Screening I elementare La scuola fa bene a tutti anno scol Marialuisa Antoniotti Claudio Turello

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Screening I elementare La scuola fa bene a tutti anno scol Marialuisa Antoniotti Claudio Turello"

Transcript

1 Screening I elementare La scuola fa bene a tutti anno scol Marialuisa Antoniotti Claudio Turello "La scuola fa bene a tutti" 1

2 Il progetto: la scuola fa bene a tutti è un progetto di formazione/ intervento per l identificazione e il recupero dei disturbi specifici di apprendimento in età scolare. Scopo del progetto è: Fornire agli insegnanti conoscenze adeguate sui processi di acquisizione della letto scrittura, sull evoluzione dei processi di apprendimento nel corso delle diverse epoche scolastiche. Dare strumenti agli insegnanti per l identificazione con metodo delle difficoltà di apprendimento. Ridurre i tempi di identificazione dei bambini con difficoltà consentendo di massimizzare gli effetti del recupero Fornire agli insegnanti strumenti di recupero delle difficoltà precoci di apprendimento della letto scrittura. "La scuola fa bene a tutti" 2

3 l progetto si articola in: 1. -Dettato di 16 parole ( 4 bisillabe piane, 4 trisillabe piane, 4 bisillabe con gruppo consonantico, 4 trisillabe con gruppo consonantico, effettuato a fine gennaio della I elementare. -Lettura dei dati; identificazione dei bambini a rischio ( bambini che compiono 9errori) - Stesura di un progetto di recupero da svolgersi da parte degli insegnanti a piccoli gruppi, possibilmente per 3 ore settimanali. - Rivalutazione di tutti i bambini di I elementare a maggio ( stessa tipologia di dettato) con parole diverse, si considerano a rischio i bambini che compiono 6 errori. Possono essere effettuate anche prove collettive di lettura. "La scuola fa bene a tutti" 3

4 3. - Controllo dei casi a rischio nel corso della seconda elementare Effettuazione di incontri per la stesura del progetto di recupero dei bambini in difficoltà e per l individuazione di strategie di recupero utili anche per il resto della classe ( lavoro sugli errori) "La scuola fa bene a tutti" 4

5 Rapporto lingua orale/lingua scritta MELA Parola orale (fonemi) Rapporto di prima simbolizzazione "La scuola fa bene a tutti" 5

6 Rapporto lingua orale/lingua scritta MELA Parola orale (fonemi) Parola scritta (grafemi) Rapporto di seconda simbolizzazione "La scuola fa bene a tutti" 6

7 La fonologia La fonologia è il sottocampo della linguistica che studia i fonemi ( unità della lingua che hanno funzione di distinguere il significato es. palla/balla) in una determinata lingua. cane cane cane "La scuola fa bene a tutti" 7

8 Il fonema Unità funzionale minima astratta del sistema dei suoni linguistici con funzione distintiva nelle singole lingue. palla ball a Fonemi standard di una lingua : l insieme dei fonemi propri di quella lingua. "La scuola fa bene a tutti" 8

9 I fonemi della lingua italiana Cons. occlusive /p/ /b/ /t/ /d/ /k/ /g/ Cons. nasali /m/ /n/ /ɲ / Cons. fricative /f/ /v/ /s/ /z/ /ʃ / Cons. affricate /ʧ / /ʤ / /ʦ / /ʣ / Cons. laterali /l/ /r/ /ʎ / Semiconsonanti /j/ /w/ Vocali /i/ /e/ /ɛ / /a/ /ɔ / /o/ /u/ "La scuola fa bene a tutti" 9

10 Sillaba La sillaba è l unità di struttura fonologica che consiste di solito in una vocale preceduta e/o seguita da varie consonanti. a) Inizio : una o più consonanti b) Nucleo : vocale su cui cade l accento c) Coda :una o più consonanti Es. eterno E sillaba costituita solo dal nucleo TER sillaba costituita da : inizio, nucleo coda NO sillaba costituita da: inizio e nucleo. Sillaba chiusa (con coda) "La scuola fa bene a tutti" Sillaba aperta (senza coda) 10

11 Sistemi di scrittura Sistema ideografico: il segno grafico rappresenta direttamente l oggetto ( simbolizzazione alla prima potenza); lingua cinese. Segno grafico referente oggetto Sistema sillabico : il segno grafico rappresenta la sillaba (simbolizzazione alla II potenza); lingua araba. Segno grafico lingua sillaba referente oggetto Sistema alfabetico: il segno grafico rappresenta il fonema (simbolizzazione alla II potenza ); lingua latina, greca. referente oggetto Segno grafico lingua fonema "La scuola fa bene a tutti" 11

12 Prerequisiti all apprendimento PREREQUISITI ESECUTIVI Sono i prerequisiti che si attengono alla realizzazione del sistema scritto, non alla sua conoscenza es. segno grafico, coordinazione occhio-mano orientamento spaziale ecc. PREREQUISITI COSTRUTTIVI E il livello di concettualizzazione sulla lingua es. che lo scritto rappresenta la parola e non l oggetto. "La scuola fa bene a tutti" 12

13 I prerequisiti costruttivi Per imparare a leggere e a scrivere un bambino deve imparare quattro concetti che riguardano l unità fondamentale del sistema di scrittura : Quanti elementi ci sono in una parola Quali sono gli elementi della parola Come questi elementi sono disposti Come questi elementi sono rappresentati "La scuola fa bene a tutti" 13

14 La rappresentazione grafemica /p/ p /b/ b /t/ t /d/ d /k/ c ch q /g/ g gh /m/ m /n/ n /ɲ / gn /f/ f /v/ v /s/ s /z/ s /ʃ / sci sc /ʦ / z /ʣ / z /ʧ / ci c /ʤ / gi g /l/ l /r/ r /ʎ / gli gl /j/ i /w/ u /i/ i /e/ e /ɛ / e /a/ a /ɔ / o /o/ o /u/ u "La scuola fa bene a tutti" 14

15 Trasparenza e opacità della lingua italiana Opacità Trasparenza Rapporto grafema/fonema unitario /p/ = p /l/ = l Rapporto grafema/fonema multiplo /ʎ / = gli /ʃ / = sci Rapporto grafema/fonema stabile /ɲ / = gn f = /f/ Rapporto grafema/fonema instabile /s/ c /k/ ch s /z/ q "La scuola fa bene a tutti" 15

16 La trasparenza di una lingua L /l/ U /u/ P O /p/ /o/ CH I E S A /k/ /i//e/ /z//a/ C I GL I A ʧ i ʎ a "La scuola fa bene a tutti" 16

17 INPUT UDITIVO modello di scrittura dettata ANALISI UDITIVA MEMORIA FONOLOGICA ANALISI FONOLOGICA CONVERSIONE FON/GRAF. FASE ALLOGRAFICA BUFFER GRAFEMICO PROGRAMMA MOTORIO OUTPUT "La scuola fa bene a tutti" 17

18 Modello di apprendimento della lingua scritta FASE LOGOGRAFICA Legge e scrive parole in modo globale. FASE ALFABETICA Si iniziano ad applicare regole di conversione fonema/grafema e grafema/fonema. FASE ORTOGRAFICA Si sviluppano nuove associazioni con parti più complesse es. sillabe suffissi morfemi di/trigrammi FASE LESSICALE Le parole vengono lette e scritte senza bisogno di trasformazioni parziali. "La scuola fa bene a tutti" 18

19 Modello di Seymour (1987) Fase 1 LOGOGRAFICA LOGOGRAFICA ALFABETICA Fase 2 ALFABETICA Fase 3 ORTOGRAFICA ORTOGRAFICA lettura scrittura "La scuola fa bene a tutti" 19

20 Esperimento la copia La nebbia agl irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar. Tempo :42 Volte :4 E detto delle frutta acerbe o degli stridori che producono un effetto sgradevole sui denti. Tempo : 45 Volte: 5 "La scuola fa bene a tutti" 20

21 Esperimento la copia 2 Woran denkst du nur immer wahrend der Stunde Ich habe schon manche schone Stunde bei euch. Tempo :55 Volte :15 枣柰枴 柴久乻 Tempo:65 Volte: 30 "La scuola fa bene a tutti" 21

22 Livelli di classificazione dei bambini: Preconvenzionali: Preconvenzionali bambini che non compiono analisi delle parole, ma scrivono lettere a caso, non rispettano né il numero, né le caratteristiche delle lettere. Sillabici: Sillabici bambini che compiono una analisi sillabica della parola ( un suono per ogni sillaba). Alfabetici: Alfabetici bambini che compiono un analisi fonemica delle parole con alcune difficoltà che possono essere nei gruppi consonantici, nella confusione di suoni, nel rispetto della linea dei suoni ecc. "La scuola fa bene a tutti" 22

23 Livelli di classificazione dei bambini: Alfabetici + sillabici: sillabici bambini che mischiano comportamenti di analisi Sillabica e analisi fonemica Preconvenzionali + sillabici: bambini che mischiano comportamenti di analisi sillabica e di scrittura preconvenzionale Misti: bambini che mischiano comportamenti di analisi fonemica, sillabica e scrittura preconvenzionale a seconda della tipologia della parola da scrivere. "La scuola fa bene a tutti" 23

24 Esempi di scritture Bambino Preconvenzionale (la parola sole non è stata dettata) Faro, lume, viso, coda, volpe, gambe, scarpe, tronco, balena,denaro, calore, magico, candela, lacrima, minestra, studente. "La scuola fa bene a tutti" 24

25 Esempi di scritture Bambino Preconvenzionale (tentativi di analisi) "La scuola fa bene a tutti" 25

26 Esempi di scritture Bambino sillabico "La scuola fa bene a tutti" 26

27 Esempi di scritture Bambino alfabetico "La scuola fa bene a tutti" 27

28 Esempi di scritture Bambino preconvenzionale/ sillabico "La scuola fa bene a tutti" 28

29 Esempi di scritture Bambino Alfabetico/sillabico Faro, lume, viso, coda, volpe, gambe, scarpe, tronco, balena,denaro, calore, magico, candela, lacrima, minestra, studente. "La scuola fa bene a tutti" 29

30 Esempi di scritture Bambino misto Faro, lume, viso, coda, volpe, gambe, scarpe, tronco, balena,denaro, calore, magico, candela, lacrima, minestra, studente. "La scuola fa bene a tutti" 30

31 Classificazione degli errori di scrittura ERRORI FONOLOGICI ( errori in cui non è rispettato il rapporto fonema/grafema) scambi di suono es. p/b f/v r/l riduzioni di gruppo/ dittonghi es. tota x torta pede x piede aggiunte /omissioni di suoni es. torota x torta inversioni/migrazioni ecc. es. Banela x balena ERRORI FONETICI (errori legati ad aspetti quali l intensità e la tenuta dei suoni) omissione/aggiunta di doppie omissione/aggiunta di accento. "La scuola fa bene a tutti" 31

32 ERRORI ORTOGRAFICI ( errori in cui non sono rispettate le convenzioni ortografiche ecc.) omissione dell h omissione di apostrofo scambi di suoni omofoni non omografi es. quore cuaderno fusioni/separazioni illegali es. in sieme conla errori di regole es. cie/ce errori nella rappresentazione dei di/trigrammi es. gni/gn gl/gli cs/sc "La scuola fa bene a tutti" 32

33 alfabetico Scambio di suono omologo p/b Scambio di suono omologo k/g + migrazione Omissione di sillaba + migrazione Riduzione di gruppo Scambio di suono omologo k/g Scambio di suono omologo t/d Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota Divano Balena Melone Scatola Candela Mandorla Fantasma Scambio di suono omologo k/g Riduzione di gruppo +omissione di vocale "La scuola fa bene a tutti" Riduzione di gruppo 33

34 F.E. PERA Epentesi ( aggiunta) sillabica Epentesi vocalica(2) + scambio t/d Epentesi vocalica + 2 scambi di suono k/g t/d + riduzione di gruppo "La scuola fa bene a tutti" Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota Divano Balena Melone Scatola Candela Mandorla Fantasma 34

35 Scambio di suono a similarità fonologica Scambio di suono a similarità visiva Scambio di suono a similarità fonologica "La scuola fa bene a tutti" Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota Divano Balena Melone Scatola Candela Mandorla Fantasma 35

36 I bambini preconvenzionali Sono bambini che scrivono lettere a caso, non quantificano la lunghezza della parole, in alcuni casi non scrivono nulla. In genere le difficoltà di questi bambini sono a due livelli 1) Non hanno la rappresentazione fonologica della parola ( quanti, quali e in che ordine sono disposti i suoni della parola). 2) Non hanno stabilizzato il rapporto fonema/grafema "La scuola fa bene a tutti" 36

37 Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota Divano Balena Melone Scatola Candela Mandorla Fantasma "La scuola fa bene a tutti" 37

38 Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota Divano Balena Melone Scatola Candela Mandorla Fantasma Preconv./sillabico "La scuola fa bene a tutti" 38

39 Il lavoro con il bambino preconvenzionale Lavoro sulle attività metafonologiche Attività metafonologiche globali Rime Segmentazione sillabica Identificazione sillaba iniziale Giochi sulle parole ( morta della) Attività metafonologiche analitiche ( fonemiche) Identificazione fonema iniziale Identificazione fonema finale Spelling Tapping Sintesi fonemica Identificazioni suoni interni "La scuola fa beneecc. a tutti" 39

40 Il lavoro con il bambino preconvenzionale Attività di memorizzazione del grafema fonema Usare per molto tempo finché il rapporto fonema grafema non si stabilizzato un solo carattere di scrittura. Lavorare contemporaneamente su lettura e scrittura (usare anche lettere mobili). Presentare con gradualità i suoni partendo dalle vocali poi i Suoni lunghi ( es. M N L R S ecc.) che per loro caratteristiche fonetiche facilitano l identificazione percettiva e la sintesi sillabica). "La scuola fa bene a tutti" 40

41 Le rime Con molti esempi concreti far capire al bambino cosa sono le rime poi: Pescare una figurina es. cerotto pronunciarla con enfasi poi il bambino tra tre figure trova quella che fa rima es. giubbotto ; si può poi creare una filastrocca con questo abbinamento es. il bambino con il giubbotto aveva un grosso cerotto. Chievo- I elementari - 41

42 Le rime Iniziare una filastrocca dare delle figurine di alternative il bambino la completa. Sotto un castello ho visto un cammello che camminava con un. Mettere varie figure il bambino esclude quella che non fa rima. Ritagliare ed incollare le figurine in due casette es. quelle che finiscono in etto e in one. Chievo- I elementari - 42

43 Segmentazione sillabica (lunghezza della parola) Il bambino davanti ad oggetti o figure dice ME- LA CA-RO-TA il compagna o la maestra consegna la figura richiesta. Battere tanti colpi, saltare tanti salti ecc. quante sono le sillabe delle parole. Dividere figurine in due/tre scatole a seconda della lunghezza ( parole bisillabiche piane, trisillabiche piane, quadrisillabiche piane). Chievo- I elementari - 43

44 Identificazione di sillaba iniziale Sillaba iniziale ( percezione) Mettere degli oggetti o figure un personaggio che viene da un altro mondo e non sa parlare bene e dice solo un pezzetto delle parole e chiede es. PE CA ecc. Mettere degli oggetti o figure con più sillabe uguale e chiedere dammi tutte quelle che cominciano con CA. Chievo- I elementari - 44

45 Giocare a tombola: su una cartella ci sono delle paroline che cominciano con sillabe diverse es. topo vaso gufo sole ecc. la maestra pesca una parolina da un altro mazzo non la fa vedere al bambino e dice es. TO il bambino indovina e mette il fagiolo sulla figurina identificata. Comincia con to.. Chievo- I elementari - 45

46 Sillaba iniziale ( identificazione del bambino) Con davanti degli oggetti o figure è il bambino che chiede al compagno es. dammi CA Gioco degli indovinelli tra bambini si mostrano delle carte con figure tutte che cominciano con una sillaba diversa, poi la maestra le mischia, ne fa pescare una ad un bambino che dice agli altri la sillaba iniziale della parola che ha pescato e gli altri indovinano. Cerca l intruso es. due parole che cominciano con MA una con FO il bambino esclude la parolina che non inizia con la stessa sillaba Chievo- I elementari - 46

47 Sillaba iniziale ( identificazione del bambino) Tombola su una cartella ci sono delle parole che cominciano con sillabe diverse es. cane, pera, luna. La maestra pesca da un altro mazzo e dice chi ha la parolina che comincia come lupo, come casa. Memory: si gioca a memory con carte che cominciano con la stessa sillaba es. cane casa; pera pesce; mano mare; ecc. si fanno le coppie come nel normale gioco del memory. Su una scheda colorare tutte le parole che cominciano con TO Ritagliare e incollare in due casette tutte le figurine che cominciano es. con PE e LU. Sillaba iniziale senza oggetti e/o figure ( starter sillabico) E arrivato un bastimento carico di Ma È arrivato un bastimento di parole che cominciano come pane Chievo- I elementari - 47

48 Sillaba finale percezione Con davanti degli oggetti e/o figure dimmi : dammi la parolina che finisce per. PO ( usare eventualmente un riferimento grafico) È meglio usare parole bisillabiche piane Chievo- I elementari - 48

49 Sillaba finale (identificazione) Con davanti oggetti o figure il bambino chiede : dammi la parolina che finisce per. PO. Usare sempre il riferimento grafico Escludere la parolina che è l intrusa. Es. TOPO Chievo- I elementari - 49

50 Sillaba finale/iniziale Gioco del domino ERA RANA NAVE VELA LANA NASO Sintesi sillabica La maestra davanti a degli oggetti o figure dice ME LA il bambino indovina. Chievo- I elementari - 50

51 Attività metafonologiche a livello fonemico Fonema iniziale (percezione) Prima di iniziare questa attività si può aiutare i bambini a capire cosa significa il fonema iniziale utilizzando per esempio degli animali e il loro verso es. SSSSS (ssserpente), MMMMMM ( mmmucca), RRRR ( rrrana), FFFFF ( fffufi un micino che soffia arrabbiato), e giocando a pronunciare le parole allungando ed enfatizzando il loro suono ( si può inventare un personaggio che parla in questo modo strano). SSSERPENTE RRRRANA FFFFFUFI Chievo- I elementari - MMMMUCCA 51

52 Fonema iniziale (percezione) Mettere degli oggetti o figure e un personaggio che non parla bene e dice solo il primo pezzo della parola e chiede per esempio SSSS è importante all inizio di questa attività utilizzare suoni iniziali di parole lunghi ( r s m n f v), più facili da separare dalla vocale e all inizio non mettere nello stesso esercizio suoni omologhi es. f/v. Se il bambino ha difficoltà si può alternare la produzione del singolo fonema es. SSSSSS e poi la sillaba es. SSSSO. Chievo- I elementari - 52

53 Mettere più oggetti o figure con il fonema iniziale uguale, chiedere dammi tutte le paroline che cominciano per MMMMM ( attenzione che la vocale sia diversa es. mela moto mano). Giocare a tombola : su una cartella ci sono delle paroline che cominciano con fonemi diversi es. rana, nave, vaso, luna; la maestra pesca dal mazzo non fa vedere la figurina al bambino e dice es. RR il bambino indovina e mette il segno sulla figurina identificata. Comincia con RRRR Chievo- I elementari - 53

54 Gli esercizi poi possono essere proposti anche con i suoni brevi p b t d k g)e complessi ( ci gi z ecc), attenzione ai suoni omologhi ( p/b t/d k/g ci/gi). Comincia con PPP Chievo- I elementari - 54

55 Fonema iniziale ( identificazione del bambino) Con davanti degli oggetti o delle figure è il bambino che chiede al compagno dammi CCCC.. Gioco degli indovinelli : tra bambini si mostrano delle figure 4/6/8 tutte che cominciano con fonema diverso, poi la maestra le mischia ne fa pescare una ad un bambino che dice il fonema iniziale della parola che ha pescato e gli altri indovinano. Cerca l intruso es. due parole che cominciano con m e una no il bambino esclude la parolina che non va bene. Chievo- I elementari - 55

56 Fonema iniziale ( identificazione del bambino) Tombola: su una cartella ci sono delle parole che cominciano con fonemi diversi es. rana casa topo mela. La maestra pesca da un mazzo che ha parole diverse, ma che cominciano con gli stessi fonemi e dice per esempio: chi ha la parola che comincia come moto tubo. Memory: si gioca a memory con carte che cominciano con lo stesso fonema ma sono diverse es. casa coda, riso rosa, pera pane, ecc. si fanno le coppie come nel normale gioco del memory. Su una scheda colorare tutte le parole che cominciano con TTTT. Ritagliare e mettere in due casette tutte le parole che cominciano con PPP e TTTT. Fonema iniziale senza oggetti E arrivato un bastimento carico di MMMMMMMM E arrivato un bastimento carico di parole che cominciano come pane stimolando i bambini a trovare anche parole con vocale diversa es. pugno, pera, pipa, ecc. Chievo- I elementari - 56

57 Sintesi fonemica Abituare i bambini a fondere i fonemi di una sillaba es. MMM A ( si può chiamare con i nomi formati da una sillaba dei personaggi es. l omino RI e il cagnolino LU) se ti dico L..U quale personaggio sto chiamando? Presentare ai bambini delle figurine che iniziano per fonemi diversi e chiedere dammi M.E.L.A ( dire i suoni M non emme). I bambini indovinano. Chievo- I elementari - 57

58 Presentare parole che cominciano tutte con lo stesso suono, ma vocale diversa es. mano mela moto muro e chiedere ai bambini di dare M.O.T.O ( in questo modo si stimola l analisi anche del secondo elemento). Presentare parole che cominciano tutte con la stessa sillaba es. nave naso, nano, chiedere dammi N.A.N.O ( in questo modo si stimola anche l analisi della seconda sillaba. *tutti questi esercizi possono essere effettuati su schede es. colora la Chievo- I elementari parolina M.E.L.A. 58

59 Spelling fonemico Iniziare a far smontare in fonemi paroline semplici ( sillabiche) es. RE TU LA usando anche nomi inventati di personaggi es. LU RI ecc.. deve essere il bambino che pronuncia dividendola in fonemi una parolina semplice e la maestra o il compagno la indovina. Il bambino davanti a paroline molto corte di tre lettere prova a chiederla al compagno o alla maestra dividendola in fonemi es. U.V.A. ( oca uva ape ora oro ufo ala amo ecc.). Con alcuni bambini si può tentare di far produrre segmentate le paroline bisillabiche piane; il bambino dice M.E.L.A e il compagno la indovina. Chievo- I elementari - 59

60 Il fonema finale Nella lingua italiana il fonema finale è quasi sempre una vocale si può abituare i bambini ad allungare nella pronuncia la letterina finale es. paneee finisce per e; si possono confrontare i nomi dei bambini; notare che le parole cambiano al maschile e al femminile es. Bambino bambina; si possono categorizzare es. tutte le parole che finiscono per a per o per e. Può essere utile usare un riferimento grafico di aiuto. Finisce per a Chievo- I elementari - 60

61 Associare dettatura di sillabe a composizioni con lettere mobili che rendono disponibile al bambino la forma grafica e minimizzano l aspetto esecutivo Inserire subito i fonemi in sillabe; abituare il bambino a leggere MA e non M.A. Presentare i suoni sordi e sonori in tempi diversi per facilitare la memorizzazione Aiutare il bambino con riferimenti visivi stabili es. /m/ di mela "La scuola fa bene a tutti" 61

62 Le rime Con molti esempi concreti far capire al bambino cosa sono le rime poi: Pescare una figurina es. cerotto pronunciarla con enfasi poi il bambino tra tre figure trova quella che fa rima es. giubbotto ; si può poi creare una filastrocca con questo abbinamento es. il bambino con il giubbotto aveva un grosso cerotto. Chievo- I elementari - 62

63 Le rime Iniziare una filastrocca dare delle figurine di alternative il bambino la completa. Sotto un castello ho visto un cammello che camminava con un. Mettere varie figure il bambino esclude quella che non fa rima. Ritagliare ed incollare le figurine in due casette es. quelle che finiscono in etto e in one. Chievo- I elementari - 63

64 Segmentazione sillabica (lunghezza della parola) Il bambino davanti ad oggetti o figure dice ME- LA CA-RO-TA il compagna o la maestra consegna la figura richiesta. Battere tanti colpi, saltare tanti salti ecc. quante sono le sillabe delle parole. Dividere figurine in due/tre scatole a seconda della lunghezza ( parole bisillabiche piane, trisillabiche piane, quadrisillabiche piane). Chievo- I elementari - 64

65 Identificazione di sillaba iniziale Sillaba iniziale ( percezione) Mettere degli oggetti o figure un personaggio che viene da un altro mondo e non sa parlare bene e dice solo un pezzetto delle parole e chiede es. PE CA ecc. Mettere degli oggetti o figure con più sillabe uguale e chiedere dammi tutte quelle che cominciano con CA. Chievo- I elementari - 65

66 Giocare a tombola: su una cartella ci sono delle paroline che cominciano con sillabe diverse es. topo vaso gufo sole ecc. la maestra pesca una parolina da un altro mazzo non la fa vedere al bambino e dice es. TO il bambino indovina e mette il fagiolo sulla figurina identificata. Comincia con to.. Chievo- I elementari - 66

67 Sillaba iniziale ( identificazione del bambino) Con davanti degli oggetti o figure è il bambino che chiede al compagno es. dammi CA Gioco degli indovinelli tra bambini si mostrano delle carte con figure tutte che cominciano con una sillaba diversa, poi la maestra le mischia, ne fa pescare una ad un bambino che dice agli altri la sillaba iniziale della parola che ha pescato e gli altri indovinano. Cerca l intruso es. due parole che cominciano con MA una con FO il bambino esclude la parolina che non inizia con la stessa sillaba Chievo- I elementari - 67

68 Sillaba iniziale ( identificazione del bambino) Tombola su una cartella ci sono delle parole che cominciano con sillabe diverse es. cane, pera, luna. La maestra pesca da un altro mazzo e dice chi ha la parolina che comincia come lupo, come casa. Memory: si gioca a memory con carte che cominciano con la stessa sillaba es. cane casa; pera pesce; mano mare; ecc. si fanno le coppie come nel normale gioco del memory. Su una scheda colorare tutte le parole che cominciano con TO Ritagliare e incollare in due casette tutte le figurine che cominciano es. con PE e LU. Sillaba iniziale senza oggetti e/o figure ( starter sillabico) E arrivato un bastimento carico di Ma È arrivato un bastimento di parole che cominciano come pane Chievo- I elementari - 68

69 Sillaba finale percezione Con davanti degli oggetti e/o figure dimmi : dammi la parolina che finisce per. PO ( usare eventualmente un riferimento grafico) È meglio usare parole bisillabiche piane Chievo- I elementari - 69

70 Sillaba finale (identificazione) Con davanti oggetti o figure il bambino chiede : dammi la parolina che finisce per. PO. Usare sempre il riferimento grafico Escludere la parolina che è l intrusa. Es. TOPO Chievo- I elementari - 70

71 Sillaba finale/iniziale Gioco del domino ERA RANA NAVE VELA LANA NASO Sintesi sillabica La maestra davanti a degli oggetti o figure dice ME LA il bambino indovina. Chievo- I elementari - 71

72 Attività metafonologiche a livello fonemico Fonema iniziale (percezione) Prima di iniziare questa attività si può aiutare i bambini a capire cosa significa il fonema iniziale utilizzando per esempio degli animali e il loro verso es. SSSSS (ssserpente), MMMMMM ( mmmucca), RRRR ( rrrana), FFFFF ( fffufi un micino che soffia arrabbiato), e giocando a pronunciare le parole allungando ed enfatizzando il loro suono ( si può inventare un personaggio che parla in questo modo strano). SSSERPENTE RRRRANA FFFFFUFI Chievo- I elementari - MMMMUCCA 72

73 Fonema iniziale (percezione) Mettere degli oggetti o figure e un personaggio che non parla bene e dice solo il primo pezzo della parola e chiede per esempio SSSS è importante all inizio di questa attività utilizzare suoni iniziali di parole lunghi ( r s m n f v), più facili da separare dalla vocale e all inizio non mettere nello stesso esercizio suoni omologhi es. f/v. Se il bambino ha difficoltà si può alternare la produzione del singolo fonema es. SSSSSS e poi la sillaba es. SSSSO. Chievo- I elementari - 73

74 Mettere più oggetti o figure con il fonema iniziale uguale, chiedere dammi tutte le paroline che cominciano per MMMMM ( attenzione che la vocale sia diversa es. mela moto mano). Giocare a tombola : su una cartella ci sono delle paroline che cominciano con fonemi diversi es. rana, nave, vaso, luna; la maestra pesca dal mazzo non fa vedere la figurina al bambino e dice es. RR il bambino indovina e mette il segno sulla figurina identificata. Comincia con RRRR Chievo- I elementari - 74

75 Gli esercizi poi possono essere proposti anche con i suoni brevi p b t d k g)e complessi ( ci gi z ecc), attenzione ai suoni omologhi ( p/b t/d k/g ci/gi). Comincia con PPP Chievo- I elementari - 75

76 Fonema iniziale ( identificazione del bambino) Con davanti degli oggetti o delle figure è il bambino che chiede al compagno dammi CCCC.. Gioco degli indovinelli : tra bambini si mostrano delle figure 4/6/8 tutte che cominciano con fonema diverso, poi la maestra le mischia ne fa pescare una ad un bambino che dice il fonema iniziale della parola che ha pescato e gli altri indovinano. Cerca l intruso es. due parole che cominciano con m e una no il bambino esclude la parolina che non va bene. Chievo- I elementari - 76

77 Fonema iniziale ( identificazione del bambino) Tombola: su una cartella ci sono delle parole che cominciano con fonemi diversi es. rana casa topo mela. La maestra pesca da un mazzo che ha parole diverse, ma che cominciano con gli stessi fonemi e dice per esempio: chi ha la parola che comincia come moto tubo. Memory: si gioca a memory con carte che cominciano con lo stesso fonema ma sono diverse es. casa coda, riso rosa, pera pane, ecc. si fanno le coppie come nel normale gioco del memory. Su una scheda colorare tutte le parole che cominciano con TTTT. Ritagliare e mettere in due casette tutte le parole che cominciano con PPP e TTTT. Fonema iniziale senza oggetti E arrivato un bastimento carico di MMMMMMMM E arrivato un bastimento carico di parole che cominciano come pane stimolando i bambini a trovare anche parole con vocale diversa es. pugno, pera, pipa, ecc. Chievo- I elementari - 77

78 Sintesi fonemica Abituare i bambini a fondere i fonemi di una sillaba es. MMM A ( si può chiamare con i nomi formati da una sillaba dei personaggi es. l omino RI e il cagnolino LU) se ti dico L..U quale personaggio sto chiamando? Presentare ai bambini delle figurine che iniziano per fonemi diversi e chiedere dammi M.E.L.A ( dire i suoni M non emme). I bambini indovinano. Chievo- I elementari - 78

79 Presentare parole che cominciano tutte con lo stesso suono, ma vocale diversa es. mano mela moto muro e chiedere ai bambini di dare M.O.T.O ( in questo modo si stimola l analisi anche del secondo elemento). Presentare parole che cominciano tutte con la stessa sillaba es. nave naso, nano, chiedere dammi N.A.N.O ( in questo modo si stimola anche l analisi della seconda sillaba. *tutti questi esercizi possono essere effettuati su schede es. colora la Chievo- I elementari parolina M.E.L.A. 79

80 Spelling fonemico Iniziare a far smontare in fonemi paroline semplici ( sillabiche) es. RE TU LA usando anche nomi inventati di personaggi es. LU RI ecc.. deve essere il bambino che pronuncia dividendola in fonemi una parolina semplice e la maestra o il compagno la indovina. Il bambino davanti a paroline molto corte di tre lettere prova a chiederla al compagno o alla maestra dividendola in fonemi es. U.V.A. ( oca uva ape ora oro ufo ala amo ecc.). Con alcuni bambini si può tentare di far produrre segmentate le paroline bisillabiche piane; il bambino dice M.E.L.A e il compagno la indovina. Chievo- I elementari - 80

81 Il fonema finale Nella lingua italiana il fonema finale è quasi sempre una vocale si può abituare i bambini ad allungare nella pronuncia la letterina finale es. paneee finisce per e; si possono confrontare i nomi dei bambini; notare che le parole cambiano al maschile e al femminile es. Bambino bambina; si possono categorizzare es. tutte le parole che finiscono per a per o per e. Può essere utile usare un riferimento grafico di aiuto. Finisce per a Chievo- I elementari - 81

82 Prime attività di composizione di sillabe Chievo- I elementari - 82

83 Chievo- I elementari - 83

84 Composizione di Chievosillabe con I elementari - due grafemi 84

85 Sul banco l alfabetiere personalizzato M L S Chievo- I elementari - 85

86 Chievo- I elementari - 86

87 Memory sillabico della m Chievo- I elementari - 87

88 Prima lettura Chievodi sillabe con il grafema m I elementari - 88

89 Lettura di sillabe con il grafema l Chievo- I elementari - 89

90 Lettura di sillabe con i grafemi m l Chievo- I elementari - 90

91 F.S. Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota Divano Balena Melone Scatola Candela Mandorla Fantasma "La scuola fa bene a tutti" 91

92 Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota Divano Balena Melone Scatola Candela Mandorla Fantasma "La scuola fa bene a tutti" 92

93 Le difficoltà del bambino sillabico Ha difficoltà nel compiere un analisi fonemica; analizza solo a livello sillabico (un suono per ogni sillaba). Possono esistere problemi di memorizzazione dei grafemi Possono evidenziarsi scambi di suoni "La scuola fa bene a tutti" 93

94 Il lavoro con il bambino sillabico Attività metafonologica Attività di scrittura a) sillabica a) composizione di sillabe - spelling b) composizione di bisillabe - sintesi b) fonemica -identificazione fonema Attività di lettura iniziale e finale a) di sillabe -spelling di bisillabe piane b) di parole bisillabiche -sintesi di bisillabe piane "La scuola fa bene a tutti" 94

95 Le rime Con molti esempi concreti far capire al bambino cosa sono le rime poi: Pescare una figurina es. cerotto pronunciarla con enfasi poi il bambino tra tre figure trova quella che fa rima es. giubbotto ; si può poi creare una filastrocca con questo abbinamento es. il bambino con il giubbotto aveva un grosso cerotto. Chievo- I elementari - 95

96 Le rime Iniziare una filastrocca dare delle figurine di alternative il bambino la completa. Sotto un castello ho visto un cammello che camminava con un. Mettere varie figure il bambino esclude quella che non fa rima. Ritagliare ed incollare le figurine in due casette es. quelle che finiscono in etto e in one. Chievo- I elementari - 96

97 Segmentazione sillabica (lunghezza della parola) Il bambino davanti ad oggetti o figure dice ME- LA CA-RO-TA il compagna o la maestra consegna la figura richiesta. Battere tanti colpi, saltare tanti salti ecc. quante sono le sillabe delle parole. Dividere figurine in due/tre scatole a seconda della lunghezza ( parole bisillabiche piane, trisillabiche piane, quadrisillabiche piane). Chievo- I elementari - 97

98 Identificazione di sillaba iniziale Sillaba iniziale ( percezione) Mettere degli oggetti o figure un personaggio che viene da un altro mondo e non sa parlare bene e dice solo un pezzetto delle parole e chiede es. PE CA ecc. Mettere degli oggetti o figure con più sillabe uguale e chiedere dammi tutte quelle che cominciano con CA. Chievo- I elementari - 98

99 Giocare a tombola: su una cartella ci sono delle paroline che cominciano con sillabe diverse es. topo vaso gufo sole ecc. la maestra pesca una parolina da un altro mazzo non la fa vedere al bambino e dice es. TO il bambino indovina e mette il fagiolo sulla figurina identificata. Comincia con to.. Chievo- I elementari - 99

100 Sillaba iniziale ( identificazione del bambino) Con davanti degli oggetti o figure è il bambino che chiede al compagno es. dammi CA Gioco degli indovinelli tra bambini si mostrano delle carte con figure tutte che cominciano con una sillaba diversa, poi la maestra le mischia, ne fa pescare una ad un bambino che dice agli altri la sillaba iniziale della parola che ha pescato e gli altri indovinano. Cerca l intruso es. due parole che cominciano con MA una con FO il bambino esclude la parolina che non inizia con la stessa sillaba Chievo- I elementari - 100

101 Sillaba iniziale ( identificazione del bambino) Tombola su una cartella ci sono delle parole che cominciano con sillabe diverse es. cane, pera, luna. La maestra pesca da un altro mazzo e dice chi ha la parolina che comincia come lupo, come casa. Memory: si gioca a memory con carte che cominciano con la stessa sillaba es. cane casa; pera pesce; mano mare; ecc. si fanno le coppie come nel normale gioco del memory. Su una scheda colorare tutte le parole che cominciano con TO Ritagliare e incollare in due casette tutte le figurine che cominciano es. con PE e LU. Sillaba iniziale senza oggetti e/o figure ( starter sillabico) E arrivato un bastimento carico di Ma È arrivato un bastimento di parole che cominciano come pane Chievo- I elementari - 101

102 Sillaba finale percezione Con davanti degli oggetti e/o figure dimmi : dammi la parolina che finisce per. PO ( usare eventualmente un riferimento grafico) È meglio usare parole bisillabiche piane Chievo- I elementari - 102

103 Sillaba finale (identificazione) Con davanti oggetti o figure il bambino chiede : dammi la parolina che finisce per. PO. Usare sempre il riferimento grafico Escludere la parolina che è l intrusa. Es. TOPO Chievo- I elementari - 103

104 Sillaba finale/iniziale Gioco del domino ERA RANA NAVE VELA LANA NASO Sintesi sillabica La maestra davanti a degli oggetti o figure dice ME LA il bambino indovina. Chievo- I elementari - 104

105 Attività metafonologiche a livello fonemico Fonema iniziale (percezione) Prima di iniziare questa attività si può aiutare i bambini a capire cosa significa il fonema iniziale utilizzando per esempio degli animali e il loro verso es. SSSSS (ssserpente), MMMMMM ( mmmucca), RRRR ( rrrana), FFFFF ( fffufi un micino che soffia arrabbiato), e giocando a pronunciare le parole allungando ed enfatizzando il loro suono ( si può inventare un personaggio che parla in questo modo strano). SSSERPENTE RRRRANA FFFFFUFI Chievo- I elementari - MMMMUCCA 105

106 Fonema iniziale (percezione) Mettere degli oggetti o figure e un personaggio che non parla bene e dice solo il primo pezzo della parola e chiede per esempio SSSS è importante all inizio di questa attività utilizzare suoni iniziali di parole lunghi ( r s m n f v), più facili da separare dalla vocale e all inizio non mettere nello stesso esercizio suoni omologhi es. f/v. Se il bambino ha difficoltà si può alternare la produzione del singolo fonema es. SSSSSS e poi la sillaba es. SSSSO. Chievo- I elementari - 106

107 Mettere più oggetti o figure con il fonema iniziale uguale, chiedere dammi tutte le paroline che cominciano per MMMMM ( attenzione che la vocale sia diversa es. mela moto mano). Giocare a tombola : su una cartella ci sono delle paroline che cominciano con fonemi diversi es. rana, nave, vaso, luna; la maestra pesca dal mazzo non fa vedere la figurina al bambino e dice es. RR il bambino indovina e mette il segno sulla figurina identificata. Comincia con RRRR Chievo- I elementari - 107

108 Gli esercizi poi possono essere proposti anche con i suoni brevi p b t d k g)e complessi ( ci gi z ecc), attenzione ai suoni omologhi ( p/b t/d k/g ci/gi). Comincia con PPP Chievo- I elementari - 108

109 Fonema iniziale ( identificazione del bambino) Con davanti degli oggetti o delle figure è il bambino che chiede al compagno dammi CCCC.. Gioco degli indovinelli : tra bambini si mostrano delle figure 4/6/8 tutte che cominciano con fonema diverso, poi la maestra le mischia ne fa pescare una ad un bambino che dice il fonema iniziale della parola che ha pescato e gli altri indovinano. Cerca l intruso es. due parole che cominciano con m e una no il bambino esclude la parolina che non va bene. Chievo- I elementari - 109

110 Fonema iniziale ( identificazione del bambino) Tombola: su una cartella ci sono delle parole che cominciano con fonemi diversi es. rana casa topo mela. La maestra pesca da un mazzo che ha parole diverse, ma che cominciano con gli stessi fonemi e dice per esempio: chi ha la parola che comincia come moto tubo. Memory: si gioca a memory con carte che cominciano con lo stesso fonema ma sono diverse es. casa coda, riso rosa, pera pane, ecc. si fanno le coppie come nel normale gioco del memory. Su una scheda colorare tutte le parole che cominciano con TTTT. Ritagliare e mettere in due casette tutte le parole che cominciano con PPP e TTTT. Fonema iniziale senza oggetti E arrivato un bastimento carico di MMMMMMMM E arrivato un bastimento carico di parole che cominciano come pane stimolando i bambini a trovare anche parole con vocale diversa es. pugno, pera, pipa, ecc. Chievo- I elementari - 110

111 Sintesi fonemica Abituare i bambini a fondere i fonemi di una sillaba es. MMM A ( si può chiamare con i nomi formati da una sillaba dei personaggi es. l omino RI e il cagnolino LU) se ti dico L..U quale personaggio sto chiamando? Presentare ai bambini delle figurine che iniziano per fonemi diversi e chiedere dammi M.E.L.A ( dire i suoni M non emme). I bambini indovinano. Chievo- I elementari - 111

112 Presentare parole che cominciano tutte con lo stesso suono, ma vocale diversa es. mano mela moto muro e chiedere ai bambini di dare M.O.T.O ( in questo modo si stimola l analisi anche del secondo elemento). Presentare parole che cominciano tutte con la stessa sillaba es. nave naso, nano, chiedere dammi N.A.N.O ( in questo modo si stimola anche l analisi della seconda sillaba. *tutti questi esercizi possono essere effettuati su schede es. colora la Chievo- I elementari parolina M.E.L.A. 112

113 Spelling fonemico Iniziare a far smontare in fonemi paroline semplici ( sillabiche) es. RE TU LA usando anche nomi inventati di personaggi es. LU RI ecc.. deve essere il bambino che pronuncia dividendola in fonemi una parolina semplice e la maestra o il compagno la indovina. Il bambino davanti a paroline molto corte di tre lettere prova a chiederla al compagno o alla maestra dividendola in fonemi es. U.V.A. ( oca uva ape ora oro ufo ala amo ecc.). Con alcuni bambini si può tentare di far produrre segmentate le paroline bisillabiche piane; il bambino dice M.E.L.A e il compagno la indovina. Chievo- I elementari - 113

114 Il fonema finale Nella lingua italiana il fonema finale è quasi sempre una vocale si può abituare i bambini ad allungare nella pronuncia la letterina finale es. paneee finisce per e; si possono confrontare i nomi dei bambini; notare che le parole cambiano al maschile e al femminile es. Bambino bambina; si possono categorizzare es. tutte le parole che finiscono per a per o per e. Può essere utile usare un riferimento grafico di aiuto. Finisce per a Chievo- I elementari - 114

115 Prime attività di composizione di sillabe Chievo- I elementari - 115

116 Chievo- I elementari - 116

117 Composizione di Chievosillabe con I elementari - due grafemi 117

118 Sul banco l alfabetiere personalizzato M L S Chievo- I elementari - 118

119 Chievo- I elementari - 119

120 Memory sillabico della m Chievo- I elementari - 120

121 Prima lettura Chievodi sillabe con il grafema m I elementari - 121

122 Lettura di sillabe con il grafema l Chievo- I elementari - 122

123 Lettura di sillabe con i grafemi m l Chievo- I elementari - 123

124 Chievo- I elementari Le carte fonosillabiche 124

125 L alfabetiere personalizzato M L S M L S R F N 125 Chievo- I elementari -

126 L alfabetiere sul banco Chievo- I elementari - 126

127 Composizione con rappresentazione di parole bisillabe Chievo- I elementari - 127

128 Chievo- I elementari - 128

129 Esempi di attività con il bambino sillabico S M L S O O I A R L E SCRIVI SOLE E "La scuola fa bene a tutti" 129

130 ALTRI ESEMPI DI ATTIVITA Rappresentazione fonologica delle parole B A M A L N E N A INSERISCI LE PAROLE AL POSTO GIUSTO O "La scuola fa bene a tutti" 130

131 Quali le cause degli errori di scrittura? Difficoltà ad effettuare una adeguata segmentazione o analisi fonologica. Difficoltà a mantenere in memoria la sequenza fonologica per poterla tradurre graficamente in modo corretto. Difficoltà nel sistema di conversione fonema/grafema Povertà lessicale la conoscenza delle etichette lessicali permette di non sovraccaricare la memoria fonologica Difficoltà nella memorizzazione e nell applicazione delle regole ortografiche. "La scuola fa bene a tutti" 131

132 Le difficoltà del bambino alfabetico Scambi di suoni omologhi o/e simili Riduzione di gruppo e/o dittonghi Errori nella linea delle parole ( migrazioni metatesi) Omissioni di lettere, sillabe Epentesi vocalica e/o consonantica "La scuola fa bene a tutti" 132

133 Attività sulla riduzione di gruppi, di dittonghi, sulle inversioni ecc. "La scuola fa bene a tutti" 133

134 I gruppi consonantici Gruppi omosillabici: stu dia Gruppi eterosillabici: tor "La scuola fa bene a tutti" ta 134

135 Lettura di sillabe con gruppo consonantico - Chievo- I elementari-

136 Attività sulla riduzione di gruppi PAS TRA TAR SPA Lettura veloce di sillabe complesse. Attività di scrittura con rappresentazione fonologica T R A T A R Componi TRA R Componi TAR T A "La scuola fa bene a tutti" 136

137 Attività sulla riduzione di gruppi Attività di scrittura con rappresentazione fonologica T O F O S T R R R T A B E I G "La scuola fa bene a tutti" C E A 137

138 Esempi di rappresentazione fonologica Componi questa parola "La scuola fa bene a tutti" Dove va la R se compare la rana è giusto 138

139 C B C A N E A L E A R N N A E "La scuola fa bene a tutti" 139

140 Attività sugli scambi di suoni "La scuola fa bene a tutti" 140

141 Fonemi sordi e sonori Fonemi sordi P T K F S Ts ʧ ʃ Fonemi sonori B D G V Z Dz ʤ "La scuola fa bene a tutti" 141

142 Suoni simili Vocali f/ s a/e s/z o/u m/n i/e l/ r a/o l/n gn/n gl/l sci/ s "La scuola fa bene a tutti" 142

143 Suoni visivamente simili N/M b/d p/q r/n n/u o/a "La scuola fa bene a tutti" 143

144 Il V.O.T. ( +/- sonoro) RILASCIO IMPOSTAZIONE TENUTA -180ms ms. -40 ms. 0 Sonore it. B (it) son.ingl. +20 ms. P(it) "La scuola fa bene a tutti" +80 ms. +100ms. sorde inglesi 144

145 Scambi di suoni omologhi / simil (le cause dell errore) Il bambino non discrimina e categorizza le differenze acustiche tra due suoni (fonemi) che hanno indici acustici simili. Alcuni bambini compiono anche errori nella pronuncia dei suoni omologhi. Es. Palla / Balla?? ball a "La scuola fa bene a tutti" 145

146 Scambi di suoni omologhi / simili (le cause dell errore) Il bambino non ha difficoltà nella percezione dei suoni ma ha problemi a rappresentarsi nel lessico ortografico il rapporto fonema\ grafema, o grafema \ fonema. B è "La scuola fa bene a tutti" P o B? 146

147 Scambi di suoni omologhi / simili (le cause dell errore) Il bambino ha superato l associazione fonema / grafema, ma ha problemi a selezionare in modo automatico es. sentendo le parole palla /balla se ci vuole il grafema P o B ( rappresentazione fonologica del suono e associazione del grafema). = automatizzazione del processo Palla?? Balla?? ball a "La scuola fa bene a tutti" 147

148 Difficoltà di discriminazione L attività deve essere mirata a enfatizzare l ascolto e la categorizzazione; si può minimizzare l aspetto grafico. Esempi di attività Lavoro di comparazione di coppie di sillabe o parole palla/balla sono uguali o diverse. Categorizzazione di parole Mettiamo tutte le parole che cominciano come balena o come palla al posto giusto "La scuola fa bene a tutti" 148

149 Difficoltà di discriminazione Attività metafonologica ( es. identificazione dei suoni interni starter fonemico ecc. con i suoni coinvolti dall errore). Es. quando senti il suono P alzi la paletta con il disegno della palla, quando senti B quello con la balena ecc. Es. se dico P mi dai il pulcino o la banana. Ecc. Verificare sempre anche la pronuncia facendo denominare e/ o ripetere parole con i suoni coinvolti dall errore in posizione iniziale, mediana ed in gruppo consonantico es. p b palla balena tapiro tubo prete braccio capra libro. "La scuola fa bene a tutti" 149

150 Rappresentazione ortografica Lo scopo delle attività è di far memorizzare e se possibile automatizzare la conversione fonema/grafema e viceversa. Esempi di attività BA PU PE BI Leggere velocemente sillabe con i fonemi in contrasto. PU Giocare a memory con carte raddoppiate denominare le sillabe PU "La scuola fa bene a tutti" 150

151 Il memory può essere facilitato all inizio mettendo i simboli di riferimento. PA PA BA BA "La scuola fa bene a tutti" 151

152 Memory t/d - Chievo- I elementari-

153 Memory t/d - Chievo- I elementari-

154 Tombola p /b - Chievo- I elementari-

155 - Chievo- I elementari- Il gioco dell oca della f v

156 Automatizzazione del processo (selezione) Le attività si complicano e riguardano l aspetto di selezione grafica e fonologica. V F Si categorizzano poi si scrivono "La scuola fa bene a tutti" 156

157 Automatizzazione del processo (selezione) Il gioco delle palette Ti dico delle parole che cominciano o contengono i suoni f/ v tu alzi la paletta corrispondente filo F V "La scuola fa bene a tutti" 157

158 Automatizzazione del processo (selezione). Attività di decisione ortografica PALENA BALENA TENDA TENTA DENTA DENDA "La scuola fa bene a tutti" 158

159 Automatizzazione del processo (selezione). Attività di completamento e ricerca di errori Il pampino balla nel posco P B la bambola piange "La scuola fa bene a tutti" 159

160 Scambi di suoni visivamente simili (le cause dell errore) Di percezione visiva: il bambino ha difficoltà ad identificare i grafemi es. difficoltà di orientamento dx/ sn. Di associazione fonema/ grafema Di selezione / automatizzazione del processo "La scuola fa bene a tutti" 160

161 Memory t/d - Chievo- I elementari-

162 Memory t/d - Chievo- I elementari-

163 Tombola p /b - Chievo- I elementari-

164 - Chievo- I elementari- Il gioco dell oca della f v

165 Errori a matrice visiva Percezione visiva: valutare se il bambino non ha problemi di natura viuo-spaziale. b d d p b b d d q p d b b q p Cancella quelli uguali a questo b Far usare il carattere stampato per valutare se gli errori persistono. Se si modificano la matrice è grafica o visiva se persistono è fonologica. Es M N m n "La scuola fa bene a tutti" 165

166 La discriminazione visiva Metti la forma uguale - Chievo- I elementari-

167 Cerca tutte quelle uguali alla lettera in alto discriminazione visiva - Chievo- I elementari-

168 Associazione fonema / grafema Lettura di sillabe d/b - Chievo- I elementari-

169 Errori a matrice visiva Per b d costruire la forma di cartone e fare tre tipi di esercizi: b 1. Metti la forma uguale alla mia 2. Metti p b d ecc. 3. Te la giro io e tu leggi cosa è "La scuola fa bene a tutti" 169

170 Selezione Il cartoncino b/d Mettilo come b - Chievo- I elementari-

171 Mettilo come d - Chievo- I elementari-

172 Errori a matrice visiva Rappresentazione ortografica ( associazione fonema/grafema): Le modalità di recupero sono le stesse che per gli errori a matrice percettiva e fonologica; il bambino deve abbinare rapidamente ed in modo automatico il fonema al grafema e viceversa. Selezione / automatizzazione del processo Le modalità di recupero sono le stesse che per gli errori a matrice sonora; il bambino deve imparare a selezionare e associare grafema a fonema nei compiti automatizzati. "La scuola fa bene a tutti" 172

173 Associazione fonema / grafema Memory b/d - Chievo- I elementari-

174 - Chievo- I elementari-

F.S. Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota Divano Balena Melone Scatola Candela Mandorla Fantasma. "La scuola fa bene a tutti"

F.S. Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota Divano Balena Melone Scatola Candela Mandorla Fantasma. La scuola fa bene a tutti 125895 F.S. Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota Divano Balena Melone Scatola Candela Mandorla Fantasma "La scuola fa bene a tutti" Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota

Dettagli

Sulla base del parametro costruttivo la scrittura di distingue in: Preconvenzionale. Convenzionale

Sulla base del parametro costruttivo la scrittura di distingue in: Preconvenzionale. Convenzionale Sulla base del parametro costruttivo la scrittura di distingue in: Preconvenzionale Convenzionale Prerequisiti all apprendimento PREREQUISITI ESECUTIVI Sono i prerequisiti che si attengono alla realizzazione

Dettagli

Screening I elementare La scuola fa bene a tutti Marialuisa Antoniotti Claudio Turello

Screening I elementare La scuola fa bene a tutti Marialuisa Antoniotti Claudio Turello Screening I elementare La scuola fa bene a tutti Marialuisa Antoniotti Claudio Turello Il progetto: la scuola fa bene a tutti è un progetto di formazione/ intervento per l identificazione e il recupero

Dettagli

ogni stadio è caratterizzato dall acquisizione di nuove procedure e dal consolidamento e automatizzazione delle competenze già acquisite

ogni stadio è caratterizzato dall acquisizione di nuove procedure e dal consolidamento e automatizzazione delle competenze già acquisite Acquisizione della letto-scrittura: modello evolutivo di Uta Frith (1985) 4 fasi: Stadio logografico Stadio alfabetico Stadio ortografico Stadio lessicale ogni stadio è caratterizzato dall acquisizione

Dettagli

Percorso fonologico dall Infanzia alla Primaria

Percorso fonologico dall Infanzia alla Primaria Percorso fonologico dall Infanzia alla Primaria PERCHE' QUANDO COME COSA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia Nel momento in cui si appresta ad imparare a scrivere nel sistema alfabetico, il bambino deve

Dettagli

Screening I elementare anno scol Claudio Turello

Screening I elementare anno scol Claudio Turello Screening I elementare anno scol. 2009-2010 Claudio Turello 1 Il progetto: la scuola fa bene a tutti è un progetto di formazione/ intervento per l identificazione e il recupero dei disturbi specifici di

Dettagli

I bambini preconvenzionali

I bambini preconvenzionali I bambini preconvenzionali Sono bambini che scrivono lettere a caso, non quantificano la lunghezza della parole, in alcuni casi non scrivono nulla. In genere le difficoltà di questi bambini sono a due

Dettagli

PREREQUISITI NECESSARI ALL APPRENDIMENTO DELLA LETTO/SCRITTURA

PREREQUISITI NECESSARI ALL APPRENDIMENTO DELLA LETTO/SCRITTURA PREREQUISITI NECESSARI ALL APPRENDIMENTO DELLA LETTO/SCRITTURA 1 INDICATORI DI SUCCESSIVE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO 2 PREREQUISITI ESECUTIVI 3 PREREQUISITI COSTRUTTIVI 1 INDICATORI DI SUCCESSIVE DIFFICOLTÀ

Dettagli

dott. Maria Grazia Lamparelli psicologa psicoterapeuta

dott. Maria Grazia Lamparelli psicologa psicoterapeuta dott. Maria Grazia Lamparelli psicologa psicoterapeuta Fasi nel processo di conoscenza della lettura e della scrittura secondo Ferreiro e Teberosky (1979) Fase presillabica Imparare a leggere e a scrivere

Dettagli

Giochi Metafonologici

Giochi Metafonologici Giochi Metafonologici Attività metafonologica a livello sillabico Sillaba iniziale ( percezione) Mettere degli oggetti o figure un personaggio che viene da un altro mondo e non sa parlare bene e dice solo

Dettagli

Lo sviluppo del linguaggio l idea di lettura e scrittura e il numero nella scuola dell infanzia Marialuisa Antoniotti Claudio Turello

Lo sviluppo del linguaggio l idea di lettura e scrittura e il numero nella scuola dell infanzia Marialuisa Antoniotti Claudio Turello Lo sviluppo del linguaggio l idea di lettura e scrittura e il numero nella scuola dell infanzia Marialuisa Antoniotti Claudio L idea di lettura e scrittura LA RAPPRESENTAZIONE GRAFEMICA /p/ p /b/ b /t/

Dettagli

PERCORSO FONOLOGICO QUANDO COSA COME PERCHE'

PERCORSO FONOLOGICO QUANDO COSA COME PERCHE' PERCORSO FONOLOGICO QUANDO COSA COME PERCHE' 1 PERCHE' IL LINGUAGGIO E' COMPOSTO DI SEGMENTI PROVVISTI DI SIGNIFICATO (LE PAROLE) E DI SEGMENTI CHE NON HANNO SIGNIFICATO (LE SILLABE E I FONEMI) Nelle prime

Dettagli

Screening I elementare La scuola fa bene a tutti anno scol Marialuisa Antoniotti Claudio Turello

Screening I elementare La scuola fa bene a tutti anno scol Marialuisa Antoniotti Claudio Turello Screening I elementare La scuola fa bene a tutti anno scol. 2010-2011 Marialuisa Antoniotti Claudio Turello "La scuola fa bene a tutti" 1 La trasparenza di una lingua L U P O /l/ /u/ /p/ /o/ C H I E S

Dettagli

I BAMBINI PRECONVENZIONALI

I BAMBINI PRECONVENZIONALI Bambino alfabetico I BAMBINI PRECONVENZIONALI Sono bambini che scrivono lettere a caso, non quantificano la lunghezza della parole, in alcuni casi non scrivono nulla. In genere le difficoltà di questi

Dettagli

escludendo in questa fase tutte le regole ortografiche relative alla punteggiatura, apostrofi, accenti, particolarità, doppie.

escludendo in questa fase tutte le regole ortografiche relative alla punteggiatura, apostrofi, accenti, particolarità, doppie. SCREENING 1 ELEMENTARE Il dettato delle 16 parole Il dettato di 16 parole consente di verificare la prima acquisizione della fase alfabetica (sillabe piane) e l inizio della fase ortografica (lettere ponte,

Dettagli

Screening I elementare La scuola fa bene a tutti anno scol Marialuisa Antoniotti Claudio Turello

Screening I elementare La scuola fa bene a tutti anno scol Marialuisa Antoniotti Claudio Turello Screening I elementare La scuola fa bene a tutti anno scol. 2010-2011 Marialuisa Antoniotti Claudio Turello 1 La trasparenza di una lingua L /l/ U /u/ P O /p/ /o/ CH I E S A /k/ /i//e/ /z//a/ C I GL I

Dettagli

potenziamento per le difficoltà di apprendimento della letto-scrittura

potenziamento per le difficoltà di apprendimento della letto-scrittura Percorsi di individuazione precoce e potenziamento per le difficoltà di apprendimento della letto-scrittura Le prove utilizzate in questo progetto consentono di : individuare precocemente le difficoltà

Dettagli

GRUPPO POTENZIAMENTO DIDATTICO PER LE PROVE STANDARDIZZATE A.S

GRUPPO POTENZIAMENTO DIDATTICO PER LE PROVE STANDARDIZZATE A.S GRUPPO POTENZIAMENTO DIDATTICO PER LE PROVE STANDARDIZZATE A.S. 2015 2016 Il progetto nasce nel 2008: progetto sperimentale con alcune classi campione progetto censuario esteso a tutte le classi prime

Dettagli

COSA FA IL LOGOPEDISTA CON I BAMBINI CON DSA? Dott.ssa Giulia Stagni Logopedista

COSA FA IL LOGOPEDISTA CON I BAMBINI CON DSA? Dott.ssa Giulia Stagni Logopedista COSA FA IL LOGOPEDISTA CON I BAMBINI CON DSA? Dott.ssa Giulia Stagni Logopedista La motivazione ha un ruolo fondamentale nell apprendimento e facilita le acquisizioni, soprattutto se si lavora con bambini

Dettagli

OBBIETTIVO: stimolazione delle competenze metalinguistiche nei bambini frequentanti l ultimo anno di scuola materna.

OBBIETTIVO: stimolazione delle competenze metalinguistiche nei bambini frequentanti l ultimo anno di scuola materna. OBBIETTIVO: stimolazione delle competenze metalinguistiche nei bambini frequentanti l ultimo anno di scuola materna. Valutazione iniziale Piano operativo Training sull attenzione e la discriminazione uditiva

Dettagli

I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) disturbo specifico della lettura (dislessia) disturbo specifico della scrittura (disgrafia e disortografia) disturbo specifico del calcolo (discalculia, acalculia)

Dettagli

La fonologia e l apprendimentol della lingua scritta

La fonologia e l apprendimentol della lingua scritta La fonologia e l apprendimentol della lingua scritta Claudio Turello Formazione Miur - Abruzzo 2007-1 Fonetica e fonologia La fonetica è la scienza che studia i suoni del linguaggio articolato ( detti

Dettagli

BUONE PRASSI NEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO SCRITTURA

BUONE PRASSI NEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO SCRITTURA BUONE PRASSI NEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO SCRITTURA ( CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTA SPECIFICHE DI APPRENDIMENTO DSA) SCUOLA INFANZIA / SCUOLA PRIMARIA DISEGNO

Dettagli

2. L apprendimento della scrittura

2. L apprendimento della scrittura 2. L apprendimento della scrittura L apprendimento in generale..si verifica quando chi apprende decide di mettere in relazione nuove informazioni con le conoscenze che già possiede, rielaborando da sé

Dettagli

Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo. Relatrice: Maria Angela Berton

Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo. Relatrice: Maria Angela Berton Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo Relatrice: Maria Angela Berton IL LINGUAGGIO VERBALE E UNO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE COME SI

Dettagli

I LIVELLI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO / SCRITTURA

I LIVELLI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO / SCRITTURA ULSS 1 di BELLUNO UU.OO. di Neuropsichiatria Infantile I LIVELLI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO / SCRITTURA SCHEMI RIASSUNTIVI a cura delle Logopediste Lucia Colleselli U.O.T. NPI Agordo ULSS 1 Enrica De

Dettagli

I.P.PO. Allegato A4 INFANZIA Allegato A5 PRIMARIA OSSERVAZIONI SISTEMATICHE CTI GALLIERA VENETA A.S

I.P.PO. Allegato A4 INFANZIA Allegato A5 PRIMARIA OSSERVAZIONI SISTEMATICHE CTI GALLIERA VENETA A.S CTI GALLIERA VENETA A.S.2016-2017 I.P.PO Allegato A4 INFANZIA Allegato A5 PRIMARIA OSSERVAZIONI SISTEMATICHE RELATRICE DOT.SSA LOVISON DANIELA 2 incontro 22 marzo 2017 LE VOSTRE OSSERVAZIONI: A) PRE-REQUISITI

Dettagli

Laboratorio linguistico-fonologico nella Scuola dell Infanzia. Dott.ssa Luciana Ventriglia Insegnante- Pedagogista clinico

Laboratorio linguistico-fonologico nella Scuola dell Infanzia. Dott.ssa Luciana Ventriglia Insegnante- Pedagogista clinico Laboratorio linguistico-fonologico nella Scuola dell Infanzia Dott.ssa Luciana Ventriglia Insegnante- Pedagogista clinico Scrittura Aspetti comunicativi Aspetti costruttivi Aspetti linguistici e metalinguistici

Dettagli

TUTTI A BORDO! PROGETTO IRIDE DI INTERCETTAZIONE PRECOCE IN RETE CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA

TUTTI A BORDO! PROGETTO IRIDE DI INTERCETTAZIONE PRECOCE IN RETE CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA TUTTI A BORDO! PROGETTO IRIDE DI INTERCETTAZIONE PRECOCE IN RETE CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA ANNO SCOLASTICO 2013-14 ISTITUTO COMPRENSIVO BADIA POLESINE - ROVIGO Badia Polesine 3 dicembre 2013 Francesca

Dettagli

Istituto Comprensivo Nord 1 Brescia. Progetto D.S.A.

Istituto Comprensivo Nord 1 Brescia. Progetto D.S.A. Istituto Comprensivo Nord 1 Brescia Progetto D.S.A. Test CMF Valutazione delle abilità di scrittura Giovanardi Rossi e Malaguti BVSCO Velocità scrittura CMF di Marotta, Ronchetti, Trasciani, Vicari EDIZIONI

Dettagli

19 Dicembre Dott.ssa Giuliana Wolf Logopedista

19 Dicembre Dott.ssa Giuliana Wolf Logopedista 19 Dicembre 2017 Dott.ssa Giuliana Wolf Logopedista Lettura a. L azione di leggere, di decifrare un testo scritto o stampato ovvero una DECODIFICA, cioè la traduzione di un testo scritto in un codice in

Dettagli

Prerequisiti linguistici e scrittura

Prerequisiti linguistici e scrittura Prerequisiti linguistici e scrittura Paola Viterbori Polo Bozzo Università di Genova Scrittura come attività complessa Codifica (Alfabetizzazione o Literacy) Attività linguistica di trasformazione del

Dettagli

GIOCARE CON I NOMI PROPRI DEI BAMBINI

GIOCARE CON I NOMI PROPRI DEI BAMBINI GIOCARE CON I NOMI PROPRI DEI BAMBINI Ogni bambino conosce il suo nome, è legato affettivamente ad esso, lo sa scrivere anche se non è ancora consapevole della veste sonora della parola scritta. I nomi

Dettagli

FORMAZIONE INSEGNANTI CLASSI PRIME ANNO SCOLASTICO 2014/2015

FORMAZIONE INSEGNANTI CLASSI PRIME ANNO SCOLASTICO 2014/2015 FORMAZIONE INSEGNANTI CLASSI PRIME ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Secondo incontro Martedì 3 febbraio 2015 a.colussi logopedista Secondo incontro: argomenti Risultati del dettato Attività di potenziamento e

Dettagli

OBIETTIVI MINIMI. Racconto di esperienze personali con l ausilio di domande stimolo; interventi pertinenti e regolati nelle conversazioni

OBIETTIVI MINIMI. Racconto di esperienze personali con l ausilio di domande stimolo; interventi pertinenti e regolati nelle conversazioni ITALIANO Classe prima as 2018-2019 PERIODO: 1 quadrimestre da Ottobre a Gennaio NUCLEO FONDANTE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA OBIETTIVI MINIMI PROVE MINIME 1. COMUNICARE ORALMENTE a) Intervenire

Dettagli

Interpretazione della prova di scrittura spontanea. Consigli metodologici per favorire l apprendimento

Interpretazione della prova di scrittura spontanea. Consigli metodologici per favorire l apprendimento Interpretazione della prova di scrittura spontanea. Consigli metodologici per favorire l apprendimento Monteforte 19 ottobre 2012 Ivana Tacchella Tiziana Turco Formatrici AID Tre livelli descrittivi dei

Dettagli

DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e BES (Bisogni Educativi Speciali) La legge 170/2010 Il DM 12 luglio 2011 e Linee Guida

DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e BES (Bisogni Educativi Speciali) La legge 170/2010 Il DM 12 luglio 2011 e Linee Guida DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e BES (Bisogni Educativi Speciali) La legge 170/2010 Il DM 12 luglio 2011 e Linee Guida Strumenti di screening e osservazione Alcuni strumenti IPDA Questionario

Dettagli

interveti mirati in classe prima

interveti mirati in classe prima PROGETTO IN RETE SCUOLA PRIMARIA Difficoltà di apprendimento della letto-scrittura: interveti mirati in classe prima Appiano Gentile, 16 gennaio 2013 Nicola Molteni. Docente specializzato scuola primaria

Dettagli

PARLATO LETTO SCRITTO

PARLATO LETTO SCRITTO Nel corso dell a.s. 2015/16 le insegnanti, in collaborazione con l esperto sanitario esterno, logopedista, seguiranno un percorso di approfondimento delle tecniche di osservazione dell evoluzione degli

Dettagli

PREREQUISITI della letto scrittura. Lucia Maria Collerone

PREREQUISITI della letto scrittura. Lucia Maria Collerone PREREQUISITI della letto scrittura Percezione visiva Coordinamento occhio mano; percorsi; posizione nello spazio; copia riproduzione; riproduzione figura sfondo; completamento di figure; velocità visuo-motoria;

Dettagli

LA DIDATTICA DI GIACOMO STELLA

LA DIDATTICA DI GIACOMO STELLA LA DIDATTICA DI GIACOMO STELLA Tenendo conto delle percentuali attuali, è molto probabile che in qualsiasi classe ci siano alunni con disturbi specifici dell apprendimento (DSA). SCUOLA PRIMARIA - CLASSE

Dettagli

ATTIVITA DI POTENZIAMENTO

ATTIVITA DI POTENZIAMENTO ATTIVITA DI POTENZIAMENTO Per chi? Per tutti i bambini della sezione Sono attività che fanno parte della didattica quotidiana Favoriscono la consapevolezza fonologica Contribuiscono all evoluzione di una

Dettagli

(Psicologo-Neuropsicologo)

(Psicologo-Neuropsicologo) F.A. Dr. Davide R.E. Filippi (Psicologo-Neuropsicologo) CEN TRT R Centro F.A.R.E. Centro Specialistico per la Dislessia, le Difficoltà di Apprendimento e di Linguaggio. Accreditato Regione Umbria SSN DD

Dettagli

DISORTOGRAFIA. La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici. Dott.

DISORTOGRAFIA. La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici. Dott. DISORTOGRAFIA La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici Dott.ssa Mirella Carosi Aspetti linguistici Disordine di codifica del testo scritto

Dettagli

IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2

IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2 Arcangela Mastromarco IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2 Centro COME 2002 Centro COME Cooperativa Farsi Prossimo Via Porpora, 26 20131 Milano tel 02.29.53.74.62 fax 02.20.40.11.19 E_mail come@farsiprossimo.it

Dettagli

FONOLOGIA DEL LINGUAGGIO E APPRENDIMENTO DELLA LINGUA SCRITTA R.A. 2011/2012

FONOLOGIA DEL LINGUAGGIO E APPRENDIMENTO DELLA LINGUA SCRITTA R.A. 2011/2012 1 FONOLOGIA DEL LINGUAGGIO E APPRENDIMENTO DELLA LINGUA SCRITTA R.A. 2011/2012 Badia Polesine 25 ottobre 2011 Francesca Zanella, Logopedista, Formatore A.I.D., Referente tecnico del progetto 2 ARGOMENTI

Dettagli

APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA

APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA COSA SONO LA LETTURA E LA SCRITTURA? I sistemi di comunicazione distinzione tra sistemi comunicativi verbali e non - verbali; i sistemi di scrittura sono strettamente

Dettagli

INFORMAZIONI TEORICHE E PRATICHE SULL APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA

INFORMAZIONI TEORICHE E PRATICHE SULL APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA INFORMAZIONI TEORICHE E PRATICHE SULL APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA LUCIANA DI NATALE - LOGOPEDISTA LORETTA MASON - LOGOPEDISTA RAFFAELA ZANON - LOGOPEDISTA IMPORTANTE Nel processo evolutivo di acquisizione

Dettagli

SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO L.Carretti-logopedista-HSA Como

SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO L.Carretti-logopedista-HSA Como SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO 1 SVILUPPO DEL LINGUAGGIO PREDISPOSIZIONE BIOLOGICA ESPOSIZIONE ALL AMBIENTE LINGIUSTICO 2 PRICIPALI TAPPE DELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO Periodo prelinguistico

Dettagli

Allegato A5 OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI RECUPERO MIRATO (CLASSE 1^ SCUOLA PRIMARIA)

Allegato A5 OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI RECUPERO MIRATO (CLASSE 1^ SCUOLA PRIMARIA) ISTITUTO Allegato A OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI RECUPERO MIRATO (CLASSE ^ SCUOLA PRIMARIA) Le Osservazioni Sistematiche di Rilevazione precoce di seguito previste, devono

Dettagli

PIANI DI STUDIO LINGUA ITALIANA

PIANI DI STUDIO LINGUA ITALIANA Istituto Comprensivo Taio PIANI DI STUDIO LINGUA ITALIANA Primo biennio Classe Prima ANNO SCOLASTICO 2017-2018 Competenza 1 1. Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura Attenzione

Dettagli

Griglia osservativa per la rilevazione alunni BES/DSA. Scuola. Plesso..

Griglia osservativa per la rilevazione alunni BES/DSA. Scuola. Plesso.. Griglia osservativa per la rilevazione alunni BES/DSA Alunno/a Classe. Sez. Periodo di osservazione Scuola. Plesso.. Docenti compilatori. ESPRESSIONE ORALE SEMPRE SPESSO QUALCHE VOLTA MAI Comprende la

Dettagli

Allegato A5 OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI RECUPERO MIRATO (CLASSE 1^ SCUOLA PRIMARIA)

Allegato A5 OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI RECUPERO MIRATO (CLASSE 1^ SCUOLA PRIMARIA) ISTITUTO COMPRENSIVO 1 DI SCUOLA DELL'INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO Via Cavour, 2 3200 BELLUNO Tel.0437/25127 Fax 0437/298599 blic829003@istruzione.it Allegato A5 OSSERVAZIONI SISTEMATICHE

Dettagli

SCUOLE PRIMARIE CLASSE SECONDA SEZ.

SCUOLE PRIMARIE CLASSE SECONDA SEZ. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA ROMA SPIRITO SANTO ISTITUTO AD INDIRIZZO MUSICALE VIA SPIRITO SANTO 87100 COSENZA TEL. - FAX 0984/26572 - E-MAIL: CSIC81200C@ISTRUZIONE.IT SITO WEB: WWW.ICSPIRITOSANTO.GOV.IT

Dettagli

Associazione Italiana Dislessia. Dr.ssa Anna Bartoccini

Associazione Italiana Dislessia. Dr.ssa Anna Bartoccini Associazione Italiana Dislessia Formazione MIUR-Marche Marche 2007 Dr.ssa Anna Bartoccini AMBITI D INTERESSE DELLA DISLESSIA AMBITO SCIENTIFICO: E riconosciuto come disturbo di natura neurobiologica Sempre

Dettagli

Periodo della scuola dell infanzia

Periodo della scuola dell infanzia Fattori predittivi per la diagnosi di dislessia Già dalla scuola dell infanzia esistono degli indicatori di rischio: bambini con difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche,

Dettagli

APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA. 4 settembre 2014 Alessandra Scabia

APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA. 4 settembre 2014 Alessandra Scabia APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia L apprendimento della letto-scrittura presuppone l acquisizione di: competenze fonologiche: produzione di tutti i suoni, ripetizioni

Dettagli

Firenze. Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it

Firenze. Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it Dai suoni ai segni delle parole. Potenziare le abilità metafonologiche in continuità tra la scuola dell infanzia e la scuola primaria: il Laboratorio Fonologico Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: ITALIANO Scuola primaria A. Sabin - CLASSI PRIME - Anno scolastico 201 /201

PROGETTAZIONE ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: ITALIANO Scuola primaria A. Sabin - CLASSI PRIME - Anno scolastico 201 /201 PROGETTAZIONE ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: ITALIANO Scuola primaria A. Sabin - CLASSI PRIME - Anno scolastico 201 /201 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ASCOLTO E PARLATO ABILITÀ

Dettagli

Aspetti ergonomici della scrittura. Psicologa Dott.ssa Vanessa Lamberti

Aspetti ergonomici della scrittura. Psicologa Dott.ssa Vanessa Lamberti Aspetti ergonomici della scrittura Psicologa Dott.ssa Vanessa Lamberti email: v.lambert@tiscali.it Aspetti ergonomici della scrittura Proposta di un metodo per l'insegnamento del corsivo Obiettivi Lettere

Dettagli

Allegato A5 - OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI RECUPERO MIRATO (PRIMARIA)

Allegato A5 - OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI RECUPERO MIRATO (PRIMARIA) Allegato A5 - OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI MIRATO (PRIMARIA) Le Osservazioni Sistematiche di Rilevazione precoce di seguito previste, devono tener conto delle indicazioni

Dettagli

Potenziamento dell area fonetico fonologica e metafonologica

Potenziamento dell area fonetico fonologica e metafonologica Potenziamento dell area fonetico fonologica e metafonologica Dott.ssa Lisa Diridoni Logopedista IRCCS Fondazione Stella Maris Calambrone - Pisa Con la partecipazione di: La fonetica studia i suoni del

Dettagli

Fasi di apprendimento della letto-scrittura. Illustrazione della prova di scrittura spontanea.

Fasi di apprendimento della letto-scrittura. Illustrazione della prova di scrittura spontanea. Fasi di apprendimento della letto-scrittura. Illustrazione della prova di scrittura spontanea. Monteforte 21 settembre 2012 Formatrice AID ALCUNI QUESITI quando un bambino sa leggere/scrivere? l acquisizione

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA. a cura di Mirella Carosi

SCUOLA DELL INFANZIA. a cura di Mirella Carosi SCUOLA DELL INFANZIA a cura di Mirella Carosi Alle difficoltà nello sviluppo del linguaggio spesso si associano altri segnali: - difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio del foglio -

Dettagli

Identificazione Precoce Difficoltà di Apprendimento

Identificazione Precoce Difficoltà di Apprendimento L OSSERVAZIONE DEL BAMBINO NELL ULTIMO ANNO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA E NEL PRIMO PERIODO DELLA SCUOLA PRIMARIA Identificazione Precoce Difficoltà di Apprendimento Logopedista Francesca Fornasiero 1 PARTE

Dettagli

interveti mirati in classe prima

interveti mirati in classe prima PROGETTO IN RETE SCUOLA PRIMARIA Difficoltà di apprendimento della letto-scrittura: interveti mirati in classe prima Ossuccio, 25 febbraio 2014 Nicola Molteni. Docente specializzato scuola primaria Far

Dettagli

LE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA

LE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA LE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA LUCIANA DI NATALE - -OGOPEDISTA LORETTA MASON - LOGOPEDISTA RAFFAELA ZANON - LOGOPEDISTA Anno scolastico 2018-2019 Dislessia

Dettagli

ALLEGATO _A5_ Dgr n. del pag. 1/7

ALLEGATO _A5_ Dgr n. del pag. 1/7 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO _A5_ Dgr n. del pag. 1/7 OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI MIRATO (PRIMARIA)- Allegato A5 Le Osservazioni Sistematiche di Rilevazione

Dettagli

LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi

LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi Scuola di Studi Umanistici e della Formazione CdS in Scienze della Formazione Primaria! LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre 2015 16:00/19:00 Dr.ssa

Dettagli

Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 Firenze e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it

Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 Firenze e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it Linee Guida Allegate al Decreto Attuativo 5669, Luglio 2011 Le capacità cognitive

Dettagli

Di conseguenza, il laboratorio si struttura secondo le seguenti azioni, da esercitarsi non in successione, ma in modo contestuale:

Di conseguenza, il laboratorio si struttura secondo le seguenti azioni, da esercitarsi non in successione, ma in modo contestuale: Il laboratorio fonologico ha come obiettivo lo sviluppo della consapevolezza fonologica e metafonologica, attraverso un lavoro attivo di riflessione, manipolazione e trasformazione del linguaggio orale.

Dettagli

Monitoraggio del Processo di Apprendimento. Luciana Ventriglia Docente- pedagogista clinico Formatore AID

Monitoraggio del Processo di Apprendimento. Luciana Ventriglia Docente- pedagogista clinico Formatore AID Monitoraggio del Processo di Apprendimento Luciana Ventriglia Docente- pedagogista clinico Formatore AID MONITORAGGIO È un procedimento in uso nell ambiente scientifico con il quale si attua un controllo

Dettagli

DSA I campanelli d allarme Come riconoscerli Come individuarli. Dr.ssa Eleonora Grossi, MS

DSA I campanelli d allarme Come riconoscerli Come individuarli. Dr.ssa Eleonora Grossi, MS DSA I campanelli d allarme Come riconoscerli Come individuarli Dr.ssa Eleonora Grossi, MS DSA Dislessia Disortografia Disgrafia Discalculia LINGUAGGIO CODICE TRANSCODIFICA Dislessia Via sublessciale Dislessia

Dettagli

CURRICOLO DI SCRITTURA. Competenza: Saper scrivere un testo corretto nell ortografia

CURRICOLO DI SCRITTURA. Competenza: Saper scrivere un testo corretto nell ortografia CURRICOLO DI SCRITTURA Competenza: Saper scrivere un testo corretto nell ortografia ABILITÀ COMPETENZE Uscita scuola dell infanzia - Riconoscere fonemi iniziali, finali, in corpo di parola (comincia con

Dettagli

Emidio Tribulato CENTRO STUDI LOGOS ONLUS - MESSINA

Emidio Tribulato CENTRO STUDI LOGOS ONLUS - MESSINA Emidio Tribulato CENTRO STUDI LOGOS ONLUS - MESSINA 1 I due album per la lettura sillabica fonematica che proponiamo all attenzione dei genitori e degli insegnanti, hanno lo scopo di portare il bambino

Dettagli

Istituzione scolastica.. Alunno/a. Classe Sez. Docente compilatore...

Istituzione scolastica.. Alunno/a. Classe Sez. Docente compilatore... Griglia osservativa per il monitoraggio del processo di acquisizione della strumentalità della scrittura, della lettura e del calcolo nella Scuola Primaria OSSERVAZIONE SISTEMATICA Griglia osservativa

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI OZZANO/VIGNALE M.TO - AL Via Manzoni, 38/3 Vignale Tel Fax

ISTITUTO COMPRENSIVO DI OZZANO/VIGNALE M.TO - AL Via Manzoni, 38/3 Vignale Tel Fax ISTITUTO COMPRENSIVO DI OZZANO/VIGNALE M.TO - AL Via Manzoni, 38/3 Vignale Tel. 012 93307 Fax 012 93072 e-mail alic823007@istruzione.it CURRICOLI SCUOLA PRIMARIA ANNO SCOLASTICO 201/2017 COMPETENZE IN

Dettagli

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE PROGETTAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO classe 1^ PER ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE CONTENUTI /ATTIVITA 1 bim. 2 bim. 3 bim. 4 bim. 1a) Ascolto e comprensione di semplici comunicazioni legate

Dettagli

Percorsi di individuazione precoce e potenziamento per difficoltàdi apprendimento della letto-scrittura

Percorsi di individuazione precoce e potenziamento per difficoltàdi apprendimento della letto-scrittura Percorsi di individuazione precoce e potenziamento per difficoltàdi apprendimento della letto-scrittura Potenziamento delle abilitàdi letto scrittura I bambini imparano a leggere e scrivere con tempi e

Dettagli

LABORATORIO DEI PREREQUISITI DI LETTO-SCRITTURA E CALCOLO BAMBINI DI 5 ANNI DI TUTTE LE SEZIONI DELL ISTITUTO

LABORATORIO DEI PREREQUISITI DI LETTO-SCRITTURA E CALCOLO BAMBINI DI 5 ANNI DI TUTTE LE SEZIONI DELL ISTITUTO LABORATORIO DEI PREREQUISITI DI LETTO-SCRITTURA E CALCOLO BAMBINI DI 5 ANNI DI TUTTE LE SEZIONI DELL ISTITUTO FINALITA : Osservare e consolidare abilità considerate prerequisiti per il successivo apprendimento.

Dettagli

CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA -

CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA - CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA - COMPETENZE NUCLEO FONDANTE OBIETTIVI DI -Ascoltare con attenzione la Collaborare e partecipare ASCOLTO E PARLATO comunicazione dei compagni -Intervenire nel dialogo.

Dettagli

AREA DI APPRENDIMENTO: ITALIANO

AREA DI APPRENDIMENTO: ITALIANO AREA DI APPRENDIMENTO: ITALIANO A. ascoltare e comprendere semplici messaggi e comunicazioni degli insegnanti Competenza n. 1: INTERAGIRE E COMUNICARE VERBALMENTE IN CONTESTI DI DIVERSA NATURA ASCOLTO

Dettagli

LABORATORIO LETTO-SCRITTURA Progetto rivolto ai bambini di 5 anni

LABORATORIO LETTO-SCRITTURA Progetto rivolto ai bambini di 5 anni Scuola dell Infanzia UMBERTO I Robecco sul Naviglio Anno Scolastico 2016-2017 LABORATORIO LETTO-SCRITTURA Progetto rivolto ai bambini di 5 anni Insegnante Tutor Stefania Bossi Insegnante Silvia Castellini

Dettagli

LABORATORIO LETTO-SCRITTURA

LABORATORIO LETTO-SCRITTURA LABORATORIO LETTO-SCRITTURA Scuola dell Infanzia UMBERTO I Robecco sul Naviglio Anno Scolastico 2015-2016 Insegnante Tutor Silvia Castellini Insegnante Maria Grazia Oldani Insegnante Annalisa Ferrario

Dettagli

3 LEZIONE. I MODELLI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E LA DISLESSIA: DALLO SCREENING PRECOCE ALLA DIAGNOSI

3 LEZIONE. I MODELLI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E LA DISLESSIA: DALLO SCREENING PRECOCE ALLA DIAGNOSI 3 LEZIONE. I MODELLI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E LA DISLESSIA: DALLO SCREENING PRECOCE ALLA DIAGNOSI Introduzione L obiettivo di questo capitolo e dei prossimi, è quello di comprendere ed analizzare

Dettagli

FASI DELL INTERVENTO

FASI DELL INTERVENTO FASI DELL INTERVENTO Operare una rilevazione Classificare gli errori Predisporre un intervento mirato Attuare una stimolazione intensiva 15.06.2017 1 La classificazione degli errori servira a pianificare

Dettagli

Prova di scrittura spontanea sotto dettatura in canale uditivo individuale (Re, treno, telefono, coccinella, il bambino va in treno, 5 3 6)

Prova di scrittura spontanea sotto dettatura in canale uditivo individuale (Re, treno, telefono, coccinella, il bambino va in treno, 5 3 6) GIOCHI FONOLOGICI CLASSE PRIMA (E SECONDA) Protocolli essenziali di scrittura Prova di scrittura spontanea su disegno libero (collettiva): primo giorno di scuola Prova di scrittura spontanea su immagini

Dettagli

Formazione scuola dell'infanzia Istituto comprensivo Giacomo Leopardi di Castelnuovo Rangone.

Formazione scuola dell'infanzia Istituto comprensivo Giacomo Leopardi di Castelnuovo Rangone. Formazione scuola dell'infanzia Istituto comprensivo Giacomo Leopardi di Castelnuovo Rangone. Giocanarraracconta Ascolto, conversazione, uso della parola nella scuola dell'infanzia A cura delle Logopediste

Dettagli

Un modello organizzativo autogestito

Un modello organizzativo autogestito 26 Marzo 2012 Progetto sperimentale di individuazione precoce dei DSA nella prima classe della Scuola Primaria Un modello organizzativo autogestito Responsabile della formazione: Dott.ssa Barbara Peroni

Dettagli

Disturbi Specifici dell Apprendimento. Dott.ssa Noemi Faedda PhD, Psicologa Corso di Psicopatologia dello Sviluppo Infantile Roma Tre

Disturbi Specifici dell Apprendimento. Dott.ssa Noemi Faedda PhD, Psicologa Corso di Psicopatologia dello Sviluppo Infantile Roma Tre Disturbi Specifici dell Apprendimento Dott.ssa Noemi Faedda PhD, Psicologa Corso di Psicopatologia dello Sviluppo Infantile Roma Tre DISTURBI DI APPRENDIMENTO Disturbi Specifici dell Apprendimento

Dettagli

I meccanismi di acquisizione dell apprendimento della letto-scrittura. Maristella Scorza

I meccanismi di acquisizione dell apprendimento della letto-scrittura. Maristella Scorza I meccanismi di acquisizione dell apprendimento della letto-scrittura Maristella Scorza La lettura Apprendimento procedurale semplice e robusto che Si realizza in tempi molto rapidi Non richiede forte

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA

ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA Competenza 1: Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura. Interagire e comunicare verbalmente

Dettagli

Flavio Fogarolo Giochi per imparare a discriminare i suoni e segmentare le parole. illustrazioni di Giorgia Broseghini ANNI GIOCATORI

Flavio Fogarolo Giochi per imparare a discriminare i suoni e segmentare le parole. illustrazioni di Giorgia Broseghini ANNI GIOCATORI 5-7 ANNI 2 + GIOCATORI illustrazioni di Giorgia Broseghini Flavio Fogarolo Giochi per imparare a discriminare i suoni e segmentare le parole Le carte del trenino propongono giochi fonologici che hanno

Dettagli

Istituzione scolastica. 4. Organizza una sequenza di immagini secondo un ordine logico e ne ricostruisce verbalmente il contenuto

Istituzione scolastica. 4. Organizza una sequenza di immagini secondo un ordine logico e ne ricostruisce verbalmente il contenuto OSSERVAZIONE SISTEMATICA Griglia osservativa per il monitoraggio del processo di acquisizione della strumentalità della scrittura, della lettura e del calcolo nella Scuola Primaria Istituzione scolastica.

Dettagli

Dalla Competenza Linguistica all Abilità di Scrittura. Struttura del linguaggio orale e acquisizione della scrittura Ins.te Leandri Giuliana

Dalla Competenza Linguistica all Abilità di Scrittura. Struttura del linguaggio orale e acquisizione della scrittura Ins.te Leandri Giuliana Dalla Competenza Linguistica all Abilità di Scrittura Struttura del linguaggio orale e acquisizione della scrittura Ins.te Leandri Giuliana Cosa è necessario al fine dello sviluppo di una buona Competenza

Dettagli

Potenziare le abilità di lettura e scrittura

Potenziare le abilità di lettura e scrittura Chiavari, 16 novembre 2013 Potenziare le abilità di lettura e scrittura dott.ssa Raffaella Campanella Tecnico dell apprendimento LA LETTO - SCRITTURA Processo complesso di decodifica dal codice scritto

Dettagli

L ortografia Simpatica

L ortografia Simpatica Rossana Colli Cosetta Zanotti L ortografia Simpatica Imparare a leggere e a scrivere bene nella scuola primaria LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Dettagli