PER ASCOLTARE SETTIMANA. Raggiungere la memoria uditiva di un elemento identificando lo stimolo target tra una varietà di aggettivi qualificativi.

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1 PER ASCOLTARE Raggiungere la memoria uditiva di un elemento identificando lo stimolo target tra una varietà di aggettivi qualificativi. Bleah, che schifo! Hai già esposto il tuo bambino alla conoscenza di alcuni aggettivi utilizzando, per esempio, dei performativi come brrr per dire freddo e mmm per dire buono. Gli aggettivi, come già detto nelle settimane precedenti, appartengono a un gruppo di parole dette modificatori e hanno la funzione di descrivere qualcosa. È importante esporre il bambino a questa classe grammaticale per incrementare, ulteriormente, sia le sue abilità di comprensione che di ascolto di frasi sempre più lunghe. In questa fase, gli aggettivi qualificativi dovrebbero costituire all incirca l 8% del vocabolario in comprensione del bambino. Puoi cominciare dagli aggettivi Sporco e Caldo Il primo aggettivo, che i bambini imparano abbastanza facilmente, è stato introdotto già nella 7a settimana, usando il performativo bleah. Dipingete con i colori ad acqua, marrone o nero, dei giocattoli lavabili. Lascia asciugare e poi mostra al bambino i giocattoli sporchi. Riempi un lavandino di acqua e sapone e con il piccolo, lavate ogni giocattolo. Mentre lo lavate puoi dire: Com è sporco questo giocattolo. Quando il giocattolo è pulito, invece, puoi usare la frase: Guarda non è più sporco. Non utilizzare il termine pulito in questa fase poiché è importante che il bambino capisca sporco a livello di parola prima di introdurre il concetto opposto pulito. Il performativo dell aggettivo caldo è Ahi! : ora è necessario, però, insegnare la parola caldo come sostituto di Ahi. La frase Attenzione! Non toccare! deve essere riproposta più volte in questa settimana. Mostra al bambino le cose calde che avete in casa: il rubinetto dell acqua calda, il forno, il bollitore, il termosifone o la stufa, ecc. E importante mostrare ciascuno di questi oggetti pericolosi con la tua supervisione e insegnargli che, quando sono caldi, non si toccano. Si possono aggiungere al Libro dei Suoni immagini di oggetti che sono caldi e scegliendone una si può dire Non toccare, è caldo. Dopo che il bambino ha appreso il concetto, si può usare una frase più lunga del tipo Non toccare, la stufa è calda. In questo modo egli assocerà il concetto di caldo a molti elementi diversi della vostra casa.

2 PER CAPIRE Arricchire il vocabolario ricettivo con termini legati alla pulizia. E ora pulizie! Questa settimana utilizza termini e frasi specifiche relative alle pulizie che si fanno in casa. Certamente è più facile e veloce fare le pulizie da soli mentre il bambino dorme o è fuori, tuttavia, questo lo priva del linguaggio recettivo tanto necessario all apprendimento e all esperienza. E poi un aiuto fa sempre comodo, no? Riallacciati all attività proposta nell area per ascoltare, relativamente all esposizione linguistica all aggettivo sporco. Mentre passi la scopa, modella il linguaggio dicendo: Ma che sporco il pavimento e così via nominando tutte le cose che pulisci e spolveri (quadro, tappeto, mobile, armadio, porta, finestra, mensola, ecc). Esponi il bambino a quei verbi e azioni che di solito si fanno pulendo (spazzare, spolverare, ordinare, pulire, lucidare, spostare, ecc) e agli oggetti che solitamente si usano in questa circostanza (panno, disinfettante, scopa, aspirapolvere, detersivo, sapone, ecc).

3 PER PARLARE Incentivare l uso spontaneo del sì e del no come risposte alle domande a lui rivolte. Sì o no? Il bambino comprende una serie di domande contestuali già da un po di tempo; questa settimana l obiettivo è quello di incoraggiarlo a rispondere spontaneamente usando le parole sì e no a seguito di una domanda. Quando la mattina si veste mostragli una camicia e chiedigli se vuole indossarla. Se lui scuote la testa, punta il tuo orecchio dicendo: non ho sentito. Aspetta una risposta verbale: se dice sì, continua con i pantaloni, le scarpe, le calze ecc. Se dice no, dovrai scegliere un altra camicia e chiedere di nuovo. A colazione, a pranzo, a cena, prova a chiedere al bambino se vuole qualcosa da mangiare. Se il bambino non è un gran mangiatore, non usare questo obiettivo al momento del pasto (nel caso il bambino dica di no si possono dare delle opzioni). Al contrario se il bambino tende a dire sempre sì, gli si offre qualcosa che sicuramente non vorrà, per sollecitare il no. Durante la lettura condivisa di un libro sugli animali gli puoi chiedere, in relazione alla figura che mostri: la pecorella, ha la coda? Se il bambino non ha capito quanto gli hai chiesto, punta il dito sulla coda dell animale e sulla parte bassa della schiena del bambino. Riproponi, poi, la domanda in un secondo momento.

4 PER PARLARE BENE Stimolare la produzione del fonema /f/ in combinazioni sillabiche e a livello di parola. L obiettivo di questa settimana è l imitazione del fonema /f/ in una varietà di sillabe e parole. Esercita la produzione di tale suono sia quando si trova in posizione iniziale di parola /fai/che in posizione mediana /uffa/. Proponi una canzone, per esempio Fra Martino e cantala ma, anziché inserire le parole della canzone, modella con fa fa fa fa il ritmo e la melodia. Dai il turno al bambino affinché possa imitarti. Dà un nome a degli animali giocattolo, come per esempio Fuffy, Fiffy e quando il bambino li cerca, modellare dicendo: Vuoi Fuffy? La prossima volta che ricerca lo stesso gioco assicurati che lo chiami con il giusto nome. Modella frasi come: fai tu, fa papà, fa la mamma, ecc.

5 CANZONE DELLA Farfallina Farfallina bella e bianca, vola vola mai si stanca, vola qua, vola là, dove mai si poserà. Si posò su un girasole, poi si volse verso il sole, lo guardò, lo ammirò, poi pian pian si addormentò. Venne il grillo canterino e le fece un bell inchino poi le disse: Farfallina, sei una cara sorellina!

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