DENOMINAZIONE DEL PROGETTO Siamo a cavallo!!!
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- Giorgio Mattioli
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1 DENOMINAZIONE DEL PROGETTO Siamo a cavallo!!! PREMESSA E FINALITA Il progetto, tecnicamente definito, Ippo Attività sportiva assistita trae origine dalla necessità di stimolare, in tutti i soggetti in età evolutiva e soprattutto negli alunni con disabilità e in quelli che esprimono disagio nel comportamento, la capacità di interagire adeguatamente con l altro, l acquisizione e il rispetto di norme comportamentali e il raggiungimento di un maggior livello di autonomia. L insieme delle tecniche che fruttando in vario modo il rapporto che si instaura tra il bambino, il cavallo e l ambiente, secondo un programma specifico, viene definita attività equestre e determina un miglioramento della sua autonomia e una crescita della propria autostima. Il contatto con un animale, collocato all interno di un meccanismo ludico, spezza, il più delle volte, l isolamento dei bambini con scarse interazioni sociali e difficoltà di comunicazione. Inoltre favorisce l acquisizione di un senso di responsabilità: un essere vivente che dipende da noi e dalle nostre cure, esige una presa di coscienza dei nostri doveri. In questo senso un animale può essere un efficace supporto alla crescita e alla maturazione di un bambino, uno stimolo valido per riacquisire una immagine positiva di sé e del proprio valore. Il progetto viene articolato in tre fasi: la prima fase comprende l approccio iniziale al cavallo e al suo ambiente e stimola il raggiungimento di una notevole autonomia del soggetto nello svolgimento di normale attività di scuderia; la seconda fase si svolge a cavallo con l intervento attivo del soggetto, sotto il controllo dell esperto qualificato e mira a raggiungere quegli obiettivi tecnici specifici che interessano la tonicità muscolare, la coordinazione dei movimenti, l equilibrio ecc.. la terza fase prevede momenti di verbalizzazione legati all esperienza immediata, rielaborazione dei vissuti utilizzando linguaggi verbali e non, condivisione delle esperienze con i compagni che non hanno partecipato al progetto. Fin dai primi momenti dell esperienza, nel percorso di conoscenza dell animale, della sua cura e nell esplorazione del suo ambiente, il cavallo rappresenta la concretizzazione di forti emozioni che si collocano tra gli archetipi planetari ed evoca, nel soggetto in età evolutiva, una gamma di sensazioni-emozioni che, ben canalizzate, contribuiscono a promuovere fiducia, sicurezza e una maggiore attenzione ai propri vissuti interni. Inoltre il prendersi cura del cavallo aiuta il bambino a scoprire e a riconoscere che l altro può avere bisogno di aiuto e prende coscienza che il sapersi dedicare agli altri, mettendo in atto atteggiamenti di servizievole aiuto, ha una ricaduta positiva anche su colui che offre collaborazione. La fase successiva, che prevede il montare a cavallo, rappresenta una vera e propria correzione globale degli schemi posturali patologici (semiflessione ed extrarotazione delle anche, oltre alle flessioni delle ginocchia e delle caviglie contrastano la tendenza alla estensione, all adduzione, all intrarotazione e all equinismo). Il movimento ritmato ed oscillatorio tipico del cavallo, oltre a rinforzare e a migliorare la tonicità della muscolatura, porta grande beneficio a chi ha problemi nel camminare e determina sul soggetto una molteplicità di stimoli afferenti sensoriali e sensitivi in specie propriocettivi, che interessano il bacino, il rachide, e i cingoli, con
2 stimolazione dei sistemi di equilibrio e dei meccanismi di raddrizzamento e di coordinazione. La conduzione del cavallo, oltre a favorire la scioltezza e la coordinazione dei movimenti, costringe il bambino a migliorare i tempi di attenzione e di reazione. Il contatto con un animale, per sua natura imprevedibile e che reagisce soprattutto ai segnali inconsci di chi lo sta guidando, stimola una serie di attività intellettive come concentrazione, memoria, stabilità emotiva, tranquillità, fermezza di carattere e contribuisce anche ad un incremento delle abilità linguistico espressive. Ed è proprio attraverso la scoperta e lo sviluppo di tali doti che il soggetto diversamente abile, generalmente isolato e poco responsabilizzato, riesce a migliorare il rapporto con se stesso e con gli altri, a controllare la propria emotività, il sentimento di fiducia e di autostima e soprattutto ad acquisire maggiore autonomia e un adeguato inserimento sociale. DESTINATARI Tutti gli alunni diversamente abili, in coppia con un compagno della propria classe, che svolga un ruolo tutoriale. RILEVAZIONE DEI BISOGNI Legame uomo - animale - ambiente: attraverso il contatto corporeo e l interagire con la natura si aprono importanti canali emozionali. Esercizio fisico: attraverso un momento ludico-sportivo, decisamente più piacevole di un esercizio organizzato, l attività risulta più piacevole e quindi aumenta il buon umore, sviluppando socializzazione e rinforzando la tonicità muscolare. OBIETTIVI Sviluppare abilità socio-relazionali ed emotivo - affettive. Promuovere il raggiungimento di un maggior livello di autonomia. Favorire il processo di socializzazione e di interazione. Accrescere il senso di fiducia e di sicurezza. Potenziare il processo d acquisizione dell autostima. Riconoscere i bisogni dell altro. Promuovere lo sviluppo delle varie abilità linguistico - espressive Promuovere il pensiero creativo e della fantasia. Stimolare l attenzione. Sviluppare la capacità di orientarsi nello spazio e nel tempo. Potenziare il controllo del proprio corpo nel movimento. Rafforzare la tonicità muscolare. Accrescere l equilibrio sia statico che dinamico. Rafforzare la consapevolezza del sé corporeo. Sviluppare le abilità senso-percettive e motorie. Riconoscere e denominare gli stimoli sensoriali. Migliorare il controllo del tono posturale. Migliorare la funzione visiva.
3 ATTIVITA Esplorazione e conoscenza dell ambiente. Primo approccio con il cavallo. Nomenclatura dei finimenti. Esercizi di scuderia. Percorsi sullo schema corporeo. Esercizi ludico-sportivi. Giochi di coesione. Attività grafico-pittoriche. Gioco Drammatico. METODOLOGIA La metodologia si avvarrà di un organizzazione che terrà conto dei diversi gradi di apprendimento e stili cognitivi degli alunni, rispettandone, i ritmi, i tempi, e i modi per l espletazione di ogni singolo esercizio. Si procederà a piccoli passi, seguendo un gradiente di difficoltà consono agli alunni e si userà la tecnica del rinforzo positivo. Il tutto inserito, naturalmente, in un clima che promuova al massimo la socializzazione, l aiuto reciproco e consenta di favorire il processo d acquisizione di nuove conoscenze e abilità che la partecipazione a qualunque attività ludica implica. MEZZI E STRUMENTI I cavalli e tutto ciò che é inerente al maneggio, utilizzati con le adeguate strategie. TEMPI Il progetto verrà attuato, presumibilmente, dal mese di Novembre 2013 al mese di Maggio 2014, con cadenza settimanale, tutti i Venerdì, dalle ore 9,00 alle ore12,00, con una turnazione degli alunni ad incontro. RISORSE UMANE IMPEGNATE Operatori scolastici: Tutte le docenti di sostegno e un collaboratore scolastico. Operatori esterni: Eventuali volontari che operano nelle associazioni del territorio. Tecnici specializzati: Due operatori qualificati e due aiutanti in campo dell Associazione Sportiva Dilettantistica Centro ippico amico del cavallo Contrada Bagnara San Giorgio. RISORSE STRUMENTALI Le attività si svolgeranno al Centro ippico amico del cavallo. Il trasporto degli alunni prevede l utilizzo di due pulmini, di cui uno adeguato al trasporto di persone con disabilità motorie..
4 BENI DI CONSUMO Materiali di facile consumo per le attività grafico-pittoriche, macchine fotografiche, sviluppo Foto. VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche prevedono rilevamenti all inizio e alla fine delle attività in merito alla partecipazione attiva, alla socializzazione e all interazione comunicativa degli alunni. Una valutazione sommativa verrà effettuata nella fase finale per valutare il grado di integrazione raggiunto e il livello di autonomia. RISULTATI ATTESI E PRODOTTI DA REALIZZARE Si prefigura che gli alunni riescano a trarre benefici nelle diverse dimensioni (fisico-motoria, socio-relazionale ed emotivo affettiva) con una ricaduta positiva sui comportamenti e sugli apprendimenti. La produzione di elaborati individuali, di cartelloni realizzati in gruppo, di fotografie. Misterbianco 03/ 09/ 2013 Spampinato La referente del progetto Letizia
5 DATE DEGLI INCONTRI PER GRUPPO FINO A MAGGIO: GRUPPO A: 15-Novembre 2013 / 13 Dicembre 2013 / 31 Gennaio 2014/ 21 febbraio / 14 marzo/ 11 aprile/ 23 maggio GRUPPO B: 22 Novembre 2013 / 10 Gennaio 2014 / Febbraio 2014/ 21 marzo 2014/ maggio 2014 GRUPPO C: 06 Dicembre 2013 / 24 Gennaio 2014 / 14 Febbraio 2014/ marzo/ 16 aprile
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