SYNERGIA Sistemi di conoscenza e di gestione del cambiamento
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- Ivo Corradi
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1 SYNERGIA Sistemi di conoscenza e di gestione del cambiamento PROGETTO TRANSNAZIONALE ESCAPE (European Street Children Anti-violence Programme and Exchange) Programma Anti-violenza Europeo per Bambini di Strada e scambio Scheda di focus Con questa scheda si dà sinteticamente conto dei principali risultati del progetto europeo ESCAPE- European Street Children Anti-violence Programme and Exchange (annualità 2011, 2012 e 2013), finanziato con il programma Daphne III. Partner di progetto: European Federation for Street Children LU (capofila), IAC - Instituto de Apoio à Criança (PT), Associazione Maestri di Strada (IT), Istituto Don Calabria (IT), ACY - Alliance for Children and Youth (BG), RAMAD- The Association of Roma Youth and Children in Slovakia (SK), FRCCF - Romanian Foundation for Children, Community & Family (RO), TPD - Society of the Friends of Children (PL) Milano, SYNERGIA srl Milano (20124) - Via mauro Macchi, 44 Tel Fax synergia@synergia-net.it C.F. e P.IVA
2 Introduzione Le attività di ricerca Lo scopo del progetto ESCAPE è stato quello di favorire uno scambio transnazionale di conoscenze sui metodi di contrasto alla violenza tra pari e alla violenza di strada e sulle pratiche di prevenzione connesse alla vita di strada e al lavoro dei minori provenienti da paesi terzi o appartenenti a minoranze etniche. Il progetto mirava, inoltre, a definire una piattaforma di sviluppo Est-Ovest tra i principali nuovi e vecchi Stati dell Unione Europea, con la finalità di fornire strategie transnazionali per lo sviluppo di programmi di prevenzione e contrasto alla violenza di strada, alla violenza tra pari e ai comportamenti a rischio connessi a stili di vita nocivi. Le principali attività del progetto hanno riguardato: la mappatura degli interventi dedicati specificatamente ai bambini e agli adolescenti provenienti da paesi terzi o appartenenti a minoranze etniche e che vivono/lavorano in strada e delle azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza; l analisi del set di dimensioni utili per valutare l efficienza dei programmi, per identificare le buone pratiche e per progettare nuovi interventi; l attività di mutual learning tra i partner, finalizzata allo scambio di esperienze e di know-how sui modelli di intervento e alla condivisione di informazioni utili per definire le linee guida per una strategia transnazionale di cooperazione tra Stati europei occidentali e orientali, che rinforzi l efficacia delle pratiche di intervento connesse ai bambini e agli adolescenti che vivono in strada e che provengono da paesi terzi o appartengono a minoranze etniche; la progettazione di un programma life-skill based per il contrasto e la prevenzione della violenza di strada/tra pari e per la definizione degli strumenti di monitoraggio del programma stesso; lo sviluppo e valutazione del programma di prevenzione in sette diverse realtà locali e in sei contesti nazionali (Italia, Portogallo, Bulgaria, Romania, Slovacchia e Polonia); la validazione del set di strumenti attraverso interviste e incontri on-line con esperti internazionali. Di seguito riportiamo una sintesi dei principali risultati ottenuti dalla partnership nelle diverse fasi del progetto. In primo luogo, si è provveduto all implementazione di una ricerca qualitativa, a livello nazionale, nei sei paesi coinvolti nel progetto, che ha riguardato le condizioni di vita dei bambini di strada e alle principali situazioni di violenza a cui sono esposti. La metodologia condivisa dai partner ha identificato quattro tipi di testimoni privilegiati su cui indirizzare gli sforzi qualitativi: referenti istituzionali o governativi; referenti dei servizi territoriali per minori; professionisti che lavorano in programmi specifici per minori vittime o autori di reato; minori di strada target dei programmi specifici o intercettati dai servizi. Gli obiettivi erano quelli di espandere la conoscenza sul fenomeno dei bambini di strada e di identificare progetti, programmi o servizi specifici per minori di strada vittime o autori di violenza. In questo modo, si è potuto operare, una volta conclusi i rapporti nazionali, un analisi comparativa, che comprendesse quattro principali dimensioni: contestualizzazione del fenomeno; 2
3 identificazione di programmi e servizi specifici; punti di forza e buone pratiche all interno dei servizi territoriali; principali punti di debolezza dei programmi territoriali. Se in Italia e nel Portogallo la maggior parte dei minori di strada sono minori stranieri non accompagnati, in Romania e il Bulgaria questi solitamente appartengono ad una minoranza etnica (facilmente Rom). In Slovacchia e in Polonia troviamo, invece, più o meno in egual misura, sia minori autoctoni che Rom. Questi minori soffrono della deprivazione dei diritti più essenziali, della mancanza di supporto e protezione sia da parte dei genitori che della scuola, della mancanza di stima di sé e del rispetto per le altre persone. Infatti, troviamo molto spesso l assenza di integrazione in ogni tipo di istituzione (scuola, lavoro e così via). Conducono stili di vita altamente pericolosi e spesso sono inseriti in circuiti criminali, sono esposti al rischio di abusi fisici e sessuali. Parlando della violenza a cui sono esposti, questa può essere sia verbale che fisica, da parte del gruppo dei pari, sia consistente in atti di violenza perpetrati dagli adulti. In ogni paese si è riscontrata la mancanza di una legislazione nazionale sull argomento, così come di statistiche ufficiali riguardo al fenomeno. In questo quadro, le indicazioni dei testimoni privilegiati per un miglioramento della situazione riguardano, innanzitutto, l implementazione di attività di monitoraggio a livello nazionale, che prendano in considerazione tutti gli aspetti del minore (incluso, eventualmente, il percorso migratorio), in modo tale da poter costruire interventi orientati agli specifici problemi. Inoltre, sarebbe utile anche l implementazione di attività di supporto per genitori fragili, così come di attività di educativa di strada, che possano prevenire la violenza e raggiungere i minori all interno di contesti informali. Inoltre, una formazione specifica e la stipula di una rete stabile di collaborazione tra polizia e servizi che lavorano con i bambini di strada potrebbe essere molto utile, così come poter condividere una strategia di intervento nazionale o europea. I principali aspetti dei servizi già esistenti e rivolti ai minori di strada sono, innanzitutto, legati alla condivisione del obiettivo principale, ovvero quello di guidare il minore verso uno stile di vita sano, favorendo il suo sviluppo fisico e mentale. I metodi con cui questo obiettivo viene perseguito sono, principalmente: raggiungere e cooperare con le famiglie dei bambini, laddove possibile; creare con i minori una relazione basata sulla fiducia reciproca, dal momento che i minori di strada tendono a non fidarsi dei servizi; differenziare l offerta di servizi, orientandoli verso i diversi profili dei minori; usare metodi alternativi e creativi (così come l arte, i workshop, la working therapy e così via) per trasmettere ai minori l importanza della non-violenza, della stima di sé e del rispetto. In generale, infine, i principali punti di debolezza che sono stati individuati relativamente ai servizi che si occupano di minori di strada riguardano una generale scarsità di risorse, sia a livello economico, sia a livello umano e sia a livello strutturale. Gli attori intervistati, inoltre, hanno rilevato uno scarso lavoro di rete da parte delle istituzioni e, più in generale, la mancanza di un riconoscimento ufficiale e istituzionale nei confronti del problema e dei temi principali che lo riguardano. Il programma antiviolenza Tenendo in considerazione i risultati delle attività di ricerca, i partner del progetto hanno selezionato le pratiche migliori, tra quelle mappate, grazie all applicazione di due criteri chiave: 3
4 violenza di strada, violenza tra pari, violenza legata a stili di vita pericolosi; violenza commessa dagli adulti in strada. E stata quindi individuata una metodologia comune per l elaborazione di un programma transnazionale per la prevenzione della violenza di strada tra pari: il programma poi sperimentato, comprende quattro fasi principali (esperienza concreta; riflessione sulla propria esperienza; formazione di concetti astratti basati sulla riflessione; sperimentazione dei nuovi concetti), che tutte insieme combinano formazione professionale, interventi informativi ed apprendimento esperienziale, al fine di fornire ai minori a rischio gli strumenti con cui prevenire ed affrontare le situazioni di violenza in cui possono incorrere. Lo strumento, è stato poi articolato in sette unità tematiche: le relazioni interpersonali e il rispetto della differenza; il concetto del sé, la stima di sé e la fiducia in sé stessi; il concetto dell aggressività e della violenza; la comunicazione; l assertività e la presa di decisioni; il controllo delle emozioni e la gestione della rabbia; la risoluzione dei problemi e dei conflitti) La sperimentazione dello strumento ha coinvolto sei paesi, con la finalità di valutare la sua efficacia e il suo impatto sui gruppi di minori che sono stati presi in esame e monitorati. La combinazione fra formazione professionale ed apprendimento esperienziale è stata messa in pratica per fornire ai minori gli strumenti necessari per: identificare e implementare soluzioni pacifiche per risolvere situazioni di conflitto; identificare ed affrontare situazioni pericolose; resistere alle pressioni di adulti o di altri minori che incoraggiano comportamenti violenti; diventare un mediatore; ridurre i pregiudizi ed aumentare la tolleranza per la diversità; ritardare l inizio dell abuso di alcol e sostanze stupefacenti. Durante la sperimentazione del programma, operatori e minori coinvolti, hanno completato i questionari di valutazione(sia dopo ogni sessione, sia dopo ogni unità tematica), che sono stati poi analizzati per poter monitorare e valutare l impatto dell implementazione del programma, sia sui minori sia sugli operatori che lo hanno sperimentato. Valutazione del programma antiviolenza Grazie alle informazioni raccolte durante la sperimentazione del programma, è stato elaborato un report, che valuta la percezione generale e l impatto del programma sui determinati gruppi di minori con cui è stato testato. Gli input hanno aiutato ad identificare i punti di forza e di debolezza dello strumento, per poter evidenziare le aree passibili di miglioramento. Secondo tale report, i minori hanno valutato positivamente le seguenti aree: in più dell 83% dei casi, le sessioni corrispondevano alle aspettative dei partecipanti; l 89,9% dei partecipanti ha dichiarato di essersi divertito durante la sperimentazione del programma; tre aree sono state significativamente apprezzate dai minori: concetto di sé e stima di sé; capire e controllare le proprie emozioni; risolvere i problemi attraverso soluzioni pacifiche; il 90% dei partecipanti ha dichiarato la propria intenzione di continuare ad 4
5 utilizzare le capacità acquisite tramite il programma nella loro vita quotidiana; l opinione generale dei minori riguardo alle sessioni di training è stata molto buona in più del 48% dei casi e buona in circa il 46% dei casi. Al contrario, molti ragazzi hanno dichiarato che: avrebbero preferito che più tempo fosse dedicato ad attività pratiche, piuttosto che alla teoria; avrebbero preferito che più attività venissero svolte all aperto; avrebbero preferito che ci fosse più disciplina e controllo nei confronti degli altri minori meno interessati alle attività e che li distraevano; avrebbero preferito che le sessioni avessero una durata più limitata; avrebbero preferito che fossero incluse più attività di tipo teatrale (il gioco dei ruoli è stata una delle attività più popolari con il 40,2% di opinioni favorevoli). Per quanto riguarda il personale coinvolto nella sperimentazione, essi hanno indicato: una media di 1,9 come valutazione complessiva dello strumento (laddove 1 corrispondeva a molto buono e 4 a molto scarso). Gli aspetti valutati in maniera più positiva sono stati i contenuti delle unità tematiche; Il 77,4% del personale coinvolto percepisce una chiara applicabilità del programma nella vita quotidiana dei minori coinvolti. Tuttavia, essi hanno anche auspicato: Una preparazione più accurata prima dell implementazione del programma, al fine di creare delle chiare regole di gruppo; Una disponibilità di maggiori riferimenti bibliografici e di supporti audiovisivi; L inclusione di più attività all aria aperta; Una riduzione della teoria e un aumento delle attività pratiche. 5
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