Metodi e strumenti per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Metodi e strumenti per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato"

Transcript

1 Metodi e strumenti per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato Nicola A. De Carlo Università di Padova Ordinario di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni Padova, 13/03/2013 1

2 Indicazione metodologiche della Commissione Consultiva per la valutazione del rischio da stress lavoro-correlato: il gruppo omogeneo come soggetto della valutazione (18/11/2010) Pre-fase Definizione dei gruppi omogenei di lavoratori R I E S A M E Eventi sentinella Infortuni, assenze per malattia, cessazioni, segnalazioni del medico competente, Fattori di contenuto del lavoro Carichi e ritmi del lavoro, orario di lavoro e turni, Fattori di contesto del lavoro Conflitti interpersonali, evoluzione di carriera, comunicazione, Confronto con degli standard di riferimento numericamente apprezzabili per identificare il livello di rischio RISCHIO BASSO Prima fase di valutazione preliminare necessaria Oggettiva RISCHIO MEDIO INTERVENTI MIGLIORATIVI/CORRETTIVI RISCHIO ALTO VERIFICA DEI RISULTATI RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO Valutazione approfondita mediante valutazione soggettiva del rischio Stress Seconda fase eventuale - Soggettiva VALUTAZIONE EFFETTUATA

3 Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato. Manuale ad uso delle aziende in attuazione del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (Inail, maggio 2011) E il caso di ricordare che le indicazioni della Commissione Consultiva sono misure di minima e nulla vieta al datore di lavoro di decidere di effettuare una valutazione approfondita comunque, indipendentemente degli esiti della fase preliminare. Infatti proprio per la peculiarità del rischio da stress lavoro-correlato, la puntuale analisi delle percezioni dei lavoratori costituisce un elemento chiave nella caratterizzazione del rischio stesso (Inail, 2011, p. 26). la fase di approfondimento soggettiva costituisce un prezioso momento informativo sulle condizioni di salute di un organizzazione ed una opportunità di una più chiara definizione del rischio, soprattutto in quelle realtà che, per settore produttivo (es. professioni d aiuto, operatori di call center, controllori di volo, ) e/o dimensioni aziendali, possono rendere complessa la caratterizzazione ottimale del rischio con la sola adozione di liste di controllo (Inail, 2011, p. 26).

4 Le indicazioni dell Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, del 2000 Nicola A. De Carlo FISPPA, Sezione di Psicologia Applicata 4

5 Indicazioni dell Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro: assunti centrali 1. Centralità della percezione nel processo dello stress.. lo stress viene concepito come la risultante dell interazione dinamica tra ambiente e individuo, la cui percezione cognitivo-emotiva è sostanziale nel determinare quanto e se l ambiente influenzerà i suoi stati psicologici (Cox, 1990). 2. Tutte le misure (soggettive, oggettive, fisiologiche, ) portano con se degli errori. Tali errori possono essere ridotti solo attraverso l utilizzo di una metodologia di valutazione integrata. Nicola A. De Carlo FISPPA, Sezione di Psicologia Applicata

6 Il processo dello stress sul lavoro: cosa valutiamo (Cooper, Adattato) FONTI DI STRESS relative al contenuto e al contesto del lavoro SINTOMI DI STRESS MALATTIA Carico di lavoro Autonomia lavorativa Ruolo nell organizzazione Rapporti sociali sul lavoro Evoluzione della carriera Interfaccia casa e lavoro INDIVIDUO Resilienza, Locus of control, Affettività negativa; Strategie di coping Strain fisiologico: disturbi cardiaci, gastrointestinali, respiratori, Strain psicologico: Burnout, sintomi d ansia, sintomi depressivi, Strain comportamentale: disturbi dell alimentazione, variazione del consumo di alcolici, sigarette, Insoddisfazione Bassa compliance, altruismo e commitment Attacco cardiaco Malattia mentale

7 L approccio integrato per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato: il Principio della Triangolazione Secondo il principio della triangolazione (Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, 2000; Cox, 1990) la valutazione dello stress lavoro-correlato dovrebbe avvenire mediante una combinazione di metodi, ovvero facendo riferimento ad almeno tre diverse tipologie di misure. La bontà del processo di valutazione sarà tanto più elevata quanto più le diverse misure daranno luogo a delle informazioni convergenti. Misure soggettive - Questionario (Relazioni sociali nel lavoro, carico di lavoro, conflitto casa/lavoro, crescita professionale, ) Misure oggettive Check-list (Dati sanitari, infortuni, assenze per malattia, turnover, mobilità, ) Misure fisiologiche Analisi strumentali (Cortisolo, pressione arteriosa, conduttanza palmare, )

8 L oggetto della valutazione Cosa valutare? Oggetto di valutazione preminente finalizzato ad interventi di tipo primario la valutare del rischio stress lavoro-correlato richiede di indagare quale probabilità le condizioni organizzative hanno di causare un danno alle persone ovvero una diminuzione dello stato di salute e di benessere al fine di poter valutare se sono stati adottati i necessari interventi per prevenire il danno stesso.

9 L oggetto della valutazione Cosa valutare? Oggetto di valutazione più allargato finalizzata ad interventi di tipo secondario Partendo dall assunto che lo stress è il risultato dell interazione dinamica tra ambiente e individuo, le cui risorse personali sono sostanziali nel determinare quanto, come e se l ambiente influenzerà i suoi stati psicologici, può essere opportuno rilevare in quale misura siano presenti nel lavoratore risorse (resilienza, ) e strategie di coping utili per favorire l adattamento all ambiente. (Cooper, Dewe & O Driscoll, 2001).

10 L oggetto della valutazione Cosa valutare? Oggetto di valutazione più allargato finalizzato ad interventi di tipo terziario Tale prospettiva non preclude naturalmente la possibilità di analizzare anche quanto sia esteso il danno, ovvero il malessere dei lavoratori, in termini di sintomi psicofisici, burnout, (Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro, 2012)

11 Quali strumenti utilizzare per la valutazione del rischio? PRIMA FASE: VALUTAZIONE OGGETTIVA DATI DA RILEVARE: eventi sentinella, fattori di contesto e di contenuto del lavoro La rilevazione di questi indicatori deve essere oggettiva : i fattori esaminati non devono essere espressione di un giudizio personale ma devono essere osservabili e verificabili da tutti e riflettere la reale condizione lavorativa osservata per il gruppo omogeneo considerato. Le valutazioni devono essere basate dunque su riscontri documentali o comunque oggettivabili. STRUMENTI UTILIZZABILI: Check-list (liste di controllo) Le check-list sono strumenti osservazionali che consentono di rilevare specifici indicatori oggettivi sulle condizioni organizzative reperiti attraverso archivi e documentazioni aziendali. Esse vengono utilizzate dai soggetti aziendali (Datore di lavoro o suo delegato, RSPP, Medico Competente, RLS e/o lavoratori, ). - Check-list Inail (2011). - Check-list Regione Toscana (2010). - Metodo V.I.S. (Sarto et al. 2011). - Metodo OSFA (Argentero et al. 2009). - Checklist sistema scolastico (Sirvess, 2010).

12 Quali strumenti utilizzare per la valutazione del rischio? PRIMA FASE: VALUTAZIONE OGGETTIVA 1) ANALISI DELLA DOCUMENTAZIONE - DATI OGGETTIVI Ricorre ad indicatori statistici per ottenere dati su: assenteismo, turnover, infortuni, malattie professionali, scioperi, disturbi funzionali, variazioni qualitative e quantitative del rendimento,.. Analisi dello storico, confronto con valori di riferimento. 2) OSSERVAZIONE/REGISTRAZIONI - DATI OGGETTIVI - Tale metodo contribuisce in maniera diretta ad individuare possibili criticità attraverso sopralluoghi condotti sul campo. Le misure attraverso l osservazione diretta consentono di supportare una rilevazione considerata oggettiva perché può fornire dati verificabili, in grado di accrescere la correttezza di ogni indagine. - L affidabilità dell osservazione aumenta se i valutatori vengono addestrati all uso di checklists, adeguate alle diverse realtà o situazioni lavorative. - L osservazione può esser utile per capire le congruenze fra struttura tecnica di contesto, struttura sociale e conoscenze tecniche richieste ai lavoratori nello svolgimento del loro comportamento lavorativo. - Possono essere osservati: il tempo di lavoro; condizioni di sovraccarico e sottocarico; sequenza, frequenza e durata dei comportamenti lavorativi; livello di accuratezza/precisione, numero di errori commessi, prossemica,

13 Check-list Inail valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato (Maggio, 2010) EVENTI SENTINELLA

14 Metodo V.I.S. valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato (Sarto et al., 2010) EVENTI SENTINELLA Es. Assenze complessive Settore Rapporto Valore medio triennale Soglia di riferimento Privato d ( ) Giornate di assenza Numero dipendenti totali Valore > Valore Pubblico e ( ) Giornate di assenza Numero dipendenti totali Valore > Valore d) Devono essere incluse le assenze per infortuni, malattie non professionali, congedo matrimoniale, maternità e allattamento, permessi (anche retribuiti), assenze ingiustificate, scioperi. e) Devono essere incluse le assenze riferite ai lavoratori con contratto a tempo. indeterminato per malattie ed altre assenze retribuite, legge 104/92, maternità, congedo parentale e malattia del figlio, altre assenze non retribuite e scioperi. 14

15 Check-list Inail valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato (Maggio, 2010) FATTORI DI CONTENUTO SECONDA FASE: VALUTAZIONE SOGGETTIVA

16 Check-list Inail valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato (Maggio, 2010) FATTORI DI CONTESTO SECONDA FASE: VALUTAZIONE SOGGETTIVA

17 Metodo V.I.S. valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato (Sarto et al., 2010) FATTORI DI CONTENUTO DEL LAVORO Scheda 2 Attori: responsabile risorse umane, medico competente, RSPP, RLS/RSU, eventuali altri specialisti. La scheda consente di indagare i fattori di rischio di contenuto e di contesto lavorativi: carico di lavoro (pressione temporale, problem solving, carico cognitivo, ecc.); caratteristiche del lavoro (rumorosità, vibrazioni, igiene, illuminazione ecc.); ruoli organizzativi (conflitto di ruolo, ambiguità di ruolo, ecc.); processi sociali (relazioni con i colleghi, superiori, utenti esterni, ); crescita professionale; interfaccia casa/lavoro; processi organizzativi (comunicazione, informazione, partecipazione ecc.); gestione della sicurezza. La scheda Q-Bo Short deve essere compilata all interno di un focus group realizzato fra un delegato del datore di lavoro (meglio il responsabile delle risorse umane; di norma non è opportuna la presenza del datore di lavoro per un migliore confronto collegiale fra le parti), il RSPP, gli RLS (se non presente un RLS, il RSU), il medico competente, il responsabile delle risorse umane, eventuali altri specialisti. Si sottolinea che la presenza del RLS o del RSU o, comunque, dei lavoratori, è condizione necessaria per la validità della metodologia, così come le firme e la data della compilazione. 17

18 Metodo V.I.S. valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato (Sarto et al., 2010) FATTORI DI CONTENUTO DEL LAVORO Molto raramente Abbastanza raramente Raramente Frequentement e Abbastanza frequentemente Molto frequentemente CARATTERISTICHE DEL LAVORO (FUNZIONI ESECUTIVE MANUALI) IL LAVORO RICHIEDE OSSERVAZIONI 1. di ripetere in modo routinario e ripetitivo lo stesso compito. 2. di tenere a mente molte informazioni in contemporanea. 3. di lavorare molto velocemente. 4. di avere a che fare con lavori pregressi che si accumulano. 5. di risolvere costantemente problemi nuovi

19 Metodo V.I.S. valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato (Sarto et al., 2010) FATTORI DI CONTENUTO DEL LAVORO SCHEDA DI CONTEGGIO CARATTERISTICHE INTRINSECHE DEL LAVORO Dimensioni Punteggio Medio* Soglia di riferimento Punteggio finale Caratteristiche del lavoro (CL) M( )/5 = Autonomia/controllo sul Lavoro (AL) M( )/4= CL AL Valori medi < di Valori medi > di Valori medi < di Valori medi > di * Il calcolo del punteggio medio di ciascuna dimensione è ottenuto dalla somma delle domande che afferiscono alla dimensione stessa, diviso il numero delle domande. 19

20 SECONDA FASE: VALUTAZIONE SOGGETTIVA

21 Gli strumenti soggettivi per la valutazione dello stress lavoro-correlato: qualitativi vs quantitativi COLLOQUO/INTERVISTE/FOCUS GROUP È un approccio partecipativo qualitativo. Si propone di esplorare i fenomeni andando in profondità, lasciando il lavoratore/stakeholder libero di esprimersi attraverso l utilizzo di proprie categorie mentali. La relazione può essere individuale (colloquio/intervista) o in gruppi ristretti attraverso la tecnica del focus group. Lo scopo è quello di ottenere, attraverso la verbalizzazione volontaria, informazioni su comportamenti e sui relativi significati che sfuggono facilmente all osservazione diretta. QUESTIONARIO È un approccio partecipativo quantitativo (natura psicometrica). Si propone di dimensionare i fenomeni (fattori di rischio e relative conseguenze), definendo lo spessore che alcune loro manifestazioni possiedono e stabilendo ordini gerarchici tra gli stessi. Si propone di rilevare la percezione soggettiva dell esperienza di stress del lavoratore attraverso l approfondimento: - delle fonti di stress percepite; - delle conseguenze dello stress nello stato di salute della persona potenzialmente correlati con le fonti di stress; - dell influenza di fattori di moderazione individuali o di gruppo (variabili di personalità). Garantisce la tutela dell anonimato/privacy.

22 Come scegliere quale questionario soggettivo utilizzare in una specifica realtà aziendale? JCQ - (Karasek, 1998) M-DOC (Mayer & D Amato, 2004) Le persone e il lavoro - (Fattorini, 2002) HSE - (Hse, 2004) ROAQ (Cordaro et al., 2004) ERI - (Siegrist, 1996) OSQ - (Elo et al., 1992) OPRA (Magnani et al., 2009) Prospettiva interazionale Interazione di fattori organizzativi (es. domanda/controllo) PSS (Cohen et al., 1983) MOHQ (Avallone et al., 2004) JSS - (Spielberg, 1994) JSQ - (Hurrel 1988, NIOSH) OSI - (Cooper et al., 1988) OCS (Leiter & Maslach, 2005) Q-Bo - (De Carlo et al., ) Prospettiva transazionale Interazione di fattori organizzativi e personali

23 Gli strumenti soggettivi per la valutazione del rischio da stress lavoro-correlato Gli strumenti utilizzati per la valutazione soggettiva del rischio da stress lavoro-correlato si possono distinguere, a seconda dell oggetto di misurazione, in cinque principali categorie. 1) Questionari rivolti alla rilevazione delle fonti di stress organizzative: - Job Content Questionnaire (JCQ, Karasek, 1985); - Health & Safety Executive (HSE, 2004). 2) Questionari per la rilevazione degli effetti dello stress: - Maslach Burnout Inventory (MBI, Maslach & Jackson, 1981); - General Health Questionnaire (GHQ, Goldberg, 1972); - State-Trait Anxiety Inventory (STAI, Spielberger, 1970); - Job Satisfaction Scale (JSS, Warr, 1979). 3) Questionari per la valutazione dei fattori moderatori dello stress (variabili individuali): - Self Efficacy Scales (SES, Sherer & Adams, 1983); - Resilience Scales (Luthar, 2000); - Negative affective (Fortunato & Stone-Romero, 1999). 23

24 Gli strumenti per la valutazione soggettiva del rischio da stress lavoro-correlato 4) Questionari rivolti alla rilevazione delle fonti e degli effetti dello stress: - Multidimensional Organizationale Health Questionnaire (MOHQ, Avallone, Ministero della Funzione Pubblica, 2005); - Organizational and Psychosocial Risk Assessment (OPRA, Magnani, Mancini & Mayer, 2009). 5) Questionari rivolti alla rilevazione delle fonti di stress, dei moderatori e degli effetti dello stress: - Occupational Stress Indicator (OSI, Cooper, Sloan & Williams, 1986); - Test di valutazione del rischio stress lavoro-correlato nella prospettiva del benessere organizzativo (Q u -Bo, De Carlo, Falco & Capozza, ). 24

25 Indicazioni della Commissione Consultiva per la scelta degli strumenti soggettivi. Manuale ad uso delle aziende in attuazione del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (Inail, maggio 2011) Ciò che non può essere, comunque, omesso nella scelta degli strumenti utili a valutare la percezione del rischio è l adozione di strumenti scientificamente validi che permettano di indagare almeno tutte le sei dimensioni di contesto e di contenuto (carico di lavoro, autonomia/controllo, cambiamento, supporto, relazioni, ruolo) che lo strumento indicatore (HSE) va a coprire; infatti molti strumenti psicometrici, anche autorevoli, adottati in contesti lavorativi (quali ad esempio JSQ di Karasek 1979, l ERI di Siegrist 1996), si limitano ad indagare solo alcune dimensioni, (Inail, 2011, p. 27).

26 Possibili criticità dei questionari self-report: effetti personali e di metodo Effetto coerenza, per cui le persone, desiderando apparire coerenti nelle propri risposte, potrebbero cercare delle similitudini negli item, creando di conseguenza relazioni artificiose fra variabili (Johns, 1994; Organ, 1986; Schmitt, 1994; Salancik & Pfeffer, 1977). Podsakoff & Formato o ancoraggio della scala. La presenza all interno dello stesso test di scale di risposta con medesimo formato o con il medesimo ancoraggio ( molto in disaccordo molto d accordo ) può determinare un incremento della covarianza fra i costrutti rilevati con la stessa scala. Teorie implicite e correlazioni illusorie. Nel rispondere ad un test le persone possono formulare le proprie idea circa le relazioni fra i fenomeni indagati, favorendo una distorsione sistematica delle relazioni Desiderabilità sociale, ovvero il bisogno da parte degli individui di approvazione e accettazione sociale, nonché la credenza che ciò possa essere ottenuto tramite comportamenti appropriati e accettabili dal punto di vista culturale (Gangster, Hennessey & Luthans, 1983). Lo stato d umore transitorio del rispondente (Spector, 2006). L affettività negativa.

27 Esempio di test soggettivo: il Test Q-Bo

28 Test di valutazione dello stress lavorocorrelato nella prospettiva del benessere organizzativo, Q u -Bo in riferimento al Dlgs 81/08, Testo Unico, e alla Direttiva Ministeriale 24 marzo 2004 a cura di Nicola A. De Carlo, Alessandra Falco, Dora Capozza con il contributo di Laura Dal Corso, Anna Maria Di Sipio, Elisa M. Galliani, Anna Lombardo, Alessandra Piccirelli, Leonardo Ranieri, Cristina Rolli, Alessia Siragusa, Michelangelo Vianello e di Franco Sarto, Liviano Vianello, Donata Zanella FrancoAngeli,

29 Test di valutazione dello stress lavoro-correlato nella prospettiva del benessere organizzativo, Q u -Bo Le scale del test sono state elaborate facendo riferimento alla letteratura internazionale maggiormente consolidata in tema di stress nel cui ambito, a titolo esemplificativo, si richiamano: Cox, 1978; Cooper, Sloan & Williams, 1986; Hurrel, 1988; Karasek & Theorell, 1990, Elo, Leppanen & Lindstrom, 1992; Edwards & Van Harrison, 1993; Spielberg, 1994; Siegrist, 1996, Van Veldhoven, Meijman, Broersen & Fortuin, 1997; Cox, Griffiths & Rial-Gonzalèz, 2000; Luceño, 2005; Ylipaavalniemi, Kivimaki, Elovainio, Virtanen, Keltikangas-Jarvinen & Vahtera, 2005; Leiter & Maslach, 2005; Avallone & Paplomatas, 2005 ed alle indicazioni degli organismi italiani, europei e internazionali operanti nel campo della sicurezza sul lavoro. 29

30 Modello teorico/applicativo: principali dimensioni rilevate mediante il Q u -Bo Fonti di stress Caratteristiche della persona Strategie di coping Effetti per la persona e per l organizzazione Clima: ricompense sociali, crescita, partecipazione, autonomia, Strain fisiologico: disturbi cardiaci, gastrointestinali, Cultura: mission, diversity management, cambiamento, Conflitto: casa/lavoro, ruolo organizzativo, colleghi, utenti, superiori, Carico di lavoro: cognitivo, ritmi, problem solving, emotivo. Workaholism Locomotion/ Assessment Resilienza Self efficacy Orientamento al compito Logica Tempo Strain psicologico - Burnout e comportamentale Dissonanza emotiva Mobbing/straining Sicurezza/ambiente: rumore, illuminazione, formazione, comfort, Sicurezza nel tempo del lavoro Percezione di supporto organizzativo Conseguenze degli errori Efficacia Collettiva Affettività negativa Ottimismo Overcommitment Desiderabilità sociale Coinvolgimento Relazione casa/lavoro Supporto sociale Insoddisfazione, Scarsa compliance, altruismo commitment Presenteismo Turnover, assenze per malattia, infortuni, Bassa performance ed efficacia/efficienza 30

31 Il Test Q u -Bo Il test è composto di vari moduli, in una configurazione massima di 200 domande, proposte sotto forma di affermazioni rispetto alle quali il soggetto esprime il proprio grado di accordo utilizzando scale di tipo Likert. La risposta a tutte le domande richiede un arco di tempo di circa un ora e mezza. Il test è stato standardizzato su un campione complessivo di oltre persone operanti in organizzazioni pubbliche e private di piccole-medie e grandi dimensioni nei diversi settori produttivi. Le domande consentono di acquisire le risposte dei lavoratori in riferimento alle varie dimensioni rischi psicosociali, ovvero fonti di stress, e relative conseguenze in cui si articola il modello adottato. Per testare la struttura fattoriale delle scale di cui si compone il test, sono stati utilizzati modelli di equazione strutturali (Jöreskog, 1969; Ullman, 2001). 31

32 Obiettivi del test Il Q u -Bo consente di: acquisire idonee informazioni relativamente ai fattori di rischio indicati nel modello precedentemente riportato e alle loro conseguenze individuali e organizzative; dimensionare l entità del rischio stress lavoro-correlato, sia per l organizzazione che per specifici gruppi omogenei (ruoli, posizioni, mansioni, ) al suo interno e per singoli individui, graduandone l esposizione in opportune categorie di bassa, media e alta intensità; individuare linee di intervento e specifiche iniziative per la prevenzione del malessere e per la promozione del benessere e dell efficienza-efficacia organizzativa. 32

33 La standardizzazione Il protocollo è adattabile sia per moduli che per specifici costrutti (nonché per le informazioni socio-anagrafiche), alle differenti esigenze delle organizzazioni, nei vari contesti pubblici e privati, nei diversi settori produttivi, mediante articolazioni mirate del test stesso. Fra le principali configurazioni del test, si richiamano quelle dirette specificamente ai settori: - Sanità - Istruzione/formazione - Manifatturiero - Metalmeccanico - Pubblica Amministrazione, Regioni, Comuni e Servizi Pubblici - Servizi finanziari/assicurativi - Servizi privati - Servizi sociali e alla persona 33

L indagine sullo stress lavoro-correlato mediante integrazione di metodi: l esperienza dell Ulss 15

L indagine sullo stress lavoro-correlato mediante integrazione di metodi: l esperienza dell Ulss 15 Stress lavoro-correlato. Convegno sull esperienza dell Azienda Ulss 15 per la salute individuale ed organizzativa Cittadella, 23/11/2012 L indagine sullo stress lavoro-correlato mediante integrazione di

Dettagli

La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina

La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina ANALISI DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO E IMPLEMENTAZIONE DEGLI STANDARD HPH 1 e 4 Maria Peresson Medico del lavoro Marco Rizzo Tecnico

Dettagli

BENESSERE ORGANIZZATIVO IN UN AZIENDA SANITARIA

BENESSERE ORGANIZZATIVO IN UN AZIENDA SANITARIA BENESSERE ORGANIZZATIVO IN UN AZIENDA SANITARIA Analisi integrata dello stress lavoro-correlato e degli Standard 1 e 4 HPH Marco Rizzo 1, Maria Peresson 1, Fabio Aizza 1, Francesca Larese Filon 2 1. ASS

Dettagli

STRESS LAVORO-CORRELATO

STRESS LAVORO-CORRELATO CORSO DI FORMAZIONE 9 maggio 2013 Maria Teresa Riccio medico SPISAL STRESS LAVORO-CORRELATO PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ART. 29 d.lgs. N 81 Decreto Interministeriale

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO «DVR _ STRESS LAVORO CORRELATO» Pagina 1 di 9 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs. 106/09) conforme

Dettagli

Proposta di metodo per la valutazione del rischio stress lavoro correlato

Proposta di metodo per la valutazione del rischio stress lavoro correlato COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA BUSSOLENGO, LEGNAGO, VERONA Proposta di metodo per la valutazione del rischio stress lavoro correlato Indice Pagina Il rischio stress lavoro correlato Fase

Dettagli

LO STRESS LAVORO CORRELATO obblighi, sanzioni,i fenomeni di mobbing. Avv. Valeria Cataldi

LO STRESS LAVORO CORRELATO obblighi, sanzioni,i fenomeni di mobbing. Avv. Valeria Cataldi LO STRESS LAVORO CORRELATO obblighi, sanzioni,i fenomeni di mobbing Avv. Valeria Cataldi Art.2087 c.c. L imprenditore è tenuto ad adottare nell esercizio dell impresa le misure che, secondo la particolarità

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI: LO STRESS LAVORO CORRELATO (Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81) SEMINARIO CONFINDUSTRIA Roma, 11 dicembre 2008

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI: LO STRESS LAVORO CORRELATO (Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81) SEMINARIO CONFINDUSTRIA Roma, 11 dicembre 2008 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI: LO STRESS LAVORO CORRELATO (Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81) SEMINARIO CONFINDUSTRIA Roma, 11 dicembre 2008 La valutazione del rischio stress lavoro correlato questioni

Dettagli

Il manuale per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato

Il manuale per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato Il manuale per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato Benedetta Persechino INAIL Dipartimento Medicina del Lavoro ex ISPESL Bologna, 5 maggio 2011 DIBATTITO/RICERCA/ PROPOSTE METODOLOGICHE

Dettagli

Stress - Panorama legislativo

Stress - Panorama legislativo Lo Stress lavoro-correlato La valutazione del rischio stress lavoro correlato Stress - Panorama legislativo Accordo- quadro Europeo 8 ottobre 2004 Art. 28 del D.Lgs. n.81/2008 Valutazione del rischio stress

Dettagli

I convegno regionale su Stress Lavoro Correlato: Nuove Normative, Valutazione e Intervento nelle aziende e Istituzioni

I convegno regionale su Stress Lavoro Correlato: Nuove Normative, Valutazione e Intervento nelle aziende e Istituzioni I convegno regionale su Stress Lavoro Correlato: Nuove Normative, Valutazione e Intervento nelle aziende e Istituzioni Valutazione dello Stress L. C. A cura della Dott.ssa Broccolini Oriana Psicologa-psicoterapeuta

Dettagli

Valutazione del rischio stress lavoro-correlato: le migliori prassi

Valutazione del rischio stress lavoro-correlato: le migliori prassi Convegno Il benessere organizzativo: esperienze e buone prassi nella gestione dello stress lavoro correlato in Italia Valutazione del rischio stress lavoro-correlato: le migliori prassi Carlo Bisio Psicologo

Dettagli

Il rischio stress-lavoro correlato: risultati della valutazione del rischio su un campione di scuole trentine

Il rischio stress-lavoro correlato: risultati della valutazione del rischio su un campione di scuole trentine Chiara Vicario Il rischio stress-lavoro correlato: risultati della valutazione del rischio su un campione di scuole trentine Mansioni note in letteratura Documento di consenso sullo stress SIMLII (2005)

Dettagli

CHECKLIST INDICATORI STRESS LAVORO CORRELATO

CHECKLIST INDICATORI STRESS LAVORO CORRELATO Timbro azienda: CHECKLIST INDICATORI STRESS LAVORO CORRELATO IL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO Pagina FASE - VALUTAZIONE INDICATORI OGGETTIVI STRESS LAVORO CORRELATO Pagina FASE IDENTIFICAZIONE DELLE

Dettagli

Valutazione dello Stress Lavoro Correlato: cosa fare se

Valutazione dello Stress Lavoro Correlato: cosa fare se Valutazione dello Stress Lavoro Correlato: cosa fare se I suggerimenti che seguono fanno riferimento al documento regionale Decreto Direzione Generale Sanità Regione Lombardia n 10611 del.15/11/2011 -

Dettagli

METODOLOGIA PER L INDAGINE E LA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO

METODOLOGIA PER L INDAGINE E LA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO L articolo 28 del Decreto Legislativo n 81/2008 introduce l obbligo per il Datore di Lavoro di valutare, insieme agli altri rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori,

Dettagli

PERCORSO DI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. Spisal ULSS 18 Rovigo dott.ssa Mara Cristofori

PERCORSO DI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. Spisal ULSS 18 Rovigo dott.ssa Mara Cristofori PERCORSO DI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO Spisal ULSS 18 Rovigo dott.ssa Mara Cristofori Il percorso di valutazione 1 FASE Coinvolgimento dei dirigenti Azioni comunicative e informative Analisi

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

TRASFORMARE. Microcosmos VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO UN OBBLIGO DI LEGGE IN UN OPPORTUNITÀ PER L AZIENDA E PER I LAVORATORI

TRASFORMARE. Microcosmos VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO UN OBBLIGO DI LEGGE IN UN OPPORTUNITÀ PER L AZIENDA E PER I LAVORATORI Microcosmos Microcosmos Srl VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO TRASFORMARE UN OBBLIGO DI LEGGE IN UN OPPORTUNITÀ PER L AZIENDA E PER I LAVORATORI Testo Unico Sicurezza - Art. 28 DL 81/2008 L art.

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1

VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1 VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1 INDICE Premessa Le fasi del progetto di valutazione Indagine e divulgazione dei dati (Fase

Dettagli

Benessere Organizzativo Interventi di promozione della salute e del benessere psicofisico nelle organizzazioni

Benessere Organizzativo Interventi di promozione della salute e del benessere psicofisico nelle organizzazioni Pagina 1 di 6 Interventi di promozione della salute e del benessere psicofisico nelle organizzazioni Proposto nel 1981, il termine benessere sul luogo di lavoro indica non solo l assenza di malattia o

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Seminario Stress lavoro correlato: Indicazioni operative. Obblighi normativi. Viganò Giancarlo Direttore Servizio PSAL - ASL Sondrio

Seminario Stress lavoro correlato: Indicazioni operative. Obblighi normativi. Viganò Giancarlo Direttore Servizio PSAL - ASL Sondrio Seminario Stress lavoro correlato: Indicazioni operative Obblighi normativi Viganò Giancarlo Direttore Servizio PSAL - ASL Sondrio Stress lavoro correlato Tema di attualità Incidenza elevata Cambiamento

Dettagli

Lavoro e rischi psicosociali

Lavoro e rischi psicosociali Lavoro e rischi psicosociali Stress, Burn out, Mobbing Valeria Perrucci Psicologa, Formatrice Insieme delle variabili organizzative, gestionali, ambientali e relazionali che possono causare un danno psicologico,

Dettagli

CONCETTI E DEFINIZIONI

CONCETTI E DEFINIZIONI Contenuti del DVR CONCETTI E DEFINIZIONI Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell organizzazione in cui essi prestano la propria

Dettagli

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO FASE -VALUTAZIONE INDICATORI OGGETTIVI STRESS LAVORO CORRELATO La valutazione dello stress lavoro correlato prevede la compilazione di una Check

Dettagli

Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE

Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE L art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008 sulla sicurezza e salute

Dettagli

ESPERIENZA DELLA AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

ESPERIENZA DELLA AZIENDA ULSS 20 DI VERONA ORDINE DEGLI PSICOLOGI DEL VENETO Convegno ESPERIENZA DELLA AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Metodo per la valutazione dello stress lavoro correlato Dr.ssa Antonia Ballottin Psicologo del Lavoro Spisal Ulss 20

Dettagli

FASE 1 -VALUTAZIONE INDICATORI OGGETTIVI STRESS LAVORO CORRELATO

FASE 1 -VALUTAZIONE INDICATORI OGGETTIVI STRESS LAVORO CORRELATO FASE -VALUTAZIONE INDICATORI OGGETTIVI STRESS LAVORO CORRELATO La valutazione dello stress lavoro correlato prevede la compilazione di una Check che identifica la condizione di rischio BASSO MEDIO ALTO

Dettagli

GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO

GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO Quello che un datore di lavoro deve sapere per effettuare una corretta valutazione dello stress lavoro correlato STRESS LAVORO CORRELATO: di cosa si

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciano a SCUOLA STRESS LAVORO-CORRELATO

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciano a SCUOLA STRESS LAVORO-CORRELATO LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciano a SCUOLA STRESS LAVORO-CORRELATO COSA E LO STRESS Lo stress è una risposta naturale dell organismo che permette di affrontare situazioni percepite come problematiche

Dettagli

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it L Ordine degli Psicologi del Veneto ed il processo di valutazione del rischio stress nella prospettiva delle azioni di miglioramento e lo sviluppo del benessere organizzativo. Andrea Petromilli Ordine

Dettagli

La valutazione del rischio con metodi soggettivi

La valutazione del rischio con metodi soggettivi Cos è la valutazione dello stress lavoro-correlato La professionalità dello psicologo per la valutazione del rischio Milano, 4 novembre 2010 La valutazione del rischio con metodi soggettivi Psicologo della

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO LINEE OPERATIVE PER LE PICCOLE IMPRESE

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO LINEE OPERATIVE PER LE PICCOLE IMPRESE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO LINEE OPERATIVE PER LE PICCOLE IMPRESE Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs n.81/2008 Verona, Gennaio 2011 Gruppo Coordinato

Dettagli

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare

Dettagli

Stress lavoro correlato tra prevenzione e danno alla salute

Stress lavoro correlato tra prevenzione e danno alla salute Associazione Italiana Benessere e Lavoro Associazione di Psicologia delle Organizzazioni e del Lavoro In Sicurezza Stress lavoro correlato tra prevenzione e danno alla salute Aspetti normativi e giuridici

Dettagli

Dallo stress lavoro correlato allo sviluppo delle persone

Dallo stress lavoro correlato allo sviluppo delle persone Dallo stress lavoro correlato allo sviluppo delle persone A cura di: Prof.ssa Laura Borgogni Ordinario di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni Facoltà di Medicina e Psicologia 15 luglio 2011 COSA

Dettagli

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 LE PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE PICCOLE IMPRESE Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 (Ma anche dall

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

Catalogo Corsi Benessere Organizzativo. 2 di 9

Catalogo Corsi Benessere Organizzativo. 2 di 9 Via Frascineto, 88 - Roma Tel 06 72394672 Fax 06 7233532 www.ecoconsultsrl.com Catalogo Corsi ALLEGATO 1 di 9 La Formazione è utile quando si occupa dei problemi quotidiani delle persone che lavorano.

Dettagli

Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi

Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n

Dettagli

RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE

RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE DR.SSA GIULIANA GIAMPIERI Psicologa e Psicoterapeuta Azienda USL di Rieti Gruppo di lavoro per la valutazione del rischio psicosociale RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE

Dettagli

Questionario di interessi professionali Q.I.P.

Questionario di interessi professionali Q.I.P. Questionario di interessi professionali Q.I.P. Gli interessi professionali Nella vita di una persona, la scelta del percorso formativo e della professione rappresentano momenti importanti e significativi.

Dettagli

Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane

Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane Premessa Nell ambito della gestione delle Risorse Umane, EBC Consulting si affianca alle Aziende nel mettere a punto strumenti e processi coerenti

Dettagli

La valutazione rischio stress lavoro correlato nell Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona: le tappe e gli attori del percorso

La valutazione rischio stress lavoro correlato nell Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona: le tappe e gli attori del percorso Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona La valutazione rischio stress lavoro correlato nell Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona: le tappe e gli attori del percorso Cinzia Biondani

Dettagli

LA VALUTAZIONE DELL ATTIVITA del CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

LA VALUTAZIONE DELL ATTIVITA del CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE LA VALUTAZIONE DELL ATTIVITA del CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Università Bocconi 30 gennaio 2006 Ordine Dottori Commercialisti 1 IL CUORE, LA MENTE, LA TUTELA Se i manager fanno muovere la macchina organizzativa,

Dettagli

Piano Mirato di Prevenzione

Piano Mirato di Prevenzione Da restituire entro il 31 marzo 2016 per posta o mail a: ASL di Como - Dipartimento di Prevenzione Medica Servizio Prevenzione Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Via Castelnuovo, 1 22100 Como (CO) e-mail:

Dettagli

IL MOBBING. Alcune considerazioni per inquadrare il problema anche alla luce delle normative su salute e sicurezza sul lavoro

IL MOBBING. Alcune considerazioni per inquadrare il problema anche alla luce delle normative su salute e sicurezza sul lavoro IL MOBBING Alcune considerazioni per inquadrare il problema anche alla luce delle normative su salute e sicurezza sul lavoro Paola Cenni GdL: Mobbing and Diversity Management Comitato Pari Opportunità,

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

COMUNE DI MONTESPERTOLI

COMUNE DI MONTESPERTOLI OGGETTO: Questionario sul benessere organizzativo 2012 - Report Il presente documento è finalizzato all analisi dei dati scaturiti dalla compilazione dei questionari in oggetto, da parte dei dipendenti

Dettagli

Il rischio stress lavoro-correlato nel settore metalmeccanico: l opinione dei rappresentanti sindacali

Il rischio stress lavoro-correlato nel settore metalmeccanico: l opinione dei rappresentanti sindacali Il rischio stress lavoro-correlato nel settore metalmeccanico: l opinione dei rappresentanti sindacali Gruppo di ricerca: Daniele Di Nunzio Laura Barnaba Eliana Como Giuliano Ferrucci Roma, 31 Marzo 2015

Dettagli

2010000009285/AG DLgs 81/2008: valutazione relativa ai rischi da stress lavoro-correlato. LORO SEDI

2010000009285/AG DLgs 81/2008: valutazione relativa ai rischi da stress lavoro-correlato. LORO SEDI Roma 22/12/2010 Ufficio: Prot.: Oggetto: DIR/ES 2010000009285/AG DLgs 81/2008: valutazione relativa ai rischi da stress lavoro-correlato. Circolare n. 7636 SS AI PRESIDENTI DEGLI ORDINI DEI FARMACISTI

Dettagli

Stress lavoro-correlato: le novità della guida operativa

Stress lavoro-correlato: le novità della guida operativa INCONTRO TECNICO GRATUITO Stress lavoro-correlato: le novità della guida operativa Treviso, 17 giugno 2010 Oggi parleremo di: Principali riferimenti normativi e presentazione dell accordo quadro europeo

Dettagli

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Stress Lavoro-Correlato e Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Obiettivi Rilevare il livello di benessere percepito dai lavoratori attraverso

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

NEAT??? Peif 3.4??? Peif 3.5???...??? Stress lavoro correlato

NEAT??? Peif 3.4??? Peif 3.5???...??? Stress lavoro correlato NEAT??? Peif 3.4??? Peif 3.5???...??? Stress lavoro correlato STRESS - DEFINIZIONE RISPOSTA DELL ORGANISMO AD OGNI TIPO DI SOLLECITAZIONE In linea generale identifica una condizione in cui l individuo

Dettagli

PROGETTO DI INTEGRAZIONE FRA SISTEMI DI GESTIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE DEL VENETO SUL TEMA SALUTA E SICUREZZA

PROGETTO DI INTEGRAZIONE FRA SISTEMI DI GESTIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE DEL VENETO SUL TEMA SALUTA E SICUREZZA Verona, 15 dicembre 2008 PROGETTO DI INTEGRAZIONE FRA SISTEMI DI GESTIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE DEL VENETO SUL TEMA SALUTA E SICUREZZA Risultati di implementazione del modello Sistemi di Gestione per

Dettagli

11 marzo 2014. dott.ssa Maria Bellan Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro AULSS 6 Vicenza

11 marzo 2014. dott.ssa Maria Bellan Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro AULSS 6 Vicenza VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO: IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE 11 marzo 2014 dott.ssa Maria Bellan Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro AULSS 6 Vicenza VDR

Dettagli

FORUM HR 2014 BANCHE E RISORSE UMANE APPLICAZIONI DI MANAGEMENT POSITIVO COME INTEGRAZIONE DI OPPORTUNITÀ E OBBLIGHI

FORUM HR 2014 BANCHE E RISORSE UMANE APPLICAZIONI DI MANAGEMENT POSITIVO COME INTEGRAZIONE DI OPPORTUNITÀ E OBBLIGHI FORUM HR 2014 BANCHE E RISORSE UMANE APPLICAZIONI DI MANAGEMENT POSITIVO COME INTEGRAZIONE DI OPPORTUNITÀ E OBBLIGHI Mario Giuseppe Napoli, Responsabile Risorse Umane, Gruppo UBI Banca Roma, Palazzo Altieri,19

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA NELLE REALTA DELLE COOPERATIVE SOCIALI

L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA NELLE REALTA DELLE COOPERATIVE SOCIALI L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA NELLE REALTA DELLE COOPERATIVE SOCIALI 1 INDICE Agenzia Formativa Certificata DAS UK 1. Premesse pag. 3 2. Obiettivi dell indagine pag. 4 3. Metodologia pag. 5 4. Alcuni

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ART. 17 e 28 D. LGS. 81/08

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ART. 17 e 28 D. LGS. 81/08 DOCUMENTO DI ART. 17 e 28 D. LGS. 81/08 MCDONALD S AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO RIFERIMENTI: D. Lgs. 9 Aprile

Dettagli

SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE RSPP MC PREPOSTO RLS DL AGG.TO N DATA REDATTO DA: VISTO DA: VERIFICATO DA: VISTO DA: VALIDATO DA: FILE: ELABORAZIONE

SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE RSPP MC PREPOSTO RLS DL AGG.TO N DATA REDATTO DA: VISTO DA: VERIFICATO DA: VISTO DA: VALIDATO DA: FILE: ELABORAZIONE CITTÀ DI ALESSANDRIA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PIAZZA DELLA LIBERTÀ N. 1 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Art. 28 comma 1, 1bis e art. 29, D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Circolare Ministero del

Dettagli

Documento di approfondimento. Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola

Documento di approfondimento. Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola Documento di approfondimento Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO E BENESSERE ORGANIZZATIVO NELLA SCUOLA Il Decreto

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

Seminario su D.Lgs.81/08

Seminario su D.Lgs.81/08 Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

Obiettivi, contenuti, durata dei corsi per le specifiche categorie di destinatari prioritari SCHEDA A - LAVORATORI STRANIERI

Obiettivi, contenuti, durata dei corsi per le specifiche categorie di destinatari prioritari SCHEDA A - LAVORATORI STRANIERI Allegato 1 Obiettivi, contenuti, durata dei corsi per le specifiche categorie di destinatari prioritari SCHEDA A - LAVORATORI STRANIERI Obiettivi specifici Contribuire alla riduzione degli infortuni dei

Dettagli

Napoli, 9 aprile 2010. Il contrasto delle patologie femminili nel mercato del lavoro - azioni e prospettive tra le parti sociali

Napoli, 9 aprile 2010. Il contrasto delle patologie femminili nel mercato del lavoro - azioni e prospettive tra le parti sociali Napoli, 9 aprile 2010 Il contrasto delle patologie femminili nel mercato del lavoro - azioni e prospettive tra le parti sociali RSA / RLS Norme principali di riferimento Art. 3-32-35-41 della Costituzione

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

La sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Regione Toscana

La sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Regione Toscana La sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Regione Toscana Consultazione e partecipazione degli RLS D.Lgs. 626/94 Ruolo RLS Introduce novità per la tutela del lavoratore che ha adesso anche maggiori

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di

Dettagli

STRESS LAVORO CORRELATO

STRESS LAVORO CORRELATO ENTE PARCO ANTOLA SERVIZIO PERSONALE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Art. 28, comma 1-bis, e art. 29, D.Lgs.vo 81/2008 e s.m.i. Circolare Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 23692 del

Dettagli

Forum HR 2013 Banche e Risorse Umane Il cambiamento nella cultura del lavoro Roma, 7-8 maggio 2013, Palazzo Altieri SISTEMI ANTIFRAGILI

Forum HR 2013 Banche e Risorse Umane Il cambiamento nella cultura del lavoro Roma, 7-8 maggio 2013, Palazzo Altieri SISTEMI ANTIFRAGILI Forum HR 2013 Banche e Risorse Umane Il cambiamento nella cultura del lavoro Roma, 7-8 maggio 2013, Palazzo Altieri SISTEMI ANTIFRAGILI di NICOLA ALBERTO DE CARLO Professore Ordinario all Università di

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO AGGIORNAMENTO ANNO 2012 L art. 28, comma 1, del D. Lgs. 81/08 prevede che la valutazione dei rischi coinvolga tutti i rischi per la sicurezza

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

SINTEMA. Servizi di consulenza per la sicurezza sul lavoro.

SINTEMA. Servizi di consulenza per la sicurezza sul lavoro. Servizi di consulenza per la sicurezza sul lavoro. L uomo e le sue scelte sono al centro della sicurezza La Società SINTEMA è una società costituita da un pool di professionisti altamente specializzati

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

Lunedì 15 aprile 2013. «SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (D.Lgs.81/08 e s.m.i.) PER GLI STUDI PROFESSIONALI»

Lunedì 15 aprile 2013. «SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (D.Lgs.81/08 e s.m.i.) PER GLI STUDI PROFESSIONALI» Lunedì 15 aprile 2013 «SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (D.Lgs.81/08 e s.m.i.) PER GLI STUDI PROFESSIONALI» Prof. ing. Guido Cassella Esse Ti Esse srl via Armistizio 135 - Padova PROGRAMMA - L'organizzazione

Dettagli

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi

Dettagli

CONVEGNO UIL-SGK Bolzano, 27-02-2015. Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro correlato: la metodologia INAIL

CONVEGNO UIL-SGK Bolzano, 27-02-2015. Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro correlato: la metodologia INAIL CONVEGNO UIL-SGK Bolzano, 27-02-2015 Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro correlato: la metodologia INAIL CASI DI MALATTIA DA STRESS LAVORO CORRELATO 4000 denunce all INAIL negli ultimi

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità

Dettagli

MISURA DELLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE

MISURA DELLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE 08/02/2011 Pag. 1 di 6 MISURA DELLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4. RESPONSABILITÀ... 2 5.

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

Nuove regole per la formazione. lavoratori preposti dirigenti

Nuove regole per la formazione. lavoratori preposti dirigenti Nuove regole per la formazione lavoratori preposti dirigenti 1 Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA. Facoltà di Psicologia

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA. Facoltà di Psicologia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA Facoltà di Psicologia Corso di laurea interclasse in Comunicazione e Psicologia Laurea in comunicazione (L-20) Laurea in psicologia (L-24) DESCRIZIONE E' istituito

Dettagli

Fonti e forme di disagio psicologico di

Fonti e forme di disagio psicologico di LA MEDICINA D URGENZA TRA MENTE E CORPO Giornate di Studio Milano 7 8 9 Giugno 2012 Cripta Aula Magna Università Cattolica del Sacro Cuore Fonti e forme di disagio psicologico di medici e infermieri in

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane. www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione

Dettagli

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,

Dettagli

Il Contributo Specifico del Medico Competente alla Valutazione dei Rischi. VI Congresso Nazionale SMIPG Pisa, 5 Novembre 2010

Il Contributo Specifico del Medico Competente alla Valutazione dei Rischi. VI Congresso Nazionale SMIPG Pisa, 5 Novembre 2010 Il Contributo Specifico del Medico Competente alla Valutazione dei Rischi VI Congresso Nazionale SMIPG Pisa, 5 Novembre 2010 L'art. 25 c.1 p. a del D.Lgs 81/08 sancisce l'obbligo di collaborazione alla

Dettagli