Forme di criminalità
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- Raffaele Pala
- 8 anni fa
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1 La criminalità dei colletti bianchi nel MONDO PUBBLICO A Napoli re Ferdinando II, che amava mescolarsi alla folla, percorre sulla sua carrozza scoperta via Caracciolo. E un giorno di primavera luminoso e tiepido. Il re si gode la passeggiata. Ma ecco un ometto calvo, emaciato, curvo e dimesso si inginocchia piangendo al suo passaggio. Il re si commuove, ferma il cocchio e chiede: Che hai?. Sono povero e non so come sfamare i miei 7 figli. Lavoro al catasto ma lo stipendio finisce dopo una sola settimana e nessuno mi fa più credito. Risponde l ometto: Aiutatemi sire. Ti aiuterò con un consiglio: trattieni la firma. E il re riprende la sua passeggiata. Dopo alcuni mesi la scena si ripete: il re in carrozza si gode la sua passeggiata. Un ometto calvo, ma questa volta ben vestito e accompagnato dal suo servitore, gli si avvicina e grida: Maestà, mille grazie, ho seguito il vostro consiglio e oggi vivo bene e sono contento.
2 Lo spread dell illegalità dei colletti bianchi: chi paga? Lo spread dell illegalità nelle aziende pubbliche: chi paga? COSTI DIRETTI collettivi e privati o non c è effetto sul prezzo e sulla quantità o effetto sul prezzo ma non sulla quantità o effetto sul prezzo e sulla quantità COSTI INDIRETTI sulla crescita economica e sul funzionamento del sistema economico, perché il mercato è meno competitivo.
3 La maladministration Spese inutili Sprechi Spese altrimenti fronteggiabili Costi superiori per il cittadino La spending review. Revisione della spesa pubblica tesa a migliorare l efficienza e l efficacia della macchina statale nella gestione della spesa pubblica attraverso la sistematica analisi e valutazione delle strutture organizzative, delle procedure di decisione e di attuazione, dei singoli atti all interno dei programmi, dei risultati.
4 La legalità. Il principio di L. : tutti gli organi dello Stato sono tenuti ad agire secondo la legge. Il rispetto delle regole. Etica. ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento umano, politico, giuridico o morale. ramo della filosofia che si occupa più specificamente della sfera delle azioni buone o cattive e non già di quelle giuridicamente permesse o proibite o di quelle politicamente più adeguate.
5 Il nostro è un Paese malato, non un malato terminale, ma certamente un malato grave, affetto da una patologia cronica, progressiva e contagiosa, che ne sta minando alla radice le energie fisiche e morali. anche il chirurgo è malato e forse è più malato degli altri preda di una rassegnazione debilitante un cancro ad alta potenzialità distruttiva che stravolge il sistema immunitario del paese un malato che appare ormai inguaribile, perché soffre di un male che ogni giorno ne mina la fibra. Sembra che non ci siano terapie. Liberal del 15 luglio 2010
6 Alcuni concetti introduttivi, in tema di reati contro la PA e di corruzione, in particolare. Il tema della legalità La crisi economica L informazione dei media L inefficienza della PA La sfiducia dei cittadini L Italia è la culla del diritto. Ma il diritto ci stava effettivamente così bene da essersi addormentato? 6
7 Alcuni concetti introduttivi, in tema di reati contro la PA e di corruzione, in particolare. C è poi un problema di COSTI DIRETTI collettivi e privati non c è effetto sul prezzo e sulla quantità effetto sul prezzo ma non sulla quantità effetto sul prezzo e sulla quantità INDIRETTI sulla crescita economica e sul funzionamento del sistema economico, perché il mercato è meno competitivo. 7
8 Tangentopoli in Italia: il quarto livello della corruzione I quattro livelli dell attività pubblica Decisione di spesa da parte di enti pubblici che possono generare posizioni di rendita per i privati Distribuzione di risorse e servizi o concessioni di autorizzazioni che possono generare una posizione di rendita per i privati Imposizione di costi da parte degli enti pubblici a carico dei privati La sfera delle decisioni di politica fiscale, economica e industriale
9 Relazione tra criminalità economica e organizzata Criminalità economica Criminalità organizzata Criminalità economica organizzata: la criminalità organizzata compie sempre più spesso reati economici per aumentare i guadagni; i colletti bianchi si organizzano e si specializzano offrendo la propria collaborazione al crimine organizzato Imprenditorialità criminale
10 Relazione tra criminalità economica e organizzata è pertanto un percorso obbligato e permanente delle imprenditorie criminali anello di congiunzione fra ECONOMIA CRIMINALE ed ECONOMIA LEGALE
11 Relazione tra criminalità economica e organizzata il complesso di ricchezze di origine criminale che fluisce nell economia lecita confondendosi in essa... costituisce IL RICICLAGGIO ovvero il complesso delle operazioni necessarie per attribuire un origine simulatamente lecita a valori patrimoniali di provenienza criminosa
12 Relazione tra criminalità economica e organizzata IL RICICLAGGIO SI ARTICOLA IN TRE FASI: 1. INTRODUZIONE NEL MERCATO 2. STRATIFICAZIONE 3. INTEGRAZIONE
13 riciclaggio di denaro sporco Forme di criminalità ttività con cui si nasconde l origine criminale dei prodotti di un attività lecita. Relazione tra criminalità economica e organizzata Investimento o integrazione (investment) Trasformazione o stratificazione (layering) Deposito (placement)
14 Relazione tra criminalità economica e organizzata INTRODUZIONE NEL MERCATO Collocamento della massa di denaro illecito presso intermediari finanziari tradizionali o non, o acquisto di beni
15 Relazione tra criminalità economica e organizzata STRATIFICAZIONE Ulteriori operazioni di natura per lo più finanziarie, volte a separare i proventi illeciti dalla loro fonte
16 Relazione tra criminalità economica e organizzata SCOPO ULTIMO DEL RICICLAGGIO: INTEGRAZIONE dei proventi lavati nei circuiti finanziari ordinari. Se le operazioni di collocamento e di stratificazione hanno avuto successo, GLI SCHEMI DI INTEGRAZIONE CONSENTONO L INSERIMENTO dei proventi lavati nei circuiti dell economia in modo tale che questo ingresso appaia frutto di un operazione finanziaria ordinaria
17 Relazione tra criminalità economica e organizzata Il riciclaggio di denaro sporco Le operazioni per la prevenzione nel sistema bancario/finanziario sono quattro: Identificazione del titolare della transazione Obbligo di effettuare i pagamenti tramite assegni o altro superate determinate soglie Obbligo di segnalare alle autorità competenti operazioni sospette Obbligo di raccogliere i dati di tutte le operazioni e consegnarle alle autorità designate Dal 30 aprile 2009 entrano in vigore le nuove regole introdotte dalla normativa antiriciclaggio
18 Relazione tra criminalità economica e organizzata IL RICICLAGGIO NELLA LEGISLAZIONE PENALE ITALIANA Art. 648 RICETTAZIONE Art.648 bis RICICLAGGIO ( ripulitura ) Art.648 ter IMPIEGO DI DANARO, BENI O ALTRE UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA ( reinvestimento )
19 Relazione tra criminalità economica e organizzata RICETTAZIONE (art. 648 c.p.) Chi, fuori dei casi di concorso, per profitto proprio o di altri acquista riceve occulta denaro o cose provenienti da qualsiasi delitto o comunque si intromette per far commettere ad altri le suddette attività. Reclusione da 2 a 8 anni Multa da 516 a euro
20 Relazione tra criminalità economica e organizzata RICICLAGGIO (art. 648 bis c.p.) Chi, fuori dei casi di concorso, sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo o compie altre operazioni in modo da ostacolare l identificazione della provenienza delittuosa Reclusione da 4 a 12 anni Multa da a euro
21 Relazione tra criminalità economica e organizzata IMPIEGO DI DANARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA (art. 648 ter c.p.) Chi, fuori dei casi di concorso, e delle condotte di cui agli artt. 648 e 648 bis c.p., impiega in attività economiche - attività finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto... Reclusione da 4 a 12 anni Multa da a euro
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27 Magnaccia, computers hackers Forma di organizzazione Forme di criminalità Organizzazione sociale della devianza Capita molto spesso che i soggetti devianti, nel mettere in atto le proprie azioni si servono di qualche forma di organizzazione sociale. Ne esistono cinque, alle quali corrispondono quattro tipologie di caratteristiche. Suicidi, falsari Frequentazione reciproca Associazione Caratteristiche Divisione elaborata del lavoro Organizzazione estesa Solitari no no no no Colleghi Baby gang si no no no Pari si si no no Squadre si si si no Organizzazioni formali si si si si Squadre organizzate con più di 10 membri Squadre di rapinatori
28 La locuzione «criminalità organizzata» nasce dal bisogno di alcuni Paesi, e tra questi, Stati Uniti, Italia, Giappone, Cina, di definire le diverse organizzazioni criminali stabili e presenti nel loro territorio. La mafia, la camorra e la ndrangheta in Italia, cosa nostra negli Stati Uniti, la yakuza in Giappone, le triadi cinesi preesistevano a questa definizione e sono tra i nomi più conosciuti di tante organizzazioni criminali sparse nel mondo. Sono nate e si sono sviluppate in contesti e in periodi diversi, così come si stanno trasformando velocemente, sia in relazione alle opportunità che i mercati nazionali e internazionali offrono loro sia rispetto alle capacità della polizia e della magistratura di contrastarle.
29 È utile a definire quelle attività criminali che richiedono continuità nell azione e organizzazione nella struttura di comando che prende le decisioni strategiche e operative. Al concetto si sono aggiunti nel tempo alcuni aggettivi utili a caratterizzare meglio il fenomeno: «tradizionale» e «nuova» per definire gruppi tradizionali o emergenti, oppure «transnazionale» per definirne le dimensioni. Altri ancora, come «seria» (Serious organised crime agency in Gran Bretagna) che distingue le grandi organizzazioni criminali più conosciute da quelle occasionali che hanno caratteristiche meno durature e più limitate nell estensione.
30 L industria della violenza gestita dalla criminalità organizzata si articola in: traffici illeciti, svolti secondo criteri di mercato controllo politico-militare del territorio, vero e proprio esempio di specializzazione politica (mafiosi come mediatori politici). I soggetti che si dedicano a queste attività lo fanno spesso in maniera complementare, con sovrapposizioni totali o parziali tra i due gruppi. La mafia si caratterizza come il risultato del rapporto tra la formazione dello stato e le condizioni dei rapporti politici e dell autorità pubblica. Nell ambito di questo processo si è creato un ceto autonomo di professionisti della violenza che offrono protezione privata e garanzia di sicurezza in cambio di prestazioni monetarie. Il differenziale per distinguersi dallo stato al quale questi soggetti si sostituiscono è l esercizio più marcato della forza rispetto ad eventuali concorrenti, costruendo un vero e proprio apparato di coercizione fisica e di controllo del territorio.
31 Lo Stato pur avendo sulla carta il monopolio della violenza legittima, nella realtà non è in grado di esercitarla efficacemente e di proteggere i cittadini. I soggetti che si sostituiscono allo Stato nel funzione di protettori offrono una capacità di protezione che si basa nel potenziale di violenza che sono in grado di esercitare. Il paradosso sta nel fatto che chi vuole essere pagato per offrire protezione e sicurezza è lo stesso soggetto che minaccia la sicurezza altrui.
32 Chi ha il monopolio della violenza potrebbe offrire la protezione come un bene pubblico e quindi senza prestazioni alcune in cambio; ma in realtà lo scopo di questi criminali è quello di trarre un profitto da questa attività e quindi di mantenere costantemente alta la domanda della merce offerta. A partire dagli anni 50 si pongono le premesse per due grandi filoni di affari che caratterizzano i gruppi mafiosi: l organizzazione del contrabbando di tabacco e della droga l inserimento nel settore degli appalti, in connessione con la spesa pubblica e con le profonde trasformazioni urbanistiche della città
33 Dopo un primo periodo di equilibrio tra controllo del territorio e traffici illeciti, la situazione è cambiata e che con il tempo questi ultimi hanno assunto dimensioni sempre maggiori. Ma non è stato questo a dare luogo alla trasformazione delle attività mafiose in termini di formazione di una mafia imprenditrice poiché le abilità specifiche che si acquisiscono nel campo delle attività illecite non sono sufficienti per creare imprese con funzioni produttive, se non per gli scopi limitati di connessione con l offerta di beni illegali. Le conseguenze di tutto questo: Formazione delle abilità manageriali orientate al rapporto con la politica. Le disponibilità di denaro liquido provenienti dai traffici illeciti non sono state indirizzate verso attività produttive legali (con la conseguente diminuzione del reddito pro-capite e dell occupazione).
34 Effetti depressivi della criminalità organizzata sullo spirito di intrapresa: scoraggiare possibili investimenti ridurre la gamma dei potenziali imprenditori favorire orientamenti caratterizzati da modi predatori generare una violenza socialmente diffusa Le imprese criminali hanno talvolta carattere polivalente, nel senso che esse mirano all acquisizione sia di profitti finanziari che del potere politico, con un ricorso alla violenza che, a differenza di quanto si pensi, non è mai gratuito. Le varie organizzazioni criminali che operano oggi nel mondo hanno strutture interne diverse e anche il reclutamento avviene in modi molto diversi e si basa comunque spesso su criteri molto selettivi.
35 Le logiche del crimine Sostituzione: quando gli immigrati prendono il posti degli autoctoni in attività da essi abbandonate Concorrenza: quando stranieri e autoctoni competono per determinate attività Complementarietà: quando il lavoro degli uni consente il lavoro degli altri in attività collegate. Esempi furti e rapine: l ipotesi non regge perché in tali reati sono aumentati al contempo italiani e stranieri. Si tratta quindi di una logica aggiuntiva mercati illegali: nel caso della ricettazione l ipotesi sostitutiva non trova conferma: aumentano i tassi di questo tipo di reato sia fra gli stranieri che fra gli autoctoni
36 mercato della droga: si ipotizza la sostituzioni ai gradini più bassi della gerarchia, quella degli spacciatori di strada. Esistono tre strati: spacciatori, trafficanti singoli, trafficanti organizzati. La presenza di immigrati è forte fra gli spacciatori di eroina e di cocaina, nonché nella marijuana nei settori declinanti di eroina e hashish vi è stata sostituzione straniera fra spacciatori e trafficanti, nella cocaina e nella marijuana si verifica l inverso, con produttori tendenzialmente albanesi e spacciatori italiani prostituzione: data la gerarchia ascendente che va dalle prostitute di strada a quelle al chiuso alle ragazze squillo, tra gli anni 70 e 80 le italiane si sono ritirate dalla strada e al loro posto sono subentrate le straniere, dall 89 attraverso tre diverse ondate: dai paesi ex comunisti, poi dall Africa e dal sud America, quindi dall Albania e dalla Nigeria
37 Il passaggio verso forme organizzate di criminalità sempre più evolute ha richiesto una revisione degli strumenti di contrasto che è avvenuta con grande rapidità tra gli anni Settanta del Novecento e il Duemila. In Italia, negli USA e in molti altri Paesi, in tre decenni c è stato un veloce cambiamento delle legislazioni nazionali, delle procedure e delle attività di polizia. La convenzione ONU sulla criminalità organizzata transnazionale, aperta alla firma dei vari Paesi nel dicembre del 2000 a Palermo ed entrata in vigore nel 2003, è il culmine di questo processo di armonizzazione delle legislazioni europee e americane sviluppatosi in questo trentennio.
38 La Convenzione di Palermo è stata anche il punto di partenza di un processo di consapevolizzazione sul problema della criminalità organizzata di tutti i Paesi del mondo, non solo di quelli ricchi e sviluppati. Proprio questa consapevolezza e l allargamento conseguente a tutti i Paesi del mondo hanno richiesto una riflessione continua sul futuro del concetto, sulle caratteristiche del fenomeno e sui mezzi per contrastarlo. Nell estendere il concetto di criminalità organizzata a tutti i Paesi del mondo la convenzione di Palermo ha mandato un segnale: il problema è di tutti insieme e richiede una rafforzata cooperazione internazionale per combatterlo. La risposta di alcuni Paesi, più lontani dal problema, è stata debole. Nella prima fase di firma e ratifica della convenzione alcuni Paesi hanno ritenuto che il problema criminalità organizzata fosse dei Paesi ricchi e quindi distante dalla loro esperienza. Poi a poco a poco la consapevolezza è cresciuta e le adesioni sono aumentate.
39 Questa convenzione è oggi un termine di riferimento che descrive in dettaglio caratteristiche, attività e rimedi, e costituirà per molti anni ancora uno schema di riferimento per chi dovrà confrontarsi sul problema. Il fenomeno della criminalità organizzata cambia però continuamente. Cambiano le caratteristiche dei soggetti che ne fanno parte, cambiano le strutture organizzative, cambiano le attività. All inizio del sec. 20 le organizzazioni criminali in USA erano state alimentate da soggetti che venivano dai Paesi poveri dell Europa. I componenti delle famiglie criminali erano di bassa estrazione sociale e culturale. Dopo, sempre di più, la ricchezza acquisita, combinata con una maggiore istruzione, ha affrettato la mobilità sociale verso l alto delle seconde e terze generazioni delle famiglie criminali. Le stesse strutture organizzative si sono andate a poco a poco trasformando e si è allargata la sfera delle attività messe in essere dalle organizzazioni criminali, che cambiano velocemente inseguendo e trasformando vecchie e nuove opportunità.
40 Il traffico di droghe diventa la prima attività di carattere transnazionale, collegando i Paesi della produzione delle sostanze, in genere sottosviluppati, con i Paesi della domanda, in genere sviluppati. Vecchie e nuove organizzazioni criminali entrano negli anni Settanta e Ottanta nei traffici di eroina e cocaina creando reti internazionali di raffinazione e traffico. I cartelli colombiani degli anni Novanta sono il riflesso organizzativo di questa attività che triangola il Sudamerica con il Nordamerica e l Europa. Oggi il traffico di droga ha perso le caratteristiche oligopolistiche degli anni Novanta per frammentarsi in tante piccole e medie organizzazioni criminali che coltivano, raffinano, trafficano e vendono sostanze. Alcune di queste lo fanno su scala internazionale, altre su base bilaterale, attraverso le frontiere di due Paesi, altre su scala nazionale.
41 Al traffico di droghe si sono andate aggiungendo altre attività come il traffico di esseri umani, il traffico di rifiuti, le frodi su larga scala. Tutte attività che hanno sfruttato due asimmetrie: le diverse condizioni sociali, economiche e politiche che hanno spinto masse sempre più grandi di popolazioni a lasciare il proprio Paese per andare in uno più attraente e quelle normative che hanno spinto le organizzazioni criminali a intercettare la domanda di evadere i costi imposti da quelle regolazioni economiche, amministrative, ambientali. Il caso dei rifiuti e dell inquinamento sono alcuni esempi.
42 Insieme con questa attività «tradizionale» delle organizzazioni criminali a dimensione transnazionale si sono sviluppate altre forme più complesse che costituiscono una cerniera tra criminalità organizzata e criminalità economica. Si tratta delle frodi su scala internazionale come quelle al bilancio dell Unione Europea, la corruzione internazionale e il riciclaggio. Quest ultimo nasce proprio come fenomeno conseguente alle grandi ricchezze accumulate nei traffici di droghe. Mai come in questi ultimi anni il problema della criminalità organizzata è stato legato alle trasformazioni economiche e sociali del mondo intero. La globalizzazione dei mercati insieme con la caduta dei muri tra Paesi di blocchi diversi ha aperto nuovi mercati sia legali sia criminali. Nei Paesi dell Est dell Europa, dopo i cambiamenti politici degli anni Novanta, alcune organizzazioni locali si sono trasformate in organizzazioni transnazionali, approfittando della debolezza dei sistemi giuridici e delle istituzioni di quei Paesi.
43 Fine della seconda parte grazie
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