LUCI E OMBRE NELLA CITTÀ FRAGILE

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1 LUCI E OMBRE NELLA CITTÀ FRAGILE Le Banche del Tempo di Chieri, Moncalieri, Settimo Torinese, Vinovo, ABC Dei Bimbi, Tempo Al Tempo,Pino Torinese, San Salvario, iscritte all Associazione Coordinamento Banche Del Tempo della Provincia di Torino, attraverso la naturale propensione ad incontrarsi, scambiarsi idee ed esperienze, basata dal meccanismo funzionale dello scambio che rafforza la relazione che si instaura tra chi offre e chi chiede, creando e rafforzando tra le Banche Del Tempo un sistema di auto-mutuo aiuto, hanno organizzato e partecipato a diverse iniziative in questi anni, tra cui: Collaborazione, in sostegno alla B.D.T di Settimo, all organizzazione del Convegno Nazionale delle B.d.T tenutosi il 29-30/11/2008; Il progetto CONTATTO, con capofila al B.D.T di Chieri, mirato alla realizzazione di una piattaforma software per la gestione unificata dei siti web delle B.D.T del Coordinamento, la gestione amministrativa delle Banche Del Tempo, e il sostegno ad iniziative di relazione tra B.D.T ed il loro territorio; Collaborazione e partecipazione all organizzazione del corso Gestione amministrativo-contabile delle B.D.T costituite in Associazioni di Promozione Sociale,curato da Idea Solidale e tenutosi presso la Provincia di Torino a giugno e settembre 2010; Organizzazione dell evento seminariale intitolato Il Capitale Tempo: reciproco e gratuito presso il Circolo dei Lettori di Torino a palazzo Graneri, il 23/9/2010, inserito nella programmazione di Torino Spiritualità; Organizzazione del Convegno nazionale delle B.D.T a Torino, il 16/10/2010, con una presentazione dei risultati dell indagine conoscitiva condotta dalla Provincia di Torino in collaborazione con la Rete Nazionale delle B.D.T, dal titolo che Tempo fa in Banca. Trascorsi diversi anni, e dopo aver realizzato i suddetti progetti, le Banche Del Tempo entrano in una nuova fase progettuale analizzando le fragilità del proprio territorio che provocano disagio e limitano l inclusione; partendo da questi presupposti nasce il progetto LUCI E OMBRE NELLA CITTA FRAGILE.

2 La Banca del Tempo Chieri ha operato con i seguenti OBIETTIVI per la realizzazione del progetto: documentare, attraverso un lavoro di ricerca ed osservazione svolto dalle banche del tempo le fragilità del territorio e, dove si rilevano, le opportunità che le attenuano; mettere in luce il ruolo delle BdT come ammortizzatore delle fragilità della città, ambito di prima accoglienza di un processo che deve però proseguire verso enti preposti a gestirle; condividere saperi, esperienze, buone pratiche esistenti nel territorio per rafforzare le capacità delle BdT di svolgere tale ruolo, e meglio interloquire con gli Enti preposti al follow-up; motivare e coinvolgere i soci delle BdT in un ruolo attivo nella realizzazione di questo progetto per aiutare, tra l altro, i singoli ad affrontare le proprie fragilità; affrontare un progetto comune del coordinamento, mantenendo per definizione la propria individualità e territorialità ma anche supportandosi a vicenda; riflettere, a partire sia dalle luci che dalle ombre individuate, sulle possibilità sia di consolidamento di ciò che ha dato risultati positivi sia di modificazione di ciò che crea ancora problema, al fine di migliorare la qualità di vita dei cittadini Chieresi; sviluppare la partecipazione coinvolgendo la popolazione nella costruzione dell evento, inviando un questionario ai soci. La METODOLOGIA DEL PROGETTO si è basata sul questionario, al fine di fotografare il passato ed il presente, rivolte a: soci della Banca del Tempo; testimoni privilegiati negli ambiti di fragilità individuati in: - urbanistica e trasporti - orari di accesso ad uffici e servizi - economia e lavoro - problematiche sociali (es. handicap e stranieri) - ambiente - socializzazione

3 Le risposte ottenute dall analisi dei questionari hanno evidenziato la percezione che la parte della popolazione coinvolta ha della realtà chierese. Dalla loro analisi sono state selezionate le frasi più significative riguardanti le luci e le ombre, nonchè le proposte indicate, utilizzati in seguito per comporre dei cartelloni che sono stati esposti nel corso della giornata conclusiva del progetto.

4 La Banca Del Tempo Settimo Torinese ha operato attraverso i seguenti OBIETTIVI del progetto: Combattere la violenza in tutte le sue forme, attraverso l attuazione di azioni idonee di prevenzione e iniziative di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza e di discriminazione; Offrire un percorso guidato a tutti coloro che sono, o ritengono di essere, vittime di violenza fisica, sessuale, psicologica, economica, di stalking; I DESTINATARI DEL PROGETTO sono tutte le persone, di entrambi i generi, ultra quattordicenni (maltrattate e maltrattanti) La METODOLOGIA DEL PROGETTO si è sviluppato attraverso: Attività di SPORTELLO TELEFONICO; Attività di CONSULENZA (maltrattato/maltrattante con specialisti); creazione di CASE RIFUGIO I SOGGETTI COINVOLTI sono:

5 Comune di Settimo T.se Azienda Sanitaria Locale TO4 Consorzio Intercomunale Servizi Sociali alla Persona Tenenza dei Carabinieri di Settimo T.se Comando di Polizia Municipale di Settimo T.se Procura della Repubblica Questura Istituti Istruzione Superiore Settimo T.se Ente ACLI Istruzione Professionale Rete Specialistica Multiprofessionale Croce Rossa Italiana Associazioni locali L OBIETTIVO del progetto della Banca Del Tempo San Salvario BASTA UN RITAGLIO è stato quello di indagare e riflettere sul significato dello scambio non monetario nel contesto del quartiere di San Salvario, considerando la tipologia di soci che negli ultimi anni si sono avvicinati alla banca del tempo (donne migranti, giovani studenti, lavoratori precari, ragazzi disoccupati, pensionati...) e il tipo di territorio in cui la Banca è inserita. Con questa iniziativa la Banca del tempo ha voluto indagare il ruolo del modello dello scambio del tempo: quali sono le motivazioni, i principi e i bisogni che spingono gli abitanti del quartiere a entrare in contatto con la Banca del tempo; quanto e come sono diffuse altre modalità di scambio non monetario e solidale, a quali bisogni rispondono e quali risposte sono in grado di dare. Il tema è stato esplorato sia attraverso la somministrazione di un questionario (cartaceo e via mail ) a soci della banca del tempo e abitanti del quartiere di San Salvario sia attraverso la realizzazione di video interviste realizzate nella Casa del quartiere di San Salvario e in alcuni luoghi frequentati del territorio (mercato, stazione ferroviaria, bar e luoghi di ritrovo). Sono stati raccolti complessivamente una cinquantina di questionari via mail e una trentina cartacei. Più della metà dei questionari sono stati compilati da persone non socie della Banca del tempo, ma evidentemente interessate alla modalità di scambio non monetario. A una prima lettura dei dati, emergono alcuni aspetti interessanti. Il maggior interesse è rivolto agli scambi di lingue, ma anche a scambio di saperi, quali il cucito e la cucina. La maggior parte delle persone ritiene che lo scambio non monetario sia un alternativa praticabile, anche se emergono alcuni limiti pratici quali la poca continuità degli scambi e la difficoltà a scambiare cose effettivamente impattanti

6 sulla quotidianità delle persone. Molti ritengono utile scambiarsi il tempo, ma anche oggetti e abbigliamento: in questo la presenza in quartiere di alcune esperienze di economia non monetaria quali i mercatini senza moneta (SenzaMoneta promosso da Manamanà), sembrano influire sulla possibilità di praticare tali scambi nel quartiere. Per lo più sembra diffusa la pratica degli scambi non monetari soprattutto tra amici e vicini di casa: in questo sicuramente le caratteristiche del quartiere di San Salvario, abitato da giovani single e coppie e con una diffusa rete di conoscenze, agevola il diffondersi di tale pratica soprattutto nella cerchia di amici e con il vicinato. Il video realizzato può essere visionato a questo link: I DESTINATARI DIRETTI DEL PROGETTO sono: I soci della banca del tempo; I frequentatori della Casa del quartiere coinvolti nelle interviste su bisogni e aspettative legati allo scambio non monetario. I DESTINATARI INDIRETTI DEL PROGETTO sono: Gli abitanti del quartiere; Tutti coloro che sono interessati allo scambio quale strumento per la soddisfazione dei propri bisogni. La METODOLOGIA DEL PROGETTO ha compreso: Preparazione del questionario e delle domande d indagine sulla percezione dello scambio; Somministrazione dei questionari in formato elettronico ai soci e organizzazione di una giornata con allestimento di un video box all interno della Casa del quartiere per intervistare i soci della banca del tempo e gli abitanti del quartiere; Analisi delle interviste e montaggio video; Presentazione del video e giornata di riflessione sullo scambio presso la Casa del Quartiere. La Banca Del Tempo di Torino TEMPO AL TEMPO ha colto l occasione di prender parte a questo percorso per due motivazioni: 1. la prima nasce dalla convinzione che la fragilità di un territorio e dei suoi abitanti possa celare grandi prospettive di crescita: ci sono molte esperienze positive (luci) che hanno bisogno di essere

7 scovate e stimolate per poter pienamente risplendere, ed anche tante fragilità (ombre) che se correttamente affrontate possono trasformarsi in potenzialità; 2. la seconda è insita nella natura stessa del territorio sul quale si opera: la parte nord-occidentale della Circ. 6 (Pietra Alta, Falchera ecc), è una zona eterogenea, connotata da una ricca componente multietnica, sia stanziale che nomade; è un complesso relazionale non semplice, spesso di difficile interpretazione, ma che propone grandi stimoli proprio per queste sue stesse caratteristiche. Il progetto è risultato un ottima occasione per analizzare più da vicino e mappare le esigenze derivanti dal territorio e che si ripercuoto sui soci attivi presso la Banca. Poiché i soci della banca del tempo sono in parte minori ed in parte maggiorenni, la sfida è stata anche riuscire a coinvolgere in una discussione comune persone di età così diversa, e trovare una forma di rappresentazione che potesse rispondere gli stili di tutti. I DESTINATARI DEL PROGETTO sono stati in primis i soci della Banca Del Tempo, specie i più piccoli, poiché con maggiore innocenza si lasciano accompagnare in un percorso ludico di ricerca e di analisi di sé e del territorio attraverso le proprie esperienze. Peculiarità della B.D.T è la presenza di soci di origine culturale multietnica, sia minori che maggiorenni, i primi più integrati dei secondi. La prima parte del progetto ha coinvolto soprattutto i bambini e gli adolescenti, poi si è data maggior enfasi anche gli adulti. In realtà, si è andata gradualmente riducendo la divisione tra adulti e bambini, che di per sé è un buon risultato. La METODOLOGIA DEL PROGETTO si è sviluppata attraverso degli incontri semi-strutturati rivolti ai soci, piccole tavole rotonde dedicate ad una sorta di brain-storming su temi predefiniti che potessero innescare la conversazione e, progressivamente, permettere di esplicitare le proprie paure/fragilità. Tali paure si sono dimostrate connesse a diversi settori, riconducibili sia ad una sfera strettamente personale ed orientata agli affetti ed ai legami interpersonali più stretti (soprattutto quelli familiari) che ad una sfera maggiormente identificabile con una socialità che è risultata essere controversa e decisamente fragile. Il percorso è stato condotto in primis da una socia, laureata in filosofia e con esperienze pregresse di coinvolgimento di normali cittadini in discussioni complesse, quali i caffè filosofici. Diverse altre socie hanno operato come facilitatrici, e alcuni ragazzini si sono impegnati a coinvolgere i coetanei.

8 Il lavoro è stato suddiviso in moduli : La prima fase ha permesso di sviscerare i temi e lasciare emergere forze e fragilità, sulla base della percezione dei partecipanti; La seconda fase ha comportato il visualizzare i punti discussi, attraverso una rappresentazione creativa, utile per gli per non perderle di vista elementi individuati e mostrarli consapevolmente agli altri. Seguirà una terza fase, più pratica ed operativa, in parte già cominciata, che ha l intento di rielaborare le fragilità e trasformarle in piccoli piani operativi finalizzati a superare gli ostacoli individuati Le fragilità individuate durante le sessioni di discussione sono sembrate riferibili principalmente ai seguenti settori: Quello del futuro, personale o in generale; a questo si associa quello che definiamo di visione o progettuale, legato cioè alle aspettative, alla progettualità che consegue a tali aspettative ed alla visione programmatica del proprio futuro prossimo, strettamente connesso al primo settore, visto che le paure erano riferite al benessere/successo dei propri cari o dei propri figli. Quello familiare (paura per l incolumità dei propri cari o per la loro salute), a cui si lega strettamente il tema della gestione del tempo che sembra affliggere sia grandi che piccoli; Quello del territorio (paura per l incolumità dei propri cari o per la loro salute), a cui si lega strettamente il tema della gestione del tempo che sembra affliggere sia grandi che piccoli Ulteriori moduli sono stati programmati, sull onda dei risultati ottenuti, e tratteranno probabilmente: la visione di sé e la individuazione e gestione del proprio ruolo (riscontrabile nelle fragilità relative alla gestione del rapporto madre-figlio o genitoriale, in genere); la fragilità ancestrale, legato cioè a temi tradizionalmente presenti nella storia della socialità (la morte, il diverso, malattie, fobie socialmente predefinite, quali buio, ragni, etc.); Quello più legato all ambito economico-sociale (disoccupazione, accesso al lavoro, difficoltà economiche, ecc) che sempre più tocca tutti da vicino La fase di realizzazione che è seguita alla raccolta dei dati ed alla discussione svolta in gruppi di lavoro e poi condivisa in maniera plenaria ha dato l avvio al nostro trasloco delle paure, ovvero la realizzazione di scatoloni contenenti le proprie fragilità, attraverso l utilizzo di diverse tecniche che aiutino a renderle visibili a se stessi ed agli altri. La realizzazione ha comportato l uso di:

9 Collage, selezionando materiali diversi, quali articoli di cronaca, utili anche per un analisi della rappresentazione dell altro, riferibili al settore economico-sociale e di visione ; Pittura, foto ed arti grafiche, sfruttando le potenzialità creative di alcuni dei soci partecipanti; Scrittura creativa, in un ottica autobiografica, ma non solo, realizzando brevi monologhi o fiabe/racconti inerenti le proprie fragilità individuate. Gli scatoloni sono stati inoltre pensati quali parte di un installazione da realizzare e che coinvolga altri soggetti in termini plastici, sotto forma di caschi/elmetti/maschere da far indossare allo spettatore. Chi ha visitato l installazione, ha potuto così, indossare/condividere le fragilità altrui e scoprirne in qualche modo l origine, cioè il processo che le ha generate e che ha portato al loro trasloco.

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12 La Banca Del Tempo Pino Torinese ha deciso di mettere la ricchezza della Banca, ovvero le competenze dei propri Soci, a disposizione dell Istituto Comprensivo. I settori interessati sono stati: Potenziamento seconda lingua: ore di conversazione anche con docenti madrelingua; Gioco e imparo in inglese; Manualità creativa ed educazione artistica; Scacchi; Assistenza compiti per bambini in condizione di svantaggio (stranieri e/o DSA); Osservazione naturalistica; Educazione musicale. La scuola ha scambiato con la Banca l utilizzo di spazi da destinare ad attività di carattere sportivo e culturale dedicate ai Soci.

13 Il progetto è stato documentato attraverso un cortometraggio, realizzato da un Socio della Banca stessa. La METODOLOGIA DEL PROGETTO si è sviluppata con le seguenti fasi: Presentazione del Progetto al Consiglio d Istituto dell Istituto Comprensivo di Pino Torinese e, di rimando, al Collegio Docenti, al fine dell inserimento dell offerta della B.DT nel P.O.F scolastico 20011/12; Presentazione del Progetto ai Soci della B.D.T di Pino Torinese nell ambito di un occasione d incontro già in programma. Raccolta delle ore e delle competenze da mettere a disposizione delle varie scuole; Attuazione del Progetto nelle scuole sotto forma di laboratori/compresenze/assistenza personalizzata. Contemporaneamente, avvio di iniziative ricreative e culturali a favore dei Soci nei locali messi a disposizione dall ICPT. Documentazione filmata di entrambe le situazioni; Esposizione alla cittadinanza del Progetto e consegna di documentazione scritta e per immagini dell intero percorso. La Banca Del Tempo Vinovo ha esaminato il contesto territoriale e demografico del Comune di Vinovo, dove è emerso una forte dispersione degli abitanti sul territorio e una forte presenza di popolazione anziana. Con il progetto Il tempo della comunicazione la Banca del tempo ha raggiunto i seguenti scopi: Creare un sistema di comunicazione integrato relativamente alle iniziative e alle opportunità del territorio che permetta una maggiore diffusione dell informazione sull intero contesto del comune di Vinovo; Favorire l accesso all informazione della popolazione complessiva di Vinovo; Migliorare la qualità della vita della popolazione anziana e il loro utilizzo del tempo libero; Permettere l accesso all informazione alla popolazione anziana che a causa della sua condizione non riesce ad accedere con facilità ai servizi della biblioteca; La METODOLOGIA DEL PROGETTO, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, per quanto riguarda il miglioramento del sistema di comunicazione, ha previsto:

14 L attivazione di una rete territoriale di raccolta dati delle oltre quaranta realtà associative presenti in Vinovo al fine di valorizzare le diverse risorse di cui sono portatrici attraverso la creazione di strumenti informativi integrati e unificati da distribuire capillarmente su tutto il territorio; L attivazione di rapporti collaborazione con le realtà istituzionali del territorio (a titolo d esempio: Comune di Vinovo, Biblioteca comunale, Informagiovani, Centro Informafamiglie) che hanno una forte valenza di comunicazione e che si possono caratterizzare come bacino di raccolta e di diffusione dell informazione; L attivazione di rapporti di collaborazione con i giornali locali, importanti canali di diffusione dell informazione. Per quanto riguarda l accesso all informazione della popolazione anziana: L attivazione di rapporti di collaborazione con la Biblioteca comunale al fine di poter utilizzare il patrimonio librario, di riviste e giornali per la realizzazione di un prestito porta a porta e di un servizio di lettura a domicilio; Favorire l emergere di un gruppo di persone anziane interessate ad usufruire del servizio di lettura a a prestito; Incoraggiare una raccolta libri regalati da privati cittadini o enti e da utilizzare per il progetto. I SOGGETTI COINVOLTI sono: Soci della Banca del Tempo di Vinovo; Comune di Vinovo; Biblioteca Comunale; Associazioni del Territorio; Informagiovani; Informafamiglie; Giornali locali; Privati cittadini; Enti. Il progetto Il tempo della comunicazione ha previsto due azioni distinte:

15 Prima azione: contribuire a costruire degli strumenti che favoriscano la creazione di una rete tra le diverse realtà territoriale, sia istituzionali che associative, al fine di realizzare un sistema di comunicazione integrata più facilmente veicolabile sull intero territorio. Operativamente si è contribuito a creare un tavolo di confronto, in collaborazione con il Comune di Vinovo e con le diverse realtà finalizzato: - Alla creazione di strumenti condivisi di comunicazione che raccolga le diverse informazioni che periodicamente il territorio produce e che riduca l attuale parcellizzazione; - A definire dei canali unificati attraverso cui raccogliere e diffondere l informazione; - A individuare dei punti di distribuzione dell informazione che permettano la diffusione dell informazione sull intero territorio. Seconda azione: attivare, in collaborazione con la Biblioteca comunale, un servizio di prestito libri porta a porta e un servizio di lettura a domicilio. Questo ha permesso di riattivare nuove relazioni interpersonali e nuovi canali di comunicazione tra i volontari e le persone che usufruiscono del servizio e inoltre permetterà, attraverso la lettura di rimanere in contatto con quando accade nel mondo circostante, sia quello reale e sia quello fantastico e romanzato dei libri. La Banca del Tempo Moncalieri ha raggiunto i seguenti obiettivi: Potenziare la diffusione della B.D.T in tutte le borgate di Moncalieri, per sviluppare forme di autoriconoscimento nell appartenenza comune ad un dato territorio e stimolare una partecipazione attiva e solidale alla vita sociale; Mettere il tempo vuoto delle persone ancora attive e senza impegni di lavoro a disposizione delle donne creando, dal basso, forme di collegamento compensative, capaci di contrastare l emarginazione e agevolare le donne nella gestione della quotidianità. Per il raggiungimento degli obiettivi, si è previsto di impostare il lavoro secondo al seguente METODOLOGIA: Coinvolgimento dei soci della B.D.T per avere riferimenti in tutte (o quasi tutte) le borgate e creare un gruppo di lavoro per la gestione del progetto;

16 Diffusione a tappeto di materiale informativo sulla natura e le finalità della BdT, utilizzando il volantinaggio, il sito del Comune e i giornali locali; Contatti con le scuole, per avere un filtro istituzionale attraverso cui raggiungere le famiglie; Preparazione di una griglia per la rilevazione dei bisogni da sottoporre ai cittadini, con l ausilio dei soci della Banca e della scuole; Realizzazione di incontri-feste nelle singole borgate, da calendarizzare insieme ai Comitati di quartiere, nel corso dei quali presentare la Banca e somministrare la griglia di rilevazione dati. Il lavoro svolto è stato documentato attraverso documenti fotografici, testimonianze, elaborazione statistica dei dati raccolti ecc. La Banca Del Tempo ABC dei Bimbi ha raggiunto i seguenti obiettivi attraverso conferenze a tema per gli adulti e momenti ricreativi per i bambini/adolescenti, presso l Istituto Comprensivo M.L. King: Uscire dall'isolamento e confrontarsi con altri individui; Rafforzare la costruzione di una rete di scambio; Stimolare a creare tra i soci una rete di auto-mutuo-aiuto; Favorire l intercultura e la conoscenza reciproca dei diversi usi e costumi; Favorire l inclusione delle donne immigrate; Favorire il bisogno di un sostegno psicologico alle famiglie italiane e straniere con adolescenti in difficoltà (riferito agli alunni della scuola materna,elementare,media,nidi in famiglia ABC dei Bimbi) e dei disabili motori e sensoriali. La METODOLOGIA DEL PROGETTO si è sviluppata nel seguente modo: Documentare, attraverso un lavoro di ricerca ed osservazione sulle fragilità TEMPO lavoro,famiglia,scuola le fragilità del territorio; Mettere in luce il ruolo della fragilità del TEMPO lavoro,famiglia,scuola evidenziando le fragilità della città, realizzare uno strumento per aiutare i singoli ad affrontare le proprie fragilità; Continuare a radicare e coltivare i rapporti costituitisi, in modo che si possa realizzare una rete tale da implementare il meccanismo dello scambio, e quindi della fiducia reciproca tra le parti;

17 Produrre un monitoraggio dell attività, destinato anche alle altre banche del tempo interessate a conoscere, interagire ed eventualmente ripetere l iniziativa, e quindi ampliarla territorialmente; I DESTINATARI DEL PROGETTO sono: Gli educatori le famiglie che frequentano i nidi in famiglia ABC dei Bimbi; Via B. Canal 33 Torino; Borgata Cordonatto 11 Villar Dora; Via Superga 23 Settimo; Via Vittorio Veneto 22 Collegno; Soci Banca del Tempo- ABC dei Bimbi; personale docente, studenti e genitori della scuola materna, elementare, media, Martin Luther King. RISULTATO OTTENUTO Buon livello di partecipazione e di coinvolgimento, garantito da un servizio efficace ed efficiente e continuo nel tempo, rafforzando quindi il sistema di auto-mutuo aiuto, concretizzato dagli obiettivi di ogni Banca del Tempo esplicati precedentemente. Il prodotto finale verrà elaborato il 12 dicembre 2011 Centro polifunzionale Spazio 4 via Saccarelli 18 Torino orario , attraverso una tavola rotonda che coinvolgerà tutte le banche del tempo.

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