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2 Il rapporto di ricerca è stato realizzato dall Osservatorio Scolastico Provinciale, U.O. Istruzione. Staff del progetto: Coordinamento Filippo Terrasini Raccolta ed elaborazione dati Giacomo Gagliardi Redazione del rapporto di ricerca: Dania Cordaz Stampa Media Print, Livorno 2

3 Indice Presentazione... 5 Introduzione... 8 Capitolo I...12 Caratteri e dinamiche strutturali della popolazione scolastica livornese La fruizione scolastica: il quadro complessivo L offerta scolastica nella scuola statale dell infanzia: le scuole materne Il primo ciclo di istruzione Le scuole primarie...28 Le scuole secondarie di primo grado Il secondo ciclo di istruzione Le scuole secondarie di secondo grado Capitolo II...46 Gli alunni stranieri nelle scuole della provincia di Livorno Dimensioni, caratteristiche ed evoluzione della presenza degli alunni stranieri nel sistema scolastico provinciale La provenienza e la concentrazione territoriale La scelta degli indirizzi scolastici nelle scuole secondarie di secondo grado La riuscita scolastica degli alunni stranieri nelle scuole secondarie di I e II grado Capitolo III...71 La presenza dell handicap nella scuola del territorio provinciale La presenza dei soggetti disabili nei percorsi scolastici...71 Capitolo IV...81 Le dimensioni del disagio scolastico La regolarità del percorso scolastico L irregolarità del percorso scolastico: la bocciatura L irregolarità del percorso scolastico: l insuccesso scolastico L irregolarità del percorso scolastico: il ritardo scolastico L interruzione del percorso scolastico Il profitto degli alunni della provincia di Livorno BIBLIOGRAFIA Elenco dei grafici e delle tabelle

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5 Presentazione Questo rapporto costituisce una riflessione organica sulle informazioni che sono state raccolte nell ambito dell Osservatorio Scolastico Provinciale nell ultimo anno scolastico ( ). Lo scopo di questo rapporto è quello di offrire al lettore uno strumento su cui riflettere in direzione di una più ampia comprensione del modo in cui si strutturano le esigenze, le dinamiche, i processi e i meccanismi del sistema scuola della provincia di Livorno. Il Rapporto si pone come uno strumento coerente con l impianto concettuale e metodologico dell Osservatorio Scolastico e ne rappresenta il prodotto di sintesi più efficace dal punto di vista del supporto alla programmazione dei piani di intervento a livello territoriale. Si potrebbe affermare che il Rapporto sulla Scuola Livornese costituisce, a regime, il luogo privilegiato di sintesi del patrimonio informativo e conoscitivo realizzato dall Osservatorio, senza peraltro rinunciare a valorizzare gli eventuali contributi di informazione e riflessione che derivino da altri soggetti operanti sul territorio. Il Rapporto è anche lo strumento attraverso cui è possibile individuare le carenze conoscitive rispetto a fenomeni e processi pertinenti e rilevanti con riferimento alle ragion d essere di un Osservatorio. È innegabile certamente l esigenza di avere dati aggiornati anche se, considerando i modi dell evoluzione dei processi sociali, occorre focalizzare l attenzione sulla comprensione delle dinamiche di trasformazione e di mutamento dei caratteri dei fenomeni stessi a livello territoriale. In questo quadro non poche sono le carenze che derivano dal presente quadro conoscitivo. Va da sé che procedere in modo graduale è virtuoso, oltre che necessario, proprio per apprezzare e realizzare i diversi aspetti e le varie coerenze del sistema di osservazione e per dispiegare quella partecipazione e crescita conoscitiva che sono essenziali per la sua funzionalità nel tempo. Proprio la questione del debito informativo è rilevante per diffondere la consapevolezza del patrimonio informativo ad oggi effettivamente utilizzabile e quello che potrebbe essere costruito mediante l attivazione di specifici processi ad hoc. Nel rilasciare questa edizione del Rapporto Scuola l auspicio è che esso possa costituire un momento di studio, di confronto e di lettura ma anche di consolidamento della consapevolezza che sia necessario procedere in modo il più possibile partecipato affinché il Rapporto Scuola costituisca uno strumento di lavoro e di riflessione effettivamente fruibile, almeno sul piano della progettazione e programmazione scolastica e non solo. Monica Giuntini Vicepresidente della Provincia 5

6 6 Assessore all Istruzione

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8 Introduzione L attenzione che l Osservatorio Scolastico Provinciale dedica con questo Rapporto alle dinamiche connesse alla presenza degli alunni nel sistema scolastico provinciale conferma l impegno e la continuità del lavoro avviato dall Osservatorio Scolastico della Provincia di Livorno nel corso degli ultimi anni. La raccolta dei dati realizzata dall Osservatorio Scolastico Provinciale (OSP) fa seguito alle riflessioni elaborate nei precedenti anni scolastici dando continuità all'acquisizione e diffusione di informazioni sul sistema di istruzione nella nostra provincia, nel quadro della realizzazione di un Sistema Informativo Scolastico Regionale (SISR). (Capitolo 5 Lineamenti costitutivi del Sistema Informativo Scolastico Regionale (SISR), Allegato A della deliberazione del Consiglio Regionale 19 giugno 2001, n. 128.). Conviene notare preliminarmente che la strutturazione di una solida base informativa di carattere quantitativo costituisce un percorso indispensabile, sebbene non esente da limiti, per la ricostruzione di un quadro conoscitivo di base che consenta lo studio dei principali aspetti caratterizzanti il sistema scolastico del territorio provinciale, la valutazione delle loro intensità e il monitoraggio del loro andamento nel tempo. Il ricorso a tali ambiti informativi rende indispensabile per almeno due motivi: a) per una ragione di tipo sostantivo, legata alla possibilità di predisporre un sistema informativo preliminare rispetto ad ogni altra operazione di analisi; b) per una ragione di tipo metodologico, legata alla possibilità di predisporre strategie di ulteriore indagine sul campo orientata all acquisizione di informazioni mirate rispetto agli ambiti conoscitivi poco esplorati e più dettagliate rispetto alle informazioni disponibili. Il contributo che l analisi secondaria può offrire all osservazione delle dinamiche della scuola acquista particolare rilievo in relazione ad alcuni obiettivi specifici, volti principalmente a rilevare, raccogliere ed esaminare dati capaci di evidenziare le dinamiche della realtà scolastica provinciale a partire dalle specificità di carattere locale; proseguire la raccolta e l'analisi di dati e informazioni sulle scuole provinciali, per leggere e interpretare i fenomeni e i loro mutamenti nel tempo, attraverso l'aggiornamento delle serie storiche di dati e attraverso specifiche focalizzazioni, cercando di individuare gli aspetti di forza ed i fattori di criticità della sistema scolastico locale, così da orientare gli interventi verso la rimozione di quest ultimi; fornire alcune linee interpretative in relazione alle strategie di Lisbona 2010 (con particolare riguardo agli obiettivi comuni, concreti e strategici individuati dal Consiglio Europeo di Stoccolma marzo 2001 e loro declinazioni). 8

9 Non deve essere sottovalutato il contributo che l analisi secondaria può offrire in ordine alla definizione non solo di strategie di indagine ma anche di sistemi articolati di ipotesi di lavoro. Il Rapporto illustra l evoluzione della realtà dell anagrafe scolastica territoriale a partire da un punto di osservazione ben preciso, che è quello delle principali tendenze strutturali che sono più direttamente coinvolte nel sistema scolastico provinciale. Le fonti statistiche ed informative da cui si è attinto per la stesura del rapporto fanno riferimento a quanto raccolto e prodotto dall Osservatorio Scolastico Provinciale durante la sua attività. Si tratta di andare a configurare un set di dati mediante il ricorso al patrimonio informativo reso disponibile dalle Istituzioni Scolastiche della provincia, finalizzato all osservazione dei fenomeni che caratterizzano il sistema scuola a supporto dei processi decisionali per la programmazione, valutazione e riorientamento delle politiche territoriali. Il presente rapporto beneficia inoltre della disponibilità dei dati e delle informazioni di altre rilevazioni di cui l Amministrazione Provinciale è titolare (per esempio il Dossier Statistico, Essere giovani a Livorno, Rapporto Dispersione Scolastica) che hanno costituito fonti importanti per la comprensione di fenomeni che spesso le statistiche ufficiali o di fonte amministrativa non riescono a garantire, come quelli relativi alle dinamiche di fragilizzazione; mentre l accesso ad altre fonti garantisce la possibilità di una lettura integrata di quegli stessi fenomeni. Il focus della raccolta e dell elaborazione dei dati contenuti nel presente rapporto è rappresentato dall'analisi dei principali aspetti caratterizzanti la struttura del sistema di istruzione provinciale, al fine di poter cogliere alcuni elementi conoscitivi volti a verificare i processi in atto nel sistema formativo territoriale in relazione ai principali obiettivi formativi internazionali (obiettivi di Lisbona 2010) ed elaborare politiche conseguenti. Si tratta di politiche che riconoscono nella conoscenza lo strumento principale per la realizzazione di opportunità e di libertà; politiche personalizzate, cioè attente ai bisogni dei soggetti ai quali sono rivolte; politiche integrate, dal punto di vista dei settori di intervento, dal punto di vista istituzionale e della logica organizzativa, tali da rafforzarsi reciprocamente nel riconoscimento dell unitarietà del soggetto. Il rapporto è articolato in quattro capitoli: nel primo si descrivono, attraverso un quadro di sintesi, le principali dinamiche che hanno caratterizzato l evoluzione strutturale della scuola statale e non statale paritaria nell anno scolastico del territorio provinciale. Tale sintesi dei dati presenta il quadro reale della situazione scolastica in atto nel territorio provinciale, relativamente agli indicatori di struttura del sistema scuola. In questo contesto si descrivono nel dettaglio le tendenze più recenti che hanno caratterizzato l evoluzione dei processi formativi della scuola della provincia di Livorno (popolazione scolastica, 9

10 considerata sotto i profili di quantità e natura, la sua eventuale mobilità) procedendo ad una valutazione più analitica delle situazioni relative ai principali indicatori del sistema di istruzione. Nel procedere in questo, il rapporto, oltre a rappresentare i dati generali del sistema statale di istruzione provinciale rilevati per l anno scolastico , si riporta alcune serie storiche significative dei principali indicatori di struttura del sistema presentando in termini di comparazione le variazioni intervenute negli ultimi anni. La popolazione scolastica non viene rilevata, pertanto, solamente nella sua dimensione complessiva, ma viene ad essere valutata nella sua dinamica evolutiva di spazio e di tempo, precisando il modo in cui le variazioni che intervengono di anno in anno, seppur a volte quantitativamente contenute, hanno rilievo ed incidenza, evidenziando tendenze, fenomenologie emergenti o variazioni strutturali. Già queste prime riflessioni, relative alle persone che quotidianamente vivono all interno del sistema scuola, evidenziano quanta importanza e quale incidenza sociale, economica e culturale abbia il sistema scolastico nella vita della comunità locale e a percepirne meglio le dimensioni degli elementi strutturali che lo caratterizzano e la rilevanza delle relazioni umane e sociali che esso attiva. Nel secondo capitolo e nel terzo si affronta il tema dei percorsi formativi a partire da alcune fattispecie sociali di maggiore rilevanza per la programmazione scolastica: gli alunni stranieri e gli alunni disabili che partecipano con modalità del tutto specifiche alle difficoltà di inserimento e sperimentano rischi di esclusione sociale del tutto particolari. Si metterà in luce i caratteri, le dinamiche e le prospettive connesse alla presenza degli alunni stranieri e disabili, focalizzando in particolar modo l attenzione sui percorsi e la riuscita scolastica, nonché sui potenziali processi che contribuiscono in qualche modo ad aumentare il rischio di vulnerabilità ed esclusione sociale (abbandono prematuro dell istruzione, incidenza della scarsa riuscita scolastica, ripetenze, ecc.) Infine, nel quarto capitolo, si illustrano le principali tendenze strutturali della popolazione scolastica che sono più direttamente coinvolte nella genesi e manifestazione dei bisogni sociali. Come tale quest ultimo capitolo illustra il tema dei percorsi di fragilizzazione descrivendo le misure quantitative più rilevanti che definiscono quei percorsi. Nello sviluppo argomentativi del presente rapporto, si è tentato di dare risposta a particolari esigenze conoscitive che sono giunte direttamente da particolari soggetti istituzionali che operano sul territorio con il compito della programmazione della politiche dell istruzione; in questo modo si giustifica la presenza di elementi nuovi come i dati sulle scuole paritarie, quelli relativi alla focalizzazione sui percorsi di fragilizzazione e la particolare attenzione ai processi di dispersione scolastica, nonché l utilizzo di alcuni indicatori strutturali di sintesi volti a cogliere tendenze, 10

11 anche in un ottica comparativa, e possibilità evolutive delle dinamiche del sistema scuola del territorio provinciale. I temi sono trattati in modo da fornire spunti per ulteriori approfondimenti, presentando, laddove necessario, grafici e tabelle rilevanti per facilitare la lettura. Per una conoscenza più approfondita i dati sono resi disponibili in modo ancor più analitico nel sito dell Osservatorio Scolastico Provinciale. Il contributo conoscitivo che ne è derivato è assai ricco e fecondo di implicazioni non soltanto sul piano contenutistico della completezza informativa, ma anche su quello metodologico della possibilità di integrazione tra dati di rilevazione diretta (indagini) ed indiretta (fonti amministrative o secondarie). Osservatorio Scolastico Provinciale 11

12 Capitolo I Caratteri e dinamiche strutturali della popolazione scolastica livornese. 2.1 La fruizione scolastica: il quadro complessivo. La popolazione in età scolastica della provincia di Livorno al 1 gennaio 2006 è composta da unità (fonte dati DemoIstat) - si tratta di bambini, ragazzi e giovani di età compresa tra 3 e 18 anni. Più della metà di questa popolazione si colloca nell area livornese ed è composta da maschi e femmine quasi in uguale misura (con una differenza di circa 1000 unità in più nei maschi). Nell anno scolastico 2006/2007 il sistema statale di istruzione provinciale conta complessivamente circa iscritti così distribuiti nei vari cicli scolastici: il 12% alla scuola materna, il 32% alla scuola primaria, circa il 21% alla scuola secondaria di primo grado e circa il 35% alla scuola secondaria di secondo grado. Grafico 1 Distribuzione popolazione scolastica provinciale per cicli di istruzione a.s Scuole STATALI Scuole NON STATALI materna primaria secondaria I secondaria II Fonte: dati OSP (Ivi compresi gli alunni stranieri e gli alunni disabili). 12

13 Il 50% della popolazione scolastica è concentrata nella zona Livornese, a seguire l area della Bassa Val di Cecina (24%), l area della Val di Cornia (15%) e dell Elba (10%). Grafico 2 Popolazione scolastica per area socio-sanitaria e ciclo di istruzione scuole statali a.s Alunni scuole STATALI materna primaria secondaria I secondaria II Totale AREA LIVORNESE AREA BASSA VAL DI CECINA AREA VAL DI CORNIA AREA ISOLA D'ELBA Fonte dati OSP Grafico 3 - Popolazione scolastica per area socio-sanitaria e ciclo di istruzione scuole non statali a.s Alunni scuole NON STATALI materne primarie secondarie I secondarie II Totale Livornese Bassa Val di Cecina Val di Cornia Elba Fonte dati MIUR Ufficio Scolastico Provinciale Livorno Complessivamente il numero di alunni iscritti alle scuole paritarie nell a.s ammonta a alunni, di cui il 67,45% iscritti alla 13

14 scuola materna; il 19,03% iscritti alla scuola primaria; il 3,81% iscritti alla scuola secondaria di primo grado ed il 9,71% iscritti alla scuola secondaria di secondo grado. Le scuole non statali paritarie sono diversamente distribuite nel territorio provinciale: particolarmente numerose nell area Livornese, dove troviamo più della metà delle scuole paritarie presenti in tutto il territorio provinciale (45) per un totale di alunni (74,62% del totale degli alunni iscritti alle scuole paritarie del territorio provinciale). Di questi (63,17%) frequentano la scuola materna, distribuiti su 30 scuole, con una media di 26 alunni per classe; mentre nella scuola elementare troviamo 935 alunni iscritti (25,50%) distribuiti su 9 scuole, con una media di 23 alunni per classe. Nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria di secondo grado il numero degli iscritti è più circoscritto (rispettivamente 5,1%- v.a. 187 e 6,21% - v.a. 228, distribuiti su 3 scuole). Il numero medio di alunni per classe è 20, nella scuola secondaria di primo grado, tale valore diminuisce fino a raggiungere una media di 16 alunni per classe nella scuola secondaria di secondo grado. Nella Bassa Val di Cecina troviamo 15 scuole paritarie che accolgono complessivamente 718 alunni iscritti (14,61% del totale degli alunni delle scuole paritarie), di cui il 74% iscritti alla scuola materna, ed il 26% alla scuola secondaria di secondo grado con un media di alunni per classe intorno a 26 alunni per le scuole materne e a 12 per le scuole secondarie di secondo grado. Nelle aree della Val di Cornia e dell Elba le scuole paritarie sono meno presenti: i dati registrano infatti la presenza di 5 scuole materne nell area dell isola d Elba, per un totale di 271 alunni (circa il 5,25% del numero complessivo degli alunni iscritti alle paritarie), con una media di 27 alunni per classe; mentre nell area della Val di Cornia sono presenti complessivamente 6 scuole, di cui 4 materne e 2 scuole secondarie di secondo grado, per un totale di 258 alunni iscritti (5,5% del totale alunni iscritti alle paritarie), di cui 195 alle materne e 63 alle secondarie di secondo grado, ed una media rispettivamente di 28 alunni nelle scuole materne e 6 alunni nelle scuole secondarie superiori. Nelle scuole secondarie superiori i diversi indirizzi vedono una presenza variabile delle scuole non statali: massima nell ordine liceale, complessivamente 6 scuole, di cui due linguistici, due licei artistici, 1 liceo scientifico ed 1 liceo della comunicazione, con 289 studenti iscritti; minima negli istituti tecnici (2) e professionali (0), con 188 alunni iscritti. I dati delle serie storiche disponibili evidenziano sul territorio provinciale nel corso degli ultimi cinque anni un trend in crescita della popolazione scolastica complessiva 1. 1 Sono qui escluse le scuole materne. 14

15 Grafico 4 Serie storica della distribuzione popolazione scolastica scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, per area sociosanitaria. AREA LIVORNESE AREA VAL DI CORNIA TOTALE PROVINCIA LIVORNO AREA BASSA VAL DI CECINA AREA ISOLA D'ELBA a.s. 02/03 a.s. 03/04 a.s. 04/05 a.s. 05/06 a.s. 06/07 Fonte: dati OSP; Sistema Informativo MIUR I dati dell anno scolastico evidenziano rispetto all anno scolastico un incremento complessivo della popolazione scolastica di età compresa tra 6 e 18 anni su tutto il territorio provinciale pari al 3,33%: il numero degli scritti passa da unità a unità. Rispetto all a.s. 2002/2003 l Isola d Elba è l area in cui si registra l incremento più significativo (rispettivamente +6,33%, 3 punti percentuali al di sopra dell incremento medio provinciale). Altrettanto significativi, seppur più vicini alla media provinciale, sono gli incrementi registrati nell area della Bassa Val di Cecina (+4,28%), nella Val di Cornia (circa il 4%) e nell area Livornese (+2,15%). Rispetto all ultimo anno scolastico (a.s ) la popolazione scolastica provinciale rimane sostanzialmente stabile (circa +1%). Le variazioni registrate nella popolazione scolastica delle singole aree sono più contenute nell area Livornese (+1%) e nella Bassa Val di Cecina (-0,38%), dove la popolazione rimane sostanzialmente stabile, mentre per L Isola d Elba e per l area della Val di Cornia si registra un incremento del 2%. 15

16 Tabella 1 Variazioni percentuali annue popolazione scolastica per area socio-sanitaria (anno base: anno precedente) (sono qui escluse le scuole materne). AREA SOCIO-SANITARIA 02/03-03/04 03/04-04/05 04/05-05/06 05/06-06/07 LIVORNESE 102,17 100,01 101,22 100,87 BASSA VAL DI CECINA 100,59 103,01 101,62 99,62 VAL DI CORNIA 99,39 101,33 100,56 102,4 ISOLA D'ELBA 99,48 102,00 102,11 102,09 TOTALE PROVINCIA LIVORNO 101,13 101,10 101,31 100,86 Tabella 2 - Popolazione scolastica a.a.s.s. 02/03-06/07, esclusi gli alunni delle scuole materne, per area socio sanitaria. AREA SOCIO-SANITARIA 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 AREA LIVORNESE AREA BASSA VAL DI CECINA AREA VAL DI CORNIA AREA ISOLA D'ELBA TOTALE PROVINCIA LIVORNO Al fine di quantificare il profilo e le dinamiche della popolazione scolastica del territorio provinciale è utile osservare la domanda potenziale di servizi scolastici, ossia la domanda scolastica in rispondenza dei vari cicli di istruzione, evidenziando le eventuali dinamiche differenziali che caratterizzano le diverse aree provinciali. L indicatore che ci consente di misurare la soddisfazione della domanda scolastica è dato dal rapporto che intercorre tra numero di iscritti alle scuole per ciascun ciclo scolastico e popolazione ad oggi residente in ogni area (fonte dati Istat) nella fascia di età corrispondente (tasso di scolarità). Il tasso di scolarità è un indicatore del sistema d istruzione che ha come obiettivo primario quello di misurare indirettamente per una determinata popolazione di riferimento la percentuale di giovani che si iscrivono a scuola. L indicatore così calcolato indica, se inferiore a 100, la quota di soggetti, per una determinata fascia di età o in relazione al ciclo scolastico, che non sono iscritti nelle scuole dell area di residenza, viceversa, se maggiore di 100, la quota di persone in più iscritte nell area territoriale in questione, che si suppone possano provenire da altre aree (della stessa provincia o al di fuori della provincia). Tale indicatore è pertanto in grado di fornirci informazioni significative relative ai flussi di 16

17 popolazione scolastica intra-provinciali, ossia da una zona all altra, e inter-provinciali, È quindi un indicatore in grado di misurare fenomeni di pendolarismo scolastico, sebbene non sia di per sé sufficiente a monitorare tale fenomeno. Occorre infatti specificare che, la variazione di questo indice può essere soggetta in parte anche ad oscillazioni nella consistenza demografica delle classi di età corrispondenti sia alla popolazione residente (qui il riferimento è alla popolazione residente secondo dati Istat al 1 gennaio 2006), sia agli alunni iscritti. Occorre dunque tenere presente che numeratore e denominatore fanno riferimento a due popolazioni leggermente differenti: a. gli iscritti possono avere età differenti da quelle usate come riferimento; ciò avviene in presenza di bocciature, determinando un tasso di scolarità superiore a 100. In presenza di obbligo scolastico e bassissima evasione dell obbligo stesso il tasso di scolarità supera praticamente sempre il valore del 100% misurando, di fatto non più il livello di scolarità ma la percentuale media di bocciature negli ultimi cinque anni nel caso della scuola elementare e negli ultimi 3 anni per la scuola media; b. gli iscritti non necessariamente sono anche residenti ed alcuni dei residenti potrebbero essere iscritti in altri sistemi di istruzione sia dello stesso territorio (ad esempio pur essendo in età da scuola media potrebbero essere ancora iscritti in una scuola elementare) che di un altro territorio (ad esempio potrebbero frequentare una scuola nell unità territoriale confinante). In presenza di una insufficiente offerta scolastica vi può essere un importante fenomeno di pendolarismo scolastico, per cui il numero di giovani residenti che si iscrive in una scuola di un altra zona può causare un notevole abbassamento del tasso di scolarità. Inoltre in presenza di fenomeni migratori che coinvolgono giovani in età scolastica vi possono essere differenze dovute al fatto che i giovani vengono iscritti a scuola molto prima che vengano registrati tra la popolazione residente, cosicché il tasso di scolarità può risultare molto più alto o basso di quanto avviene nelle realtà. Disaggregando i dati per cicli scolastici, complessivamente i valori ottenuti evidenziano, rispetto all anno precedente, per le scuole primarie una lieve diminuzione del tasso (-1%) con un valore pari al 98% circa a fronte del 99% dell anno precedente, in relazione ad un aumento pari al doppio della popolazione residente (+292) rispetto alla popolazione scolastica (+142). 17

18 Grafico 5 Distribuzione del tasso di scolarità a livello provinciale per cicli scolastici a.s / a.s Provincia a.s. 05/06 Provincia a.s. 06/07 106,00 104,91 104,00 102,20 102,64 102,00 100,00 98,00 99,05 97,88 99,91 96,00 94,00 primarie secondarie di primo grado secondarie di secondo grado Per quanto riguarda le scuole secondarie di primo grado il tasso di scolarità pur mantenendosi superiore a 100, scende rispetto al da +5% a +2% in relazione ad un calo della popolazione scolastica iscritta (-66) a fronte della crescita della popolazione residente nel territorio provinciale (+135). Anche nelle scuole secondarie di secondo grado il tasso di scolarità scende di due punti percentuali collocandosi intorno a 100. Tabella 3 - Confronto iscritti, popolazione residente e tassi di scolarità a.s. 2005/ /07 per cicli scolastici. primarie a.s a.s iscritti 6-10 anni tasso scol iscritti 6-10 anni tasso scol Livornese , ,61 B. Val di Cecina , ,87 Val di Cornia , ,66 Elba , ,14 Provincia , ,88 secondarie di I grado a.s a.s iscritti anni tasso scol iscritti anni tasso scol Livornese , ,22 B. Val di Cecina , ,26 18

19 Val di Cornia , ,43 Elba , ,37 Provincia , ,20 secondarie di II grado a.s a.s iscritti anni tasso scol iscritti anni tasso scol Livornese , ,40 B. Val di Cecina , ,48 Val di Cornia , ,70 Elba , ,57 Provincia , ,91 Confrontando le singole zone socio-sanitarie possiamo notare come, per quanto riguarda il ciclo di istruzione primaria, l area della Bassa Val di Cecina, insieme alla Val di Cornia e all Isola d Elba, presentano valori indici superiori a cento (rispettivamente 107,89; 104,66 e 104,14). Grafico 6 Distribuzione del tasso di scolarità per aree socio-sanitarie e cicli di istruzione a.s primarie secondarie di primo grado secondarie di secondo grado 130,00 120,00 110,00 100,00 90,00 80,00 70,00 60,00 50,00 40,00 30,00 20,00 10,00 0,00 90,61 100,22 106,26 105,43 101,40 107,87 116,48 104,66 66,70 104,14 99,37 108,57 97,88 102,20 Livornese Val di Cecina Val di Cornia Elba Provincia 99,91 Le zone della Bassa Val di Cecina (106,26) e dell area Val di Cornia (105,43) evidenziano valori indice significativi anche in relazione al ciclo di istruzione secondaria di primo grado; per quanto riguarda le scuole secondarie di secondo grado, la Bassa Val di Cecina (116,48) e l Isola d Elba (108,57) rappresentano le zone con i valori indice più alti nel territorio provinciale; mentre la Val di Cornia evidenzia una variazione 19

20 negativa piuttosto consistente dell indice rispetto alle altre zone (66,70%). La variazione negativa del tasso di scolarità registrato per la Val di Cornia si spiega osservando l elevata porzione di studenti iscritti negli istituti della Bassa Val di Cecina ma provenienti dalla Val di Cornia (344). È possibile dunque ipotizzare una fuoriuscita degli studenti dall area della Val di Cornia, in direzione principalmente delle scuole dell area della Bassa Val di Cecina (questo spiega chiaramente in parte l elevato valore dell indice di scolarità della Bassa Val di Cecina. Qui circa il 27% della popolazione scolastica è composta da studenti provenienti da altra area (16%) o da altra provincia (11%), evidenziando un trend sostanzialmente stabile negli ultimi quattro anni), ed in misura nettamente inferiore verso l area Livornese (v.a. 48), ma anche al di fuori del territorio provinciale, verso le province limitrofe, è probabile in relazione anche un fattore di prossimità geografica, ma non solo. I dati relativi al numero di studenti iscritti nelle scuole secondarie di secondo grado per comune di residenza ed area sociosanitaria della scuola confermano queste variazioni: nelle scuole della Val di Cornia e dell Isola d Elba la percentuale di alunni con comune di domicilio in altra area è molto bassa, di fatto la popolazione scolastica presente in queste due aree è costituita prevalentemente da alunni stanziali ossia da alunni domiciliati nella stessa area. Data l esigua percentuale di alunni provenienti da altra area o altra provincia, è possibile supporre che la variazione positiva dell indice di scolarità dell Isola d Elba (+8%) nelle scuole secondarie di secondo grado sia invece principalmente determinata dalla disomogeneità di età degli alunni iscritti dovuta all elevata presenza numerica di ragazzi con un età superiore ai 18 anni (circa 180 alunni -13% della popolazione scolastica delle scuole superiori- di cui 103 iscritti alle scuole serali e carcerarie) Tabella 4 - Valori assoluti e percentuali relativi alunni iscritti a.s. 2006/07 per comune di provenienza e area socio-sanitaria della scuola secondaria di secondo grado sul totale alunni iscritti per scuola. Comune di residenza alunni iscritti CAPRAIA ISOLA 7 Area Area Bassa Livornese Val di Cecina COLLESALVETTI Area Val di Cornia Area Isola d'elba LIVORNO tot % 92,68 5,86 0,00 0,15 BIBBONA CASTAGNETO CARDUCCI CECINA

21 Comune di residenza alunni iscritti Area Area Bassa Livornese Val di Cecina ROSIGNANO MARITTIMO Area Val di Cornia Area Isola d'elba tot % 3,04 72,95 0,51 0,07 CAMPIGLIA MARITTIMA PIOMBINO SAN VINCENZO SASSETTA SUVERETO tot % 0,66 10,44 97,74 0,44 CAMPO NELL'ELBA CAPOLIVERI 125 MARCIANA 71 MARCIANA MARINA 1 69 PORTO AZZURRO 235 PORTOFERRAIO RIO MARINA 1 69 RIO NELL'ELBA 1 52 tot % 0,14 0,00 0,15 98,54 Fuori Provincia % 3,48 10,75 1,60 0,80 totale 100,00 100,00 100,00 100,00 Fonte OSP Andando ad osservare come si distribuisce la quota complessiva di studenti iscritti nelle scuole secondarie di secondo grado residenti nei rispettivi comuni di ogni singola area sociosanitaria sul totale degli alunni iscritti per comune di residenza, possiamo osservare quanto segue: circa il 3% degli studenti residenti nei comuni dell area Livornese sono iscritti nelle scuole superiori dell area della Bassa Val di Cecina; l 8,36% degli studenti residenti nei comuni dell area della Bassa Val di Cecina sono iscritti nelle scuole superiori dell area Livornese; gli studenti residenti nei comuni dell area della Val di Cornia per il 3% si iscrivono nelle scuole dell area Livornese, mentre per il 20% circa si iscrivono nell area della Bassa Val di Cecina; della quota di studenti iscritti nel sistema scolastico secondario di secondo grado provinciale livornese provenienti da fuori provincia osserviamo che il 39,5% si iscrive nelle scuole dell area livornese, mentre il 55,5% si iscrive nell area della 21

22 Bassa Val di Cecina. Il 3,5% si iscrive nell area della Val di Cornia e circa il 2% nell area dell Isola d Elba. Tabella 5 - Valori assoluti e percentuali relativi alunni iscritti a.s. 2006/07 per comune di provenienza e area socio-sanitaria della scuola secondaria di secondo grado sul totale alunni iscritti per comune di residenza. Comune di residenza alunni CAPRAIA ISOLA 7 Area Area Bassa Livornese Val di Cecina COLLESALVETTI Area Val di Cornia Area Isola d'elba LIVORNO tot % 97,18 2,79 0,03 BIBBONA CASTAGNETO CARDUCCI CECINA ROSIGNANO MARITTIMO tot % residenti nei comuni della val di Cecina 8,36 91,33 0,27 0,04 CAMPIGLIA MARITTIMA PIOMBINO SAN VINCENZO SASSETTA SUVERETO tot % residenti nei comuni della Val di Cornia 2,76 19,76 77,14 0,34 CAMPO NELL'ELBA CAPOLIVERI 125 MARCIANA 71 MARCIANA MARINA 1 69 PORTO AZZURRO 235 PORTOFERRAIO RIO MARINA 1 69 RIO NELL'ELBA 1 52 tot % 0,74 0,15 99,12 Fuori Provincia

23 % 39,44 55,40 3,44 1,72 Fonte OSP Disaggregando i dati della popolazione scolastica per genere, la presenza femminile per ordine scolastico, in linea con gli anni precedenti, risulta pari 49,25% per la scuola dell infanzia, al 48,34% per la scuola elementare, al 47,64% per la scuola secondaria di primo grado e al 46,83% per la scuola secondaria di secondo grado. È possibile ipotizzare che i dati risentano dell influenza del fattore demografico piuttosto che indicare una minore partecipazione scolastica delle ragazze. Nascono infatti più uomini che donne (secondo dati Istat 106 maschi ogni 100 femmine) e la prevalenza dei primi si riscontra fino alle età adulte, momento in cui, a causa della più elevata mortalità maschile, il rapporto si inverte. Nelle leve più giovani della popolazione, al 1 gennaio 2006, le donne rappresentano il 48,5% del totale dai 3 ai 13 anni e il 48,8% fra i 14 e i 18 anni. Oltre al fattore demografico, la percentuale di femmine che frequenta la scuola risulta inferiore a quella maschile in ogni livello di istruzione a causa della maggiore irregolarità scolastica della popolazione maschile, il cui numero di iscritti è incrementato dalle ripetenze più frequenti rispetto a quelle femminili, come meglio vedremo nei paragrafi successivi. 2.2 L offerta scolastica nella scuola statale dell infanzia: le scuole materne. Con la scuola dell infanzia inizia, per i bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni, la prima scolarizzazione, sempre più generalizzata, anche se non obbligatoria. Il percorso educativo della scuola dell infanzia è principalmente rivolto al conseguimento di tre obiettivi generali del processo formativo, all interno di un progetto di scuola articolato ed unitario, che riconosce sul piano educativo la priorità della famiglia e l importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali: la maturazione dell identità personale, la conquista dell autonomia, lo sviluppo di competenze (Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle attività educative nelle scuole dell infanzia). La scuola dell infanzia concorre, nell ambito del sistema scolastico, a promuovere la formazione integrale della personalità dei bambini e delle bambine, nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e dell identità di ciascuno, 23

24 nonché della disponibilità educativa delle famiglie. Operando in questa direzione, essa contribuisce alla realizzazione del principio dell uguaglianza delle opportunità educative e alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e l uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l effettiva partecipazione (art. 3 Costituzione). A tal fine la scuola dell infanzia si propone come luogo di incontro, di partecipazione e cooperazione delle famiglie, come spazio di impegno educativo per la comunità e come risorsa professionale specifica per assicurare la massima promozione possibile di tutte le capacità personali, promozione che si configura come diritto soggettivo di ogni bambino (Indicazioni Nazionali Piani Personalizzati). Grafico 7 Serie storica numero di alunni iscritti alle scuole materne statali (valori assoluti) a.s a.s a.s a.s a.s * a.s Fonte : OSP per l a.s e ; Sistema Informativo MIUR (la consistenza numerica degli alunni, ivi compresi gli alunni stranieri e gli alunni in situazione di handicap, si riferisce agli alunni frequentanti ed è quella comunicata in Organico di Fatto attraverso le relative funzioni automatizzate messe a disposizione dal Sistema Informativo) Rispetto all a.s il numero di bambini iscritti nelle scuole statali dell infanzia è aumentato complessivamente su tutto il territorio provinciale di quasi il 15,48% attestandosi nel intorno alle unità complessive, ossia il 12% della popolazione scolastica, composta da maschi e femmine in egual misura. Le ragioni della crescente presenza di iscritti alla scuola dell infanzia possono essere individuate nel fatto che, nel complesso, l intero sistema 24

25 dell infanzia (pubblica e privata) è percepito sempre più come servizio educativo oltre che assistenziale, determinando un aumento della domanda delle famiglie con conseguente innalzamento dei livelli di scolarizzazione (i valori medi nazionali si collocano intorno al 96-97%). Nell anno scolastico la concentrazione più alta di alunni iscritti alle scuole dell infanzia statali si colloca nell area Livornese (il 40% della popolazione scolastica provinciale iscritta alla scuola dell infanzia statale) e nell area della Bassa Val di Cecina con il 24,21%. A seguire l area della Val di Cornia 23,40% e dell isola d Elba con la percentuale più bassa (12%). Grafico 8 Alunni iscritti alle scuole materne statali e non statali per area socio-sanitaria a.s scuola statale scuola non statale Area Livornese Area Bassa Val di Cecina Area Val di Cornia Area Isola d'elba Totale Grafico 9 Distribuzione percentuale degli alunni iscritti alle scuole materne statali per area socio-sanitaria - a.s

26 Area Val di Cornia; 23,40 Area Isola d'elba; 12,22 Area Livornese; 40,16 Area Bassa Val di Cecina; 24,22 La scuola statale dell infanzia, pur registrando nel corso del quinquennio un costante incremento nell iscrizione dei bambini, non ha fatto registrare un parallelo incremento dei suoi punti di erogazione del servizio (le scuole per l infanzia), infatti, come possiamo osservare dalla tabella sottostante, mentre il numero dei bambini nel periodo considerato è aumentato circa del 15%, quello delle scuole è rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi anni. Tabella 6 Serie storica alunni delle scuole materne statali. Alunni scuole statali sezioni rapporto bambini/sezioni a.s ,69 a.s ,93 a.s ,57 a.s ,34 a.s * ,34 a.s * ,47 Fonte: MIUR - * OSP Considerato che questo è connesso alla presenza di un numero costante di iscritti, si osserva di conseguenza un incremento sensibile del numero di sezioni per accogliere la nuova popolazione scolastica e anche un aumento del numero dei bambini per sezione. La consistenza del numero delle sezioni nel corso del quinquennio 2001/ , nella sua dinamica evolutiva è stata omogenea all andamento del numero 26

27 degli alunni, mostrando per l a.s intorno al 25,4 il rapporto medio di bambini per sezione 2. Sul territorio le dinamiche sono tuttavia diverse. Disaggregando il dato per zone socio-sanitarie osserviamo per l area Livornese e la Bassa Val di Cecina valori al di sopra della media (rispettivamente 27,7 e 27,3) mentre l Isola d Elba presenta un valore intorno a 22. Tabella 7 - Alunni, classi, media alunni/classi, numero alunni per classe nelle scuole statali materne per zona socio-sanitaria - a.s AREA LIVORNESE Totale Iscritti F M tot. sezioni alunni/ sezioni S.ELEM.- "A. BENCI" ,82 S.ELEM.- "G. CARDUCCI" ,20 S.ELEM.- "C. COLLODI" ,40 S.ELEM.- "E. DE AMICIS" ,89 S.ELEM.-"LA ROSA" ,20 S.ELEM.-"G. MICHELI" ,63 S.ELEM.- "B.BRIN" ,00 S.ELEM.-"N. SAURO" ,00 IST. COMPR. "COLLESALVETTI - MARCACCI" ,33 IST. COMPR. "MICALI" ,00 IST. COMPR ,33 IST. COMPR ,50 TOTALE AREA BASSA VAL DI CECINA Totale Iscritti F M tot. sezioni alunni/sezi oni S.ELEM.- "F.D.GUERRAZZI" ,50 S.ELEM.- "C. COLLODI" CECINA ,50 S.ELEM.-"G.CARDUCCI" ROSIGNANO M.MO ,40 S.ELEM.- "E. SOLVAY" ,11 IST. COMPR. "DONORATICO E CAST. CARDUCCI" ,60 TOTALE 2 Le sezioni delle scuole statali vengono costituite sulla base di limiti quantitativi, minimi e massimi, fissati dalle leggi e definiti annualmente dall Amministrazione scolastica in ottemperanza anche alle linee di attuazione degli organici del personale docente. In presenza di alunni disabili il numero degli alunni della sezione viene ridotto. Le disposizioni che regolano il numero di alunni per sezione è contenuto nel decreto ministeriale n. 331 del 24 luglio per la scuola dell infanzia il limite minimo è fissato a 15 bambini, il massimo a 25 con deroga fino a 28 dove ci sono iscrizioni in eccedenza (liste di attesa) 27

28 AREA VAL DI CORNIA Totale Iscritti F M tot. sezioni alunni/sezi oni S.ELEM.- "D. ALIGHIERI" ,22 S.ELEM.- "LOC. DIACCIONI" ,69 IST. COMPR. "SAN VINCENZO" ,86 IST. COMPR. "VENTURINA" ,67 TOTALE AREA ISOLA D'ELBA Totale Iscritti F M tot. sezioni alunni/ sezioni IST. COMPR. "MARINA DI CAMPO" ,00 IST. COMPR. "PORTO AZZURRO" ,20 IST. COMPR. "MARCIANA MARINA" ,56 IST. COMPR. "PORTOFERRAIO" ,40 TOTALE TOTALE PROVINCIA ,62 Tabella 8 Alunni, sezioni, media alunni/sezioni scuole statali dell infanzia per area socio-sanitaria a.s AREA SOCIO-SANITARIA Iscritti M F totale sezioni media alunni/sezioni per istituto LIVORNESE BASSA VAL DI CECINA VAL DI CORNIA ISOLA D'ELBA TOTALE PROVINCIA LIVORNO Il primo ciclo di istruzione. Le scuole primarie. La scuola primaria costituisce la fase primaria del primo ciclo di istruzione (l. 53/2003) successiva alla scuola dell infanzia essa è primaria, non tanto, o almeno non solo nel senso che è la prima scuola obbligatoria del sistema educativo nazionale di istruzione e di 28

29 formazione, ma soprattutto per una serie di ragioni di ordine culturali, sociali, etiche e psicologiche che fanno si che la scuola primaria possa essere definita come l ambiente educativo di apprendimento, nel quale ogni fanciullo trova le occasioni per maturare progressivamente le proprie capacità di autonomia, di azione diretta, di relazioni umane, di progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione logico-critica e di studio individuale (Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria, p. 2) Nell anno scolastico il numero degli alunni della scuola statale primaria è pari a unità, il 32% del totale della popolazione scolastica, con una presenza quasi in egual misura di maschi e femmine (con una differenza di circa 408), registrando un incremento rispetto all anno precedente di 142 unità (+1,16%). Grafico 10 Alunni iscritti scuole statali e non statali primarie per area socio-sanitaria a.s scuola statali scuola non statali AREA LIVORNESE AREA BASSA VAL DI CECINA AREA VAL DI CORNIA AREA ISOLA D'ELBA TOTALE PROVINCIA LIVORNO Grafico 11 Distribuzione percentuale degli alunni iscritti alle scuole primarie statali per area socio-sanitaria a.s

30 Area Isola d'elba; 10,65 Area Val di Cornia; 17,55 Area Livornese; 48,72 Area Bassa Val di Cecina; 23,08 La concentrazione più alta si colloca nell area livornese, area in cui si concentra anche il maggior numero di scuole statali (28 su 63 totali). Parallelamente all incremento del numero degli alunni si regista anche un incremento del numero delle classi (614) rispetto all anno precedente (607), mostrando il rapporto medio di alunni per classe intorno a 20 alunni, valore che tende a decrescere nell area dell Isola d Elba (17). Tabella 9 Alunni, classi, media alunni/classi, numero alunni per classe nelle scuole statali primarie per zona socio-sanitaria - a.s AREA LIVORNESE Totale Iscritti F M tot. alunni/ classi classi S.ELEM.- "A. BENCI" , S.ELEM.- "G. CARDUCCI" , S.ELEM.- "C. COLLODI" , S.ELEM.- "E. DE AMICIS" , S.ELEM.-"LA ROSA" , S.ELEM.-"G. MICHELI" , S.ELEM.- "B.BRIN" , S.ELEM.-"N. SAURO" , IST. COMPR. "COLLESALVETTI - MARCACCI" , IST. COMPR. "MICALI" , IST. COMPR , IST. COMPR TOTALE ,

31 AREA BASSA VAL DI CECINA Totale Iscritti F M tot. alunni/ classi classi S.ELEM.- "F.D.GUERRAZZI" , S.ELEM.- "C. COLLODI" CECINA , S.ELEM.-"G.CARDUCCI" ROSIGNANO M.MO , S.ELEM.- "E. SOLVAY" , IST. COMPR. "DONORATICO E CAST. CARDUCCI" , TOTALE , Totale Iscritti F M tot. alunni/ classi classi AREA VAL DI CORNIA S.ELEM.- "D. ALIGHIERI" , S.ELEM.- "LOC. DIACCIONI" , IST. COMPR. "SAN VINCENZO" , IST. COMPR. "VENTURINA" , TOTALE , Totale Iscritti F M tot. alunni/ classi classi AREA ISOLA D'ELBA IST. COMPR. "MARINA DI CAMPO" , IST. COMPR. "PORTO AZZURRO" , IST. COMPR. "MARCIANA MARINA" , IST. COMPR. "PORTOFERRAIO" , TOTALE , TOTALE PROVINCIA , Le scuole secondarie di primo grado. Successiva alla scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado accoglie gli studenti nel periodo di passaggio dalla fanciullezza all adolescenza, proseguendone l orientamento educativo. Finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini alla interazione sociale, essa organizza ed accresce le conoscenze e le abilità (L. 53, 2003) costituendo la premessa 31

32 indispensabile per l ulteriore impegno dei ragazzi nel secondo ciclo di istruzione e formazione ( (Indicazioni Nazionali per i Piani di studio personalizzati nella Scuola Secondaria di Primo grado). La popolazione scolastica della scuola secondaria di primo grado nell a.s è composta da unità (il 21% della popolazione scolastica provinciale), con la presenza di maschi superiore a quella delle femmine (circa +6 punti percentuali rispetto alle femmine). La popolazione scolastica si trova principalmente concentrata nell area Livornese (52% della popolazione scolastica iscritta alle scuole secondarie di I grado). Grafico 12 Alunni iscritti alle scuole statali e non statali secondarie di primo grado per area socio-sanitaria a.s scuola statali scuola non statali AREA LIVORNESE 1732 AREA BASSA VAL DI CECINA 1224 AREA VAL DI CORNIA 785 AREA ISOLA D'ELBA 7845 TOTALE PROVINCIA LIVORNO Grafico 13 Distribuzione percentuale degli alunni iscritti alle scuole statali secondarie di primo grado per area socio-sanitaria a.s

33 Area Val di Cornia; 15,60 Area Isola d'elba; 10,01 Area Bassa Val di Cecina; 22,08 Area Livornese; 52,31 Rispetto all anno precedente il numero degli alunni iscritti nell anno scolastico è rimasto sostanzialmente stabile registrando una diminuzione dell 1%, in valori assoluti, si passa da 7911 studenti iscritti a 7845, registrando 66 unità in meno. Complessivamente il numero delle classi ammonta a 359 (-12 rispetto all anno precedente) mostrando un valore medio di alunni per classe intorno a 21 alunni, valore che si presenta tuttavia differenziato sul territorio: nell area della Bassa Val di Cecina si registra un valore medio di 23 alunni; mentre si colloca nettamente al di sotto del valore provinciale quello dell area dell Isola d Elba (18). Tabella 10 - Alunni, classi, media alunni/classi, numero alunni per classe nelle scuole statali secondarie di primo grado per area sociosanitaria - a.s TOT. Alunni F M TOT. classi alunni/ classi AREA LIVORNESE IST. COMPR. "COLLESALVETTI - MARCACCI" , IST. COMPR. "MICALI" , IST. COMPR , IST. COMPR , S.MED.- "BORSI - PAZZINI" , S.MED. - "MAZZINI ,

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