Sostituzione della cannula endotracheale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sostituzione della cannula endotracheale"

Transcript

1 Sostituzione della cannula endotracheale Scopo La cannula deve essere sostituita allo scopo di: ottemperare alle indicazioni dei produttori che stabiliscono che non può rimanere in sede più di 30 giorni; favorire la detersione e prevenire le irritazioni della cute peristomale; prevenire le infezioni; preparare la persona all autogestione della cannula. le componenti principali della cannula tracheostomica sono: placca o flangia: può essere flessibile, fissa sul proprio asse o orientabile. Insieme alla fascetta di fissaggio ha lo scopo di mantenere un adeguato posizionamento della cannuala evitando dislocazioni; tratto esterno o connettore: permette il collegamento della persona al circuito dei dispositivi di ventilazione, e applicazioni di accessori come nasi artificiali/umidificatori e valvole fonetiche; sistema di gonfi aggio della cuffia: è costituito da un tubucini di collegamento e da una valvola unidirezionale di luer che consente il controllo dell adeguato stato della cuffia; otturatore: serve per conferire una forma più adeguata per agevolare il posizionamento della cannula stessa. La cannula può essere: cannula cuffiata cannula non cuffiata fenestrata non fenestrata fenestrata non fenestrata

2 Cannula cuffiata si utilizza nei pazienti disfagici e/o con alterazioni del livello di coscienza e/o che necessitano di ventilazione polmonare meccanica invasiva. vantaggi Svantaggi: mantenimento di volumi costanti di ventilazione prevenzione di inalazione in pazienti disfagici o con alterazioni delle stato di coscienza. possibili insorgenze di decubiti maggior traumatismo nelle manovre di sostituzione possibile usura del sistema di gonfiaggio e/o rottura di cuffia. Cannula non cuffiata non fenestrata si utilizza in assenza di problemi di disfagia ed in respiro spontaneo. Vantaggi: maggiore facilità di gestione; riduzione del rischio di decubiti; Svantaggi: non è utilizzabile durante la ventilazione polmonare invasiva. Cannula non cuffiata fenestrata si utilizza in assenza di problemi di disfagia e nel caso in cui il paziente conservi la possibilità fonatoria Vantaggi fonazione mediante valvola fonetica 1 Svantaggi maggiore complessità nella gestione della controcannula. Controcannula fenestrata per consentire al paziente di parlare, non fenestrata che deve essere posizionata durante l aspirazione endotracheale e durante la nutrizione. Le cannule in uso nell AUSL di Ravenna sono monouso monopaziente con controcannuala pluriuso monopaziente e possono rimanere in sede al massimo 30 giorni. È auspicabile arrivare al gold standard rappresentato dall utilizzo di cannula monouso monopaziente con contro cannula monouso monopaziente 1 Dispositivo medico dotato di una membrana in silicone che permette al paziente di alternare la respirazione alla fonazione senza dovere occludere, con il dito, la cannula.

3 Sostituzione della cannula in persona portatrice di tracheotomia Materiale necessario dispositivi DPI (copricapo, guanti, camice protettivo, mascherina con visiera o, se si ha anche solo il dubbio che il paziente sia affetto da patologia a trasmissione aerea, maschera FFP3 con occhiali); camice sterile; guanti sterili 2 paia; carrello servitore; garze sterili; medicazioni sterili; telini sterili; guanti puliti; lubrificante monouso sterile; kit per sostituzione cannula; sondini per aspirare; soluzione fisiologica e disinfettante (cloro derivato o iodiopovidone 10%); mandrino; siringa da 20 ml; fonendoscopio; manometro. Procedura Operatori: medico infermiere Sequenza degli atti Lavarsi le mani Razionale È un azione molto importante per la

4 Determinare il grado di collaborazione e comprensione del paziente e/o dei caregivers e spiegare loro la procedura Posizionare la persona seduta se le condizioni lo permettono oppure supina con il collo iperesteso Creare una zona pulita con un telino di protezione Aiutare il medico, che precedentemente ha indossato il copricapo ed ha eseguito il lavaggio chirurgico delle mani, ad indossare guanti sterili e camice sterile e a preparare il campo sterile su cui disporre: garze sterili; materiale per la medicazione (si veda la relativa procedura); cannula da sostituire già preparata; sondino da aspirazione. Indossare i guanti sterili e aspirare il paziente Sgonfiare la cuffia della cannula e rimuovere la cannula (attività svolta dall infermiere Sostituire i guanti precedentemente indossati e detergere la stomia con soluzione fisiologica o disinfettarla L infermiere controlla la tenuta della cuffia e poi la lubrifica Il medico posiziona la nuova cannula prevenzione delle infezioni correlate all assistenza Sono azioni molto utili e consentono di: stabilire le potenzialità collaborative del paziente e/o dei caregivers ottenendo, in questo modo, la loro massima collaborazione; stabilire come e cosa dire al paziente e/o ai caregivers per poter fare capire loro i motivi, i rischi ed i benefici che inducono ad eseguire la tecnica Quando si sostituisce una cannula endotracheale, indossare un camice, usare tecniche asettiche e sostituire la cannula con una che sia stata sottoposta a sterilizzazione o a disinfezione di alto livello (CDC di Atlanta) in questo ultimo caso la cannula può essere riposizionata solo ed unicamente al paziente a cui era stata precedentemente rimossa Se la stomia presenta soluzione di continuo, deve essere disinfettata con una garza altrimenti sarà sufficiente detergerla con soluzione fisiologica sterile e garze. Le garze non devono essere eccessivamente intrise di liquidi per evitare che questo, attraverso la stomia, possa penetrare nelle vie aeree Inserire la cannula entrando dalle ore 3 o dalle ore 9 dello stoma ruotando delicatamente la cannula di 90 gradi, spingendola in avanti e poi in basso con un movimento ad arco. Togliere immediatamente l otturatore tenendo la flangia della cannula in posizione con le dita. Poiché si potrebbero creare false strade in situazioni anatomiche sfavorevoli o nel caso di sfalsamento della apertura cutanea rispetto a quella tracheale può essere d aiuto l utilizzo di una pinza (tipo killian) per dilatare lo stoma

5 Rimuovere l otturatore Verificare che la cannula sia ben posizionata verificando la respirazione del paziente Gonfiare la cuffia controllandone la pressione con il manometro Se la cannula ne è provvista, posizionare la controcannula Fissare la cannula tramite la flangia con fascetta Posizionare la persona, salvo controindicazioni, con lo schienale a 30/45 gradi Rimuovere i guanti monouso e lavarsi le mani Riordinare e reintegrare il materiale utilizzato Registrare nella documentazione l avvenuta esecuzione della tecnica tracheale oppure l introduzione di un sondino come guida Per verificare se il paziente respira un metodo semplice consiste nel porre una mano davanti alla cannula e sentire se vi è fuoriuscita di aria Il controllo con il manometro è necessario perché è il solo strumento che permette di misurare la pressione che effettivamente si trova all interno della cuffia. È un azione molto importante per la prevenzione delle infezioni correlate all assistenza Lasciare in ordine il materiale è un preciso dovere che si ha nei confronti dei colleghi i quali potrebbero avere urgentemente bisogno di quello stesso materiale e che devono poter trovare velocemente e facilmente Documentare le attività che si eseguono è necessario per i seguenti motivi: favorire la continuità assistenziale; favorire la personalizzazione dell assistenza; documentare in maniera esaustiva le attività erogate; ridurre i tempi dell assistenza; favorire le analisi future per ricerche e studi; evidenziare l attività lavorativa dell infermiere. Bibliografia Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna, Buone pratiche infermieristiche per il controllo delle infezioni nelle unità di terapia intensiva Dossier , Bologna, 2011 Atti del IX congresso A.I.O.S.O., Savona aprile 2011 Atti del VIII congresso A.I.O.S.O., Desenzano del Garda (BS) 7-8 maggio 2010 C. Sironi, G. Baccin, Procedure per l assistenza infermieristica, Masson, 2006 Milano C. Spairani, T. Lavalle (a cura di), Procedure protocolli e linee guida di assistenza infermieristica, Masson, 2001, Milano

6 C. Zotti, M.L. Moro (a cura di), Compendio delle principali misure per la prevenzione ed il controllo delle infezioni correlate all assistenza Centro Stampa della Regione Emilia Romagna, Bologna, 2010 L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche. Applicazione alla pratica clinica, Sorbona, 1996, Milano Procedura Aziendale (Azienda USL Ravenna) assistenza alla persona con problemi respiratori P107 dicembre 2005

7 Sostituzione della cannula nella persone con tracheostomia Materiale necessario dispositivi DPI (copricapo, guanti, camice protettivo, mascherina con visiera o, se si ha anche solo il dubbio che il paziente sia affetto da patologia a trasmissione aerea, maschera FFP3 con occhiali); camice sterile; guanti sterili 2 paia; carrello servitore; garze sterili; medicazioni sterili; telini sterili; guanti puliti; lubrificante monouso sterile; kit per sostituzione cannula; sondini per aspirare; soluzione fisiologica e disinfettante (cloro derivato o iodiopovidone 10%); mandrino; siringa da 20 ml; fonendoscopio; manometro. Procedura Operatore: infermiere Sequenza degli atti Lavarsi le mani Determinare il grado di collaborazione e comprensione del paziente e/o dei caregivers e spiegare loro la procedura Razionale Sono azioni molto utili e consentono di: stabilire le potenzialità collaborative del paziente e/o dei caregivers ottenendo, in questo modo, la loro massima collaborazione; stabilire come e cosa dire al paziente e/o ai

8 Posizionare il telino di protezione per il paziente Indossare i guanti sterili Preparare assieme all assistito la cannula da posizionare spiegando il nome e la funzione di ognuno dei tre componenti del set (cannula contro cannula ed otturatore) Estrarre la cannula Detergere la stomia con soluzione fisiologica o disinfettante Lavarsi le mani Indossare guanti sterili Dopo averla lubrificata, posizionare la nuova cannula mostrando al paziente ed ai caregivers la tecnica con si esegue la manovra Fissare la cannula Rimuovere i guanti e lavarsi le mani Applicare la valvole fonetica se necessario ed il relativo filtro Istruire la persona sulla pulizia della contro cannula asportata precedentemente Riordinare e reintegrare il materiale utilizzato Registrare nella documentazione l avvenuta esecuzione della tecnica caregivers per poter fare capire loro i motivi, i rischi ed i benefici che inducono ad eseguire la tecnica È un azione molto importante per la prevenzione delle infezioni correlate all assistenza I guanti servono a tutelare l operatore dalla possibile contaminazione con materiale biologico e questo riduce anche il rischio di infezioni correlate all assistenza Inserire la cannula entrando dalle ore 3 o dalle ore 9 dello stoma ruotando delicatamente la cannula di 90 gradi, spingendola in avanti e poi in basso con un movimento ad arco. Togliere immediatamente l otturatore tenendo la flangia della cannula in posizione con le dita. Poiché si potrebbero creare false strade in situazioni anatomiche sfavorevoli o nel caso di sfalsamento della apertura cutanea rispetto a quella tracheale può essere d aiuto l utilizzo di una pinza (tipo killian) per dilatare lo stoma tracheale oppure l introduzione di un sondino come guida È un azione molto importante per la prevenzione delle infezioni correlate all assistenza Lasciare in ordine il materiale è un preciso dovere che si ha nei confronti dei colleghi i quali potrebbero avere urgentemente bisogno di quello stesso materiale e che devono poter trovare velocemente e facilmente Documentare le attività che si eseguono è necessario per i seguenti motivi: favorire la continuità assistenziale; favorire la personalizzazione

9 dell assistenza; documentare in maniera esaustiva le attività erogate; ridurre i tempi dell assistenza; favorire le analisi future per ricerche e studi; evidenziare l attività lavorativa dell infermiere. Bibliografia Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna, Buone pratiche infermieristiche per il controllo delle infezioni nelle unità di terapia intensiva Dossier , Bologna, 2011 Atti del IX congresso A.I.O.S.O., Savona aprile 2011 Atti del VIII congresso A.I.O.S.O., Desenzano del Garda (BS) 7-8 maggio 2010 C. Sironi, G. Baccin, Procedure per l assistenza infermieristica, Masson, 2006 Milano C. Spairani, T. Lavalle (a cura di), Procedure protocolli e linee guida di assistenza infermieristica, Masson, 2001, Milano C. Zotti, M.L. Moro (a cura di), Compendio delle principali misure per la prevenzione ed il controllo delle infezioni correlate all assistenza Centro Stampa della Regione Emilia Romagna, Bologna, 2010 L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche. Applicazione alla pratica clinica, Sorbona, 1996, Milano Procedura Aziendale (Azienda USL Ravenna) assistenza alla persona con problemi respiratori P107 dicembre 2005

TRACHEOSTOMIA Daniele Mancini

TRACHEOSTOMIA Daniele Mancini TRACHEOSTOMIA Daniele Mancini TRACHEOSTOMIA Per tracheostomiasi intende il posizionamento di una via aerea definitiva (cannula trachestomica) tramite uno stoma creato per via percutanea o chirurgicamente,

Dettagli

Manometro per monitoraggio cuffia tubo endotracheale

Manometro per monitoraggio cuffia tubo endotracheale Manometro per monitoraggio cuffia tubo endotracheale 1 / 5 Author : kerna La cuffia del tubo endotracheale Il classico tubo endotracheale quando presenta una cuffia (ovvero un palloncino o manicotto esterno)

Dettagli

CANNULE TRACHEALI CANNULA = STRUMENTO NECESSARIO PER MANTENERE PERVIA LA TRACHEOTOMIA DI VARI MATERIALI NON ESISTE LA CANNULA PERFETTA!!!!

CANNULE TRACHEALI CANNULA = STRUMENTO NECESSARIO PER MANTENERE PERVIA LA TRACHEOTOMIA DI VARI MATERIALI NON ESISTE LA CANNULA PERFETTA!!!! CANNULE TRACHEALI CANNULA = STRUMENTO NECESSARIO PER MANTENERE PERVIA LA TRACHEOTOMIA DI VARI MATERIALI NON ESISTE LA CANNULA PERFETTA!!!! 31/08/10 federica mognoni 1 TIPI DI CANNULE CLASSIFICAZIONE IN

Dettagli

PROCEDURA MEDICAZIONE PICC

PROCEDURA MEDICAZIONE PICC PROCEDURA MEDICAZIONE PICC Il Picc è un accesso venoso centrale ad inserzione periferica a medio/lungo termine, inserito a livello di vena basilica o cefalica e ancorato alla cute attraverso un dispositivo.

Dettagli

D.P.I. guanti occhiali, schermi facciali mascherine filtranti facciali camici di protezione cuffie calzari

D.P.I. guanti occhiali, schermi facciali mascherine filtranti facciali camici di protezione cuffie calzari D.P.I. I sistemi barriera sono utilizzati da soli o in combinata per proteggere dagli agenti infettivi la cute, le mucose e le vie aeree. guanti occhiali, schermi facciali mascherine filtranti facciali

Dettagli

LE MEDICAZIONI. Dott. Mario Caserta

LE MEDICAZIONI. Dott. Mario Caserta LE MEDICAZIONI Dott. Mario Caserta mcaserta@cittadellasalute.to.it TERMINOLOGIA CORRETTA Pulizia: Rimozione meccanica dello sporco da superfici ed oggetti; di norma viene eseguita con l impiego di acqua

Dettagli

Inserimento Catetere venoso centrale

Inserimento Catetere venoso centrale Pag. 1 di 4 Inserimento Catetere venoso centrale Materiale occorrente: 1. Kit Catetere venoso centrale 2. Camici, guanti sterili 3. Dispositivi di protezione individuale (occhiali, cuffie e mascherine)

Dettagli

MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA

MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA DEFINIZIONE Trattamento periodico di una lesione chirurgica. DEFINIZIONE DI FERITA CHIRURGICA Lesione di continuo della cute e dei tessuti sottostanti provocata

Dettagli

ISTRUZIONE DI PRESIDIO INERENTE LA GESTIONE DEL MATERIALE DI ASSISTENZA RESPIRATORIA

ISTRUZIONE DI PRESIDIO INERENTE LA GESTIONE DEL MATERIALE DI ASSISTENZA RESPIRATORIA Istruzione di per la gestione Pag. 1/12 ISTRUZIONE DI PRESIDIO INERENTE LA GESTIONE DEL MATERIALE DI ASSISTENZA RESPIRATORIA REV. DATA AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO 0 2010 Dott. ssa Mila

Dettagli

ALLEGATO 1. Dispositivi Medici per ANESTESIA/RIANIMAZIONE e HOSPICE-TERAPIA DEL DOLORE DESCRIZIONE

ALLEGATO 1. Dispositivi Medici per ANESTESIA/RIANIMAZIONE e HOSPICE-TERAPIA DEL DOLORE DESCRIZIONE ALLEGATO 1 Dispositivi Medici per ANESTESIA/RIANIMAZIONE e HOSPICE-TERAPIA DEL DOLORE N LOTTO CODICE U.O. FARMACIA DESCRIZIONE QUANTITA' TRIENNALE PREZZO A BASE D'ASTA TRIENNALE Lotto n.1 8 SISTEMA DI

Dettagli

ESERCITAZIONE SUL PROTOCOLLO DI INSERIMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE

ESERCITAZIONE SUL PROTOCOLLO DI INSERIMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE MANI PULITE E QUALITA DELL ASSISTENZA SANITARIA ESERCITAZIONE SUL PROTOCOLLO DI INSERIMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE PATRIZIA DI CLEMENTE COORDINATORE INFERMIERISTICO AUSL PESCARA PESCARA 28 MARZO

Dettagli

LA CONTINUITA ASSISTENZIALE PEDIATRICA. Vincenzo Abagnale Infermiere Coordinatore U.O. Rianimazione Azienda Ospedaliero-Universitaria A.

LA CONTINUITA ASSISTENZIALE PEDIATRICA. Vincenzo Abagnale Infermiere Coordinatore U.O. Rianimazione Azienda Ospedaliero-Universitaria A. LA CONTINUITA ASSISTENZIALE PEDIATRICA Vincenzo Abagnale Infermiere Coordinatore U.O. Rianimazione Azienda Ospedaliero-Universitaria A.Meyer Firenze A CASA CON LA TRACHEOSTOMIA COME? QUANDO? IL PERCORSO

Dettagli

Allegato A al Decreto del Dirigente regionale n.33 del 17/03/2016

Allegato A al Decreto del Dirigente regionale n.33 del 17/03/2016 1 Lotto=1 Criterio aggiudicazione= economicamente più vantaggiosa 1 1 SECURMED S.P.A. 1 CANNULA DI GUEDEL: Cannula di Guedel monouso, realizzata in materiale plastico biocompatibile, con punta atraumatica,

Dettagli

M s i ur u e d i d i p r p ot o ezio i n o e n p e p r g l g i l i O pe p rator o i i S a S ni n t i ari

M s i ur u e d i d i p r p ot o ezio i n o e n p e p r g l g i l i O pe p rator o i i S a S ni n t i ari Rev. 1 del 14.10.09 Misure di protezione per gli Operatori Sanitari (Circolare Ministero della Salute n. 23671del 20.05.09) Gli Operatori Sanitari, a stretto contatto con casi sospetti di influenza da

Dettagli

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE DELLE BASSE VIE AEREE:

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE DELLE BASSE VIE AEREE: PREVENZIONE DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE DELLE BASSE VIE AEREE: protocollo per la gestione degli umidificatori monouso per l ossigenoterapia. A cura del Gruppo Operativo lotta contro le I.O. con la collaborazione

Dettagli

PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC

PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC Prima di tutto, escludere l eventualità di pinch-off (pinzamento del CVC tra clavicola e la prima costola) o di kinking (inginocchiamento) tramite scopia. In caso

Dettagli

ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA

ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA L elenco dei presidi è quello previsto dall allegato 1 del D.Lgs. 388/2003, "REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SUL PRONTO SOCCORSO

Dettagli

PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE AD INSERZIONE PERIFERICA

PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE AD INSERZIONE PERIFERICA PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE Risorse Umane AD INSERZIONE PERIFERICA Un infermiere impiantatore che deve aver ricevuto specifica formazione nell inserzione del PICC; Un infermiere/oss.

Dettagli

STOMA CARE E AUTOCURA. Relatore:Inf. ET C. Papa FondazioneIRCCS S. Matteo Pavia

STOMA CARE E AUTOCURA. Relatore:Inf. ET C. Papa FondazioneIRCCS S. Matteo Pavia STOMA CARE E AUTOCURA Relatore:Inf. ET C. Papa FondazioneIRCCS S. Matteo Pavia STOMA CARE CURA DELLA STOMIA. AUTOCURA LA GESTIONE IN AUTONOMIA DELLA STOMIA STOMA CARE + AUTOGESTIONE Percorso formativo

Dettagli

Codice lotto

Codice lotto Codice lotto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66

Dettagli

avremo: COLOSTOMIA; ILEOSTOMIA,

avremo: COLOSTOMIA; ILEOSTOMIA, GESTIONE DEL PAZIENTE CON STOMIA Le stomie La parola stomia deriva dal greco (Stoma tos = bocca), ed indica l intervento chirurgico di abboccamento dell intestino alla parete addominale, al fine di creare

Dettagli

Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath

Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath Firenze 6 Dicembre 2017 Francesco Ursino Infermiere Referente Team Accessi Vascolari Ambulatorio Anestesia- Rianimazione ursino.francesco@hsanmartino.it

Dettagli

PROCEDURA PER LA MEDICAZIONE DEL CATETERE VENOSO CENTRALE.

PROCEDURA PER LA MEDICAZIONE DEL CATETERE VENOSO CENTRALE. PROCEDURA PER LA MEDICAZIONE DEL CATETERE VENOSO CENTRALE. Definizione e scopo: La procedura è finalizzata a uniformare il comportamento di tutti gli operatori per quanto riguarda la medicazione dei C.V.C.,

Dettagli

TRACHESTOMIA Per tracheostomia si intende il posizionamento di una via aerea definitiva i i (cannula trachestomica) tramite uno stoma creato per via p

TRACHESTOMIA Per tracheostomia si intende il posizionamento di una via aerea definitiva i i (cannula trachestomica) tramite uno stoma creato per via p NURSING NELLA TRACHEOSTOMIA TRACHESTOMIA Per tracheostomia si intende il posizionamento di una via aerea definitiva i i (cannula trachestomica) tramite uno stoma creato per via percutanea o chirurgicamente.

Dettagli

PROCEDURA PER LA PULIZIA E STERILIZZAZIONE DEL BRONCOSCOPIO

PROCEDURA PER LA PULIZIA E STERILIZZAZIONE DEL BRONCOSCOPIO PROCEDURA PER LA PULIZIA E STERILIZZAZIONE DEL BRONCOSCOPIO PREMESSA: I pazienti sottoposti a trattamento endoscopico e gli operatori che utilizzano tali strumenti sono soggetti a due diversi rischi: Infettivo

Dettagli

TRACHEOSTOMIA E DISFAGIA NEUROGENA

TRACHEOSTOMIA E DISFAGIA NEUROGENA TRACHEOSTOMIA E DISFAGIA NEUROGENA Il contributo del logopedista VALUTAZIONE DELLA DEGLUTIZIONE Dati anamnestici specifici (anamnesi fisiologica, patologica, patologie associate, sintomatologia, ecc.)

Dettagli

Come gestire il trattamento quotidiano con il sistema di infusione intestinale continua di levodopa/carbidopa in gel (Duodopa )

Come gestire il trattamento quotidiano con il sistema di infusione intestinale continua di levodopa/carbidopa in gel (Duodopa ) Come gestire il trattamento quotidiano con il sistema di infusione intestinale continua di levodopa/carbidopa in gel (Duodopa ) Cosa fare una volta tornati a casa e nei mesi successivi all impianto? Il

Dettagli

The new age of REGENERATIVE AESTHETIC MEDICINE

The new age of REGENERATIVE AESTHETIC MEDICINE The new age of REGENERATIVE AESTHETIC MEDICINE EASY - SAFE - STANDARDIZED DESCRIZIONE DEL DISPOSITIVO ED USO PREVISTO Il sistema SEFFILLER è ideato per il Medico che vuole eseguire terapia rigenerativa

Dettagli

OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO

OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO CAPITOLO P_1 OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO FASI DEL SOCCORSO INDIVIDUAZIONE DEL MEZZO ALLERTAMENTO GESTIONE della SOREU

Dettagli

a cura della Dr.ssa Anita Mombelloni

a cura della Dr.ssa Anita Mombelloni a cura della Dr.ssa Anita Mombelloni I Dipartimenti di emergenza, in particolare, sono i luoghi preferenziali di trasmissione delle malattie, per: la presenza, nello stesso spazio limitato, di pazienti

Dettagli

Dispositivi di Protezione Individuale DPI

Dispositivi di Protezione Individuale DPI Dispositivi di Protezione Individuale DPI Definizione - Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne

Dettagli

OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO

OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO CAPITOLO 11_a OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO 2 FASI DEL SOCCORSO INDIVIDUAZIONE DEL MEZZO ALLERTAMENTO GESTIONE della COEU/SOREU

Dettagli

L assistenza Respiratoria invasiva e non invasiva

L assistenza Respiratoria invasiva e non invasiva L assistenza Respiratoria invasiva e non invasiva Daniele Colombo Stefano Nava L APPARATO RESPIRATORIO È IN SOSTANZA UNA POMPA L AZIONE CICLICA DELLA POMPA, VARIANDO LE PRESSIONI ALL INTER DEL TORACE,

Dettagli

Istruzione Operativa Direzione Medica di Presidio. Esecuzione del prelievo per EMOCOLTURA

Istruzione Operativa Direzione Medica di Presidio. Esecuzione del prelievo per EMOCOLTURA Rev. 02 del 27/06/14 Pag. 1 / 8 Indice rev. Data Par. n 02 27/06/14 n.d. Pag. n 1 01 01/03/13 Tutti tutte 3 Sintesi della modifica Sostituito Clorexidina 0,5% con Clorexidina 2% per antisepsi cute prelievo

Dettagli

IL POSIZIONAMENTO DEL SNG. Assistenza

IL POSIZIONAMENTO DEL SNG. Assistenza IL POSIZIONAMENTO DEL SNG Applicazione Gestione Assistenza Indicazioni Il posizionamento del SNG può essere utilizzato per molteplici scopi: Svuotare lo stomaco da sostanze tossiche ingerite Drenare, monitorare

Dettagli

13.3 Procedura di rimozione C.V. a permanenza

13.3 Procedura di rimozione C.V. a permanenza Azienda USL Pescara Direttore Generale Dott. Antonio Balestrino www.ausl.pe.it Rev. 0 del C.C.I.O. Presidente Dott. Mario Lizza Protocollo per la prevenzione delle infezioni delle vie urinarie (IVU) correlate

Dettagli

IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA

IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA ACCESSO VASCOLARE IN DIALISI La vita di un paziente emodializzato dipende dalla possibilità

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA 7/1/2009 Pagina 2/2 SOMMARIO 1. SCOPO/OBIETTIVO...3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI...3

Dettagli

Guida all uso domiciliare delle cannule per tracheotomia

Guida all uso domiciliare delle cannule per tracheotomia Guida all uso domiciliare delle cannule per tracheotomia ATTENZIONE: Il presente opuscolo è inteso puramente come guida e non può sostituirsi a politiche istituzionali o disposizioni del medico. I motivi

Dettagli

PROCEDURA INGRESSO OPERATORI, VISITATORI E ATTREZZATURE IN RIANIMAZIONE

PROCEDURA INGRESSO OPERATORI, VISITATORI E ATTREZZATURE IN RIANIMAZIONE ASL AL Sede legale: Viale Giolitti, 2 15033 Casale Monferrato (AL) Partita IVA/Codice Fiscale n. 02190140067 Struttura: : Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 e-mail: pcostanzo@aslal.it

Dettagli

Il fabbisogno è un dispositivo di bronco aspirazione sicura, che elimini il rischio di

Il fabbisogno è un dispositivo di bronco aspirazione sicura, che elimini il rischio di DEFINIZIONE DEL PROBLEMA E DEL FABBISOGNO DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA Il problema: l aspirazione tracheobronchiale alla persona portatrice di cannula tracheostomica è una manovra invasiva a cui possono

Dettagli

Storia delle Tracheostomie Percutanee Già propugnate da Sheldom negli anni 50 TRACHEOTOMIA sec. CIAGLIA USA (1985) TRACHEOTOMIA sec. GRIGGS Australia

Storia delle Tracheostomie Percutanee Già propugnate da Sheldom negli anni 50 TRACHEOTOMIA sec. CIAGLIA USA (1985) TRACHEOTOMIA sec. GRIGGS Australia TRACHEOSTOMIA Tecniche Percutanee 1 Storia delle Tracheostomie Percutanee Già propugnate da Sheldom negli anni 50 TRACHEOTOMIA sec. CIAGLIA USA (1985) TRACHEOTOMIA sec. GRIGGS Australia (1990) TRAC. TRANSLARINGEA

Dettagli

Appendice 4. Il lavaggio delle mani

Appendice 4. Il lavaggio delle mani Appendice 4 La World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha pubblicato nell Agosto 2014 la guida Interim infection control guidance for care of patients with suspected or confirmed

Dettagli

TABELLA DISPOSITIVI MEDICI AGGIORNATA AL 30/06/2018

TABELLA DISPOSITIVI MEDICI AGGIORNATA AL 30/06/2018 A DISPOSITIVI DA SOMMINISTRAZIONE, PRELIEVO E RACCOLTA A01 AGHI A010101 aghi ipodermici A010102 aghi a farfalla A010103 aghi e kit per sistemi impiantabili A010105 aghi per prelievo sotto vuoto 30570 AGO

Dettagli

Approvazione CIO Data 05/12/07. Diffusione Tutte le Unità Operative Data 18/12/07. Responsabilità: Direttore U.O. e Caposala U.O.

Approvazione CIO Data 05/12/07. Diffusione Tutte le Unità Operative Data 18/12/07. Responsabilità: Direttore U.O. e Caposala U.O. CONTENUTI: SCHEMA DEL POCESSO PULIZIA DELLO STUMENTO DISINFEZIONE AUTOMATICA DELLO STUMENTO DISINFEZIONE MANUALE DELLO STUMENTO ASCIUGATUA DELLO STUMENTO STOCCAGGIO DELLO STUMENTO A FINE GIONATA ICONDIZIONAMENTO

Dettagli

OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO

OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO 2 FASI DEL SOCCORSO " INDIVIDUAZIONE DEL MEZZO " ALLERTAMENTO GESTIONE(della( COEU/SOREU(!

Dettagli

Procedura di vestizione e rimozione dei dispostivi di protezione individuale per malattia virus ebola. Lorena Martini

Procedura di vestizione e rimozione dei dispostivi di protezione individuale per malattia virus ebola. Lorena Martini Procedura di vestizione e rimozione dei dispostivi di protezione individuale per malattia virus ebola Lorena Martini Documenti di riferimento Diseases Contact Droplet DPI: quali selezionare e indossare

Dettagli

Servizio Infermieristico Domiciliare

Servizio Infermieristico Domiciliare Servizio Infermieristico Domiciliare Redatto dagli Infermieri del Servizio Cure Domiciliari Questo opuscolo rappresenta un piccolo aiuto ai familiari che si trovano a dover assistere in casa un loro congiunto

Dettagli

U.O.A. PREVENZIONE RISCHIO INFETTIVO SCHEDA DI VALUTAZIONE DELL APPLICAZIONE DELLE PRINCIPALI MISURE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

U.O.A. PREVENZIONE RISCHIO INFETTIVO SCHEDA DI VALUTAZIONE DELL APPLICAZIONE DELLE PRINCIPALI MISURE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE U.O. DATA Rilevatori PRECAUZIONI STANDARD ED ISOLAMENTI Sono presenti i seguenti DPI: GENERALI SPECIFICI in rapporto alla prevalenza del rischio infettivo Mascherine chirurgiche triplo/quadruplo strato

Dettagli

LE MANOVRE ASSISTENZIALI A RISCHIO INFETTIVO SUL PAZIENTE CRITICO DI INTERESSE DOMICILIARE: ASPETTI PREVENTIVI

LE MANOVRE ASSISTENZIALI A RISCHIO INFETTIVO SUL PAZIENTE CRITICO DI INTERESSE DOMICILIARE: ASPETTI PREVENTIVI LE MANOVRE ASSISTENZIALI A RISCHIO INFETTIVO SUL PAZIENTE CRITICO DI INTERESSE DOMICILIARE: ASPETTI PREVENTIVI (ICI Bonfanti M., ICI Fanton C.) DM 14 settembre 1994, n. 739 ASSISTENZA INFERMIERISTICA preventiva

Dettagli

REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO Via S. Lorenzo 101, Viterbo C.F. e Part.IVA n 01455570562

REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO Via S. Lorenzo 101, Viterbo C.F. e Part.IVA n 01455570562 REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO Via S. Lorenzo 101, Viterbo C.F. e Part.IVA n 01455570562 U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE P.O. o DISTRETTO U.O.C. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL

Dettagli

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE DI SANITA MISURE IGIENICO-PREVENTIVE NEI SERVIZI DI ASSISTENZA, SOCCORSO E SCORTA A MIGRANTI

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE DI SANITA MISURE IGIENICO-PREVENTIVE NEI SERVIZI DI ASSISTENZA, SOCCORSO E SCORTA A MIGRANTI Ministero dell Interno DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE DI SANITA MISURE IGIENICO-PREVENTIVE NEI SERVIZI DI ASSISTENZA, SOCCORSO E SCORTA A MIGRANTI PRECAUZIONI GENERALI Lavarsi

Dettagli

EMOGASANALISI. Infermieristica clinica di base III infermieristica clinica III 1

EMOGASANALISI. Infermieristica clinica di base III infermieristica clinica III 1 EMOGASANALISI Indagine di laboratorio effettuato su un campione di sangue arterioso o venoso al fine di identificare lo stato della ventilazione e metabolico del paziente. Infermieristica clinica di base

Dettagli

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DOMICILIARE DEL PAZIENTE IN OLT E NIV OBIETTIVO

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DOMICILIARE DEL PAZIENTE IN OLT E NIV OBIETTIVO LA GESTIONE INFERMIERISTICA DOMICILIARE DEL PAZIENTE IN OLT E NIV OBIETTIVO FAVORIRE LA STABILITA DELLA MALATTIA RICONOSCIMENTO DELLA RIACUTIZZAZIONE TRATTAMENTO TEMPESTIVO DANNO SaO2 90% VALUTAZIONI DEL

Dettagli

La medicazione delle ferite chirurgiche

La medicazione delle ferite chirurgiche Università degli studi di Roma Tor Vergata FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in Infermieristica La medicazione delle ferite chirurgiche Anita GIORGI Barbara FRANCIOSI Maria Grazia OCCHIOLINI

Dettagli

Regione Marche - Azienda Sanitaria Unica Regionale ONA ERRITORIALE ACERATA. Z T n 9 - M MACROSTRUTTURA TERRITORIO Procedura Generale

Regione Marche - Azienda Sanitaria Unica Regionale ONA ERRITORIALE ACERATA. Z T n 9 - M MACROSTRUTTURA TERRITORIO Procedura Generale Cod. TRES06 Data 30/12/06 Rev. 0 Pagina 1 di 5 INDICE 1. SCOPO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI...2 4. DIAGRAMMA DI FLUSSO...2 5. RESPONSABILITA...3 6. DESCRIZIONE DELLE

Dettagli

N/R Antibioticoprofilassi Preparazione del paziente Igiene delle mani Inserzione del CVC (inclusa sostituzione con guida metallica)

N/R Antibioticoprofilassi Preparazione del paziente Igiene delle mani Inserzione del CVC (inclusa sostituzione con guida metallica) Check list per un audit inteso a valutare le buone pratiche per la prevenzione delle batteriemie correlate a device vascolare (Traduzione integrale della check list del progetto I-care, Australia). Traduzione

Dettagli

Area Vasta Romagna Aziende USL di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini

Area Vasta Romagna Aziende USL di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini Ditta Lotto Descrizione L 1 1 DEAS 1 HAROL 1 1 2 Circuito respiratorio adulti flessibile coassiale, Importo annuo lotto offerto Punti prezzo Punti qualità Totale punti 17.850,00 49,33 50 99,33 17.6,00

Dettagli

Prodotti per N t u rizi E one t n l era e

Prodotti per N t u rizi E one t n l era e Prodotti per Nutrizione i Enterale D I S P O S I T I V I P E R I M P I A N T O I N I Z I A L E Prodotti per Nutrizione Enterale Dispositivi per Impianto Iniziale PEG D I S P O S I T I V I P E R I M P I

Dettagli

Sanificazione delle ambulanze

Sanificazione delle ambulanze Sanificazione delle ambulanze Identificare le situazioni a rischio infettivo trasporti a rischio infettivo: trasporto di soggetti con perdita di sangue presenza, nella cellula sanitaria, di liquidi organici

Dettagli

Elenco Check List e documenti AUSL VDA

Elenco Check List e documenti AUSL VDA Elenco Check List e documenti AUSL VDA (aggiornato agosto 2016) Ambiente Sicuro Titolo documento Tipologia documento Percorso per doc. az. Linee Guida per l igiene mani nell assistenza sanitaria Decontaminazione,

Dettagli

Problemi da affrontare. Proseguire la cura della malattia di base gestire la trachestomia nutrirlo affrontare le infezioni La riabilitazione

Problemi da affrontare. Proseguire la cura della malattia di base gestire la trachestomia nutrirlo affrontare le infezioni La riabilitazione Caso clinico 1 Pz proveniente dalla rianimazione, 53 anni Obeso, iperteso Coma post anossico post infarto miocardico occorso 1 mese prima Tracheotomizzato con tecnica percutanea Problemi da affrontare

Dettagli

TITOLO IX Capo II D.Lgs 81/08: TUTELA NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI. Le Norme: Obblighi generali del Datore di Lavoro

TITOLO IX Capo II D.Lgs 81/08: TUTELA NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI. Le Norme: Obblighi generali del Datore di Lavoro TITOLO IX Capo II D.Lgs 81/08: TUTELA NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI La norma di riferimento per la sicurezza del lavoratore Il protocollo aziendale per l utilizzo dei farmaci chemioterapici

Dettagli

Gestione vie aeree con presidi di base e tubo laringeo

Gestione vie aeree con presidi di base e tubo laringeo Gestione vie aeree con presidi di base e tubo laringeo A.Monti 1 OBIETTIVI Riconoscimento problemi pervietà vie aeree e ventilazione Presidi di base Tubo laringeo Ventilazione con pallone autoespansibile

Dettagli

Gestione della digiunostomia nutrizionale

Gestione della digiunostomia nutrizionale Gestione della digiunostomia nutrizionale Lo IEO pubblica una collana di Booklets al fine di aiutare il paziente a gestire eventuali problematiche (quali ad esempio le terapie svolte, l alimentazione da

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA IO CIO _001. Gestione del catetere venoso centrale nel paziente dializzato. Cuneo Stesura Verifica e Approvazione Emissione

ISTRUZIONE OPERATIVA IO CIO _001. Gestione del catetere venoso centrale nel paziente dializzato. Cuneo Stesura Verifica e Approvazione Emissione ISTRUZIONE OPERATIVA IO CIO _001 Data emissione: 01/07/2016 AO S. Croce e Carle Gestione del catetere venoso centrale nel paziente dializzato Rev. n 00 Cuneo Stesura Verifica e Approvazione Emissione Paola

Dettagli

LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA

LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE COMITATO INFEZIONI OSPEDALIERE LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA (STAFILOCOCCO AUREO METICILLINO RESISTENTE) aggiornate ad Agosto 2001 DEFINIZIONE

Dettagli

CONTROLLO DELLA TRASMISSIONE DELLA PATOLOGIA INFETTIVA IN OSPEDALE: NORME DI COMPORTAMENTO PER I VISITATORI ED I VOLONTARI

CONTROLLO DELLA TRASMISSIONE DELLA PATOLOGIA INFETTIVA IN OSPEDALE: NORME DI COMPORTAMENTO PER I VISITATORI ED I VOLONTARI pag. 1 di 6 PER IL Dott. Antonio Silvestri Presidente Commissione di Controllo per le Infezioni Ospedaliere Dott. Maurizio Rango Direttore Sanitario Dott. Antonio Silvestri Stesura Validazione ed Approvazione

Dettagli

Parole chiave. Appropriatezza: condizione adatta, adeguata, che abbia carattere di efficacia ed efficienza

Parole chiave. Appropriatezza: condizione adatta, adeguata, che abbia carattere di efficacia ed efficienza Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l organizzazione dell assistenza e, di conseguenza, favorire l erogazione di un servizio mirato alle reali necessità e

Dettagli

Protezione del paziente Protezione dell operatore Prevenzione della trasmissione delle infezioni per contatto diretto e indiretto

Protezione del paziente Protezione dell operatore Prevenzione della trasmissione delle infezioni per contatto diretto e indiretto I GUANTI MEDICALI 1 FUNZIONE DEI GUANTI Secondo le Linee Guida dell HICPAC (Healthcare Infection Control Practies Advisory Committee) in ospedale i guanti per uso sanitario vengono utilizzati per tre scopi

Dettagli

Dispositivi per intubazione e per tracheotomia percutanea utilizzati in Rianimazione

Dispositivi per intubazione e per tracheotomia percutanea utilizzati in Rianimazione I DISPOSITIVI MEDICI UTILIZZATI IN ALCUNI CAMPI SPECIALISTICI Torino, Ospedale San Giovanni Antica Sede Dispositivi per intubazione e per tracheotomia percutanea utilizzati in Rianimazione Giuseppe Pietro

Dettagli

LA GESTIONE DEGLI ANTIBLASTICI:

LA GESTIONE DEGLI ANTIBLASTICI: CORSO DI FORMAZIONE LA GESTIONE DEGLI ANTIBLASTICI: (le linee-guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario) LA CENTRALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE

Dettagli

PROTOCOLLO GESTIONE PALLONE AUTOESPANDIBILE AUTOCLAVABILE

PROTOCOLLO GESTIONE PALLONE AUTOESPANDIBILE AUTOCLAVABILE E.O. OSPEDALI GALLIERA - GENOVA PROTOCOLLO GESTIONE PALLONE AUTOESPANDIBILE AUTOCLAVABILE PREPARATO VERIFICATO APPROVATO ARCHIVIATO M.D. Biggio, M. Brenta, B. Bruzzone, L. Canepa, M. Lutri, L. Mariotti,

Dettagli

OPUSCOLO INFORMATIVO PER LA PREVENZIONE E CURA DELLE LESIONI DA DECUBITO

OPUSCOLO INFORMATIVO PER LA PREVENZIONE E CURA DELLE LESIONI DA DECUBITO OPUSCOLO INFORMATIVO PER LA PREVENZIONE E CURA DELLE LESIONI DA DECUBITO A cura del personale infermieristico territoriale dell ASL VCO Caro Familiare con questo breve opuscolo speriamo di aiutarti a vivere

Dettagli

Terapia Antalgica e Cure Palliative Pediatriche. Semplici suggerimenti per imparare a gestire una tracheostomia a casa

Terapia Antalgica e Cure Palliative Pediatriche. Semplici suggerimenti per imparare a gestire una tracheostomia a casa Terapia Antalgica e Cure Palliative Pediatriche Semplici suggerimenti per imparare a gestire una tracheostomia a casa Terapia Antalgica e Cure Palliative Pediatriche Tel. 049/8211628 Fax 049/8211631 2

Dettagli

LA GESTIONE DELLA CANNULA TRACHEALE IMPATTO SU FONAZIONE E DEGLUTIZIONE

LA GESTIONE DELLA CANNULA TRACHEALE IMPATTO SU FONAZIONE E DEGLUTIZIONE LA GESTIONE DELLA CANNULA TRACHEALE IMPATTO SU FONAZIONE E DEGLUTIZIONE Rosalba Di Rosa S.C.D.U. Audiologia Foniatria- Prof. Oskar Schindler A.S.O. San Giovanni Battista di Torino 1 1 GRUPPO Interventi

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA a DELL Pagina 2/5 SOMMARIO 1. SCOPO/OBIETTIVO...3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI...3

Dettagli

Localizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito.

Localizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito. Pianificazione assistenziale Elementi da valutare Localizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito Livello 1 Livello

Dettagli

CONCORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO 08 GIUGNO 2016 TEST DI PRESELEZIONE. TEST N. 4 (Domande a risposta chiusa)

CONCORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO 08 GIUGNO 2016 TEST DI PRESELEZIONE. TEST N. 4 (Domande a risposta chiusa) CONCORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO 08 GIUGNO 2016 TEST DI PRESELEZIONE TEST N. 4 (Domande a risposta chiusa) 1. Quando si aiuta una persona a deambulare si deve: Fare indossare scarpe allacciate, sostenere

Dettagli

Protezione offerta dal DPI in relazione alle. DPI Immagine esemplificativa. Limitazioni /peculiarità del DPI. Parte del corpo da proteggere

Protezione offerta dal DPI in relazione alle. DPI Immagine esemplificativa. Limitazioni /peculiarità del DPI. Parte del corpo da proteggere Premessa Nella tabella che segue sono riportati i dispositivi di protezione individuale () atti a gli operatori interponendosi come barriera all agente patogeno ovvero impedendo che vi possa essere un

Dettagli

ASPIRAZIONE delle VIE AEREE

ASPIRAZIONE delle VIE AEREE Associazione Riabilitatori Insufficienza Respiratoria ASPIRAZIONE delle VIE AEREE Marta Lazzeri Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca' Granda DEFINIZIONE PROCEDURA ATTUATA ALLO SCOPO DI RIMUOVERE SECREZIONI

Dettagli

PROCEDURA DEL CATETERISMO VESCICALE LAURA DA RE

PROCEDURA DEL CATETERISMO VESCICALE LAURA DA RE PROCEDURA DEL CATETERISMO VESCICALE LAURA DA RE RESPONSBILITA DELL INFERMIERE E RIFERIMENTI LEGISLATIVI SULLA PRATICA DELL INSERIMENTO DEL CATETERE VESCICALE TALE TECNICA E DI COMPETENZA INFERMIERISTICA

Dettagli

ALLEGATO A. Il dispositivo deve essere sterile, monouso, latex-free, senza rilascio di ftalati, in confezione singola.

ALLEGATO A. Il dispositivo deve essere sterile, monouso, latex-free, senza rilascio di ftalati, in confezione singola. ALLEGATO A LOTTO 1 AGGIUDICAZIONE A LOTTO INTERO CATETERE TORACICO CON TROCAR Catetere toracico in PVC con mandrino introduttore in materiale metallico. Deve essere retto, deve avere punta conica chiusa,

Dettagli

I PEG sono dei dispositivi che consentono di ventilare il paziente senza intubarlo. I vari presidi si vanno a collocare davanti alla faringe senza

I PEG sono dei dispositivi che consentono di ventilare il paziente senza intubarlo. I vari presidi si vanno a collocare davanti alla faringe senza I PEG sono dei dispositivi che consentono di ventilare il paziente senza intubarlo. I vari presidi si vanno a collocare davanti alla faringe senza oltrepassare l ingresso glottico. PEG CARATTERISTICHE:

Dettagli

I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE

I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE Corso di Laurea in Infermieristica I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE Infermiera Barbara Cortivo I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE BIOLOGICI DA GAS ANESTETICI DA RADIAZIONE DA MOVIMENTAZIONE CHIMICI

Dettagli

Fabbisogno annuale. Page 1

Fabbisogno annuale. Page 1 ALLEGATO 4 al disciplinare - Modello offerta senza prezzi Il/la sottoscritto/a nato/a a il in qualità di della Ditta con Sede Legale in fiscale/partita IVA OFFRE i prodotti di cui al presente lotto ai

Dettagli

L EDUCAZIONE AL PAZIENTE

L EDUCAZIONE AL PAZIENTE GESTIONE CANNULE TRACHEALI e L EDUCAZIONE AL PAZIENTE Rev. n Descrizione modifica Data Rev. n 1 Nuova denominazione e logo Gennaio 2016 aziendale a seguito L.R n. 23/2015 e DGR X/4702 del 29/12/2015 Rev.

Dettagli

MALATTIE INFETTIVE. Modulo 1 Lezione G Croce Rossa Italiana Emilia Romagna 12/03/12

MALATTIE INFETTIVE. Modulo 1 Lezione G Croce Rossa Italiana Emilia Romagna 12/03/12 MALATTIE INFETTIVE Modulo 1 Lezione G Croce Rossa Italiana Emilia Romagna 12/03/12 Obiettivo della lezione Conoscere l invisibile, impalpabile mondo dei microbi, non di rado patogeni (batteri, virus) e

Dettagli

codice: 0720S - Adulto 1600 ml codice: 0721S - Pediatrico 500 ml codice: 0722S - Neonato 240 ml

codice: 0720S - Adulto 1600 ml codice: 0721S - Pediatrico 500 ml codice: 0722S - Neonato 240 ml 9 RIANIMAZIONE F. MARINELLO DE PAOLI PALLONI PER RIANIMAZIONE 0720S - Adulto 1600 ml 0721S - Pediatrico 500 ml 0722S - Neonato 240 ml Pallone per anestesia in SILICONE 100% libero da latex. Completamente

Dettagli

Infermiere GIANLUCA VOLTA

Infermiere GIANLUCA VOLTA Arcispedale S. Maria Nuova Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare e di Area Critica Struttura Complessa di Pneumologia Unità di Terapia Semi-Intensiva Respiratoria Dott. Luigi Zucchi Direttore Infermiere

Dettagli

Procedura per lo smaltimento dei pezzi anatomici immersi in formalina. Redazione Dr.ssa Maria Tedesco P.O. Sicurezza e Procedure assistenziali

Procedura per lo smaltimento dei pezzi anatomici immersi in formalina. Redazione Dr.ssa Maria Tedesco P.O. Sicurezza e Procedure assistenziali SSD Igiene Ospedaliera Procedura per lo smaltimento dei pezzi anatomici immersi in formalina Redazione Dr.ssa Maria Tedesco P.O. Sicurezza e Procedure assistenziali Verifica Dr.ssa Franca De Cristofaro

Dettagli

PROCEDURA PER L INSERZIONE E LA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE

PROCEDURA PER L INSERZIONE E LA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE PROCEDURA PER L INSERZIONE E LA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE 1 Principi generali Una percentuale di infezioni nosocomiali del tratto urinario compresa fra 60% e 80% si associa alla presenza di catetere

Dettagli

1 Scheda sintetica delle PRECAUZIONI STANDARD

1 Scheda sintetica delle PRECAUZIONI STANDARD 1 Scheda sintetica delle PRECAUZIONI STANDARD IMMAGINE Collocazione del degente Igiene delle mani Guanti DESCRIZIONE Quando il paziente non è in grado di mantenere una igiene appropriata e può potenzialmente

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA PER L ASPIRAZIONE TRACHEOBRONCHIALE DEGLI ADULTI

ISTRUZIONE OPERATIVA PER L ASPIRAZIONE TRACHEOBRONCHIALE DEGLI ADULTI SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA - ASM - SERVIZIO ASSISTENZA ISTRUZIONE OPERATIVA PER L ASPIRAZIONE TRACHEOBRONCHIALE Infermiere U.O. ORL Bianchi Massimiliano Resp. Sistema innovazione professionale

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE SMALTIMENTO DEI RIFIUTI NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI

CORSO DI FORMAZIONE SMALTIMENTO DEI RIFIUTI NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI CORSO DI FORMAZIONE SMALTIMENTO DEI RIFIUTI NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI MATERIALE UTILIZZATO FILTRI DELLE CAPPE a cura di Marialuisa Diodato SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Via Albertoni,

Dettagli

DOCENTE: ALBANESE VALERIA DISPNEA CORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO ANNO 2015/2016

DOCENTE: ALBANESE VALERIA DISPNEA CORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO ANNO 2015/2016 DOCENTE: ALBANESE VALERIA DISPNEA CORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO ANNO 2015/2016 COME AVVIENE LA RESPIRAZIONE VENTILAZIONE: movimento dei volumi dei gas dall interno all esterno dei polmoni DISTRIBUZIONE:

Dettagli

Sindrome Respiratoria Acuta Grave - SARS - Personale sanitario operante sull elicottero Helitalia s.p.a. C.N.S.A.S.

Sindrome Respiratoria Acuta Grave - SARS - Personale sanitario operante sull elicottero Helitalia s.p.a. C.N.S.A.S. Destinatari Sindrome Respiratoria Acuta Grave - SARS - Personale sanitario operante sull elicottero Helitalia s.p.a. C.N.S.A.S. Scopo Applicabilità Riferimenti legislativi Divulgazione dei protocolli in

Dettagli

PA.DS.26 Allegati. Procedura per la gestione dei Cateteri Venosi Centrali. Azienda USL 3 Pistoia Direzione Sanitaria. PA.DS.

PA.DS.26 Allegati. Procedura per la gestione dei Cateteri Venosi Centrali. Azienda USL 3 Pistoia Direzione Sanitaria. PA.DS. Azienda USL 3 Pistoia Direzione Sanitaria Procedura per la gestione dei Cateteri Venosi Centrali PA.DS.26 Allegato 1 Pag.: 1 di 10 Rev.0: 18/03/2013 PA.DS.26 Allegati Procedura per la gestione dei Cateteri

Dettagli

GESTIONE IN SICUREZZA: SOMMINISTRAZIONE FARMACI ANTIBLASTICI

GESTIONE IN SICUREZZA: SOMMINISTRAZIONE FARMACI ANTIBLASTICI Pag. 1/6 SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO... 2 2. CAMPO E LUOGO DI APPLICAZIONE... 2 3. RESPONSABILITÀ... 2 3.1. Responsabilità di applicazione... 2 3.2. Responsabilità di redazione... 2 3.3. Responsabilità

Dettagli

TABELLA DISPOSITIVI MEDICI AGGIORNATA AL 31/12/2017

TABELLA DISPOSITIVI MEDICI AGGIORNATA AL 31/12/2017 A DISPOSITIVI DA SOMMINISTRAZIONE, PRELIEVO E RACCOLTA A01 AGHI A010101 aghi ipodermici A010102 aghi a farfalla A010103 aghi e kit per sistemi impiantabili A010199 aghi e kit per infusione e prelievo -

Dettagli