I principi del CRM. Modulo 1 - Annessi INCREASE Programma formativo Opera d ingegno 2 Progetto n AT02-KA M1-A13
|
|
- Onorato Lolli
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I principi del CRM Source: Nickson, Ch (2016, May 27): Crisis Resource Management (CRM), retrieved from on 07/07/2016
2 1. Conoscere il contesto/l ambiente
3 Conoscere il contesto/l ambiente Conoscere il luogo, l ambiente, le risorse interne, i mezzi, le minacce. Per esempio, dovresti essere familiare con la struttura e il suo ambiente, le sue attrezzature interne e I suoi limiti. Conoscere i tuoi colleghi con cui lavori, i loro ruoli, responsabilità ed esperienze. Conoscere Minori e le loro caratteristiche. I Minori non si aprono facilmente; il loro comportamento come la punta dell iceberg esprime i loro bisogni e necessità. Ogni tipologia di comportamento o modo di fare ha un suo sigificato ed esprime un qualche tipo di necessità. Quindi è molto importante porre attenzione a tutte le manifestazione del loro comportamento.
4 2. Sii prudente, pianifica in anticipo, condividi il tuo piano con gli altri e valuta e ri-valuta sempre il tuo piano.
5 Pianifica in anticipo e pianifica per ogni possibile situazione (per es. Cosa dovrei fare, se il minore non rientra nella struttura la sera, cosa se il minore rientra ubriaco, se è stato abusato, se inizia a rompere o sbattere le cose della struttura, se si scontra con I compagni nella struttura, ecc.) Stabilisci un ordine di priorità Rivedi e rivaluta i tuoi piani regolarmente Ritardi attesi (per es. le persone include nel tuo piano d azione non possono essere contattate; le persone contattate o i partecipanti non agiscono nel modo che ti aspettavi o non riescono nel modo atteso, ecc.) Condividi i tuoi paini con gli altri ciò può determinare un più efficace lavoro di squadra e una migliore cooperazione tra i membri della squadra (per es. in una situazione di crisi puoi chiedere l aiuto di un altro minore, fare attenzione alle conseguenze emotive e sociali di ciò, ma devi avvisare del tuo piano in anticipo). Incoraggia i tuoi colleghi a condividere pensieri e idee rilevanti Valuta e rivaluta il tuo piano in base alle tue osservazioni ed esperienze.
6 3. Se sei un leader, offri un management e una leadership efficaci
7 Se sei un leader, offri un management e una leadership efficaci Applica l ultimo approccio sul confronto che è coerente con lo scopo (per es. Non giudicare le reazioni dei tuoi colleghi o di altri operatori) Prendere decisioni collettive aiuta la squadra ad avere un ruolo attivo nella risoluzione dei problemi (ciascun membro è coinvolto nel caso) Nella situazione critica usa ordini e istruzioni diretti e coincisi Sviluppa aspettative circa i comportamenti e le azioni (per es. Mi piacerebbe che tu mostrassi attenzione adesso., vorrei che tu facessi.) Dopo aver risolto il problema, organizza una discussione sul caso, una valutazione (per es. Cosa è andato bene, cosa ha funzionato e cosa no, cosa dovrebbe essere fatto in modo diverso la prossima volta, ecc.)
8 4. Assicurare ruoli trasparenti e responsabilità chiare
9 4. Assicurare ruoli trasparenti e responsabilità chiare(sii sicuro di aver capito chiaramente le tue responsabilità e i tuoi compiti) Identifica i ruoli e assegna le responsabilità Se i ruoli cambiano durante la risoluzione del problema, sii sicuro che tutte le responsabilità e tutti i compiti siano gestiti e passati ad altri (per es. Qualcuno prende il ruolo di mantenere il contatto con il medico, fino a che non arriva il supervisore ) Ogni membro della squadra deve seguire e porre attenzione alle azioni e a ciò che sta accadendo e deve condividere la propria opinione e idea con i colleghi La squadra, gli operatori di comunità e i loro supervisori, devono riconoscere il punto in cui affrontano uno stato di stree oltre il punto critico e quindi devono applicare alcune strategie di coping e procedure di auto-regolazione (per es. Andare fuori e prendere un po di aria, ritirarsi in un posto tranquillo ovviamente avvisando i colleghi).
10 5. Communicate efficacemente
11 Communicate efficacemente (evitare doppi sensi, equivoci e parlare senza motivo) Convidi le informazioni necessarie con gli altri membri della squadra Sii assertivo e non aggressivo Evita gli attacchi personali Risolvi i conflitti e coltiva le tue relazioni Sostieni la cooperazione tra i membri della squadra per raggiungere gli scopi comuni Evita espressioni non necessarie (per es. Se è possiile e non ti dispiace, potresti fare ciò?) Nelle situazioni critiche chiedi un feedback, per essere sicuro che i tuoi colleghi hanno capito le tue istruzioni (per es. Chiedi di ripetere cosa deve fare) Fai attenzione al contesto/ambiente. In alcune strutture residenziali per minori, caratterizzate da cultura organizzativa fortemente gerarchica, accade spesso che colui che si trova al vertice della gerarchia pensi che sia tutto a posto, che c è un ambiente di lavoro collaborativo e una comunicazione efficiente. Al contrario, le persone ai livelli più bassi della gerarchia possono pensare in modo del tutto diverso!
12 6. Chiedi aiuto in tempo
13 Chiedi aiuto in tempo Sii consapevole e coscienzioso di quelle barriere che ti trattengono dal chiedere aiuto (per es. Paura di critiche o di giudizio negativi) Definisci in anticipo i criteri e le situazioni in cui chiedere aiutop Chiedi aiuto in tempo Mobilizza tutte le risorse disponibili
14 7. Dividi la tua attenzione con saggezza
15 Dividi la tua attenzione con saggezza (evita di concentrarti solo su un aspetto/una cosa) Sii consapevole della possibilità di diventare fissato, in quanto è una barriera alla risoluzione del problema e rende difficile vedere altre soluzioni Dai un ordine di priorità ai compiti e affronta i più importanti Attribuisci compiti e responsabilità agli altri membri della squadra Usa tutte le informazioni disponibili
16 8. Come leader/leader di una squadra, assegna e distribuisci i compiti, controlla e sostieni i membri della squadra
17 . Come leader/leader di una squadra, assegna e distribuisci i compiti - controlla e sostieni i membri della squadra. In qualità di leader è importante prendere le distanze per essere in grado di dividere la tua attenzione e aumentare la tua consapevolezza della situazione Assegna e distribuisci i compiti in base ai ruoli e alle responsabilità dei membri della squadra Come leader sostieni i membri della tua squadra, gli operatori di comunità, nel portare a termine e completare i loro compiti
E OLTRE LA TECNICA.. Associated Institute of the University of Zurich
E OLTRE LA TECNICA.. Associated Institute of the University of Zurich Creare, sviluppare ed applicare scenari di simulazione in medicina. Sensibilizzare il personale sulle conoscenze non tecniche (NTS).
DettagliCURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI
CURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI OBIETTIVI FORMATIVI IDENTITA USCITA SC. INFANZIA USCITA SC. PRIMARIA USCITA SC. SECONDARIA 1 GRADO SA CHI E : come si chiama, sesso, quanti anni ha, mese di nascita,
DettagliLE TUE COMPETENZE AKI ALLA FINE DELL ESPERIENZA DI MOBILITÀ
di mobilità internazionale come mezzo per facilitare la loro inclusione socio-professionale. LE TUE COMPETENZE AKI ALLA FINE DELL ESPERIENZA DI MOBILITÀ Nome: Cognome: Tipo di mobilità (stage, volontario):
DettagliPasso 8. Il vero tesoro
Passo 8 Il vero tesoro Perché è così importante? Come questo tesoro determina la nostra vita. A che serve? La tua vita è determinata dalla tua priorità. Il tuo metro Orienta i tuoi giudizi: giusto o sbagliato?
DettagliLA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO
LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità
DettagliLE TUE COMPETENZE AKI ALL INIZIO DELLA TUA ESPERIENZA DI MOBILITÀ
di mobilità internazionale come mezzo per facilitare la loro inclusione socio-professionale. LE TUE COMPETENZE AKI ALL INIZIO DELLA TUA ESPERIENZA DI MOBILITÀ Nome: Cognome: Tipo di mobilità (stage, volontariato):
DettagliCOMPETENZE TRASVERSALI
Fonti - D.P.R. n. 275/1999 Regolamento dell autonomia Capo II art. 9-18/12/2006 - Raccomandazioni del Parlamento Europeo Le Competenze Chiave per l Apprendimento Permanente - D.M. 139/2007 Innalzamento
DettagliAllegato COMPETENZE COMPORTAMENTALI PER PROFILO
Allegato 3.1.2 PER PROFILO Responsabile di Area Responsabile di Sezione Responsabile di Ufficio Responsabile di Staff Responsabile di Unità di Progetto Responsabili di Funzioni Professionali/Specialistiche
DettagliGenitori in gioco! Workshop per sostenere e promuovere le risorse dei genitori.
DOTT.SSA FRANCESCA PONTOGLIO Genitori in gioco! Workshop per sostenere e promuovere le risorse dei genitori. Preparato per: Associazione Alchemilla Preparato da: dott.ssa Francesca Pontoglio 16 luglio
DettagliADOLESCENTI: CRESCERE CONSAPEVOLI. Relatore: D.ssa Cathia Aldeghi Psicologa
ADOLESCENTI: CRESCERE CONSAPEVOLI Relatore: Psicologa OBIETTIVO INCONTRO: Incontro dedicato al vostro essere adolescenti e alla Consapevolezza di sé. Essere consapevoli di sé, significa: -Conoscenza accurata
DettagliScheda di osservazione per il passaggio dalla Scuola dell Infanzia alla Scuola Primaria. Osservazioni relative agli ASPETTI RELAZIONALI
Allegato n. 5 Scheda di osservazione per il passaggio dalla Scuola dell Infanzia alla Scuola Primaria Osservazioni relative agli ASPETTI RELAZIONALI RAPPORTI CON I COMPAGNI 1. non accetta il rapporto:
DettagliSommario. Parte I Gestire il team 2. Introduzione xi
Sommario Introduzione xi Parte I Gestire il team 2 1 Coinvolgili emotivamente 4 2 Sappi che cos è un team e come funziona 6 3 Definisci obiettivi davvero realistici 8 4 Convoca riunioni efficaci... 10
DettagliLeadership & Management nella PA
Leadership & Management nella PA Sede Fondazione Alma Mater Aula M 2 Piano - Palazzina B Via Belmeloro, 14 12 Aprile Ore 9.30 / 16.30 LA LEADERSHIP EFFICACE - Stili relazionali e metodologie di approccio
DettagliCODICE ETICO DI COMPORTAMENTO DEI PORTAVOCE PROFESSIONISTI ISCRITTI ALL ALBO DELL ASSOCIAZIONE ADVOCACY TUTELA E VOCE DELL INFANZIA
CODICE ETICO DI COMPORTAMENTO DEI PORTAVOCE PROFESSIONISTI ISCRITTI ALL ALBO DELL ASSOCIAZIONE ADVOCACY TUTELA E VOCE DELL INFANZIA Via Molina, 4 Varese e-mail: associazioneadvocacy@gmail.com associazioneadvocacybs@gmail.com
DettagliDIRIGERE E MOTIVARE LA FORZA VENDITA - Dispensa del partecipante -
DIRIGERE E MOTIVARE LA FORZA VENDITA - Dispensa del partecipante - Olympos Group srl - Vietata ogni riproduzione anche in forma parziale V. 01/2007 OLYMPOS Group srl - Via Madonna della Neve, 2/1 24021
DettagliI 6 LIVELLI DELLA VITA. Livello 6 Cosa conta
I 6 LIVELLI DELLA VITA Livello 6 Cosa conta I 6 Livelli della Vita La nostra natura COSA VIVI La tua vita, tutto quello che accade. COSA FAI Gesti, parole, azioni, scelte, comportamenti. COSA PROVI Le
DettagliRossella Solare Gestione Infermieristica dei pazienti con agitazione psico-motoria
Rossella Solare Gestione Infermieristica dei pazienti con agitazione psico-motoria La sottoscritta Solare Rossella ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo
DettagliLa valutazione per l apprendimento
La valutazione per l apprendimento VALUTAZIONE PER L APPRENDIMENTO tutte quelle attività intraprese dagli insegnanti e/o dagli alunni che forniscono informazioni da utilizzare come feedback per modificare
Dettagli10 consigli per aumentare le prestazioni dei tuoi collaboratori. usando la profezia che si autoavvera (o Effetto Pigmalione)
10 consigli per aumentare le prestazioni dei tuoi collaboratori usando la profezia che si autoavvera (o Effetto Pigmalione) Premessa: In cosa consiste la profezia che si autoavvera o Effetto Pigmalione?
DettagliASSERTIVITA. E assertivo chi manifesta chiaramente le proprie emozioni e fa valere i propri diritti pur rispettando quelli degli altri
AGGRESSIVITA Insieme dei comportamenti che portano alla distruzione di sé e degli altri o alla propria affermazione in situazioni di forte frustrazione o competitività. AGGRESSIVITA da ad-gredior, andare
DettagliTIROCINIO E METAMORFOSI
TIROCINIO E METAMORFOSI INCONTRO SUPERVISORI SECONDO TIROCINIO 11 dicembre 2015 SUPERVISIONE: RELAZIONE EDUCATIVA Dellavalle M., Il Tirocinio nella formazione al servizio sociale, Carocci Faber, Roma,
DettagliNon esiste uno specifico gene della violenza,
Gli animali non fanno la guerra 1 Non siamo nati per fare la guerra 2 La guerra non è una necessità evolutiva. La biologia, a partire dall osservazione degli animali, mostra che non siamo condannati a
DettagliANNO SCOLASTICO 2016/2017 QUADERNO DI ORIENTAMENTO PRENDERE DECISIONI
AN SCOLASTICO 2016/2017 QUADER DI ORIENTAMENTO PRENDERE DECIONI Niente è più difficile, e quindi più prezioso, dell abilità di saper prendere decisioni. PRENDERE DECIONI Niente è più difficile, e quindi
DettagliFare in modo che si realizzi! Guida allo sviluppo di un progetto di club
Fare in modo che si realizzi! Guida allo sviluppo di un progetto di club I Lions club che organizzano dei progetti di service significativi per la comunità riescono ad avere un notevole impatto sulla vita
DettagliVivere la difficoltà non come fallimento, delusione, errore, colpa, difetto ma come occasione di mettere in gioco e aggiungere abilità
Vivere la difficoltà non come fallimento, delusione, errore, colpa, difetto ma come occasione di mettere in gioco e aggiungere abilità Michela Fogliani 07.04.2016 Michela Fogliani 07.04.2016 GESTIONE DELLE
DettagliRiflessioni in itinere
Riflessioni in itinere Gussago, giugno 2017 ferraboschi 2017 1 Dalla competenza alle dimensioni di competenza Descrizione dell uso del modello esperto Comportamenti attivati dall alunno per dimostrare/
DettagliCOMPETENZE TRASVERSALI
COMPETENZE TRASVERSALI Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere e apprezzare le diverse identità,
Dettagli4 Consigli Per Utilizzare al Meglio Questo Workbook
www.omnama.it 1 4 Consigli Per Utilizzare al Meglio Questo Workbook 1. Stampa il workbook prima dell evento live. 2. Fai il primo esercizio (Le 3 Domande Più Importanti) PRIMA dell inizio dell evento live,
DettagliPIÙ FORTE DI TUTTO. Come diventare più forte di ogni problema
PIÙ FORTE DI TUTTO Come diventare più forte di ogni problema IMPARARE A DIRE DI NO Imparare a dire di «no» Un processo lineare! DECIDERE COSA DIRE Devi stabilire quando vuoi dire «no» e quando vuoi dire
DettagliPROVINCIA DI CROTONE RAPPORTO DI SINTESI. Valutazione del superiore gerarchico e valutazione a 360 ANNO Crotone, 18/04/2013
PROVINCIA DI CROTONE RAPPORTO DI SINTESI Valutazione del superiore gerarchico e valutazione a 360 ANNO 2012 Crotone, 18/04/2013 1 INDICE Premessa Obiettivi dell indagine Metodologia utilizzata Risultati
DettagliMETODO INSIEME. DR.SSA CHIUNG Responsabile dello Studio di Psicologia Salem
METODO INSIEME DR.SSA CHIUNG Responsabile dello Studio di Psicologia Salem info@studiosalem.it 1 2 3 RUOLO DELL INSEGNANTE IN RELAZIONE CON GLI ALUNNI: facilitatore dell apprendimento IN RELAZIONE CON
DettagliSMART WORKING Proposte formative per manager e lavoratori smart
SMART WORKING Proposte formative per manager e lavoratori smart Il catalogo formativo proposto è diviso in due sezioni. La prima prevede moduli destinati a imprenditori, manager, responsabili HR ed è finalizzata
DettagliPATTO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA INFANZIA CÀ BARONCELLO
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA INFANZIA CÀ BARONCELLO ASPETTI DEL PATTO SCUOLA-DOCENTE ALUNNO FAMIGLIA OFFERTA FORMATIVA AUTONOMIA Propone un offerta formativa che abbia come obiettivo l acquisizione
Dettagli7 soluzioni per gestire clienti difficili
7 soluzioni per gestire clienti difficili Ciao E ti do il benvenuto in questo Video Articolo dal titolo 7 soluzioni per gestire clienti difficili. Alzi la mano a chi non è capitato come professionista
Dettagliesegue esegue esegue prende iniziative porta a Imita termine Collabora e partecipa Chiede Formula Collabora Osserva formula Partecipa Individuare
Abilità Il bambino: esprime valutazioni rispetto ad un vissuto. Sostiene la propria opinione con argomenti semplici, ma pertinenti. Giustifica le scelte con semplici spiegazioni. Formula proposte di lavoro,
DettagliTRAUMA. 1. Troppo 2. Troppo rapido 3. Improvviso e Inatteso
TRAUMA 1. Troppo 2. Troppo rapido 3. Improvviso e Inatteso Gli input sensoriali di pericolo Si attiva il cervello rettiliano Reazioni somatiche con Attivazione muscolare Richiamo del circolo ematico est.vs.int.
DettagliPROTOCOLLO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE FINE Classe quinta
Ministero dell Istruzione, dell università e della ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO Don Raffelli Via Roma - 5050 Provaglio d Iseo (BS) Tel: 00-98847 - Fax: 00-9898 C.F. 98700078 codice univoco: UFJTMT www.icprovagliodiseo.gov.it
DettagliOpuscolo del tutor. Partecipante. Cognome: Nome: Abilità:
Opuscolo del tutor Organizzazione Nome: Nome del supervisore: Cognome: Nome: Ufficio: Partecipante Cognome: Nome: Abilità: Da...a Programma di mobilità: Ciao, Il partecipante che hai accolto nella tua
DettagliStrumenti della teoria U: Case Clinic
Strumenti della teoria U: Case Clinic La seguente descrizione attinge allo strumentario della teoria U disponibile sul sito web presencing e viene rilasciata con licenza CC (Creative-Commons) del Presencing
DettagliComportamenti problema: il supporto delle tecnologie
La gestione educativa delle crisi comportamentali Comportamenti problema: il supporto delle tecnologie 27 Marzo 2015 CTS MARCONI Grazia Mazzocchi Francesco Valentini Il punto di partenza E possibile intendere
Dettaglimodo di comunicare (comportamento) più 1. Conoscere se stessi (analizzare comportamenti manifesti e nascosti)
Assertività: modo di comunicare (comportamento) più adatto alla situazione sociale Obiettivi: 1. Conoscere se stessi (analizzare comportamenti manifesti e nascosti) 2. Costruire buona immagine di sé privata
DettagliIn I A, di questo percorso, ci vogliamo tenere in mente
In I A, di questo percorso, ci vogliamo tenere in mente la bellezza di descrivere l oggetto che ci rappresenta e scoprire cosa significa per l altro il suo oggetto. x che è stato bello! Ho capito più cose
DettagliINDICATORE: SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITA COMPETENZA. Programmazione didattico-educativa d Istituto SCUOLA PRIMARIA
Programmazione didattico-educativa d Istituto SCUOLA PRIMARIA FILONE N 11 : Competenza sociale e civica INDICATORE: SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITA Inizia ad essere consapevole dei propri diritti e
DettagliCAPACITA DI STABILERE PRIORITA
MODULO 3 CAPACITA DI STABILERE PRIORITA -BREVE RIASSUNTO- I INTRODUZIONE Viviamo in un mondo dinamico dove ogni cosa è urgente e si hanno molti compiti da portare a termine in breve tempo. Per questo,
DettagliEsperienza di apprendimento cooperativo I RUOLI
Esperienza di apprendimento cooperativo I RUOLI IL NOSTRO LAVORO Approfondimento sui ruoli abilità che essi ricoprono e stimolano come vengono percepiti dal docente come vengono vissuti dal discente Esperienza
DettagliCHE PROBLEMA TABULAZIONE QUESTIONARIO
CHE PROBLEMA TABULAZIONE QUESTIONARIO Scrivi nei cerchi le parole che ti vengono in mente se pensi alla parola problema : dati 14 alunni operazione 16 alunni domande 12 alunni risposte 12 alunni diagramma
DettagliCOME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali
COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali Cosa significa comunicare? Informazione A -----------> B Mittente Messaggio Destinatario Cosa significa comunicare? Comunicazione
DettagliL e Non No Te T c e h c n h ic i a c l a Sk S il i l l s n c o c nt n ri r but u o t all l l aff f i f da d bili l tà
Le Non TechnicalSkills Un contributo all affidabilità nelle organizzazioni complesse Chiara Locatelli 1 Non-technicalSkills Abilità cognitive, comportamentali e interpersonali, complementari alle competenze
DettagliCompetenza chiave europea Spirito d iniziativa e intraprendenza
Competenza chiave europea Spirito d iniziativa e intraprendenza Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18/12/2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
DettagliL OSSERVATORIO GUARDA, DISCUTE, PROPONE I FOCUS GROUP
23 Febbraio 2012, Sede Comunità Montana del Brenta L OSSERVATORIO GUARDA, DISCUTE, PROPONE I FOCUS GROUP partecipa@osservatorio-canaledibrenta.it RICORDIAMO LE FINALITA DELL OSSERVATORIO Superare gli stereotipi
DettagliComunicazione e relazione efficace per agire la funzione di leader: perché la formazione non ha avuto continuità?
Comunicazione e relazione efficace per agire la funzione di leader: perché la formazione non ha avuto continuità? Corso per infermieri coordinatori inserito tra le riunioni di aggiornamento permanente
DettagliLO SCREENING DELLE SOFT SKILLS
La Guida IFAF Per LO SCREENING DELLE SOFT SKILLS LE DOMANDE COMPORTAMENTALI DA PORRE DURANTE UN COLLOQUIO S O M M A R I O 3 Un colloquio comportamentale? 5 Le soft skills 7 Le domande che contano 13 Conclusione
DettagliIL 2 PROTOCOLLO DI AUTO-OSSERVAZIONE
IL 2 PROTOCOLLO DI AUTO-OSSERVAZIONE Si precisa che questo strumento è stato elaborato dal partner FCSD. Esso è stato realizzato a seguito della sperimentazione e contiene anche alcune modifiche proposte
DettagliFederazione Maestri del Lavoro d Italia. PROGETTO Scuola Lavoro «Importanza dello Studio»
Federazione Maestri del Lavoro d Italia PROGETTO Scuola Lavoro «Importanza dello Studio» PARLIAMO DI AUTOSTIMA AUTOSTIMA = Percezione di fiducia e di stima nei propri confronti. Tale percezione si manifesta:
DettagliLA STRATEGIA DI LAVORO IN CLASSE. Centro Formazione Insegnanti Rovereto, 31 agosto 2010 Renata Attolini
LA STRATEGIA DI LAVORO IN CLASSE. Centro Formazione Insegnanti Rovereto, 31 agosto 2010 Renata Attolini PRIMA FASE il bambino fa qualcosa di concreto, pasticcia, posto in una situazione facile da padroneggiare
DettagliIl nuovo capitale. Intellettuale. Intangibile. Indispensabile
Il nuovo capitale. Intellettuale. Intangibile. Indispensabile di Paolo Ruggeri. Vuoi migliorare la tua azienda? Devi imparare a migliorare la qualità delle tue persone. Per migliorare un azienda si deve
DettagliWhat s next Performance, People and Purpose Human Resource Management John Whitmore 26 febbraio
What s next Performance, People and Purpose Human Resource Management John Whitmore 26 febbraio 2009 www.performanceconsultants.com 1 Il contesto globale Il Consumismo (sempre più dilagante) non è compatibile
DettagliCOMPETENZA CHIAVE: COLLABORARE E PARTECIPARE Componenti e loro descrittori
COMPETENZA CHIAVE: COLLABORARE E PARTECIPARE Componenti e loro descrittori 1 1. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA: CHE COSA SONO? - Le competenze chiave sono definite dai citati atti di indirizzo dell
DettagliLE PRINCIPALI VARIABILI
ORGANIZZAZIONE Si usa questa parola con diversi significati alternativi: 7 un insieme ovvero un sistema di elementi o risorse (persone, mezzi tecnici, ambienti, informazioni, energia, ecc.) che interagiscono
DettagliEMOZIONI 4 x 4 DEBRIEFING 1. SITUAZIONE - 2.COMPORTAMENTO 3. OSTACOLI 4. FACILITATORI
Scheda Tecnica Trainer - DEBRIEFING EMOZIONI 4 x 4 Focus - Difficoltà - Fase del gruppo Tema: Intelligenza emotiva, comunicazione, teamwork, leadership Difficoltà Alta. Richiede una buona motivazione e
DettagliGRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DI CITTADINANZA SCUOLA PRIMARIA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DI CITTADINANZA SCUOLA PRIMARIA SOCIALE E CIVICA (SCANSIONE TEMPORALE Classi I e II) SOCIALE E CIVICA Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell ambiente. Rispetta
DettagliI 6 LIVELLI DELLA VITA. Livello 4 Cosa Pensi
I 6 LIVELLI DELLA VITA Livello 4 Cosa Pensi Le 6 leve della sofferenza Siamo sempre noi a usarle! 22 MANCANZA O PERDITA Pensiamo a cosa non abbiamo, a cosa è andato perduto, a quel che manca. PAURA DI
DettagliIL GRUPPO DI LAVORO. Parte seconda. Psicologia del lavoro- Dott.ssa Fabiola Silvaggi-Laurea Triennale
IL GRUPPO DI LAVORO Parte seconda 1 LEGATO AL CONCETTO DI GRUPPO DI LAVORO TROVIAMO IL CONCETTO DI LEADERSHIP 2 La leadership è Un influenza non coercitiva per dirigere e coordinare le attività dei membri
DettagliICS Sperone-Pertini. Palermo QUESTIONARIO DI GRADIMENTO. (Prima parte) ESITI
ICS Sperone-Pertini Palermo QUESTIONARIO DI GRADIMENTO (Prima parte) ESITI Il questionario di gradimento è stato somministrato agli alunni delle classi (4^A, 4^B, 4^C, 4^D e 5^C della scuola primaria),
DettagliCOMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE
SEZIONE A: Traguardi formativi CLASSE TERZA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE A. Effettuare valutazioni rispetto alle informazioni, ai compiti, al proprio lavoro, al contesto; valutare alternative, prendere
DettagliIl progetto Che carattere! ha il preciso scopo di creare collegamenti diretti, anzi, di interscambio tra lettura, scrittura e vita dei ragazzi.
Il progetto Che carattere! ha il preciso scopo di creare collegamenti diretti, anzi, di interscambio tra lettura, scrittura e vita dei ragazzi. narrazione, ma si sottovaluta l aspetto psicologico dei personaggi,
DettagliSalute Comunicazione Counseling. Arte e scienza della relazione di aiuto Dott. Emanuela Ceresani, sociologa e professional counselor
Salute Comunicazione Counseling Biologico SALUTE Psicologica-Affettiva Sociale-Relazionale Counseling nato e sviluppato negli Stati Uniti a partire dagli anni 40, si è regolarmente diffuso nella società
DettagliGESTIRE L INCERTEZZA COSTRUIRE IL FUTURO
GESTIRE L INCERTEZZA COSTRUIRE IL FUTURO Workbook www.lucamarcolin.it 1 INFORMAZIONI E GLOBALIZZAZIONE 1. Quali sono le cause dell Incertezza che vivo? Ambientali, Sociali, Economiche, Politiche, Familiari,
DettagliValeria Destefani Psicologa Psicoterapeuta Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino IRCCS.
RESILIENZA PER GENITORI RESILIENTI Valeria Destefani Psicologa Psicoterapeuta Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino IRCCS. 15/05/2014 Come sviluppare resilienza Locus of control interno
DettagliParole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio
Graziella Pozzo 1 Parole chiave Il soggetto competente Progettazione vs programmazione Apprendimento attivo, operazioni competenti Metodologia laboratoriale Valutazione Non replicabilità delle pratiche,
DettagliEsempio di Unità di Apprendimento
IL PRODOTTO Compito autentico esempio a cura di: Mozzato Paola, Pessotto Ivana, Tomasella Renato, Zanette Marisa I.C. CAPPELLA MAGGIORE 1 laboratorio Denominazione Prodotto/Compito autentico Utenti destinatari
DettagliUDA. Creiamo una storia digitale. Alunni classe 4 A Scuola Primaria. Educandato Statale Agli Angeli di Verona. Anno Scolastico 2015/2016
UDA Creiamo una storia digitale Alunni classe 4 A Scuola Primaria Educandato Statale Agli Angeli di Verona Anno Scolastico 2015/2016 Comprendente: 1. UDA 2. CONSEGNA AGLI STUDENTI 3. PIANO DI LAVORO 4.
DettagliCERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PRIMO BIENNIO PRIMA LINGUA STRANIERA
LETTURA PRODUZIO NE SCRITTA ASCOLTO PARLATO INTERA ZIONE ASPETTI CULTURALI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PRIMO BIENNIO PRIMA LINGUA STRANIERA Livello A2/B.1 del Quadro comune europeo di riferimento per
DettagliAspetti psicologici ed emotivi dell infertilità!
Aspetti psicologici ed emotivi dell infertilità! L infertilità è una vera e propria patologia che può avere importanti ripercussioni psicologiche ed emotive sia sui singoli individui che sulle coppie.
DettagliCome studiare: consigli pratici sul metodo di studio COME STUDIARE MATEMATICA
Via Carcano, 31 - DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Come studiare: consigli pratici sul metodo di studio COME STUDIARE MATEMATICA Studiare matematica, perché? In questo contesto qualunque risposta sarebbe necessariamente
DettagliCURRICOLO I.C CALITRI COMPETENZE TRASVERSALI
CURRICOLO I.C CALITRI COMPETENZE TRASVERSALI Termine Scuola dell Infanzia Termine classe terza Scuola Primaria Termine classe quinta Scuola Primaria Termine classe terza Scuola Secondaria di primo grado
DettagliEntrare in un gruppo
IL GRUPPO Entrare in un gruppo Efficace processo di ricognizione Giocare il ruolo del nuovo membro (newcomer) Cercare referenti di fiducia (v. old-timers) Collaborare con gli altri newcomers ASSIMILAZIONE
DettagliIl presidente in 5 parole
Il presidente in 5 parole LEADERSHIP RESPONSABILITA RAPPRESENTANZA COLLABORAZIONE PROGRAMMAZIONE Ruolo del Presidente di Club/Distretto Da impulso a tutte le attività del Club/Distretto; Nomina i Membri
DettagliGRUPPO. Per: condividere obiettivi comuni collaborare per il raggiungimento di tali obiettivi soddisfare bisogni personali
GRUPPO Insieme relativamente piccolo di di persone che entrano in in RELAZIONE sulla base di di interessi o caratteristiche comuni Seppur con motivazioni personali anche diverse Per: condividere obiettivi
DettagliQUESTIONARIO DOCENTI
pag. 1 di 5 QUESTIONARIO DOCENTI Gentile docente, aderendo al Progetto Qualità, la nostra scuola intende valorizzare il lavoro svolto dai docenti secondo le modalità consolidate negli anni, ma anche avviarsi
DettagliILLUMINIAMO IL MONDO
I. C. D Alessandro Risorgimento Scuola dell infanzia Arcobaleno PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 5) a.s. 2014 / 2015 ILLUMINIAMO IL MONDO SCOPO Il progetto Illuminiamo il mondo si pone l intento
DettagliProgrammazione didattico-educativa d Istituto FILONE N 10 : COMPETENZA SOCIALE E CIVICA SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITA
Programmazione didattico-educativa d Istituto SCUOLA SECONDARIA FILONE N 10 : SOCIALE E CIVICA SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITA È consapevole dei propri doveri e diritti. Si assume responsabilità per
DettagliMODULO 6. Argomento 3. Relazione e coordinamento del mediatore culturale con altri professionist
MODULO 6 Argomento 3 Relazione e coordinamento del mediatore culturale con altri professionist INDICE I. I limiti del ruolo del mediatore e l'importanza di sapere quando delegare i casi II. Ruoli dei diversi
DettagliPROGETTO Scuola Lavoro «Importanza dello Studio»
Federazione Nazionale Maestri del Lavoro d Italia PROGETTO Scuola Lavoro «Importanza dello Studio» www.mdl-parma.it 1 PARLIAMO DI AUTOSTIMA AUTOSTIMA = Percezione di fiducia e di stima nei propri confronti.
DettagliO P E N S O U R C E M A N A G E M E N T SELEZIONARE SENZA ERRORI
O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T SELEZIONARE SENZA ERRORI FACCIAMO UN TEST!! che selezionatore sei? ESISTONO 3 TIPI DI SELEZIONATORI Se vuoi sapere che tipo di selezionatore sei rispondi alle domande!!
DettagliModulo per sviluppare le competenze di leadership
3 Modulo per sviluppare le competenze di leadership Motivare gli altri I moduli Sviluppa le competenze di leadership sono stati creati per supportarti nella preparazione del Forum e per sviluppare quelle
DettagliIl metodo Simonton COME AIUTARE I PAZIENTI A USARE LE LORO RISORSE INTERIORI
Il metodo Simonton COME AIUTARE I PAZIENTI A USARE LE LORO RISORSE INTERIORI Istituto Nazionale per lo studio e la cura dei Tumori, Milano Associazione ME.TE.C.O Dr. O. Carl Simonton 1942-2009 Radiologo,
DettagliETI Malta, novembre 2016
ETI Malta, 14-18 novembre 2016 Elisa Maffucci Patrizia Becchetti Silvia Gradi Rosaria Di Marino Alessandra Neri Marco Maltinti Saura Lascialfari Simona Pucci Comprendere la personalità 1 Come ti relazioni
DettagliIL FEEDBACK valorizzare quanto detto dal coachee
valorizzare quanto detto dal coachee Le modalità di erogare feedback a seconda del tipo di situazione Situazione positiva RINFORZARE ( feedback positivo ) Sottolineare aspetti positivi Stimolare ulteriore
DettagliLA COMUNICAZIONE ASSERTIVA
LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA Il comportamento sociale può essere suddiviso in: comportamento PASSIVO comportamento AGGRESSIVO comportamento ASSERTIVO PASSIVO Siamo passivi se tendiamo a inibire le nostre
DettagliQuestionario sul BENESSERE ORGANIZZATIVO - ANNO Questionari compilati via web: giugno/luglio 2017
Questionario sul BENESSERE ORGANIZZATIVO - ANNO 2017 - Questionari compilati via web: giugno/luglio 2017 I CONTENUTI DEL QUESTIONARIO Contenuti: previsti dal D.lgs. 150/2009, determinati con apposito modello
DettagliSono state considerate tre dimensioni fondamentali:
Nell osservazione degli alunni ho cercato di mettere in evidenza quattro caratteristiche principali: 1. i rapporti tra gli alunni all interno dell aula; 2. i rapporti tra gli alunni e l insegnante; 3.
DettagliLa risoluzione dei conflitti interni
La risoluzione dei conflitti interni Copyright 2008 Dale Carnegie & Associates, Inc. 290 Motor Parkway, Hauppauge, New York 11788. All rights reserved. 1 La risoluzione dei conflitti interni Seguendo questi
DettagliLA CULTURA DELLA PREVENZIONE NELLA SCUOLA. Documento di lavoro a cura di Paola Lecchi. RISCHIO: conoscere per prevenire
LA CULTURA DELLA PREVENZIONE NELLA SCUOLA Documento di lavoro a cura di Paola Lecchi RISCHIO: conoscere per prevenire CONTENUTI - FINALITA NUCLEI FONDANTI DI COMPETENZA Scuola primaria CONTENUTI / FINALITA
DettagliMENTORING. Fase 1 Intervista Mentor Marzo/Aprile Fase 2 Start up + Interviste Mentee Marzo Fase 3 Creazione Coppie Aprile 2015
Fase Intervista Mentor Marzo/Aprile Fase Start up + Interviste Mentee Marzo Fase Creazione Coppie Aprile Fase Mantenimento e Supporto Maggio Febbraio Fase Chiusura e analisi risultati Marzo Evento finale
DettagliAttori sociali. Individuali. Collettivi. Agire sociale interazione aggregazione. Comportamenti collettivi Agire strutturato
La sociologia si interessa dell individuo ma non dell individualità Attori sociali Psicologia: Dinamiche interne Comportamenti esterni degli individui nei rapporti sociali Rilevanza statistica Si può guardare
DettagliSTEVE JOBS: IMPARA DAI SUOI INSEGNAMENTI AD ESSERE UN LEADER !!!! !!!!!!! di Claudio Belotti. Copyright 2013 Good Mood ISBN
STEVE JOBS: IMPARA DAI SUOI INSEGNAMENTI AD ESSERE UN LEADER di Claudio Belotti Copyright 2013 Good Mood ISBN 978-88-6277-530-4 Introduzione... 4 Sviluppare la leadership... 6 Mantenere o far crescere?...
DettagliSFIDE E OPPORTUNITA DEL LAVORO DI GRUPPO
Carugate, 30 marzo 2012 SFIDE E OPPORTUNITA DEL LAVORO DI GRUPPO Chiara D Angelo, psicologa Esperta in Mediazione in ambito sportivo UNA GUIDA 1. Dal gruppo al gruppo di lavoro 2. Fuochi d attenzione per
DettagliNELLA MADRELINGUA O LINGUA DI ISTRUZIONE
1 COMPETENZA Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Dettagli