OBESITA. condizione caratterizzata da BMI maggiore di 30
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- Giorgiana Stefani
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1 OBESITA condizione caratterizzata da BMI maggiore di 30 Obesità lieve (BMI tra 30 e 34,9) Obesità moderata (BMI tra 35 e 39,9) Obesità grave (BMI 40 e oltre) l obesità centrale, in cui il grasso si accumula soprattutto in addome, a livello dell omento e dei visceri, sembra correlata a un maggior rischio di ammalare di malattie cardiovascolari rispetto all obesità sottocutanea
2 Principali complicanze dell obesità Ipertensione arteriosa Diabete mellito con insulinoresistenza periferica sleep apnea syndrome obesity hypoventilation syndrome Difficoltà di mobilizzazione e precoce artrosi La tolleranza allo sforzo è minima e compaiono facilmente dispnea e tachipnea
3 Criteri di selezione per la chirurgia bariatrica (American Society for Bariatric Surgery) peso corporeo eccedente l ideale di almeno il 100% oppure BMI superiore a 36 obesità presente da almeno 5 anni assenza di cause endocrine di obesità fallimento di altre metodiche di controllo del peso presenza di complicanze (sindrome dell apnea ostruttiva; ipertensione arteriosa; scompenso cardiaco congestizio; diabete mellito; iperlipidemia; artrosi delle articolazioni degli arti inferiori) assenza di stati patologici non correlati all obesità cooperazione del paziente a un programma di follow-up a lungo termine assenza di patologie psichiatriche che facciano prevedere una scarsa compliance del paziente nel postoperatorio
4 Diagnosi infermieristiche/problemi collaborativi preoperatori - 1 Evento fisiopatologico Diagnosi infermieristica Problema collaborativo Obesità grave aumento della massa dei tessuti molli che ricoprono la gabbia toracica con deficit della meccanica respiratoria Obesità grave per disordine alimentare Rischio di alterazione della funzione respiratoria correlata a ridotta escursione diaframmatica secondaria ad obesità. Alterato mantenimento della salute, correlato a squilibrio tra l assunzione di calorie ed il consumo energetico. Ipertensione arteriosa secondaria a obesità patologica Deficit di movimento, difetti nella deambulazione, secondari all obesità, anche con patologie secondarie a carico del ginocchio e del piede Rischio di non adesione, correlato agli effetti collaterali negativi della terapia prescritta. Compromissione della mobilità correlata ad affaticamento secondario a peso eccessivo (obesità)
5 Diagnosi infermieristiche/problemi collaborativi preoperatori - 2 Disturbi dell autostima, del rapporto interpersonale, per obesità grave Intolleranza allo sforzo anche di entità limitata, per obesità Dispnea, sleep apnea, obesity hypoventilation syndrome Autostima cronicamente scarsa correlata a senso di degradazione e risposta degli altri alla condizione. Disturbo dell immagine corporea correlato agli effetti dell obesità sull aspetto. Intolleranza all attività correlata ad inadeguatezza delle fonti energetiche secondaria ad obesità. Intolleranza all attività, correlata ad insufficiente ossigenazione tissutale secondaria a compromissione respiratoria per obesità. Rischio di alterazione della funzionalità respiratoria correlata ad apnee notturne secondarie ad obesità.
6 QUALI PROBLEMI NELL ASSISTENZA CHIRURGICA A UN PAZIENTE OBESO? Problemi logistici: dimensioni della stanza e del letto; trasporto del paziente, ecc Necessità di presidi specifici: per la diagnostica (bracciale sfigmomanometro, bilancia, ad es.), per la terapia (letto operatorio; strumentario speciale, di lunghezza superiore alla norma, ad es.) Sicurezza del paziente e degli operatori: ad esempio, nello spostamento letto-poltrona, oppure dal letto operatorio al letto di degenza, ecc
7 QUESTI PAZIENTI Spesso non riescono ad eseguire l igiene personale per le loro dimensioni Spesso non sono autonomi negli spostamenti nella stanza o nel bagno Spesso rischiano di rimanere incastrati in mobili o punti di passaggio normali Se cadono a terra, non riescono ad alzarsi (a volte nemmeno con aiuto) e rischiano la vita Spesso non hanno accesso alla diagnostica strumentale per la presenza di tunnel o pannelli Lo strato adiposo può rendere pressochè impossibile posizionare un accesso venoso periferico, specie in urgenza
8 Tipo di intervento Caratteristiche e problemi postoperatori Diversione biliopancreatica By-pass gastrico Intervento restrittivo e malassorbitivo; provoca diarrea postoperatoria, deficit di vitamine liposolubili, osteoporosi Non del tutto reversibile (gastrectomia parziale) Intervento soprattutto restrittivo Quasi completamente reversibile Gastroplastica Intervento restrittivo, reversibile Frequenti, nel postoperatorio, i sintomi da reflusso gastroesofageo e il vomito By-pass digiunoileale Intervento malassorbitivo, che provoca gravi squilibri idroelettrolitici e malnutrizione Abbandonato nella pratica clinica
9 BENDING GASTRICO È un intervento reversibile: non si altera la normale anatomia dello stomaco SI PONE UNA CINTURA REGOLABILE INTORNO ALLA PARTE CRANIALE DELLO STOMACO in modo da ottenere un senso di sazietà precoce La cintura ( bending ) si regola iniettando aria o fisiologica attraverso un port-a-cath collegato alla cintura e posto sottocute in sede sottocostale
10 DIVERSIONE BILIOPANCREATICA (Intervento di Scopinaro) Resezione gastrica parziale con affondamento del moncone duodenale Creazione di una Y con piede d ansa a 50 cm dalla valvola ileociecale Tra stomaco e piede d ansa si crea un tratto di 200 cm percorso solo dagli alimenti INTERVENTO RESTRITTIVO E MALASSORBITIVO SOLO IN PARTE REVERSIBILE
11 Diagnosi infermieristiche/problemi collaborativi postoperatori Evento fisiopatologico Diagnosi infermieristica Problema collaborativo Presenza di gas (CO2) nel sottocute del collo (pneumomediastino iatrogeno intraoperatorio) Ansia correlata alla percezione del gonfiore dei tessuti molli del collo. Deficit delle capacità cognitive correlato a compromissione del trasporto di ossigeno a livello respiratorio secondario a riassorbimento di CO2 per insorgenza di pneumomediastino intraoperatorio. Diarrea da malassorbimento per accelerato transito, alla ripresa della canalizzazione Rischio di disidratazione (deficit del volume dei liquidi) correlato ad aumento delle perdite secondario a diarrea.
12 RISULTATI Perdita di peso del 40-60% rispetto al peso iniziale Normalizzazione della glicemia e colesterolemia ANEMIA SIDEROPENICA E CARENZA VIT B12 (manca l antro!) OSTEOPOROSI IPOVITAMINOSI A E D ALCUNI PAZIENTI INGRASSANO NUOVAMENTE
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