METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE PUL ISTITUTO PASTORALE A.A
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- Gino Di Lorenzo
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1 METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE PUL ISTITUTO PASTORALE A.A MARCO ACCORINTI PRIMA PARTE
2 2 TEMI E TEMATICHE AFFRONTATE Disegno di una ricerca, Paradigmi di ricerca sociale, Osservazione scientifica, Fonti di statistica ufficiale, Intervista, Questionario, Sperimentazione sul campo, Costruzione di indicatori e indici, Analisi statistica dei dati, Reporting sociale
3 TESTI DI RIFERIMENTO: TESTO BASE C. Guala, Metodi della ricerca sociale. La storia, le tecniche, gli indicatori, Carocci, Roma, Voce Sociologia della comunicazione nel Dizionario di Comunicazione, a cura di D.E. Viganò, Carocci, Roma. 3
4 TESTI DI RIFERIMENTO: BIBLIOGRAFIA AGGIUNTIVA P. Corbetta, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino, G. Di Franco, EDS: esplorare, descrivere e sintetizzare i dati. Guida pratica all analisi dei dati nella ricerca sociale, Franco Angeli, Milano, G. Statera, La ricerca sociale. Logica, strategie, tecniche, Seam, Roma,
5 5 PRIMA CONCLUSIONE La metodologia della ricerca sociale è una tecnica in fase di sviluppo che fornisce elementi di analisi dei fenomeni sociali secondo catene di causalità.
6 2. LA RICERCA SOCIALE AMBITO DI STUDIO
7 7 SECONDO LAVORO D AULA Visione del FILM
8 8 h?v=qxovee6k-xy h?v=skyyhjfxmva h?v=x-nque1ttjs
9 9 IL BRAVO RICERCATORE È Colui che sa analizzare i fenomeni sociali, Colui che sa impostare le ipotesi, Colui che sa applicare i metodi di ricerca, Colui che sa condurre una ricerca di campo, Colui che sa elaborare i risultati, Colui che sa interpretare i risultati, Colui che sa esporre i risultati.
10 10 ASSUNTO 1: IL BISOGNO SOCIALE ORIENTA LA SCIENZA L attività dello scienziato sociale è guidata da due interessi: 1- l interesse dell epoca, 2- l interesse personale.
11 11 QUINDI Il bravo ricercatore evita di cadere in formulazioni astratte e in gratuite professioni di superiorità della sua disciplina, ma non rinunzia a una funzione critica e demistificatrice della realtà sociale.
12 12 L ESSERE SOCIALE DEL RICERCATORE È Esperienza esistenziale Cultura personale Legami di relazione (famiglia e amici) Atteggiamenti e stereotipi mentali Valori di riferimento
13 13 C È UN PERÒ! I FENOMENI SOCIALI NON SI TAGLIANO A FETTE! Sono realtà totali
14 14 LA RICERCA SOCIALE È QUINDI l analisi dei rapporti sociali in quanto tali.
15 15 FACCIAMO UN PASSO INDIETRO Che cosa è un programma di azione sociale?
16 16 AZIONE NEL SOCIALE È Un processo che intende alterare un nesso causale mediante un intervento deliberato, ovvero manipolando le variabili intervenienti e ciò può avvenire in 3 punti diversi (ovvero in 3 programmi di azione sociale), che sono:
17 17 INTERVENTI SOCIALI E RICERCA SOCIALE PRECONDIZIONI primario (prevenzione)-ricerca cause CAUSE secondario (trattamento)-ricerca propria EFFETTI terziario (riabilitazione)-ricerca intervento
18 18 CONSEGUENZA: Ogni analisi dei fenomeni sociali individua una Catena di causalità
19 PARADIGMI BASE DELLA RICERCA SOCIALE Positivistico PostPositivistico Interpretativo. Durkheim, Comte, Spencer i fatti sociali come sono Circolo di Vienna Popper il linguaggio delle variabili, non si può arrivare a conoscere completamente una realtà sociale. Max Weber (Dilthey) avalutatività, il mondo conosciuto è solo quello del significato attribuito agli individui, non esiste una realtà universale valida per tutti gli individui. 19
20 ASSUNTO N. 3: NON ESISTE UN MODELLO FISSO E IMMUTABILE DI RICERCA SOCIALE Esistono però Criteri e Passaggi logici. PIANO DI LAVORO - DISEGNO DELLA RICERCA 20
21 CRITERI PER UNA RICERCA SOCIALE Una buona ricerca sociale è ORIENTATA Una buona ricerca sociale individua un PROBLEMA CHIAVE Una buona ricerca sociale parte da delle IPOTESI DI LAVORO Una buona ricerca sociale compie OPERAZIONI DI VERIFICA Una buona ricerca arriva il PUNTO FINALE 21
22 SECONDA CONCLUSIONE Dare importanza delle scienze sociali, senza cadere negli opposti: Scientismo: ritenere che si possono stabilire verità definitive Scetticismo: escludere la possibilità di una conoscenza scientifica 22
23 PIANO DELLA RICERCA SOCIALE 1. Scelta della definizione del problema 2. Formulazione delle ipotesi generali 3. Formulazione delle ipotesi di lavoro 4. Chiarificazione dei concetti 5. Operazioni di verifica (rilevazione e elaborazione dei dati) 6. Interpretazione dei dati e organizzazione delle evidenze ottenute 23
24 MODI PER COMINCIARE MALE: Avere una ingordigia libresca o statistica Ovvero riempirsi la testa di libri e di numeri, questo porta allo scoraggiamento, bisogna invece fermarsi a riflettere Giocare la carta vincente Raccogliere dati senza criteri, assicurandoseli Abusare di enfasi Esprimersi in maniera pomposa non aiuta a ragionare, è necessario piuttosto essere veri e autentici ricercatori di verità 24
25 MODO PER COMINCIARE BENE Cercare di avere un metodo scientifico, confrontando i dati dell osservazione con le ipotesi teoriche. In questa maniera si progredisce verso lo scopo in quanto: 1.Il fatto si libera dai pregiudizi 2.Il fatto si costruisce con la ragione 3.Il fatto viene constato con altri fatti 25
26 FASI DI RICERCA: L ESPLORAZIONE Cercare di capire quanto se ne sa del fenomeno da osservare Attività che si compone sia di letture ma anche di CONVERSAZIONI ESPLORATIVE che servono per individuare e focalizzare meglio il fenomeno. 26
27 FASI DI RICERCA: COSTRUZIONE DI UN MODELLO DI ANALISI Ovvero l insieme di operazioni per le quali il MODELLO di analisi viene sottoposto alla prova dei fatti e messo a CONFRONTO con i dati osservabili 27
28 FASI DI RICERCA: OSSERVAZIONE Anzitutto non è necessario osservare tutto ma occorre circoscrivere il CAMPO DI ANALISI, se questo è ampio (ed è di solito quello che interessa il ricercatore sociale), occorre far ricorso a tecniche di CAMPIONAMENTO, ed elaborare STRUMENTI DI OSSERVAZIONE. 28
29 REGOLE PER FORMULARE BENE UNA SITUAZIONE PROBLEMATICA 1. Non è necessaria una familiarità diretta con il problema/oggetto di indagine 2. Può essere utile una ricerca pilota o ricerca di sfondo 3. Formulazione rigorosa e adeguata del problema 4. Necessità di una teoria di riferimento 5. Proposta di ipotesi interpretative 6. Definizione di ipotesi guida e ipotesi di lavoro 29
30 CHIARIAMO ALCUNI TERMINI E PASSAGGI CONCETTO Contenuto semantico dei segni linguistici e delle immagini mentali UNITA di ANALISI Applicazione dei concetti ad oggetti concreti 30
31 ASSUNTO N. 5: NON È IMPORTANTE COME SI FA RILEVAZIONE EMPIRICA Importante è analizzare i fenomeni nelle loro componenti principali di significato 31
32 FORMULAZIONE DELLE IPOTESI Generali: sul fenomeno, interpretato Di lavoro: sull organizzazione della attività di ricerca, metodologia 32
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