2O13. Conegliano Valdobbiadene PROSECCO SUPERIORE DOCG

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1 Conegliano Valdobbiadene PROSECCO SUPERIORE DOCG 2O13 Il Protocollo Viticolo della DOCG Conegliano Valdobbiadene è un documento sottoscritto da una commissione di esperti presieduta dal Consorzio volto a promuovere e salvaguardare il territorio di produzione e la bellezza del suo paesaggio. Le linee guida per una gestione avanzata della difesa integrata della vite in esso contenute riprendono i canoni della lotta guidata - ragionata e sono indirizzati a minimizzare l impatto sull ambiente e sull uomo. Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto Organismo responsabile dell informazione: Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco - Autorità di gestione: Regione del Veneto - Direzione Piani e Programmi del Settore Primario 1

2 Conegliano Valdobbiadene PROSECCO SUPERIORE DOCG La difesa integrata della vite racchiude un insieme di tecniche viticole in cui si adotti una selezione delle migliori pratiche agronomiche, le più adeguate strategie di intervento fitosanitario e di controllo delle infestanti per ridurre l impatto verso l uomo e l ambiente. Lo scopo consiste nell ottenere produzioni viticole ed enologiche sostenibili a livello sociale, economico ed ambientale, preservando e promuovendo il territorio delle colline, culla del Prosecco Superiore. Le indicazioni contenute all interno del Bollettino Agrometeorologico del Consorzio e degli altri enti di assistenza tecnica operanti nel territorio, Co.Di.Tv., Cecat e Cantine Sociali, seguono i principi della difesa integrata avanzata e rispondono alle contingenze dell annata viticola e, quindi, all impostazione di una adeguata strategia di difesa contro le malattie. 2

3 DECALOGO DEL PROTOCOLLO La classificazione adottata nel Protocollo si è basata sulla tossicità intrinseca del principio attivo, sulla classe tossicologica dei formulati commerciali e sulla analisi delle frasi di rischio contenute all interno delle più diffuse formulazioni presenti sul mercato e nel rispetto delle norme in vigore in materia fitosanitaria. In particolare: - obbligo di dare la preferenza alle formulazioni Nc, Xi quando della stessa sostanza attiva esistano formulazioni di classe tossicologica Xn, T o T+ con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull uomo (R40, R48, R60, R61, R62, R63, R66, R67, R68). - esclusione, in caso di mancanza di alternative valide, di prodotti Xn con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull uomo (R40, R60, R61, R62, R63, R68). Quanto riportato in etichetta n max di interventi ammessi, dose di impiego, periodi di carenza, etc. corrisponde a LEGGE a livello sanitario ed ogni abuso e/o infrazione nell utilizzo di queste sostanze attive è perseguito. L utilizzo di questi prodotti fitosanitari va contestualizzato alla specifica patologia, alla gravità o soglia di intervento per la stessa ed agli effetti secondari sulle componenti dell ecosistema vigneto. Nell ambito della difesa integrata è indispensabile un approccio agronomico volto a migliorare le condizioni di arieggiamento ed il microclima complessivo della parete fogliare. Ciò consente di aumentare le performance dei prodotti fitosanitari utilizzati per la difesa sia convenzionale che biologica della vite. In particolare: 1. adottare tecniche e soluzioni di potatura al bruno che garantiscano un equilibrata carica gemmaria rispondente ai limiti di resa imposti dal Disciplinare di produzione e possano migliorare l equilibrio vegeto produttivo in funzione dello spessore della chioma e del numero e peso dei grappoli in pianta; 2. adottare tecniche e soluzioni di potatura in verde che creino le condizioni fisiologiche volte ad accrescere le funzionalità fotosintetiche della parete fogliare e la penetrabilità dei prodotti fitosanitari nel corso dei trattamenti; in particolare procedere, in ordine cronologico di esecuzione, alla spollonatura e scacchiatura primaverile, palizzatura e cimatura dei germogli estiva; 3. ricorrere alle tecniche di defogliazione manuale delle porzioni fogliari più vecchie in corrispondenza della fascia produttiva, eseguendo tale operazione sul lato della parete orientata a nord o a est, rispettivamente per orientamenti est-ovest e nord-sud, in modo da evitare scottatura dei grappoli. In base a ciò è preferibile eseguire questo intervento nella fase fenologica di post allegagione; 4. utilizzo razionale dell apporto di concime organico o minerale, con concimazioni azotate moderate così da favorire l equilibrio fisico chimico nel terreno, valorizzando la sostanza organica presente nel suolo, quindi la sua fertilità e vitalità intrinseca; 5. evitare qualsiasi forma di bruciatura in campo dei tralci e sarmenti di risulta della potatura invernale perché vietati dalla legge. Si consiglia eventualmente di ricorrere alla trinciatura in loco degli stessi o alla costituzione di cumuli misti a vinaccia per il compostaggio o rivolgersi a contoterzisti per uno smaltimento a fini energetici; 6. adottare tecniche di difesa della vite tempestive e che ricorrano ad una rotazione delle sostanze attive con la stessa modalità d azione, al fine di evitare l insorgenza di resistenza incrociata, preferendo sempre quelle a più basso profilo ecotossicologico; 7. qualsiasi intervento fitosanitario deve concludersi almeno 30 giorni dalla data presunta di vendemmia, salvo prodotti o formulati ottenuti dall estrazione di sostanze naturali o impieganti antagonisti, agenti di biocontrollo o induttori di resistenza. I prodotti fitosanitari che abbiano tempo di carenza più lungo, dovranno osservare quanto riportato in etichetta; 8. gli interventi antibotritici in zona collinare non sono la regola, ma, solo nel caso in cui le condizioni climatiche lo prevedano, vanno eseguiti nel limite di due interventi max, preferendo il trattamento in fase di pre-chiusura grappolo. La gestione agronomica ad ogni modo favorisce la difesa naturale della vite; 9. gli interventi insetticidi riguardano specificatamente la cicalina vettrice della Flavescenza Dorata la cui lotta verrà eseguita secondo le linee di intervento del Servizio Fitosanitario della Regione Veneto. La difesa contro altri insetti fitofagi è prevista solo nel caso in cui i servizi di assistenza indicati in premessa consiglino un eventuale intervento specifico; 10. per il controllo degli acari non sono previsti interventi se non in casi eccezionali ed al superamento della soglia di danno. L eventuale insorgenza di pullulazioni di questo fitofago è causata da errata conduzione della difesa contro le malattie della vite. 3

4 Il Protocollo Viticolo persegue l obiettivo di dettare linee guida e fornire indicazioni agli operatori per una scelta ragionata delle tecniche di difesa della vite. La sua applicazione passa attraverso una fase di monitoraggio volta ad analizzarne l efficacia e l aderenza alla realtà territoriale. A tale scopo, è altamente consigliata la registrazione del prodotto fitosanitario e del dosaggio impiegato entro 48 ore dall applicazione in campo nel Registro degli interventi fitosanitari, quaderno di campagna. Altre norme non contenute o sottaciute in questo documento si rifanno alle Linee Guida della Regione Veneto ed al Regolamento Intercomunale di Polizia Rurale dei 15 Comuni della DOCG. BIOSTIMOLANTI E FITOINDUTTORI Negli ultimi anni la ricerca sta conducendo una serie di indagini volte a svelare i meccanismi di interazione fra le piante, in questo caso la vite, ed i patogeni. Questo perché comprendere i meccanismi fisiologici, ormonali e genetici che si innescano prima, durante e dopo un aggressione da parte di un agente estraneo alla vite come un fungo, un virus o un batterio può svelare alcuni processi biologici sui quali poter agire a livello di potenziamento o soppressione di certi messaggi chimico biologici. In Italia sono alcune decine le industrie che li producono o commercializzano, il che dimostra l esistenza di utilizzo su tutte le colture, vite compresa. I biostimolanti sono ormai ampiamente utilizzati in vigneto, mentre fino a pochi anni or sono trovavano applicazione solo in viticoltura biodinamica o biologica. La loro azione è complementare a quella della normale nutrizione minerale e organica e va sfruttata in determinate fasi fenologiche. Cosa sono I biostimolanti e/o fitoinduttori, anche se non esiste una legislazione che ancora ne definisca i contorni come prodotti da utilizzare per le piante, se non come concimi, possono essere accostati a nutrienti che a basse dosi attivano multiple funzioni fisiologiche in virtù delle loro caratteristiche stimolanti. Fra queste, gli stimoli alla fotosintesi, all azione antiossidante e antitraspirante, alle attività ormonali, alla crescita dei vari organi, alla resistenza agli stress biotici, abiotici, idrici e termici, alla tolleranza verso la salsedine, alla resistenza contro le malattie, alla tolleranza nei confronti delle radiazioni ultraviolette e così via. Sinora le sostanze biostimolanti che hanno trovato applicazione o sono comunque state sperimentate, soprattutto con somministrazione per via fogliare e pertanto senza inquinamento del suolo, sono composti umici, estratti di alghe, aminoacidi di origine animale e vegetale, chitina e chitosani, antitraspiranti, acido salicilico, silicati, fosfiti, complessi organo-minerali etc. Come agiscono I biostimolanti agiscono su specifici bersagli cellulari, che a loro volta inviano messaggi in grado di stimolare alcune funzioni fisiologiche, specifiche per ogni molecola biostimolante. Ad esempio gli acidi umici e gli estratti di alghe incrementano le auxine e le citochinine, ormoni della crescita, l acido salicilico e i silicati sono fattori della resistenza alle malattie. Liberamente tratto da una intervista rilasciata dall ill.mo Prof. Fregoni Mario 4

5 STRATEGIE DI DIFESA INTEGRATA 2013 PERONOSPORA La peronospora è una malattia molto frequente nel nostro territorio; tuttavia, in virtù della favorevole esposizione e giacitura dei vigneti in collina, la difesa in questi ambienti può essere condotta secondo una strategia a basso impatto che prevede, in annate poco piovose, l utilizzo quasi esclusivo di prodotti rameici. Le condizioni predisponenti la malattia richiedono abbondanti precipitazioni di fine inverno/inizio primavera e temperature minime miti per la germinazione delle oospore. Le infezioni primarie seguono la regola dei 3 dieci, ovvero temperature almeno di 10 C, piogge superiori ai 10 mm e lunghezza dei germogli di almeno 10 cm. I cicli secondari della malattia, invece, richiedono condizioni di umidità elevata, sia atmosferica che fogliare, con temperature ottimali fra i 22 ed i 25 C. OIDIO L oidio è una malattia tipica degli ambienti di media ed alta collina, la cui difesa richiede una strategia fondata sulla prevenzione. In annate non complicate la difesa può essere incentrata sull uso dello zolfo, mentre in tutti gli altri casi è necessario attenersi alle indicazioni di massima riportate nel bollettino agronomico, ruotando sempre le famiglie delle sostanze attive. Le condizioni predisponenti l inoculo della malattia sono temperature fra i 10 ed i 35 C con poche piogge e bagnature fogliari, senza velo d acqua, di circa 15 ore. I cicli secondari necessitano di assenza di piovosità prolungata con temperature medie intorno ai C che favoriscono la germinazione. Nel periodo invernale, invece, il clima mite e l assenza di piogge favoriscono la formazione delle forme svernanti. Nelle nostre colline la forma svernante prevalente è il cleistotecio. 5

6 PROTOCOLLO VITICOLO 2013 Prestare massima attenzione in una logica di antiresistenza nella rotazione dei principi attivi aventi medesime modalità di azione. Attenersi alle limitazioni indicate in tabella ed alle raccomandazioni richiamate in nota. TRATTAMENTI ANTIPERONOSPORICI FASE FENOLOGICA GEMMA COTONOSA GERMOGLIAMENTO FOGLIE DISTESE GRAPPOLI VISIBILI SEPARATI MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva C8 ENERVIN TOP Ametoctradin C4 MILDICUT Cyazofamid Multisite DELAN 70 WG Dithianon B5 R6 ERRESEI ALBIS WG Fluopicolide Unknown ALIETTE WG, ELIOS WG, OPTIX WG, ALISYSTEM, MAESTRO Fosetyl-Al Unknown PRODEO 80WG, KELLYWG, JUPITER WG, ALIAL WG, ARPEL WDG, FOSBEL 80 WDG Fosetyl-Al C3 ELICIO, CURIT DUO Fenamidone 1 C3 ALIAL SYSTEM, EQUATION SYS Famoxadone 1 Unknown TUTOR Fosetyl-Al Unknown OPTIX R DISPERSS, ELIOS R, R6 BORDEAUX WG, JUPITER R DF Fosetyl-Al Multisite POLYRAM DF Metiram Multisite PATROL 35 WP, GLUTEX CU 90 Rame Multisite PATROL BLU, FLOWBRIX BLU, CUPROZIN 35 WP, DUKE Rame Multisite POLTIGLIA CAFFARO, AIRONE, CUPROCAFFARO MICRO, AIRONE PIU WG, POLTIGLIA DISPERSS, COPRANTOL HI Rame BIO, CUPRAVIT BIO, GRIFON FL, GRIFON PIU, ZETARAM NEW TECH, FLOWBRIX BLU, CUPROSSIL-IDRO 25 WP BLU, COPRANTOL WG, FUNGURAN-OH-250 SC, ASSORAM ELITE WG, POLTIGLIA BORDOLESE, RAME IDROSSIDO FLOW, DUKE IDROSSIDO Multisite KOCIDE 2000 Rame Multisite KOCIDE OPTI Rame MOA: Codice Internazionale per le modalità di azione delle sostanze attive. Ad identico codice corrisponde il medesimo meccanismo di azione contro il patogeno, evitare l accanimento sui formulati con lo stesso codice. 6

7 Seconda sostanza attiva Classe Tox Limitazioni d uso Fasce rispetto Intervallo di sicurezza BIOLOGICO Metiram n.c. Max 3 fino all allegagione 10 m corpi idrici 35 n.c. Max 3 5 m corsi d acqua 21 Xn 40 Fosetyl-Al Xi Max 3 no suoli sabbiosi 28 Xi Fino a post allegagione 40 n.c. Fino a post allegagione 40 Fosetyl-Al Xi Max 3 e fino a post allegagione 20 m da corpi idrici 40 Fosetyl-Al n.c. Max 3 e fino a post allegagione 10 m da corpi idrici 40 Rame n.c. Fino a post allegagione 40 Rame Xi Fino a post allegagione 40 Xi Fino all allegagione 28 n.c. 20 n.c. 20 Xi 20 Xn 20 Xn 20 NOTE 1 Con QoI (Famoxadone, Fenamidone, Pyraclostrobin, Azoxystrobin, Trifloxystrobin) max 3 trattamenti, indipendentemente dall avversità. 2 Con fenilammidi max 3 interventi all anno. 3 Max 3 interventi all anno. 4 Con CAA max 4 interventi all anno. 5 Max 3 interventi all anno. 7

8 FASE FENOLOGICA PREFIORITURA FIORITURA / ALLEGAGIONE MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva A1 EUCRIT R, GALBEN R 4-33, GALBER R 4-43 Benalaxyl 2 Unknown EQUATION PRO Cimoxanil Unknown CURZATE DF, CYPRO 30 WG Cimoxanil 3 Unknown VITENE 45 WG, CURZATE, CYMBAL, CYMOX 25 WP, VITENE ULTRA SC, CYMONE, PALMAS 45 WG, Cimoxanil 3 SARMOX 45 DG H5 FORUM R, QUANTUM R Dimetomorph 4 H5 FORUM R3B Dimetomorph 4 H5 FORUM TOP Dimetomorph 4 H5 FORUM 50 WP, QUANTUM, AVIATOR SC, FEUDO Dimetomorph 4 H5 CABRIO TEAM Dimetomorph Unknown CURZATE SYSTEM, ARPEL DUO Cimoxanil 3 Unknown VITENE TRIPLO R (*in registrazione) Cimoxanil/Rame 3 Unknown ELECTIS TRIO Cimoxanil + Zoxamide 3 H5 R6 TREVI Iprovalicarb + Fenamidone 1 H5 PERGADO SC Mandipropamide 4 H5 PERGADO SC+ZOMINEX Mandipropamide 4 A1 KASKO R, QUBIC R, MEVAXIL COBRE Metalaxyl 2 C3 CABRIO TOP Pyraclostrobin 1 H5 PERGADO R Mandipropamide 4 A1 RIDOMIL GOLD R WG, MEXIL ORO WG Metalaxyl - M 2 Unknown CURZATE R, VITENE R WG, CUPROFIX C DISPERSS, RAMEDIT COMBI, CIMORAM ULTRA WG Cimoxanil 3 H5 MELODY COMPACT Iprovalicarb 4 H5 FORUM R3B Dimetomorph 4 Unknown AUSTRALIS, LARIEM CR 4-38, SARMOX 440 WG Cimoxanil 3 Unknown CURAME BORDEAUX Cimoxanil 3 FASE FENOLOGICA ACCRESCIMENTO ACINI PRECHIUSURA INVAIATURA/MATURAZIONE MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva Multisite PATROL 35 WP, GLUTEX CU 90 Rame Multisite PATROL BLU, FLOWBRIX BLU, CUPROZIN 35 WP, DUKE Rame Multisite POLTIGLIA CAFFARO, AIRONE, CUPROCAFFARO MICRO, AIRONE PIU WG, POLTIGLIA DISPERSS, Rame COPRANTOL HI BIO, CUPRAVIT BIO, GRIFON FL, GRIFON PIU, ZETARAM NEW TECH, FLOWBRIX BLU, CUPROSSIL-IDRO 25 WP BLU, COPRANTOL WG, FUNGURAN-OH-250 SC, ASSORAM ELITE WG, POLTIGLIA BORDOLESE, RAME IDROSSIDO FLOW, DUKE IDROSSIDO Multisite KOCIDE 2000 Rame Multisite KOCIDE OPTI Rame Multisite HELIOCUIVRE S Rame B3 PRESIDIUM (Bi-Pack) Zoxamide 5 B3 TEMPIO Zoxamide 5 B3 ZOXIUM 240 SC Zoxamide 5 8 B3 ELECTIS ZR, AGRON, ZEMIX R Zoxamide 5

9 PROTOCOLLO VITICOLO 2013 TRATTAMENTI ANTIPERONOSPORICI Seconda sostanza attiva Classe Tox Limitazioni d uso Fasce rispetto Intervallo di sicurezza BIOLOGICO Rame Xi Max 3 20 Famoxadone 1 Xn Max 3 28 Xn Max 3 10 Xi Max 3 10 Rame Xi Max 4 20 Rame n.c. Max 4 10 Metiram Xn Fino all allegagione 10 m corpi idrici 35 n.c. Max 4 10 Pyraclostrobin 1 Xn Max 3 10 m da corpi idrici e 35 3 m da aree incolte Fosetyl-Al Xi Fino a post allegagione 40 Fosetyl-Al Xi Fino a post allegagione 40 Fosetyl-Al Xi Fino a post allegagione 40 Fosetyl-Al Xi Max 3 e fino a post allegagione 20 m da corsi d acqua 40 n.c. Max 4 21 Zoxamide 5 n.c. Max 3 20 m da corpi idrici 21 Rame Xi Max 3 28 Metiram Xn Fino all allegagione 35 Rame n.c. Max 4 21 Rame n.c. Max 3 20 Rame Xi Max 3 20 Rame XI Max 4 20 m da corsi d acqua 20 Rame n.c. Max 4 10 Rame Xi Max 3 20 Rame Xi Max 3 20 Seconda sostanza attiva Classe Tox Limitazioni d uso Fasce rispetto Intervallo di sicurezza BIOLOGICO n.c. 20 n.c. 20 Xi 20 Xn 20 Xn 20 Xi 20 Dimetomorph n.c. Max 3 20 m da corpi idrici 10 Cymoxanil Xi Max 3 20 m da corpi idrici 10 n.c. Max 3 20 Rame Xi Max

10 PROTOCOLLO VITICOLO 2013 TRATTAMENTI ANTIOIDICI FASE FENOLOGICA GEMMA COTONOSA GERMOGLIAMENTO FOGLIE DISTESE MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva C3 QUADRIS Azoxystrobin 1 G2 PROSPER 300SC Spiroxamina 2 Multisite HELIOSOUFRE S Zolfo Multisite MICROTHIOL DISPERSS Zolfo Multisite TIOVIT JET, TIOWETTING DF, KUMULUS TECHNO, TIOSOL 80 WDG, THIOPRON, SWEEL WDG, BAROCCO Zolfo FASE FENOLOGICA GRAPPOLI VISIBILI SEPARATI MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva C3 QUADRIS Azoxystrobin 1 G1 SYSTHANE 4,5 PLUS, THIOCUR FORTE, DUO KAR 4,5 EW PRO, FUNGIBEN, TASIS, MOSAIKO Miclobutanil* C3 CABRIO TOP Pyraclostrobin 1 E1 ARIUS Quinoxifen E2 ARIUS SYSTEM Quinoxifen E3 MACHO, ARIUS COMBI Quinoxifen G2 PROSPER 300SC Spiroxamina 2 FASE FENOLOGICA PREFIORITURA FIORITURA / ALLEGAGIONE MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva C2 CANTUS Boscalid 3 A2 NIMROD 250 EW Bupirimate Unknown REBEL TOP, CIDELY Cifuflenamid* G1 GALEO Ciproconazolo* G1 SCORE 25 EC, SPONSOR Difenoconazolo* G1 INDAR 5EW, SIMITAR 5EW Fenbuconazolo* Unknown VIVANDO Metrafenone* G1 SYSTHANE 4,5 PLUS, THIOCUR FORTE, DUO KAR 4,5 EW PRO, FUNGIBEN, TASIS, MOSAIKO Miclobutanil* G1 SCUDEX WDG, VISIR PENCOTECH, SUPPPORT 10 EC Penconazolo* G1 TOPAS 10 WDG, TOPAS 10 EC, VITERO Penconazolo* G1 PROTIL EC, OPINION ECNA Propiconazolo* C3 CABRIO TOP Pyraclostrobin 1 10

11 NOTE 1 Con QoI max 3 trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità. 2 Max 3 interventi all anno. 3 Max 1 intervento all anno, indipendentemente dall avversità. * Complessivamente 3 interventi all anno indipendentemente dall avversità. Seconda sostanza attiva Classe Tox Limitazioni d uso Fasce rispetto Intervallo di sicurezza BIOLOGICO n.c. Max 3 21 n.c. Max 3 10 m da corpi idrici 35 Xi 5 n.c. 5 Xi 5 Seconda sostanza attiva Classe Tox Limitazioni d uso Fasce rispetto Intervallo di sicurezza BIOLOGICO n.c. Max 3 21 n.c. Max 3 15 Metiram Xn Max 3 e fino all allegagione 35 Xi Max 3 28 Miclobutanil Xi Max 3 5 m da corpi idrici 28 Zolfo Xi Max 3 28 n.c. Max 3 10 m da corpi idrici 35 Seconda sostanza attiva Classe Tox Limitazioni d uso Fasce rispetto Intervallo di sicurezza BIOLOGICO n.c. Max 1 28 Xi 14 Xi Max 2 21 n.c. Max 3 14 n.c. Max 3 21 Xi Max 3 14 n.c. Max 3 3 m da corpi idrici 28 n.c. Max 3 15 n.c. Max 3 14 Xi Max 3 14 n.c. Max 3 35 Metiram Xn Max 3 e fino all allegagione 35 (Continua) 11

12 FASE FENOLOGICA PREFIORITURA FIORITURA / ALLEGAGIONE MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva E1 ARIUS Quinoxifen E2 ARIUS SYSTEM Quinoxifen E3 MACHO, ARIUS COMBI Quinoxifen G1 FOLICUR SE, DEDALUS SE, TEBUSIP 46, ARES 5 SC, GUNNER SC, TENAX Tebuconazolo* G1 DOMARK 125, CONCORDE 125, LIDAL Tetraconazolo* G1 DOMARK COMBI PB, CONCORD COMBI Tetraconazolo* G1 BAYFIDAN COMBI PB Triadimenol* C3 FLINT Tryfloxistrobin 1 Multisite THIOCUR ZOLFO, FUNGIBEN COMBI, PRIMISOL MK Zolfo Multisite FOLICUR COMBI, TEBUSIP COMBI, TRIDAN COMBI T, TEBUZOL S DISPERSS, ROTATE PLUS Zolfo Multisite TOPAS COMBI FASE FENOLOGICA ACCRESCIMENTO ACINI PRECHIUSURA INVAIATURA/MATURAZIONE MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva Multisite HELIOSOUFRE S Zolfo Multisite MICROTHIOL DISPERSS Zolfo Multisite TIOVIT JET, TIOWETTING DF, KUMULUS TECHNO, TIOSOL 80 WDG, THIOPRON, SWEEL WDG, BAROCCO Zolfo FASE FENOLOGICA In pre - post vendemmia PRODOTTO Prima sostanza attiva AQ10 WG Ampelomyces quisqualis ceppo M-10 ANTIBOTRITICI La botrite è fungo saprofitario che privilegia condizioni di umidità e soluzioni di continuità dovute alla spaccatura degli acini causate da grandine, attacchi di tignole e compattezza del grappolo. Qualora venissero, per la parte agronomica, osservate le indicazioni nel Decalogo del Protocollo l utilizzo di questi prodotti potrebbe essere ulteriormente ridotto. A questo va aggiunta la caratteristica ampelografica della Glera di avere un grappolo spargolo e la presenza esigua nel territorio collinare di fitofagi predisponenti la malattia. L impiego di questi formulati deve seguire le eventuali indicazioni contenute nei Bollettini Agrometeorologici. MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva C2 CANTUS Boscalid 1 D1 SWITCH Ciprodinil D1 QUALY Ciprodinil G3 TELDOR PLUS Fenhexamid C5 BANJO, TIZCA, OHAYO, ZIGNAL Fluazinam C5 LYGERA Fluazinam E2 GEOXE Fludioxonil C2 LUNA PRIVILEGE Fluopyram 1 D1 SCALA, BABEL Pyrimetanil F6 AMYLO X Bacillus Amyloliquefacens sub plantarum ceppo D747 F6 SERENADE MAX Bacillus subtilis ceppo QST Unknown PROLECTUS Fenpirazamina

13 PROTOCOLLO VITICOLO 2013 TRATTAMENTI ANTIOIDICI Seconda sostanza attiva Classe Tox Limitazioni d uso Fasce rispetto Intervallo di sicurezza BIOLOGICO Xi Max 3 28 Miclobutanil* Xi Max 3 5 m da corpi idrici 28 Zolfo Xi Max 3 10 m da corpi idrici 28 n.c. Max 3 14 n.c. Max 3 14 Zolfo Xi Max 3 14 Zolfo Xi Max 3 14 Xi Max 3 35 Miclobutanil* Xi Max 3 15 Tebuconazolo* Xi Max 3 14 Penconazolo* Xi Max 3 14 Seconda sostanza attiva Classe Tox Limitazioni d uso Fasce rispetto Intervallo di sicurezza BIOLOGICO Xi 5 n.c. 5 Xi 5 Seconda sostanza attiva Classe Tox Limitazioni d uso Fasce rispetto Intervallo di sicurezza BIOLOGICO n.c. NOTE 1 Max 1 intervento all anno, indipendentemente dall avversità ed in alternativa fra loro Seconda sostanza attiva Classe Tox Limitazioni d uso Fasce Rispetto Intervallo Di Sicurezza BIOLOGICO n.c. Max 1 28 Fludioxonil n.c. Max 2 21 Xi Max 2 10 m da corpi idrici 21 n.c. Max 2 7 Xi 28 Xi 28 Xi Max 2 21 n.c. Max 1 21 n.c. Max 1 > 7,5 m da corpi idrici 21 n.c. 3 n.c. 3 n.c. Max

14 PROTOCOLLO VITICOLO 2013 INSETTICIDI L utilizzo di questi formulati deve essere estremamente oculato e per il comprensorio occorre attendere il Decreto di Lotta obbligatoria della Regione Veneto contro la Flavescenza Dorata e le indicazioni specifiche contenute nei Bollettini Agrometeorologici. MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva Seconda sostan 11A FLORBAC, XENTARI Bacillus thuringiensis sub. Aizawai 11A AGREE, TUREX Bacillus thuringiensis sub. Kurstaki e Aizawai 11A COSTAR WG Bacillus thuringiensis sub. Kurstaki ceppo SA 12 11A SEQURA WG, LEPINOX PLUS, COSTAR WG Bacillus thuringiensis sub. Kurstaki ceppo EG A RAPAX Bacillus thuringiensis sub. Kurstaki ceppo EG A TURIBEL, DELFIN, PRIMIAL WG, DIPEL DF, BAK MK Bacillus thuringiensis sub. Kurstaki 11A NATURALIS Beauveria bassiana 16 APPLAUD PLUS Buprofezin 28 CORAGEN Clorantraniliprolo 28 LUZINDO Clorantraniliprolo Thiametoxan 1B PYRINEX QUICK Clorpirifos* Deltametrina 1B CENTURIO Clorpirifos* 1B ZELIG 480 EC Clorpirifos* 6 AFFIRM Emamectina benzoato 3A TREBON UP Etofenprox 18 PRODIGY, INTREPID Metossifenozide BIOLID UP, SIPCAMOL E, UFO, VERNOIL, ALBENE Olio Minerale OVIPRON TOP Olio Minerale 3A BIOPIREN PLUS, PIRESAN PLUS Piretrine 3A PYGANIC Piretrine 5 LASER, SUCCESS Spinosad 23 MOVENTO 48 SC Spirotetramat 18 MIMIC Tebufenozide 4A ACTARA 25 WG Thiametoxam ACARICIDI MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva 10B BORNEO Etoxazole 10A APOLLO SC Clofentezine 10A MATACAR FL, KIDO, PERFIL 10 WP, NISSORUN, STIKER Exitiazox 3A RUFAST E FLO Acrinatrina 14

15 NOTE 1 Max 1 intervento all anno, indipendentemente dall avversità ed in alternativa fra loro za attiva Classe Tox Avversità Limitazioni d uso Fasce rispetto Intervallo di sicurezza Biologico n.c. Tignole 3 n.c. Tignole 3 n.c. Tignole 3 n.c. Tignole 3 Xi Tignole 3 Xi Tignole 3 n.c. Cicaline 0 n.c. Cicaline, Cocciniglie 21 n.c. Tignole Max 1 10 m da corpi idrici 30 n.c. Tignole, Cicaline Max 1 10 m da corpi idrici 30 n.c. Tignole, Cicaline Max 1 30 n.c. Tignole, Cicaline Max 1 20 m da corpi idrici 14 Xn Tignole, Cicaline Max 1 30 n.c. Tignole Max 2 7 Xi Cicaline Max 1 14 n.c. Tignole Max 1 14 n.c. Cocciniglie, Tignole, Cicaline Max 1 20 n.c. Cocciniglie, Tignole, Cicaline Max 1 20 n.c. Cicaline Max 1 2 Xi Cicaline Max 1 2 n.c. Tignole Max 2 15 m da corpi idrici 15 superficiali Xi Cocciniglie Max 2 3 m da zona non coltivata 14 n.c. Tignole Max 1 30 n.c. Cicaline Max 1 21 Seconda sostanza attiva Classe tox Fasce rispetto Intervallo di sicurezza Max 1 intervento all anno. n.c. 10 m da corpi idrici 28 La difesa integrata rispetta gli antagonisti e non rende n.c. 30 necessario nessun intervento n.c. 14 contro questa avversità. n.c

16 PROTOCOLLO VITICOLO 2013 CONFUSIONE SESSUALE PRODOTTO ISONET L, RAK 2 MAX ISONET L PLUS ISONET L E Prima sostanza attiva (E,Z)-7,9-Dodecadienyl acetate (E,Z)-7,9-Dodecadienyl acetate (E,Z)-7,9-Dodecadienyl acetate; (Z)-9-Dodecenyl acetate DISERBANTI L utilizzo di questi formulati va gestito in modo da ottimizzare l efficacia del principio attivo ed in particolare preferendo gli interventi autunnali a scapito di quelli primaverili. Ogni intervento in epoca estiva deve essere attentamente valutato onde evitare fenomeni erosivi. PRODOTTO Prima sostanza attiva Seconda sostanz STOMP AQUA Pendimetanil CHIKARA 25 WG, KATANA Flazasulfuron ROUNDUP MAX, GLYFOS DAKAR, MASTIFF, ULTRA, BUGGY, AMOK PLUS Glifosate TOUCHDOWN, HOPPER BLU, RISOLUTIV, TAIFUN MK CL Glifosate HERBITOTAL S, TERMINAL DUOA, ZOOMER Glifosate Oxifluorfen GOAL 480, RETEX, GRIZZLY, GALIGAN 500 SC Oxifluorfen STRATOS Cicloxidim SPOTLIGHT PLUS, AFFINITY PLUS Carfentrazone - Ethyl MAL DELL ESCA PRODOTTO DITTE Prima sostanza attiva REMEDIER Sumitomo Trichoderma asperellum 16

17 Seconda sostanza attiva CLASSE TOX INDICE TOTALE BIOLOGICO Xi 6 (Z)-9-Dodecenyl acetate Xi 6 Xi 6 a attiva Classe tox Fasce rispetto Intervallo di sicurezza Limitazioni d uso (dosi annuali) n.c. 5 m da corpi idrici Dose max 1 l/ha n.c. 5 m da corpi idrici Intervento autunnale ad anni alterni in miscela con Glifosate, dose max 35 g/ha Xi Dose max 4,5 l/ha n.c. Dose max 4,5 l/ha n.c. Oxifluorfen a dose max 0,5 l/ha n.c. Dose max 0,5 l/ha n.c. 60 Dose max 2 l/ha Xi 5 m da corpi idrici Dose max 1 l/ha Seconda sostanza attiva CLASSE TOX Limitazioni d uso Trichoderma gamsii n.c. Al pianto della vite 17

18 PROTOCOLLO VITICOLO 2013 TRATTAMENTI AD USO LIMITATO L utilizzo di questi prodotti fitosanitari è previsto solo ed esclusivamente in casi specifici di gravità e rischio associato ai relativi patogeni e previa consultazione dei Bollettini Agrometeorologici. Per i rivenditori autorizzati: nel caso di giacenza in magazzino dalle annate precedenti di prodotti fitosanitari appartenenti a questi elenchi, si può procedere allo smaltimento fino ad esaurimento scorte. TRATTAMENTI ANTIPERONOSPORICI MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva Seconda sostanza attiva Classe Tox Limitazioni d uso Fasce rispetto H5 FORUM GOLD Dimetomorph Ditianon Max 4 40 A1 PLANET C, COMBI Cop Metalaxyl Rame Max 3 28 Multisite ANTRACOL 70 WG Propineb Max 3 e fino 10 m da 56 all allegagione corpi idrici Multisite HELIOCUIVRE Rame 20 TRATTAMENTI ANTIOIDICI Codice impiego MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva 1B DURSBAN 75 WG, ALISE 75 WG, CYREN 44 EC, CATOR, PYRINEX ME 1B RELDAN 22, RUNNER M, DEVOX Seconda sostanza attiva Classe Tox Limitazioni d uso Indice frasi di rischio Fasce rispetto Clorpirifos Max Clorpirifos-metil Xi Max A AVAUNT EC Indoxacarb Max 3 10,5 6 m da 10 corpi idrici superficiali 22A STEWARD Indoxacarb Max POLITHIOL Olio Minerale Xi 10,5 MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva Seconda sostanza attiva Classe Tox Limitazioni d uso Indice frasi di rischio Fasce rispetto 21A MASAI Tebufenpirad Max PRODOTTO MOA PRODOTTO Prima sostanza attiva Prima sostanza attiva Seconda sostanza attiva Seconda sostanza attiva Classe Tox Classe Tox Limitazioni d uso (dose annuale) Limitazioni d uso MOST MICRO Pendimetanil Xi 1 l/ha 24 GALIGAN EC Oxifluorfen 0,5 l/ha 42 Indice totale Fasce rispetto 1-2 G2 VELIERO, BATAM Spiroxamina 35 TRATTAMENTI INSETTICIDI TRATTAMENTI ACARICIDI TRATTAMENTI DISERBANTI Fasce rispetto Intervallo di sicurezza Intervallo di sicurezza Intervallo di sicurezza Intervallo di sicurezza Intervallo di sicurezza 18

19 19

20 I.R. Consorzio DI Tutela DEL VINO Conegliano Valdobbiadene Prosecco Piazza Libertà 7 - Villa Brandolini - Solighetto Pieve di Soligo (TV) Tel Fax info@prosecco.it 20

Max 3 e fino a post allegagione. Xi Max 3 EUCRIT R, GALBEN R 4-33, GALBER R 4-33 ULTRA WG. Citrotropico Cimoxanil Rame

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