Sistemi informativi per l integrazione delle conoscenze a supporto del progetto Valle del fiume Po: alcune linee di indirizzo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sistemi informativi per l integrazione delle conoscenze a supporto del progetto Valle del fiume Po: alcune linee di indirizzo"

Transcript

1 IEFE Istituto di Economia e Politica dell Energia e dell Ambiente L analisi economica a supporto della gestione integrata delle risorse idriche e della soluzione partecipata dei conflitti. L esperienza del bacino del Po Sistemi informativi per l integrazione delle conoscenze a supporto del progetto Valle del fiume Po: alcune linee di indirizzo Università Commerciale Luigi Bocconi Milano 24 ottobre 2008

2 l ipotesi di lavoro - 1 Coinvolgimento nella realizzazione del progetto: - aumento delle conoscenze e delle consapevolezze - spazio di pratica della transdisciplinarietà e di sperimentazione di decisioni partecipate Non solo spazio specifico di sistemi informativi / geomatiche, ma anche ipotesi di approccio complessivo Presentazione di alcuni elementi di valutazione e di indirizzo: - rilettura e ri-orientamento dello spazio informativo - fase di valutazione per adeguare politiche, pratiche e strumenti

3 l ipotesi di lavoro - 2 Comunque ci sarà coinvolgimento: - rischio di perpetuare l uso non riflessivo di strumenti informativi - consapevolezza che rilevo - disponibilità uso di dati riflette, a volte determina, anche una parte degli assetti sociali - organizzativi Oltre che alle esigenze / scelte progettuali (più avanti accennate), ci si può riferire ad alcune tendenze generali: -nuove opportunità della rete - sviluppo webgis, earth viewer, - culture dell accesso e software free - in campo geomatico sono state proposte esperienze partecipate (carte partecipate, ppgis)

4 Sistemi informativi: approcci e criticità

5 Autorità di bacino del fiume Po e sistemi informativi Prevalenza di tecnologie e applicazioni geomatiche Ambiti di intervento - acquisizione, produzione e uso di dati, in larga parte georiferiti - produzione elaborati di pianificazione - sistema informativo del bacino del Po - infrastruttura informatica - diffusione competenze informative nei settori tecnici

6 il sistema informativo nel PSS Valle del fiume Po 4 Regioni 13 Province 490 Comuni 5 parchi 117 SIC / ZPS / Aree Protette (parziale sovrapposizione) Obiettivo Rafforzare il sistema complessivo della governance del fiume Po, aumentare il livello di conoscenza e partecipazione al fine di migliorare la capacità di programmazione e attuazione degli interventi, in un ottica di sostenibilità Linea di azione 4 Il sistema della governance e delle reti immateriali per la conoscenza, la formazione e la partecipazione Obiettivi - Migliorare il livello e l integrazione della conoscenza della regione fluviale operativi - Potenziare la ricerca scientifica e la diffusione di approcci innovativi alle questioni del fiume Po - Sostenere la partecipazione dei cittadini e la diffusione di forme di governance multilivello in applicazione del principio di sussidiarietà Risorse 8 milioni di euro per la Linea 4 finanziarie Azioni - Sistemi informativi, integrazione delle conoscenze tramite sistemi di controllo e rilevamento territoriale - Altre azioni che necessitano del supporto informativo

7 il contesto conoscitivo della valle del fiume Po Alcuni cenni di valutazione: - area marginalizzata (caso CTR) / area disconnessa dal bacino (caso Carta MagisPo) - condizioni di separazione tra abitanti e fiume (in corrispondenza della separazione fiume piana alluvionale): rotture conoscitive? esperienziali? - semplificazione del fiume nel modello idraulico - sovra-esposizione nei media in occasione di piene e magre, senza informazioni adeguate (banalizzazione dello stesso modello idraulico) -permanenza di approcci operativi in contrasto con le conoscenze acquisite Non corrispondenza delle finalità degli attuali sistemi informativi con le caratteristiche del progetto

8 criticità dei sistemi informativi e di monitoraggio - 1 Rilievi critici Orientamenti dell Unione Europea Commissione delle Comunità Europee, Verso un Sistema Comune di informazioni ambientali (SEIS), 1 febbraio 2008 SCARTO TRA NUOVE ESIGENZE (DIFESA BIODIVERSITA ) ED EFFICACIA DELL USO DEI DATI Commissione delle Comunità Europee, Affrontare il problema della carenza idrica e della siccità nell Unione Europea, Comunicazione 17 luglio 2007 ESIGENZA DI MIGLIORARE LA DISPONIBILITA, LA COERENZA E LA DEFINIZIONE CONDIVISA DEI DATI

9 criticità dei sistemi informativi e di monitoraggio - 2 Rilievi critici Progetto Reti di Monitoraggio FASE I 2007 (AdbPo e ARPA) Si sono rilevate una notevole copertura e un ampia quantità di dati a supporto delle politiche ambientali regionali. Si sono però riscontrati limiti: - di finalizzazione conoscitiva (prevale il supporto normativo) - di integrazione territoriale - di lettura integrata dei fenomeni - di aggiornamento degli schemi di rilevamento

10 criticità dei sistemi informativi e di monitoraggio - 3 Rilievi critici - Discipline geografiche è stato proprio sulla base di tali criteri [militari] che tra Otto e Novecento si è proceduto in Europa alla costruzione delle carte topografiche, selezionando secondo il criterio della maggiore o minore valenza tattica e trasformando in ostacolo o vantaggio tutti i tratti della faccia della Terra. ( ) Per questo il villaggio, meccanicamente spogliato di ogni segno riferibile alla sua natura di formazione sociale, si trasmuta, prima sulla carta e poi nella nostra testa, in un semplice insieme di case, in una collezione di costruzioni. da Franco Farinelli, Geografia. Un introduzione ai modelli del mondo, 2003 Se si ritiene necessaria l attivazione a scala locale di soggetti e risorse per la tutela e la valorizzazione del fiume, probabilmente occorre che nel quadro conoscitivo sia presente l equivalente del villaggio, la relazione fra le persone e con le risorse del territorio.

11 criticità dei sistemi informativi e di monitoraggio - 4 Evidenza criticità - Bassin Rhône-Méditerranée, La portée du schéma directeur des données sur l'eau projet 2005 Lo schema direttore dei dati sull acqua deve definire un sistema d informazione che contribuisca a rispondere a quattro grandi esigenze: - valutazione dello stato degli ambienti acquatici (direttiva 2000/60 e non solo) - integrazione con i dati idrologici - sostegno all esercizio delle politiche ambientali (informazioni di contesto per il controllo) - rispondere all obbligo di informazione pubblica definito da convenzione di Arhus e direttiva 2003/4 Nella Legge 18 maggio 1989, n. 183 Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo: - si prevede un importante attività conoscitiva, che però di fatto rimane strumento accessorio - non sono previsti passaggi di pianificazione dei quadri conoscitivi (come garanzia di valutazione delle informazioni e di disponibilità per tutti)

12 criticità dei sistemi informativi e di monitoraggio - 5 Limiti nei requisiti utente - sistemi costruiti sugli ambiti amministrativi - sistemi realizzati per ambiti settoriali Limiti nelle pratiche geomatiche - metadata e incertezza - difficoltà tecnica e concettuale nel realizzare letture / applicazioni multi-scala Carenza di pratiche e statuti di interazione disciplinare - esclusiva attenzione alle strutture informatiche?

13 criticità dei sistemi informativi e di monitoraggio - 6 Area del poligono certa al 98% da Giordano A. Veregin H. Il controllo di qualità nei sistemi informativi territoriali il Cardo, 1994 Il caso dei metadata Criticità: pesanti e costosi, sono poco utilizzati e non usati per qualificare il risultato (solo un si / no relativo all uso) Potevano essere il punto di incontro tra diversi approcci (relazione tra GIS e discipline e tra Decisori e Tecnici), ma si può dire che la promessa non è stata mantenuta Però i dati possono essere determinati (una strada), da cui problemi di accuratezza, oppure non determinati (un eco-sistema), da cui problemi di incertezza. Gestire l incertezza dei dati e qualificare di conseguenza gli esiti elaborativi, anche quelli di rappresentazione

14 quale spazio informativo per il progetto? - 1 Il superamento dei limiti non è indolore - la creazione del territorio fluviale unitariamente interpretato e rappresentato è in conflitto con pratiche consolidate, anche disciplinari - non si risolve nel classico schema dei sistemi informativi (rapporto tra utente e specialista, analisi dei requisiti, progettazione delle specifiche, eccetera) - necessità che il tema sia assunto nelle politiche del progetto e in tutte le attività disciplinari

15 quale spazio informativo per il progetto? - 2 Alcune prime assunzioni (condividere una sorta di deontologia?) - utilizzo dei dati disponibili - trasparenza dei processi e dei ruoli e costruzione di simmetrie informative (scelta operativa) - circolarità dati-informazioni-conoscenze - evidenza di più scelte dai dati disponibili - ricerca dell innovazione - valutazione dei risultati

16 quale spazio informativo per il progetto? - 3 Abbiamo parlato della non corrispondenza delle finalità degli attuali sistemi informativi con le caratteristiche del progetto La valutazione non è assoluta, non interessa un astratto uso corretto dei sistemi informativi. Si possono proporre alcuni livelli di valutazione: - accuratezza rispetto ai risultati attesi del lavoro (aspetti organizzativi e informativi) - ci sarebbero anche l analisi economica e la verifica dei costi/benefici - aumento delle conoscenze - miglioramento dell ambiente? ovvero ci sono nuovo conoscenze operativamente utili a soggetti socialmente definiti per favorire la transizione alla sostenibilità?

17 quale spazio informativo per il progetto? - 4 Attenzione ad alcuni strumenti e temi di analisi dei requisiti nella costruzione di un modello informativo e conoscitivo del progetto - contesto conoscitivo della valle del fiume Po - caratteristiche dei sistemi informativi e di monitoraggio esistenti - persone coinvolte - tempi dei fenomeni e tempi del progetto - tematiche e spazio di interesse - rischio e incertezza (shareholders e stakeholders) - connessione e servizi informatici Uno schema di riferimento?

18 uno spazio incerto Cambia la domanda sociale (e tecnica) nei confronti dei sistemi informativi e di monitoraggio: come e dove si evidenzia la questione alcuni casi How can today s operational systems for monitoring and reporting on environmental and social conditions be integrated or extended to provide more useful guidance for efforts to navigate a transition toward sustainability? da R. W. Kates et al., Sustainability Science, Science, 2001

19 casi - 1 AdbPo Strumento per la messa a disposizione dei dati Organizzazione dell infrastruttura: disponibilità, non duplicazione, documentazione Garanzia di accesso: rispondenza norme (Direttiva Aarhus, Direttiva Inspire) Scelta gli strati informativi: chi partecipa? di nuovo pochi per tutti?

20 casi 2a Fasce fluviali, Piano stralcio Fasce Fluviali, Autorità di bacino del fiume Po, 1997 Aree allagabili: approccio tecnico Evidenza della relazione tra fenomeni idraulici e insediamenti/attività socioeconomiche: condizioni di rischio Valore dei beni esposti a rischio: costruzione sociale? Atlas de l aléa d inondation et des dommages potentiels en cas de crues extrêmes sur le Rhin, Commission Internationale pour la protection du Rhin, 2001

21 casi 2b Studio delle carte storiche: integrazione delle informazioni Nuovi concetti per la conoscenza e la gestione del fiume: dal fiume alla piana alluvionale, dall alveo allo spazio di mobilità del fiume Gestione del territorio: chi paga per le opere necessarie oggi (per la sicurezza di tutti, a valle) a causa di un vantaggio realizzato ieri (da pochi, a monte)?

22 casi - 3 Utilizzi dell acqua (temi e approcci di riferimento) Prelievo e consumo: costi, sistema tariffario Scarichi (Legge Merli ): qualità acqua, controllo scarichi Decreto legislativo 152/1999: qualità acqua, qualità vita acquatica, controllo corpo idrico ricettore Direttiva 2006/60: qualità acqua, qualità vita acquatica, qualità corpo idrico, buono stato, chi inquina paga Comunicazione CE su siccità e crisi idrica: limitare infrastrutture e gerarchizzare opzioni idriche, giusto prezzo dell acqua Uso del territorio e delle risorse: se dovessimo oggi pagare il ripristino dei capitali naturali? investire nel ripristino funzioni per ridurre i costi dell acqua? bilancio idrico? principio di precauzione?

23 sistema informativo a supporto del progetto - 1 Cosa fa: - integrazione dati a scala di progetto e di macro area (bacino, nazione, europa) - data discovery - acquisizione dati (limitata) Cosa serve: - confronto dati alle varie scale - costruzione condivisa di conoscenza - produzione di scenari integrati (fenomeni naturali, fenomeni antropici ) - supporta esigenze informative dell insieme delle Azioni del PSS

24 sistema informativo a supporto del progetto - 2 Cosa è: -(forse) un nuovo modello di fiume (funzioni, servizi, capacità, usi, pianificazioni, eccetera) - (forse) un modello esplicito delle responsabilità (approcci di riferimento, incentivi, compensazioni, impegni a fare, ) Cosa comprende revisione modello DPSIR: - elementi del territorio, loro funzioni ed evoluzione - risorse naturali (stock e flussi) - servizi eco-sistemici - resilienza

25 sistema informativo a supporto del progetto - 3 Chi lo usa: - comunità locali - decisori locali e di area Dov è: -rete

26 sistema informativo a supporto del progetto - 3 Esempio: Costruzione di scenari agro-ecologici della fascia fluviale (terreni, coltivazioni, pratiche colturali, filiere, usi idrici, eccetera), con una mappa delle aree potenziali (insediamenti, servizi, propensioni sociali, mercati) e la valutazione delle positività apportate (ripristino capacità terreni, riduzione dell inquinamento del fiume, biodiversità, salute, eccetera) Modello: - zonizzazione della conoscenza (con processi sociali che producono stabilità / camiamento) - zonizzazione di intervento -zonizzazione per il contratto (da O. Lompo Cartografia partecipativa e protezione ambientale in E. Casti Cartografia e progettazione territoriale. Dalle carte coloniali alle carte di piano UTET 2006)

27 primi indirizzi di riferimento - 1 I dati come bene comune (accesso e non esclusione conoscenza della disponibilità e supporto all uso condivisione della costruzione) La costruzione della conoscenza come ambito trans-disciplinare (integrazione fatti naturali e sociali - pratica dialogica fra discipline) e come inclusione di altri punti di vista e pratiche sociali (supporto processi, pubblic partecipatory gis, saperi tradizionali) Dati e quadri conoscitivi come oggetto di pianificazione (piani direttori delle informazioni - statuti dei luoghi) Scenari (da informazioni condivise e di qualità/incertezza note) come strumenti di interazione fra soggetti e di individuazione di alternative

28 primi indirizzi di riferimento - 2 Inclusione del valore dei servizi ambientali (valutazioni) e delle capacità di risposta dei sistemi socio-naturali per processi di transizione alla sostenibilità (definizione delle politiche e dei progetti) Evidenza e comunicazione delle condizioni di rischio nei processi decisionali Evidenza della evoluzione storica dei fenomeni Infrastrutture informatiche per la messa a disposizione di dati e conoscenze e per la connessione tra sistemi esistenti (supporto alla rete dei soggetti) Tecnologie free e open (è un approccio, prima di tutto fra soggetti cooperanti)

29 percorso (cenni) Confronto interdisciplinare e interistituzionale sulle esigenze informative (gruppo di progetto?) Analisi dei limiti e delle potenzialità dei sistemi informativi esistenti e dei dati disponibili (compreso il tema del riuso) Attività di formazione all uso dei dati (Azione corrispondente) Realizzazione di prodotti di riferimento: - infrastruttura per la messa a disposizione dei dati - atlante del Po, atlante delle conoscenze, glossari (Azioni corrispondenti) Definizione e acquisizione e qualificazione dei dati necessari per mancanza, non aggiornamento, non normalizzazione (esempio: differenze in corrispondenza di zone di confine) Definizione degli strumenti informatici e procedurali di sistema (connessione) e di applicazione (generazione scenari, supporto partecipazione, valutazione servizi eco-sistemici)

30 Riferimenti - 1 Riferimenti per l organizzazione delle informazioni, le conoscenze, i diritti di accesso, la partecipazione Direttiva 2003/4/CE (Aarhus) del 28 gennaio 2003 sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale Direttiva 2003/98/CE del 17 novembre 2003 relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n Codice dell amministrazione digitale. Decreto legislativo n. 195 del 19 agosto 2005 per la Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale (e successive integrazioni) Direttiva 2007/2/CE (Inspire) del 14 marzo 2007 che istituisce un infrastruttura per l informazione territoriale nella Comunità Commissione delle Comunità Europee, Comunicazione del 1 febbraio 2008, Verso un Sistema comune di informazioni ambientali (SEIS) IntesaGis Sistema Cartografico di riferimento (confluito in CNIPA Sistemi Informativi Territoriali) SPC - Sistema Pubblico di Cooperazione (CNIPA Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione) SCC - Sistema Cartografico Cooperante (Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) Centre d Estudis d Informaciò Ambiental, A new model of environmental communication for Europe from consumption to use of information. EEA European Environment Agency, data nd

31 Riferimenti - 2 Iniziative SCC - Sistema Cartografico Cooperante, PNC Portale Cartografico Nazionale (Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) SPC - Sistema Pubblico di Cooperazione (CNIPA Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione) IT/Attivit%c3%a0/Sistema_Pubblico_di_Connettivit%c3%a0_(SPC)/ CNIPA Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione, Sistemi informativi territoriali INSPIRE - Infrastructure for Spatial Information in the Europe WISE Water Information System for Europe per i progetti ricerca relativi alle tecnologie dell informazione e alla gestione /elaborazione di dati ambientali - sito del progetto Geoscope, per un sistema di monitoraggio a scala globale (integra osservazioni da satellite con dati rilevati al suolo e osservazioni delle relazioni tra sistemi sociali e naturali) - sito del Forum: Science and Innovation for Sustainable Development

32 Riferimenti - 3 Riferimenti di settore (in ordine cronologico) Legge 18 maggio 1989, n. 183 Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo PSFF Piano Stralcio per le Fasce Fluviali, Autorità di bacino del fiume Po, 1997 Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n. 152 Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole Direttiva 2000/60/CE del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque PAI Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico, Autorità di bacino del fiume Po, 2001 Atlas de l aléa d inondation et des dommages potentiels en cas de crues extrêmes sur le Rhin, Commission Internationale pour la protection du Rhin, 2001 Schéma directeur des données sur l'eau du bassin Rhône-Méditerranée projet du 8 juin 2005, Système d information sur l eau du bassin Rhône Méditerranée, 2005 Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale Commissione delle Comunità Europee, Proposta di Direttiva del 22 settembre 2006 che istituisce un quadro per la protezione del suolo e modifica la direttiva 2004/35/CE Direttiva 2006/118/CE del 12 dicembre 2006 sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento Commissione delle Comunità Europee, Comunicazione del 18 luglio 2007 Affrontare il problema della carenza idrica e della siccità nell Unione europea Direttiva 2007/60/CE del 23 ottobre 2007 relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni Re.Mo. del Po Rete di Monitoraggio del fiume Po, Fase 1, Ricostruzione del quadro conoscitivo di riferimento sintesi dei risultati, Autorità di bacino del fiume Po, 2007 (documento interno) Il recupero morfologico e ambientale del fiume Po. Il contributo del Programma generale di gestione dei sedimenti del fiume Po, Autorità di bacino del fiume Po, Edizioni Diabasis, 2008

33 Riferimenti - 4 Indicazioni bibliografiche Benkler Y. (2006) La ricchezza della Rete. La produzione sociale trasforma il mercato e aumenta la libertà, Università Bocconi Editore, 2007 Casti E. a cura (2006) Cartografia e progettazione territoriali. Dalle carte coloniali alle carte di piano, UTET 2006 Clifford S. Maggi M. Murtas D. (2006) Genius loci. Perché quando e come realizzare una mappa di comunità, IRES Piemonte 2006 De Marchi B. e altri (2001) Il rischio ambientale, il Mulino 2001 De Matteis G. Forlaino F. a cura (2003) Il mondo e i luoghi. Geografie delle identità e del cambiamento, Ires Piemonte 2003 Farinelli F. (2003) Geografia, Einaudi 2003 Gallino L. (2007) Tecnologia e democrazia, Einaudi 2007 Giordano A. Veregin H. (1994) Il controllo di qualità nei sistemi informativi territoriali, il Cardo, 1994 Granieri G. La società digitale, Editori Laterza, 2006 Kates R. W. e altri (2001), Sustainability Science, Science 27 april 2001, 2001 Lucht W. Jaeger C.C. (2001) The Sustainability Geoscope: A Proposal for a Global Observation Instrument for the Anthropocene, 2001 Nordmann A. a cura (2004) Converging Technologies. Shaping the futures of Europeans societies, EC (paper) 2004 Science and Technology for Sustainable Development Special Feature of PNAS - Proceedings of the National Academy of Sciences of USA, july , vol 100 (14) UNESCO (2005) Towards knowledge societies, UNESCO (paper) 2005 Ungaro D. (2004) Democrazia ecologica, Laterza 2004

34 Rapporto Ambientale del PSS Valle del fiume Po ai sensi dell art. 13 del D.lgs. 152/06 e successive modifiche ed integrazioni Per reperire e consultare: Per informazioni e osservazioni: vas.vallepo@adbpo.it DSA-VAS@minambiente.it

I CONTRATTI DI FIUME in Lombardia

I CONTRATTI DI FIUME in Lombardia Governance e partecipazione per il bacino del Po Colorno 26 ottobre 2007 I CONTRATTI DI FIUME in Lombardia Mario Clerici Regione Lombardia mario_clerici@regione.lombardia.it PERCHE UN CONTRATTO DI FIUME

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Accordo di Programma EXPO 2015

Accordo di Programma EXPO 2015 Accordo di Programma EXPO 2015 Tavolo di coordinamento L integrazione dei dati territoriali per il coordinamento degli interventi Nuovo spazio Guicciardini, 13 gennaio 2011 a cura del Settore Pianificazione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

IV lezione INSPIRE. GIS e Geo WEB: piattaforme e architetture

IV lezione INSPIRE. GIS e Geo WEB: piattaforme e architetture IV lezione INSPIRE GIS e Geo WEB: piattaforme e architetture Be INSPIRED! GIS e Geo WEB: piattaforme e architetture - Cristoforo Abbattista Page 2 Cos è INSPIRE Direttiva Europea 2007/02/EC Stabilisce

Dettagli

Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21 come processo partecipato e condiviso del nostro territorio

Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21 come processo partecipato e condiviso del nostro territorio CoMoDo. Comunicare Moltiplica Doveri (art direction, grafica, fotografia Marco Tortoioli Ricci) Provincia di Terni in collaborazione con i Comuni della provincia Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21

Dettagli

Repertorio dei Piani e Programmi relativi a sottobacini o settori e tematiche specifiche

Repertorio dei Piani e Programmi relativi a sottobacini o settori e tematiche specifiche Repertorio dei Piani e Programmi relativi a sottobacini o settori e tematiche specifiche All. VII, parti A e B, punto 8 della Direttiva 2000/60/CE e All. 4, parti A e B, punto 8, alla Parte Terza del D.Lgs.

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Relazione introduttiva Febbraio 2006

Relazione introduttiva Febbraio 2006 Amministrazione Provincia di Rieti Febbraio 2006 1 Progetto Sistema Informativo Territoriale Amministrazione Provincia di Rieti Premessa L aumento della qualità e quantità dei servizi che ha caratterizzato

Dettagli

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21 INDICE CAPITOLI COSA SI RACCONTA PRESENTAZIONE DI ABCITTA PARTECIPAZIONE Che cosa vuol dire partecipazione AGENDA 21 La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini IL FORUM Lo strumento che garantisce

Dettagli

Domenico Longhi. Dalla Informazione Geografica alla Infrastruttura Geografica. Le attività delle Regioni

Domenico Longhi. Dalla Informazione Geografica alla Infrastruttura Geografica. Le attività delle Regioni Dalla Informazione Geografica alla Infrastruttura Geografica Le attività delle Regioni Il nuovo contesto EUROPA INSPIRE INfrastructure for SPatial InfoRmation in Europe Lo sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore Difesa del suolo Regione Toscana

PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore Difesa del suolo Regione Toscana Progetto di Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni FASE DI PARTECIPAZIONE ATTIVA (art.66 c.7 D.Lgs 152/06) I INCONTRO PUBBLICO PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore

Dettagli

Software libero e riuso in un sistema di gestione documentale

Software libero e riuso in un sistema di gestione documentale Giorgetta Bonfiglio-Dosio Università degli Studi di Padova Software libero e riuso in un sistema di gestione documentale (Padova, 3 novembre 2010) GBD Che cos è un sistema? GALILEO GALILEI (1623) «Pluralità

Dettagli

Il GIS per il monitoraggio del territorio... (Mattia Michelacci)

Il GIS per il monitoraggio del territorio... (Mattia Michelacci) Il GIS per il monitoraggio del territorio................. (Mattia Michelacci) PROGETTAZIONE DEL GIS L obiettivo di questo progetto è quello di realizzare un archivio digitale condivisibile e incrementabile

Dettagli

Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO

Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO Piano di Gestione delle Acque I Aggiornamento Rapporto tra PDGAcque e altri piani di indirizzo: PDGAlluvioni, Piano di Sviluppo Rurale, Piano di Indirizzo

Dettagli

Governo del Territorio:

Governo del Territorio: Governo del Territorio: PRS e DPEFR le risoluzione linee delle di azione criticità della nuova legge regionale per il Lo governo sviluppo del della territorio nuova attraverso legge il regionale coinvolgimento

Dettagli

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia La nuova logica di realizzazione dei progetti Fabio Girotto Regione Lombardia LE SCELTE STRATEGICHE DEL NUOVO PROGRAMMA Obiettivo Tematico 1 Priorità d investimento 1b (rapporti tra imprese e mondo della

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale Scuola di Dottorato Il Codice dell Amministrazione Digitale: le origini Alberto Leoni Università IUAV di Venezia a.leoni1@stud.iuav.it 1. I Fondamenti Normativi: Scaletta di Intervento La Direttiva Europea

Dettagli

Evoluzione normativa sul rischio idrogeologico dalla Legge 183/1989 alla Direttiva Alluvioni (2007/60/CE) e il Decreto Legislativo 49/2010

Evoluzione normativa sul rischio idrogeologico dalla Legge 183/1989 alla Direttiva Alluvioni (2007/60/CE) e il Decreto Legislativo 49/2010 Evoluzione normativa sul rischio idrogeologico dalla Legge 183/1989 alla Direttiva Alluvioni (2007/60/CE) e il Decreto Legislativo 49/2010 Francesca Testella,Centro Euro- Mediterraneo per i Cambiamenti

Dettagli

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE AD USO INDUSTRIALE per la produzione di ENERGIA IDROELETTRICA nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE attraverso lo sfruttamento

Dettagli

Cristiano Giorda I GIS per insegnare la geografia

Cristiano Giorda I GIS per insegnare la geografia Cristiano Giorda I GIS per insegnare la geografia Le indicazioni Nazionali richiedono in tutti i gradi di scuola l inserimento dei GIS nella didattica della geografia: primo ciclo di istruzione Il raffronto

Dettagli

Paolo Dilda Dipartimento di Architettura e Pianificazione Laboratorio Analisi Dati e Cartografia

Paolo Dilda Dipartimento di Architettura e Pianificazione Laboratorio Analisi Dati e Cartografia Informazioni geografiche per il governo del territorio. L uso di software open source per la gestione della cartografia comunale: l esperienza dei comuni della Provincia di Lecco Dipartimento di Architettura

Dettagli

2. L offerta Formativa

2. L offerta Formativa INDIRIZZO TECNICO INDIRIZZI PROFESSIONALI Istituto di Istruzione Secondaria Superiore 2. L offerta Formativa L offerta formative comprende percorsi quinquennali di istruzione professionale e un percorso

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

SISTAR - SISTEMA STATISTICO REGIONALE: programmazione e divulgazione dell informazione statistica

SISTAR - SISTEMA STATISTICO REGIONALE: programmazione e divulgazione dell informazione statistica PRESENTAZIONE DELL EDIZIONE 2013 DELL ANNUARIO STATISTICO REGIONALE SISTAR - SISTEMA STATISTICO REGIONALE: programmazione e divulgazione dell informazione statistica Genova, 5 febbraio 2014 Elena Ricci

Dettagli

3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI

3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI 3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI La tavola riassume le criticità più significative che interessano l intero territorio comunale di Valeggio sul Mincio alla luce dell analisi operata dal Documento Preliminare

Dettagli

IL PROGETTO URBANO COME FASE INTERMEDIA FRA POC E PUA

IL PROGETTO URBANO COME FASE INTERMEDIA FRA POC E PUA INU Emilia Romagna Istituto Nazionale Urbanistica Summer School 2010 Cesenatico, 23-24-25 settembre 2010 IL PROGETTO URBANO COME FASE INTERMEDIA FRA POC E PUA RELAZIONE GUIDO LEONI P.le Arturo Balestrieri

Dettagli

I Laboratori per lo Sviluppo sostenibile

I Laboratori per lo Sviluppo sostenibile I Laboratori per lo Sviluppo sostenibile a cura di Paola Poggipollini Realizzazione dell ufficio pubblico ideale : un idea riusabile che parte dal Servizio Tributi del Comune di Ferrara Ferrara, 15 novembre

Dettagli

Gli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia

Gli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia Gli obiettivi del Piano energetico regionale Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia 1 Il progetto del PER Il Servizio Energia è attualmente impegnato, attraverso un

Dettagli

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014

Dettagli

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento

Dettagli

ASSE STORICO SOCIALE

ASSE STORICO SOCIALE ASSE STORICO SOCIALE 1 ASSE STORICO SOCIALE competenze attese d asse indicatori descrittori Competenze di asse Indicatori Descrittori 1. Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

Gestione integrata e partecipata delle risorse idriche

Gestione integrata e partecipata delle risorse idriche Gestione integrata e partecipata delle risorse idriche Quadro legislativo Direttiva 2000/60/CE D.Lgs 152/2006, riportante Norme in materia ambientale Piano di Gestione del distretto idrografico del Fiume

Dettagli

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati Sommario 1 Finalità...1 2 Origine dei dati...1 3 Proprietà dei dati...2 4 Proprietà dei software...2

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE

Dettagli

IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING

IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Itis Galilei di Roma - 4 dicembre 2009 - VI CONFLUISCONO GLI INDIRIZZI PREESISTENTI: ISTITUTI TECNICI COMMERCIALI Ragioniere e perito commerciale

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE Si chiede di iniziare dal punto 3 dell ordine del giorno. I Consiglieri sono d accordo. Illustra l Assessore Diegoli. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE: - rientra tra gli obiettivi dell Amministrazione

Dettagli

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure

Dettagli

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni

Dettagli

CLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA

CLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA L alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Muoversi consapevolmente nello spazio circostante,

Dettagli

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo

Dettagli

COMPETENZE DI CONTESTO (Capacità)

COMPETENZE DI CONTESTO (Capacità) DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA: FAMIGLIA PROFESSIONALE DI APPARTENENZA: GRADUAZIONE POSIZIONE: FINALITÀ

Dettagli

GLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO

GLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO DAL LAVORO AL PENSIONAMENTO 1 GLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO Chiara Cassurino, Genova Modulo 1 Il Percorso formativo dal lavoro al pensionamento : a chi si rivolge e perché?

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA DI BISUSCHIO CURRICULUM VERTICALE DI GEOGRAFIA

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA DI BISUSCHIO CURRICULUM VERTICALE DI GEOGRAFIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA DI BISUSCHIO Anno scolastico 2010/2011 CURRICULUM VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Collocare nello spazio

Dettagli

ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA)

ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA) ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA) INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL SETTORE ECONOMICO INDIRIZZI: - B1 Amministrazione, finanza e marketing (Ragioniere Perito Commerciale

Dettagli

Proposta di modifiche al PSR conseguenti all Health Check e all European Recovery Plan

Proposta di modifiche al PSR conseguenti all Health Check e all European Recovery Plan Programma di Sviluppo Rurale 2007 2013 Proposta di modifiche al PSR conseguenti all Health Check e all European Recovery Plan Informativa dell Autorità Ambientale regionale alle autorità con competenze

Dettagli

Politica di Acquisto di FASTWEB

Politica di Acquisto di FASTWEB Politica di Acquisto di FASTWEB Edizione Settembre 2012 Editoriale Innovare per crescere ed essere sempre i primi, anche nell eccellenza con cui serviamo i nostri Clienti. Questo il principio ispiratore

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

Descrizione sintetica delle attività da svolgere

Descrizione sintetica delle attività da svolgere Regione Puglia Ufficio Parchi e Tutela Biodiversità Avviso pubblico di manifestazione di interesse per le associazioni di volontariato in campo ambientale. Nell ambito del progetto BIG - Migliorare governance

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

Energie rinnovabili e sviluppo sostenibile nelle Alpi

Energie rinnovabili e sviluppo sostenibile nelle Alpi Energie rinnovabili e sviluppo sostenibile nelle Alpi La Direttiva Energie Rinnovabili (RES 2009/28) e la Direttiva Europea Acque (WFD 2000/60) a confronto Il caso del Piemonte Paolo Mancin Settore Tutela

Dettagli

Contratti di fiume strategie e prospettive. Massimo Bastiani Coordinatore Tavolo Nazionale Contratti di Fiume

Contratti di fiume strategie e prospettive. Massimo Bastiani Coordinatore Tavolo Nazionale Contratti di Fiume Contratti di fiume strategie e prospettive Massimo Bastiani Coordinatore Tavolo Nazionale Contratti di Fiume Contratti di Fiume come Patti per i beni collettivi Agricoltura e prodotti tipici Fruizione

Dettagli

WebGis - Piano Comprensoriale di Protezione Civile

WebGis - Piano Comprensoriale di Protezione Civile "S@ve - Protezione dell'ambiente per la gestione ed il controllo del territorio, valutazione e gestione emergenze per il comprensorio del Vallo di Diano" I PRODOTTI: WebGis - Piano Comprensoriale di Protezione

Dettagli

CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA

CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA Progetto CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA Contesti e Cambiamenti snc di Tessa Ercoli, Carlotta Iarrapino, Concetta Musumeci Via Cironi 2, 50134 Firenze P.I. 05856210488 www.contestiecambiamenti.it

Dettagli

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio Unità di paesaggio (Art. 3.1-3.2) Indicazioni generali Le unità di paesaggio, al fine di garantire una gestione del territorio coerente con gli obiettivi di valorizzazione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

ASSE 2 CABINA DI REGIA PER GOVERNARE LE TRASFORMAZIONI

ASSE 2 CABINA DI REGIA PER GOVERNARE LE TRASFORMAZIONI ASSE 2 CABINA DI REGIA PER GOVERNARE LE TRASFORMAZIONI COMUNE DI NOVARA CODICE15.3.1.5 Cabina di Regia: funzioni di rango urbano e gateway Scheda azioni Immateriali Cabina di Regia: funzioni di rango urbano

Dettagli

Il curricolo geografico nella scuola primaria

Il curricolo geografico nella scuola primaria Il curricolo geografico nella scuola primaria 1 La crisi dell insegnamento della geografia in Italia Curricolare (la geografia come transdisciplina) Epistemologica (quale sia il vero obiettivo dell insegnamento

Dettagli

Il Liceo Economico Sociale. IL PORTALE DEI LES E LA COMMUNITY: istruzioni per l uso

Il Liceo Economico Sociale. IL PORTALE DEI LES E LA COMMUNITY: istruzioni per l uso Il Liceo Economico Sociale IL PORTALE DEI LES E LA COMMUNITY: istruzioni per l uso I LES nel progetto nazionale: voi siete parte di questo! 2 I numeri del progetto 360 Licei Economico- sociali coinvolti

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

IL LABORATORIO SULLA RSI PER LA VAL D AGRI: IL CONTESTO, GLI OBIETTIVI, I TEMPI

IL LABORATORIO SULLA RSI PER LA VAL D AGRI: IL CONTESTO, GLI OBIETTIVI, I TEMPI LA RESPONSABILITÀ SOCIALE UN VOLANO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO IL LABORATORIO SULLA RSI PER LA VAL D AGRI: IL CONTESTO, GLI OBIETTIVI, I TEMPI Lucia Briamonte M. Assunta D Oronzio Villa

Dettagli

Politecnico di Milano, Diap, Laboratorio Analisi Dati e Cartografia

Politecnico di Milano, Diap, Laboratorio Analisi Dati e Cartografia Politecnico di Milano, Diap, Informazioni geografiche per il governo del territorio. L uso di software open source per la gestione della cartografia comunale: l esperienza dei comuni della Provincia di

Dettagli

Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA

Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA CORSICA E SARDEGNA UN PATTO NUOVO TRA DUE ISOLE SORELLE DEL MEDITERRANEO Oggi, 14 marzo 2016, il Presidente della Regione autonoma della Sardegna e il Presidente

Dettagli

Il progetto ECO LEARNING

Il progetto ECO LEARNING APAT e ARPA Lazio Corso laboratorio di educazione ambientale STRATEGIE E INTERVENTI PER LA GOVERNANCE DELL AMBIENTE URBANO Roma 15 e 16 novembre La formazione come supporto alla governance urbana Il progetto

Dettagli

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio REGIONANDO 2001 REGIONE LIGURIA Settore Assetto del territorio e Controllo Tecnico ATTIVITÀ REGIONALI PER LA QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO DEGLI ENTI LOCALI LIGURI NELLA DIFESA DEL SUOLO E NELLA TUTELA DELLA

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

Gli strumenti attivati: il portale web ReteVIA

Gli strumenti attivati: il portale web ReteVIA Formazione ed accompagnamento a supporto del processo di conferimento di funzioni in materia di VIA alle Province avviato con la l.r. 5/2010 Milano, 5 dicembre 2012 SEMINARIO LA VIA A PIU' VOCI. A CHE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

SOMMARIO. TITOLO TESI: e- GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE

SOMMARIO. TITOLO TESI: e- GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE SOMMARIO TITOLO TESI: e- GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE CAPITOLO PRIMO LE ORIGINI DELLA SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE 1. Introduzione 1.1 La definizione di società dell informazione 1.2 La Società

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

La Guida IFAC alla Gestione dei Piccoli e Medi Studi Professionali LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DELLO STUDIO

La Guida IFAC alla Gestione dei Piccoli e Medi Studi Professionali LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DELLO STUDIO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO La Guida IFAC alla Gestione dei Piccoli e Medi Studi Professionali LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DELLO STUDIO ALESSANDRA DAMIANI 8 novembre 2012 - ODCEC di

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER I RILEVAMENTI TERRITORIALI INFORMATIZZATI

TECNICO SUPERIORE PER I RILEVAMENTI TERRITORIALI INFORMATIZZATI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE EDILIZIA TECNICO SUPERIORE PER I RILEVAMENTI TERRITORIALI INFORMATIZZATI STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE PER I

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza

Dettagli

CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale

CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale 1 I Medici come si inseriscono sui temi ambientali oggi? I medici rappresentano per la

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV

COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 Cosa è stato fatto: Il GAV ha : - Somministrato a tutto il personale un questionario per la raccolta di informazioni in merito ai

Dettagli

GLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI CREMONA Contesto, azioni, progetti

GLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI CREMONA Contesto, azioni, progetti Convenzione di Sovvenzione n. 2011/FEI/PROG-100781 CUP B53I12000030003 GLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI CREMONA Contesto, azioni, progetti CORRELARE: partnership ed esiti del progetto Rosita Viola Provincia

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Avvio della programmazione 2007-13

Avvio della programmazione 2007-13 Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione

Dettagli

GEOGRAFIA: TERZO BIENNIO. classe V scuola primaria e classe I scuola secondaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE

GEOGRAFIA: TERZO BIENNIO. classe V scuola primaria e classe I scuola secondaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE GEOGRAFIA: TERZO BIENNIO classe V scuola primaria e classe I scuola secondaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER ESPERTI IN MARKETING & COMUNICAZIONE

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER ESPERTI IN MARKETING & COMUNICAZIONE Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: corsi@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL 1 22.03.2002 Rev. Generale

Dettagli

Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna S.A.R.A. SISTEMA AREE REGIONALI AMBIENTALI

Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna S.A.R.A. SISTEMA AREE REGIONALI AMBIENTALI Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna S.A.R.A. SISTEMA AREE REGIONALI AMBIENTALI Roma 27 marzo 2008 workshop Financing Natura 2000 PROGRAMMA S.A.R.A. Sistema Aree Regionali

Dettagli

Dalla VAS alla TIA (Territorial Impact Assessment) quale evoluzione nel quadro europeo

Dalla VAS alla TIA (Territorial Impact Assessment) quale evoluzione nel quadro europeo Dalla VAS alla TIA (Territorial Impact Assessment) quale evoluzione nel quadro europeo Virna Bussadori Presidente onorario ECTP-CEU News dall Europa: 1. Sul concetto di coesione territoriale 2. Sulla pianificazione

Dettagli

RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14

RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14 RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14 UNA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA AMBIENTALE Con il D.M. n.272/2014 e il D.lgs n.46/2014 l Italia ha accolto le indicazioni normative provenienti dalla Direttiva Europea

Dettagli

ESITI DEGLI STUDENTI

ESITI DEGLI STUDENTI ALLEGATO Priorità e Traguardi evidenziati nel Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola NAIC812007 "CAMPO DEL MORICINO" ESITI DEGLI STUDENTI 1. Risultati scolastici Studenti

Dettagli

Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia

Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Report a cura del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni Dirigenziali Settembre 2014 1 Premessa Il Report Il sistema di misurazione

Dettagli

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO Nelle tavole seguenti si esaminano rispettivamente i valori storico-culturali e il patrimonio storico architettonico con la viabilità storica; in questo caso non si rilevano situazioni di particolare interesse.

Dettagli

Documento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. l'emergenza rifiuti e oltre Napoli 9 febbraio 2008

Documento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. l'emergenza rifiuti e oltre Napoli 9 febbraio 2008 Documento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri l'emergenza rifiuti e oltre Napoli 9 febbraio 2008 PUNTI PRELIMINARI La direttiva 2006/12/UE relativa ai rifiuti

Dettagli