LIFE Project Number LIFE06 NAT/IT/ FINAL REPORT Covering the project activities from 01/01/2007 (project starting date) to 31/12/2010

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1 Project location LIFE Project Number LIFE06 NAT/IT/ FINAL REPORT Covering the project activities from 01/01/2007 (project starting date) to 31/12/2010 Reporting Date 14/11/2012 LIFE PROJECT NAME Gestione della Rete di SIC e ZPS nel PN del Cilento e Vallo di Diano Project start date: 1/01/2007 Project end date: 31/12/2010 Total Project duration (in months) Cilento in Rete Data Project Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Provincia di Salerno, Regione Campania <48> months Total budget EC contribution: (%) of total costs 65% (%) of elibible costs 65% Name Beneficiary Contact person Data Beneficiary Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (PNCVD) Mr. Angelo de Vita Postal address Piazza Santa Caterina, 8 Vallo della Lucania (SA) Visit address Piazza Santa Caterina, 8 Vallo della Lucania (SA) Telephone Fax: Project Website direct n 0974/ / direct n 0974/ direttore@cilentoediano.it

2 SUGGESTED STRUCTURE 1. LIST OF CONTENTS AND ANNEXES 2. LIST (I) KEY-WORDS AND (II) ABBREVIATIONS (WHEN APPROPRIATE) - PNCVD: Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano - PDG: Piano di Gestione - SIC: Sito di Importanza Comunitaria - ZPS: Zona di Protezione Speciale 3. EXECUTIVE SUMMARY (1-2 PAGE) Obiettivi del progetto Il Progetto LIFE Cilento in Rete si è posto come principale obiettivo di dotare il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano di una regolamentazione per il sistema della Rete Natura 2000 compresa nel territorio del Parco ed, in particolare, di individuare prima ed attuare poi, un sistema coordinato ed efficace per la tutela e la gestione integrata dei 29 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e delle 8 Zone di Protezione Speciale (ZPS) che costituiscono la Rete Natura 2000 nell ambito del territorio del Parco, attraverso la elaborazione e l adozione dei Piani di Gestione (PdG). Per tre siti i piani di gestione erano già stati elaborati precedentemente. La superficie totale interessata è di ha, pari a circa il 65% dell intera superficie del PNCVD. Sulla base della loro caratterizzazione ecologica e localizzazione geografica i siti della rete Natura 2000 del PNCVD sono stati accorpati in tre tipologie principali: siti a dominanza di habitat marino-costieri, che comprendono 14 SIC/ZPS, siti a dominanza umido-fluviali che comprendono 6 SIC/ZPS, e siti a dominanza di habitat montano-collinari, che comprendono 13 SIC. Sulla base di questo accorpamento sono stati redatti un totale di 16 piani di gestione: o 1 PdG per i 6 SIC/ZPS umido-fluviali, per un totale di ha; o 8 PdG per 13 SIC/ZPS montano-collinari, per un totale di ha; o 7 PdG per 14 SIC/ZPS marino-costieri, per un totale di ha. Parallelamente alla elaborazione dei Piani di Gestione, Il PNCVD, attraverso il progetto LIFE Natura Cilento in Rete, ha attuato una serie di azioni urgenti e misure di conservazione dirette agli habitat e alle specie di interesse comunitario presenti nei SIC Scoglio del Mingardo e Spiaggia di Cala del Cefalo (IT ), Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino (IT ) e nei due SIC marini Parco marino di Punta degli Infreschi (IT ) e Parco marino S. Maria di Castellabate (IT ). Gli interventi, diretti alla salvaguardia, al consolidamento ed al ripristino degli habitat, sono stati attuati sulla base di una progettazione esecutiva predisposta nel primo anno di attività del progetto. Tutte le attività, per l intera durata del progetto, sono state affiancate da eventi ed iniziative di sensibilizzazione e comunicazione per favorire la divulgazione delle esperienze maturate, delle metodologie applicate e dei risultati conseguiti nell attuazione delle misure di tutela previste dal progetto LIFE Cilento in Rete. Principali risultati Il Progetto, della durata di 4 anni, è stato avviato nel gennaio Esso si è sviluppato secondo tre principali linee di azione: a) azioni di pianificazione; b) interventi di riqualificazione ambientale a lungo termine ed c) interventi urgenti. a) Azioni di Pianificazione 2

3 Elaborazione ed approvazione dei Piani di Gestione dei SIC e ZPS nel territorio del PNCVD, accorpati in base alla tipologia ambientale prevalente. Sono stati elaborati 16 Piani di Gestione per i 29 Siti Natura 2000 (SIC e ZPS) accorpati, sulla base delle loro caratteristiche ecologiche e la loro disposizione geografica, in tre tipologie principali di siti: siti a dominanza di habitat marino-costieri, siti a dominanza di habitat montanocollinari e siti a dominanza di habitat umido-fluviali. La scelta di redigere Piani di Gestione per gruppi di SIC/ZPS accorpati per tipologia ambientale prevalente riflette da un lato l omogeneità ecologica dei SIC e ZPS, dall altra la necessità di dotare il PNCVD di uno strumento gestionale unico, che consideri i vari SIC e ZPS in un ottica di Rete Ecologica e di conservazione complessiva degli habitat e delle specie di interesse comunitario. Tutti i piani elaborati secondo un percorso partecipato, realmente condiviso con tutti gli Enti e le Amministrazioni locali coinvolti, per condividere obiettivi e scelte e calare le azioni previste di conservazione nel contesto socio economico e ambientale nel quale dovranno essere applicati. I piani sono stati ufficialmente approvati dalla Regione Campania e integrati come parte del Piano del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Il Piano del Parco è stato adottato con Delibera della Giunta Regionale n. 617 del 13/04/2010, approvata dal Consiglio Regionale nella seduta del 29/12/2099, e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 9 del 27/01/2010. I 16 Piani di Gestione elaborati nell ambito del Progetto LIFE Natura Cilento in Rete sono stati approvati e recepiti come Piani Particolareggiati del Piano del Parco dal Consiglio Direttivo con delibera n. 44 del 09/12/2010 e recepiti con parere positivo dalla Regione Campania con Decreto Dirigenziale n. 2 del 21/02/2011. Tutti i Piani di Gestione approvati dal PNCVD sono stati trasmessi al Ministero dell Ambiente con nota del 15/12/2010 prot. n Considerata l adozione da parte della Commissione Europea della lista dei SIC della Regione Biogeografica Mediterranea (agosto 2006), i siti del PNCVD, per i quali i piani sono stati elaborati ed approvati, potranno essere designati dal Ministero dell Ambiente come Zone Speciali di Conservazione, concludendo così l iter di formalizzazione dello stato di conservazione dei siti stessi. A questo risultato avrà contribuito in modo cruciale il finanziamento LIFE Natura, l unico strumento comunitario dedicato specificamente alla conservazione della natura e della biodiversità. b) Interventi di riqualificazione ambientale a lungo termine. Il progetto ha realizzato interventi di selvicoltura naturalistica ed avviamento a bosco vetusto su una superficie totale di circa 160 ha nel SIC Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino (IT ), finalizzati al potenziamento della funzionalità ecologica di alcune formazioni forestali di particolare pregio naturalistico, caratterizzate prevalentemente da habitat di interesse comunitario tra cui Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex (9210) da avviare a boschi vetusti nelle zone B2 del Piano del Parco, riserve orientate alla formazione di boschi vetusti. Gli interventi sono stati finalizzati al miglioramento della struttura spaziale del popolamento vegetale mediante diradamento selettivo e al rafforzamento delle popolazioni di specie animali legate ai boschi vetusti, quali ad esempio Dryocopus martius, Dendrocopos medius e Rosalia alpina. Interventi ad hoc di selvicoltura naturalistica sono inoltre stati diretti ad un territorio caratterizzato dall habitat di interesse comunitario Dune boscate con Pinus pinea e/o Pinus pinaster (2270), per il mantenimento delle struttura arborea caratteristica dell habitat, dominato dal pino d Aleppo (Pinus halepensis) e dal ginepro fenico (Juniperus phoenicea) nello strato arbustivo (SIC IT Scoglio del Mingardo e Spiaggia di Cala del Cefalo ). c) Azioni urgenti 3

4 Sono stati realizzati interventi di ripristino e consolidamento delle dune nel SIC Scoglio del Mingardo e Spiaggia Cala del Cefalo (IT ), ambienti nei quali l impatto dei mezzi motorizzati e del passaggio dei turisti aveva provocato la riduzione delle superfici occupate dagli habitat naturali. Gli interventi sono consistiti nella piantagione di specie della vegetazione delle dune nelle aree in cui questa risulta particolarmente degradata e nella realizzazione di una rete di passerelle sopraelevate in legno per convogliare il passaggio delle persone, soprattutto durante la stagione estiva. La realizzazione di recinzioni, la definizione di un parcheggio autorizzato e la predisposizione di un servizio di navetta nei periodi di maggior accesso turistico, costituiscono assieme agli interventi sugli habitat, un pacchetto di interventi che ha consentito un recupero degli ambienti dunali chiaramente visibile. Un ulteriore intervento urgente ha riguardato la tutela delle prateria di Posidonia. L ancoraggio delle imbarcazioni è tra i principali motivi di degrado di questo habitat prioritario, unico del Mediterraneo. Per contenere questo problema sono state installate boe di delimitazione dell habitat marino Praterie di Posidonia (*1120) nei SIC di S. Maria di Castellabate (IT ) e del Parco marino di Punta degli Infreschi (IT ). Le boe delimitano, all interno dei due siti, delle aree di tutela rispetto all ancoraggio e conseguentemente aree utilizzabili per la fruizione turistica. Le imbarcazioni possono attraccare sulle boe, evitando il danneggiamento dei fondali marini e in particolare delle prateria di Posidonia. A corredo di questa azione è stato realizzato un itinerario subacqueo che permette di apprezzare il valore naturalistico delle praterie di Posidonia. Una campagna di informazione e sensibilizzazione, con eventi pubblici, la realizzazione di un sito web, la produzione di materiali di informazione cartacei, ha affiancato le azioni concrete di conservazione del progetto. 4

5 Executive summary Project objectives The main objective of the project is to establish a regulatory system of the pscis and SPAs within the Cilento and Vallo di Diano National Park, with a perspective of establishing a coherent network. The elaboration and adoption of management plans has been successfully carried out for all the 29 SCIs and 8 SPAs within the Park (excluding three for which they have already been elaborated). Total addressed surface has been ha, i.e. 65% of the total surface of the National Park. The Natura 2000 sites have been grouped according to three main environmental groups (marine and coastal, hills and mountains, riverine) and the management plans have been the subject of a participatory process with all relevant local administrations, sided by information and awareness raising campaigns directed to the local population. With this approach 16 management plans have been prepared and discussed: o 1 MP for 6 riverine and wetland SCIs/SPAs, with a total surface of ha; o 8 MPs for 13 hills and mountains SCIs/SPAs, with a total surface of ha; o 7 MPs for 14 marine and coastal SCIs/SPAs, with a total surface of ha. The project included also several urgent conservation actions on different habitats/species that have been èplanned during the first project year. These actions targeted where to be put in place, with an effort to involve the local population. These actions targeted two SCIs, one coastal ( Scoglio del Mingardo e Spiaggia di Cala del Cefalo, IT ), one in the moutains of the SCI Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino (IT ) and two marine SCIs: Parco Marino di Punta degli Infreschi (IT ) and Parco Marino S. Maria di Castellabate (IT ). All activities, during the whole project life time, have been supported by events and awareness raising and communication initiatives to favor the dissemination of the experience, methods and results achieved during the implementation of the project. Main project results The LIFE project was started in January 2007 and has developed along three main lines a) planning actions; b) long term habitat restoration; c) urgent actions. a) Planning actions Elaboration and official adoption of 16 management plans for 29 Natura 2000 sites, grouped according to a subdivision in main environmental groups, as reported in the objectives. The approach of grouping the Natura 2000 sites in environmental groups was made on one side due to the similar habitats and species present in the sites and on the other one to allow the National Park have coherent management tools where the Natura 2000 sites are really taken into account as an ecological network for the conservation of the target habitats and species. All the management plans have been prepared and subject to a participatory process with local administrations, to share objectives and foreseen actions and integrate them in the socioeconomic and environmental context where they are to be implemented. The plans have been officially approved by the Campania Region and are now officially part of the general management plan of the National Park of Cilento e Vallo di Diano. Following the adoption by the European Commission of the official list of SCIs of the Mediterranean Biogeographical Region, the plans have been delivered to the Ministry of Environment with the objective to start the procedure for their designation as Special Protection Areas, a result that will be achieved thanks to the support of the LIFE financial tool. b) Long term habitat restoration 5

6 In the SCI Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino (IT ) beech forests with Taxus and Ilex (habitat 9210) have been treated on a total surface of 160 ha to favour a better structure and drive the habitat towards old woods quality. Interventions have been aimed at improving the spatial structure of the forests through selective thinning and increase of dead and dying trees to favour species linked to mature forests, such as Dryocopus martius, Dendrocopos medius and Rosalia alpina. In the SCI have been implemented interventions of habitat management of the habitat Wooded dunes with Pinus pinea/pinus pinaster (2270), aimed at restoring the structure of this Meditarreanean forests habitat characterized by Pinus halepensis and Juniperus phoenicea. c) Urgent actions Habitat restoration and reinforcement interventions have been carried out for the conservation of the dunal habitats in the SCI Scoglio del Mingardo e Spiaggia di Cala del Cefalo, an area close to capo Palinuro (IT ). The impact on coastal dune habitats near capo Palinuro (Cala del Cefalo) from vehicles and people has been reduced through the realization of fences and paths, planting of autochthonous species and the realization of fences and of a parking area. During summer months a bus service has been made available for the people willing to visit the area when the parking area is full. A further urgent intervention has been targeting the Posidonia beds in the SCIs Parco marino di S. Maria di Castellabate (IT ) and Parco marino di Punta degli Infreschi (IT ). Here the main conservation problem was the free anchoring and the mechanical damage on the Posidonia beds. To ace this problem, buoys have been placed in the two marine sites to avoid bottom anchoring and eliminate the damage made by the boats. A sea-watching diving itinerary has been established to let people know the importance of the Posidonia beds. Information campaigns, events, web site, production of leaflets and brochures have supported the project actions. - List of key deliverables and outputs Deliverable or Milestone Elaborazione dei progetti esecutivi e delle azioni incluse nelle sezioni C, D Number of the associated action Deadline A2 31/12/2007 Elaborazione e adozione dei Piani di Gestione dei Siti di A4, A5, A6 31/12/2010 Importanza Comunitaria Interventi di selvicoltura naturalistica ed avviamento a bosco C1 31/03/2010 vetusto nel SICp Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino (IT ) Realizzazione di recinzioni per la tutela degli habitat di C2 30/06/2008 interesse comunitario e per la delimitazione delle concessioni dei campeggi Realizzazione interventi per la delimitazione e sistemazione dei C3 30/09/2008 parcheggi Realizzazione di cancellate per la chiusura delle grotte C4 30/09/2008 Gestione selvicolturale della pineta C5 30/03/2010 Interventi di ripristino della vegetazione dunale del SICp C6 30/06/2010 Scoglio del Mingardo e Spiaggia Cala del Cefalo (IT ) Razionalizzazione degli accessi al SICp Scoglio del Mingardo e C8 31/06/2008 Spiaggia Cala del Cefalo (IT ) Realizzazione di sentieri naturalistici nella pineta del Sicp C9 30/09/2008 Scoglio del Mingardo e Spiaggia Cala del Cefalo (IT ) Attivazione di un servizio di navetta C10 30/09/2010 Istallazione di boe C11 30/09/2008 6

7 4. INTRODUCTION (1 PAGE) Overall and specific objectives Obiettivo principale di questo Progetto Life Natura è stato quello di dotare il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano dei necessari Piani di Gestione per i 29 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e per le 8 Zone di Protezione Speciale (ZPS) che costituiscono la Rete Natura 2000 nel territorio del Parco. La elaborazione ed adozione di Piani di Gestione è stata effettuata per gruppi di siti e per tipologie ambientali (marino e costiero, umido-fluviale e collinare-montano), attraverso un processo partecipativo, affiancato da campagne di informazione e sensibilizzazione della popolazione e delle amministrazioni locali. Obiettivo del progetto è stato inoltre quello di attuare azioni urgenti e misure di conservazione dirette agli habitat e alle specie di interesse comunitario presenti nei SIC Scoglio del Mingardo e Spiaggia di Cala del Cefalo (IT ), Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino (IT ) e nei due SIC marini Parco marino di Punta degli Infreschi (IT ) e Parco marino S. Maria di Castellabate (IT ). Relativamente alle aree costiere, le azioni di conservazione si sono basate principalmente sulla regolamentazione dell accesso e recupero della vegetazione dunale, danneggiata dall accesso incontrollato. Nei siti montani la realizzazione di interventi forestali è stata finalizzata all avviamento a bosco vetusto di faggete con Taxus e Ilex. Mentre nelle aree marine l obiettivo principale è stato quello della tutela dei posidonieti, migliorata grazie alla messa in posa di boe per limitare e regolamentare l ancoraggio delle imbarcazioni. Which sites are involved Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, il secondo in Italia per superficie, si estende dalla costa tirrenica fino ai piedi dell'appennino Campano Lucano, nella Regione Campania, in Provincia di Salerno, per una superficie totale di ha. Nell ambito del suo territorio, interamente compreso nella Regione Biogeografica Mediterranea, sono stati individuati ai sensi delle Direttive Comunitarie Habitat ed Uccelli, 26 Siti di Interesse Comunitario (SIC) e 8 Zone di Protezione Speciale (ZPS), che coprono nel complesso il 65 % dell intera superficie dell Area Protetta. Di seguito sono riportati i Siti di Importanza Comunitaria e le Zone di Protezione Speciale presenti nel territorio del PNCVD, con relativi codici Natura 2000 ed estensione. SIC/ZPS Marino-Costieri ZPS Costa tra Punta Tresino e Ripe Rosse (IT , ha) SIC Monte Tresino e dintorni (IT , ha) SIC Monte Licosa e dintorni (IT , ha) SIC Isola di Licosa (IT , 5 ha) SIC Pineta di Sant Iconio (IT , 358 ha) SIC Stazione a Genista cilentana di Ascea (IT , 5 ha) SIC Pareti rocciose di Cala del Cefalo (IT , 38 ha) ZPS Costa tra Marina di Camerota e Policastro Bussentino (IT , ha) SIC Rupi costiere della Costa degli Infreschi e della Masseta (IT , 273 ha) SIC Parco marino di Punta degli Infreschi (IT , ha) SIC Parco marino S. Maria di Castellabate (IT , ha) SIC Montano-Collinari 7

8 ZPS Alburni (IT , ha) SIC Monti Alburni (IT , ) ZPS Monte Cervati e dintorni (IT , ha) SIC Balze di Reggiano (IT , ha) SIC Monte Motola (IT , 469 ha) SIC Monte Cervati Centaurino e montagne di Laurino (IT ha) SIC Montagne di Casalbuono (IT , ha) SIC Monte Bulgheria (IT , ha) SIC Monte della Stella (IT , ha) ZPS Monti Soprano, Vesole e Gole del Fiume Calore salernitano (IT , ha) e SIC Monte Soprano e Monte Vesole (IT , 5.673, ha) in gran parte coincidenti SIC Monte Sottano (IT , 212 ha) SIC Monte Sacro e dintorni (IT , ha) SIC Umido-Fluviali SIC Alta valle del fiume Bussento (IT , 625 ha) SIC Grotta di Morigerati (IT , 3 ha) SIC Alta valle del fiume Calore Lucano (IT , ha) SIC Basso corso del fiume Bussento (IT , 414 ha) SIC Fiume Alento (IT , ha) SIC Fiume Mingardo (IT , ha) Which habitat types/species are targeted Il territorio del PNCVD si articola in un mosaico di paesaggi ed ambienti naturali formati da coste basse sabbiose, con dune e depressioni retrodunali e rupi rocciose, lungo i circa 70 chilometri di costa cilentana, dagli ambienti umidi e fluviali dei numerosi corsi d acqua che percorrono il territorio, fino ai boschi mediterranei, foreste miste e faggete dei rilievi più elevati. Di rilievo, dal punto di vista floristico e vegetazionale, sono le circa tremila specie botaniche presenti, associate al mosaico di paesaggi vegetali che vanno dalla ricchissima e variegata macchia mediterranea alle pinete costiere di Pino d Aleppo, dalle leccete ai boschi misti di latifoglie dell'area collinare e pedemontana. Più in alto si sviluppano estesi e vetusti boschi di faggio a volte misti a relitti di abete bianco e betulla, che lasciano il posto ai tipici pascoli montani appenninici. Tra le entità più significative si possono citare la famosa primula di Palinuro (Primula palinuri) e la ginestra del Cilento (Genista cilentana), entrambe specie di importanza comunitaria, endemismi puntiformi unici dell area protetta. Ad esse si accompagnano numerose specie rare che si distribuiscono nei vari habitat presenti nel territorio protetto. Altrettanto diversificata è la fauna del Parco, risultato della eterogeneità e varietà degli ambienti presenti, che ospitano, tra l altro una ricca avifauna e numerose specie di pipistrelli di importanza comunitaria. Molto ricca è anche la fauna dei corsi d'acqua dove senza dubbio è di importanza cruciale a livello nazionale la popolazione di lontra (Lutra lutra), la più ricca d'italia. Nelle aree più prossime alle sorgenti, dove l'acqua è più fredda, protetti dai boschi ripariali, vivono specie di anfibi di importanza europea, tra le quali la salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), endemismo italiano di grande interesse naturalistico. Sulla corteccia degli alberi vive un raro insetto, in rarefazione in tutta Europa, il coleottero Rosalia alpina, protetto dalla normativa comunitaria. Alle straordinarie emergenze naturalistiche, dovute alla notevole eterogeneità del territorio e alla presenza di un ricco mosaico di habitat e di specie di interesse conservazionistico, si affiancano le emergenze di tipo storico-culturale che hanno portato il Parco ad essere incluso nella lista del Patrimonio Mondiale dell Umanità nonché tra le Riserve della Biosfera del Programma MaB (Man and Biosphere) dell Unesco. L'inserimento nella lista del Patrimonio mondiale dell Unesco è una ulteriore riprova, se ce ne fosse stato bisogno, della sua importanza ambientale e culturale a livello internazionale e in ambito mediterraneo. 8

9 Di seguito sono riportati l elenco degli habitat dell Allegato I della Direttiva Habitat 92/43/CEE insieme all elenco delle specie di uccelli della Direttiva Uccelli 2009/147/CE e delle altre specie inserite nell Allegato II della Direttive Habitat, interessati dal progetto LIFE Cilento in Rete, sia perché trattati nei piani di gestione dei siti, sia perché habitat e specie target degli interventi di conservazione descritte nel dettaglio nella sezione C. Habitat dell allegato 1 della Direttiva Habitat 92/43/CEE * Praterie di Posidonie ( Posidonion oceanicae) Estuari Scogliere Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. endemici Dune con prati dei Brachypodietalia e vegetazione annua * Dune costiere con Juniperus spp Dune con vegetazione di sclerofille dei Cisto-Lavenduletalia Fiumi mediterranei a flusso permanente con Glaucium flavum * Matorral arborescenti di Laurus nobilis Arbusteti termo-mediterranei e pre-steppici * Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee) * Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea * Sorgenti petrificanti con formazione di travertino (Cratoneurion) Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Grotte non ancora sfruttate a livello turistico * Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex Foreste di Castanea sativa Foreste di Olea e Ceratonia Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia * Foreste sud-appenniniche di Abies alba Pinete mediterranee di pini mesogeni endemici - 92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba Uccelli elencati nell'all. I della 2009/147/CE A002 Gavia arctica A010 Calonectris diomedea A024 Ardeola rallide A026 Egretta garzetta A029 Ardea purpurea A072 Pernis apivorus A073 Milvus migrans A074 Milvus milvus A077 Neophron percnopterus A080 Circaetus gallicus A081 Circus aeruginosus A082 Circus cyaneus A084 Circus pygargus A091 Aquila chrysaetos A094 Pandion haliaetus A095 Falco naumanni A098 Falco columbarius A100 Falco eleonorae A101 Falco biarmicus A103 Falco peregrinus A133 Burhinus oedicnemus A180 Larus genei A181 Larus audouinii A189 Gelochelidon nilotica 9

10 A191 Sterna sandvicensis A195 Sterna albifrons A197 Chlidonias niger A215 Bubo bubo A224 Caprimulgus europeus A229 Alcedo attui A231 Coracias garrulus A236 Dryocopus martius A238 Dendrocopos medius A242 Melanocorypha calandra A246 Lullula arborea A255 Anthus campestris A293 Acrocephalus melanopogon A302 Sylvia undata A321 Ficedula albicollis A338 Lanius collurio A346 Pyrrhocorax pyrrochorax A392 Phalacrocorax aristotelis desmarestii A412 Alectoris graeca saxatilis Uccelli non elencati nell'all. I della 2009/147/CE A069 Mergus serrator A109 Alectoris graeca A112 Perdix perdix A113 Coturnix coturnix A118 Rallus aquaticus A123 Gallinula chloropus A125 Fulica atra A142 Vanellus vanellus A155 Scolopax rusticola A158 Numenius phaeopus A160 Numenius arquata A179 Larus ridibundus A182 Larus canus A183 Larus fuscus A184 Larus argentatus A206 Columba livia A207 Columba oenas A208 Columba palumbus A210 Streptopelia turtur A247 Alauda arvensis 10 A283 Turdus merula A284 Turdus pilaris A285 Turdus philomelos A286 Turdus iliacus A287 Turdus viscivorus A391 Phalacrocorax carbo sinesi A459 Larus chachinnans Mammiferi elencati nell'all.ii della 92/43/CE 1303 Rhinolophus hipposideros 1304 Rhinolophus ferrumequinum 1305 Rhinolophus euryale 1307 Myotis blythii 1310 Miniopterus schreibersi 1316 Myotis capaccini 1321 Myotis emarginatus 1324 Myotis myotis 1349 Tursiops truncatus 1352 Canis lupus 1355 Lutra lutra Anfibi e rettili elencati nell'all.ii della 92/43/CE 1167 Triturus carnifex 1175 Salamandrina terdigitata 1193 Bombina variegata 1220 Emys orbicularis 1279 Elaphe quatuorlineata Pesci elencati nell'all.ii della 92/43/CE 1095 Petromyzon marinus 1096 Lampetra planeri 1099 Lampetra fluviatilis 1103 Alosa fallax 1108 Salmo macrostigma 1120 Alburnus albidus 1131 Leuciscus souffia 1136 Rutilus rubilio 1137 Barbus plebejus Invertebrati elencati nell'all.ii della 92/43/CE 1016 Vertigo moulinsiana 1041 Oxygastra curtisii 1044 Coenagrion mercuriale

11 1047 Cordulegaster trinacriae 1062 Melanargia arge 1083 Lucanus cervus 1087 Rosalia alpina 1088 Cerambyx cerdo Piante elencate nell'all.ii della 92/43/CE 1468 Dianthus rupicola 1628 Primula palinuri 11

12 Main conservation issues being targeted (including threaths) 1) Tra le principali problematiche affrontate dal progetto LIFE Cilento in Rete sicuramente la mancanza di indirizzi chiari e condivisi per la gestione e la conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario nei Siti Natura 2000 compresi nel territorio del Parco. Problematica ampiamente superata grazie alla approvazione del Piano del Parco da parte della Regione Campania e dalla elaborazione e approvazione dei Piani di Gestione di tutti i SIC e ZPS nel territorio del Cilento. Ciò avrà sicuramente un impatto positivo su tutti gli habitat di interesse comunitario e sulle specie animali e vegetali da essi trattati. 2) Nel corso degli anni è inoltre sorta l esigenza di una nuova modalità di gestione forestale più consona agli obiettivi di conservazione dei boschi rispetto a quelli produttivi che avevano storicamente caratterizzato il territorio del Parco prima della sua istituzione. In particolare è nata l esigenza di tutelare l habitat Faggete degli Appenini con Taxus e Ilex e le popolazioni di specie di interesse comunitario legate al bosco maturo nel SIC Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino (IT ). Una errata gestione delle fustaie di faggio nell area del Monte Cervati, infatti, stava portando ad una drastica riduzione della rappresentatività e della qualità conservazionistica dell habitat di interesse comunitario delle Faggete degli Appennini con Taxus e Ilex. Naturalmente, le prime specie a scomparire sono quelle più strettamente legate ai boschi maturi disetanei, ricchi di alberi morti che costituiscono una parte indispensabile della nicchia ecologica delle specie di interesse comunitario più rare. Inoltre la presenza di Dryocopus martius pur non essendo di grandi dimensioni (6-10 coppie) rappresenta una popolazione al margine meridionale dell areale di distribuzione della specie la cui conservazione, tenendo conto del particolare assetto genetico caratteristico delle popolazioni marginali, costituisce, come riconosciuto anche in sede di valutazione della Rete Natura 2000 durante i seminari biogeografici organizzati dall European Topic Centre for Nature Conservation, un valore aggiunto ed una priorità di conservazione. 3) Il degrado degli habitat costieri e dunali a causa della pressione antropica nel SIC Scoglio del Mingardo e Spiaggia di Cala del Cefalo (IT ), legato al calpestio dei fruitori della spiaggia, all ingresso di mezzi motorizzati, al parcheggio non regolamentato su porzioni di duna, hanno determinato nel corso degli anni un forte impatto sui 7 km di fascia dunale, corrispondente ad habitat prioritari e di interesse comunitario quali Dune boscate con Pinus pinea e/o Pinus pinaster (2270*), Pinete mediterranee a pini endemici mesogeni (9540), Vegetazione annua delle linee di deposito marine (1210), Dune mobili embrionali (2110), Dune costiere con Juniperus spp. (2250*). A causa della mancanza di una regolamentazione dell accesso circa il 90 per cento della vegetazione era minacciata da in uno stato di degrado più o meno pronunciato. In particolare la vegetazione maggiormente impattata dall accesso di mezzi meccanici e dal libero movimento a piedi del pubblico è stata quella corrispondente agli habitat 1210, 2110 e 2250*. 4)La costa degli Infreschi e il promontorio di Capo Palinuro rappresentano mete preferenziali del turismo nautico. Il porto naturale degli Infreschi costituisce una nota attrazione e nell area si concentrano numeri elevati di imbarcazioni. Nei pressi sono presenti il porto di Palinuro (160 posti barca), il porto di Marina di Camerota (200 posti barca), il porto di Scario (160 posti barca) e il porto di Sapri (150 posti). Tutti questi porti sono da turismo e le presenze estive (maggiosettembre) impattano principalmente sulla costa oggetto del progetto LIFE. Nei SIC marini SIC Parco marino di S. Maria di Castellabate (IT ) e nel SIC Parco marino Punta degli Infreschi (IT ), designati per la presenza dell habitat prioritario *1120 Praterie di Posidonia, l ancoraggio dei mezzi natanti rappresentava un rilevante impatto sull habitat. 5) Infine il disturbo da parte di visitatori e curiosi nelle grotte presenti nel SIC Scoglio del Mingardo e Spiaggia Cala del Cefalo (IT ), habitat di eccellenza per un per le specie di chirotteri Rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) e Rinolofo minore (Rhinolophus hipposideros), presenti nelle grotte che si estendono da Capo Palinuro a Infreschi, arrecava un forte disturbo per queste specie che è stato risolto attraverso la pulizia delle grotte e la realizzazione di cancellate che consentono il passaggio dei pipistrelli ma non delle persone.

13 How did the project come about L idea del progetto, centrata in particolare sulla redazione dei Piani di Gestione, è nata nell ambito dello sviluppo, avvenuto in tutta Italia, della capacità di gestione dei siti della Rete Natura Una volta terminato il processo di identificazione dei siti della rete, la redazione dei piani di gestione è stato il passaggio necessario successivo. I piani di gestione consentono, oltre che una pianificazione della gestione, anche la successiva designazione dei Siti di Importanza Comunitaria come Zone Speciali di Conservazione, ai sensi della Direttiva Habitat e della relativa normativa nazionale, con il loro accesso definitivo nella rete europea Natura Per quanto riguarda il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, l esigenza di dotarsi di strumenti di pianificazione è stata particolarmente sentita. I siti Natura 2000 coprono infatti una superficie pari al 65% dell intera superficie tutelata dal Parco Nazionale. La loro gestione all interno del vasto contesto del Parco e la loro particolare rilevanza in termini di superficie e di valori naturalistici presenti (incluse tra l altro due specie vegetali di interesse comunitario praticamente endemiche del Parco) poneva il problema di garantire una gestione unitaria e complessiva, coordinata con quella di ampia scala del parco nazionale stesso. Per affrontare in modo coerente queste esigenze è stato deciso di proporre un progetto che svolgesse la funzione di permettere l avvio di questa gestione unitaria. L accorpamento dei siti in tre categorie ecologiche (montano-collinari, umido-fluviali e marino-costieri) ha avuto, in questo contesto, lo scopo di favorire un approccio coerente e globale, riconoscendo l unitarietà delle problematiche di conservazione che caratterizzano queste tre tipologie di siti e la conseguente unitarietà di gestione necessaria per affrontare e risolvere i problemi in un ottica che fosse ad una scala adeguata a quella dell Ente gestore dei siti, il Parco nazionale. Il processo di elaborazione dei Piani non poteva non tener conto dell impatto potenziale sulle popolazioni locali e delle opportunità che il coinvolgimento delle amministrazioni locali poteva rendere concrete. Per questo motivo, a seguito della realizzazione degli studi di base e della elaborazione di una prima stesura degli obiettivi di gestione e delle misure di conservazione, è stato organizzato un ampio processo di partecipazione che ha coinvolto tutti gli Enti locali ed ha permesso da una parte di aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza da parte degli amministratori locali e dall altra di accogliere, ove possibile, le istanze delle amministrazioni locali, rendendo i piani di gestione uno strumento realmente condiviso attraverso un processo democratico di partecipazione. La realizzazione dei Piani di Gestione costituisce un azione di programmazione importante, alla quale tuttavia sono stati associati alcuni interventi che si ritenevano importanti e urgenti. Da una parte la necessità di avviare una gestione naturalistica di alcuni degli ambienti forestali di maggiore significato del parco, le faggete e le formazioni di pino d Aleppo. Si tratta di un iniziativa che rientra in una attività stimolata dal parco e favorita dalla disponibilità di informazioni di alta qualità scientifica sul dove e il come poter avviare la riconversione a bosco vetusto, grazie a precedenti collaborazioni con il Dipartimento di Botanica dell Università degli Studi di Roma La Sapienza. Dall altra il riconoscimento di realizzare alcuni interventi non più differibili di tutela diretta di habitat di interesse comunitario in aree particolarmente impattate dal turismo, l area della costa a sud di Capo Palinuro, con la più ampia e bella spiaggia di tutto il Parco nazionale, e le prateria di Posidonia presenti davanti alle coste del Parco e ricadenti all interno di due aree marine protette, oltre che Siti di Importanza Comunitaria. Queste esigenze di pianificazione e conservazione sono state realmente considerate come una opportunità per l Ente Gestore e la Comunità del Parco, che hanno deciso di utilizzare l opportunità offerta dallo strumento LIFE per realizzare gli obiettivi sopra descritti. What is the socioeconomic context of the project 13

14 L articolata morfologia del territorio montano e collinare cilentano, nonché le vicende storiche ed economiche, hanno condotto ad una configurazione della struttura insediativa centrata sulla successione di piccoli insediamenti, spesso notevolmente distanziati tra loro. Tale situazione, dovuta anche a connessioni viarie limitate, attualmente è soggetta a cambiamenti, dovuti principalmente a un edificazione esterna ai centri abitati, che ha investito ampie zone interne, versanti collinari e montuosi e fondovalle dei fiumi. Nella maggior parte dei comuni il peso demografico si presenta notevolmente contenuto. I dati risalenti al 1997, indicano infatti che 60 comuni su 80 hanno una popolazione inferiore ai 3000 abitanti e di questi 15 hanno meno di 1000 abitanti. In 18 comuni la popolazione residente è compresa tra i e i abitanti e solo in 2 comuni, Agropoli e Capaccio, la popolazione comprende circa abitanti. Da questi dati si evince che l area del Parco costituisce un caso piuttosto raro di area protetta. La popolazione residente negli 80 comuni del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, corrisponde infatti a circa unità, pari a circa il 21% della popolazione della Provincia di Salerno. Nell area protetta la densità insediativa media corrisponde quindi a 80 abitanti per kmq, dato che sottolinea la forte antropizzazione di questo Parco Nazionale. I gruppi di interesse che gravitano nei SIC e ZPS sono rappresentati per la maggior parte da operatori del settore turistico e in minor parte da agricoltori ed allevatori. Inoltre il contesto socio-economico dell area è caratterizzato da un forte livello di disoccupazione e un generale scarso interesse per la conservazione della natura. Ciò implica un forte impatto sulle risorse naturali e la necessità di creare forme di consenso attraverso una gestione dei siti della Rete Natura 2000 che veda come attori principali le comunità locali. Una opportuna pianificazione delle attività che interessano i Siti Natura 2000 e la realizzazione di azioni urgenti per la conservazione degli elementi a maggior rischio, appaiono dunque indispensabili per garantire la conservazione a lungo termine dei valori naturalistici e conseguire il necessario supporto da parte dei gruppi di interesse. 5. LIFE-PROJECT FRAMEWORK (1 PAGE) Description and schematic presentation of working method, including overview of: (i) project-actions, (ii) sub-actions and (iii) planning; Il progetto LIFE Cilento in Rete è stato elaborato, nella sua fase progettuale e gestito, nella sua fase di attuazione, interamente dal personale del beneficiario, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, e della Temi s.r.l. Per la elaborazione dei Piani di Gestione e per la progettazione esecutiva degli interventi forestali e di ripristino degli habitat dunali, il partner Temi si è avvalso del supporto di esperti naturalisti, biologici e forestali locali, che hanno fornito il loro fondamentale contributo sia da un punto di vista tecnico scientifico sia per la conoscenza del territorio, garantendo in tal modo un coinvolgimento diretto di esperti locali in un progetto comunitario. 6. PROGRESS, RESULTS Describe clearly for each of the actions (and sub-actions as appropriate) defined in the proposal and listed below: conducted activities and resulting outputs. A Preparatory actions/management plan preparation Azione A1: Organizzazione e formalizzazione della struttura di coordinamento del progetto Data prevista di inizio: 01/01/

15 Data effettiva di inizio: 01/01/2007 Data prevista di conclusione: 31/03/2007 Data effettiva di conclusione: 31/10/2007 Realizzato Le procedure di organizzazione e formalizzazione della struttura di coordinamento del progetto sono state tutte espletate e completate, come previsto, durante il primo anno di attività ( ). In particolare, sulla base di quanto previsto dal Progetto, sia per gli aspetti tecnici sia finanziari, nei primi tre mesi dell anno 2007, il Parco ha stipulato gli accordi necessari con il Partner Temi s.r.l. per lo svolgimento delle azioni A2, A3, A4, A5 ed A6 e con la Dott. Osmi per il supporto alla gestione amministrativa del progetto (azione F2). È stato definito il gruppo di lavoro del PNCVD, predisposta la lista delle figure professionali interne da coinvolgere, definiti i ruoli e stipulate le necessarie determine dirigenziali per definire gli incarichi. Analogamente la Temi S.r.l. ha individuato il gruppo di lavoro per la elaborazione dei Progetti Esecutivi (azione A2), per il Comitato di Coordinamento dei Piani di Gestione (azione A3) e per la elaborazione di Piani di Gestione (azioni A4, A5, A6), riportata nel dettaglio al punto 5. Nell ambito del primo semestre di attività (gennaio 2007-giugno/luglio 2007) sono state svolte attività, organizzati e tenuti incontri necessari per l avvio del progetto, secondo quanto stabilito dal cronoprogramma del progetto. In particolare: In data 30 gennaio 2007, il Direttore del Parco, Angelo De Vita, responsabile del Progetto, insieme a Manuela Osmi, consulente del PNCVD per il supporto alla gestione amministrativa del LIFE Cilento in Rete ed i rappresentanti del Partner, Temi s.rl., Alessandro Bardi e Salvatore Greco, hanno partecipato all incontro informativo dedicato ai nuovi progetti LIFE, organizzato a Pisa dalla Commissione Europea e dal Gruppo Esterno di Consulenza Timesis-Astrale (Kick off meeting). Le spese di missione sostenute dal PNCVD non sono state addebitate al Progetto LIFE. In data 29 marzo 2007, a seguito di una serie di incontri preliminari con i rappresentanti della Temi s.r.l., Alessandro Bardi e Marco Nuccorini, svolti presso la sede del PNCVD, a Vallo della Lucania (SA), è stato firmato l Accordo di Partnenariato tra l Ente Parco e la Temi s.r.l., approvato con Determina Dirigenziale n. 31 del 28/03/2007. (Copia trasmessa come Allegato 1 del First Progress Report del 31/01/2008). Sempre in data 29 marzo 2007, è stato firmato il contratto per il conferimento dell incarico di collaborazione tecnica a supporto della gestione amministrativa del progetto a Manuela Osmi, approvato con Determina Dirigenziale n. 63 del 28/03/2007. (Copia trasmessa come Allegato 2 del First Progress Report del 31/01/2008) Contestualmente sono stati definiti i ruoli delle unità operative nell ambito della struttura del personale del Beneficiario (PNCVD), per le attività di competenza dell Ente, formalizzati con lettera di incarico del 01/03/2007. (Copia trasmessa come Allegato 3 del First Progress Report del 31/01/2008). Sono stati predisposti materiali e documentazione amministrativa da utilizzare nel corso della durata del progetto (timesheet per il personale del beneficiario e partner, per la registrazione delle attività in corso, file di rendicontazione delle spese sostenute e delle missioni effettuate). In data 21 maggio 2007, sono state inviate le note informative al Ministero dell Ambiente per la Tutela del Territorio e del Mare, alla Regione Campania, alla Provincia di Salerno, a tutti i Comuni del PNCVD coinvolti, relativamente all avvio del Progetto e ai principali obiettivi ed attività previsti. note (Copie sono state trasmesse come Allegato 4 del First Progress Report del 31/01/2008). In data 22 maggio 2007, presso la sede del PNCVD, a Vallo della Lucania (SA), si è svolta la prima riunione di coordinamento del progetto alla quale hanno partecipato i 15

16 rappresentanti del beneficiario, Angelo De Vita, Romano Gregorio, Laura De Riso, ed i rappresentanti del Partner, Temi s.rl., Alessandro Bardi, Valentina Porzio, Salvatore Greco. In tale occasione sono state discusse l organizzazione tecnica ed amministrativa delle attività, la programmazione delle azioni a breve e a lungo termine, le priorità operative del progetto. In particolare, è stato discusso ed approvato il piano operativo per le attività 2007 per le azioni A1, A2, A3, A4, A5 A6, C7, C10, E1, E2, E4 ed E9, F1 ed F2. In tale occasione la Temi s.r.l ha consegnato al Parco la seguente documentazione: - piano operativo per le attività 2007, per le azioni di sua competenza; - lista di esperti per la elaborazione dei progetti esecutivi e dei Piani di Gestione; - proposta metodologica per la elaborazione dei progetti esecutivi e dei Piani di Gestione. (Copia del verbale è stata trasmessa come Allegato 5 del First Progress Report del 31/01/2008). Il 29 maggio 2007, presso la sede della Temi in Roma, si è tenuta una riunione tra i rappresentanti della Temi (Bardi, Nuccorini e Porzio) e Osmi in rappresentanza del PNCVD, per definire le modalità di rendicontazione amministrativa del progetto e gli aspetti della gestione amministrativa da parte della Temi. Durante l incontro la dott.ssa Osmi ha consegnato i modelli di timesheet al partner. Nell ambito del secondo semestre sono state svolte attività relative alla seconda fase operativa della attività, secondo quanto previsto dal cronoprogramma del progetto. In particolare: In data 16 ottobre 2007, si è tenuta la seconda riunione di coordinamento con la Temi s.r.l. ed il gruppo di lavoro dell Ente Parco. Alla riunione erano presenti: il Direttore Angelo De Vita, Laura De Riso e Manuela Osmi per il PNCVD, Alessandro Bardi, Salvatore Greco, Annalisa Giovanetti e Daniel Bazzucchi per la Temi s.r.l. In tale occasione il gruppo di lavoro della Temi s.r.l. ha presentato al PNCVD una bozza preliminare della progettazione esecutiva delle azioni C (azione A2) in corso di elaborazione. Oltre ai contenuti della progettazione esecutiva, durante la riunione sono stati discussi le modalità di predisposizione dei timesheet, l organizzazione del comitato di coordinamento (azione A3) e del processo partecipativo, parte integrante del processo di elaborazione dei PdG (Azioni A5, A6 ed A7). L azione A1, di formalizzazione e organizzazione della struttura di organizzazione del progetto si è praticamente svolta nell arco temporale tra gennaio 2007 ed ottobre Per praticità di lettura, si riportano di seguito in questa azione, sia una breve nota introduttiva relativa agli interventi complementari realizzati, sia le visite al progetto da parte del Team esterno e della Commissione Europea. Interventi complementari Con nota del 20 aprile 2010 (Prot. n. 5339) il PNCVD inoltra un richiesta alla DG ENV per poter utilizzare le risorse economiche, risultanti dai ribassi ottenuti a seguito delle procedure di gara d appalto per l affidamento dei lavori (per un importo complessivo pari a ,73 ), per la realizzazione di interventi complementari per le seguenti azioni: C1 Interventi di selvicoltura naturalistica ed avviamento a bosco vetusto nel SIC Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino ; C.2, C.4, C.5, C.6, C.8 e C.9 Lavori nel SIC Scoglio del Mingardo e Spiaggia di Cala del Cefalo nel Comune di Camerota ; C11 Installazione di Boe per la tutela dell habitat marino Praterie di Posidonia ed E.5. Realizzazione di un percorso subacqueo di osservazione marina A seguito della risposta affermativa da parte della Commissione Europea del 4 giugno 2010 (Prot ) con la quale autorizzava una rimodulazione del budget complessivo del progetto finalizzato alla attuazione di azioni di conservazione integrative e complementari a quelle previste, in data 5 luglio 2010, il PNCVD ha firmato una nuova convenzione integrativa con la TEMI s.r.l. per la realizzazione degli interventi complementari. Visite del Team esterno di monitoraggio e della Commissione Europea Nei giorni giugno 2007, si è svolta la prima missione al progetto LIFE Natura Cilento in Rete, da parte del rappresentante di Timesis-Astrale, dott. Luigi Guarrera. In 16

17 occasione della visita, alla quale hanno partecipato tutte le figure coinvolte nel progetto, è stato presentato ufficialmente il progetto al personale del PNCVD, sono stati discussi gli aspetti amministrativi ed è stato effettuato un sopralluogo in alcune delle aree di intervento. In data 19 luglio 2007, la Commissione Europea, ha inviato una nota al PNCVD, per complimentarsi del buon avvio del progetto e per sollecitare la realizzazione del Sito Web dedicato. In data 25 giugno 2008, il Dott. Michele Lischi ha effettuato una visita ispettiva presso gli uffici del PNCVD per verificare lo stato di avanzamento del progetto. Purtroppo in tale occasione il Dott. Lischi ha dovuto constatare un gravoso ritardo nell espletamento delle gare di appalto relative a tutte le azioni C del progetto, dovuto ad una battuta di arresto dello stesso nel primo semestre del 2008, legata alla sostituzione dell allora Presidente del Parco, Prof. Giuseppe Tarallo con il Dott. Domenico De Masi. Tale ritardo ha avuto ripercussioni ovviamente sull avvio di tutte le azioni C, che avrebbero dovuto essere completate entro giugno/settembre A seguito di tale missione la Commissione, con nota del 10 giugno 2008, invitava il PNCVD a recuperare il ritardo accumulato, annunciava una ulteriore e straordinaria missione di verifica per l autunno 2008 per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e chiedeva una nuovo calendario delle attività. Grazie all impegno straordinario del team del PNCVD e della TEMI, tutte le procedure di gare d appalto sono state completate correttamente entro settembre 2008, dando il via all affidamento degli incarichi e dei lavori ottobre 2008, si è tenuta la promessa visita straordinaria del Dott. Lischi in occasione della quale è stato effettivamente verificato l affidamento degli incarichi ma constatato un ulteriore slittamento del completamento delle azioni C rispetto al nuovo calendario delle azioni. Con nota del 20 novembre 2008, la Commissione Europea chiedeva nuovamente di recuperare il ritardo accumulato, di posticipare la trasmissione del Rapporto Intermedio ad aprile 2009, ed informava che nel caso l unità LIFE non avesse ricevuto un rapporto intermedio entro la nuova scadenza, ritenuto soddisfacente in relazione ai dettami dell Art. 11 delle Disposizioni Comuni, o che infine rivelasse che le attività C non fossero ancora svolte, avrebbe dato senz altro avvito alla procedure per la chiusura anticipata del progetto, secondo quanto prescritto dall Art. 14 delle citate Disposizioni. Come previsto il 30 aprile 2009 il PNCVD trasmetteva alla Commissione il Rapporto intermedio (senza richiesta di pagamento) dal quale risultava la conclusione di tutte le azioni e gli interventi previsti nella sezione C. Un aggiornato rapporto intermedio, questa volta con richiesta di pagamento (grazie al raggiungimento della soglia di spesa), verrà trasmesso nell ottobre Nei giorni 4-5 novembre 2009, il Dott. Lischi ha effettuato una visita di monitoraggio al progetto per verificare la conclusione di tutti le azioni C del progetto. In tale occasione, il Dott. Lischi ha potuto verificare come tutti gli interventi fossero stati realizzati. Durante tale visita, a causa delle pessime condizioni meteo-marine, il Dott. Lischi non ha potuto il previsto sopralluogo di verifica del percorso subacqueo. Nei giorni ottobre 2010 si è svolta l ultima missione al Progetto, da parte del rappresentante di Timesis Astrale, dott. Michele Lischi e dei rappresentanti della Commissione Europea, Dott. Walter Cortellini, dell Unità Life e del Dott. Thomas Foersch dell Unità finanziaria. La missione, alla quale hanno partecipato tutti i rappresentanti del PNCVD e della Temi, si è svolta con una prima visita al percorso subacqueo nel SIC di Santa Maria di Castellabate, che è stato inaugurato, nonostante le brutte condizioni meteo-marine, con una immersione subacquea del Dott. Lischi. Il giorno successivo il team di ispezione ha effettuato un sopralluogo nel SIC di Monte Cervati e dintorni dove sono stati completati gli interventi forestali. La giornata del 7 ottobre si è conclusa con due riunioni in parallelo per discutere rispettivamente gli aspetti tecnici e finanziari del progetto. La missione si è conclusa nella mattinata dell 8 ottobre con un sopralluogo nel SIC di Cala del Cefalo per la verifica degli interventi di consolidamento dunale. 17

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19 Azione A.2 Elaborazione dei progetti esecutivi e delle azioni incluse nelle sezioni C, E. (Allegati 1, 2, 3, 4) Data prevista di inizio: 1/04/2007 Data effettiva di inizio: 1/04/2007 Data prevista di conclusione: 31/12/2007 Data effettiva di conclusione:19/11/2010 Realizzato Le attività di progettazione e coordinamento della sicurezza in fase progettuale per tutte le azioni previste dalla proposta finanziata, così come le attività di direzione lavori e di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione sono state realizzate. Di seguito si riporta il dettaglio delle attività svolte per le singole azioni. a) Progettazione azione C1 (Interventi di selvicoltura naturalistica ed avviamento a bosco vetusto nel SIC Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino (IT )) Le attività di progettazione e coordinamento della sicurezza in fase progettuale, direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per gli interventi previsti per l azione C1 sono state concluse in data 19/11/2010 con l emissione del certificato di regolare esecuzione dei lavori (vedi punto Azione C1). In tale data si sono concluse inoltre le attività di direzione lavori e di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per gli interventi aggiuntivi relativi alla stessa azione, attuati mediante perizia di variante. Si ricorda, infatti, che a seguito della richiesta del PNCVD del 20/04/2010 alla Commissione Europea di poter utilizzare parte delle risorse risultanti dai ribassi delle gare di appalto per la realizzare alcuni interventi aggiuntivi a quelli già effettuati per le Azioni C1, C2, C4, C6, C8 e C9, e della relativa risposta affermativa della Commissione stessa del 4/6/2010, sono stati estesi gli interventi di selvicoltura naturalistica ed avviamento a boschi vetusti ad aree aggiuntive rispetto a quelle previste dall Azione C1. Per il dettaglio degli interventi realizzati si rimanda alle successive sezioni. b) Progettazione azioni C2, C3, C4, C5, C6, C8 e C9 (Interventi urgenti per la salvaguardia degli habitat di interesse comunitario nel SIC Scoglio del Mingardo e Spiaggia Cala del Cefalo "(IT )) Le attività di progettazione e coordinamento della sicurezza in fase progettuale, così come le attività di direzione lavori e di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per le Azioni C2, C3, C4, C5, C6, C8 e C9 sono state concluse in data 02/12/2010 con l emissione del certificato di regolare esecuzione dei lavori. Anche in questo caso, in relazione alle succitate integrazioni concordate con la Commissione Europea, si è provveduto ad elaborare la perizia di variante e ad effettuare le attività di direzione lavori e di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per gli interventi aggiuntivi nell area di Cala del Cefalo (Azioni C2, C4, C6, C8 e C9). Per il dettaglio degli interventi realizzati si rimanda alle successive sezioni. c) Progettazione azione C11 (Interventi di tutela e valorizzazione nel SIC Parco marino di S. Maria di Castellabate" (IT ) e nel SIC Parco Marino di Punta degli Infreschi" (IT ) Le attività di progettazione e coordinamento della sicurezza in fase progettuale, così come le attività di direzione lavori e di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per la suddetta Azione sono state concluse in data 28/07/2009 con l emissione del certificato di regolare esecuzione dei lavori. 19

20 d) Progettazione Azione E5: Realizzazione di un percorso subacqueo di osservazione marina (Sea-watching) nel SIC Parco marino di S. Maria di Castellabate" Le attività di progettazione e coordinamento della sicurezza in fase progettuale così come le attività di direzione lavori e di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per la suddetta Azione sono state concluse in data 31/07/2009 con l emissione del certificato di regolare esecuzione dei lavori. Azione A.3 Organizzazione di un comitato di coordinamento per la redazione dei Piani di Gestione e la realizzazione del processo partecipativo nella redazione degli stessi. Data prevista di inizio: 1/01/2007 Data effettiva di inizio1/01/2007 Data prevista di conclusione: 31/12/2010 Data effettiva di conclusione:31/12/2010 Realizzato Il Comitato di Coordinamento, istituito nelle prime fasi del progetto LIFE, ha continuato a svolgere le proprie attività con regolarità, attraverso un costante confronto tra i suoi componenti e alcuni degli esperti coinvolti nella redazione dei Piani di Gestione, che è avvenuto via telefono e mail e con l organizzazione di dodici riunioni nel periodo La prima riunione del Comitato di Coordinamento si è tenuta il 5 novembre 2007, in ritardo rispetto a quanto previsto dal progetto a causa, come già discusso nel First Progress Report, della sopravvenuta indisponibilità dei due esperti del processo inclusivo individuati al tempo della elaborazione della proposta progettuale (settembre 2005). I due esperti previsti sono stati quindi individuati in sostituzione. Membri del Comitato di Coordinamento per la redazione dei Piani di Gestione sono quindi, oltre al Direttore del PNCVD, Angelo De Vita ed al rappresentante della Temi s.r.l. Alessandro Bardi, il dott. Damiano Abbatini, professore incaricato di Sociologia ambientale dell Università degli Studi di Roma La Sapienza e il prof. Carlo Alberto Pratesi, professore associato di Marketing territoriale dell Università degli Studi di Roma 3, esperto in processi partecipativi. La selezione dei due nuovi esperti è avvenuta tenendo conto del loro ruolo universitario e delle esperienze maturate nei campi della sociologia delle aree protette, dello sviluppo sostenibile, dei processi partecipativi e dei progetti di marketing ambientale. I due esperti sono stati quindi integrati nel gruppo di coordinamento assicurando la disponibilità di tutte queste competenze. In particolare, in occasione della prima riunione di coordinamento i due esperti hanno fornito le linee guida per la organizzazione e lo svolgimento degli incontri con gli amministratori locali e i gruppi di interesse, assicurando il loro supporto e competenze specifiche al PNCVD e alla TEMI per l intera durata degli incontri, senza alcun costo imputato al progetto. Alla prima riunione del Gruppo di coordinamento del 5/11/2007, per la redazione dei piani di gestione hanno partecipato inoltre la Dott. ssa Manuela Osmi, consulente del PNCVD, il Dott. Salvatore Greco, TEMI s.r.l. ed il Dott. Alberto Zocchi, esperto della TEMI s.r.l. Azioni A4, A5, A6 Redazione ed adozione del Piano di Gestione e del Regolamento dei Siti Natura 2000 proposti a carattere fluviale, montano-collinare e marinocostiero. Data prevista di inizio: 1/04/2007 Data effettiva di inizio: 1/04/2007 Data prevista di conclusione: 31/12/2010 Data effettiva di conclusione: 31/12/2010 Realizzato Come previsto dalle azioni A4, A5, A6 del progetto LIFE Natura Cilento in Rete, sono stati elaborati i Piani di Gestione di tutti i Siti di Interesse Comunitario (SIC) e delle Zone di 20

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