CICLO INCONTRI PREPARAZIONE PROVA SCRITTA E PROVA PRATICA CONCORSO PUBBLICO ESTAR PER INFERMIERI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CICLO INCONTRI PREPARAZIONE PROVA SCRITTA E PROVA PRATICA CONCORSO PUBBLICO ESTAR PER INFERMIERI"

Transcript

1 CICLO INCONTRI PREPARAZIONE PROVA SCRITTA E PROVA PRATICA CONCORSO PUBBLICO ESTAR PER INFERMIERI TEST PROVA PRATICA (2 _ARGOMENTAZIONI) DATA: 11 Ottobre 2019 DOCENTE: Dott.ssa Diletta Calamassi 1) Ti trovi in una Casa di Riposo durante il turno notturno. Durante la sorveglianza riscontri la caduta di un paziente. Quali sono le fasi cronologicamente più corrette per la gestione dell evento? - Soccorrere il paziente, documentare l evento in cartella clinica, documentare con scheda incident reporting, allertare il medico, avvisare i familiari; - Soccorrere il paziente, allertare il medico, avvisare i familiari, documentare l evento in cartella clinica, documentare con scheda incident reporting; - Allertare il medico, soccorrere il paziente, avvisare i familiari, documentare l evento in cartella clinica, documentare con scheda incident reporting; - Soccorrere il paziente, documentare con scheda incident reporting, allertare il medico, avvisare i familiari, documentare l evento in cartella clinica. 2) In un paziente a rischio di disfagia, i seguenti alimenti sono tutti controindicati, eccetto: - Cibi semi-solidi; - Liquidi molto freddi; - Cibi con semi; - Cibi molto caldi 3) Un paziente di 60 anni viene operato di artroprotesi del femore. Indica quali tra le seguenti non rientra tra le più tipiche complicanze post-operatorie: - Iperammoniemia; - Fenomeni trombo embolici; - Infezione; - Danni neuro vascolari; 4) Qual è la prima cosa da valutare quando si scorge una persona distesa a terra? - Il respiro; - La risposta alla chiamata o allo stimolo doloroso; - La pervietà delle prime vie aeree; - Il polso carotideo;

2 5) In un reparto di medicina, durante la sorveglianza, trova un paziente monitorato, in stato incosciente, con il seguente tracciato elettrocardiografico, indichi qual è la sequenza di comportamenti da adottare: - Chiamare il medico reperibile - eseguire ECG a 12 derivazioni - iniziare manovre di rianimazione cardio-polmonare - inviare tracciato in cardiologia; - Allertare team avanzato - chiedere defibrillatore semi-automatico e carrello emergenze - iniziare manovre di rianimazione cardiopolmonare - applicare il defibrillatore semi-automatico - supportare il team avanzato; - Chiamare il medico reperibile e collega in turno - iniziare ventilazione manuale - supportare team avanzato; - Allertare l equipe interna per le emergenze - recuperare defibrillatore semi-automatico e carrello emergenze - predisporre farmaci - iniziare rianimazione cardio-polmonare; 6) Nel paziente con ferita chirurgica addominale la tosse efficace deve essere: - Incoraggiata indicando i momenti migliori della giornata; - Evitata in tutta la prima fase pre-operatoria; - Evitata in tutta la prima fase post-operatoria; - Incoraggiata insegnando a sostenere la ferita lateralmente; 7) In caso di edema polmonare acuto, la persona si posiziona: - Seduta con arti inferiori rialzati; - In posizione semiseduta; - In posizione ortostatica; - In posizione laterale di sicurezza; 8) Cosa significa che un flacone di NaCl da 500 ml è allo 0.9 %? g di NaCl ogni 100 ml; - 0,09 g di NaCl ogni 100 ml; - 0,9 g di NaCl ogni 10 ml; - 9 mg di NaCl ogni 100 ml; 9) 1 g di glucosio contiene? - 9 Kcal; - 4 cal; - 9 cal; - 4 Kcal;

3 10) Abbiamo una fiala di penicillina con una concentrazione di UI diluiti in 4 ml. Alla persona dobbiamo somministrare UI. - 2 ml; - 3 ml; - 2,5 ml; - Nessuna delle precedenti; 11) Dobbiamo somministrare 250 mg di Glucosio e abbiamo a disposizione una fiala da 500 mg di soluzione iniettabile, quanto dobbiamo somministrarne? - 20 mg; - 2,5 mg; - 25 mg; mg; 12) In 1 l di soluzione fisiologica sono contenuti 9 g di NaCl; quanti ml di soluzione bisogna somministrare per fornire 3,6 g di NaCl? ml; l; ml; ml; 13) L infermiere deve somministrare 500 ml di soluzione glucosata al 5% in 2 ore. A che velocità imposterà la pompa infusionale? ml/h; ml/h; ml/h; - 75 ml/h; 14) L infermiere deve somministrare 600 ml di glucosata al 20 % alla velocità di 40 gtt/min; sapendo che 20 gtt corrispondono ad 1 ml, quale sarà il tempo totale di infusione? - 5 h; - 3 h; - 1 h; - 6 h; 15) Utilizzando fiale da 10 ml contenenti 20 meq di NaCl, quanti ml servono per diluire 50 meq in una soluzione da 100 ml? - 50 ml; - 10 ml; - 25 ml; - 2 ml;

4 16) Ordinare correttamente le operazioni da compiere per eseguire un prelievo ematico 1 disinfettare il punto prescelto per il prelievo 2 lavare le mani 3 Inserire la provetta nella camicia e attendere il riempimento 4 accordare l ago alla camicia 5 procedere alla puntura della vena 6 togliere l ago dalla vena e tamponare il punto di iniezione 7 posizionare il laccio emostatico al braccio del paziente 8 sfilare la provetta dalla camicia 9 predisporre il materiale occorrente 10 togliere il laccio emostatico A) B) C) D) ) Quale delle seguenti sedi non è adeguata per la somministrazione intramuscolare di un farmaco? a) Sede ventrogluteale b) Sede dorsogluteale c) Sede addominale d) Muscolo deltoide In letteratura sono descritte 5 sedi di somministrazione delle iniezioni intramuscolari: Muscolo deltoide: le iniezioni devono essere praticate nel medio muscolo deltoide e nella parte più compatta del muscolo. Date le ridotte dimensioni del muscolo, il volume e il numero delle somministrazioni devono essere limitati Sede dorsogluteale: è la sede più utilizzata, ma allo stesso tempo anche la meno raccomandata considerando la presenza di grossi nervi, vasi sangugni e tessuto adiposo che rendono questa sede quella maggiormente correlata a complicanze. Inoltre il paziente deve assumere una posizione prona o di decubito laterale con il femore ruotato che permette il rilassamento del gruppo muscolare affinché si minimizzi il dolore nel punto di inserzione dell'ago Sede rettofemorale: è forse la sede più dolorosa. Localizzata a metà tra la cresta iliaca superiore e la rotula, nel medio anteriore della coscia. Viene utilizzata solitamente per l'auto somministrazione o quando le altre sedi sono controindicate. L'assorbimento è più lento rispetto al braccio, ma più rapido rispetto al gluteo Sede vastolaterale: localizzata tra il grande trocantere del femore e il condilo femorale laterale del ginocchio, nel terzo medio della coscia. In questa sede non sono presenti grandi vasi o complessi nervosi Sede ventrogluteale: è considerata la sede di elezione delle iniezioni intramuscolo, poiché è libera da nervi penetranti e vasi sanguigni. Lo spessore dello strato adiposo è minore rispetto alla zona dorsogluteale e il muscolo gluteo medio e il gluteo minore assicurano il massimo spessore. Si può localizzare ponendo una mano opposta sul trocantere del paziente (cioè mano sinistra su trocantere destro e viceversa), l'indice sulla spina iliaca anteriore e il medio divaricato verso la cresta iliaca, ma al di sotto di essa. L'area triangolare delimitata dalle due dita risulterà il punto esatto.

5 18) Quali dei seguenti materiali non è indispensabile per l iniezione di un farmaco intramuscolare? a) registro della terapia (cartaceo o informatizzato) b) farmaco prescritto c) guanti sterili d) contenitore per taglienti 19) Quali delle seguenti azioni non è indispensabile per l esecuzione dell emogasanalisi arteriosa? a) Effettuare l igiene delle mani b) Garantire la privacy del paziente c) Assicurarsi della presenza di un altro operatore d) Accertare la presenza di allergie 20) Il volume del liquido iniettabile per via intramuscolare varia a seconda della sede di iniezione. In ogni caso non si dovrebbero superare a) i 5ml negli adulti b) i 7 ml negli adulti c) i 10 ml negli adulti d) 1,5 ml negli adulti

Protocollo terapie iniettive attraverso le diverse vie PA.GRC.1.16.F6 PROCEDURA AZIENDALE PER LE TERAPIE INIETTIVE ATTRAVERSO LE DIVERSE VIE

Protocollo terapie iniettive attraverso le diverse vie PA.GRC.1.16.F6 PROCEDURA AZIENDALE PER LE TERAPIE INIETTIVE ATTRAVERSO LE DIVERSE VIE 1 di 14 PROCEDURA AZIENDALE PER LE TERAPIE INIETTIVE ATTRAVERSO LE DIVERSE VIE Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione 0 01.08.2017 Firme Redatto Verificato Approvato U.O. Assicurazione

Dettagli

www.slidetube.it 3. Quale delle seguenti informazioni non è presente sul foglietto illustrativo di un farmaco?

www.slidetube.it 3. Quale delle seguenti informazioni non è presente sul foglietto illustrativo di un farmaco? Cognome Nome TEST DI VERIFICA 1. La velocità d infusione di una soluzione è di 30 ml/ora. Non avendo a disposizione una pompa infusionale, a quante gocce/minuto regolo il deflussore a disposizione (dove

Dettagli

Ripassiamo insieme.la matematica a servizio della sicurezza dell assistito. Dott. Mattia Luciano

Ripassiamo insieme.la matematica a servizio della sicurezza dell assistito. Dott. Mattia Luciano Ripassiamo insieme.la matematica a servizio della sicurezza dell assistito Dott. Mattia Luciano CALCOLO PER I DOSAGGI FARMACOLOGICI I calcoli per la somministrazione possono riguardare: Ricostituzione

Dettagli

Scheda Valutativa Tirocinio. Formativo

Scheda Valutativa Tirocinio. Formativo Scheda Valutativa Tirocinio Formativo PER STUDENTI ISCRITTI AL 2 ANNO CdL in MEDICINA E CHIRURGIA Data inizio tirocinio: Data conclusione tirocinio:.. Studente Tutor clinico (nome e cognome) (qualifica

Dettagli

EMOGASANALISI. Infermieristica clinica di base III infermieristica clinica III 1

EMOGASANALISI. Infermieristica clinica di base III infermieristica clinica III 1 EMOGASANALISI Indagine di laboratorio effettuato su un campione di sangue arterioso o venoso al fine di identificare lo stato della ventilazione e metabolico del paziente. Infermieristica clinica di base

Dettagli

DOCUMENTO DESCRITTIVO C.I.O.

DOCUMENTO DESCRITTIVO C.I.O. ASO S. Croce e Carle di Cuneo C.I.O. COMITATO INFEZIONI OSPEDALIERE DOCUMENTO DESCRITTIVO TITOLO GESTIONE DELLE LINEE DI INFUSIONE (cateteri venosi ed arteriosi centrali) IN TERAPIA INTENSIVA NEONATALE

Dettagli

PATOLOGIA ADDOMINALE TRAUMATICA

PATOLOGIA ADDOMINALE TRAUMATICA 1 PATOLOGIA ADDOMINALE TRAUMATICA 2 LESIONI ADDOMINALI CHIUSE Trauma improvviso sulla parete addominale, a cui si associa un aumento della pressione all interno della cavità addominale. APERTE (Associate

Dettagli

21. Prelievo arterioso per emogasanalisi

21. Prelievo arterioso per emogasanalisi deve essere posto in condizioni tali che non ostacolino eventuali manifestazioni di vita. Per questo motivo, la persona deceduta deve essere posta in un locale riscaldato, non deve essere tamponato nella

Dettagli

CONCORSO PUBBLICO NEL PROFILO PROFESSIONALE DI COLLABORATORE PROFESSIONALE SANITARIO - INFERMIERE CC 7/17 Trento, 22 novembre 2017

CONCORSO PUBBLICO NEL PROFILO PROFESSIONALE DI COLLABORATORE PROFESSIONALE SANITARIO - INFERMIERE CC 7/17 Trento, 22 novembre 2017 CONCORSO PUBBLICO NEL PROFILO PROFESSIONALE DI COLLABORATORE PROFESSIONALE SANITARIO - INFERMIERE CC 7/17 Trento, 22 novembre 2017 Prova scritta n. 1 (non estratta) 1. Descrivi quali sono le indicazioni

Dettagli

Dose: 2-5 mg/kg a bolo in 20/30 minuti; successivamente 0,7-1 mg/kg in infusione continua

Dose: 2-5 mg/kg a bolo in 20/30 minuti; successivamente 0,7-1 mg/kg in infusione continua CASO 1 Un bambino di 3 anni (14 kg) giunge in Pronto Soccorso, accompagnato dai genitori per difficoltà respiratoria. In Triage vengono rilevati i seguenti parametri vitali: Spo2 in aria ambiente 89%,

Dettagli

Istruzione Operativa Direzione Medica di Presidio. Esecuzione del prelievo per EMOCOLTURA

Istruzione Operativa Direzione Medica di Presidio. Esecuzione del prelievo per EMOCOLTURA Rev. 02 del 27/06/14 Pag. 1 / 8 Indice rev. Data Par. n 02 27/06/14 n.d. Pag. n 1 01 01/03/13 Tutti tutte 3 Sintesi della modifica Sostituito Clorexidina 0,5% con Clorexidina 2% per antisepsi cute prelievo

Dettagli

IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA

IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA ACCESSO VASCOLARE IN DIALISI La vita di un paziente emodializzato dipende dalla possibilità

Dettagli

Emocoltura. Emocoltura

Emocoltura. Emocoltura . Emocoltura ED.. REV. DATA DESCRIZIONE 00 00 01/08/2017 PRIMA EMISSIONE REDAZ. DS/inf VERIF. RGQ APPROVAZ. DS c-po.07.01.pr.26 - Ediz. 00 - Rev. 00 - Data 01/08/2017 Pagina 1 di 5 INDICE DOCUMENTI DI

Dettagli

EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO

EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO Manuale Operativo SEPES Capitolo 4 EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO II PARTE 4.6 GRAVE REAZIONE ALLERGICA (anafilassi) Dott.ssa Carla Debbia Si tratta di una gravissima reazione allergica,

Dettagli

Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath

Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath Firenze 6 Dicembre 2017 Francesco Ursino Infermiere Referente Team Accessi Vascolari Ambulatorio Anestesia- Rianimazione ursino.francesco@hsanmartino.it

Dettagli

I b. Carta Leandra Coordinatrice Infermieristica

I b. Carta Leandra Coordinatrice Infermieristica Assistenza post operatoria I b Carta Leandra Coordinatrice Infermieristica Assistenza Post Operatoria La fase post operatoria riguarda quelle attività che si verificano dal momento in cui il paziente è

Dettagli

IL PERCORSO DEL PAZIENTE SOTTOPOSTO A PROCEDURA DI EMODINAMICA: LA PREPARAZIONE, L ESECUZIONE ED IL DECORSO POST INTERVENTO.

IL PERCORSO DEL PAZIENTE SOTTOPOSTO A PROCEDURA DI EMODINAMICA: LA PREPARAZIONE, L ESECUZIONE ED IL DECORSO POST INTERVENTO. IL PERCORSO DEL PAZIENTE SOTTOPOSTO A PROCEDURA DI EMODINAMICA: LA PREPARAZIONE, L ESECUZIONE ED IL DECORSO POST 7 novembre 2012 Sala riunioni DEA Presidio Ospedaliero O.C. S.Maria delle Croci Ravenna

Dettagli

La via di somministrazione. Parenterale. dal greco. Che sta ad indicare una via diversa da quella enterale

La via di somministrazione. Parenterale. dal greco. Che sta ad indicare una via diversa da quella enterale La via di somministrazione Parenterale dal greco para = presso + énteron = intesino Che sta ad indicare una via diversa da quella enterale Intradermica Sottocutanea Via Parenterale Endovenosa Intramuscolare

Dettagli

ALBERO DECISIONALE. 1) Controllo dello stato di coscienza. 2) Controllo respiro

ALBERO DECISIONALE. 1) Controllo dello stato di coscienza. 2) Controllo respiro ALBERO DECISIONALE 1) Controllo dello stato di coscienza 2) Controllo respiro 3) Ricerca del polso carotideo: - Circolo presente (assistenza respiro) - Circolo non presente(compressioni toraciche e massaggio

Dettagli

L EMOGASANALISI DALLA TEORIA ALLA PRATICA

L EMOGASANALISI DALLA TEORIA ALLA PRATICA L EMOGASANALISI DALLA TEORIA ALLA PRATICA Università degli studi di Trieste Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche chirurgiche e della salute Cdl in infermieristica A cura degli studenti:

Dettagli

Arresto cardiaco in età pediatrica, caratteristiche e scopo del Pbls

Arresto cardiaco in età pediatrica, caratteristiche e scopo del Pbls L emergenza pediatrica è un evento clinicamente raro e ad alto rischio accompagnata da una componente emotiva non indifferente, sia per gli operatori che la gestiscono sia per le persone che stanno intorno

Dettagli

IL RICONOSCIMENTO DEI BISOGNI ASSISTENZIALI E LE RISORSE TERAPEUTICHE DELL OPERATORE. Selenia Greco - Infermiera

IL RICONOSCIMENTO DEI BISOGNI ASSISTENZIALI E LE RISORSE TERAPEUTICHE DELL OPERATORE. Selenia Greco - Infermiera IL RICONOSCIMENTO DEI BISOGNI ASSISTENZIALI E LE RISORSE TERAPEUTICHE DELL OPERATORE Selenia Greco - Infermiera Identificazione del paziente in fase avanzata di malattia Paziente oncologico Paziente non

Dettagli

PROCEDURA PER L'USO CORRETTO DEI FARMACI AD ALTO RISCHIO NELL'ASSISTENZA OSPEDALIERA

PROCEDURA PER L'USO CORRETTO DEI FARMACI AD ALTO RISCHIO NELL'ASSISTENZA OSPEDALIERA PROCEDURA PER L'USO CORRETTO DEI FARMACI AD ALTO RISCHIO NELL'ASSISTENZA OSPEDALIERA UCO di Chirurgia Generale di Trieste direttore: prof. N. de Manzini "Progetto finanziato nell'ambito del Programma per

Dettagli

h. SEDE, VIA E TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE DEI VACCINI VIA DI SOMMINISTRAZIONE E legata al tipo di vaccino. E distinta in orale e parenterale.

h. SEDE, VIA E TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE DEI VACCINI VIA DI SOMMINISTRAZIONE E legata al tipo di vaccino. E distinta in orale e parenterale. h. SEDE, VIA E TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE DEI VACCINI VIA DI SOMMINISTRAZIONE E legata al tipo di vaccino. E distinta in orale e parenterale. A) VIA ORALE La via orale attualmente è utilizzata per il

Dettagli

Gli errori di terapia: approccio alla problematica e studi internazionali

Gli errori di terapia: approccio alla problematica e studi internazionali Gli errori di terapia: approccio alla problematica e studi internazionali SICUREZZA DEL PAZIENTE E GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO Ancona 15.03.2010 I.N.R.C.A. Ancona RACCOMANDAZIONI USO POTASSIO CONCENTRATO

Dettagli

OPUSCOLO INFORMATIVO PER LA TERAPIA INTRAMUSCOLARE

OPUSCOLO INFORMATIVO PER LA TERAPIA INTRAMUSCOLARE OPUSCOLO INFORMATIVO PER LA TERAPIA INTRAMUSCOLARE Redatto dal personale dell Ambulatorio Infermieristico Territoriale CONSIGLI UTILI PER PRATICARE UN INIEZIONE controllate il nome e la data di scadenza

Dettagli

SUPPORTO DELLE FUNZIONI VITALI DI BASE (B.L.S)

SUPPORTO DELLE FUNZIONI VITALI DI BASE (B.L.S) BLS SUPPORTO DELLE FUNZIONI VITALI DI BASE (B.L.S) Il Significato? B=Basic Basic L=Life Life S=Support Support Sostegno di base delle funzioni vitali Tecniche di supporto che precocemente iniziate garantiscono

Dettagli

Prevenzione e trattamento dello stravaso di farmaci antiblastici

Prevenzione e trattamento dello stravaso di farmaci antiblastici Prevenzione e trattamento dello stravaso di farmaci antiblastici Prevenzione dello stravaso di farmaci antiblastici Norme da seguire attentamente per ridurre il rischio di stravaso Prevenzione dello stravaso

Dettagli

U.O. FARMACIA DIREZIONE MEDICA UTILIZZO DI SOLUZIONI INIETTABILI CONCENTRATE DI POTASSIO PROTOCOLLO OPERATIVO AD USO DELLE UU.OO.

U.O. FARMACIA DIREZIONE MEDICA UTILIZZO DI SOLUZIONI INIETTABILI CONCENTRATE DI POTASSIO PROTOCOLLO OPERATIVO AD USO DELLE UU.OO. Pag. 1 / 7 1.OGGETTO E SCOPO 1.1. Oggetto Oggetto del presente protocollo è la necessità di garantire la sicurezza della terapia con potassio, data la possibilità di effetti dannosi e potenzialmente letali

Dettagli

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI. RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002)

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI. RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002) PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002) Raccomandazioni del C.D.C. Center for Disease Control - U.S.A. Guidelines for the prevention of intravascular

Dettagli

A) Livelli di autonomia: Per tutte le attività previste nel presente allegato l apprendimento può avvenire a quattro livelli di autonomia crescente

A) Livelli di autonomia: Per tutte le attività previste nel presente allegato l apprendimento può avvenire a quattro livelli di autonomia crescente ALLEGATO A Università del Molise Facoltà di Medicina e Chirurgia Anno accademico 2010/2011 Corso di laurea in Medicina e Chirurgia A) Livelli di autonomia: Per tutte le attività previste nel presente allegato

Dettagli

6. FARMACI. a) Dimensione del problema

6. FARMACI. a) Dimensione del problema 6. FARMACI A cura di D. Trevisanuto, I. Mondello, S. Pratesi, D. Sordino Contenuti a) Dimensione del problema b) Quando somministrare i farmaci c) Dove somministrare i farmaci (vie di somministrazione)

Dettagli

Supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione in età pediatrica BLS-D pediatrico

Supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione in età pediatrica BLS-D pediatrico Supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione in età pediatrica BLS-D pediatrico BLS Italian Pediatrico Resuscitation Council Italian Resuscitation Council Obiettivi Apprendere: Conoscenze Abilità

Dettagli

Gestione della digiunostomia nutrizionale

Gestione della digiunostomia nutrizionale Gestione della digiunostomia nutrizionale Lo IEO pubblica una collana di Booklets al fine di aiutare il paziente a gestire eventuali problematiche (quali ad esempio le terapie svolte, l alimentazione da

Dettagli

GESTIONE ASSISTENZIALE POST ABLAZIONE Caso clinico MUTTINI ROSSELLA TURSI LOREDANA

GESTIONE ASSISTENZIALE POST ABLAZIONE Caso clinico MUTTINI ROSSELLA TURSI LOREDANA GESTIONE ASSISTENZIALE POST ABLAZIONE Caso clinico MUTTINI ROSSELLA TURSI LOREDANA Descrizione Caso Clinico Quadro Clinico Descrizione Caso Clinico Quadro Clinico Dopo ablazionepost.jpg Lamenta Dolore

Dettagli

Inserimento Catetere venoso centrale

Inserimento Catetere venoso centrale Pag. 1 di 4 Inserimento Catetere venoso centrale Materiale occorrente: 1. Kit Catetere venoso centrale 2. Camici, guanti sterili 3. Dispositivi di protezione individuale (occhiali, cuffie e mascherine)

Dettagli

EVIDENZE SCIENTIFICHE SULL EMOGASANALISI ARTERIOSO (EGA) Antonino Galfano

EVIDENZE SCIENTIFICHE SULL EMOGASANALISI ARTERIOSO (EGA) Antonino Galfano EVIDENZE SCIENTIFICHE SULL EMOGASANALISI ARTERIOSO (EGA) Antonino Galfano 12/05/2019 Il sottoscritto ANTONINO GALFANO ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA UFFICIO 03 COORDINAMENTO UFFICI DI SANITÀ MARITTIMA, AEREA E DI FRONTIERA Direttore: Dr.ssa Loredana Vellucci tel. 06.5994.3833 Responsabile

Dettagli

IMA INFERIORE CON BAV DI I grado PRIMA DELL ARRIVO DEL PTE preparazione postazione Accendere monitor e porlo in modalità attesa Verificare funzionamento e check list materiale LP12 Verificare

Dettagli

APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA IN OSPEDALE REV. 1 Pag. 1 / 5 SOLUZIONI CONCENTRATE DI POTASSIO

APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA IN OSPEDALE REV. 1 Pag. 1 / 5 SOLUZIONI CONCENTRATE DI POTASSIO OSPEDALE REV. 1 Pag. 1 / 5 Stato delle Modifiche Rev. Data Causale 0 14/05/2011 Prima emissione 1) PREMESSA: - Il Ministero della Salute ha emanato una raccomandazione sul corretto utilizzo delle soluzioni

Dettagli

GIORNATA DELLA SALUTE. Maranello, 7 Novembre 2010

GIORNATA DELLA SALUTE. Maranello, 7 Novembre 2010 GIORNATA DELLA SALUTE Maranello, 7 Novembre 2010 SISTEMA 118 Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica Numero unico nazionale Attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 Gratuito HA IL COMPITO DI GESTIRE LE EMERGENZE

Dettagli

2. SCHEDA DI INSERIMENTO INFERMIERE - GRUPPO OPERATORIO

2. SCHEDA DI INSERIMENTO INFERMIERE - GRUPPO OPERATORIO 2. SCHEDA DI INSERIMENTO INFERMIERE - GRUPPO OPERATORIO SEDE: LEGNAGO BOVOLONE ZEVIO NOGARA UNITÀ OPERATIVA/SERVIZIO: DIRETTORE: COORDINATORE INFERMIERISTICO: COGNOME QUALIFICA: INFERMIERE NOME DATA INIZIO

Dettagli

Cateteri intratecali con connettore SC modelli 8709SC, 8731SC, 8596SC, Raccomandazioni sulla tecnica di impianto

Cateteri intratecali con connettore SC modelli 8709SC, 8731SC, 8596SC, Raccomandazioni sulla tecnica di impianto Cateteri intratecali con connettore SC modelli 8709SC, 8731SC, 8596SC, 8578 Raccomandazioni sulla tecnica di impianto Questo allegato accompagna la lettera informativa Medtronic per i medici del 26 giugno

Dettagli

VER 2.0 S.O. Istruzioni per il corretto uso della check list del paziente chirurgico

VER 2.0 S.O. Istruzioni per il corretto uso della check list del paziente chirurgico VER 2.0 S.O. Istruzioni per il corretto uso della check list del paziente chirurgico Istruzioni per il corretto uso della check list del paziente chirurgico 3 Introduzione Il formato della check list

Dettagli

Elenco Check List e documenti AUSL VDA

Elenco Check List e documenti AUSL VDA Elenco Check List e documenti AUSL VDA (aggiornato agosto 2016) Ambiente Sicuro Titolo documento Tipologia documento Percorso per doc. az. Linee Guida per l igiene mani nell assistenza sanitaria Decontaminazione,

Dettagli

Piano assistenziale al paziente con artroprotesi di femore.

Piano assistenziale al paziente con artroprotesi di femore. Piano assistenziale al paziente con artroprotesi di femore Comporta la sostituzione totale delle superfici articolari danneggiate con una protesi attraverso l impianto chirurgico. Cause: Debilitazione

Dettagli

Herpes Zoster. Consigli pratici per la vaccinazione. D.ssa Angela Amodeo MMG Palermo

Herpes Zoster. Consigli pratici per la vaccinazione. D.ssa Angela Amodeo MMG Palermo Herpes Zoster Consigli pratici per la vaccinazione D.ssa Angela Amodeo MMG Palermo Perché vaccinare Il successo di un programma di immunizzazione dipende dalla comprensione dei vantaggi che comporta, per

Dettagli

N/R Antibioticoprofilassi Preparazione del paziente Igiene delle mani Inserzione del CVC (inclusa sostituzione con guida metallica)

N/R Antibioticoprofilassi Preparazione del paziente Igiene delle mani Inserzione del CVC (inclusa sostituzione con guida metallica) Check list per un audit inteso a valutare le buone pratiche per la prevenzione delle batteriemie correlate a device vascolare (Traduzione integrale della check list del progetto I-care, Australia). Traduzione

Dettagli

CORSO ACLS RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE AVANZATA

CORSO ACLS RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE AVANZATA 1 CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Locale Sud Pontino AUSILIARIA Soc. Coop. Sociale e San. CORSO ACLS RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE AVANZATA 29 30 gennaio 2016 Crediti ECM 20,5 Medici Chirurghi ed Infermieri

Dettagli

PROPOSTA DI PROGETTO FORMATIVO DI PBLS-D RIVOLTO A PERSONALE SANITARIO E NON (LAICI)

PROPOSTA DI PROGETTO FORMATIVO DI PBLS-D RIVOLTO A PERSONALE SANITARIO E NON (LAICI) CENTRO DI FORMAZIONE PEDIATRIA SAN CAMILLO-FORLANINI PROPOSTA DI PROGETTO FORMATIVO DI PBLS-D RIVOLTO A PERSONALE SANITARIO E NON (LAICI) 1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FORMATIVO 2. SOCIETA SCIENTIFICHE

Dettagli

Studente. Anno di corso Canale. Servizio.. Periodo dal al.

Studente. Anno di corso Canale. Servizio.. Periodo dal al. Studente Anno di corso Canale. Servizio.. Periodo dal al. OBIETTIVI DI Insuf. Suffic. Discreto Buono Ottimo Eccell. N.V. APPRENDIMENTO 1. Identificare le caratteristiche strutturali e funzionali del servizio

Dettagli

PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT

PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT Supporto di base alle funzioni vitali in età pediatrica Obiettivo del corso PBLS Acquisire: Conoscenze teoriche. Abilità pratica nell esecuzione delle tecniche. Schemi di comportamento

Dettagli

Somministrazione sez 4.6

Somministrazione sez 4.6 Raccomandazione Regionale per la sicurezza nella terapia farmacologica n. 3 Gestione sicura dei farmaci antineoplastici Somministrazione sez 4.6 Sabrina Prati coord. Inferm. Oncologia Medica IRCCS-IRST

Dettagli

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE Istruzioni per la compilazione Per la corretta esecuzione della manovra e per

Dettagli

Questionario di verifica apprendimento nozioni teoriche (operatore sanitario)

Questionario di verifica apprendimento nozioni teoriche (operatore sanitario) Questionario di verifica apprendimento nozioni teoriche (operatore sanitario) Prima di iniziare: Una sola risposta è quella corretta. Ogni candidato può sbagliare fino a un massimo di 5 domande In caso

Dettagli

LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali

LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali Roma, 13 ottobre 2018 La dr.sa Maria Luisa Manca Bitti dichiara

Dettagli

Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità Novara

Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità Novara F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail MINELLI FABIO Nazionalità Data di nascita ESPERIENZA LAVORATIVA Nome e indirizzo

Dettagli

PROCEDURE HEMS ASSOCIATION VIE DI SOMMINISTRAZIONE ALTERNATIVE DEI FARMACI. Dott. Andrea Paoli Dott. Giovanni Cipolotti

PROCEDURE HEMS ASSOCIATION VIE DI SOMMINISTRAZIONE ALTERNATIVE DEI FARMACI. Dott. Andrea Paoli Dott. Giovanni Cipolotti PROCEDURE HEMS ASSOCIATION VIE DI SOMMINISTRAZIONE ALTERNATIVE DEI FARMACI Dott. Andrea Paoli Dott. Giovanni Cipolotti Vie di somministrazione INTRANASALE INTRAOSSEA Via Intranasale Offre numerosi vantaggi,

Dettagli

CATETERI VENOSI CENTRALI.

CATETERI VENOSI CENTRALI. CATETERI VENOSI CENTRALI Definizione Dispositivi vascolari di materiale biocompatibile che vengono introdotti attraverso una vena centrale (giugulare, succlavia) o periferica fino a che la loro punta raggiunge

Dettagli

INDICAZIONI GENERALI per la PREPARAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI. Locale dedicato. Cappa aspirante a flusso laminare verticale

INDICAZIONI GENERALI per la PREPARAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI. Locale dedicato. Cappa aspirante a flusso laminare verticale INDICAZIONI GENERALI per la PREPARAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI Locale dedicato Cappa aspirante a flusso laminare verticale Osp. S. Martino - Div. Ematologia 1 C.B.A. 12/ 11/2002 Le cappe devono: essere

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA. SCHEMA DI ALLESTIMENTO DEI SISTEMI ELASTOMERICI DI INFUSIONE (pompe infusionali elastomeriche)

ISTRUZIONE OPERATIVA. SCHEMA DI ALLESTIMENTO DEI SISTEMI ELASTOMERICI DI INFUSIONE (pompe infusionali elastomeriche) ISTRUZIONE OPERATIVA SCHEMA DI ALLESTIMENTO DEI SISTEMI ELASTOMERICI DI INFUSIONE (pompe infusionali elastomeriche) 1.1 SCOPO e CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa definisce a livello

Dettagli

VIE DI SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE

VIE DI SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE VIE DI SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE CORSO DI TECNICHE E FORME FARMACEUTICHE CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA IN BIOTECNOLOGIE ANNO ACCADEMICO 2004-2005 SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE IL TERMINE PARENTERALE SI

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA a DELL Pagina 2/5 SOMMARIO 1. SCOPO/OBIETTIVO...3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI...3

Dettagli

IL SANGUE COMPOSIZIONE

IL SANGUE COMPOSIZIONE IL SANGUE COMPOSIZIONE Tessuto connettivo formato da una parte corpuscolata (circa il 45% ) costituita da eritrociti, leucociti e piastrine, in un liquido chiamato PLASMA (circa il 55%) Nell organismo

Dettagli

Appropriata modalità di somministrazione delle principali molecole antibiotiche

Appropriata modalità di somministrazione delle principali molecole antibiotiche Appropriata modalità di somministrazione delle principali molecole antibiotiche Inf.ra Roberta Castellani Medicina generale Presidio Ospedaliero Cecina La sottoscritta ROBERTA CASTELLANI ai sensi dell

Dettagli

TIMECEF 1 G/4 ML POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO INTRAMUSCOLARE

TIMECEF 1 G/4 ML POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO INTRAMUSCOLARE FARMACOVIGILANZA TIMECEF 1 G/4 ML POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO INTRAMUSCOLARE Variazioni degli stampati relativamente agli aspetti della sicurezza Le modifiche agli stampati sono

Dettagli

MATERIALE DIDATTICO AD ESCLUSIVO USO INTERNO

MATERIALE DIDATTICO AD ESCLUSIVO USO INTERNO MATERIALE DIDATTICO AD ESCLUSIVO USO INTERNO LABORATORIO IN AREA SPECIALISTICA DOCENTE Prof. Luisa BERTIZZOLO PRELIEVO ARTERIOSO PER EMOGASANALISI Il parere favorevole del Consiglio Superiore di Sanità

Dettagli

Emottisi in Fibrosi Cistica

Emottisi in Fibrosi Cistica Raccomandazioni in caso di Emottisi in Fibrosi Cistica Istruzioni per fisioterapisti e pazienti A cura di C. Lo Piparo, S. Barrale, M.R. Bonaccorso, G. Damiani M.L.Furnari, F.Pardo Centro Regionale di

Dettagli

Aspetti pratici della gestione della vaccinazione antiinfluenzale nel setting della Medicina Generale

Aspetti pratici della gestione della vaccinazione antiinfluenzale nel setting della Medicina Generale Aspetti pratici della gestione della vaccinazione antiinfluenzale nel setting della Medicina Generale Paolo Morato Paolo.morato1@gmail.com Domus De Maria (CA) 5-10 ottobre 2015 Chi non dovrebbe essere

Dettagli

GUIDA DI PRIMO SOCCORSO. per aspiranti volontari

GUIDA DI PRIMO SOCCORSO. per aspiranti volontari GUIDA DI PRIMO SOCCORSO per aspiranti volontari SICUREZZA 1. Precauzioni per la protezione dal contatto con liquidi organici 2. Attrezzature e procedure per proteggersi 3. Buone abitudini 1.PRECAUZIONI

Dettagli

118 ISS t hg yri p oc

118 ISS t hg yri p oc INSEGNAMENTO DEL PRIMO SOCCORSO Scuola Secondaria di II grado Catena delle sopravvivenza e il sistema di emergenza. Il ruolo prioritario del cittadino nella catena di soccorso (10 min) Numeri del soccorso

Dettagli

IL LABORATORIO DI ECOCARDIOGRAFIA CON ECOCONTRASTO. Infermiera Laura Pitacco (Trieste)

IL LABORATORIO DI ECOCARDIOGRAFIA CON ECOCONTRASTO. Infermiera Laura Pitacco (Trieste) IL LABORATORIO DI ECOCARDIOGRAFIA CON ECOCONTRASTO Infermiera Laura Pitacco (Trieste) ECOCARDIOGRAFIA CON MEZZO DI CONTRASTO Soluzione fisiologica agitata Esafluoruro di zolfo SOLUZIONE FISIOLOGICA AGITATA

Dettagli

MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA

MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA DEFINIZIONE Trattamento periodico di una lesione chirurgica. DEFINIZIONE DI FERITA CHIRURGICA Lesione di continuo della cute e dei tessuti sottostanti provocata

Dettagli

www.areu.lombardia.it a QUALSIASI cittadino che possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore RICONOSCERE i segni di allarme di un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Saper ALLERTARE correttamente

Dettagli

Il first responder tempestivo riconoscimento Sicurezza

Il first responder tempestivo riconoscimento Sicurezza Il ruolo assunto dal cittadino nel tempestivo riconoscimento delle situazioni di pericolo e nell attivazione del sistema di soccorso è essenziale per garantire il successo del soccorso professionale. Tutti

Dettagli

Basic Life Support BLS Supporto di base delle funzioni vitali.

Basic Life Support BLS Supporto di base delle funzioni vitali. Basic Life Support BLS Supporto di base delle funzioni vitali. 1 Danno anossico cerebrale : E il danno che si instaura a seguito della mancanza di ossigeno al cervello. Inizia dopo 4-6 di assenza di circolo.

Dettagli

ASSISTENZA INFERMIERISTICA IN SALA BRONCOSCOPICA

ASSISTENZA INFERMIERISTICA IN SALA BRONCOSCOPICA ASSISTENZA INFERMIERISTICA IN SALA BRONCOSCOPICA U. O. D. Chirurgia Toracica Responsabile: Dr. G. Urciuoli Azienda Ospedaliera San Carlo POTENZA Maria Rosaria Paternoster Coordinatrice Infermieristica

Dettagli

IL NUOVO DECRETO PRONTO SOCCORSO. Lucidi Dr. Giuseppe Caselle

IL NUOVO DECRETO PRONTO SOCCORSO. Lucidi Dr. Giuseppe Caselle Settore Territorio Area Ambiente Infrastrutture e Sicurezza LA SORVEGLIANZA Salute e Sicurezza SANITARIA sul lavoro: ATTRAVERSO primi spunti LE di riflessione ESPERIENZE sulla DEI applicazione MEDICI COMPETENTI.

Dettagli

Seconda Parte. Coti Valentina. Istruttore 118

Seconda Parte. Coti Valentina. Istruttore 118 Seconda Parte Coti Valentina Istruttore 118 Obiettivi Riconoscere un arresto cardiorespiratorio (ACC) La rianimazione cardiopolmonare La disostruzione delle vie aeree Fattori di rischio e malori Perché

Dettagli

ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA

ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA L elenco dei presidi è quello previsto dall allegato 1 del D.Lgs. 388/2003, "REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SUL PRONTO SOCCORSO

Dettagli

ARRESTO CARDIACO NON TESTIMONIATO PAZIENTE ADULTO

ARRESTO CARDIACO NON TESTIMONIATO PAZIENTE ADULTO ARRESTO CARDIACO N TESTIMONIATO PAZIENTE ADULTO Il paziente N ed inserisci la LA TIENE Valuta il Respiro + il Circolo per 10 sec. ASSENTI Chiama l operatore Posizione del capo: IPERESTENONE Paziente in

Dettagli

Servizio Infermieristico Domiciliare

Servizio Infermieristico Domiciliare Servizio Infermieristico Domiciliare Redatto dagli Infermieri del Servizio Cure Domiciliari Questo opuscolo rappresenta un piccolo aiuto ai familiari che si trovano a dover assistere in casa un loro congiunto

Dettagli

Esperienza lavorativa:

Esperienza lavorativa: CURRICULUM FORMATIVO PROFESSIONALE VENEZIANO Maria Nata a Lentini 11.06.1953 Residente in Via L. Longo, 14 96016 Lentini (SR) E-mail veneziano.maria@tiscali.it Esperienza lavorativa: Servizio di guardia

Dettagli

27 Gennaio 2017 Dr.ssa Chiara Sturaro XVIII CONGRESSO REGIONALE FADOI EMILIA ROMAGNA

27 Gennaio 2017 Dr.ssa Chiara Sturaro XVIII CONGRESSO REGIONALE FADOI EMILIA ROMAGNA 27 Gennaio 2017 Dr.ssa Chiara Sturaro XVIII CONGRESSO REGIONALE FADOI EMILIA ROMAGNA L infusione endovenosa è l immissione diretta di liquidi, farmaci, nutrienti, sangue o emoderivati nel torrente ematico

Dettagli

Addetto al Trasporto Sanitario

Addetto al Trasporto Sanitario MODULO TS CAPITOLO G Addetto al Trasporto Sanitario Struttura Formazione AREU Saper ALLERTARE IL SISTEMA D EMERGENZA SANITARIA Saper RICONOSCERE l Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Acquisire uno SCHEMA

Dettagli

Dr Giovanni Bassi Soccorso Alpino Speleologico Toscano USL1 Toscana UO Anestesia e Rianimazione

Dr Giovanni Bassi Soccorso Alpino Speleologico Toscano USL1 Toscana UO Anestesia e Rianimazione Dr Giovanni Bassi Soccorso Alpino Speleologico Toscano USL1 Toscana UO Anestesia e Rianimazione via orale Intramuscolo Sottocutanea Transmucosa Endovena Solo pazienti coscienti Riflessi integri Assorbimento?

Dettagli

Il PICC Catetere Venoso Centrale

Il PICC Catetere Venoso Centrale U.O.C. Anestesia e Rianimazione Direttore Dott. Pantaleone Grande Ambulatorio di Anestesia e Terapia del Dolore Il PICC Catetere Venoso Centrale Ospedale Soverato 3 Piano Anestesia e Rianimazione Per migliorare

Dettagli

ARRESTO CARDIO RESPIRATORIO NELL ADULTO

ARRESTO CARDIO RESPIRATORIO NELL ADULTO ARRESTO CARDIO RESPIRATORIO NELL ADULTO LA MORTE CARDIACA IMPROVVISA Ogni anno colpisce una persona su 1000 Molte di esse possono essere salvate SEGNI DI ALLARME DELL ATTACCO CARDIACO dolore al centro

Dettagli

I. Casanova B. E. e I. Pontoni T. Dott. Di Lenarda

I. Casanova B. E. e I. Pontoni T. Dott. Di Lenarda I. Casanova B. E. e I. Pontoni T. Dott. Di Lenarda ORGANIZZAZIONE DEL LABORATORIO DI ECOCARDIOGRAFIA Si eseguono diversi tipi di ecocardiografia: 1. Ecocardiografia di base 2. Ecocardiografia da stress:

Dettagli

Sicurezza in sala operatoria e gestione del contenzioso

Sicurezza in sala operatoria e gestione del contenzioso Sicurezza in sala operatoria e gestione del contenzioso Dott. Marcello Chironi * Asl Taranto Dott. Luigi Viola ** Asl Taranto * Responsabile U.O. Rischio Clinico ** Medico Legale U.O. Rischio Clinico Gestione

Dettagli

www.areu.lombardia.it.!!!!!!!! a QUALSIASI cittadino che possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore. RICONOSCERE i segni di allarme di un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Saper ALLERTARE correttamente

Dettagli

MANUALE INFORMATIVO CON ISTRUZIONI OPERATIVE NEL PERCORSO DI FAST TRACK CHIRURGICO

MANUALE INFORMATIVO CON ISTRUZIONI OPERATIVE NEL PERCORSO DI FAST TRACK CHIRURGICO MANUALE INFORMATIVO CON ISTRUZIONI OPERATIVE NEL PERCORSO DI FAST TRACK CHIRURGICO Strada di Fiume 447 34149 Trieste - www.asuits.sanita.fvg.it 2 S.C. CHIRURGIA TORACICA Direttore: Dr. Maurizio Cortale

Dettagli

Conferenza Regionale Misericordie Ufficio Formazione

Conferenza Regionale Misericordie Ufficio Formazione Ufficio Formazione PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT IL PBLS si basa: Valutazione e supporto: Della pervietà delle vie aeree A Del respiro B Del circolo C Obiettivo del PBLS PREVENIRE I DANNI DA CARENZA DI

Dettagli

BLS-D per operatori non sanitari

BLS-D per operatori non sanitari BLS-D per operatori non sanitari Basic Life Support and Early Defibrillation Linee Guida ERC 2015 Obiettivi Riconoscimento precoce (ABC) e trattamento dell arresto cardiaco (RCP) Attivazione rapida del

Dettagli

PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE AD INSERZIONE PERIFERICA

PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE AD INSERZIONE PERIFERICA PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE Risorse Umane AD INSERZIONE PERIFERICA Un infermiere impiantatore che deve aver ricevuto specifica formazione nell inserzione del PICC; Un infermiere/oss.

Dettagli

Help Imparare a Soccorrere a Scuola

Help Imparare a Soccorrere a Scuola Help Imparare a Soccorrere a Scuola Dipartimento Emergenza Urgenza A cura dell U.O. Educazione e promozione della salute Azienda Usl 3 Pistoia Obiettivi Riconoscere situazioni critiche Attivare correttamente

Dettagli

CORSO BASE PER OPERATORI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE

CORSO BASE PER OPERATORI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE CORSO BASE PER OPERATORI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE Comitato Locale di Varese - I SERVIZI SANITARI IN EMERGENZA - LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE -LA CHIAMATA AL 118 IN QUESTA LEZIONE SI PARLERA DI primo

Dettagli

G. Fusco coordinatore infermieristico

G. Fusco coordinatore infermieristico Il Diabete in Ospedale da un Problema ad un Opportunità Clinico-Manageriale Napoli 27 /28 gennaio 2012 Il ruolo e l importanza degli infermieri nel controllo della glicemia G. Fusco coordinatore infermieristico

Dettagli