METODOLOGIA DELLA RICERCA

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1 METODOLOGIA DELLA RICERCA VERZINI-ZANARINI-STAGNOLI «Società da capire, società da agire» BINAZZI TUCCI «Scienze sociali»

2 PERCHE SEGUIRE UN METODO? SEGUIRE UN METODO E IMPORTANTE VUOL DIRE SEGUIRE CRITERI SCIENTIFICI PER OTTENERE RISULTATI ATTENDIBILI MISURABILI PER POTER DIVULGARE TEMPI CERTI E RIPETERE I RISULTATI

3 METODO DEDUTTIVO E INDUTTIVO DEDUTTIVO INDUTTIVO SI BASA SULLA COERENZA DEL DISCORSO TIPICO DELLA LOGICA COSI AVREMO UNA DIMOSTRAZIONE TEORICA SI BASA SULLA RACCOLTA DI DATI SU ESPERIMENTI COSI AVREMO UNA DIMOSTRAZIONE EMPIRICO-SPERIMENTALE

4 LE 4 FASI DEL METODO INDUTTIVO RACCOLTA DATI COSTRUZIONE DI UNA IPOTESI SPERIMENTAZIONE VERIFICA

5 RACCOLTA DATI NON BASTA RACCOGLIERE I DATI QUESTI POSSONO AVERE TANTI SIGNIFICATI CIO CHE CONTA E L ELABORAZIONE O MEGLIO L INTERPRETAZIONE CHE E SOGGETTIVA COME FARE PER RENDERE LA RICERCA SOCIALE OGGETTIVA E SCIENTIFICA? COMPARARE I DATI RACCOLTI DA PERSONE DIVERSE UNIFORMARE LE TECNICHE DI RACCOLTA DATI

6 LA VALIDITA DELLA RICERCA LA VALIDITA DEI RISULTATI DIPENDE DAI METODI UTILIZZATI MA SONO STATE CLASSIFICATE VARIE VALIDITA INTERNA CORRETTEZZA DELLE PROCEDURE ESTERNA IL GRADO DI ESTENDIBILITA DELLA RICERCA CONDOTTA SU UN CAMPIONE DELLA POPOLAZIONE AD UN AREA PIU GRANDE STATISTICA ESSA TRASFORMA I DATI IN NUMERI E LI ELABORA CON METODI MATEMATICI DI COSTRUTTO QUANDO I RISULTATI DIMOSTRANO L IPOTESI E NON ALTRI FENOMENI CONNESSI

7 PROBLEMI DELLA RICERCA OLTRE A QUELLI ECONOMICI, ORGANIZZATIVI ECC., CI SONO SOPRATTUTTO QUELLI ETICI PERCHE SPESSO BISOGNA AGIRE SULLA SENSIBILITA DEI SOGGETTI A VOLTE TENERLI ALL OSCURO DEI MOTIVI REALI DELL ESPERIMENTO VALE QUINDI LA PENA DI CONSIDERARE BENE QUANTO POSSA ESSERE UTILE QUESTA RICERCA

8 METODO DELL OSSERVAZIONE (TIPICO DELLE SCIENZE NATURALISTICHE) OSSERVAZIONE NATURALISTICA OSSERVAZIONE PARTECIPANTE BISOGNA EVITARE ACCURATAMENTE IL CONTATTO FRA OSSERVATO ED OSSERVATORE E PREVISTA LA PRESENTA DELL OSSERVATORE NELL AMBIENTE DA OSSERVARE PER NON INFICIARE I RISULTATI EGLI SI CONPORTERA ESATTAMENTE COME TUTTI GLI ALTRI APPARTENENTI A QUELL AMBIENTE (SI CONFONDE CON LORO) LO SI PUO FARE ATTRAVERSO STRUMENTI TECNOLOGICI C E SEMPRE IL PERICOLO CHE GLI OSSERVATI REAGISCANO ALLA PRESENZA DELL OSSERVATORE

9 LIMITI DELL OSSERVAZIONE NELL OSSERVAZIONE PARTECIPANTE NELL OSSERVAZIONE NATURALISTICA IL LIMITE GIA CITATO PRIMA OVVERO LA REAZIONE DELL OSSERVATO ALLA PRESENZA DELL OSSERVATORE C E IL PROBLEMA DELLA DISTANZA DALL OSSERVATO E QUESTO PUO FAR PERDERE MOLTI PARTICOLARI IMPORTANTI

10 TIPOLOGIE DI INTERVISTA STRUTTURATA (CHIUSA) LE DOMANDE SONO PREPARATE PRECEDENTEMENTE E NON POSSONO ESSERE MODIFICATE MOLTO UTILI QUANDO GLI INTERVISTATORI SONO MOLTI NON STRUTTURATA (APERTA) PUR AVENDO ALCUNE DOMANDE PREDISPOSTE, SI PUO CAMBIARE IN CORSO D OPERA ADATTANDOSI ALLA SITUAZIONE MOLTO DIFFICILI DA ELABORARE E COMPARARE SEMI-STRUTTURATA (SEMIAPERTA) UNA PARTE DI DOMANDE FISSA ED UN ALTRA DA GESTIRE

11 COME SI CONDUCE UN INTERVISTA? SONO MOLTI IMPORTANTI LA DIRETTIVITA E L ORGANIZZAZIONE CONCETTUALE SAPER CONDURRE CORRETTAMENTE L INTERVISTATO A RISPONDERE ALLE DOMANDE PREDISPOSTE IN QUESTO CASO AVREMO LE RISPOSTE ATTESE LASCIARE L INTERVISTATO LIBERO DI ESPRIMERSI SENZA INVIARGLI ALCUN IMPUT HA PERO IL VANTAGGIO DI OTTENERE RISPOSTE PIU SINCERE

12 VALIDITA DEI RISULTATI SCELTA DEGLI INTERVISTATI CONDUZIONE LA DOCUMENTAZIONE UTILIZZATA L INTERPRETAZIONE DELLE INFORMAZIONI L ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI NON DEVE MAI ESSERE CASUALE O POCO EQUILIBRATA NON BISOGNA MAI LASCIARSI INFLUENZARE DALLE PROPRIE IDEE O PREGIUDIZI DI SORTA DEVE ESSERE PRECISA SPESSO NON VIENE FATTA DALL INTERVISTATORE MA DAL RESPONSABILE ALLORA PUO SUCCEDERE CHE CI SIA DEFORMAZIONE PUO ESSERE SOGGETTIVA SOPRATTUTTO CON LE DOMANDE APERTE E SEMIAPERTE

13 ANCHE L INTERVISTATO PUO DISTORCERE LE INFORMAZIONI PERCHE NON HA CAPITO LA DOMANDA NON E INFORMATO SULL ARGOMENTO VUOLE NASCONDERE LA VERITA PERCHE FA QUESTO? PER OFFRIRE UN IMMAGINE DI SE ACCETTABILE

14 IL QUESTIONARIO E COSTITUITO DA DOMANDE PREDISPOSTE CON ESATTEZZA ED IL SOGGETTO LE COMPILA IN AUTONOMIA LE DOMANDE POSSONO ESSERE APERTE (A RISPOSTA LIBERA) CHIUSE (AD ALTERNATIVE OBBLIGATE) QUELLE CHIUSE SONO LE PREFERITE E PIU UTILIZZATE PERCHE LA RISPOSTA E GIA SCRITTA CI VUOLE POCO TEMPO SI POSSONO INSERIRE MOLTE DOMANDE LE RISPOSTE SONO QUANTIFICABILI E CONFRONTABILI

15 I LIMITI DELLE DOMANDE CHIUSE LE ALTERNATIVE DI SCELTA DELLE RISPOSTE A VOLTE NON SONO SUFFICIENTI LE RISPOSTE SONO PRATICAMENTE SUGGERITE NON GARANTISCONO LA SPONTANEITA

16 IL COLLOQUIO CLINICO E RISERVATO A MEDICI E PSICOLOGI NON PUO ESSERE PREDISPOSTO A PRIORI DEVE SEMPRE ADEGUARSI AL SOGGETTO /PAZIENTE IL RUOLO DELL INTERVISTATORE E IMPORTANTISSIMO INFATTI DEVE CERCARE DI NON INFLUENZARE IN ALCUN MODO IL PAZIENTE

17 L ESPERIMENTO LA VARIABILE INDIPENDENTE LA VARIABILE DIPENDENTE ESEMPIO DEL CANE DI PAVLOV E QUELLA CHE INTRODUCE IL RICERCATORE PER VEDERE LA REAZIONE E IL CAMBIAMENTO AVVENUTO PROPRIO IN VIRTU DELL INTERVENTO DEL RICERCATORE SUONO DEL CAMPANELLO VARIABILE INDIPENDENTE SALIVAZIONE DEL CANE AL SUONO DEL CAMPANELLO VARIABILE DIPENDENTE

18 LE FASI DI UN ESPERIMENTO DELIMITAZIONE DEL CAMPO INTRODUZIONE DELLA VARIABILE IND. VERIFICA RISULTATI

19 CONTROLLO DELLE VARIABILI CI PUO ESSERE L INTERFERENZA DI VARIABILI NON PREVISTE CHE BISOGNA ASSOLUTAMENTE TENERE SOTTO CONTROLLO ESSE POSSONO DERIVARE DA MOLTI FATTORI INTERNI DEI SOGGETTI COINVOLTI NELL ESPERIMENTO ESTERNI DALL AMBIENTE DIPENDERE DALLO SPERIMENTATORE CHE INFLUENZA INVOLONTARIAMENTE

20 ACCANTO AL GRUPPO SPERIMENTALE GRUPPO SPERIMENTALE NEL QUALE AGISCE LA VARIABILE INDIPENDENTE QUELLA MANIPOLATA DALLO SPERIMENTATORE

21 BISOGNA UTILIZZARE ANCHE UN GRUPPO DI CONTROLLO DOVE NON ESISTE ALCUNA VARIABILE INDIPENDENTE

22 ALLA FINE DELL ESPERIMENTO SE I GRUPPI DARANNO I RISULTATI ATTESI L IPOTESI E CONFERMATA SE I GRUPPI NON DARANNO I RISULTATI ATTESI L IPOTESI E CONFUTATA

23 IL TEST PSICOLOGIGI DELLA PERSONALITA SERVONO PER INDIVIDUARE ASPETTI DELLA PERSONALITA DEGLI INDIVIDUI GRADO DI INTROVERSIONE/ESTROVERSIONE MOTIVAZIONE ALLA SCUOLA SICUREZZA DI SE ECC.

24 TESTI REATTIVI (CON UTILIZZO DI IMMAGINI) RORCHACH (MACCHIE COLORATE DI INCHIOSTRO) SERVONO PER SUPERARE LE DIFESE RAZIONALI DEL SOGGETTO E FAR EMERGERE MATERIALI INCONSCI

25 TEST REATTIVI TAT = TEST DI APPERCEZIONE TEMATICA VENGONO FORNITE FIGURE PER COSTRUIRE UNA STORIA SERVONO PER SCOPRIRE EMOZIONI- CONFLITTI

26 TEST REATTIVI TEST DI FRUSTRAZIONE DI ROSENZWEIG VENGONO FORNITE DELLA TAVOLE/IMMAGINI SERVONO PER PER INDIVIDUARE GLI SCHEMI DI RISPOSTA ALLO STRESS QUOTIDIANO

27 TEST D INTELLIGENZA SERVONO PER CALCOLARE L ETA MENTALE DEGLI INDIVIDUI E CONFRONTARLA CON L ETA CRONOLOGICA EM SUPERIORE A QUELLA CRONOLOGICA EM INFERIORE AVRÀ DEI DEFICIT INTELLETTIVI SARÀ PIÙ INTELLIGENTE

28 CALCOLO DEL QUOZIENTE INTELLETTIVO QI = EM / EC * 100 Quoz.Int.=età ment, diviso età cronol. Per 100

29 LE DOMADE PER CALCOLARE L ETA MENTALE RIGUARDANO SOPRATTUTTO ABILITA LOGICO- MATEMATICHE ABILITA LINGUISTICHE

30 Gardner (11 luglio 1943) la teoria delle Intelligenze Multiple

31 INTELLIGENZA LINGUISTICA INTELLIGENZA MUSICALE INTELLIGENZA LOGICO- MATEMATICA, INTELLIGENZA SPAZIALE, INTELLIGENZA CORPOREA CINESTESICA INTELLIGENZA INTERPERSONALE INTELLIGENZA INTRAPERSONALE (ES. SCRITTORI E POETI); (ES. MUSICISTI E COMPOSITORI); USATA NELLE SCIENZE, NELLA MATEMATICA E FILOSOFIA; ESSENZIALE PER L ARTE, LA NAVIGAZIONE. PROPRIA DI DANZATORI, ATLETI, ARTIGIANI; LA SENSIBILITÀ NEI RIGUARDI DEGLI ALTRI; LA CONOSCENZA E LA CONSAPEVOLEZZA DI SÉ.

32 LA CARTELLA CLINICA E LA RACCOLTA DEI DATI SUL NOSTRO STATO DI SALUTE

33 RACCOLTA INFORMAZIONI NELL AMBITO DEI SERVIZI SOCIALI ANCHE IN QUESTO CASO SI UTILIZZA UNA SPECIE DI CARTELLA CLINICA IN CUI L OPERATORE ANNOTA TUTTE LE INFORMAZIONI CHE SERVIRANNO PER VALUTARE IL SERVIZIO DECIDERE EVENTUALI MODIFICHE

34 ESERCIZI SULLA METODOLOGIA 1. SPIEGA A PAROLE TUE PERCHE E IMPORTANTE SEGUIRE UN METODO 2. QUAL E LA DIFFERENZA FRA METODO DEDUTTIVO E METODO INDUTTIVO? 3. QUALI SONO LE 4 FASI DEL METODO INDUTTIVO? 4. COME SI PUO RENDERE LA RICERCA SOCIALE PIU OGGETTIVA E SCIENTIFICA? 5. SPIEGA A PAROLE TUE LA MODALITA INTERNA, ESTERNA, STATISTICA E DI COSTRUTTO 6. QUALI SONO I PROBLEMI FONDAMENTALI CHE LA RICERCA DEVE AFFRONTARE? 7. QUAL E LA DIFFERENZA FRA OSSERVAZIONE NATURALISTICA ED OSSERVAZIONE PARTECIPANTE? 8. QUALI SONO I LIMITI DELL OSSERVAZIONE NATURALISTICA E DELL OSSERVAZIONE PARTECIPANTE? 9. QUALI SONO LE TIPOLOGIE DELL INTERVISTA? 10. DIRETTIVITA E NON DIRETTIVITA NELLA CONDUZIONE DELL INTERVISTA 11. AFFINCHE I RISULTATI SIANO VALIDI QUALI INDICAZIONI BISOGNA SEGUIRE? 12. L INTERVISTATO COME PUO DISTORCERE I RISULTATI? PERCHE? 13. COS E IL QUESTIONARIO? PERCHE LE DOMANDE CHIUSE SONO DA PREFERIRSI? 14. QUALI SONO I LIMITI DELLE DOMANDE CHIUSE? 15. QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL COLLOQUIO CLINICO? 16. QUALI VARIABILI PREVEDE L ESPERIMENTO? 17. QUALI ERANO LE VARIABILI NELL ESPERIMENTO DI PAVLOV? 18. QUALI SONO LE FASI DI UN ESPERIMENTO? 19. QUALI INTERFERENZE POSSONO ESSERCI NELL ESPERIMENTO? QUALI SONO LE CAUSE PIU COMUNI? 20. SPIEGA IL GRUPPO SPERIMENTALE E IL GRUPPO DI CONTROLLO 21. ALLA FINE DELL ESPERIMENTO COSA SUCCEDE? 22. A COSA SERVONO I TEST PSICOLOGICI DELLA PERSONALITA? 23. SPIEGA I TEST RORCHACH 24. SPIEGA I TEST 25. SPIEGA I TEST TAT 26. SPIEGA I TEST DI FRUSTRAZIONE DI ROSENZWEIG 27. A COSA SERVONO I TEST D INTELLIGENZA? 28. COME SI CALCOLA IL QUOZIENTE INTELLETTIVO? 29. QUALI ABILITA EMERGONO NEI TEST D INTELLIGENZA? 30. CHI ERA GARDNER? 31. ELENCA LE 7 INTELLIGENZE MULTIPLE CON ESEMPI CONCRETI 32. COS E LA CARTELLA CLINICA? 33. COSA SI UTILIZZA IN AMBITO SOCIALE?

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