Listeriosi neonatale. Dott.ssa Matteucci/ Dott.ssa Ilaria Stolfi Per corso di Scienze della Nutrizione Umana
|
|
- Annabella Maria Pinto
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Listeriosi neonatale Dott.ssa Matteucci/ Dott.ssa Ilaria Stolfi Per corso di Scienze della Nutrizione Umana
2 Alcuni cenni storici 1924 Australia Murray descrive per la prima volta un germe ancora sconosciuto, che lui chiama Bacterium monocytogenes 1940 Stati Uniti Pirie dedica il genere a Lister 1949 Germania Caso di granulomatosi infantiseptica (85 feti abortiti e neonati morti) Potel isola da tutti un batterio che crede un Corynebacterium, ma è Seeliger che lo riconosce come una Listeria 1983 Francia Rocourt distingue L. monocytogenes da altre listerie e comincia a intuire che è l unica patogena per l uomo 1983 Canada Schlech e coll. descrivono il primo caso di listeriosi umana da alimenti, crauti fermentati
3 GENERE LISTERIA 8 SPECIE L. Monocytogenes L. ivanovii L. seeligeri L. innocua L. welshimeri L. grayi L. rocourtiae L. Murrayi L. monocytogenes è la principale specie patogena per uomo e animali Annie Beaufort EU RL for L. monocytogenes
4 Listeria monocytogenes E la sola specie in grado di infettare l uomo 13 sierotipi in base agli antigeni O somatici (polisaccaridi) e antigeni flagellari H (proteici) I sierotipi 1/2a, 1/2b e 4b sono responsabili di più del 90% dei casi di infezioni umane Cocco-bacillo Gram +, non sporigeno, anaerobio facoltativo, mobile a C, catalasi pos, alotolerante (Nacl 10-12%)
5 Listeria monocytogenes È un batterio i cui ambienti naturali sono: suolo, liquami, acque superficiali, piante, da cui diffonde alla catena alimentare Trasmissione: alimentare ma anche aerogena Gli alimenti più frequentemente implicati sono i cibi pronti al consumo, i prodotti lattiero-caseari (formaggi a pasta molle o poco stagionati), le carni lavorate (salumi), i prodotti della pesca (crudi e affumicati), i vegetali. Nell uomo entra a far parte della normale flora microbica intestinale, nella maggior parte dei casi senza determinare alcuna manifestazione clinica.
6 Caratteristiche della Listeria M. Resistenza a temperature e condizioni sfavorevoli Temperatura 0-45 C crescita (30-37 ottima) > 50 C inattivazione < 0 C moderata inattivazione ucciso con la cottura resiste a congelamento, scongelamento, essiccazione ph < 4,3 inattivato crescita acloridria, uso di antiacidi e altre condizioni di aumento del ph gastrico ne facilitano la crescita
7 Fattori di virulenza Emolisina (listeriolisina O) il più significativo fattore di virulenza responsabile della β-emolisi sugli eritrociti e della distruzione delle cellule fagocitiche presente in tutti i ceppi di L. monocytogenes codificato dal gene hly Internalina A (enterociti) e B (epatociti) 2 Fosfolipasi Proteina ActA
8 Modalità di infezione Entra per via orale, aderisce e invade la mucosa intestinale Entra nella lamina propria Internalizzazione nei fagosomi Produce listeriolisina O per degradare i fagosomi ed entrare nel citoplasma dei fagociti Si moltiplica nei fagociti e invade le altre cellule e tessuti
9 Dall intestino al fegato Il batterio scolla le gap junction tra gli enterociti, arriva alla sottomucosa e da lì raggiunge i vasi linfatici e i capillari sanguigni Tramite i capillari arriva al fegato e inizia a colonizzarlo Con l internalina B aderisce alla membrana dell epatocita e si fa fagocitare Con la listeriolisina O e le 2 fosfolipasi lisa la membrana del fagosoma e si libera nel citoplasma Con la proteina ActA ricava dal citoscheletro dell epatocita una trama di fibrille di actina contrattili, le accumula a un polo, evagina la membrana dell epatocita e penetra nella cellula adiacente e il ciclo si ripete Risultato finale Listeria invade progressivamente gran parte del viscere senza mai venire in contatto coi liquidi extracellulari e gli anticorpi
10 Adesione alla membrana cellulare (Inl A e B) Internalizzazone nel fagosoma Fuoriuscita nel citosol dopo degradazione del fagosoma (Listeriolisina O) Diffusione cellula-cellula Polimerizzazione actina cellulare (Act A) e spostamento del bacillo attraverso il citoplasma fino al raggiungimento della cellula adiacente
11 Processo invasivo Nel fegato e nella milza viene neutralizzata principalmente dai neutrofili. Nel caso in cui la risposta immunitaria T mediata dell ospite è inadeguata, L.M. sarà in grado di moltiplicarsi negli epatociti e nei macrofagi ed arrivare, tramite il flusso sistemico, fino al sistema nervoso centrale (attraversando la barriera ematoencefalica) o al feto (attraversando la placenta).
12 - Zoonosi Listeriosi - Malattia a trasmissione prevalentemente alimentare - Incubazione: da 2 giorni a 3 mesi (media: 1 mese) - La listeriosi può manifestarsi come: batteriemia, sepsi infezione del sistema nervoso centrale infezione materno-fetale che può portare a : aborto spontaneo nascita pretermine infezione del neonato - Raramente è causa di gastroenterite - Tasso di letalità: 20%; maggiore vs Salmonella e Cl. botulinum: 25-50% - Tasso stimato di portatore sano intestinale: tra 1 e 15%
13 Gruppi a rischio Soggetti immunodepressi: Donne in gravidanza (20-30% dei casi) Neonati Anziani Pazienti affetti da AIDS, neoplasie, cirrosi, malattie autoimmuni, splenomegalia, alcolismo, ecc. Pazienti in dialisi, in terapia prolungata con corticosteroidi 40-70% dei casi Pazienti trapiantati (specie rene)
14 Listeriosi umana Malattia a veicolo prevalentemente alimentare che può decorrere in forma lieve e autolimitante (forme enteriche) o in forme gravi, talvolta letali (forme extraintestinali).
15 Incremento dei casi di Listeriosi in Europa Il numero dei casi in Europa è aumentato da 910 casi nel 2001 a 1645 casi nel 2009
16 Incidenza Listeriosi neonatale 8,6-17,4 casi ogni nati (USA) 1-1,3 ogni nati (Europa) Incidenza infezione GBS ogni nati (USA) ogni nati (GB) 270 ogni nati (Italia, Emilia Romagna)
17 Alimenti coinvolti LATTE E DERIVATI CARNE E DERIVATI PRODOTTI ITTICI READY TO EAT VEGETALI
18 Quasi tutti i casi di infezione da L.M. nell uomo sono acquisiti tramite l ingestione di cibo contaminato Latte e derivati non adeguatamente pastorizzati (formaggi a pasta molle) Verdure mal lavate Carne e pesce mal cotti Coltelli e utensili da cucina mal lavati Conservazione non separata di cibi crudi, cotti e precotti
19 Carica infettante Carica infettante non nota: CONSIDERATA PERICOLOSA LA PRESENZA di >10 6 UFC/g negli individui sani, 10 3 UFC/g nei soggetti a rischio (EFSA report 2006)
20 Tante occasioni per infettarsi ma non sempre per ammalarsi!
21 1/3 dei casi di listeriosi umana sono rappresentati dalla forma neonatale (incidenza probabilmente sottostimata poiché non si considera il tasso di abortività causato da L.M.) 2/3 dei casi si manifestano nell adulto immunodepresso o affetto da patologie croniche (Dati USA) Ruolo del sistema immunitario nella infezione da L.M.
22 Studio 2008: dati non pubblicati 34 neonati sani + relative madri Enzyme Linked Fluorescent Assay (ELFA), emocoltura, tamponi di superficie (solo per i neonati) 30/34 neonati (88%) ELFA POS, emocoltura e tamponi NEG 32/34 madri (94%) ELFA POS, emocoltura NEG N.B. i neonati ELFA pos figli delle madri con test pos 22 neonati patologici + 5 madri ELFA test, emocoltura, tamponi di superficie (solo per i neonati) 17/22 neonati (77%) ELFA POS, emocoltura e tamponi NEG 5 madri ELFA POS, emocoltura NEG Hanno collaborato: ISS - TIN Policlinico Umberto I Roma Neonatologia Ospedale di Colleferro
23 ne consegue che: Quasi tutte le madri vengono a contatto con L.M. durante la gravidanza Se le madri sono antigene-positive, gli antigeni passano nel sangue fetale e sono rintracciabili nel neonato Nonostante il contatto materno fetale, esistono validi meccanismi di protezione contro la malattia acuta (emocoltura negativa)
24 Nell adulto immunocompetente La porta d ingresso è l intestino Entro qualche minuto dall ingestione LM è trasportata al fegato Nel fegato dapprima attivazione immunità innata seguita, dopo 3-4 gg, dalla risposta immune specifica di tipo cellulo-mediata CONTROLLO DELL INFEZIONE: NO MALATTIA!
25 SINTOMATOLOGIA nell adulto SINDROME GASTROENTERICA FEBBRILE P.I.: 20-24h. Vomito, diarrea, nausea, crampi addominali, febbre SINDROMI EXTRAINTESTINALI P.I.: 20-30gg. Meningoencefalite (55-70% dei casi), setticemia, endocardite, infezioni focali (cellulite, congiuntivite, ecc.)
26 LISTERIOSI IN GRAVIDANZA E volte più frequente in gravidanza rispetto alla popolazione generale (12/ vs 0,7-1/ ). Si verifica principalmente nel 3 trimestre di gravidanza. La prevalenza della listeriosi perinatale varia da 8,6 a 17,4/ nati vivi. Si presenta per lo più con una sintomatologia simil influenzale (febbre, cefalea, dolori ossei e muscolari, vomito/diarrea) nei 2/3 dei casi. In 1/3 dei casi può essere asintomatica. Può causare aborto spontaneo (10-20%) o nato morto (11%), parto prematuro (50%) o infezione del feto.
27 SINTOMATOLOGIA nella gestante Assente o caratterizzata da una sindrome influenzale (febbre, cefalea, mialgia) o da una gastroenterite (diarrea, dolori addominali). Qualsiasi gestante che presenti questi sintomi va indagata con emocoltura nella fase acuta della malattia (fase batteriemica). Altre situazioni come la corionamnionite o i tamponi positivi per LM vanno considerate situazioni ad alto rischio per il neonato. Se emocoltura pos Ampicillina ev e Amminoglicoside im/ev (in caso di amnionite); Amoxicillina per os ( se esclusa amnionite) per 2 settimane Trattamento antibiotico antenatale efficace nel ridurre le infezioni neonatali
28 CDC, 2012
29 Modalità di infezione nel feto e nel neonato Via transplacentare corionamnionite Ingestione-inalazione di liquido amniotico infetto Attraverso il canale del parto infetto (localizzazione asintomatica nelle vie genitali) Trasmissione orizzontale Epidemie nosocomiali
30 LISTERIOSI NEONATALE La prognosi del neonato la cui madre ha contratto la listeriosi è comunque grave. L infezione fetale nel 90% dei casi di infezione materna. Il tasso di mortalità è piuttosto elevato (20-30%). La malattia si manifesta sia sotto forma di sepsi sia di polmonite e/o meningite. In caso di sopravvivenza, il neonato ha un elevato rischio di sequele neurologiche a lungo termine (idrocefalo, ritardi motori) (12%) Esistono 2 forme di malattia nel neonato: early onset e late onset.
31 EARLY ONSET Rappresenta il 45-70% di listeriosi neonatale. I sintomi compaiono in genere entro le prime ore dalla nascita (< 7 gdv). La madre ha presentato sintomatologia simil-influenzale. E più frequente la nascita pretermine. La trasmissione è transplacentare. Liquido amniotico e meconio appaiono scuri, neonato appare malato. La presentazione clinica è in genere caratterizzata da sepsi (81-88%), RDS (38%), meningite (24%), casi sporadici di granulomatosi infantisettica. Elemento clinico di sospetto: porpora cutanea miliariforme disseminata. Ha una mortalità del 15-50%.
32 LATE ONSET Comunemente dovuta al sierotipo 4b. Si manifesta in genere da 7 giorni a 2 o più settimane dal parto. Neonati a termine. La madre è generalmente asintomatica. Via di trasmissione non è nota; probabile attraverso il canale del parto. E caratterizzata per lo più da meningite (67-93%) o sepsi (17-95%). Ha una mortalità del 10-20%.
33 Manifestazioni cliniche listeriosi neonatale Early onset Late onset Esordio 1-2 gdv (< 7 gg) 7-14 gg Mortalità 15-50% 10-20% Prematurità + - Sepsi 81-88% 17-95% Sindrome respiratoria 38% 10-17% Meningite 24% 67-93% Emocoltura positiva 75% 20% Sintomatologia materna + -
34 Granulomatosi Infantiseptica Per lo più conseguente a infezione transplacentare. Il neo. in genere muore entro poche ore o pochi giorni dal parto per insufficienza respiratoria o circolatoria. Sindrome caratterizzata da ascessi disseminati o formazioni granulomatose (listeriomi) causati da una disseminazione settica della L.M. negli organi interni (fegato, milza, polmoni, reni, cervello) e a livello mucocutaneo (congiuntiviti, lesioni cutanee sotto forma di papule).
35 Alcuni quadri di listeriosi Prof. V.Voloshyn
36 Meningite E una infiammazione acuta delle meningi, prevalentemente aracnoide e pia madre, ossia delle membrane che avvolgono il cervello ed il midollo spinale. L infiammazione interessa anche il liquor cerebrospinale, il liquido che scorre fra le meningi. L eziologia è frequentemente infettiva, ma può essere anche chimica o neoplastica.
37
38 Liquor in corso di Meningite Liquor torbido: aumento cellule > 1000 (leucociti polimorfonucleati) netto incremento proteine riduzione glucosio < 40 mg/dl Liquor limpido: Bassa conta cellule < 1000 (predominanti mononucleati) modesto incremento proteine glucosio non consumato nelle forme virali
39 Valori normali del liquor nel neonato Globuli bianchi: 0-7 GB/mm 3 (0% PMNs) Glucosio: mg/dl (> 50% del glucosio ematico) Proteine: 5-40 mg/dl
40 Eziologia Meningiti a liquor limpido Virus Coxsackie Echovirus Virus della parotite Morbillo Herpesvirus Altri ( Virus coriomeningite linfocitiaria, HIV, Influenza, Arbovirus) Rickettsiae Batteri Micobatteri Leptospire Brucelle Funghi: Criptococco, histoplasma Larve di elminti : trichinella
41 Eziologia Meningiti a liquor torbido - Batteri Pneumococco (Streptococcus pneumoniae) Meningococco (Neisseria meningitidis) Haemophilus influenzae sierotipo b (HIB) Streptococco di gruppo B Listeria Monocitogenes Enterococchi Staphilococchi Klebsiella pneumoniae - Funghi - Candida - Protozoi
42 Epidemiologia casi/1000 nati vivi Eziologia Group B Streptococcus Escherichia coli Listeria monocytogenes Incidenza essenzialmente invariata negli ultimi 20 anni
43 Incidenza delle sequele In un campione prospettico di oltre 1500 neonati sopravvissuti all età di 5 anni, la prevalenza di disabilità neuromotorie è risultata: Paralisi cerebrali 8.1%, Deficit di apprendimento 7.5%, Convulsioni 7.3%, Disturbi dell udito 25.8% (Bedford, 2001)
44 I sintomi della meningite Esordio brusco con febbre, cefalea intensa, rigidità nucale, nausea, spesso vomito, irritabilità o sonnolenza. Nel neonato sintomi più sfumati, tipica la fontanella bombata. Possono essere presenti ipertono in flessione, convulsioni (più comuni nelle meningiti da Listeria che in quelle batteriche da altri germi).
45 Fontanella bombata
46
47 Eziologia in relazione all età Gruppo di pazienti immunocompetenti Età < 3 mesi Età 3 mesi 18 anni Età anni Età > 50 anni Patogeni Streptococcus agalactiae Escherichia coli Listeria monocytogenes Neisseria meningitidis Streptococcus pneumoniae Haemophylus influenzae Neisseria meningitidis Streptococcus pneumoniae Streptococcus pneumoniae Listeria monocytogenes Bacilli gram negativi
48 Forme particolari di meningite Gruppo di pazienti Immunodepressi Trauma cranico Intervento neurochirurgico Patogeni Listeria monocytogenes Bacilli gram negativi Funghi Stafilococchi Streptococcus pneumoniae Bacilli gram negativi
49 Diagnosi differenziale Sepsi o meningite Sindrome respiratoria Infezione GBS Infezione Gram Negativi Colture sangue, liquor, tamponi di superficie Infezione GBS Malattia membrane ialine S. da aspirazione di meconio* Pneumotorace* Pneumomediastino* Colture, Rx torace
50 Strumenti diagnostici Esami colturali emocoltura, liquorcoltura, urinocoltura, meconio, tamponi di superficie (ombelicale, rettale, auricolare, nasale, faringeo), BAL (se intubato) Identificazione specie, caratterizzazione sierologica e indagini molecolari Esami strumentali ricerca delle lesioni d organo con fundus oculi, studio ecografico di addome, reni, cervello e cuore, RMN in caso di coinvolgimento del parenchima cerebrale
51 Diagnosi La colorazione di Gram del liquor è negativa in 2/3 dei casi di meningite/ meningoencefalite La colorazione di Gram del liquor può essere fuorviante in molti dei restanti casi (spesso interpretati come gram(+) diplococchi, Difteroidi) Esame del liquor Linfociti >25% Aumento delle proteine Ridotta glicorrachia prognosi peggiore
52 Terapia Early onset <2 kg: Ampicillina 100 mg/kg/die in 2 dosi + Gentamicina 5 mg/kg/die in 2 dosi >2 kg: Ampicillina 150 mg/kg/die in 3 dosi + Gentamicina 5 mg/kg/die in 2 dosi Durata terapia gg. Late onset <2 kg: Ampicillina 150 mg/kg/die in 2 dosi + Gentamicina 7,5 mg/kg/die in 3 dosi >2 kg: Ampicillina 200 mg/kg/die in 3 dosi + Gentamicina 7,5 mg/kg/die in 3 dosi Durata terapia gg.
53 Terapia Altre scelte (rare nel neonato): Imipenem e meropenem hanno in vitro un eccellente attività contro Listeria Vancomicina è un alternativa, ma sono stati registrati fallimenti Eritromicina e Tetracicline hanno in vitro attività contro Listeria, ma non sono raccomandate Cefalosporine sono inattive in vitro e inefficaci clinicamente
54 Durata della terapia La durata ottimale della terapia antibiotica non è nota 2 settimane potrebbero essere sufficienti in caso di batteriemia in pz immunocompetenti Almeno da 2 a 3 settimane in caso di meningite da listeria in pz immunocompromessi La risposta alla terapia è monitorata mediante emo e liquorcoltura Il trattamento va proseguito fino a negativizzazione del liquor e RMN encefalo normale I pazienti devono essere monitorizzati per eventuali ricadute
55 Prognosi Una diagnosi precoce e l inizio di una terapia appropriata sono fondamentali 100% è il tasso di mortalità nei pazienti non trattati Il tasso di mortalità della meningoencefalite da L. è tra i più alti tra tutte le cause di meningite La mortalità è più alta tra i pazienti immunocompromessi e tra quelli con convulsioni Oltra il 60% dei sopravvissuti ha sequele neurologiche persistenti
56 lavare accuratamente le mani prima dei pasti; e quando si cucina sanificare i frigoriferi; Raccomandazioni - 1 pulire accuratamente utensili e piani di lavoro consumare solo latte pastorizzato; lavare molto bene frutta e verdure; evitare il consumo di carne cruda o poco cotta; astenersi dal mangiare formaggi a pasta molle; controllare la data di scadenza;
57 Raccomandazioni - 2 conservare gli alimenti coprendoli con una pellicola o in un contenitore, sistemare gli alimenti cotti e crudi in ripiani separati del frigorifero; consumare gli alimenti rapidamente una volta aperti. Evitare la prolungata refrigerazione specie dei prodotti fatti in casa (non più di3 giorni). Riscaldare gli avanzi; se possibile, refrigerare o congelare le pietanze entro 2 ore dalla preparazione; per scongelare gli alimenti, metterli in frigorifero o utilizzare il forno a microonde (ma mai a temperatura ambiente).
58 Conclusioni A causa della gravità della malattia e dei possibili gravi esiti è necessario: Maggiore controllo epidemiologico durante la gravidanza (tasso di abortività?) I neonati con sospetta infezione da LM devono essere gestiti in TIN e necessitano di follow-up prolungato
Listeriosi neonatale. Dott.ssa Matteucci/ Dott.ssa Ilaria Stolfi
Listeriosi neonatale Dott.ssa Matteucci/ Dott.ssa Ilaria Stolfi Alcuni cenni storici 1924 Australia Murray descrive per la prima volta un germe ancora sconosciuto, che lui chiama Bacterium monocytogenes
DettagliListeria monocytogenes
Listeria monocytogenes Coccobacilli Gram+ Asporigeno Aerobio, Anaerobio facoltativo Comprende 6 specie, di cui solo 2 sono patogene per l uomo la monocytogenes e la L.ivanovi. Diametro di 0,4-0,5-2 micron
DettagliTutti i casi di malattia invasiva batterica segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL
La segnalazione Tutti i casi di malattia invasiva batterica: meningiti, sepsi, altre forme invasive batteriche sono eventi oggetto di segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità
DettagliListeria Test Rapido REF ODZ-188
Listeria Test Rapido REF ODZ-188 Contenuto Introduzione Malattia Trasmissione Controllo e Prevenzione Malattie Emergenti a Trasmissione Alimentare Comportamento per alimenti più sicuri Listeria Test: perchè?
DettagliMeningiti batteriche
Meningiti batteriche Meningite Infiammazione acuta delle meningi, che interessa anche il liquor cerebro spinale se di origine infettiva:! Liquor limpido meningite asettica (virus, poche specie batteriche)!
DettagliLe meningiti batteriche: aspetti microbiologici, immunologici ed epidemiologici Quadri clinici e fattori prognostici in corso di meningite batterica
Le meningiti batteriche: aspetti microbiologici, immunologici ed epidemiologici Quadri clinici e fattori prognostici in corso di meningite batterica G. Bartolozzi ISS - Roma 4-5 luglio 2005 Agenti delle
DettagliGenere Yersinia. dolore addominale oro-fecale gastroenterite. Y.pseudotuberculosis PATOLOGIA TRASMISSIONE
Genere Yersinia i SPECIE PATOLOGIA TRASMISSIONE Y.pestis Peste zoonotica Y.enterocolitica Y.pseudotuberculosis adeno-mesenterite dolore addominale oro-fecale gastroenterite febbre Genere Yersinia Contaminazione
DettagliMALATTIE INVASIVE BATTERICHE (MIB) Bologna, 16 dicembre 2014
MALATTIE INVASIVE BATTERICHE (MIB) Bologna, 16 dicembre 2014 MALATTIE INVASIVE BATTERICHE (MIB) L aggiornamento del sistema di sorveglianza regionale delle malattie invasive batteriche (MIB) (Circolare
DettagliDati epidemiologici e microbiologici di ceppi clinici isolati in Italia dal 2010 al 2015 trasmessi al The European Surveillance System (TESSy)
Dati epidemiologici e microbiologici di ceppi clinici isolati in Italia dal 2010 al 2015 trasmessi al The European Surveillance System (TESSy) Antonietta Gattuso Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria
DettagliMalattie causate da batteri patogeni
Malattie causate da batteri patogeni Salmonellosi Le salmonelle comprendono nel loro insieme più di 1800 specie diverse di bacilli. Ricordiamo le salmonelle patogene, responsabili della febbre tifoide
DettagliSorveglianza della Listeriosi umana in Italia
Sorveglianza della Listeriosi umana in Italia 2002-2016 Antonietta Gattuso Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria Istituto Superiore di Sanità Giornata di Studio
DettagliMalattie trasmesse da alimenti contaminati. Sicurezza Alimentare
Malattie trasmesse da alimenti contaminati Sicurezza Alimentare Spore batteriche In condizioni ambientali sfavorevoli alcuni batteri (sporigeni) danno origine a speciali forme di resistenza (spore). Quando
DettagliBatteri Virus Parassiti Agenti non convenzionalii
Le Zoonosi alimentari Che cosa è una zoonosi? ZOONOSI: malattia che si trasmette dagli animali all uomo Come si trasmettono le zoonosi all uomo? Per contatto diretto Per contatto indiretto Secreti e escreti
DettagliMALATTIA MENINGOCOCCICA
MALATTIA MENINGOCOCCICA Cosa è? La malattia meningococcica è caratterizzata da una serie di gravi manifestazioni cliniche invasive quali: meningite (infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello
DettagliMalattia Meningococcica
Malattia Meningococcica 4 Gennaio 2017 Cosa è? La malattia meningococcica è caratterizzata da una serie di gravi manifestazioni cliniche invasive quali: meningite (infiammazione delle membrane che avvolgono
DettagliLe intossicazioni alimentari
Le intossicazioni alimentari Porte Aperte 22 novembre 2014 DI COSA PARLIAMO OGGI EFSA Intossicazioni & tossinfezioni alimentari Esempi Prevenzione 2 AMBITI DI COMPETENZA DELL EFSA Salute delle piante Protezione
DettagliIL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia e Virologia U Città della Salute e della Scienza di Torino
IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia e Virologia U Città della Salute e della Scienza di Torino Roma 27 novembre 2014 Sorveglianza delle malattie batteriche
Dettaglimeningite - virali - batteriche
meningite Le meningi sono le membrane che rivestono il sistema nervoso centrale SNC, proteggendo encefalo e midollo spinale. Encefalo e midollo spinale hanno consistenza soffice e gelatinosa, sono protetti
DettagliOrdinanza del DFI sulla dichiarazione di osservazioni relative alle malattie trasmissibili dell essere umano
Ordinanza del DFI sulla di osservazioni relative alle malattie trasmissibili dell essere umano Modifica del 10 novembre 2017 Il Dipartimento federale dell interno (DFI) ordina: I Gli allegati 1 4 dell
DettagliIl controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003
Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003 Nelle tabelle seguenti sono riassunti gli esiti delle analisi effettuate sui campioni di alimenti di origine animale
Dettagli1 a prova TAMPONE FARINGEO. - Faringite in pz di 30 anni - Streptococchi beta emolitici A, C, G. Ricerca di. Esame microscopico diretto
PROVA PRATICA 1 a prova TAMPONE FARINGEO - Faringite in pz di 30 anni - Ricerca di Streptococchi beta emolitici A, C, G Esame microscopico diretto NO Esame colturale Terreni di coltura SI Agar sangue CNA
DettagliMalattie a trasmissione alimentare: la
dimensionepulito.it Malattie a trasmissione alimentare: la listeriosi Federica Tavassi Può avere conseguenze gravissime, con esiti anche infausti. Si previene con una accurata igiene sia degli alimenti,
DettagliENTEROBACTER SAKAZAKII (Cronobacter spp)
ENTEROBACTER SAKAZAKII (Cronobacter spp) CRONOBACTER spp (già Enterobacter sakazakii) Nel 2008 Creazione del nuovo genere Cronobacter spp (prima genere Enterobacter) -bacillo Gram negativo appartenente
DettagliLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI
LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 OMS : 10 punti alla base della prevenzione delle malattie trasmesse dagli alimenti: 1. Scegliere i prodotti che abbiano subito trattamenti idonei ad assicurarne l innocuità
DettagliLa solita temuta Meningite. I casi nella provincia di Treviso
La solita temuta Meningite La meningite fa molta paura anche a causa di una errata informazione. L emotività, dovuta alla rapidità e alla violenza di questa patologia, impedisce di raccogliere quelle che
DettagliCoxiellosi o Febbre Q
Coxiellosi o Febbre Q Descritta per la prima volta in Australia nel 1936 in addetti alla macellazione. Impatto È una zoonosi: causa una malattia simil-influenzale, polmonite, epatite granulomatosa, aborto
DettagliHaemophilus spp. Crescono su agar cioccolato e non su agar-sangue perché necessitano di: Fattore X (gruppo eme) e/o Fattore V (NAD)
Crescono su agar cioccolato e non su agar-sangue perché necessitano di: Fattore X (gruppo eme) e/o Fattore V (NAD) Haemophilus spp coccobacilli Gram negativi pleomorfi diametro di 0.2-2.0 micron asporigeni
DettagliTRICHINELLOSI nell uomo
TRICHINELLOSI nell uomo In passato, era considerato soprattutto il SUINO (ciclo urbano), poi il CINGHIALE e la VOLPE (ciclo silvestre). I roditori (ratti, topi ) animali carnivori e cannibali erano considerati
DettagliProblematiche Emergenti e Riemergenti
Società Medico Chirurgica di Ferrara 18 Marzo 2017 Infettivologia : una disciplina in evoluzione Prospettive future Marco Libanore Unità Operativa Complessa Malattie Infettive Azienda Ospedaliera Universitaria
DettagliCos'è e come affrontarla?
Meningite Cos'è e come affrontarla? L'obiettivo di questo opuscolo è di fornire informazioni semplici ai cittadini su alcune malattie infettive, su come prevenirle o su cosa fare per evitare il contagio.
DettagliPrevenire la MENINGITE si può!
TUTELIAMO LA NOSTRA SALUTE CON LE VACCINAZIONI: IMPARIAMO A CONOSCERLE Attività e approfondimenti per i bambini, gli adolescenti e i genitori. Prevenire la MENINGITE si può! CITTÀ Università dei BAMBINI
DettagliLE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica. ERUCON - ERUditio et CONsultum
LE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica INTOSSICAZIONI ALIMENTARI consumo di alimenti contenenti tossine prodotte da microrganismi che si sono moltiplicati nell alimento precedentemente al suo consumo
DettagliListeria monocytogenes e Igiene degli Alimenti. Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria Padova
Listeria monocytogenes e Igiene degli Alimenti Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria Padova 1924 Australia Murray descrive per la prima volta un germe
DettagliDOMANDE E RISPOSTE SULLA MENINGITE E SUL VACCINO ANTIMENINGOCOCCICO
DOMANDE E RISPOSTE SULLA MENINGITE E SUL VACCINO ANTIMENINGOCOCCICO 1. Che cos'è la meningite? La parola "meningite" significa "infiammazione" delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale
DettagliEpidemiologia delle malattie pneumococciche in Toscana
Epidemiologia delle malattie pneumococciche in Toscana Francesco Innocenti Osservatorio di epidemiologia ARS Toscana Prevenzione e terapia delle patologie da pneumococco nell area nord ovest toscana Auditorium
DettagliMeningiti batteriche e virali: clinica e differenze, rischi per gli operatori, vaccinarsi si o no dati statistici
Milano 03/12/2017 Meningiti batteriche e virali: clinica e differenze, rischi per gli operatori, vaccinarsi si o no dati statistici Marino Faccini Dipartimento Igiene e Prevenzione Sanitaria È un'infiammazione
DettagliBambina di 4 anni: da due giorni febbre, dolori addominali con vomito, scarsa tosse e mal di testa.
Bambina di 4 anni: da due giorni febbre, dolori addominali con vomito, scarsa tosse e mal di testa. Due giorni prima un pediatra aveva prescritto amoxicillina per una presunta infezione respiratoria. La
DettagliInquadramento clinico della malattia da Legionella pneumophila. Roberto Stellini Malattie Infettive ASST Spedali Civili di Brescia
Inquadramento clinico della malattia da Legionella pneumophila Roberto Stellini Malattie Infettive ASST Spedali Civili di Brescia La legionella è un batterio intracellulare Gram-negativo aerobio Identificate
DettagliAZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO. Il protocollo vaccinale per la malattia invasiva da Streptococcus pneumoniae
AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO Il protocollo vaccinale per la malattia invasiva da Streptococcus pneumoniae A cura del C.I.O. (C. Bonada, P.Pellegrino, G. Raineri) giugno 2015 Condizioni
DettagliOLYMPIC WATCH Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici
Report del 13 marzo 2006 OLYMPIC WATCH Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza nel giorno 12 marzo 2006 Ogni giorno alla valutazione
DettagliInfezioni ospedaliere (IO)
Infezioni ospedaliere (IO) Infezioni che non erano clinicamente manifeste né in incubazione al momento del ricovero. Le infezioni ospedaliere possono manifestarsi anche dopo la dimissione o essere presenti
DettagliLa neonatologia del bovino
Fisiologia neonatale Maturazione polmonare Fondamentale azione surfactante Ruolo del momento della nascita (90/95% della gravidanza) Fisiologia neonatale Azione del cortisolo fetale Induzione maturazione
DettagliIntossicazione alimentare
Intossicazione alimentare Le prime osservazioni sui disturbi legati all ingestione del cibo sono antiche.già nel corso del II secolo a.c. i medici dell antica Grecia avevano descritto l esistenza di reazioni
DettagliGennaio-maggio 2008( fonte dati Epicentro)
LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 Epidemiologia Esistono oggi al mondo più di 250 tossinfezioni alimentari che si manifestano con differenti sintomi e sono causate da diversi agenti patogeni. Con il passare
DettagliTavola Rotonda: Esperienze regionali di sorveglianza e prevenzione. L Emilia-Romagna. Maria Grazia Pascucci Servizio Sanità Pubblica
Tavola Rotonda: Esperienze regionali di sorveglianza e prevenzione L Emilia-Romagna Maria Grazia Pascucci Servizio Sanità Pubblica Coperture vaccinali - Regione Emilia-Romagna 2007 2008 2009 2010 2011
DettagliDECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Allegato 1 DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA del 28 aprile 2008 Definizioni di caso ai fini della dichiarazione delle malattie trasmissibili alla rete di sorveglianza comunitaria Gazzetta ufficiale dell
DettagliMalattie di origine alimentare. Presentazione di Elisa Baricchi
Malattie di origine alimentare Presentazione di Elisa Baricchi Malattie di origine alimentare Con il termine di malattie di origine alimentare si intendono le malattie causate dall ingestione di cibi contaminati
DettagliGestione della gastroenterite: ruolo dell Osservazione Breve
Gestione della gastroenterite: ruolo dell Osservazione Breve XXI Congresso Nazionale Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Alberto Villani Annalisa Grandin UOC Pediatria Generale Dipartimento
DettagliSINDROMI DA IMMUNODEFICIENZA
www.fisiokinesiterapia.biz SINDROMI DA IMMUNODEFICIENZA Sindromi da immunodeficienza La causa più comune di deficienza immunitaria è la denutrizione Nei paesi sviluppati, le immunodeficienze possono essere
DettagliPolmoniti. Linee guida
Linee guida Raccomandazioni sviluppate in modo sistematico per assistere medici e pazienti nelle decisioni sulla gestione appropriata di specifiche condizioni cliniche (Institute of Medicine1992) (IDSA
DettagliLe infezioni in ambito neurologico. Il parere del neurologo Giampiero Grampa
Le infezioni in ambito neurologico Il parere del neurologo Giampiero Grampa La maggior parte delle problematiche infettive in campo neurologico è tempo dipendente: precocità di diagnosi, precocità di terapia
DettagliLE INFEZIONI: MODALITA ED ESITI
LE INFEZIONI: MODALITA ED ESITI LE INFEZIONI Lo sviluppo delle infezioni procede con le stesse tappe. 1. Contatto 2. Penetrazione 3. Colonizzazione 4. Effetto patogeno La patogenicità di un MO dipende
DettagliOpuscolo realizzato con il patrocinio del Comune di Padova
Veterinari di Padova con il patrocinio del Comune di Padova Lo scopo di questa brochure é quello di fornire informazioni corrette su una zoonosi importante, ma poco conosciuta Opuscolo realizzato con il
DettagliOLYMPIC WATCH Sorveglianza delle emergenze di salute pubblica
Bollettino del 21 febbraio 2006 OLYMPIC WATCH Sorveglianza delle emergenze di salute pubblica Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza nel giorno 20 febbraio 2006 Ogni giorno alla
DettagliMORBILLO, PAROTITE E ROSOLIA (MPR) SCHEDA INFORMATIVA PER PERSONALE INFERMIERISTICO E AUSILIARIO
MORBILLO, PAROTITE E ROSOLIA (MPR) SCHEDA INFORMATIVA PER PERSONALE INFERMIERISTICO E AUSILIARIO WHAT YOU NEED TO KNOW SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DAL MORBILLO, DALLA
DettagliFocolaio di listeriosi nell uomo nella Regione Marche: aspetti epidemiologici
Focolaio di listeriosi nell uomo nella Regione Marche: aspetti epidemiologici Anna Duranti Osservatorio Epidemiologico Veterinario Marche Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche Listeriosi
DettagliINFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI
INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,
DettagliForme particolari di polmoniti
Anno Accademico 2017-2018 Corso di Medicina Interna Polmoniti parte II Roberto Manfredini e-mail: roberto.manfredini@unife.it Forme particolari di polmoniti 1 LEGIONELLOSI Il termine LEGIONELLOSI comprende
DettagliLA MENINGITE Sintomi e diagnosi
LA MENINGITE La meningite è una infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva e può essere virale o batterica.
DettagliDECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Allegato 1 DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA del 28 aprile 2008 Definizioni di caso ai fini della dichiarazione delle malattie trasmissibili alla rete di sorveglianza comunitaria Gazzetta ufficiale dell
DettagliSistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA
Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA Il sistema di sorveglianza nazionale - dal 2005 D.M. del 14 ottobre 2004: a partire dal 1 gennaio 2005, l infezione
DettagliOrdinanza concernente le dichiarazioni di medici e laboratori
Ordinanza concernente le dichiarazioni di medici e laboratori Modifica del 19 giugno 2002 Il Dipartimento federale dell interno ordina: I Gli allegati 1-4 dell ordinanza del 13 gennaio 1999 1 concernente
DettagliLa sorveglianza delle Malattie Batteriche Invasive in Piemonte
La sorveglianza delle Malattie Batteriche Invasive in Piemonte Daniela Lombardi Torino, 15 maggio 2018 Sorveglianza nazionale delle malattie invasive da meningococco, pneumococco ed emofilo e delle meningiti
DettagliSCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA
SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA MINISTERO DELLA SALUTE Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale
DettagliJay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia
Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo la biologia Capitolo 11 Il sistema immunitario 3 1. Le tre linee di difesa contro i patogeni Il sistema immunitario protegge l organismo attraverso tre
DettagliPESTE SUINA AFRICANA. African Swine Fever. Peste suina africana. Peste suina africana
PESTE SUINA AFRICANA African Swine Fever Peste suina africana Grave malattia infettiva virale e contagiosa del suino domestico e selvatico trasmessa anche da zecche caratterizzata da febbre e coinvolgimento
DettagliL endocardite da Streptococcus bovis: associazione con epatopatia cronica e poliposi intestinale
L endocardite da Streptococcus bovis: associazione con epatopatia cronica e poliposi intestinale Tripodi MF, Fortunato R, Adinolfi LE, Durante Mangoni E, Ragone E, Ruggiero G, Utili R Cattedra di Medicina
DettagliIL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE
IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia e Virologia U Città della Salute e della Scienza di Torino Torino 15 maggio 2018 RISULTATI DI 13 ANNI DI ATTIVITÀ (2005-2017)
DettagliScreening per GBS: utilità e controversie Dott. Giuseppe Lo Monte
Screening per GBS: utilità e controversie Dott. Giuseppe Lo Monte Dpt. di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale Sezione di Ginecologia e Ostetricia Streptococcus agalactiae di gruppo B Batterio
DettagliMALATTIE PREVENIBILI DA VACCINO - REGIONE LAZIO ANNI
SERVIZIO REGIONALE PER L'EPIDEMIOLOGIA SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE MALATTIE PREVENIBILI DA VACCINO - REGIONE LAZIO ANNI 2005-2017 Disponibile su: www.inmi.it Contatti: seresmi@inmi.it
DettagliSicurezza alimentare
Sicurezza alimentare Sicurezza nella filiera alimentare Per garantire la sicurezza degli alimenti ai consumatori e salvaguardare il settore agroalimentare da crisi ricorrenti, l Unione Europea, e l Italia
DettagliMeningiti ed infezioni invasive da Pneumococco ed Haemophilus
Meningiti ed infezioni invasive da Pneumococco ed Haemophilus Dott. Giovanni Pinelli Medicina d Urgenza NOCSAE PRINCIPALI MANIFESTAZIONI PATOLOGICHE AD EZIOLOGIA PNEUMOCOCCICA Sinusite Otite media Otomastoidite
DettagliInfezioni del SNC e SNP Indagini diagnostiche: Liquor
Infezioni del SNC e SNP Indagini diagnostiche: Liquor Gianluigi Mancardi Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia,Genetica e Scienze Materno Infantili, Università di Genova e Ospedale
DettagliProtocollo IVU febbrili in età pediatrica. Premessa: l infezione urinaria con febbre è da considerare sempre una pielonefrite.
Protocollo IVU febbrili in età pediatrica. Premessa: l infezione urinaria con febbre è da considerare sempre una pielonefrite. 1) Quando, nei primi tre anni di vita, bisogna sospettare un IVU e quindi
DettagliDIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI
DIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI Modalità di attivazione di un percorso Definizione di quale percorso utilizzare Iter diagnostico e microrganismi da considerare Procedure da adottare Valutazione clinicoanamnestica
DettagliSistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita
Sistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita Bianca Maria Borrini Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della Rosolia congenita. Corso ROSOLIA CONGENITA
DettagliRicci Lidia. Laboratorio Microbiologia A.O S. M. Nuova, Reggio Emilia
Ricci Lidia Laboratorio Microbiologia A.O S. M. Nuova, Reggio Emilia PATOGENESI DELLA MENINGITE BATTERICA Agente Patogeno RESISTENZA A Fagocitosi dei leucociti polimorfonucleati Fagocitosi dalle cellule
DettagliLE VACCINAZIONI DEL CAVALLO
LE CONOSCENZE VETERINARIE ARRICCHISCONO L ALLEANZA RELAZIONALE UOMO-ANIMALE VERONA, FIERCAVALLI 6 Novembre 2015 LE VACCINAZIONI DEL CAVALLO Marco Martini Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e
DettagliRischi microbiologici
Fai attenzione a come mangi. Per te e per il tuo bambino. Rischi microbiologici Scopri quali sono i principali microrganismi che possono contaminare il cibo e in quali alimenti li puoi trovare, per mangiare
DettagliLe patologie abortive
Le patologie abortive nei caprini e negli ovini: Generalità 60-70% degli aborti dei piccoli ruminanti sono infettivi L eziologia è più spesso batterica o parassitaria raramente virale Principali aborti
Dettaglivaccini contro le Meningiti da:
Venerdì 25 settembre 2015 Come è noto oggi abbiamo a disposizione vaccini contro le Meningiti da: - l Hib, - Meningococco di sierogruppo A, C, Y,W135 - Meningococco tipo B - Pneumococco con 10-13-23 sierogruppi
DettagliOrdinanza del DFI concernente le dichiarazioni di medici e laboratori 1
Ordinanza del DFI concernente le dichiarazioni di medici e laboratori 1 del 13 gennaio 1999 (Stato 30 dicembre 2003) Il Dipartimento federale dell interno, visto l articolo 3 capoverso 3 dell ordinanza
DettagliMeningite. Informazioni art. 36 Dlgs. 81/2008. Cos'è e come affrontarla?
STUDIO TECNICO DI GESTIONE INTEGRALE DELLA SICUREZZA NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO RSPP DOTT. GIUSEPPE BENNARDO VIA LAGO PERGUSA 7/L2 AGRIGENTO TEL.0922437381 CELL.3663289250 Informazioni art. 36
DettagliOrdinanza concernente le dichiarazioni di medici e laboratori
Ordinanza concernente le dichiarazioni di medici e laboratori del 13 gennaio 1999 (Stato 28 dicembre 2001) Il Dipartimento federale dell interno, visto l articolo 3 capoverso 3 dell ordinanza del 13 gennaio
DettagliInformativa in base all art. 43, comma 1, Nr. 1 della Legge sulla protezione dalle infezioni (Abbr. ted. IfSG)
Timbro dell Ufficio sanitario Informativa in base all art. 43, comma 1, Nr. 1 della Legge sulla protezione dalle infezioni (Abbr. ted. IfSG) Informazioni sanitarie per la manipolazione degli alimenti Le
DettagliI rischi in piscina:dalle infezioni all incidente in vasca.
I rischi in piscina:dalle infezioni all incidente in vasca. Seminari regionali per gestori di piscine 2007 Garda 13/04, Jesolo 03/05, Caorle 10/05, Chioggia 22/06 Giacomo Marchese Azienda Ulss 12 - Servizio
DettagliMateriale del sito http://www.lezionidimedicina.altervista.org/ ARTRITI INFETTIVE
ARTRITI INFETTIVE PATOGENESI L artrite settica può insorgere per diverse vie: 1. per via ematica = nell eroinomane, nel paziente con catetere a permanenza o con endocardite 2. per inoculazione diretta
DettagliIL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia AOU San Giovanni Battista di Torino
Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni Battista di Torino IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia AOU San Giovanni Battista di Torino Workshop Sorveglianza
DettagliMinistero della Salute
0008252-13/03/2017-DGPRE-DGPRE-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA
DettagliVaccinazione contro la meningite e la malattia da meningococco B Prevenire è proteggere. Contro la meningite meglio giocare d anticipo
PROMOZIONE della SALUTE Vaccinazione contro la meningite e la malattia da meningococco B Prevenire è proteggere. Contro la meningite meglio giocare d anticipo PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Cari genitori,
DettagliListeria monocytogenes e Listeria spp., biologia, ecologia e rischi per la salute umana
Langhirano, 09 Aprile 2014 Listeria monocytogenes e Listeria spp., biologia, ecologia e rischi per la salute umana Giuseppe Merialdi DVM, PhD IZSLER-Bologna Listeria: a foodborne pathogen that knows how
DettagliSorveglianza delle MIB: attività del laboratorio di riferimento nazionale per Haemophilus influenzae MARINA CERQUETTI
Torino, 16-17 Febbraio 2016 Sorveglianza delle MIB: attività del laboratorio di riferimento nazionale per Haemophilus influenzae MARINA CERQUETTI Marina Cerquetti Dipartimento di Malattie Infettive, Istituto
DettagliListeriosi in gravidanza e neonatale: indagini epidemiologiche, di laboratorio, criticità e riflessioni
Listeriosi in gravidanza e neonatale: indagini epidemiologiche, di laboratorio, criticità e riflessioni I Laboratori Nazionali di Riferimento Campylobacter e Listeria monocytogenes Teramo, 15 16 dicembre
DettagliMENINGITE TRA ALLARMISMI E VERITA. Paolo Bonfanti S.C. Malattie Infettive Ospedale «A.Manzoni» Lecco
MENINGITE TRA ALLARMISMI E VERITA Paolo Bonfanti S.C. Malattie Infettive Ospedale «A.Manzoni» Lecco M E N I N G I T E : D I C H E C O S A S I T R A T T A? 27 Struttura delle meningi Il liquor o liquido
DettagliInterazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite.
Infezione Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite. Malattia Infettiva È l espressione clinica dell infezione.
DettagliCASO CLINICO. Tutto per un calcolo. R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada
CASO CLINICO Tutto per un calcolo R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada - G.F. Uomo di 47 aa - In anamnesi: storia di poliposi nasale e nefrolitiasi per cui nel 2001
Dettagli... DIAGNOSI MICROBIOLOGICA delle INFEZIONII. Oliviero E. Varnier
... DIAGNOSI MICROBIOLOGICA delle INFEZIONII I Oliviero E. Varnier. più di 100 virus sono noti per causare encefaliti acute nell uomo... 2016 Sezione di Microbiologia Dipartimento di Scienze Chirurgiche
DettagliLe vaccinazioni per l infanzia. Le malattie evitabili grazie alle vaccinazioni
Regione Friuli Venezia Giulia Dipartimenti di Prevenzione Servizi Vaccinali Le vaccinazioni per l infanzia I vaccini sono il mezzo più efficace per proteggere i bambini contro le malattie infettive e le
DettagliMICROBIOLOGIA. BATTERI = organismi procarioti. PROTOZOI = organismi eucarioti. MICETI = organismi eucarioti. VIRUS = parassiti endocellulari obbligati
MICROBIOLOGIA BATTERI = organismi procarioti PROTOZOI = organismi eucarioti MICETI = organismi eucarioti VIRUS = parassiti endocellulari obbligati PATOGENICITA : INFEZIONE E MALATTIA Sterilità è la condizione
Dettagli