L essenza del tragico Percorsi didattici sul teatro greco antico (parte V) di Cristiano Scagliarini
|
|
- Tommaso Milano
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il teatro greco: esperienze da un TFA L essenza del tragico Percorsi didattici sul teatro greco antico (parte V) di Cristiano Scagliarini Prima di riprendere il discorso per affrontare gli aspetti relativi alla valutazione formativa (V.F.) delle competenze per la lettura di un testo letterario, si deve considerare che questo, per la sua natura polisemica, è aperto a una pluralità di chiavi di accesso; in qualche misura difficilmente quantificabile, ma certamente non trascurabile né esigua, queste sono riferite alla sfera individuale e soggettiva e alla capacità che ciascuno ha di interagire con il testo stesso, non solo sul piano cognitivo e razionale, ma anche su quello emotivo ed empatico. Occorre dunque chiedersi: come si può valutare il piacere di leggere? E, d altro canto, questo piacere può essere ritenuto ininfluente, quando si vuole verificare la competenza letteraria di uno studente? Sono sufficienti queste semplici domande per rendersi conto di come la valutazione su una competenza che si estende nel triennio conclusivo della scuola superiore, che vede interagire tante diverse abilità e chiama in causa molteplici ambiti di interdisciplinarietà, che chiede continue inferenze ed ammicca ad esperienze culturali e non, scolastiche ed extrascolastiche, non possa essere data dalla somma di tanti indicatori in una scheda di valutazione sommativa, ma debba fare riferimento ad un percorso volto ad una valutazione formativa. LA VALUTAZIONE FORMATIVA Va intesa come uno stimolo e un incitamento agli studenti a favorire, attraverso ciò che apprendono, lo sviluppo della propria cultura e, in tal senso, può assumere anche l aspetto di una valutazione orientativa, in quanto porta ad una realistica costatazione del concetto di sé da mettere in gioco in vista delle scelte future di studio e professionali. Nell avviare una riflessione sugli aspetti formativi della valutazione delle competenze letterarie, non si può prescindere da un attenta considerazione delle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per il liceo classico, in particolare per quanto attiene all insegnamento del greco. A proposito del teatro ateniese del V secolo, si mantiene la tradizionale bipartizione che ne suddivide lo studio nel secondo anno del secondo biennio (IV anno) all interno dello svolgimento della storia della letteratura, mentre nel quinto anno continua a comprenderlo tra gli autori da tradurre: La lettura in lingua originale degli autori si indirizzerà su una tragedia integrale (integrando con parti lette in traduzione quanto non letto in lingua originale) 1
2 oppure su un antologia di una o più tragedie di età classica (Eschilo, Sofocle, Euripide). Si auspica la lettura metrica del trimetro giambico. Pur tenendo conto di queste indicazioni di percorso, si può tentare di rimodulare lo studio del teatro greco spostando l attenzione sulla domanda del QUANDO. L ipotesi qui formulata è infatti volta a un superamento della scansione temporale tradizionale, per uno studio che colga i diversi aspetti connessi alla lettura del testo teatrale in modo sincronico, lungo l arco dell ultimo biennio del liceo. In concreto, si propone di dividere lo studio in quattro grandi unità didattiche che presentano in successione la trattazione complessiva della drammaturgia di Eschilo, Sofocle, Aristofane ed Euripide. Il percorso è preceduto da un modulo introduttivo nel quale si espongono le caratteristiche del teatro tragico e di quello comico, soffermandosi anche sul complesso tema delle origini della tragedia e della commedia. Si identifica inoltre un macrotema comune (es. Uomini e dei nel teatro ateniese del V secolo) al quale si porrà costante attenzione durante tutte le fasi di svolgimento del programma. Ciascuna unità didattica comprende tutti gli aspetti previsti dalle Indicazioni Nazionali: 1. una conoscenza generale dell autore e dell opera, anche in riferimento al contesto ateniese e alla tematica prescelta; 2. la lettura integrale di un buon numero di tragedie in traduzione, delle quali una esemplarmente commentata dal docente e altre affidate alla lettura individuale o al lavoro e alla presentazione di gruppo (anche in questo caso, privilegiando quei passi riferibili al tema prescelto); 3. lettura metrica, analisi, traduzione e commento di un congruo numero (circa 100/150) di versi scelti da un opera o da un antologia di testi dell autore 1. 1 A solo titolo esemplificativo, si può ipotizzare il seguente percorso: Eschilo, Orestea: lettura preventiva del testo da parte degli studenti e analisi paradigmatica svolta dal docente; lettura preventiva di due a scelta tra le seguenti tragedie: Persiani, Sette contro Tebe, Prometeo Incatenato e Supplici; successivamente, due studenti a turno organizzano la presentazione alla classe di una tragedia e ne discutono con i loro compagni che hanno scelto di leggere quello stesso testo. L obiettivo, oggetto di valutazione formativa, è suscitare interesse alla lettura del testo in chi non lo aveva compreso tra le proprie scelte. Sofocle, Edipo re: lettura preventiva del testo da parte degli studenti e analisi paradigmatica svolta dal docente; lettura preventiva di due a scelta tra le seguenti tragedie: Antigone o Elettra; Aiace o Filottete (stesse modalità di presentazione in classe, evidenziate per il teatro eschileo). Aristofane, Nuvole: lettura preventiva del testo da parte degli studenti e analisi paradigmatica svolta dal docente; lettura preventiva di due a scelta tra le seguenti commedie: Acarnesi, Uccelli, Rane, Ecclesiazuse (stesse modalità di presentazione in classe, evidenziate per il teatro eschileo). Lo studio di Aristofane precede quello di Euripide e si svolge all inizio del quinto anno, sia per dare il dovuto spazio al teatro comico, spesso troppo trascurato, sia per consentire di riagganciare lo svolgimento diacronico del programma di letteratura del quinto anno del liceo, proseguendo con la trattazione del teatro menandreo e dell ellenismo. Euripide, Medea: lettura preventiva del testo da parte degli studenti e analisi paradigmatica svolta dal docente; lettura preventiva di due a scelta tra le seguenti tragedie: Ippolito coronato, Troiane, Elena, Baccanti (stesse modalità di presentazione in classe, evidenziate per il teatro eschileo). Durante tutto il percorso, la lettura dei testi sarà accompagnata dalla visione diretta di spettacoli previsti nei cartelloni teatrali dell anno e/o di DVD di importanti allestimenti di tragedie, considerati ormai dei classici, ma anche di trasposizioni per il cinema. Ove possibile, si prevede la partecipazione, al termine del quarto anno, alle rappresentazioni 2
3 Nella riflessione portata avanti in queste introduzioni che precedono i saggi sul teatro greco, siamo giunti, al termine del precedente intervento, ad un punto nodale: Come valutare le conoscenze e, soprattutto, le competenze che si acquisiscono con il procedere dello studio? Pensare che la costruzione di efficaci tassonomie possa consentire di valutare i processi cognitivi degli studenti è un illusione ormai superata, rispetto alla quale occorre ribadire l unitarietà della conoscenza: conoscere non è il frutto di una successione di azioni, non si conosce senza scoprire qualcosa che acquisti un senso per chi apprende. Per conoscere, non basta osservare, occorre accorgersi; non basta intuire, senza verificare e infine capire. Inquadrato così, l argomento necessita ancora di un ulteriore premessa: l approfondimento del teatro e della tragedia greca attraversa il biennio conclusivo del percorso liceale e investe vari ambiti dello studio del greco, da quello storico letterario nel quarto anno a quello esegetico e interpretativo del testo, nel quinto anno. Un campo di osservazione, come si vede, molto esteso, sicuramente complesso nei processi di valutazione sia sommativi che formativi. Ma andiamo con ordine. Ovviamente, sin dall inizio del quarto anno gli studenti dovranno essere consapevoli che il tema prescelto, con la traduzione dei testi ad esso riferiti per ogni autore e la conoscenza e lettura in traduzione delle tragedie da cui sono tratti costituisce parte integrante del programma per l Esame di Stato. La proposta intende valorizzare le opportunità offerte dallo studio del teatro greco che, proprio perché articolato sull arco di un biennio, consente di eseguire un costante monitoraggio del processo di apprendimento nel suo progressivo attuarsi e di tenere memoria delle esperienze precedentemente realizzate, per valorizzarle e farne il trampolino di nuovi apprendimenti. Accanto alla valutazione curricolare in itinere, l osservazione di lungo periodo e la rilevazione della crescita formativa consente la costruzione di un Portfolio delle competenze letterarie che tenga conto anche di momenti di autovalutazione, di valutazione comparata dei docenti delle diverse discipline letterarie, ma anche dei docenti con lo studente. Se è vero come è vero che leggere è vivere, occorre che la scuola cominci a considerare e a valutare le competenze per vivere. Esse infatti possono essere osservate, opportunamente registrate e confluire in un profilo che viene costruendosi giorno per giorno nel lavoro scolastico. Si può dunque pensare alla costruzione di un curricolo di dipartimento per la letteratura che tenga conto delle diverse attività culturali e delle metodologie funzionali al raggiungimento dei singoli obiettivi di apprendimento (di volta in volta letterari, testuali, interpretativi, lessicali) per arrivare a identificare e a valutare i traguardi finali del percorso. Ovviamente di un curricolo così ipotizzato, quello sul teatro greco sarebbe solo uno dei percorsi possibili e tuttavia, a mio avviso, davvero esemplare sul piano del metodo e per l individuazione di procedure per la V.F. teatrali dell INDA nel teatro greco di Siracusa. Infine, si curerà il confronto con testi del teatro moderno e contemporaneo che rileggono, riproponendole con diverse chiavi di lettura, le tragedie e le commedie antiche. 3
4 Basta solo considerare, ad esempio, le Competenze chiave di cittadinanza, per riuscire a formulare delle ipotesi. Così, a proposito delle competenze che hanno carattere più propriamente metodologico, lo studio della tragedia è riferibile al RISOLVERE PROBLEMI, nel momento in cui elabora e verifica strategie di comprensione del testo; al tempo stesso studiare il teatro implica la competenza (sia nei suoi aspetti linguistici che letterari) nell ACQUISIRE E INTERPRETARE LE INFORMAZIONI, attraverso la partecipazione alla lezione in classe e l approfondimento nello studio individuale a casa nel pomeriggio; quella del PROGETTARE intesa come elaborazione di un modello efficace per l interpretazione e la traduzione del testo che al tempo stesso sappia INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI, all interno di due o più tragedie dello stesso autore, ma anche di un mito trattato dai tre differenti tragici, un analisi dell evoluzione semantica del lessico tragico, un confronto con i contemporanei autori greci di altri generi letterari, con la filosofia e, infine, un approccio trans-disciplinare con le altre letterature; insomma, in una sintesi finale, le molteplici possibilità qui presentate ed altre che ciascuno potrà individuare nella propria esperienza didattica, portano alla competenza metodologicamente più alta, quella cioè dell IMPARARE A IMPARARE, intesa come processo sempre in fieri e sempre da riconsiderare da differenti e nuove prospettive. Anche nell ambito delle competenze di relazione e interazione, lo studio e la rielaborazione di testi letti e approfonditi porta ad AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE, spendendo, ove si voglia, le proprie intuizioni mentali ben oltre l esecuzione del semplice lavoro di traduzione richiesto; viene valorizzata anche la competenza del COMUNICARE intesa come capacità di esposizione di argomenti, ma anche come formulazione di domande di senso e ricerca di risposte pertinenti; infine è investita la competenza del COLLABORARE E PARTECIPARE con interventi frequenti nel dialogo di classe e con apertura al confronto e allo scambio delle opinioni. Si può dunque a ragione sostenere che, grazie ad un percorso di long learning sul teatro greco negli ultimi due anni del triennio, possono essere progressivamente consolidati e conseguiti gli obiettivi formativi in uscita, proprio perché l esercizio di analisi e penetrazione del testo, arricchito da una matura educazione linguistica, dagli apporti dello studio retorico-stilistico e coniugato con la lezione storico-critica delle altre discipline del curricolo, dovrebbe condurre progressivamente l alunno al possesso di quella civiltà e cultura greca in grado di offrirgli, insieme con la consapevolezza dei fatti della storia, le ragioni più profonde della sua personale appartenenza ad esso. Da quanto fin qui esposto per il teatro greco, mi sembra che, sulla base del modello di Scheda di valutazione delle competenze per l analisi del testo letterario (vedi PARTE IV, ALLEGATO 1), anche per gli aspetti inerenti la valutazione formativa, si può provare ad elaborare un Portfolio delle competenze per l analisi del testo letterario (ALLEGATO 1) articolato in due differenti aree, quella dell elaborazione personale e quella della rielaborazione condivisa, all interno delle quali comprendere quattro verbi che costituiscono gli Indicatori di competenza: riconoscere, esprimere, costruire, condividere. Anche in questo caso, i descrittori di ciascun verbo sono costruiti per singole enunciazioni, ciascuna delle quali rappresenta un particolare aspetto della competenza a cui il verbo fa riferimento. 4
5 Resta ancora una domanda, forse la vera domanda: come usare una scheda come quella proposta e, soprattutto, a cosa serve, dal momento che essa non determina né vuole determinare, ma solo concorrere alla definizione di un voto spendibile nella valutazione curricolare? Per prima cosa, nel considerare la letteratura uno strumento insostituibile per interpretare il mondo, si risponde alla domanda di senso degli studenti in merito al proprio insegnamento e in tal modo si rinsalda il patto educativo tra docenti e discenti. Ogni insegnante insegna a partire da uno stile che lo contraddistingue. ( ) Lo stile è il rapporto che l insegnante sa stabilire con ciò che insegna a partire dalla singolarità della sua esistenza e del suo desiderio di sapere 2. Inoltre, la possibilità di costruire percorsi letterari interdisciplinari aiuta ad acquisire il senso della complessità e a ricercare nuovi e più personalizzati metodi di studio. Nel favorire la capacità di esprimere le reazioni derivate dalla lettura di un testo, si educa lo studente a valorizzare le proprie emozioni nel processo di conoscenza e costruzione di se stesso, favorendo al tempo stesso l erotica dell insegnamento che ogni percorso scolastico deve avere tra i suoi primari obiettivi. Un secondo aspetto, riguarda l autovalutazione, intesa come partecipazione attiva dello studente a prendere in esame tutti gli aspetti relativi ai propri processi di apprendimento, per esprimere su di essi un opinione e formulare un giudizio. La V.F. delle competenze è necessariamente dinamica. Il Portfolio è dunque uno strumento aperto che segue lo studente nell arco del triennio 3. Infine l attenzione rivolta ad una V.F. delle competenze ci ricorda i rischi connessi all equiparazione dell apprendimento ai principi della prestazione e la letteratura ci permette di rivendicare che ci sono aspetti, percorsi, relazioni che non devono essere quantificati, ma che servono solo a produrre desideri. È quella che Recalcati (op. cit. pg. 149) chiama la vite storta, il desiderio di apprendimento singolare e personale che la scuola dovrebbe riconoscere ad ogni studente. La letteratura è questa vite storta: essa ci insegna che il bello non serve a nulla, ma senza di esso non si vive; ci ricorda che non c è progresso senza l incontro e la condivisione tra generazioni diverse; ci educa al confronto con l altro, in una visione democratica e plurale della vita e della convivenza tra gli uomini; infine, nel rinnovarsi ogni giorno, attraverso percorsi che sanno 2 M. Recalcati, L ora di lezione, Einaudi, Torino, Nel suo libro, l autore prova ad indicare la strada di una scuola che, prendendo atto dell impossibilità (in una società complessa come la nostra) di sapere tutto il sapere, faccia proprio del confronto attivo con tale limite e tale impossibilità l elemento più autentico del proprio insegnamento. Traggo dal suo testo molte delle idee che presento in questa mia conclusione. 3 Nel Portfolio, accanto agli elementi ricavati dalle prove per la V.S. delle competenze, si raccolgono non solo le V.F. del docente, ma anche quelle dello studente e, in senso più lato, dei docenti di materie umanistico-letterarie del Consiglio di classe, le valutazioni svolte dai compagni di classe sui singoli lavori presentati dallo studente e, infine, quelle che si riferiscono al vasto ambito formativo extrascolastico. È importante che, con cadenza periodica (ad esempio, nel caso della proposta presentata sul teatro greco, prima di dare inizio allo studio di ciascun autore) vengano indicati, traendoli dai quattro verbi proposti, gli obiettivi, formulando per ciascuno di questi un giudizio, ricavato da un sufficiente numero d informazioni, per permettere di tenere memoria di cosa si è letto e di quali attività sono state realizzate. Bisogna inoltre stabilire criteri da utilizzare per valutare, nella definizione dei quali è bene coinvolgere gli studenti. 5
6 considerare l errore, la difficoltà, il fallimento come tappe ineludibili ed ineliminabili di ogni percorso di crescita, consente allo studente di raggiungere in modo responsabile e attivo, l approdo della propria formazione. Non ci sono numeri che possano valutare la vite storta ed è solo per questo che ogni mattina, con rinnovato entusiasmo e trepidazione, entriamo nelle nostre aule. ************************************************************ I due nuovi contributi presentati ci introducono nel teatro di Eschilo e lo fanno curando aspetti metodologicamente innovativi, al fine di suscitare l interesse e la partecipazione degli studenti. Nel suo Tra enigma e fortuna: il Prometeo incatenato e le sue interpretazioni, un approfondimento rivolto agli studenti del quarto anno, Pietro Mocciaro presenta un percorso didattico da svolgere a conclusione del ciclo di lezioni sul teatro eschileo, del quale si presuppone dunque la conoscenza. Attraverso la presentazione di alcune tra le diverse possibili interpretazioni della tragedia, si vuole affinare la sensibilità degli studenti circa la possibile coesistenza di differenti letture di un testo classico. L alterità in Eschilo: Greci e Persiani, scontro tra punti di vista: riprendendo uno dei temi classici del teatro greco, con il suo contributo, Felicia Logozzo vuole guidare gli studenti alla conoscenza degli aspetti politico-sociali dell universo eschileo, attraverso una lettura dei Persiani. Per fare questo si propone di favorire lo sviluppo di autonome capacità di analisi del testo, attraverso l individuazione delle peculiarità di strutturazione narrativa della tragedia, rispetto ad altre tipologie testuali antiche e moderne. 6
7 ALLEGATO 1 Portfolio delle competenze per l analisi del testo letterario Indicatori del Portfolio Descrizione degli indicatori del Portfolio Area dell elaborazione personale Area della rielaborazione condivisa Riconoscere Esprimere Costruire Condividere Nel dialogo con i testi: elabora progressivamente un proprio metodo di approccio alla lettura; ne riconosce il valore intrinseco, come risposta a un autonomo interesse e come fonte di ampliamento dell esperienza del mondo. Nell indagine delle emozioni provocate dalla lettura: sviluppa l empatia con il testo; distingue l approccio metodologico-critico da quello emotivo-espressivo, ma al tempo stesso ne coglie le correlazioni; riconduce a sintesi personale i diversi livelli di lettura e, in tal modo, affina il proprio gusto estetico. Attraverso l individuazione di possibili percorsi di lettura: interpreta il testo letto e trova soluzioni originali e creative per comunicare ciò che ha compreso; progetta autonomi itinerari di analisi e approfondimento, derivati da fondate connessioni fra il testo e la propria enciclopedia personale. Attraverso la comunicazione empatica: comunica efficacemente la propria esperienza di lettura; ascolta le osservazioni e i pareri degli altri rispetto ai testi letti, ne comprende le valutazioni, ne condivide le emozioni derivate dalla lettura; collabora nell individuare nuovi percorsi e nuove strategie di lettura. 7
I libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliPSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare
PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro
DettagliAlternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo
Alternanza Scuola Lavoro Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Riferimenti normativi Indicazioni europee; Normativa nazionale: L.196/97, Reg.142/98, (stage e tirocini formativi)
DettagliCircolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015 Linee guida DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE
Circolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015 Linee guida DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE STRUTTURA DEL DOCUMENTO La scheda di certificazione esplicita la traduzione delle singole competenze
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliCURRICOLI D ISTITUTO - AREA STORICO-GEOGRAFICA DISCIPLINA: STORIA
CURRICOLI D ISTITUTO - AREA STORICO-GEOGRAFICA DISCIPLINA: STORIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO: L alunno si informa in modo autonomo su fatti
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e
CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliLINGUA E CULTURA STRANIERA
LINGUA E CULTURA STRANIERA LICEO CLASSICO LINEE GENERALI E COMPETENZE Lo studio della lingua e della cultura straniera deve procedere lungo due assi fondamentali tra loro interrelati: lo sviluppo di competenze
DettagliIndicazioni nazionali per il curricolo
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione a cura di Valentina Urgu per l I.C. Monastir L ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Indicazioni quadro di riferimento
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014
PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 L insegnamento di lingue straniere nel biennio si propone di promuovere lo sviluppo graduale
DettagliRICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009
RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare
DettagliLiceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina
Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina CURRICULUM DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE/EDUCAZIONE FISICA Nella stesura del curriculum di Scienze Motorie e Sportive/Educazione Fisica si
DettagliIT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati
IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliIstituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016
Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo
DettagliTempi di realizzazione
Unità di Apprendimento: argomento: le rocce classe: terzo anno del liceo scientifico, attività basata principalmente sull osservazione Prerequisiti: I minerali Fondamenti di chimica: gli stati di aggregazione
DettagliISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA
ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA Il progetto si propone di avvicinare i ragazzi al mondo del cinema con un approccio ludico
DettagliAllegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI
Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA2. Progettazione curricolare della lingua inglese
ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA2 Progettazione curricolare della lingua inglese FINALITÀ/TRAGUARDI Le finalità dell insegnamento delle lingue straniere nella scuola secondaria di I grado, inserita nel vasto
DettagliFINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità
DettagliINDIRIZZO CLASSICO PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE A.S. 2015 / 2016
Istituto Statale d'istruzione Superiore R.FORESI LICEO CLASSICO LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENZE UMANE FORESI ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO BRIGNETTI ISTITUTO ALBERGHIERO E DELLA
DettagliLABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI
LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI Anno scolastico 2013/2014 PREMESSA Negli ultimi anni il rapporto scuola-famiglie è notevolmente mutato. I genitori sentendosi, a giusta ragione, parte
DettagliI CAMPI DI ESPERIENZA
I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
DettagliFORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave
FORMAT PROFILO DI COMPETENZA PRIMA PARTE GRUPPI DI LAVORO PER DISCIPLINA IN VERTICALE compito a. formulare lo specifico formativo della competenza chiave presa in esame in base alla formazione personale,
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliPROGRAMMAZIONE DI CLASSE
I.I.S. Federico II di Svevia PROGRAMMAZIONE DI CLASSE a. s. 2013-2014 classe VB docente coordinatore Prof.ssa Teresa CARUSO La programmazione educativa e didattica per l a. s. in corso è elaborata dal
DettagliLA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA
Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliL INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA
L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA Che cos è L indirizzo si caratterizza per lo studio delle lingue straniere in stretto collegamento con il latino e l italiano. L obiettivo primario è far acquisire
DettagliLA TERRA E NELLE NOSTRE MANI
ISTITUTO PARITARIO SAN VINCENZO PALLOTTI SCUOLA DELL INFANZIA PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO LA TERRA E NELLE NOSTRE MANI ANNO SCOLASTICO: 2015-2016 1 PREMESSA La terra è la nostra casa poiché su questo
DettagliPROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016
! Istituto d Istruzione Superiore G. Veronese Chioggia (Ve) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 Classe 1 B Indirizzo: Scienze Umane Coordinatrice: Agatea Valeria SITUAZIONE INIZIALE
DettagliLa legge 169/2008 con gli articoli 2 e 3 ha introdotto alcuni importanti cambiamenti entrati in vigore già nel passato anno scolastico e riguardanti:
Processo di valutazione degli alunni: fasi e documenti progettati ed adottati dal Collegio dei Docenti della Direzione Didattica Mazzini alla luce del D.P.R. 122/2009. La legge 169/2008 con gli articoli
DettagliOBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella
DettagliAttività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.
DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.
DettagliPiano Triennale dell Offerta Formativa
Piano Triennale dell Offerta Formativa a.s. 2016-17 / a.s. 2018-19 ALLEGATO_P Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche esplicita
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE T. CROCI Via Chopin N. 9-20037 Paderno Dugnano (MI) Tel. n. 02/ 9181045 C.f. 97667170159 fax n. 02/ 99045055 e-mail
DettagliCOSA SA FARE COSA IMPARA A FARE VERSO QUALI COMPETENZE. 1) gestisce in modo consapevole il proprio IO, adeguandosi alle diverse situazioni.
COMPITO AUTENTICO : IO IMPARO...CHE ME LA CAVO Orientamento nel proprio quartiere in bicicletta o motorino CLASSE TERZA MEDIA tutte le sezioni INSEGNANTI :di SCIENZE MOTORIE, EDUCAZIONE CIVICA, TECNOLOGIA.
DettagliIl teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.
Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in
DettagliLICEO SCIENTIFICO STATALE LEONARDO DA VINCI"
LICEO SCIENTIFICO STATALE LEONARDO DA VINCI" Indirizzi: Scienze applicate- Scienze umane- Economico-sociale - Linguistico- Classico-Musicale Via Roma, 66-81059 VAIRANO PATENORA-SCALO (CE) Tel.-fax- 0823/988081
DettagliATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA
ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge
DettagliESITI DEGLI STUDENTI
ALLEGATO Priorità e Traguardi evidenziati nel Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola NAIC812007 "CAMPO DEL MORICINO" ESITI DEGLI STUDENTI 1. Risultati scolastici Studenti
DettagliI.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE
I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE INGLESE Scuola primaria di Gignese Classi I, II, II, IV, V COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PL. 1 / 2 Comunicazione nelle lingue straniere Imparare ad
DettagliISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE POLO COMMERCIALE ARTISTICO GRAFICO MUSICALE
a.s.2013/2014 MUSICA D INSIEME A CURA DEL RESPONSABILE DELL AMBITO Prof.ssa Gloria Mazzi Prof. Giovanni Lorenzo Cardia L ambito disciplinare MUSICA D INSIEME STABILISCE CHE: ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
DettagliInsegnare con il blog. Materiale tratto da:
Insegnare con il blog Materiale tratto da: Weblog La parola "blog" nasce dalla contrazione del termine anglosassone "weblog" che, letteralmente, significa "traccia nella rete". Il blog infatti rappresenta
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliI.I.S Niccolò Machiavelli Pioltello
Pagina 1 di 6 Materia Lingua e cultura greca Anno Scolastico 2015-2016 secondo biennio Componenti del Consiglio di Materia: Docente Prof.ssa Lucia Piga (Coordinatore di Materia) Prof.ssa Enrica Piano Prof.ssa
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA VILLETTA
SCUOLA DELL INFANZIA VILLETTA PROGETTO DI PLESSO 2011/12 PROGETTO: La macchina del tempo MOTIVAZIONE La scuola dell infanzia è uno degli ambienti fondamentali in cui il bambino sviluppa le proprie esperienze
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliAnno Scolastico 2007 2008. Progetto di Tirocinio Animazione Musicale
Istituto di Istruzione Superiore L.R. D.M. 14/06/1946 e Paritario provvedimento del 28/02/2001 "Gesù Eucaristico" Indirizzi: Socio-Psico-Pedagogico Linguistico via Monte, 52-75019 Tricarico MT tel. + fax
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono
DettagliAlternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro
Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro 1 Laboratorio della conoscenza: scuola e lavoro due culture a confronto per la formazione 14 Novembre 2015 Alternanza scuola e lavoro
DettagliLa mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it
Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un
DettagliEDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO
EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia
DettagliRoberto Farnè Università di Bologna
Roberto Farnè Università di Bologna Ora l apertura della parte scientifica a questi lavori, per capire innanzitutto il senso di questo appuntamento. Non abbiamo bisogno, nessuno di noi credo abbia bisogno
DettagliRelazione per l adozione del testo L AVVENTURA DEL LETTORE versione compatta con espansioni multimediali di S. Beccaria - I. Bosio - E.
Scuola Anno scolastico Sezioni Relazione per l adozione del testo L AVVENTURA DEL LETTORE versione compatta con espansioni multimediali di S. Beccaria - I. Bosio - E. Schiapparelli Edizioni il capitello,
DettagliIl curricolo geografico nella scuola primaria
Il curricolo geografico nella scuola primaria 1 La crisi dell insegnamento della geografia in Italia Curricolare (la geografia come transdisciplina) Epistemologica (quale sia il vero obiettivo dell insegnamento
DettagliSTRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE
STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 4 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Componenti fondamentali di un impianto Strumenti di misura
DettagliSTORIA RACCORDO TRA LE COMPETENZE
RACCORDO TRA LE COMPETENZE STORIA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA DI ORIENTAMENTO NEL TEMPO UTILIZZA LE RELAZIONI TEMPORALI, DI CAUSA-EFFETTO, DI SPAZIO-TEMPO E COLLOCA NEL TEMPO ESPERIENZE VISSUTE E FATTI
Dettagli3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006
Scheda allegato A) 3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI PROGETTO PER L INTEGRAZIONE DI ALUNNI STRANIERI NELLA SCUOLA ELEMENTARE ANNO SCOLASTICO 2005/2006 Premessa La scuola si fa portavoce dei valori fondamentali
DettagliADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!
ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale
DettagliSTRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1.
STRUTTURA UDA TITOLO: Macchine elettriche. COD. TEEA IV 05/05 Destinatari A PRESENTAZIONE Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. Periodo Terzo Trimestre
DettagliIl Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria
Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo
DettagliInsegnare oggi Perché sembra così difficile? Bologna, 28 gennaio 2015
Insegnare oggi Perché sembra così difficile? Giancarlo Cerini Bologna, 28 gennaio 2015 1 Tutti sanno dare consigli agli insegnant Più compiti e più severità Sii comprensiv o No, stai sbagliando Più ascolto
Dettagliinsegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel
insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel BAMBINI COINVOLTI : 19 del gruppo rosa (D) 17 del gruppo giallo (C) INSEGNANTI RESPONSABILI : Balbo Gabriella Anna Maria De Marchi
DettagliFINESTRE INTERCULTURALI
Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA FINESTRA INTERCULTURALE
DettagliAlla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.
PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto
DettagliANNO SCOLASTICO 2010/2011 LICEO SCIENTIFICO GIORDANO BRUNO MATERIA INGLESE Ins. Chiara Salerno PROGRAMMAZIONE 2B
ANNO SCOLASTICO 2010/2011 LICEO SCIENTIFICO GIORDANO BRUNO MATERIA INGLESE Ins. Chiara Salerno PROGRAMMAZIONE 2B Obiettivi educativi Nel corso del biennio si promuoverà la formazione umana, sociale e culturale
DettagliQUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE
QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE I FATTORI CHE ACCRESCONO L EFFICACIA DELL INSEGNAMENTO LE COMPETENZE DIDATTICHE Contrassegna con una X la casella prescelta per ogni indicatore L insegnante
DettagliPiano Offerta Formativa
Piano Offerta Formativa ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Via Venezia,15 San Giovanni Teatino Chieti I plessi Scuola dell'infanzia Dragonara Scuola
DettagliCOSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO. FINALITA Favorire il piacere allo studio OBIETTIVI GENERALI
COSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO FINALITA Favorire il piacere allo studio GENERALI Acquisire un efficace metodo di studio Acquisire una buona autonomia di lavoro a scuola e a casa.
DettagliPROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliScheda descrittiva del Laboratorio Didattico
Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Tipologia: Recupero e consolidamento delle capacità linguistiche Recupero e consolidamento delle capacità logiche Recupero e consolidamento delle capacità matematiche
DettagliImparare facendo. Imparare collaborando
Imparare facendo Imparare collaborando La conoscenza non può essere considerata principalmente qualcosa che la gente possiede in qualche luogo della testa, ma qualcosa che la gente produce, si scambia
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA
CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo
DettagliPROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.
PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliDALLA TESTA AI PIEDI
PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliIl disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano
Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano 9 aprile 2014 Premessa Mi è stato chiesto di mettere
DettagliProgetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016)
Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016) Premessa La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola. Nell'uso più comune con il termine
DettagliNon cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità.
Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità. E sufficiente aprire la mente, non sovraccaricarla. Mettetevi soltanto una scintilla. Se vi è della
DettagliIMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE
Laboratorio in classe: tra forme e numeri GRUPPO FRAZIONI - CLASSI SECONDE DELLA SCUOLA PRIMARIA Docenti: Lidia Abate, Anna Maria Radaelli, Loredana Raffa. IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE 1. UNA FIABA
DettagliScuola Primaria di Marrubiu
Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliMilano, 22/09/2015. Dirigente Scolastico Prof.ssa Angela Izzuti 15.15-16.15 GIOVEDI 1/10 16.15-17.15 14.15-15.15 15.15 16.15 VENERDI 2/10 16.15 17.
Circolare n. 14 A Docenti corsi diurni Oggetto: Consigli di Classe Sono convocati i Consigli di Classe, secondo il calendario allegato, con il seguente OdG 1. Andamento didattico disciplinare (per le classi
Dettagliin rapporto con le competenze chiave di cittadinanza
in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza 1 Componenti dell Asse dei linguaggi Padronanza della lingua italiana come ricezione e produzione, orale e scritta Conoscenza di almeno una lingua straniera
DettagliProfilo delle competenze Competenza Chiave Discipline coinvolte
DECLNAZONE DELLE COMPETENZE Profilo delle competenze Competenza Chiave Discipline coinvolte L alunno ha padronanza della lingua italiana, Comunicazione nella taliano comprende enunciati e testi semplici
DettagliCittadinanza e costituzione. Oggi bambini piccoli cittadini!
Scuola paritaria dell Infanzia e Prim. Parificata Caterina Troiani Via Sbarre Centrali, 71 89133 Reggio Calabria Tel/Fax: 095 5749 e-mail: istsuore_caterinatroiani@tin.it Cittadinanza e costituzione 150
DettagliProfilo dello studente della formazione professionale in esito al biennio dell obbligo di istruzione ed al terzo anno
Profilo dello studente della formazione professionale in esito al biennio dell obbligo di istruzione ed al terzo anno Competenze storiche economiche e sociali 1 Le competenze storico-economiche e sociali:
DettagliPercorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado
Premessa Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Giovanna Baldini e Cristiana Vettori Libera Scuola Pisa Creare comunità consapevoli,
DettagliL AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI
Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,
DettagliLaura Viganò 13.12.10
LA SCUOLA dell INFANZIA UN CONTESTO PREDISPOSTO ALL INCLUSIONE Laura Viganò 13.12.10 Alcune caratteristiche proprie della scuola dell infanzia, se riconosciute e condivise dall intero collegio docenti,
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA
PROGETTO ACCOGLIENZA Per accoglienza intendiamo un atteggiamento positivo verso soggetti in un contesto di relazioni e comunicazioni. L accoglienza di nuove persone è un momento fondamentale nella dinamica
DettagliAnno scolastico 2015 / 2016. Piano di lavoro individuale. ITE Falcone e Borsellino. Classe: IV ITE. Insegnante: DEGASPERI EMANUELA
Anno scolastico 2015 / 2016 Piano di lavoro individuale ITE Falcone e Borsellino Classe: IV ITE Insegnante: DEGASPERI EMANUELA Materia: LABORATORIO DI INFORMATICA ISS BRESSANONE-BRIXEN LICEO SCIENTIFICO
Dettagli