Carta della Continuità Educativa Pagina 1 di 5
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1 M 1 P Carta della Continuità Educativa Pagina 1 di 5 Processo: Continuità educativa 0/6 anni Rev. 2 del 08/09/2014 Le insegnanti delle scuole dell infanzia del 1 e 3 Circolo Didattico, del 1 Comprensivo di Sesto Fiorentino e delle Scuole dell infanzia private parificate presenti sul territorio, unitamente agli educatori dei servizi per la prima Infanzia comunali e privati accreditati del Comune di Sesto Fiorentino, adottano la seguente Carta della Continuità Educativa. Dichiarano che: la Carta della Continuità Educativa costituisce l impegno delle scuole dell infanzia e dei servizi educativi per la prima infanzia e di tutti gli operatori che ne fanno parte nei confronti dei bambini* e delle loro famiglie, per favorire e consolidare raccordi condivisi tra i due contesti educativi, per individuare e progettare riti di passaggio, intesi come esperienze e percorsi educativi che risultino significativi, efficaci e stimolanti per i bambini e gli adulti coinvolti nel progetto della Continuità educativa 0-6 anni. Condividono che: - la continuità educativa è raggiungibile attraverso ipotesi di progettazione collegiale favorita dalla partecipazione ad una formazione comune che veda impegnati insegnanti ed educatori nella ricerca del perché, del come e del fare e presuppone tempi, spazi, strumenti, obiettivi, finalità e verifica; - la continuità è un processo evolutivo fruito dal bambino all interno di un contesto articolato e dinamico che prevede l interazione tra le diverse agenzie formative, dalla famiglia al Nido, alla Scuola dell infanzia, alla scuola primaria fino agli ordini scolastici successivi; - la continuità è intesa come sviluppo ed evoluzione, condizione e percorso della vita di ogni persona, utile per determinare e favorire la propria identità e conoscere con curiosità il mondo. *con il termine bambini si intendono i bambini/le bambine 1/5
2 Precisano che: continuità del fare educativo fra contesti, significa presupporre da parte degli insegnanti delle due istituzioni l adozione reciproca di atteggiamenti di apertura e di collaborazione; - continuità significa prevedere momenti di formazione comune atti a favorire scambi di idee e confronti di esperienze per meglio precisare la propria diversità o similitudine, per arrivare alla condivisione con scambi di visite, incontri, colloqui con i genitori, attività comuni e altre strategie-attività del fare, il cui perno di interesse è ovviamente il bambino; la conoscenza dei bambini permette alle insegnanti della scuola dell infanzia di modulare in maniera pensata la composizione delle future sezioni e predisporre modalità di accoglienza finalizzate a rispondere ai bisogni e agli interessi dei bambini in passaggio; - continuità significa utilizzare scambi di informazioni di qualità che valorizzino il bambino osservato nel contesto educativo di provenienza, lo raccontino attraverso la conoscenza che si ha di lui e lo presentino a chi dovrà proseguire l azione pedagogica; - l orientamento è quello di valorizzare l amicizia che si instaura fra bambini nel corso dell esperienza educativa e vede il bambino protagonista del proprio sviluppo e delle proprie scelte durante la sua permanenza al nido, come aspetto fondante della vita di relazione per la formazione della sua personalità. Nei casi in cui le situazioni individuali non permettessero di praticare questo orientamento, saranno considerati altri criteri per tutelare il benessere del bambino. Tutto ciò per non incorrere in una generalizzazione e in una schematica scolarizzazione dei bambini che non consideri la possibilità di scelta; - educare a una vita che permette la scelta dell individuo in libertà, è elemento fondante del nostro progetto educativo: da qui la scelta condivisa di valorizzare le amicizie dei bambini, perché importante sostegno nel passaggio di discontinuità dal nido alla scuola dell infanzia: nel periodo di ambientamento essere insieme a persone conosciute in un contesto sconosciuto, aiuta e facilita. 2/5
3 Dichiarano che: l obiettivo operativo delle attività è quello di offrire ai bambini impegnati nel passaggio evolutivo - educativo, esperienze che favoriscano un clima di accoglienza sereno, modulato con la gradualità dei tempi di ambientamento, per permettere ai bambini di esprimere la curiosità e il desiderio di scoperta del nuovo ambiente, nel rispetto dei tempi e delle caratteristiche di ciascuno e valorizzando le diversità. Affermano che la Carta della Continuità Educativa: - intende porsi il fine di definirsi come strumento/contenitore/memoria, aggiornabile di anno in anno dal gruppo di lavoro che si dedica ai temi della continuità educativa, secondo le possibilità e le opportunità pratiche che il territorio offre in termini di risorse; - è luogo degli impegni assunti ed esplicitati da tutti gli adulti educanti coinvolti, garanti e fautori delle attività offerte ai bambini e alle loro famiglie; - è contenitore dove il gruppo lascia le proprie tracce di riflessione, gli strumenti operativi e di verifica; - è contesto della memoria e del ri-facciamo meglio. Modalità condivise a partire dall anno educativo e scolastico 2007/2008: Incontri: 3 incontri del gruppo di Coordinamento territoriale 0/6 in cui sono rappresentate le scuole dell infanzia statali e parificate e i servizi educativi 0/3 anni comunali e privati accreditati presenti sul territorio; 3 incontri a cui partecipano le insegnanti e gli educatori di tutti i servizi impegnati nella realizzazione del progetto di continuità educativa 0/6 anni. 3/5
4 Il gruppo di Coordinamento territoriale 0-6: - porta a sintesi il progetto pedagogico a livello di intenti dichiarati nella Carta della Continuità Educativa da condividere con le insegnanti e gli educatori, con le famiglie, con le Direzioni Didattiche, l Amministrazione Comunale, con le scuole parificate e i servizi privati accreditati per la prima infanzia; - sviluppa il progetto di continuità a livello operativo programmando le attività e le visite dei bambini dei servizi per la prima infanzia alle scuole dell infanzia. Al termine della formazione comune, prima dell inizio delle visite alle scuole dell infanzia, il Coordinamento stabilisce quali attività condivise saranno realizzate con i bambini impegnati nel passaggio. Formazione comune delle insegnanti e degli educatori: La consapevolezza dell importanza di attivare una formazione comune fa sì che questo aggiornamento e confronto collegiale si realizzi annualmente, scegliendo un campo di esperienza valorizzato nel progetto educativo dei due servizi educativi. In questo senso, a partire dall anno educativo e scolastico 2007/2008 sono state organizzate formazioni specifiche fra le insegnanti e le educatrici. I percorsi formativi proposti si realizzano con approfondimenti teorici e pratici relativi alle aree di sviluppo del bambino, alle attività di gioco da riproporre ai bambini all interno delle attività del nido, al momento della visita alla scuola dell infanzia e durante il successivo ambientamento nella scuola dell infanzia, per permettere al bambino di ritrovare nel nuovo contesto educativo giochi e attività familiari, come elemento di conoscenza e continuità educativa. Gemellaggi: Per evitare disagi relativi alla disparità di numero di visite da effettuare alle scuole dell infanzia, sono state attribuite a ciascun plesso un numero massimo di visite, considerando la zonizzazione, le richieste e la vicinanza delle strutture, per permettere ai bambini di trascorrere una giornata-tipo alla scuola dell infanzia. Operatività : Gli educatori dei nidi visitano con i bambini impegnati nel passaggio il nuovo contesto ambientale e trascorrono una parte della giornata all interno della scuola dell infanzia, condividendo con i bambini e le insegnanti un attività didattica e routines come la frutta e il pranzo. Per condividere la visita con le famiglie e rendere particolarmente significativa l esperienza per il bambino, si richiede ai genitori, informati per tempo sulle date, la disponibilità ad accompagnare e a riprendere i propri bambini alla scuola dell infanzia al termine della visita. 4/5
5 Tempistica: Mese di aprile/maggio: Si svolgono le visite dei bambini dei servizi per la prima infanzia alle scuole dell infanzia. Mese di maggio ( fine maggio): Gli educatori dei nidi trasmettono le indicazioni sui bambini in passaggio alle insegnanti dell infanzia per la composizione delle nuove sezioni del futuro anno scolastico Mese di giugno: I servizi educativi per la prima infanzia trasmettono alle Direzioni dei Circoli Didattici e alle Direzioni delle scuole dell infanzia parificate le schede di passaggio di ciascun bambino, in cui sono evidenziate le autonomie acquisite durante la sua permanenza nel servizio. Tali informazioni sono condivise con la famiglia nel corso di un colloquio individuale; se i genitori sono favorevoli a trasmettere le schede con le indicazioni alle insegnanti del ciclo educativo successivo, autorizzano la consegna delle stesse, firmandole entrambi, insieme agli educatori di riferimento. Le informazioni sono la sintesi delle osservazioni sul bambino nel contesto educativo del nido, raccontate attraverso la conoscenza che si ha di lui nello specifico ambiente, per presentarlo a chi dovrà proseguire l intervento pedagogico, che ha già avuto modo di iniziare a conoscere il bambino. Fine settembre-inizio di ottobre: Si svolgono gli incontri fra educatori e insegnanti di riferimento del bambino, programmati nel mese di giugno, finalizzati ad uno scambio di informazioni relative ai bambini già inseriti alla scuola dell infanzia. Fine novembre/inizio dicembre: Il gruppo di Coordinamento verifica il percorso realizzato e ri-progetta l intero percorso. Nel caso siano state riscontrate criticità, provvede ad apportare modifiche di miglioramento al progetto. Obiettivi: Offrire al singolo bambino e alla famiglia un percorso di conoscenza per facilitare il passaggio al ciclo educativo successivo, per agevolare l identità personale dei bambini e il piacere di scoprire il mondo. Prevedere l elaborazione di una progettazione intenzionale e organizzativa di azioni positive o buone pratiche che garantiscano il raccordo tra i diversi cicli educativi. 5/5
6 Valutare in itinere il percorso condiviso con la disponibilità di tutti gli attori coinvolti, adulti e bambini, a rivedere modalità e percorsi, qualora si riscontrasse che sono difformi dagli obiettivi prefissati. Servizi educativi per la prima infanzia pubblici Servizi educativi per la prima infanzia privati accreditati Nido d infanzia L ALBERO DI JESSE Nido d infanzia e spazio gioco SOLELUNA Nido d infanzia SOTTO L OMBRELLO DI MARY POPPINS Nido d infanzia IL CAPPELL AJO MATTO Nido d infanzia L ARCOBALENA Nido d infanzia CONGREGAZIONE SUORE SANTA MARTA Nido d infanzia UN MONDO A FORMA DI ME Nido d infanzia e spazio gioco BABYLANDIA Servizio educativo in contesto domiciliare ANACLETO Nido d infanzia ALICE Nido d infanzia IL GATTO E LA VOLPE Nido d infanzia IL PENTOLINO MAGICO Nido d infanzia ELIO MARINI Nido d infanzia GIANNI RODARI Nido d infanzia QUERCETO Spazio Gioco LA COCCINELLA Scuole dell infanzia statali Scuole dell infanzia private parificate Scuola dell infanzia L ALBERO di JESSE Scuola dell infanzia ISTITUTO GUIDO.ALFANI Scuola dell infanzia CONGREGAZIONE SUORE SANTA MARTA Scuola dell infanzia GIANNI RODARI Scuola dell infanzia JEAN PIAGET Scuola dell infanzia VANNINI Scuola dell infanzia BRUNO CIARI Scuola dell infanzia AZZURRA Scuola dell infanzia ADA GOBETTI Scuola dell infanzia L. LOMBARDO RADICE Scuola dell infanzia GANDHI Scuola dell infanzia BALDUCCI VERDE Scuola dell infanzia BALDUCCI GIALLO * * * * * 6/5
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