I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo
|
|
- Ivo Manzoni
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa -
2 I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero INDICE DELLE LEZIONI 1. I DSA: CAUSE, SINTOMI E DISTURBI CORRELATI 2. LETTURA E DISLESSIA 3. SCRITTURA E DISORTOGRAFIA 4. CALCOLO E DISCALCULIA 5. SCRITTURA E DISGRAFIA 6. I PREREQUISITI DELL APPRENDIMENTO 7. IL DISTURBO VISUOSPAZIALE 8. IL RUOLO DELLA SCUOLA 9. ASPETTI EMOTIVO- MOTIVAZIONALI 10. INDICAZIONI PER LAVORARE CON I DSA
3 Decima Lezione INDICAZIONI PER LAVORARE CON I DSA
4 Corso Dsa Decima lezione Cosa fare dopo la diagnosi? Dalla valutazione al trattamento Caso clinico Strumenti per il trattamento PRCR2 Dislessia e trattamento sublessicale
5 Cosa Fare dopo la Diagnosi?
6 Cosa fare dopo la diagnosi : In Ambito Clinico: riabilitazione controlli clinici periodici Scuola/ Casa: strumenti compensativi indicazioni dispensative training con software riabilitativi
7 Dalla Valutazione al Trattamento
8 Il Trattamento (1)
9 Il Trattamento (2)
10
11 MOTIVO DELL INVIO Chiara, fin dai primi giorni della scuola Primaria, ha mostrato segnali di difficoltà nell apprendimento della scrittura e della lettura. È arrivata da me a dicembre, periodo in cui le insegnanti hanno cominciato a presentare il carattere corsivo e le difficoltà di Chiara si sono fatte più evidenti. I genitori sono stati allertati dalle insegnanti e chiedono una analisi precoce delle competenze strumentali della bambina. Chiara è venuta accompagnata dalla mamma. ANAMNESI E BACKGROUND Chiara è nata a Roma da una famiglia di istruzione superiore (diploma), ha un fratello più piccolo (3 anni); la bambina è seguita a casa e i genitori si dedicano a lei aiutandola nei compiti scolastici. Da quanto riferito dalla mamma, le prime fasi dello sviluppo post natale hanno seguito un normale andamento: non ci sono stati ritardi nello sviluppo del linguaggio né nell area motoria. La bambina ha frequentato la scuola dell infanzia regolarmente e riferisce che la principale attività curata alla scuola dell infanzia è stata l espressione grafico-pittorica: infatti Chiara ama molto disegnare e presenta un discreto sviluppo del tratto grafico, buona la percezione e l organizzazione dello spazio, adeguata la scelta dei colori. I soggetti dei suoi disegni riguardano principalmente gli animali che Chiara dimostra di amare molto. Quando Chiara è venuta al centro, è appena uscita da un lungo periodo di malattia (mononucleosi) che l ha costretta a fare diversi giorni di assenza a scuola. La bambina fa delle visite periodiche dall oculista in quanto è stata riscontrata un probabile inizio di miopia e forse dovrà mettere gli occhiali. La socializzazione con i pari all inizio della scuola dell infanzia non è stata facile: Chiara ha cominciato a socializzare solo all ultimo anno ed ora, giunta alla primaria, afferma di non avere particolare amicizia con nessuno dei suoi compagni di scuola.
12 OSSERVAZIONI SUL COMPORTAMENTO La bambina si presenta come sensibile e riservata anche se non fatica a familiarizzare con l ambiente circostante mostrandosi curiosa e interessata alle proposte. Per tutti i tre incontri di valutazione chiede alla mamma di restare nella stanza con lei ma non si preoccupa se durante la somministrazione delle prove la mamma esce per brevi momenti. In alcune attività proposte, quelle che richiedevano operazioni di riproduzione di segni grafici, Chiara si è mostrata molto attenta e collaborativa; in altre invece, quelle che coinvolgevano l area metafonologica, ha avuto grosse difficoltà rifiutandosi a volte di rispondere e dicendo apertamente di non voler fare quegli esercizi. Al secondo incontro la bambina è apparsa particolarmente turbata ed è stato impossibile completare la batteria delle prove proposte: di fronte a compiti per lei difficili ha avuto manifestazioni di pianto spiegate però dal fatto che proprio quel giorno il papà era partito per lavoro e la sua tristezza era dovuta a questa separazione. Dall analisi del materiale scolastico risulta una evidente difficoltà nella produzione scritta e nella riproduzione del testo proposto sotto forma di dettato. Migliore invece la riproduzione da modello. In matematica ha delle indecisioni nel riconoscimento e nella memorizzazione dei termini che indicano i rapporti topologici. RISULTATI AI TEST I tests somministrati alla bambina sono stati: PRCR2 (Cornoldi, Miato, Molin, Poli Giunti O.S.) subtest: av1/2; sd1/sd2/primo e secondo subtest; sd3; sd4; dur1/dur2; musfu2; musfu3; ivu1. CMF Valutazione delle competenze metafonologiche (Marotta, Ronchetti, Trasciani, Vicari - Erickson). (non è stato possibile completare la prova in quanto le difficoltà della bambina erano evidenti e le proposte creavano in lei forti stati di ansia. Si è perciò ritenuto di non proseguire nella prova.)
13 PRCR2 PROVA AV1 - AV2 (semicerchi) AV3 (riconoscimento di lettere) SD1 (denominazione di oggetti) FASCIA DI PRESTAZIONE Sufficiente (S.) Criterio Raggiunto (C.R.) C.R. SD2-1 SUBTEST (denominazione oggetti seminascosti) C.R. SD2-2 SUBTEST (denominazione oggetti puntati) S. SD3 (ricerca di due lettere) Difficoltà Severe (D.S.) SD4 (ricerca di sequenza di lettere) D.S. DUR 1 (ripetizione di parole senza senso) S. DUR 2 (analisi e segmentazione fonemica) MUSFU2 (fusione di sillabe) MUSFU3 (fusione di fonemi) IVU1 (ricerca di lettera scritta in modi diversi) D.S. C.R. D.S. D.S. * In rosso le prove risultate carenti
14 FORMULAZIONE DIAGNOSTICA Dai risultati ottenuti si evidenziano delle importanti cadute nell area metafonologica che pregiudicano la corretta acquisizione delle componenti strumentali della lettura e della scrittura. Essendo ancora all inizio del percorso scolastico, è possibile che queste carenze vengano compensate spontaneamente nel tempo. Malgrado ciò, evidenziato che la bambina appare molto sensibile e insicura, i ripetuti insuccessi scolastici potrebbero accentuare la sua ansia e la sua tendenza a chiudersi in se stessa portandola a pensieri autosvalutanti, stati di ansia e rendendo difficile la socializzazione e i rapporti con i coetanei. Per questi motivi si raccomanda un programma di potenziamento dei prerequisiti dell apprendimento e delle abilità specifiche.
15 SUGGERIMENTI PER LA ELABORAZIONE DI UN PROGETTO EDUCATIVO CHE AIUTI LO SVILUPPO DELLE AREE CARENTI Per la famiglia: Organizzazione dell ambiente di studio: Definire il momento o i momenti atti allo svolgimento dei compiti, ciò permette alla bambina di organizzare il pomeriggio; Definire i tempi necessari per le diverse materie e sulla base del carico di lavoro, deve cioè essere chiaro quali sono le materie che necessitano di maggior tempo per poter essere portate a termine; Avere chiaro quali materiali possono essere utili per lo svolgimento di quella specifica materia; Organizzare i materiali (raccoglitori diversi per materia, etichette colorate, tabelle compensative dei mesi, stagioni, lettere, ecc.); Limitare le distrazioni definendo con chiarezza le pause. Evitare di far scrivere i compiti in brutta : l operazione di trascrizione potrebbe essere tanto gravosa da commettere ancora più errori nella bella copia; Attività aggiuntive da fare a casa: Uso possibilmente quotidiano dei software didattici (Sviluppare le abilità di letto-scrittura e dei programmi IPRASE) per almeno minuti; Schede e giochi tratti dal testo Giocare con le parole ed. Erickson.
16 SUGGERIMENTI PER LA ELABORAZIONE DI UN PROGETTO EDUCATIVO CHE AIUTI LO SVILUPPO DELLE AREE CARENTI Per gli insegnanti: La comprensione delle informazioni può essere favorita da uno stile di insegnamento che tenga conto dei diversi canali sensoriali di accesso alle informazioni (visivi, acustici, iconici): organizzare l aula con numerose tavole colorate che saranno di aiuto per tutti e fare in modo che ogni parete abbia dei contenuti specifici (ad esempio una parete per le lettere, una per i numeri, una per la linea del tempo, le stagioni e i mesi, una per le relazioni topologiche, ecc.); mettere in classe un orologio e definire con i bambini i tempi di svolgimento dei compiti, le pause, ecc.; Favorire nelle attività orali la consapevolezza fonologica e proporre ogni giorno per tutta la classe giochi linguistici: Attività di trasformazione di parole; Giochi di rime; Uso di scioglilingua, conte e filastrocche; Identificazione, discriminazione della parte iniziale, finale e centrale delle parole. Insegnare ai bambini ad utilizzare schemi e mappe per focalizzare l attenzione sulle informazioni più importanti; Far scegliere a Chiara il tipo di carattere da utilizzare per scrivere e incentivare l uso dello stampato maiuscolo (per non confondere lettere come p/q/b/d; a/e; ecc.); Mantenere lo stampato maiuscolo fino a che tutti i grafemi non siano stati presentati e appresi; Considerare il tempo per i compiti a casa non superiore ad un ora ed assegnare i compiti in relazione ai ritmi di lavoro dell alunna.
17 PROGRAMMA RIABILITATIVO PER CHIARA Si prevede un ciclo di N. sedute 20 nell arco di 3 MESI Della durata di 60 minuti, in regime AMBULATORIALE (ambulat./domic.) Il trattamento ha lo scopo di raggiungere i seguenti obiettivi: a) potenziamento elaborazione sequenziale uditivo-fonemica (memoria uditiva, competenza metafonologica, competenza lessicale); b) potenziamento abilità visuo-motorie (motricità fine, memoria visiva, integrazione visivo-uditiva); E previsto un controllo degli esiti del trattamento al termine del progetto. Il responsabile del programma riabilitativo è:.. Il programma sarà verificato e aggiornato in data: fine aprile 2012
18 Potenziare la competenza fonologica
19 Potenziare la competenza fonologica
20 Potenziare la competenza fonologica
21 Potenziare la competenza fonologica
22
23 PROGRAMMA DI TRATTAMENTO PRCR2
24 PROGRAMMA DI TRATTAMENTO PRCR2 Esempi di schede
25 PROVA DI VALUTAZIONE POST TRATTAMENTO DI Chiara DATA DI SOMMINISTRAZIONE 30/04/2012 TEST CMF (COMPETENZE METAFONOLOGICHE) CALCOLO DEI PUNTEGGI RIFERITO AL PRIMO ANNO DELLA SCUOLA PRIMARIA PUNTEGGIO OTTENUTO DA CHIARA PERCENTILE SINTESI SEGM >=50 DEL-IN DEL-FIN RIME FAS
26 SINTESI: IL COMPITO CHIEDE DI UNIRE IN UNA PAROLA SINGOLE LETTERE CHE VENGONO PRESENTATE DALL ESAMINATORE STACCATE TRA LORO (ES. L ESAMINATORE DICE C-A-N-E E IL SOGGETTO RISPONDE CANE); SEGM (SEGMENTAZIONE): IL COMPITO È L INVERSO DEL PRECEDENTE, L ESAMINATORE DICE LA PAROLA INTERA E IL SOGGETTO LA DEVE PRONUNCIARE A PEZZETTINI, CIOÈ LETTERA PER LETTERA; DEL-IN (DELEZIONE INIZIALE): IL SOGGETTO DEVE DIRE LA PAROLA PRONUNCIATA DALL ESAMINATORE SENZA LA SILLABA INIZIALE (BANANA SENZA BA DIVENTA NANA); DEL-FIN (DELEZIONE FINALE): COMPITO INVERSO AL PRECEDENTE, IL SOGGETTO PRONUNCIA LA PAROLA DATA DALL ESAMINATORE SENZA LA SILLABA FINALE (CASA SENZA SA DIVENTA CA); RIME: IL SOGGETTO DEVE RICONOSCERE. TRA TRE PAROLE PRESENTATE SIA VERBALMENTE CHE VISIVAMENTE QUALE FA RIMA CON LA PAROLA TARGET (ES: PINO FA RIMA CON.. COLLO? FIORE? VINO?); F.A.S. (FLUIDITÀ VERBALE): IL SOGGETTO, IN UN MINUTO, DEVE DIRE IL MAGGIOR NUMERO DI PAROLE CHE COMINCIANO CON LA LETTERA F, POI CON LA A E IN ULTIMO CON LA S.
27 RELAZIONE POST TRATTAMENTO Come si può leggere dai dati riportati in precedenza, la prestazione di Chiara è ampiamente nella norma (sopra il decimo percentile) in tutte le prove ad esclusione della prova RIME (evidenziata in rosso) nella quale la bambina denota ancora una evidente carenza. La sua difficoltà maggiore è stata quella di considerare la parola esclusivamente in base al suono, escludendo il significato. Chiara infatti, ha compreso solo superficialmente il significato di rima e alla presentazione degli stimoli era portata a rispondere con la parola che aveva il significato simile alla parola target o faceva parte della stessa categoria (es: TAVOLA FA RIMA CON: FAVOLA? SEDIA? DITA? RISPOSTA: SEDIA). Malgrado ciò, buona parte dello svantaggio iniziale è stato recuperato: il trattamento è stato centrato soprattutto al potenziamento delle competenze metafonologiche che, ad una prima valutazione effettuata a dicembre 2011, erano molto carenti. Si consiglia di proseguire il trattamento per potenziare anche altre aree che risultano ancora insufficienti: abilità grafiche, conoscenza delle procedure di calcolo, processi di letto-scrittura.
28 Evoluzione della decodifica nei normolettori e nei dislessici
29 DISLESSIA E TRATTAMENTO SUBLESSICALE Attività di recupero su analisi sillabica, gruppi consonantici e composizione di parole (Cazzaniga, Cornoldi, Tressoldi, Poli ED.Erikson)
30 DISLESSIA E TRATTAMENTO SUBLESSICALE Attività di recupero su analisi sillabica, gruppi consonantici e composizione di parole (Cazzaniga, Cornoldi, Tressoldi, Poli Ed.Erikson)
31 DISLESSIA E TRATTAMENTO SUBLESSICALE Attività di recupero su analisi sillabica, gruppi consonantici e composizione di parole (Cazzaniga, Cornoldi, Tressoldi, Poli Ed.Erikson)
32 DISLESSIA E TRATTAMENTO SUBLESSICALE Attività di recupero su analisi sillabica, gruppi consonantici e composizione di parole (Cazzaniga, Cornoldi, Tressoldi, Poli Ed.Erikson)
33 DISLESSIA E TRATTAMENTO SUBLESSICALE Attività di recupero su analisi sillabica, gruppi consonantici e composizione di parole (Cazzaniga, Cornoldi, Tressoldi, Poli Ed.Erikson)
34 DISLESSIA E TRATTAMENTO SUBLESSICALE Attività di recupero su analisi sillabica, gruppi consonantici e composizione di parole (Cazzaniga, Cornoldi, Tressoldi, Poli Ed.Erikson)
35 DISLESSIA E TRATTAMENTO SUBLESSICALE Attività di recupero su analisi sillabica, gruppi consonantici e composizione di parole (Cazzaniga, Cornoldi, Tressoldi, Poli Ed.Erikson)
36 DISLESSIA E TRATTAMENTO SUBLESSICALE Attività di recupero su analisi sillabica, gruppi consonantici e composizione di parole (Cazzaniga, Cornoldi, Tressoldi, Poli Ed.Erikson)
37 1.Esercitazione: Dopo aver letto il materiale prova a rispondere alle seguenti domande: 1. Quali sono gli obiettivi di un intervento rivolto ad un bambino con DSA? 2. Che succede nei dislessici che non effettuano un trattamento? 3. Perché nella prova rime Chiara, anche dopo il trattamento, presenta una carenza evidente?
38 Esercitazioni - Soluzioni 1. Esercitazione Quali sono gli obiettivi di un intervento rivolto ad un bambino con DSA? Migliorare l evoluzione delle competenze prese in esame, fornire strumenti e percorsi di apprendimento alternativi, evitare l instaurarsi di altri disagi, gestire la reazione al disturbo da parte del bambino stesso, della famiglia e della scuola. Che succede nei dislessici che non effettuano un trattamento? Migliorano di circa 0,3 sill/sec all anno (i normo-lettori 2/2,5 sill/sec). Ciò significa che un dislessico potrebbe acquisire autonomamente un abilità di decodifica sufficiente solo intorno alla 2-3 secondaria di 1 grado. Perché nella prova rime Chiara, anche dopo il trattamento presenta una carenza evidente? Perché la sua difficoltà maggiore è quella di considerare la parola esclusivamente in base al suono, escludendo il significato. Ha solo in parte compreso il significato di rime e ciò è dovuto alle difficoltà che presenta nell area delle competenze metafonologiche.
39 Complimenti! Sei alla fine di questo corso. Speriamo che sia stato semplice da comprendere e ti abbia dato spunti e strumenti utili per lavorare con i DSA. Ricordati che per ricevere l attestato dovrai inviare il questionario di valutazione (che hai scaricato insieme alle lezioni) compilato e scannerizzato a segreteria@forepsy.it In bocca al lupo per tutto e ancora grazie per aver scelto il nostro corso! Grazie e a presto! Team Centro Studi FORePSY
LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi
Scuola di Studi Umanistici e della Formazione CdS in Scienze della Formazione Primaria! LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre 2015 16:00/19:00 Dr.ssa
DettagliI disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo
I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall
DettagliDSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e BES (Bisogni Educativi Speciali) La legge 170/2010 Il DM 12 luglio 2011 e Linee Guida
DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e BES (Bisogni Educativi Speciali) La legge 170/2010 Il DM 12 luglio 2011 e Linee Guida Strumenti di screening e osservazione Alcuni strumenti IPDA Questionario
DettagliI disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo
I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall
DettagliIstituto Comprensivo Nord 1 Brescia. Progetto D.S.A.
Istituto Comprensivo Nord 1 Brescia Progetto D.S.A. Test CMF Valutazione delle abilità di scrittura Giovanardi Rossi e Malaguti BVSCO Velocità scrittura CMF di Marotta, Ronchetti, Trasciani, Vicari EDIZIONI
DettagliProgetto di screening sui prerequisiti
RELATRICE: dott.ssa Mariangela Corsato Psicologa Master in Disturbi Specifici dell Apprendimento 345/2337116 m.corsato@gmail.com Progetto di screening sui prerequisiti Perché è utile fare uno screening
DettagliBUONE PRASSI NEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO SCRITTURA
BUONE PRASSI NEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO SCRITTURA ( CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTA SPECIFICHE DI APPRENDIMENTO DSA) SCUOLA INFANZIA / SCUOLA PRIMARIA DISEGNO
DettagliIl PDP (piano didattico personalizzato ) va compilato per TUTTI GLI ALUNNI BES : : con diagnosi di DISLESSIA, DISCALCULIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA )
1 IL PDP: per chi? Il PDP (piano didattico personalizzato ) va compilato per TUTTI GLI ALUNNI BES : - alunni DSA ( Disturbi Specifici dell Apprendimento) : con diagnosi di DISLESSIA, DISCALCULIA, DISORTOGRAFIA,
Dettaglidall identificazione precoce delle difficoltà di lettoscrittura all intervento
Strumenti di valutazione dall identificazione precoce delle difficoltà di lettoscrittura all intervento PROVE COLLETTIVE PER LE CLASSI 1 a e 2 a PRIMARIA Dall identificazione precoce all intervento L importanza
DettagliDiagnosi.
https://www.sosdislessia.com/dsa/faq/diagnosi/ Diagnosi Quando si può fare diagnosi di DSA? La definizione di una diagnosi di Dislessia, Disortografia e Disgrafia si può effettuare dalla fine della seconda
DettagliI disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo
I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall
DettagliPROTOCOLLO DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE E MONITORAGGIO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
PROTOCOLLO DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE E MONITORAGGIO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA DI SCREENING Istituto Comprensivo Statale Rita Levi-Montalcini SUISIO PREMESSA La legge 8 ottobre, n
DettagliPROGETTO DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEL RISCHIO DIFFICOLTA DI LETTOSCRITTURA IN ETA PRESCOLARE
PROGETTO DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEL RISCHIO DIFFICOLTA DI LETTOSCRITTURA IN ETA PRESCOLARE Dicembre 2015 C/o Centro Commerciale Azzurro II piano Via M. Moretti, 23 apprendiamorsm@gmail.com Progetto
DettagliLABORATORIO STRUMENTI DI VALUTAZIONE
LABORATORIO STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLO SVILUPPO LINGUISTICO, MNESTICO E DELLE FUNZIONI EDUCATIVE La valutazione del linguaggio a.a. 2010-2011 Dott.ssa Paola Zanchi VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE METAFONOLOGICHE
DettagliAPPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA. 4 settembre 2014 Alessandra Scabia
APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia L apprendimento della letto-scrittura presuppone l acquisizione di: competenze fonologiche: produzione di tutti i suoni, ripetizioni
DettagliLegge 170/2010 capacità cognitive adeguate
D.S.A. COSA SONO I D.S.A.? Si parla di D.S.A. quando un bambino mostra delle difficoltà circoscritte nella lettura, nella scrittura o nel calcolo, in una situazione in cui lo sviluppo intellettivo è nella
DettagliProgetto IPDA Prevenire le difficoltà d apprendimento a partire dall'ultimo anno della Scuola d Infanzia
Progetto IPDA Prevenire le difficoltà d apprendimento a partire dall'ultimo anno della Scuola d Infanzia L INTERVENTO DI POTENZIAMENTO DEI PREREQUISITI Il profilo del bambino ottenuto dall applicazione
DettagliIndice test PRCR 2/2009 Prove di Prerequisito per la diagnosi delle difficoltà della lettura e scrittura. Ceware Cornoldi Lidia Miato Adriana Molin -
Indice test PRCR 2/2009 Prove di Prerequisito per la diagnosi delle difficoltà della lettura e scrittura. Ceware Cornoldi Lidia Miato Adriana Molin - Silvana Poli SCHEDA RIASSUNTIVA SCUOLA DELL INFANZIA
DettagliLa scuola come laboratorio permanente e come luogo privilegiato per conoscere amici e dove imparare diventa un gioco
La scuola come laboratorio permanente e come luogo privilegiato per conoscere amici e dove imparare diventa un gioco Presupposti: Aumento esponenziale delle segnalazioni di bambini con difficoltà di apprendimento
DettagliLE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA
LE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA LUCIANA DI NATALE - -OGOPEDISTA LORETTA MASON - LOGOPEDISTA RAFFAELA ZANON - LOGOPEDISTA Anno scolastico 2018-2019 Dislessia
DettagliANCH IO POSSO IMPARARE! Autorizzazione dell'ufficio Scolastico Regionale del Lazio
ANCH IO POSSO IMPARARE! Autorizzazione dell'ufficio Scolastico Regionale del Lazio Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA): come facilitare l apprendimento attraverso la conoscenza di percorsi didattici
DettagliDisturbi specifici di apprendimento Raccomandazioni cliniche
Disturbi specifici di apprendimento Raccomandazioni cliniche Padova, 11.05.2012 G. Tarter 1 Raccomandazioni per attivare un trattamento riabilitativo Quali i criteri per stabilire se un trattamento ha
DettagliDISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce
TUTTI A BORDO! PROGETTO IRIDE DI INTERCETTAZIONE PRECOCE IN RETE CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce Dr.ssa Campioni Annamaria
DettagliRilevazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento nelle scuole
Rilevazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento nelle scuole Modena 17 dicembre 2018 Prof.ssa Cristina Monzani Ufficio Scolastico Provinciale Modena Linee guida per la rilevazione precoce dei
DettagliPRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI SCREENING
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI SCREENING Dott.ssa Isabella Bellagamba Psicologa psicoterapeuta dell età evolutiva isabellabellagamba@libero.it www.psicoterapiainfanziaeadolescenza.it COSA VUOL DIRE SCREENING!
DettagliDEFINIZIONE DI COMPETENZA METAFONOLOGICA. (Bortolini, 1995)
METAFONOLOGIA Luciana Ventriglia Docente specializzata in pedagogia clinica Perfezionamento sul lavoro clinico nelle difficoltà di apprendimento FORMATORE DEFINIZIONE DI COMPETENZA METAFONOLOGICA È una
DettagliDSA IDENTIFICAZIONE PRECOCE SCREENING NELLA SCUOLA PRIMARIA
DSA IDENTIFICAZIONE PRECOCE SCREENING NELLA SCUOLA PRIMARIA COSA SONO I DSA? I DSA sono disturbi neurobiologici che riguardano solo specifiche aree di apprendimento (LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO) senza
DettagliPROGETTAZIONE ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: ITALIANO Scuola primaria A. Sabin - CLASSI PRIME - Anno scolastico 201 /201
PROGETTAZIONE ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: ITALIANO Scuola primaria A. Sabin - CLASSI PRIME - Anno scolastico 201 /201 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ASCOLTO E PARLATO ABILITÀ
Dettagli5 LEZIONE. LA DISGRAFIA: INSEGNARE A SCRIVERE BENE
5 LEZIONE. LA DISGRAFIA: INSEGNARE A SCRIVERE BENE La scrittura Come abbiamo più volte ripetuto, la scrittura è un abilità altamente complessa che include livelli diversi, dal motorio al concettuale, che
DettagliIL MONDO DELLE PAROLE & INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI LETTO-SCRITTURA
IL MONDO DELLE PAROLE & INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI LETTO-SCRITTURA Avvio indagine sulle difficoltà di apprendimento (98/99) Presupposti: Aumento esponenziale delle segnalazioni di bambini
DettagliOsservazioni e strumenti
Osservazioni e strumenti Centro di Consulenza Psicologica e Pedagogica L Albero Bianco via Matteo degli Organi, 213 Prato 0574/24684 alberobianco@alicecoop.it Prerequisiti per la lettura Sistema di analisi
DettagliArt. 6 Misure per i familiari. Art. 4 Formazione nella scuola. Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto. Art. 3 Diagnosi
Art.1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia Art. 2 Le FINALITA a) garantire il diritto allo studio; b) favorire il successo scolastico; c) ridurre i disagi legati
DettagliPRIMARIA TOMMASONE RELAZIONE FINALE AL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI BES E CON ALTRA CERTIFICAZIONE A.S... /... Pag.
RELAZIONE FINALE AL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI BES E CON ALTRA CERTIFICAZIONE (BES-DIR. MIN. 27/12/2012; C.M. N. 8 DEL 6/03/2013) A.S.... /... PRIMARIA TOMMASONE ALUNNO/A CLASSE SEZ. COORDINATORE
DettagliSusi Cazzaniga, Rosanna Ferrara. Dalla valutazione alla riabilitazione: percorsi virtuosi nei disturbi di scrittura
Susi Cazzaniga, Rosanna Ferrara Dalla valutazione alla riabilitazione: percorsi virtuosi nei disturbi di scrittura Step per la valutazione Step per il percorso riabilitativo Valutazione: strumenti di diagnosi
DettagliLA VALUTAZIONE LOGOPEDICA Giovanna Benedetti e Daniela Pala
LA VALUTAZIONE LOGOPEDICA Giovanna Benedetti e Daniela Pala A COSA SERVE LA VALUTAZIONE LOGOPEDICA? SE UN BAMBINO NON VEDE BENE VA DALLO SPECIALISTA CHE GLI MISURA LA VISTA (DIAGNOSI) E GLI PRESCRIVE GLI
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO 3 di MODENA
Circ.92 Prot. 3845/b.18 Modena, 14 Novembre 2017 Oggetto: progetto DSA IC3 Modena Il progetto vuole sviluppare l idea di una scuola che accoglie ogni differenza e pone l attenzione alla piena partecipazione
DettagliLALLO PROGETTO: GIOCHI LINGUISTICI E FONOLOGICI BAMBINI GRANDI SCUOLA DELL INFANZIA COLLODI CASETTE ANNO SCOLASTICO 2013/14
LALLO PROGETTO: GIOCHI LINGUISTICI E FONOLOGICI BAMBINI GRANDI SCUOLA DELL INFANZIA COLLODI CASETTE ANNO SCOLASTICO 2013/14 PROGETTO: GIOCHI LINGUISTICI E FONOLOGICI GIOCHIAMO CON LE PAROLE E I SUONI DELLE
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VICENZA11 Via Prati, 13-36100 Vicenza 0444 921348 0444 922964 SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S.2014/2015 1.1 -
DettagliLE ATTIVITA DEGLI ALUNNI DELLE CLASSi 1^D e 2^D Insegnanti Giulia Cuscusa, M.Rosa Madau SCUOLA PRIMARIA DI PAULILATINO
LE ATTIVITA DEGLI ALUNNI DELLE CLASSi 1^D e 2^D Insegnanti Giulia Cuscusa, M.Rosa Madau SCUOLA PRIMARIA DI PAULILATINO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 G1 G2 Diapositiva 2 G1 Giulia; 19/07/2016 G2 Giulia; 19/07/2016
DettagliLABORATORIO DEI PREREQUISITI DI LETTO-SCRITTURA E CALCOLO BAMBINI DI 5 ANNI DI TUTTE LE SEZIONI DELL ISTITUTO
LABORATORIO DEI PREREQUISITI DI LETTO-SCRITTURA E CALCOLO BAMBINI DI 5 ANNI DI TUTTE LE SEZIONI DELL ISTITUTO FINALITA : Osservare e consolidare abilità considerate prerequisiti per il successivo apprendimento.
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Scuola dell Infanzia
DIREZIONE DIDATTICA STATALE F.RASETTI 06061- Via Carducci n.25- Castiglione del Lago Codice Fiscale 80005650546- Tel. 075/951254 E.mail: pgee021002@istruzione.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE
DettagliPiano Didattico Personalizzato
1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. STRADELLA - NEPI - Anno Scolastico... Scuola...... Classe... 2 A)
DettagliPREREQUISITI della letto scrittura. Lucia Maria Collerone
PREREQUISITI della letto scrittura Percezione visiva Coordinamento occhio mano; percorsi; posizione nello spazio; copia riproduzione; riproduzione figura sfondo; completamento di figure; velocità visuo-motoria;
DettagliIPDA. Questionario Osservativo per L IDENTIFICAZIONE. PRECOCE delle DIFFICOLTA di APPRENDIMENTO Terreni et al, 2002
IPDA Questionario Osservativo per L IDENTIFICAZIONE PRECOCE delle DIFFICOLTA di APPRENDIMENTO Terreni et al, 2002 Cos è L IPDA è la prima fase di un progetto di intervento per ridurre il problema delle
DettagliCapire i Disturbi Specifici dell Apprendimento attraverso le mappe concettuali
Susi Cazzaniga Capire i Disturbi Specifici dell Apprendimento attraverso le mappe concettuali Breve guida Capire i Disturbi dell Apprendimento attraverso le mappe concettuali Guida introduttiva Susi Cazzaniga
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VICENZA11 Via Prati, 13-36100 Vicenza 0444 921348 0444 922964 SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S.2015/16 Denominazione
DettagliPDP per gli alunni con Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) A.S.2017/2018
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI VIA MARCONI, 15 Piazza Risorgimento, 27 00037 SEGNI tel./fax 06/9768153-06/9766199
DettagliDifficoltà scolastiche e Disturbi dell Apprendimento (DSA)
Laboratorio di Psicologia dell Apprendimento L'università per il territorio 24 Novembre 2010 Difficoltà scolastiche e Disturbi dell Apprendimento (DSA) Paola Palladino Dipartimento di Psicologia, Università
DettagliPercorso fonologico dall Infanzia alla Primaria
Percorso fonologico dall Infanzia alla Primaria PERCHE' QUANDO COME COSA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia Nel momento in cui si appresta ad imparare a scrivere nel sistema alfabetico, il bambino deve
DettagliPrerequisiti linguistici e scrittura
Prerequisiti linguistici e scrittura Paola Viterbori Polo Bozzo Università di Genova Scrittura come attività complessa Codifica (Alfabetizzazione o Literacy) Attività linguistica di trasformazione del
DettagliPROPOSTE DIDATTICHE PER GLI ALUNNI DISLESSICI SCUOLA DELL INFANZIA E SCUOLAPRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO N. RONCHI Cellamare (Ba) PROPOSTE DIDATTICHE PER GLI ALUNNI DISLESSICI SCUOLA DELL INFANZIA E SCUOLAPRIMARIA a cura dell insegnante Cosma Emanuela F.S. Area 4 DSA e BES a.s.2013-2014
DettagliStato di Integrazione degli alunni con BES nelle scuole del territorio
TSMREE Tivoli Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche tsmree.tivoli@aslromag.it Stato di Integrazione degli alunni con BES nelle scuole del territorio Articoli 3, 30, 31, 32, 33,
DettagliCOSA FA IL LOGOPEDISTA CON I BAMBINI CON DSA? Dott.ssa Giulia Stagni Logopedista
COSA FA IL LOGOPEDISTA CON I BAMBINI CON DSA? Dott.ssa Giulia Stagni Logopedista La motivazione ha un ruolo fondamentale nell apprendimento e facilita le acquisizioni, soprattutto se si lavora con bambini
DettagliINSEGNANTE: PELLIZZARI LAURA Anno Scolastico:
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BASILIANO E SEDEGLIANO Scuola Primaria di BLESSANO CLASSE PRIMA INSEGNANTE: PELLIZZARI LAURA Anno Scolastico: 2017 2018 PROGRAMMAZIONE dell ATTIVITÀ DIDATTICA: DELLA LINGUA ITALIANA
DettagliISTITUZIONE SCOLASTICA - INSTITUTION SCOLAIRE SAINT-ROCH ISTITUZIONE SCOLASTICA SAINT-ROCH PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO D.S.A. ANNO SCOLASTICO.
ISTITUZIONE SCOLASTICA - INSTITUTION SCOLAIRE SAINT-ROCH ISTITUZIONE SCOLASTICA SAINT-ROCH SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO D.S.A. ANNO SCOLASTICO. PLESSO:
DettagliPDP per gli alunni con Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) A.S.2017/2018
PDP per gli alunni con Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) A.S.2017/2018 Dati dell alunno Nome e Cognome: Indirizzo Tel. FABIO ROSSI VIA ROMA 0036589 Data / Luogo di Nascita: Scuola: Classe: Docenti
DettagliPiano Didattico Personalizzato (PDP) per alunni BES
Istituzione Scolastica Alunn Sezione/Classe Anno Scolastico Proveniente da COMPOSIZIONE DELL EQUIPE PEDAGOGICA (adattare la tabella all ordine di studi) QUALIFICA COGNOME NOME ( senza firma) Dirigente
DettagliNormativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia. Elena Dal Pio Luogo
Normativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia Elena Dal Pio Luogo LEGGE 170 8 ottobre 2010 Art. 1 Riconoscimento e definizione di: Dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Garantire
DettagliMisure dispensative e strumenti compensativi efficaci all apprendimento degli
Didattica Misure dispensative e strumenti compensativi efficaci all apprendimento degli alunni dislessici. di Maria Donata Di Stefano I disturbi nell apprendimento 1. La dislessia è uno dei più frequenti
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI VIA MARCONI, 15
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI VIA MARCONI, 15 Piazza Risorgimento, 27 00037 SEGNI tel./fax 06/9768153-06/9766199
DettagliLINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DM 12 luglio 2011
LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DM 12 luglio 2011 La legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e
DettagliPROGETTO DSA PER LA PREVENZIONE, IL RILEVAMENTO PRECOCE E IL RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Istituto Comprensivo di Santo Stino di Livenza PROGETTO DSA PER LA PREVENZIONE, IL RILEVAMENTO PRECOCE E IL RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Premessa La legge 8 ottobre 2010, riconosce
DettagliPDP (Piano Didattico Personalizzato) per studenti con DSA (Disturbi Specifici dell Apprendimento) L. 170/2010. Anno scolastico
Studente (solo iniziali) Classe PDP (Piano Didattico Personalizzato) per studenti con DSA (Disturbi Specifici dell Apprendimento) L. 170/2010 Anno scolastico 2015-2016 1 1. Dati Anno scolastico: Cognome:
DettagliPROGETTO PER LA RILEVAZIONE PRECOCE E L INTERVENTO EFFICACE NELLE DIFFICOLTÀ DI LETTO SCRITTURA
REPUBBLICA ITALIANA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROGETTO PER LA RILEVAZIONE PRECOCE E L INTERVENTO EFFICACE NELLE DIFFICOLTÀ DI LETTO SCRITTURA per le classi prime e seconde della scuola primaria a.s.
DettagliIl Disturbo Specifico dell Apprendimento. Apprendimento:
Il Disturbo Specifico dell Apprendimento Apprendimento: Esercitazione (1) Bizzaro Marzia Consensus conference (gennaio 2007) Raccomandazioni per la pratica clinica sui disturbi specifici dell apprendimento
DettagliGuida alla compilazione del Piano Didattico Personalizzato per alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Guida alla compilazione del Piano Didattico Personalizzato per alunni con Bisogni Educativi Speciali. Prima di compilare il PDP avere cura di rileggere il Protocollo di Accoglienza per alunni con Bisogni
DettagliCalendario degli incontri. Le lezioni avranno luogo presso l aula X (secondo piano) del Dipartimento di psicologia, Via dei Marsi 78.
Calendario degli incontri Le lezioni avranno luogo presso l aula X (secondo piano) del Dipartimento di psicologia, Via dei Marsi 78. Orario : mattina: 9-13; pomeriggio: 14-18. 1a 2 Prerequisiti della lettura
DettagliPiano dell'offerta Formativa dell'istituto Comprensivo Laives 1 ALLEGATO 6
Piano dell'offerta Formativa dell'istituto Comprensivo Laives 1 ALLEGATO 6 Accordo di programma fra Scuole, Aziende Sanitarie, Amministrazione Provinciale, Comuni e Servizi Sociali in materia di integrazione
DettagliChi può fare la diagnosi?
Quando fare i test? La diagnosi di dislessia e disortografia può essere fatta dopo la fine della II primaria, per discalculia e disgrafia dopo la fine della III. Al fine dell'individuazione precoce di
DettagliPRCR-2 Prove di Prerequisito per la Diagnosi delle Difficoltà di Lettura e Scrittura di Cornoldi, Miato, Molin, Poli
La valutazione dei prerequisiti di letto-scrittura PRCR-2 Prove di Prerequisito per la Diagnosi delle Difficoltà di Lettura e Scrittura di Cornoldi, Miato, Molin, Poli Prove di Prerequisito per la Diagnosi
DettagliGiochi linguistici. D.ssa Elena Correggia Logopedista
Giochi linguistici D.ssa Elena Correggia Logopedista correggiaelena@gmail.com un Bambino: un puzzle di competenze e abilità ORDINAMENTO SPAZIALE PERCEZIONE MEMORIA LINGUAGGIO ORDINAMENTO SEQUENZIALE PENSIERO
DettagliDSA e BES. NORMATIVE e METODOLOGIE DIDATTICHE
DSA e BES NORMATIVE e METODOLOGIE DIDATTICHE 1 Premessa O L. 170/ 8 ottobre 2010 O Linee guida 12 Luglio 2011 O Decreto Attuativo O L. 104/1992 2 Legge 170 Legge 104 1. Alla diagnosi di DSA non fa seguito
DettagliDSA (Disturbi Specifici dell Apprendimento) La legge 170/2010 Il DM 12 luglio 2011 e Linee Guida
DSA (Disturbi Specifici dell Apprendimento) La legge 170/2010 Il DM 12 luglio 2011 e Linee Guida Art. 1. LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito
DettagliAllegato A.5 Griglia di osservazione sistematica per l identificazione precoce di indicatori di rischio di DSA nella scuola dell infanzia
Regione Calabria Linee Guida in applicazione della Legge Nazionale n. 170 dell 8 ottobre 2010 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico e della Legge Regionale
DettagliUno sguardo alle diff f ifcoltà t s colas a titche
Uno sguardo alle difficoltà scolastiche UNO STUDENTE ITALIANO SU CINQUE, INCONTRA, NELLA SUA CARRIERA SCOLASTICA, UN MOMENTO DI PARTICOLARE DIFFICOLTA NEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO DOVUTO A CAUSE DIVERSE
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DSA SCUOLA PRIMARIA
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO G.M.SACCHI Scuole dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Via Mazzini n.1 c.a.p. 26034 PIADENA (CR) Tel.: 0375/98294
DettagliI DISTURBI E LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA. Barbara Carretti
I DISTURBI E LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA Barbara Carretti Disturbi specifici dell apprendimento Base biologica Disturbi evolutivi Specifici Persistenti Evoluzione dei DSA Il DSA persiste,
DettagliPROGETTO SCREENING: INDIVIDUAZIONE FATTORI DI RISCHIO SCRITTURA E LETTURA
PROGETTO SCREENING: INDIVIDUAZIONE FATTORI DI RISCHIO SCRITTURA E LETTURA L articolo 3 della Legge 170 attribuisce alla scuola il compito di svolgere attività di individuazione precoce dei casi sospetti
DettagliRegione Siciliana Ministero Pubblica Istruzione Unione Europea
Regione Siciliana Ministero Pubblica Istruzione Unione Europea Direzione Didattica Statale KAROL WOJTYLA Piazza della Libertà 90031 Belmonte Mezzagno tel. 0918720091 / fax 0918729820 paee05700q@istruzione.it
DettagliPROGETTO DI PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO I CARE
ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA FAENZA SCUOLE PRIMARIE Don Milani e T. Gulli a.s. 2017/2018 Referenti : SARNERI CLAUDIA,TRONCONI SARA PREMESSA PROGETTO DI PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO I CARE
DettagliIstituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza
Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (Legge 170/2010) Allievo: Classe...Sezione... A.S. 2011/2012 Docente Coordinatore di Classe Referente DSA di
DettagliINDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI LETTO/SCRITTURA METODI LABORATORIALI DELL INSEGNAMENTO DELLA LETTO/SCRITTURA
INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI LETTO/SCRITTURA METODI LABORATORIALI DELL INSEGNAMENTO DELLA LETTO/SCRITTURA IL COLLEGAMENTO FRA LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA PRIMARIA Nella scuola dell
DettagliPARLATO LETTO SCRITTO
Nel corso dell a.s. 2015/16 le insegnanti, in collaborazione con l esperto sanitario esterno, logopedista, seguiranno un percorso di approfondimento delle tecniche di osservazione dell evoluzione degli
DettagliOBBIETTIVO: stimolazione delle competenze metalinguistiche nei bambini frequentanti l ultimo anno di scuola materna.
OBBIETTIVO: stimolazione delle competenze metalinguistiche nei bambini frequentanti l ultimo anno di scuola materna. Valutazione iniziale Piano operativo Training sull attenzione e la discriminazione uditiva
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Ministero della Pubblica Istruzione (Denominazione estesa della scuola) PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Tra SCUOLA CONSIGLIO DI CLASSE e GENITORI dell alunn Considerata la situazione diagnostica propria
DettagliIstituto comprensivo di Villongo. 24 ottobre 2011
Istituto comprensivo di Villongo 24 ottobre 2011 È una difficoltà selettiva nella lettura in presenza di capacità cognitive adeguate e di adeguate opportunità sociali e relazionali, in assenza di deficit
DettagliMASTER ANNUALE Difficoltà e Disturbi Specifici di Apprendimento - DSA 2^ edizione 50 crediti ECM
MASTER ANNUALE Difficoltà e Disturbi Specifici di Apprendimento - DSA 2^ edizione 50 crediti ECM Presentazione Il Master offre la possibilità di acquisire conoscenze approfondite e competenze operative
DettagliDALLA PAROLA E DAL GESTO GRAFICO ALLA LETTO-SCRITTURA
Centro Territoriale per l Inclusione TREVISO SUD PROGETTO SCUOLA DELL INFANZIA DALLA PAROLA E DAL GESTO GRAFICO ALLA LETTO-SCRITTURA Logopedista L. Di Natale Az. ULSS 2 Marca Trevigiana 29 maggio 1017
DettagliIL MONDO DELLE PAROLE
IL MONDO DELLE PAROLE Percorso formativo, di ricerca-azione e laboratorio rivolto agli insegnanti, per la valutazione delle abilità linguistiche e visuo-spaziali nei bambini iscritti all ultimo anno della
DettagliNe esistono diverse e spesso contrastanti
Ne esistono diverse e spesso contrastanti Una persona che nella quotidianità usa due o più lingue (Grosjean 1989) Chi ha competenze, anche minime, nelle due diverse lingue, in comprensione e/o produzione
DettagliII ISTITUTO COMPRENSIVO NOCERA INFERIORE
II ISTITUTO COMPRENSIVO NOCERA INFERIORE VIA A. GRAMSCI, 21 84014 NOCERA INFERIORE (SA) Tel./Fax 081 926717 C.M. SAIC8BT004 C.F. 94076710659 CODICE UNIVOCO UFFICIO UFIQL5 saic8bt004@istruzione.it saic8bt004@pec.istruzione.it
DettagliStrumenti a supporto della valutazione dell apprendimento. Sara Zaccaria Ordine degli Psicologi della Toscana 26 maggio 2016
Strumenti a supporto della valutazione dell apprendimento Sara Zaccaria Ordine degli Psicologi della Toscana 26 maggio 2016 Apprendimento e scuola dell infanzia La Legge 170, 8 ottobre 2010 sottolinea
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)
ISTITUTI COMPRENSIVI SANDRO PERTINI 1 SANDRO PERTINI 2 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) 1 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO. Cognome. Nome Data e
DettagliA.A. 2016/2017 ELENCO CORSI FORMATIVI ACCREDITATI MIUR RIVOLTI AGLI INSEGNANTI
A.A. 2016/2017 ELENCO CORSI FORMATIVI ACCREDITATI MIUR RIVOLTI AGLI INSEGNANTI Referente: Dott.ssa Fabiola Scarpetta, 349/4674250 oppure fabiola.scarpetta@centromastermind.it Sedi: lo stesso corso di terrà
DettagliSCHEDA DI 1 INVIO Scuola Primaria
SCHEDA DI 1 INVIO Scuola Primaria Finalità della scheda 1. Uno strumento utile all insegnante per individuare la difficoltà prevalente dell alunno (cioè la difficoltà che in maggior misura compromette
DettagliPiano Didattico Personalizzato
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA - PONTELATONE Piano Didattico Personalizzato per alunni con Bisogni Educativi Speciali - Anno scolastico 2015/2016 P.D.P. dell alunn /... nato a il frequentante la classe
DettagliLE MISURE DISPENSATIVE E GLI STRUMENTI COMPENSATIVI. Dr.ssa Monica Zoccoli
LE MISURE DISPENSATIVE E GLI STRUMENTI COMPENSATIVI Dr.ssa Monica Zoccoli STRUMENTI COMPENSATIVI Strumenti finalizzati alla manifestazione del proprio potenziale. In altre parole, tutto ciò che possiamo
DettagliD.S.A. E DIDATTICA INCLUSIVA
D.S.A. E DIDATTICA INCLUSIVA Mercoledì 8 Febbraio 2012 LICEO SCIENTIFICO-ULIVI Parma Dott.ssa Bianca Trifirò Psicologa-Psicoterapeuta Specialista in Neuropsicologia dello Sviluppo 0521/033569 bianca.trifiro@nemo.unipr.it
DettagliDISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO dott.ssa Silvia Ceccaroli dott.ssa Nicoletta Staffa Associazione Strategicamente Insieme PROGETTO «IMPARARE E» Comune di Cervia 1 incontro 08.09.2016 DISTURBI SPECIFICI
Dettagli