SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA

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1 Allegato B) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ASL8 AREZZO L Azienda Sanitaria Locale di Arezzo si identifica nella promozione e tutela della salute dei soggetti presenti nel territorio di riferimento e si inserisce all interno delle scelte di programmazione sanitaria nazionale, regionale e locale, integrandosi con esse e contribuendo alla loro attuazione in risposta ai bisogni di salute della comunità locale. Sito Internet: (strutture e servizi/servizio civile/bandi e progetti). Resp. Ufficio Servizio Civile: Dott.ssa De Antoniis Carla tel./fax ) Codice regionale: RT 2C bis) Responsabile del progetto: (Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16) NOME E COGNOME: Edi Farnetani DATA DI NASCITA: 03/09/1952 CODICE FISCALE: FRNDEI52P43D649M INDIRIZZO MAIL: edi.farnetani@usl8toscana.it TELEFONO: ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale): - NOME E COGNOME: STEFANIA LIVI CARATTERISTICHE PROGETTO 3) Titolo del progetto: PRONTO SOCCORSO FRIENDLY: i volontari facilitatori delle relazioni umane. 4) Settore di intervento del progetto: Tutela dei diritti sociali e di cittadinanza delle persone, anche mediante la collaborazione ai servizi di assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale. 4bis) Codice identificativo dell'area di intervento: 1

2 Allegato B) AREA GEN 5) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il progetto si attua presso il Pronto Soccorso di tutti I Presidi Ospedalieri della ASL 8- Arezzo Il territorio della ASL 8 occupa Kmq dove vivono circa abitanti, con un numero rilevante di popolazione straniera ( abitanti) e con un elevato indice di vecchiaia. Articolata in cinque distretti-zona (Casentino- pop: ; Valtiberina- pop: ; Valdichianapop: ; Valdarno-pop: ; Arezzo- pop: ) dispone per l assistenza ospedaliera di n 5 ospedali con 954 posti letto. (Fonte: dati aziendali) Fin dal Piano Sanitario Regionale , la Regione ha promosso attività per sviluppare e potenziare l evoluzione del modello organizzativo, integrato e complesso, per l intervento sanitario in emergenza/urgenza. Tale intervento avviene attraverso il Dipartimento Emergenza Urgenza, che risulta costituito dalle articolazioni organizzative che presidiano il territorio (sistema 118) e le articolazioni ospedaliere (Pronto Soccorso e aree di cura) ed ha lo scopo appunto di garantire il soccorso e la continuità assistenziale dal momento della chiamata al 118, all accesso ai punti di soccorso fino all eventuale ricovero. La delibera regionale 140/2008 precisava, inoltre, le caratteristiche di una nuova modalità di accoglienza in emergenza, rappresentata non solo dall accettazione clinica, bensì come momento in cui il cittadino deve essere informato sul significato del codice colore che gli è stato attribuito al suo arrivo in Pronto Soccorso e informato sulle modalità con le quali i parenti in attesa, previo consenso dell interessato, possono ricevere periodiche notizie sullo svolgimento delle attività del percorso assistenziale. La delibera poneva attenzione anche al miglioramento del comfort durante l attesa. La sfida riorganizzativa che le strutture stanno attualmente vivendo, è quella dell integrazione funzionale tra il personale che opera nel sistema 118 e quello adibito al servizio di Pronto Soccorso ed i volontari dell accoglienza, nell ottica dei principi che da sempre orientano l organizzazione complessiva dei servizi nella ASL 8 e nel dettaglio: Universalità e imparzialità L azienda è a disposizione di chiunque abbia un problema sanitario, senza distinzione di sesso, età, razza, lingua, religione e opinione politica, né di forme di handicap fisico e mentale; Centralità della persona L azienda si prende cura delle persone, rispettando la dignità di ciascuno. Tutti gli operatori sono chiamati ad impegnarsi affinché ogni paziente sia protagonista, informato e consapevole in ogni momento del percorso diagnostico/terapeutico prospettato e affinché la sua scelta venga rispettata; Continuità I servizi sono organizzati in modo da rispondere in ogni momento alle necessità sanitarie dei pazienti. E attivo un coordinamento con i medici di famiglia e con gli altri servizi del territorio per assicurare la continuità dell assistenza; Efficienza, efficacia, appropriatezza Le prestazioni e la gamma dei servizi offerti sono continuamente rimodulati e riorganizzati in modo da assicurare i minori tempi di attesa e di intervento e l eccellenza dei risultati. Il servizio sanitario fornito dall azienda deve coniugare efficienza e qualità, giustizia e solidarietà. 2

3 Allegato B) Partecipazione Ogni cittadino è invitato a collaborare attivamente per tutelare meglio i suoi diritti, ed in particolare quello ad una corretta erogazione dei servizi e all accesso a tutte le informazioni che lo riguardano. Il progetto PRONTO SOCCORSO FRIENDLY: i volontari facilitatori delle relazioni umane, ha l obiettivo di contribuire al mantenimento ed al miglioramento dei principi ispiratori delle attività della ASL 8, con lo scopo di fornire un supporto personalizzato ai cittadini che accedono alle aree di emergenza ed ai loro familiari. Talvolta infatti l alto afflusso che caratterizza la richiesta in Pronto Soccorso può limitare la possibilità di creare condizioni relazionali accoglienti e favorevoli, soprattutto per chi accompagna i pazienti. In un ambiente così complesso, nel quale si fondono attese, prestazioni di altissimo livello, accompagnate da forti stress emozionali ed inevitabili incomprensioni, l utenza ha continui bisogni di punti di riferimento, che non sempre possono essere identificati nel personale della struttura, molto spesso impegnato nelle sue prestazioni. I Volontari del Servizio Civile, integrandosi con l operatore di accoglienza, laddove sia presente, o svolgendo essi stessi accoglienza, contribuiranno a migliorare la permanenza nelle attese del Pronto Soccorso. La loro attività di informazione, di aumento del confort e via via di aumento del rispetto e della dignità di ognuno, offre un contributo rilevante nel valorizzare e potenziare gli aspetti della relazione, implementando l efficacia del lavoro della squadra di tutto il Pronto Soccorso. CONTESTO SETTORIALE NEL QUALE SI INTENDE INCIDERE CON IL PROGETTO: Nell anno 2013, questi sono i numeri degli accessi al Pronto Soccorso, nei vari presidi ospedalieri: Totale Zona Casentino Valtiberina Valdichiana Arezzo Valdarno Totale complessivo (Fonte: dati sistema informativo ASL8) Tutti i presidi hanno mediamente registrato un aumento degli accessi, rispetto al 2012, ad eccezione della zona Casentino che ha visto invece una diminuzione del 4,9%. Interessante a questo punto esaminare la dinamica degli accessi, cioè in che modo vengono dimessi dal Dipartimento Emergenza Urgenza: Tipologia dimissioni/ trasferimenti o altro Dimesso dal DEU Zona Zona Zona Zona Zona Totale Casentino Veltiberina Valdichiana Arezzo Valdarno ,12% ,92% ,31% ,03% ,41% ,68% 3

4 Allegato B) Ricoverato in reparto Trasferito altro ospedale Deceduto al DEU Giunto cadavere Dimesso dal DEU per rifiuto ricovero Inviato consulente esterno ,40% 280 2,22% 7 0,06% 26 0,21% 4 0,03% ,62% 175 1,33% 9 0,07% 2 0,02% 70 0,53% 10 0,14% ,09% 119 0,89% 18 0,13% 1 0,01% 87 0,65% 212 1,58% ,42% 290 0,42% 111 0,16% 1 0,00% 194 0,28% ,85% ,04% 207 0,57% 34 0,09% 1 0,00% 142 0,39% 43 0,12% % ,74% 179 0,12% 5 0,00% 519 0,36% ,54% Allontanamen to spontaneo Abbandona il PS durante il trattamento Dimissione volontaria 6 0,05% 6 0,05% 214 1,70% 1 0,01% 12 0,09% 172 1,31% 57 0,42% 24 0,18% 77 0,57% 532 0,78% 122 0,18% 543 0,80% 243 0,67% 41 0,11% 226 0,62% 839 0,58% 205 0,14% ,86% Chiusura d ufficio 22 0,17% 258 1,96% 17 1,17% 737 1,08% 359 0,98% ,06% I dati evidenziano che per la gran parte degli accessi, l intervento terapeutico si svolge e si conclude all interno del Dipartimento Emergenza Urgenza. Il 31,23% dei dimessi esce con un codice colore azzurro, il 56,97% con un codice colore verde, il 7,95 % con il giallo. Solo lo 0.45% esce dal Dipartimento Emergenza con un codice rosso. L 83,68 % dei problemi che si presentano in Emergenza trovano risposta nello stesso contesto, all interno del quale il tempo diventa l ingrediente complesso e fondamentale. Fondamentale il tempo per il soccorso ai Codici Rossi, fondamentale la rapidità di una diagnosi nelle situazioni critiche, ma fondamentale anche del tempo di chi aspetta e che mentre aspetta ha una percezione allarmata e dilatata dell attesa. Fondamentale il tempo e la qualità del tempo che l infermiere addetto all accettazione dedica alla persona. L accettazione in P.S prende il nome di triage e riveste il delicato compito di assegnare i codici colore, classificando gli accessi per gravità. I tempi sono ridotti e le performance da eseguire sono delicate, per cui gli operatori necessitano del massimo dell attenzione al compito, disponendo così di poca possibilità di considerazione ai numerosi eventi ed episodi interpersonali che nel contesto dell attesa si possono verificare. Spesso, dunque, la mancanza di tempo e la fretta nelle modalità di accoglienza, riducono la possibilità di una fluida interazione tra operatore ed assistito, compromettendo il livello di soddisfazione degli utenti, che non si sentono adeguatamente accolti. Lo 0,58% degli assistiti si allontana volontariamente dal Pronto Soccorso, dopo aver effettuato l accettazione. 4

5 Allegato B) L intervento di miglioramento dell accoglienza è costante e continuo; nel Pronto Soccorso di Arezzo ad esempio, per ovviare alle difficoltà di informazione sono stati messi in funzione braccialetti elettronici e totem illustrativi che consentono ai familiari, tramite un codice a barre, di conoscere in tempo reale il percorso assistenziale del proprio caro, tuttavia la relazione interpersonale è ancora molto significativa e ricercata, come strumento di rassicurazione e di accoglienza in un tempo di cura e di preoccupazione. I volontari come facilitatori avranno il compito di intervenire con adeguata preparazione in questo tempo, svolgendo attività di accoglienza intesa come supporto al ruolo dell infermiere che ha effettuato la registrazione al triage, migliorando gli aspetti relazionali soprattutto con chi aspetta, orientando e informando le persone per facilitare i percorsi, sia all interno del Presidio ospedaliero, sia in senso più ampio come funzione di informazione di primo livello e di base, anche per l orientamento post-dimissione. 6) Obiettivi del progetto: OBIETTIVI GENERALI: Nei confronti dei giovani volontari: Educazione ai valori della solidarietà, dignità nella cura, cittadinanza attiva e consapevole. Per raggiungere lo scopo i giovani dovranno sviluppare importanti life skill (capacità di risolvere problemi attraverso la collaborazione con l équipe multi professionale, abilità di comunicazione, capacità di instaurare relazioni efficaci ). Condivisione con gli altri partecipanti al progetto, riconoscendo e promuovendo i principi che regolano i percorsi assistenziali all interno dell Azienda Sanitaria, promuovendo il diritto alla salute ed il corretto utilizzo dei servizi, condizione fondamentale per la gestione efficace ed efficiente di un sistema universalistico di assistenza sanitaria. Riflessione sulle proprie scelte di vita, professionali e sociali. Collaborazione con Associazioni di Volontariato presenti nel territorio ed all interno dei Presidi, per porre attenzione a tutto ciò che potrà incoraggiare una futura attività di volontariato, inteso come stile di vita nei giovani che verranno coinvolti nell esperienza. Nei confronti del contesto sociale in genere: Aumentare la personalizzazione dell accoglienza, cercando di agevolare gli assistiti nel disbrigo delle pratiche legate all accesso in P.S. e nell acquisizione di informazioni utili ad un eventuale proseguo del percorso assistenziale. Ogni giorno i volontari saranno a disposizione degli utenti del Pronto Soccorso affiancando prevalentemente gli operatori del triage ed aiutando i cittadini che si trovano da un momento all altro in ospedale e che spesso sono disorientati e non conoscono la dislocazione dei servizi. Nei confronti del personale : La presenza dei volontari del Servizio Civile, adeguatamente formati all accoglienza e motivati servirà a garantire un raggiungimento di standard di qualità migliori e a ridurre momenti di tensione. La supervisione e l attenzione al lavoro dei volontari, spesso ottimizza il lavoro di tutti. Il compito educativo e formativo che il personale svolge nei confronti dei giovani, favorisce l elaborazione di nuove strategie e di processi innovativi. 5

6 Allegato B) OBIETTIVI SPECIFICI Realizzare attività di accoglienza, soprattutto nei confronti dei familiari e/o degli accompagnatori, attività intese come supporto al triage, secondo quanto suggerito dal Piano Sanitario Regionale. Realizzare attività di orientamento informativo, come integrazione degli aspetti relazionali e come supporto per aumentare la soddisfazione del servizio. Realizzare strumenti di miglioramento circa gli aspetti della informazione e della gestione dell attesa nell ottica della dignità della persona. Implementare l orientamento post-dimissione, prevalentemente nelle situazioni di patologie croniche con frequenti accessi al Pronto Soccorso. Accertarsi che gli assistiti, soprattutto se stranieri, conoscano i corretti percorsi assistenziali. Sostegno all utente nel disbrigo delle pratiche amministrative necessarie sia durante il periodo di stazionamento all interno del Pronto Soccorso, sia al momento di un eventuale ricovero, che al momento della dimissione dalla struttura. 7) Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile: 7.1 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente. Numero Qualifica Ruolo 34 Medici Presa in carico e cura del paziente 4 Operatori addetti Gestione all accoglienza. dell accoglienza e dell informazione (solo Zona Arezzo e Valdarno) 107 Infermieri Coordinamento tra accoglienza, triage (solo ad Zona Arezzo e Valdarno) ed attività del PS. 43 Operatori Socio Supporto alla attività Sanitari. infermieristica, alberghiera e confort. Trasferimento e 5 Infermiere coordinatore trasporto pazienti. Coordinamento risorse umane, approvvigionamenti farmaceutici ed Dipendenti/Volontari Dipendenti ASL8 Dipendenti ASL 8 Dipendenti ASL 8 Dipendenti ASL 8 Dipendenti ASL 8 6

7 Allegato B) economali. Coordinamento delle attività del PS. Supervisione dell appropriatezza dei percorsi assistenziali. 1 Psicologo Supervisione volontari per la elaborazione dei contenuti emotivi legati all esperienza. 4 Volontari AVO Affiancamento e collaborazione. Dipendente ASL 8. U.O. S Psicologia Ospedaliera. Volontari Tutto il personale evidenziato nella tabella sarà adeguatamente informato del nuovo servizio svolto dal volontario. I volontari opereranno nell ambito di gruppi di lavoro complessi e articolati, dove non sarà richiesto loro di sostituire il personale dipendente, ma di affiancarlo nell attività quotidiana, apportando un reale valore aggiunto rispetto alle problematiche evidenziate nel contesto e negli obiettivi progettuali 7.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell ambito del progetto. All interno del progetto al volontario saranno assegnate le seguenti attività: Collegamento tra i familiari in attesa e l utente all interno del Pronto Soccorso circa l informazione sullo stato di avanzamento nel percorso assistenziale, esclusi gli aspetti sanitari. Procurare, se necessario, beni di prima necessità. Supporto per tutte le pratiche burocratiche necessarie, accompagnamento alla farmacia ospedaliera, agli ambulatori di dermatologia, pediatria, oculistica, ortopedia e sale radiologiche sia a soggetti deambulanti che a coloro che devono servirsi di carrozzine. In quest ultimo caso la valutazione dell opportunità di affidare il paziente in carrozzina al volontario sarà fatta dal personale sanitario. Collaborazione con il personale sanitario al fine di segnalare eventuali nuovi bisogni degli utenti in attesa delle prestazioni relative a codici minori. Accompagnamento degli utenti nelle varie UU.OO Intrattenimento con giochi ed altre attività ludiche rivolte ai bambini che sono presenti nelle sale di attesa Sorveglianza e maternage alle persone che stazionano all interno del Pronto Soccorso. Questa attività prevede la costruzione da parte del volontario di una relazione che consenta il superamento di momenti critici (affidamento momentaneo di bambini le cui madri siano impegnate a fare esami diagnostici, il sostegno di persone particolarmente anziane e/o poco orientate. 8) Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10): 10 7

8 Allegato B) 9) Eventuale numero ulteriore di soggetti da impiegare (non superiore al 50% di quelli indicati al precedente punto 8) che l'ente intende autonomamente finanziare, impegandosi ad anticipare alla regione le somme necessarie per l'intera copertura delle relative spese prima dell'avvio dei giovani in servizio: 0 10) numero posti con vitto: 0 11) Numero posti senza vitto: 10 12) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30): 30 13) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) : 6 14) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio: Flessibilità oraria nella giornata e nei giorni della settimana. Disponibilità a svolgere il servizio su turni, compreso i giorni festivi. Partecipazione a giornate formative della Regione Toscana. Partecipazione mensile al focus group condotto dallo psicologo, appartenente alla U.O.S di Psicologia Ospedaliera. Ottemperare alla vigente legislazione sul trattamento dati. Ottemperare alle disposizioni e regolamenti interni alla ASL8. Utilizzo dei giorni di permesso nel rispetto della programmazione delle attività. Indossare indumenti identificativi (DIVISA) e il cartellino di riconoscimento durante gli orari di servizio 8

9 15) Sede/i di attuazione del progetto (1): N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo (compresa eventuale partizione interna) N. giovani per sede (2) 1 Ospedale San Donato Arezzo Via Pietro Nenni Ospedale Valdarno S.Maria alla Gruccia Montevarchi Piazza del Volontariato Ospedale Valdichiana Cortona Centro abitato Fratta Ospedale Bibbiena Bibbiena Viale Filippo Turati Ospedale Valtiberina Sansepolcro Via Francesco Redi (1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR. (2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 8)

10 16) Nominativo operatore di progetto per singola sede(almeno uno per sede): - N. 1 - SUSANNA PIETRELLI - 29/11/ PTRSNN68S29D649A - susanna.pietrelli@usl8.toscana.it CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Ospedale San Donato Arezzo Via Pietro Nenni 20 - HA SVOLTO IL CORSO DI FORMAZIONE -corso Base svolto in data 05/06/2013 sede del corso Arezzo Ospedale S. Donato N. 2 - MASSIMO MORIANI - 02/06/ MRNMSN01A41H901N - m.moriani@usl8.toscana.it CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Ospedale Valdarno S. Maria alla Gruccia Montevarchi Piazza del Volontariato 1 - HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO -corso Workshop in data 22/01/2013 sede del corso Arezzo Ospedale S. Donato N. 3 - FRANCESCA BOLDI - 15/04/ BLDFNC78D55F628G - francesca.boldi@usl8.toscana.it

11 - CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Ospedale Valdichiana Cortona Centro Abitato Fratta 1 - HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO corso Workshop in data 22/01/2013 sede del corso Arezzo Ospedale San Donato N. 4 - ROSSELLA TONVERONACHI - 12/05/ TNVRSL65E52G879N - rossella.tonveronachi@usl8.toscana.it CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Ospedale Bibbiena Bibbiena Viale Filippo Turati 40 - HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO corso Workshop in data 22/01/2013 sede del corso Arezzo Ospedale San Donato N. 5 - MICHELA MILLI - 30/11/ MLLMHL71S70C745R - michela.milli@usl8.toscana.it CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Ospedale Valtiberina Sansepolcro Via Francesco Redi 11

12 - HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO corso Workshop in data 22/11/2013 sede del corso Arezzo Ospedale San Donato 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale: Incontro con i Responsabili delle strutture per illustrare finalità e contenuti del Servizio Civile Invio ai dipendenti coinvolti nei settori d intervento dei volontari di una comunicazione personalizzata per illustrare il Servizio Civile Regionale e i contenuti del progetto (Altro) Richiesta di pubblicazione di comunicati stampa a quotidiani con cronaca locale e TV locali, organizzando anche interviste con possibile partecipazione dei volontari in servizio. (Altro) Pubblicazione dei progetti e del Bando di selezione sulla Intranet aziendale sul sito Iinternet e sulla pagina Facebook Aziendale (attività informatica) Depliants e manifesti distribuiti presso l Informagiovani dei Comuni coinvolti, dei Centri per l impiego, gli Istituti scolastici, l Università, gli Enti e le Associazioni del territorio (Attività cartacea) Partecipazione ad Incontri pubblici di promozione condivisi con altri Enti di servizio civile del territorio aretino e rivolti ai giovani presso la sede di INFORMAGIOVANI di Arezzo. Visita presso le quinte classi degli Istituti superiori per illustrare e sensibilizzare gli studenti sul valore del Servizio Civile e sui progetti offerti dalla ASL8 (incontri sul territorio) 18) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto: Obiettivo del sistema di monitoraggio è quello di condurre una valutazione sotto due aspetti: 1) grado di soddisfazione dei volontari; 2) raggiungimento degli obiettivi dichiarati. Ciò permetterà: nel corso dello svolgimento del progetto, interventi correttivi volti in primo luogo al buon funzionamento del sistema di servizio civile ed al contenimento sia di conflitti che di fenomeni quali l abbandono del progetto di servizio da parte dei volontari, per evidente discrasia tra quanto dichiarato e quanto attuato; 12

13 VARIABILI ED INDICATORI UTILIZZATI PER LA MISURAZIONE DELL EFFICIENZA E DELL EFFICACIA DELLE ATTIVITA PREVISTE DAL PROGETTO E DI QUELLE RELATIVE ALLA FORMAZIONE DEI VOLONTARI Il ritorno formativo per i volontari in servizio civile è misurabile dagli strumenti approntati nei sistemi di tutoraggio e formazione e cioè: autovalutazione rispetto al percorso di servizio volontario civile; valutazione del percorso di formazione; valutazione del tutoring; individuazione di elementi critici e/o conflittuali ; individuazione di aspetti significativi dell'esperienza servizio volontario civile; raggiungimento di obiettivi formativi e personali. grado di partecipazione alle attività; grado di condivisione degli obiettivi e delle finalità dell'organizzazione Gli incontri, due nel corso dell anno: il primo dopo sei mesi dall inizio del servizio ed il secondo al temine dello stesso, vengono curati dalla psicologa che attraverso la somministrazione di questionari e soprattutto con interventi di supervisione per ciascun progetto, rileva i punti di forza e le criticità che i volontari descrivono liberamente in relazione al proprio percorso.. 19) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35: nessuno 20) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive utilizzate per l'acquisto di beni o servizi destinati ai giovani in servizio: COSTO FORMAZIONE (tot. 82 ore) ,00 La formazione viene attuata con personale dipendente. Il calcolo è stato effettuato sulla paga oraria di ciascun dipendente a seconda dell inquadramento contrattuale (qualifica) e moltiplicata per le ore a lui assegnate. COSTO DIVISE. 50,00 cad x 10 =. 500,00 L azienda fornisce a ciascun volontario 2 magliette polo, un pile con stampa del cognome e nome e 1 paio di pantaloni RIMBORSI PER SPESE DI TRASPORTO. 294,40 Si calcola il costo di n. 2 biglietti ferroviari per 2 volontari A/R San Giovanni Valdarno/Firenze (. 10,40 Cad.) e 2 biglietti per 8 volontari A/R Arezzo/Firenze (. 15,80) per partecipazione eventi promossi da Regione Toscana PUBBLICIZZAZIONE. 283,60 Si calcola la paga oraria di un assistente amministrativo per l impegno di n. 12 ore per la preparazione e consegna di volantini e manifesti alle sedi sopra descritte con utilizzo del mezzo aziendale. 13

14 TOTALE ,00 21) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: L Ente è in possesso di tutte le risorse necessarie: mette a disposizione i propri locali nell ambito delle sedi indicate al punto 15) In tutte le sedi sono presenti: postazioni PC + stampante + telefono + collegamento ad internet e posta elettronica, fax e fotocopiatrice. Inoltre sono disponibili aule didattiche per la formazione e per i focus group periodici di monitoraggio. Videoproiettori. Lavagne a fogli mobili. Materiale di cancelleria. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 22) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Tutti i volontari frequenteranno nell ambito della formazione specifica un corso teorico-pratico con un esame finale BLSD Basic Life Support Defribrillation che consente il rilascio da parte dell ASL 8 di attestato valido ai fini del C.V. riconosciuto da Enti terzi (vedi ad esempio Ass. di volontariato) e un Corso sicurezza, igiene e salute nel lavoro con rilascio di attestato ASL8. Formazione generale dei giovani 23) Sede di realizzazione: Ospedale San Donato Arezzo 24) Modalità di attuazione: In proprio presso l Ente con formatori dell Ente. In particolare il ruolo e gli obiettivi affidati alla formazione sono: fornire ai giovani gli strumenti conoscitive e le competenze per vivere correttamente l esperienza del servizio civile. sviluppare all interno degli Enti la cultura del servizio civile regionale 25) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: 14

15 lezioni frontali, lavoro di gruppo 26) Contenuti della formazione: La formazione viene realizzata in base ai seguenti moduli: 1. Identità del gruppo di volontari (è necessario che si formi lo spirito di gruppo e che i ragazzi inizino a conoscersi), questionario di ingresso ore 6 2. Il Servizio Civile Regionale. Storia del Servizio Civile ore 2 3. Normativa vigente, diritti e doveri del volontario ore 2 4. Senso di appartenenza e abilità sociale: dalle abilità sociali alla cittadinanza attiva ore 4 5. Il progetto che cos è. Il mio progetto di Servizio Civile ore 3 6. I protagonisti del Servizio Civile tra identità e diversità: figure e ruoli, enti volontari e altri. I pregiudizi e gli stereotipi: come cambiano, come gestirli. Gestire la diversità. ore 6 7. Analisi della mediazione quale strumento per la gestione del conflitto e riflessioni sull educazione alla pace n. 4 ore 8. Presentazione e organizzazione dell Asl 8 ore 4 9. La comunicazione quale elemento fondamentale nei rapporti fra Istituzione e cittadino ore 4) 10. Corso sicurezza, igiene e salute nel lavoro ore 6 27) Durata (espressa in ore): 41 Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani 28) Sede di realizzazione: Ospedale San Donato Arezzo 29) Modalità di attuazione: In proprio presso l Ente con formatori dell Ente 30) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: 15

16 Lezioni frontali, dinamiche non formali utilizzando il role playning, simulazioni sulle tematiche della comunicazione interpersonale, lavori di gruppo per confronto esperienze e verifica. 31) Contenuti della formazione: La formazione viene realizzata in base ai seguenti moduli: 1. Corso BLSD (Basic Life Support Defribrillation ) 8 ore 2. La comunicazione efficace come strumento terapeutico. Saper entrare in relazione con il paziente, il contesto familiare e il gruppo di lavoro 12 ore 3. La Protezione Civile 6 ore 4. Il Dipartimento di Emergenza Urgenza (DEU): aspetti logistici ed organizzativi; quali sono le figure professionali che lavorato nel Dipartimento, ruoli e compiti, 3 ore 5. Conoscenza dei percorsi ospedalieri in relazione alla funzione di pronto soccorso, con particolare riferimento agli ambulatori specialistici 2 ore 6. Processo clinico diagnostico in Pronto Soccorso 3 ore 7. Il triage ospedaliero 2 ora 8. Conoscenza del gruppo di lavoro 1 ora 9. I codici colore 2 ora 10. Conoscenza di elementi fondamentali di igiene e capacità di intervenire tempestivamente e con adeguatezza nelle principali situazioni di emergenza. 2 ore 32) Durata (espressa in ore): 41 Altri elementi 33) Presenza di almeno una delle altre figure previste per la gestione del servizio civile regionale (diversa dall'operatore di Progetto) che nell'ultimo anno abbia frequentato il corso di formazione o/e/o aggiornamento programmato dalla Regione Toscana (o si impegni a parteciparvi entro l'anno in cui si realizza il progetto): 1.Nome e cognome: CARLA DE ANTONIIS Ruolo Responsabile del Servizio Civile corso frequentato Workshop data del corso 22/01/2013 sede Arezzo ASL8 Ospedale S.Donato, Workshop data del corso 05/06/2013 sede Arezzo ASL8 Ospedale San Donato; 2. Nome e cognome: ELENA CAMERELLI Ruolo Formatore corso frequentato Workshop data del corso 22/01/2013 sede Arezzo ASL8 Ospedale San Donato 3. Nome e cognome: STEFANIA LIVI Ruolo Coordinatore di progetto corso frequentato Workshop data del corso 22/01/2013 sede Arezzo ASL8 Ospedale San Donato; 4.Nome e cognome: EDI FARNETANI Ruolo Responsabile di progetto si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI 34)Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto alla formazione aggiuntiva programmata dalla regione Toscana: SI 16

17 35) Attestazione che all'interno del medesimo bando sono stati presentati progetti per un numero complessivo di posti inferiori al 50% di quelli richiedibili in base alla categoria di appartenenza: NO n progetti presentati 7 n posti richiesti complessivamente: 36 36) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto ad almeno due manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle politiche giovanili della regione Toscana: SI 37) Coprogettazione tra i seguenti enti (è necessario allegare l'accordo sottoscritto dagli enti per la coprogettazione, da cui risulti l'ente capofila): Denominazione ente Codice RT Categoria d'iscrizione all'albo SCR Ente pubblico o privato Il sottoscritto Desideri Enrico nato a Bologna il 17/02/1951 in qualità di responsabile legale dell'ente ASL8 Arezzo dichiara che l'ente che rappresenta è in possesso di tutti i requisiti previsti per l'iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale (art. 5 comma 1 legge regionale n. 35 del 25/07/2006). Data, 15 maggio Il Responsabile legale dell Ente Dott. Enrico Desideri 17

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