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1 Il Polo sull accessibilità universale: una nuova sfida per il sistema universitario italiano di Dino Angelaccio 1. Università ed accessibilità: l esperienza di Buonconvento L accessibilità universale può considerarsi una nuova prospettiva culturale che mette in discussione le diffuse convenzioni stereotipate che la trattano come una disciplina riservata a pochi esperti (ingegneri, architetti, geometri eccetera) e che si rivolge esclusivamente alle persone con disabilità, le quali nell immaginario collettivo non sembrano essere poi molte e si fanno coincidere con chi possiede una disabilità di tipo motorio. Il sistema universitario italiano, grazie allo straordinario impegno del Prof. Piero Tosi (che ha rivestito per alcuni anni la carica di presidente della CRUI), ha promosso l elaborazione di una nuova cultura dell accessibilità, intesa come tema trasversale e multidisciplinare destinata a favorire una progettazione inclusiva e per tutti, di ambienti, servizi, norme, didattica, linguaggi che al centro pone i bisogni differenti di uomini e donne dal punto di vista multi-generazionale (bambini, anziani, persone con disabilità eccetera). Ciascuno di noi, qualunque caratteristica abbia, vive in spazi che dovrebbero rispondere a precise esigenze, mentre invece spesso è costretto a fare il contrario, a modificare le proprie abitudini e ad adattarsi a spazi costruiti per entità astratte (i cosiddetti utenti tipo, persone che non hanno sesso, età, che non si ammalano e non invecchiano). In qualità di Rettore dell Università di Siena, Piero Tosi, alla fine del 2006, ha promosso il progetto Vietato Non Toccare e costruito le basi del primo polo universitario italiano sull accessibilità universale con sede a Buonconvento, splendido borgo medievale in provincia di Siena. Nell ultimo decennio le Università italiane hanno attivato un processo di forte delocalizzazione delle attività didattiche e formative sui territori. Sono, infatti, ormai molti i Poli universitari presenti nel nostro paese, anche se la maggior parte di essi non ha fatto altro che replicare la classica offerta formativa delle Università. Si è, comunque, potuto riscontrare che i Poli funzionano ed hanno successo solo quando si costruisce un offerta formativa per così dire esclusiva ed unica basata su un costante dialogo con i soggetti istituzionali, sociali ed economici presenti sul territorio. Infatti, affinché l Università sia un enzima capace di attivare e attirare risorse per il territorio è necessario che essa calibri la propria attività formativa a misura dei bisogni di quest ultimo. 1

2 L Università degli Studi di Siena ha fatto nascere nel vasto territorio del sud della Toscana alcuni poli come quello di Arezzo, di Grosseto, di Colle Val d Elsa, di Follonica e di San Giovanni Val d Arno. Se in alcuni casi, come Arezzo e Grosseto, si è scelto di delocalizzare la classica offerta formativa dell Università, facendola coincidere con i normali corsi di Laurea, in altri casi si è preferito costruire delle strutture (Poli) con delle offerte uniche volte a soddisfare specifici bisogni del territorio e particolari necessità degli attori sociali, economici ed istituzionali interessati. L esperienza di costruire un Polo Universitario sull Accessibilità nel Comune di Buonconvento va in quest ultima direzione. L idea di far diventare Buonconvento un laboratorio a cielo aperto, dove trovasse posto un Polo Universitario dell Accessibilità, ha tenuto conto, ampliandole, del fatto che tale Comune è uno dei borghi più belli del nostro Paese e meta obbligata del turismo toscano, anche grazie al suo insediamento strategico. La novità reale del Polo è però quella di essere un luogo in cui si progettano e si costruiscono soluzioni accessibili ed universali. Teniamo conto che nel nostro paese si fa molto poco per quello che viene definito turismo accessibile e quel poco che si fa si concretizza in piccoli servizi pensati per le persone con disabilità. Progettare secondo i canoni dell accessibilità universale significa, invece, progettare per tutti il disabile, l anziano ecc., a prescindere dalla loro condizione o stato. Si tratta, dunque, di operare una rivoluzione culturale che ha importanti conseguenze. Innanzitutto, per esempio, quella di ricercare secondo i canoni dell accessibilità universale, ossia permettere la contaminazione tra le diverse professionalità e costruire una ricerca che tenga insieme differenti profili professionali come l architetto, l ingegnere, il comunicatore, lo storico, il giurista, il museografo e così via, profili che fino ad ora hanno sempre lavorato separatamente. In questo senso, si è pensato che Buonconvento potesse diventare un luogo naturale di studio, di ricerca e di sperimentazione diretta sul territorio delle eventuali soluzioni di accessibilità universale, trasformando il Comune in uno dei primi borghi totalmente accessibili e dunque pienamente inserito nell importante circuito del cosiddetto turismo accessibile. Questo anche perché avere l Università sul proprio territorio significa anche incrementare la formazione, la ricerca, la didattica e l innovazione. È vero infatti che costruire un luogo in cui tutto viene studiato e progettato con rigore scientifico vuol dire creare in concreto un Polo dell Accessibilità Universale che permetta l elaborazione di percorsi formativi capaci di dare vita a nuove figure professionali, come ad esempio quella che, in altri contesti, viene definita Manager dell Accessibilità. Attraverso il Polo Universitario dell Accessibilità, le cui specifiche attività di sperimentazione offrono un modello vivente da studiare ed esportare, il Comune di Buonconvento sta diventando un importante centro che negli anni sarà in grado di attrarre intelligenze e risorse interessate ad 2

3 investire in quella vitale sfida sociale che intende dare vita ad un mondo senza barriere per nessuno. 2. Il Polo Universitario dell Accessibilità (PUA): un esempio di didattica integrata Il Polo Universitario dell Accessibilità si propone di diventare un modello anche nella declinazione dell offerta didattica. Infatti l impostazione del percorso di lavoro che ha fatto nascere il PUA ha tenuto conto soprattutto dell incontro tra esigenze didattiche e quelle del territorio. In questa direzione, una delle tappe fondamentali è stata quella della costruzione di un corso di formazione per impiegati ed amministratori relativo all accessibilità universale, che aveva come interlocutore principale l Amministrazione Comunale di Buonconvento ma anche tutte le altre amministrazioni pubbliche che desideravano dare ai propri dipendenti degli strumenti nuovi da impiegare in ambito lavorativo. Generalmente, quando si pensa alla formazione che ruota intorno ai problemi dell accessibilità ci si riferisce semplicemente alla distribuzione di materiali presso gli uffici tecnici che riassumono la confusa e contraddittoria legislazione oggi in vigore. Il primo corso di formazione del PUA si è posto invece in linea con la filosofia dell accessibilità universale sperimentando da subito il lavoro in rete, che è già stato collaudato nella costruzione e progettazione di precisi spazi museali (vedi il caso della mostra Vietato Non Toccare ). Esso può essere concepito come un primo laboratorio concreto che conduce per le strade e le strutture di Buonconvento a monitorare e misurare il grado di accessibilità dei servizi, della comunicazione e delle infrastrutture, oltre che considerarsi un occasione per presentare le diverse attività che connoteranno il Polo Universitario dell Accessibilità, tra le quali spicca quella della progettazione di un etichetta sull accessibilità universale. Il Polo Universitario dell accessibilità avrà anche il compito di certificare il grado di accessibilità delle amministrazioni pubbliche e private, delle associazioni territoriali, dei concessionari e di tutti gli enti presenti sul territorio, rilasciando un Bollino di Accessibilità Globale (BAG) attestante la conformità dell Ente a elevati standard, caratterizzandosi, quindi, come Ente certificatore. L Amministrazione di Buonconvento sarà il primo comune ad avere tale certificazione, nonché il primo esempio di Comune universalmente accessibile. Il Polo Universitario dell Accessibilità si distinguerà anche per una specifica offerta didattica costante attraverso la predisposizione di corsi di formazione che riguarderanno specifici profili professionali e diversi ambiti occupazionali. La creazione di un Master per Manager dell Accessibilità, 3

4 che rappresenterà una novità assoluta nel panorama italiano e che vedrà la presenza ciclica di studenti e studentesse sul territorio del comune, alimenterà e completerà l offerta formativa in senso positivo. Il Comune di Buonconvento, attraverso il PUA, ospiterà in modo permanente la mostra Vietato non Toccare percorsi museali tattili ed olfattivi che aiuterà a potenziare l offerta culturale del paese. Tale mostra, realizzata grazie anche al contributo del Dipartimento di Archeologia Preistorica dell Università degli Studi di Siena, che ha avuto un notevole successo di pubblico a livello nazionale, può considerarsi un esperimento che ha fatto tendenza e la cui stabilizzazione nel museo comporterà inevitabilmente anche un potenziamento dell intera struttura museale che diverrà totalmente accessibile. Quanto detto dovrà contare su un mix di azioni positive, basate sull analisi, sull indagine e sulla progettazione, di rendere il Polo capace di essere una nuova occasione didattica per il territorio, ma anche un vero e proprio esempio di sinergia tra Comune, Università e attori sociali, economici e culturali. 3. Il Laboratorio per l Accessibilità universale Il Laboratorio per l Accessibilità universale del Comune di Buonconvento promuove i diritti civili dei soggetti con disabilità in quanto si propone di riprogettare il territorio, i servizi, il turismo, l arte e gli eventi culturali, per mezzo di una serie di azioni finalizzate a produrre e a diffondere prassi e strumenti, culturali ed operativi per l accessibilità di questi importanti settori della vita sociale ed individuale dei cittadini. Il Laboratorio è il luogo ideale in cui lavorare per dare dignità culturale, sociale e giuridica all affermazione dei diritti umani delle persone con disabilità, studiando e progettando con rigore scientifico soluzioni tecniche e buone prassi capaci di trasformare la realtà alla luce delle nuove forme di accessibilità globale; idea questa che introduce una particolare attenzione per gli elementi qualitativi quali l accessibilità e la funzionalità delle strutture, dei servizi, della cultura, dell accoglienza, della vivibilità del territorio, del comfort urbano ed ambientale. Il progetto, nato nel 2006 per iniziativa dell Università di Siena in collaborazione con il FORMEZ e con il Comune di Buonconvento, ha una forte vocazione a lavorare sullo stesso territorio in rete con i diversi soggetti attivi (istituzioni ed amministrazioni, soggetti imprenditoriali ed associazioni di categoria, professionisti, scuole, istituzioni culturali, cittadini e cittadine), anche se la sua valenza è certamente nazionale. Il Laboratorio è stato, appunto, patrocinato dalla CRUI, finanziato dal Ministero dell Università e della Ricerca Scientifica e riconosciuto dal Ministero per la Solidarietà Sociale per il suo carattere esemplare. Allo stato attuale sono anche attive collaborazioni e convenzioni con le città di Palermo, Grosseto, Verona, 4

5 Firenze, Roma, Ferrara e con la Provincia di Pescara. In questi anni tali città hanno anche ospitato la mostra itinerante Vietato Non Toccare usufruendo delle relative azioni formative e di comunicazione realizzate accanto all azione di sensibilizzazione che la mostra ha sviluppato su temi e programmi di preistoria; si è da qui definito un modello di percorso museale tattile olfattivo sonoro, che si visita al buio e che mette in grado tutti i visitatori di esplorare in piena autonomia gli ambienti del percorso. Quest ultimo è strutturato in modo da favorire l accesso ai contenuti della mostra attraverso una pluralità di canali di comunicazione: l informazione scientifica è resa possibile attraverso l utilizzo di guide specializzate, l esplorazione tattile dei reperti materiali attraverso le ambientazioni sonore ed olfattive. Tale percorso, perfezionato in oltre cinque anni di attività di ricerca condotta all interno dell Università degli Studi di Siena da parte di docenti e ricercatori afferenti a diversi dipartimenti e discipline, è stato riconosciuto come un esempio di sperimentazione espositiva accessibile e trasferibile alla progettazione di musei. A breve nella provincia di Siena saranno presentate proposte di collaborazione ad alcuni soggetti del territorio quali: il Santa Maria della Scala, il Comune di Siena, l Azienda Provinciale per il Turismo di Siena, la Provincia di Siena, la Fondazione dei Musei senesi, il Sistema Museale Amiatino e la Comunità Montana del Monte Amiata Grossetano, e naturalmente la stessa Fondazione del Monte dei Paschi di Siena. È anche previsto una maggior coinvolgimento di alcune associazioni del terzo settore (disabili, in aggiunta all unione italiana ciechi). Nei prossimi anni le competenze del gruppo di lavoro Laboratorio per l Accessibilità saranno impegnate nello studio, ricerca ed applicazione degli strumenti della progettazione accessibile al contesto territoriale. Il Laboratorio ha attrezzato la propria sede a Buonconvento, all interno del Palazzo Grisaldi del Taja precedentemente adibito a Scuola materna comunale ed oggi concesso dal Comune di Buonconvento al gruppo di progetto in comodato gratuito per 20 anni, promuovendo da subito alcune iniziative formative destinate a dipendenti pubblici del circondario della Val d Arbia ed al circuito turistico di Buonconvento. Al suo interno verrà presto attivato un osservatorio sul monitoraggio delle barriere fisiche e sensoriali utilizzando i principi e gli strumenti di intervento della progettazione universale (Design for all): l obiettivo principale è fare di Buonconvento un modello italiano di accessibilità universale capace di promuovere la costruzione di un piccolo sistema (distretto) relativo al circuito turistico organizzato a rete sul territorio provinciale. I nodi della rete potrebbero essere alcuni alberghi, agriturismi, villaggi, campeggi, bed and breakfast, musei, parchi naturali, pubbliche amministrazioni, ristoranti, cinema e teatri, supermercati, farmacie ecc. 5

6 L accessibilità universale è un sistema complesso ed articolato di elementi (ambiente, mobilità, servizi, comunicazione ecc,) che richiede che il distretto si muovi come un micro-sistema, il quale, lavorando sull accessibilità di tutti gli elementi che compongono la rete e sui collegamenti fra i vari nodi, porterà sicuramente enormi benefici. Tutti gli attori parteciperanno da protagonisti nella progettazione di tale sistema e con l aiuto degli esperti si costituirà un primo modello di distretto turistico accessibile che inizierà a dare i primi risultati a partire dalla stagione estiva del Con la predisposizione dei diversi laboratori-cantieri si punterà ad progettazione accessibile di spazi, arredi, segnaletica, percorsi, servizi, accoglienza, commercializzazione di prodotti, linguaggi e comunicazione. In questo modo l accessibilità universale prenderà gradualmente forma in ogni nodo della sua rete. Buonconvento e l intera Provincia di Siena potranno divenire un centro capace di attrarre intelligenze e risorse interessate ad investire nella sfida sociale, culturale e tecnologica di un mondo senza barriere per tutti. Per la realizzazione del Laboratorio per l Accessibilità, attrezzato ed arredato dall Università di Siena, ci si è avvalsi di quattro micro-laboratorio (di cui una informatico e uno adibito allo studio e ricerca di materiali e riproduzioni di opere d arte), situati sempre nella sede di Palazzo Grisaldi del Taja, all interno del quale sono state arredate tre aule didattiche con sedie, computers, videoproiettori, scrivanie e postazioni per lo svolgimento delle varie attività. È inoltre presente, nel grande ingresso del palazzo, un auditorium, che verrà utilizzato, insieme ad alcuni spazi ad esso adiacenti, per l allestimento della mostra permanente di Vietato Non Toccare e per l organizzazione di eventi pubblici e culturali. È ora in fase di progettazione un terzo laboratorio multimediale, le cui principali attività sono dirette a: a. effettuare campagne di comunicazione sociale sull accessibilità universale, prodotte con modalità accessibili (tridimensionali, in rilievo, in braille, con sensazioni olfattive) e relativa attività di ricerca per la individuazione dei materiali utilizzabili; b. realizzare attività di formazione rivolte ai seguenti settori della Provincia di Siena: pubbliche amministrazioni, turismo e beni culturali, scuole ed università, associazioni di categoria ed ordini professionali, comunicazione e mass media, associazioni del terzo settore; c. rendere possibile eventi culturali accessibili universalmente, come la realizzazione di mostre di pittori e scultori senesi; d. definire una promozione e una progettazione integrata di un micro-distretto turistico accessibile nella Provincia di Siena costruendo una rete tra i diversi soggetti del territorio e creando un Portale; 6

7 e. effettuare lo studio e la progettazione di alcuni prototipi di segnaletica accessibile da utilizzare in luoghi pubblici e privati. Il gruppo di progetto, che comprende docenti e ricercatori del Dipartimento di Archeologia e storia delle arti, personale specializzato nelle tematiche della disabilità e della relazione d aiuto, esperti in comunicazione e design, consulenti nel settore del restauro ed allestimento museale, si occupa di lavorare su più piani. Vediamoli nel dettaglio. A. Campagne di comunicazione - Studio e realizzazione di una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione ( Tutti per l accessibilità, l accessibilità per tutti ) sull accessibilità universale. - Creazione di un logo della campagna (che potrebbe essere utilizzato nell immediato futuro per certificare l accessibilità universale dei territori della provincia) realizzato coinvolgendo alcune scuole elementari e medie della provincia nell ottica di elaborare immagini e linguaggi realmente in grado di parlare a tutti. Spesso infatti si costruiscono campagne di comunicazione che non utilizzano un linguaggio universale capace di rivolgersi anche ai bambini ed alle bambine, e quindi non sono accessibili universalmente. Oltretutto proprio questi ultimi, in quanto privi di barriere emotive e psicologiche e più liberi e naturali nelle relazioni, sono coloro che danno i contributi migliori e più originali quando si affronta il tema dell accessibilità. - Realizzazione di eventi itineranti (degustazioni di vino ed olio al buio, laboratori tattili e olfattivi, spettacoli teatrali privi di linguaggio verbale, stimolazioni multisensoriali, laboratori esperienziali nei quali si sperimentano situazioni di disagio quali ad esempio: attraversamento strada trafficata al buio, percorso pedonale in carrozzella ecc.) per diffondere i contenuti della campagna ma anche per ascoltare e raccogliere stimoli e riflessioni. In futuro, l ideale sarebbe poter utilizzare una carrozza di un treno regionale per far viaggiare le iniziative contenute nella campagna, in modo tale da lavorare contemporaneamente sull accessibilità delle stazioni ferroviarie e dei loro servizi, oltre che, più in generale, sul sistema della mobilità. - Integrazione delle attività con strumenti comunicativi e di marketing già preesistenti alla campagna. - Promozione e progettazione integrata di un microdistretto turistico accessibile nella provincia di Siena. Costruzione di un piccolo sistema (microdistretto) sull accessibilità universale (relativo al circuito turistico) organizzato a rete sul territorio della provincia; i nodi della rete potrebbero essere un albergo, un agriturismo, un villaggio-campeggio, un bed and breakfast, un museo, un parco naturale, una pubblica 7

8 amministrazione, un ristorante, un bar-pub, un cinema, un teatro, un parco giochi, un supermercato, una farmacia ecc. B. Attività di formazione La formazione è un elemento cardine del Laboratorio, la cui finalità è quella di diffondere i principi dell accessibilità universale, creando nella Provincia di Siena un gruppo di persone in possesso di competenze multidisciplinari e trasversali, capaci di utilizzare gli strumenti dell accessibilità per ripensare e progettare i propri settori di intervento: i servizi, i contesti turistico ambientali, la comunicazione, la formazione, l approccio alla disabilità ecc. Pertanto le azioni formative riguarderanno i settori qui di seguito individuati: pubbliche amministrazioni; turismo e beni culturali; scuole e università; associazioni di categoria e ordini professionali; comunicazione e mass media; associazioni del terzo settore. Nella definizione delle attività, ci si volge a considerare sia a figure professionali già esistenti, sia quelle innovative. Una delle figure innovative previste nell ambito del progetto è quella del Manager dell Accessibilità, figura sperimentale capace di far dialogare tutti i soggetti che potenzialmente possono intervenire sull accessibilità (ad esempio i vari assessorati al turismo, alle politiche sociali, alle attività produttive, alla cultura/istruzione/innovazione eccetera) e di favorire la partecipazione ed il protagonismo delle persone con disabilità. La metodologia utilizzata prevede una serie d incontri capaci di coniugare teoria e pratica. Ad una prima parte che vede lezioni frontali, analisi dei casi, role-playng e learning in team, seguirà una seconda parte dedicata ad attività laboratoriali in cui tradurre le buone prassi acquisite e favorire l ideazione di progetti e soluzioni ad opera dei partecipanti. Il progetto prevede dieci corsi di formazione, di cui tre della durata di 60 ore e i restanti di venti ore. I corsi hanno obiettivi e programmi differenziati in relazione ai diversi settori di intervento, come nell ipotesi specificata qui di seguito. In sintesi, si tratta di realizzare: 1. due Corsi di formazione rivolti ai soggetti che lavorano, a diverso titolo, presso le Pubbliche amministrazioni del territorio della Provincia di Siena. L obiettivo principale è quello di formare nei partecipanti quelle conoscenze su principi e strumenti, progettuali ed operativi, offerti dall Accessibilità Universale e dal Desing for All che consentono agli 8

9 stessi di applicare tali strumenti nella progettazione di soluzioni e nell adozione di buone prassi nelle istituzioni e nelle pubbliche amministrazioni, nonché di governare e gestire progetti integrati che rispecchino pienamente anche il carattere trasversale dell accessibilità. In particolare verranno esplorate, alla luce dell accessibilità la comunicazione istituzionale e di servizio delle pubbliche amministrazioni (informazioni, modulistica); la progettazione dei servizi offerti e la fruizione dei servizi da parte dei cittadini; la progettazione dei tempi e degli spazi urbani per la vivibilità della città e del territorio; buone prassi nelle capacità relazionali rispetto a persone con disabilità. Un altro importante obiettivo di questi corsi è quello di contribuire alla formazione dei tecnici per sviluppare un linguaggio e un approccio culturale comune all accessibilità, assunta come valore su cui rimodellare tutta la città, per elaborare e realizzare progetti di qualità a partire dalla complessità che stanno assumendo oggi gli interventi nelle città, piccole o grandi che esse siano. In tale direzione i corsi intendono: approfondire la conoscenza e la consapevolezza critica dei processi insediativi contemporanei, arricchire e consolidare il bagaglio teorico relativo ai vari aspetti della progettazione relativa all accessibilità edilizia e urbana, fornire occasioni di confronto e di riflessione per un ripensamento e ri-definizione delle attuali tecniche e modalità per l analisi, la lettura, la progettazione e la valutazione della qualità dei progetti edilizi e urbani; contribuire alla formazione di un sapere tecnico-operativo che consenta ai partecipanti di governare e gestire progetti integrati che rispecchino pienamente anche la trasversalità dell accessibilità. I destinatari dei corsi sono: Amministratori, Dipendenti della pubblica amministrazione (comune, provincia, comunità montane), Tecnici della pubblica amministrazione (architetti, geometri ed ingegneri) e Responsabili della Comunicazione della Provincia di Siena. A ciascun corso saranno ammessi fino ad un massimo di 30 partecipanti. Riguardo i contenuti, saranno trattati: la normativa e le tipologie di disabilità; il linguaggio e l immaginario della disabilità; la relazione e l aiuto; i principi e gli strumenti dell accessibilità universale; i principi e gli strumenti del Design for all; la comunicazione pubblica e la comunicazione accessibile; il servizio e la sua progettazione; la carta dei servizi, qualità ed accessibilità; accessibilità degli ambienti e degli spazi; la mobilità lenta: come abitano le nostre città le varie stagioni della vita. I Laboratori collocati nella seconda parte del percorso didattico, consentono di consolidare l apprendimento e di favorire l applicazione guidata di principi e concetti a casi di studio concreti, permettendo ai docenti di accompagnare i partecipanti nella traduzione delle buone prassi acquisite e nell esercizio di prima ideazione di soluzioni e progetti. 9

10 Stage - Al termine del corso i partecipanti potranno svolgere un breve stage (circa 40 ore) finalizzato alla redazione di un progetto finale, realizzato nell ambito del proprio luogo di lavoro. In tal caso gli studenti usufruiranno della supervisione e del tutoraggio di un docente del corso. In totale sono previste 150 ore di tutoraggio per ciascun corso di formazione; 2) due Corsi di formazione rivolti a tutti i soggetti che lavorano nell ambito del circuito turistico ed ambientale nel territorio della Provincia di Siena, che si propongono di introdurre il concetto del turismo per tutti partendo dalle esperienze consolidate e dai dati rilevati da diversi studi sulla domanda e sull offerta. Essi introducono alle esperienze più significative intraprese nell ambito specifico ed analizza il quadro legislativo di riferimento. L attività formativa permetterà di esaminare le diverse tipologie di disabilità relativamente alla identificazione e alla valutazione di specifiche esigenze espresse da ogni persona e di fornire gli strumenti per predisporre le prestazioni da offrire. Verranno prese in esame soluzioni mirate per rispondere alle diverse necessità e verrà presa in esame la possibilità di integrarle per raggiungere utenze sempre più ampie. I corsi descrivono il concetto di accessibilità al prodotto turistico in termini sia di strutture ricettive ed extraricettive sia di spazi per la cultura ed il tempo libero in generale in un ottica integrata di filiera turistica. Saranno forniti gli strumenti per la realizzazione di un esperienza diretta finalizzata alla valutazione del grado di accessibilità di una struttura tipo e verranno fatti esempi concreti di inaccessibilità e di soluzioni progettuali per l accessibilità, anche in ambiti di particolare rilevanza storico-architettonica. La metodologia formativa è finalizzata a far acquisire ai discenti la conoscenza delle tecniche basilari per lo studio della domanda, per l impostazione di strategie appropriate per affrontare il mercato, per l attuazione di tali strategie attraverso la gestione delle tradizionali leve del marketing mix e dei più recenti strumenti del marketing (per esempio, web-marketing). Peculiare attenzione sarà riservata all analisi del turista come soggetto di particolari bisogni e motivazioni mirando ad individuare le motivazioni di consumo e le esigenze dei turisti con bisogni speciali, presupposto necessario per progettare, confezionare, promuovere e commercializzare offerte di servizi ad hoc. Nell attività formativa verranno presi in esame tutti gli aspetti relazionali tra fornitore di servizi e cliente, in particolare per quanto riguarda i principi di buona accoglienza e l assunzione di comportamenti ed atteggiamenti corretti nei confronti della persona con disabilità. Si affronteranno le fasi relative all acquisizione di informazioni per la preparazione di un prodotto turistico accessibile, identificando ed utilizzando gli strumenti che consentono di trasferire in servizi adeguati i bisogni espressi dalla clientela e di promuoverli adeguatamente sul 10

11 mercato. I corsi infine sono finalizzati a rendere i discenti consapevoli del processo di produzione di un package tour realizzato da un agenzia di viaggio su commessa di un cliente individuale o di un gruppo o da un tour operator, padroneggiando le tecniche e le terminologie utilizzate nel settore agenziale. Particolare attenzione sarà posta alle modalità di predisposizione di itinerari e package tour per tutti : si procederà alla pratica realizzazione di un prodotto accessibile, prendendo in considerazione tutti gli elementi che formano un pacchetto turistico completo, tenendo conto dell accessibilità delle singole componenti e della Catena dei servizi turistici nel suo insieme e dell appetibilità dell offerta per la clientela. Si curerà in maniera particolare la trasferibilità del prodotto e l integrazione con proposte e programmazioni mainstream; 3. proposte di laboratorio: 3.1 Galateo dell accoglienza. buone prassi nella progettazione dell offerta turistica e sistema territoriale dell accoglienza, a cui partecipano operatori del turismo (Tour operator, Aziende di promozione turistica, guide turistiche, gestori di alberghi e di strutture ricettive). Al termine del corso i partecipanti potranno svolgere un breve stage (circa 40 ore) finalizzato alla redazione di un progetto finale, da realizzare sul proprio posto di lavoro, e supervisionato da un docente del corso. In totale sono previste 150 ore di tutoraggio per ciascun corso di formazione. La durata del corso è di 60 ore. Sono previsti 2 corsi in sede all anno e altri corsi in sede o fuori della Provincia in base alla richiesta. 3.2 Beni culturali: sensibilizzazione ed informazione sui temi dell accessibilità e dell accoglienza delle persone con disabilità nell accesso al mondo della cultura. I musei e la fruizione del sapere; buone prassi per rendere accessibili mostre ed allestimenti. Si affrontano i temi del linguaggio e dell immaginario della disabilità, della relazione e dell aiuto, delle tipologie della disabilità, della normativa, del Design for all, della comunicazione accessibile, dei Laboratori. Dalla conservazione alla fruizione, norma e soluzioni tecniche; Vietato non toccare mostra tattile-olfattiva; progettazione di un percorso museale accessibile. Destinatari diretti del corso sono gli operatori e i direttori di siti museali e naturalistici, gli studenti universitari, che potranno svolgere un breve stage (circa 40 ore) finalizzato alla redazione di un progetto finale, realizzato sul posto di lavoro sotto la supervisione di un docente del corso. In totale sono previste 150 ore di tutoraggio per ciascun corso di formazione. Il corso avrà una durata di 60 ore e prevede nella programmazione 2 repliche in sede all anno. Altri corsi in sede o al di fuori della Provincia in base alla richiesta. 3.3 Scuole: sensibilizzazione ed informazione sui temi della disabilità, con particolare riguardo alla psicologia dell accoglienza, alla relazione e 11

12 all affettività, all integrazione e all inclusione, agli strumenti per la didattica. I destinatari principali di tale attività sono gli studenti e i docenti della scuola media inferiore e superiore. La durata è di 20 ore con una programmazione che prevede 4 repliche annuali, in collaborazione con il Provveditorato agli studi di Siena. 4.3 Corso di scultura tattile: l offerta formativa comprende anche corsi di scultura tattile-olfattiva, mosaico tattile, di ceramica e di fumettistica, tutto visto attraverso l ottica dell accessibilità universale. L obiettivo è quello di fornire le competenze tecniche e pratiche per svolgere una scultura plastica al buio, ossia sfruttando le potenzialità del tatto nella manipolazione della materia, nella comprensione delle forme e dei volumi, nella percezione cinestetica e fine aptica. Viene tracciata una breve storia della scultura plastica; materiali, tecniche e stili, e nel laboratorio vengono esposti: lavorazione della materia; tecniche e strumenti; produzione di oggetti e di manufatti al buio. I destinatari principali sono i non vedenti e gli ipovedenti, anche se la proposta è aperta a tutti. In collaborazione con l Unione italiana ciechi di Siena e l Istituto d Arte di Siena. La durata del corso è di 20 ore, con una programmazione che prevede 4 repliche in sede all anno. Altri corsi in sede o al di fuori della Provincia in base alla richiesta. 5.3 Vietato non toccare: laboratorio dell accessibilità. Il percorso museale tattile olfattivo Vietato Non Toccare è un laboratorio finalizzato all esemplificazione delle buone prassi da adottare nella progettazione accessibile degli ambienti dedicati all arte e alla cultura. Il suo obiettivo è quello di rendere fruibili le opere d arte, i reperti archeologici e i saperi della storia naturale alle persone con disabilità creando un percorso privo non solo di barriere fisiche, ma privo anche di barriere sensoriali e comunicative. Vietato non toccare è costituito da un allestimento tattile ed olfattivo, strutturato in moduli ognuno dei quali identifica un tema all interno del percorso storico-scientifico di volta in volta rappresentato. Ogni modulo comprende riproduzioni od opere originali da esplorare con le mani, pannelli olfattivi, ambientazioni sonore, mappe tattili e materiale informativo in Braille e a caratteri ingranditi che può essere consultato da non vedenti e ipovedenti. le postazioni sono allestite su tavoli e pannelli di altezza e conformazione adeguata per la visita di persone con disabilità motorie. La visita è guidata da guide appositamente formate che accompagnano i visitatori lungo il percorso, e che forniscono le necessarie informazioni scientifiche, e stimolando le persone ad esplorare e a percepire con tutti i sensi e non solo quello della vista. La prima edizione di Vietato non toccare ha avuto come tema l Archeologia preistorica. La mostra inaugurale si è tenuta a Palazzo Patrizi a Siena nel 2004, successivamente sono state allestite altre edizioni 12

13 in diverse città, tra le quali: Firenze, Ferrara, Cetona, Grosseto, Gavorrano e prossimamente Pescara, lasciando nei musei nuovi elementi e buone prassi per l accoglienza dei disabili. A titolo di esempio, al Museo di Preistoria del Monte Cetona sono presenti alcuni pannelli che riproducono ceramiche neolitiche e una mappa tattile della grotta*, nonché nuovi reperti esplorabili con le mani, inseriti nel percorso tradizionale del museo. Il Laboratorio dell Accessibilità Universale di Buonconvento ospiterà, in modo permanente e ampliato, la prima versione della mostra nel prestigioso Palazzo Grisaldi del Taja. Qui Vietato non toccare diventerà un prototipo di mostra accessibile e, allo stesso tempo, il banco di prova per testare il lavoro di studio e ricerca svolto nel Laboratorio dell accessibilità universale di Buonconvento. Inoltre, sono in programma altre due mostre di vietato non toccare, una sul grande artista senese Duccio di Buoninsegna e l altra sulla corrente toscana dei Macchiaioli. C. Eventi 1. Mostra permanente di Vietato non toccare sull archeologia preistorica. Studio e progettazione. Realizzazione dell allestimento fisico (tavoli e percorsi in podotattile e con corrimano); restauro del primo allestimento realizzazione di 4 pannelli olfattivi produzione di 3 ambientazioni sonore riproduzione di reperti preistorici con materiali originali o sintetici adatti all esplorazione (strumenti litici e di legno, vasellame, crani ecc) costruzione in scala di una grotta con rappresentazione olfattiva e acustica della vita quotidiana al suo interno. Produzione dei cataloghi in Braille e a caratteri ingranditi Campagna di comunicazione accessibile. In collaborazione con il Dipartimento di Archeologia e di Storia delle Arti della Facoltà di Lettere e Filosofia di Siena e con l Unione italiana ciechi di Siena. 2. Duccio di Buoninsegna per tutti. Mostra di Vietato non toccare sull artista senese Duccio di Buoninsegna, che ripercorre la sua vita artistica mediante la presentazione delle sue opere maggiori. Si prevede di realizzare la riproduzione di 10 opere pittoree o scultoree per renderle accessibili a non vedenti e ipovedenti, nonché a persone con disabilità cognitive. Studio e progettazione Realizzazione dell allestimento fisico Scelta e riproduzione delle opere maggiori in pannelli a rilievo, immagini tattili, modelli in scala. Produzione di cataloghi in Braille e a caratteri ingranditi Campagna di comunicazione accessibile Tempi di realizzazione 1 anno 13

14 In collaborazione con Santa Maria della Scala e Unione italiana ciechi di Siena. 3. I Macchiaioli a portata di mano Mostra di Vietato non toccare sul movimento toscano dei Macchiaioli, che ripercorre la storia del movimento mediante la presentazione degli autori e delle opere più significative. Si prevede di realizzare la riproduzione di 10 opere pittoree o scultoree per renderle accessibili a non vedenti e ipovedenti, nonché a persone con disabilità cognitive. Studio e progettazione Realizzazione dell allestimento fisico Riproduzione delle opere maggiori in pannelli a rilievo, immagini tattili, modelli in scala Produzione di cataloghi in Braille e a caratteri ingranditi Campagna di comunicazione accessibile Tempi di realizzazione 1 anno D. Il portale senese dell accessibilità Il laboratorio per l accessibilità universale di Buonconvento prevede di realizzare un portale internet che diventi il luogo di dialogo di tutti i soggetti diffusi sul territorio (amministrazioni locali (Comuni, Provincia di Siena, enti associazioni dei beni culturali e del turismo, ecc.), ossia di tutti coloro che vogliono costruire il Microdistretto accessibile della Provincia di Siena a partire dalla val d Arbia e dalla val d Orcia. Il portale internet dovrà avere le seguenti caratteristiche: elevati standard di accessibilità e di usabilità per consentire l accesso a tutti a prescindere dalle disabilità e dalle competenze informatiche struttura open source aggiornamento permanente bacheca per lo scambio di dati e informazioni vetrina sul distretto accessibile con elenco dei servizi e dei percorsi turistici certificati. Tempi di realizzazione 6-8 mesi. E. Segnaletica accessibile Il laboratorio ha in corso uno studio sulla segnaletica e sulla messaggistica pubblica e privata finalizzato a definire uno standard di segnaletica ad elevata comprensibilità (formato, colori, linguaggio, struttura dell informazione) in modo che l informazione sia accessibile anche a persone con disabilità sensoriali e cognitive. Il progetto si prefigge di progettare alcuni prototipi di segnaletica da adottare sul territorio, in accordo con Comuni, Provincia ed Aziende peril Turismo. Studio e progettazione Produzione di 3 prototipi Tempi di realizzazione 1 anno (6 mesi realizzazione 6 mesi di sperimentazione). 14

15 Benefici indotti. Il Distretto della provincia di Siena saprà riprogettare il suo territorio (turismo, pubbliche amministrazioni, arte, servizi, tessuto socio-economico ecc.) attraverso l accessibilità universale ed al termine del progetto sarà anche in grado, con l acquisizione di competenze innovative (laboratori formativi, creazione di nuove figure professionali) e con la nascita o la riconversione di piccole imprese/cooperative (incubatori d impresa e start-up, processi di riqualificazione e di nuova occupabilità) di lavorare sull accessibilità di altri territori. Realizzeremo almeno 10 incontri gestiti da un facilitatore per la costruzione di un clima positivo sul territorio in relazione al progetto e destinati a creare una rete di consenso ed interesse da parte di tutti gli attori che agiscono sul territorio. 4. Conclusioni Occorre imparare a saper leggere il territorio utilizzando come chiave di lettura l accessibilità universale, selezionare le priorità di intervento sostenibili e guidare intorno a tali priorità le risorse pubbliche e private. In questo processo gli Enti Locali sono fondamentali perché devono necessariamente svolgere un ruolo di regia nel garantire la costruzione di una visione condivisa e la realizzazione di un percorso che tenga conto dell interesse generale della comunità di riferimento. Le diverse attività che coinvolgeranno, creando cerchi concentrici sempre più larghi, decisori politici, associazioni di categoria, parti sociali, associazioni di volontariato, singoli cittadini, istituti scolastici ed università ecc., faranno emergere chiaramente quale grande opportunità rappresenti l accessibilità universale per il territorio provinciale in termini di maggiore attrattività, nuova occupabilità, miglioramento delle condizioni di comfort ambientale, innovazione del sistema produttivo, benessere di tutta la popolazione ecc. In questa direzione, la promozione di esperienze formative per trasmettere strumenti e competenze utili nella costruzione di materiali, destinati a rendere accessibile universalmente un allestimento di una mostra piuttosto che un parco, una piazza, un albergo, una spiaggia etc. (percorsi podo-tattili, pannelli tattili-olfattivi, ambientazioni sonore, riproduzione di oggetti utilizzabili nel percorso, segnaletica accessibile, mappe per l orientamento, totem multisensoriali, arredi completamente fruibili ecc.), si potrà rivolgere a piccoli imprenditori ed artigiani che desiderano innovare le loro attività o riconvertirle e servirà a creare efficaci incubatori per la nascita di nuove piccole imprese/cooperative in grado di favorire il reinserimento lavorativo di soggetti adulti usciti dal mercato del lavoro (cassintegrati ecc.) e di dare vita a possibilità lavorative concrete per disoccupati e giovani in cerca di prima occupazione. Va sottolineato, inoltre, come tali competenze specialistiche in Italia siano praticamente assenti. Si 15

16 tratta infatti di lavorare su figure professionali molto innovative anche sul panorama europeo e di ricreare su scala reale alcuni scenari al fine di dimostrare concretamente come potrebbe essere ripensata l accessibilità di un parco, di un museo o di una piazza. Sarebbe poi interessante promuovere laboratori di educazione alla partecipazione e all accessibilità universale destinati a sensibilizzare i cittadini e le cittadine del territorio sul progetto, in modo da farlo vivere e sentire come uno percorso partecipato di sviluppo sociale e culturale per tutto il territorio di riferimento, insomma come una opportunità per tutti e di tutti. Sarebbe inoltre stimolante, durante l'intero arco temporale di realizzazione del progetto, scrivere a più mani (naturalmente con un linguaggio universale ed accessibile) un libro che, oltre a raccontare esperienze e testimonianze dei vari soggetti coinvolti, sia capace di proporre linee-guida e buone prassi da seguire per dare vita ad uno spazio accessibile universalmente. BIBLIOGRAFIA A Framework for Qualifications of the European Higher Education Area Bologna Working Group on Qualifications Frameworks Ministry of Science, Technology and Innovation February 2005, p. 79 e pp ABBOTT M., DOUCOULIAGOS C., The efficiency of Australian universities: a data envelopment analysis, in Economics of Education Review, Elsevier, XXII, 1, 2003, pp ALFONSI C.R., CASCIOTTI C.A.T. (a cura di), Università e territorio al servizio del Paese, Napoli, 13 dicembre 2004, CRUI. ALMALAUREA, L'indagine 2006, Profilo dei Laureati laurea.it ASTRID, Università e sistema della ricerca. Proposte per cambiare, a cura di M. Cammelli, F. Merloni, Bologna, Il Mulino, BANKS J.A., BANKS C.A. (a cura di), Handbook of research on multicultural education, New York, Macmillan, BARNABÈ F., La managerializzazione dell Università italiana. Le potenzialità della System Dynamics, Padova, CEDAM, BARNABÈ F., RICCABONI A., STEFANI E., Implicazioni ed effetti della valutazione della didattica e della ricerca: il caso dell Università di 16

17 Siena, in C. MAZZA, P. QUATTRONE, A. RICCABONI, L università in cambiamento fra mercato e tradizione, Bologna, Il Mulino, 2006, pp BARRY J., CHANDLER J., CLARK H., Between the ivory tower and the academic assembly line, in Journal of Management Studies, XXXVIII, 1, 2001, pp BASSETT R., International organizations: An examination of their historical and current influence on global higher education policy, World University Network Seminar Series'Universities and Ideas, Retrieved May 2006 from wun.ac.uk /id /2007/id /index.html. BECKET N., BROOKES M., Evaluating quality management in university departments, in Quality Assurance in Education, XIV, 2, 2006, pp BELLAMY R., WARLEIGH A., From an Ethics of Integration to an Ethics of Participation: Citizenship and the Future of the European Union, in Millennium: Journal of International Studies, XXVII, 3, 1998, pp BERG C., TEICHLER U., Unveiling the Hidden Information in Credentials: a Proposal to Introduce a Supplement to Higher Education Diplomas, in Higher Education in Europe, XIII, 3, 1988, pp BIGGS J., What the student does: Teaching for enhanced learning, in Higher Education Research and Development, 18, 1999, pp BIGGS J., Teaching for Ouality Learning at University, Society for Research into Higher Education, Buckingham, Open University Press, BLEIKLIE I., Justifying the evaluative state: New Public Management ideals in higher education, in European Journal of Education, XXXIII, 3, 1998, pp BOADEN R.J., CILLIERS J.J., Quality and the research assessment exercise: just one aspect of performance?, in Quality Assurance in Education, IX, 1, 2001, pp BOFFO S., DUBOIS P., MOSCATI R., Il governo dell Università, Milano, Guerini, BRENNAN J., SHAH T., Quality assessment and institutional change: experiences from 14 countries, in Higher Education, XXXX, 3, 2000, pp BREW A., "Teaching and research: new relationships and their implications for inquiry-based teaching and learning in higher education, in Higher Education Research & Development, XXII, 1, 2003, pp BREW A., Research and teaching: beyond the divide, London, PalgraveMacmillan, BRINN T., JONES M.J., PENDLEBURY M., Measuring research quality: peer review 1, citation indices 0, in Omega, XXVIII, 2, 2000, pp

18 BRINN T., JONES M.J., PENDLEBURY M., UK Accountants Perceptions of Research Journal Quality, in Accounting and Business Research, XXVI, 3, 1996, pp BROWN L.D., Ranking Journals Using Social Science Research Network Downloads, in Review of Quantitative Finance and Accounting, XX, 3, 2003, pp CALVO-MORA A., LEAL A., ROLDÁN J.L., Using enablers of the EFQM model to manage institutions of higher education, in Quality Assurance in Education, XIV, 2, 2006, pp CAMPBELL A., Cultural diversity: Practising what we preach in higher education, in Teaching in Higher Education, V, 3, 2000, pp CAPANO G., Il governo degli atenei, in R. MOSCATI, M. VAIRA (a cura di), L università di fronte al cambiamento, Bologna, Il Mulino, CARROLL A., The pyramid of corporate social responsibility, in Business Horizons, XXXIV, 4, 1991, pp CASCIOTTI C.A.T. (a cura di), Atti del Seminario CampusOne: processi di integrazione con il territorio, Roma, 2 febbraio 2004, CRUI. CASCIOTTI C.A.T. (a cura di), La valutazione: un indispensabile strumento di garanzia e di governance, Roma, 8 ottobre 2003, CRUI. CEC, Delivering on the Modernisation Agenda for Universities: Education, Research and Innovation, COM (2006) 208/final, Communication from the Commission to the council and the European Parliament Brussels, 10 May CHECKEL J.T., The Europeanization of citizenship?, in M.G. COWLES, J.A. CAPORASO, T. RISSE (a cura di), Transforming Europe: Europeanization and Domestic Change, Ithaca, Cornell University Press, 2001, pp CHURCHMAN D., Voices of the academy: academics responses to the corporatizing of academia, in Critical Perspectives on Accounting, XIII, 5-6, 2002, pp CICLISTA M.A. (a cura di), Università oltre le Nazioni: per una dimensione universale della formazione e della ricerca, Torino, novembre 2003, CRUI CLARK P.M., Reflections on quality assessment in England: , in Quality Assurance in Education, V, 4, 1997, pp COLBERT F., NANTEL,J., BILODEAU S., Marketing delle arti e della cultura, Milano, Etas, COULBY D., GUNDARA J., JONES C. (a cura di), World yearbook of education 97. Intercultural education, London, Kogan Page, CRAWFORD E., SHINN T., SÖRLIN S., Denationalizing Science. The Context of International Scientific Practice, Dordrecht, Kluwer Academic, CROSIER D., PURSER L., SMIDT, Trends V: Universities shaping the European Higher Education Area. An EUA H. Report, p. 8 e pp e p

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20 DEEM R., LUCAS L., MOK K.H., Transforming higher education in whose image? Exploring the concept of the 'world class' university in Europe and Asia, World University Network Seminar series 'Universities and Ideas' Retrieved September 2007 from DENT M., Professionalism, educated labour and the state: hospital medicine and the new managerialism, in Sociological Review, XXXXII, 2, 1993, pp DENTI F., MOSCATI R., Strutture formative e relazioni sociali: la riforma degli ordinamenti didattici nell'università italiana, in La Rassegna Italiana di Sociologia, 4, DRUCKER P.F., Post-Capitalist Society, Oxford, Butterworth Heinemann, DRUMMOND J., Care of the Self in a Knowledge Economy: Higher education, vocation and the ethics of Michel Foucault, in Educational Philosophy and Theory, XXXV, 1, 2003, pp EPSTEIN D., BODEN R., DEEM R., RIZVI F. et al. (a cura di), Geographies of Knowledge, Geometries of Power: Higher Education in the 21st Century; World Year Book of Education 2007, London, RoutledgeFalmer, ETZKOWITZ H., Research groups as quasi-firms : the invention of the entrepreneurial university, in Research Policy, XXXII, 1, 2003, pp ETZKOWITZ H., WEBSTER A., GEBHARDT C., CANTISANO TERRA B.R., The future of the university and the university of the future: evolution of the ivory tower to entrepreneurial paradigm, in Research Policy, XXIX, 2, 2000, pp FERRY L., PESRON J.-P., RENAUT A., Philosophies de l université. L idéalisme allemend et la question de l Université. Textes de Schelling, Fichte, Schleiermacher, Humboldt, Hegel, Paris, Payot, FREIRE P., La Pedagogia degli oppressi, Torino, Ega Editore, FREIRE P., Pedagogia dell autonomia, Torino, Ega Editore, FULLAN M., The new meaning of educational change, New York, Teachers College Press, FULLER S., Can Universities Solve the Problem of Knowledge in Society without Succumbing to the Knowledge Society?, in Policy Futures in Education, I, 1, 2003, p. 107 GALLINA V., La competenza alfabetica in Italia. Una ricerca sulla cultura della popolazione, Milano, Franco Angeli, GALLINA V., LICHTNER M. (a cura), L'educazione in età adulta. Primo rapporto nazionale, Milano, Franco Angeli, GHOSHAL S., Bad Management Theories Are Destroying Good Management Practices, in Academy of Management Learning & Education, IV, 1, 2005, pp

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