SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA REGIONE TOSCANA CENTRODENTRO

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Ente proponente il progetto: COMUNE di PIETRASANTA Piazza Matteotti 29, Pietrasanta Tel./fax 0584/ serviziocivile@comune.pietrasanta.lu.it Codice di accreditamento: Albo e classe di iscrizione: Titolo del progetto: REGIONE TOSCANA NZ ^ CENTRODENTRO Settore ed area di intervento del progetto Settore Educazione e promozione culturale E 01 Centri di aggregazione per i giovani E 10 Interventi di animazione del territorio Obiettivi del progetto: Finalità generale Finalità generale del progetto è offrire ai giovani strumenti per esprimersi, confrontarsi, arricchirsi. In questo modo i comportamenti devianti, quali bullismo, dipendenze, disagio, potranno essere prevenuti grazie all impegno dei giovani in attività creative, divertenti e appassionanti. Il progetto CENTRODENTRO vuole rispondere in tal senso cercando di promuovere aree di incontro in collegamento con le associazioni del territorio in un ottica di sussidiarietà, rispondendo dal basso con le risorse già esistenti ai bisogni che emergono dal territorio. Denominare il progetto CENTRODENTRO trova la sua radice nella volontà di creare spazi che siano sostegno per i giovani favorendo la formazione di una coscienza sociale e del ruolo che essi possono svolgere come cittadini attivi. Obiettivi specifici rispetto al ruolo dei volontari in servizio civile In riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile, il progetto intende: - promuovere una cultura della cittadinanza che veda i volontari di servizio civile come soggetti appartenenti ad un contesto e capaci di influenzarlo positivamente; - far assimilare la cultura della rete sul territorio per costruire ruoli ed alleanze,

2 fondamentali strumenti nella vita di relazione; - offrire ai volontari un intensa esperienza formativa, che possa essere fondamento proficuo per una futura possibile professione in campo sociale; - aumentare e valorizzare le capacità e competenze relazionali e aggregative dei volontari; - favorire la partecipazione ed il coinvolgimento di ragazzi nelle attività educativo culturali e ludico-sportive proposte dalle diverse realtà del territorio; - difendere la propria Patria, la legge 64/01 ha istituito il SCN finalizzato a concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio oramai abolito, alla difesa della nostra Patria mediante attività che mirano: alla gestione e/o superamento del conflitto; alla riduzione o superamento delle forme di discriminazione e violenza; all acquisizione e/o riconoscimento dei diritti umani e civili. Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Con il progetto si vogliono realizzare azioni e attività che favoriscano un sano percorso di crescita e di sviluppo per i giovani, cercando di prevenire manifestazioni di disagio e di malessere che si ripercuotono negativamente sul loro inserimento sociale mediante la creazione di luoghi di incontro, socializzazione e formazione. L del Comune di Pietrasanta si occuperà, in sinergia con i soggetti partner, di ideare e realizzare attività culturali, sociali, aggregative e formative. La messa in rete di risorse grazie alla cooperazione di personale educativo e volontari dell associazionismo locale permetterà l attivazione di una serie di iniziative e proposte particolarmente rilevanti tra cui: presentazioni di libri, cineforum, incontri-dibattito autogestiti dai ragazzi, gestione ed organizzazione di incontri sportivi, scuole di teatro e gite ed altre attività correlate. Gli obiettivi progettuali verranno realizzati attraverso le seguenti fasi: 1^ FASE ACCOGLIENZA E FORMAZIONE GENERALE Introduzione e preparazione dei giovani al servizio civile nazionale inteso come opportunità di cittadinanza attiva. In occasione dell entrata in servizio i volontari parteciperanno ad un incontro di accoglienza e benvenuto, alla presenza di rappresentanti istituzionali dell Ente. Inoltre, verrà organizzato un incontro di presentazione/accoglienza dei volontari coinvolti nel presente progetto a tutti i soggetti partner aderenti al progetto stesso. Ad esso seguirà il percorso di formazione generale. 2^ FASE INSERIMENTO E FORMAZIONE SPECIFICA Il volontario entrerà in contatto con il territorio di riferimento e con il progetto sia attraverso un programma di formazione specifica, sia attraverso il graduale inserimento all interno della sede di attuazione. Nel corso del primo mese di attività, il gruppo di volontari e l OLP

3 dedicheranno spazi specifici di riflessione per la stesura del Patto di Servizio, strumento attraverso il quale saranno definite nel dettaglio, a partire da quanto contenuto nel progetto, gli obiettivi, le singole attività svolte, mansioni, orario, calendario e quant altro sarà ritenuto indispensabile ai fini della valutazione del servizio svolto. Si pensa a questa modalità come ad uno strumento per favorire il coinvolgimento, l'assunzione di responsabilità e valorizzare le soggettività e le potenzialità dei singoli. 3^ FASE ATTIVITA A. Start-up: creazione gruppo di lavoro In fase di avvio, viene costituito presso la sede di attuazione del progetto il gruppo di lavoro, della quale fanno parte in primis l Operatore Locale ed i volontari in servizio ma alla quale partecipano anche i soggetti partner del progetto. La fase di start-up vuole preliminarmente coinvolgere i volontari del servizio civile nel progetto. Tutto ciò comporta una familiarizzazione, da parte dei volontari, con ciascuna delle fasi degli ambiti che sono coinvolti nella messa in moto, la gestione e la realizzazione di un progetto concreto di rilevanza sociale. Tale attività investe la pianificazione e l organizzazione del progetto, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Le azioni che verranno realizzate sono le seguenti: Azione 1 Organizzazione del gruppo di lavoro; Azione 2 Divisione dei compiti; Azione 3 Convocazione di tavoli di lavoro con i partner. B. Centri di aggregazione L attività si svolgerà all interno dei Centri Civici comunali e vedrà il coinvolgimento delle associazioni di volontariato che già operano all interno degli stessi per le azioni di promozione, accoglienza e organizzazione delle attività; degli operatori della cooperativa e dei volontari delle associazioni socio-educative per l azione di organizzazione delle attività. B.1. Promozione dei centri di aggregazione La promozione dei centri avverrà in modo sinergico con l attivazione di tutte le risorse mediatiche dell e dei soggetti partner attraverso una capillare opera di diffusione pubblicitaria, che comprende la redazione del materiale informativo, la pubblicizzazione sui media locali e virtuali e gli incontri di inaugurazione: o Azione 1 Redazione e distribuzione di locandine e volantini; o Azione 2 Passaggi sulla stampa e sui media locali; o Azione 3 Utilizzo delle nuove tecnologie offerte da internet (sito, newsletter, mailing list etc ); o Azione 4 Incontri con gli stakeholders del territorio; o Azione 5 Acquisto del materiale e allestimento dei centri per l avviamento; o Azione 6 Organizzazione di incontri di inaugurazione e apertura dei centri di aggregazione B.2. Coinvolgimento e accoglienza delle persone Questa attività prevede il coinvolgimento di tutti i giovani che si rivolgeranno ai centri di aggregazione.

4 Il gruppo di lavoro si occuperà di: o Azione 1 Raggiungere il maggior numero possibile di giovani attraverso l organizzazione di incontri con i potenziali stakeholders del territorio; o Azione 2 Interessarli rispetto alle attività programmate o Azione 3 Redigere e aggiornare il data-base contenente le informazioni di base sui giovani contattati tratti dalle schede di primo contatto. B.3. Organizzazione delle attività Le attività dei centri si svilupperanno secondo i seguenti tratti: o Azione 1 Promozione di esperienze di apprendimento comuni per maturare solidarietà tra i ragazzi, attraverso la creazione di gruppi di studio in cui sarà incentivata l acquisizione di un ruolo attivo e propositivo in relazione alle proprie attitudini e competenze. o Azione 2 Attività culturali e ricreative, quali:presentazioni di libri, cineforum, attività grafico- pittoriche, attività musicali, attività teatrali, tornei sportivi e tutto ciò che potrà spontaneamente nascere dalle singole esperienze dei centri di aggregazione e dei giovani che vi saranno coinvolti. C. Educativa di strada L attività di educativa di strada si svolgerà presso i luoghi di aggregazione giovanile c.d. informali individuati ossia i campetti della Rocca, il campetto di Capriglia, il campetto di Ponterosso. Le azioni sono progettate per svolgere attività di animazione e di socializzazione e si configurano come risorsa per un azione socio-educativa che va al di là del lavoro per i giovani, prefigurando un significativo lavoro con i giovani. Il metodo di lavoro sarà basato sull offerta di una relazione educativa significativa veicolata attraverso la proposta di attività interessanti finalizzate alla promozione del benessere dei ragazzi. C.1. Organizzazione delle attività Il gruppo di lavoro definisce il calendario delle attività da realizzare in ogni area di incontro: verranno pianificati e stabiliti i giorni e gli orari dell offerta aggregativa e le iniziative da portare avanti. Azione 1. Mappatura La mappatura è l'inizio di ogni intervento di strada e costituisce un momento fondamentale che si presenta in ogni fase successiva nel lavoro, quindi è in continuo aggiornamento. Il gruppo di lavoro realizzerà una mappatura delle aree di aggregazione c.d. informali individuate nel progetto Azione 2. Contatto- Aggancio In un primo momento il volontario scende nella strada come osservatore neutro per percorrerla in lungo e in largo, con qualsiasi mezzo e a qualsiasi ora. Da ciò si organizza una mappa che costituisce il campo operativo. Questa fase si definisce come non partecipata, in quanto non prevede un contatto diretto con il target. I volontari ascolteranno il linguaggio della strada, osserveranno il folklore e i ritmi delimitando il proprio confine spaziale d'intervento. Azione 3. Consolidamento della relazione.

5 Questa azione è mirata a rilevare quali sono e come evolvono i rapporti all'interno del gruppo - target e tra i volontari: inizia soltanto dopo che si sono sviluppati i primi contatti con il target. La costruzione di una relazione significativa, e soprattutto il riconoscimento del volontario di SCN come adulto significativo,è la premessa indispensabile, dalla quale dipendono le possibilità di realizzare o meno un percorso che non può mai essere impostato, ma solo costruito attraverso la negoziazione tra i volontari e il target di riferimento; in tal senso il percorso sarà facilitato dalla vicinanza d età tra volontari e target di riferimento. Azione 4. Micro-progettualità In questa fase l azione dei volontari, con il supporto del gruppo di lavoro, si basa su propostestimolo che i volontari proporranno al target- group allo scopo di sviluppare da un lato le competenze/potenzialità del gruppo, e dall altro le relazioni tra gruppo e territorio. D. Conclusione delle attività A conclusione delle attività Centri di aggregazione e Educativa di strada, il gruppo di lavoro farà una valutazione conclusiva dei risultati conseguiti e i volontari in servizio redigeranno un rapporto finale in cui verrà raccolto tutto il materiale utilizzato durante le attività ( video, interviste, ecc.), che, nel caso di un esperienza particolarmente felice, possa portare alla realizzazione di un dvd o di una pubblicazione di testimonianza. FASE 4: Monitoraggio del progetto Il monitoraggio sarà trasversale alla fase operativa poiché è necessario intervallare le azioni con momenti di verifica sull andamento delle attività e sui risultati provvisoriamente conseguiti. Durante l anno di servizio civile, verrà proposta inoltre ai volontari la possibilità di vivere insieme un esperienza di giornate comunitarie (almeno 5). Nel corso di questa condivisione della quotidianità ciascun volontario continuerà a svolgere regolarmente i compiti relativi al proprio progetto, ma potrà essere ospite di una struttura adeguatamente individuata, in cui condividere con gli altri volontari la gestione degli spazi, l organizzazione dei pasti e dove poter dormire, con l obiettivo di rafforzare i legami tra i volontari e valorizzare ulteriormente l esperienza di servizio civile attraverso momenti di condivisione e confronto gestiti dagli stessi volontari con il coordinamento del formatore accreditato dell Ente. FASE 5: Chiusura e valutazione del progetto Al fine di raccogliere elementi utili a valutare l intervento, verranno realizzate le seguenti attività: rielaborazione dell esperienza dei volontari con l OLP e le associazioni coinvolte (1 incontro); organizzazione evento conclusivo: momento conviviale con condivisione delle esperienze e coinvolgimento delle realtà dell associazionismo locale con le quali si sono avviati rapporti di collaborazione. Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 0

6 Numero posti con vitto e alloggio: Numero posti senza vitto e alloggio: Numero posti con solo vitto: Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: ore/anno Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6 Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Per esigenze legate alla realizzazione del progetto o per iniziative formative è richiesta: disponibilità a partecipare ad eventi da organizzare o progetti da seguire che possono svolgersi in orario mattutino, pomeridiano e qualche volta serale o di sabato, in occasione di particolari attività; disponibilità a spostamenti sul territorio comunale; obbligo di adeguarsi ai piani ferie dell ufficio, con particolare riferimento ai periodi di chiusura della sede di attuazione del progetto ( p.e. festività del santo Patrono, eventuali ponti).

7 Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Requisiti preferenziali valutati in sede di selezione saranno: Predisposizione al lavoro di gruppo; Capacità relazionali e comunicative; Autonomia organizzativa. Uso di base di software applicativo Microsoft; si ritiene più facile l inserimento e l apprendimento individuale del giovane in servizio civile, se in possesso delle basi informatiche funzionali alle attività d ufficio. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI Eventuali crediti formativi riconosciuti: Il Consiglio Aggregato dei Corsi di Laurea triennali in Servizio Sociale (6) e Scienze Sociali (36) e dei corsi di Laurea Specialistica in Programmazione e politica dei servizi sociali (57/S) e Sociologia (89/S), attivati all interno della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Pisa con verbale del 30/04/2003 ha deliberato il riconoscimento del Servizio Civile Nazionale Volontario svolto dagli iscritti ai corsi suddetti per un totale di 8 CFU. Eventuali tirocini riconosciuti : Il Consiglio Aggregato dei Corsi di Laurea triennali in Servizio Sociale (6) e Scienze Sociali (36) e dei corsi di Laurea Specialistica in Programmazione e politica dei servizi sociali (57/S) e Sociologia (89/S), attivati all interno della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Pisa con verbale del 30/04/2003 ha deliberato il riconoscimento del Servizio Civile Nazionale Volontario svolto dagli iscritti ai corsi suddetti per un totale di 8 CFU. Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Il percorso che i volontari affronteranno nell espletamento del servizio civile sarà caratterizzato da un mix di lavoro guidato e di formazione nelle aree tematiche dell educazione e promozione culturale a favore dei giovani. L insieme delle attività consentono ai volontari di acquisire competenze e professionalità nell area dell associazionismo e dell aggregazione giovanile. In tal senso le competenze che verranno sviluppate dal volontario nell espletamento del servizio civile sono: CAPACITÀ E COMPETENZE DI BASE Consapevolezza del significato di SCV Nazionale; Disponibilità a sperimentare situazioni nuove e complesse; Capacità di ricercare le informazioni utili al proprio compito; Disponibilità ad una partecipazione attiva nella formazione generale e

8 specifica; Disponibilità al confronto. CAPACITÀ E COMPETENZE PROFESSIONALI Conoscenza dei luoghi di aggregazione più frequentati e osservazione degli stili di vita; Capacità di progettare concretamente in base a ipotesi e risorse; Gestione attiva dei progetti ovvero sviluppo di capacità di mediazione, relazione, negoziazione. Acquisizione di tecniche della ricerca sociale e della valutazione di processo e di risultato dei progetti Tecniche della conduzione di gruppi (Circle time, focus group, educazione tra pari); Tecniche del problem solving; Analisi di casi e individuazione di strategie, coinvolgimento dei servizi adeguati. CAPACITÀ E COMPETENZE TRASVERSALI Possibilità di conoscere dall interno il funzionamento di un Ente Locale in generale, e in particolare l azione di un servizio impegnato nelle politiche per la persona; Capacità di ascolto e relazione nel rapporto con gli altri; Capacità di lavorare in gruppo, confrontarsi, assumere responsabilità e decisioni rispetto al proprio livello di partecipazione al progetto. Le conoscenze e le competenze acquisite dai volontari saranno documentate e riconosciute dal Comune di Pietrasanta, in quanto Ente proponente il progetto, attraverso un attestato trasparente di partecipazione alle attività formative. Per i partecipanti saranno certificate, al termine dell esperienza, le competenze acquisite dall Ente terzo di Formazione Professionale VERSILIA FORMAT agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana ( codice accreditamento n. 872). La certificazione verrà rilasciata dopo lo svolgimento di una verifica con personale specializzato di Versilia Format nell ultimo mese di servizio. Formazione generale dei volontari Sede di realizzazione: Comune di Pietrasanta. Varie sedi di attuazione. Modalità di attuazione: La formazione sarà svolta in proprio con formatore accreditato dell ente. Per la formazione generale saranno applicate le normative stabilite con determina dirigenziale dall Ufficio Nazionale di Servizio Civile e pubblicate in data 4 aprile 2006.

9 Contenuti della formazione: La formazione generale si svilupperà - come definito dalla Determina UNSC del 04/04/06 - secondo i moduli formativi previsti dall UNSC. Moduli formazione generale dei volontari I modulo Titolo: L identità del gruppo in formazione Obiettivi: Costruire l atteggiamento di fiducia del gruppo e trasmettere le nozioni di base sul servizio civile per creare le condizioni che permettono l apprendimento. II modulo Titolo : Presentazione dell ente Obiettivi: Verranno presentate le caratteristiche specifiche dell Ente accreditato per Aiutare i giovani ad inserirsi in una struttura complessa e ad orientarsi nel contesto di servizio in cui andranno ad operare. In particolare verranno trattati i seguenti aspetti: - Mission dell ente. Responsabilità, obiettivi, strategie di servizio. Parametri di qualità dei servizi; - Mappa della struttura comunale. III modulo Titolo: La normativa vigente e la Carta di impegno etico Obiettivi: Aiutare i volontari ad inserirsi nel percorso con consapevolezza e distinguendo i tre attori principali: il volontario medesimo, l istituzione Stato italiano, l ente gestore. Conoscere i dati di contesto, tratti dalle fonti legislative, che diverranno vincoli e risorsa a cui attingere durante l anno di servizio civile. IV modulo Titolo: Diritti e doveri del volontario di servizio civile Obiettivi: Offrire ai volontari gli strumenti di base per definire diritti e doveri facendo riferimento alla circolare vigente come fonte che definisce vincoli e opportunità. V modulo Titolo: Dall obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze fra le due realtà Obiettivi: Creare nel gruppo di volontari una coscienza del senso e significato del volontariato in servizio civile nazionale. VI modulo Titolo: Il dovere di difesa della Patria Obiettivi: Allargare la conoscenza dell idea di dovere di difesa della patria e la percezione critica dell esperienza di servizio civile come forma di attuazione e difesa dei principi costituzionali; esplicitare il concetto di valore e di diritto. VII modulo Titolo: La difesa civile non armata e non violenta

10 Obiettivi: Portare a conoscenza dei volontari dell esistenza di tecniche di difesa non armata e non violenta. VIII modulo Titolo: Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato Obiettivi: Aiutare i volontari ad inserire i contenuti circa il welfare in un contesto più ampio, dando significato compiuto a parole come terzo settore, no-profit, impegno civile. IX modulo Titolo: La solidarietà e le forme di cittadinanza Obiettivi: dare significato a parole come globalizzazione, interculturalità, sussidiarietà, solidarietà, cittadinanza riscoprendo il significato dell essere cittadini attivi e solidali, in un contesto e una visione multi-etnica e aperta alle istanze internazionali. X modulo Titolo: La protezione civile Obiettivi: Dare senso e ragione del servizio civile come attività di prevenzione e protezione della popolazione affrontando anche la protezione civile nel senso diretto ed immediato del termine ( calamità, terremoti, ordine pubblico,ecc.) e gli elementi base necessari ad approntare comportamenti di protezione civile. XI modulo Titolo: Lavoro per progetti Obiettivi: Sostenere la crescita dell individuo e del gruppo nel riconoscere la propria condizione di persone impegnate nel civile e nel sociale, anche attraverso la autovalutazione dei risultati del proprio progetto di servizio civile volontario. Si farà riferimento esplicito ai settori di attività dei progetti di servizio civile individuando per ognuno la specifica modalità di lavoro per progetti. XII modulo Titolo: Un anno di servizio. Volti da lasciare, un esperienza da continuare in nuovi lidi. Obiettivi: Trasmettere ai volontari il concetto che si è civili per sempre ; ossia l impegno sociale e civile è uno stile che dura per tutta la vita. XIII modulo Titolo: Dopo il servizio civile: orientamento al lavoro Obiettivi: Aiutare i volontari a inserire il percorso di servizio civile all interno del proprio percorso di vita e professionale, così da valorizzarlo sia nella ricerca di impegno civico e sociale che nella ricerca del lavoro. Formazione aggiuntiva Successivamente alla formazione generale sopra descritta, ai volontari verrà offerta la possibilità di frequentare la formazione aggiuntiva prevista dalla Regione Toscana per un monte ore complessivo di 10 ore, articolate in 2 giornate formative della durata di 5 ore ciascuna secondo il seguente programma:

11 Durata: Prima Giornata -Presentazione del corso. -Presentazione dei partecipanti, delle aree di servizio di provenienza. -Raccolta delle aspettative. - Ridefinizione del tema della cittadinanza attiva a partire dai contenuti della formazione generale. - Tra il dire e il fare... : analisi del rapporto tra i contenuti acquisiti durante la formazione generale relativi al tema della cittadinanza attiva e quanto emerso nei primi mesi di realizzazione del progetto e di esperienza concreta di servizio. - Rilettura del servizio civile come partecipazione sociale. -Il mio servizio come espressione di cittadinanza. -La consegna : attività personale da svolgere in preparazione alla seconda giornata. -Attività di verifica della giornata di formazione. Seconda Giornata -Introduzione alla seconda giornata. -Raccolta delle consegne date alla giornata precedente. -Rilettura di quanto emerso dalle consegne. -Le parole chiave della cittadinanza. -Quale impegno visibile sul territorio. -Proposte per un dopo servizio attivo. -Raccolta delle proposte concrete emerse dal gruppo dei giovani partecipanti. -Creazione della rete territoriale dei giovani che hanno svolto il servizio civile. -Questionario di soddisfazione di fine corso. 52 ore di formazione generale svolta dall Ente entro i primi cinque mesi del servizio; 10 ore di formazione aggiuntiva svolta da Regione Toscana; Partecipazione ad almeno due eventi programmati nell ambito di Filigrane. TOTALE: 62 ore. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari Sede di realizzazione: Comune di Pietrasanta. Varie sedi di attuazione. Contenuti della formazione: I Modulo Titolo: Condizione giovanile e quadro normativo Contenuti: Analisi della condizione giovanile: cenni generali Le forme e le prospettive dell agio e del disagio L evoluzione normativa per la promozione dei giovani

12 Durata: Strumenti legislativi di promozione e progettazione di interventi per i giovani II Modulo Titolo: Il ciclo del progetto negli interventi di educazione di strada Contenuti: L avvio di un intervento di educazione di strada e la costruzione del progetto Analisi, obiettivi e strumenti per le 4 fasi di progetto: 1. mappatura ed osservazione del contesto di riferimento 2. creazione dell aggancio/contatto 3. costruzione della relazione 4. strutturazione di attività per il coinvolgimento attivo dei giovani III Modulo Titolo: La relazione Contenuti: Caratteristiche e peculiarità dei contesti educativi informali I fondamenti della relazione nei contesti informali La fiducia come presupposto essenziale dell azione educativa Costruzione del rapporto di fiducia con l utenza di riferimento: processi, strumenti e valutazione I canali di comunicazione efficaci e la gestione del conflitto nei contesti informali IV Modulo Titolo: La costruzione delle reti Contenuti: Analisi dei soggetti istituzionali, strutturati ed informali di riferimento Mappatura ed analisi delle risorse economiche, umane e di know how nel contesto di riferimento Metodi e strumenti per l attivazione di collaborazioni e sinergie Costruzione dei progetti e soddisfazione degli stakeholders V Modulo Titolo: L operatore di strada: abilità, competenze, azioni Contenuti: Analisi, riflessione e rielaborazione delle conoscenze apprese in materia di educazione di strada Focus sulle competenze caratterizzanti il lavoro dell educatore di strada Individuazione di un mansionario caratterizzante la figura Condivisione degli obiettivi educativi e delle modalità di azione nei contesti educativi informali 75 ore

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