ANNUARIO R&S (EDIZ. 2019)

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1 ANNUARIO R&S (EDIZ. 2019) Milano, 29 luglio

2 ANNUARIO R&S, EDIZIONE 2019 Chi è costui? L Annuario R&S è un «over anta», essendo giunto alla sua 44esima edizione (la prima è del 1976) La pubblicazione, curata annualmente da R&S-Mediobanca, raccoglie in un volume i profili dei 50 principali grandi gruppi italiani quotati, analizzati a 360 gradi su un arco quinquennale ( ): 42 grandi gruppi industriali, sei bancari e due assicurativi; in quattro casi sono considerate anche le holding non quotate: Aurelia, Cremonini, Edizione e Fininvest I Gruppi sono selezionati sulla base di una classifica che tiene conto del capitale investito, della capitalizzazione di Borsa delle azioni flottanti e del valore aggiunto (totale ricavi per le banche e le compagnie di assicurazione) 2

3 SOMMARIO 1. I 42 grandi gruppi industriali italiani quotati dell Annuario R&S (ediz.2019) 2. I big player della manifattura quotati: un confronto europeo

4 I 42 GRANDI GRUPPI INDUSTRIALI ITALIANI QUOTATI DELL ANNUARIO R&S (EDIZ. 2019) Sezione 1

5 HIGHLIGHTS: I 42 GRANDI GRUPPI INDUSTRIALI DELL ANNUARIO R&S (EDIZ.2019) RICAVI e OCCUPAZIONE Mediamente la grande azienda pubblica fattura tre volte quella privata, ma è in contrazione nel : -9,2% ricavi gruppi pubblici e +15,8% ricavi gruppi privati. Inversione di tendenza del pubblico nel per la ripresa delle quotazioni del greggio: +3,4% gruppi pubblici e +3,1% gruppi privati Nel 2018 il giro d affari aggregato dei 42 grandi gruppi italiani quotati vale 366 mld, +3,3% sul Le esportazioni spingono la crescita (+6%), debole la domanda interna (+0,2%) Di questi 366 mld, 98 mld sono generati dalla manifattura che cresce del +2,6% sul 2017, di cui +1,7% gruppi pubblici e +3% gruppi privati. Fra il 2014 e il 2018 la manifattura cresce del +10,2% di cui -17,3% gruppi pubblici e +30,7% gruppi privati Gruppi top seller per fatturato 2018: Eni (75,8 mld) ed ENEL (73,1 mld). Seguono FCA Italy (27,2 mld) e Poste Italiane (25,6 mld) Gruppi con aumento dei ricavi a doppia cifra nel : Saras (+35,9%), Moncler (+18,9%), Eni (+13,3%, unico gruppo pubblico fra i primi tre); seguono Interpump (+11,6%) e IREN (+10%, prima local utility) Il fatturato non domestico dei grandi gruppi è pari al 54%. La manifattura ha la più alta proiezione internazionale (77,5%) I 42 grandi gruppi incrementano l occupazione (785mila unità nel 2018, +2,7% sul 2017), ma solo all estero (+12,2%), in leggera contrazione la forza lavoro in Italia (-0,5%). In controtendenza la manifattura che aumenta la forza lavoro anche dentro i confini nazionali: +2,9% di cui +6,4% all estero e +1,6% in Italia PERFORMANCE ECONOMICA Manifattura privata più competitiva della pubblica. I gruppi manifatturieri più competitivi sono tutti privati: Moncler, Recordati e Davide Campari Manifattura privata più redditizia della pubblica (ebit margin all 11,2% contro il 4,7% della manifattura pubblica). Sul podio della manifattura privata: Recordati, DiaSorin e Moncler. Irraggiungibili le performance dei «monopolisti» delle reti Snam (55%) e TERNA (51,4%) Manifattura privata più solida della pubblica (capitale netto tangibile 2,1 volte i debiti finanziari; gruppi pubblici 0,7). Podio per solidità finanziaria: Salvatore Ferragamo, DiaSorin e Moncler Utile netto: i 42 grandi gruppi hanno cumulato utili per oltre 46 mld nel , di cui quasi un terzo in capo alla sola ENEL (13,9 mld), campione di profitti; seguono, a distanza, Snam (5,2 mld) e Poste Italiane (3,5 mld); solo al settimo posto il primo gruppo manifatturiero, Leonardo (1,7 mld), seguito da Prada (1,5 mld) Dividendi: quasi 57 mld nel La fetta maggiore spetta allo stato italiano che incassa 11,2 mld, oltre il doppio di quanto riscosso dalle famiglie che controllano i gruppi privati (4,7 mld); ai comuni vanno 1,2 mld Trend calante negli investimenti: -0,5% nel 2018 sul La manifattura privata investe il doppio della pubblica: tasso di investimento all 8,2% nel 2018, contro il 4,4% della manifattura pubblica. Ai primi posti: Moncler, Salvatore Ferragamo, IMA e Brembo I grandi gruppi «investono» in buy back: nel 2018 la spesa per acquisto di azioni proprie è oltre otto volte superiore a quella effettuata nel Rapportata agli investimenti materiali, tale spesa aumenta dallo 0,3% nel 2014 al 2,1% nel 2018 Cresce l adozione delle azioni a voto maggiorato: permettono di esercitare un diritto di controllo maggiore della quota di capitale posseduta. Gli azionisti principali di DiaSorin, IMA, Campari, Mondadori e TOD S hanno un controllo «de facto» di oltre 13 p.p. rispetto alla quota detenuta 5

6 FOTOGRAFIA DEI GRANDI GRUPPI INDUSTRIALI QUOTATI Annuario R&S 2019: suddivisione dei 42 grandi gruppi per categorie Energy: Pubblici: 1. A2A 2. ACEA 3. Edison 4. ENEL 5. Eni 6. HERA 7. IREN 8. Italgas 9. Snam 10. TERNA Privati: 1. Saras No energy 31 Gruppi New entry: Cairo Communication, IMMSI, TOD S Out: Astaldi, Luxottica, Parmalat* 6 * Luxottica e Parmalat: delistate nel marzo 2019 Astaldi ha attualmente pendente il procedimento di concordato preventivo presentato al Tribunale di Roma in data Altri settori: Pubblici: 1.ENAV 2. Poste Italiane Pubblici: 1. Fincantieri 2. Leonardo 3. Pirelli & C. 4. SAIPEM Manifattura: Privati: 1. Aurelia 2. Cairo Communication 3. Cremonini 4. Edizione 5. Fininvest 6. Salini Impregilo 7. Telecom Italia Privati: 1. Brembo 2. Buzzi Unicem 3. Caltagirone 4. Cofide 5. Danieli & C. 6. Davide Campari 7. De Longhi 8. DiaSorin 9. FCA Italy 10. IMA 11. IMMSI 12. Interpump 13. Moncler 14. Prada 15. Prysmian 16. Recordati 17. Salvatore Ferragamo 18. TOD S

7 I 42 GRANDI GRUPPI: CHE COSA FANNO E CHI LI CONTROLLA Suddivisione del fatturato in %, 2018 Suddivisione del fatturato in %, Gruppi pubblici Altri (*) 20,4 Manifattura 26,8 ENEL 30,4 Local Utilities + Edison 11,6 Energia 52,8 il 2,5% fa capo allo Stato francese (Edison, tramite la EdF) e l 1,4% allo Stato cinese (Pirelli,tramite la ChemChina) Controllo pubblico 65,7 Controllo privato 34,3 il 5,5% a controllo estero ( o ) e 2,8% Prysmian public company Eni 31,5 Altri 13,4 Manifattura 13,1 Suddivisione del fatturato in %, Gruppi privati Manifattura 53,1 Costruzioni 3,9 Altri 43,0 7 (*) Poste Italiane (7%), Telecom Italia (5,1%), Edizione (3,6%), Salini Impregilo (1,3%), Fininvest (1,2%), Cremonini (1,1%), Aurelia (0,6%), Cairo Communication (0,3%) ed ENAV (0,2%) ( ) Telecom Italia (5,1%) e Recordati (0,4%)

8 Eni (*) ENEL (*) FCA Italy Poste Italiane (*) Telecom Italia Edizione Leonardo (*) Saras Prysmian Edison (*) SAIPEM (*) A2A (*) HERA (*) Fincantieri (*) Pirelli & C. (*) Salini Impregilo Fininvest Cremonini Iren (*) Prada Buzzi Unicem Cofide ACEA (*) Brembo Danieli & C. Snam (*) Aurelia TERNA (*) De' Longhi Davide Campari IMA Caltagirone IMMSI Moncler Recordati Salvatore Ferragamo Interpump Group Cairo Communication Italgas (*) TOD'S ENAV(*) DiaSorin I 42 GRANDI GRUPPI: CHI SONO Fatturato 2018 (mln) Dopo quattro anni di dominio ENEL, nel 2018 torna sul gradino più alto del podio Eni, primo gruppo industriale italiano per fatturato, anche grazie alla ripresa delle quotazioni del greggio Il giro d affari aggregato è pari a 366 mld nel 2018 (+3,3% sul 2017 e -2% sul 2014) Dimensione media: gruppi pubblici: 15 mld gruppi privati: 5 mld Dimensione media manifattura: gruppi pubblici: 8 mld gruppi privati: 4 mld Il 41% del giro d affari aggregato fa capo a Eni ed ENEL 8 (*) A controllo pubblico Gruppo Exor N.V.: milioni. FCA Italy è la principale realtà industriale del Gruppo FCA in Italia

9 DEBOLE LA DOMANDA INTERNA, TIENE LA MANIFATTURA Variazione % del fatturato, Al rallentamento delle vendite dei grandi gruppi ha contribuito l indebolimento della domanda interna. Sono le esportazioni a spingere la crescita. Tiene la manifattura, in contrazione i ricavi degli altri settori 9,5 6,0 5,8 3,3 3,4 3,1 6,5 7,5 5,2 2,5 2,6 4,3 0,2 1,0-1,6-1,0-3,0-4,9-4,4-5,3-5,6 Totale Pubblici Privati Energy No energy di cui: manifattura di cui: altri Fatturato totale Fatturato Italia Fatturato estero 9 Debole il ritmo di crescita delle vendite: le vendite dei grandi gruppi hanno rallentato nel 2018 (+3,3% sul 2017, la metà del +6,6% nel 2017 sul 2016, di cui: +10,2% estero e +3,4% domestico) La ripresa nel 2018 dell energetico non basta a recuperare il calo delle vendite accumulato negli ultimi anni: -2% la contrazione ricavi nel , tutta da addebitare all energy (-8,9%), mentre il no energy segna un +7,2%, di cui manifattura +10,2% (-17,3% la pubblica e +30,7% la privata) e altri +3,4%

10 OK L ENERGY, GRAZIE ALLA RIPRESA DELLE QUOTAZIONI DEL GREGGIO N. indice del prezzo del greggio e delle vendite dei grandi gruppi energetici, ,0 87,2 76,2 84,7 91,1 71,8 54,8 44,1 53, Prezzo del greggio Fatturato netto grandi gruppi energetici 10 La correlazione (R 2 ) è pari a 0,95 Indice del prezzo del greggio calcolato su dati Platt's Oilgram (prezzo medio annuo)

11 Saras* Moncler Eni Interpump Group IREN HERA Fincantieri A2A IMA Danieli & C. Aurelia Brembo ACEA De' Longhi Davide Campari DiaSorin Recordati Edison Leonardo Cremonini TERNA Italgas Caltagirone Prada Cofide Edizione Snam Prysmian Cairo Communication IMMSI Buzzi Unicem ENAV ENEL Pirelli & C. TOD'S Salvatore Ferragamo Telecom Italia FCA Italy Fininvest SAIPEM Salini Impregilo Poste Italiane DOVE IL FATTURATO PRENDE IL VOLO, DOVE E STABILE E DOVE NAUFRAGA Variazione % del fatturato , su base omogenea 35,9 18,9 13,3 11,6 10,0 9,7 9,3 8,9 8,5 8,4 7,3 7,1 6,1 5,6 5,3 5,0 5,0 4,3 4,3 3,6 3,4 3,3 2,8 2,8 2,3 1,8 1,1 1,0 0,7 0,7 0,5-0,2-1,3-2,2-2,4-3,3-3,3-4,8-5,3-5,3-8,0-11,5 Double-digit growth per Saras, Moncler, Eni, Interpump e Iren 11 L incremento nel «è riconducibile alle quotazioni petrolifere medie più elevate e alla crescente attività di compravendita di grezzi e prodotti petroliferi svolta dalla controllata Saras Trading S.A.» Gruppo Exor N.V.: +3,7%

12 LA MANIFATTURA GIOCA MEGLIO FUORI CASA Incidenza % del fatturato non domestico, ,9 73,4 77,5% manifattura e 24,6% altri settori 60,0 54,0 50,8 54,0 53,9 Totale Pubblici di cui: manifattura Privati di cui: manifattura Energy No energy 12 Manifattura: ogni 10 euro di fatturato quasi 8 provengono da ricavi realizzati fuori casa (estero su estero ed export)

13 SAIPEM Danieli & C. Salini Impregilo Pirelli & C. De' Longhi Brembo Salvatore Ferragamo IMA Moncler DiaSorin IMMSI Prada Prysmian Leonardo Caltagirone Buzzi Unicem Interpump Fincantieri Recordati Davide Campari Saras TOD'S Eni ENEL FCA Italy Cofide Edizione Fininvest Cairo Communication Telecom Italia Cremonini Aurelia TERNA ACEA ENAV A2A Edison HERA IREN Italgas Poste Italiane Snam 1,3 1,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 9,1 14,1 27,1 26,6 26,0 24,2 47,6 57,1 55,4 62,4 70,0 66,7 95,8 93,9 92,6 91,3 90,0 89,4 89,0 88,8 88,2 87,9 87,7 87,6 87,5 85,2 84,3 84,2 83,4 81,7 79,8 79,2 77,1 PLAYER GLOBALI Incidenza % del fatturato non domestico, 2018 La metà dei 42 grandi gruppi ha un fatturato non domestico superiore al 70% 13 Gruppo Exor N.V.: 91,6% Per Pirelli & C. il dato è stato stimato

14 SALE L OCCUPAZIONE, MA ALL ESTERO. BENE LA MANIFATTURA Variazione % dei dipendenti di cui +1,6% manifattura 12,2 17,3 12,1 13,5 11,9 2,7 0,3 4,7 1,1 5,5 5,5 3,9 1,9 1,7 2,4-0,5-0,6-0,4-2,3-0,3-1,1 Totale Pubblici di cui: manifattura Privati di cui: manifattura Energy No energy di cui +6,4% manifattura Totale Italia Estero Quota % di dipendenti all estero, ,6% manifattura e 25% altri settori 55,6 50,1 55,7 38,4 27,7 34,4 39,4 Totale Pubblici di cui: manifattura Privati di cui: manifattura Energy Non energy 14 Il gruppo con il maggiore numero di dipendenti è Poste Italiane con oltre 134mila unità, tutte collocate in Italia. Sopra le 50mila unità si trovano anche Edizione (oltre 82mila di cui però solo in Italia), ENEL (oltre 66mila di cui in Italia) e Telecom Italia (oltre 54mila di cui in Italia). In Italia, dopo Poste Italiane, i maggiori datori di lavoro sono: Telecom Italia, FCA Italy ( unità) ed ENEL.

15 IL SETTORE ENERGETICO TRAINA L INCREMENTO DI COMPETITIVITA Produttività, costo del lavoro e CLUP Lieve incremento di competitività nel : un guadagno di produttività più ampio rispetto a quello del costo del lavoro ha permesso un calo del CLUP (costo del lavoro per unità di prodotto): -1,7 p.p. nel , di cui -1,5 energy e -0,3 no energy -1,7 p.p. nel ,5 p.p. nel ,3 p.p. nel ,6 61,3 48,2 46, Il CLUP del settore energetico è quasi la metà di quello del no energy 32,8 31, Totale 2014 Totale 2018 Energy 2014 Energy 2018 No energy 2014 No energy 2018 Valore aggiunto netto pro-capite ('000 ) (A) Costo del lavoro pro-capite ('000 ) (B) CLUP (B/A in %) 15

16 NO ENERGY: MANIFATTURA PIU COMPETITIVA DEL SETTORE TERZIARIO Produttività, costo del lavoro e CLUP -0,3 p.p. nel ,5 p.p. nel ,0-2,1 p.p. nel ,9 61, , ,5 57, No energy 2014 No energy 2018 Manifattura 2014 Manifattura 2018 Altri settori 2014* Altri settori 2018* Valore aggiunto netto pro-capite ('000 ) (A) Costo del lavoro pro-capite ('000 ) (B) CLUP (B/A in %) 16 * Terziario e Costruzioni

17 MANIFATTURA: PRIVATA PIU COMPETITIVA DELLA PUBBLICA Produttività, costo del lavoro e CLUP La manifattura privata si conferma più competitiva della pubblica, nonostante il miglioramento della pubblica nel ,5 p.p. nel ,8 p.p. nel ,3-2,5 p.p. nel ,8 56,5 57, , , Manifattura 2014 Manifattura 2018 Privata 2014 Privata 2018 Pubblica 2014 Pubblica 2018 Valore aggiunto netto pro-capite ('000 ) (A) Costo del lavoro pro-capite ('000 ) (B) CLUP (B/A in %) 17

18 var.% costo del lavoro per dipendente CHI HA AUMENTATO E CHI HA DIMINUITO LA PROPRIA COMPETITIVITA Grandi gruppi manifatturieri fra il 2014 e il ,0 Campari 45,0 CLUP tendenzialmente invariato per i gruppi vicino alla bisettrice CLUP in espansione per i gruppi a sinistra della bisettrice, con rialzi sopra la media soprattutto nelle società dove la produttività è calata ma il costo del lavoro non ha scalato marcia Prada TOD'S Ferragamo Moncler 35,0 25,0 15,0 5,0 Prysmian Pirelli* MEDIA Leonardo* Brembo Recordati De' Longhi -35,0-25,0-15,0-5,0 Cofide 5,0 15,0 25,0 35,0 45,0 55,0-5,0 SAIPEM* Danieli Interpump IMA DiaSorin Caltagirone Fincantieri* Buzzi CLUP calato per i gruppi a destra della bisettrice IMMSI -15,0 var. % valore aggiunto netto per dipendente 18 * Gruppo pubblico Esclusa FCA Italy che nel 2014 ha una produttività pro-capite negativa

19 I GRUPPI PIU COMPETITIVI NEL 2018 Costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP), 2018 Manifattura Energy Recordati 38,1% Moncler 31,8% Davide Campari 42,9% Eni 21,7% Snam 15,3% TERNA 22,8% 4 DiaSorin 44,4% 4 ENEL 37,4% 19

20 MON in % del fatturato, 2018 L ENERGETICO SPINGE LA REDDITIVITA INDUSTRIALE, MA LA MANIFATTURA PRIVATA SI DIFENDE ANCORA BENE 13,5 14,0 11,3 10,8 11,2 10,5 4,7 Mediana Pubblici di cui: manifattura Privati di cui: manifattura Energy No energy Podio manifattura pubblica: Podio manifattura privata: Leonardo 4,8% Pirelli & C. 13,9% 4 Fincantieri 4,2% 20 SAIPEM 4,6% DiaSorin 30,9% 4 Recordati 33% Moncler 29,2% Davide Campari 21,4%

21 Snam TERNA Italgas Recordati DiaSorin Moncler Edizione Davide Campari Aurelia ENAV Interpump Group Telecom Italia Eni IMA IREN ACEA Pirelli & C. ENEL Brembo De' Longhi A2A Salvatore Ferragamo Buzzi Unicem Prada Cairo Communication HERA Caltagirone TOD'S IMMSI Fininvest Poste Italiane Leonardo SAIPEM Danieli & C. Fincantieri Salini Impregilo Cremonini Cofide Prysmian Edison Saras FCA Italy E RESTANO IRRAGGIUNGIBILI I MARGINI DEI «MONOPOLISTI» DELLE RETI MON in % del fatturato, ,0 51,4 40,3 di cui: Atlantia 43% Autogrill 3% 33,0 30,9 29,2 di cui: ASTM 26,9% 22,0 21,4 19,6 19,2 18,5 Mediana ebit margin 11,3% 17,5 14,8 14,3 14,2 14,0 13,9 13,0 12,5 11,9 11,3 11,3 11,1 10,5 10,0 8,6 7,9 7,8 7,2 5,5 5,5 4,8 4,6 4,3 4,2 4,2 4,1 4,0 2,9 2,8 1,5-3,1 21 Gruppo Exor N.V.: 5,4%

22 ROE (in %) LA «NUVOLA» DELLA REDDITIVITA DEI GRANDI GRUPPI OVVERO LE ECCELLENZE E LE ZAVORRE Scatter plot di ROI (reddività operativa) e ROE (reddività netta), ,0 Bassa reddività operativa e alta netta ROI medio 11,3% Recordati Moncler 40,0 IMA Alta reddività operativa e netta 30,0 Italgas Interpump Brembo DiaSorin 20,0 Cairo Comm. De' Longhi ROE medio 14,9% 10,0 Caltagirone Eni Ferragamo 0,0-10,0 Bassa reddività operativa e netta Edizione Edison Telecom Italia SAIPEM Alta reddività operativa e bassa netta FCA Italy -20,0-10,0-5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 ROI (in %) 22 Data la minore rischiosità complessiva del totale capitale investito rispetto al solo capitale proprio, generalmente il valore del ROI è inferiore al valore del ROE

23 ENEL ENEL Snam Snam Poste Italiane Poste Italiane TERNA TERNA Telecom Italia Telecom Italia Edizione Edizione Leonardo Leonardo Prada Prada Italgas Italgas Recordati Recordati Buzzi Unicem Buzzi Unicem Davide Campari Davide Campari HERA HERA Moncler Moncler Brembo Brembo ACEA ACEA A2A A2A Prysmian Prysmian IREN IREN De' Longhi De' Longhi Fininvest Fininvest S. Ferragamo Salvatore Ferragamo Pirelli & C. Pirelli & C. DiaSorin DiaSorin Interpump Interpump Saras Saras Danieli & C. Danieli & C. IMA IMA ENAV ENAV TOD'S TOD'S Aurelia Aurelia Caltagirone Caltagirone Cremonini Cremonini Cairo Cairo Communication Salini Impregilo Salini Impregilo Fincantieri Fincantieri Cofide Cofide -0,1-0,5-1,5-1,5-3,9 IMMSI IMMSI FCA Italy FCA Italy Edison Edison Eni Eni SAIPEM SAIPEM GRANDI UTILI, GRANDI DIVIDENDI Risultato netto cumulato nel (mld) 13,9 Nel i 42 grandi gruppi hanno cumulato utili per oltre 46 mld, di cui quasi un terzo in capo alla sola ENEL 5,2 3,5 3,2 2,8 2,6 1,7 1,5 1,5 1,2 1,2 1,1 1,1 1,1 1,1 1,1 0,9 0,9 0,9 0,8 0,8 0,7 0,7 0,6 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,2 0,0 0,0 Dividendi cumulati nel , incassati dagli azionisti di controllo (mln) Gruppo Exor N.V.: risultato netto cumulato pari a milioni e dividendi cumulati pari a 222 milioni

24 QUASI 57 MILIARDI DI DIVIDENDI NELL ULTIMO QUINQUENNIO Suddivisione dei dividendi cumulati nel (in mld e in % sul totale) 39,4 Altri 69,6 Stato 20,0 11,3 4,7 1,2 Comuni 2,1 Famiglie 8,3 Altri Stato* Famiglie Comuni Nel i 42 grandi gruppi hanno distribuito dividendi per 56,6 mld, di cui oltre la metà incassati dagli azionisti Eni (16,3 mld) ed ENEL (13,7 mld) 24 *Azionisti statali: stato italiano, con l eccezione di 0,1 mld allo stato cinese (Pirelli & C.)

25 SOLIDITA PATRIMONIALE: VINCE LA MANIFATTURA PRIVATA Capitale netto tangibile su debiti finanziari (numero), 2018 di cui 2,0 manifattura e 1,0 altri settori 1,9 2,1 1,7 1,1 0,5 0,7 0,4 Mediana Pubblici di cui: manifattura Privati di cui: manifattura Energy No energy Debiti finanziari (mld), Totale Pubblici di cui: manifattura Privati di cui: manifattura Energy No energy 25

26 Salvatore Ferragamo DiaSorin Moncler Edison Danieli & C. FCA Italy Saras ENAV Prada Brembo Buzzi Unicem De' Longhi Eni TOD'S Caltagirone Aurelia Poste Italiane SAIPEM Interpump Group Fininvest Cremonini HERA IREN ACEA Snam Terna A2A Cofide ENEL Fincantieri Italgas Salini Impregilo Prysmian Cairo Communication Davide Campari Edizione IMA IMMSI Leonardo Pirelli & C. Recordati Telecom Italia SOLIDITA PATRIMONIALE: IN VETTA FERRAGAMO, DIASORIN E MONCLER Capitale netto tangibile sul debito finanziario (numero) e debiti finanziari in valore assoluto (mld), ,0 16,0 Capitale netto tangibile negativo 7,0 5,5 0,3 0,4 0,9 0,5 1,3 0,4 25,9 0,3 0,8 3,2 6,8 3,0 0,4 1,7 1,1 3,3 3,4 3,8 13,4 9,6 3,7 0,9 56,0 1,9 4,0 2,3 3,3 0,2 1,5 48,0 0,4 1,1 4,6 4,7 0,8 Mediana: 1,1 29,2 0,0 0,0 0,1 0,6 3,6 3,2 0,5 2,0 3,0 2,9 2,2 2,1 2,0 1,9 1,9 1,7 1,6 1,3 1,1 1,1 1,0 0,9 0,6 0,6 0,6 0,4 0,4 0,4 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Capitale netto tangibile sul debito finanziario (numero) Debiti finanziari (mld) 26 Gruppo Exor N.V.: capitale netto tangibile sui debiti finanziari 0,06; debiti finanziari 43,2 miliardi Le immobilizzazioni immateriali escludono i diritti concessori e televisivi (non considerati intangibles in senso stretto)

27 INVESTIMENTI: TREND CALANTE Investimenti in immobilizzazioni materiali cumulati nel (mld ) Totale Pubblici di cui: manifattura Privati di cui: manifattura Energy No energy lnvestimenti in immobilizzazioni materiali - N.indice 2014=100,0 113,5 Nel 2018 investimenti in calo dello 0,5% sul ,0 104,6 102,7 99, Dei 153 mld investiti nel , 111 mld fanno capo a gruppi pubblici (di cui 48 mld Eni e 35 mld ENEL) e 42 mld a gruppi privati (di cui 17 mld Telecom Italia e 7,5 mld Edizione) Estratto da «Indagine sulle imprese industriali e dei servizi» (Banca d Italia, ): «nel 2018 la spesa per investimenti è rimasta invariata per quelle più grandi, ha accelerato per le imprese di dimensioni medie». Dato previsionale: «secondo le valutazioni espresse dalle imprese in primavera, nel 2019 le imprese di maggiori dimensioni, che nell ultimo triennio hanno fornito un contributo quasi nullo alla spesa per investimenti ne pianificano nuovamente una significativa accelerazione».

28 LA MANIFATTURA PRIVATA REGINA PER TASSO DI INVESTIMENTO Tasso di investimento 2018* 7,3 8,2 5,1 3,9 4,4 4,9 6,1 Mediana Pubblici di cui: manifattura Privati di cui: manifattura Energy No energy di cui: 7,5 4,0 Salvatore Ferragamo 16,6% Moncler 29,6% IMA 15,5% Manifattura Altri settori** 4 Brembo 13,4% 28 * Investimenti materiali in % dello stock lordo a inizio anno ** Terziario e Costruzioni

29 IMPENNATA DI BUY BACK NEL 2018 Acquisti netti di azioni proprie nel (mln) Nel 2018 i grandi gruppi hanno investito in azioni proprie (buy back) otto volte in più rispetto al 2014; rapportata agli investimenti materiali, tale spesa aumenta dallo 0,3% nel 2014 al 2,1% nel ,0 I maggiori acquirenti di azioni proprie nel : - Moncler: 183 milioni - Recordati: 168 milioni - Davide Campari: 153 milioni ,3 196,0 100, , Acquisto netto di azioni proprie (mln) N.indice 2014=100,0 29 NB: Calcolate escludendo Eni che nel solo 2014 ha acquistato azioni proprie per 380 milioni Dal libro di de Bortoli «Ci salveremo» 2019, Garzanti: «L economista Marco Onado ha notato che l eccesso di buy back, l acquisto di azioni proprie da parte dei grandi gruppi, ha invertito il senso del mercato azionario».

30 ASSETTI PROPRIETARI VOTO MAGGIORATO Società Azionisti principali Figure apicali % sul capitale % sui diritti di voto Δ di «controllo de facto» Diasorin Finde SS (famiglia Denegri) Gustavo Denegri (P), Michele Denegri (VP), 44,98% 56,89% 11,91 p.p. Carlo Rosa Carlo Rosa (CD e DG) 8,45% 10,69% 2,24 p.p. Chen Menachem Even 4,29% 5,43% 1,14 p.p. TOTALE 57,72% 73,01% 15,29 p.p. IMA Davide Campari - Milano Arnoldo Mondadori Editore SO.FI.MA. Società Finanziaria Macchine Automatiche (famiglia Vacchi) Alberto Vacchi (P, CD) 56,79% 71,18% 14,39 p.p. Lagfin S.C.A. (famiglia Luca Garavoglia (P), Robert Kunze- 51,00% 64,59% 13,59 p.p. Garavoglia) Concewitz (CD), Paolo Marchesini (CD) Cedar Rock Capital 7,94% 7,96% 0,02 p.p. TOTALE 58,94% 72,55% 13,61 p.p. Fininvest (famiglia Berlusconi) Marina Elvira Berlusconi (P), Danilo Pellegrino (CD) 53,30% 69,54% 16,24 p.p. Silchester International Investors LLP 8,19% 5,34% -2,85 p.p. TOTALE 61,49% 74,88% 13,39 p.p. Tod s Diego Della Valle Diego Della Valle (P, CD), Andrea Della 60,66% 75,14% 14,47 p.p. Bernard Arnault Valle (VP, CD), Umberto Macchi di Cellere (CD, DG) 3,20% 1,98% -1,22 p.p. TOTALE 63,87% 77,12% 13,25 p.p. De Longhi De Longhi Industrial SA (famiglia De Longhi) Giuseppe De' Longhi (P), Fabio De' Longhi (VP, CD) 56,99% 69,04% 12,05 p.p. APG Asset Management N.V. 10,22% 10,24% 0,02 p.p. TOTALE 67,21% 79,28% 12,07 p.p. 30

31 ASSETTI PROPRIETARI VOTO MAGGIORATO Società Azionisti principali Figure apicali % sul capitale % sui diritti di voto Δ di «controllo de facto» HERA Comune di Bologna Tomaso Tommasi di Vignano (P), Giovanni 9,53% 12,53% 3,00 p.p. Basile (VP), Stefano Venier (CD), Roberto Comune di Imola Barilli (DG) 7,29% 9,58% 2,29 p.p. Comune di Modena 6,52% 8,57% 2,05 p.p. Comune di Ravenna 5,15% 6,75% 1,60 p.p. Comune di Trieste 3,73% 4,90% 1,17 p.p. Comune di Padova 3,10% 4,07% 0,97 p.p. Comune di Udine 2,96% 3,89% 0,93 p.p. TOTALE 38,28% 50,29% 12,01 p.p. IREN Comune di Genova Renato Boero (P), Moris Ferretti (VP), Vito 18,85% 22,02% 3,17 p.p. Comune di Torino Massimiliano Bianco (CD, DG) 13,80% 18,61% 4,81 p.p. Comune di Reggio Emilia 6,51% 8,78% 2,27 p.p. Comune di Parma 3,16% 4,27% 1,11 p.p. TOTALE 42,32% 53,68% 11,36 p.p. Cairo Communication Urbano Cairo Urbano Roberto Cairo (P), Uberto Fornara (CD) 50,40% 60,37% 9,97 p.p. Cofide Fratelli De Benedetti S.p.A. Rodolfo De Benedetti (P) 51,92% 65,92% 14,00 p.p. Bestinver Géstion SGIIC S.A. 14,73% 9,35% -5,38 p.p. TOTALE 66,65% 75,27% 8,62 p.p. 31

32 I BIG PLAYER DELLA MANIFATTURA QUOTATI: UN CONFRONTO EUROPEO Sezione 2

33 HIGHLIGHTS: I BIG PLAYER DELLA MANIFATTURA QUOTATI Europa vs USA I big player europei sono mediamente più grandi di quelli statunitensi per giro d affari, ma crescono più lentamente. La Borsa premia, però, di gran lunga i gruppi statunitensi dove prevalgono le high-tech companies dell elettronica e la chimica-farmaceutica: la capitalizzazione media di una azienda USA è quasi il triplo di una del vecchio continente Nessun gruppo con sede in Italia figura nella Top10 europea per fatturato dominata dalla Germania, con cinque big player. Exor, che ha sede in Olanda, è terza, dopo Volkswagen e Daimler e davanti a BMW Top10 Italia a confronto con Germania-Francia- Regno Unito SGUARDO D INSIEME Big player italiani progressivamente sempre più affetti da nanismo dimensionale: - fatturato 2018: 55,8% Germania, 25,6% Francia, 13,1% Regno Unito e 5,5% Italia (5,9% nel 2014) - margine operativo netto (MON) 2018: 43,5% Germania, 30,6% Francia, 24,2% Regno Unito e 1,7% Italia (1,6% nel 2014) - investimenti 2018: 80,5% Germania, 12% Francia, 5,4% Regno Unito e 2,1% Italia (3% nel 2014) - capitalizzazione 2018: 35,2% Francia, 32,2% Germania, 30,3% Regno Unito e 2,3% Italia (2,6% nel 2014) Top10 Italia a confronto con Germania-Francia- Regno Unito DIMENSIONE E PERFORMANCE Ricavi - Irraggiungibili i big player tedeschi: i primi quattro (VW, Daimler, BMW e Siemens) fatturano da soli più dei primi 10 italiani considerati nel loro insieme; mediamente un gruppo italiano fattura 10 volte meno di un tedesco, un quarto di un francese e la metà di un britannico. Fatturato dei Top10 sul Pil del proprio paese: 24,1% Germania, 15,9% Francia, 8% Regno Unito e 4,6% Italia Valore di Borsa I Top10 italiani a fine 2018 capitalizzano mediamente circa un ottavo di francesi, tedeschi e britannici e perdono valore in Borsa: nel la capitalizzazione degli italiani si contrae di -8,7%, seconda solo al calo tedesco (-15,7%), i francesi mettono a segno un +32,1% e i britannici +7,8%. Peso dei Top10 sul valore di Borsa del proprio paese: 30,2% i tedeschi, 24,6% i francesi, 16,3% i britannici e solo 10% gli italiani Crescita Più blando il ritmo di crescita dei big player italiani nel : +23,7% l incremento dei ricavi britannici, +23,6% i francesi, +15,1% i tedeschi e +8% gli italiani (di cui +4% gruppi pubblici, +11,1% gruppi privati) Investimenti Tallone d Achille dei big player italiani che nel segnano una contrazione degli investimenti (-9%), in controtendenza rispetto alla crescita a doppia cifra degli europei (+33% tedeschi e francesi, +19% britannici). Inequivocabile la strategia di crescita interna per i tedeschi che hanno investito 460 mld fra il 2014 e il 2018, di gran lunga staccati i francesi (69 mld), i britannici (34 mld) e gli italiani (appena 15 mld); il tasso di investimento tedesco nel 2018 (16,1%) è oltre il doppio di quello anglosassone (7,6%) e quasi tre volte maggiore di quello francese (6,5%). Ridotto al 4,8% il tasso di investimento italiano e in contrazione rispetto al 2014 (-1,2 p.p.) Redditività - In sofferenza i margini industriali dei big player italiani: ebit margin dell Italia (3,1%) pari a circa un sesto di quello britannico (18,4%), un quarto di quello francese (11,9%) e meno della metà di quello tedesco (7,8%). Marcato anche il divario a livello di margini netti: britannici al 10,4% di utile sul fatturato, francesi al 7,7%, tedeschi al 5,6% e italiani fermi allo 0,2% Utili cumulati - Ai big player italiani resta meno dell 1% del totale: i 40 big player tedeschi, britannici, francesi e italiani hanno cumulato utili per 493 mld fra il 2014 e il 2018, di cui 218 mld i tedeschi, 140 mld i britannici, 132 mld i francesi e solo 3 mld gli italiani Solidità patrimoniale - I big italiani recuperano leggermente sul fronte patrimoniale, grazie alla bassa incidenza della componente immateriale sul totale attivo e alla disponibilità in cassa. Con un capitale netto tangibile in % dei debiti finanziari pari al 57,3% sono secondi solo ai tedeschi (88,9%) e appaiono più solidi dei francesi (48,1%). Capitale netto tangibile negativo per gli anglosassoni a causa dell elevata presenza di intangibles 33

34 Apple Ford Motor General Motors General Electric Boeing Dell Technologies DowDuPont Johnson & Johnson IBM Intel Apple Johnson & Johnson Intel Boeing DowDuPont IBM General Electric General Motors Dell Technologies Ford Motor 129,5 116,2 99,3 88,3 79,1 75,1 71,2 68,1 61,9 185,1 159,9 106,0 88,6 57,5 40,9 30,7 26,1 300,1 232,0 655,1 Volkswagen (DE) Daimler (DE) Exor (NL) BMW (DE) Siemens (DE) Nestlé (CH) Peugeot (FR) ArcelorMittal (LU) Airbus (NL) BASF (DE) Nestlé (CH) Siemens (DE) Volkswagen (DE) Airbus (NL) BASF (DE) Daimler (DE) BMW (DE) ArcelorMittal (LU) Peugeot (FR) Exor (NL) 18,4 16,7 11,1 97,5 83,0 81,1 74,0 66,4 63,7 62,7 79,2 69,4 65,1 55,4 49,0 46,0 167,4 143,3 210,6 235,8 BIG PLAYER MANIFATTURA: EUROPA VS USA Top10 per fatturato 2018 ( mld) Capitalizzazione a fine 2018 ( mld) Europa Dimensione media: 108 mld Giro d affari: mld, +14,7% sul 2014 Europa Capitalizzazione media: 62 mld -1,5% sul 2014 USA Dimensione media: 102 mld Giro d affari: mld, +16,8% sul 2014 USA Capitalizzazione media: 165 mld +0,1% sul NB: Top10 big player selezionati in base al fatturato 2018 Europa 5 Germania, 2 Olanda, 1 Francia, 1 Lussemburgo e 1 Svizzera. Settore prevalente: automotive (5 gruppi) USA Settori prevalenti: elettronica (4 gruppi). La capitalizzazione media di una azienda USA è quasi il triplo di una europea.

35 GlaxoSmithKline British American Tobacco AstraZeneca BAE Systems Rolls-Royce Associated British Foods Imperial Brands Reckitt Benckiser Diageo Johnson Matthey FCA Italy Leonardo Prysmian Saipem Fincantieri Pirelli & C. Prada Buzzi Unicem Cofide Brembo 34,5 27,4 19,3 18,8 17,6 17,4 17,2 14,1 13,6 12,0 27,2 12,2 10,1 8,5 5,4 5,2 3,1 2,9 2,8 2,6 Volkswagen Daimler BMW Siemens BASF Continental Thyssenkrupp Bayer Adidas Henkel Peugeot Renault LVMH Saint Gobain Sanofi L'Oreal Schneider Electric Danone Michelin Safran 97,5 83,0 62,7 44,4 42,7 39,6 21,9 19,9 74,0 57,4 46,8 41,8 34,5 26,9 25,7 24,7 22,0 21,0 167,4 235,8 BIG PLAYER MANIFATTURA EUROPA: PRINCIPALI PAESI (GIRO D AFFARI) Top10 per fatturato 2018 ( mld) Germania Francia Dimensione media: 82 mld Giro d affari: 815 mld, +15,1% sul 2014 Dimensione media: 38 mld Giro d affari: 375 mld, +23,6% sul 2014 Regno Unito Italia Dimensione media: 19 mld Giro d affari: 192 mld, +23,7% sul 2014 Dimensione media: 8 mld Giro d affari: 80 mld, +8,0% sul Giro d affari dei Top10 tedeschi: poco meno della metà del Pil italiano Un big player tedesco fattura oltre 10 volte più di uno italiano, uno francese oltre quattro volte di più e uno britannico oltre il doppio. Top10 Italia 2018 rispetto al 2017: escono Luxottica e Parmalat (delistate nel marzo 2019), entrano Cofide e Brembo Settori prevalenti: automotive in Germania, Francia, Italia; nel Regno Unito: chimica-pharma e tabacco

36 AstraZeneca GlaxoSmithKline Diageo British American Tobacco Reckitt Benckiser Imperial Brands Associated British Foods Rolls-Royce BAE Systems Johnson Matthey FCA N.V. Prada (quotata a Hong Kong) Pirelli & C. Prysmian Leonardo SAIPEM Brembo Buzzi Unicem Fincantieri Cofide 25,3 18,0 17,5 16,4 5,9 7,4 5,6 4,4 4,4 3,2 2,9 2,8 1,6 0,3 24,9 83,2 82,1 76,9 63,9 47,6 Siemens Volkswagen Bayer BASF Daimler BMW Henkel Adidas Continental Thyssenkrupp LVMH L'Oréal Sanofi Safran Danone Schneider Electric Peugeot Saint-Gobain Renault Michelin 79,2 69,4 56,7 55,4 49,0 46,0 39,1 36,5 24,0 9,3 45,8 39,8 34,5 16,7 15,9 15,9 15,6 117,4 112,6 94,2 BIG PLAYER EUROPA: PRINCIPALI PAESI (VALORE DI BORSA) Capitalizzazione a fine 2018 ( mld) dei Top10 Germania Francia Capitalizzazione media: 46 mld -15,7% sul 2014 Capitalizzazione media: 51 mld +32,1% sul 2014 Regno Unito Italia Capitalizzazione media: 44 mld +7,8% sul 2014 Capitalizzazione media: 6 mld -8,7% sul 2014* 36 La capitalizzazione è calcolata al netto delle azioni proprie Capitalizzazione dei Top10 tedeschi (464 mld): di poco inferiore al valore dell intera Borsa italiana (473 mld) * FCA Italy non è quotata. La variazione della capitalizzazione Top10 Italia è calcolata escludendo FCA N.V. (considerando anche FCA N.V. risulterebbe +10,4% sul 2014).

37 IL «PESO» DELLA GRANDE MANIFATTURA Peso dei Top10 sul Pil, 2018 (colonne: fatturato in mld) Peso dei Top10 sul valore di Borsa, fine 2018 (colonne: capitalizzazione in mld) ,1 30,2 24,6 15, , ,0 4,6 10, * Germania Francia Regno Unito Italia Fatturato in % del Pil (2018) Germania Francia Regno Unito Italia Capitalizzazione in % del valore di Borsa (fine 2018) 37 * Nel totale della capitalizzazione Top10 Italia è stata esclusa Prada (quotata a Hong Kong). Al valore della Borsa italiana è stata aggiunta FCA N.V.

38 INCIDENZA SUL TOTALE Quote in %, 2018 Fatturato: mld 55,8 80 mld nel 2018, 74 mld nel 2014 Capitalizzazione: mld 32,2 30,3 33 mld nel 2018, 36 mld nel ,1 5,9 nel ,6 nel ,6 5,5-0,4 p.p. -0,3 p.p. 35,2 2,3 Investimenti: 131 mld MON: 146 mld 80,5 2,7 mld nel 2018, 3 mld nel ,5 24,2 2,5 mld nel 2018, 1,9 mld nel ,4 3,0 nel ,6 nel ,1 1,7 12,0-0,9 p.p. 30,6-0,1 p.p. 38 La capitalizzazione è calcolata al netto delle azioni proprie ed escludendo FCA N.V.

39 INVESTIMENTI: IL TALLONE D ACHILLE DEI BIG PLAYER ITALIANI La crescita dei big player: variazioni % Fatturato Capitalizzazione Investimenti Tasso medio annuo di crescita del fatturato (CAGR): 5,5% Regno Unito, 5,4% Francia, 3,6% Germania e 1,9% Italia 32,1 32,9 33,1 23,7 23,6 15,1 19,2 8,0 7,8-8,7* -9,0-15,7 Regno Unito Francia Germania Italia 39 * La variazione della capitalizzazione Top10 Italia è calcolata escludendo FCA N.V. (considerando anche FCA N.V. risulterebbe +10,4% sul 2014).

40 INVESTIMENTI DEI BIG PLAYER DELLA MANIFATTURA: 578 MILIARDI IN CINQUE ANNI, MA SOLO 15 DAI BIG PLAYER ITALIANI ,3 p.p. sul ,1-0,6 p.p. sul ,6 +0,8 p.p. sul ,5-1,2 p.p. sul , Investimenti materiali (in mld) Tasso di investimento (%), 2018 Italia Francia Germania Regno Unito 40

41 INVESTIMENTI NEL DETTAGLIO: GRUPPI ECCELLENTI E GRUPPI IN FRENATA Investimenti Top10 Italia: variazione % Brembo 128,9 Prysmian 86,7 Cofide 61,1 Pirelli & C. (*) 24,8 Buzzi Unicem 21,7 Fincantieri (*) SAIPEM (*) -31,5 1,5 Investimenti: -9% sul ,4% gruppi pubblici -0,1% gruppi privati Prada -35,7 +24,5% gruppi privati (escludendo FCA Italy) Leonardo (*) -38,6 FCA Italy -39, (*) Controllo pubblico. Il controllo della Pirelli fa capo al Gruppo ChemChina Corp. (stato cinese)

42 I MARGINI E I RATIOS NEL 2018 DEI BIG PLAYER 18,4 14,9 11,9 7,8 12,1 8,0 10,4 7,7 5,6 3,1 2,4 0,2 MON in % del fatturato Risultato corrente in % del fatturato Utile netto in % del fatturato 16,5 13,0 12,4 11,9 11,5 7,5 5,6 0,6 ROE (%) ROI (%) 42 Regno Unito Francia Germania Italia

43 British American Tobacco (GB) Daimler (DE) Volkswagen (DE) BMW (DE) Siemens (DE) Pirelli & C. (IT) Cofide (IT) FCA Italy (IT) Rolls-Royce (GB) SAIPEM (IT) UTILI: 493 MILIARDI IN UN LUSTRO, MA SOLO 3 AI BIG PLAYER ITALIANI Utili netti cumulati nel ( mld): i migliori Risultati netti cumulati nel ( mld): i peggiori ,05 0,03-0,53-2,32-3,92 Utili cumulati in mld nel (in % del totale) Germania Top (44,2%) Regno Unito Top (28,4%) Francia Top (26,8%) Italia Top10 3 (0,6%) Totale Top (100,0%) 43

44 STRUTTURA PATRIMONIALE DEI BIG PLAYER DELLA MANIFATTURA Sintesi dati patrimoniali, ,9 57,3 48,1 58,8 55,1 59,5 38,4 34,6 18,2 18,8 17,9 neg. CN tangibile in % DF Liquidità in % DF Intangibles in % totale attivo Italia Francia Germania Regno Unito 44 NB: Per i gruppi automotive sono stati considerati solo i dati industriali, escludendo i servizi finanziari connessi ai prestiti per l acquisto di veicoli

45 Ricerche e Studi S.p.A. Milano, Foro Buonaparte 10 internet: 45

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