IL GRUPPO DI LAVORO. Parte seconda. Psicologia del lavoro- Dott.ssa Fabiola Silvaggi-Laurea Triennale

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1 IL GRUPPO DI LAVORO Parte seconda 1

2 LEGATO AL CONCETTO DI GRUPPO DI LAVORO TROVIAMO IL CONCETTO DI LEADERSHIP 2

3 La leadership è Un influenza non coercitiva per dirigere e coordinare le attività dei membri di un gruppo organizzato verso il raggiungimento degli obiettivi del gruppo 3

4 LE FUNZIONI DELLA LEADERSHIP ü Generare e mantenere il livello di impegno e di tensione richiesto ai singoli individui che compongono un gruppo ü Direzionare lo sforzo del gruppo lungo prospettive che promuovono la sopravvivenza del gruppo e il raggiungimento degli obiettivi ü Gestire i compiti del gruppo e le dinamiche relazionali ü Facilitare e mantenere l appartenenza al gruppo 4

5 Chi è il leader? Il leader è un promotore, un attivatore, un gestore orientato al compito e agli obiettivi del gruppo ma è anche un portatore di valori, un punto di riferimento per le tensioni emotive e per i conflitti 5

6 QUANDO SI PARLA DI LEADERSHIP SI FA RIFERIMENTO A TRE FORZE: v CARATTERISTICHE DEL LEADER v CARATTERISTICHE DEGLI ALTRI MEMBRI DEL GRUPPO v SITUAZIONE 6

7 LE TEORIE Ø LA GRIGLIA MANAGERIALE Ø LEADERSHIP SITUAZIONALE Ø LEADERSHIP CARISMATICA Ø LEADERSHIP TRANSAZIONALE 7

8 LA GRIGLIA MANAGERIALE di Blake & Mouton Identifica 5 diversi stili di leadership derivati dalla combinazione dei due parametri: interesse per la relazione e l interesse per la produzione Interesse per la relazione da 1 a 9 CIRCOLO RICREATIVO META STRADA SQUADRA ESAURITO COMPITO Interesse per la produzione da 1 a 9 8

9 LEADERSHIP SITUAZIONALE MODELLO SITUAZIONALE DI LEADERSHIP situazionali) L=f (leader,collaboratore, variabili COMBINAZIONE TRA COMPORTAMENTO SUPPORTIVO E COMPORTAMENTO DIRETTIVO: STILE 1: TELLING (prescrivere) il leader che adotta questo stile assume su di sé la maggior parte delle decisioni con poca propensione per la delega bassa maturità del collaboratore STILE 2: SELLING (vendere) il leader prende in grande considerazione le indicazioni che gli provengono i collaboratori maturità medio bassa del collaboratore STILE 3: PARTECIPATING (coinvolgere) per il leader è più importante fornire ai dipendenti molti incoraggiamenti, supporti e aiuti in modo tale che i collaboratori riescano a organizzare il loro lavoro da soli-maturità medio alta del collaboratore STILE 4: DELEGATING (delegare) il leader tende a fornire un livello bassissimo di strutturazione del lavoro alto livello di maturità del collaboratore 9

10 LEADERSHIP CARISMATICA I leader carismatici (trasformazionali) cambiano il corso dell azione e degli eventi Secondo Boarl e Bryson possiamo avere due tipi di leader carismatici: 1) Visionari (producono effetti carismatici principalmente attraverso l aiuto a rafforzare il coordinamento interno) 2) Prodotti dalla crisi (producono effetti carismatici principalmente attraverso l aiuto a rafforzare l efficacia del gruppo) Il filo comune di entrambi è che ognuno tenta di costruire un nuovo o differente mondo che sia fenomenologicamente valido per lui e per i suoi collaboratori 10

11 LEADERSHIP TRANSAZIONALI I leader aiutano i collaboratori a riconoscere quali sono i loro ruoli e a chiarire le richieste dei compiti, per raggiungere l obiettivo desiderato Secondo Bass ci sono due fattori transazionali rilevanti che regolano l interazione tra leader e collaboratori: la ricompensa contingente e la gestione per eccezioni la ricompensa contingente: aiuta i leader ad aumentare le prestazioni dei collaboratori e la soddisfazione nel lavoro la gestione per eccezioni: riguarda casi in cui il leader deve intervenire perché gli standard non sono raggiunti dai collaboratori 11

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