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1 1P _NicolòAntoniniCiviltàGreca, Pagina 1 di 9 TITOLO : Arte Greca Arte Greca RIASSUNTO DELLA LEZIONE TIPO TWEET Twitter is an online social networking and microblogging service that enables its users to send and read textbased posts of up to 140 characters, informally known as "tweets"(=cinguettii), spazi inclusi >>Menù Strumenti > Conteggio parole \ RIASSUNTO DELLA LEZIONE TIPO MAIL = 7 righe dattiloscritte La cartella dattiloscritta è l'unità di misura dell'editoria. Una cartella equivale a una pagina di 30 righe x 60 colonne di testo >>> perciò 7 righe dattiloscritte equivalgono a caratteri, spazi inclusi Sottotitolo (o DUBBI) + GLOSSARIO Cultura. IMMAGINE + riferimento iconografico Cartina della Grecia. Spiegazione del prof. scritta in nero, suddivisa in paragrafi individuati dalle immagini trattate, da integrarsi con le informazioni tratte dal libro scritte in blu. Siamo nel 1150 a.c. dopo la guerra di Troia, i Dori, una popolazione seminomade di stirpe indoeuropea, in breve tempo conquistano l intero Poeloponneso e per secoli la Grecia attraversa un lunghissimo periodo di decadenza: il medioevo ellenico, nel corso del quale l economia e la vita sociale regrediscono a livelli quasi primitivi e si tornò ad un economia basata sull agricoltura e la pastorizia e scomparve l uso della scrittura. Si ha un impoverimento culturale. In asia minore invece, dove i profughi delle invasioni doriche si erano rifugiati il livello di vita progredì, anche grazie ai contatti con le ricche civiltà asiatiche (per esempio

2 Periodi artistici. 1P _NicolòAntoniniCiviltàGreca, Pagina 2 di 9 dai fenici i greci appresero l uso dell alfabeto fonetico). Questo processo d integrazione darà origine a un popolo chiamato Elleni. Tale nome, con il quale i Greci chiamavano se stessi, deriva infatti da Elleno, eroe mitologico del quale sessi si credevano orgogliosamente discendenti. Ad ogni modo ciò che meraviglia della civiltà greca è la rapidità della sua Tempio di Apollo. fioritura, tant è vero che nel giro di pochi secoli, giungerà ad un tale livello da diventare un punto di riferimento di tutte le civiltà occidentali. Infatti ai greci dobbiamo la scoperta e la nascita della scienza (ricerca di spiegazioni razionali ai fenomeni della natura), la filosofia (la ricerca di spiegazioni razionali ai grandi problemi dello spirito dell esistenza) e inoltre inventarono la politica, ossia la capacità di governare la polis, cioè la città, organizzando democraticamente la civile convivenza dei cittadini. Presso i Greci l arte assume significati e finalità prima Platone: filosofia greca. assolutamente sconosciuti. Essa, infatti, abbandonati in modo definitivo i condizionamenti imposti dalla magia e dalla religione, diviene libera espressione dell intelletto umano e ricerca degli ideali assoluti di bellezza, di equilibrio e di perfezione. Gli studiosi per convenzione hanno diviso la storia della civiltà dell arte greca in quattro periodi: I. Primo periodo: il periodo di formazione o il periodo geometrico, va dal dodicesimo all ottavo secolo a.c.,

3 1P _NicolòAntoniniCiviltàGreca, Pagina 3 di 9 i Dori. II. Polis greca. III. IV. Periodo Classico. coincide con il medioevo ellenico, con la calata dei Dori e con la fondazione delle prime città; Secondo periodo: il periodo arcaico, si estende dal settimo secolo al 490 a.c., siamo nelle prime colonizzazioni dell Italia e dell Asia Minore, dove i mercanti e gli artigiani cominciano a prendere il governo della città. Nel 509 a.c. vi è la democrazia, cioè la partecipazione di tutti i cittadini (escluse le donne, gli schiavi e gli stranieri) alla vita politica. La civiltà greca inizia a maturare le caratteristiche che più la contraddistinguono, sviluppando soprattutto l architettura dei templi e, in scultura, la rappresentazione della figura umana; Terzo periodo: il periodo classico o età dell oro. È il periodo di massimo splendore, comprende il breve intervallo di tempo tra l inizio delle guerre persiane (490 a.c.) e la conquista della Grecia da parte di Filippo Magno (338 a.c.). Atene diventa capitale politica e culturale della regione sotto la guida di Pericle; Quarto periodo: il periodo ellenistico, si estende convenzionalmente tra il 323 a.c. (anno di morte di Alessandro

4 1P _NicolòAntoniniCiviltàGreca, Pagina 4 di 9 Alessandro Magno. Magno) e il 31 a.c. La Grecia viene conquistata da Filippo di Macedonia e da suo figlio: Alessandro Magno, il quale da vita ad un impero che va dalla Grecia fino all India, segnando l inizio della civiltà ellenistica, che comprende culture differenti. Inizia quindi il declino dell arte greca, ma si assiste anche alla sua massima diffusione, in quanto la civiltà e la cultura greche non saranno mai sopraffate da quelle romane che ne risulteranno condizionate per secoli. Il periodo di formazione. La polis. La polis. Il primo periodo. Il periodo di formazione o periodo geometrico, è caratterizzato dall invasione dorica del Peloponneso. Il termine formazione fa riferimento a quella lunga serie di cambiamenti che aprono la via allo sviluppo della civiltà greca. In questa fase abbiamo una nuova e funzionale organizzazione del territorio e del potere. Nascono le prime polis. La polis rappresenta non solo un modello urbanistico, ma anche un modello di organizzazione sociale e di convivenza civile. Essa si compone di più parti, fra loro in relazione, di carattere funzionale, politico, sociale ed economico:

5 L arte vascolare. 1P _NicolòAntoniniCiviltàGreca, Pagina 5 di 9 L acropoli, posta generalmente alla sommità di un colle, rappresenta il centro ideale della città ed è il luogo più importante. Solitamente è circondata da mura e al suo interno sorgono templi e santuari. Pertanto l acropoli costituisce il cuore L acropoli. simbolico e religioso della polis. Attorno all acropoli abbiamo l asty, o città bassa, e rappresenta la città vera e propria. Al centro dell asty (più o meno all incrocio di due strade importanti) sorge l agorà che è la piazza principale della polis. Nei primi tempi in questa piazza si svolge il mercato che svolge un ruolo importante della vita L agorà dell asty. economica cittadina, nell età classica invece si tengono le riunioni politiche dei liberi cittadini. L agorà pertanto rappresenta il cuore sociale e civile della polis. Infine troviamo la chora, cioè la campagna, è il territorio circostante alla polis ed è il settore produttivo dal quale l intera polis trae il proprio sostentamento e le proprie ricchezze. La chora. La chora a sua volta è divisa in varie komai (villaggi agricoli), nelle quali vivono contadini e pastori. La chora pertanto costituisce il cuore economico e produttivo della polis.

6 Le anfore funerarie. 1P _NicolòAntoniniCiviltàGreca, Pagina 6 di 9 La novità è che la polis non è più della proprietà esclusiva di un re, ma rappresenta un bene comune per tutti i cittadini. Del periodo di formazione oltre a non avere testimonianze di scrittura, non abbiamo neanche Greche. testimonianze dirette di arte pittorica, in compenso però sono stati rinvenuti molti oggetti di arte vascolare. È proprio da ciò che il primo periodo è chiamato anche periodo geometrico, in quanto i soggetti pittorici di questi oggetti in terracotta sono soprattutto figure geometriche. Nel periodo geometrico abbiamo infatti l invenzione di nuove forme Svastiche. geometriche, oltre ai triangoli, rombi, cerchie e quadrati vengono aggiunti gli scacchi, le svastiche, i meandri, le greche e la caratteristica comune è la loro assoluta astrazione, in quanto non si rifanno ai modelli esistenti in natura, ma a forme geometriche perfette. Fin dall inizio l artigianato fittile assume in Grecia vasta Arte vascolare. importanza e diffusione. In assenza del vetro la terracotta rappresentava l unico materiale disponibile per la realizzazione di contenitori di qualsiasi forma e funzione, adatti sia per liquidi, sia per solidi. I vasi più antichi risalgono al decimo e al nono secolo a.c. Essi sono essenziali sia nella forma, che nelle decorazioni, le quali inizialmente (forse ispirate e dai modelli cretesi e orientali) non coprono l intera superficie del vaso, ma sono limitate solo ad alcuni suoi elementi come il collo, le anse,

7 L anfora del lamento funebre. 1P _NicolòAntoniniCiviltàGreca, Pagina 7 di 9 il corpo o il piede. In seguito Le parti di un vaso. però, i motivi geometrici dilagano in modo progressivo su tutta la superficie del vaso, creando un rapporto di straordinaria unità tra forma è pittura. Con l ottavo secolo a.c. si assiste al pieno e definitivo sviluppo del gusto geometrico e la decorazione si espande su tutta la superficie dei vasi. Questi motivi geometrici venivano utilizzati per ornare le anfore funerarie. In questo Anfore funerarie. periodo i defunti vengono cremati e le loro ceneri conservate in urne fittili. Queste vengono poi interrate a circa un metro e mezzo di profondità. A protezione dell urna funeraria si incastra nella terra un lastrone di pietra, sostenuto da una tavoletta di legno, sul quale si colloca una grossa anfora (per le donne) o un cratere (per i maschi). Tali vasi, riccamente decorati, sono alti circa un metro e mezzo e in essi i parenti e gli amici versavano le libagioni in onore del defunto. Rinvenuta nell acropoli presso L anfora del lamento funebre. il Diplon, l anfora funeraria, detta del lamento funebre ( a.c.), è senz altro la più imponente. È alta circa un metro e mezzo ed era destinata ad essere usata come tomba femminile. La decorazione consiste in sessantacinque fasce sovrapposte dipinte a motivi geometrici. Le decorazioni, in vernice nera lucida su fondo rosso-terracotta, sono Particolare del lamento funebre. costituite da un succedersi di greche, meandri e altre figure geometriche. L anfora era verosimilmente destinata a individuare la sepoltura di una ricca signora. Tra le anse

8 La scultura dorica. Kleobi e Bitone. 1P _NicolòAntoniniCiviltàGreca, Pagina 8 di 9 infatti si sviluppa un registro decorato che reca una serie di figure in vari atteggiamenti: su un alto catafalco giace il cadavere di una donna, attorno alla salma sono disposte simmetricamente quattordici figure maschili, di cui le ultime due a sinistra La pittura vascolare. armate di spada, presso il capezzale si trova un bambino, sotto il catafalco vi sono quattro figure: a sinistra due femminili e a destra due maschili, i corpi dei personaggi sono un assemblaggio di figure geometriche elementari: triangoli, cerchi e trapezi. Durante tutto il periodo geometrico, il colore usato nella pittura vascolare è il nero, che risalta sul fondo rossiccio della ceramica, appare quindi più lucido e aumenta così il senso di astrazione e irrealtà. La scultura dorica. La scultura gotica si sviluppa tra il settimo e il sesto secolo a.c. nel Peloponneso. Tra gli elementi più ricorrenti e caratterizzanti della scultura dorica ricordiamo: la predilezione per la figura umana nuda; La creazione di forme estremamente semplici e squadrate; L adozione di proporzioni massicce. L effetto che ne deriva è di grande solidità e potenza. Le figure non obbediscono ad alcuna legge di somiglianza con la realtà naturale, ma alla volontà di esprimere una severità e una calma quasi sovrannaturali. Uno dei più significativi esempi di scultura dorica è quello di una coppia di kouroi risalenti al a.c., e

9 1P _NicolòAntoniniCiviltàGreca, Pagina 9 di 9 Scultura dorica. rappresentano i fratelli Kleobi e Bitone, figli di Cidippe, una sacerdotessa della dea Hera. Le braccia muscolose sono flesse, i polpacci sono evidenziati in modo innaturale, la testa è sovradimensionata e la maestosità è accentuata dalla capigliatura, gli occhi sono a mandorla e le labbra increspate in un sorriso. Le ginocchia sono rese con incisioni geometriche circolari, mentre la cassa toracica e addome sono rese con incisioni campaniformi. Già da questo periodo gli artisti cercano di dare l idea del bello, non per la somiglianza al vero, ma per la corrispondenza simmetrica delle varie parti del corpo. Questo avviene secondo degli schemi geometrici molto Kleobi e Bitone. rigidi, che non hanno alcun riferimento con la realtà umana. È possibile infatti individuare delle rette orizzontali attorno alle quali certe parti del corpo sono messe in evidenza come se riflesse in uno specchio.