Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani. Piano di Attuazione Regionale LIGURIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani. Piano di Attuazione Regionale LIGURIA"

Transcript

1 UNIONE EUROPEA Iniziativa a favore dell Occupazione Giovanile Fondo Sociale Europeo Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani Piano di Attuazione Regionale LIGURIA Periodo di riferimento:

2 Dati identificativi Denominazione del programma Programma Operativo Nazionale Occupazione Giovani Periodo di programmazione Regione Periodo di riferimento del Piano di Attuazione Regionale Data della stipula della convenzione con l'autorità di Gestione Liguria maggio /52

3 INDICE 1 Quadro di sintesi di riferimento 3 2 Il contesto regionale Il contesto economico ed occupazionale DATI RELATIVI AL PIL REGIONALE E AL REDDITO PRO-CAPITE ANALISI DEL MERCATO DEL LAVORO REGIONALE ANALISI DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE A LIVELLO REGIONALE ELEMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA GARANZIA GIOVANI Il quadro attuale RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI E A SPECIFICHE MISURE E INIZIATIVE INTRAPRESE PER CONTENERE GLI EFFETTI DELLA CRISI SULL OCCUPAZIONE GIOVANILE INTERVENTI COMPLEMENTARI IN CORSO DI PROGRAMMAZIONE E/O ATTUAZIONE 29 3 Attuazione della Garanzia a livello regionale Principali elementi di attuazione della Garanzia Giovani a livello regionale Coinvolgimento del partenariato Destinatari e risorse finanziarie I destinatari della G.G.L Risorse finanziarie 38 4 Misure Accoglienza e informazioni sul programma Accoglienza, presa in carico, orientamento Orientamento specialistico o di II livello Formazione mirata all inserimento lavorativo Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi Accompagnamento al lavoro Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere Apprendistato per l alta formazione e la ricerca Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica Servizio civile Sostegno all autoimpiego e all autoimprenditorialità Mobilità professionale transnazionale e territoriale Bonus occupazionale 50 5 Attività di assistenza tecnica 51 2/52

4 1 Quadro di sintesi di riferimento Trimestri Misure 2014-II 2014-III 2014-IV 2015-I 2015-II 2015-III 2015-IV Totale 1-A Accoglienza e informazioni sul programma - 1-B Accoglienza, presa in carico, orientamento , , , , , , , ,00 1-C Orientamento specialistico o di II livello 5.000, , , , , , , ,00 2-A Formazione mirata all inserimento lavorativo , , , , , , , ,00 2-B Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi , ,00 3 Accompagnamento al lavoro , , , , , , , ,00 4-A Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale B Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere C Apprendistato per l alta formazione e la ricerca Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica , , , , , , , ,00 6 Servizio civile , , , , , , , ,00 7. Sostegno all autoimpiego e all autoimprenditorialità , , , , , , , ,00 8. Mobilità professionale transnazionale e territoriale , , , , , , , ,00 9. Bonus occupazionale , , , , , , , ,00 Totale , , , , , , , ,00 3/52

5 2 Il contesto regionale Il contesto economico ed occupazionale DATI RELATIVI AL PIL REGIONALE E AL REDDITO PRO-CAPITE Le rappresentazioni grafiche che seguono rendono conto dell andamento nel lungo periodo ( ) del PIL e del PIL pro capite nelle aree regionali e nelle ripartizioni dell Italia. Esse, nel documentare una dinamica recessiva generalizzata, che trova traduzione in un aumento medio annuo alquanto modesto del primo indicatore e in una marcata flessione nel secondo, evidenziano per la Liguria una situazione non dissimile da quella osservabile nel resto del Paese: il PIL, misurato a prezzi correnti e in termini di valore della produzione, sale in media annua poco più del 2% (un po al di sotto del valore italiano), mentre la ricchezza pro-capite flette nella nostra regione poco meno del 5%, misura leggermente meno negativa rispetto a quella delle aree territoriali di confronto. Grafico 1: Variazioni % medie annue del PIL in Liguria e in alcune aree di confronto Elaborazioni su dati Istat Grafico 2: Variazioni del PIL pro capite in Liguria e in alcune aree di confronto Elaborazioni su dati Istat 1 Il presente capitolo è stato redatto con il contributo di ARSEL 4/52

6 Tabella 1: Dinamica del PIL nelle regioni e ripartizioni geografiche italiane (valori assoluti in milioni di euro) REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Anni Piemonte Valle d'aosta/vallée d'aoste Liguria Lombardia Trentino-Alto Adige/Südtirol Bolzano/Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord-ovest Italia Dati Istat 5/52

7 Tabella 2: Dinamica del PIL pro-capite nelle regioni e ripartizioni geografiche italiane (valori concatenati anno di riferimento 2005 e variazioni percentuali) REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Euro (valori concatenati) Anni Piemonte ,1 1,6-0,4-0,6 0,3 0,1 1,6-0,1-2,8-8,7 3,1 0,8-2,8 Valle d'aosta/vallée d'aoste ,4 1,3-0,4 0,5 2,1-1,0 1,7 0,9-1,5-6,5 4,3-0,4-3,8 Liguria ,2 3,1-1,7-0,3-0,1-0,9 0,4 3,4-1,4-5,0 0,0 0,5-2,7 Lombardia ,4 1,6 0,4-1,2-0,1-0,2 1,1 0,9-0,6-7,1 3,2-0,4-2,8 Trentino-Alto Adige/Südtirol ,1 0,2-1,9-0,8 0,6-0,6 1,9 0,8-2,0-4,0 1,4-0,1-2,4 Bolzano/Bozen ,7 0,3-2,2-0,3 2,1-0,9 2,9 0,2-1,6-3,2 1,5 0,6-1,4 Trento ,5 0,2-1,4-1,3-1,0-0,3 0,8 1,4-2,4-4,9 1,3-0,9-3,5 Veneto ,5 0,1-1,6-0,1 1,3 0,2 1,6 1,0-4,0-6,2 1,0 0,9-3,0 Friuli-Venezia Giulia ,4 1,9-1,2-2,9 0,2 2,3 2,3 1,3-2,7-7,1 2,5 0,0-2,2 Emilia-Romagna ,0 1,0-1,1-1,5 0,5-0,3 3,0 1,2-2,2-7,6 0,7 1,4-3,0 Toscana ,5 1,5 0,8-1,2 0,4-0,4 2,1 0,6-1,3-4,9 0,6 0,2-2,2 Umbria ,5 1,7-1,1-1,3 0,2-0,6 1,6 0,3-2,2-8,5 1,1-1,2-3,4 Marche ,6 1,4 2,2-1,9 0,7 0,2 2,4 1,2-3,4-5,7 1,0-0,5-3,2 Lazio ,7 3,0 2,4-1,0 2,8-0,2-0,2-0,2-3,2-4,0 0,1-0,3-3,6 Abruzzo ,7 1,8-0,9-2,1-2,4 1,3 2,0 1,4-0,7-7,0 1,3 1,6-2,6 Molise ,6 2,0 0,6-1,7 1,7 0,9 3,2 1,5-4,0-5,1-1,3-1,8-2,3 Campania ,9 2,6 1,8-0,9-0,1 0,1 1,7 1,4-1,7-5,7-1,5-1,1-2,0 Puglia ,1 1,1-0,6-1,0 0,9-0,2 2,1 0,4-1,5-5,5 0,3-0,2-2,9 Basilicata ,3 0,9-0,5-1,4 1,7-0,8 3,5 1,7-1,4-5,1-1,7 1,4-3,4 Calabria ,5 3,2-0,5 1,4 2,2-1,8 2,1 0,9-2,1-4,5 0,1-0,9-3,1 Sicilia ,7 3,8 0,3-0,5-0,3 3,2 1,3 0,5-2,2-4,5-0,3-1,4-3,7 Sardegna ,6 1,7-0,9 1,4 0,8 0,5 1,1 1,2-0,3-4,9-0,4 0,1-3,3 Nord-ovest ,5 1,8 0,0-1,0 0,0-0,2 1,2 0,9-1,2-7,3 3,0 0,0-2,8 Nord-est ,7 0,6-1,4-1,0 0,8 0,2 2,2 1,1-3,0-6,6 1,1 0,9-2,9 Centro ,0 2,3 1,6-1,2 1,6-0,3 1,0 0,3-2,5-4,8 0,4-0,2-3,1 Centro-Nord ,7 1,6 0,1-1,0 0,7-0,1 1,4 0,8-2,1-6,4 1,7 0,2-2,9 Mezzogiorno ,1 2,4 0,3-0,5 0,3 0,7 1,8 1,0-1,6-5,3-0,4-0,6-2,9 Italia ,6 1,8 0,1-0,8 0,7 0,2 1,6 0,9-1,9-6,1 1,2 0,1-2,8 Dati Istat 6/52

8 ANALISI DEL MERCATO DEL LAVORO REGIONALE I dati di stock È possibile focalizzare l attenzione sull analisi dei tassi di attività (rapporto tra forze di lavoro e popolazione residente), la cui serie storica evidenzia, nel decennio, una crescita complessiva di 3,7punti percentuali nella classe anni, che costituisce tuttavia il risultato di una flessione anche piuttosto consistente tra i più giovani (15-24 e anni) e tra i giovani adulti (18-29 e 25-34), mentre crescono in maniera più consistente le classi mature, in primo luogo 55-64, ma anche anni. Già dall esame dei tassi di attività si evidenzia una sorta di dualità del mercato del lavoro ligure, dove a fronte di una flessione degli indicatori relativi ai più giovani si evidenziano incrementi in riferimento ai più anziani. Le ragioni sono evidentemente da ricondursi a fattori demografici che connotano la Liguria come una regione attempata, ma anche alla introduzione di normative che hanno trattenuto al lavoro contingenti di popolazione più anziana. Grafico 3: Dinamica del tasso di attività classi d'età anni e anni TASSI DI ATTIVITA' - ANNI ,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0, anni anni Passando a considerare il fronte degli occupati, i dati diffusi dall Istituto Centrale di Statistica relativi alla media 2013 mostrano sul territorio nazionale una caduta dell occupazione di ben 479mila unità (-2,1%) rispetto al La riduzione è più forte nelle regioni meridionali (-4,6% pari a 282mila unità) e colpisce soprattutto la componente maschile, che diminuisce del 2,6% (-350mila unità), mentre quella femminile ha una contrazione più contenuta (-1,4% pari a 282mila unità). Nel Nord è il Nord Est a perdere la maggior parte di posti di lavoro con 90mila unità in meno (-1,8%) mentre nel Nord Ovest la contrazione è di 34mila unità (-0,5%), di cui 19mila sono gli occupati in Liguria che scendono così dalle 632mila alle 613mila unità (-3%), per effetto della marcata diminuzione dell occupazione maschile. In questo ambito spicca la performance negativa della Liguria dove gli occupati diminuiscono di 19mila unità (-3,0%) passando dai 632mila del 2012 ai 613mila del 2013, con la contrazione più forte che riguarda l occupazione maschile (-4,2%) mentre quella femminile diminuisce di circa 1,1%. Tuttavia il dato più significativo riguarda l incidenza della caduta occupazionale complessiva nella nostra regione rispetto al suo peso all interno della ripartizione di appartenenza. 7/52

9 Tabella 3 : Andamento dell occupazione confronto ripartizionale Anni (valori assoluti in migliaia variazioni percentuali) Variazioni v.a. v. % Liguria ,0% Nord Ovest ,5% Nord Est ,8% Italia ,1% Fonte : Agenzia Liguria Lavoro O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze d Lavoro (Media 2012 / Media 2013) Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti L estensione dell analisi al periodo conferma le tendenze già precedentemente evidenziate per il tasso di attività. A fronte infatti di una crescita dello 0,9% ( pari a unità) del complesso degli occupati, le flessioni più significative riguardano le classi di età e anni che perdono complessivamente occupati, di cui nella prima e nella seconda. Anche sul versante dei tassi, nel complessivo quadro di contrazione dell occupazione ligure è la componente giovanile a mostrare le peggiori performance.nonostante qualche fugace accenno di ripresa tra un anno e l altro, tra il 2004 e il 2013 le classi di età 15-24, e anni perdono rispettivamente 8,5 14,5 e 16,5 punti percentuali, mentre guadagnano rispettivamente 4,1 e 19,2 punti percentuali le classi di età e anni Grafico 4: Andamento tasso di occupazione Liguria classi d'età anni e anni Tasso di occupazione in Liguria Anni ,0 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0, anni anni Spostando infine l attenzione sulla disoccupazione, la media 2013 continua a evidenziare una crescita sostenuta: a livello italiano sale di 369mila unità (+13,4%) un dato che si traduce in un numero di persone senza occupazione pari a L incremento riguarda soprattutto giovani under 35 ed è dovuto principalmente a coloro che hanno perso una precedente occupazione. Nel Nord Ovest i disoccupati aumentano di 72mila unità (+12,1%) con il dato ligure particolarmente preoccupante, infatti si passa dalle 56mila alle 68mila unità con un incremento del 21,4% superiore non solo alla media del Nord Ovest ma anche a quella nazionale. 8/52

10 Tabella 4: Persone in cerca di occupazione (valori assoluti in migliaia variazioni percentuali) Variazioni v.a. v. % Liguria ,4% Nord Ovest ,1% Nord Est ,4% Italia ,4% Fonte : Agenzia Liguria Lavoro O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze d Lavoro ( ) Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti La disamina in termini di tasso di disoccupazione evidenzia, ancora una volta, le criticità della condizione giovanile, la cui dinamica di lungo periodo appare allarmante, con particolare riferimento alla classe più giovane, il cui peggioramento risulta addirittura superiore ai 12 punti percentuali nel corso del solo ultimo anno e raddoppiate tra il 2010 e il Grafico 5: Andamento tasso di disoccupazione Liguria classi d'età anni e anni e 15 anni e più Tasso di disoccupazione in Liguria Anni ,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0, anni anni 15 annni e più Il complesso delle persone in cerca di occupazione presso i CPI liguri risultano, a Febbraio 2014, di questi (70,5%) risultano disoccupati, (29,5%) sono inoccupati. Tra i disoccupati, coloro che sono alla ricerca di lavoro perché espulsi dalle realtà produttive sono soprattutto concentrati nelle classi adulte (35-49 anni), dove rappresentano il 40,2% (pari a unità); i giovani tra i 15 ed i 24 anni costituiscono il 10,5% (pari a unità). Tra gli inoccupati, ben il 19% è costituito da giovani tra i 20 e i 24 anni, percentuale che sale al 27,6% se consideriamo il complesso dei giovani tra i anni. Considerando invece complessivamente i disoccupati e gli inoccupati i giovani tra i 15 ed i 24 anni costituiscono il 13,8% (pari a unità). 9/52

11 Tabella 5: Iscritti ai Centri per l impiego liguri a febbraio 2014 (valori assoluti) Fasce di età Disoccupati Inoccupati Totale e oltre Totale Di cui Di cui Fonte: Agenzia Liguria Lavoro O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale In sintesi, i segnali che emergono dall analisi condotta sui principali indicatori del mercato del lavoro ligure evidenziano uno stato di generalizzata sofferenza del tessuto occupazionale che, già presente a partire dal 2004, si è andato inasprendo per raggiungere - nell ultimo biennio-, le più elevate criticità. In questo contesto i principali elementi che caratterizzano, a nostro avviso, la crisi ligure come una vera e propria crisi di carattere strutturale sono i seguenti : un progressivo invecchiamento della forza lavoro regionale determinato dalla flessione delle classi di età giovanili e dalla crescita di quelle più mature; nel quadro del ridimensionamento dell occupazione complessiva un significativo cedimento dell occupazione maschile in una regione dove anche l occupazione femminile continua a mostrare segnali di fragilità; una decrescita degli occupati che riguarda soprattutto i più giovani, a partire dalla classe di età 15-24; una flessione occupazionale nell ultimo biennio anche nel settore dei servizi che costituiscono il più ampio bacino occupazionale ligure (raccolgono infatti il 78,1% degli occupati in Liguria); un accelerato trend di crescita della disoccupazione, soprattutto giovanile (fino a 24 anni), maschile ed in continua crescita per quanto riguarda coloro che, avendo perso una precedente occupazione, non riescono a trovarne una nuova. I dati di flusso Nel 2013 i lavoratori domiciliati in Liguria che hanno avuto almeno un contratto di lavoro sono stati , l 8,9% in meno rispetto al 2012 e il 16,7% rispetto al La contrazione delle assunzioni ha coinvolto anche le classi giovanili, infatti nello stesso quinquennio gli avviati tra i anni sono diminuiti del 19% ( unità) e quelli tra i anni del 22,6% ( unità). 10/52

12 Grafico 6: Giovani domiciliati in Liguria e avviati nel periodo Giovani avviati domiciliati in Liguria 2008/ anni anni Soffermandoci sull ultimo biennio 2012/2013, gli avviati diminuiscono dell 8,9%, gli over 30 del 9,3% mentre nella classe anni la caduta tocca il -11,5% con la punta del -20,8% tra i 16 e i 19 anni. Se invece estendiamo la definizione di giovani fino ai 29 anni la contrazione si ridimensiona al -8,2% grazie all influenza dei lavoratori tra i anni per cui la flessione dell occupazione è più contenuta (-3,5%) rispetto alle altre classi. Nel 2013 coerentemente con il peso che il terziario riveste per l economia ligure anche la maggior parte dei giovani avviati ha siglato un contratto in questo settore l 84,6% di coloro che hanno anni e l 83,9% di chi ha tra i anni-, con punte molto alte nel commercio e soprattutto nel turismo. Nel turismo infatti è impiegato il 22,4% degli avviati ma ben il 33% dei giovani under 25 e il 28,1% degli under 30 mentre nell agricoltura e nell industria non si rilevano significativi scostamenti tra i giovani e gli avviati complessivi. Tabella 6: Classi di età e occupazione per settore Anno 2013 (valori assoluti) (valori assoluti - valori percentuali) Femmine Maschi Totale Fasce di età v.a v.a v.a < Totale anni Totale anni over Avviati complessivi v% v% v% <16 0,0% 0,0% 0,0% ,9% 5,0% 4,5% ,5% 15,8% 15,6% ,8% 15,7% 15,8% Totale anni 19,4% 20,8% 20,1% Totale anni 35,3% 36,6% 35,9% over 30 64,7% 63,4% 64,1% Avviati complessivi 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale 11/52

13 Dal punto di vista delle tipologie contrattuali, considerando il complesso dei lavoratori, il 47,4% degli avviati ha siglato un contratto a tempo determinato, contro il 41,6% degli under 30, seguito dal tempo indeterminato (21,3%) e dal lavoro flessibile (19,9%). Nel caso dei giovani anni il tempo indeterminato si attesta decisamente su percentuali più basse (11,8%). Il lavoro flessibile invece aumenta, anche se di pochi punti percentuali, raggiungendo il 22,4%, mentre come prevedibile sale il peso dell apprendistato, contratto che è utilizzato per il 15,7% delle assunzioni rivolte ai giovani tra i anni e per il 19,5% di quelle tra i anni. E interessante rilevare come le due forme contrattuali standard come il tempo indeterminato e determinato siano utilizzate prevalentemente per assumere i giovani della fascia di età più elevata (25-29 anni) (valori assoluti) Tabella 7: Classi di età e forme contrattuali Anno 2013 (valori assoluti) Apprendistato Lavoro flessibile Tempo indeterminato Tempo determinato Altro Tirocinio Totale < Totale anni Totale anni over Avviati complessivi Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale Delle forme contrattuali che compongono il lavoro flessibile, il 38,3% è composto da lavoratori avviati con contratti intermittenti, seguiti dal 29.2% di collaboratori a progetto/ coordinati continuativi e dal 26,6% dei somministrati. Nel caso degli under 30 la percentuale del lavoro intermittente è più alta (46,7% con la punta 56,2% tra i anni), mentre le collaborazioni hanno un incidenza di 10 punti percentuali più bassa alla classe anni e quasi 16 punti in meno se consideriamo solo i anni. Escludendo le prestazioni occasionali il cui peso non sembra essere influenzato dalla variabile età, le collaborazioni hanno cambiato pelle rispetto alle iniziali intenzioni dei legislatori di strumento flessibile volto ad agevolare il primo accesso al mercato del lavoro, andandosi invece a consolidare tra la platea dei lavoratori adulti, soprattutto donne, che spesso le interpretano come strumento per conciliare i tempi del lavoro con quelli della vita familiare. Il ricorso alla somministrazione invece, che complessivamente incide per il 27% del lavoro non standard, parrebbe indipendente rispetto alla variabile età, nonostante un picco di utilizzo tra i anni (31,4%), forse perché si tratta di un istituto oneroso per l impresa utilizzatrice e ciò quindi ne scoraggerebbe l utilizzo. Interessante invece segnalare il vero e proprio boom del lavoro intermittente tra i giovani. Nella classe anni l intermittente è il 56,2% dei nuovi contratti mentre tra i anni rappresenta il 46,7% contro il 32,6% degli over 30 e il 38,3% medio. 12/52

14 Tabella 8: Avviati domiciliati in Liguria con contratti flessibili per fasce di età Anno 2013 (valori assoluti) (valori assoluti) Co.co.co & Co.pro Somministrazio ne Lavoro intermittente Lavoro occasionale Altro Totale < Totale anni Totale anni over Avviati complessivi Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale Entrando nel dettaglio delle qualifiche professionali riferite a tutti gli avviati del 2013, le professioni più richieste sono: 1) esercenti nelle attività di ristorazione; 2) addetti alle vendite; 3) professioni qualificate nei servizi personali e assimilati; 4) impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali; 5) personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli; 6) personale non qualificato addetto ai servizi domestici; 7) professori di scuola primaria, pre primaria e professioni assimilate; 8) professori di scuola secondaria, post secondaria e professioni assimilate; 9) impiegati addetti all accoglienza e alle informazioni alla clientela; 10) tecnici della salute. Tali professioni, seppur con ordine diverso, sono le stesse che si trovano anche nella top ten riferita alla figure professionali con cui vengono assunti i giovani, tuttavia segnaliamo alcune peculiarità. Se esercenti nelle attività di ristorazione e addetti alle vendite si mantengono saldamente al comando anche per le due classi giovanili, al 3 posto per under 25 e under 30 troviamo impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali. Per i giovani inoltre le professioni legate all insegnamento hanno un incidenza decisamente minore e al loro posto troviamo due mestieri assenti nella top ten generale: gli operatori della cura estetica e i marinai di coperta e assimilati. 13/52

15 ANALISI DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE A LIVELLO REGIONALE Gli Early School Leavers (ESL) Per completezza si analizza brevemente anche la situazione degli abbandoni scolastici, anche perché, come abbiamo visto, gran parte dei Neet in Liguria sono costituiti da giovani che hanno un basso titolo di studio. I dati al 2013 saranno liberamente accessibili solo dal 30 aprile I giovani che abbandonano prematuramente la scuola o Early School Leavers (ESL) identificano la quota di popolazione in età anni che ha abbandonato gli studi senza aver conseguito un titolo superiore alla scuola secondaria di primo grado; non hanno quindi portato a termine corsi di formazione professionale riconosciuti dalla regione di almeno due anni né frequentano corsi scolastici o altre attività formative. Tra i cinque obiettivi europei da raggiungere nel campo dell istruzione e della formazione entro il 2010 la strategia di Lisbona aveva inserito la riduzione al 10% della quota di giovani che lasciano la scuola senza essere in possesso di un adeguato titolo di studio. L obiettivo, come noto, non è stato raggiunto ed è stato ripresentato nell ambito della Strategia Europa Portando l attenzione alla regione Liguria si può innanzitutto rilevare che, in termini assoluti, su una popolazione di oltre giovani tra i 18 e i 24 anni, sono circa coloro hanno al più la licenza media, che non hanno concluso (e non frequentano) un corso di formazione professionale riconosciuto dalla Regione di durata di almeno 2 anni e che non frequentano corsi scolastici o altre attività formative abbandonano precocemente gli studi. L analisi del loro tasso percentuale, nella seconda tabella, permette di apprezzare maggiormente le differenze con le altre aree e regioni rispetto a questo tema. Giovani che abbandonano prematuramente gli studi in Liguria e in altre ripartizioni geografiche Anni (valori assoluti in migliaia) Ripartizioni Piemonte Lombardia Liguria Emilia Romagna Toscana Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Italia Fonte: Elab. Agenzia Liguria Lavoro - OML su dati Istat Rilevazione continua sulle forze di lavoro ultimo aggiornamento 30/04/13 Giovani che abbandonano prematuramente gli studi in Liguria e in altre ripartizioni geografiche Anni (valori percentuali) Ripartizioni Piemonte 22,2 20,6 20,0 17,3 18,4 19,8 17,6 16,0 16,3 Lombardia 21,7 21,5 18,5 18,3 19,8 19,9 18,4 17,3 15,3 Liguria 16,3 17,0 16,1 16,5 12,6 12,4 16,2 15,0 17,2 Emilia Romagna 20,0 19,3 17,7 17,4 16,6 15,0 14,9 13,9 15,4 Toscana 20,9 17,2 16,3 17,9 16,5 16,9 17,6 18,6 17,6 Nord-ovest 21,4 20,9 18,7 17,9 18,8 19,3 18,0 16,8 15,8 Nord-est 18,7 18,5 16,6 15,0 16,1 16,0 15,4 15,2 14,7 Centro 17,1 16,1 14,4 13,8 14,5 13,5 14,8 15,9 14,7 Mezzogiorno 27,6 26,9 25,5 24,9 23,8 22,9 22,3 21,2 21,1 Italia 22,9 22,3 20,6 19,7 19,7 19,2 18,8 18,2 17,6 Fonte: Elab. Agenzia Liguria Lavoro - OML su dati Istat Rilevazione continua sulle forze di lavoro ultimo aggiornamento 30/04/13 14/52

16 La Liguria nell anno 2012 registra un tasso di abbandoni nella fascia d età tra i 18 e i 24 anni del 17,2% con un aumento di +2,2 punti percentuali rispetto al 2011, di +4,6 punti rispetto al 2008 e di +0,9 rispetto al Si colloca nel 2012 all ottavo posto tra le regioni italiane e al terzo tra quelle del nord, dopo Valle d Aosta e Toscana. Rispetto ad una media nazionale del 17,6%, la quota maggiore di early school leaver (25,5%) si trova in Sardegna, seguita dalla Sicilia (25,5%). Quote elevate si registrano anche in Campania (21,8%), Puglia (19,7%) e Calabria (17,3%). Anche in alcune aree del Nord, come in Valle d Aosta (21,5%), in Toscana (17,6%), in Liguria (17,2%) e in Piemonte (16,3%) si osservano percentuali piuttosto elevate di giovani che abbandonano prematuramente gli studi Giovani che abbandonano prematuramente gli studi (ESL) in Italia per regione anno 2012 (v.%) 24,8 25,5 19,7 21,5 21,8 12,4 13,0 13,3 13,7 13,8 14,2 15,3 15,4 15,7 15,9 16,3 17,2 17,3 17,6 10,0 5 0 Fonte: Elaborazione Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. su dati ISTAT RFCL Rispetto alle ripartizioni geografiche nel 2012 gli early school leaver sono ancora il 21,1% dei giovani meridionali, seguiti dal 15,8% del Nord ovest, dal 15,1% del Centro-Nord, mentre Centro e Centro Est si attestano al 14,7% Allargando la serie storica fino al 2004 si può notare come nel periodo quello del 2012 sia il valore più alto per la Liguria, dopo una buona flessione registrata nel 2008 e Giovani ESL in Italia per ripartizione geografica anno 2012 (v.%) 21,1 15,8 15,1 14,7 14,7 Mezzogiorno Nord-ovest Centro-Nord Centro Nord-est Fonte: Elaborazione Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. su dati ISTAT RFCL 15/52

17 Giovani che abbandonano prematuramente gli studi in Italia e in Liguria Anni (valori percentuali) 22,9 22,3 20,6 19,7 19,7 19,2 18,8 18,2 17,6 16,3 17,0 17,2 16,1 16,5 16,2 15,0 12,6 12, Liguria ITALIA ITALIA: nel 2012 sono il 18,2%, il -0,6% rispetto al 2011 Nord Ovest: nel 2012 sono Il 15,8% il -1% rispetto al 2011 LIGURIA: nel 2012 sono il 17,2% il +2,2% rispetto al 2011 Fonte: Elaborazione Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. su dati ISTAT RFCL Per quanto concerne la ripartizione per genere in letteratura si rileva una maggiorana di early school leaver tra i maschi. Il tasso di abbandoni nel il 2012 registra il 19,1% di abbandoni di maschi della stessa classe di età e il 15,2% di abbandoni femminili. In questo caso il tasso di abbandoni femminili supera la media nazionale e quella del Nord ovest. Giovani che abbandonano precocemente la scuola - Anno 2012 (v.%) 25,0 20,0 15,0 19,1 19,1 15,2 12,3 20,5 14,5 10,0 5,0 0,0 Liguria Nord-ovest Italia Maschi Femmine Fonte: Elaborazione Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. su dati ISTAT RFCL Il tasso di partecipazione al Sistema di istruzione e formazione Il tasso di partecipazione al sistema educativo regionale dei giovani liguri è piuttosto elevato, prossimo all 80%, un valore comunque inferiore a quello di del Centro Italia e dell Emilia Romagna, nella fascia di età anni, mentre scende a poco più del 20% in quella anni, anche qui ad apprezzabile distanza di quanto osservabile nelle regioni più virtuose. È da rilevare in proposito come in questi dati vada plausibilmente ricercata parte delle spiegazioni del peggioramento degli indicatori relativi alla dispersione e ai NEET, non a caso collocati su livelli meno preoccupanti nelle aree che esprimono più elevati tassi di partecipazione all education. 16/52

18 Figura 1: Tasso di partecipazione al sistema di istruzione e formazione dei giovani anni per regione nell anno 2012 Figura 2 : Tasso di partecipazione al sistema di istruzione e formazione dei giovani anni per regione nell anno 2012 Dati ISTAT La scolarizzazione superiore Un altro indicatore che è realisticamente da porre in relazione con quelli della dispersione scolastica e dei NEET riguarda il grado di scolarizzazione superiore, vale a dire la quota di soggetti in età anni in possesso almeno di diploma di scuola secondaria superiore, ovvero di qualifica acquisita in esito a percorsi di durata almeno triennale. Le rappresentazioni grafiche che seguono, mostrano in proposito un progressivo peggioramento della Liguria che nel 2012 esprimeva valori un po al di sotto di quelli della ripartizione di appartenenza e, soprattutto, una dinamica di medio periodo di gran lunga più negativa rispetto a quella osservabile in tutte le aree territoriali di confronto. Tabella 9 :Dinamica del tasso di scolarizzazione superiore in Liguria e nelle aree di confronto. Area territoriale Anni Liguria 79,7 76,6 78,2 78,4 83,6 84,7 78,7 79,4 77,0 Nord Ovest 73,5 74,5 77,0 78,0 76,2 75,2 76,5 77,5 77,4 Nord 74,7 75,6 78,0 79,1 77,5 76,9 77,7 78,2 78,4 Italia 72,3 73,0 74,8 75,7 76,0 75,8 75,9 76,5 77,1 Dati Istat Tabella 10 :Tasso di scolarizzazione superiore : variazioni percentuali per area territoriale e periodo. 17/52

19 Elaborazioni su Dati Istat I Not in Education, Employment or Training (Neet) Il numero dei Neet Nel corso degli ultimi dieci anni, l andamento dei Neet in Liguria marca un deciso aumento dal 2011 per tutte le classi di età esaminate, sia a livello di valori assoluti sia in termini di tasso percentuale, come vedremo nel paragrafo successivo. Osservando i valori assoluti, l innalzamento, seppure in modo più contenuto, era già iniziato dal 2009 per i Neet della classe di età 15-24, dal 2008 per le classi e e già dal 2007 per la classe più ampia dei 15-34enni. Questo aumento generale del numero di Neet registra una flessione nel 2011, eccetto che per la classe 15-24, per poi crescere in modo molto più marcato negli ultimi due anni. 18/52

20 NEET in LIGURIA per classi di età dal 2004 al 2013 (v.a.) Fonte: Elaborazione Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. su dati ISTAT RFCL In Liguria, nel 2013, i Neet tra i 15 e i 24 anni sono ; rispetto al 2004 aumentano del 63,8% (pari a unità). È la variazione percentuale maggiore: - la classe 18-29, che nel 2013 conta giovani, è aumentata del 54,3% ( unità); - quella 15-29, composta nel 2013 da giovani, dal 2004 cresce del 52% ( unità), - infine, quella 15-34, nel 2013 di persone, del 32,5% ( unità), unico valore distante dalla media del Nord ovest che per questa classe conta un aumento ben del 41%. Il Nord ovest, infatti, registra variazioni percentuali simili a quelle liguri, sebbene più decise, sia per la classe (+66,5%), sia per la (+62,9%) e per la (+54%). In Italia la variazione percentuale è invece meno marcata: la classe aumenta del 32,9%, la del 29,6%, la del 25,1% e la del 20,3%. Rispetto al 2008, nel 2013 sono aumentati in termini percentuali in Liguria soprattutto i Neet della classe di età 18-29, registrando un +74,8%, seguito dal +59,9% della classe 15-29, dal 41% della classe e dal 32,1% della In questo intervallo la Liguria annota invece per la classe di età un incremento minore rispetto alla media del Nord Ovest che segna un +43,6%, ma un innalzamento maggiore se confrontato con le altri classi di età: la aumenta del 67%, la del 56,6%, la del 55,6%. In Italia i valori delle variazioni sono inferiori: la classe aumenta del 35,5%, la del 35,5%, la del 31% e la del 25,8%. Il tasso di Neet Oltre all analisi in termini assoluti e di variazione percentuale, che fornisce un idea precisa e importante del numero di persone coinvolte, è altrettanto indicativo osservare il tasso di Neet, ovvero dell incidenza percentuale dei Neet sulla popolazione della stessa classe di età 2. L andamento del tasso di Neet in Liguria, nel decennio considerato, è simile a quello evidenziato con l analisi dei valori assoluti: dal 2008, per alcune fasce dal 2009, inizia un aumento che si impenna a partire dal 2011, soprattutto per le classi 15-29, e In questo caso abbiamo a disposizione anche la classe di età tratta da Eurostat. 19/52

21 Nel 2013 il tasso di Neet maggiore è il 25,3% della classe anni. Questo significa che in quella fascia d età su 4 giovani, uno rientra nella categoria dei Neet. Segue la classe con il 21,1% e la con 17,4% d incidenza. La classe registra invece nel 2012 un 19,9% NEET in LIGURIA per classi di età dal 2004 al 2013 (incid.%) 15,1 15,5 11,7 13,0 19,9 17, NEET in LIGURIA per classi di età dal 2004 al 2013 (incid.%) 15,7 14,9 13,6 13,5 25,3 21, * NEET in LIGURIA per classi di età dal 2004 al 2013 (incid.%) ,5 15,5 21, Fonte: Elaborazione Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. su dati ISTAT RFCL (*) dati estratti da Eurostat, ultimo aggiornamento disponibile 5/12/2013 Dal 2004 la classe di età è quella che cresce in misura minore, pur passando da un tasso di Neet dell 11,7% al 17,4% del 2013 (+5,8 punti percentuali). È la ad avere sia il tasso (25,3%) sia l incremento di Neet maggiore. Dal 2004 sale di 9,6 punti percentuali, seguita dalla classe (+7,5 punti percentuali) e dalla (+7,1 punti percentuali), tutte variazioni che si concentrano, come già sottolineato, più nel breve periodo. Dal 2008, infatti, sale di 10,3 punti percentuali, seguita dalla (+7,6), dalla (+6,1 punti percentuali) e dalla (+4,4 punti percentuali). Andamenti simili anche per il Nord Ovest e l Italia, sebbene a livello nazionale tutte le classi di età tocchino livelli d incidenza maggiori. 20/52

22 ,4 12,7 12, ,0 5 NEET NORD OVEST per classi di età dal 2004 al 2013 (incid.%) 20,1 23,8 19,8 19,8 17, ,9 20, ,5 1516, NEET in ITALIA per classi di età dal 2004 al 2013 (incid.%) 27,0 30,9 27,3 26,0 22, * * Fonte: Elaborazione Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. su dati ISTAT RFCL (*) dati estratti da Eurostat, ultimo aggiornamento disponibile 5/12/ /52

23 I Neet ripartiti per sesso Con i dati disponibili della rilevazione continua sulle forze di lavoro Istat, dal 2004 al 2013, si può osservare il tasso di Neet per sesso, al livello regionale e nazionale per le classi di età 15-24, e A queste aggiungeremo la classe di Eurostat. Per la vicinanza e sovrapposizione delle età che le compongono, l andamento dei Neet della classe anni è molto simile a quello della classe anni e così per le due classi di e Nei primi due casi i tassi di Neet sono di solito più bassi che nei secondi. In Liguria i tassi di Neet di maschi e femmine di e hanno un andamento altalenante, ma sullo stesso livello, fino al 2010, per poi salire piuttosto rapidamente, soprattutto nel caso maschile. Nel 2013, infatti, nella classe di Neet di è molto più alta l incidenza maschile sulla stessa classe di popolazione (19,3%) rispetto a quella femminile (15,5%). 30 NEET classi di età per sesso in LIGURIA dal 2004 al 2013 (incid. %) , ,4 11,0 13,5 12,5 15, m f Fonte: Elaborazione Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. su dati ISTAT RFCL Osservando invece la classe di età nel 2012 (dati Eurostat) si trovano tassi molto più vicini, seppure anche in questo caso il tasso maschile (20,3%) superi quello femminile (19,5%). 30 NEET classi di età per sesso in LIGURIA dal 2004 al 2013 (incid. %) ,9 14,2 16,5 14,5 20,3 19, * m 18-24* f Fonte: Elaborazione Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. su dati ISTAT RFCL 22/52

24 I tassi di Neet femmine, per le classi di età 15-29, 18-29, oltrepassano dal 2004 al 2012 quelli dei maschi. Questi ultimi, tuttavia, hanno registrato un impennata dal 2011 che nel 2013 li ha portati a superare i tassi delle femmine in entrambe le classi di età: - nella il tasso di Neet maschi arriva al 22,4% contro il 19,9% femminile, - nella classe raggiunge il 26,2% contro il 24,3% di quello femminile. 35 NEET classi di età per sesso in LIGURIA dal 2004 al 2013 (incid. %) 35 NEET classi di età per sesso in LIGURIA dal 2004 al 2013 (incid. %) ,3 13,0 15,7 11,1 22,4 19, ,5 14,8 18,5 11,4 26,2 24, m f m f Fonte: Elaborazione Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. su dati ISTAT RFCL Nella classe 15-34, invece, anche nel 2013 il tasso femminile (23,5%) supera, come per tutto il decennio, quello maschile (19,7%), ma l incremento in punti percentuali dal 2004 per il tasso maschile è di 9,5 punti percentuali, per il tasso femminile di 4,7 punti. Seguono elaborazioni grafiche che permettono di osservare il trend per sesso negli ultimi dieci per ogni classe di età, sia per la Liguria, sia per il Nord ovest e l Italia. 35 NEET classi di età per sesso in LIGURIA dal 2004 al 2013 (incid. %) ,8 19,8 23,5 19, ,2 11, m f Fonte: Elaborazione Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. su dati ISTAT RFCL 23/52

25 , ,0 NEET classi di età per sesso in LIGURIA dal 2004 al 2013 (incid. %) 13,5 12,5 19,3 15, m f ,7 Neet classi di età per sesso nel Nord Ovest dal 2004 al 2013 (incid. %) 7,1 13,2 8,1 22,2 17, * m 18-24* f NEET classi di età per sesso nel NORD OVEST dal 2004 al 2013 (incid %) 15,7 16,2 21,0 18, NEET classi di età per sesso nel NORD OVEST dal 2004 al 2013 (incid %) 17,4 18,4 25,4 22, ,0 9, ,5 9, m f m f ,4 Neet per sesso in ITALIA dal 2004 al 2013 (incid. %) 22,8 18,0 21, Neet per sesso in ITALIA dal 2004 al 2013 (incid. %) 27,1 22,8 22,7 27, ,9 15, ,7 18, m f 18-24* m 18-24* f NEET per sesso in ITALIA dal 2004 al 2013 (incid %) 27,3 26,7 33,0 28, NEET per sesso in ITALIA dal 2004 al 2013 (incid %) 23,9 23,0 27,7 24, ,5 17, ,0 15, m f m f Fonte: Elaborazione Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. su dati ISTAT RFCL 24/52

26 2.1.4 ELEMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA GARANZIA GIOVANI In conclusione, dalla lettura dei principali indicatori demografici e socio economici della Liguria nell ultimo decennio emerge il quadro di una regione matura sotto il profilo demografico e con numerose problematicità per quanto riguarda il tessuto occupazionale. Come è risultato evidente dalle analisi condotte nei paragrafi precedenti, alle numerose debolezze di una regione nella quale il ricambio sembra essere assicurato in buona misura soltanto dalla popolazione straniera, si sommano due fragilità particolarmente intense: quella degli espulsi dal contesto produttivo over 50 (i padri) e quella di coloro la cui presenza sul mercato del lavoro, (quando c è) e nella maggior parte assolutamente precaria nella tipologia contrattuale e nella durata dell occupazione ( i figli). E evidente che entrambe le criticità debbono essere affrontate in una logica non episodica ma con provvedimenti ed iniziative di carattere strutturale. In questa ottica occorre inquadrare anche la realizzazione del Piano Garanzia Giovani in Liguria, avendo presenti quali sono venute configurandosi le principali caratteristiche del segmento giovanile della popolazione ligure. A tal fine si richiamano in estrema sintesi le principali linee emerse nelle analisi contenute nel report relativamente ai dati liguri: nel periodo le flessioni occupazionali più significative riguardano le classi di età e anni, che perdono complessivamente occupati (di cui nella prima e nella seconda classe di età), mentre il tasso di disoccupazione cresce in modo molto deciso soprattutto tra i più giovani, passando dal 20,5% del 2004 al 42,1% del del 2013; anche per quanto riguarda i dati di flusso, si evidenzia una situazione di crescente difficoltà degli avviati tra i 15 ed i 24 anni che calano dell 11,5% con la punta del -20,8% tra i 16 e i 19 anni. In aumento tra i giovani l utilizzo del lavoro flessibile Da segnalare il vero e proprio boom del lavoro intermittente. Nella classe anni l intermittente è il 56,2% dei nuovi contratti mentre tra i anni rappresenta il 46,7% contro il 32,6% degli over 30 e il 38,3% medio; allargando il campo di osservazione ai giovani che rimangono al margine del mercato del lavoro, il fenomeno dei Neet (i giovani che non studiano, non frequentano corsi di formazione e non lavorano) è andato crescendo negli anni della crisi economica, dal 2008 in modo più contenuto, per crescere poi più rapidamente dal 2011 in poi. I Neet in Liguria sono e allargando la classe di età fino ai 29 anni arrivano a La maggioranza dei Neet liguri è costituita, diversamente dalla media nazionale, da disoccupati (52,5%) di cui il 51,7% non ha mai lavorato (inoccupati), mentre il 37,9% ha avuto precedenti esperienze lavorative, percentuale tra le più alte d Italia. Un altra categoria alla quale occorre prestare attenzione è quella degli ESL( Early School Leavers), i giovani tra i 18 ed i 24 anni che hanno abbandonato prematuramente gli studi senza aver conseguito alcun titolo di studio di scuola media superiore né di frequenza a corsi di formazione professionale. In Liguria sono circa e costituiscono circa il 17,2% della popolazione di riferimento. Relativamente a questo indicatore la Liguria si colloca tra le regioni italiane con il più alto tasso di abbandono. Osservando i dati in serie storica si evidenzia altresì come dal 2010 il dato vada progressivamente implementandosi; la preoccupante contrazione del tasso di scolarizzazione superiore in Liguria, la flessione del numero degli iscritti all Università degli Studi di Genova, le difficoltà occupazionali incontrate da tutte le tipologie di laureati ( triennali, specialistici, a ciclo unico) evidenziano la necessità di supporto anche alla fasce più scolarizzate dell universo giovanile; per quanto riguarda l imprenditoria giovanile, se da una parte mostra di risentire significativamente della crisi economica in atto specialmente nell ultimo biennio, dall altra le imprese gestite da giovani under 35 sembrano presentare una maggiore vitalità nella dinamica tra iscrizioni e cessazioni rispetto al complessivo panorama delle imprese liguri. Da osservare tuttavia come i settori maggiormente rappresentati siano quelli tradizionali: costruzioni, commercio, alloggio e ristorazione. In conclusione, di fronte ad una recessione che, a livello nazionale e locale, ha segnato profondamente il tessuto sociale ed economico trasformando anche abitudini e stili di vita risulta evidente come sia urgente puntare sia sul rilancio dell economia che su politiche che non siano soltanto volte ad arginare /controllare le risorse utilizzate per le prestazioni da welfare, ma promuovere politiche del lavoro volte alla attivazione ed alla qualificazione (per i giovani) ed alla riqualificazione (sia per i meno giovani che per gli esclusi e gli espulsi negli ultimi anni) di quel capitale umano che costituisce, in ultima analisi, una irrinunciabile risorsa per l equilibrato sviluppo di un Paese e di un territorio. 25/52

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura

Dettagli

LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA

LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA 11 maggio 2011 Anno 2010 LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA Nel 2010 il 46,8% della popolazione di 6 anni e più (26 milioni e 448 mila persone) dichiara di aver letto, per motivi non strettamente scolastici

Dettagli

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 2 trimestre 2015 a cura del NETWORK SECO Settembre 2015 Il Network SeCO è costituito

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa

Dettagli

Lo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese

Lo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese Lo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese Salvio CAPASSO Responsabile Ufficio Economia delle Imprese e del Territorio Napoli, 12 maggio 2015 Agenda

Dettagli

LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 2015

LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 2015 LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 215 Saldi positivi ma in leggera flessione Nel terzo trimestre 215 i saldi tra iscrizioni e cessazioni di imprese liguri giovanili,

Dettagli

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 4 trimestre 2014 a cura del NETWORK SECO Febbraio 2015 Il Network SeCO è costituito

Dettagli

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 1 trimestre 2014 a cura del NETWORK SECO Maggio 2014 Il Network SeCO è costituito

Dettagli

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile

Dettagli

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 1 trimestre 2015 a cura del NETWORK SECO Giugno 2015 Il Network SeCO è costituito

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

Contratto regionale di attività Progetto di Legge regionale

Contratto regionale di attività Progetto di Legge regionale Il mercato del lavoro in Veneto Contratto regionale di attività Progetto di Legge regionale Venezia, 17 febbraio 2012 PERCHÉ UN CONTRATTO REGIONALE DI ATTIVITÀ (1/6) OCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE IN VENETO

Dettagli

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO 1 Rapporto 2007 sulla occupazione nelle imprese ricettive, di viaggi e di ristorazione della Provincia

Dettagli

IL PROGRAMMA SOSTIENE I GIOVANI INTERESSATI ALL AUTOIMPIEGO E ALL AUTOIMPRENDITORIALITÀ

IL PROGRAMMA SOSTIENE I GIOVANI INTERESSATI ALL AUTOIMPIEGO E ALL AUTOIMPRENDITORIALITÀ Roma, 26 Giugno 2015 I giovani Neet registrati al Programma Garanzia Giovani sono 641.412, quasi 12 mila in più rispetto alla scorsa settimana SONO OLTRE 361 MILA I GIOVANI PRESI IN CARICO E A QUASI 119

Dettagli

Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani. Valentina Curzi

Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani. Valentina Curzi Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani Valentina Curzi Garanzia Giovani (2013) Raccomandazione del Consiglio (22/4/2013) Entro 4 mesi i giovani < 25 anni devono ricevere un offerta qualitativamente

Dettagli

Il 38% delle strutture residenziali per anziani sono a gestione pubblica, il 58% a gestione privata ed il rimanente 4% a gestione mista.

Il 38% delle strutture residenziali per anziani sono a gestione pubblica, il 58% a gestione privata ed il rimanente 4% a gestione mista. In sensibile crescita la domanda di servizi assistenziali da parte degli anziani: in 8 anni il numero degli anziani ospiti dei presidi assistenziali è cresciuto di quasi il 30%. Gli ospiti anziani cui

Dettagli

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA novembre 04 Introduzione In base ai dati dell VIII Censimento su Industria e Servizi dell ISTAT è stata condotta un analisi dell occupazione femminile nelle

Dettagli

LA POVERTÀ IN ITALIA

LA POVERTÀ IN ITALIA 15 luglio 2011 Anno 2010 LA POVERTÀ IN ITALIA La povertà risulta sostanzialmente stabile rispetto al 2009: l 11,0% delle famiglie è relativamente povero e il 4,6% lo è in termini assoluti. La soglia di

Dettagli

NOTIZIARIO UNIVERSITÀ LAVORO

NOTIZIARIO UNIVERSITÀ LAVORO NOTIZIARIO UNIVERSITÀ LAVORO Ottobre 2012 Indice Notiziario Corriere della Sera Quando il lavoro aiuta gli studi La Repubblica Precari under 35 raddoppiati in 8 anni e la laurea vale come un diploma tecnico

Dettagli

Tavola 1 Istituti per ripartizione geografica Anno 2005. Nord Est. Tipologia Istituto. 1 1 Accademia Nazionale di Danza

Tavola 1 Istituti per ripartizione geografica Anno 2005. Nord Est. Tipologia Istituto. 1 1 Accademia Nazionale di Danza Numero 1 Si riporta di seguito una sintesi dei dati sul sistema dell Alta Formazione Artistica e Musicale in riferimento all anno accademico 2005/2006. Essa è il risultato dell ultima delle rilevazioni

Dettagli

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,

Dettagli

Telefono fisso e cellulare: comportamenti emergenti

Telefono fisso e cellulare: comportamenti emergenti 4 agosto 2003 Telefono e cellulare: comportamenti emergenti La crescente diffusione del telefono cellulare nella vita quotidiana della popolazione ha determinato cambiamenti profondi sia nel numero sia

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Popolazione e famiglie

Popolazione e famiglie 23 dicembre 2013 Popolazione e famiglie L Istat diffonde oggi nuovi dati definitivi del 15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. In particolare vengono rese disponibili informazioni,

Dettagli

I principali risultati

I principali risultati FINANZA LOCALE: ENTRATE E SPESE DEI BILANCI CONSUNTIVI (COMUNI, PROVINCE E REGIONI). ANNO 2012 1 I principali risultati 1 Comuni Nel prospetto 1 sono riportati i principali risultati finanziari di competenza

Dettagli

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p. Gas: le Regioni Italiane con il maggior numero di consumi e quelle con il risparmio più alto ottenibile Indice: Indice. p. 1 Introduzione. p. 2 Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2 Il costo del

Dettagli

a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA

a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA Presentazione dei dati del 4 Studio sullo stato dell occupazione nella provincia di Messina a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA 1 Nell ormai consueto

Dettagli

Calano le imprese italiane, aumentano le straniere. Sentono meno la crisi e creano 85 miliardi di di valore aggiunto

Calano le imprese italiane, aumentano le straniere. Sentono meno la crisi e creano 85 miliardi di di valore aggiunto Calano le imprese italiane, aumentano le straniere. Sentono meno la crisi e creano 85 miliardi di di valore aggiunto Imprese straniere in aumento. Su 6.061.960 imprese operanti in Italia nel 2013, 497.080

Dettagli

Anno 2012 L USO DELLA LINGUA ITALIANA, DEI DIALETTI E DI ALTRE LINGUE IN ITALIA

Anno 2012 L USO DELLA LINGUA ITALIANA, DEI DIALETTI E DI ALTRE LINGUE IN ITALIA 27 ottobre 2014 Anno L USO DELLA LINGUA ITALIANA, DEI DIALETTI E DI ALTRE LINGUE IN ITALIA Nel, in Italia, il 53,1% delle persone di 18-74 anni (23 milioni 351mila individui) parla in prevalenza in famiglia.

Dettagli

L attuazione della GARANZIA GIOVANI in Italia

L attuazione della GARANZIA GIOVANI in Italia L attuazione della GARANZIA GIOVANI in Italia 2 ottobre 2015 1. Programmazione attuativa (dati al 1 ottobre 2015) Le risorse finanziarie del Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani

Dettagli

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 4 trimestre 2013 a cura del NETWORK SECO marzo 2014 Il Network SeCO è costituito da:

Dettagli

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2012. 17 luglio 2013

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2012. 17 luglio 2013 17 luglio 2013 Anno 2012 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2012, il 12,7% delle famiglie è relativamente povero (per un totale di 3 milioni 232 mila) e il 6,8% lo è in termini assoluti (1 milione 725 mila). Le

Dettagli

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia 1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro

Dettagli

BOX 2.1. La diffusione territoriale del lavoro atipico

BOX 2.1. La diffusione territoriale del lavoro atipico BOX 2.1. La diffusione territoriale del lavoro atipico La diffusione delle forme di occupazione atipica e le loro caratteristiche sono piuttosto diversificate a livello territoriale, riflettendo il divario

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

Garanzia Giovani in ottica di Genere : gli sportelli Impresa Donna in Abruzzo.

Garanzia Giovani in ottica di Genere : gli sportelli Impresa Donna in Abruzzo. Garanzia Giovani in ottica di Genere : gli sportelli Impresa Donna in Abruzzo. Sonia Di Naccio Coordinatrice Impresa Donna Roma, 8 ottobre 2014 Garanzia Giovani in Abruzzo La Regione Abruzzo dispone di

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

6.1 L occupazione femminile

6.1 L occupazione femminile 6.1 L occupazione femminile E oramai noto come la presenza femminile sul mercato del lavoro sia notevolmente cresciuta nell ultimo decennio. La società in trasformazione ha registrato così un importante

Dettagli

Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione. Rimini Wellness, 14 Maggio 2010

Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione. Rimini Wellness, 14 Maggio 2010 AICEB (Associazione Italiana Centri Benessere) IL MERCATO DEL BENESSERE: IMPRESE E SERVIZI OFFERTI* Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione Rimini Wellness, 14 Maggio

Dettagli

IL SETTORE. COSTRUZIONI in provincia di Trento

IL SETTORE. COSTRUZIONI in provincia di Trento 26 marzo 2013 IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI in provincia di Trento il contesto economico Nel 2012 l area dell euro è nuovamente in recessione, con una riduzione del Pil pari allo 0,6%; si stima che permanga

Dettagli

IL PROGRAMMA INCORAGGIA L APPRENDISTATO FINALIZZATO ALLA FORMAZIONE E ALL INSERIMENTO DEI GIOVANI NEL MONDO DEL LAVORO

IL PROGRAMMA INCORAGGIA L APPRENDISTATO FINALIZZATO ALLA FORMAZIONE E ALL INSERIMENTO DEI GIOVANI NEL MONDO DEL LAVORO Roma, 10 Luglio 2015 I giovani presi in carico sono 380 mila. A oltre 128 mila è stata proposta almeno una misura I GIOVANI REGISTRATI AL PROGRAMMA SUPERANO LE 666 MILA UNITÀ, 13 MILA IN PIÙ RISPETTO ALLA

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

McDONALD S E L ITALIA

McDONALD S E L ITALIA McDONALD S E L ITALIA Da una ricerca di SDA Bocconi sull impatto occupazionale di McDonald s Italia 2012-2015 1.24 McDONALD S E L ITALIA: IL NOSTRO PRESENTE Questo rapporto, frutto di una ricerca condotta

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

1. La situazione economica e del mercato del lavoro

1. La situazione economica e del mercato del lavoro 1. La situazione economica e del mercato del lavoro Per la lettura dei dati non si può prescindere dal considerare l impatto dei molteplici fattori che hanno mutato radicalmente il mondo del lavoro a causa

Dettagli

BOOM DI FURTI NEI NEGOZI E NELLE BOTTEGHE ARTIGIANE

BOOM DI FURTI NEI NEGOZI E NELLE BOTTEGHE ARTIGIANE BOOM DI FURTI NEI NEGOZI E NELLE BOTTEGHE ARTIGIANE Negli ultimi 10 anni l incremento è stato del 165,5 per cento. Purtroppo, nel 77 per cento dei casi i responsabili non vengono assicurati alla giustizia

Dettagli

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e 1 L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e secondo livello di tutti i 64 atenei aderenti al Consorzio, che rappresentano circa l 80% del complesso dei laureati

Dettagli

I destinatari del programma Youth Guarantee in Abruzzo

I destinatari del programma Youth Guarantee in Abruzzo I destinatari del programma Youth Guarantee in Abruzzo Aggiornamento dei dati al 2013 (16 aprile 2014, ver. 0.3) APRILE 2014 Azione di Sistema Welfare to Work per le politiche di reimpiego 2012-2014 Area

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

LA PUBBLICITA IN SICILIA

LA PUBBLICITA IN SICILIA LA PUBBLICITA IN SICILIA Quadro produttivo, articolazione della spesa e strategie di sviluppo Paolo Cortese Responsabile Osservatori Economici Istituto G. Tagliacarne Settembr e 2014 Gli obiettivi del

Dettagli

I REDDITI E IL MERCATO DEL LAVORO NEL FRIULI VENEZIA GIULIA

I REDDITI E IL MERCATO DEL LAVORO NEL FRIULI VENEZIA GIULIA I REDDITI E IL MERCATO DEL LAVORO NEL FRIULI VENEZIA GIULIA Contributo di Laura Chies Esperta dell Agenzia e Dises - Università di Trieste e di Chiara Donati e Ilaria Silvestri Servizio statistica e affari

Dettagli

Indagine Confindustria sul Mercato del Lavoro

Indagine Confindustria sul Mercato del Lavoro Centro Studi Unindustria & CSC Indagine Confindustria sul Mercato del Lavoro Novembre 2013 SOMMARIO L Indagine Occupazione Assenze Retribuzioni 1 L Indagine Imprese associate al Sistema Confindustria Struttura

Dettagli

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013 A7. FECONDITÀ, NUZIALITÀ E DIVORZIALITÀ Diminuisce il tasso di fertilità dopo la crescita degli ultimi anni A livello nazionale il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna in età feconda)

Dettagli

Iseenza (a cura di Paola Clarizia) Le condizioni della popolazione e delle famiglie in Campania (2010)

Iseenza (a cura di Paola Clarizia) Le condizioni della popolazione e delle famiglie in Campania (2010) Agenzia della Campania per il Lavoro e la Scuola Iseenza (a cura di Paola Clarizia) Le condizioni della popolazione e delle famiglie in Campania (2010) Incontro del Focus Group del 26/10/2010 Nel primo

Dettagli

MOVIMPRESE RISTORAZIONE

MOVIMPRESE RISTORAZIONE Le pillole di Notizie, commenti, istruzioni ed altro MOVIMPRESE RISTORAZIONE Anno 2011 Ufficio studi A cura di L. Sbraga e G. Erba MOVIMPRESE RISTORAZIONE A dicembre del 2011 negli archivi delle Camere

Dettagli

AGGIORNAMENTO DELLE ANALISI E DELLE PREVISIONI

AGGIORNAMENTO DELLE ANALISI E DELLE PREVISIONI AGGIORNAMENTO DELLE ANALISI E DELLE PREVISIONI DEI CONSUMI DELLE FAMIGLIE NELLE REGIONI ITALIANE MARIANO BELLA LIVIA PATRIGNANI UFFICIO STUDI 9 AGOSTO 2010 L aggiornamento delle previsioni sull andamento

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila). COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014 Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace

Dettagli

La popolazione ucraina in Italia. Caratteristiche demografiche, occupazionali ed economiche.

La popolazione ucraina in Italia. Caratteristiche demografiche, occupazionali ed economiche. La popolazione ucraina in Italia. Caratteristiche demografiche, occupazionali ed economiche. L Italia è il primo Paese europeo per presenza di cittadini e negli ultimi anni ha visto un aumento del 62%.

Dettagli

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:

Dettagli

GLI ESITI OCCUPAZIONALI DELLA FORMAZIONE AL LAVORO

GLI ESITI OCCUPAZIONALI DELLA FORMAZIONE AL LAVORO GLI ESITI OCCUPAZIONALI DELLA FORMAZIONE AL LAVORO L indagine sugli esiti occupazionali dei corsi di formazione ha preso in considerazione i corsi Nof del biennio 2002/2003 e i post-diploma del 2003, analizzando

Dettagli

Intesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali

Intesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali Roma, 7 maggio 2013 Intesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali E la naturale prosecuzione degli interventi previsti da

Dettagli

COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014

COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014 Pagina 1 di 5 COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014 No Comments E stato presentato questa mattina al Ministero dell Istruzione il rapporto INVALSI 2014. Complessivamente sono

Dettagli

superiore verso gli esercizi complementari, le cui quote di mercato risultano comunque largamente inferiori a quelle degli alberghi, che raccolgono

superiore verso gli esercizi complementari, le cui quote di mercato risultano comunque largamente inferiori a quelle degli alberghi, che raccolgono 13. Turismo Il turismo nel comune di Roma si conferma uno dei principali assi di sviluppo del territorio, costituendo, all interno del sistema economico e sociale, un elemento centrale di crescita, che

Dettagli

Le competenze degli adulti nell ambito delle iniziative PON 2007/2013: modelli di rilevazione e strumenti diagnostici

Le competenze degli adulti nell ambito delle iniziative PON 2007/2013: modelli di rilevazione e strumenti diagnostici Le competenze degli adulti nell ambito delle iniziative PON 2007/2013: modelli di rilevazione e strumenti diagnostici Bagheria 16 settembre 2008 Monitoraggio Nazionale EdA a.s. 2006/07 GestioneProgetti

Dettagli

INDAGINE ANNUALE OCCUPAZIONALE

INDAGINE ANNUALE OCCUPAZIONALE INDAGINE ANNUALE OCCUPAZIONALE Anno 2014 Parma, giugno 2015 A cura di OSSERVATORIO ECONOMICO UFFICIO STUDI Introduzione La prima edizione dell indagine sull occupazione condotta dell Unione Parmense degli

Dettagli

L ANDAMENTO DELLA SPESA FARMACEUTICA TERRITORIALE NEL 2013

L ANDAMENTO DELLA SPESA FARMACEUTICA TERRITORIALE NEL 2013 CONVEGNO LABORATORIO FARMACIA LA GESTIONE DELLA CRISI D IMPRESA NEL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE DEL FARMACO: STRATEGIE E STRUMENTI DI RISANAMENTO Pisa, 9 ottobre 2014 L ANDAMENTO DELLA SPESA FARMACEUTICA

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI OSSERVATORIO MPMI REGIONI LE MICRO, PICCOLE

Dettagli

L integrazione scolastica degli alunni con disabilità a.s.2014/2015. (novembre 2015)

L integrazione scolastica degli alunni con disabilità a.s.2014/2015. (novembre 2015) L integrazione scolastica degli alunni con disabilità a.s.2014/2015 (novembre 2015) La presente pubblicazione fa riferimento ai dati aggiornati al 17 settembre 2015. I dati elaborati e qui pubblicati sono

Dettagli

L incontro fra domanda e offerta di lavoro e i servizi per l impiego

L incontro fra domanda e offerta di lavoro e i servizi per l impiego L incontro fra domanda e offerta di lavoro e i servizi per l impiego D.ssa Tiziana Rosolin Servizi ai cittadini e modernizzazione Amministrativa: fatti e numeri sul che cambia FORUM P.A. 12 Maggio 24 L

Dettagli

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA In questa analisi vengono presi in esame i dati relativi alle comunicazioni obbligatorie pervenute al Sistema Informativo Lavoro

Dettagli

B1 occupazione e livello d'istruzione: piu' istruite, piu' occupate

B1 occupazione e livello d'istruzione: piu' istruite, piu' occupate B1 occupazione e livello d'istruzione: piu' istruite, piu' occupate Malgrado l occupazione femminile abbia registrato a partire dall inizio del 2000 un forte incremento, segnando tassi di crescita annui

Dettagli

Gli spostamenti quotidiani per motivi di studio o lavoro

Gli spostamenti quotidiani per motivi di studio o lavoro Gli spostamenti quotidiani per motivi di studio o lavoro 4 agosto 2014 L Istat diffonde i dati definitivi del 15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni relativi agli spostamenti pendolari

Dettagli

I GIOVANI REGISTRATI AL PROGRAMMA SUPERANO LE 870 MILA UNITÀ, OLTRE 9 MILA IN PIÙ NELL ULTIMA SETTIMANA

I GIOVANI REGISTRATI AL PROGRAMMA SUPERANO LE 870 MILA UNITÀ, OLTRE 9 MILA IN PIÙ NELL ULTIMA SETTIMANA Roma, 20 Novembre 2015 I giovani presi in carico sono 537.671. A più di 228 mila è stata proposta almeno una misura. Crescere in Digitale: oltre 35.100 gli iscritti a dieci settimane dal lancio I GIOVANI

Dettagli

INDAGINE SUI GIOVANI E IL LAVORO

INDAGINE SUI GIOVANI E IL LAVORO Consulenti del Lavoro Consiglio Nazionale dell Ordine INDAGINE SUI GIOVANI E IL LAVORO I giovani inattivi in un mercato a forte disoccupazione 2012 Dalle recenti indagini pubblicate dalla Banca d Italia

Dettagli

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO risorsa economica e sociale del VCO TERZO SETTORE: risorsa economica e sociale per il territorio Il censimento 2011, a 10 anni di distanza dal precedente, ci restituisce informazioni che mettono in luce

Dettagli

4I LAUREATI E IL LAVORO

4I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 35 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013

La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 Abstract 2 2013 - Rapporto Comunità XXX in Italia Il Rapporto annuale sul Mercato del lavoro degli Immigrati" promosso

Dettagli

EUROPA 2020. Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto

EUROPA 2020. Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto EUROPA 2020 Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva Eurosportello-Unioncamere del Veneto Cos è è? Una comunicazione della Commissione Europea (Com. 2020 del 3 marzo 2010), adottata

Dettagli

La grande distribuzione organizzata in FVG 2005-2015

La grande distribuzione organizzata in FVG 2005-2015 22 dicembre #economia Rassegna stampa TG3 RAI FVG 20dic2015 Messaggero Veneto 20dic2015 Il Piccolo 20dic2015 Gazzettino 20dic2015 La grande distribuzione organizzata in FVG 2005-2015 Nell ultimo decennio

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA. Master and back. La formazione di eccellenza post lauream e la specializzazione professionale

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA. Master and back. La formazione di eccellenza post lauream e la specializzazione professionale La formazione di eccellenza post lauream e la specializzazione professionale Cagliari, 1 febbraio 2006 Iscritti all università per regione Anno 2004 - tasso di iscritti all università per regione di residenza

Dettagli

Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro

Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro Obiettivo della esposizione Fornire (attingendo alle diverse fonti) le principali informazioni sulle dinamiche occupazionali

Dettagli

stabile o una serie di appartamenti dove l immigrato può permanere per un periodo già fissato dalla struttura stessa. Sono ancora tantissimi gli

stabile o una serie di appartamenti dove l immigrato può permanere per un periodo già fissato dalla struttura stessa. Sono ancora tantissimi gli P R E M E S S A Con la presente rilevazione, la Direzione Centrale per la Documentazione e la Statistica si propone di fornire un censimento completo delle strutture di accoglienza per stranieri, residenziali

Dettagli

L attività dei confidi

L attività dei confidi L attività dei confidi Un analisi sui dati della Centrale dei rischi Valerio Vacca Banca d Italia febbraio 214 1 Di cosa parleremo Il contributo dei confidi ail accesso al credito delle pmi La struttura

Dettagli

Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata

Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata Antonio Misiani In cinque anni la crisi economica ha causato la più forte contrazione dal dopoguerra del PIL (-6,9 per cento tra il 2007 e il 2012) e dei

Dettagli

Indagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia

Indagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia Note per la Stampa - Perugia 29 giugno 2015 - Indagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia II trimestre 2015 Presentati dal Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni i risultati

Dettagli

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO PREMESSA I segnali di ripartenza sul mercato del credito sono sempre più evidenti. Le prime avvisaglie di miglioramento si

Dettagli

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2011. 17 luglio 2012. INCIDENZA DI POVERTÀ RELATIVA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. Anni 2008-2011, valori percentuali

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2011. 17 luglio 2012. INCIDENZA DI POVERTÀ RELATIVA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. Anni 2008-2011, valori percentuali 17 luglio 2012 Anno 2011 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2011, l 11,1% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 8.173 mila persone) e il 5,2% lo è in termini assoluti (3.415 mila).

Dettagli

L ATLANTE DEI GIOVANI AGRICOLTORI

L ATLANTE DEI GIOVANI AGRICOLTORI L ATLANTE DEI GIOVANI AGRICOLTORI ll database degli indicatori territoriali della Rete Rurale Nazionale come strumento per lo sviluppo, il monitoraggio e la valutazione PIANO STRATEGICO DELLO SVILUPPO

Dettagli

I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori

I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori 18 settembre 2014 A Bologna nel 2012 quasi 296.000 contribuenti

Dettagli

F1. INDICATORI DI SINTESI SULLA PARTECIPAZIONE SCOLASTICA E LA CONDIZIONE EDUCATIVA DELLA POPOLAZIONE

F1. INDICATORI DI SINTESI SULLA PARTECIPAZIONE SCOLASTICA E LA CONDIZIONE EDUCATIVA DELLA POPOLAZIONE F1. INDICATORI DI SINTESI SULLA PARTECIPAZIONE SCOLASTICA E LA CONDIZIONE EDUCATIVA DELLA POPOLAZIONE A fronte di un apparato informativo nazionale in fase di rielaborazione (in particolare per quanto

Dettagli

Le pillole di. TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani. (maggio 2014) Ufficio studi. Notizie, commenti, istruzioni ed altro

Le pillole di. TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani. (maggio 2014) Ufficio studi. Notizie, commenti, istruzioni ed altro Le pillole di Notizie, commenti, istruzioni ed altro TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani (maggio 2014) Ufficio studi a cura di : Luciano Sbraga Giulia R. Erba PREMESSA La rilevazione

Dettagli

8. Occupazione e forze di lavoro

8. Occupazione e forze di lavoro 8. Occupazione e forze di lavoro Dall Indagine continua sulle forze di lavoro condotta dall Istat risulta che nel 2005 erano occupate, a Roma, 1.086.092 persone, mentre a livello provinciale gli occupati,

Dettagli

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia

Dettagli