Le Organizzazioni di Volontariato in Italia. Tra performances economiche, caratteri strutturali e questioni di credito

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1 Le Organizzazioni di Volontariato in Italia Tra performances economiche, caratteri strutturali e questioni di credito

2 A cura di: Riccardo Guidi Fondazione Volontariato e Partecipazione Funzione Studi Banco Popolare Hanno collaborato: Andrea Bertocchini Impostazione e coordinamento metodologico dell indagine Raffaella Cini Elaborazione dati CSA srl Interviste Cati

3 1 Premessa Giugno 2014 Nel contesto del programma periodico di ricerca Struttura e Dinamica delle Organizzazioni di Volontariato in Italia, promosso e realizzato dal Centro Na zionale per il Volontariato (Cnv) e dalla Fondazione Volontariato e Partecipa zione (Fvp), tra Novembre 2013 e Febbraio 2014 è stata realizzata una indagine su un campione di presidenti di Organizzazioni di Volontariato (OdV) rappresentativo di un universo di numerosità stimata pari a unità. Quello del è il secondo round di rilevazione del programma e segue la prima edizione del realizzato su un campione di numerosità analo ga al netto del settore della donazione 1. La rilevazione è stata condotta tramite somministrazione telefonica con tecnica Cati (Computer assisted telephonic interview) di un questionario strutturato ad un campione stratificato per area geografica (regione) e settore di intervento. Per ciascuno strato è stata predeterminata una numerosità che assicurasse un margine di errore campionario omogeneo. All interno di ciascuno strato le uni tà, estratte dalla Banca Dati Anagrafica del Centro Nazionale per il Volontariato assunta quale frame list (archivio di base), sono state assegnate per estrazione casuale semplice. L intervista ai Presidenti o ai loro delegati, è stata condotta previa verifica dei cosiddetti requisiti di eleggibilità, ovvero dell appartenenza dell associazione al le Organizzazioni di Volontariato (OdV). Sono state considerate tali le associa zioni, con o senza personalità giuridica: a) senza fini di lucro b) in cui chi ricopre cariche sociali lo fa a titolo gratuito c) che si avvalga per la propria attività in modo determinante e prevalente delle prestazioni dei volontari d) in cui i soci non sono retribuiti e non ricevono alcun compenso salvo rimborsi per spese effettivamente sostenute e non hanno con l associazione alcun rapporto di contenuto patrimoniale e) in cui la struttura sia democratica (vi sia una assemblea di soci). In questa sede vengono trattati i temi delle performance economiche delle OdV e delle questioni che riguardano il credito e i rapporti con gli Istituti bancari. 1 I Confronti fra i risultati delle due indagini presentati in questo Rapporto sono riferiti a valori calcolati al netto del settore della do nazione e pertanto, per la survey , ad un campione di unità.

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6 4 dei casi (precisamente il 4,9%). Tuttavia la quota di OdV che ha attivato un canale informativo con i programmi europei è tre volte superiore (il 15,5%). Poco meno di una OdV su tre (il 32,3%), inoltre, sebbene non abbia mai avuto alcun rapporto - nemmeno di natura informativa - con i programmi comunitari, dichiara che sarebbe interes sata ad averne. Nel complesso, quindi, solo una minoranza delle OdV (45,6%) risulta totalmente disinteressata a conoscere i programmi dell Unione Europea. Nel 2013 poco meno della metà delle OdV italiane non operanti nel campo della donazione (il 48,1%) ha avviato nuovi progetti in risposta ai bisogni del territo rio. Nel 2011 l indagine Cnv-Fvp aveva registrato un intraprendenza progettuale più elevata (dichiarava di avere avviato nuovi progetti locali il 59,5% del campione). La riduzione dell intraprendenza progettuale è d altra parte associata ad un aumento dell autonomia delle OdV nel finanziamento dello start-up. Cresce infatti la percentuale delle organizzazioni che hanno avviato nuovi progetti con tando esclusivamente sulle proprie risorse interne: sono nel 2013 il 65,1% tra quelle che hanno avviato nuovi progetti. Una quota che nel 2011 stava appena sotto il 50,2%. (Cfr. Tabella 1). Tabella 1. - OdV che hanno avviato nuovi progetti in risposta a bisogni territoriali e percentuale di OdV dotate di autonomia finanziaria per lo start-up, percentuale sul totale, anno 2011 e Non hanno avviato nuovi progetti in risposta a bisogni territoriali nell ultimo anno Hanno avviato nuovi progetti in risposta a bisogni territoriali nell ultimo anno 51,9 40,5 48,1 59,5 Le risorse interne dell OdV sono state sufficienti per avviare i nuovi progetti 65,1 50,2

7 2. Soci, volontari (e dipendenti) delle OdV italiane nel 2013: un trend di consolidamento e crescita 5 Un ulteriore dato che merita attenzione ed ha un indiretto risvolto economico riguarda la solidità delle OdV italiano, in particolare sotto il profilo della base sociale. Nell opinione dei presidenti intervistati, le OdV italiane sono caratterizzate da una base di soci e di volontari che nel 2013 risulta conso lidata o in espansione in pressoché tutti i settori e tutte le regioni, con leggeri scostamenti. Nel 2013 il numero dei soci risulta stazionario in poco più della metà delle OdV (51,9%) e in crescita in un terzo dei casi (33,6%). Nel complesso quindi circa 85 OdV su 100, nel 2013, mentre poco più di una su quattro (25,6%) vede crescere tale numero. Esiste comunque un 10,5% di OdV in cui nel 2013 i volon tari sono diminuiti. (Cfr. Grafico 4). I volontari delle OdV italiane non operanti nel campo della donazione risultano essere egualmente distribuiti tra maschi e femmine, con una lieve maggioranza delle seconde (52,6%) che sono in leggera crescita anche nel confronto con il dato raccolto nel 2011 (51,0%). (Cfr. Grafico 5). Il settore della Protezione Civile è quello in cui il rapporto tra i volontari maschi e le volontarie femmine è più sbilanciato: in queste OdV, in Grafico 4. - Andamento del numero di soci, del numero di volontari e del monte-ore speso dai volontari presso le OdV, percentuale sul totale, anno 2013 Numero soci 14,5 51,9 33,6 Numero volontari 10,5 63,9 26,5 Monte ore speso dai volontari 8,5 61,3 30,2 0% 20% 40% 60% 80% 100% Diminuito Stazionario Aumentato hanno confermato o allargato la propria base associativa. Il 14,5% ha invece sperimentato una diminuzione del numero dei soci. Dati analoghi relativamente al numero dei volontari che tuttavia sperimenta variazioni più contenute. Oltre 6 OdV su 10 (63,9%) confermano nel 2013 il numero dei volontari dell anno precedente, media, il 76,6% dei volontari sono maschi contro il 23,4% di femmine. D altra parte il settore Sociale è quello in cui - in media - la presenza di volontarie donne è più elevata (60,3%). Nelle OdV italiane non operanti nel campo della donazione, in media, il 25,3% dei volontari ha meno di 35 anni. Il dato è identico a quello

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9 7 lontari e monte ore dei volontari è distribuito con buona omoge neità in pressoché tutti i settori d intervento e in tutte le ripartizioni territoriali (Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Sud e Isole). La performance meno positiva sembra quella delle OdV operanti nel settore dei Beni Ambientali. Nel 2013 solo una minoranza delle OdV (il 18,5%) ha utilizzato personale retri buito per la realizzazione delle proprie attività. È tuttavia da evidenziare che la congiuntura avversa non ha impedito alle OdV di confermare il proprio impegno verso dipendenti e collaboratori. In più di 3 OdV su 4 (precisamente il 76,7%), nel 2013, il numero delle persone retribuite è rimasto stabile; nel 10,0% dei casi è diminuito e nel 13,3% dei casi è aumentato. In definitiva, nel 2013 il 90,0% delle OdV ha mantenuto o aumentato il numero delle persone retribuite. 3. Caratteri strutturali delle OdV italiane nel 2013 a) Scala locale Nella valutazione dell andamento dei rapporti tra OdV e istituti bancari occorre considerare alcuni dati strutturali del volontariato organizzato in Italia. Innanzi tutto la sua capillarità. La maggioranza assoluta delle OdV intervistate (53,4%) opera a livello comunale o inter comunale. Considerando anche che la vicinanza tra caratteri dell attività delle OdV e caratteri della loro struttura, la scala locale/territoriale può essere considerata quella più importante nei rapporti tra OdV e istituti bancari. b) Affiliazione a Federazioni nazionali Sempre come elemento di carattere strutturale, occorre evidenziare che oltre 6 OdV intervistate su 10 (il 60,1%) aderisce a una Federazione nazionale. Le OdV dei settori socio-sanitario e sanitario hanno tassi di affiliazione federativa an cora maggiori. Tra le OdV aderenti a Federazioni nazionali non vi è solo un le game ideale, ma spesso una connessione funzionale che facilita alle singole OdV (spesso operanti su scala locale, come si è detto) nella gestione di alcuni aspetti dell operatività. La maggioranza assoluta di OdV federate fruisce dei servizi di informazione e consulenza (ne fruisce il 67,4% delle OdV intervistate), delle at tività di formazione (58,4%) e dei materiali promozionali (62,8%) che le Federa zioni nazionali mettono a disposizione. c) Le fonti di entrata In terzo luogo è utile gettare uno sguardo sulla composizione delle voci di entra ta e di uscita delle OdV italiane nel Come si nota dal Grafico 6, le OdV ita liane nel 2013 hanno attinto in media 1/3 delle risorse necessarie per svolgimen to delle proprie attività mediante auto finanziamento. Anche in tempi di crisi, dunque, i contributi di soci e le donazioni costituiscono la principale fonte di en trata del volontariato organizzato italiano. Una quota comunque significativa delle entrate proviene da enti pubblici (il 31,3% in media). La quota residua del le entrate delle OdV proviene da enti privati (11,6% del totale), dalla vendita di beni e servizi (10,9%) e da altre fonti (12,6%). d) La destinazione delle risorse economiche delle OdV. Può inoltre essere utile osservare (Cfr. Grafico 7) che le OdV italiane spendono le maggior parte delle proprie risorse economiche in ac-

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12 10 Tabella 2. - Interventi richiesti agli Istituti bancari dalle OdV Quale intervento richiederebbe principalmente alle banche per venire maggiormente incontro alle esigenze della sua associazione e del mondo del no profit in generale? Contenere maggiormente i costi del conto corrente 31,6 Mostrarsi maggiormente disponibili a valutare i progetti delle associazioni di 17,1 volontariato Prevedere forme di finanziamento personalizzate e prodotti mirati per le organizzazioni no profit 11,4 Porre in generale meno vincoli per l accesso al credito 4,1 Preparare meglio il personale alle specificità delle organizzazioni no-profit 1,0 Altro 7,7 Donazioni / contributi 2,7 Non sa / non risponde 27,1 5. L equilibrio economico-finanziario delle OdV: alcuni ulteriori elementi di rilievo nei rapporti con il sistema bancario Dai risultati dell indagine, come già accennato, emerge un quadro di equilibrio economico complessivo delle Organizzazioni di Volontariato che solo nel 13,4% dei casi accusano una chiusura in passivo della gestione economica per l ultimo esercizio. Il dato appare infatti di tutto rilievo se rapportato alle conclusioni contenute nella Relazione Annuale della Banca d Italia, presentata il 31 maggio u.s., in cui si sottolinea come la quota di imprese industriali e di servizi italiane con almeno 20 addetti che ha conseguito un utile nel 2013 si attesti al 56%. Le Organizzazioni di volontariato inoltre solo nel 2% dei casi dichiarano di non essere in grado di sostenere le spese correnti e solo nel 2,5% dei casi non forniscono una risposta, mentre il 62% afferma di essere pienamente in grado di fare fronte ad esse ed il 33,5% riesce a sostenerle sebbene con difficoltà. Il settore, tenuto conto peraltro della natura delle OdV vincolate per legge al pareggio di bilancio, sembrerebbe in prima battuta presentare un profilo di gestione economica particolarmente equilibrato e potrebbe quindi rappresentare un comparto di interesse per il sistema bancario nazionale. La suddivisione per ripartizione geografica dei risultati evidenzia una maggiore concentrazione relativa di imprese con bilancio economico in pareggio od in passivo nel Sud ed Isole mentre nel Centro sono più concentrate le OdV con bilancio in leggero attivo. Nel Nord-Est e Nord-Ovest la frequenza relativa di OdV che chiudono l ultimo esercizio in

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18 16 Tabella 3. - Modalità di finanziamento dei problemi di liquidità delle OdV. Valori percentuali Totale Beni ambient Beni culturali SETTORE Protez. Sanitario civile Sanitario donatori Sociale Socio sanitario Volont. Internaz. a) Mutui o prestiti bancari 8,6 12,0-7,3 11,2 2,7 13,1 7,3 35,7 b) Accesso a scoperto bancario c) Scontro fatture 5,6 12,0-8,5 12,9 1,3 4,0 6,6 - d) anticipo su contratti/convenzioni 3,3 12,0 7,5 4,5 4,0 1,3 2,4 4,8 - e) anticipi o contributo straord. dai soci 11,3 36,0-8,7 4,2 15,5 12,5 10,4 - f) autofinaziamento 42,3 40,0 56,6 49,3 25,4 48,3 49,0 33,2 12,4 g) altro (specificare: ) 6,9-28,5 6,8 4,8 9,3 5,9 5,1 - accordi con i fornitori 0, ,8-1,2 - - Attingono al fondo cassa/fondo riserva 2, ,5 0,8 3,6 2,5 - - Presidio e protesta di fronte alla istituz. debitrice 0, , Riduzione delle spese/riduzione attività 4,2-28,5 2,3 2,4 5,7 2,3 5,1-7. Conclusioni In ultima sintesi, le informazioni rese disponibili dall indagine restituiscono uno spaccato del mondo del volontariato particolarmente interessante sotto il profilo economico-finanziario. Tenuto conto delle finalità costitutive delle OdV, come già accennato l 81,5% di quest ultime ha chiuso l ultimo esercizio in pareggio (48,2%) o in leggero attivo 3 (33,3%) a fronte del 56% delle imprese industriali e di servizi italiane con almeno 20 addetti che chiudono in utile. Inoltre, come anzidetto, i pagamenti a debito ed a credito nei rapporti commerciali con il settore privato risultano non regolari in misura marginale (rispettivamente nel 2% e nel 2,6% dei casi) e le situazioni in cui si manifestano gravi tensioni sulla liquidità a causa di ritardi complessivi nei pagamenti sono assai limitate, corrispondendo a meno dell 1% del totale delle OdV intervistate. Si ricava quindi un quadro di diffusione ampia di situazioni in cui prevale l equilibrio economico-finanziario ed un profilo di rischio tendenzialmente basso, a fronte di tensioni della liquidità contenute anche in momenti storici di difficoltà quale quello attuale. Infine le OdV ricorrono in misura assai limitata al finanziamento bancario, preferendo attingere per le risorse necessarie all autofinanziamento. Sembrerebbe quindi che il comparto possa costituire un mercato con elevati potenziali di sviluppo per il sistema bancario e con ridotti rischi, considerando che il profilo delle OdV pare designarle quali partner ideali nel contesto di una relazione creditizia. 3 I Ricordiamo nuovamente che le OdV sono vincolate per legge al pareggio di bilancio.

19 Pubblicazione a cura di: Terzo Settore Banco Popolare Sviluppo grafico e progetto di comunicazione a cura di: Comunicazione esterna e pubblicità Banco Popolare

20 INCONTRO LA LINEA DI PRODOTTI E SERVIZI DEDICATA AL TERZO SETTORE Banco Popolare presenta la nuova linea di prodotti di conto corrente e servizi destinati alle Associazioni di Volontariato, ai loro dipendenti ed ai volontari. Incontro nasce da una struttura dedicata, un gruppo di lavoro specializzato che ha creato una serie di prodotti efficienti ed economicamente convenienti pronti a soddisfare i bisogni specifici delle associazioni di volontariato. Una Linea in evoluzione pronta a coprire l intera gamma delle esigenze del terzo settore. Per saperne di più scrivi a terzo.settore@bancopopolare.it o cerca la filiale del Banco Popolare più vicina a te su

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