LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI: SINTESI DELLE RICERCHE EFFETTUATE DAGLI ANNI 70 SINO ALL ULTIMO RESTAURO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI: SINTESI DELLE RICERCHE EFFETTUATE DAGLI ANNI 70 SINO ALL ULTIMO RESTAURO"

Transcript

1 LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI: SINTESI DELLE RICERCHE EFFETTUATE DAGLI ANNI 70 SINO ALL ULTIMO RESTAURO ( in corso di pubblicazione in Atti del Seminario Internazionale Diagnosi, conservazione e restauro di dipinti murali dell estremo oriente: quando oriente e occidente si incontrano e si confrontano, Ravenna, maggio 2004, a cura del prof. Rocco Mazzeo, Longo ed, Ravenna ) Maurizio Marabelli, Paola Santopadre, Marcella Ioele- Istituto Centrale per il Restauro, Roma Vasco Fassina Soprintendenza al Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico del Veneto Roberto Cesareo - Università di Sassari Alfredo Castellano, Govanni Buccolieri, Stefano Quarta Università di Lecce Gli studi relativi alla Cappella degli Scrovegni sono il frutto di un lungo impegno portato avanti dal 1977 al 2002 da una equipe costituita da chimici, fisici, biologi, ingegneri, architetti e conservatori. Questo lavoro vuole riassumere soprattutto le ricerche chimico-fisiche svolte con quattro obiettivi principali: 1-studio dei materiali e delle tecniche utilizzate per la realizzazione dei dipinti murali 2-studio dello stato di conservazione e delle cause di degrado 3-studio dell ambiente 4-controllo dei metodi di pulitura della superficie pittorica. Per meglio delineare lo sviluppo delle ricerche si seguirà un ordine cronologico. Anni Due studiosi americani, Sayre e Majewski, avevano pubblicato nel 1963 un primo studio sullo stato di conservazione dei dipinti, rilevando una presenza significativa di solfato di calcio sulla superficie(1). Nel 1977, l Istituto Centrale per il Restauro (ICR) su iniziativa del direttore Giovanni Urbani si fece promotore di una ricerca interdisciplinare consistente in una serie di campagne di misure chimiche, fisiche, biologiche 1. Le analisi relative al contenuto di gesso dei dipinti confermarono nel modo più ampio e sistematico i dati dei due studiosi americani; i risultati più interessanti emersero dalle campagne di misura della qualità dell aria da cui si evidenziarono due dati fondamentali: a-la Cappella era uno spazio correlato strettamente con l ambiente esterno con un sensibile interscambio d aria a porta aperta b- la solfatazione dei dipinti era dovuta agli effetti della deposizione secca del biossido di zolfo e del particellato atmosferico, contenente insieme a gesso anche acido solforico. In figura 1 si mostra l andamento della concentrazione del biossido di zolfo il 21 marzo 1979, aprendo (open door,o.d.) e chiudendo ( closed door, c.d. ) la porta di ingresso della Cappella: si può facilmente arguire che l apertura della porta non regolamentata determinava una immediata diffusione all interno di biossido di zolfo, che veniva successivamente (a partire dal momento della chiusura) completamente assorbito dal carbonato di calcio delle pareti in circa quattro ore. Contemporaneamente si misurò il rapporto carbonato di calcio/gesso (mediante diffrazione dei raggi X) di campioni di intonaco dipinto prelevati a varie profondità, mettendo in evidenza una solfatazione molto netta, relativa alla polvere depositata e al primo strato di alcune decine di micron (v. tab. 1 ). 1 Il gruppo di lavoro fu costituito dall ICR in collaborazione con il Laboratorio CNR di Chimica e Tecnologia dei Radioelementi di Padova, le Università di Padova, Venezia e Roma, il Centro CNR Opere d Arte di Roma, l Istituto CNR FISBAT di Bologna e il Laboratorio chimico della Soprintendenza BB.AA.SS. di Venezia. 1

2 Tabella 1. Rapporto in peso carbonato/solfato di calcio in campioni di intonaco dipinto, a vari livelli campione carbonato/solfato Polvere depositata 47/53 Giudizio Universale, fondo grigio Intonaco sup. 63/37 Stesso punto, fino a 1 mm 89/11 Stesso punto, da 1 a 6 mm 100/0 Stesso punto, da 6 a 10 mm 100/0 Stessa zona,altro intonaco sup. 78/22 Come sopra, fino a 1 mm 94/6 Come sopra, da 1 a 6 mm 100/0 Come sopra, da 6 a 10 mm 100/0 Parete sinistra, fascia verde Intonaco sup. 61/39 Stesso punto, fino a 2 mm 100/0 Stesso punto, da 2 a 6 mm 100/0 Stesso punto, da 6 a 10 mm 100/0 Nascita di Maria Vergine, fondo blu Intonaco sup. 43/57 Parete destra, fascia verde Intonaco fino a 2 mm 90/10 Stesso punto, da 2 a 6 mm 100/0 Controfacciata, sotto la volta Tassello testimone del fondo* Intonaco sup. 87/13 Stesso punto, fino a 2 mm 100/0 Stesso punto, da 2 a 6 mm 100/0 Stesso punto, da 6 a 10 mm 100/0 * tassello lasciato da L.Tintori nel restauro eseguito negli anni 60 Venne anche eseguita una campagna microclimatica a cura del Laboratorio CNR di Chimica e Tecnologia dei Radioelementi di Padova, da cui risultò che l apertura della porta determinava scambi evidenti di masse d aria tra interno ed esterno con conseguenti dannosi gradienti termoigrometrici all interno della Cappella (2). Anni , 2000 A partire dal 1988 si ritenne necessario eseguire una seconda fase di studio con lo scopo principale di meglio comprendere le cause determinanti gli estesi sbiancamenti localizzati soprattutto sulle pareti di controfacciata e dell arcone, nonché i fenomeni ancor più diffusi di sollevamento e polverizzazione della pellicola pittorica. 2

3 In questa fase fu utilizzata la cromatografia ionica per l analisi dei sali solubili e il microscopio elettronico a scansione con microanalisi a raggi X in dispersione di energia (SEM-EDS) per l analisi elementale degli intonaci con particolare riferimento alla distribuzione dello zolfo. In fig.2 si mostrano i risultati relativi a cloruri, nitrati e solfati misurati negli estratti acquosi della polpa di cellulosa degli impacchi utilizzati per l estrazione dei sali solubili, da cui si evince una presenza significativa dello ione nitrato, non rilevato nella prima fase di studio. In fig. 3 si mostra una mappa a raggi X relativa alla distribuzione dello zolfo e del calcio in un campione di intonaco prelevato in controfacciata: la mappa evidenzia un assorbimento pronunciato del biossido di zolfo fino a circa 50 micron. In base a queste analisi, la solfatazione risultò compresa, mediamente, tra 10 e 60 micron ( raggiungendo talvolta anche i 100 micron) a partire dalla superficie esterna (3). In sintesi le cause determinanti sbiancamenti-ingiallimenti e danni meccanici alla superficie pittorica sono riassunte in tabella 2. Tabella 2. Possibili cause del fenomeno di sbiancamento- ingiallimento delle superfici 1-solfatazione del carbonato di calcio 2-cristallizzazione di sali solubili 3-microfratturazione e/o polverizzazione della pellicola pittorica 4-microfratturazione di un protettivo/fissativo della pellicola pittorica 5-alterazione cromatica e opacizzazione del protettivo/fissativo superficiale 6-ricristallizzazione del carbonato di calcio in superficie 7-formazione di una patina di ossalati 8-formazioni da attacco microbiologico. In particolare, nel caso della Cappella, le cause determinanti lo sbiancamento (parete di controfacciata) erano quelle indicate in tabella da 1 a 5 e 7. In fig. 4 si documenta il danno causato dalla cristallizzazione di gesso al di sotto della pellicola pittorica. Dopo questi rilevamenti, si eseguirono tra il 95 e il 96 campagne di misure relative alla qualità dell aria analogamente a quanto già fatto negli anni Si evidenziò che i livelli di polverosità interna raggiungevano valori più elevati d estate e di giorno (fino a µg/m 3 ). La quantità massima di biossido di zolfo era scesa a 50 µg/m 3 da oltre 100 µg/m 3, mentre il biossido di azoto presentava in inverno picchi intorno a 55 µg/m 3. Il biossido di azoto era sicuramente legato all inquinamento esterno da traffico veicolare diesel, con valori medio-alti delle medie semiorarie e picchi compresi tra 30 e 50 µg/m 3 ( v. fig. 5 ). Da questi risultati si poteva dedurre che i problemi legati all inquinamento rimanevano attuali in quanto a fronte di una forte diminuzione del biossido di zolfo, il biossido di azoto era presente in quantità significative. A completamento delle indagini sugli inquinanti atmosferici e sul microclima sono state condotte misure di scambi d aria interno/esterno, condotte con il metodo dell esafluoruro di zolfo. 2 Queste ultime avvalorarono le conclusioni tratte dalle campagne condotte negli anni 77-79, segnalando un massimo di 9 scambi d aria giornalieri (in estate e con presenza di visitatori, v. tab. 3 ). Dall insieme delle esperienze emerse così la necessità di chiudere l ingresso della controfacciata, di riaprire l antica porta di comunicazione con il palazzo Scrovegni, realizzando nel contempo un ambiente antistante (Corpo Tecnologico Attrezzato) per il contingentamento dei visitatori e per una migliore protezione della Cappella dai gradienti termoigrometrici e dagli inquinanti dell esterno. 2 Misure eseguite a cura di A. Ventura (soc. IMIT-Novara). 3

4 Tabella 3. Scambi d aria interno-esterno determinati con il metodo dell esafluoruro di zolfo condizioni d esercizio assenza di visitatori presenza di visitatori ( porta chiusa ) ( porta aperta ) tempo di ricambio complessivo aria h h h h numero di ricambi /ora numero di ricambi /giorno Dopo la realizzazione di questa struttura ( ) fu eseguita nel 2000 una ulteriore campagna di controllo degli inquinanti. In particolare, confrontando i valori di distribuzione di frequenza relativa delle concentrazioni diurne del particellato sospeso all interno della Cappella in estate con quelli degli anni precedenti si nota una netta diminuzione di tale inquinante (fig.6) (4). Anni Aspetti conservativi Il restauro dei dipinti murali, eseguito con il coordinamento dell I.C.R., dal giugno 2001 fino al marzo 2002, ha costituito l occasione per eseguire una serie di misure e controlli prevalentemente non distruttivi sul ciclo pittorico. Per quanto riguarda l aspetto conservativo sono state utilizzate due apparecchiature di fluorescenza a raggi X dispersiva in energia (XRF) tarate per la misura di zolfo e cloro sui dipinti murali: questa tecnica ha permesso di mappare la distribuzione di questi due inquinanti sui diversi riquadri, prima e dopo l intervento di pulitura. È stato così possibile determinare in modo non distruttivo la quantità di zolfo superficiale rispettivamente dopo applicazioni ad impacco di soluzione satura di carbonato d ammonio e di resina anionica forte (Akeogel-Syremont) con diversi tempi di applicazione. Dagli spettri riportati nella figura 7 si evidenzia la capacità estrattiva dei due trattamenti (5). La contemporanea estrazione con solventi organici e la successiva analisi mediante spettrofotometria infrarossa con trasformata di Fourier ( FTIR) e pirolisi gas-massa di zone trattate in precedenti restauri hanno messo in evidenza la presenza di resine acriliche, polistirene e polivilacetato quali fissativi, la cui microfratturazione ha comportato lo sviluppo di parte degli sbiancamenti superficiali. Contemporaneamente è stato messo in evidenza gesso, mediante diffrazione di raggi X, utilizzato come consolidante in precedenti restauri (6). Aspetti connotativi Per quanto riguarda la caratterizzazione dei materiali costitutivi e delle tecniche di esecuzione è stata eseguita una serie di misure spettrocolorimetriche delle campiture di colore nonchè l analisi dei pigmenti e delle finiture metalliche mediante XRF e altre procedure microdistruttive. 4

5 Scopo delle misure spettrocolorimetriche era quello di caratterizzare l applicazione di tre tecniche descritte da Cennino Cennini nel Libro dell arte: in particolare ci si riferisce all uso dei cangianti, dello sfumato e del risparmio. Come esempio in fig.8 è riportato il cangiante di un manto con le due tonalità di base di rosa e di azzurro: nella tabella 4 sono riportate le corrispondenti coordinate tricromatiche ottenute in diversi punti, che documentano il graduale passaggio dalla prima alla seconda tonalità di colore. Tabella 4. Flagellazione, coordinate cromatiche del manto cangiante rosa-viola Colore L a b rosa chiaro rosa deciso rosa violetto viola ombra La stessa tecnica spettrocolorimetrica è stata utilizzata per caratterizzare le superfici prima e dopo il restauro:nella figura 9 è mostrato un particolare del cielo prima e dopo la pulitura e nella tabella 5 sono riportate le coordinate tricromatiche misurate su diversi punti di azzurro. Dal confronto si può concludere come l azzurro abbia guadagnato in saturazione dalla pulitura, per eliminazione di uno strato bruno soprammesso con aumento della componente blu della luce riflessa (diminuzione di b) (7). Tabella 5. Coordinate di colore nel sistema di misura CIELab: Luminanza (L), componenti rosso-verde (a) e giallo-blu (b), dell azzurro del cielo prima e dopo il restauro Zona di misura colore prima del restauro L a b dopo il restauro L a b Matrimonio di Maria e Giuseppe, azzurrite del cielo azzurro scuro tendente al violaceo Resurrezione di Lazzaro, azzurrite del cielo azzurro scuro Entrata in Gerusalemme, azzurrite del cielo azzurro Giudizio Universale, 1 registro, lato sinistro, azzurrite del cielo tra fiaccola e stendardo angelo azzurro sbiadito Pigmenti, finiture metalliche, leganti e strati preparatori sono stati caratterizzati mediante le tecniche riportate in tabella 6. 5

6 Tabella 6. Tecniche d indagine utilizzate Pigmenti Finiture metalliche Leganti Strati preparatori XRF, microscopia mineralogica, osservazione di sezioni stratigrafiche, XRD, SEM-EDS XRF, XRD,osservazione di sezioni stratigrafiche, SEM-EDS, microsonda a raggi X dispersiva in lunghezza d onda (EPMA) Microspettrofluorimetria, pirolisi + gas-massa Osservazione di sezioni stratigrafiche e sezioni sottili, XRD, SEM-EDS L ampia gamma delle tecniche di indagine utilizzate si spiega con la necessità di caratterizzare un contesto che appariva piuttosto complesso. Per quanto riguarda le tecniche pittoriche sono state messe in evidenza due specifici procedimenti della maestranze giottesche: - la frequente finitura delle superfici pittoriche con lumeggiature realizzate con biacca e un legante oleoso - la stesura di pigmento a secco su intonaco non completamente carbonatato (8). Per quanto riguarda l identificazione stratigrafica del legante è stata utilizzata la microspettrofluorimetria, tecnica che ha permesso di identificare le classi dei componenti organici del medium nei vari strati pittorici (9). Le finiture metalliche sono state realizzate utilizzando quattro tipi diversi di lamine:oro, oro su stagno, stagno, oro e argento. Mentre le prime tre sono state messe in evidenza con una tecnica non distruttiva quale la fluorescenza a raggi X, per la lamina in oro/argento è stato necessario ricorrere a microprelievi e all analisi con SEM-EDS e EPMA. Lo spessore delle lamine d oro è risultato compreso tra 1 e 2 micron, lo stagno tra 15 e 20 micron, mentre la lamina in oro/argento ha mostrato una maggiore variabilità (tra 1 e 4 micron). Allo stato attuale tutte le finiture realizzate con oro appaiono in buono stato di conservazione (fig.10), mentre quelle in stagno e stagno dorato appaiono scurite in misura completa o parziale a causa dell alterazione dello stagno in ossido (romarchite) (fig. 11); la lamina in oro/argento si è completamente alterata per formazione di solfuro d argento (fig.12) (10). Conclusioni Il panorama che emerge dalle informazioni riportate mette in evidenza alcuni punti fondamentali e linee guida relativi a ricerche di questo genere: -la necessità di affrontare i problemi sia da un punto di vista archeometrico che conservativo, in quanto strettamente correlati gli uni con gli altri - l esigenza di caratterizzare l ambiente dal punto di vista chimico e fisico, in quanto direttamente influenzante i processi di deterioramento dei materiali costitutivi - l esigenza di monitorare lo stato di conservazione mediante indagini non distruttive, in modo da consentire nel tempo controlli e confronti - l esigenza di studiare i problemi attraverso il confronto e l integrazione fra indagini non distruttive e microdistruttive. Ringraziamenti Si ringrazia Alessandra Paradisi per l'aiuto fornito nell'esposizione del testo" 6

7 Bibliografia 1- E.V.Sayre, L.J.Majewski, Studies for the preservation of frescoes by Giotto in the Scrovegni Chapel at Padua. Technical investigation of the deterioration of the paintings in Studies in Conservation, 8, 1963, pp G.Urbani (a cura di ), Giotto a Padova, Bollettino d arte, s.s.2, anno LXIII, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma Si veda in particolare:d.camuffo e P.Schenal Microclima all interno della Cappella: scambi termodinamici tra gli affreschi e l ambiente, D.Artioli, M.Marabelli, C.Meucci Fattori ambientali e stato di conservazione dei dipinti murali della Cappella degli Scrovegni, G.Biscontin, S.Diana, V.Fassina, M.Marabelli Indagine sugli inquinanti atmosferici all interno e all esterno della Cappella. 3 -E.Borrelli, M.Marabelli, P.Santopadre, Studio dello stato di conservazione e messa a punto del sistema di pulitura in Il restauro della Cappella degli Scrovegni, Skira editore, Milano 2003, pp M.Marabelli, P.Santopadre, V.Fassina, Rilevazioni degli inquinanti atmosferici prima e dopo l istallazione del Corpo Tecnologico Attrezzato in Il restauro della Cappella degli Scrovegni, Skira editore, Milano 2003, pp.45-51). 5- M.Marabelli, M.Ioele, D.Artioli, A.Castellano, R.Cesareo, G.Buccolieri, S.Quarta, C.Cappio Borlino, La distribuzione dei solfati prima e dopo l intervento di restauro in Il restauro della Cappella degli Scrovegni, Skira editore, Milano 2003, pp M.Marabelli, P.Santopadre, M.Ioele, G.Chiavari, S.Prati, Studio dei materiali di restauro e dei prodotti di alterazione tramite analisi microdistruttive in Il restauro della Cappella degli Scrovegni, Skira editore, Milano 2003, pp M Ioele, M.Marabelli, Misure colorimetriche sui dipinti murali prima e dopo l intervento di restauro in Il restauro della Cappella degli Scrovegni, Skira editore, Milano 2003, pp M.Marabelli, P.Santopadre, M.Ioele, P.Bianchetti, R.Cesareo, A.Castellano, La tecnica pittorica di Giotto nella Cappella degli Scrovegni: studio dei materiali in Bollettino d'arte, volume speciale 2005 Giotto nella Cappella degli Scrovegni a cura di G.Basile, pp G.Bottiroli, A.Gallone, B.Masala, Analisi microspettrofluorimetriche di leganti organici in Bollettino d'arte, volume speciale 2005 Giotto nella Cappella degli Scrovegni a cura di G.Basile, pp M.Marabelli, P.Santopadre, M.Ioele, R.Cesareo, A.Castellano, M.Verità Le lamine metalliche utilizzate nella decorazione dei dipinti murali giotteschi in Bollettino d'arte, volume speciale 2005 Giotto nella Cappella degli Scrovegni a cura di G.Basile, pp

8 Didascalie delle figure Fig.1- Andamento della concentrazione dell anidride solforosa (SO 2 ) registrato il 21 marzo 1979 o.d. porta aperta, c.d. porta chiusa, mpn postazione a metà navata, out postazione all esterno Fig.2 Concentrazione degli anioni presenti nei tasselli di estrazione dei sali solubili effettuata su tutte le pareti Fig.3- Xgrafia SEM-EDS del calcio(rosa) e dello zolfo(verde), 80x Fig.4-Sezione stratigrafica osservata in luce trasmessa a nicols paralleli, ob.2,5x (foto a), particolare osservato a nicols incrociati, ob.10x (foto b). E visibile la cristallizzazione del gesso sotto la pellicola pittorica Fig. 5- Andamento delle medie semi-orarie del biossido di azoto(no 2 ) registrato nel periodo 31 gennaio marzo 1996 Fig.6- Distribuzione di frequenza relativa delle concentrazioni diurne del particolato sospeso misurate all interno della Cappella: confronto estate 1995-estate 2000 Fig.7- Spettri XRF dello zolfo relativi a diverse prove desolfatanti Fig.8- Veste cangiante rosa-viola con i punti di colore misurati Fig.9- Particolare del fondo azzurro (Il matrimonio di Maria e Giuseppe) confrontato prima (a) e dopo la pulitura (b) Fig.10- Aureola realizzata in oro Fig.11- Elmi in stagno completamente alterati Fig.12- Aureola in oro/argento alterata 8

9 Figura 1 Figura 2 9

10 Figura 3 a b Figura 4 10

11 µg/m 3 Figura 5 Figura 6 11

12 Figura 7 Figura 8 12

13 a b Figura 9 Figura 10 13

14 Figura 11 Figura 12 14

Laboratorio Scientifico del MUSEO D ARTE E SCIENZA di Gottfried Matthaes

Laboratorio Scientifico del MUSEO D ARTE E SCIENZA di Gottfried Matthaes Laboratorio Scientifico del MUSEO D ARTE E SCIENZA di Gottfried Matthaes Milano, 23/02/2011 Nr. 2AN-7754 Risultati delle analisi scientifiche effettuate sul dipinto su tela (cm 123 x 81) rappresentato

Dettagli

Analisi delle malte originali e di rifacimento del mosaico di controfacciata nella chiesa di Santa Sabina (V sec. d.c)

Analisi delle malte originali e di rifacimento del mosaico di controfacciata nella chiesa di Santa Sabina (V sec. d.c) Analisi delle malte originali e di rifacimento del mosaico di controfacciata nella chiesa di Santa Sabina (V sec. d.c) Paola Santopadre, Pierluigi Bianchetti, Giancarlo Sidoti La composizione e la tessitura

Dettagli

Laboratorio Scientifico del MUSEO D ARTE E SCIENZA di Gottfried Matthaes

Laboratorio Scientifico del MUSEO D ARTE E SCIENZA di Gottfried Matthaes Laboratorio Scientifico del MUSEO D ARTE E SCIENZA di Gottfried Matthaes Milano, 23/02/2011 Nr. 2AN-7755 Risultati delle analisi scientifiche effettuate sul dipinto su tela (cm 115 x 85) rappresentato

Dettagli

Conoscere l'arte per conservare l'arte:

Conoscere l'arte per conservare l'arte: Conoscere l'arte per conservare l'arte: Indagini diagnostiche per i Beni Culturali Le opere d'arte sono oggetti unici e irripetibili e come tali vanno trattate. Conoscerne le fenomenologie di degrado e

Dettagli

Scienze e Tecnologie Chimiche per la Conservazione e il Restauro STCCR

Scienze e Tecnologie Chimiche per la Conservazione e il Restauro STCCR Scienze e Tecnologie Chimiche per la Conservazione e il Restauro STCCR Il corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Chimiche per la Conservazione ed il Restauro (STCCR), ha come obiettivo formativo la preparazione

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

Oggetto: Campagna di rilevamento di inquinanti atmosferici mediante analizzatore LAVOISIER TM presso il casello di Beinasco (Torino).

Oggetto: Campagna di rilevamento di inquinanti atmosferici mediante analizzatore LAVOISIER TM presso il casello di Beinasco (Torino). Oggetto: Campagna di rilevamento di inquinanti atmosferici mediante analizzatore LAVOISIER TM presso il casello di Beinasco (Torino). La campagna di monitoraggio si è svolta presso il casello autostradale

Dettagli

ARAM 2006. Il rischio da rocce amiantifere nell ambiente naturale. Correlazioni tra grado di erosione e dispersione a distanza.

ARAM 2006. Il rischio da rocce amiantifere nell ambiente naturale. Correlazioni tra grado di erosione e dispersione a distanza. Il rischio da rocce amiantifere nell ambiente naturale Correlazioni tra grado di erosione e dispersione a distanza A. Brancia (*), I. Ammoscato (**), P.P. Capone (**), M. Del Giudice ice (*), F. Anastasio

Dettagli

RELAZIONE FINALE DELLE ANALISI RELATIVE ALLA STATUA DI CASSIUS APPARTENENTE ALLA COLLEZIONE DI PALAZZO LANCELLOTTI AI CORONARI, ROMA

RELAZIONE FINALE DELLE ANALISI RELATIVE ALLA STATUA DI CASSIUS APPARTENENTE ALLA COLLEZIONE DI PALAZZO LANCELLOTTI AI CORONARI, ROMA RELAZIONE FINALE DELLE ANALISI RELATIVE ALLA STATUA DI CASSIUS APPARTENENTE ALLA COLLEZIONE DI PALAZZO LANCELLOTTI AI CORONARI, ROMA Dott.ssa Anna Maria MECCHI Dott.ssa Susanna BRACCI Dott. Fabio FRATINI

Dettagli

Nuove tecniche di lavaggio e protezione dei materiali lapidei: studio delle superfici e caratterizzazione delle proprietà protettive

Nuove tecniche di lavaggio e protezione dei materiali lapidei: studio delle superfici e caratterizzazione delle proprietà protettive T e r z o e d i z i o n e D N A I t a l i a, I n c o n t r a r e l a f i l i e r a d e l l a c u l t u r a To r i n o, 1 8-1 9 a p r i l e 2 0 1 3 Le superfici nobili dell'architettura: Pulitura e trattamento

Dettagli

ENRICO COLOSIMO RESTAURATORE ARCHITETTONICO CONSULENTE RELAZIONE TECNICA SULL INTERVENTO DI RIMOZIONE DELL INTONACO NON ORIGINALE

ENRICO COLOSIMO RESTAURATORE ARCHITETTONICO CONSULENTE RELAZIONE TECNICA SULL INTERVENTO DI RIMOZIONE DELL INTONACO NON ORIGINALE ENRICO COLOSIMO RESTAURATORE ARCHITETTONICO CONSULENTE RELAZIONE TECNICA SULL INTERVENTO DI RIMOZIONE DELL INTONACO NON ORIGINALE PRESENTE ALLE PARETI DECORATE DELLA CAPPELLA GENTILIZIA DI VILLA SIMONETTA.

Dettagli

PROGETTO GOOD PRACTICE 2012

PROGETTO GOOD PRACTICE 2012 PROGETTO GOOD PRACTICE 2012 Questa breve nota illustra il progetto GoodPractice 2012 (GP2012), nona edizione del progetto GoodPractice. Il progetto, nato nel 1999, ha l obiettivo di comparare le prestazioni

Dettagli

ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati

ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati 2.02.4 - Svolgimento di campagne di misura sul campo I dati raccolti all interno del Progetto Eur-eau-pa sono stati organizzati in due differenti

Dettagli

SCHEDA DI RESTAURO DATI IDENTIFICATIVI. OGGETTO: (Bene culturale - Es. dipinto/cornice; scultura/basamento; dipinto murale/stucco; arredo, ecc.

SCHEDA DI RESTAURO DATI IDENTIFICATIVI. OGGETTO: (Bene culturale - Es. dipinto/cornice; scultura/basamento; dipinto murale/stucco; arredo, ecc. SCHEDA DI RESTAURO DATI IDENTIFICATIVI LOCALITA : (Provincia, comune, frazione, località) COLLOCAZIONE SPECIFICA: (Edificio, denominazione, indirizzo) PROVENIENZA / COLLOCAZIONE ATTUALE: PROPRIETA' DELL

Dettagli

PRESTAZIONI ACUSTICHE DI FALDE TETTO IN LEGNO: VALUTAZIONI IN LABORATORIO E IN OPERA

PRESTAZIONI ACUSTICHE DI FALDE TETTO IN LEGNO: VALUTAZIONI IN LABORATORIO E IN OPERA Associazione Italiana di Acustica Convegno Nazionale Milano, 11-13 giugno 08 PRESTAZIONI ACUSTICHE DI FALDE TETTO IN LEGNO: VALUTAZIONI IN LABORATORIO E IN OPERA L. Parati (1), A. Carrettini (1), C. Scrosati

Dettagli

3.4 Fase 4: Monitoraggio del sistema

3.4 Fase 4: Monitoraggio del sistema 3.4 Fase 4: Monitoraggio del sistema Durante l esecuzione della prova sono stati monitorati, con frequenza di 48 ore effettuato dal Dott. Fabio Brogna, dal Dott. Enrico Guastaldi, dal Dott. Giovanni Liali,

Dettagli

01 ottobre 2012 Boiacche da iniezione per il consolidamento di murature e intonaci anche affrescati

01 ottobre 2012 Boiacche da iniezione per il consolidamento di murature e intonaci anche affrescati Materiali innovativi per il restauro. La ricerca scientifica alla base dell innovazione dei prodotti per il recupero e la conservazione e manutenzione di edifici monumentali 01 ottobre 2012 Boiacche da

Dettagli

L. A. M. A. LABORATORIO DI ANALISI DEI MATERERIALI ANTICHI PREZZIARIO AGGIORNATO DELLE PRESTAZIONI ESEGUIBILI

L. A. M. A. LABORATORIO DI ANALISI DEI MATERERIALI ANTICHI PREZZIARIO AGGIORNATO DELLE PRESTAZIONI ESEGUIBILI L. A. M. A. LABORATORIO DI ANALISI DEI MATERERIALI ANTICHI PREZZIARIO AGGIORNATO DELLE PRESTAZIONI ESEGUIBILI Sistema dei laboratori Definizione e aggiornamento delle tariffe dei laboratori Laboratorio

Dettagli

IL RESTAURO DEI BENI CULTURALI. Tra tradizione e innovazione tecnologica

IL RESTAURO DEI BENI CULTURALI. Tra tradizione e innovazione tecnologica IL RESTAURO DEI BENI CULTURALI Tra tradizione e innovazione tecnologica LA CONOSCENZA DELL OPERA D ARTE L ARAZZO DELLA DEPOSIZIONE DALLA CROCE MUSEO DEL DUOMO DI MILANO L ARAZZO DELLA DEPOSIZIONE DALLA

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI ISTITUTO CENTRALE PER IL RESTAURO E LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHIVISTICO E LIBRARIO

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI ISTITUTO CENTRALE PER IL RESTAURO E LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHIVISTICO E LIBRARIO MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI ISTITUTO CENTRALE PER IL RESTAURO E LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHIVISTICO E LIBRARIO LABORATORIO DI CONSERVAZIONE PREVENTIVA RELAZIONE TECNICA Su richiesta

Dettagli

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno:

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno: Sensore pressione freno A N A L I S I T E C N I C A D E L T U O K A R T PROVE SU PISTA Sensore pressione freno: come integrare le valutazioni personali sulla frenata con un analisi basata su elementi oggettivi

Dettagli

Un breve sommario delle specifiche menzionate è mostrato nella tabella 1; il documento completo è disponibile sul sito web www.qualanod.

Un breve sommario delle specifiche menzionate è mostrato nella tabella 1; il documento completo è disponibile sul sito web www.qualanod. Qualità dell'alluminio anodizzato Italfinish è licenziataria del marchio di qualità Qualanod e segue le Specifiche di Qualità per l'alluminio anodizzato in Acido Solforico redatte dal QUALANOD per stabilire

Dettagli

Fig.1 Mappa freatimetrica a scala regionale dell acquifero non confinato dell alta pianura friulana.

Fig.1 Mappa freatimetrica a scala regionale dell acquifero non confinato dell alta pianura friulana. ACTION 2: Banca dati e implementazione del GIS, Definizione delle caratteristiche dei siti potenziali per l applicazione del metodo di RA degli acquiferi con particolare attenzione alla metodologia di

Dettagli

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale I semestre 2012 Pubblicato in data 17 luglio 2012 1 INDICE 1. Introduzione...3 2. Situazione Operatori...3 3. TEE emessi...3

Dettagli

LABORATORIO DI RESTAURO IV anno PRE-CONSOLIDAMENTI ESTRAZIONE DI SALI SOLUBILI (DESOLFATAZIONI)

LABORATORIO DI RESTAURO IV anno PRE-CONSOLIDAMENTI ESTRAZIONE DI SALI SOLUBILI (DESOLFATAZIONI) UNIVERSITÀ DELGLI STUDI DI GENOVA -FACOLTÀ DI ARCHITETURA Corso di laurea Magistrale in Architettura LABORATORIO DI RESTAURO IV anno PRE-CONSOLIDAMENTI ESTRAZIONE DI SALI SOLUBILI (DESOLFATAZIONI) a.a.

Dettagli

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI MATERIA: CHIMICA CLASSI: PRIME I II QUADRIMESTRE Competenze Abilità/Capacità Conoscenze* Attività didattica Strumenti Tipologia verifiche Osservare, descrivere

Dettagli

Si è deciso di caratterizzare la composizione delle pianelle fornite mediante le seguenti analisi chimiche e fisiche:

Si è deciso di caratterizzare la composizione delle pianelle fornite mediante le seguenti analisi chimiche e fisiche: 1 DIPARTIMENTO DI CHIMICA Dott.ssa Assunta Marrocchi UNIVERSITÀ DI PERUGIA Via Elce di Sotto, 8-06123 Perugia Tel. +39-0755855547 Fax +39-0755855560 e-mail: assunta@unipg.it Segr. Tel. +39-0755855534 1.

Dettagli

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI CREDITO DA PARTE DELLE FAMIGLIE A si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati Le

Dettagli

Si riporta nel seguito una breve nota informativa sull indagine svolta.

Si riporta nel seguito una breve nota informativa sull indagine svolta. Indagine conoscitiva sulle caratteristiche di campioni di biomasse legnose prelevati presso l impianto della Società TELERISCALDAMENTO - COOGENERAZIONE VALCAMONICA, VALTELLINA, VALCHIAVENNA SPA TIRANO

Dettagli

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con.

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con. CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH Rapporto Attività di Ricerca Prove ad impatto su laminati compositi con Ball Drop Tester Prof. L. Torre Fase 1: Terni 18/6/214 METODI Sono stati effettuati test

Dettagli

LA NATURA DEL SILOSSANICO

LA NATURA DEL SILOSSANICO LA NATURA DEL SILOSSANICO Una sempre maggior attenzione al restauro degli edifici, in particolare nei centri storici, ha stimolato nuovi studi e ricerche di prodotti, e trattamenti preventivi di facciate,

Dettagli

www.castrichinirestauri.com

www.castrichinirestauri.com La scoperta di questo grande affresco, circa 32 mq., è avvenuta agli inizi degli anni 70 del secolo scorso e si è rivelata particolarmente rilevante per la storia dell arte italiana perché è la prima rappresentazione

Dettagli

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

MILANO PROGETTO DI RESTAURO CONSERVATIVO

MILANO PROGETTO DI RESTAURO CONSERVATIVO DUOMO DI MILANO PROGETTO DI RESTAURO CONSERVATIVO a cura della Veneranda Fabbrica del Duomo, della Soprintendenza e con la collaborazione scientifica di EniTecnologie Il Duomo di Milano, un opera d arte

Dettagli

Università degli Studi di Palermo CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI (LMR/02)

Università degli Studi di Palermo CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI (LMR/02) Università degli Studi di Palermo CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI (LMR/02) In Convenzione con l ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITA SICILIANA

Dettagli

PROVINCIA DI RAVENNA (Con la collaborazione di ARPA - SIMC)

PROVINCIA DI RAVENNA (Con la collaborazione di ARPA - SIMC) laborazione dati della qualità dell aria Provincia di Ravenna - Rapporto 213 3 - L ONIZIONI MTOROLOGIH NL TRRITORIO LL PROVINI I RVNN (on la collaborazione di RP - SIM) 3.1 - Gli indicatori meteorologici

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO

POLITECNICO DI MILANO SINTESI DEI RISULTATI DI UNA SPERIMENTAZIONE SU PROPRIETA FOTOCATALITICHE ED AUTIPULENTI DI SOLUZIONE LIGHT-tech Premessa Nel seguito sono riportati in modo estremamente sintetico i risultati iniziali

Dettagli

Blanke Profilo di chiusura

Blanke Profilo di chiusura Dati tecnici Blanke Profilo di chiusura Per la protezione dei bordi in caso di chiusure di rivestimenti al pavimento ed alle pareti Uso e funzioni: Blanke Profilo di chiusura è un profilo speciale per

Dettagli

10 intersezioni e 1 sezione stradale. 12 sezioni in ingresso

10 intersezioni e 1 sezione stradale. 12 sezioni in ingresso La ricostruzione dei regimi di traffico veicolare lungo gli assi della rete viaria di Vimercate ha reso necessaria in fase preliminare l esecuzione di una campagna di rilevamento del traffico corredata

Dettagli

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 Roberto Barbiero Introduzione Un intensa nevicata ha interessato nella giornata dell 11 marzo 2004 molte regioni del nord Italia. Dalle prime ore della notte

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Scuola Politecnica delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Saggi di indagine stratigrafica eseguiti sulle facciate del fabbricato sito in Via Villafalletto n 6-14 Saluzzo (Cuneo)

Saggi di indagine stratigrafica eseguiti sulle facciate del fabbricato sito in Via Villafalletto n 6-14 Saluzzo (Cuneo) Chiara Bettinzoli Conservazione e restauro opere d arte Via Mons. Romero n 5-10022 Carmagnola ( To ) P.I. 08461530019 - Tel. 338/ 6811593 Saggi di indagine stratigrafica eseguiti sulle facciate del fabbricato

Dettagli

Corso base di Fotografia digitale

Corso base di Fotografia digitale Corso base di Fotografia digitale Docente: Sara Anfossi COS È LA FOTOGRAFIA Il termine fotografia ha origine da due parole greche: φῶς (luce) e γραφή (scrittura). Letteralmente quindi fotografia significa

Dettagli

Servizi di diagnosi e classificazione su elementi e strutture di legno Servizi di ricerca per l industria del legno

Servizi di diagnosi e classificazione su elementi e strutture di legno Servizi di ricerca per l industria del legno ISPEZIONE DI STRUTTURE LIGNEE ANTICHE - SOLAI Sacrestia del Duomo di Siena Il fabbricato è ubicato a fianco del Duomo. Qui la struttura è coperta e parzialmente nascosta da un rivestimento dipinto. Alle

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

Blanke Profilo di chiusura

Blanke Profilo di chiusura Dati tecnici Blanke Profilo di chiusura per la chiusura decorativa e sicura dei bordi nei rivestimenti di piastrelle Utilizzo e funzioni: Blanke Profilo di chiusura è un profilo speciale per la protezione

Dettagli

MISURE DI CONCENTRAZIONE DI GAS RADON IN AMBIENTI CONFINATI VALUTAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE MEDIA ANNUALE

MISURE DI CONCENTRAZIONE DI GAS RADON IN AMBIENTI CONFINATI VALUTAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE MEDIA ANNUALE MISURE DI CONCENTRAZIONE DI GAS RADON IN AMBIENTI CONFINATI VALUTAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE MEDIA ANNUALE richiedente: COMUNE DI RODENGO SAIANO -- DICEMBRE 2014-- PREMESSA Il Radon 222 ( 222 Rn) è un

Dettagli

Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464)

Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464) Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464) Palmanova 10/06/2013 Introduzione La stima degli impatti locali delle strade nella città di Palmanova è stata effettuata

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Progetto di pulitura dai graffiti

Progetto di pulitura dai graffiti Chiostro dell Abbazia di San Mercuriale Progetto di pulitura dai graffiti Luogo: Forlì Data: 24 febbraio 2009 Esecuzione progetto: LEONARDO S.R.L. Chiostro dell Abbazia di San Mercuriale, Forlì. Progetto

Dettagli

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Castelnovo nè Monti A cura del Servizio Sistemi Ambientali Unità Monitoraggio e Valutazione

Dettagli

Lʼuso del computer in Italia da parte delle persone che hanno 45-59 anni

Lʼuso del computer in Italia da parte delle persone che hanno 45-59 anni Lʼuso del computer in Italia da parte delle persone che hanno 45-59 anni Rita Bencivenga Coordinamento gruppo di lavoro su Over50 e ICT Network ENLL 2 Ottobre 2012 In vista del seminario conclusivo del

Dettagli

BOLOGNA, SCALONE DI PALAZZO GIOVAGNONI Corridoio d Ingresso al pt, Scala, Atrio Ingresso al pn

BOLOGNA, SCALONE DI PALAZZO GIOVAGNONI Corridoio d Ingresso al pt, Scala, Atrio Ingresso al pn BOLOGNA, SCALONE DI PALAZZO GIOVAGNONI Corridoio d Ingresso al pt, Scala, Atrio Ingresso al pn INTERVENTO SPECIALISTICO di ICS -Indagine Critico-stratigrafica- e PROGETTAZIONE del RESTAURO delle SUPERFICI

Dettagli

GMG s.n.c. di Moretti Massimo & c. via XX settembre n 15 48024 Massa Lombarda (RA Tel/fax 0545 82966

GMG s.n.c. di Moretti Massimo & c. via XX settembre n 15 48024 Massa Lombarda (RA Tel/fax 0545 82966 Oggetto: progetto stampante solida per materiali ceramici Punti da rispettare 1) apparato a controllo numerico per formare oggetti tridimensionali in materiali sinterizzabili ad alta temperatura 2) sviluppo

Dettagli

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves Indagine sismica MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves relativa alla determinazione della stratigrafia sismica VS e del parametro VS30 in un'area di Sestri Levanti NS rif 09140SA Dott. Geol. Franco

Dettagli

DISTART STRUTTURE, DEI TRASPORTI, DELLE ACQUE, DEL RILEVAMENTO, DEL TERRITORIO

DISTART STRUTTURE, DEI TRASPORTI, DELLE ACQUE, DEL RILEVAMENTO, DEL TERRITORIO Laboratorio Prove Strutture Bologna, Viale Risorgimento, 2 Tel. 29515 Fax. 51-29516 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELLE DISTART STRUTTURE, DEI TRASPORTI, DELLE ACQUE, DEL

Dettagli

LARES Diagnostica e conservazione di opere d arte

LARES Diagnostica e conservazione di opere d arte Palazzo Ducale Caminetti Lapidei Caminetto della sala degli Scarlatti Il caminetto che orna la Sala degli Scarlatti al primo piano di Palazzo Ducale, oggetto della proposta d intervento di restauro conservativo,

Dettagli

Il progetto ha preso corpo da una serie di idee raccolte in quattro anni di corso presso

Il progetto ha preso corpo da una serie di idee raccolte in quattro anni di corso presso Sperimentazione di metodi di impregnazione e liofilizzazione di legni archeologici provenienti da ambienti saturi di acqua Enrico Cragnolini, Alex Sarra Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro,

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare.

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare. TECNICHE LITOGRAFICHE La litografia è un processo basilare nella realizzazione di circuiti integrati,esso consiste nel depositare un materiale detto resist sul wafer da processare che una volta esposto

Dettagli

Diagnostica per il restauro

Diagnostica per il restauro Università di Genova - Facoltà di Architettura Corso di Laurea in Restauro Architettonico Anno accademico 2004-2005 Diagnostica per il restauro Arch. Luisa De Marco Alcuni esempi di tecniche analitiche

Dettagli

DECORATIVI STUCCO ANTICO FINITURA ALL ACQUA A EFFETTO SPATOLATO VENEZIANO O ENCAUSTO

DECORATIVI STUCCO ANTICO FINITURA ALL ACQUA A EFFETTO SPATOLATO VENEZIANO O ENCAUSTO DECORATIVI STUCCO ANTICO FINITURA ALL ACQUA A EFFETTO SPATOLATO VENEZIANO O ENCAUSTO Il colore è ovunque, basta saperlo cercare. CONFERISCE AL MURO UN PREGEVOLE EFFETTO DECORATIVO DALL ANTICO FASCINO.

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA 120212-R-4013

RAPPORTO DI PROVA 120212-R-4013 CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280

Dettagli

Le categorie di ricerca sono quattro:

Le categorie di ricerca sono quattro: La mappatura ha come finalità quella di evidenziare i siti nei quali è riscontrata la presenza di amianto, ovvero l utilizzo di materiali che lo contengono, includendo nell analisi i siti nei quali la

Dettagli

Roberto Ricca. L utilizzo della termografia come strumento diagnostico in edilizia

Roberto Ricca. L utilizzo della termografia come strumento diagnostico in edilizia Roberto Ricca L utilizzo della termografia come strumento diagnostico in edilizia 1 Utilizzo della termografia in edilizia Quando può essere effettuato il controllo termografico? Utilizzo della Blower

Dettagli

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO Università degli Studi di Napoli Parthenope COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO Relazione Preliminare n.1/2013

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo?

Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo? Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo? Esiti monitoraggio nazionale a.s. 2012/2013 1 Dati in sintesi e trend L alternanza scuola lavoro è una metodologia didattica innovativa del sistema dell istruzione

Dettagli

Indagine sulla mobilità privata per acquisti delle famiglie a Piacenza. ESTRATTO Piacenza@fondazioneitl.org +39 0523 606731

Indagine sulla mobilità privata per acquisti delle famiglie a Piacenza. ESTRATTO Piacenza@fondazioneitl.org +39 0523 606731 Indagine sulla mobilità privata per acquisti delle famiglie a Piacenza ESTRATTO Piacenza@fondazioneitl.org Premessa L indagine sulla mobilità per acquisti delle famiglie di Piacenza è stata curata dalla

Dettagli

Prof. Ing. Andrea Giuseppe CAPODAGLIO. Prof. Ing. Arianna CALLEGARI

Prof. Ing. Andrea Giuseppe CAPODAGLIO. Prof. Ing. Arianna CALLEGARI RIDUZIONE IMPATTO AMBIENTALE CERTIFICATI DI VALIDAZIONE DIFFUSIONE DELLE EMISSIONI ODORIGENE DAL CANALE DI INGRESSO DELL IMPIANTO DI NOSEDO: STUDIO DIFFUSIONALE DI CONFRONTO TRA RISULTATI DEL SISTEMA ODOWATCH

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato: Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO

Dettagli

Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti

Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti Introduzione I rappresentanti degli studenti e dei dottorandi nella Commissione permanente studenti, in collaborazione

Dettagli

Tecniche di microscopia

Tecniche di microscopia Tecniche di microscopia I microscopi permettono di vedere l estremamente piccolo I microscopi ottici utilizzano lenti di vetro in grado di deflettere e focalizzare i raggi luminosi per riprodurre le immagini

Dettagli

Un nuovo spettrometro XRF portatile: prima applicazione a un bronzo dorato del Battistero di Firenze

Un nuovo spettrometro XRF portatile: prima applicazione a un bronzo dorato del Battistero di Firenze Un nuovo spettrometro XRF portatile: prima applicazione a un bronzo dorato del Battistero di Firenze A. Migliori a,b, P. Bonanni a, L. Carraresi a, N. Grassi a, P.A. Mandò a a Dipartimento di Fisica dell

Dettagli

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO Università degli Studi di Napoli Parthenope COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO Relazione Preliminare n.2/2013

Dettagli

Relazione di Fisica. IV E a.s. 2011/2012. Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto.

Relazione di Fisica. IV E a.s. 2011/2012. Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto. Relazione di Fisica IV E a.s. 2011/2012 Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto. Scopo: Misurare la lunghezza d onda (λ) di un laser HeNe attraverso un reticolo di diffrazione. Materiale

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

Servizio Laboratorio di Prevenzione. INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION su prestazioni di Laboratorio

Servizio Laboratorio di Prevenzione. INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION su prestazioni di Laboratorio Servizio Laboratorio di Prevenzione INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION su prestazioni di Laboratorio anno 2014 Pag. 1 di 6 Indice 1 Introduzione... 2 2 Percorso attuato... 2 3 Analisi dei dati... 3 4 Valutazione

Dettagli

4.3. Il monitoraggio dell inquinamento atmosferico

4.3. Il monitoraggio dell inquinamento atmosferico 300 250 200 media min max 150 100 50 0 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre (mm) Dicembre Fig. 4.9. Episodi di nebbia nel Porto di Venezia (anni 1985-1991).

Dettagli

Biblioteca IUAV: l immagine percepita dei servizi all utenza

Biblioteca IUAV: l immagine percepita dei servizi all utenza Biblioteca IUAV: l immagine percepita dei servizi all utenza Presentazione dei risultati dell indagine svolta da SBD IUAV e Costruendo scarl. Venezia, luglio 2014 A cura di Franco De Lazzari L obiettivo

Dettagli

UTILIZZO DI UNA UNITÀ DI MISURA POLVERI PER IL MONITORAGGIO IN TEMPO REALE DELLE CONCENTRAZIONI DEL PARTICOLATO IN SITI MUSEALI

UTILIZZO DI UNA UNITÀ DI MISURA POLVERI PER IL MONITORAGGIO IN TEMPO REALE DELLE CONCENTRAZIONI DEL PARTICOLATO IN SITI MUSEALI UTILIZZO DI UNA UNITÀ DI MISURA POLVERI PER IL MONITORAGGIO IN TEMPO REALE DELLE CONCENTRAZIONI DEL PARTICOLATO IN SITI MUSEALI Salvatore Lorusso, Andrea Natali Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione

Dettagli

VOCE DI CAPITOLATO "RISANAMENTO DI MURATURE IN DETERIORA- MENTO DA SALI -

VOCE DI CAPITOLATO RISANAMENTO DI MURATURE IN DETERIORA- MENTO DA SALI - VOCE DI CAPITOLATO "RISANAMENTO DI MURATURE IN DETERIORA MENTO DA SALI RIDUZIONE DEI SALI A LIVELLI DI SICUREZZA MEDIANTE ESTRAZIONE CON IMPACCO " DESCRIZIONE LAVORI E VERIFICA La seguente Tabella

Dettagli

La fotografia e la chimica. Emiliano Carretti, ITI Firenze 28/3/2008

La fotografia e la chimica. Emiliano Carretti, ITI Firenze 28/3/2008 L uomo e l ossessione per la rappresentazione della realtà Pitture rupestri. Akakus, Libia Pitture murali. Antico Egitto Affreschi. Giotto, Padova Pitture su tela e tavola. Caravaggio Pitture su tela.

Dettagli

Studio dei trattamenti termici per acciai speciali

Studio dei trattamenti termici per acciai speciali Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Corso di laurea in ingegneria dei materiali Studio dei trattamenti termici per acciai speciali Relatore: Ing. Marcello Gelfi Correlatore: Ing. Annalisa

Dettagli

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Chiozza A cura del Servizio Sistemi Ambientali Unità Monitoraggio e Valutazione Qualità dell'aria

Dettagli

INDAGINE SUI PREZZI R.C.A. AL 1 APRILE 2014

INDAGINE SUI PREZZI R.C.A. AL 1 APRILE 2014 INDAGINE SUI PREZZI R.C.A. AL 1 APRILE 2014 L IVASS esegue un monitoraggio trimestrale dell andamento dei prezzi dell assicurazione r.c.a. praticati in 21 provincie italiane, di cui, 18 capoluoghi di regione,

Dettagli

Velocità commerciali dei mezzi pubblici di superficie

Velocità commerciali dei mezzi pubblici di superficie Monitoraggio Area C Velocità commerciali dei mezzi pubblici di superficie 16 gennaio 31 marzo 2012 elaborato: RELAZIONE codifica: revisione: 00 120010017_00.docx data: redatto: verificato: approvato: 11/5/2012

Dettagli

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa

Dettagli

Metalli in medicina. L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il

Metalli in medicina. L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il Metalli in medicina L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il rame, per esempio, erano utilizzati nella Grecia antica. Già da secoli il Hg 2+ era utilizzato nel trattamento

Dettagli

EMETTITORI SUNRAD. Comfort ambientale Equilibrio architettonico Gestione corretta delle risorse nel riscaldamento degli edifici di culto

EMETTITORI SUNRAD. Comfort ambientale Equilibrio architettonico Gestione corretta delle risorse nel riscaldamento degli edifici di culto EMETTITORI Comfort ambientale Equilibrio architettonico Gestione corretta delle risorse nel riscaldamento degli edifici di culto Il riscaldamento dei luoghi di culto ha sempre creato notevoli problemi

Dettagli

SCHEDA 21A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc.)

SCHEDA 21A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc.) SCHEDA 21A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista:

Dettagli

4.1. La migliore relazione affettiva con la figura di riferimento principale

4.1. La migliore relazione affettiva con la figura di riferimento principale 4.1. La migliore relazione affettiva con la figura di riferimento principale Nella seguente tabella sono riassunte le frequenze dei dati sensibili ottenute dallo spoglio dei dati raccolti nella parte preliminare

Dettagli

ISTITUTO MARCO POLO Legalmente riconosciuto Via Ferrando 1-25127 Brescia Tel. 030-320933 - Fax 030-320340

ISTITUTO MARCO POLO Legalmente riconosciuto Via Ferrando 1-25127 Brescia Tel. 030-320933 - Fax 030-320340 ISTITUTO MARCO POLO Via Ferrando 1 25127 Brescia Tel. 030320933 Fax 030320340 ISTITUTO TECNICO LICEO SCIENTIFICO LICEO COMM.LE I.G.E.A. TRADIZIONALE SPORTIVO Solo con la collaborazione e l impegno di docenti,

Dettagli

I LEGANTI DI ORIGINE MINERALE CICLO AI SILICATI

I LEGANTI DI ORIGINE MINERALE CICLO AI SILICATI I LEGANTI DI ORIGINE MINERALE CICLO AI SILICATI ESEMPIO D INTERVENTO Villa Manzoni a Cormano (MI) Ciclo di pitturazione: preparazione - Demolizione delle parti di intonaco sfaldanti e ammalorate. - Rinzaffo

Dettagli

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA

Dettagli

P ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI

P ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI 2100. Temperatura La misura della temperatura consente di controllare il problema dell inquinamento conseguente all immissione di energia termica nei corpi idrici. A differenza di altri parametri la normativa

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA 110104 - R 0874

RAPPORTO DI PROVA 110104 - R 0874 RAPPORTO DI PROVA 110104 - R 0874 DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO DI UNA VERNICE TERMICA A BASE CERAMICA SUI VALORI DI TRASMITTANZA DI PARETI INTONACATE, DELLA DITTA "ATRIA s.r.l." STABILIMENTO DI PARTANNA

Dettagli

Campagna di monitoraggio della qualità dell aria con laboratorio mobile. Bari Palese Aeroporti di Puglia

Campagna di monitoraggio della qualità dell aria con laboratorio mobile. Bari Palese Aeroporti di Puglia Campagna di monitoraggio della qualità dell aria con laboratorio mobile AGENZIA REGIONALE PER LA PREVENZIONE E LA PROTEZIONE AMBIENTALE Sito di monitoraggio: Bari Palese Aeroporti di Puglia Periodo di

Dettagli