BASILEA II TERZO PILASTRO INFORMATIVA AL PUBBLICO

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1 BASILEA II TERZO PILASTRO INFORMATIVA AL PUBBLICO Situazione al Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 1

2 Indice Premessa pagina 3 Tavola 1 Requisito informativo generale pagina 4 Tavola 3 Composizione del patrimonio di vigilanza pagina 13 Tavola 4 Adeguatezza patrimoniale pagina 14 Tavola 5 Rischio di credito: informazioni generali riguardanti tutte le banche pagina 16 Tavola 6 Rischio di credito: informazioni relative ai portafogli assoggettati al metodo standardizzato pagina 21 Tavola 9 Rischio di controparte pagina 23 Tavola 12 Rischio operativo pagina 25 Tavola 13 Strumenti di capitale: informazioni sulle posizione incluse nel portafoglio bancario pagina 26 Tavola 14 Rischio di tasso di interesse sulle posizioni incluse nel portafoglio bancario pagina 28 Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 2

3 Premessa Con la circolare n. 263 del e successive modifiche la Banca d Italia ha provveduto ad adeguare le proprie disposizioni riguardanti i requisiti di adeguatezza patrimoniale delle banche a quanto previsto dall accordo di Basilea II. Il principio cardine del nuovo accordo di Basilea sui requisiti patrimoniali delle banche si basa su 3 pilastri: - il primo pilastro riguarda i requisiti patrimoniali minimi in relazione ai principali tipi di rischio dell attività bancaria (rischio di credito, rischio di controparte, rischi di mercato e rischio operativo); - il secondo pilastro prescrive alle banche l implementazione di un processo interno di valutazione dell adeguatezza patrimoniale, rimettendo all Organo di vigilanza il compito di riesaminare tale processo e di attivare, ove necessario, le opportune misure correttive; - il terzo pilastro contiene, al fine di aumentare la disciplina di mercato, l obbligo per le banche di pubblicare, in relazione ai rischi di cui al primo e secondo pilastro, diverse informazioni riguardanti l adeguatezza patrimoniale, l esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi di gestione e controllo degli stessi. Le informazioni previste dal terzo pilastro sono pubblicate, così come previsto dall allegato al Titolo IV, Capitolo I, Sezione II della sopra citata circolare, attraverso diverse tavole, le quali sono poi così suddivise: - informativa qualitativa, allo scopo di fornire una descrizione delle strategie, dei processi e delle metodologie utilizzati nella misurazione e gestione dei rischi; - informativa quantitativa, allo scopo di quantificare la consistenza patrimoniale della banca, i rischi a cui la stessa è esposta nonché l effetto delle tecniche di attenuazione del rischio applicate. In totale sono previste 14 tavole; le tavole che non riguardano la Cassa Raiffeisen non vengono pubblicate. Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 3

4 Tavola 1 Requisito informativo generale INFORMATIVA QUALITATIVA Strategie e processi per la gestione dei rischi La circolare della Banca d Italia n. 263/2006 prevede l obbligo per le banche di dotarsi di processi e strumenti adeguati a fronteggiare ogni tipologia di rischio ed a determinare un corrispondente livello di capitale interno, attuale e prospettico, che tenga conto delle strategie e dell evoluzione del contesto di riferimento (il cosiddetto processo ICAAP). Gli obiettivi e le politiche di gestione del rischio sono definite nel regolamento interno della Cassa Raiffeisen. Per le più importanti tipologie di rischio le direttive interne prevedono la predisposizione ed il mantenimento di un efficace sistema di amministrazione e controllo del rischio. Le predette direttive riguardano: - la definizione dell orientamento strategico e della politica di rischio - la definizione di limiti operativi - la definizioni di cosiddette soglie di attenzione - la definizione di diversi gradi di competenza - la definizione dei metodi per la misurazione e quantificazione dei rischi - la definizione dei compiti di controllo - la definizione dei flussi informativi Ogni anno, partendo dai presupposti contenuti nel regolamento interno, nonché tenendo conto dello sviluppo del mercato e del contesto economico nella zona di competenza, vengono verificati, nell ambito del processo di pianificazione annuale, i principi strategici e gli obiettivi operativi della politica di credito, nonché della politica di gestione della liquidità e del portafoglio titoli; tutto ciò viene poi implementato nel processo di pianificazione e gestione a livello aziendale. In questo contesto possono venir stabiliti da parte del Consiglio di Amministrazione, caso per caso, dei limiti operativi ovvero delle soglie di attenzione per i più importanti indicatori di rischio. Queste indicazioni rientrano nella relazione sulla situazione aziendale della Cassa Raiffeisen predisposta trimestralmente dalla Direzione. In linea generale i rischi possono essere definiti come il pericolo di una perdita di valore delle componenti patrimoniali ovvero di un ridimensionamento del risultato di gestione. Ciò comporta che in tutti i casi in cui l identificazione di un rischio implica l aspettativa di una perdita, anche se temporalmente differita, questo rischio deve essere fronteggiato con una corrispondente dotazione di capitale proprio. Da un lato i rischi possono incidere negativamente sulla situazione reddituale, dall altro l assunzione consapevole di rischi rappresenta, per l appunto, la premessa per una adeguata gestione reddituale. Ciò vale, principalmente, per le banche la cui attività primaria consiste in un cosciente posizionamento nei confronti di determinati rischi (in particolare il rischio di credito ed Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 4

5 i rischi di mercato). I principi generali stabiliti dalla Cassa Raiffeisen in riferimento alla politica di gestione dei rischi sono i seguenti: - mediante l osservanza di un equilibrato profilo rischio/opportunità e un costante ed efficiente monitoraggio del rischio deve essere garantita, in primo piano, la stabilità e la continuità della Cassa Raiffeisen; - ai sensi del principio sopra descritto sono escluse, pertanto, le operazioni con carattere esclusivamente speculativo; - i rischi vengono assunti, consapevolmente ed in modo controllato, esclusivamente per il raggiungimento degli obiettivi aziendali; - l assunzione di rischi si limita a quelle attività aziendali ovvero a quei prodotti finanziari, per i quali la Cassa Raiffeisen dispone di un sufficiente know how per la valutazione dei rischi medesimi; - l esposizione al rischio è da allineare costantemente al livello di rischiosità che la Cassa Raiffeisen è in grado di sostenere. Di seguito vengono riportate le più importanti direttive generali relative alla politica aziendale della Cassa Raiffeisen, come risultano elencate nell apposito regolamento interno: Politica di gestione del credito La concessione di crediti rappresenta, assieme alla raccolta dei depositi, l attività centrale della Cassa Raiffeisen. Ai sensi delle disposizioni statutarie, l elargizione del credito nelle diverse forme costituisce l oggetto della cooperativa, privilegiando, in particolar modo, quella a favore dei soci. È ovvio, però, che in aggiunta a quanto appena detto, la politica del credito è orientata anche a favore di tutta la popolazione del territorio di competenza della Cassa Raiffeisen. In un ottica di un rapporto di reciprocità di lungo periodo, la Cassa Raiffeisen si impegna al fine di essere un partner competente e lungimirante, per i soci ed i clienti, non solo in momenti economicamente floridi, ma anche nei periodi di crisi economica, applicando, in tali frangenti, un modus operandi prudente e adeguato alla specifica situazione. L attività di credito deve fornire un contributo determinante al consolidamento della patrimonializzazione aziendale e, di conseguenza, garantire, nel lungo termine, la competitività e l esistenza stessa della Cassa Raiffeisen. Pertanto, la gestione mirata dei rischi di credito assume un importanza primaria; in aggiunta alle disposizioni statutarie e di vigilanza vengono stabiliti principi e direttive interne, per garantire un accurata gestione del rischio e un ottimale equilibrio fra aspettative di crescita e di redditività, da un lato, e limitazione dei rischi dall altro. Politica di gestione della liquidità e del portafoglio titoli L impiego dei fondi disponibili da parte della Cassa Raiffeisen ha come obiettivo in ottemperanza con i principi generali aziendali ed in osservanza delle disposizioni statutarie e di vigilanza il raggiungimento di un adeguata redditività e la contestuale limitazione dei rischi, tenendo conto, comunque, che gli investimenti in titoli rappresentano solamente una integrazione rispetto all attività di elargizione del credito. La politica di gestione della liquidità e del portafoglio titoli è caratterizzata da una sana e prudente amministrazione. Attraverso l osservanza di un equilibrato rapporto fra opportunità e rischio ed un costante ed efficiente monitoraggio delle varie tipologie di rischio (rischio di prezzo, rischio di tasso, rischio emittente, rischio di cambio etc.), devono venir garantite principalmente la stabilità e la continuità della Cassa Raiffeisen. Per questo motivo sono escluse le operazioni con carattere prettamente speculativo. I contratti derivati per conto proprio possono, perciò, essere stipulati solamente a copertura di rischi preesistenti. Inoltre i contratti a termine su titoli e divise, così come altri prodotti derivati, possono essere offerti alla clientela solo nell ipotesi in cui tali prodotti Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 5

6 rappresentino per il cliente un operazione di copertura di rischi derivanti da altre operazioni poste in essere dal cliente medesimo. Nell ambito della stesura del budget 2010 è stato nuovamente deciso, in modo esplicito, di attenersi scrupolosamente alla restrittiva politica di rischio e di credito a tutt oggi attuata. Ai sensi di questo processo di contenimento dei rischi ed in sintonia con le disposizioni contenute nel vigente regolamento interno, il Consiglio di Amministrazione ha stabilito, per l anno in corso, specifici limiti operativi sia per le operazioni di elargizione del credito ai clienti che per le operazioni in prodotti finanziari. Inoltre, a propria discrezionalità, la Direzione è stata incaricata di definire, in relazione ai principali indicatori di rischio, delle rispettive soglie di attenzione. Il processo riguardante la gestione dei rischi operativi e strategici rilevanti per la banca è stato definito e descritto dalla Cassa Raiffeisen in un apposito regolamento interno concernente la valutazione dell adeguatezza patrimoniale (ICAAP). In esso vengono valutati tutti i rischi principali, che comportano implicazioni sull attività operativa e sugli obiettivi aziendali. Di conseguenza assumono particolare rilievo i rischi che individualmente sono, o potrebbero essere, di particolare importanza per la Cassa Raiffeisen, così come espressamente previsto dall Organo di vigilanza (Circolare n. 263/06 Titolo III, Capitolo I, Allegato A): rischi del primo pilastro: - rischio di credito - rischio di controparte - rischi di mercato - rischio operativo rischi del secondo pilastro: - rischio di concentrazione nel portafoglio crediti - rischio di tasso di interesse presente nel portafoglio bancario - rischio liquidità - altri rischi non facilmente quantificabili, come il rischio strategico, il rischio di reputazione, il rischio derivante da cartolarizzazioni ed il rischio residuo Il processo ICCAP della Cassa Raiffeisen viene suddiviso nelle seguenti fasi: - determinazione degli orientamenti strategici - identificazione, misurazione e quantificazione dei rischi rilevanti - monitoraggio dei rischi rilevanti - sommatoria delle diverse componenti del capitale e stima del capitale interno complessivo - raccordo fra capitale interno, requisiti regolamentari e patrimonio di vigilanza - autovalutazione dell ICAAP I metodi di misurazione del rischio nonché di quantificazione del capitale interno sono descritti più avanti nel punto Ambito di applicazione e caratteristiche dei sistemi di misurazione e reporting del rischio. Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 6

7 Struttura ed organizzazione delle funzioni di gestione del rischio Nella gestione del rischio, a livello di banca nel suo complesso, sono coinvolte diverse funzioni aziendali della Cassa Raiffeisen, vale a dire gli organi societari (Consiglio di Amministrazione e Collegio sindacale), la Direzione e le varie unità operative. Di seguito vengono descritti i compiti e le responsabilità delle funzioni più importanti: - il Consiglio di Amministrazione é responsabile delle funzioni tipicamente previste dalla normativa per l organo di supervisione strategico, i cui compiti risiedono nella definizione degli obiettivi aziendali e della strategia del rischio, nonché nella determinazione ed attualizzazione del regolamento interno sul processo ICAAP; - la Direzione é responsabile delle funzioni tipiche dell organo di gestione, il cui compito risiede nella costruzione e nel mantenimento di un efficiente struttura organizzativa e di un efficace sistema di amministrazione e di controllo dei rischi, in attuazione degli indirizzi strategici, nonché nell implementazione pratica del regolamento interno sul processo ICAAP; - il Collegio sindacale é responsabile delle funzioni tipiche dell organo di controllo, che si assume l incarico di garantire l adeguatezza e l efficacia dei sistemi di gestione, di controllo del rischio e del processo ICAAP nonché il rispetto delle specifiche direttive interne ed esterne. Nello svolgimento della sua attività il Collegio sindacale si avvale del supporto della revisione interna. Nella Cassa Raiffeisen non esiste una funzione autonoma per il risk management. In linea di principio la gestione complessiva del rischio spetta alla Direzione, mentre l osservanza e delle direttive operative e degli indirizzi previsti dalla legge, dall Organo di vigilanza, dal regolamento interno e dalle diverse disposizioni interne di servizio riguardo la gestione del rischio, rientra nell ambito di competenza dei vari responsabili di ufficio (in particolare degli uffici fidi, finanza e contabilità). La funzione di compliance ha il compito di garantire e di promuovere il rispetto delle disposizioni di legge, dei regolamenti e dei codici di comportamento interno, al fine di minimizzare il rischio di non conformità alle leggi ed il correlato rischio di reputazione, nonché di partecipare attivamente, nell ambito delle proprie competenze, alla gestione del rischio. La revisione interna, a sua volta, garantisce l appropriatezza e la funzionalità dell intero sistema dei controlli interni. Il risultato dell attività di controllo della revisione interna, comprensivo di eventuali suggerimenti per l ottimizzazione dei processi e la minimizzazione di potenziali rischi, viene portato a conoscenza della Direzione in forma scritta. In relazione agli aspetti organizzativi della gestione del rischio si annota, in aggiunta, quanto segue: Rischio di credito Al fine di garantire l efficienza e la validità del processo di elargizione del credito e del relativo sistema di controllo, la Cassa Raiffeisen si è dotata di una struttura organizzativa funzionale ed ha regolamentato attentamente tutte le attività inerenti alla gestione ed al controllo del rischio di credito. Un disegno organizzativo ben delineato e fasi standardizzate all interno del processo di elargizione del credito comportano che le operazioni di credito vengano valutate dalle funzioni ad esse preposte in maniera, di norma, possibilmente analoga e garantiscono nei confronti della clientela un atteggiamento ed un comportamento univoco. Un elemento cardine della struttura Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 7

8 organizzativa, in applicazione del principio dei quattro occhi, è rappresentato dalla divisione funzionale fra l area commerciale da un lato e l ufficio fidi dall altro. L area commerciale, addetta alla consulenza e assistenza della clientela, predispone la richiesta di fido ed elabora un giudizio di merito in forma scritta. Inoltre, i singoli consulenti e preposti di filiale monitorano i clienti loro assegnati mediante elaborazioni sui volumi, sugli sconfinamenti, sulle posizioni di mutuo in arretrato, etc.. La vera e propria valutazione dell affidamento (con esclusione delle richieste di fido che rientrano nell ambito di competenza del preposto di filiale), le incombenze relative alla concessione del fido da parte della Direzione ovvero del Consiglio di amministrazione, la stesura dei contratti nonché il continuo monitoraggio dell intero portafoglio crediti, la revisione periodica dei fidi e l amministrazione dei singoli fascicoli rientrano, invece, nei compiti dell ufficio fidi. Nell ambito di un incontro mensile, al quale partecipano il responsabile dell ufficio fidi, quello della revisione interna e i vari preposti di filiale, vengono discusse le posizioni di credito in osservazione (catalogate in un apposito Data base di Lotus Notes ) ed, eventualmente, vengono decise misure operative al riguardo. La gestione dei crediti deteriorati, fatte salve le posizioni classificate a sofferenza, compete in via collegiale all ufficio fidi e all ufficio revisione interna. Le attività di recupero relative ai crediti in sofferenza sono, invece, gestite esclusivamente dall ufficio revisione interna/legale che cura, ovviamente, anche i contatti con i legali esterni eventualmente incaricati a tale riguardo. La predetta funzione di staff vigila sul rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative ed effettua una serie di controlli mirati a presidio del rischio di credito. Come già evidenziato, la gestione complessiva dei rischi aziendali spetta alla Direzione che, pertanto, ha anche la responsabilità per la pianificazione, la gestione e il controllo dei rischi connessi all attività creditizia. Rischio di tasso di interesse La pianificazione e la gestione del rischio di tasso di interesse dell intero portafoglio bancario spettano alla Direzione; la gestione operativa fa invece capo all ufficio finanza. Il rischio tasso di interesse insito nel portafoglio bancario, ovvero la fissazione di eventuali misure per un incremento ovvero decremento mirato dello stesso, sono anche oggetto del comitato finanza, composto dal direttore, dal vice direttore e dal responsabile dell ufficio finanza, il quale si riunisce con cadenza mensile. Rischio di prezzo nel portafoglio bancario L acquisto e la vendita di quote di O.I.C.R. nonché di quote di partecipazione al capitale di altre imprese rientrano, così come previsto dal vigente regolamento interno, nell esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione. Rischio di cambio La gestione operativa del rischio di cambio rientra nei compiti dell ufficio finanza. Rischio di liquidità Nella Cassa Raiffeisen la gestione della liquidità é affidata all ufficio finanza. Nell ambito del già citato comitato finanza, che si tiene mensilmente, viene, fra l altro, discussa la situazione attuale e prospettica della liquidità e vengono decise eventuali misure da adottare al riguardo. Le considerazioni in merito alla gestione della liquidità strutturale, invece, fanno parte del piano strategico, che ha un orizzonte temporale di 3 anni e viene rivisto con cadenza annuale. Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 8

9 Ambito di applicazione e caratteristiche dei sistemi di misurazione e di reporting del rischio La Cassa Raiffeisen utilizza, per la quantificazione dei rischi e la corrispondente dotazione di capitale proprio, le metodologie semplificate previste dall Organo di vigilanza per gli intermediari di minori dimensioni, come di seguito specificato: - rischio di credito: metodo standardizzato - rischio di controparte: il metodo del valore corrente per i derivati e gli altri strumenti OTC così come per le operazioni con regolamento a lungo termine LST, nonché il metodo semplificato CRM per i pronti contro termine attivi e passivi SFT - rischi di mercato: metodo standardizzato - rischio operativo: metodo di base - rischio di concentrazione nel portafoglio crediti: il metodo semplificato come previsto dall Organo di vigilanza (Circolare n. 263/06 Titolo III Capitolo I Allegato B) - rischio di tasso di interesse presente nel portafoglio bancario: il metodo semplificato come previsto dall Organo di vigilanza (Circolare n. 263/06 Titolo III Capitolo I Allegato C) Per il rischio di liquidità e gli altri rischi non quantificabili (il rischio strategico, il rischio di reputazione, il rischio di cartolarizzazione ed il rischio residuale) non si procede ad un apposito accantonamento di capitale interno, poiché in tale contesto non sussistono né dei metodi previsti dall Organo di vigilanza per la sistematizzazione del rischio né altri modelli di valutazione sufficientemente attendibili. Il rischio di cartolarizzazione e quello residuale attualmente non assumono rilevanza per la Cassa Raiffeisen, poiché mancano i presupposti ovvero non vengono poste in essere delle tecniche di attenuazione del rischio ( credit risk mitigation - CRM). A copertura dei predetti rischi non quantificabili in aggiunta ad un maggior utilizzo di misure qualitative di prevenzione degli stessi - viene determinata, in sede di definizione dell intero capitale interno, un ulteriore riserva di capitale sotto la voce altri rischi. Questo ulteriore cuscinetto di capitale è riservato altresì alla copertura di qualsiasi rischio potenziale che non è compreso nell elenco delle categorie di rischio identificate dalla Cassa Raiffeisen (come, p.es., il rischio di variazione del prezzo delle quote di O.I.C.R. presenti nel portafoglio bancario) oppure che non trova completa copertura nei modelli di calcolo della quantificazione del rischio utilizzati dalla Cassa Raiffeisen, modelli che permettono, in ogni caso, solamente un approssimazione dell effettiva dimensione del rischio sottostante. Per quanto riguarda i rischi di mercato si sottolinea che il portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza tenuto dalla Cassa Raiffeisen non supera i limiti previsti per lo stesso (> 5% del totale dell attivo, ossia > 15 milioni di euro) e pertanto decadono i relativi obblighi, compreso quello dell accantonamento di capitale. Indipendentemente dalla quantificazione del rischio per il calcolo dell allocazione del capitale interno, vengono, nell ambito del monitoraggio del rischio, definiti dalla Cassa Raiffeisen per ogni singolo rischio, sia esso quantificabile oppure no, i rispettivi indicatori di rischio rilevanti, che servono a garantire una continua ed indiretta misurazione del relativo rischio (anche parziale) ovvero a fornire adeguate indicazioni per la gestione del rischio stesso. Questi indicatori sono, inoltre, parte integrante della relazione trimestrale della Direzione al Consiglio di Amministrazione; tenendo conto degli sviluppi delle singole tipologie di rischio, tali indicatori vengono continuamente adeguati, integrati o sostituiti. Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 9

10 Il monitoraggio del rischio avviene, di regola, in modo continuativo. Se ciò non risulta essere appropriato o utile, si procede alla valutazione dei rischi previsti dal primo pilastro almeno trimestralmente, in concomitanza con le scadenze delle segnalazioni di vigilanza; anche il rischio di tasso di interesse viene calcolato trimestralmente. La valutazione degli altri rischi relativi al secondo pilastro e l effettuazione degli stress-tests vengono, invece, di regola svolti con cadenza semestrale. Nell ambito della stesura annuale del resoconto ICAAP, da inoltrare alla Banca d Italia, avviene la sistematica valutazione dei rischi e la conseguente stima del relativo accantonamento di capitale dovuto, così come l individuazione del capitale interno complessivo alla data di riferimento del resoconto ICAAP ovvero al dell esercizio precedente, nonché al dell esercizio corrente tenendo conto, in tal caso, della prevedibile evoluzione dei rischi e dell operatività dedotta dalla pianificazione strategica. In relazione al rischio operativo ed al rischio di reputazione, si riferisce che l implementazione di un relativo regolamento di base e la determinazione di indicatori rilevanti è ancora da completare; questo fatto è stato riportato, all interno del resoconto ICAAP, come una miglioria da apportare. Ciononostante, la Cassa Raiffeisen è impegnata, all interno del processo di gestione del rischio, ad individuare, possibilmente in tempo utile, le relative perdite potenziali, specialmente riguardo i processi organizzativi, e ad adottare, ove necessarie, delle misure correttive. In merito ai singoli sistemi di misurazione del rischio utilizzati si aggiunge quanto segue: Rischio di credito In sede di accertamento della probabilità di insolvenza, determinata per ogni affidato sulla base di dati statistici basati su esperienze pregresse, si utilizza, a partire dal 2006, il nuovo programma StarRating. Inoltre le singole applicazioni EDP, fra cui l analisi periodica dell andamento di tutti i rapporti, consentono di evidenziare i sintomi di un eventuale andamento anomalo; attraverso questo sistema di preallarme è possibile adottare tempestivamente dei provvedimenti adeguati. Rischio di tasso di interesse nel portafoglio bancario Poiché, sia nell attivo che nel passivo, le posizioni a tasso fisso, che non sono coperte da derivati finanziari, riguardano solo pochi e ben individuati strumenti finanziari e la loro quota parte, sull intero portafoglio bancario, può essere considerata marginale, la Cassa Raiffeisen ha, per ora, rinunciato all utilizzo di complessi ed integrati modelli di gestione del rischio di tasso, come il Asset & Liability Management. Nel decorso esercizio era prevista l implementazione di un modulo di gestione dei tassi come elemento integrante del programma di controlling ZEB, già in uso da alcuni anni; per motivi tecnici e operativi tale implementazione è stata rinviata all esercizio in corso. L utilizzo di un modello value at risk per la quantificazione dei rischi degli strumenti finanziari e la gestione delle relative perdite potenziali non è obbligatoriamente previsto dal regolamento interno, a seguito degli svantaggi e delle manchevolezze di questo approccio. Ciononostante, a determinate condizioni, il VAR può essere sicuramente inserito, come misura integrativa, all interno della regolamentazione di base della gestione del rischio per permettere, fra l altro, la formazione degli indici di rischio rimodulati. Attualmente il VAR viene sperimentato come strumento di gestione in relazione al limite massimo di perdita, determinato dal Consiglio di Amministrazione e riguardante i titoli di debito detenuti nel portafoglio attività finanziarie disponibili per la vendita. Inoltre il metodo VAR viene utilizzato anche per la gestione del rischio di prezzo con riferimento alle quote di O.I.C.R. denominato Fondo dei fondi Südtirol. Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 10

11 Rischio di liquidità All interno della gestione della liquidità viene quotidianamente accertato, con cura, il fabbisogno ovvero l eccedenza di liquidità e si attuano, di conseguenza, le relative operazioni sul mercato monetario. A supporto di ciò viene utilizzata una lista giornaliera nella quale sono riportati i flussi in entrata ed in uscita del giorno di riferimento nonché dei tre giorni lavorativi successivi. Verso la fine del decorso esercizio, a supplemento di tale elaborazione, è stato integrato nel sistema informativo una specifica procedura che permette di visualizzare in tempo reale i flussi di liquidità attuali e prospettici fin a 5 giorni. La propria posizione di liquidità di breve periodo viene misurata e monitorata trimestralmente attraverso la cosiddetta maturity ladder che permette, da un lato, di determinare il surplus ovvero il deficit di liquidità, derivante dai flussi di pagamento in entrata ed in uscita nei successivi 12 mesi, suddivisi per scadenze temporali, nonché, dall altro, di evidenziare la capacità di copertura dei vari gap di liquidità, ricorrendo a mezzi di pagamento immediatamente liquidabili e/o all utilizzo di eventuali linee di credito disponibili. Politiche di copertura e di attenuazione del rischio nonché strategie e processi per la verifica continuativa della loro efficacia Le principali linee guida per la copertura e l attenuazione dei rischi, che la Cassa Raiffeisen ha adottato nel suo processo di risk-management ovvero che attualmente trovano applicazione, vengono descritte di seguito. In sintonia con gli obiettivi della politica di credito fissati dal Consiglio di Amministrazione, il rischio di credito viene delimitato principalmente attraverso la richiesta di idonee garanzie. Le singole tipologie di garanzie personali e reali vengono, ovviamente, pretese tenendo conto dei risultati della valutazione del merito creditizio del cliente e della tipologia di fido da accordare. Poco più della metà dell attuale portafoglio crediti è garantita da ipoteca (prevalentemente di primo grado); al valore di stima delle ipoteche o delle altre garanzie reali vengono applicate delle decurtazioni prudenziali a seconda della tipologia della garanzia. Inoltre una notevole quota degli affidamenti è garantita da garanzie personali, costituite, di regola, da fideiussioni che vengono prestate da privati o da imprese con adeguata solvibilità. Ovviamente l esistenza di garanzie influenza anche la definizione del limite massimo di affidamento che può essere concesso ad un singolo cliente ovvero ad un gruppo di clienti. Per quanto riguarda le operazioni in titoli non vengono utilizzate tecniche di mitigazione del rischio di credito, poiché gli emittenti dei singoli titoli detenuti nel portafoglio proprio dispongono di un alto merito di credito e quindi non richiedono accorgimenti aggiuntivi. Attualmente non esistono derivati a copertura del rischio di credito e non sono state nemmeno svolte operazioni di cartolarizzazione del credito. Il rischio derivante da tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM) non ha per la Cassa Raiffeisen nessun effetto ai fini di vigilanza, poiché si è rinunciato all utilizzo dei fattori privilegiati di ponderazione previsti per i crediti ipotecari ovvero le operazioni di leasing e, comunque, non si utilizzano altre tecniche di attenuazione. Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 11

12 Le operazioni di copertura del fair value, poste in essere dalla Cassa Raiffeisen in forma di swaps, sono unicamente riferibili all emissione di obbligazioni proprie; l obiettivo di queste operazioni derivative consiste nel coprire il rischio di tasso di interesse derivante dall emissione di determinate obbligazioni (obbligazioni strutturate, obbligazioni legate all inflazione, obbligazioni a tasso fisso oppure obbligazioni step-up) e, pertanto, nel fornire un contributo alla stabilizzazione del margine d interesse complessivo. Non sussistono operazioni a copertura dei flussi finanziari ( cash flows ) o del rischio di prezzo nel portafoglio bancario. Il rischio di cambio viene sistematicamente compensato attraverso operazioni di segno contrario sul mercato interbancario; operazioni derivative per la copertura del rischio di cambio non vengono poste in essere. Il continuo monitoraggio dell efficacia delle tecniche e dei metodi di protezione e mitigazione del rischio sono anche parte integrante del sistema di controllo previsto nel processo ICAAP. Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 12

13 Tavola 3 Composizione del patrimonio di vigilanza INFORMATIVA QUALITATIVA Informazioni sintetiche sulle principali caratteristiche contrattuali degli elementi patrimoniali, in particolare degli strumenti innovativi di capitale La sufficiente dotazione del proprio patrimonio permette l osservanza, da parte delle banche e in particolar modo delle banche cooperative, delle relative disposizioni di vigilanza ed assicura, inoltre, la stabilità e lo sviluppo dell attività della Cassa Raiffeisen in un ottica di lungo periodo. L adeguatezza della dotazione patrimoniale della Cassa Raiffeisen, in relazione allo sviluppo dei volumi d affari e del grado di rischiosità, è da sempre oggetto di una attenta valutazione da parte del Consiglio di Amministrazione. Al fine di garantire una adeguata dinamica di crescita patrimoniale, si ricorre, in primo luogo, all autofinanziamento, cioè al rafforzamento delle riserve mediante la destinazione della quasi totalità degli utili netti annuali. Il patrimonio di vigilanza è calcolato come somma algebrica di una serie di componenti positive e negative, la cui computabilità è regolata dalla normativa in materia. La Cassa Raiffeisen non detiene strumenti innovativi di capitale e non sono presenti elementi che rientrano nel patrimonio di terzo livello. Pertanto, il patrimonio di vigilanza è composto esclusivamente dal patrimonio di base e dal patrimonio supplementare. INFORMATIVA QUANTITATIVA Composizione del patrimonio di vigilanza: Importi Sovrapprezzo di emissione Riserve Utile del periodo (destinato a riserve) Azioni rimborsabili Somma degli elementi positivi Attività immateriali Somma degli elementi negativi Ammontare del patrimonio di base Ammontare del patrimonio supplementare Ammontare del patrimonio di terzo livello 0 Altri elementi da dedurre dal patrimonio di vigilanza 0 Ammontare del patrimonio di vigilanza Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 13

14 Tavola 4 Adeguatezza patrimoniale INFORMATIVA QUALITATIVA Sintetica descrizione del metodo adottato dalla banca nella valutazione dell adeguatezza del proprio capitale interno per il sostegno delle attività correnti e prospettiche Il Consiglio di Amministrazione si occupa semestralmente della valutazione e quantificazione dei rischi, nonché della composizione e delle variazioni del patrimonio di vigilanza; esso delibera in merito all adeguatezza del proprio capitale interno in relazione alla sostenibilità dei rischi derivanti dall evoluzione attuale e futura dell attività della Cassa Raiffeisen. Il calcolo prospettico inerente la valutazione sistematica dei rischi e la stima della copertura patrimoniale degli stessi, nonché la determinazione del capitale interno complessivo, vengono effettuati solamente nell ambito della predisposizione del resoconto ICAAP con riferimento al dell esercizio in corso. L obiettivo strategico all interno della pianificazione del capitale della Cassa Raiffeisen è, in ogni caso, indirizzato verso un rafforzamento della struttura patrimoniale, che tenga conto, in misura adeguata, della dinamica di crescita dei volumi aziendali e dell esposizione al rischio. Come limite interno, in un orizzonte temporale di medio termine, viene fissato il rispetto di eccedenza del patrimonio di vigilanza in rapporto all allocazione del capitale interno complessivo nella misura di almeno il 50%. Per capitale interno si intende il fabbisogno di mezzi patrimoniali necessario per poter coprire, in riferimento a ciascuna tipologia di rischio, le potenziali perdite derivanti dall attività aziendale. Pertanto, tutti i rischi rilevanti vengono monitorati continuamente mediante un processo quantitativo e/o qualitativo. La quantificazione dei rischi avviene sulla base dei rispettivi metodi standard previsti dall Organo di vigilanza e permette l identificazione del livello di capitale interno occorrente per la copertura dei rischi. La determinazione del capitale interno complessivo avviene mediante il building block approach, vale a dire i singoli requisiti patrimoniali derivanti dal primo pilastro ed il capitale interno a fronte del rischio di concentrazione e del rischio di tasso di interesse vengono sommati, senza tener conto di eventuali effetti di diversificazione fra i singoli rischi. Inoltre affluiscono nel capitale interno complessivo gli importi di capitale derivanti dagli stress-tests, qualora questi vengano ritenuti necessari ossia utili a tal fine, nonché un apposito cuscinetto aggiuntivo di capitale. Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 14

15 INFORMATIVA QUANTITATIVA Requisiti Rischio di credito e di controparte: patrimoniali Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali 0 Esposizioni verso o garantite da enti territoriali 8 Esposizioni verso o garantite da enti senza scopo di lucro e enti del settore pubblico Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo 0 Esposizioni verso o garantite da organizzazioni internazionali 0 Esposizioni verso o garantite da intermediari vigilati Esposizioni verso o garantite da imprese Esposizioni al dettaglio Esposizioni garantite da immobili 0 Esposizioni scadute Esposizioni ad alto rischio 0 Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite 0 Esposizioni a breve termine verso imprese 0 Esposizioni verso organismi di investimento collettivo del risparmio (O.I.C.R.) Altre esposizioni Totale requisiti Requisiti Rischi di mercato: patrimoniali Attività che riguardano il portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza: - rischio di posizione 0 - rischio di regolamento 0 - rischio di controparte 0 - rischio di concentrazione 0 Altre attività: - rischio di cambio 0 - rischio di posizione su merci 0 Totale requisiti 0 Requisiti patrimoniali Rischio operativo Coefficienti prudenziali: Patrimonio di vigilanza/attività di rischio ponderate ( Total capital ratio ) 18,14% Patrimonio di base/ Attività di rischio ponderate ( Tier 1 capital ratio ) 17,49% Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 15

16 Tavola 5 Rischio di credito: informazioni generali riguardanti tutte le banche INFORMATIVA QUALITATIVA Informazioni aggiuntive alle indicazioni contenute nella tavola 1 per quanto riguarda l esposizione al rischio di credito e al rischio di diluizione: definizione di crediti scaduti e deteriorati e descrizione delle metodologie adottate per determinare le rettifiche di valore La suddivisione, ai fini contabili e di bilancio, delle esposizioni nelle diverse categorie di rischio é coerente con la definizione indicata al riguardo dall Organo di vigilanza nelle relative istruzioni. Come crediti deteriorati vengono classificati quelli che mostrano un andamento anomalo e per i quali i debitori non sono più in grado di rispettare gli obblighi contrattuali in modo regolare. A seguito della tipologia e dell entità delle irregolarità i crediti deteriorati vengono suddivisi nelle seguenti categorie: - le posizioni verso clienti in stato di insolvenza vengono classificate nella categoria sofferenze ; - i crediti verso clienti che si trovano in difficoltà temporanea, che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo, vengono classificati come partite incagliate ; - come crediti ristrutturati vengono classificate le posizioni per le quali la banca acconsente, a causa del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del debitore, ad una modifica delle condizioni contrattuali originarie; - come posizioni scadute/sconfinanti vengono classificate quelle che hanno tale status da oltre 180 giorni. La determinazione delle rettifiche di valore viene svolta seguendo un approccio analtico e in osservanza del principio di prudenza. In questo processo i previsti flussi finanziari futuri dei singoli fidi vengono attualizzati con il tasso effettivo d interesse e quindi confrontati con il valore contabile; inoltre vengono prese in considerazione anche le garanzie esistenti, nonché i tempi e le spese per il recupero dell esposizione. In questo monitoraggio rientrano, oltre alle posizioni ritenute significative dalla Cassa Raiffeisen (ovvero le posizioni di credito verso singoli clienti ovvero gruppo di clienti che superano l 1% del monte crediti), anche tutti gli altri affidamenti che, ai fini di vigilanza, sono stati classificati come crediti deteriorati. Le singole rettifiche di valore risultanti dalla sopra descritta valutazione vengono addebitate al conto economico. Qualora vengano meno i motivi che in passato hanno portato a delle rettifiche di valore analitiche, viene effettuata una corrispondente ripresa di valore fino al raggiungimento del costo ammortizzato che si sarebbe avuto alla data di ripristino di valore, nel caso in cui la perdita per riduzione di valore non fosse stata rilevata. Anche le singole rivalutazioni, derivanti dal ripristino del fattore di sconto dei flussi finanziari ritenuti recuperabili, vengono imputate a conto economico come riprese di valore. Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 16

17 I crediti per i quali non è stata calcolata e contabilizzata una rettifica di valore a livello individuale, vengono raggruppati per categorie di crediti omogenee (turismo, edilizia ed altri settori economici) e sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva, sulla base di serie storiche che consentono di stimare il valore della perdita di ciascuna categoria. Per la determinazione della rettifica di valore collettiva si considerano le perdite su crediti subite negli ultimi cinque esercizi, tenendo conto, comunque, per ogni categoria omogenea, di un tasso percentuale minimo pari allo 0,1%. Qualora sussistano delle specifiche indicazioni, vengono sottoposte ad un processo di valutazione analitico anche le garanzie prestate dalla Cassa Raiffeisen nonché gli impegni assunti dalla stessa; ove necessario, viene, in tale contesto,contabilizzato un relativo accantonamento. I crediti verso banche vengono sempre sottoposti ad una valutazione analitica; una rettifica di valore collettiva non è prevista per questa categoria. INFORMATIVA QUANTITATIVA Esposizioni creditizie lorde totali distinte per tipologie di esposizione e di controparte Controparte Attività di rischio per cassa Garanzie e impegni Contratti derivati Operazioni pronti contro termine Amministrazioni centrali e banche centrali Enti territoriali Enti senza scopo di lucro ed enti del settore pubblico Intermediari vigilati Imprese ed altri soggetti Esposizioni al dettaglio Esposizioni scadute Organismi di investimento collettivo del risparmio (O.I.C.R.) Altre esposizioni Totale Totale Media Distribuzione per aree geografiche significative delle esposizioni La distribuzione per aree geografiche delle esposizioni creditizie non è rilevante e, pertanto, si omette di fornire l informativa al riguardo. Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 17

18 Distribuzione delle esposizioni per settore economico Settore economico Attività di rischio per cassa Garanzie e impegni Contratti derivati Operazioni pronti contro termine Totale Governi e Banche Altri enti pubblici Società finanziarie Imprese di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti Totale Distribuzione delle esposizioni per vita residua contrattuale Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività finanziarie (importi in migliaia di euro) Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1 giorno a 7 giorni da oltre 7 giorni a 15 giorni da oltre 15 giorni a 1 mese da oltre 1 mese fino a 3 mesi da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1 anno fino a 5 anni oltre 5 anni durata indeterminata Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito A.3 Quote di O.I.C.R A.4 Finanziamenti banche clientela Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere posizioni lunghe posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi posizioni lunghe posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate I valori riportati nella presente tabella corrispondono a quelli indicati nella parte E sezione 3 della nota integrativa del bilancio 2009 (tabella 1. di pari oggetto al netto delle passività per cassa valuta euro, dollaro USA, yen giapponese, franco svizzero e altre valute). Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 18

19 Rettifiche di valore delle esposizioni suddivise per settore economico Le rettifiche di valore complessive al risultano pari a euro e sono riferite esclusivamente ai crediti verso clientela. Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (importi in migliaia di euro) Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Imprese di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti Esposizioni/Controparti Esposizione netta Rettifiche di valore complessive Esposizione netta Rettifiche di valore complessive Esposizione netta Rettifiche di valore complessive Esposizione netta Rettifiche di valore complessive Esposizione netta Rettifiche di valore complessive Esposizione netta Rettifiche di valore complessive A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni Totale A B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni Totale B Totale (A+B) I valori riportati nella presente tabella corrispondono a quelli indicati nella parte E sezione 1 della nota integrativa del bilancio 2009 (tabella B.1 di pari oggetto). Il risultato netto delle rettifiche/riprese di valore contabilizzato a debito del conto economico dell esercizio 2009 ammonta invece a euro. Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione (importi in migliaia di euro) Operazioni/ Componenti reddituali Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2) Totale 2009 (1) (2) Specifiche Di Specifiche Di portafoglio Cancellazioni Altre portafoglio A B A B A. Crediti verso banche Finanziamenti Titoli di debito B. Crediti verso clientela (11) (2.359) (35) (2.025) - Finanziamenti (11) (2.359) (35) (2.025) - Titoli di debito C. Totale (11) (2.359) (35) (2.025) I valori riportati nella presente tabella corrispondono a quelli indicati nella parte C sezione 8 della nota integrativa del bilancio 2009 (tabella 8.1 di pari oggetto). Legenda: A= Da interessi - B= Altre riprese Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 19

20 Suddivisione per aree geografiche delle esposizioni deteriorate e delle rettifiche di valore La distribuzione per aree geografiche delle esposizioni deteriorate e delle rettifiche di valore creditizie non è rilevante e, pertanto, si omette di fornire l informativa al riguardo. Dinamica delle rettifiche di valore a fronte delle esposizioni deteriorate Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive (importi in migliaia di euro) Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute A. Rettifiche complessive iniziali di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 rettifiche di valore B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 riprese di valore da valutazione C.2 riprese di valore da incasso C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.5 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali di cui: esposizioni cedute non cancellate I valori riportati nella presente tabella corrispondono a quelli indicati nella parte E sezione 1 della nota integrativa del bilancio 2009 (tabella A.1.8 di pari oggetto). Le perdite su crediti imputate direttamente al conto economico dell esercizio 2009 in seguito a eventi estintivi delle relative attività creditizie (cancellazioni) ammontano a euro. Il saldo finale delle rettifiche di valore complessive dei crediti deteriorati, pari a euro, è riconducibile per euro alle rettifiche di valore analitiche e per euro alle rettifiche di valore determinate con metodo di calcolo di tipo forfetario. La descrizione delle modalità di calcolo delle rettifiche di valore è contenuta nell informativa di natura qualitativa. Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 20

21 Tavola 6 Rischio di credito: informazioni relative ai portafogli assoggettati al metodo standardizzato INFORMATIVA QUALITATIVA Indicazione delle agenzie esterne di valutazioni del merito di credito e delle agenzie per il credito all esportazione prescelte La Cassa Raiffeisen ha utilizzato al esclusivamente le valutazioni del merito creditizio fornite dall ECAI denominata Moody s Investors Service SpA. Indicazione dei portafogli per i quali ogni agenzia esterna di valutazione del merito di credito o agenzia per il credito all esportazione viene utilizzata La Cassa Raiffeisen ha utilizzato le valutazioni del merito creditizio fornite dall ECAI denominata Moody s Investors Service SpA esclusivamente per il portafoglio Amministrazioni centrali e banche centrali. A seguito di questa decisione viene utilizzata una ponderazione privilegiata anche per i crediti verso enti del settore pubblico ed enti territoriali, nonché per i crediti verso gli intermediari vigilati (banche). Descrizione del processo impiegato per estendere le valutazioni del merito di credito relative all emittente o all emissione ad attività comparabili non incluse nel portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza Un simile processo non viene impiegato nella Cassa Raiffeisen. Cassa Raiffeisen Lagundo Soc.coop. pag. 21

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