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1 Primo Convegno Nazionale European Astrosky Team Cervarezza Terme, Ottobre 2008 La gestione di un Osservatorio pubblico. Appunti tratti dall esperienza del Centro Astronomico di Libbiano. A cura di Alberto Villa 1 INTRODUZIONE L Osservatorio Astronomico G. Galilei di Libbiano è stato voluto dal fu Dr. Giovanni Martini che ne portò a termine la realizzazione in qualità di Presidente di un gruppo di astrofili pisani, grazie alla disponibilità e alla collaborazione da parte del Comune di Peccioli (prov. di Pisa). L inaugurazione dell Osservatorio ebbe luogo nell Ottobre del 1997 con l intervento della nota astronoma Margherita Hack in qualità di madrina d eccezione. A seguito della cessazione dei rapporti tra gli astrofili pisani, nel 2004 il Comune di Peccioli proprietario della struttura - affida l Osservatorio alla AAAV (Associazione Astrofili Alta Valdera di Peccioli), appositamente costituita per gestirne le attività. La collaborazione tra il Comune e la AAAV porta alla ristrutturazione dei locali e al rinnovamento della strumentazione con l inaugurazione del Centro Astronomico di Libbiano avvenuta il 28 Ottobre del 2006 in presenza del Prof. Franco Pacini (Università degli Studi di Firenze Arcetri) Come si può facilmente intuire da quanto accennato in precedenza, è evidente che la AAAV ha ereditato una struttura preesistente potendo intervenire su certi aspetti ma dovendone inevitabilmente accettare altri ormai non modificabili. Lungi pertanto dal volersi proporre come un esempio da seguire, ritengo offra 1 Presidente della Ass.ne Astrofili Alta Valdera Libbiano Peccioli (PI), nell ambito della quale è responsabile delle sezioni Spettrografia, Eclissi e Pianeti extrasolari Osserva dall' Osservatorio G. Galilei del Centro Astronomico di Libbiano (B33) 1

2 spunti interessanti in merito ai diversi aspetti che riguardano la concezione, la realizzazione e la gestione di un Osservatorio Astronomico pubblico condotto da un gruppo di volenterosi astrofili. A sinistra: Margherita Hack inaugura l Osservatorio Astronomico G. Galilei di Libbiano nell Ottobre A destra: Franco Pacini all inaugurazione del Centro Astronomico di Libbiano nell Ottobre 2006,con il Sindaco di Peccioli Silvano Crecchi. Per ognuno dei punti che si è ritenuto di trattare nella presente relazione, viene illustrata a semplice titolo esemplificativo - l esperienza della AAAV presso il Centro Astronomico di Libbiano, con l intento di fornire uno spunto per un dibattito tra gli ospiti intervenuti finalizzato a confrontare le esperienze comuni ricavandone indicazioni utili per tutti, relatore compreso. Per quanto riguarda il sottoscritto, quella della AAAV è la seconda esperienza di costituzione e conduzione di un gruppo di astrofili, preceduta dalla fondazione della AAT (Ass.ne Astrofili Tethys, tuttora esistente) a Rivanazzano (PV) nel marzo del Le due esperienze citate e la frequentazione più o meno assidua di altri Osservatori e di iniziative simili, mi ha portato alla convinzione che nella gestione di strutture di questo tipo ci siano: pochi ma fondamentali principi comuni che devono essere seguiti (pena il disfacimento del gruppo); innumerevoli elementi variabili da valutare accuratamente caso per caso, come avremo modo di costatare più avanti. Sottolineo che molti dei concetti che seguono sono espressione del convincimento personale dell autore e non hanno assolutamente la pretesa di proporsi come verità, bensì come spunti di discussione comune. 2

3 UBICAZIONE E MODALITA DI UTILIZZO DELLA STRUTTURA Uso il termine struttura perché in molti casi non è presente solo l Osservatorio Astronomico ma anche locali annessi con svariate funzioni. Il Centro Astronomico di Libbiano ad esempio - è composto dall Osservatorio Astronomico Galileo Galilei e da una piccola ex scuola appositamente ristrutturata che funge da Centro Didattico attrezzato con sala conferenze e Planetario. A meno di non essere finanziariamente indipendenti, è difficile che si possa essere completamente liberi nella scelta dell ubicazione: se un Comune è disposto ad appoggiare una iniziativa, è quantomeno ovvio che l impianto venga collocato nell ambito del territorio di pertinenza. In linea di principio, ritengo che la scelta dell ubicazione debba essere fatta in funzione delle modalità di utilizzo della struttura, peraltro da definire a priori e con estrema chiarezza nei confronti dell ente (spesso una Amministrazione Comunale) disposta a sostenere economicamente l iniziativa: prima di decidere dove vogliamo collocare un Osservatorio è quindi opportuno essere consapevoli del tipo di attività che vi dovrà essere praticata, anche per evitare la sgradevole situazione nella quale non si riesca a mantenere quanto promesso in fase di richiesta di un finanziamento. Certamente un telescopio collocato in cima ad una montagna gode di un seeing ottimale, ma è necessario considerare che maggiori sono le difficoltà e più lunghi i tempi di percorrenza per raggiungere l Osservatorio, minore sarà la frequentazione non solo da parte dei visitatori (in particolar modo delle scuole), ma anche da parte di chi deve ragionevolmente gestire la struttura: non dimentichiamoci infatti che iniziative del genere non sono condotte da professionisti ma da volenterosi astrofili che devono trovare spazio per la loro passione per il cielo in aggiunta a lavoro, famiglia e impegni della vita di tutti i giorni. A questo proposito va sottolineato come la moderna tecnologia digitale e i filtri di ultima generazione consentano di contenere in maniera più che significativa molti dei disturbi legati all inquinamento luminoso che solo poco tempo fa non erano così ben gestibili. Attualmente ritengo valga molto di più una sapiente tecnica di ripresa che non una postazione estrema, quantomeno in relazione ai possibili tempi di utilizzo: a titolo di lampante esempio, mi permetto di citare il caso di Gimmi Ratto (attualmente socio della AAAV) che dal suo osservatorio privato collocato in postazione sì isolata, ma con vista sulle luci della città di Pisa riesce a riprendere immagini di indiscutibile pregio ed effetto. Da evidenziare come le nuove realizzazioni in aree dedicate possano più facilmente avvalersi delle varie Leggi e Regolamenti Regionali che tutelano le Stazioni Astronomiche relativamente all inquinamento luminoso. Evidenti motivi di opportunità e di pacifica convivenza ci hanno consigliato di chiederne il rispetto delle disposizioni unicamente per le 3

4 realizzazioni successive all inaugurazione dell Osservatorio. Il Centro Astronomico di Libbiano è situato sulle colline della Toscana, nel Comune di Peccioli che ne è proprietario. Adiacente al caratteristico borgo di Libbiano, è raggiungibile in un quarto d ora dal centro abitato di Peccioli, in 30 minuti dalla più vicina uscita della superstrada Firenze Pisa Livorno e in circa 40 minuti da Pisa, capoluogo della provincia. Il rapporto tra seeing e possibilità di raggiungere comodamente la struttura è più che buono, come testimoniato dall affluenza alle attività praticate, ovvero: - incontri quindicinali a tema aperti al pubblico; - osservazioni pubbliche serali (3 al mese); - incontri con le scuole (lunedì e sabato, 4 volte al mese). L Osservatorio G. Galilei presso il Centro Astronomico di Libbiano. LA SCELTA DELLA STRUMENTAZIONE La strumentazione collocata nell Osservatorio G. Galilei di Libbiano è stata scelta sulla base di due fondamentali parametri: - le modalità di utilizzo della struttura, così come illustrate nel paragrafo precedente; - le disponibilità finanziarie messe a disposizione dal Comune di Peccioli; con l intento di risultare possibilmente versatile e completa, in relazione all impiego sia per la didattica che per la ricerca in campi a priori non specialistici. In un primo momento si era optato per un Ritchey Chretien da 60 cm di apertura, ma in questo caso le disponibilità sarebbero state quasi totalmente assorbite dal telescopio principale che non avremmo potuto accessoriarlo adeguatamente. L apertura del Ritchey Chretien è stata conseguentemente contenuta negli attuali 50 cm. 4

5 Di seguito è descritta in dettaglio la strumentazione di cui è dotato il Centro Astronomico di Libbiano. telescopio principale: riflettore Ritchey-Chretien da 500mm di apertura, f/8 e f/6 (realizzazione Marcon); in parallelo al principale, rifrattore apocromatico A&M da 180mm, f/9; CCD principale Finger Lakes FLI IMG con sensore Kodak KAF 1001E classe 1, 1024 x 1024 pixels; CCD di guida Starlight SXVF-H5; ruota portafiltri a 7 posizioni Finger lakes FLI; telecamera Lumenera e webcam Toucam; spettrografo autocostruito (prisma di Littrow); Coronado Solarmax 60 in cella da 180mm per rifrattore apocromatico; Planetario Go-To Ex 3 / Sala attrezzata per proiezioni e lezioni. Software: Maxim DL, The Sky, Robofocus Nell immagine, entrambi telescopi preparati per la ripresa del transito del pianeta extrasolare XO-2b del 21 dicembre I CCD sono entrambi in posizione: il FLI al fuoco diretto del Ritechey-Chretien per riprendere la sequenza di immagini, lo Starlight SXVF-H5 al fuoco diretto del rifrattore apocromatico come autoguida. Per quanto ovvio i due telescopi (riflettore e rifrattore apocromatico) si completano a vicenda per l osservazione e la ripresa di qualsiasi tipologia di oggetto 5

6 celeste. Con gli accessori in dotazione è possibile rendere molto interessanti le serate di osservazione pubblica. Particolarmente apprezzato dalle scolaresche in visita al Centro Astronomico di Libbiano, il filtro Coronado con il quale si rendono visibili protuberanze e filamenti solari. Gli accessori di base sono stati acquistati per rendere operativi in maniera genericamente soddisfacente i due telescopi, adattandoli alle attività che si è via via deciso di intraprendere: notevole e di soddisfazione ad esempio il lavoro di fotometria svolto sui pianeti extrasolari. Altri accessori sono stati invece acquisiti per seguire e assecondare particolari interessi manifestati da alcuni componenti della Associazione, come la telecamera Lumenera e lo spettrografo. Ritengo infatti fondamentale valorizzare interessi del genere che portano poi quasi sempre a risultati di prestigio per il gruppo. Molto funzionale la creazione di apposite Sezioni, ognuna coordinata dal proprio Responsabile. E seguendo questo principio che stiamo attualmente predisponendo il controllo remoto dell Osservatorio e la stabilizzazione del sistema per trasmettere dirette web. RUOLI DELLE PERSONE E GESTIONE DELLA STRUTTURA E questo un argomento della massima importanza per la conduzione di una struttura pubblica, come il Centro Astronomico di Libbiano. Un sodalizio che non ha impegni di carattere pubblico può tranquillamente evitare di regolamentarsi: eventi di carattere negativo possono nella peggiore delle ipotesi portare allo scioglimento del sodalizio. Lo Statuto Quando sussistono impegni e rapporti di carattere pubblico, ritengo assolutamente indispensabile dotarsi di uno STATUTO che stabilisca in maniera molto chiara ed univoca: i principi morali del gruppo; le sue attività e finalità; i ruoli, i doveri e le facoltà delle persone che compongono un eventuale Direttivo, del Direttivo stesso e dell Assemblea; gli atteggiamenti che comportano inevitabilmente l allontanamento dal sodalizio, in quanto non compatibili con le sue finalità o con i suoi regolamenti. 6

7 Vale sempre il principio che servono anni per costruire e consolidare delle realtà con fatica, impegno e dedizione, mentre un comportamento o un atteggiamento non appropriato tenuto pubblicamente può vanificare il tutto in un attimo. E chi si trova a gestire pubblicamente le attività della Associazione ne deve essere sempre ben consapevole. Regolamenti interni Nel caso del Centro Astronomico di Libbiano ci troviamo anche ad utilizzare strumentazione di proprietà del Comune che ci ospita e che ci sostiene, dovendone responsabilmente rispondere alla Amministrazione di pertinenza. Si è pertanto ritenuto indispensabile dotarci anche di un REGOLAMENTO INTERNO PER L UTUILIZZO DELL OSSERVATORIO ASTRONOMICO, che definisce sempre con la massima chiarezza chi può accedere all osservatorio e con quali modalità ne possa usufruire. Ritengo molto importante che tutta l attività svolta in osservatorio sia sempre documentata con appositi verbali che devono essere redatti a fine sessione da un Responsabile del lavori. Per quanto ovvio, l utilizzo dell Osservatorio è consentito a chi ne abbia la necessaria competenza. Allo scopo di: prevenire, con adeguata preparazione, ogni possibile danno alle apparecchiature; pervenire ad un uso corretto e proficuo della strumentazione; offrire al pubblico una immagine il più competente possibile della AAAV; la conduzione delle sessioni di lavoro della AAAV in qualità di responsabile è affidata unicamente a quei Soci Effettivi: che abbiano conseguito l'apposita "ABILITAZIONE ALLA CONDUZIONE DELL'OSSERVATORIO" rilasciato a seguito del superamento di un Test teorico, tecnico e comportamentale di base; che dopo aver superato il predetto Test pratichino un periodo di affiancamento di almeno 10 sessioni di lavoro come Corresponsabile. Al fine di evitare di operare su procedure o strumentazione non conosciuta, il responsabile che per un anno non frequenta i lavori perde tale qualifica ed è tenuto a ripetere il Test. Il REGOLAMENTO INTERNO PER L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA ha invece il compito di coordinare le mansioni che possiamo definire di routine ma che sono indispensabile per la continuità della vita del gruppo: predisporre e divulgare il calendario delle Riunioni Sociali, predisporre il calendario delle aperture pubbliche dell Osservatorio Astronomico; redigere i documenti contabili e le relazioni per il Comune. ecc. Ritengo fondamentale che Statuto e regolamenti vari debbano essere discussi e 7

8 approvati in accordo quando finalmente condivisi dalle istituzioni previste (di norma il Direttivo, composto dalle persone maggiormente coinvolte per scelta - nelle attività del sodalizio). Una volta approvato, un documento diventa regola per tutti: in particolar modo per il presidente che deve dare il buon esempio. E fondamentale essere consapevoli che iniziative di questo genere si fondano sul rispetto della parola data, e che la parola data è una scelta finché non viene espressa: poi è un impegno nei confronti delle altre persone che condividono una bellissima avventura tra le stelle, e non può e non deve venir meno se non ovviamente per cause di forza maggiore. Molto spesso (e fortunatamente anche nel caso della AAAV) tra le persone più attive si instaura un rapporto di amicizia e di rispetto. Non dimentichiamo inoltre che il tempo impiegato per una attività di questo genere si somma agli impegni familiari, personali e di lavoro senza alcuna remunerazione se non la soddisfazione per i riconoscimenti ed risultati ottenuti. Il rispetto di Statuto e regolamenti deve pertanto essere interpretato con la massima elasticità: il ricorso a questi documenti nei confronti di un socio è da evitare il più possibile, anche perché rappresenta sempre un momento difficile e delicato nella vita di un sodalizio. Certamente però, di fronte ad atteggiamenti che possano evidentemente costituire un pericoloso precedente o mettere a rischio le attività e l esistenza del gruppo, è assolutamente necessario agire con decisione e compattezza a tutela sia della Associazione che dei suoi componenti. Per chi fosse interessato a prenderne visione, Statuto e Regolamenti in vigore presso la AAAV sono disponibili in allegato (anche in formato pdf). Polizza di Assicurazione Per operare nella massima tranquillità, si è ritenuto opportuno stipulare apposita polizza assicurativa che ci tuteli nei limiti consentiti per danni alle apparecchiature e alle persone. RAPPORTI CON L AMMINISTRAZIONE COMUNALE Fondamentale anche in questo caso la massima chiarezza. Il Centro Astronomico di Libbiano è stato concesso in Gestione alla AAAV da parte del Comune di Peccioli stipulando una convenzione che ben definisce diritti e doveri per entrambe le parti. Per quanto ovvio, la AAAV è tenuta a presentare per ogni esercizio solare il relativo Consuntivo delle attività e Rendiconto Economico, unitamente al preventivo per l esercizio a venire in modo che l Amministrazione Comunale possa valutare in merito alla concessione di apposito contributo. 8

9 IMPORTANZA DELLA VISIBILITA DEI RISULTATI OTTENUTI Nell ambito della conduzione delle attività di una Associazione come la AAAV, ritengo che divulgare e far conoscere i risultati sia importante quanto averli ottenuti, se non addirittura di più. Ovvio che questa considerazione è da relazionare alla volontà di qualificare il gruppo, costringendosi anche al confronto con altre realtà simili. Inutile sottolineare quanto sia importante portare i riscontri ottenuti a conoscenza della Amministrazione Comunale. Altrettanto importante la legittima soddisfazione personale di ognuno quando il proprio lavoro viene pubblicamente apprezzato da chi è competente del settore. In questa ottica si sviluppano tutte le iniziative intraprese dalla AAAV, con una particolare attenzione rivolta: alla divulgazione; alla documentazione dei risultati ottenuti e degli eventi organizzati (anche per la creazione di un archivio dati storico); alla possibilità di pubblicare i propri lavori, mettendo sempre in evidenza i nomi delle persone che hanno contribuito al raggiungimento dei risultati. I risultati ottenuti e il materiale pubblicato costituiscono a mio avviso una delle motivazioni più importanti per l impegno nei programmi a venire. Libbiano, 14 Agosto 2008 Alberto Villa 9

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