IFHP Sabaudia Summer School on Urban Design Public space E BELLEZZA NELLA CITTÀ. and the beauty in the city

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1 IFHP Sabaudia Summer School on Urban Design SPAZIO PUBBLICO Public space E BELLEZZA NELLA CITTÀ and the beauty in the city a cura di Paolo Cavallari e Paolo Colarossi ARACNE

2 1621 inizio-fine.qxp :49 Pagina 4 INTERNATIONAL FEDERATION FOR HOUSING AND PLANNING REGIONE LAZIO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E URBANISTICA PER L INGEGNERIA COMUNE DI SABAUDIA CENTRO SABAUDIA MULTIMEDIA ABITARE LA CITTÀ Grafica e impaginazione: Cristiano Tomiselli, Patrizia Scafati. Testi in Inglese a cura di Lorraine Nicholson; traduzioni dallo spagnolo a cura di Gemma De Pasquale. Graphics design and layout: Cristiano Tomiselli, Patrizia Scafati. English translation by Lorraine Nicholson; spanisch translation by Gemma De Pasquale. Stampato con il contributo del Dipartimento DAU. Printed with the contribution of Dipartimento DAU. Copyright MMVIII ARACNE editrice S.r.l. info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133 A/B Roma (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. No part of this book may be reproduced in any form, by print, photoprint, microfilm, microfiche, or any other means, without written permission from the publisher. I edizione: febbraio 2008

3 Indice Presentazione Prefazione SAGGI Paolo Colarossi La IFHP Sabaudia Summer School: un laboratorio internazionale per il progetto della bellezza della città The IFHP Sabaudia Summer School: an international workshop for the beauty in cities project Paolo Cavallari Modificare per conservare: la Summer School e la qualità degli spazi pubblici nella città di Sabaudia Changing to preserve: the Summer School and the quality of public space in the town of Sabaudia Carlo Cecere Sabaudia Summer School counter-report Sabaudia Summer School counter-report Daniela Carfagna Perchè Sabaudia Why Sabaudia Silvia Macchi Meglio "cyborg" che "dea": idee di natura e progetti di territorio nel comune di Sabaudia Better cyborg than goddess : ideas on nature and territorial projects in the Sabaudia Municipality Errico Stravato, Luca Montesi Sabaudia - Verso una città sostenibile A sustainable Sabaudia town Ilaria Scarso Summer School in controluce (appunti di una tutor) The Summer School in a different light (a tutor s notes) Paolo Cavallari IFHP Sabaudia Summer School on Urban Design: il bilancio di sei anni d'attività IFHP Sabaudia Summer School on Urban Design: report on six years of work PROGETTI 2001 La città nella natura, la natura nella città City in the nature, nature in the city 2002 Città ideale, città reale: progetto urbanistico Ideal city, real city, urban design 2003 Spazio pubblico e bellezza della città Public space and the beauty of the city 2004 Luoghi d acqua, vedute d acqua Water sites, water sights 2005 Le strade di ingresso alla città The access road to the city 2006 Il parco verso la città The park approaching the city

4 Autori Paolo Colarossi, ingegnere, professore Ordinario nel settore della Tecnica e Pianificazione Urbanistica, è docente presso la facoltà d Ingegneria dell Università degli studi La Sapienza di Roma. Svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Architettura e Urbanistica per l Ingegneria. E Direttore del Centro di Studi e di Ricerche Abitare della città che opera nello stesso Dipartimento E autore di studi sull urbanistica e sul disegno urbano, italiano e internazionale, a conclusione dei quali ha pubblicato molteplici libri, saggi e articoli su vari periodici specializzati. Ha ideato e realizzato la IFHP Sabaudia Summer School on Urban Design, di cui è attualmente Direttore. Paolo Colarossi, engineer, professor of Urban-planning and member of the Faculty of Engineering at the University of Rome La Sapienza. He is involved in research for the Department of Architecture and Urban-planning and is director of the Study and Research Center, Living in the City, which is in the same department. He is also author of studies in urban-planning and urban design, both Italian and international, publishing books, essays and articles in various professional journals. He is the creator and coordinator of the IFHP Sabaudia Summer School on Urban Design. Paolo Cavallari, ingegnere, professore Straordinario nel settore della Composizione Architettonica e Urbana, è docente presso la facoltà d Ingegneria dell Università degli studi La Sapienza di Roma. Svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Architettura e Urbanistica per l Ingegneria, di cui è membro. E autore di studi sull architettura, italiana e internazionale, a conclusione dei quali ha pubblicato numerosi libri, saggi e articoli su vari periodici specializzati. E Vicedirettore della IFHP SSS. Paolo Cavallari, engineer, professor in Architectural and Urban Design, is a member of the Faculty of Engineering at the University of Rome La Sapienza. He carries out research in the Department of Architecture and Urban Planning, of which he is also a member. He is author of studies on Italian and international architecture, publishing books, essays and articles in various professional journals. He is currently Vice-director of the IFHP Sabaudia Summer School. Carlo Cecere, ingegnere, professore Ordinario nel settore dell Architettura Tecnica, è docente presso la facoltà d Ingegneria dell Università degli studi La Sapienza di Roma. Svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Architettura e Urbanistica per l Ingegneria, di cui è membro. E autore di studi sulle tipologie edilizie e sulle tecnologie costruttive dell architettura, italiana e internazionale, a conclusione dei quali ha pubblicato molteplici libri, saggi e articoli su vari periodici specializzati. E Presidente del Consiglio d Area dei corsi di laurea erogati dalla Facoltà d Ingegneria nel Polo didattico con sede a Rieti. Carlo Cecere, engineer, professor in Architectural Technique, is a member of the Faculty of Engineering at the University of Rome La Sapienza. He carries out research in the Department of Architecture and Urban Planning, of which he is also a member. He is author of studies on building and Italian and international architectural construction technologies, publishing books, essays and articles in various professional journals. He is Area Committee Director for graduate courses held at the Faculty of Engineering in Rieti. Daniela Carfagna, laureata in lettere, ha lavorato nell Archivio di Stato di Latina, dove ha collaborato alla realizzazione di mostre documentarie, cataloghi e progetti e pubblicato libri su momenti, aspetti, immagini e storia della realtà del territorio provinciale. Nominata Cavaliere nel 1992, è attuale dirigente dei Settori Cultura e Turismo del Comune di Sabaudia, ove svolge anche le funzioni di direttore della Biblioteca Civica Feliciano Iannella e dell Archivio Storico Comunale. Per l Amministrazione Comunale di Sabaudia ha curato significative iniziative culturali, rassegne artistiche, mostre itineranti esposte anche all estero; ha inoltre pubblicato molteplici testi su argomenti della storia della città e della pianura pontina, ricevendo anche riconoscimenti da giurie internazionali. Ha ideato e realizzato Il Centro Sabaudia Multimedia di cui è responsabile. Daniela Carfagna, graduate in literature, has worked in the State Archives in Latina, where she has collaborated in putting together documentary exhibitions, catalogues and projects and published books on the historical events, aspects and images of the local area. Nominated a Cavaliere in 1992, she is presently a manager in the Cultural and Tourism Sector of the Sabaudia Council, where she also holds the position of director of the Town Library Feliciano Iannella and the Municipal Historical Archives. Under the Sabaudia Town Council, she has coordinated important cultural initiatives, art collections, and exhibitions, also shown abroad. As well, she has also published many writings on the history of the town and the Pontine Plains, receiving international recognition for her works. She has also set up the Sabaudia Multimedia Center, of which she is the coordinator. 8

5 Autori Silvia Macchi, ingegnere, professore Associato nel settore della Tecnica Urbanistica, è docente presso la facoltà d Ingegneria dell Università degli studi La Sapienza di Roma. Svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Architettura e Urbanistica per l Ingegneria, di cui è membro. E autore di studi sul territorio, l ambiente e l urbanistica, italiana e internazionale, a conclusione dei quali ha pubblicato molteplici libri, saggi e articoli su vari periodici specializzati. Silvia Macchi, engineer, associate professor in Urbanplanning Technique, is a member of the Faculty of Engineering at the University of Rome La Sapienza. She carries out research in the Department of Architecture and Urban Planning, of which she is also a member. She is author of studies on Italian and international territories, environment and urban-planning, publishing books, essays and articles in various professional journals. Errico Stravato, ingegnere libero professionista, svolge attività nel campo della progettazione urbanistica ed edilizia. Coordinatore e componente della giuria internazionale della IFHP Sabaudia Summer School on Urban Design. Presidente della Commissione Urbanistica dell Ordine degli Ingegneri di Roma e Provincia. Componente del Comitato Regionale per i Lavori Pubblici (Regione Lazio). Componente del Comitato per Qualità Urbana ed Edilizia di Roma Capitale (Comune di Roma). Errico Stravato, freelance engineer, has been involved in activities in the field of urban-planning and building design. He is the Coordinator and a member of the international jury of the IFHP Sabaudia Summer School on Urban Design. He is also President of the Urban-planning Commission for the Order of Engineers in Rome and its province (Region of Latium) and a member of the Committee for Urban and Building Quality of Rome (Rome Council). Luca Montesi, ingegnere civile-edile, libero professionista, amministra e dirige tecnicamente la S.In.Arc. di cui è anche socio fondatore. Ha collaborato con la cattedra di Architettura e Composizione Architettonica V della facoltà di Ingegneria de "La Sapienza" curando progetti di ricerca finanziati dal Ministero della Ricerca Scientifica e Tecnologica ed ha pubblicato una serie di articoli di critica architettonica su riviste di settore. Luca Montesi, freelance engineer, he has been administrator and technical manager of S.In.Arc. of which he is also a co-founder. He held a teaching position in the course Architecture and Architectural Composition V of the Faculty of Engineering at "La Sapienza". He managed research projects funded by the Ministry of Scientific and Technological Research and published a series of articles on architecture in various journals. Ilaria Scarso, ingegnere, Dottore di Ricerca in Tecnica Urbanistica. Ha svolto, fin dalla sua fondazione, compiti organizzativi di segreteria e di tutor per la IFHP SSS on Urban Design. Ilaria Scarso, engineer, doctorate researcher in Urban-planning Technique, has been involved, since its beginnings, in organizational aspects, secretary and tutor, of the IFHP SSS on Urban Design. 9

6 IFHP La International Federation for Housing and Planning (IFHP) è un organizzazione mondiale di professionisti che rappresentano su vasta scala l'abitazione e la pianificazione. La Federazione organizza un ampia gamma di attività e crea opportunità per uno scambio internazionale di conoscenze e esperienze nel campo professionale. Tra queste attività l'evento più significativo è il congresso annuale dedicato a un tema d'attualità. Le lingue ufficiali utilizzate da l'ifhp sono inglese, francese e tedesco. L'IFHP è stata fondata nel 1913 da Ebenezeer Howard. Howard è stato il padre della "città giardino", un progetto per unire 'abitazione e pianificazione', pensato per risolvere i problemi della continua espansione delle metropoli e quindi creare condizioni di vita migliori per le persone. L'obiettivo della Associazione delle Città Giardino e Urbanistica, nome per il quale l'ifhp era originalmente consciuta, era di promuovere il concetto di abitazione e pianificazione e migliorare il livello generale della professione attraverso lo scambio internazionale delle conoscenze e delle esperienze. Da allora l'attività professionale si è allargata, includendo una gamma virtuale e illimitata di temi per l'abitazione e pianificazione. Tuttavia lo scambio internazionale è, ancora oggi, una fonte importante di informazioni e ispirazioni. L'IFHP è un forum per l'apprendimento e il contatto tra professionisti nel campo di abitazione e pianificazione. Cerca di portare avanti l'evoluzione graduale della professione stessa e aiutare a prevedere soluzioni per problemi specifici. E' in contatto con gli ultimi sviluppi e tendenze più generali. L'IFHP stimola discussioni tra esperti, politici e gruppi d'interesse per tempo, ovvero, prima che decisioni finali vengano prese per risolvere alcuni problemi. La Federazione crede che il confronto sia uno strumento importante di apprendimento. Il confronto di simili argomenti, in differenti contesti geografici, economici e culturali, potrebbe indicare nuove vedute nell'approccio a particolari problemi. The International Federation for Housing and Planning (IFHP) is a world-wide network of professionals representing the broad field of housing and planning. The Federation organises a wide range of activities and creates opportunities for an international exchange of knowledge and experience in the professional field. Among these activities, the most prominent event is the annual congress devoted to a topical theme. The official languages used in IFHP are English, French and German. IFHP was founded in 1913 by Ebenezer Howard. Howard was the father of the garden city, a combined housing and planning concept designed to solve the problems of ever-expanding metropolitan cities and to create better living conditions for the people. The aim of the Garden Cities and Town Planning Association - the name by which IFHP was originally known - was to promote the concept of housing and planning and to improve the general standard of the profession through the international exchange of knowledge and experience. The professional scope has since widened to include a virtually unlimited range of housing and planning themes, but international exchange is still the essential source of information and inspiration. IFHP is a forum for learning and networking within the profession of housing and planning. It seeks to further the gradual evolution of the profession itself and to help provide solutions for specific problems. It is in touch with the latest developments and general policy trends. IFHP provokes discussions between experts, politicians and interest groups while there is still time, i.e. before final decisions have to be made in order to solve certain problems. The Federation believes that comparison is a valuable tool for learning. Comparison of similar issues in different geographical, economic or cultural contexts may cast a totally new light on the approach to a particular problem. 10

7 Note sulle scuole estive dell IFHP Quando nell estate del 2004 è cominciata questa mia tappa come Presidente della International Federation for Housing and Planning (IFHP), il mio primo atto pubblico, dopo il Congresso celebrato a Oslo, è stata la partecipazione alla Commissione d Esami della Scuola Estiva di Sabaudia e alla cerimonia di chiusura dei suoi corsi. E stata una scelta totalmente consapevole quella di frequentare queste sessioni. Volevo mettere in evidenza l interesse che questo tipo di attività dovrebbe suscitare nel Bureau della Federazione e favorire, il più possibile, il consolidamento degli accordi istituzionali che ne consentono la realizzazione, sia da parte dell Università La Sapienza, sia da parte del Municipio di Sabaudia. E già allora il mio buon amico Paolo Colarossi mi chiese di scrivere un breve commento sull importanza di questo tipo di attività per il futuro della nostra organizzazione. La Scuola Estiva dell IFHP è, dal mio punto di vista, una delle migliori iniziative che il nostro sfortunato ex presidente, Ranko Radovic, aveva intrapreso con l obiettivo di coinvolgere nella vita della Federazione, contemporaneamente, il mondo universitario, i giovani studenti e i professionisti appena laureati. Spesso l attività annuale dell IFHP viene valutata in funzione del successo riscosso dai suoi congressi e dalle conferenze, ma io credo che sia un errore. La Federazione sopravvive, si arricchisce e mantiene il suo prestigio soprattutto perché molta gente, più di quanta si possa pensare, trova nel suo seno canali di intercomunicazione e vincoli stabili di relazione con altri professionisti con cui condividere esperienze e conoscenze. Sicuramente questo succede in occasione dei congressi annuali, ma anche, e in modo forse umanamente più ricco, nelle altre iniziative da noi sostenute: gruppi di lavoro, seminari, concorsi e, evidentemente, la nostra Scuola Estiva. In Finlandia e in Italia, ma anche in Cina e in Germania, siamo stati capaci di creare delle strutture locali sotto l egida dell Università e dei responsabili delle Amministrazioni territoriali corrispondenti che hanno investito tempo ed energia, ed anche risorse materiali, al fine di offrire ad alunni di tutto il Mondo l opportunità di trascorrere del tempo insieme, studiando e ricercando, in un clima di massima collaborazione e partecipazione, per l analisi e la risoluzione di temi legati alla trasformazione e al rinnovamento del nostro contesto urbano. Nel caso di Sabaudia esiste poi una circostanza specifica intrinseca alla stessa identità della città, che rende particolarmente attraenti la permanenza e il lavoro presso la sua Scuola. La sua ubicazione, le origini e la più recente evoluzione storica, il contesto della Scuola di Agenti Forestali e l indubbio coinvolgimento Note on IFHP Summer School - In the summer of 2004, when my term as President of the International Federation for Housing and Planning (IFHP) began, my first public act, after the celebrated Congress in Oslo, involved participating in the Examination Commission of the Sabaudia Summer School and then in the closing ceremony of the School. I was fully aware of what I was doing in participating in these sessions. I wished to draw attention to the interest that this type of activity should arouse in the Federation Offices and encourage, as much as possible, agreements between the institutions involved, the University La Sapienza and the Municipality of Sabaudia resulting in the project being carried out. My dear friend, Paolo Colarossi, had already asked me to write a brief comment on the importance of this type of project for the future of our organization. The IFHP Summer School, in my opinion, is one of the best initiatives that our sadly missed ex-president, Ranko Radovic, undertook with the purpose of simultaneously involving the university world, young students and newly-graduated professionals, in the life of the Federation. We often evaluate the success of the yearly work of IFHP in terms of its congresses and conferences. I believe this to be a mistake. The Federation survives, enriches itself and maintains its prestige, overall, because many people, more than we can imagine, find within its parameters channels of communication and paths leading to relations with other professionals, with whom to share experiences and knowledge. Of course, this occurs in the annual congresses, but also, and more markedly in other initiatives that we support working groups, seminars, competitions and, ultimately, in the Summer School. We have seen that in Finland and Italy, and also in China and Germany, we are able to create local structures, under the aegis of the University and those responsible in the relevant local authorities, having invested their time and energy, and also human resources, offering to students from all over the world the opportunity to spend time together in an environment of cooperation and participation, studying and doing research in analyzing and solving issues related to transforming and renewing our urban context. In Sabaudia s case, there is also a specific aspect concerning the identity of the town, that makes it especially appealing to carry out the work of the School. Its location, origins and recent historical evolution, the presence of the Forestry School and, certainly, the personal involvement of the local politicians and government personnel who have allowed the School to carry out its work in the last years. We now find ourselves facing a new challenge. Many participants from the School s previous courses 11

8 personale di responsabili politici e docenti, ne hanno permesso il consolidamento in questi ultimi anni. Ci troviamo ora ad affrontare una nuova sfida. Molti dei partecipanti a corsi precedenti della Scuola sollecitano nuove iniziative, nuove opportunità per stare insieme e apprendere da altri colleghi in luoghi diversi, possibilità di maturare insieme, per progredire nella formazione professionale, in seno alla famiglia dell IFHP. Per Ranko, e anche per molti di noi, questo è il miglior riconoscimento del successo della Scuola. Ma se vogliamo essere coerenti, dobbiamo essere capaci di rispondere a questa domanda favorendo le proposte di alternative per la localizzazione di altre Scuole Estive in scenari differenti. Il libro che avete tra le mani dovrebbe essere uno strumento di promozione di tali iniziative. Attraverso le sue pagine, professori e alunni di diverse Facoltà dovrebbero poter conoscere gli obiettivi raggiunti dal professor Colarossi e dai suoi collaboratori. E a partire dalle loro esperienze dovrebbe esser possibile coinvolgere altri gruppi nell impegno di proporre nuove offerte di corsi estivi, sotto l ombrello istituzionale dell IFHP. E chiaro che si tratta di un programma di grande interesse per il futuro della Federazione. Nessuna organizzazione si può mantenere e può crescere senza nuova linfa, senza la partecipazione di persone entusiaste e desiderose di contribuire con energia ad un progetto comune. Ma noi che crediamo in questo progetto, siamo convinti che sia ancora più importante per coloro che partecipano alle sessioni delle diverse Scuole, per i professori, gli alunni e i responsabili istituzionali delle diverse sedi. Gli scambi che si producono, la freschezza e il valore delle idee e dei progetti che si generano durante ogni corso, i rapporti professionali e personali che si stabiliscono e si coltivano, servono a tutti per il proprio futuro, indipendentemente dal ruolo direttamente svolto. Essere membro attivo di una Scuola Estiva IFHP è un grande valore che, senza dubbio, produce frutti nel corso della carriera professionale. Vorrei fare riferimento anche ad un altra idea sorta dalla lettura di diversi capitoli del libro. Il lavoro che annualmente si svolge a Sabaudia è strettamente legato al concetto di integrazione di una struttura urbanistica nell ambiente in cui si trova, e alla possibilità che il disegno urbanistico e la progettazione dello spazio possono offrire per migliorare il rapporto tra quanto costruito e l ambiente naturale circostante. Sono in definitiva studi molto legati, come corrisponde alla logica degli interessi dei professori e delle istituzioni che appoggiano la Scuola, all intervento urbanistico su scala del progetto urbanistico e paesaggistico. Tutte queste materie formative rientrano tra gli obiettivi fondamentali che ispirano l esistenza dell IFHP. Ma nella Federazione rientrano anche problematiche di altra natura, in particolare quelle legate alla necessi- have asked us for new initiatives, new opportunities to come together and learn from other colleagues in different places, the opportunity to grow together and improve through professional training, in the heart of the IFHP family. For Ranko, and also for many of us, this symbolizes the success of the School. However, if we wish to be consistent, we must also be able to respond to this question. We must encourage alternative proposals for other Summer Schools in other places and with different scenarios. The book that you are now reading should be a tool to promote such initiatives. In its pages, professors and students alike from different faculties should be able to understand the objectives achieved by Professor Colarossi and his colleagues. Based on their experiences it should be possible to involve other groups in presenting proposals for new summer courses, under the institutional umbrella of the IFHP. It is clear that this involves a program of enormous interest for the future of our Federation. No organization can continue and develop without new sources of nourishment, without the participation of people, eager and wishing to contribute their energies to common projects. However, we, who have believed in this project are convinced that it is even more important for those who participated in the sessions of the different Schools, for the professors, students and the local institutional officials. The exchanges produced, the novelty and value of the ideas and projects generated during each course, and the professional and personal relationships established and cultivated, contribute to the future of all those involved, independently of the role carried out during the School courses. To be an active member of an IFHP Summer School is of great value and, undoubtedly, will produce benefits throughout their professional career. I would like to comment on another point that came to mind when I was reading different parts of this book. The work carried out each year in Sabaudia has been closely linked to interpreting the integration of an urbanplanned structure into its environment, and how an urban project and the planning of space can improve the rapport between what has been constructed and its natural surrounding environment. These are closely linked studies, corresponding to the thinking of the interests of the professors and institutions involved in the School, and to the urban-planning work relating to the town and environmental project. All this information falls within the basic objectives that inspired the setting up of IFHP. However, the Federation also deals with problems of another nature, especially those tied to the need of all human beings to have the right to a place to live, a decent house. 12

9 tà di tutti gli esseri umani di ottenere un alloggio, una casa dignitosa. Credo sinceramente che la società attuale, in Europa ma anche in altri luoghi del pianeta, sarebbe molto contenta di vedere un organizzazione potente e internazionalmente prestigiosa come l IFHP, dedicare ogni anno una parte del tempo dei propri membri a dibattere e costruire in modo sistematico, come si può fare solo in un ambiente universitario, strategie e strumenti di attuazione da applicare per il miglioramento delle condizioni di abitabilità dei nostri simili. Così come studiamo e inculchiamo ai giovani professionisti il rispetto per le cose preesistenti e per il patrimonio costruito, il valore della crescita sostenibile e delle politiche ambientali nel processo di costruzione e trasformazione delle città, dovremmo progredire nella ricerca di soluzioni, adattate ai più diversi scenari, del problema delle periferie degradate, della mancanza di servizi fondamentali, del deterioramento e non conservazione del parco abitativo esistente, dell adattamento delle tipologie alle nuove strutture familiari e alla crescita della speranza di vita, dell uso di nuovi materiali e tecnologie o di uno sfruttamento equo delle risorse energetiche, ecc. Qualcuno all interno dell IFHP dovrebbe già pensare a come attrarre gente giovane in un ambito di studio e dibattito su questi temi che sicuramente ci impegneranno intensamente nei prossimi anni. Per questo dalla direzione dell IFHP cercheremo di essere attenti e di dare tutto il nostro appoggio alle eventuali proposte che sorgano in tal senso. Ci auguriamo che dalla lettura di questo libro nascano iniziative in grado di dare, tra qualche anno, dei frutti di alta qualità come quelli prodotti fino a questo momento dalla Scuola di Sabaudia. Grazie per questo, una volta ancora, a tutti coloro che ogni anno rendono possibile questo piccolo miracolo, e in particolare al professore Colarossi e al suo gruppo di collaboratori dell Università della Sapienza, al Sindaco e al Governo della città e della Regione Lazio. Complimenti e speriamo di poter godere per molti anni ancora dei lavori della Scuola Estiva dell IFHP a Sabaudia. I sincerely believe that our present society, in Europe but also in other places on our planet, would be happy to see a powerful and internationally prestigious organization such as IFHP, dedicate each year a part of its time to its own members to discuss and create, systematically, as can be done only in a university environment, strategies and tools to be adopted in improving housing conditions for all. Just as we study and foster in our young professionals the value of respect for the past, for our manmade heritage, and for a sustainable growth and environmental policies in building and transforming cities, we should be able to promote a search for solutions, suitable for every scenario, for the problem of neglected city outer suburbs, the lack of basic services, the degradation and preservation of existing city parks, the adoption of typologies for the new family structures and the increase in life expectancy, the use of new materials and technologies or a more aware use of energy, etc.. One of us in IFHP should already be thinking about how we can attract young people to studying and discussing these issues that will surely become increasingly important in the coming years. For this reason, the IFHP management is committed to listening to and evaluating all proposals that may be presented regarding the above issues. We hope that this book will act as a springboard in providing the stimulus for new initiatives that will be able to, in a few years, result in the high level of work that we have already witnessed from the Sabaudia School. Once again, thank you to all those who every year made this small miracle possible, and especially to Professor Colarossi and his group of colleagues from the University La Sapienza, to the Mayor and Town Council of Sabaudia and the Latium Regional Government. My compliments and we hope to be able to enjoy the work of the IFHP Sabaudia Summer School for many years to come. Barcellona, Ottobre Francesco Ventura i Teixidor. Presidente dell IFHP. Barcelona, October Francesco Ventura i Teixidor. IFHP President 13

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11 Presentazione E con grande soddisfazione che presentiamo il volume Spazio pubblico e bellezza nella città splendidamente curato dai professori del Dipartimento di Architettura e Urbanistica dell Università La Sapienza di Roma, Paolo Colarossi e Paolo Cavallari. Un testo che raccoglie il lavoro svolto da decine di giovani laureati e laureandi, provenienti dalle Università di tutto il mondo, nell ambito della International Federation for Housing and Planning Sabaudia Summer School: un laboratorio internazionale di progettazione urbanistica che dal 2001 si svolge nella città di Sabaudia, dall ultima settimana di agosto alla prima settimana di settembre. Questa attività è stata possibile grazie anche alla collaborazione fornita dal Parco Nazionale del Circeo, dal Corpo Forestale dello Stato e per l edizione 2006, dalla Lega Navale di concerto con la Marina Militare. Importantissimo è stato il sostegno fornito dalla Regione Lazio che con i finanziamenti legati alla legge n 27/2001, tesa a promuovere le città di fondazione, ha consentito l organizzazione di una parte delle attività. Il Laboratorio di progettazione urbanistica si inquadra in un progetto più ampio denominato Sabaudia Multimedia: centro di documentazione e archiviazione dati con particolare riferimento a Sabaudia e alle città di fondazione, nato nel 1996 a firma della dott.ssa Daniela Carfagna e del prof. Paolo Colarossi, e promosso dall allora assessore alla cultura Concetta De Ruosi. Il centro prevedeva due obiettivi fondamentali: la valorizzazione del patrimonio architettonico, ambientale, archeologico e storico della città di Sabaudia, attraverso la creazione di un centro multimediale di documentazione e archiviazione dati; un laboratorio internazionale estivo di progettazione urbanistica. Ambedue questi aspetti sono stati curati e portati avanti in questi anni da questa Amministrazione di concerto con il Dipartimento di Architettura e Urbanistica trasformando la città in un cantiere di idee e proposte progettuali tese a valorizzare il centro di Sabaudia, assurto ormai ad esempio di città razionalista in Italia e all estero. Il volume, oltre ai saggi di Paolo Colarossi e Paolo Cavallari, raccoglie gli interventi di Carlo Cecere, Silvia Macchi, Errico Stravato, Luca Montesi, Ilaria Scarso e Daniela Carfagna e rappresenta uno strumento interessante, non solo per quanti si apprestano a studiare l architettura e l urbanistica di questa città fondata negli anni 30, ma anche per tutti quei professionisti ed amministratori che, nel futuro, dovranno occuparsi del recupero e della progettazione di zone particolarmente significative dello spazio urbano e del loro rapporto con il parco e la natura circostante. Una fucina di idee, suggerimenti e proposte provenienti da ogni parte del mondo che contribuiranno sicuramente alla crescita culturale di questa città. Prefacy - It is with great satisfaction that we present the book, Public space and the beauty in the city, skillfully edited by Paolo Colarossi and Paolo Cavallari, professors of the Department of Architecture and Urban-planning of the University La Sapienza, Rome. A book that brings together the work done by dozens of young graduates and final year students, coming from universities worldwide, and under the International Federation for Housing and Planning Sabaudia Summer School an international workshop on urban-planning design that has taken place since 2001, from the last week in August to the first week in September in the town of Sabaudia. This project has been made possible thanks to the cooperation provided by the National Park of Circeo, the State Forestry Corps and for the 2006 course, by the Navy League in agreement with the Italian Navy. Moreover, the support provided by the Latium Regional Government has been very important, as the funding provided under Decree 27/2001 for the promotion of the foundation towns has allowed for the organization of some of the activities. The urban-planning design Workshop is incorporated within a much broader project called, Sabaudia Multimedia Centre for the Documentation and Archiving of Information on Sabaudia and Foundation Towns, set up in 1994 under Daniela Carfagna and Professor Paolo Colarossi, and promoted by the then Councillor for Culture, Concetta De Ruosi. It had two main objectives: the enhancement of the architectural, environmental, archaeological and historical heritage of the town of Sabaudia, through the creation of a multimedia centre for documenting and archiving information; an international summer workshop for urban-planning design. Over the years, both of these aspects have been managed and carried on by this Administration in agreement with the Department of Architecture and Urban-planning, transforming the town into a working site of project ideas and proposals to improve the centre of Sabaudia, now accepted as an example of a rationalist town in both Italy and abroad. The book, as well as the essays of Paolo Colarossi and Paolo Cavallari, presents the works of Carlo Cecere, Silvia Macchi, Errico Stravato, Luca Montesi, Ilaria Scarso and Daniela Carfagna and is an interesting tool, not only as a study of the architecture and urban-planning of this town founded in the 1930s, but also for all those professionals and administrators that, in the future, will have to deal with the recovery and planning of areas that are important for urban space and their relation with the surrounding parks and nature. A workshop for ideas, suggestions and proposals coming from every corner of the globe that will surely contribute to the cultural growth of this town. Il Sindaco Alessandro Maracchioni The Mayor Alessandro Maracchioni 15

12 Ringraziamenti L esperienza dell IFHP Sabaudia Summer School on Urban Design nasce e poi si sviluppa all interno di una proficua collaborazione tra Facoltà d Ingegneria dell Università La Sapienza di Roma e le molteplici strutture che, a differente livello, intervengono nell organizzazione e nella gestione del territorio di Sabaudia. Essa non sarebbe stata possibile, nelle modalità in cui si è articolata in questi sei anni, senza la disponibilità di tali strutture a mettere in campo idee, iniziative, entusiasmi, ma anche risorse umane e materiali, per dare risposte ai tanti problemi che di volta in volta inevitabilmente si sono presentati. E doveroso pertanto ringraziare tutti quanti si sono prodigati, nell ambito dei compiti istituzionali e delle proprie possibilità, al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità che la Scuola ha perseguito. In particolare si ringraziano: - Alessandro Maracchioni, Maurizio Lucci, Giovanni Secci, Salvatore Schintu, Salvatore Bellassai, Nello Ialongo, Concetta De Ruosi, Mario Tieghi, che per il Comune di Sabaudia, a livello politico, hanno assicurato negli anni la continuità, al di là del cambiamento delle amministrazioni. - Luigi Prisco della Regione Lazio per le risorse messe a disposizione. - Daniela Carfagna e il Centro Sabaudia Multimedia, Rosa Del Signore, Mirella Montanari, Nadia Pacchiarini, Livia Caterino, Lucia Masciola, Luciano Colantone e la sua squadra di operai, per la presenza, l attività organizzativa e il lavoro continuo delle strutture amministrative comunali che nel corso di questi anni hanno dato tutte le risposte per un ottimale svolgimento della scuola. - Ennio Broccoli, Gaetano Priori, per il Corpo Forestale dello Stato e relativa Scuola; Mario Priolo, Luciano Perotto, Piero Di Lascio e Pietro Oieni per il Parco Nazionale del Circeo; Com. Giunchiglia per la Lega Navale. Senza la disponibilità anche delle istituzioni qui menzionate, che hanno messo a disposizione strutture logistiche fondamentali per garantire l ospitalità agli studenti e i servizi necessari alla loro permanenza nella città di Sabaudia, l organizzazione e lo svolgimento della scuola estiva non sarebbero stati possibili. - Tullio Bucciarelli, preside della facoltà di Ingegneria, per l amicizia dimostrata, l incoraggiamento e gli stimoli proposti per lo svolgimento delle attività della scuola, al di là dei suoi compiti istituzionali. - Errico Stravato per il lavoro svolto e per il suo prezioso contributo di conoscenza della realtà urbana. - Sabaudia, con i suoi spazi urbani e i suoi cittadini tutti, per il calore e la disponibilità con cui ha accolto la scuola e i suoi allievi. Infine un ringraziamento collettivo va a tutti i docenti e a quanti, italiani e stranieri, hanno partecipato alle molteplici attività didattiche e alle commissioni giudicatrici, che hanno contribuito all articolazione culturale, allo sviluppo delle tematiche, alle riflessioni sull esperienza svolta, alla valutazione degli esiti annuali elaborati. Tra questi un particolare grazie è rivolto al personale docente di supporto, ai tutor quindi che hanno assicurato il lavoro di guida e di assistenza allo svolgimento dei temi sviluppati di anno in anno dagli studenti, e che sono i principali corresponsabili della elevata qualità dei risultati raggiunti. Acknowledgements - The experience of the IFHP Sabaudia Summer School on Urban Design was set up and has developed through the successful collaboration between the Faculty of Engineering of the University of Rome La Sapienza and the numerous bodies that, at different levels, have been involved in the organization and management of the Sabaudia area. Without the willingness and help of these bodies, as well as the availability of human resources and material provided in responding to the many problems that inevitably arose from time to time, it would not have been possible to develop the ideas, projects and enthusiasm of this experience over its six years. We must also thank all those who did their utmost, in their differing capacities, in working towards achieving the objectives and results of the School. In particular, we would like to thank: - Alessandro Maracchioni, Maurizio Lucci, Giovanni Secci, Salvatore Schintu, Salvatore Bellassai, Nello Ialongo, Concetta De Ruosi and Mario Tieghi, who under the Sabaudia Council, ensured the continuing experience of the School over the years, despite changes in the Town Councils. - Luigi Prisco of the Regional Government of Latium for the availability of their resources. - Daniela Carfagna and the Sabaudia Multimedia Center, Rosa Del Signore, Mirella Montanari, Nadia Pacchiarini, Livia Caterino, Lucia Masciola and Luciano Colantone, and his work team, for the presence, organization and on-going work of the Town Council bodies that, over the years, have provided the answers to all that was necessary in achieving the success of the School. - Ennio Broccoli and Gaetano Priori, of the State Forestry Corps and School; Mario Priolo, Luciano Perotto, Piero Di Lascio and Pietro Oieni of the Circeo National Park; Commander Giunchiglia of the Navy, not to mention the willingness of the above bodies in making available their premises and services to accommodate the students during their stay in Sabaudia, without whose help the organization and work of the school would not have been possible. - Tullio Bucciarelli, Dean of the Faculty of Engineering for his friendship, courage and stimulating proposals in carrying out the School s activities, despite his demanding university responsibilities. - Errico Stravato for his contribution to the work and his valuable knowledge on the urban situation. - Sabaudia, with its urban space and all its citizens, for the warmth and willingness with which they received the School and its students. Finally, a warm thanks to all the staff and those, both Italian and international, who have participated in the numerous didactic activities and jury panels, who have contributed to the cultural activities in developing the themes, in reflections on the experiences, and in evaluating the yearly results. Among these, a special thanks to the support staff, and the tutors, who have provided a role of guidance and assistance in developing the themes, over the years, with the students, and who have been the main people responsible for the high quality results achieved. 16

13 Prefazione Anche se non mancano pubblicazioni che affrontano in generale il tema della bellezza nella città, sono pochi i testi disponibili con esperienze concrete che entrano nel merito di questo tema, riferito alle problematiche specifiche dello spazio urbano in realtà di piccole e medie dimensioni; e che illustrano, anche da un punto di vista metodologico, esperienze sperimentali d intervento che, pur solo sviluppate come scenari, siano applicate a situazioni e problemi concreti, all interno di specifiche realtà contestuali. L assetto organizzativo, ma anche estetico di Sabaudia, nel suo essere una città di fondazione con una precisa identità certamente costruita nello spazio, ma anche nel tempo, ne hanno fatto un luogo fisico dotato di riconoscibilità, e quindi capace di interpretare e trasmettere significati di appartenenza e radicamento abitativo; viceversa le fasi più recenti sembrano aver prodotto spazi urbani incapaci di generare identità e sentimenti di analogo significato. Nel confronto, se la conformazione articolata degli spazi pubblici della città fondata, la loro esatta dimensione in rapporto agli edifici che li delimitano e alla scala umana, i caratteri specifici individuali delle costruzioni, costruiscono un architettura territoriale e un paesaggio urbano al quale attribuiamo un significato di bellezza che ci coinvolge e ci emoziona, gli stessi attributi non siamo disposti a riconoscerli alla parte di città di più recente realizzazione. In questa appare in crisi un organico rapporto, anche simbolico, tra piazza e tessuto, tra centro e periferia, mentre si moltiplicano gli spazi e le aree di transito, con una frammentazione della realtà in mini paesaggi sovrapposti in cui sono sospese le tradizionali categorie di pubblico e privato. La storia della città e le molteplici forme identitarie, talvolta conflittuali e problematiche, con cui essa si racconta nelle sue differenti parti individuali, all interno di una dimensione limitata che esclude generalizzazioni troppo astratte, fanno così di Sabaudia un campo privilegiato di applicazione per la IFHP Sabaudia Summer School on Urban Design, struttura che ha posto a base degli obiettivi didattici perseguiti la ricerca e l applicazione di metodologie e di strumenti per costruire e sviluppare bellezza nella città attraverso processi di modificazione all interno della realtà urbana esistente; laddove ogni ricerca di nuove identità non può che configurarsi come interrogazione sul contesto, che analizzandone la storia sedimentata, oltre che la fisicità materiale, arrivi a sviluppare scenari in un continuo confronto con le sue differenti scale, le sue condizioni fisiche, la sua struttura, le sue peculiari dimensioni spaziali, i suoi particolari sedimenti storico-culturali, ambientali e naturalistici. Questo volume ha una duplice valenza. Di testimonianza, in quanto restituisce la storia di sei anni di lavoro della scuola e illustra il contesto ambientale, le condizioni operative, gli esiti dei lavori sviluppati dagli Preface - Despite the fact that there have been many publications dealing with the subject of the beauty onthe city, there are, however, only a few that exhibit concrete experiences on this subject, referring to the specific problems of urban space in small and medium sized towns, and that show, also from a methodological view, experimental work experiences that, even if only developed as possible scenarios, can be applied to concrete situations and problems within a specific context. The structural layout, but also the aesthetics of Sabaudia, in it being a foundation town with a unique identity constructed on a certain site, but also at a certain time, has resulted in it being a place to be taken note of, in interpreting and transmitting the importance of a sense of belonging and the origins of its inhabitants. The same could also be said for the more recent phases of the town which seem to have given rise to an urban space that is unable to generate the same important sense of identity and feelings. In comparison, while the layout of the original town divided into public spaces, with their precise size in relation to the buildings bordering them and their human dimension, and their specific singular features, establishes a territorial architecture and an urban passage to which we can attribute a meaning of beauty that affects and moves us, then for the very same reasons, we are not willing to recognize them as a part of the more recently built town. In the latter, we witness a crisis in the organic, and symbolic, rapport between the square and the fabric, and between the centre and the outskirts, while the spaces and areas we use, only to pass through, have multiplied, resulting in a fragmentation into overlapping mini-cityscapes where the traditional public and private areas are left suspended in the air. The town s history and its many forms of identity, at times conflictual and difficult, which we can see in its different individual parts, within a given size that excludes the possibility of any generalizations that may be too abstract, have resulted in Sabaudia becoming the chosen site for the IFHP Sabaudia Summer School on Urban Design. The School s objectives have been based on carrying out research and the application of methodology and tools to create a beauty in the town; modifications inside the already existing urban situation; where each study on a new identity must be based on looking at the context, that in analyzing its history, as well as its material physicalness, results in developing scenarios continuously studying its different levels, physical conditions, structure, particular space sizes, and historical, cultural, environmental and natural aspects. There is a dual value here. One of testimony, summing up six years of the school s work and illustrating the environmental context, the working conditions, and the outcomes of work developed by the students 17

14 allievi nei differenti temi di anno in anno proposti; a posteriori i risultati sviluppati affermano che nella attuale dimensione, cibernetica e virtuale, che ha mutato e ampliato le categorie dello spazio e del tempo nell epoca contemporanea, i tradizionali concetti di realtà e di spazio possono essere ancora vincolati alla materia e al fattibile, consentendo una progettazione che, a partire dalle interconnessioni tra luoghi e oggetti, tra architettura e urbanistica, sviluppa il valore significante delle cose nella realtà sensibile dei materiali. Esso costituisce tuttavia anche un occasione di riflessione, non esegetica, quanto piuttosto critica, nei contributi di quanti hanno partecipato della sua organizzazione, che analizzano il senso di un esperienza che fa interagire conoscenze scientifiche e disciplinari accademiche con contesti, strutture, problemi estremamente concreti, e che accomuna persone provenienti da paesi differenti, con formazioni, culture, atteggiamenti operativi tra loro differenti, in un confronto che produce condivisione di conoscenze e comunanza di obiettivi e di esiti. on the different themes of each year; confirming from the results of the work that in the present size, cybernetic and virtual, that have changed and enlarged the types of space in modern times, the traditional concepts of reality and space can still be bound by matter and feasibility, resulting in a design that, starting from the interlinking between the places and subjects, between architecture and urban planning, the important value of the things in a materially-sensitive reality can develop. At the same time, it is also an opportunity for reflection, not exergetic, but rather more critical, in the contributions of how many have participated in its organization, that have analyzed the feeling of an experience leading to an interaction of scientific knowledge and academic disciplines with contexts, structures, and extremely concrete issues, and that has bought together people from different countries, with different training, culture and work approaches into an experience that has resulted in a sharing of knowledge and communalism in objectives and outcomes. Paolo Cavallari, Paolo Colarossi Paolo Cavallari and Paolo Colarossi 18

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17 La IFHP Sabaudia Summer School: un laboratorio internazionale per il progetto della bellezza della città di Paolo Colarossi Uno degli obbiettivi fondativi della IFHP Sabaudia Summer School (SSS) è di dare un contributo alla formazione progettuale dei partecipanti nell ambito dell Urban Design. Fare formazione progettuale significa anzitutto proporre un metodo per il progetto urbanistico. Il metodo che viene proposto nella SSS, e che la caratterizza, viene definito come urbanistica della piccola dimensione. Le idee a proposito dell urbanistica della piccola dimensione sono il risultato del lavoro di molti anni di un gruppo di ricercatori che hanno costituito, nel Dipartimento di Architettura e Urbanistica dell Università di Roma La Sapienza, un Centro di Ricerche e Sperimentazioni Progettuali sui Quartieri e sullo Spazio pubblico denominato Centro Abitare la Città. La presentazione e l apprendimento di un qualsiasi metodo progettuale richiede argomentazioni articolate, esemplificazioni, discussioni, sperimentazioni, dunque tempo. Tempo del quale i docenti della SSS, ovviamente, non dispongono, data la durata di due settimane della School, e dato l obbiettivo di risultato, che la scuola si dà, di produrre idee scenariali per l assetto delle aree urbane individuate ogni anno. Il metodo viene pertanto proposto nelle sue linee teoriche principali nei seminari che aprono la School e nel corso delle visite alla città, e viene concretizzato, nelle sue possibili applicazioni, dai docenti e dai tutors della SSS sotto forma di consigli e indirizzi forniti ai vari gruppi di lavoro nel corso dell elaborazione degli scenari progettuali. Il metodo dell urbanistica della piccola dimensione può essere sintetizzato in sette principi. Ognuno dei sette principi richiederebbe, per essere ben esplicitato, un argomentazione consistente. Per motivi di spazio, qui ne viene data solo una breve sintesi. L urbanistica della piccola dimensione: è un complesso di concetti, metodi, tecniche che sono applicabili alla scala del quartiere o di aggregato di quartieri. L urbanistica della piccola dimensione vuole prendere cura dello spazio urbano nel quale quotidianamente vivono gli abitanti della città. E riferirsi a quell ambito urbano che più di altri molti sentono come proprio : il quartiere o un gruppo di tre o quattro quartieri. Sentir propria una qualche parte di città vuol dire abitare quella parte: infatti abitare deriva, etimologicamente, come frequentativo dal verbo latino habere (avere). Abitare significa, cioè, sentir come proprio, per un certo tempo, un luogo. Sentir proprio con il significato di sentimento di appartenenza. Nella mappa mentale di ciascun abitante la città, qualsiasi città, è composta da poche parti di piccole dimensioni: i quartieri, o gli ambiti di vita, dove abbiamo la residenza, dove lavoriamo, che frequentiamo di più per varie ragioni. E su questi ambiti di vita che l urbanistica della piccola dimensione THE IFHP SABAUDIA SUMMER SCHOOL: AN INTERNATIONAL WORKSHOP FOR THE BEAUTY IN CITIES PROJECT One of the founding aims of the IFHP Sabaudia Summer School (SSS) is to contribute to the participants professional formation as planners in the Urban Design arena. Training planners means, above all, proposing a method for urban planning. The method proposed at and that characterises the SSS can be defined as small-scale urban planning. The ideas behind smallscale urban planning are the result of many years of work by a group of researchers at the Architecture and Urban Planning Department of the Università di Roma La Sapienza, a Centre for Research and Experimentation into Neighbourhood and Public-space Planning known as Centro Abitare la Città [the Living the City centre]. Presenting and learning any method of planning calls for detailed arguments, examples, discussion and experiments, and therefore time time which is obviously not available to the SSS lecturers given the two-week duration of the School and given the aim that the school sets itself of producing possible scenarios for the layout of the urban areas chosen each year. So the method is proposed along its principal theoretical lines in the seminars with which the school opens and over the course of field trips to the city, and is given concrete form, in its possible applications, by the lecturers and tutors of the SSS in the form of advice and indications given to the various workgroups during the elaboration of the planning scenarios. The method of small-scale urban planning can by synthesised in seven principles. An adequate explanation of each of the seven principles would ideally require a detailed discussion. For reasons of space only a brief summary will be given here. Small-scale urban planning: this is a group of concepts, methods and techniques that can be applied on the scale of a neighbourhood or a group of neighbourhoods. Small-scale urban planning means taking care of the urban space in which a city s inhabitants live their daily lives. It refers to that particular urban context which many feel to be their own : the neighbourhood or a group of three or four neighbourhoods. To consider a particular part of a city one s own means to inhabit that area: in fact inhabit derives, etymologically, from the Latin verb habere (to have). To inhabit, therefore, means to feel, for a certain period of time, that a place is one s own, feeling a sense of belonging. In the mental map of every inhabitant, the city any city is composed of a few small areas; the neighbourhoods or the areas where we live, where we work and that we frequent the most for whatever reason. I F H P S a b a u d i a S u m m e r S c h o o l S a g g i 21

18 27/03/ Pagina 22 S a g g i 2008_03_24_BOZZA.qxp Fig. 1: An ideogram of three neighbourhoods with their respective centres, in a drawing by K. Lynch. Fig. 2: Some of those objects in the physical world that determine perceptions of space. I F H P S a b a u d i a S u m m e r S c h o o l Fig. 1: Un ideogramma di tre quartieri, con i loro centri di quartiere, in un disegno di K. Lynch. Fig. 2: Alcuni degli oggetti del mondo fisico che determinano le percezioni dello spazio. 22 Fig. 3: Progetto per il nuovo quartiere di CharlottenburgWestend a Berlino, H. Jansen, Fig. 3: Project for the new CharlottenburgWestend quarter in Berlin, H. Jansen, pone l attenzione e la cura (fig. 1). Fonda i suoi metodi e tecniche sulle percezioni, sensazioni, memorie, immagini, che nascono dal rapporto diretto tra abitante e spazio urbano. Rapporto, cioè, nel quale l esperienza percettiva dello spazio urbano avviene da altezza d occhi d uomo e attraverso il movimento a piedi. Il solo rapporto che permette esperienze e sensazioni del mondo fisico. E di stabilire relazioni, anche di memorie, e dunque anche affettive, con quel mondo (fig. 2). Privilegia la realtà del singolo luogo rispetto alle classificazioni generaliste, la giusta scala dell intervento rispetto a quella realtà, l unicità rispetto alla standardizzazione statistica. Proprio perché è la stessa scala di applicazione del metodo, la piccola dimensione, che permette di conoscere e trattare progettualmente la realtà varia e articolata di quel singolo luogo. L urbanistica della piccola dimensione trae le indicazioni e ispirazioni progettuali dai caratteri specifici e unici dei luoghi dell intervento (fig. 3). Richiede, pertanto, conoscenze di dettaglio sulla orografia anche minuta, sulle componenti naturali, sulla storia minima. Piccole variazioni nelle altimetrie del terreno, piccoli corsi d acqua o le incisioni di raccolta e scorrimento delle acque piovane, singoli alberi, o piccoli gruppi di alberi o arbusti, luoghi o edifici legati alla nascita del quartiere, alla sua denominazione toponomastica, a eventi locali degni di memoria, tutto questo It is to these living spaces that small-scale urban planning dedicates its attention (fig. 1). Its methods and techniques are based on the perceptions, sensations, memories and images that arise from the direct relationship between inhabitant and urban space; a relationship in which the perceptive experience of the urban space takes place at eye-level and through movement on foot the only relationship that permits the forming of relationships, and also of memories and therefore of emotional relationships with that world (fig. 2). It privileges the reality of the single location over generic classifications, interventions on a scale appropriate to that reality, singularity rather than statisticsinspired standardisation, because the scale on which the method is applied the small scale allows for an adequate knowledge and treatment of the varied and articulated reality of that particular location. Small-scale urban planning draws inspiration and suggestions for each project from the specific and unique characteristics of the site in question (fig. 3). It requires, therefore, detailed knowledge of the physical geography even in its minutia, of the natural components, of the local history. Minor variations in the height of the terrain; small watercourses or the channeling and flow of rain water; single trees, or small groups of trees or bushes; sites or buildings linked with the origins of the quarter or with its toponomy or with memo-

19 può diventare motivo di buona qualità per il progetto. Inoltre l urbanistica della piccola dimensione assume la partecipazione degli abitanti ai processi di scelte urbanistiche riguardanti il loro ambito urbano, come metodo per meglio conoscere le realtà locali anche nei dettagli e per progettare un assetto in accordo con quelle conoscenze e con i desideri o aspirazioni degli stessi abitanti (fig. 4). Privilegia lo spazio pubblico rispetto al costruito. Perché è lo spazio pubblico, se opportunamente conformato, che può caratterizzare la forma di un quartiere, o darne una rappresentazione memorabile e ricca di carattere. Ne può costituire la struttura riconoscibile. Perché è attorno o lungo uno spazio pubblico che possono essere vantaggiosamente disposti attrezzature e servizi. Perché è lo spazio pubblico che accoglie gli abitanti, è nello spazio pubblico che gli abitanti hanno esperienza del loro abitare fuori della propria casa. E con lo spazio pubblico che gli abitanti a poco a poco, quotidianamente, intessono relazioni di memorie con il loro mondo fisico dell abitare (fig. 5). Adotta metodi e tecniche di lettura e di comunicazione (utilizzando un linguaggio grafico ma anche scritto o utilizzando strumenti multimediali) in modo da poter rappresentare la complessa realtà dei luoghi e delle eventuali trasformazioni progettate, in modo quanto più possibile semplice, chiaro, amichevole e comunicativo. Perché l urbanistica della piccola dimensione, come già detto, prende cura degli abitanti come una delle sue priorità. E agli abitanti deve essere rivolta, con essi comunicare e informarli sulle future trasformazioni, sugli effetti che potranno prodursi con gli interventi progettati (fig. 6). Infine, l urbanistica della piccola dimensione dichiara esplicitamente la bellezza della città tra i suoi obbiettivi. E l assunzione di questo obbiettivo rafforza le motivazioni dei principi sopra detti (fig. 7). rable events: all of this can contribute to the quality of a project. Small-scale urban planning also presumes the participation of an area s inhabitants in the decisionmaking processes related to plans that regard their urban environment, as a means of better understanding even the details of the local reality and of designing a layout in line with that reality and with the desires and aspirations of the inhabitants themselves (fig. 4). It privileges public areas over construction because it is the public space, if appropriately organised, that gives a neighbourhood its characteristic form, or offers a memorable, character-rich image of it. It can constitute the recognisable form of an area, because it is around or along a public space that services and facilities can be advantageously laid out. Because it is the public space that welcomes the inhabitants, it is in the public space that the inhabitants have experience of living outside their own homes. It is with the public space that the inhabitants, gradually and daily, develop relationships based on memory with the physical world in which they live (fig. 5). It adopts methods and techniques of reading and comunicating (using both illustrations and the written word or multimedia instruments) that seek to represent the complex reality of the sites, and of the eventual tranformations planned, in a style as simple, clear, friendly and comunicative as possible. This because one of the priorities of small-scale urban planning, as has already been said, is the care for local inhabitants, and it has to address inhabitants, comunicate with them and keep them informed regarding the planned interventions (fig. 6). Lastly, small-scale urban planning explicitly declares the beauty of the city as one of its objectives, and in assuming this objective, reinforces the motivations for the principles listed above (fig. 7). Fig. 4: Gli abitanti di un quartiere discutono e fanno proposte di miglioramenti per il loro quartiere. Fig. 5: Lo spazio pubblico è il luogo di una parte della vita quotidiana degli abitanti. Fig. 4: The inhabitants of a neighbourhood discuss and propose improvements to made to their zone. Fig. 5: Public spaces are the location for a part of city-dwellers daily lives. I F H P S a b a u d i a S u m m e r S c h o o l S a g g i 23

20 I F H P S a b a u d i a S u m m e r S c h o o l S a g g i Fig. 6: I principali interventi sul quartiere, richiesti e desiderati dagli abitanti vengono rappresentati in un manifesto. Fig. 6: The principle interventions desired and requested for a neighbourhood by the inhabitants, as represented in a poster. I principi ora espressi sono elencati senza ordine di priorità: sono tutti ugualmente importanti per il metodo dell urbanistica della piccola dimensione. Però, in particolare, negli indirizzi didattici che vengono dati ai partecipanti alla SSS, si punta l attenzione sui criteri per elaborare progetti che tengano conto della bellezza nella città come uno degli obbiettivi da ottenere. Il tema della bellezza della città è sicuramente assai complicato e necessiterebbe di una lunga trattazione. Si possono però, qui, almeno porre alcune questioni in proposito, alle quali si danno risposte sintetiche, ma che possono delineare i concetti e gli atteggiamenti culturali che la SSS propone. Nel rispetto dell ultimo principio dell urbanistica della piccola dimensione inoltre, si tenta di trattare l argomento attraverso ragionamenti semplici utilizzando, per quanto possibile, argomenti di senso comune. Sono sette le questioni sulle quali ragionare. Prima questione: perché è importante il tema della bellezza? Perché preoccuparci della bellezza nella città? Forse non è una priorità, forse ben altri sono i problemi. Traffico, inquinamento, sviluppo economico, sicurezza, Perché, allora? Perché la bellezza di ciò che ci circonda, la bellezza del mondo fisico nel quale viviamo è una delle esigenze profonde del genere umano: una esigenza della quale siamo più o meno consapevoli, ma profonda. Qualcuno vorrebbe forse abitare in una brutta casa in un brutto quartiere in una brutta città? Così come nessuno vorrebbe avere brutti vestiti, una brutta auto, The principles expressed here are not listed in order of importance: they are all equally important to the small-scale urban planning method. However, in the lessons given to the participants in the SSS, particular attention is paid to the criteria necessary for elaborating plans that include the beauty of the city among their objectives. The question of the beauty of the city is certainly a fairly complex one, and ideally would merit being dealt with at some length. Here we can at least pose some of the relative questions (to which concise answers will be given) which can serve to underline the concepts and the cultural attitudes that small-scale urban planning proposes. In addition, as far as regards the lastmentioned of the principles guiding small scale urban planning, we will attempt to deal with the argument in simple terms, basing our reasoning as far as possible on common sense. Question one: Why is the question of beauty an important one? Why worry about the beauty of a city? Perhaps it is not a priority; perhaps the real problems lie elsewhere? Traffic, pollution, economic development, crime.... So why? Because the beauty of our surroundings, the beauty of the physical world in which we live is one of mankind s most deeply-felt needs; a need of which we may be aware to a greater or lesser extent, but profound nevertheless. Is there anyone who would actually want to live in an ugly house in an ugly area, in an ugly city? Just as no one would want to have ugly clothes and an ugly car or to take their holidays in an ugly spot. For an idea of 24

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