infosalute 1 Obiettivi assegnati all Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Anno 2009 Servizio Sanitario del Trentino

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1 Servizio Sanitario del Trentino infosalute 1 Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Obiettivi assegnati all Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Anno 2009

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5 Obiettivi assegnati all Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Anno 2009 Edizioni Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla salute e politiche sociali Trento, 2009

6 infosalute 1 Obiettivi assegnati all Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari - Anno 2009 Giulio Panizza (a cura di) Assessorato alla Salute e politiche sociali Servizio Economia e programmazione sanitaria Ufficio Programmazione, valutazione e controllo dell attività sanitaria Via Gilli, Trento tel fax comunicazione.salute@provincia.tn.it copyright Giunta della Provincia Autonoma di Trento L utilizzo del materiale pubblicato è consentito con citazione obbligatoria della fonte

7 Presentazione Le indagini sullo stato di salute della popolazione, sulla gestione dei servizi e sul gradimento dei cittadini assegnano un giudizio sostanzialmente positivo in merito al nostro sistema sanitario: frutto dell impegno assicurato dalla Giunta provinciale e dall Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari per corrispondere alle esigenze di garanzia, funzionamento e continuo sviluppo del settore. La sanità trentina si colloca in una buona posizione all interno del quadro nazionale, ma alcuni elementi di criticità e inadeguatezza che continuano a caratterizzare il Servizio Sanitario Nazionale possono essere migliorati e devono costituire oggetto di attenzione e investimento anche nella situazione locale. I risultati finora ottenuti, messi a confronto con le esigenze e le aspettative dei cittadini, dei malati e delle loro famiglie, degli operatori, delle strutture, della scuola, della rete dei servizi sociali, delle associazioni delle categorie produttive, del volontariato, costituiscono il nostro dovere e un forte stimolo al miglioramento continuo. Questa è la motivazione che sta alla base degli obiettivi specifici che la Giunta provinciale assegna annualmente all Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, che per il 2009 riguardano la promozione della salute e prevenzione delle malattie; le patologie prioritarie e i gruppi di popolazione da tutelare; i livelli di assistenza sanitaria e l organizzazione dei servizi; le strategie per il miglioramento. Gli obiettivi specifici annuali, assegnati all Azienda in aggiunta ai due obiettivi fondamentali dell erogazione dei livelli di assistenza essenziali e aggiuntivi e del rispetto del vincolo di bilancio - hanno lo scopo di tradurre particolari necessità espresse dalla popolazione trentina in interventi e azioni da realizzare a cura dell Azienda. La diffusione della loro conoscenza attraverso questa pubblicazione corrisponde da un lato all esigenza di informare i cittadini sulle scelte di programmazione sanitaria che necessariamente ricadono sulla nostra vita di tutti i giorni e sul nostro interfacciarci con il Servizio Sanitario Provinciale; dall altro costituisce uno stimolo, per quanti giornalmente e a vario titolo operano nel settore sanitario, al loro pieno raggiungimento. Ugo Rossi Assessore provinciale alla salute e politiche sociali

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9 Indice La deliberazione di approvazione da parte della Giunta provinciale... 9 Premessa...15 Area 1. Promozione della salute e prevenzione primaria della malattia...21 Obiettivo 1. Promozione della salute - Profili di salute di comunità...23 Obiettivo 2. Operatori sanitari Promotori di salute - Formazione...24 Area 2. Patologie prioritarie e gruppi di popolazione da tutelare...25 Obiettivo 3. Allergie e intolleranze alimentari Rete allergologica provinciale...26 Obiettivo 4. Ictus - Sersibilizzazione, informazione, gestione...27 Obiettivo 5. Patologie croniche - Modelli di gestione (clinica-organizzativa) innovativi...28 Area 3. Livelli di assistenza sanitaria e organizzazione dei servizi...29 Obiettivo 6. Integrazione livelli di assistenza Procedure e buone pratiche di presa in carico: consolidamento attività di case manager e semplificazione...30 Obiettivo 7. Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta - Forme associative...31 Obiettivo 8. Assistenza specialistica e diagnostica Prestazioni innovative...33 Obiettivo 9. Spepsi ospedaliera - Sorveglianza e terapia...34 Obiettivo 10. Assistenza ospedaliera - Rete ospedaliera provinciale Integrazione e coordinamento clinico-gestionale...36 Area 4. Strategie per il miglioramento dei servizi...39 Obiettivo 11. Linee guida - Adozione operativa e meccanismi di verifica...40 Obiettivo 12. Indicatori di performance clinici e organizzativi Registro protesi d anca...42

10 Obiettivo 13. Interconnessione e interoperabilità Soluzioni di ehealth centrate sul cittadino...44 Le proposte dei Comitati di distretto...46

11 La deliberazione di approvazione da parte della Giunta provinciale Deliberazione della Giunta provinciale n del 12 dicembre 2008: Obiettivi annuali specifici assegnati all Azienda provinciale per i servizi sanitari per l esercizio 2009 ai sensi della legge provinciale 1 aprile 1993, n. 10, articolo 7, comma 5. Nel sistema ordinamentale stabilito dalla legge provinciale n. 10/ Nuova disciplina del Servizio sanitario provinciale, la Giunta provinciale definisce la politica per la salute, le azioni di indirizzo e di controllo e determina le condizioni di finanziamento del Servizio sanitario provinciale, mentre l Azienda provinciale per i servizi sanitari (ente strumentale) ha il compito di assicurare il funzionamento efficace ed efficiente delle strutture e lo svolgimento delle attività di prevenzione, cura e riabilitazione necessarie alla tutela e al mantenimento della salute dei singoli e della comunità trentina. In questo quadro istituzionale, la Giunta provinciale - nell esercizio delle competenze di pianificazione strategica - assegna annualmente all Azienda provinciale per i servizi sanitari, oltre agli obiettivi generali costituiti dall erogazione dei livelli di assistenza sanitaria (essenziali e aggiuntivi) e dal rispetto del vincolo di bilancio, diversi obiettivi specifici di miglioramento, riqualificazione, razionalizzazione e sviluppo del Servizio sanitario provinciale. In particolare, a norma dell articolo 7, comma 5, della citata legge provinciale, la Giunta deve determinare entro il 31 ottobre dell anno precedente a quello di riferimento, l ammontare delle risorse finanziarie disponibili con riguardo alle previsioni del bilancio annuale e pluriennale della Provincia e gli obiettivi specifici e temporalmente definiti che dovranno essere raggiunti dall Azienda provinciale per i servizi sanitari nell anno successivo, in relazione agli indirizzi e obiettivi generali stabiliti nel Piano per la salute dei cittadini e negli altri atti di programmazione sanitaria. In conformità a tali atti della Giunta provinciale, l Azienda provinciale per i servizi sanitari provvederà a elaborare il proprio Bilancio di previsione annuale e pluriennale con annesso il Programma annuale di attività - il cui contenuto è riferito a tutte le attività e funzioni svolte dalla medesima e quindi sia alle attività di mantenimento (ordinarie) che a quelle di sviluppo (innovative) - che deve essere formulato nel rispetto delle determinazioni di riparto del Fondo sanitario provinciale, di quelle contenute nel Piano per la salute dei cittadini, di quelle adottate dalla Giunta pro- infosalute 1 9

12 vinciale con il citato provvedimento di assegnazione degli obiettivi specifici nonché delle altre indicazioni contenute in direttive provinciali a valenza programmatoria volte a definire e disciplinare specifici ambiti o forme di assistenza. Dopo averne approvato il Programma annuale di attività e il Bilancio di previsione per l anno 2007, la Giunta provinciale procederà nell assegnazione all Azienda sanitaria dei fondi necessari per l esercizio delle funzioni attribuitele dalla legge. Le indagini sullo stato di salute della popolazione trentina, sulla gestione dei servizi sanitari e sul gradimento dei cittadini consentono di dare un giudizio sostanzialmente positivo in merito alla performance complessiva del sistema sanitario locale. La documentata e riconosciuta buona sanità locale che ha garantito, nel rispetto delle risorse di bilancio messe a disposizione dalla Giunta provinciale, i livelli di assistenza sanitaria essenziali (erogati dall intero Servizio sanitario nazionale) e, oltre a questi, specifici livelli di assistenza sanitaria aggiuntivi e, cioè, erogati solo nell ambito del Servizio sanitario provinciale è il risultato del forte e continuativo impegno assicurato dalla Giunta provinciale e, rispettivamente, dall Azienda provinciale per i servizi sanitari per corrispondere alle esigenze di garanzia, funzionamento e continuo sviluppo del settore. Va altresì evidenziato come - pur collocandosi la sanità trentina in una buona posizione all interno del quadro nazionale - diversi degli elementi di criticità e inadeguatezza che continuano a caratterizzare il Servizio Sanitario Nazionale sono suscettibili di miglioramento anche nella situazione locale e, in questo senso, devono costituire oggetto di ulteriore attenzione e investimento. Del resto, i risultati finora ottenuti, le esigenze e aspettative delle diverse parti interessate al funzionamento del servizio sanitario - i cittadini contribuenti, i malati e le loro famiglie, il personale dipendente o convenzionato, le strutture private accreditate, la scuola, la rete dei servizi sociali, le associazioni delle categorie produttive, il volontariato, ecc. - e le potenzialità del sistema trentino costituiscono, al contempo, dovere e stimolo al miglioramento continuo. Nello scenario istituzionale, normativo e programmatorio che oggi caratterizza l assetto organizzativo e ordinamentale del Servizio sanitario provinciale, va sottolineato che - in continuità e coerenza sostanziale con quanto fin qui realizzato - gli obiettivi specifici che si intendono assegnare all Azienda provinciale per i servizi sanitari per l anno 2009: tengono conto delle linee strategiche di evoluzione del Servizio Sanitario Nazionale esplicitate a livello centrale; costituiscono momento attuativo delle strategie individuate nei documenti a valenza programmatica approvati dalla Giunta provinciale nel corso della 13 ma legislatura e, in particolare, delle indicazioni contenute nel disegno di legge avente ad oggetto: Approvazione del Piano provinciale per la salute dei cittadini della XIII Legislatura approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione n di data 11 luglio 2008; 10 infosalute 1

13 supportano il riorientamento del sistema verso obiettivi di salute favorendo la relazionalità tra operatori e utenti, ponendo attenzione particolare a soggetti e ai gruppi più deboli e vulnerabili, investendo sugli aspetti qualitativi e sull efficacia degli interventi, affrontando i vari problemi in un ottica progettuale; riguardano le seguenti aree di intervento: promozione della salute e prevenzione delle malattie patologie prioritarie e gruppi di popolazione da tutelare livelli di assistenza sanitaria e organizzazione dei servizi strategie per il miglioramento dei servizi; danno ulteriore impulso alla concreta realizzazione di interventi che rispondono alle principali esigenze del Servizio sanitario trentino e sono finalizzati a garantirne la sostenibilità nel tempo e a favorirne lo sviluppo a beneficio della comunità e dei singoli. Gli obiettivi specifici annuali - assegnati all Azienda sanitaria in aggiunta ai due obiettivi fondamentali della erogazione dei livelli di assistenza essenziali e aggiuntivi e del rispetto del vincolo di bilancio stabilito dalla Provincia - hanno lo scopo di tradurre particolari necessità espresse dalla popolazione trentina in interventi e azioni da realizzare a cura dell Azienda sanitaria e, pertanto, con il presente atto il relatore propone alla Giunta provinciale di approvare gli obiettivi specifici per l anno 2009 come individuati e descritti nell apposito documento Obiettivi specifici per l esercizio 2009 assegnati all Azienda provinciale per i servizi sanitari che, allegato al presente provvedimento, ne costituisce parte integrante e sostanziale. In riferimento alla valutazione degli obiettivi annuali specifici si precisa che la relativa procedura si articola nelle seguenti modalità: 1. confronto trimestrale con il management dell Azienda provinciale per i servizi sanitari, organizzato e coordinato a cura dell Assessorato alla salute e politiche sociali; 2. analisi delle evidenze documentali risultanti dalla Relazione sulla gestione predisposta a cura dell APSS (rapporto in progress al 30 giugno e Relazione finale al 31 dicembre annessa al bilancio di esercizio) ai sensi dell articolo 11 della legge provinciale n. 10/1993. In relazione al livello di complessità e alle conseguenti difficoltà nella loro realizzazione, anche ai fini della successiva valutazione dell operato del Direttore Generale dell Azienda sanitaria - dato atto che per l esercizio 2008 dei 15 obiettivi specifici assegnati, tre obiettivi (1, 7 e 14) sono stati attribuiti alla categoria A, quattro obiettivi (2, 6, 8 e 12) sono stati attribuiti alla categoria B e otto obiettivi (3, 4, 5, 9, 10, 11, 13 e 15) sono stati attribuiti alla categoria C, come precisato all Azienda provinciale per i servizi sanitari anche in occasione degli incontri trimenstrali di cui sopra - gli obiettivi specifici assegnati per l esercizio 2009, sono: infosalute 1 11

14 CLASSIFICATI nelle seguenti tre categorie: categoria A - obiettivi 5, 6, 10, 11 categoria B - obiettivi 1, 3, 4, 7, 9 categoria C - obiettivi 2, 8, 12, 13. VALUTATI, in merito al grado di conseguimento da parte dell Azienda sanitaria, secondo il seguente procedimento: livelli di conseguimento: conseguito pienamente: il grado di conseguimento dell obiettivo è pari al 100% (essendo stata verificata la precisa coincidenza tra quanto assegnato e quanto realizzato); conseguito: il grado di conseguimento dell obiettivo è compreso fra l 80% e il 100%; conseguito in parte: il grado di conseguimento dell obiettivo è parziale e compreso fra il 50% e l 80%; conseguito in misura minima: il grado di conseguimento dell obiettivo è parziale e inferiore al 50% (essendosi attestato in attività di impostazione); non conseguito: il grado di conseguimento è nullo. valutazione Numero Obiettivi assegnati = 13 categoria A = 4 obiettivi conseguito pienamente = 5,50 conseguito = 4,40 conseguito in parte = 2,75 conseguito in misura minima = 1,10 non conseguito = 0 categoria B = 5 obiettivi conseguito pienamente = 3,60 conseguito = 2,88 conseguito in parte = 1,80 conseguito in misura minima = 0,72 non conseguito = 0 categoria C = 4 obiettivi conseguito pienamente = 2,50 conseguito = 2,00 conseguito in parte = 1,25 conseguito in misura minima = 0,50 non conseguito = 0 12 infosalute 1

15 In riferimento a quanto disposto dalla Giunta provinciale con deliberazione n del 10 settembre 2004, si stabilisce - ai fini dell individuazione della misura del compenso aggiuntivo per l anno 2009 da corrispondersi in favore del Direttore generale dell Azienda sanitaria - che il giudizio finale complessivo è articolato in modo da assegnare al grado di raggiungimento degli obiettivi annuali specifici, definito attraverso la sopra descritta istruttoria tecnica, un peso percentuale che incide nella valutazione finale complessiva nella misura massima del 50%, riservando conseguentemente la rimanente quota di valutazione, pari al 50%, alla Giunta provinciale che assumerà, tra l altro, i seguenti ambiti di valutazione: il grado di attuazione delle linee di sviluppo strategico del Servizio sanitario provinciale, come individuate nei documenti di programmazione sanitaria provinciale; l andamento della gestione del Servizio sanitario provinciale; la funzionalità organizzativa dei servizi sanitari e la loro rispondenza ai principi di efficacia ed efficienza; il rispetto dei vincoli di bilancio, esaminati in sede di approvazione del bilancio di esercizio dell Azienda provinciale per i servizi sanitari, per l anno di riferimento. Tutto ciò premesso, LA GIUNTA PROVINCIALE udita la relazione; vista la legge provinciale 1 aprile 1993, n. 10 e gli altri atti citati in premessa; a voti unanimi, espressi nelle forme di legge, delibera: 1. di approvare gli obiettivi annuali specifici assegnati all Azienda provinciale per i servizi sanitari per l esercizio 2009, come descritti nell apposito documento (Allegato A) intitolato Obiettivi specifici per l esercizio 2009 assegnati all Azienda provinciale per i servizi sanitari che, allegato al presente provvedimento, ne costituisce parte integrante e sostanziale; 2. di approvare il sistema di classificazione e valutazione del grado di conseguimento degli obiettivi specifici così come determinato e descritto in premessa, anche al fine della valutazione dell operato del Direttore Generale e del management aziendale; 3. di dichiarare la presente deliberazione immediatamente esecutiva, sotto le riserve di legge; 4. di trasmettere la presente deliberazione all Azienda provinciale per i servizi sanitari e ai Comitati di Distretto. infosalute 1 13

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17 Premessa Il contesto generale L Italia è da lungo tempo caratterizzata, sotto il profilo dello stato di salute della popolazione, dalla prevalenza delle malattie croniche essendosi oramai consolidata la transizione epidemiologica da comunità nella quale il carico di malattie era legato in modo considerevole al rischio infettivo. In misura via via crescente negli ultimi anni, il nostro Paese ha visto - anche grazie al miglioramento della tempestività e dell accuratezza delle diagnosi e dell efficacia dei trattamenti disponibili - un importante e costante riduzione della mortalità a tutte le età. Le prospettive di sopravvivenza della popolazione italiana non sono mai state così favorevoli come negli anni recenti e la tendenza all aumento dell aspettativa di vita - in virtù della riduzione della mortalità e di una lieve ripresa della natalità (soprattutto straniera che pone, peraltro, particolare problemi inerenti agli aspetti organizzativi dei servizi) - determina un invecchiamento progressivo della popolazione generale. Con specifico riferimento ai profili demografico, epidemiologico e nosologico, va considerato tra l altro che: 1. la concezione della salute come bene essenziale per lo sviluppo sociale, economico e personale che vede nelle persone stesse la maggiore risorsa, impone di attivare interventi organici (che coinvolgono settori diversi della società e delle istituzioni) di prevenzione e contenimento dei fattori di rischio sia in ambito individuale che collettivo/comunitario finalizzati a modificare i comportamenti soggettivi (stili di vita) e a migliorare i contesti ambientali e socioeconomici; del resto, la demografia storica dimostra che anche la transizione epidemiologica di cui si è detto sopra è stata ottenuta con cambiamenti ambientali e di stile di vita; la salute rappresenta il risultato marginale di tutte le politiche e gli interventi che riguardano lo sviluppo (educazione, occupazione, welfare, urbanistica, infrastrutture, tecnologia, ecc) e, per questo, dovrebbe emergere un orientamento finalizzato a sotto- infosalute 1 15

18 porre ogni intervento di una certa rilevanza alla valutazione del suo impatto sulla salute (Health Impact Assessment); d altro canto, poiché la salute è prodotta dagli individui e dalle famiglie e non dai medici né dagli ospedali, è necessario offrire più informazioni sulla salute e più educazione sanitaria come mezzi efficienti che producono salute individuale e collettiva; 2. una società, all interno della quale aumenta in maniera rilevante la presenza degli anziani e diminuisce quella dei giovani, è obbligata a riconsiderare in maniera complessiva le proprie forme organizzative in quanto i cambiamenti nella struttura della popolazione vedono l azione simultanea della diminuzione della base contributiva attiva e dell aumento della quota di popolazione da assistere e investono in modo diretto la famiglia chiamando soprattutto le età di mezzo a prendersi cura sia dei figli che dei genitori anziani bisognosi di cure; 3. se si è ridotta la mortalità per le malattie cardiovascolari, per quelle oncologiche e per le respiratorie, il numero di persone affette da queste patologie aumenta e comporta un incremento del bisogno d assistenza sanitaria e di servizi sociosanitari con conseguenti e pesanti implicazioni in termini di risorse necessarie; conseguentemente, il favorevole aumento della speranza di vita media non porta a una visione altrettanto positiva dello stato di salute della popolazione: l invecchiamento e l aumento progressivo di malattie croniche e degenerative rendono sempre più impegnativo e oneroso il mantenimento di un buon livello della qualità degli anni di vita guadagnati ; 4. sul versante della salute in età evolutiva (fasi più delicate e vulnerabili della vita: nascita, infanzia, adolescenza), se da un lato sono stati consolidati risultati positivi grazie alle attività di prevenzione (educazione, vaccinazioni, ecc) d altro lato si registrano nuove emergenze legate a condizioni patologiche ma anche, e soprattutto, psicologiche (tra i bambini e i ragazzi aumentano i disturbi dello sviluppo e comportamentali ed è necessario mettersi in condizione di fare diagnosi precoce del disagio ) oltre a diverse criticità sul piano organizzativo sia riguardo l assistenza pediatrica di base e ospedaliera che della neuropsichiatria infantile; per questo, anche in termini di investimento per il futuro, questo ambito di tutela deve essere considerato prioritario riservando ad esso particolare attenzione in termini di monitoraggio e di miglioramento. La situazione sanitaria italiana sarà influenzata, oltre che dalle dinamiche demografiche e epidemiologiche, fondamentali nel medio-lungo periodo: dalle politiche sanitarie delineate dall OMS e dalla Comunità Europea, anche in ragione dei nuovi scenari indotti dalla mobilità dei pazienti in ambito europeo); dalla situazione economica generale del nostro Paese che registra - in un quadro di crisi finanziaria che sta interessando l intera economia mondiale con tassi di crescita drasticamente e improvvisamente regressivi e ormai evidenti 16 infosalute 1

19 ripercussioni sull economia reale - una fase di recessione con impatto pesante sull economia e sui conti pubblici (caduta delle entrate e peggioramento rapporto deficit-pil) e impone un costante e progressivo impegno nella ricerca dell efficienza, nella definizione delle priorità, nel contenimento dei costi e, più in generale, nella valutazione della sostenibilità di sistema. Sulla base della conferma del Servizio Sanitario Nazionale e dei princìpi generali che lo informano - sussidiarietà (intesa come partecipazione di diversi soggetti istituzionali e non, alla gestione dei servizi, partendo da quelli più vicini ai cittadini), responsabilità (intesa come senso del proprio ruolo e leale collaborazione), adeguatezza e differenziazione (intese come assegnazione della produzione del servizio al livello più basso efficiente), equità e solidarietà (intese come riconoscimento di livelli diversi di tutela in risposta a diversi bisogni di salute) - elemento portante del nostro assetto sanitario è il concetto di universalismo selettivo introdotto con la determinazione dei Livelli Essenziali di Assistenza che costituiscono il sistema di garanzie e prestazioni sanitarie da assicurare uniformemente sul territorio nazionale pur all interno del processo di federalismo sanitario, della gratuità e della libera scelta dei professionisti e dei luoghi di cura. Nel quadro d insieme descritto, la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale richiede un forte e partecipato impegno, in particolare sulle seguenti linee d indirizzo strategico: 1. potenziamento delle forme di collaborazione e di coordinamento tra Stato e regioni finalizzate a garantire nel tempo gli elementi costitutivi del Sistema sanitario pubblico: l equità e l accessibilità alle prestazioni sanitarie, l appropriatezza e la qualità, la sostenibilità finanziaria; 2. crescita culturale della popolazione generale in termini di partecipazione individuale e associativa ai processi di programmazione e valutazione dei servizi, di responsabilizzazione rispetto a valori e comportamenti, di consapevolezza della complessità del sistema sociale e dell organizzazione sanitaria, di adesione ai processi e programmi di promozione della salute (stili di vita sani), di prevenzione primaria e secondaria, di comunicazione istituzionale, di educazione e sensibilizzazione sanitaria; 3. accessibilità, fruibilità, monitoraggio e aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza con definizione delle priorità assistenziali basata sugli elementi epidemiologici, sulle evidenze cliniche e, anche, sull analisi delle disuguaglianze; 4. mantenimento di standard elevati di qualità del servizio attraverso un processo diffuso di riqualificazione delle risorse umane (costanti attività di formazione e aggiornamento continuo), del patrimonio infrastrutturale sanitario, delle apparecchiature e delle procedure (governo clinico - linee guida e protocolli; sviluppo dell Health tecnology assessment per la valutazione degli impatti, clinici, organizzativi ed economici, delle tecnologie sanitarie) e l attività di benchmarking sia clinico che organizzativo; infosalute 1 17

20 5. centralità del paziente attraverso il passaggio dalla logica di erogazione di prestazioni al principio della presa in carico e continuità assistenziale con il maggiore coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta nel governo dei percorsi sanitari e l integrazione sociosanitaria; 6. adozione di strumenti del management per la integrazione dei processi amministrativo-organizzativi con quelli assistenziali; 7. promozione del lavoro in rete a livello regionale e/o intraregionale e/o di area vasta; 8. promozione della ricerca biomedica e della ricerca sui servizi sanitari. Il Servizio Sanitario trentino In termini di performance complessiva, il sistema sanitario trentino è valutato positivamente dalle indagini sullo stato di salute della popolazione, sulla gestione dei servizi sanitari locali e sul gradimento dei cittadini. La documentata e riconosciuta buona sanità locale è il risultato del forte e continuativo impegno - assicurato dalla Giunta provinciale e, rispettivamente, dall Azienda provinciale per i servizi sanitari - per corrispondere alle esigenze di garanzia, funzionamento, sostenibilità e sviluppo del settore. In particolare, va segnalato che il sistema sanitario trentino, nel rispetto delle risorse di bilancio messe a disposizione dalla Provincia, ha garantito i livelli d assistenza sanitaria essenziali erogati dall intero Servizio Sanitario Nazionale e, oltre a questi, specifici e consistenti livelli di assistenza sanitaria aggiuntivi erogati solo a benefico dei cittadini residenti e iscritti al Servizio sanitario provinciale. Va altresì evidenziato come - pur collocandosi la sanità trentina in una buona posizione nell ambito italiano - diversi elementi sono suscettibili di miglioramento anche nel contesto locale e, in questo senso, devono costituire oggetto di ulteriore attenzione e investimento. Del resto, i risultati finora ottenuti, le esigenze e le attese delle diverse parti interessate al funzionamento del servizio sanitario - i cittadini contribuenti, i malati e le loro famiglie, il personale dipendente o convenzionato, le strutture private accreditate, la scuola, la rete dei servizi sociali, le associazioni delle categorie produttive, il volontariato, ecc - e le potenzialità del sistema trentino costituiscono, al contempo, dovere e stimolo al miglioramento continuo. Nello scenario istituzionale, normativo e programmatorio che oggi caratterizza l assetto organizzativo e ordinamentale del Servizio sanitario provinciale, va evidenziato che - in continuità e coerenza sostanziale con quanto finora realizzato - gli obiettivi specifici che si intendono assegnare all Azienda provinciale per i servizi sanitari per l anno 2009, in una fase di transizione di legislatura: tengono conto delle linee strategiche di evoluzione del Servizio Sanitario Nazionale esplicitate a livello centrale; 18 infosalute 1

21 costituiscono momento attuativo delle strategie individuate nei documenti a valenza programmatica approvati dalla Giunta provinciale nel corso della 13 ma legislatura e, in particolare, delle indicazioni contenute nel disegno di legge avente ad oggetto: Approvazione del Piano provinciale per la salute dei cittadini della XIII Legislatura approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione n di data 11 luglio 2008; promuovono il riorientamento del sistema verso obiettivi di salute favorendo la relazionalità tra operatori e utenti, ponendo attenzione particolare a soggetti e gruppi più deboli e vulnerabili, investendo sugli aspetti qualitativi e sull efficacia degli interventi, affrontando i vari problemi in un ottica progettuale; riguardano le seguenti aree di intervento: promozione della salute e prevenzione delle malattie; patologie prioritarie e gruppi di popolazione da tutelare; livelli di assistenza sanitaria e organizzazione dei servizi; strategie per il miglioramento dei servizi. sono finalizzati a garantire la sostenibilità nel tempo e a favorire lo sviluppo del Servizio sanitario trentino - a beneficio della comunità e dei singoli - attraverso l ulteriore impulso alla concreta realizzazione di interventi che rispondono alle principali esigenze di salute percepite o espresse dai cittadini. infosalute 1 19

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23 Area 1 Promozione della salute e prevenzione primaria delle malattie La promozione della salute - come principale modalità per affrontare i problemi della salute e della malattia, nella consapevolezza che i principali determinanti della salute sono di natura comportamentale, ambientale in senso lato, sociale, economica e culturale - è, in provincia di Trento, un processo in fase di sempre maggiore consolidamento ed espansione. Anche a livello di senso comune, è oramai condiviso che la salute e la sua promozione e tutela non sono responsabilità esclusive del settore sanitario ma attengono alle decisioni e scelte politico-strategiche e operative adottate in ogni settore delle politiche sociali, le quali dovrebbero, pertanto, porsi obiettivi e realizzare interventi tenendo conto dell impatto sulla salute individuale e collettiva, intesa come bene primario e comune su cui è necessario investire in termini complessivi e coordinati. L approccio promozione della salute risulta efficace anche per tendere al conseguimento dell equità nella salute riducendo le differenze, ancora significative nell attuale situazione, per offrire a tutti opportunità e risorse per raggiungere il massimo potenziale possibile di salute attraverso il controllo dei suoi determinanti principali. In riferimento all evidenza che, tra i determinanti della salute, i comportamenti e gli stili di vita assumono una rilevanza particolarmente significativa rispetto ad altri elementi, l acquisizione da parte dei cittadini della conoscenza, della responsabilizzazione e dell autogestione della propria salute costituisce il fondamentale caposaldo della promozione della salute. In particolare, superando gli approcci della riduzione del rischio e della strategia della paura, il processo di educazione alla salute (formazione alla capacità di scelta, alla responsabilità, al senso del tempo ) - del singolo cittadino e della comunità - implica un azione educativa lenta, continua, seria e persuasiva e non può mai essere impositivo o terrorizzante; la formulazione e comunicazione dei messaggi di educazione alla salute richiede - dato il grado di complessità e fluidità del mondo reale - grande sensibilità, intelligenza, prudenza e adattabilità rispetto alle età, alle culture e alle condizioni socioeconomiche dei destinatari. All interno di una visione complessiva - nella quale nasce la consapevolezza che educarsi a difendere la salute signifi- infosalute 1 21

24 ca dimostrare rispetto verso se stessi perché in tal modo si difendono la propria libertà, dignità e autonomia - la programmazione sanitaria provinciale intende a incrementare ulteriormente gli interventi concreti anche attraverso gli obiettivi assegnati per l anno 2009 all Azienda sanitaria. 22 infosalute 1

25 Obiettivo 1 Promozione della salute - Profili di salute di Comunità Nello sviluppo delle attività di promozione della salute la multisettorialità è una delle strategie in grado di rendere maggiormente efficaci gli interventi. Le amministrazioni locali possono dare un rilevante contributo nel mettere in atto azioni coordinate per affrontare i problemi di salute rilevati nelle singole comunità. Ritenendo strategico sostenere la partecipazione dei cittadini lungo il ciclo di vita delle politiche locali - ossia lungo il processo che va dall individuazione della problematica su cui intervenire fino alla valutazione degli esiti dell azione intrapresa la Giunta provinciale ha assegnato all Azienda provinciale per i servizi sanitari il compito di definire la metodologia per realizzare la cosiddetta diagnosi di comunità (individuare i bisogni di salute e le priorità d azione con riferimento alle effettive necessità della popolazione inserite nel proprio contesto abitativo, sociale, culturale) e il conseguente modello di Profilo di salute di comunità. L Azienda sanitaria ha realizzato tutta l attività richiesta - di carattere tecnico, metodologico e formativo - e, nell esercizio 2008, è stata impegnata nella realizzazione dei Profili di salute di comunità di tutti i Distretti: il lavoro svolto ha confermato che per favorire l efficacia degli interventi e il consolidamento dei risultati è necessario un continuativo impegno di relazione con gli enti e la comunità locale. In relazione ai risultati ottenuti negli anni precedenti nella costruzione di profili di salute partecipati in ambiti territoriali definiti e sulla base del riconoscimento dell utilità di servirsi di strumenti in grado da un lato di rilevare la percezione dei problemi di salute espressi dalla cittadinanza, dall altro di permettere un ampia partecipazione all analisi dello stato di salute della comunità, l Azienda sanitaria, nel corso del 2009, deve: Proseguire la realizzazione dei profili di salute di comunità arricchendo, soprattutto con l indagine qualitativa, quanto già costruito nel corso del Utilizzare gli strumenti dell indagine qualitativa per promuovere un approccio partecipato su temi rilevanti di sanità pubblica. Elaborare e trasmette al Servizio Economia e Programmazione sanitaria, entro giugno 2009, l edizione 2008 de I numeri della sanità del trentino con una sezione nuova e specifica dedicata alla presentazione dei risultati dell analisi quanti/qualitativa realizzata, con riferimento a tutto il territorio provinciale e nell ambito dei Profili di salute di comunità nell anno Modalità di verifica del conseguimento dell obiettivo Attraverso la disponibilità di materiali/documenti di riferimento e di riscontri operativi sulla realizzazione delle attività richieste. infosalute 1 23

26 Obiettivo 2 Operatori sanitari Promotori di salute - Formazione Le comunità locali costituiscono il veicolo principale per la trasmissione dei messaggi di salute, per il loro apprendimento e la concretizzazione in mezzo alla gente. In detti ambienti, i tecnici della salute hanno ruoli e compiti particolari finalizzati a indurre, con apertura e permissività, le modificazioni più rilevanti dei comportamenti individuali e collettivi. In particolare, la promozione della salute nei servizi ospedalieri e distrettuali rappresenta una delle strategie più efficaci di miglioramento della qualità dell assistenza e di contrasto delle malattie cronico-degenerative. Tutti gli operatori sanitari possono essere promotori di salute e attivarsi come tali. Su questa linea d azione, l Azienda sanitaria, nel corso del 2009, deve: Predisporre - a beneficio degli operatori sanitari che prestano la loro attività nei livelli d assistenza territoriale e ospedaliera - specifici percorsi formativi finalizzati a migliorarne le conoscenze, le capacità e l attitudine ad applicare nella propria specifica attività professionale la metodologia della promozione della salute in tutti i suoi aspetti. Modalità di verifica del conseguimento dell obiettivo Attraverso la disponibilità di riscontri operativi sulla realizzazione dell attività richiesta. 24 infosalute 1

27 Area 2 Patologie prioritarie e gruppi di popolazione da tutelare Gli obiettivi che la programmazione sanitaria provinciale assegna per il 2009 in quest area sono finalizzati a realizzare specifiche azioni che contribuiscono a una generale qualificazione dell assistenza nell ambito considerato e/o ad affrontare questioni nuove o emergenti non ancora affrontate efficacemente nell ambito del Servizio sanitario provinciale. infosalute 1 25

28 Obiettivo 3 Allergie e intolleranze alimentari Rete allergologica provinciale L insieme delle condizioni allergiche rappresenta un tema epidemiologicamente rilevante in forza degli incrementi d incidenza segnalati nel tempo e dei rapporti di dette condizioni con la qualità dell ambiente. In quest ambito va peraltro segnalato che le intolleranze/allergie alimentari costituiscono un entità contenuta, in cui le condizioni gravi impattanti - almeno potenzialmente - sui servizi sanitari rappresentano una frazione molto piccola. Nel corso dell anno 2008, in risposta a diverse sollecitazioni e, in particolare, in ottemperanza all OdG n. 247/2007 approvato dal Consiglio provinciale, è stato costituito uno specifico Gruppo di Studio per indagare il fenomeno e proporre indicazioni per la definizione di efficaci interventi di prevenzione, diagnosi e cura. Detto Gruppo ha evidenziato gli ambiti nei quali si ritiene utile un intervento di qualificazione e/o razionalizzazione e, nel quadro descritto, risultano individuati compiti che possono essere assegnati, per la realizzazione, all Azienda sanitaria. Per quanto detto, l Azienda sanitaria, nel corso del 2009, deve: Elaborare, entro giugno 2009 e in collaborazione con i professionisti convenzionati, una proposta organizzativa che - al fine di offrire prestazioni specialistiche omogenee e integrate alla luce delle linee guida nazionali e internazionali - definisca la Rete allergologica provinciale evidenziando prestazioni erogabili, erogatori, sedi d erogazione e percorsi degli utenti che dovranno in ogni caso individuare l operatore sanitario con funzioni di case manager. Modalità di verifica del conseguimento dell obiettivo Attraverso la disponibilità di materiali e documenti di riferimento e di riscontri operativi sulla realizzazione delle attività richieste. 26 infosalute 1

29 Obiettivo 4 Ictus - Sensibilizzazione, informazione, gestione L ipertensione arteriosa è la principale causa delle malattie cardiovascolari e un importante fattore di rischio per ictus, demenza, diabete e malattie renali. Si stima che in Italia il 30% della popolazione sia affetto da ipertensione arteriosa: un esercito di 15 milioni di cittadini dei quali solo il 50% sa di esserlo, solo il 25% segue una cura, solo il 10-20% (1 persona su 5) ha la pressione adeguatamente controllata con la terapia; inoltre ben il 75% degli ipertesi non assume farmaci secondo le prescrizioni o non li assume affatto. è dimostrato che, nei pazienti che seguono un regime terapeutico corretto per almeno cinque anni, si ottiene una diminuzione del 25% degli eventi coronarici (angina e infarto), del 35-42% degli eventi cerebrovascolari (ictus) e di più del 50% dello scompenso cardiaco oltre alla protezione dall insufficienza renale. In particolare, la malattia cerebrovascolare (ictus/stroke) - che nel 75-80% dei casi è di tipo ischemico (insufficiente apporto di sangue) e colpisce più frequentemente l uomo che la donna, e per il resto è legata a un emorragia - è la terza causa di morte e la prima d invalidità permanente nel mondo occidentale: ogni anno si registrano circa 250 nuovi casi ogni abitanti, nella popolazione generale; la possibilità di andare incontro a un ictus aumenta con l aumentare dell età e, infatti, il 75% degli ictus si manifesta nelle persone con più di 65 anni d età. In continuità con quanto fin qui realizzato in merito agli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione della malattia cerebrovascolare, l Azienda sanitaria, nel corso del 2009, deve: Progettare, e realizzare utilizzando i media, una campagna di sensibilizzazione e informazione alla popolazione mirata sulle malattie cardiocerebrovascolari e in particolare sull ictus. Operare la verifica dell organizzazione generale della presa in carico del soggetto affetto da ictus - Trentino Emergenza 118, Servizi di Pronto soccorso, unità operative ospedaliere, strutture di riabilitazione pubbliche e private accreditate - al fine di assicurare, attraverso il ruolo centrale della Stroke-Unit del presidio ospedaliero S. Chiara di Trento, l intervento sanitario rapido e coordinato che può ridurre la mortalità e preparare il migliore recupero funzionale del paziente. Modalità di verifica del conseguimento dell obiettivo Attraverso la disponibilità di materiali e documenti di riferimento e di riscontri operativi sulla realizzazione delle attività richieste. infosalute 1 27

30 Obiettivo 5 Patologie croniche - Modelli di gestione (clinica-organizzativa) innovativi Come noto, sotto il profilo dello stato di salute della popolazione, la prevalenza delle malattie croniche rappresenta ormai il dato che più caratterizza e impegna il sistema sanitario: malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie, diabete sono responsabili della maggior parte delle morti, delle sofferenze e dei costi (individuali e del sistema) e colpiscono maggiormente le classi sociali più svantaggiate. Prevenire le malattie croniche è possibile e in tale direzione esistono politiche e interventi di provata efficacia che mirano, nel lungo periodo, a modificare i comportamenti tenendo conto dei molteplici fattori non solo individuali ma anche ambientali, economici, sociali e psicologici che sono alla base delle scelte dei singoli e delle comunità. Nel breve periodo è comunque necessario migliorare le condizioni e la qualità della vita dei numerosi pazienti. In questo quadro, l Azienda sanitaria, nel corso del 2009, deve: Elaborare - con riferimento alle patologie croniche con maggiore impatto in termini di prevalenza e/o d impegno per i servizi sanitari - proposte inerenti modalità d assistenza e/o modelli di gestione (clinica-organizzativa) che, rispettando i criteri dell appropriatezza e dell efficacia, siano anche innovativi e/o alternativi a quelli in essere e garantiscano il miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Modalità di verifica del conseguimento dell obiettivo Attraverso la disponibilità di materiali e documenti di riferimento e di riscontri operativi sulla realizzazione delle attività richieste. 28 infosalute 1

31 Area 3 Livelli di assistenza sanitaria e organizzazione dei servizi Il sistema delle prestazioni da garantire ai cittadini e agli aventi diritto, in altri termini l offerta sanitaria, si articola in livelli di assistenza che si distinguono in: livelli essenziali, assicurati dal Servizio sanitario nazionale e finalizzati - anche in considerazione dei gravi squilibri esistenti tra le zone del Paese in termini di dotazione di strutture e servizi - a garantire uniformità di base nell accesso al diritto alla salute per tutti i cittadini; livelli aggiuntivi, garantiti dai Servizi sanitari regionali, in risposta a esigenze particolari del territorio di riferimento e in ragione della disponibilità di risorse. In una situazione come quella trentina, in cui è riconosciuto un buon livello di copertura dell offerta sanitaria, l effettiva garanzia dell erogazione dei livelli d assistenza sanitaria assume il significato di un ulteriore sforzo di sistema in termini di appropriatezza, efficacia e qualità complessiva. infosalute 1 29

32 Assistenza Distrettuale Obiettivo 6 Integrazione livelli di assistenza - Procedure e buone pratiche di presa in carico: consolidamento attività di case manager e semplificazione L integrazione dei processi organizzativi e assistenziali e la continuità dei percorsi di prevenzione, cura e riabilitazione costituiscono elemento essenziale nel determinare l efficacia dei trattamenti in termini di esito sulla salute. Continuità e semplicità sono aspetti che, nella percezione del cittadino e, in particolare, del malato rappresentano la qualità del servizio e sostanziano il principio della centralità della persona e della reale presa in carico da parte del sistema sanitario. Per le ragioni descritte, l Azienda sanitaria deve: Consolidare l attività per la continuità della presa in carico dei pazienti sviluppando le iniziative necessarie ad assicurare l attività del case manager presso tutti i Distretti con riguardo: alla fase di dimissione dagli Istituti di cura in generale all attività specialistica ambulatoriale finalizzata alla diagnosi e terapia in ambito oncologico. Predisporre - per la semplificazione delle modalità di fruizione delle prestazioni specialistiche e farmaceutiche - le condizioni organizzative che assicurino la prescrizione su ricettario da parte dei medici specialisti ospedalieri, anche prevedendo specifici meccanismi di verifica quantitativa. Modalità di verifica del conseguimento dell obiettivo Attraverso la disponibilità di materiali e documenti di riferimento e di riscontri operativi sulla realizzazione delle attività richieste. 30 infosalute 1

33 Obiettivo 7 Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta Forme associative Le forme associative rappresentano una modalità organizzativa del lavoro dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, che scelgono di collaborare al fine di sviluppare e migliorare le potenzialità assistenziali di ciascuno: i medici s impegnano ad assistere anche i pazienti degli altri medici associati. I vantaggi percepiti dall utente sono rappresentati, in particolare, dalla facilitazione all accesso agli ambulatori (in quanto vi è un prolungamento e un coordinamento degli orari d apertura) e dalla più estesa reperibilità dei medici (poiché gli utenti possono rivolgersi a uno qualsiasi dei componenti l associazione). Si registrano, solitamente, anche miglioramenti nell organizzazione del lavoro (in quanto i medici associati, condividendo le spese di gestione degli studi, possono offrire maggiori servizi, quali attività di segreteria, prenotazione delle prime visite e delle visite di controllo). In questo momento in provincia di Trento, sono previste tre tipologie d associazione tra medici di medicina generale e/o tra pediatri di libera scelta: 1. medicina di gruppo, caratterizzata dalla presenza di un unica sede in cui operano tutti i medici associati, aperta per almeno 8 ore al giorno; 2. associazione periferica complessa, attivabile solo nelle zone periferiche della provincia e caratterizzata da una sede unica, aperta per 5 ore al giorno, in cui i medici associati svolgono a rotazione attività concordate, pur mantenendo i propri ambulatori sul territorio; 3. medicina in rete, nella quale gli associati continuano a operare in ambulatori distinti ma interconnessi per via telematica. La situazione attuale è descritta nella tabella seguente: N. medici N. assistiti N. medici in forme associative % N. assistiti di medici in forme associative % N. forme associative Mmg Pls Totale Il trend dell associazionismo medico nel periodo è di seguito rappresentato Anno N. N. forme % medici associative infosalute 1 31

34 La spesa sostenuta dall Azienda sanitaria per le forme associative è di circa euro ,00 mensili (+ contributo ENPAM): euro ,00 per i Mmg ed euro ,00 per i Pl: (medicina di gruppo e associazione periferica complessa = euro 9,50 annui per assistito in carico; medicina in rete = euro 6,70 annui per assistito in carico. Un MMG in gruppo, con assistiti = euro ,00 in ragione d anno). Negli anni scorsi le forme associative sono state incentivate con il riconoscimento, negli accordi provinciali (convenzione), di indennità ulteriori rispetto a quelle riconosciute dagli accordi nazionali. L ultimo accordo provinciale, riferito all anno 2007, ha introdotto alcuni elementi volti al miglioramento qualitativo dell assistenza erogata dalle associazioni: ha previsto, fra l altro: l obbligo di definire annualmente obiettivi interni sui quali relazionare all Azienda sanitaria l obbligo di confronti periodici tra gli associati la promozione di comportamenti prescrittivi uniformi l introduzione di strumenti di valutazione del funzionamento delle forme associative. Nella situazione descritta - tenuto conto che le disposizioni dei prossimi accordi nazionali potrebbero prevedere l obbligo per tutti i medici convenzionati di svolgere la loro attività in forma associata (Atto di indirizzo del Comitato di settore e prima proposta della SISAC) - l Azienda sanitaria, nel corso del 2009, deve: Progettare e realizzare, con riferimento alle forme associative in essere, un sistema di valutazione del funzionamento sotto il profilo organizzativo (attività ambulatoriale giornaliera, modalità di rintracciabilità dei medici, collegamenti telematici tra gli studi) e sotto il profilo della qualità dell assistenza erogata (riunioni periodiche, consulti e confronti clinici, continuità assistenza domiciliare, gestione patologie croniche, verifiche comportamenti prescrittivi). Modalità di verifica del conseguimento dell obiettivo Attraverso la disponibilità di documenti di riferimento e riscontri operativi sulla realizzazione delle attività richieste. 32 infosalute 1

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