6 CENSIMENTO GENERALE DELL AGRICOLTURA

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1 6 CENSIMENTO GENERALE DELL AGRICOLTURA A cura di: Claudio Febelli Agronomo, libero professionista, coordinatore intercomunale per il 6 Censimento generale dell agricoltura 1

2 Indice 1 Premessa Introduzione Il questionario del censimento I dati del VI censimento per la provincia di Lecco Notizie Generali Utilizzazione dei terreni Consistenza degli allevamenti Utilizzazione dei terreni e consistenza degli allevamenti su base comunale Lavoro ed attività connesse Altre informazioni La scansione delle tabelle dei dati...98 Allegato 1 tabelle dati comunali e provincia di Lecco Allegato 2 tabelle dati aggregati per la provincia di Lecco e ripartiti per regione agraria, comunità montana, zona altimetrica Allegato 3 tabelle dati regionali e provinciali Allegato 4 tabelle dati comunali e provincia di Lecco; confronto tra il V e il VI censimento ( ) Allegato 5 tabelle dati aggregati per la provincia di Lecco e ripartiti per regione agraria, comunità montana, zona altimetrica; confronto tra il V e il VI censimento ( ) 2

3 1 Premessa Il Censimento generale dell agricoltura è stato effettuato con riferimento alla data del 24 ottobre 2010 ed è il sesto svolto in Italia; il precedente censimento (il V) risale al Rispetto ai censimenti precedenti sono presenti molte novità che lo caratterizzano; tra cui alcune particolarmente significative: l utilizzo del campo di osservazione definito dal regolamento europeo (universo UE); l individuazione delle unità da censire attraverso liste precensuarie derivate da archivi amministrativi; la scelta a monte della soglia di esclusione dalla rilevazione delle micro unità agricole; l'individuazione dell'unità da censire secondo la sede legale e non la sede del centro aziendale; la raccolta aggiuntiva di informazioni circa l'ubicazione dei terreni e degli allevamenti nei comuni. Il campo di osservazione è stato costituito dall universo delle aziende agricole (definite anche unità di rilevazione oppure unità tecnico-economiche UTE oppure semplicemente unità) individuato secondo le direttive previste dal regolamento europeo (art. 3 e Allegato II). Sono caratteri distintivi fondamentali dell'azienda agricola: l'unità tecnico-economica; l'utilizzazione dei terreni per la produzione agricola e/o zootecnica; la gestione unitaria, ad opera di un conduttore; lo svolgimento di una o più delle attività economiche specificate dal Regolamento (CE) n. 1166/2008, con riferimento alla Classificazione europea delle attività economiche (Nace rev.2). Nello specifico, per quanto riguarda la provincia di Lecco, hanno fatto parte del campo di osservazione: tutte le aziende che hanno soddisfatto le condizioni poste nella griglia di soglie fisiche regionali stabilite dall Istat tenendo conto delle specializzazioni regionali degli ordinamenti produttivi (nel caso della Lombardia 0,3 ettari di SAU); le aziende zootecniche, purché allevino almeno un bovino o un equino; le aziende zootecniche che allevino altri animali, in tutto o in parte, per la vendita; tutte le aziende florovivaistiche, viticole e ortofrutticole a prescindere dalla dimensione minima. Sono escluse dal campo di osservazione del censimento: le unità esclusivamente forestali; le aziende agricole e/o zootecniche di piccole dimensioni inferiori alla griglia di soglie fisiche stabilita dall Istat; le unità che non svolgono, in via principale o secondaria, almeno una delle attività agricole e zootecniche elencate nell allegato I del Regolamento (CE) n. 1166/2008. In definitiva, sono escluse dal campo di osservazione le unità costituite unicamente da: arboricoltura da legno e boschi; piccoli orti e frutteti a carattere familiare, generalmente annessi alle abitazioni e la cui produzione è destinata prevalentemente al consumo familiare; piccoli allevamenti a carattere familiare, costituiti da pochi capi di bestiame suino, ovino, caprino o di animali di bassa corte (polli, tacchini, oche, conigli, eccetera) utilizzati per il consumo familiare; terreni non utilizzati per la produzione agricola o zootecnica (es, terreni destinati ad aree fabbricabili); terreni completamente abbandonati per emigrazione del conduttore o per altre cause, anche se essi danno luogo ancora ad una produzione spontanea; terreni per l esercizio dei cavalli da corsa; parchi e giardini ornamentali a chiunque appartenenti. Le unità di rilevazione del 6 Censimento Generale dell Agricoltura sono state individuate in base ad una lista pre-censuaria predisposta dall Istat che ha utilizzato le informazioni contenute nel 3

4 Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), con particolare riferimento al sistema integrato di gestione e controllo, nonché quelle presenti in altri archivi amministrativi delle pubbliche amministrazioni, sia specifiche per il settore agricolo che generali per tutti i settori produttivi. Nel complesso, per la realizzazione della lista pre-censuaria, sono state utilizzate 17 fonti differenti. L unità di rilevazione del censimento è l azienda agricola e zootecnica così definita: unità tecnicoeconomica (UTE), costituita da terreni, anche in appezzamenti non contigui, ed eventualmente da impianti e attrezzature varie, in cui si attua, in via principale o secondaria, l attività agricola e zootecnica ad opera di un conduttore persona fisica, società, ente - che ne sopporta il rischio sia da solo, come conduttore coltivatore o conduttore con salariati e/o compartecipanti, sia in forma associata. È unità di rilevazione anche l azienda zootecnica priva di terreno agrario. In base alla definizione, caratteri distintivi fondamentali di un'azienda agricola sono: l utilizzazione dei terreni per la produzione agricola e/o zootecnica; la gestione unitaria, ad opera di un conduttore; lo svolgimento di una o più delle attività economiche specificate dal Regolamento (CE) n. 1166/2008, con riferimento alla classificazione europea delle attività economiche (Nace). Oltre ai tre caratteri fondamentali ora citati, ne possono essere riscontrati altri non distintivi, quali l'eventuale esistenza di mezzi meccanici, di impianti per la lavorazione e la trasformazione dei prodotti (cantine, frantoi, eccetera), di fabbricati rurali ed abitazioni. In relazione al primo carattere distintivo di azienda agricola, i terreni possono essere costituiti da una o più particelle (contigue o non), situate nello stesso Comune oppure in Comuni diversi della stessa Regione. Costituisce un unità tecnico-economica, vale a dire una singola azienda agricola, anche l azienda che gestisce terreni non contigui, localizzati all interno di una stessa Regione e in Province con essa confinanti appartenenti ad altre Regioni (criterio geograficoamministrativo). In relazione al secondo carattere distintivo di azienda agricola, si definisce conduttore la persona fisica, società o ente che sopporta il rischio della gestione aziendale sia da solo (conduttore coltivatore e conduttore esclusivamente con salariati e/o compartecipanti), sia in associazione. Le aziende agricole e zootecniche sono state rilevate presso la residenza o domicilio del conduttore nel caso di persona fisica o presso la sede legale del conduttore nel caso di persona giuridica, mediante intervista diretta del conduttore da parte del rilevatore o compilazione del questionario elettronico da parte del conduttore. Questa modalità di rilevazione, innovativa rispetto al censimento del 2000, è stata adottata perché la lista di aziende agricole desunta dagli archivi amministrativi contiene la denominazione o ragione sociale dell azienda e l indirizzo della residenza o domicilio o sede legale del conduttore e non la localizzazione del centro aziendale. Queste informazioni sono state prestampate sul questionario ed è stato compito del rilevatore verificare lo stato di attività delle unità in lista, effettuare l intervista (rilevando, fra l altro, la localizzazione del centro aziendale, se diversa dalla residenza/domicilio/sede legale del conduttore) ed individuare aziende agricole non presenti nella lista, ma interessate da eventi collegati alle aziende in lista (fusioni, scorpori, cessazioni di attività, ecc.) o che non sono registrate in alcuna delle fonti amministrative integrate sulla base delle quali è stata formata la lista di aziende agricole. Infine, si ricorda che le aziende esclusivamente forestali non sono state censite nel 2010, pertanto la superficie a boschi presente nel censimento del 2010, in linea con le disposizioni comunitarie, riguarda esclusivamente le aree boschive annesse ad aziende agricole. Come detto, l'individuazione delle unità da censire è avvenuta mediante liste precensuarie riferite alla sede legale, ma ai fini dell'ubicazione dell'azienda agricola è stato necessario indivuduare il centro aziendale. Per centro aziendale, secondo la definizione tradizionalmente utilizzata nel censimento italiano, si intende il fabbricato o il complesso dei fabbricati, connesso all'attività aziendale e situato entro il perimetro dei terreni 4

5 aziendali. Il centro aziendale può pertanto essere localizzato in corrispondenza dell'abitazione del conduttore o delle abitazioni dell'altra manodopera impiegata nei lavori agricoli aziendali, oppure in corrispondenza di ricoveri per animali o di strutture utilizzate per altre produzioni agricole, di locali per immagazzinamento dei prodotti o per il deposito di macchine e attezzi di uso agricolo. Va evidenziato che, nel caso in cui la residenza o sede legale del conduttore si trovi al di fuori del perimetro dei terreni aziendali, il centro aziendale non coincide con la stessa, ma con il fabbtricato o il complesso dei fabbricati connessi all'attività agricola. Nota: Le informazioni riguardo le specifiche tecniche generali relative al censimento sono tratte dalla documentazione Istat, reperibile sul sito istituzionale ( a cui si rimanda per chiarimenti e approfondimenti; in particolare il volume: Caratteristiche strutturali delle aziende agricole ISTAT ed il manuale di Istruzioni per la rilevazione. Le informazioni specifiche relative alla realtà provinciale derivano anche dell'esperienza diretta maturata durante la rilevazione. 5

6 2 Introduzione Nel 2011 è stato portato a termine il rilevamento del VI censimento dell'agricoltura, riferito alla situazione alla data del 24 ottobre 2010; l'indagine è di fondamentale importanza per conoscere i dati del settore primario sia a livello nazionale che locale. I lavori sono cominciati nel 2010; a partire dal mese di novembre e fino all'aprile successivo, sono state condotte le indagini in campo; entro luglio del 2011 erano ultimati i lavori di archiviazione dei dati; a partire della metà del 2012 sono stati resi disponibili i dati definitivi. Le Province lombarde e la Regione Lombardia, attraverso un modello ad alta partecipazione, hanno giocato un ruolo determinante nell'acquisizione e nella prima elaborazione dei dati. Il risultato di questa importante inchiesta è racchiuso in una banca dati nazionale di grandissimo valore: una sorta di scrigno del tesoro da cui è possibile trarre una moltitudine di informazioni sia allo stato grezzo che aggregato; il presente lavoro si propone di fornire un quadro sintetico e un'analisi dei dati relativi ai comuni della provincia di Lecco. Come tutti i settori produttivi, anche l'agricoltura sta vivendo un momento difficile e di forte cambiamento, ma forse più degli altri settori l'agricoltura riesce a tenere duro e a proporre, col ritorno parziale a modelli che ricordano l'economia di sussistenza, formule di gestione del territorio e di economia non convenzionale che possono tracciare la strada per il futuro in territori altrimenti svantaggiati come il nostro. E' infatti ovvio che ben poche realtà produttive agricole della provincia possono competere con le grandi aziende di pianura e con l'agricoltura tradizionale; allora diventa importante la specializzazione, l'attenzione ai prodotti locali e la gestione dell'attività agricola in un contesto complementare alla produzione di reddito. Il primo quadro dell'agricoltura della provincia di Lecco è opportuno che sia quello dell'uso del suolo: rispetto ad una superficie coltivata di più di ettari, un po' meno della metà è rappresentato da prati permanenti ed il rimanente è quasi equamente ripartito tra seminativi e pascoli di montagna; a completare la ripartizione resta una piccola ma significativa superficie a coltivazioni legnose agrarie. Figura 2.1 ripartizione della Superficie Agraria Utile provinciale Se andiamo a vedere come sono ripartiti i seminativi, che complessivamente ammontano a quasi ettari, notiamo che gran parte di questi sono investiti a cereali, che la quota di foraggere avvicendate è alta e che sono presenti due piccole voci (ortive e fiori) tipiche dell'agricoltura specializzata. 6

7 Figura 2.2 ripartizione dei seminativi nella provincia di Lecco Nell'ambito dei cereali, la parte del leone la fa ancora il mais, anche se il frumento è diventato una coltura di tutto rispetto, vuoi per i prezzi che il grano riesce a spuntare e per la resa più costante in agricoltura asciutta, vuoi per gli interessanti esperimenti di panificazione con grani locali. Figura 2.3 ripartizione dei cereali coltivati in provincia di Lecco Per quanto riguarda le coltivazioni legnose agrarie, in tutto quasi 500 ettari, queste sono sbilanciate verso il florovivaismo, sono ben presenti le coltivazioni classiche vite, olivo e fruttiferi, ma è di potenziale grande interesse anche la castanicoltura anche per le considerevoli superfici in gioco. 7

8 Figura 2.4 ripartizione dei delle coltivazioni legnose agrarie in provincia di Lecco Le aziende con sede del centro aziendale o comunque sede operativa censite in provincia ammontano a unità; per la gran parte si tratta di aziende individuali e a conduzione diretta del coltivatore. Forma guiridica delle aziende censite Altra forma giuridica Azienda individuale Figura 2.5 Forma giuridica delle aziende in provincia di Lecco 8

9 Forma di conduzione delle aziende censite Conduzione con salariati Conduzione diretta del coltivatore Figura 2.6 forma di conduzione delle aziende in provincia di Lecco La Superficie Agricola Utilizzata (SAU) aziendale è pari a ettari; la SAU effettivamente coltivata da queste aziende nei comuni lecchesi ammonta a ettari, i rimanenti sono ubicati fuori provincia. Gran parte della SAU è condotta in affitto, una buona percentuale è di proprietà aziendale, mentre rimane una percentuale ancora piuttosto alta di uso gratuito, che può nascondere contratti verbali o altre forme di accordo. Figura 2.7 titolo di possesso della SAU in provincia di Lecco Le aziende con allevamenti di animali di interesse zootecnico risultano essere in tutto 1.033, quelle senza animali 669. I capi allevati sono pari a UBA (Unità Bovine Adulte), di queste, UBA circa sono effettivamente allevate sul territorio provinciale, le rimanenti in stalle poste fuori provincia, pur fcendo capo ad aziende lecchesi. Volendo tentare una classificazione univoca delle aziende possiamo dire che si raggruppano nel modo seguente, secondo l'attività principale (o comunque quella capace di fornire maggiore reddito): 9

10 Tabella 2.1 classificazione delle aziende agricole censite in provincia di Lecco Aziende: numero cerealicole 91 cerealicolo zootecniche 27 zootecniche 745 zootecniche da latte 86 foraggicole 77 orticole / frutticole 67 olivicole / olearie 17 viticole / vinicole 9 florovivaistiche / di manutenzione del verde 188 silvicole 27 mellicole 22 di trasformazione di prodotti aziendali vegetali o animali 15 con attività di produzione marginale 107 con autoconsumo totale dei prodotti aziendali 224 TOTALE 1702 Classificazione delle aziende agricole censite numero di aziende cerealicola ceralicolo zootecnica zootecnica zootecnica da latte foraggicola orticola frutticola olivicola olearia viticola vinicola florovivaistica manutenzione del verde silvicola mellicola trasformazione prodotti marginale autoconsumo Figura 2.8 classificazione delle aziende agricole censite in provincia di Lecco Salta subito all'occhio il grande numero di aziende zootecniche, che in questo caso sono 858 (la differenza rispetto al numero citato in precedenza di 1033 si situa tra le aziende marginali e con autoconsumo totale), a testimoniare la forte vocazione all'allevamento del territorio lecchese. 10

11 Le aziende con produzioni legnose agrarie o orticole significative sono più di 90; molte altre stanno tra le aziende marginali o con autoconsumo totale; anche qui è evidente la vocazione del territorio lecchese (o quantomeno di una sua buona parte) per le colture specializzate. Le aziende con attività florovivaistica o che praticano manutenzione del verde di un certo rilievo sono 188, l'11% delle aziende totali. Il dato già significativo del numero delle aziende marginali (quelle cioè con una produzione destinata alla vendita molto contenuta) e di quelle dedite unicamente all'autoconsumo lo è anche più per le superfici in gioco: ben 200 e 328 ettari di SAU rispettivamente (SAU complessiva 528 ettari), una superficie boscata pari a 209 e 204 ettari (somma pari a 413 ettari) ed una SAT di 420 e 563 ettari rispettivamente (SAT complessiva 983 ettari)! L'agricoltura cambia faccia anche in questo modo: ritrovando usi del passato. Le piccole superfici disponibili tornano a diventare utili per integrare il reddito familiare attraverso l'autoproduzione ed il conseguente risparmio. Il concetto classico di marginalità non trova qui la sua giusta allocazione; infatti se questo fenomeno non è rilevabile come PLV o attraverso un indicatore economico, lo è senz'altro come presidio e gestione delle aree agricole e come mantenimento/costruzione del paesaggio agrario. I seminativi ammontano a ettari (di cui censiti entro il territorio provinciale e i rimanenti 915 situati fuori privincia ma coltivati da aziende lecchesi), le coltivazioni legnose agrarie (vite, olivo, fruttiferi...) si attestano a 487 ettari (di cui circa la metà censiti in Provincia); i prati permanenti e i pascoli sono in tutto pari a ettari (3.700 ettari in Provincia). La Superficie Agricola Totale (SAT) è costituita, oltre che dalla SAU, dalle superfici boscate di diretta pertinenza aziendale (3554 ettari, di cui 1600 su territorio provinciale), da SAU non utilizzata (562 ettari) e da altre superfici (368 ettari). La SAT complessiva assomma a ettari, ettari quella effettivamente censita in Provincia. Come già si è visto per la SAU, anche metà della SAT è condotta in affitto, anche qui la percentuale di SAT di proprietà è piuttosto alta e in essa confluiscono i fabbricati Figura 2.9 titolo di possesso della SAT delle aziende in provincia di Lecco E' opportuno a questo punto precisare che il dato valido ai fini di eventuali confronti è quello aziendale: i censimenti infatti sono sempre stati realizzati su base aziendale e quindi ogni azienda si è sempre portata dietro tutti i terreni coltivati a prescindere dalla loro ubicazione; solo quest'anno, per la prima volta, il censimento ha tenuto conto anche dell'effettiva ubicazione dei terreni aziendali (con un'apposita nuova 11

12 sezione della scheda censuaria) ed essendo il dato di grande interesse, è parso opportuno metterlo in evidenza, sia in questa sede che nelle tabelle dei dati. Se paragoniamo l'entità dei dati provinciali alla realtà regionale si tratta del 3,13% delle aziende che coltiva l'1,06% della SAU: siamo una piccola realtà apparentemente poco rilevante, ma che forse merita qualche considerazione in più. Rispetto al 2000, le aziende agricole dell'intera Lombardia sono passate da a , con un calo del 27,5%; la SAU regionale è passata da ettari a ettari, con una riduzione pari al 29,5%: il dato è drammatico e si commenta da solo. Nella provincia di Lecco, le aziende da 1241 sono passate a 1702 (un incremento del 37%); è pur vero che il campo di osservazione dei due censimenti è differente, ma anche ammettendo ciò, l'incremento sembra fuori discussione. Analizzando la dimensione aziendale si nota che il forte aumento di numero sta nelle classi più piccole mentre nelle dimensioni medie e grandi si assiste ad un calo del numero di aziende attive: è quindi probabile che il censimento precedente non avesse tenuto in conto tutta una serie di realtà marginali ; va però sottolineato come anche queste siano attività economiche e, visto il loro grande numero, come il loro contributo alla gestione del territorio non possa non essere significativo. La superficie agricola totale (SAT) è praticamente invariata passando da a ettari, mentre la SAU è calata da ettari a (una riduzione del 15%). Il dato da commentare è senz'altro quest'ultimo, che evidenzia una perdita di ettari di SAU in 10 anni; la grande maggioranza di SAU persa è da ascrivere a prati permanenti e pascoli ( ettari) a vantaggio di un conseguente incremento delle superfici boscate aziendali ( ettari); sembrano dati sterili e comunque migliori rispetto al dato regionale ma, per rendere meglio l'idea, possiamo dire che in provincia abbiamo perso 4,5 mq di terreno coltivato per abitante all'anno e che questa perdita avviene in contesti paesaggistici di grande rilevanza! Tabella 2.2 Aziende e superfici aziendali per provincia e regione Lombardia Aziende Superficie Agricola Supericie Agricola (numero) Utilizzata (SAU) (ha) Totale (SAT) (ha) varese , ,98 como , ,99 lecco , ,97 sondrio , ,75 milano , ,45 monza e brianza , ,78 bergamo , ,54 brescia , ,12 pavia , ,73 lodi , ,46 cremona , ,21 mantova , ,75 lombardia , ,73 12

13 Tabella 2.3 Utilizzazione dei terreni per provincia e regione Lombardia (superficie in ettari) SUPERFICIE AGRICOLA UTILZZATA (SAU) coltivazioni legnose prati permanenti e Totale SAU seminativi agrarie orti familiari pascoli varese 5.809,83 377,37 23, , ,22 como 5.908,33 512,35 23, , ,18 lecco 2.950,43 487,20 23, , ,04 sondrio 1.449, ,29 46, , ,47 milano ,69 489,58 25, , ,07 monza e brianza 7.514,41 294,68 9, , ,34 bergamo , ,14 38, , ,00 brescia , ,91 72, , ,51 pavia , ,99 65, , ,85 lodi ,11 123,37 10, , ,68 cremona , ,23 43, , ,08 mantova , ,08 103, , ,08 lombardia , ,19 487, , ,52 segue Tabella 2.3 Utilizzazione dei terreni per provincia e regione Lombardia (superficie in ettari) Arbori- Superficie Altre Totale coltura da legno Boschi agraria non utilizzata superfici SAT varese 64, ,12 591,77 658, ,98 como 24, ,68 747,63 536, ,99 lecco 3, ,16 561,71 367, ,97 sondrio 321, , , , ,75 milano 785, ,65 978, , ,45 monza e brianz 9,26 507,49 212,70 439, ,78 bergamo 41, , , , ,54 brescia 206, , , , ,12 pavia 8.100, , , , ,73 lodi 1.573,70 805,29 826, , ,46 cremona 3.210, , , , ,21 mantova 4.454,05 966, , , ,75 lombardia , , , , ,73 Queste prime tabelle mostrano alcuni dati interessanti che possono essere commentati evidenziando le relazioni tra i vari campi: gli ettari medi di SAU per azienda sono confrontabili tra la provincia di Lecco e quelle di Como e Varese, mentre per le rimanenti provincie i dati sono sempre considerevolmente più alti, confermando la particolarità di un territorio ripartito tra montagna, lago e alta pianura-collina. per quanto riguarda la percentuale di seminativi sulla SAU, il dato delle tre provincie è confrontabile: nettamente inferiore a quello della pianura, ma di gran lunga superiore alla percentuale di Sondrio dove la presenza di prati e pascoli incide fortemente sui dati medi. 13

14 al contrario la percentuale di prati e pascoli si presenta nettamente inferiore rispetto a Sondrio e superiore invece a quella di tutte le altre provincie; stesso discorso vale per la percentuale di boschi (aziendali) rispetto alla SAT; si notano peraltro i dati più vicini delle provincie di Bergamo e Brescia, dove il territorio montano è ovviamente ricco di pascoli e di boschi. Un parametro di grande interesse è quello della percentuale di coltivazioni legnose agrarie, che colloca la provincia al terzo posto dopo Pavia e Brescia, discostandosi in questo caso dalle provincie di Como e Varese. Per quanto riguarda la distribuzione delle colture nelle aziende, le percentuali rispetto al totale di aziende e rispetto alla SAU sono sempre confrontabili tra le provincie di Lecco, Como e Varese; si segnala tuttavia una netta prevalenza di Lecco per le coltivazioni legnose agrarie ed in particolare per le superfici vitate. Tabella 2.4 Aziende con seminativi secondo l'utilizzazione dei terreni per provincia e regione Lombardia (numero di aziende) Aziende con Aziende con Aziende con Aziende con Aziende con frumento cereali ortive foraggere seminativi varese como lecco sondrio milano monza e brianza bergamo brescia pavia lodi cremona mantova lombardia Tabella 2.5 Seminativi secondo l'utilizzazione dei terreni per provincia e regione Lombardia (superficie in ettari) CEREALI colture altri Totale Totale ortive foraggere seminativi seminativi frumento altri cereali cereali varese 694, , ,93 86, ,00 612, ,83 como 676, , ,46 53, , , ,33 lecco 405, , ,67 67,71 848,65 266, ,43 sondrio 185,88 208,23 394,11 16,39 892,44 146, ,16 milano 5.247, , ,89 510, , , ,69 monza e brianza 1.402, , ,14 79, ,82 867, ,41 bergamo 3.937, , , , , , ,49 brescia 7.321, , , , , , ,55 pavia , , , , , , ,15 lodi 3.564, , ,20 967, , , ,11 cremona , , , , , , ,88 mantova , , , , , , ,79 lombardia , , , , , , ,82 14

15 Tabella 2.6 Aziende con coltivazioni legnose agrarie secondo l'utilizzazione dei terreni per provincia e regione Lombardia (numero di aziende) Aziende con Aziende con Aziende con Aziende con vite olivo fruttiferi coltivazioni legnose agrarie varese como lecco sondrio milano monza e brianza bergamo brescia pavia lodi cremona mantova lombardia Tabella 2.7 Coltivazioni legnose agrarie secondo l'utilizzazione dei terreni per provincia e regione Lombardia (superficie in ettari) altre Totale vite olivo fruttiferi legnose agrarie coltivazioni legnose agrarie varese 27,17 45,05 117,87 187,28 377,37 como 25,32 59,50 122,88 304,65 512,35 lecco 62,13 56,16 144,84 224,07 487,20 sondrio 874,57 91, ,23 24, ,29 milano 208,07 22,53 65,05 193,93 489,58 monza e brianza 5,93 2,61 21,57 264,57 294,68 bergamo 825,75 194,03 284,53 294, ,14 brescia 6.041, , ,40 559, ,91 pavia ,29 20,65 600,22 539, ,99 lodi 20,11 2,86 21,86 78,54 123,37 cremona 70,28 34,23 189,04 961, ,23 mantova 1.813,32 75, , , ,08 lombardia , , , , ,19 Nel settore delle coltivazioni biologiche, in un panorama complessivo molto poco sviluppato, la provincia di Lecco è ben rappresentata, con il secondo posto dopo Pavia, per numero di aziende biologiche rispetto al totale (va però precisato che, riferendosi alla coltura, il numero di aziende può essere sovrastimato) Pur togliendo le aziende con prati e pascoli bio, il risultato non cambia; se osserviamo le percentuali di superfici bio rispetto alla SAU, la provincia di Lecco si colloca al quarto posto (alla pari di Lodi); se togliamo le superfici bio a prato e pascolo, si passa al quarto pari merito con altre tre province. 15

16 Tabella 2.8 Aziende con coltivazioni biologiche secondo l'utilizzazione dei terreni per provincia e regione Lombardia (numero di aziende) Tabella 2.9 Coltivazioni biologiche secondo l'utilizzazione dei terreni per provincia e regione Lombardia (superficie in ettari) Aziende biologiche che coltivano cereali legumi patata ortive foraggere prati e vite olivo fruttiferi secchi avvicendate pascoli varese como lecco sondrio milano monza e brianza bergamo brescia pavia lodi cremona mantova lombardia cereali legumi patata ortive foraggere prati e vite olivo fruttiferi secchi avvicendate pascoli varese 5,37-0,42 10,44-278,24 0,89 13,12 13,49 como 12,76 7,18 0,95 6,34 4,14 144,32 6,86 1,06 8,95 lecco 3,81 0,02 1,10 2,86-80,19 13,96 5,58 14,19 sondrio 27,00 16,03 0,40-4,00 68,88 11,54-26,83 milano 166,39 40,36 1,02 14,18 47,64 45,28 0,10-6,41 monza e brianza 4, ,50-209, ,10 bergamo 80,75 1,00 1,07 80,34 5,02 67,50 25,69 11,10 17,27 brescia 226,93 21,91 0,02 43,90 17,26 415,78 217,80 130,91 52,77 pavia 8.726,93 74,23 0,59 24,64 394,27 137,35 537,52 4,00 37,31 lodi 115,15 7,75 0,30-473,59 80, cremona 310,92 3,43 0,58 23,18 202,55 63,22 2,72-17,20 mantova 474,43 30,51 0,47 163,01 55,94 19,95 91,09 12,04 215,92 lombardia ,44 202,42 6,92 371, , ,27 908,17 177,81 410,44 La situazione degli allevamenti in provincia si attesta su percentuali basse per quanto riguarda bovini, suini e avicoli, mentre sono abbastanza ben rappresentati ovini, caprini ed equini. Per gli ovini e i caprini vale la pena ricordare che abbiamo in provincia due razze autoctone: la pecora brianzola e la capra orobica, per quanto riguarda gli equini, il dato è oltremodo interessante dal punto di vista della multifunzionalità in agricoltura, sia per la presenza cospicua di cavalli (1250 esemplari) che per la voce altri equini - in pratica asini (più di 500 unità). 16

17 Tabella 2.10 Aziende con allevamenti per specie allevata per provincia e regione Lombardia (numero di aziende) Aziende che allevano: bovini equini ovini caprini suini avicoli varese como lecco sondrio milano monza e brianza bergamo brescia pavia lodi cremona mantova lombardia Tabella 2.11 Consistenza aziendale degli allevamenti per specie allevata per provincia e regione Lombardia (numero di capi allevati) bovini equini ovini caprini suini avicoli di cui vacche varese como lecco sondrio milano monza e brianza bergamo brescia pavia lodi cremona mantova lombardia Per quanto riguarda le aziende biologiche certificate che allevano animali, il dato provinciale è sempre ben posto rispetto al totale regionale, primeggiando con punte massime per ovini e conigli (il 43-44% delle aziende regionali sono in provincia di Lecco), ma con percentuali di tutto rispetto anche per i caprini (34% di aziende) e per gli avicoli (25%). Anche nel caso di bovini e api, la provincia si colloca al secondo posto con rispettivamente la presenza del 19 e del 16% di aziende sul totale regionale. Per i suini la percentuale del 10% colloca Lecco al terzo posto insieme ad altre tre provincie, mentre per gli equini il territorio lecchese è al quarto posto per numero di aziende. Il numero di animali allevati da aziende biologiche certificate è molto variabile, rispetto al totale regionale, in funzione della specie allevata: i caprini allevati in provincia sono ben il 31% del totale regionale, gli ovini il 35% ma in questo caso è la provincia di Como a primeggiare con il 43%. Per tutte le altre specie, i numeri non sono mai elevati rivelando sempre allevamenti aziendali molto contenuti. 17

18 Tabella 2.12 Aziende biologiche certificate con allevamenti per specie allevata per provincia e regione Lombardia (numero di aziende) Aziende che allevano: bovini equini ovini caprini suini avicoli conigli api varese como lecco sondrio milano monza e brianza bergamo brescia pavia lodi cremona mantova lombardia Tabella 2.13 Consistenza aziendale degli allevamenti biologici per specie allevata per provincia e regione Lombardia (numero di capi allevati) bovini equini ovini caprini suini avicoli conigli varese como lecco sondrio milano monza e brianza bergamo brescia pavia lodi cremona mantova lombardia I dati normalizzati dei titoli di studio dei capi azienda (percentuale del totale posto a 100), mostrano percentuali alte di laureati e diplomati nelle provincie di pianura (a parte Mantova che ha valori più bassi), mentre nelle provincie con territorio montano i valori sono piuttosto bassi. La provincia di Lecco è abbastanza allineata con le altre provincie simili in particolare con Como e Varese con valori migliori per laureati e più bassi per diplomati ad indirizzo agrario. 18

19 Tabella 2.14 Capi azienda per titolo di studio per provincia e regione Lombardia (numero) nessuno licenza elementare licenza media qualifica professionale ad indirizzo agrario qualifica professionale ad indirizzo non agrario diploma di scuola media superiore ad indirizzo agrario diploma di scuola media laurea o diploma universitario ad superiore ad indirizzo non indirizzo agrario agrario laurea o diploma universitario ad indirizzo non agrario varese como lecco sondrio milano monza e brianza bergamo brescia pavia lodi cremona mantova lombardia Provincia di Lecco - titolo di studio del conduttore o del capo-azienda laurea o diploma universitario ad indirizzo non agrario laurea o diploma universitario ad indirizzo agrario diploma di scuola media superiore ad indirizzo non agrario diploma di scuola media superiore ad indirizzo agrario qualifica professionale ad indirizzo non agrario qualifica professionale ad indirizzo agrario licenza media licenza elementare nessuno 0 Figura 2.10 Titolo di studio del conduttore o del capo-azienda in provincia di Lecco Per quanto riguarda le età dei conduttori, il dato provinciale normalizzato (percentuale sul totale posto a 100) risulta ben distribuito su tutte le classi di età, con un interessante picco tra i 20 e i 30 anni. Resta evidente l'alto numero assoluto di anziani sul totale. 19

20 Tabella 2.15 Capi azienda per fascia di età per provincia e regione Lombardia (numenro) < >65 varese como lecco sondrio milano monza e brianza bergamo brescia pavia lodi cremona mantova lombardia Figura 2.11 Età del conduttore o del capo-azienda in provincia di Lecco 20

21 Infine può essere interessante incrociare i dati provinciali di titolo di studio ed età per evidenziare le possibili relazioni tra fascia di età e livello di istruzione. Come si nota nella tabella seguente, i livelli di istruzione più bassi sono legati a fasce di età alte, mentre i numeri che riguardano professionali, diplomati e laureati sono piuttosto ben distribuiti. Un dato da notare è che percentualmente sono sempre pochi i conduttori con titolo di studio ad indirizzo agrario. Tabella 2.16 Titolo di studio del conduttore o del capo-azienda in provincia di Lecco (numero) Capo azienda fascia di età nessun tiolo di studio licenza elemantare media inferiore professionale agrario professionale non agrario totale < e più diploma agrario diploma non agrario laurea agraria laurea non agraria Nel prossimo futuro ci sarà forse da aspettarsi una contrazione consistente del numero di aziende per sopraggiunti limiti di età dei conduttori; in parallelo, probabilmente, assisteremo ad un aumento delle dimensioni aziendali e ad un maggior livello di istruzione degli addetti in agricoltura; sarebbe auspicabile anche una maggiore specializzazione con titoli di studio ad indirizzo agrario prevalenti sul resto. 21

22 3 Il questionario del censimento Una breve presentazione del questionario è utile per comprenderne la struttura, le tipologie di quesiti e le potenzialità del contenuto informativo. Il questionario di rilevamento è strutturato in 6 sezioni più una introduttiva: La sezione introduttiva contiene i dati anagrafici, l'ubicazione del centro aziendale (che può essere differente dalla sede legale), le eventuali cessioni, l'effettiva esistenza (bisogna infatti ricordare che l'elenco delle unità da censire è derivato da una lista precensuaria). La sezione I contiene le NOTIZIE GENERALI SULL'AZIENDA. La sezione II riporta le INFORMAZIONI PER AZIENDE CON TERRENI ed suddivisa nelle sottosezioni: UTILIZZAZIONE DEI TERRENI, NOTIZIE PARTICOLARI SULLA VITE, METODI DI PRODUZIONE AGRICOLA ; La sezione III riporta le INFORMAZIONI PER AZIENDE CON ALLEVAMENTI ed è a sua volta suddivisa in sottosezioni: CONSISTENZA DEGL ALLEVAMENTI al 24/10/2010, METODI DI GESTIONE DEGL ALLEVAMENTI. La sezione IV contiene informazioni relative alla UBICAZIONE DEI TERRNI E DEGLI ALLEVAMENTI AZIENDALI (è una novità rispetto ai censimenti precedenti e permette di ricavare informazioni a livello comunale). La sezione V contiene i dati su LAVORO E ATTIVITA' CONNESSE, fornendo indicazioni riguardo il conduttore, la manodopera aziendale familiare e non, le attività remunerative connesse all'attività agricola (es: agriturismo, trasformazione dei prodotti aziendali, sistemazione di parchi e giardini...). La sezione VI contiene ALTRE INFORMAZIONI, come la quota di autoconsumo, il sistema di tenuta contabile, le modalità di commercializzazione dei prodotti. 22

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39 4 I dati del VI censimento per la provincia di Lecco Il territorio della provincia di Lecco assomma a ettari (dati DUSAF ERSAF), di questi il 16,5% è rappresentato da superfici urbanizzate a vario titolo, il 66% da aree boscate e naturali, il rimanente 17,5% è costituito da superfici agricole. Figura 4.1 Categorie di uso del suolo in provincia di Lecco (da: Destinazione d'uso dei Suoli Agricoli e Forestali) Rispetto ai dati rilevati dal censimento ISTAT, si riscontrano aree definite agricole per 2450 ettari in più: se si tiene conto che la base DUSAF è ottenuta sostanzialmente dall'interpretazione di foto aeree e che quindi possono apparire agricole anche aree destinate ad altri usi, una corrispondenza maggiore dell'80% è un ottimo indicatore dell'attendibilità del dato rilevato con il censimento. Gli abitanti alla data del 1 gennaio 2011 (dato ISTAT), confrontabile con quella dell'inchiesta censuaria, ammontavano a unità, per una corrispondente densità abitativa media di circa 460 abitanti per kmq. Con riferimento alle fasce altimetriche (si vedano le suddivisioni qui di seguito), la popolazione in montagna è pari a unità che, su un territorio di ettari, corrisponde ad una densità di 250 abitanti per kmq; in collina, a fronte di abitanti, di una superficie territoriale di ettari, si ha una densità di 881 abitanti per kmq Rispetto alle categorie di uso del suolo, sempre con riferimento alle fasce altimetriche, vediamo che in montagna sono concentrati gran parte dei boschi con ettari a fronte di 8385 ettari in collina. L'urbanizzazione nelle zone collinari è più che doppia rispetto a quella nelle zone montane (8.285 ettari contro ettari). Le zone agricole sono tutto sommato equilibrate, con 7915 ettari in collina e 5016 in montagna, ovviamente sono differenti gli usi, con la maggioranza dei seminativi da una parte e i prati e pascoli della'altra. 39

40 Uso del suolo - DUSAF (superfici in ettati) montagna aree boscate e naturali aree agricole aree urbanizzate collina Figura 4.2 Categorie di uso del suolo in provincia di Lecco per fasce altimetriche (da: Destinazione d'uso dei Suoli Agricoli e Forestali) Nella trattazione dei dati si farà riferimento a raggruppamenti dei comuni che possono fornire maggiori indicazioni degli ordinamenti colturali e delle pratiche aziendali; in particolare sono state utilizzate le suddivisioni in regioni agrarie, in comunità montane e in zone altimetriche. La prima è una suddivisione che Istat ha adoperato per la divulgazione i dati intermedi ai censimenti o provvisori (soprattutto a cavallo del V censimento dell'agricoltura del 2000), si tratta di un raggruppamento di comuni piuttosto interessante perché tiene conto anche di caratteristiche fisiche-posizionali. La seconda classificazione divide in tre parti (nord centro sud) la provincia con l'eccezione di Lecco, enclave nella comunità montana Lario orientale Valle San Martino. La terza suddivisione separa dagli altri i comuni con porzioni di territorio classificato come montano (al di sopra dei 600 metri s.l.m. di quota media) e si tratta di un'utile suddivisone nord sud che di fatto separa il Lago e la Valsassina dalla Brianza; può essere utile evidenziare che questa suddivisione per zona altimetrica è presente anche nelle tabelle definitive dell'istat ma è riferita all'ubicazione del singolo centro aziendale e, in caso di confronto con le banche dati ufficiali, i dati qui pubblicati potrebbero non corrispondere. Tabella 4.1 Regioni agrarie della provincia di Lecco Regione Codice agraria ISTAT Nome ALTA CESANA BRIANZA BRIANZA CIVATE LECCHESE COLLE BRIANZA GALBIATE GARLATE OLGINATE PESCATE SUELLO VALGREGHENTINO 40

41 segue Tabella 4.1 Regioni agrarie della provincia di Lecco Regione Codice Codice agraria ISTAT Nome ISTAT Nome BASSA AIRUNO MISSAGLIA BRIANZA ANNONE DI BRIANZA MOLTENO LECCHESE BARZAGO MONTE MARENZO BARZANO' MONTEVECCHIA BOSISIO PARINI MONTICELLO BRIANZA BRIVIO NIBIONNO BULCIAGO OGGIONO CALCO OLGIATE MOLGORA CALOLZIOCORTE OSNAGO CASATENOVO PADERNO D'ADDA CASSAGO BRIANZA PEREGO CASTELLO DI BRIANZA ROBBIATE CERNUSCO LOMBARDONE ROGENO COSTA MASNAGA ROVAGNATE CREMELLA SANTA MARIA HOE' DOLZAGO SIRONE ELLO SIRTORI GARBAGNATE MONASTERO VERCURAGO IMBERSAGO VERDERIO INFERIORE LOMAGNA VERDERIO SUPERIORE MERATE VIGANO' Regione agraria MONTE LARIO ORIENTALE Codice ISTAT Nome ABBADIA LARIANA BELLANO CARENNO COLICO DERVIO DORIO ERVE ESINO LARIO LECCO LIERNA MALGRATE MANDELLO DEL LARIO OLIVETO LARIO PERLEDO TORRE DE'BUSI VALMADRERA VARENNA 41

42 segue Tabella 4.1 Regioni agrarie della provincia di Lecco Regione Codice agraria ISTAT Nome VALSASSINA BALLABIO BARZIO CASSINA VALSASSINA CORTENOVA CREMENO INTROBIO MOGGIO MORTERONE PASTURO PRIMALUNA Codice Regione agraria ISTAT Nome VARRONE CASARGO CRANDOLA VALSASSINA BASSO INTROZZO PIOVERNA MARGNO PAGNONA PARLASCO PREMANA SUEGLIO TACENO TREMENICO VENDROGNO VESTRENO 42

43 Figura 4.3 Regioni agrarie della provincia di Lecco 43

44 Tabella 4.2 Comunità montane della provincia di Lecco Codice Comunità montana ISTAT Nome Codice ISTAT Nome LARIO ABBADIA LARIANA OLIVETO LARIO ORIENTALE BALLABIO PESCATE CESANA BRIANZA SUELLO VALLE CIVATE VALGREGHENTINO SAN MARTINO COLLE BRIANZA VALMADRERA ELLO CALOLZIOCORTE GALBIATE CARENNO GARLATE ERVE LIERNA MONTE MARENZO MALGRATE TORRE DE'BUSI MANDELLO DEL LARIO VERCURAGO OLGINATE Codice Comunità montana ISTAT Nome Codice ISTAT Nome VALSASSINA BARZIO MOGGIO BELLANO MORTERONE VALVARRONE CASARGO PAGNONA CASSINA VALSASSINA PARLASCO ESINO E RIVIERA COLICO PASTURO CORTENOVA PERLEDO CRANDOLA VALSASSINA PREMANA CREMENO PRIMALUNA DERVIO SUEGLIO DORIO TACENO ESINO LARIO TREMENICO INTROBIO VARENNA INTROZZO VENDROGNO MARGNO VESTRENO Codice Comunità montana ISTAT Nome Codice ISTAT Nome NESSUNA AIRUNO MISSAGLIA ANNONE DI BRIANZA MOLTENO BARZAGO MONTEVECCHIA BARZANO' MONTICELLO BRIANZA BOSISIO PARINI NIBIONNO BRIVIO OGGIONO BULCIAGO OLGIATE MOLGORA CALCO OSNAGO CASATENOVO PADERNO D'ADDA CASSAGO BRIANZA PEREGO CASTELLO DI BRIANZA ROBBIATE CERNUSCO LOMBARDONE ROGENO COSTA MASNAGA ROVAGNATE CREMELLA SANTA MARIA HOE' DOLZAGO SIRONE GARBAGNATE MONASTERO SIRTORI IMBERSAGO VERDERIO INFERIORE LECCO VERDERIO SUPERIORE LOMAGNA VIGANO' MERATE 44

45 Figura 4.4 Comunità montane della provincia di Lecco 45

46 Tabella 4.3 Zone altimetriche della provincia di Lecco Zona Codice Codice altimetrica ISTAT Nome ISTAT Nome Montagna ABBADIA LARIANA MANDELLO DEL LARIO BALLABIO MARGNO BARZIO MOGGIO BELLANO MORTERONE CARENNO OLIVETO LARIO CASARGO PAGNONA CASSINA VALSASSINA PARLASCO COLICO PASTURO CORTENOVA PERLEDO CRANDOLA VALSASSINA PREMANA CREMENO PRIMALUNA DERVIO SUEGLIO DORIO TACENO ERVE TORRE DE'BUSI ESINO LARIO TREMENICO INTROBIO VALMADRERA INTROZZO VARENNA LECCO VENDROGNO LIERNA VESTRENO MALGRATE Zona altimetrica Codice ISTAT Nome Codice ISTAT Nome Collina AIRUNO MISSAGLIA ANNONE DI BRIANZA MOLTENO BARZAGO MONTE MARENZO BARZANO' MONTEVECCHIA BOSISIO PARINI MONTICELLO BRIANZA BRIVIO NIBIONNO BULCIAGO OGGIONO CALCO OLGIATE MOLGORA CALOLZIOCORTE OLGINATE CASATENOVO OSNAGO CASSAGO BRIANZA PADERNO D'ADDA CASTELLO DI BRIANZA PEREGO CERNUSCO LOMBARDONE PESCATE CESANA BRIANZA ROBBIATE CIVATE ROGENO COLLE BRIANZA ROVAGNATE COSTA MASNAGA SANTA MARIA HOE' CREMELLA SIRONE DOLZAGO SIRTORI ELLO SUELLO GALBIATE VALGREGHENTINO GARBAGNATE MONASTERO VERCURAGO GARLATE VERDERIO INFERIORE IMBERSAGO VERDERIO SUPERIORE LOMAGNA VIGANO' MERATE 46

47 Figura 4.5 Zone altimetriche della provincia di Lecco 47

48 4.1 Notizie Generali Figura 4.6 Unità censite per comune per classe di numerosità Le aziende censite (con centro aziendale sede dell'attività in provincia di Lecco) sono in tutto (461 in più rispetto al censimento del 2000), come già anticipato nell'introduzione, circa 2,3 aziende per kmq di superficie territoriale complessiva e circa otto ettari e mezzo di superfici agricole per ciascuna azienda: anche solamente da questo dato medio si evince che si tratta di una realtà produttiva e di una presenza sul territorio che non possono essere trascurate. I dati aggregati per zona altimetrica danno un'ulteriore specificazione: le aziende in territorio montano sono 699, mentre sono 1003 quelle in collina; le dimensioni aziendali medie sono analoghe per quanto riguarda la SAU (6,15 ettari), per la SAT invece sono 48

49 rispettivamente di 10,26 e di 7,77 ettari per la montagna e per la collina. Il confronto storico col censimento del 2000, mostra un forte aumento delle aziende censite in evidente controtendenza rispetto alla situazione regionale, come già detto nell'introduzione. Questo incremento è in parte spiegabile con l'assunzione di un campo di osservazione differente che tiene conto di realtà dimensionali piccole e molto piccole, non sempre ascrivibili all'imprenditoria agricola in senso stretto. E' probabile che anche il periodo di congiuntura economica particolarmente sfavorevole abbia contribuito, in contesti territoriali poco vocati per l'agricoltura delle grandi dimensioni a rivalutare le piccole superfici per coltivazioni destinate all'autoconsumo o all'integrazione del reddito principale. Tabella 4.4 Aziende per forma giuridica e forma di conduzione in provincia di Lecco Aziende FORMA GIURIDICA FORMA DI CONDUZIONE Azienda individuale Altra forma giuridica Conduzione diretta del coltivatore Conduzione con salariati TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA La forma giuridica di gran lunga prevalente è l'azienda individuale (90%), solo nella bassa Brianza lecchese, dove l'agricoltura ha l'ordinamento più simile a quello tipico della pianura, troviamo un discreto numero di aziende con forme societarie varie (principalmente società semplici e società di persone). Il 97% delle aziende censite sul territorio lecchese è a conduzione diretta del coltivatore, solo il 3% sono a conduzione con salariati; anche in questo caso la concentrazione maggiore sta nella bassa Brianza, a giustificazione le maggiori dimensioni aziendali per superficie e numero di animali allevati. A conferma di quanto detto, nella tabella seguente sono riportati i dati medi e, se si eccettuano la SAU e la SAT delle aziende valsassinesi, ampliate dalle superfici a pascolo e a bosco, si notano le dimensioni e la media di bovini allevati per azienda del 30-50% superiori alle altre regioni agrarie. Le aziende che allevano ovini e caprini sono distribuite in modo differente: mentre nel primo caso le dimensioni medie degli allevamenti sono confrontabili tra Valsassina e bassa Brianza (50-60 capi), nel secondo caso predominano decisamente in Valsassina (30 capi medi contro i delle altre regioni agrarie). 49

50 Tabella 4.5 Dimensioni aziendali e animali allevati in azienda in provincia di Lecco dimensioni dimensioni aziende medie medie con bovini, aziendali aziendali media di (SAT) (SAU) animali aziende con ovini, media di animali aziende con caprini, media di animali (ettari) (ettari) allevati allevati allevati Dato medio provinciale 8,79 6, Dato medio per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE 6,17 3, BASSA BRIANZA LECCHESE 8,11 6, MONTE LARIO ORIENTALE 7,94 4, VALSASSINA 15,70 10, VARRONE BASSO PIOVERNA 7,62 3, Dato medio per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO 6,47 3, VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA 11,20 7, NESSUNA 8,47 6, Dato medio per zona altimetrica 1 COLLINA 7,77 6, MONTAGNA 10,26 6, La vocazione agricola dei comuni della provincia è molto variabile e tutto sommato indipendente dalla posizione geografica; volendo tentare una classificazione del tutto arbitraria, è possibile incrociare i vari dati disponibili individuando i comuni con più caratteri di ruralità; a tale fine sono presi in esame parametri come il numero di aziende, la SAU, gli allevamenti e le coltivazioni principali. La tabella che ne deriva è la sottostante, dove, con differenti colorazioni, sono evidenziati i comuni che ricorrono almeno tre volte. Tabella 4.6 Comuni a forte vocazione agricola (elenco dei primi 10 in ordine decrescente e relativa soglia di ingresso) in provincia di Lecco SAT > 215 seminativi > fiori e ortive > bovini > 284 ovini > 150 caprini > 120 api > 150 ettari 85 ettari 4,50 ettari capi allevati capi allevati capi allevati alveari numero di aziende > 35 coltivazioni legnose agrarie > 12 ettari OLGIATE COLICO COLICO MISSAGLIA MOLGORA ROBBIATE MISSAGLIA PASTURO COLICO SIRTORI MISSAGLIA MISSAGLIA MERATE MONTEVECCHIA MISSAGLIA MERATE NIBIONNO INTROBIO BOSISIO PARINI MONTICELLO ANNONE DI CASATENOVO PASTURO CASATENOVO TORRE DE'BUSI BRIANZA BARZAGO BRIANZA PRIMALUNA MISSAGLIA LECCO MERATE OSNAGO AIRUNO MONTEVECCHIA COLICO SUELLO CORTENOVA LECCO CERNUSCO PASTURO PRIMALUNA BRIVIO LOMBARDONE CASATENOVO ROGENO SIRONE PAGNONA COLLE BRIANZA VERDERIO CERNUSCO PRIMALUNA CASATENOVO INFERIORE LECCO LOMBARDONE PASTURO INTROBIO PREMANA GALBIATE GALBIATE GALBIATE BARZAGO PEREGO BARZAGO OSNAGO PRIMALUNA CASARGO OLGIATE MOLGORA GARBAGNATE LECCO ROGENO MONASTERO GALBIATE BULCIAGO OGGIONO BALLABIO VALGREGHENTIN O OLGIATE MOLGORA CASTELLO DI MERATE OGGIONO OGGIONO GALBIATE BRIANZA OGGIONO MOLTENO VALMADRERA PEREGO COLLE BRIANZA BRIVIO IMBERSAGO PRIMALUNA VIGANO' CASATENOVO COLICO GALBIATE MONTEVECCHIA 50

51 In sintesi, sulla base delle ricorrenze e definendo una soglia minima almeno di due di queste, emerge il seguente elenco: Tabella 4.7 Elenco dei comuni a forte vocazione agricola in provincia di Lecco numero di ricorrenze comuni con GALBIATE 6 attività agricola MISSAGLIA 6 molto rilevante CASATENOVO 5 COLICO 5 PRIMALUNA 5 comuni con LECCO 4 attività agricola MERATE 4 rilevante OGGIONO 4 PASTURO 4 BARZAGO 3 MONTEVECCHIA 3 comuni con BRIVIO 2 attività agricola CERNUSCO LOMBARDONE 2 abbastanza rilevante COLLE BRIANZA 2 INTROBIO 2 OLGIATE MOLGORA 2 OSNAGO 2 PEREGO 2 ROGENO 2 Le classi di dimensione aziendale più rappresentate sono quelle tra i 20 ed i 50 ettari di SAU per tutte le regioni agrarie eccettuata l'alta Brianza lecchese, che ha una distribuzione più ampia con picchi su dimensioni di 2-5, e ettari. La numerosità delle aziende è invece decisamente spostata verso le dimensioni più piccole, al di sotto dei 5 ettari e con il picco provinciale sulle aziende con SAU inferiore ad 1 ettaro! Superficie aziendale per classe di SAU VARRONE BASSO PIOVERNA VALSASSINA MONTE LARIO ORIENTALE BASSA BRIANZA LECCHESE ALTA BRIANZA LECCHESE meno di più di Figura 4.7 Superficie aziendale per classe di SAU per regione agraria 51

52 Aziende per classe di SAU VARRONE BASSO PIOVERNA VALSASSINA MONTE LARIO ORIENTALE BASSA BRIANZA LECCHESE ALTA BRIANZA LECCHESE 0 meno di più di Figura 4.8 Aziende per classe di SAU per regione agraria Tabella 4.8 SAU aziendale per classi di SAU in provincia di Lecco (superficie in ettari) CLASSI DI SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA (SAU) meno di più di 100 Totale SAU TOTALE PROVINCIALE 270,27 503, , , , , , , ,09 Dato aggregato per regione agraria ALTA BRIANZA 1 LECCHESE 40,94 46,96 123,88 99,78 128,78 63,40 130,61-634,35 BASSA BRIANZA 2 LECCHESE 124,04 236,27 585,98 529,95 736, ,59 693,86 796, ,44 MONTE LARIO 3 ORIENTALE 60,74 111,50 283,65 178,24 228,76 441,74 397, ,54 4 VALSASSINA 30,19 65,27 126,95 196,61 254,41 504,82 449,33 537, ,58 VARRONE BASSO 5 PIOVERNA 14,36 43,70 103,53 86,37 58,76 134, ,18 Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE 1 VALLE SAN MARTINO 83,56 117,00 261,73 213,21 313,45 162,67 278, ,47 VALSASSINA VALVARRONE ESINO 2 E RIVIERA 70,94 153,39 360,11 359,91 345,46 913,44 699,00 537, ,25 3 NESSUNA 115,77 233,31 602,15 517,83 748, ,90 693,86 796, ,37 Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA 164,98 283,23 709,86 629,73 865, ,99 824,47 796, ,79 2 MONTAGNA 105,29 220,47 514,13 461,22 541, ,02 847,24 537, ,30 Il grado di informatizzazione delle aziende agricole lecchesi è piuttosto basso attestandosi sotto il 13% del totale, con picco nella bassa Brianza lecchese (20% delle aziende) e minimi in Valsassina e monte Lario orientale (4,5 e 5 % rispettivamente). Laddove presente, il computer viene utilizzato prevalentemente per l'amministrazione, molto meno per la 52

53 gestione degli allevamenti e delle coltivazioni; anche l'utilizzo di internet è piuttosto poco praticato (5% delle aziende totali) e solo poche aziende fanno ricorso alla rete per l'acquisto di prodotti (4%), ancor meno per la vendita delle produzioni aziendali (2%). Aziende che dispongono di computer ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Figura 4.9 Aziende che dispongono di un computer per regione agraria Riguardo le misure di sostegno allo sviluppo rurale, le aziende lecchesi usufruiscono principalmente di indennità a favore degli agricoltori delle zone montane e di pagamenti agro ambientali per numeri complessivi di 181 e 162 aziende rispettivamente. Può essere interessante evidenziare come la prima misura indicata sia ovviamente più presente in territorio montano, mentre la seconda nella porzione collinare della provincia A seguire, seppur molto distanziate, troviamo le misure di ammodernamento delle aziende agricole, l'insediamento di giovani agricoltori e le partecipazioni ai sistemi di qualità alimentare: si tratta di misure di grande interesse per l'innovazione in agricoltura che possono essere interpretate come un timido segnale di riqualificazione del sistema agricolo provinciale. Tabella 4.9 Aziende per misura di sostegno allo sviluppo rurale usufruita per fascia altimetrica in provincia di Lecco MISURA (dati riferiti al triennio ) TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA

54 segue Tabella 4.9 Aziende per misura di sostegno allo sviluppo rurale usufruita per fascia altimetrica in provincia di Lecco DESCRIZIONE DELLE MISURE 1 insediamento giovani agricoltori (misura 112) 2 utilizzo di servizi di consulenza (misura 114) 3 ammodernamento delle aziende agricole (misura 121) 4 accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali (misura 123) 5 cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo e alimentare e in quello forestale (misura 124) 6 rispetto delle norme basate sulla legislazione comunitaria (misura 131) 7 partecipazioni degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare (misura 132) 8 indennità a favore degli agricoltori delle zone montane (misura 211) 9 indennità a favore degli agricoltori delle zone caretterizzate da svataggi naturali diverse da zone montane (misura 212) 10 indennità Natura 2000 (misura 213) 11 indennità connesse alla direttiva quadro 2000/60/CE sulle acque (misura 213) 12 pagamenti agroambientali (misura 214) 13 pagamenti agroambientali agricoltura biologica (misura 214) 14 pagamenti agroambientali agricoltura integrata (misura 214) 15 pagamenti per il benessere degli animali (misura 215) 16 sostegno agli investimenti non produttivi (misura 216) 17 diversificazione in attività non agricole (misura 311) 18 incentivazione di attività turistiche (misura 313) 54

55 Principali misure di sostegno allo sviluppo rurale (aziende usufruenti) MONTAGNA COLLINA Figura 4.10 Principali misure di sostegno allo svipluppo rurale in provincia di Lecco per fascia altimetrica 4.2 Utilizzazione dei terreni La SAU provinciale ammonta a ettari, i seminativi sono concentrati nella bassa Brianza, il grosso dei pascoli in Valsassina, la separazione è ancora più evidente se confrontiamo i dati di montagna e collina: il 93% dei seminativi è in collina, l'83% dei pascoli in montagna. Prati e coltivazioni legnose agrarie sembrano ben equilibrate; nel primo caso il dato non ha bisogno di commenti, nel secondo è opportuno precisare che la coltivazione legnosa agraria principale di montagna è il castagno, quelle di collina i vivai, la vite, l'olivo e i fruttiferi. 55

56 Tabella 4.10 Superficie aziendale secondo l'utilizzazione dei terreni in provincia di Lecco (superfici in ettari) SUPERFICIE AGRICOLA UTILZZATA (SAU) seminativi coltivazioni legnose agrarie prati permanenti pascoli altra SAU Totale SAU TOTALE PROVINCIALE 2.950,43 487, , ,30 43, ,09 Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE 51,98 45,14 392,20 142,21 2,82 634,35 2 BASSA BRIANZA LECCHESE 2.785,85 288, ,30 289,67 14, ,44 3 MONTE LARIO ORIENTALE 25,96 113,83 869,25 676,87 16, ,54 4 VALSASSINA 25,88 30,76 817, ,97 0, ,58 5 VARRONE BASSO PIOVERNA 60,76 8,66 215,66 147,58 8,52 441,18 Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO 77,51 138,22 860,96 347,91 5, ,47 VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA 104,25 65, , ,20 12, ,25 3 NESSUNA 2.768,67 283, ,75 332,19 25, ,37 Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA 2.837,83 333, ,50 431,88 17, ,79 2 MONTAGNA 112,60 153, , ,42 25, ,30 Ripartizione della SAU MONTAGNA COLLINA Figura 4.11 Ripartizione della SAU in provincia di Lecco per fascia altimetrica 56

57 Figura 4.12 Seminativi e pascoli per comune e per classe di superficie 57

58 Come già detto, i seminativi sono concentrati nella bassa Brianza lecchese; la loro ripartizione vede il grosso delle superfici impiegato a cereali (60%) tra cui il mais è ancora quello di gran lunga più rappresentato. Le colture foraggere avvicendate rappresentano la quasi totalità delle restanti superfici (29%); sono presenti infine coltivazioni ortive e floricole ed altri seminativi (6% complessivo per le prime due categorie e 5% per la terza). Ripartizione dei seminativi cereali ortive fiori foraggere altri seminativi MONTAGNA COLLINA Figura 4.13 Ripartizione dei seminativi in provincia di Lecco per fascia altimetrica Le coltivazioni legnose agrarie sono distribuite nel territorio provinciale in modo disomogeneo: la maggiore presenza è concentrata nella bassa Brianza lecchese e, come anche si vede nel grafico sottostante, si tratta per lo più di superfici a vivaio. Con riferimento alle coltivazioni più tradizionali, vediamo che la vite trova maggiore diffusione nella bassa Brianza e molto meno lungo il Lario (su questo aspetto ci sarebbe molto da riflettere in un'ottica di recupero delle superfici terrazzate delle conoidi e dei bassi versanti affacciati sul lago), mentre l'ulivo è localizzato principalmente in quest'ultima zona. Le piante da frutto sono distribuite in modo omogeneo tra tute le zone, mentre la castanicoltura è distribuita tra lago e Valsassina. Anche su quest'ultimo punto occorrerebbe porre l'attenzione in quanto si tratta di una coltivazione legnosa di potenziale grande interesse che purtroppo oggi non gode assolutamente di considerazione le superfici censite sono ben di rado selve castanili, quanto piuttosto boscaglie rinselvatichite. 58

59 Ripartizione delle coltivazioni legnose agrarie VARRONE BASSO PIOVERNA VALSASSINA MONTE LARIO ORIENTALE BASSA BRIANZA LECCHESE ALTA BRIANZA LECCHESE 0 vite olivo fruttiferi vivai altre legnose agrarie castagno Figura 4.14 Ripartizione delle coltivazioni legnose agrarie in provincia di Lecco per regione agraria Sulle legnose agrarie occorre ricordare che si tratta di colture di grande pregio e che le superfici in gioco sono al momento limitate, ma per alcune coltivazioni si assiste ad una forte crescita: attualmente in provincia sono censiti 60, 55 e 40 ettari di vite, olivo e fruttiferi rispettivamente; nel 2000 il V censimento ne censiva 45, 20 e 50 circa. Il significato è evidente se pensiamo alla denominazioni protette IGT e DOP per vite e ulivo e all'assenza di un marchio o indicazione geografica per i fruttiferi. 59

60 Figura 4.15 Coltivazioni legnose agrarie per comune e per classe di superficie 60

61 Figura 4.16 Vite e olivo per comune e per classe di superficie 61

62 Figura 4.17 Castagno per comune e per classe di superficie Sulle produzioni vegetali, erbacee o legnose che siano, vale la pena prendere in considerazione le superfici coltivate secondo l'agricoltura biologica o ricadenti entro territori soggetti a disciplinari D.O.P. I dati più interessanti sono quelli relativi alla vite e all'ulivo, con circa 15 ettari per ciascuna coltivazione; se raffrontati alle superfici totali, si tratta di percentuali attorno al 25%. Per quanto riguarda i prati e pascoli, che quantitativamente sembrano il pezzo forte (80 ettari), occorre evidenziare che essi sono solo il 1% dei quasi ettari censiti in provincia. 62

63 Tabella 4.11 Coltivazioni biologiche e D.O.P. Secondo l'utilizzazione dei terreni (superfici in ettari) COLTIVAZIONI BIOLOGICHE Totale COLTIVAZIONI D.O.P. seminativi prati e vite olivo altre coltivazioni semi- olivo altre pascoli colture biologiche nativi colture Totale coltivazioni D.O.P. TOTALE PROVINCIALE 7,79 80,19 13,96 5,58 15,86 123,38 0,38 10,01 3,49 13,88 Figura 4.18 Coltivazioni biologiche e D.O.P. per comune e per classe di superficie 63

64 Con riferimento alla SAT, questa si attesta sui ettari, di cui il 70% è costituito dalla SAU e quasi il 24% da boschi aziendali. La ripartizione tra montagna e collina vede la maggior parte dei boschi nel primo territorio (64%), e la SAU più presente invece nel secondo (59%), in pratica senza grossi squilibri. Tabella 4.12 Superficie aziendale secondo l'utilizzazione dei terreni (superfici in ettari) SAU boschi Superficie Altre agraria superfici non utilizzata Totale SAT TOTALE PROVINCIALE , ,16 561,71 371, ,97 Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE 634,35 402,25 35,78 13, ,17 2 BASSA BRIANZA LECCHESE 5.534,44 870,95 137,62 166, ,51 3 MONTE LARIO ORIENTALE 1.702,54 973,44 9,64 170, ,60 4 VALSASSINA 2.164,58 978,88 202,33 13, ,87 5 VARRONE BASSO PIOVERNA 441,18 328,64 176,34 6,66 952,82 Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO 1.430, ,00 49,69 29, ,47 VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA 3.439, ,91 379,29 178, ,10 3 NESSUNA 5.607, ,25 132,73 163, ,40 Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA 6.168, ,20 173,40 180, ,68 2 MONTAGNA 4.308, ,96 388,31 190, ,29 Ripartizione della SAT MONTAGNA COLLINA Figura 4.19 Ripartizione della SAT in provincia di Lecco per fascia altimetrica 64

65 Rispetto a 10 anni fa, la SAT è rimasta pressoché invariata, ma mentre i boschi di pertinenza aziendale sono cresciuti di ettari circa, la SAU è diminuita di altrettanto, soprattutto in montagna a scapito dei pascoli. Il significato di questi dati è evidente e, se non si corre ai ripari in fretta, sarà sempre più difficile arginare la perdita di spazi aperti in ambito montano erosi da formazioni boschive non curate e tutto sommato di scarsa qualità. Figura 4.20 SAT per comune e per classe di superficie 65

66 4.3 Consistenza degli allevamenti Sul panorama aziendale complessivo, la realtà zootecnica lecchese è fortemente rappresentata con 1003 aziende che allevano animali (il 60% del totale delle aziende). La distribuzione di queste aziende è omogenea tra montagna e collina, ma, mentre nel territorio collinare sono censite anche quasi 500 senza bestiame, in montagna sono meno di 200 le aziende che non allevano animali. E' opportuno precisare che per allevamento di animali si intendono capi grossi (bovini ed equini) allevati a qualsiasi titolo e capi piccoli destinati alla vendita; quindi un'azienda che alleva capi piccoli per solo autoconsumo non viene censita. Tabella 4.13 Aziende con allevamenti per specie allevata in provincia di Lecco (numero di aziende) Aziende con allevamenti Aziende senza allevamenti Aziende che allevano: bovini equini ovini caprini suini avicoli conigli api altri allevamenti TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA Come si nota dalla tabella soprastante anche la distribuzione delle aziende che allevano i diversi animali è ben ripartita tra montagna e collina; fanno eccezione i caprini gli avicoli e i conigli, sbilanciati verso la montagna e le api, più allevate in collina. I numeri di animali allevati smentiscono in buona parte il trend presentato in precedenza per le aziende: se in montagna ci sono tanti piccoli allevamenti, in collina ci sono grossi allevamenti, così i bovini presenti nei territori collinari sono più del doppio di quelli allevati in montagna, mentre i caprini sono con un rapporto triplo a favore del territorio montano e gli ovini sono equamente ripartiti. Suini, avicoli, conigli e alveari sono numericamente più presenti in collina. Rispetto al censimento del 2000, i capi bovini allevati sono diminuiti di 880 unità (su ), in gran parte si tratta di vacche (da latte); gli equini sono raddoppiati, gli ovini e i caprini sono cresciuti in modo consistente, i suini si sono dimezzati e i capi avicoli hanno subito una riduzione del 90%. 66

67 Figura 4.21 Aziende con allevamenti e aziende con bovini allevati per comune e per classe di superficie 67

68 Figura 4.22 Aziende con equini e aziende con suini allevati per comune e per classe di superficie 68

69 Figura 4.23 Aziende con ovini e aziende con caprini allevati per comune e per classe di superficie 69

70 Figura 4.24 Aziende con avicoli allevati e aziende con alveari per comune e per classe di superficie 70

71 Figura 4.25 Bovini e cavalli allevati per comune e per classe di superficie 71

72 Figura 4.26 Ovicaprini e suini allevati per comune e per classe di superficie 72

73 Tabella 4.14 Consistenza aziendale degli allevamenti per specie allevata in provincia di Lecco (numero di capi) bovini equini ovini caprini suini avicoli conigli numero di alveari TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA Le aziende biologiche certificate e D.O.P che allevano animali sono in tutto 89 (57 e 32 rispettivamente), complessivamente rappresentano meno dell'1% delle aziende con allevamenti. Gli allevamenti biologici sono più presenti in montagna, in particolare in Valsassina, mentre le D.O.P. stanno prevalentemente in collina.. Tabella 4.15 Aziende biologiche certificate con allevamenti per specie allevata in provincia di Lecco (numero di aziende) Aziende con allevamenti Aziende che allevano: bovini equini ovini caprini suini avicoli conigli api TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA

74 Tabella 4.16 Aziende con allevamenti D.O.P. O I.G.P. per specie allevata in provincia di Lecco (numero di aziende) Aziende con allevamenti Aziende che allevano: bovini ovini caprini suini api TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA Tabella 4.17 Consistenza aziendale degli allevamenti biologici e D.O.P. O I.G.P. per specie allevata in provincia di Lecco (numero di capi) Capi biologici allevati: Capi D.O.P. o I.G.P. allevati: bovini equini ovini caprini suini avicoli conigli bovini ovini caprini suini TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA Le specie percentualmente più allevate secondo i dettami dell'agricoltura biologica sono: caprini (18% del totale dei capi allevati), ovini (5%), bovini e avicoli (2,5%); invece se prendiamo in esame gli allevamenti DOP o IGP, sono i suini con il 65% dei capi totali, seguiti dai bovini (18%), da caprini (6%) e ovini (4%) 74

75 Tabella 4.18 Capi Bio e DOP-IGP allevati e percentuale sul totale di capi allevati in provincia di Lecco bovini equini ovini caprini suini avicoli conigli BIO DOP - IGP TOTALE BIO DOP- IGP TOTALE CAPI ALLEVATI Percentuale di capi bio sul totale 2,6% 1,7% 5,5% 18,1% 1,4% 2,6% 0,7% percntuale di capi DOP-IGP sul totale 18,1% 3,7% 5,7% 64,4% Pecentuale complessiva BIO + DPO-IGP sul totale 20,7% 1,7% 9,3% 23,8% 65,8% 2,6% 0,7% Le aziende che usufruiscono di pascolo sono più di 600 (il 60% delle aziende con allevamenti); le superfici pascolate complessivamente ammontano a quasi ettari, equamente ripartiti tra terreni aziendali, terreni di altre aziende e terreni di proprietà collettive. Tabella 4.19 aziende con animali al pascolo per numenro di animali, superficie pascolata Aziende pascolo su : Totale con terreni terreni di terreni di animali aziendali altre aziende proprietà collettive al pascolo numero di animali superficie (ettari) numero di animali superficie (ettari) numero di animali superficie (ettari) numero di animali superficie (ettari) TOTALE PROVINCIALE , , , ,59 Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE , , , ,46 2 BASSA BRIANZA LECCHESE , , , ,88 3 MONTE LARIO ORIENTALE , , , ,24 4 VALSASSINA , , , ,77 5 VARRONE BASSO PIOVERNA , , , ,24 Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO , , , ,95 VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA , , , ,60 3 NESSUNA , , , ,04 Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA , , , ,34 2 MONTAGNA , , , ,25 75

76 4.4 Utilizzazione dei terreni e consistenza degli allevamenti su base comunale In questo paragrafo si riportano e commentano i dati relativi alla ubicazione dei terreni e degli allevamenti aziendali; queste informazioni sono state per la prima volta raccolte con il 6 cenismento e non esiste pertanto possibilità di raffronto con dati storici simili. Per chiarire meglio si possono portare due esempi esplicativi. 1 l'azienda coltiva terreni e/o possiede allevamenti ubicati in un solo comune: in questo caso, in sede di rilevamento, in un'apposita sezione (la IV della scheda di censimento) tutte le superfici sono state attribuite al comune in cui sono ubicati i terreni e/o gli allevamenti. 2 l'azienda coltiva terreni e/o possiede allevamenti in più comuni: in questo caso, in sede rilevamento, nella sezione IV, sono stati riportati i dati di SAU, SAT e bestiame allevato per ciascun comune. Va specificato che, spesso, ed è questo il caso della porzione meridionale della provincia di Lecco, i terreni sono ubicati in comuni appartenenti a province limitrofe. A maggior ragione è stata di grande importanza la restituzione dei dati elaborati a livello centrale. Tabella 4.20 Superficie secondo l'utilizzazione dei terreni per ubicazione nei comuni in provincia di Lecco (superfici in ettari) SUPERFICIE AGRICOLA UTILZZATA (SAU) seminativi vite altre coltivazioni legnose agrarie orti Totale Altre Totale SAU superfici SAT prati permanenti e boschi pascoli TOTALE PROVINCIALE 2.569,25 58,36 416,63 23, , , , , ,99 Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE 61,62 3,64 40,11 2,84 414,79 523,00 382,62 346,21 954,75 2 BASSA BRIANZA LECCHESE 2.396,86 49,15 233,51 13, , ,81 747, , ,10 3 MONTE LARIO ORIENTALE 31,40 5,40 107,08 5, , ,51 963,60 881, ,21 4 VALSASSINA 18,63-28,04 0, , ,40 949,41 964, ,05 5 VARRONE BASSO PIOVERNA 60,74 0,17 7,89 0,59 537,80 607,19 383,86 561, ,88 Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO 85,07 8,37 125,02 5, , , ,16 779, ,45 VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA 103,42 2,11 60,81 4, , , , , ,50 3 NESSUNA 2.380,76 47,88 230,80 13, , ,36 854, , ,04 Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA 2.458,48 52,79 273,62 16, , , , , ,85 2 MONTAGNA 110,77 5,57 143,01 6, , , , , ,14 In genere le superfici riferite alle aziende e poi attribuite ai comuni, sulla base cioè dell'ubicazione del centro aziendale, sono di poco differenti rispetto alle superfici riferite direttamente al comune in cui effettivamente si trovano. Nel caso della provincia di Lecco ci troviamo di fronte sempre a valori inferiori se rapportati al comune. La SAU per esempio, censita in quasi ettari su base aziendale, passa a poco più di su base comunale. Questo significa che le aziende lecchesi coltivano ettari circa di SAU situata fuori provincia. Qual'è il dato più significativo? Nei censimenti precedenti eravamo abituati a rilevare solo il dato riferito alle aziende; questo è peraltro quello economicamente più corretto, infatti fornisce un'idea della dimensione, areale ed economica, delle aziende censite. L'altro dato è meno significativo per la statistica agraria, ma può essere molto importante per la pianificazione territoriale ed è un peccato che non siano disponibili dati storici per poter vedere ad esempio la riduzione di superfici coltivate. 76

77 SAU (ettari) seminativi prati permanenti e pascoli altre superfici fuori provincia in provincia Figura 4.27 Superficie Agraria Utile delle aziende ubicate in provincia di Lecco A livello di ripartizioni della SAU, si nota che sia i seminativi che le superfici a prato permanente e pascolo differiscono abbastanza (circa 380 e 600 ettari in meno); percentualmente le riduzioni ammontano grosso modo al 13 e al 9% rispettivamente. Tabella 4.21 Raffrontro tra superfici censite su base comunale e aziendale (superfici in ettari) seminativi censiti nei comuni seminativi su base aziendale prati prati e permanent i e pascoli censiti nei comuni pascoli permanenti su base aziendale altre superfici coltivate censite nei comuni altre superfici coltivate su base aziendale SAU SAU su base censita nei aziendale comuni TOTALE PROVINCIALE 2569, , , ,97 498,66 530, , ,09 Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE 61,62 51,98 414,79 534,41 46,59 47, ,35 2 BASSA BRIANZA LECCHESE 2396, , , ,97 296,65 303, , ,44 3 MONTE LARIO ORIENTALE 31,4 25, , ,12 118,02 130, , ,54 4 VALSASSINA 18,63 25, , ,23 28,75 31, ,4 2164,58 VARRONE BASSO 5 PIOVERNA 60,74 60,76 537,80 363,24 8,65 17,18 607,19 441,18 Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE 1 SAN MARTINO 85,07 77, , ,87 139,24 144, , ,47 VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA 103,42 104, , ,16 67,01 77, ,3 3439,25 3 NESSUNA 2380, , , ,94 292,41 308, , ,37 Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA 2458, , , ,38 343,24 351, , ,79 2 MONTAGNA 110,77 112,6 3908, ,59 155,42 179, ,1 4308,3 77

78 Per gli allevamenti la situazione, tra le due modalità di rilevazione è molto simile: le consistenze effettive nei comuni sono analoghe a quelle riferite alle aziende agricole, ad eccezione dei bovini che fluttuano anche se di poco, con 364 capi allevati fuori provincia. Tabella 4.22 Consistenza deli allevamenti per ubicazione nei comuni in provincia di Lecco (numero di capi) bovini suini ovicaprini avicoli TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA Consistenza degli allevamenti (capi allevati) fuori provincia in provincia bovini suini ovicaprini avicoli Figura 4.27 Animanli allevati dalle aziende ubicate in provincia di Lecco 78

79 Tabella 4.23 Raffronto tra consistenza degli allevamenti censiti su base comunale e aziendale (numero di capi) bovini bovini su suini suini su ovicaprini ovicaprini avicoli avicoli su censiti base censiti base censiti su base censiti base nei comuni aziendale nei comuni aziendale nei comuni aziendale nei comuni aziendale TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per regione agraria ALTA BRIANZA 1 LECCHESE BASSA BRIANZA 2 LECCHESE MONTE LARIO 3 ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO 5 PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE ESINO E 2 RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA A conclusione delle considerazioni su questa sezione, può essere interessante rilevare che le aziende ubicate in provincia di Lecco gestiscono terreni al di fuori della provincia, in prevalenza in comuni confinanto con la provincia di Lecco Tabella 4.24 Superfici coltivate fuori provincia da aziende ubicate in provincia di Lecco (superfici in ettari) Altre legnose Prati e SAU Altre SAT Seminativi Vite agrarie pascoli Boschi superfici Lombardia Bergamo 13,50 0,00 1,07 109,34 123,91 16,94 1,75 142,60 Brescia 36,03 0,00 0,02 5,44 41,49 4,83 0,60 46,92 Como 29,85 0,00 0,00 146,83 176,68 64,77 1,64 243,09 Monza e brianza 266,88 0,17 3,64 159,83 430,52 23,40 9,14 463,06 Milano 33,74 0,00 0,00 0,00 33,74 0,00 2,56 36,30 Pavia 0,00 0,80 0,00 0,40 1,20 0,00 0,00 1,20 Sondrio 0,18 1,80 0,01 204,50 206,49 4,02 107,20 317,71 Varese 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 13,04 0,96 14,00 fuori regione 1,00 1,00 3,70 1,40 7,10 0,00 0,00 7,10 TOTALE 381,18 3,77 8,44 627, ,13 127,00 123, ,98 79

80 4.5 Lavoro ed attività connesse Gli addetti complessivi impiegati in agricoltura sono 4.192, l'1,2% rispetto alla popolazione provinciale totale, l'1,6% rispetto alla fascia di età anni; più di addetti sono impiegati nelle aziende dei comuni di collina, circa in quelle dei comuni di montagna. L'apporto maggiore di manodopera è fornito dai conduttori, affiancati dai coniugi e da familiari e parenti; la manodopera extra-familiare rappresenta meno del 9% del totale degli addetti. Il 65% circa degli addetti è di sesso maschile; il 95% dei conduttori è cittadino italiano. Tabella 4.25 Addetti per categoria di manodopera agricola (numero di addetti) Manodopera aziendale conduttori coniugi familiari e parenti altra manodopera totale addetti TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA Gli addetti per fascia di età mostrano un picco marcato degli ultra sessantacinquenni, come del resto si era già visto per i conduttori (si veda l'introduzione); quello che appare interessante è la tenuta delle fasce subito prima: dai 40 ai 64 anni i numeri di addetti sono pressoché costanti, mentre la riduzione è progressiva dai 40 in giù. Va specificato che il picco degli over 65 è gonfiato dalla presenza di più fasce di età concentrate e quindi il dato in sé non è molto significativo per trarre proiezioni future. Ciò precisato, la considerazione che sembra possibile trarre è che l'agricoltura nel prossimo futuro avrà una buona tenuta per un certo periodo e poi una progressiva riduzione del numero di addetti. Questo trend potrebbe anche non essere negativo se abbinato all'aumento delle dimensioni delle aziende; purtroppo i dati attuali di riduzione della SAU non consentono di essere ottimisti e la velocità dei cambiamenti che abbiamo visto a partire da prima del 2000 ad oggi non lascia spazio a previsioni. 80

81 Figura 4.28 Addetti in agricoltura per fasce di età Tabella 4.26 Giornate di lavoro aziendale per categoria di manodopera agricola Giornate complessive di lavoro prestate da: conduttori coniugi familiari parenti altra manodopera totale giornate TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA Le giornate di lavoro complessive spese nelle attività aziendali (sono , di queste, più di metà è prestata direttamente dai conduttori. 81

82 Le attività connesse richiedono il 14% delle giornate complessive e sono prestate in prevalenza dai conduttori, ma è interessante notare in questo caso, la cospicua parte prestata dall'altra manodopera. Tabella 4.27 Giornate di lavoro aziendale per categoria di manodopera agricola Giornate dedicate ad attività connesse: conduttori coniugi familiari parenti altra manodopera totale giornate TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA Rispetto ai dati del 2000, sono censiti 263 addetti in più. Se osserviamo l'andamento delle varie categorie notiamo che sono aumentati i conduttori (+455, incremento del 37%) e i coniugi (+345) in modo consistente va qui ricordato che i criteri di selezione delle unità da censire sono differenti per i due censimenti e quindi questo incremento è probabilmente un po' sovrastimato. Familiari e parenti impiegati in azienda sono molto calati (-713, decremento del 40%), mentre l'altra manodopera (salariati) è in crescita (+177). Riguardo le giornate di lavoro prestate, queste sono in crescita per tutte le categorie, segno senz'altro positivo e molto significativo per l'opera prestata da familiari e parenti (+50%), a fronte del loro calo come addetti, e per l'altra manodopera cresciuta di ben due volte e mezzo! 82

83 Figura 4.29 Percentuale di aziende con conduttori con titolo di studio nel settore agrario per classe di frequenza nei comuni della provincia di Lecco La situazione degli studi effettuati dai conduttori è stata già affrontata nell'introduzione; si può aggiungere che la distribuzione di studi agrari è fortemente sbilanciata verso la collina, mentre la Valsassina e l'alto Lario sono le zone dove più si nota l'assenza di studi specifici e dove, quindi, la scarsa flessibilità delle aziende può diventare un fattore critico. 83

84 Tabella 4.28 Aziende per tipologia di attività connessa (numero di aziende) TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA' CONNESSE 1 attività connessa di agriturismo 2 attività connessa di fattoria didattica o attività ricreative 3 attività connessa di prima lavorazione dei prodotti agricoli 4 attività connessa di trasformazione di prodotti vegetali 5 attività connessa di trasformazione di prodotti animali 6 attività connessa di produzione di energia rinnovabile 7 attività connessa di lavorazione del legno 8 attività connessa di lavoro per conto terzi attività agricole 9 attività connessa di lavoro per conto terzi attività non agricole 10 attività connessa di servizi per l'allevamento 11 attività connessa di sistemazione parchi e giardini 12 attività connessa di silvicoltura Le attività connesse sono un aspetto interessante della vita delle aziende, in molti casi rappresentano la principale fonte di reddito e vanno pertanto tenute in debita considerazione. Gli agriturismi censiti in provincia sono 61, le aziende che si dedicano alla didattica o alle attività ricreative sono 28 e si nota come la distribuzione di entrambe le voci sia abbastanza omogenea per regione agraria o fascia altimetrica. Il settore della lavorazione e trasformazione di prodotti è complessivamente il più rappresentato e vede la netta prevalenza della montagna sulla collina, dovuta alla trasformazione dei prodotti animali (latte). Numeri importanti si vedono nella lavorazione del legno e nel contoterzismo, più presenti entrambi in collina. Senz'altro rilevanti sono la manutenzione e sistemazione di parchi e giardini e le attività di silvicoltura, concentrate nella bassa Brianza lecchese. 84

85 Figura 4.30 Aziende con attività connesse nei comuni della provincia di Lecco 85

86 Figura 4.31 Aziende con attività connesse di trasformazione di prodotti animali e vegetali nei comuni della provincia di Lecco 86

87 Figura 4.32 Aziende con attività connesse di lavoro conto terzi nei comuni della provincia di Lecco 87

88 Figura 4.33 Aziende con attività connesse di sistemazione di parchi e giardini nei comuni della provincia di Lecco 88

89 Una tematica attualmente di grande interesse è quella delle energie rinnovabili; da questo punto di vista le aziende lecchesi che dispongono di impianti non sono numerose, rappresentando il 5% delle aziende totali. Il solare termico è la tecnologia più diffusa (e semplice), a seguire le biomasse (legno) e solo per poche unità il fotovoltaico. La montagna ha la percentuale più alta di impianti installati (65%). Tabella 4.28 Aziende per tipologia di energia rinnovabile prodotta (numero di aziende) Aziende con imnpianti di energia rinnovabile Tipologia di impianto installato: eolica biomassa (non biogas) solare fotovoltaico idroenergia altre fonti TOTALE PROVINCIALE Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA

90 4.6 Altre informazioni La maggior parte delle aziende non utilizza alcun sistema di tenuta della contabilità; più diffusa poi risulta la contabilità forfetaria e solo una minoranza tiene la contabilità ordinaria (poco più di 350 aziende). Figura 4.34 Sistema di tenuta della contabilità La vendita dei prodotti aziendali è spesso abbinata all'autoconsumo: assistiamo a situazioni molto varie che lasciano intravedere sistemi economici validi sia in un senso che nell'altro. L'agricoltura che risponde ai canoni dell'economia agraria classica è solo una parte della realtà agricola provinciale - per intenderci aziende agricole come attività imprenditoriali, con produzioni destinate alla vendita o al reimpiego per incrementare il valore aggiunto della PLV (Produzione Lorda Vendibile). Figura 4.35 Vendita e autoconsumo delle aziende Una fetta consistente di aziende agricole non presenta dimensioni e produzioni tali da costituire reddito rilevante, ma riesce a sussistere fornendo integrazioni di reddito, in denaro o in natura, anche di una certa importanza; la rilevanza numerica e territoriale di queste realtà è importante e, forse, in tempi di crisi e di incertezza, rappresenta un innovativo ritorno al passato, un modo nuovo di intendere l'agricoltura integrata 90

91 con la vita di tutti i giorni, con il territorio e con il paesaggio. Figura 4.36 Aziende che autoconsumano tutta la produzione nei comuni della provincia di Lecco per classi di frequenza 91

92 Figura 4.37 Aziende che autoconsumano più del 50% dei prodotti nei comuni della provincia di Lecco per classi di frequenza 92

93 Figura 4.38 Aziende che autoconsumano meno del 50% dei prodotti nei comuni della provincia di Lecco per classi di frequenza 93

94 Figura 4.39 Aziende che non praticano autoconsumo dei prodotti nei comuni della provincia di Lecco per classi di frequenza 94

95 Tabella 4.29 Aziende per provenienza dei riucavi e autoconsumo (numero di aziende) Ricavi provenienti da solo vendita anche attività connesse anche pagamenti diretti Quota di autoconsumo solo autoconsumo autoconsumo maggiore della autoconsumo minore della nessun autoconsumo TOTALE PROVINCIALE vendita vendita Dato aggregato per regione agraria 1 ALTA BRIANZA LECCHESE BASSA BRIANZA LECCHESE MONTE LARIO ORIENTALE VALSASSINA VARRONE BASSO PIOVERNA Dato aggregato per comunità montana LARIO ORIENTALE VALLE SAN 1 MARTINO VALSASSINA VALVARRONE 2 ESINO E RIVIERA NESSUNA Dato aggregato per zona altimetrica 1 COLLINA MONTAGNA I ricavi aziendali provengono sostanzialmente da tre fonti: vendita, attività connesse e pagamenti diretti. Una gran parte delle aziende (45%) trae guadagni anche dalle attività connesse, segno di una buona flessibilità e propensione alla multifunzionalità. Figura 4.40 Aziende per provenienza dei ricavi aziendali 95

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