Essere Squadra per la Speranza

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1 Convegno Associazione Penelope Essere Squadra per la Speranza Pietro Berti Con la collaborazione di Vanessa Nardini e Valeria Zoli S. Ermete (RN), settembre 2010

2 DEFINIAMO Aggregato Categoria sociale Gruppo

3 AGGREGATO Insieme di individui che si trovano nello stesso luogo, nello stesso momento senza condividere un legame preciso.

4 CATEGORIA SOCIALE Insieme di persone che hanno una caratteristica in comune: non interagiscono l uno con l altro; non condividono lo stesso luogo; non è necessario che attribuiscano una particolare importanza alle caratteristiche che li accomunano.

5 GRUPPO E AGGREGATO: COSA LI DIFFERENZIA?

6 GRUPPO SOCIALE (Lewin 1948) Una totalità dinamica basata sull interdipendenza fra gli individui che lo compongono.

7 Le dinamiche di gruppo (ovvero, cosa avviene in un gruppo?) Sistema di status Ruoli Reti di comunicazione Norme Potere Leadership

8 STATUS Lo status si riferisce alla posizione che una persona occupa all interno di un gruppo e alla valutazione di tale posizione in termini di prestigio.

9 RUOLI Il ruolo è l insieme delle aspettative condivise rispetto al modo in cui si dovrebbe comportare un individuo che occupa una certa posizione all interno di un gruppo e al modo in cui gli altri membri si devono comportare con lui. I ruoli più riconoscibili all interno di un gruppo: il leader il nuovo arrivato il capro espiatorio

10 RETI DI COMUNICAZIONE La rete di comunicazione descrive le modalità con cui avviene lo scambio delle informazioni tra i membri di un gruppo. Le principali tipologie: Rete centralizzata Rete a Y Rete a catena Rete circolare Rete a stella

11 Il tipo di rete influenza sia l efficienza del gruppo nello svolgimento di un compito sia il livello di soddisfazione dei membri. L efficienza di una rete di comunicazione dipende dalla struttura del compito che il gruppo deve svolgere. Compiti semplici Reti centralizzate Compiti complessi Reti decentralizzate

12 LE NORME Le norme definiscono una gamma di atteggiamenti e comportamenti accettabili (e inaccettabili) per i membri del gruppo. NORME ESPLICITE NORME IMPLICITE Sono note a tutti Non sono palesi, ma sono spesso più importanti di quelle esplicite.

13 IL POTERE [French e Raven 1959] La capacità di influenzare l altro nei comportamenti, negli atteggiamenti, nelle conoscenze o nei sentimenti. Le principali forme di potere: Potere di ricompensa Potere coercitivo Potere legittimo Potere d esempio Potere di competenza Potere dell informazione

14 LA LEADERSHIP Identifica il modo in cui si esercita il potere. Leader orientato al compito Leader socio-emozionale

15 Il gruppo è un luogo di mediazione o di decisione?

16 Qual è la linea più corta?

17 Una prima insidia: il conformismo Spesso capita che la risposta data da un individuo a una domanda è conformata alla risposta data dalla maggioranza, anche quando si crede che non abbia ragione

18 Si formano così le Norme Sociali Quando gli individui interagiscono all'interno di un gruppo, finiscono con l'influenzarsi pesantemente l'un l'altro fino a convergere, venendosi cosi a formare un atteggiamento conformista che fa da sfondo all'affermazione delle norme sociali

19 Riusciamo a farci ascoltare dagli altri? Tendiamo a non dire il nostro punto di vista, oppure ci battiamo per le nostre idee...oppure le imponiamo?

20 All interno del gruppo. Cooperazione pura Competizione pura

21 Cooperazione pura: quando tutti i membri del gruppo condividono nella stessa misura il successo e il fallimento del gruppo, e quando è nell interesse di tutti perseguire lo scopo collettivo Competizione pura: si ha quando i membri del gruppo danno una buona prestazione se cercano di ottenere risultati migliori di quelli degli altri membri del gruppo

22 Per creare competizione: È sufficiente dividere le persone con un pretesto (es.: rossi contro blu, uomini contro donne, giovani contro anziani...) A volte basta sentirsi Io contro tutti

23 di fronte a opinioni contrastanti, è bene... Mediare fra le diverse posizioni O Seguire l'idea di una persona, anche se estrema?

24 Mediare può significare: clima sereno nel gruppo Seguire un'idea estrema può significare progresso

25 Per creare collaborazione: 1) Avere un obiettivo comune, e ricordarselo di tanto in tanto 2) Essere in grado di lavorare da soli sui compiti assegnati dal gruppo 3) Saper chiedere aiuto agli altri: non pretendere di fare tutto da soli e non fare quello che devono fare altri 4) Saper dire esplicitamente ad un altro: <<Bravo, hai lavorato bene>>

26 Alcuni spunti di riflessione sulle dinamiche di gruppo

27

28 <<Se non avessi avuto alle spalle due giocatori come Bonini e Tardelli che correvano per due e che mi consentivano di non tornare in difesa, non sarei diventato quello che sono>> Michel Platini A chi, meravigliato, gli chiese perché fumasse, lui rispose: <<L importante è che non fumi Bonini, deve correre per me!>>

29 Sei disposto a stare in una squadra senza esserne la stella?

30 Nella vostra squadra, come sono suddivisi i compiti? Tutti fanno qualcosa o pochi fanno tutto?... e perché?

31 Nella vostra squadra, le decisioni si prendono all'unanimità o a maggioranza? Sei capace di agire per un obiettivo che non condividi?

32 Quanti leader ci sono nella vostra squadra?

33 Fare squadra... per vincere o per avere un clima migliore?

34 Com è possibile che la discussione di gruppo determini in certi casi posizioni più estreme e scelte più rischiose e in altri casi posizioni più moderate e scelte più caute rispetto a quelle individuali?

35 LA PRESA DI DECISIONE Quando si parla di presa di decisione nei gruppi si devono tenere presenti alcune dinamiche: Polarizzazione Normalizzazione (Moscovici e Zavalloni 1969) Group Think (Janis 1972)

36 Moscovici e Zavalloni [1969] dimostrarono che, a fronte di una decisione, all interno di gruppi altamente conflittuali si verificano fenomeni di polarizzazione, mentre all interno di gruppi poco conflittuali fenomeni di normalizzazione. Gruppi non conflittuali < Rischio > Rischio Gruppi conflittuali

37 L'inevitabilità del conflitto Il Conflitto è inevitabile; per evitare che divenga distruttivo va tenuto sotto controllo, ma mantenuto sempre ad un livello minimo senza mai acquietarlo del tutto vedi l'invasione alla Baia dei Porci del 1961

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