L essenza del tragico Percorsi didattici sul teatro greco antico (parte V) di Cristiano Scagliarini

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1 Il teatro greco: esperienze da un TFA L essenza del tragico Percorsi didattici sul teatro greco antico (parte V) di Cristiano Scagliarini Prima di riprendere il discorso per affrontare gli aspetti relativi alla valutazione formativa (V.F.) delle competenze per la lettura di un testo letterario, si deve considerare che questo, per la sua natura polisemica, è aperto a una pluralità di chiavi di accesso; in qualche misura difficilmente quantificabile, ma certamente non trascurabile né esigua, queste sono riferite alla sfera individuale e soggettiva e alla capacità che ciascuno ha di interagire con il testo stesso, non solo sul piano cognitivo e razionale, ma anche su quello emotivo ed empatico. Occorre dunque chiedersi: come si può valutare il piacere di leggere? E, d altro canto, questo piacere può essere ritenuto ininfluente, quando si vuole verificare la competenza letteraria di uno studente? Sono sufficienti queste semplici domande per rendersi conto di come la valutazione su una competenza che si estende nel triennio conclusivo della scuola superiore, che vede interagire tante diverse abilità e chiama in causa molteplici ambiti di interdisciplinarietà, che chiede continue inferenze ed ammicca ad esperienze culturali e non, scolastiche ed extrascolastiche, non possa essere data dalla somma di tanti indicatori in una scheda di valutazione sommativa, ma debba fare riferimento ad un percorso volto ad una valutazione formativa. LA VALUTAZIONE FORMATIVA Va intesa come uno stimolo e un incitamento agli studenti a favorire, attraverso ciò che apprendono, lo sviluppo della propria cultura e, in tal senso, può assumere anche l aspetto di una valutazione orientativa, in quanto porta ad una realistica costatazione del concetto di sé da mettere in gioco in vista delle scelte future di studio e professionali. Nell avviare una riflessione sugli aspetti formativi della valutazione delle competenze letterarie, non si può prescindere da un attenta considerazione delle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per il liceo classico, in particolare per quanto attiene all insegnamento del greco. A proposito del teatro ateniese del V secolo, si mantiene la tradizionale bipartizione che ne suddivide lo studio nel secondo anno del secondo biennio (IV anno) all interno dello svolgimento della storia della letteratura, mentre nel quinto anno continua a comprenderlo tra gli autori da tradurre: La lettura in lingua originale degli autori si indirizzerà su una tragedia integrale (integrando con parti lette in traduzione quanto non letto in lingua originale) 1

2 oppure su un antologia di una o più tragedie di età classica (Eschilo, Sofocle, Euripide). Si auspica la lettura metrica del trimetro giambico. Pur tenendo conto di queste indicazioni di percorso, si può tentare di rimodulare lo studio del teatro greco spostando l attenzione sulla domanda del QUANDO. L ipotesi qui formulata è infatti volta a un superamento della scansione temporale tradizionale, per uno studio che colga i diversi aspetti connessi alla lettura del testo teatrale in modo sincronico, lungo l arco dell ultimo biennio del liceo. In concreto, si propone di dividere lo studio in quattro grandi unità didattiche che presentano in successione la trattazione complessiva della drammaturgia di Eschilo, Sofocle, Aristofane ed Euripide. Il percorso è preceduto da un modulo introduttivo nel quale si espongono le caratteristiche del teatro tragico e di quello comico, soffermandosi anche sul complesso tema delle origini della tragedia e della commedia. Si identifica inoltre un macrotema comune (es. Uomini e dei nel teatro ateniese del V secolo) al quale si porrà costante attenzione durante tutte le fasi di svolgimento del programma. Ciascuna unità didattica comprende tutti gli aspetti previsti dalle Indicazioni Nazionali: 1. una conoscenza generale dell autore e dell opera, anche in riferimento al contesto ateniese e alla tematica prescelta; 2. la lettura integrale di un buon numero di tragedie in traduzione, delle quali una esemplarmente commentata dal docente e altre affidate alla lettura individuale o al lavoro e alla presentazione di gruppo (anche in questo caso, privilegiando quei passi riferibili al tema prescelto); 3. lettura metrica, analisi, traduzione e commento di un congruo numero (circa 100/150) di versi scelti da un opera o da un antologia di testi dell autore 1. 1 A solo titolo esemplificativo, si può ipotizzare il seguente percorso: Eschilo, Orestea: lettura preventiva del testo da parte degli studenti e analisi paradigmatica svolta dal docente; lettura preventiva di due a scelta tra le seguenti tragedie: Persiani, Sette contro Tebe, Prometeo Incatenato e Supplici; successivamente, due studenti a turno organizzano la presentazione alla classe di una tragedia e ne discutono con i loro compagni che hanno scelto di leggere quello stesso testo. L obiettivo, oggetto di valutazione formativa, è suscitare interesse alla lettura del testo in chi non lo aveva compreso tra le proprie scelte. Sofocle, Edipo re: lettura preventiva del testo da parte degli studenti e analisi paradigmatica svolta dal docente; lettura preventiva di due a scelta tra le seguenti tragedie: Antigone o Elettra; Aiace o Filottete (stesse modalità di presentazione in classe, evidenziate per il teatro eschileo). Aristofane, Nuvole: lettura preventiva del testo da parte degli studenti e analisi paradigmatica svolta dal docente; lettura preventiva di due a scelta tra le seguenti commedie: Acarnesi, Uccelli, Rane, Ecclesiazuse (stesse modalità di presentazione in classe, evidenziate per il teatro eschileo). Lo studio di Aristofane precede quello di Euripide e si svolge all inizio del quinto anno, sia per dare il dovuto spazio al teatro comico, spesso troppo trascurato, sia per consentire di riagganciare lo svolgimento diacronico del programma di letteratura del quinto anno del liceo, proseguendo con la trattazione del teatro menandreo e dell ellenismo. Euripide, Medea: lettura preventiva del testo da parte degli studenti e analisi paradigmatica svolta dal docente; lettura preventiva di due a scelta tra le seguenti tragedie: Ippolito coronato, Troiane, Elena, Baccanti (stesse modalità di presentazione in classe, evidenziate per il teatro eschileo). Durante tutto il percorso, la lettura dei testi sarà accompagnata dalla visione diretta di spettacoli previsti nei cartelloni teatrali dell anno e/o di DVD di importanti allestimenti di tragedie, considerati ormai dei classici, ma anche di trasposizioni per il cinema. Ove possibile, si prevede la partecipazione, al termine del quarto anno, alle rappresentazioni 2

3 Nella riflessione portata avanti in queste introduzioni che precedono i saggi sul teatro greco, siamo giunti, al termine del precedente intervento, ad un punto nodale: Come valutare le conoscenze e, soprattutto, le competenze che si acquisiscono con il procedere dello studio? Pensare che la costruzione di efficaci tassonomie possa consentire di valutare i processi cognitivi degli studenti è un illusione ormai superata, rispetto alla quale occorre ribadire l unitarietà della conoscenza: conoscere non è il frutto di una successione di azioni, non si conosce senza scoprire qualcosa che acquisti un senso per chi apprende. Per conoscere, non basta osservare, occorre accorgersi; non basta intuire, senza verificare e infine capire. Inquadrato così, l argomento necessita ancora di un ulteriore premessa: l approfondimento del teatro e della tragedia greca attraversa il biennio conclusivo del percorso liceale e investe vari ambiti dello studio del greco, da quello storico letterario nel quarto anno a quello esegetico e interpretativo del testo, nel quinto anno. Un campo di osservazione, come si vede, molto esteso, sicuramente complesso nei processi di valutazione sia sommativi che formativi. Ma andiamo con ordine. Ovviamente, sin dall inizio del quarto anno gli studenti dovranno essere consapevoli che il tema prescelto, con la traduzione dei testi ad esso riferiti per ogni autore e la conoscenza e lettura in traduzione delle tragedie da cui sono tratti costituisce parte integrante del programma per l Esame di Stato. La proposta intende valorizzare le opportunità offerte dallo studio del teatro greco che, proprio perché articolato sull arco di un biennio, consente di eseguire un costante monitoraggio del processo di apprendimento nel suo progressivo attuarsi e di tenere memoria delle esperienze precedentemente realizzate, per valorizzarle e farne il trampolino di nuovi apprendimenti. Accanto alla valutazione curricolare in itinere, l osservazione di lungo periodo e la rilevazione della crescita formativa consente la costruzione di un Portfolio delle competenze letterarie che tenga conto anche di momenti di autovalutazione, di valutazione comparata dei docenti delle diverse discipline letterarie, ma anche dei docenti con lo studente. Se è vero come è vero che leggere è vivere, occorre che la scuola cominci a considerare e a valutare le competenze per vivere. Esse infatti possono essere osservate, opportunamente registrate e confluire in un profilo che viene costruendosi giorno per giorno nel lavoro scolastico. Si può dunque pensare alla costruzione di un curricolo di dipartimento per la letteratura che tenga conto delle diverse attività culturali e delle metodologie funzionali al raggiungimento dei singoli obiettivi di apprendimento (di volta in volta letterari, testuali, interpretativi, lessicali) per arrivare a identificare e a valutare i traguardi finali del percorso. Ovviamente di un curricolo così ipotizzato, quello sul teatro greco sarebbe solo uno dei percorsi possibili e tuttavia, a mio avviso, davvero esemplare sul piano del metodo e per l individuazione di procedure per la V.F. teatrali dell INDA nel teatro greco di Siracusa. Infine, si curerà il confronto con testi del teatro moderno e contemporaneo che rileggono, riproponendole con diverse chiavi di lettura, le tragedie e le commedie antiche. 3

4 Basta solo considerare, ad esempio, le Competenze chiave di cittadinanza, per riuscire a formulare delle ipotesi. Così, a proposito delle competenze che hanno carattere più propriamente metodologico, lo studio della tragedia è riferibile al RISOLVERE PROBLEMI, nel momento in cui elabora e verifica strategie di comprensione del testo; al tempo stesso studiare il teatro implica la competenza (sia nei suoi aspetti linguistici che letterari) nell ACQUISIRE E INTERPRETARE LE INFORMAZIONI, attraverso la partecipazione alla lezione in classe e l approfondimento nello studio individuale a casa nel pomeriggio; quella del PROGETTARE intesa come elaborazione di un modello efficace per l interpretazione e la traduzione del testo che al tempo stesso sappia INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI, all interno di due o più tragedie dello stesso autore, ma anche di un mito trattato dai tre differenti tragici, un analisi dell evoluzione semantica del lessico tragico, un confronto con i contemporanei autori greci di altri generi letterari, con la filosofia e, infine, un approccio trans-disciplinare con le altre letterature; insomma, in una sintesi finale, le molteplici possibilità qui presentate ed altre che ciascuno potrà individuare nella propria esperienza didattica, portano alla competenza metodologicamente più alta, quella cioè dell IMPARARE A IMPARARE, intesa come processo sempre in fieri e sempre da riconsiderare da differenti e nuove prospettive. Anche nell ambito delle competenze di relazione e interazione, lo studio e la rielaborazione di testi letti e approfonditi porta ad AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE, spendendo, ove si voglia, le proprie intuizioni mentali ben oltre l esecuzione del semplice lavoro di traduzione richiesto; viene valorizzata anche la competenza del COMUNICARE intesa come capacità di esposizione di argomenti, ma anche come formulazione di domande di senso e ricerca di risposte pertinenti; infine è investita la competenza del COLLABORARE E PARTECIPARE con interventi frequenti nel dialogo di classe e con apertura al confronto e allo scambio delle opinioni. Si può dunque a ragione sostenere che, grazie ad un percorso di long learning sul teatro greco negli ultimi due anni del triennio, possono essere progressivamente consolidati e conseguiti gli obiettivi formativi in uscita, proprio perché l esercizio di analisi e penetrazione del testo, arricchito da una matura educazione linguistica, dagli apporti dello studio retorico-stilistico e coniugato con la lezione storico-critica delle altre discipline del curricolo, dovrebbe condurre progressivamente l alunno al possesso di quella civiltà e cultura greca in grado di offrirgli, insieme con la consapevolezza dei fatti della storia, le ragioni più profonde della sua personale appartenenza ad esso. Da quanto fin qui esposto per il teatro greco, mi sembra che, sulla base del modello di Scheda di valutazione delle competenze per l analisi del testo letterario (vedi PARTE IV, ALLEGATO 1), anche per gli aspetti inerenti la valutazione formativa, si può provare ad elaborare un Portfolio delle competenze per l analisi del testo letterario (ALLEGATO 1) articolato in due differenti aree, quella dell elaborazione personale e quella della rielaborazione condivisa, all interno delle quali comprendere quattro verbi che costituiscono gli Indicatori di competenza: riconoscere, esprimere, costruire, condividere. Anche in questo caso, i descrittori di ciascun verbo sono costruiti per singole enunciazioni, ciascuna delle quali rappresenta un particolare aspetto della competenza a cui il verbo fa riferimento. 4

5 Resta ancora una domanda, forse la vera domanda: come usare una scheda come quella proposta e, soprattutto, a cosa serve, dal momento che essa non determina né vuole determinare, ma solo concorrere alla definizione di un voto spendibile nella valutazione curricolare? Per prima cosa, nel considerare la letteratura uno strumento insostituibile per interpretare il mondo, si risponde alla domanda di senso degli studenti in merito al proprio insegnamento e in tal modo si rinsalda il patto educativo tra docenti e discenti. Ogni insegnante insegna a partire da uno stile che lo contraddistingue. ( ) Lo stile è il rapporto che l insegnante sa stabilire con ciò che insegna a partire dalla singolarità della sua esistenza e del suo desiderio di sapere 2. Inoltre, la possibilità di costruire percorsi letterari interdisciplinari aiuta ad acquisire il senso della complessità e a ricercare nuovi e più personalizzati metodi di studio. Nel favorire la capacità di esprimere le reazioni derivate dalla lettura di un testo, si educa lo studente a valorizzare le proprie emozioni nel processo di conoscenza e costruzione di se stesso, favorendo al tempo stesso l erotica dell insegnamento che ogni percorso scolastico deve avere tra i suoi primari obiettivi. Un secondo aspetto, riguarda l autovalutazione, intesa come partecipazione attiva dello studente a prendere in esame tutti gli aspetti relativi ai propri processi di apprendimento, per esprimere su di essi un opinione e formulare un giudizio. La V.F. delle competenze è necessariamente dinamica. Il Portfolio è dunque uno strumento aperto che segue lo studente nell arco del triennio 3. Infine l attenzione rivolta ad una V.F. delle competenze ci ricorda i rischi connessi all equiparazione dell apprendimento ai principi della prestazione e la letteratura ci permette di rivendicare che ci sono aspetti, percorsi, relazioni che non devono essere quantificati, ma che servono solo a produrre desideri. È quella che Recalcati (op. cit. pg. 149) chiama la vite storta, il desiderio di apprendimento singolare e personale che la scuola dovrebbe riconoscere ad ogni studente. La letteratura è questa vite storta: essa ci insegna che il bello non serve a nulla, ma senza di esso non si vive; ci ricorda che non c è progresso senza l incontro e la condivisione tra generazioni diverse; ci educa al confronto con l altro, in una visione democratica e plurale della vita e della convivenza tra gli uomini; infine, nel rinnovarsi ogni giorno, attraverso percorsi che sanno 2 M. Recalcati, L ora di lezione, Einaudi, Torino, Nel suo libro, l autore prova ad indicare la strada di una scuola che, prendendo atto dell impossibilità (in una società complessa come la nostra) di sapere tutto il sapere, faccia proprio del confronto attivo con tale limite e tale impossibilità l elemento più autentico del proprio insegnamento. Traggo dal suo testo molte delle idee che presento in questa mia conclusione. 3 Nel Portfolio, accanto agli elementi ricavati dalle prove per la V.S. delle competenze, si raccolgono non solo le V.F. del docente, ma anche quelle dello studente e, in senso più lato, dei docenti di materie umanistico-letterarie del Consiglio di classe, le valutazioni svolte dai compagni di classe sui singoli lavori presentati dallo studente e, infine, quelle che si riferiscono al vasto ambito formativo extrascolastico. È importante che, con cadenza periodica (ad esempio, nel caso della proposta presentata sul teatro greco, prima di dare inizio allo studio di ciascun autore) vengano indicati, traendoli dai quattro verbi proposti, gli obiettivi, formulando per ciascuno di questi un giudizio, ricavato da un sufficiente numero d informazioni, per permettere di tenere memoria di cosa si è letto e di quali attività sono state realizzate. Bisogna inoltre stabilire criteri da utilizzare per valutare, nella definizione dei quali è bene coinvolgere gli studenti. 5

6 considerare l errore, la difficoltà, il fallimento come tappe ineludibili ed ineliminabili di ogni percorso di crescita, consente allo studente di raggiungere in modo responsabile e attivo, l approdo della propria formazione. Non ci sono numeri che possano valutare la vite storta ed è solo per questo che ogni mattina, con rinnovato entusiasmo e trepidazione, entriamo nelle nostre aule. ************************************************************ I due nuovi contributi presentati ci introducono nel teatro di Eschilo e lo fanno curando aspetti metodologicamente innovativi, al fine di suscitare l interesse e la partecipazione degli studenti. Nel suo Tra enigma e fortuna: il Prometeo incatenato e le sue interpretazioni, un approfondimento rivolto agli studenti del quarto anno, Pietro Mocciaro presenta un percorso didattico da svolgere a conclusione del ciclo di lezioni sul teatro eschileo, del quale si presuppone dunque la conoscenza. Attraverso la presentazione di alcune tra le diverse possibili interpretazioni della tragedia, si vuole affinare la sensibilità degli studenti circa la possibile coesistenza di differenti letture di un testo classico. L alterità in Eschilo: Greci e Persiani, scontro tra punti di vista: riprendendo uno dei temi classici del teatro greco, con il suo contributo, Felicia Logozzo vuole guidare gli studenti alla conoscenza degli aspetti politico-sociali dell universo eschileo, attraverso una lettura dei Persiani. Per fare questo si propone di favorire lo sviluppo di autonome capacità di analisi del testo, attraverso l individuazione delle peculiarità di strutturazione narrativa della tragedia, rispetto ad altre tipologie testuali antiche e moderne. 6

7 ALLEGATO 1 Portfolio delle competenze per l analisi del testo letterario Indicatori del Portfolio Descrizione degli indicatori del Portfolio Area dell elaborazione personale Area della rielaborazione condivisa Riconoscere Esprimere Costruire Condividere Nel dialogo con i testi: elabora progressivamente un proprio metodo di approccio alla lettura; ne riconosce il valore intrinseco, come risposta a un autonomo interesse e come fonte di ampliamento dell esperienza del mondo. Nell indagine delle emozioni provocate dalla lettura: sviluppa l empatia con il testo; distingue l approccio metodologico-critico da quello emotivo-espressivo, ma al tempo stesso ne coglie le correlazioni; riconduce a sintesi personale i diversi livelli di lettura e, in tal modo, affina il proprio gusto estetico. Attraverso l individuazione di possibili percorsi di lettura: interpreta il testo letto e trova soluzioni originali e creative per comunicare ciò che ha compreso; progetta autonomi itinerari di analisi e approfondimento, derivati da fondate connessioni fra il testo e la propria enciclopedia personale. Attraverso la comunicazione empatica: comunica efficacemente la propria esperienza di lettura; ascolta le osservazioni e i pareri degli altri rispetto ai testi letti, ne comprende le valutazioni, ne condivide le emozioni derivate dalla lettura; collabora nell individuare nuovi percorsi e nuove strategie di lettura. 7

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