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1 Le SCELTE che fanno cooperazione bilancio sociale 2011

2 Il modello di credito cooperativo fondato sui principi della democrazia economica ha contribuito fortemente alla crescita sociale e civile del Paese, impostando l azione di sostegno alle imprese secondo i valori della solidarietà, della dignità umana, della responsabile compartecipazione alla vita aziendale. Si tratta di una eredità preziosa che merita di essere valorizzata nella consapevolezza che il sistema creditizio può e deve svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere la ripresa economica di tutto il Paese, ispirata ai principi della coesione sociale e territoriale. Giorgio Napolitano dal messaggio di apertura del XIV CONGRESSO NAZIONALE DEL CREDITO COOPERATIVO, 9 dicembre 2011

3 Emil Banca Credito Cooperativo si è aggiudicata l Oscar di Bilancio 2011 nella sezione medie e piccole imprese bancarie. Il riconoscimento, organizzato e gestito dalla Ferpi - Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, si svolge sotto l Alto Patronato del Presidente della Repubblica e mira a sottolineare la grande qualità dei bilanci presentati e l impegno profuso dalle organizzazioni partecipanti nel comunicare i propri risultati finanziari, sociali e ambientali. Decisiva, per la vittoria finale, è stata la scelta di Emil Banca di produrre assieme al Bilancio Sociale anche un video che brevemente illustra sia i dati economici tipici del Bilancio d Esercizio che gli aspetti più legati alla Responsabilità sociale dell azienda. Ritirano il premio Giulio Magagni e Daniele Ravaglia, Presidente e Direttore generale di Emil Banca

4 lettera del presidente ai portatori di interesse Cari Soci, ci siamo lasciati alle spalle un anno in cui la crisi, sempre più strutturale, ha messo a dura prova i mercati e le economie internazionali e nazionali, arrivando addirittura a minacciare la stabilità del nostro Paese. Un quadro di tale precarietà e complessità, ovviamente, ha avuto ripercussioni pesanti anche sulle economie locali, ed i nostri territori ne hanno risentito non poco. La nostra Banca, la cui salute è inscindibilmente legata a quella dei territori in cui opera, ha dovuto affrontare un anno difficile e pieno di insidie, come tutto il mondo della cooperazione di credito. Il 2011, infatti, ha visto il sistema cooperativo maggiormente colpito dall introduzione di una norma che ha aumentato in modo considerevole la tassazione sugli utili, ovvero proprio quella parte di ricchezza che viene utilizzata a vantaggio delle comunità; ciò ha penalizzato pesantemente ed in modo evidente la nostra possibilità di intervento nello sviluppo economico, sociale e culturale delle realtà in cui siamo presenti. Questo taglio di risorse, unito alle nuove richieste di patrimonializzazione di Basilea 3, ci pone ulteriori limiti alle possibilità di concedere credito. A fronte di questo scenario che certamente non ha giocato a nostro favore, la nostra Banca così come il nostro Sistema, ha reagito cercando di recuperare al proprio interno, non senza fatica, strumenti e risorse di ogni genere (a livello di organizzazione, di gestione e di Governance) non solo per superare le difficoltà del momento ma anche per presentarsi più forti e strutturati per il prossimo futuro che sicuramente richiederà ancora di tenere alta la guardia. In questo senso, ad esempio, va letta l importante riduzione dei costi applicata in ogni comparto dell azienda che ha caratterizzato questi anni ed in particolare il Sul finire dell anno la Banca d Italia ha dato il via libera per i lavori di costituzione del nuovo Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo, passo importante per il nostro Sistema perchè, grazie ad un insieme di garanzie incrociate tra le Bcc, consentirà un maggior controllo dell operato delle cooperative, per garantirne una corretta e prudente gestione, ed aumenterà la sicurezza per soci e clienti. I dati relativi al 2011 ci confortano rispetto alla tenuta dell economia regionale, ma le previsioni per il nuovo anno non aprono certo uno scenario ancora positivo. Anzi ci fanno capire che sarà quanto mai necessario mettere in campo risorse ed energie nuove affinchè si scongiuri che la stagnazione si trasformi in una recessione che travolga i vari comparti del nostro tessuto imprenditoriale e metta in ginocchio intere comunità. Per il 2012, anno in cui le Nazioni Unite celebrano le cooperative in quanto organizzazioni capaci di coniugare crescita economica e sviluppo sociale, è in questa direzione che andrà il nostro massimo impegno: con il senso di responsabilità che da sempre ha contraddistinto il nostro operato, continueremo a svolgere il nostro ruolo di sostegno alle imprese, alle famiglie e alle organizzazioni espressione del territorio, cercando di utilizzare al meglio le risorse a disposizione affinchè producano massima efficacia economica e sociale. Bologna, aprile 2012 Giulio Magagni Presidente

5 nota metodologica Con il Bilancio Sociale e di Missione, giunto alla decima edizione, Emil Banca si propone di rendere conto dell attività svolta e dei risultati ottenuti nel corso del 2011 rispetto al perseguimento della sua missione di impresa cooperativa, mutualistica e locale e, più in generale, rispetto a questioni inerenti la cosiddetta responsabilità sociale delle imprese. Il processo di rendicontazione è gestito e coordinato, quanto alla parte di raccolta dati dall Ufficio Pianificazione e Controllo di Gestione e quanto alla parte di elaborazione dei testi dall Area Identità Aziendale. Al lavoro di raccolta dati hanno contribuito trasversalmente diverse strutture aziendali. Da un punto di vista metodologico, si è fatto riferimento ai seguenti documenti: Principi di redazione del bilancio sociale (2001), del Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale; Rendiconto agli stakeholder; una guida per le banche (2006), proposto dall Associazione Bancaria Italiana; lo schema di redazione del Bilancio sociale e di missione elaborato da Federcasse e, per la determinazione del Valore Economico, all ultimo documento dell ABI emanato in materia. Il bilancio sociale si articola in tre parti: l Identità, che presenta gli elementi essenziali della storia, delle caratteristiche, dell assetto istituzionale, della struttura organizzativa, della presenza territoriale e della visione strategica della Banca; la Relazione sociale, che rende conto dell operato della BCC nei confronti dei suoi principali portatori di interessi : i Soci, i clienti, le comunità locali e la collettività, i collaboratori, i fornitori, il sistema del credito cooperativo, l ambiente naturale 1 ; la Relazione economica, in cui, attraverso un processo di riclassificazione del conto economico, viene calcolato il valore economico prodotto, distribuito e trattenuto dall azienda. La presente edizione del Bilancio Sociale viene pubblicata in versione integrale solo sul sito internet della Banca. È stata inoltre realizzata e stampata una versione sintetica per la distribuzione massiva. Tale scelta risponde alla necessità di contenere sostanzialmente gli impatti ambientali e i costi di stampa ma soprattutto di favorire una maggiore e più agevole fruizione del documento. È stato inoltre realizzato, come lo scorso anno, un video bilancio che descrive in modo sintetico ma accattivante i punti principali del documento. Tale video è oggetto di presentazione sia in assemblea che durante gli incontri che ogni anno si tengono con la base sociale nei vari territori, nel periodo autunnale. Per informazioni sul Bilancio Sociale: Giuliana Braido, Area Identità Aziendale tel. 051 / responsabilita.sociale@emilbanca.it 1 Alla Pubblica Amministrazione non è stato dedicato un capitolo specifico; relative informazioni sono contenute nei capitoli dedicati ai clienti, alle comunità e alla relazione economica. 4 capitolo 1 :: Identità

6 indice La storia 7 Le caratteristiche specifiche e la missione 8 I portatori di interessi 9 Le strategie 9 Il sistema di governo e controllo 11 La struttura organizzativa 16 La presenza territoriale 18 Principali obiettivi strategici per il triennio La compagine sociale 21 I vantaggi dell essere socio 24 Principali obiettivi strategici per il triennio Dati generali 34 Politica e risultati in relazione al credito 35 Misure anti-crisi particolari a sostegno di aziende e famiglie 37 Partnership ed accordi sviluppati per l offerta di servizi a valore aggiunto per i clienti 39 Prodotti e servizi per gli operatori economici 40 Prodotti e servizi per le famiglie 42 Prodotti e servizi di particolare rilievo sociale 44 Prodotti e servizi per le amministrazioni pubbliche 47 Servizi on line 47 Relazione con i clienti 48 Principali obiettivi strategici per il triennio Un quadro di insieme dell azione di promozione sociale e culturale 51 Approfondimento su alcune iniziative a favore delle comunità locali 53 Approfondimento su alcune iniziative di solidarietà in ambito nazionale ed internazionale 59 Profilo generale 63 Criteri di selezione e analisi specifica 63 Principali obiettivi per il triennio Le politiche 67 Il profilo 69 Tempo di lavoro 70 Sviluppo delle competenze 70 La comunicazione interna 71 La formazione 72 La remunerazione 74 Le relazioni sindacali ed il contenzioso 75 La tutela della salute e della sicurezza 75 Ambiente Le politiche 77 Impatti ambientali diretti 77 Impatti ambientali indiretti 79 Sistema Caratteristiche ed iniziative del Sistema 83 Le relazioni tra Emil Banca ed il Sistema 84 Collaborazioni ed iniziative specifiche 87 Impegno per il movimento cooperativo 88 Relazione economica Il risultato economico dell esercizio 91 Il patrimonio 92 Il valore economico prodotto e distribuito 92 capitolo 1 :: Identità 5

7 (Art 1) Primato e centralità della persona Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all attenzione e alla promozione della persona. Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori per valorizzarlo stabilmente. (Art 2) L impegno Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. dalla Carta dei valori del Credito Cooperativo 6 capitolo 1 :: Identità

8 1 Identità la storia Tredici sono le Casse Rurali da cui ha avuto origine Emil Banca e otto le operazioni di fusione che hanno delineato l attuale conformazione della Cooperativa. Di seguito vengono illustrate le date più significative della sua storia Costituzione della Cassa Rurale e Prestiti di Baricella - Società cooperativa in nome collettivo Costituzione della Cassa Rurale e Prestiti di Molinella e Marmorta Costituzione della Cassa Rurale di Prestiti di San Giovanni Evangelista di Monzuno - Società cooperativa in nome collettivo e della Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Barbarolo, frazione di Loiano. Quest ultima viene trasferita nel capoluogo nel Costituzione della Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Minerbio con Triaro, Società cooperativa in nome collettivo Costituzione della Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Argelato Costituzione della Cassa Rurale Artigiana di San Martino in Argine Costituzione della Cassa Rurale di Trasasso. Nel 1944, avendo i Soci deciso lo scioglimento, la Cassa confluisce in quella di Monzuno Costituzione della Cassa Rurale ed Artigiana di Borgo Panigale Costituzione della Cassa Rurale ed Artigiana di Sala Bolognese Costituzione della Cassa Rurale ed Artigiana di San Sisto (dalla trasformazione della Società del Centesimo, nata nel 1951 per finalità benefiche) e della Cassa Rurale ed Artigiana di San Marino di Bentivoglio Fusione tra la Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Argelato e la Cassa Rurale ed Artigiana di San Marino di Bentivoglio: nasce la Cassa Rurale ed Artigiana di Argelato e Bentivoglio. Dalla fusione tra la Cassa Rurale e Prestiti di Molinella e Marmorta e la Cassa Rurale Artigiana di San Martino in Argine nasce la Cassa Rurale e Artigiana di Molinella Dalla fusione tra la Cassa Rurale ed Artigiana di Molinella e la Cassa Rurale ed Artigiana di Baricella nasce la Cassa Rurale e Artigiana di Molinella e della Pianura Bolognese Nasce la Banca di Credito Cooperativo dell Appennino Bolognese dalla fusione tra la Cassa Rurale ed Artigiana di Monzuno e la Cassa Rurale ed Artigiana di Loiano (ex Barbarolo) Dalla fusione tra la Cassa Rurale ed Artigiana di Argelato e Bentivoglio e la Cassa Rurale ed Artigiana di Borgo Panigale nasce la Cassa Rurale di Argelato e Bologna La Cassa Rurale ed Artigiana di Sala Bolognese viene incorporata dalla Cassa Rurale di Argelato e Bologna dando vita alla Cassa Rurale di Argelato, Bologna e Sala Bolognese La Cassa Rurale ed Artigiana di Molinella e della Pianura Bolognese e la Cassa Rurale ed Artigiana di San Sisto si fondono e nasce il Credito Cooperativo Bolognese - Credibo La Cassa Rurale di Argelato, Bologna e Sala Bolognese cambia nome e diventa Emil Banca Credito Cooperativo Fusione tra Emil Banca Credito Cooperativo e Banca di Credito Cooperativo dell Appennino Bolognese Il Credito Cooperativo Bolognese e il Credito Cooperativo di Minerbio si fondono. Viene mantenuta la ragione sociale di Credito Cooperativo Bolognese Incorporazione della Banca di Credito Cooperativo Banca di Modena in Emil Banca. La Sede Amministrativa e la Direzione Generale vengono trasferite da Argelato a Bologna, in via Mazzini Fusione tra Emil Banca e Credibo Credito Cooperativo Bolognese. Nasce una nuova BCC che mantiene il nome di Emil Banca Credito Cooperativo e amplia notevolmente il territorio di competenza. La Sede legale e la Direzione Generale sono in via Mazzini a Bologna, la Sede Amministrativa è invece, sempre a Bologna, presso il Business Park in via Trattati Comunitari Europei capitolo 1 :: Identità 7

9 le caratteristiche specifiche e la missione Le Banche di Credito Cooperativo (BCC) sono società cooperative nate tra la fine del 1800 e l inizio del 1900 sulla base dell ispirazione del Magistero sociale della Chiesa, con lo scopo di facilitare l accesso al credito alle fasce umili delle popolazioni rurali (agricoltori ed artigiani), per sottrarle all usura e fornir loro strumenti di affrancamento dalla miseria. Tali istituti di credito assunsero funzioni determinanti per lo sviluppo delle comunità locali nelle quali operavano, coniugando attività di promozione economica ad iniziative di natura sociale e culturale. Il radicale cambiamento, nella seconda metà del 900, del contesto economico e sociale del nostro Paese ha ovviamente trasformato anche le caratteristiche di tali istituti di credito, che però mantengono una loro specifica identità di banche con natura mutualistica e locale. L espressione formale di tale identità è data dall articolo 2 dello statuto delle BCC e dalla Carta dei Valori 2, in cui vengono dichiarati finalità, valori e principi di riferimento. L ARTICOLO 2 DELLO STATUTO DI EMIL BANCA Principi ispiratori - Nell esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi dell insegnamento sociale cristiano ed ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. La Società ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci. Nel successivo paragrafo, dedicato alle strategie, viene esplicitata la specifica interpretazione che Emil Banca nel suo Piano Strategico ha fornito a tale dichiarazione. Le caratteristiche distintive delle BCC trovano conferma anche nella normativa specifica alle quali sono soggette, le cui principali previsioni sono contenute nella tabella sottostante. le specifiche previsioni della normativa per le banche di credito cooperativo La zona di competenza territoriale comprende i Comuni nei quali la banca ha sede legale, le filiali e le zone limitrofe, in modo che ci sia continuità territoriale. Possono diventare soci le persone fisiche e giuridiche, le società e gli enti che risiedono o svolgono in modo continuativo la loro attività nella zona in cui la BCC svolge la propria operatività. Ogni socio ha diritto ad un solo voto a prescindere dall entità della partecipazione posseduta nel capitale (principio una testa un voto ); questa non può essere superiore, per valore nominale, a 50 mila euro. Le BCC devono esercitare la loro attività prevalentemente nei confronti dei soci. Il principio di prevalenza è rispettato quando più del 50% delle attività di rischio è destinato ai soci e/o ad attività prive di rischio, secondo i criteri dell Autorità di Vigilanza. Le attività di rischio possono essere assunte al di fuori della zona di competenza territoriale solo per una quota non superiore al 5% del totale. La destinazione degli utili netti annuali deve seguire le seguenti regole: almeno il 70% deve essere destinato a riserva legale; il 3% deve essere corrisposto ad un apposito Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione; i dividendi distribuiti ai soci non possono essere superiori ad una determinata soglia (pari all interesse massimo dei buoni postali fruttiferi aumentato di 2 punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato); la quota di utili rimanenti, non usata per la rivalutazione delle azioni o assegnata ad altre riserve, deve essere destinata a fini di beneficenza o mutualità. territorialità e composizione della compagine sociale diritto di voto dei Soci operatività destinazione degli utili e delle riserve Le riserve patrimoniali sono indivisibili ed indisponibili: ciò significa che esse non possono essere ripartite fra i soci e che, in caso di cessazione dell attività, esse devono obbligatoriamente essere destinate ai Fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. 2 La Carta dei Valori è disponibile nel sito internet 8 capitolo 1 :: Identità

10 Ogni BCC è parte del Sistema del Credito Cooperativo, costituito da oltre 400 banche, da una rete associativa e da una rete imprenditoriale, la cui finalità è di far sì che le singole BCC possano godere dei vantaggi, in termini di economia di scala, delle grandi organizzazioni nella produzione di prodotti e servizi, senza limitazioni nella loro autonomia e nel loro rapporto con soci, clienti e comunità locali. i portatori di interessi Con il termine stakeholder spesso tradotto con portatori di interessi - ci si riferisce a quei soggetti (intesi nel senso di individui, gruppi, organizzazioni) che hanno con una azienda relazioni significative ed i cui interessi sono a vario titolo coinvolti nell attività dell azienda per le relazioni di scambio che intrattengono con essa o perché ne sono significativamente influenzati. I principali stakeholder di Emil Banca sono stati identificati in: Soci, Clienti, Comunità locali, Collaboratori, Fornitori, Sistema del Credito Cooperativo, Ambiente naturale. Va precisato che uno stesso soggetto può appartenere, in ragione dei molteplici interessi di cui può essere portatore, a più di una categoria di stakeholder. Per esempio, un socio è cliente, appartenente alla comunità locale e può essere anche un fornitore della Banca. Nei successivi capitoli di questo Bilancio Sociale viene effettuata la rendicontazione sull attività svolta e sui risultati ottenuti dalla Banca tenendo conto del punto di vista dei diversi stakeholder. le strategie Come segnalato nelle precedenti edizioni del Bilancio Sociale il Consiglio di Amministrazione ha approvato, a fine 2009, un piano strategico per il triennio Il Piano nel momento in cui è stato formulato si collocava in un periodo di crisi grave ed i cui effetti hanno fortemente inciso, e continuano a farlo, sul contesto territoriale in cui la Banca opera sia, di riflesso, sulla Banca stessa. In questa situazione il Piano ha indicato con chiarezza la direzione da assumere, utilizzando come punto di riferimento fondamentale la dichiarazione di missione contenuta nell art. 2 dello statuto. Pertanto, nei punti fondamentali si mantiene assolutamente attuale. La Banca in esso ha confermato consapevolmente ed esplicitamente un approccio finalizzato alla ricerca di coerenza ed integrazione tra l essere impresa bancaria con un quadro tecnico idoneo in un contesto economico e competitivo sempre più difficile e l essere soggetto con orientamento etico - sociale. Nella pratica questo significa: da un lato, che le modalità di gestire l attività bancaria (e di realizzare il risultato di esercizio) devono essere coerenti con i valori e le finalità di missione e quindi in parte differenti da quelle di una banca tradizionale ; dall altro lato, che l orientamento sociale deve costituire anche un valore aggiunto competitivo, con ritorni di natura commerciale, non raggiungibile dagli altri istituti bancari. Va sottolineato che la fondamentale difficoltà e la conseguente sfida che tale approccio comporta consiste non solo nel precisare e garantire un comportamento socialmente orientato nei diversi aspetti dell operatività della Banca, ma anche nel far sì che questo sia conosciuto, compreso e valutato positivamente da parte dei soci e clienti attuali e potenziali della Banca, con effetti positivi in termini commerciali (maggiore fedeltà ed operatività con la Banca, attrazione di nuova clientela, diminuzione del livello di contenzioso, ecc.). Emil Banca ritiene ancora oggi che questa sia la direzione strategica cruciale, oltre che per assicurare coerenza con la propria missione, anche per rafforzare la sua competitività in un mercato che sarà sempre più concorrenziale e che non potrà essere affrontato con successo affidandosi solo a politiche di prezzo. capitolo 1 :: Identità 9

11 Nel piano strategico: coerenza tra essere banca e soggetto etico sociale differenziazione territoriale sviluppo verticale. investimento sulla persona Un ulteriore elemento fondamentale inserito nel Piano Strategico è relativo all approccio di differenziazione territoriale (passando da un concetto di territorio ad uno di territori), in relazione al diverso ruolo che la Banca può e potrà in futuro svolgere. Ciò deriva dal fatto che, a seguito delle fusioni realizzate negli ultimi anni, il territorio di competenza operativa della Banca si è di molto ampliato rispetto al passato, presentando significativi fattori di disomogeneità: per le diverse caratteristiche socio-economiche e le conseguenti esigenze e potenzialità di sviluppo economico, sociale e culturale che la Banca, in ragione della sua missione, è tenuta a prendere in considerazione; per il ruolo che la Banca può svolgere ora, o potrà svolgere in futuro, ed il modo con cui essa è, o potrà essere considerata, dalle persone, le organizzazioni, le istituzioni. Sono stati pertanto definiti territori di tipo storico, di consolidamento e di sviluppo. Sulla base di uno sviluppo della conoscenza dei diversi territori, la Banca valuterà progressivamente politiche di differenziazione nei molteplici aspetti della sua operatività e del suo sistema di relazioni. Altra linea di indirizzo strategico fondamentale è data dal puntare ad uno sviluppo verticale prima che orizzontale. Negli ultimi anni la Banca ha perseguito uno sviluppo orientato all espansione, sia in termini territoriali che di segmenti di clientela. Nel triennio in corso l impegno dovrà invece essere focalizzato sul consolidamento e la razionalizzazione dell esistente e sullo sviluppo delle significative potenzialità presso la base sociale nonché presso la clientela tradizionale (famiglie e piccole/medie imprese). Un efficace perseguimento della missione della Banca, nella accezione forte definita precedentemente, richiede necessariamente non solo una adeguata preparazione tecnicoprofessionale del personale, ma anche la capacità di riconoscere il valore sia etico che competitivo di un approccio identitario nell esercizio del servizio bancario, declinandolo operativamente e creativamente nell ambito del proprio ruolo e specializzazione professionale. Da questa considerazione deriva la scelta strategica di investire sulle persone nella duplice direzione di: sviluppare la qualificazione professionale, in particolare in alcuni ruoli che richiedono forte specializzazione e/o capacità manageriali; rafforzare il senso della missione aziendale a tutti i livelli del personale, non solo in senso astratto ma soprattutto in termini di sua traduzione nei comportamenti professionali. Il Piano Strategico definisce obiettivi e linee di azione verso gli stakeholder primari della Banca: Soci, Clienti, Personale, Comunità locali. I più importanti tra questi obiettivi sono stati dichiarati all inizio dei capitoli dedicati a ciascuno dei portatori di interesse ed a tali dichiarazioni corrisponde una breve rendicontazione su quanto realizzato in proposito. Nuove linee guida per il 2012 Si segnala inoltre che a inizio settembre 2011 il Consiglio di Amministrazione, a seguito dei forti cambiamenti di contesto, ha deliberato in merito a nuove linee guida che verranno prese a fondamento per l elaborazione del nuovo Piano Strategico che verrà effettuato nel 2012 Le principali focalizzazioni saranno relative a: contenimento della crescita degli impieghi; definizione di nuove linee di politica creditizia che prevedano, tra l altro, un totale abbandono di impiego nel settore immobiliare (sia per nuova che vecchia clientela); miglioramento di alcuni indici patrimoniali (in particolare liquidità e patrimonializzazione); potenziamento organizzativo specie nel comparto creditizio; efficientamento degli Uffici di sede e della Rete di vendita; miglioramento reddituale. La Banca nel 2011 ha investito notevoli energie nello sviluppo del progetto giovani, in particolare attuando la parte relativa al personale dipendente (BIG - Banca, Innovazione, Giovani) che a sua volta si è concentrata per ideare proposte a favore del target giovani clienti e giovani soci. Nelle singole sezioni del Bilancio Sociale vengono illustrate le attività progettate e in via di attuazione. 10 capitolo 1 :: Identità

12 il sistema di governo e controllo Gli Organi Assemblea dei Soci L Assemblea rappresenta il momento istituzionale di manifestazione della volontà dei soci che, indipendentemente dal numero di azioni possedute, hanno diritto di esprimere un solo voto. All Assemblea del 2011, svoltasi in seduta ordinaria e straordinaria il giorno 1 maggio presso l Europauditorium di Bologna, hanno preso parte persone (il 15,16% degli aventi diritto al voto), presenti fisicamente e per delega. Per promuovere la partecipazione, la Banca ha messo a disposizione gratuitamente, per i soci delle aree più periferiche, mezzi di trasporto per recarsi nella sede dell Assemblea e al termine dei lavori ha offerto il pranzo. Oltre alla prevista pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, a tutti i soci è stata inviata una comunicazione contenente l ordine del giorno, i dati di sintesi del bilancio e degli argomenti trattati. La registrazione del socio è avvenuta anche tramite card identificativa personalizzata, procedura più veloce per l ingresso ai lavori assembleari Partecipanti all Assemblea Il Nuovo Statuto Nel corso del 2011 la Banca ha realizzato una profonda riforma dello Statuto sociale, recependo le modifiche predisposte dalla Federazione Nazionale ed approvate dalla Banca d Italia. L Assemblea dei soci ha deliberato infatti il nuovo Statuto, con molteplici variazioni rispetto alla versione precedente. La riforma dello Statuto aveva come scopi principali quelli di accrescere la partecipazione dei Soci alla vita della cooperativa e di rendere più efficiente il processo decisionale interno, qualificando i processi di governance aziendale, in particolare in termini di ricambio generazionale e di trasparenza. Le modifiche puntano quindi a garantire competenza e professionalità, favorire la partecipazione dei soci, ridurre i rischi di conflitto di interesse, contrastare il clientelismo nella gestione di impresa, prevedere limiti alla misura dei fidi concedibili, porre vincoli alla possibilità di affidare appalti a parti correlate, prevedere l ineleggibilità di chi in passato ha contribuito a causare crisi aziendali, rafforzare il monitoraggio su autonomia e indipendenza dei componenti l organo di controllo, incoraggiare l istituzione di comitati tecnici nei CdA di cui sia garantita l indipendenza. Spicca l inserimento dell ineleggibilità a membro del Consiglio di Amministrazione per chi ha ricoperto nei sei mesi precedenti la carica di sindaco, nei centri con più di 3mila abitanti, di consigliere comunale nei comuni con più di 10mila abitanti, di consigliere provinciale, regionale o di parlamentare. È stato introdotto anche il divieto per la Banca di stipulare contratti per prestazioni di servizi o fornitura di beni con Amministratori e soggetti collegati se l importo supera i euro all anno. Si tratta di regole che, pur non essendo imposte dalla legge, le BCC hanno adottato spontaneamente, per affrontare con efficacia i cambiamenti in atto nel mondo del credito e per dare risposte alle sollecitazioni che pervengono dagli organismi di vigilanza. Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione è stato rinnovato nell Assemblea dei soci del 2011 (scadenza prossimo mandato 2014) e, recependo immediatamente le nuove previsioni statutarie, ha diminuito il numero dei consiglieri che passano pertanto da 19 a 13, compreso il Presidente. Il Consiglio di Amministrazione svolge funzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione. Nel 2011 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 28 volte. L Assemblea 2011 ha rinnovato il CdA il consiglio di amministrazione neo eletto capitolo 1 :: Identità 11

13 Composizione del consiglio di amministrazione (20011/2014) Qualifica Nome Attività Residenza presidente magagni giulio ingegnere libero professionista presidente iccrea holding e federazione regionale minerbio vice presidente vicario massa graziano avvocato bologna componente cda baschieri vincenzo ingegnere - presidente coop.va edificatrice modena componente cda bottoni cristina imprenditrice molinella componente cda breveglieri vincenzo imprenditore agricolo presidente cantina sociale sala bolognese componente cda cocchi enea commercialista san giorgio di piano componente cda fantoni mirco ingegnere libero professionista san giorgio di piano componente cda labanti sandro consulente aziendale bologna componente cda montebugnoli luca imprenditore anzola dell'emilia componente cda pasquali fabrizio imprenditore minerbio componente cda sprocati ugo dirigente cooperativa voghiera componente cda susmel giorgio pensionato - presidente unicoper turist bologna componente cda zampini assuero dirigente direttore coldiretti monzuno Comitato Esecutivo È composto da 7 componenti del Consiglio di Amministrazione che vengono nominati con cadenza quadrimestrale fra i membri del Consiglio di Amministrazione. Presidente del Comitato Esecutivo è stato nominato il Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il Comitato Esecutivo concede affidamenti, assume impegni di spesa per la gestione ordinaria ed esamina le posizioni dei clienti con andamento anomalo stabilendo le opportune iniziative a tutela del credito della Banca. Nel 2011 il Comitato Esecutivo si è riunito 47 volte. La formazione degli amministratori: Nel 2011 sono state realizzate una decina di iniziative formative dedicate ad amministratori e sindaci, promosse dalla Federazione locale delle Bcc, a cui hanno partecipato diversi amministratori della Banca. Quasi tutti questi ultimi, inoltre, hanno preso parte sia al Congresso nazionale del Credito Cooperativo a Roma che a quello della Federazione Regionale delle Bcc dell Emilia Romagna. Collegio Sindacale È composto da 5 membri (3 effettivi e 2 supplenti) nominati dall Assemblea per un triennio e rieleggibili. Nel 2011 il Collegio Sindacale si è riunito 12 volte e ha partecipato a tutte le adunanze del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo. Composizione del Collegio Sindacale ( ) Qualifica Nome Attività Residenza presidente collegio pescini riccardo commercialista bologna sindaco effettivo galletti gianpaolo commercialista bologna sindaco effettivo gottardi massimiliano commercialista bologna sindaco supplente grandi raole commercialista bologna sindaco supplente zarri oreste commercialista bologna Collegio dei Probiviri Tale organo ha la funzione di risolvere le controversie tra i soci e la Banca o tra i suoi organi. Il Presidente è designato dalla Federazione Regionale, mentre gli altri membri sono nominati dall Assemblea; la carica dura un triennio, con possibilità di rinnovo. Non è prevista alcuna remunerazione, salvo il rimborso delle spese. Nel 2011 vi è stato un ricorso al Collegio dei Probiviri da parte di un socio che contestava l esclusione da parte della Banca dalla compagine sociale per gravi inadempienze. Il collegio ha respinto il ricorso giudicando legittimo l operato della Banca. 12 capitolo 1 :: Identità

14 Direzione Il Direttore Generale della Banca è Daniele Ravaglia. Il Vice Direttore Generale vicario dal 1 marzo 2012 è Roberto Camazzini, con delega sui crediti. Camazzini ha sostituito Sergio Polacchini che ha lasciato l Azienda per intraprendere altra attività. Vi è inoltre un altro Vice Direttore Generale, Gianluca Pavan, con delega sulla Direzione Mercati. Fino al 31/12/2011 era presente anche Giuseppe Fiumi che ha lasciato l incarico per decorrenza dei termini di quiescenza. Comitati Soci I Comitati soci sono organismi costituiti da Soci, distribuiti in tutto il territorio in cui opera la Banca. Il Consiglio di Amministrazione ha previsto un regolamento che attribuisce loro i seguenti compiti principali: avere una funzione di collegamento fra i soci per garantire una maggiore partecipazione degli stessi; rilevare le esigenze di natura bancaria, sociale e culturale del territorio ed elaborare proposte per il Consiglio di Amministrazione; promuovere l attività sociale della Banca, organizzando iniziative di varia natura; diffondere nel territorio i valori e la cultura della cooperazione di credito; raccogliere e valutare richieste di beneficenza e sponsorizzazione, con autonomia di spesa. Per garantire un maggiore collegamento tra i Comitati e le strutture operative della Banca, ad ogni Comitato soci è stato assegnato un assistente che si occupa della verbalizzazione delle sedute e del carico, in apposita procedura informatica, delle decisioni assunte. Ciò permette di avere un monitoraggio sia degli impegni di spesa che del tipo di iniziative alle quali è stata data adesione, permettendo così agli uffici interni di dare il loro apporto alla riuscita dell evento. A maggio 2011, con la scadenza del mandato degli amministratori, è terminato l incarico anche dei 116 membri dei Comitati soci. A settembre si è pertanto provveduto a nominare i nuovi membri, complessivamente 137 soci, che rimarranno in carica per il triennio Per raccogliere le richieste di adesione è stato proposto un meccanismo di autocandidatura, promosso attraverso il periodico e il sito aziendale. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato ufficialmente i nuovi membri nel corso dell incontro annuale che viene organizzato e nel quale, quest anno, è stato introdotto un modulo formativo sul ruolo specifico dei Comitato soci, tenuto da Sef Consulting. All incontro prendono parte tutti i membri dei Comitati, la Presidenza, la Direzione e le strutture interne dedicate. 137 I membri dei Comitati Soci Locali I 19 Comitati soci nel 2011 si sono riuniti con cadenze diverse (da 1 a 10 volte). Nel corso del 2011 è stato costituito il nuovo Comitato soci locale di Baricella (precedentemente inglobato in quello di Molinella). alcuni referenti dei comitati soci locali capitolo 1 :: Identità 13

15 I Comitati Soci Locali al 31/12/2011 * Amministratore Referente N. Soci membri Argelato Mirco Fantoni * 10 Baricella Pietro Montanari 8 Bologna Centro Nord Sandro Labanti * 5 Bologna Est Graziano Massa * 8 Bologna Ovest Luca Montebugnoli * 8 Bologna San Donato Giorgio Susmel * 8 Ferrara Ugo Sprocati * 6 Loiano Angelo Stanzani 8 Madonna dei Fornelli Stefano Musolesi 6 Minerbio Fabrizio Pasquali * 8 Monzuno Gino Santoli 7 Modena Vincenzo Baschieri * 7 Molinella Cristina Bottoni * 10 Pianoro Ivonne Capelli 3 Rioveggio Graziella Buganè 6 Sala Bolognese Vincenzo Breveglieri * 7 Sasso Marconi Marco Mastacchi 9 Vado Assuero Zampini * 6 Giovani Luca Manganelli 7 TOTALE 137 Presidi per una gestione responsabile Organismo di vigilanza ai sensi D.Lgs 231/01 Il Decreto Legislativo 231/2001 ha introdotto nell ordinamento italiano il regime della responsabilità amministrativa per gli enti. Tale responsabilità sussiste quando persone fisiche che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione degli enti (o persone sottoposte alla loro direzione o vigilanza) abbiano commesso uno dei reati previsti dal decreto ed il reato sia stato commesso nell interesse o a vantaggio dell ente di appartenenza. In tali casi il D.Lgs 231 prevede per l ente sanzioni di varia natura, anche di rilevante entità, a meno che questo abbia adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire tali reati. In questa prospettiva Emil Banca ha da tempo introdotto un Modello di organizzazione e gestione, che è stato riesaminato nel 2010 da un gruppo di lavoro interno e con la Federazione Regionale Bcc Emilia Romagna, provvedendo ad aggiornare la mappa dei reati societari, dei rischi ad essi connessi e l elenco dei soggetti apicali. Tali aggiornamenti sono stati recepiti dal Consiglio di Amministrazione ad inizio 2011, e verranno recepiti nel periodico aggiornamento del suddetto Modello aziendale. Come già evidenziato in passato, componente essenziale del Modello è un Codice di comportamento, che definisce le norme di comportamento cui devono attenersi tutti i soggetti che operano per conto della Banca nei rapporti con il Personale, i Soci, i Clienti, i Fornitori, la Pubblica Amministrazione, la Collettività, l Ambiente. Si ricorda infine che la Banca ha istituito un Organismo di Vigilanza che ha il compito di valutare l applicazione dei principi prestabiliti e l efficacia delle misure adottate per prevenire la commissione dei reati identificati dal Decreto e garantire una gestione corretta dell azienda. 14 capitolo 1 :: Identità

16 La vigilanza cooperativa Dal 1 gennaio 2007 le BCC sono sottoposte alla revisione cooperativa, volta ad accertare la conformità ai requisiti mutualistici e verificare il funzionamento degli organi sociali, la partecipazione dei soci alla vita sociale e allo scambio mutualistico con la Banca, la qualità di tale partecipazione, l assenza di scopo di lucro nei limiti della legislazione vigente. Il processo di revisione, oltre che consentire un intervento in caso di gravi irregolarità, permette anche di fornire agli organi di direzione e amministrazione suggerimenti e consigli per migliorare la gestione ed il livello di democrazia interna. Federcasse è l organismo riconosciuto dal Ministero delle Attività Produttive come ente deputato ad effettuare la revisione cooperativa sulle BCC. A sua volta Federcasse ha delegato le Federazioni Regionali delle BCC a tale compito. Emil Banca è stata revisionata l ultima volta nel settembre Il verbale di revisione ha evidenziato come la Banca sia sempre attenta alla gestione della base sociale, ben oltre i vincoli normativi. Area Identità Aziendale Dal 2008 è attiva l area organizzativa denominata Identità Aziendale, che risponde al Direttore Generale. I suoi principali scopi sono: dare maggiore impulso alle attività di sviluppo, in particolare di natura sociale, all interno delle comunità e dei territori nei quali la Banca opera e soprattutto garantire un coordinamento di queste con le tante iniziative intraprese verso la base sociale, in coerenza con i valori e lo spirito propri dell essere cooperativa; promuovere, ad ogni livello organizzativo, il massimo impegno della Banca sul fronte della responsabilità sociale e sviluppare la collaborazione in quest ambito con i diversi organismi del Sistema del Credito Cooperativo ed altre organizzazioni esterne. In tale area operano gli uffici Soci, Responsabilità Sociale e Comunicazione e l addetto Stampa per un totale di 6 collaboratori dedicati. Per quanto riguarda il tema della formazione identitaria nei confronti dei soci e dei collaboratori si vedano le specifiche sezioni interne. Partecipazione e promozione della responsabilità sociale d impresa Emil Banca da anni fa parte di Impronta Etica, associazione bolognese senza scopo di lucro che finalizza la propria attività alla promozione ed allo sviluppo della responsabilità sociale d impresa. Impronta Etica raggruppa una trentina di organizzazioni che hanno scelto di svolgere la propria attività assumendosi la responsabilità dell impatto del loro operato sugli individui e sui beni collettivi ed attuando a vari livelli, attraverso iniziative concrete, il proprio impegno. L associazione ha l obiettivo di favorire lo sviluppo sostenibile della società operando attraverso una rete di imprese ed organizzazioni socialmente responsabili, sollecitando il confronto e la collaborazione tra le associate e promuovendo la diffusione - sia a livello nazionale che internazionale - di informazioni ed esperienze sulle condotte virtuose attuate nei confronti dei portatori di interesse. Emil Banca, oltre ad esserne sponsor, aderisce e partecipa attivamente al Club, promosso da alcuni anni dall Assessorato alle Politiche Economiche e Società Partecipate del Comune di Modena, che vede un network di imprese di varia natura, operanti sul territorio modenese, condividere e scambiare saperi, competenze e esperienze su idee e progetti di responsabilità sociale. Le imprese del Club si trovano periodicamente e, attraverso laboratori tematici di progettazione e approfondimento, sviluppano progetti di responsabilità sociale, sia individualmente che in partnership con gli altri partecipanti, con l obiettivo di: creare innovazione e sviluppo di capitale sociale sul territorio; promuovere la RSI come nuovo approccio d impresa orientato all innovazione e alla sostenibilità; fare della RSI un fattore di distinzione commerciale ed una leva competitiva. La Banca partecipa ad un gruppo informale costituito da diversi anni tra alcune Bcc per sviluppare tematiche legate alla loro peculiare missione. Si veda il capitolo Sistema. IMPRONTA ETICA CLUB Imprese Modenesi per la RSI GRUPPO ARTICOLO 2 capitolo 1 :: Identità 15

17 direzione generale Controllo andamentale rischio di credito Contenzioso Area qualità del credito Compliance e Controllo Rischi Pianificazione e Controllo di Gestione Segreteria Generale Anagrafe e C.R. Direzione Crediti Ottimizzazione del Credito Direzione Mercati Marketing Area Istruttoria Crediti Prodotti e Pianificazione Banca Telematica Team Area Nord Est Segmento Privati Area Nord Est Team Area Nord Ovest Team Area Centro Appennino Gestori Area Imprese Estero 16 Filiali Area Nord Ovest 17 Filiali Team Service Leasing e Crediti Speciali Area Centro Appennino Ufficio Imprese Gestori 17 Filiali 16 capitolo 1 :: Identità

18 la struttura organizzativa La Nel corso del 2011 sono intervenute importanti modifiche alla struttura organizzativa. La prima, a marzo, era finalizzata a rafforzare il presidio della qualità del credito. Proprio in staff alla Direzione Generale è stata istituita infatti un Area dedicata che si occupa di rilevare le anomalie andamentali sui rapporti dei clienti e di promuovere, sollecitare e verificare l avvio di idonee iniziative tese alla salvaguardia dei crediti concessi. Nell ultimo trimestre dell anno invece alcune modifiche sono intervenute all interno della Direzione Mercati e della Direzione Risorse e Finanza in una logica di snellezza e razionalizzazione delle strutture, attuata mediante l accorpamento di alcuni uffici. Si segnala, dal punto di vista della relazione nei confronti della clientela, la costituzione di una nuova unità organizzativa, inserita nella Direzione Mercati, denominata Banca Telematica (si veda capitolo clienti). Assistente Direttore Generale Ispettorato Legale Area Identità Aziendale Soci RSI e Comunicazione Addetto Stampa Affari Generali e Logistica Direzione Risorse e Finanza Area del Personale Segreteria Amministrazione del Personale Formazione e sviluppo Tesoreria Enti Contabilità Area Supporti Area Finanza Organizzazione e Processi Proprietà e Amministrazione Titoli Reti e Tecnologia Incassi e pagamenti Servizi di Investimento Tecnico sicurezza e lavoro Organigramma in vigore al 31 dicembre 2011 capitolo 1 :: Identità 17

19 la presenza territoriale Emil Banca opera all interno di un territorio costituito da 81 Comuni, distribuiti nelle Province di Bologna, Modena e Ferrara, con una popolazione residente di circa 1 milione di persone. Le filiali della Banca sono 49, presenti in 30 comuni, 15 dei quali hanno meno di abitanti. Nel 2011 è stata chiusa la filiale di Baggiovara (provincia di Modena) per ragioni legate all impossibilità di prevedere, in tempi ragionevoli, dopo oltre due anni di presidio, il raggiungimento di un soddisfacente equilibrio economico. Casalgrande Modena Campogalliano Rubiera Territorio di competenza di Emil Banca Filiali Formigine Carpi Soliera Palazzo Europa Bologna città Bologna provincia Ferrara Modena Modena Est Castelfranco Emilia San Cesario sul Panaro Castelnuovo Rangone Spilamberto Crespellano Bondeno Ponte Ronca Casalecchio di Reno Monte S. Pietro Sasso Marconi Grizzana Morandi Marzabotto Vado Castiglione dei Pepoli Sant Agostino BOLOGNA Gaiba Stienta Canaro Occhiobello Ferrara Vigarano Mainarda Cento Crevalcore Bomporto Pieve San Pietro di Cento in Casale Castello Bastiglia San Giovanni d Argile Malalbergo San Giorgio in Persiceto Nonantola di Piano Baricella Altedo S. Agata Bolognese Argelato San Marino Minerbio di Bentivoglio Sala Padulle Funo Bolognese Anzola Rioveggio Longara Calderara di Reno Castenaso San Lazzaro di Savena Monterenzio Monzuno Loiano Monghidoro Madonna dei Fornelli Pianoro Fiorenzuola Poggio Renatico Granarolo Castel Maggiore Bologna Ozzano Budrio Ferrara Cavour Ferrara Ravenna San Martino in Argine Medicina Borgo Panigale Ro Ferrarese Masi Torello Voghiera Molinella Copparo Formignana Portomaggiore Conselice Tresigallo Massafiscaglia Migliaro Migliarino Lagosanto Argenta Ostellato Zanardi Business Park Arcoveggio San Donato Riva Reno Pirandello Piazza Maggiore Mazzini D Azeglio BOLOGNA San Ruffillo Alfonsine Comacchio Ravenna Distribuzione delle filiali Area N. Comuni di competenza N. filiali N. sportelli bancomat appennino argelato bologna ferrara minerbio modena molinella sala bolognese totale capitolo 1 :: Identità

20 Le filiali di Emil Banca Bologna ARCOVEGGIO Via Arcoveggio, 56/22 Tel D AZEGLIO Via D Azeglio, 59 Tel PIRANDELLO Via Pirandello, 22 Tel SAN RUFFILLO Via Toscana, 105 Tel BORGO PANIGALE Via Emilia Ponente, 260 Tel MAZZINI Via Mazzini, 152 Tel RIVA RENO Via Riva di Reno 23/a Tel ZANARDI Via Zanardi, 178 Tel BUSINESS PARK Via Trattati Comunitari, 19/B Tel PIAZZA MAGGIORE P. Maggiore, 5/b Tel SAN DONATO Via Machiavelli, 1 Tel Provincia di Bologna ALTEDO Via Nazionale, 118 Tel CASTEL MAGGIORE Via Gramsci, 196/a Tel MOLINELLA Via Mazzini, 135 Tel S. GIOVANNI IN PERSICETO C.ne Italia, 28/34 Tel ANZOLA DELL EMILIA Via Terremare, 1/A Tel FUNO Via Galliera, 212 Tel MONZUNO P. XXIV Maggio, 3/a Tel S. MARINO DI BENTIVOGLIO Via Saletto, 3/2 Tel ARGELATO Via Argelati, 10 Tel GRANAROLO D. EMILIA Via San Donato, 203/A Tel PADULLE Via della Pace, 94 Tel SAN MARTINO IN ARGINE Via S.Elena, 51 Tel BARICELLA Via Roma, 7 Tel LOIANO Via Roma, 60 Tel PIANORO Via Nazionale, 130/2 Tel SAN PIETRO IN CASALE P.zza dei Martiri, 15 Tel BUDRIO Via Bissolati, 7 Tel LONGARA Via Longarola, 56/a Tel PONTE RONCA Via Risorgimento, 414 Tel SASSO MARCONI Largo Cervetta, 3 Tel CALDERARA DI RENO P.zza Marconi, 1/e Tel MADONNA DEI FORNELLI Via Firenze, 3 Tel RIOVEGGIO Via Provinciale, 17/c Tel VADO DI SETTA Via V. di Setta, 25/a Tel CASALECCHIO DI RENO Via G. Pascoli, 5/VI Tel MALALBERGO P.zza Unità d Italia, 3 Tel SALA BOLOGNESE Via Gramsci, 202 Tel CASTELLO D ARGILE Via Matteotti, 92/94 Tel MINERBIO Via Garibaldi, 7 Tel SAN GIORGIO DI PIANO Via Rimembranze, 8 Tel Modena e provincia MODENA PALAZZO EUROPA Via Emilia O. 115 Tel MODENA EST Via C. Menotti, 215 Tel Ferrara e provincia FERRARA - V. RAVENNA Via Ravenna, 151 Tel ARGENTA Via Garibaldi, 1/c Tel POGGIO RENATICO Via San Carlo, 1 Tel PORTOMAGGIORE Via D. Alighieri, 11 Tel FERRARA - V. CAVOUR Viale Cavour, 62 Tel OSTELLATO Via Roma, 5 Tel capitolo 1 :: Identità 19

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