The AR Factor. Il valore economico dell Accounts Receivable Finance (Finanziamento dei crediti commerciali) per le principali economie europee

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1 The AR Factor Il valore economico dell Accounts Receivable Finance (Finanziamento dei crediti commerciali) per le principali economie europee

2 Sommario Media Executive Summary 1 1: Introduzione 6 2: Italia 9

3 Media Executive Summary Lo scopo di questa ricerca è valutare i vantaggi apportati dal finanziamento dei crediti commerciali (accounts receivable finance) alle quattro maggiori economie nazionali europee, oltre che alle singole aziende finanziate. Il presente report ha l obiettivo, per la prima volta, di quantificare come gli attuali livelli di finanziamento dei crediti commerciali contribuiscano alla produzione economica e di valutare come il loro maggiore utilizzo possa migliorare ulteriormente le prestazioni economiche dei paesi. L attuale valore del finanziamento dei crediti commerciali per le principali economie europee è significativo e il valore potenziale che potrebbe scaturire da una sua maggiore diffusione è ancora più elevato. I modelli econometrici adoperati per questa relazione rivelano che, al tasso corrente di crescita e utilizzo, nel 2020 quasi 59 miliardi di euro del PIL trimestrale combinato di Francia, Germania, Italia e Regno Unito dipenderanno dall esistenza del finanziamento dei crediti commerciali. Cosa forse ancora più importante, se l utilizzo del finanziamento dei crediti commerciali dovesse aumentare a livelli di assunzione maggiori, l impatto sulla crescita futura sarebbe enorme. In questo scenario, per il 2020 il PIL combinato di queste quattro nazioni potrebbe aumentare di altri 53 miliardi di euro a trimestre. Il finanziamento dei crediti commerciali Cos è il finanziamento dei crediti commerciali? Il finanziamento dei crediti commerciali prevede l accesso al finanziamento da parte delle aziende attraverso la garanzia delle fatture o del portafoglio commerciale, oppure attraverso la cessione di tali fatture a terzi. I due tipi di finanziamento più noti sono: Sconto fatture: Lo sconto delle fatture consente all azienda di ottenere dei fondi a fronte delle fatture relative alle proprie vendite prima che il cliente ne abbia effettivamente eseguito il pagamento. Per fare ciò, l azienda prende a prestito una percentuale del valore del proprio libro vendite da una società finanziaria, usando di fatto le fatture di vendita non ancora incassate a titolo di garanzia collaterale per il prestito. Factoring: il factoring è uno strumento finanziario che consente ad una società di riscuotere le fatture in pochi giorni. Mette a disposizione delle aziende, solitamente PMI, il capitale circolante per poter svolgere la propria attività, pagare i fornitori e svilupparsi. Il factoring prevede la cessione delle proprie fatture con uno sconto per ottenere contante immediato. La società di factoring aspetta quindi di ottenerne il pagamento, mentre l azienda che usufruisce del factoring ottiene l uso immediato dei fondi. In totale, nel 2010 il volume del credito elargito tramite il finanziamento di crediti commerciali in tutta Europa è stato di milioni di euro 1. Secondo la Federazione per il factoring e la finanza commerciale della UE (EU Federation for Factoring and Commercial Finance), tale cifra rappresenta l 8,43% del PIL totale della EU nel Il finanziamento dei crediti commerciali offre una serie di netti vantaggi alle aziende rispetto alle forme di credito tradizionali. Questi comprendono: la concessione di finanziamenti a brevissimo termine senza che l azienda debba fornire delle garanzie supplementari; il miglioramento dei flussi di cassa grazie ai tempi inferiori di esecuzione nell ottenere nuova liquidità attraverso il finanziamento dei crediti commerciali; la flessibilità nei modi in cui viene usato il finanziamento, che consente così la possibilità di soddisfare dei bisogni immediati, e un più facile accesso attraverso una procedura ben più semplice di presentazione della domanda. Il finanziamento dei crediti commerciali costituisce inoltre una protezione verso le fatture non pagate. A livello industriale, il settore manifatturiero è un esponente di primo piano nell uso del portafoglio commerciale per finanziare la crescita e superare la crisi economica. Figura 1 - Penetrazione del finanziamento dei crediti commerciali Regno Unito Germania Francia Italia 15% 10% 5% 0% % PIL % PMI Benché venga riconosciuto sempre di più come un alternativa al credito bancario tradizionale, l uso del finanziamento dei crediti commerciali non è largamente diffuso se paragonato ad altri strumenti finanziari: Nel Regno Unito, l Asset Based Finance Association (ABFA) stima che PMI, su un milione di PMI presenti nel paese, si avvalgano del finanziamento dei crediti commerciali Ciò significa che, in termini di numero di aziende, la penetrazione nel Regno Unito è solo del 4,1% Tuttavia, se misurata come proporzione del PIL finanziata attraverso i crediti commerciali, la penetrazione è molto più elevata e si stima essere del 13,34% In Francia, aziende hanno usufruito di questo tipo di finanziamento nel 2010, ovvero il 3,1% di tutte le PMI francesi In Germania invece, benché il factoring rappresenti il 5% del PIL del 2010, soltanto aziende hanno utilizzato il factoring, Questo dato corrisponde a meno dell 1% di tutte le PMI tedesche In Italia, aziende (poco meno del 2% di tutte le PMI) fanno uso del finanziamento dei crediti commerciali, ma il 9,78% del PIL viene finanziato attraverso l uso del factoring In base ai dati per il 2009 del Department for Business, Innovation and Skills (Dipartimento per il commercio, l innovazione e le competenze), indicanti che nel Regno Unito le società con un numero di dipendenti fra 2 e 250 erano 1,02m In base ai dati dell INSEE per il 2009 indicanti che in Francia le società con un numero di dipendenti fra 2 e 250 erano 1,19m 5 In base ai dati dell ifm Bonn per il 2009 indicanti che in Germania le società con un numero di dipendenti fra 2 e 250 erano 1,2m 6 In base ai dati dell ifm Bonn per il 2009 indicanti che in Germania le società con un numero di dipendenti fra 2 e 250 erano 1,2m

4 Metodologia Al fine di valutare i benefici del finanziamento dei crediti commerciali e quantificarne l impatto economico, GE Capital ha preso in esame i vantaggi economici di questa forma di finanziamento in quattro importanti mercati: Regno Unito, Francia, Italia e Germania. I risultati si basano su un analisi approfondita dei dati sul credito e sulle altre attività a base garantita, su statistiche di carattere economico e finanziario e sulle considerazioni offerte da governi e banche centrali, su dati di proprietà di GE Capital in relazione ai trend nell utilizzo delle varie forme di finanziamento dei crediti commerciali, su interviste con operatori nei settori commerciale e finanziario e con organizzazioni governative e, infine, su interviste con oltre 50 aziende che si avvalgono di questo tipo di finanziamento. Partendo da questi risultati e punti di vista, è stato elaborato, per ognuna delle economie prese in considerazione, un modello econometrico che quantifica i vantaggi economici derivanti dall utilizzo attuale e futuro del finanziamento dei crediti commerciali. Tre diversi scenari sono stati presi in esame, applicando il modello econometrico nel breve (3 anni), medio (5 anni) e lungo periodo (10 anni). I modelli alla base di quest analisi si basano su ampi database relativi ai dati economici, finanziari, aziendali, demografici e del mercato del lavoro per ciascuno dei quattro paesi europei. Un modello econometrico è stato quindi assegnato a ciascuno dei quattro paesi oggetto della presente relazione. I modelli operano attraverso la disaggregazione dei settori industriali, dei fattori di produzione, delle spese domestiche e pubbliche, oltre che del commercio estero e degli investimenti per ciascuno dei quattro paesi. Maggiori informazioni sulla creazione di questo modello e dei risultati dettagliati sono reperibili alla pagina 6 della presente relazione. THE AR FACTOR Vantaggi del finanziamento dei crediti commerciali Concessione di finanziamenti a brevissimo termine consente un finanziamento a brevissimo termine senza che l azienda debba fornire delle garanzie supplementari Miglioramento del flusso di cassa i tempi in cui si ottengono i fondi attraverso il finanziamento dei crediti commerciali sono inferiori rispetto alle forme tradizionali di credito Flessibilità nell utilizzo del finanziamento il factoring consente che i fondi vengano utilizzati per soddisfare qualsiasi bisogno immediato dell azienda Procedura più facile per la presentazione della domanda il numero di documenti necessari per ottenere il finanziamento dei crediti commerciali è solitamente ben inferiore rispetto al normale credito bancario. Protezione dal mancato pagamento delle fatture per il factoring il rischio del mancato pagamento viene interamente trasferito al factor Il valore del finanziamento dei crediti commerciali Oltre ad analizzare gli effetti positivi derivanti dall uso corrente dell AR finance e da un suo uso ancor più diffuso, lo studio esamina quanto le quattro economie dipendano dal finanziamento dei crediti commerciali per finanziare la crescita prevista del PIL. La nostra analisi dimostra che, se il finanziamento dei crediti commerciali cessasse di essere disponibile alle aziende nei paesi presi in esame e se i vantaggi derivanti dal suo utilizzo venissero rimossi, tutte le quattro economie ne risentirebbero in maniera critica e, in futuro, vedrebbero una crescita limitata. Per quantificare il valore del finanziamento dei crediti commerciali per le quattro economie esaminate nella presente relazione, abbiamo osservato l effetto che si avrebbe se tale finanziamento venisse immediatamente rimosso da ciascuna economia. Data la portata del finanziamento dei crediti commerciali e la sua importanza quale fonte di capitale d esercizio, e considerando anche la disponibilità di forme alternative di finanziamento, il nostro modello mostra che le maggiori economie europee subirebbero un impatto immediato e significativo: nelle quattro economie, si volatilizzerebbero 16,92 miliardi di euro dal PIL combinato nel quarto trimestre del

5 I vantaggi di una diffusione più ampia Sulla base dei risultati del modello, tutte le quattro economie europee potrebbero beneficiare di un vantaggio significativo da un uso più diffuso del finanziamento dei crediti commerciali. Esiste una serie di barriere alla diffusione più ampia del finanziamento dei crediti commerciali che hanno sinora limitato la penetrazione in tutta Europa. Se tali ostacoli dovessero essere superati, il numero di aziende che utilizzano questo strumento potrebbe triplicarsi nel caso della Francia ed essere ancor più elevato nel caso della Germania. Figura 2 - Situazione attuale e potenziale maggiore utilizzo del finanziamento dei crediti commerciali. No. di Aziende Regno unito Germania Francia Italia Attuale 42,000 12,000 35,000 37,000 Potenziale 105, , , ,000 In base alle consultazioni con le associazioni di factoring in ciascuno dei quattro mercati che si trovano al centro della presente relazione, risulta un consenso generale sul fatto che il 6-10% delle aziende in ciascun mercato che attualmente non utilizzano il finanziamento dei crediti commerciali potrebbero utilizzarlo traendone un beneficio. A questo dato corrisponderebbe il 15-20% di aumento in termini di PIL. Barriere ad una diffusione più ampia Come mostrano i risultati principali del modello, benché il finanziamento dei crediti commerciali stia già producendo un considerevole risultato economico, le opportunità sono ben maggiori, sia come numero di aziende che potrebbero avere accesso a questo finanziamento e ottenendone un impulso alla crescita, sia, di conseguenza, in termini di impatto economico complessivo che una maggiore adozione potrebbe generare. Ai fini del presente studio, l effetto generale di un adozione più ampia è un esercizio teorico. Ciononostante, queste maggiori opportunità esistono davvero e potrebbero concretizzarsi sia per le singole aziende che per l economia in generale, tramite il superamento di alcune delle principali barriere che sono state individuate nell ambito di questa ricerca. In particolare, la scarsa conoscenza e l immagine percepita sono delle barriere significative che potrebbero essere affrontate attraverso programmi educativi e di supporto provenienti da governi, associazioni commerciali e operatori del settore, e possibilmente da una collaborazione congiunta fra i tre. Questi due aspetti sono risultati essere le barriere più comunemente citate nelle nostre interviste con le aziende che già si avvalgono del finanziamento dei crediti commerciali. L ulteriore flessibilità di cui possono godere le aziende che utilizzano il finanziamento dei crediti commerciali comporterebbe la possibilità di portare migliori flussi di cassa e riserve di capitale d esercizio, che a loro volta consentirebbero alle aziende di soddisfare la domanda, espandersi e crescere in modo più efficiente. Questo avrebbe inizialmente un effetto modesto sulla situazione economica e occupazionale in ciascun mercato, ma tuttavia nel tempo contribuirebbe a creare un effetto positivo rilevante sugli utili netti. Entro la fine del 2015, l economia della Francia crescerebbe di altri 4,4 miliardi di euro ed entro il 2020 questo dato arriverebbe a 13,5 miliardi di euro in più a trimestre, il che significa che l economia crescerebbe di un ulteriore 2,8%. In Germania tale effetto sarebbe superiore a causa della penetrazione relativamente bassa dell utilizzo odierno del finanziamento dei crediti commerciali rispetto al Regno Unito e alla Francia, e in virtù di un aspettativa di crescita dell economia di un ulteriore 2,9% entro la fine del Crescita potenziale - impatto economico dell utilizzo ottimale del finanziamento dei crediti commerciali T T T Ulteriore PIL trimestrale Ulteriore PIL trimestrale (%)* Ulteriore PIL trimestrale Ulteriore PIL trimestrale (%)* Ulteriore PIL trimestrale Ulteriore PIL trimestrale (%)* Regno Unito 0.54mld 0.17% 2.77mld 0.75% 8.63mld 2.09% Germania 1.23mld 0.22% 6.12mld 1.03% 18.62mld 2.90% Francia 0.91mld 0.22% 4.42mld 0.99% 13.48mld 2.78% Italia 0.84mld 0.28% 4.06mld 1.27% 12.17mld 3.57% Totale 3.52mld 0.22% 17.37mld 1.01% 52.90mld 2.83% Regno Unito* ( ) 0.44mld 2.25mld 6.99mld *Come percentuale del PIL trimestrale attualmente atteso *Conversione della sterlina inglese sulla base dei tassi effettivi di cambio reali all aprile

6 I seguenti grafici mostrano il valore del finanziamento dei crediti commerciali per le 4 economie europee tra il T e il T Valore del finanziamento crediti per l'economia britannica (Previsione trimestrale PIL, in miliardi di ) GBP Quarto trimestre 2015: Valore aggiuntivo potenziale: 2,25 miliardi Valore all'adozione attuale: 6,85 miliardi Quarto trimestre 2020: Valore aggiuntivo potenziale: 7 miliardi Valore all'adozione attuale: 10,67 miliardi } Valore potenziale totale: 17,67 miliardi, 5,18% del PIL* Quarto trimestre 2011: Valore aggiuntivo potenziale: 0,44 miliardi Valore all'adozione attuale: 4,91 miliardi 270 Valore aggiuntivo potenziale del finanziamento crediti Valore del finanziamento crediti all'adozione attuale Previsione trimestrale PIL togliendo il finanziamento 250 *Percentuale della previsione trimestrale PIL ad utilizzo ottimale del finanziamento crediti Valore del finanziamento crediti per l'economia italiana (Previsione trimestrale PIL, in miliardi di ) EUR 360 Quarto trimestre 2020: Valore aggiuntivo potenziale: 12,17 miliardi Valore all'adozione attuale: 11,90 miliardi Quarto trimestre 2015: Valore aggiuntivo potenziale: 4,06 miliardi Valore all'adozione attuale: 6,25 miliardi } Valore potenziale totale: 24,1 miliardi 6.82% del PIL* 320 Quarto trimestre 2011: Valore aggiuntivo potenziale: 0,84 miliardi Valore all'adozione attuale: 3,76 miliardi Valore aggiuntivo potenziale del finanziamento crediti Valore del finanziamento crediti all'adozione attuale Previsione trimestrale PIL togliendo il finanziamento *Percentuale della previsione trimestrale PIL ad utilizzo ottimale del finanziamento crediti Valore del finanziamento crediti per l'economia francese (Previsione trimestrale PIL, in miliardi di ) EUR 520 Quarto trimestre 2020: Valore aggiuntivo potenziale: 13,48 miliardi Valore all'adozione attuale: 15,50 miliardi Quarto trimestre 2015: Valore aggiuntivo potenziale: 4,42 miliardi Valore all'adozione attuale: 7,38 miliardi } Valore potenziale totale: 28,9 miliardi, 5,8% del PIL* 460 Quarto trimestre 2011: Valore aggiuntivo potenziale: 0,91 miliardi Valore all'adozione attuale: 3,95 miliardi Valore aggiuntivo potenziale del finanziamento crediti Valore del finanziamento crediti all'adozione attuale Previsione trimestrale PIL togliendo il finanziamento *Percentuale della previsione trimestrale PIL ad utilizzo ottimale del finanziamento crediti 4

7 Valore del finanziamento crediti per l'economia tedesca (Previsione trimestrale PIL, in miliardi di ) EUR 520 Quarto trimestre 2020: Valore aggiuntivo potenziale: 18,62 miliardi Valore all'adozione attuale: 18,24 miliardi Quarto trimestre 2015: Valore aggiuntivo potenziale: 6,12 miliardi Valore all'adozione attuale: 7,62 miliardi } Valore potenziale totale: 28.9bn 5.8% of GDP* 460 Quarto trimestre 2011: Valore aggiuntivo potenziale: 1,23 miliardi Valore all'adozione attuale: 3,15 miliardi Valore aggiuntivo potenziale del finanziamento crediti Valore del finanziamento crediti all'adozione attuale Previsione trimestrale PIL togliendo il finanziamento *Percentuale della previsione trimestrale PIL ad utilizzo ottimale del finanziamento crediti Barriere alla diffusione del factoring Scarsa conoscenza: Molte PMI hanno una conoscenza limitata degli strumenti finanziari legati ai crediti commerciali quale alternativa al finanziamento bancario o ad altre fonti di finanziamento del capitale circolante. Immagine: Vi è una percezione errata ma diffusa che questo tipo di finanziamento sia principalmente di utilità per le aziende che si trovano in difficoltà. Costo: Molte delle aziende intervistate ai fini di questa relazione hanno riportato che il costo del finanziamento dei crediti commerciali può essere un fattore limitante per dei livelli di utilizzo maggiori. Flessibilità verso il basso: Benché la flessibilità del finanziamento dei crediti commerciali sia uno dei suoi maggiori vantaggi, l ambito di utilizzo di tale finanziamento diminuisce in modo commisurato nel momento in cui il portafoglio ordini dovesse ridursi Svantaggi relativi al settore d attività: Le società finanziarie che erogano finanziamenti dei crediti commerciali impongono delle assicurazioni contro il rischio di insolvenza della clientelaalle singole aziende, e questo tipo di finanziamento potrebbe talvolta non essere disponibile per alcuni settori industriali. Complessità: Vi è la percezione che il factoring sia un meccanismo relativamente complesso che richiede un ulteriore investimento nei sistemi di gestione finanziaria. 5

8 1. Introduzione Scopo del rapporto 1.1 Il presente rapporto mette in risalto l attuale e crescente importanza del finanziamento crediti come mezzo utilizzato dalle imprese europee in risposta alle opportunità fornite dalla fase di espansione post-recessione del ciclo economico. Prende in considerazione l utilizzo attuale e il potenziale futuro del finanziamento crediti in quattro mercati europei: Francia, Germania, Italia e Regno Unito. 1.2 Il finanziamento crediti opera in maniera molto diversa rispetto al prestito o allo scoperto bancario, in quanto il denaro non viene concesso in prestito a un impresa: al contrario, l impresa vende un credito (cioè, un attività finanziaria reale e tangibile) allo scopo di raccogliere capitali. Il finanziamento crediti offre dei meccanismi finanziari alternativi flessibili, assieme all assistenza clienti disponibile per le PMI e le organizzazioni di maggiori dimensioni, con un ampia gamma di applicazioni, tra cui migliore flusso di cassa, controllo dei crediti esternalizzato, una linea di credito flessibile ed effettiva in grado di crescere e contrarsi in linea con le necessità dell impresa. Approccio 1.3 Lo studio ha impiegato cinque diversi elementi di ricerca per stimare l importanza attuale e potenziale futura del finanziamento crediti per i quattro mercati europei. Gli elementi d analisi sono spiegati di seguito. 1.4 In primo luogo, è stata eseguita una revisione in archivio delle informazioni e dei documenti disponibili provenienti da varie fonti, tra cui: statistiche mensili, trimestrali e annuali sul prestito e sull assistenza alle piccole imprese nei quattro territori statistiche sull attività di finanziamento crediti nei quattro territori statistiche economiche e finanziarie e commenti prodotti dalle banche centrali e da altre fonti altri dati e informazioni prodotti da reti commerciali e finanziarie del settore, così come da altri commentatori nei quattro Paesi e a livello paneuropeo. 1.5 In secondo luogo, abbiamo intrapreso una revisione delle informazioni riservate ottenute in concessione dai database interni di GE Capital, compresi i dati sulle tendenze di utilizzo dei prodotti di finanziamento crediti nel periodo a partire dal Inoltre, sono state svolte consultazioni mirate con attori chiave del settore finanziario nei quattro Paesi e a livello paneuropeo, comprendendo i rappresentanti delle banche centrali dei quattro Paesi, le pubbliche amministrazioni responsabili dello sviluppo e della crescita delle PMI, così come le principali organizzazioni commerciali nei quattro Paesi. 1.7 Poi, abbiamo realizzato una serie di interviste per studi casistici con oltre 50 aziende che utilizzano il finanziamento crediti nei quattro Paesi. Lo scopo di tali interviste era di esaminare nel dettaglio quali i vantaggi alle imprese associati al finanziamento crediti (secondo la percezione degli utenti), e i vantaggi/ svantaggi degli strumenti di finanziamento crediti rispetto ai prodotti alternativi. Nella maggior parte dei casi, le aziende erano dei clienti di GE Capital, e le interviste sono state condotte solitamente con i loro Direttori finanziari. 1.8 Per finire, attingendo dai risultati e dalle informazioni ottenute da questi primi quattro elementi d analisi, SQW ha impiegato modelli economici in grado di quantificare i maggiori vantaggi economici offerti alle economie ospitanti dall utilizzo presente e futuro degli strumenti di finanziamento crediti. I modelli economici hanno preso in considerazione vari scenari futuri a breve (3 anni), medio (5 anni) e lungo termine (10 anni) per ciascuno dei quattro Paesi della regione EMEA. L approccio relativo alla creazione del modello viene spiegato più dettagliatamente nel seguente paragrafo. Approccio alla creazione del modello 1.9 I modelli che consolidano l analisi si basano su ampi database di dati economici, finanziari, commerciali, relativi al mercato della manodopera e demografici per i quattro Paesi della regione EMEA. Un modello econometrico è impiegato per ciascuno dei quattro Paesi della regione EMEA considerato in questo rapporto I modelli sono guidati da insiemi stimati di equazioni che coprono il consumo, l investimento, la produttività, il commercio, i prezzi, la domanda di materiali, i fattori del mercato della manodopera (domanda e fornitura di manodopera, abilità e professioni) e le tendenze demografiche sottostanti. Di seguito viene indicata una rappresentazione semplificata della struttura del modello economico sottostante: Figura 1: Modello econometrico: schema Spesa Reddito Fonte: SQW Exportazioni Domanda Investimento Occupazione Prodotto Importazioni 1.11 I modelli funzionano disaggregando settori industriali, fattori di produzione, spese governative e interne, così come commercio e investimento estero per ciascuno dei quattro Paesi. I modelli 6

9 incorporano una struttura fattore produttivo-prodotto per identificare le interrelazioni tra i settori industriali e le altre attività economiche, che consentono la simulazione di un interazione dinamica e feedback tra le diverse parti dell economica: settori industriali, governo, consumatori e commercio internazionale I modelli incorporano relazioni econometriche temporali e relazioni fattore produttivo-prodotto trasversali. La domanda aggregata è stimata utilizzando le funzioni di consumo, le equazioni di investimento di importazione-esportazione. Nei modelli, viene apportato dinamismo attraverso ipotesi riguardanti i tassi futuri di innovazione e la crescita di produttività nei diversi settori dell economia. Caso di riferimento 1.13 Il punto iniziale è stato lo sviluppo di un caso di riferimento: uno scenario centrale per ciascuno dei quattro Paesi della regione EMEA basato sulle tendenze macro-economiche già esistenti a livello globale ed europeo così come sulle tendenze e problematiche nazionali specifiche per ciascun Paese Le proiezioni settoriali per il risultato economico 7 in base allo scenario del caso di riferimento sono supportate da dati risalenti al T1 del Le previsioni hanno coperto un totale di 28 settori industriali e commerciali di ciascun Paese 8. Le previsioni sono state generate su base trimestrale per il periodo compreso tra T e T4 2030, ma il presente rapporto si concentra sul periodo fino al T4 2020, e in particolare su: previsione a breve termine (T4 2013) previsione a medio termine (T4 2015) previsione a lungo termine (T4 2020) Nel caso di riferimento, si presume che non esista un cambiamento fondamentale della domanda o della fornitura di prodotti di finanziamento crediti nei quattro Paesi. Ciò significa che, nel caso di riferimento, si presume che i mercati finanziari continuino a operare in linea con le tendenze recenti e sottostanti. Su questa base, le previsioni econometriche attuali sono state impiegate per fornire una stima delle tendenze economiche sottostanti attese per il futuro per i 28 settori di ciascuno dei quattro Paesi per il periodo compreso fino al T4 del Utilizzando poi le previsioni del caso di riferimento quale punto di partenza, sono stati sviluppati due scenari futuri alternativi: uno scenario contributo attuale e uno scenario a crescita accelerata. La base per sviluppare i due scenari alternativi viene spiegata di seguito. Scenario Contributo attuale ; ritiro dei finanziamenti crediti 1.17 Questo scenario modella un futuro alternativo in cui la disponibilità di prodotti di finanziamento crediti in ciascuno dei quattro mercati della regione EMEA viene rimossa, partendo dal Il punto di partenza per tale scenario è la creazione di una situazione ipotetica dove il finanziamento crediti diventi indisponibile più o meno da un giorno all altro. Questo potrebbe essere il risultato, ad esempio, di una modifica nella legislazione o in una Direttiva UE. Va sottolineato che questa situazione non è considerata molto probabile: è tuttavia uno strumento per valutare il valore del contributo esistente dei prodotti di finanziamento crediti in ciascuno dei quattro Paesi La catena logica che consolida il funzionamento dello scenario è la seguente: la rimozione dell accesso a prodotti di finanziamento crediti avrà, per molte aziende, il risultato di rendere più difficile (o scomodo) e/o più costoso da ottenere il finanziamento efficiente di capitale circolante. Per le aziende interessate, questo comporterà maggiori difficoltà e/o costi nell eseguire progetti di investimento, R&S, innovazione dei prodotti, sviluppo di nuovi mercati (incluse le esportazioni) e/o investimento nello sviluppo della forza lavoro. Nel tempo, l impatto netto a un finanziamento limitato, meno flessibile e/o più costoso porterà a una ridotta attività commerciale da parte delle aziende interessate, con impatti a catena sulle altre aziende all interno della catena di approvvigionamento come conseguenza di una ridotta domanda di materiali, prodotti intermedi e manodopera 1.19 L impatto delle ipotesi sul modello consistono in due effetti: un impatto immediato sulle aziende che non riescono a trovare alternative adatte, convenienti e accessibili al finanziamento crediti (che di conseguenza avrà impatti secondari su altre aziende nella catena di approvvigionamento) effetti a più lungo termine sul potenziale di crescita dell economia considerata nella sua interezza, come risultato della non-disponibilità del finanziamento crediti Le correzioni al ribasso dei tassi di crescita medi annuali del settore per il prodotto economico eseguite nello scenario contributo attuale si sono basate sulle prove raccolte attraverso la ricerca in archivio, le interviste agli attori e agli utenti commerciali condotte da SQW per questo studio L approccio utilizzato per valutare la potenziale suscettibilità di ciascuno dei 28 settori sia all immediato ritiro del finanziamento crediti che alla maggiore concorrenza per prodotti alternativi La scala delle correzioni varia da zero (mancanza di predisposizione) a una correzione massima per i settori che sono stati valutati come i più sensibili alla mancata disponibilità di fonti flessibili di finanziamento di capitale circolante. La scala delle correzioni varia da zero a una correzione massima al ribasso di 0,025% all anno al tasso atteso di crescita futura dei settori che sono più predisposti a disponibilità limitata di finanziamento di capitale circolante. Tuttavia, la scala di correzioni per i settori predisposti non era la stessa in tutti i quattro Paesi. Questo perché le prove raccolte durante la fase di sviluppo dello studio hanno suggerito che l estensione dell utilizzo attuale e storico di prodotti di finanziamento crediti è cambiata notevolmente per alcuni settori in ciascuno dei quattro Paesi Come conseguenza di tali correzioni di settore, basate 7 Il prodotto economico è il valore dei beni e dei servizi prodotti nel periodo di tempo in ciascun Paese. Il valore del prodotto economico è uno dei vari modi di misurare il PIL; gli altri approcci si concentrano invece rispettivamente sulla spesa e sui redditi. 8 Al presente rapporto è allegato un elenco completo dei settori. 9 Le previsioni econometriche sottostanti sono state prodotte a maggio del

10 sulle prove emerse durante la fase di ricerca dello studio, le correzioni ai tassi attesi di crescita futura dei settori sono state determinate e inserite nel modello come fattore produttivo. Il modello econometrico calcola quindi le conseguenze secondarie e successive su tutti i settori dell economia derivanti dalle conseguenze primarie. Per esempio, per settori per cui si prevedono conseguenze negative dirette dalla disponibilità limitata del finanziamento crediti, le attività di tali settori acquisteranno importi ridotti di beni intermedi e altri fattori di produzione, il ché si ripercuoterà negativamente su quelle attività che forniscono tali beni intermedi e altre risorse. Ciò avrà come conseguenza livelli di acquisti inferiori da parte di tali aziende e quindi le conseguenze si estenderanno sull intera economia. Correzioni simili sono state applicate anche per i tassi di crescita annuali dell occupazione Dopo di che, sono stati modellati gli impatti a catena e a valle su altri settori industriali e commerciali derivanti dalle ridotte prestazioni future dei settori predisposti utilizzando delle equazioni che coprono gli investimenti, la produttività, il commercio, la domanda di materiali e i fattori del mercato della manodopera. Questo processo ha condotto a stime in merito al PIL del settore per i vari Paesi e in ciascun trimestre nel periodo Il risultato globale è la produzione di una serie finale di previsioni future per il risultato economico che saranno inferiori alle previsioni equivalenti prodotte in base al caso di riferimento. Sottraendo i risultati dello scenario contributo attuale da quelli del caso di riferimento, si può stimare il livello esistente del contributo economico netto dei prodotti di finanziamento crediti. Scenario relativo alla crescita 1.26 Lo scenario relativo all crescita modella un futuro alternativo in cui una maggiore disponibilità e utilizzo di prodotti di finanziamento crediti consentano alle imprese di sfruttare il potenziale di crescita latente più appieno. La catena logica è opposta rispetto a quella postulata nello scenario contributo attuale, cioè: l accesso esteso e il maggiore utilizzo del finanziamento flessibile del capitale circolante (in forma di prodotti di finanziamento crediti) renderanno più facile e/o meno costoso per le aziende eseguire progetti di investimento, R&S, innovazione dei prodotti, sviluppo di nuovi mercati (incluse le esportazioni) e/o l investimento nello sviluppo della forza lavoro. alla migliore disponibilità di finanziamento crediti, sulla base delle prove in archivio e di consulenza raccolte durante la fase di ricerca dello studio. La scala delle correzioni varia da zero (mancanza di predisposizione) a una correzione massima per i settori che sono stati valutati come i più vincolati dagli esistenti livelli di disponibilità di capitale circolante e utilizzo di strumenti di finanziamento crediti La scala di correzioni varia da zero a una correzione massima al rialzo di: 0,02% all anno al tasso di crescita produttiva atteso per il futuro 0,05 % all anno al tasso di crescita occupazionale atteso per il futuro per settori considerati essere più propensi a rispondere positivamente alla migliore disponibilità di prodotti di finanziamento crediti Tuttavia, la scala di correzioni nei settori varia tra i quattro Paesi, come evidenziato dalle prove raccolte durante la fase di ricerca dello studio, che hanno suggerito che l estensione delle limitazioni attuali e della ridotta penetrazione dei prodotti di finanziamento crediti è cambiata significativamente per alcuni settori nei quattro Paesi Una volta calcolate le prime correzioni, i potenziali impatti a catena sul resto dell economia sono stati stimati utilizzando equazioni a copertura di investimenti, produttività, commercio, domanda dei materiali e fattori del mercato della manodopera. Questo processo ha condotto a stime in merito al PIL del settore per ciascun Paese e trimestre durante il periodo Il risultato globale è la produzione di una serie finale di previsioni future per il risultato economico che saranno superiori alle previsioni equivalenti prodotte in base al caso di riferimento. Sottraendo i risultati dello scenario di crescita da quelli del caso di riferimento, si può stimare il contributo economico netto aggiuntivo e potenziale del maggiore utilizzo di prodotti di finanziamento crediti. Il capitolo seguente presenta una panoramica della ricerca condotta sul mercato del finanziamento crediti in Italia, oltre a una valutazione del contributo attuale e potenziale per il futuro del finanziamento crediti in termini di sostegno del risultato economico in Italia Nel tempo, l impatto netto sul finanziamento di capitale circolante disponibile più prontamente, più flessibile e/o meno costoso porterà a una maggiore attività commerciale da parte delle aziende interessate, a loro volta con impatti a catena positivi sulle altre aziende all interno della catena di approvvigionamento come conseguenza di una maggiore domanda di materiali, prodotti intermedi e manodopera La scala di correzioni al rialzo nei tassi di crescita medi annuali per risultato per settori che si prevede risponderanno positivamente a maggiori disponibilità e utilizzo di finanziamento crediti, si basano sulle prove ottenute attraverso le interviste con player e le aziende condotte da SQW per questo studio. Essenzialmente, è stata valutata la ricettività potenziale di ciascuno dei 28 settori 8

11 2. Italia Contesto 2.1 La crisi economica ha raggiunto il suo picco in Italia all inizio del 2009 e successivamente l economia ha iniziato a riprendersi lentamente. Dall inizio della ripresa nell estate 2009, l economia italiana ha recuperato soltanto 2 dei 7 punti percentuali del PIL persi a causa della recessione. Durante il primo trimestre 2011, il tasso di crescita del PIL in Italia è stato appena positivo Il sistema finanziario italiano non ha subito grossi colpi durante la crisi, ma ciò nonostante, è diventato sempre più avverso al rischio. Tuttavia, più recentemente le banche hanno aumentato i prestiti alle imprese in risposta alla ripresa della domanda di capitale circolante. Il tasso di crescita nei dodici mesi precedenti ad aprile 2011 era pari al 4,4%, il valore più alto tra i principali Paesi della zona Euro Nel 2010, la parte di finanziamento da banche sul totale del debito finanziario delle imprese italiane era pari al 67%, mentre la percentuale dei finanziamenti a breve termine era pari al 37% 12. In questo contesto, il mercato italiano del factoring è uno dei maggiori in Europa. Il factoring italiano rappresenta circa l 8% del PIL nazionale e, in media, più del 10% del credito commerciale e dell 11% dei finanziamenti bancari a breve termine 13. Tuttavia, il mercato del factoring è molto concentrato: il 50% degli sconti è gestito dai tre fornitori principali Secondo ASSIFACT (l Associazione italiana per il factoring), nel 2009 il fatturato totale dei soci era pari a circa 118 miliardi di Euro 15. Tale cifra è cresciuta costantemente fino a oggi, parallelamente a quella dei crediti acquisiti, che nell aprile 2011 hanno registrato un aumento del 32% rispetto all anno precedente 16. Le aziende manifatturiere rappresentano la maggior parte degli utenti 17. Interviste ai player 2.5 I soggetti intervistati per la parte dell indagine relativa all Italia sono i key player a livello finanziario e industriale. Un riepilogo dei punti più importanti è fornito di seguito. Domanda di capitale circolante: recentemente, la domanda di capitale circolante è stata guidata da due forze contrastanti. Da una parte, le imprese hanno sostenuto una riduzione dell attività, con una conseguente riduzione della necessità di capitale circolante. Al contrario, hanno anche sofferto dei ritardati pagamenti da parte dei clienti. Ciò ha condotto a un aumento della richiesta di capitale circolante. Tuttavia, il primo elemento ha dominato il secondo, causando una riduzione globale nella domanda, come indicato sopra. Anche se lentamente, la situazione sta cambiando. Le risposte mostrano pochi segni di scoraggiamento della domanda. La necessità di finanziamenti di capitale circolante è una caratteristica permanente delle PMI italiane. Disponibilità e costo del capitale circolante: gli intervistati hanno riconosciuto che l Italia ha vissuto una riduzione della disponibilità di finanziamenti di capitale circolante durante la recessione, con differenze tra i vari settori. Alle imprese di minori dimensioni, in particolare alle PMI, veniva applicato un limite più rigido. Al contrario, le imprese medio-grandi avevano meno problemi e più opportunità di generare capitale attraverso altri mezzi, ad es. emissioni obbligazionarie. Più recentemente, è stato registrato un graduale aumento nei tassi d interesse. Ciò determinerà un graduale aumento dei costi diretti del capitale circolante. Tuttavia, questa situazione non arriva inaspettatamente e può essere assorbita dai mercati in ripresa. Le PMI sono ancora preoccupate a causa dell aumento dei costi indiretti (termini, condizioni, procedure e tempi). Impatti sulle imprese e i settori: il panorama industriale italiano è caratterizzato dalla fortissima presenza di piccole e micro imprese. L accesso a un capitale circolante adeguato può rappresentare un fattore vitale per le imprese caratterizzate da una struttura finanziaria debole (significativa esposizione debitoria), soprattutto nei periodi in cui la domanda è ridotta. Le PMI, in particolare le microimprese, sono state le più svantaggiate. Relativamente ad altri criteri, le società di servizi a basso valore aggiunto, le società in fase di avvio e i subappaltatori (soprattutto se di piccola entità) hanno affrontato più limitazioni rispetto ad altri. I settori particolarmente svantaggiati comprendevano l edilizia e la vendita al dettaglio di piccola entità. Tendenze dei costi finanziari e loro impatti sulle imprese e i settori: gli intervistati erano ampiamente d accordo nell indicare che i costi finanziari sono stati bassi, ma si prevede che aumenteranno in linea con la tendenza al rialzo dei tassi della Banca centrale europea (BCE) 18. Da rilevare il commento che, a parte le tendenze dei tassi d interesse, come deciso dalla BCE, è stato osservato un aumento delle tariffe per il capitale circolante. Inoltre, oltre a un aumento dei costi diretti, anche i costi indiretti sono aumentati in termini di oneri burocratici e tempi di risposta delle banche. Tuttavia, dal punto di vista dei finanziatori, il relativo livello di rischio è notevolmente aumentato, con una chiara crescita dei crediti inesigibili. Un ulteriore osservazione ha evidenziato che il mercato italiano del factoring è cresciuto, nei primi mesi del 2011, sia in termini di fatturato sia di prestazioni superiori. Tale tendenza positiva, assieme alla percezione che la domanda di factoring possa anticipare il ciclo economico, viene confermata da un forte ottimismo da parte degli operatori in merito a uno sviluppo positivo del mercato nel I cambiamenti relativi ai costi di factoring rispecchieranno i cambiamenti dei tassi di mercato. È prevedibile che rimarranno più bassi rispetto a quelli di altri tipi di finanziamento. Pertanto, in linea di principio, ci si può aspettare che il factoring continuerà a crescere. I requisiti di Basilea III, in particolare in merito al profilo di rischio e alle condizioni di liquidità per le banche, potrebbero sostenere questa tendenza Banca d Italia, Osservazioni conclusive del governatore, Roma, maggio Banca d Italia, cit. 12 Parlamento italiano, Camera dei Deputati, Udienza della Banca d Italia: Ricerca sui mercati finanziari, Roma, Carretta A. (Ed.), The demand for factoring, SDA Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano, Callari, M. Discorso di benvenuto al percorso di factoring di Assifact, Torino, Assifact, Il ruolo del factoring nell Economia Italiana, Milano, Assifact, Relazione annuale ai soci, Milano, Assifact, Il ruolo, cit. 18 Note: le interviste con gli attori in Italia sono state condotte prima che la ECB annunciasse un aumento dei tassi primari il 7 luglio 2011.

12 Interviste alle società 2.6 Sono state intervistate sei imprese italiane in totale che sono attuali utilizzatrici degli strumenti di finanziamento crediti 13. Di seguito viene indicato un breve riepilogo delle risposte alle tematiche chiave. Ambiente commerciale: tutte le imprese hanno indicato che la situazione operativa era stata difficile durante il periodo , ma che le condizioni e le prospettive stavano iniziando a mostrare un miglioramento. Finanziamento e posizione del flusso di cassa: cinque imprese su sei non avevano vissuto particolari difficoltà nell ottenere finanziamenti di capitale circolante durante la recente contrazione economica. Il rappresentate che ha espresso un punto di vista contrario aveva vissuto delle difficoltà durante il 2009, ma da quel momento la posizione del flusso di cassa si era stabilizzata (in seguito a notevoli tagli dei costi) e la situazione relativa ai finanziamenti era migliorata. Utilizzo, disponibilità e costo dei finanziamenti: tutte le imprese utilizzavano vari strumenti finanziari, tra cui prestiti bancari e finanziamento crediti. Sebbene la maggioranza abbia riportato che la disponibilità dei finanziamenti non aveva rappresentato un limite particolare, un impresa aveva vissuto delle difficoltà a causa di una debole posizione del flusso di cassa. Questa situazione era poi migliorata. Varie piccole imprese hanno riportato che era più difficile ottenere gli scoperti bancari e che l onere amministrativo associato a tale meccanismo era notevolmente aumentato. Impatto sulle imprese: circa la metà delle imprese ha indicato che le condizioni del mercato finanziario non avevano influenzato negativamente le loro attività o le prestazioni durante gli ultimi mesi. Al contrario, durante la recessione, un razionamento dei finanziamenti aveva portato a conseguenze negative per molte imprese, compreso il taglio dei costi che si è manifestato nella perdita di posti di lavoro e in una spesa ridotta per nuove attrezzature e progetti. Utilizzo e impatto dei prodotti di finanziamento crediti: tutte le imprese tranne una utilizzano attualmente il factoring, mentre un altra sta considerando di utilizzarlo. Il principale vantaggio messo in evidenza è stata la flessibilità dello strumento. Come spiegato da una delle aziende: Nel complesso, siamo ben disposti nei confronti del factoring in quanto lascia spazio in termini di flusso di cassa nell arco dell anno, e avere un flusso di cassa regolare durante l anno ci consente di gestire i nostri costi in maniera più efficiente. Tutte le imprese hanno segnalato i recenti aumenti nei costi finanziari e sembra che anche i costi di factoring e di sconto fatture stiano anch essi aumentando. Questi commenti possono rispecchiare un mercato con uno sviluppo inferiore per il factoring in Italia, forse con spazio per una maggiore concorrenza da parte di nuovi competitor. Come spiegato da una delle aziende: Tendiamo a evitare il factoring, perché lo riteniamo costoso. Lo abbiamo utilizzato solamente in progetti con caratteristiche molto specifiche. Importanza attuale del finanziamento crediti per l economia Caso di riferimento 2.7 In base all analisi dei dati di riferimento oltre alle interviste agli attori e alle imprese, abbiamo stimato il contributo attuale del finanziamento crediti nell economica italiana. Per gli altri Paesi, il punto di partenza è stato di stabilire il caso di riferimento. La prima tabella indicata di seguito espone i livelli futuri previsti del PIL globale trimestrale italiano in tutti i settori fino al 2020, in miliardi di (utilizzando i prezzi del 2005). I risultati sono anche presentati come un indice, dove T = 100,0. Tabella 5-1: Caso di riferimento: prodotto economico, Italia, Indicatore PIL in miliardi di Indice del PIL Baseline T Attuale T A breve termine T A medio termine T A lungo termine T Fonte: SQW, basato sulle previsioni di Oxford Economics 2.8 Nel caso di riferimento, si prevede che l economia italiana cresca fino a raggiungere circa 341 miliardi di Euro (prezzi del 2005) per trimestre entro il T4 2020, cioè una crescita pari a soltanto il 9% circa rispetto al livello del T Si tratta di un tasso pari a circa la metà del valore previsto per l economia francese e tedesca considerate precedentemente. Scenario Contributo attuale 2.9 Il passo successivo è di prendere in considerazione il contributo attuale e atteso per il futuro dei prodotti di finanziamento crediti. Tale valutazione è stata condotta stimando l impatto potenziale di un ipotetico ritiro dei prodotti di finanziamento crediti dal mercato italiano, a partire dal l primo passo è stato di modellare l impatto potenziale di un immediato ritiro dei finanziamenti crediti dall economia italiana. L impatto stimato in termini di PIL di questa situazione ipotetica sarebbe una perdita di 3,8 miliardi di euro nel PIL trimestrale, nel T4 del Questa è, in realtà, una stima del contributo attuale dei finanziamenti crediti all economia italiana in termini di PIL Per quanto concerne il futuro oltre il 2011, anche se si prevede una crescita dell economia italiana di solo il 9% (in termini di PIL) nel periodo , il livello di crescita previsto senza il sostegno del finanziamento crediti sarebbe notevolmente inferiore. Si stima che il PIL aggiuntivo attribuibile al finanziamento crediti raggiunga circa 11,9 miliardi di euro per trimestre entro il

13 Tabella 5-2: Caso Contributo attuale : PIL, Italia, Indicatore T T T T T PIL in miliardi di Indice del PIL Fonte: SQW La seguente tabella riepiloga la differenza tra il contributo attuale e il caso di riferimento per l Italia, concentrandosi sulle differenze nei risultati indicizzati dei due scenari. Tabella 5-3: Scenario Contributo attuale : confronto col caso di riferimento, Italia, Indicatore T T T T T Indice del PIL Fonte: SQW Scenario relativo alla crescita 2.14 Dopo aver preso in considerazione il contributo futuro previsto e quello attuale dei livelli esistenti di finanziamento crediti, il passo successivo è di sviluppare uno scenario futuro che analizzi una situazione in cui più società in Italia sono a conoscenza e in grado di sfruttare i vantaggi commerciali forniti dal finanziamento dei crediti. I valori del PIL sono indicati di seguito. Tabella 5-4: scenario relativo alla crescita: PIL Italia, Indicatore T T T T T PIL in miliardi di Indice del PIL Riassunto degli impatti combinati potenziali 2.17 L impatto combinato del contributo attuale e dello scenario di crescita accelerata può essere considerato come il valore aggiunto potenziale e totale del finanziamento crediti all economia italiana. Il grafico seguente indica tale valore aggiuntivo e incrementale, in termini di PIL, nel periodo Il valore totale che rimane da generare entro il 2020 si attesta appena sopra i 24 miliardi di euro per trimestre, di cui circa 11,9 miliardi di valore sottostante e 12,2 miliardi di nuovo potenziale aggiuntivo di crescita. Figura 5-1: impatto combinato dei contributi sottostanti e di crescita: PIL (in miliardi di ) PIL Italiano: Crescita potenziale - caso di riferimento PIL Italiano: Contributo attuale - caso di riferimento Fonte: SQW 2009T1 2009T4 2010T3 2011T2 2012T1 2012T4 2013T3 2014T2 2015T1 2015T3 2017T2 2018T1 2018T4 2019T3 2020T La seguente tabella riepiloga la differenza tra il caso di riferimento e lo scenario del potenziale di crescita, concentrandosi sulle differenze tra i risultati indicizzati dei due scenari. Fonte: SQW Tabella 5-5: scenario relativo alla crescita: confronto col caso di riferimento, Italia, Indicatore T T T T T Indice del PIL Fonte: SQW 2.16 È previsto che l economia italiana cresca di circa il 9% nel periodo , ma se le potenzialità del finanziamento crediti fosse sfruttata completamente, la portata della crescita globale potrebbe essere notevolmente superiore. Si stima che questo potenziale di crescita aggiuntiva sia pari a circa 12,2 miliardi di in più per trimestre; ciò significherebbe un ulteriore ripresa del 3,6% del PIL sul livello del 2020 previsto nel caso di riferimento. Questa ripresa delle prestazioni del PIL è pari a un ulteriore 0,36% l anno del tasso di crescita medio annuale nel periodo

14 Vulcaflex S.p.A Vulcaflex è l azienda leader nella produzione di foglie e film calandrati e spalmati. Vulcaflex è una società di trasformazione di materie plastiche, attiva in quattro settori industriali principali: auto, imballaggio, moda e applicazioni industriali. Fondata nel 1947 a Milano da Attilio Bozzi, nel 1965 l azienda ha trasferito le proprie attività industriali da Milano a Cotignola in provincia di Ravenna. Nel 1986 Vulcaflex ha acquistato ed incorporato la società Vigotex e pochi anni dopo, sempre a Cotignola, ha rilevato un terzo stabilimento che ha convertito e specializzato nel finissaggio delle produzioni Vulcaflex. Da sempre sensibile alle tematiche di impatto ambientale, Vulcaflex in partecipazione con Solvin Italia, Adriaplast e Tecnometal, ha aderito al progetto VinyLoop il primo impianto al mondo capace di recuperare PVC da scarti e sfridi di materiale composito. Questo processo è culminate il 25 febbraio 2002 con l inaugurazione dello stabilimento VinyLoop di Ferrara. Oggi Vulcaflex è leader nei mercati di riferimento con una quota di esportazione superiore al 75% del proprio fatturato. Una rete commerciale vasta e capillare garantisce una crescente presenza sui mercati mondiali. Negli ultimi anni, l azienda ha conosciuto un rapidissimo sviluppo (con una crescita del fatturato nel 2009 del 25% rispetto al 2010), soprattutto sui mercati esteri, che oggi contribuiscono per oltre il 75% alle vendite complessive. A sostegno di questa forte crescita e nell ottica di armonizzare e potenziare le proprie fonti di finanziamento di breve termine, Vulcaflex ha sottoscritto un contratto di factoring, il cui scopo principale è quello di smobilizzare i crediti vantati soprattutto nei confronti di clientela estera. L accordo prevede la concessione di una linea di credito di di euro che, affiancandosi ad altri strumenti finanziari più tradizionali, intende sostenere l espansione commerciale. 12

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