SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ASSOCIAZIONE PENELOPE. Coordinamento solidarietà sociale 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: REGIONALE Regione Sicilia 1^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: La Scuola oltre la scuola 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): E: Educazione e Promozione culturale 08: Lotta all evasione scolastica e all abbandono scolastico / 09: attività di tutoraggio scolastico 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Le politiche sociali hanno registrato, in Italia nell ultimo decennio, una rapida e significativa evoluzione, sia per impulso dell Unione Europea, sia per impulso dello Stato Italiano. Una evoluzione che, ovviamente, ha coinvolto anche le Regioni, e che configura tali politiche come il nuovo welfare sociale. In questa prospettiva, le politiche sociali hanno il compito di rafforzare ed implementare i temi della dimensione sociale ed in particolare creare opportunità per tutti, dare accesso alle persone svantaggiate, lottare contro la povertà e l esclusione sociale, una qualità della vita più lunga e in migliore salute. Il welfare sociale locale diventa dunque terreno concreto su cui dare attuazione alle politiche sociali e rappresenta una dimensione fondamentale dove gli attori pubblici e privati del territorio devono essere in grado di promuovere e realizzare una programmazione capace di superare le criticità che la comunità locale presenta. All Ente Locale dunque spetta lo sforzo più rilevante nell affrontare le difficoltà emergenti, ma anche le altre istituzioni Enti del terzo settore, spetta il compito di promuovere le reali condizioni affinché la politica sociale locale possa concretamente integrarsi in una logica di sviluppo locale sostenibile. In quest ottica le strategie d intervento devono essere indirizzate alla concentrazione delle risorse su obiettivi prioritari quali la deistituzionalizzazione la

2 domiciliarizzazione, la promozione e l inclusione lavorativa, la tutela dei minori e la qualificazione dei servizi e delle prestazioni. Il contesto territoriale del Comune di Niscemi nei suoi tratti essenziali, si presenta: -sotto il profilo geografico, come un territorio rurale e con una adeguata densità insediativa; -sotto il profilo demografico, come un territorio in fase di decremento di popolazione, ed una accentuata presenza di nuclei familiari con un massimo di numero due componenti; -sotto il profilo sociale, come un territorio con prevalenza attiva,ma un alto tasso di disoccupazione; -sotto il profilo economico, un territorio con un basso livello di reddito medio procapite. In generale il Comune di Niscemi può definirsi un territorio con grandi potenzialità economiche che però per numerosi fattori anche culturali non riesce ad emergere adeguatamente, inoltre le problematicità sociali sembrano più legate al sottodimensionamento economico che non alla sua struttura demografica. L ambito territoriale ha una superficie complessiva di ettari per una densità abitativa di 282 abitanti per chilometro quadrato e il numero complessivo degli abitanti e di Il centro abitato è situato su un altopiano posto a 332 metri dal mare e la città è posizionata su una collina rientrata nella parte dei Monti Erei e alle pendici degli Iblei con un panorama occidentale sulla vallata del fiume Maroglio e la Piana di Gela. Niscemi dista 76 km da Caltanissetta, 90 hm da Catania, 66 km da Enna, 195 km da Messina, 227 km da Palermo, 59 km da Ragusa, 127 km da Siracusa e 326 km da Trapani. I primi insediamenti nel territorio di Niscemi risalgono al IX secolo, quando gli arabi costruirono un borgo fortificato denominato Fata-nascim (passo dell olmo). A seguito della conquista normanna, il nome della città divenne, con diploma del 1143, Nixenum. Diventato un feudo rustico il territorio subì radicali mutamenti fin quando, nel 1324, un ramo della famiglia Branciforte, si trasferì da Piacenza in Sicilia (XII secolo)e comprò la terra di Nixenum. Il sistema economico si fonda sull agricoltura mentre sul terziario, si registra una scarsa propensione alle attività economiche e produttive. Il valore medio del reddito pro capite risulta essere basso rispetto alla media regionale e nazionale. Il tasso di disoccupazione dell area è circa dell 9,12%. La disoccupazione coinvolge soprattutto i giovani della classe di età compresa tra i 18 e i 30 anni; inoltre la disoccupazione femminile è rilevante rispetto a quella maschile. L attività agricola rappresenta il settore economico di primaria importanza, settore nel quale risultano occupate ufficialmente unità. Meno sviluppati sono i settori artigianali e commerciali che vedono impiegati unità mentre inesistente è quello industriale. Appare inoltre rilevante il fenomeno del lavoro sommerso e precario, infatti il numero dei disoccupati iscritti nelle liste di collocamento è di unità. La forte crisi occupazionale presente ormai da diversi anni nel territorio, ha favorito la perdita d identità economica e culturale creando sempre di più sacche di povertà, di emarginazione e di disagio, fenomeno che si è ripercosso soprattutto sulle generazioni future. La suddetta realtà ha causato un degrado di valori sociali e culturali innescando processi di mutamento strutturale della famiglia, non più nucleare, ma soggetta a continue evoluzioni quali l aumento delle unioni di fatto, le separazioni, i divorzi e le convivenze molto precoci. Le profonde e radicali trasformazioni avvenute nel corso degli ultimi decenni hanno inciso notevolmente sulle condizioni strutturali dell'economia, sulla qualità della vita e sulle abitudini dei suoi abitanti. L'eccessivo sfruttamento del territorio, un irregolare e disordinato sviluppo edilizio, l'assenza, infine di razionali scelte urbanistiche hanno alterato i naturali equilibri ed i rapporti tra "lo spazio" ed i cittadini. Niscemi come altre realtà territoriali ha vissuto i tipici fenomeni di una città a margine di un'area industriale, segnata da una crescita urbanistica non controllata, fortemente caratterizzata da fenomeni di abusivismo edilizio. Privi delle necessarie strutture civiche,

3 i nuovi quartieri sorti in zone di prima e seconda espansione nonostante le politiche di sostegno al completamento di importanti opere di urbanizzazione secondaria mostrano a tutt oggi un basso livello di socialità oltre che un diffuso degrado fisico ed abitativo. Il territorio cittadino presenta livelli alti di problematicità in relazione sia ai fattori di sviluppo socio-economico sia al dinamismo degli attori locali e all efficacia dei servizi territoriali in quanto è caratterizzato da un basso tenore di vita da un tasso abbastanza elevato di criminalità che spesso coinvolge anche i minori, non sempre disadattati o provenienti da famiglie indigenti. I servizi socio-assistenziali e sanitari, riguardanti i minori, gli anziani, i disabili fisici e psichici e gli emarginati, presentano delle lacune anche se negli ultimi anni, l Amministrazione Comunale e varie organizzazioni del privato sociale, interessate al futuro di Niscemi, hanno avviato nuove politiche sociali cittadine, passando da una visione assistenzialistica ad una concezione di interventi più integrati in grado di far fronte alle esigenze della cittadinanza, tenendo conto delle trasformazioni economiche, sociali e culturali degli ultimi decenni. Se a ciò si aggiunge anche l oggettiva situazione di svantaggio socio-economico e culturale, spesso assimilabile a situazioni di mera povertà in cui versa un certo numero di nuclei familiari, alcuni in situazione di multiproblematicità, è evidente ritenere che i minori inseriti in siffatti ambienti non siano nelle condizioni più favorevoli per crescere e svilupparsi in modo corretto. Anche il substrato socio-culturale non è più in grado di arginare il sempre più dilagante disagio giovanile. Quest ultimo sfocia spesso in atti vandalici verso la cosa pubblica, eventi di micro e macro criminalità, tossicodipendenza, abuso di alcool nonché episodi di contrapposizione violenta tra gruppi di preadolescenti e adolescenti con il risultato di azioni che rasentano quelle criminali. Il disagio minorile, sta assumendo nel nostro territorio dimensioni sempre più rilevanti, di contro i servizi e gli interventi in favore di minori risultano a tutt oggi piuttosto carenti. Inoltre altro elemento emergente è l invecchiamento della popolazione che rappresenta uno tra gli altri dei fenomeni più rilevanti connessi ai cambiamenti strutturali della società. La tendenza è ormai in atto da tempo e si accompagna, da un lato al progressivo abbattimento dell indice di natalità che determina una modificazione della composizione strutturale della popolazione per classi di età, dall altro lato all allungamento della vita media. Tale aumento ha fortemente modificato l assetto familiare tradizionale, numerose sono le famiglie che non riescono a fornire un adeguata assistenza al proprio congiunto e molti gli anziani che vivono soli. Il suddetto fenomeno ha prodotto di conseguenza, una richiesta di interventi socio-assistenziali e sanitari sempre più crescente a fronte della quale le Istituzioni rispondono in maniera parziale non riuscendo a soddisfare completamente tutte le domande provenienti dal territorio. Infatti dalla lettura dei dati relativi alla popolazione anziana residente nel Comune di Niscemi si registra un aumento dei soggetti ultra sessantacinquenni che chiedono ai servizi preposti risposte sempre più adeguate ai loro bisogni socio-assistenziali e sanitari ma purtroppo soddisfatte solo in parte dal sistema dei servizi. Si rileva altresì che le fasce da privilegiare sono quelle dell infanzia e dell adolescenza per cui gli interventi da attuare devono essere rivolti principalmente alla famiglia. Essa rappresenta il luogo di socializzazione primaria all interno della quale il minore sviluppa le proprie competenze ed ingloba modelli positivi che gli consentiranno di relazionarsi adeguatamente con gli altri. In considerazione di ciò ogni bambino deve essere posto nelle condizioni di poter ricevere tutte le cure parentali necessarie, affinchè sviluppi un attaccamento sicuro che è alla base di una stabilità emotiva, dunque la condizione dell infanzia e della preadolescenza abbisogna d interventi non temporanei e frammentari ma continuativi e che sostengano principalmente la sfera socio affettiva dei minori. Ma anche questa struttura portante, negli ultimi

4 anni, rischia di vacillare con l irruzione e l intensificazione degli stimoli che dall esterno accelerano, soprattutto nelle nuove generazioni, le dinamiche delle aspettative e dei bisogni crescenti. Il rischio della disgregazione strutturale e valoriale della famiglia è avvertibile sempre di più nei fenomeni giovanili dei comportamenti a rischio di devianza o delle dipendenze patologiche ( alcool, stupefacenti, gioco d azzardo, anoressia e bulimia). La politica sociale di questo Comune ha cercato, negli anni, attraverso gli uffici preposti di far superare ai cittadini la condizioni di disagio economico, socio-ambientale e relazionale attraverso la messa in atto di tutti gli interventi e servizi disponibili per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Purtroppo a causa delle sempre più esigue risorse finanziarie diventa difficile raggiungere un livello di benessere sociale che soddisfi tutte le aree di intervento per cui nel tempo si è dovuto necessariamente dare priorità a quei interventi ritenuti essenziali, pur riconoscendo la rilevanza di tutti gli interventi in favore della persona. L analisi dei bisogni effettuata dai Servizi Sociali ha tenuto conto dei punti di forza e di debolezza emersi nel corso delle programmazioni passate relative alle politiche sociali, per cui appare opportuno per la progettazione futura prevedere interventi e servizi che mirino in modo più incisivo al benessere della famiglia intesa quale elemento primario di una comunità locale. Si ritiene pertanto che lo scenario sopra descritto penalizza maggiormente i minori, che spesso, devono fare i conti con l insuccesso scolastico, nelle sue varie forme, disaffezionandosi alla vita scolastica con conseguenti ripetenze, abbandoni precoci della scuola che costituiranno le stimate di un probabile comportamento fuorviante. Infatti dato inquietante riguarda la dispersione scolastica. Alcuni indicatori (numero ripetenti, abbandoni, drop-out), forniti dal Provveditorato agli studi di Caltanissetta, per l anno 2013/2014, rilevano l alto rischio di dispersione nel nostro territorio. In particolare, si registra un numero elevato di alunni (201) segnalati per evasione e frequenza saltuaria tra i minori compresi tra i 6 e i 16 anni, dato che continua a risultare uno dei più alti tra tutta la provincia. Inoltre altro indicatore allarmante del suddetto fenomeno proviene dalle numerose segnalazioni inviate dalla Procura per i minorenni di Catania e Caltanissetta all Ufficio dei Servizi Sociali del Comune di Niscemi che per l anno scolastico 2013/2014 sono state 47. Partendo dal presupposto che la frequenza regolare alla scuola è fondamentale per la formazione di cittadini che in un futuro prossimo dovranno inserirsi nella società, sarebbe opportuno condurre gli alunni, che versano in situazioni di disagio, a partecipare in maniera più attiva e consapevole alla vita scolastica. Particolare attenzione deve essere rivolta agli alunni che nella fase dell età preadolescenziale vivono in maniera più accentuata i disagi e le emozioni ad essi correlati. Anche lo stile di vita che si conduce nell ambiente familiare, all interno del quale spesso sussistono varie problematiche, può influire negativamente sull andamento scolastico. In moltissimi casi il disinteresse nei confronti della realtà scolastica coincide con il fenomeno dell evasione, ma spesso a tale avvenimento si aggiunge quello della frequenza saltuaria che fa emergere molteplici aspetti quali la disaffezione, il disinteresse, la demotivazione e la noia. Tali manifestazioni si basano spesso su una difficoltà di apprendimento (soprattutto sul terreno linguistico-espressivo, logicomatematico e del metodo di studio) e su una carriera scolastica vissuta più come obbligo esterno (familiare, sociale) che interno (bisogno di affermazione, crescita, acquisizioni di saperi, capacità, cittadinanza) per realizzarsi come persona. Per cui le

5 principali cause di dispersione ed insuccesso scolastico possono essere attribuite alla mancanza di circuiti comunicativo-relazionali, alla carenza di strategie individualizzate e alla prevalenza di un apprendimento meccanico rispetto ad uno significativo. Diventa indispensabile mettere insieme tutte le risorse istituzionali e della comunità in una logica di welfare sociale innovativo poiché la dove viene espresso un bisogno può esserci anche la risorsa per cui il riconoscimento sarà tanto più possibile quanto più si attiveranno processi di partecipazione condivisa. Questa scelta nasce dalla consapevolezza che un territorio non può reggersi senza promuovere al suo interno lo spirito della comunità locale che lo anima, per permettere ai cittadini di essere protagonisti di una crescita della qualità di vita complessiva. Nel Comune di Niscemi il sistema scolastico fino al 2012 era composto da 3 Circoli Didattici (costituiti da 8 plessi all interno dei quali vi sono sezioni elementari e dell infanzia), 2 Scuole Medie Inferiori (costituiti da 3 plessi) ed una scuola Media Superiore. Dal 2013 il I Circolo Didattico e la Scuola Media A. Manzoni si sono unificate in un unico Istituto, denominato Istituto Comprensivo Francesco Salerno. SCHEMA POPOLAZIONE SCOLASTICA* ISTITUTI SCOLASTICI ANNI SCOLASTICI 2008/ / / /2012 I Circolo Didattico II Circolo Didattico III Circolo Didattico Scuola Media G Verga Scuola Media A. Manzoni SCHEMA POPOLAZIONE SCOLASTICA* ISTITUTI SCOLASTICI ANNO SCOLASTICO 2012/2013 Istituto Comprensivo Francesco Salerno ( ex I Circolo Didattico) 706 ( ex Scuola Media A. Manzoni) 528 II Circolo Didattico 946 III Circolo Didattico 555 Scuola Media G. Verga 700

6 SCHEMA POPOLAZIONE SCOLASTICA* ISTITUTI SCOLASTICI Istituto Comprensivo Francesco Salerno ( ex I Circolo Didattico) ( ex Scuola Media A. Manzoni) ANNO SCOLASTICO Anno 2013/ II Circolo Didattico 886 III Circolo Didattico 771 Scuola Media G. Verga 757 * dati rilevati dagli Istituti Scolastici interessati e dall Ufficio Pubblica Istruzione del Comune DATI RELATIVI ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA** ISTITUTI SCOLASTICI ANNO SCOLASTICO 2008/2009 Dispersione scolastica Alunni con difficoltà di (frequenza saltuaria ed apprendimento evasori) Alunni con svantaggio socio-culturale ed economico I Circolo Didattico II Circolo Didattico III Circolo Didattico Scuola Media G. Verga Scuola Media A. Manzoni ISTITUTI SCOLASTICI ANNO SCOLASTICO 2009/2010 Dispersione scolastica Alunni con difficoltà di (frequenza saltuaria ed apprendimento evasori) Alunni con svantaggio socio-culturale ed economico I Circolo Didattico II Circolo Didattico III Circolo Didattico Scuola Media G. Verga Scuola Media A. Manzoni ISTITUTI SCOLASTICI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Dispersione scolastica Alunni con difficoltà di (frequenza saltuaria ed apprendimento evasori) Alunni con svantaggio socio-culturale ed economico I Circolo Didattico II Circolo Didattico III Circolo Didattico Scuola Media G. Verga Scuola Media A. Manzoni

7 ISTITUTI SCOLASTICI ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Dispersione scolastica Alunni con difficoltà di (frequenza saltuaria ed apprendimento evasori) Alunni con svantaggio socio-culturale ed economico I Circolo Didattico II Circolo Didattico III Circolo Didattico Scuola Media G. Verga Scuola Media A. Manzoni ISTITUTI SCOLASTICI ANNO SCOLASTICO 2012/2013 Dispersione scolastica Alunni con difficoltà di Alunni con svantaggio (frequenza saltuaria ed apprendimento socio-culturale ed evasori) economico Istituto Comprensivo ex I Circolo Didattico II Circolo Didattico III Circolo Didattico Scuola Media G. Verga Istituto Comprensivo F.Salerno ex Scuola Media A. Manzoni ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Dispersione scolastica (frequenza saltuaria ed evasori) Alunni con difficoltà di apprendimento Alunni con svantaggio socio-culturale ed economico Istituto Comprensivo ex I Circolo Didattico II Circolo Didattico III Circolo Didattico Scuola Media G. Verga Istituto ComprensivoF.Salerno ex Scuola Media A. Manzoni Da una attenta analisi dei dati forniti emerge la necessità di intervenire in particolar modo nelle scuole secondarie di primo grado nelle quali si evidenziano problematiche legate all età anagrafica degli alunni, aggravate altresì da situazioni ambientali sociali familiari e culturali svantaggiate. Tali condizioni spesso sono la causa di situazioni di rischio educativo, d abbandono scolastico e di comportamenti devianti. Per cui un intervento educativo e preventivo diviene più efficace se effettuato in modo tempestivo all insorgere di determinati comportamenti a rischio e se viene sviluppato all interno di una rete di servizi operanti nel territorio. E nello scenario su esposto che si intende proporre il progetto di servizio civile La Scuola oltre la scuola che attraverso la messa in atto di più azioni e il coinvolgimento di attori presenti nel territorio locale mira a sviluppare all interno di una rete di servizi come i Servizi Sociali del Comune di Niscemi, l Istituzione Scolastica, le parrocchie, le associazioni sportive, le associazioni di volontariato e l Ente Profit interventi a tutela e di prevenzione di minori esposti più a rischio. Attraverso quindi l attività sinergica svolta fra le realtà sopra menzionata si potranno raggiungere gli obiettivi prefissati che mirano soprattutto alla riduzione delle difficoltà comportamentali manifestate dai minori appartenenti a nuclei familiari con svantaggio socio-culturale ed economico e spesso provenienti da quartieri ad alta densità demografica e carenti di servizi pubblici. Detto progetto nello specifico vuole prioritariamente attivare processi di tutoraggio scolastico mirati al recupero degli alunni che versano in situazioni di

8 disagio familiare e socio culturale o che presentano forti lacune a livello didattico. Infatti sulla base dell analisi su esposta sono state individuati grazie anche all esperienze pregresse di Servizio Civile alcuni indicatori che verranno messi in pratica attraverso le seguenti azioni d intervento: periodicamente i volontari del Servizio Civile programmeranno attività sia ludiche che di recupero scolastico da proporre agli alunni segnalati dall insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado aventi come finalità l accrescimento degli stessi, alla motivazione ad un attiva partecipazione della vita scolastica. Saranno utilizzate inoltre metodologie diverse e a secondo delle difficoltà manifestate da ogni singolo alunno si procederà attraverso la compilazione di schede progetto attraverso le quali prefissati gli obiettivi si cercherà per un verso di ridurre in parte o del tutto i comportamenti aggressivi e dall altro di potenziare una maggiore capacità di autocontrollo. In considerazione di ciò, sono state individuate cinque aree d intervento così suddivise: Area dell emotività; Area identità e della personalità; Area abilità manuale e creatività; Area identità personale e socializzazione; Area sviluppo fisico; Area senso civico; Area recupero delle lacune scolastiche. Con la prima area ci si propone di avviare delle metodologie atte a far acquisire al minore una maggiore consapevolezza dei propri stati emotivi attraverso attività di gruppo e giochi basati sullo scambio di emozioni; Nella seconda area vengono trattate tematiche inerenti lo sviluppo della conoscenza della personalità dell alunno e la sua capacità di integrarsi nel gruppo dei pari attraverso giochi di gruppo e la somministrazione di questionari e rappresentazioni grafiche mediante l utilizzo di varie tecniche; Nella terza area vengono privilegiate attività finalizzate al potenziamento delle capacità creative ed educazione alla manualità attraverso l utilizzo di vari materiali; Nella quarta Area si privilegiano attività atte a promuovere capacità interattive tra i membri del gruppo, accettazione delle regole, riconoscimento delle proprie emozioni e sentimenti; Nella quinta Area gli argomenti principali saranno legati alla promozione della salute attraverso tematiche inerenti prevenzione e rischi del tabagismo, uso di sostanze alcooliche e droghe leggere, alimentazione e corretto stile di vita; Nella sesta area le attività da svolgere saranno indirizzate prevalentemente su argomentazioni che riguardano l educazione ambientale, stradale e sulla legalità attraverso l utilizzo di nozioni teoriche rappresentazioni grafiche e giochi di squadra. Nell ultima area gli alunni che presenteranno grosse lacune didattiche e mostrano a seguire i programmi scolastici stabiliti in classe, avranno l opportunità di essere supportati dai volontari di servizio civile i quali attraverso lezioni frontali e preparazione ai compiti ed interrogazioni cercheranno di innalzare il livello di apprendimento dell alunno. Inoltre la presenza giornaliera dei volontari a scuola, consentirà l avvio di processi di cambiamento, in quei minori che per una serie di problematicità mostrano demotivazione verso lo studio e una maggiore predisposizione al fenomeno della dispersione scolastica. Si evince altresì che oltre ai minori a rischio, che sono i diretti destinatari del

9 progetto, anche la scuola trarrà un notevole beneficio dall attuazione di questo servizio in termini di risultati attesi come: l innalzamento del numero delle presenze a scuola dei minori evasori; l opportunità di ampliare l offerta formativa in favore degli alunni; riduzione del numero delle bocciature; miglioramento dell autoefficacia e dell apprendimento degli studenti. oltre a tutto, beneficiari indiretti saranno le famiglie degli alunni inseriti nel presente progetto, le quali avranno l opportunità di poter riflettere circa la condizione dei propri figli affinché acquisiscano una maggiore consapevolezza dei loro bisogni psicologici e relazionali e tramutarli in opportunità di crescita. Anche il territorio di appartenenza in cui verrà realizzato il progetto ne trarrà benefici in quanto essendo lo stesso costituito da agenzie del privato sociale e delle parrocchie in una rete di collaborazione potranno offrire ai minori momenti di stimolo e di crescita personale per un miglioramento della qualità della vita attraverso momenti ludico-ricreativi. Anche le famiglie degli alunni avranno la possibilità attraverso la realizzazione di questo progetto di sperimentare le proprie risorse personali e diventare così cittadini attivi all interno del contesto socioculturale di appartenenza. Sostanziale diventa il ruolo del terzo settore presente a Niscemi, che da anni svolge una funzione di prevenzione ed educazione agli adolescenti nel offrire a quest ultimi opportunità di crescita ed il senso di appartenenza delle cose comuni. Esse lavorano soprattutto nei quartieri e nelle aree più a rischio di esclusione sociale e di devianza luogo in cui i minori diventano sempre più portatori di domande e bisogni nuovi. 7) Obiettivi del progetto: Sulla scorta degli egregi risultati ottenuti, negli anni passati dai precedenti progetti di servizio civile: la scuola: una finestra sul futuro, la scuola insieme a te, Star bene a Scuola, Ti va di imparare e per ultimo Proviamoci ancora: interventi educativi contro la dispersione scolastica conclusosi il 02/06/2015 il presente progetto intende dare continuità al lavoro svolto dai volontari nei progetti precedenti e continua a rivolgersi ad alunni di età compresa tra gli 11 ed i 16 anni, frequentanti le Scuole Medie Giovanni Verga e l Istituto Comprensivo F.Salerno di Niscemi che versano in una condizione di svantaggio socio-culturale e con forti carenze didattiche; esso mira inoltre a far scoprire agli alunni provenienti da contesti svantaggiati nuove motivazioni alla frequenza scolastica in modo regolare. Si prospetta ancora di ridurre il fenomeno dell insuccesso scolastico attraverso la promozione dei valori educativi e culturali essenziali per una crescita personale matura e consapevole. Il progetto vuole inoltre coinvolgere i giovani del servizio civile in una esperienza particolarmente significativa utile per la loro crescita personale e professionale. Per poter raggiungere questo obiettivo si ritiene importante partire da una buona formazione e promozione delle pari opportunità già dal momento delle selezioni dei volontari. Si favorirà infatti l accesso al servizio civile a giovani in condizione di disagio, in modo da fornire loro la possibilità di confrontarsi e mostrare le proprie capacità di promuovere la loro autonomia. OBIETTIVI GENERALI Il progetto La scuola oltre la scuola: è rivolto agli alunni che versano in situazioni di disagio familiare e socio culturale e che presentano lacune a livello didattico.

10 Esso si pone come finalità l attuazione di interventi a sostegno di minori in difficoltà attraverso attività di recupero scolastico e sociale realizzabile solamente attraverso la concertazione di azioni fra più organismi quali ad esempio l istituzione scolastica, le associazioni di volontariato, l Ente Locale, le parrocchie, le associazioni sportive, Centri di aggregazione per minor ed Enti Profit presenti nel territorio che in cooperazione con l ente realizzatore del progetto, ognuno con le specifiche competenze, porteranno il loro apporto affinché vengano portati a compimento gli obiettivi prefissati nel progetto de quo. Particolare rilievo va rivolto all Ente Profit che sulla scorta delle esperienze positive vissute all interno del progetto di servizio civile Star bene a scuola e Proviamoci ancora: interventi educativi contro la dispersione scolastica ha rinnovato per la terza volta la propria disponibilità in qualità di partner inserendosi in modo ufficiale nella rete formale composta dalle altre agenzie del territorio; Esse rappresentano un valido contributo alla concretizzazione degli obiettivi prefissati nel progetto. Si intende altresì coinvolgere attivamente i giovani volontari che tramite detta esperienza li renderà attori diretti di un vissuto appassionato e ricco di fattori stimolanti, luogo in cui potranno confrontarsi e mettere a disposizione dell altro le proprie risorse e il proprio bagaglio personale. OBIETTIVI SPECIFICI 1) Promuovere l integrazione sociale dell alunno attraverso l inserimento in attività culturali, sportive e ricreative. 2) motivare adeguatamente l alunno alla frequenza, all impegno e allo studio attraverso anche il recupero delle lacune didattiche presentate; 3) polarizzare il suo interesse con l offerta di attività a lui congeniali; 4) favorire positivi rapporti interpersonali mediante la costituzione di piccoli gruppi di lavoro; 5) Sviluppare l autostima e la fiducia nelle proprie potenzialità; 6) Promuovere l acquisizione di nuovi strumenti conoscitivi; 7) Migliorare la qualità di relazione con i propri compagni, attraverso un contributo costruttivo nello svolgimento dei compiti assegnati; 8) Acquisire maggiore capacità di autocontrollo 9) Sviluppare il senso di appartenenza ad un gruppo e stimolare il cambiamento comportamentale del soggetto; 10) Migliorare la capacità di ascolto tra minori ed insegnanti. INDICATORI - Abbassamento del numero degli alunni che versano in situazioni di disagio scolastico nonché socio-ambientale che frequentano le Scuole secondarie di primo grado presenti nel territorio di Niscemi; -innalzamento delle capacità di apprendimento delle materie scolastiche in relazione alle lacune presentate dagli alunni durante il percorso di studi. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

11 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il progetto mira a consolidare gli interventi in favore di minori a rischio ed in particolare quelli segnalati per dispersione scolastica dalle Scuole secondarie di primo grado, dai Servizi Sociali del comune di Niscemi, dalle Associazioni del terzo settore, dalle Associazioni sportive e dalle parrocchie presenti nel territorio niscemese. Il progetto si articolerà in fasi operative che prevedono nozioni teoriche ed esperienze dirette con la fascia di utenza prevista nel servizio in questione. Il primo mese di avvio del servizio sarà impiegato per la formazione specifica e generale dei volontari i quali una volta acquisite le nozioni di base e le modalità operative da espletarsi soprattutto nei confronti dei minori diverranno operativi a tutti gli effetti. Contestualmente i volontari avranno l opportunità di comprendere le loro concrete caratteristiche ed aspettative in relazione al ruolo richiesto e le attività da realizzare una volta inseriti presso le scuole medie di secondo grado partner dell iniziativa. Per il raggiungimento degli obiettivi verranno espletate le seguenti attività: - incontri trimestrali tra i giovani volontari impiegati nei vari progetti di servizio civile promossi dall associazione Penelope e dagli Enti partner al fine di creare occasioni di socializzazione, di scambio di idee e di confronto sulle varie esperienze, sulle varie realtà locali e le comunità coinvolte. Si intende valorizzare la dimensione di gruppo nel corso dell esperienza di servizio civile, pertanto si organizzeranno momenti d incontro così come previsto nella scheda allegata alla presente; - incontri volti all integrazione di giovani con minori opportunità; (vedi scheda allegata al progetto con descrizione dettagliata dei momenti d incontro); - costituzione di un team di lavoro costituito da uno o più referenti scolastici, da un assistente sociale del Comune di Niscemi ( referente per la dispersione scolastica) e dall O.P.L. e dai volontari di servizio civile; - realizzazione di attività sportive e socializzanti tramite il supporto delle associazioni del terzo settore le parrocchie presenti nel territorio di Niscemi; - Coinvolgimento dell Ente Profit (Agriturismo Tenuta Di Bellaprima ) che nel periodo estivo si farà carico di accogliere i volontari i gruppi di minori e le rispettive famiglie per tour guidati nella medesima struttura e per l organizzazione di momenti di gioco e merenda. - invio al team di lavoro delle schede segnalazione alunni da parte del corpo docente o dal referente scolastico; - valutazione da parte del team di lavoro delle schede segnalazione alunni inviate dai docenti delle scuole per il successivo inserimento dei minori nelle attività laboratoriali e di sostegno scolastico; - promozione dell integrazione sociale degli alunni segnalati; - attività di sostegno scolastico ; - attività socializzanti ed educative; - attività culturali e ricreative. 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività n. 1 Assistente Sociale dipendente del Comune (referente per la dispersione scolastica), le sue competenze saranno quelle di ricostruire la storia personale, sociale,familiare e l analisi dei bisogni dei minori inseriti nel progetto; n.1 Assistente Sociale dipendente del Comune in qualità di O.P.L ;

12 n. 2 docenti referenti scolastici ( uno per ogni Scuola) i quali avranno il compito di relazionarsi con il corpo docente riguardo alla segnalazione degli alunni in dispersione scolastica o che presentano difficoltà comportamentali e didattiche da inserire nel progetto attraverso la compilazione della scheda segnalazione alunni contenente tutti i dati utili per la predisposizione del piano individualizzato a cura dei volontari di servizio civile; n. 1 referente dell associazione sportiva che garantirà con la sua presenza la realizzazione di attività agonistiche da proporre ai minori mediante la collaborazione dei volontari di servizio civile; n. 3 operatori del Terzo Settore conduttori del centro di aggregazione per minori distrettuale (Piano di Zona l.328/2000), che si faranno carico di coordinare i volontari di servizio civile durante le attività ludico-ricreative organizzate per il periodo natalizio, pasquale ed estivo; n.1 operatore facente parte della Parrocchia Anime Sante del Purgatorio che in sinergia sia con gli animatori volontari che gravitano presso la Chiesa Cattolica che con i volontari del Servizio Civile, organizzeranno nel periodo estivo il grest, attraverso attività di gioco a squadra, utilizzo del campetto di calcetto, della piscina e altri luoghi aggregativi ubicati presso la sede sita in c/da Pilacane. n.1 dipendente dell Ente Profit (Agriturismo Tenuta Di Bellaprima ) il quale collaborato dai sei volontari guiderà i minori e le rispettive famiglie nei tours all interno della struttura. 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto Partecipazione ai momenti di incontro, confronto e formazione, (vedi scheda allegata al progetto con descrizione dettagliata dei momenti d incontro); Attività di collaborazione con i docenti all interno del gruppo classe; Collaborano con gli Esperti Esterni e con i referenti scolastici nelle attività volte al raggiungimento degli obiettivi educativi, scolastici e formativi prefissati nei piani individualizzati; Attività di promozione dell integrazione sociale degli alunni; Collaborano nelle attività ricreative e ludiche; Collaborano nei Tour guidati all interno della struttura agrituristica; Supportano le associazioni sportive, del terzo settore, le parrocchie, centri di aggregazione per l organizzazione e realizzazione di attività rivolte ai minori che versano in condizione di disagio socio-familiare e scoilastico; Attività di sostegno scolastico agli alunni con difficoltà didattiche. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 6 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 6 12) Numero posti con solo vitto: 0

13 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari: 30 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: - impegno nei giorni festivi; - flessibilità oraria; - disponibilità a missioni; - obbligo di mantenere il segreto e la riservatezza dei dati e delle situazioni personali di cui vengano a conoscenza in ragione del loro servizio.

14 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. 1 Sede di attuazione del progetto UFFICIO PUBBLICA ISTRUZIONE Comune NISCEMI Indirizzo VIA CARLO ALBERTO DALLA CHIESA s.n. Cod. ident. sede N. vol. per sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome 6 CALLARI SERGIO Data di nascita 18/11/1965 C.F. CLLSRG65S18B 429H Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cogno me e nome Data di nascita C.F.

15 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: E prevista una campagna di promozione e sensibilizzazione sulle tematiche del servizio civile che si realizzerà attraverso il coinvolgimento diretto dei volontari di servizio civile. L attività di promozione è prevista come un azione permanente che si realizza ex ante attraverso la realizzazione di incontri divulgativi e di promozione presso i luoghi di ritrovo dei giovani (centri sociali, centri di aggregazione giovanile, università, pub, ecc); la realizzazione di una campagna con manifesti murali, locandine e volantini per la diffusione e la sensibilizzazione dei giovani al servizio civile la pubblicazione sul sito internet dell associazione, e su quelli attivi nel campo distrettuale, di informazioni aggiornate sulle iniziative e sui progetti di servizio civile in itinere attraverso la produzione e divulgazione di comunicati stampa inerenti le attività di servizio civile svolte la realizzazione di rubriche sui media locali partners del progetto la costruzione di un blog gestito dai volontari di servizio civile impegnati in ciascuna sede di attuazione ex post attraverso l attivazione di incontri pubblici fra giovani che hanno svolto il servizio civile e giovani aspiranti la realizzazione e diffusione di video spot promossi dai volontari che hanno svolto servizio civile L attività di promozione prevede un monte ore pari a 25 ore. 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Criteri autonomi di selezione verificati nell accreditamento 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto: Si rinvia al sistema di monitoraggio verificato in fase di accreditamento modello S MON 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 15

16 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): Per la realizzazione del progetto ciascuno e a secondo delle proprie competenze e specificità svolgeranno un ruolo attivo i seguenti partners : Scuole secondarie di secondo grado G. Verga e Istituto Comprensivo Francesco Salerno di Niscemi che nel corso degli anni scolastici, grazie ai sovvenzionamenti Europei richiesti,hanno presentato specifici progetti rivolti alla fascia di alunni e relative famiglie svantaggiate socialmente che culturalmente dove sono presenti un numero di minori segnalati agli organi competenti per evasione scolastica. Il suddetto contesto, si sposa ampiamente con l idea progettuale proposta dal progetto di servizio civile inoltre visti i risultati positivi avuti negli anni precedenti con i progetti di Servizio Civile La scuola insieme a te, La scuola: una finestra sul futuro, Star Bene a Scuola, Ti va di imparare e Proviamoci ancora:interventi educativi contro la dispersione scolastica, i dirigenti degli Istituti scolastici hanno con entusiasmo rinnovato la disponibilità in qualità di patner. Per la realizzazione del progetto de quo le Scuole secondarie di secondo grado si impegnano ad individuare un referente scolastico a segnalare gli alunni con svantaggio socio-familiare e didattico attraverso delle schede segnalazione alunni predisposte ad hoc. La Soc.Coop.Sociale a.r.l Onlus Azione Sociale di Caccamo con sede legale a Caccamo, dal mese di aprile 2012 e fino ad oggi gestisce servizi programmati nei diversi Piani di Zona (ai sensi della legge 328/2000) facenti capo al distretto Socio- Sanitario N.9 costituito dai. Comuni di Gela, Niscemi,Mazzarino e Butera. Detti servizi sono rivolti a minori di età compresa tra i 7 e i 16 anni che presentano disagio sociale e familiare e scolastico. La programmazione annualmente svolta verte principalmente alla realizzazione di attività ludico-ricreative, corsi di supporto alla genitorialità e sostegno e recupero scolastico. Per le finalità che persegue gli operatori con diverse professionalità hanno dato piena disponibilità a far parte della rete, impegnandosi per il periodo natalizio, pasquale ed estivo ad accogliere, i volontari ed eventuali minori, presso la loro sede ubicata nel Comune di Niscemi. Detta Ditta si farà ulteriormente carico di ospitare i volontari ed i minori per le escursioni fuori e dentro il territorio di Niscemi. L E.N.D.A.S.(Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale), promuove attività sociali e culturali allo scopo di sviluppare e consolidare, il processo democratico e civile della Repubblica. A questo fine L E.N.D.A.S., svolge senza scopi di lucro attività culturali, per la tutela dell ambiente, di protezione civile, educative e sportive, curando in modo particolare la promozione della pratica sportiva nei giovani. L E.N.D.A.S. zonale di Niscemi, da anni organizza corsi di avviamento allo sport, destinati a minori in genere ma anche a quelli a rischio appartenenti a famiglie disagiate. In considerazione di ciò, essendo parter del progetto si impegna ad organizzare attività sportive presso la propria sede ubicata in c/da Bausa- 16

17 Fontanelle, coinvolgendo secondo i termini contenuti nel progetto i minori e i volontari del servizio civile nel periodo estivo. La Parrocchia Anime Sante del Purgatorio, da molteplici anni gestisce un oratorio e nel periodo estivo organizza i grest presso il sito ubicato in c/da Pilacana. Le attività organizzate hanno come finalità quelle di supportare minori in genere di età compresa tra i sei anni ed i diciotto e anche quelli mche che manifestano problematiche familiari e sociali. Infatti attraverso la realizzazione di attività- ludico ricreative e socializzanti, la parrocchia si prefigge come obiettivo la riduzione del numero di minori che manifestano le difficoltà su esposte allontanando essi da possibili percorsi di devianza. Inoltre la parrocchia è sede degli scout (AGESCI), quest ultimi infatti collaborano la chiesa nell organizzazione di momenti aggregativi ed educativi durante il periodo estivo. Riguardo a ciò, la Parrocchia si impegna a mettere a disposizione dei volontari le proprie sedi ubicate sia in via Purgatorio N.51 che in c/da Pilacane per la realizzazione di attività socializzanti e ludico ricreative in favore di una fascia di minori che vive in una condizioni di emergenza sociale. L Ente Profit Agriturismo Tenuta di Bellaprima, situata all interno della riserva naturale de La Sughereta e confinante con il bosco di Santo Pietro, a 5 km dal centro di Niscemi; la struttura offre una variegata offerta di servizi tutti all insegna del relax ed in particolare vengono realizzate escursioni in mountain bike, tiro con l arco e visite guidate nei dintorni dell agriturismo al fine di riscoprire le bellezze naturali site in quei luoghi. Per le suddette motivazioni l Ente profit si impegna nel periodo estivo a realizzare tour guidati presso la propria struttura con la collaborazione dei volontari rivolti ai minori e rispettive famiglie con il fine di arricchire negli ospiti conoscenze concernenti le bellezze naturali site nel territorio di appartenenza e spesso sconosciuti dai cittadini meno facoltosi. 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Per la realizzazione del progetto, saranno messe a disposizione dei volontari e dei minori le seguenti risorse tecniche e strumentali: Aule con tavoli e arredi vari; linea telefonica, fax, fotocopiatore, computer dotato di stampante, collegamento internet, materiale di consumo; materiale didattico seminario e formazione specifica; vestiario per volontari; materiale pubblicitario; personale specializzato per la formazione specifica; relatori seminario promozione Servizio Civile; impianti sportivi; Struttura agrituristica; materiale vario per organizzazione attività ludico-ricreative. 17

18 CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: 27) Eventuali tirocini riconosciuti : 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: I volontari in servizio civile acquisiranno competenze nelle azioni di conoscenza di tecniche educative e nelle modalità di relazione con minori svantaggiati. La particolare organizzazione dell attività, strutturata in gruppi ed equipe, svilupperà le attitudini individuali a lavorare in gruppo e allo stesso tempo, accrescerà la capacità di autonomia e auto-organizzazione. L Associazione Penelope riconosce le competenze specifiche acquisite quale titolo preferenziale per l assunzione nei progetti di intervento sociale gestiti e promossi dalla stessa. Inoltre, la COOP. CUORE MATTO e l ASSOCIAZIONE DI SOLIDARIETA FAMILIARE EVALUNA riconoscono le competenze e professionalità acquisite dai volontari durante l espletamento del Servizio Civile, quale titolo preferenziale per l assunzione nei progetti di intervento sociale gestiti e promossi dalle stesse. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: UFFICIO PUBBLICA ISTRUZIONE - Via Carlo Alberto Dalla Chiesa s.n. NISCEMI 30) Modalità di attuazione: In proprio, presso l ente con formatori dell ente. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Il sistema di formazione, considerata l area di intervento dell Associazione, degli Enti partner e degli Enti accreditati autonomamente che acquisiscono il presente sistema dall Associazione Penelope, utilizzerà quali risorse tecniche i propri formatori e i propri specialisti. Saranno messe a disposizione le strutture formative dell associazione e le strutture dislocate nell ambito dei territori d intervento dei vari Istituti scolastici partner dell associazione. L associazione disporrà inoltre 18

19 apposite dispense formative e saranno utilizzati supporti audio-video per la realizzazione e la visione di supporti formativi, di filmati attinenti le tematiche trattate e film/documentari. Qualora messi a disposizione, saranno utilizzati i supporti didattici messi a disposizione dall Ufficio Regionale e/o Nazionale di Servizio Civile Nazionale La formazione generale avrà una durata complessiva di 42 ore e seguirà le indicazioni contenute nelle linee guida 2013 per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale suggerite dall Ufficio Nazionale di Servizio Civile. Si alterneranno lezioni frontali (18 ore per un totale del 43% del monte ore complessivo destinato alla formazione generale) e dinamiche non formali (24 ore - per un totale del 57% del monte ore complessivo destinato alla formazione generale) con approfondimenti in gruppo su base esperenziale. Le aule di formazione non supereranno le 25 unità. Sarà privilegiato il confronto interpersonale e l analisi individuale delle motivazioni dei volontari, in modo da mettere questi ultimi nelle condizioni di percepire e utilizzare le risorse interne al gruppo e proprie di ciascuno. La metodologia della formazione specifica alternerà lezioni frontali e dinamiche non formali. Saranno utilizzati strumenti audiovisivi e fornite dispense per l approfondimento dei temi principali. Saranno privilegiate le dinamiche non formali basati sul lavoro di gruppo in modo da favorire la partecipazione dei giovani alla realizzazione dei singoli moduli formativi 33) Contenuti della formazione: MODULO I Valori e identità del SCN (16 ore) 1.1 L identità del gruppo in formazione e patto formativo (3 ore dinamiche non formali) contenuti: analisi e discussione circa le aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali dei volontari; la proposta del servizio civile; SNC: difendere la Patria in maniera alternativa. 1.2 Dall obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà (2 ore lezione frontale/ 1 ore dinamiche non formali) Contenuti: dalla legge n. 772/72 alla legge 64/01 e D.leg 77/02 sul servizio civile (storia, organizzazione, ambiti di intervento); la storia della obiezione di coscienza. 1.3a Il dovere di difesa della Patria (3 ore lezione frontale) Contenuti: le sentenze della Corte Costituzionale nn. 164/85, 228/04, 229/04 e 431/05 sul concetto di difesa civile e difesa non armata; approfondimento artt. della costituzione italiana 2, 3, 4, 5, 9, 11 e 52 i diritti umani nel quadro della Costituzione Italiana, della Carta Europea e degli Ordinamenti delle Nazioni Unite. 1.3b La difesa civile non armata e non violenta (4 ore dinamiche non formali) Contenuti: 19

20 cenni storici sulla difesa popolare non violenta; forme attuali di realizzazione della difesa alternativa; gestione e trasformazione non violenta dei conflitti; operazioni di mantenimento della pace (Peace keeping, peace-enforcing, peacebuilding) 1.4 La normativa vigente e la carta d impegno etico (3 ore lezione frontale) Contenuti: la normativa che regola il sistema del servizio civile nazionale; la Carta di impegno etico. MODULO II La cittadinanza attiva (16 ore) 2.1 La formazione civica (6 ore lezione frontale) contenuti: Dichiarazione Universale dei diritti umani e Carta costituzionale; funzione e ruolo degli organi costituzionali (rapporti, organizzazione delle Camere e iter di formazione delle Leggi); ruolo dello Stato e della società nell ambito della promozione umana e della difesa dei diritti delle persone e rapporto tra le istituzioni e le organizzazioni della società civile; principio di sussidarietà, competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nei vari ambiti in cui opera il servizio civile, con riferimenti al Terzo Settore nell ambito del welfare; tradurre i valori costituzionali in comportamenti ed azioni. 2.2 Le forme di cittadinanza (5 ore dinamiche non formali) contenuti: principio costituzionale di solidarietà sociale e principi di libertà ed eguaglianza; lotta alla povertà e all esclusione sociale, povertà e sottosviluppo a livello mondiale; ruolo degli Organismi non Governativi; le forme di partecipazione, individuali e collettive, volte alla promozione della cittadinanza attiva; i fenomeni della globalizzazione e approccio multiculturale; la responsabilità sociale delle imprese e la cittadinanza d impresa; la partecipazione attiva alle formazioni sociali del volontariato, l impegno politico, sociale e la democrazia partecipata: proposte ed elaborazioni di cooperazione sociale. 2.3 La protezione civile (2 ore lezione frontale 1 ora dinamiche non formali) contenuti: l importanza della tutela e valorizzazione dell ambiente e del territorio; la protezione civile volta alla previsione e prevenzione dei rischi: rapporti tra prevenzione e tutela, ambiente e legalità, ricostruzione e legalità; la responsabilità individuale e collettiva che scatena eventi naturali e antropici; l intervento in emergenza e la ricostruzione post emergenza; norme di comportamento in caso di emergenza e nozioni di assistenza e soccorso nei confronti delle popolazioni colpite da eventi calamitosi. 2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile (2 ore dinamiche non formali) contenuti: le Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in SCN: funzionamento e importanza 20

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