3. IL SISTEMA PESCA AD ANCONA: LE INTERRELAZIONI

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1 3. IL SISTEMA PESCA AD ANCONA: LE INTERRELAZIONI 3.1 Le componenti del Sistema Pesca ad Ancona Il concetto di sistema applicato all economia della pesca ad Ancona Per lo studio dell economia della pesca ad Ancona viene applicato un approccio sistemico anziché distrettuale. Infatti, nonostante la recente introduzione, attraverso il decreto legislativo n. 226 del 18 maggio , dei distretti di pesca 2, non sono state ancora definite a livello regionale le modalità di identificazione, delimitazione e gestione di questi ultimi, così come previsto dall art. 4, 2 comma del decreto 3. Al di là di questa formalità burocratico-legislativa, occorre premettere che il concetto di distretto, così come introdotto dal decreto ed applicato alla pesca, non corrisponde a ciò che abitualmente s intende come tale, ovvero un identità economica, sociale, culturale e territoriale che si forma spontaneamente in un area regionale, ma come uno organo di governo del territorio in grado «di assicurare la gestione razionale delle risorse biologiche, in attuazione del principio di sostenibilità 4». L approccio sistemico utilizzato si applica allo studio della pesca ad Ancona, quale parte del sistema economico e sociale regionale. Come sistema socio-territoriale, ovvero insieme di enne (n) elementi in relazione fra loro, il territorio e l ambiente, inteso quest ultimo come sistema relazionale esterno ad esso, si analizzano le interrelazioni fra i soggetti considerati, l ambiente, come appena inteso, e il territorio, visto sia come spazio geografico di riferimento dal quale il sistema attinge e immette 1 In Supplemento ordinario alla G.U n. 137 del 15 giugno Il distretto di pesca è stato introdotto dal V Piano Triennale della Pesca e Acquacoltura (1996). 3 «Le modalità di identificazione, delimitazione e gestione dei distretti di pesca sono definite, su proposta della regione o delle regioni interessate, con decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali, di concerto con il Ministro dell ambiente, sentite le associazioni nazionali di catergoria», art. 4, 2 comma, D.lgs 226/ Art. 4, 1 comma, D.lgs 226/

2 materia ed energia che come elemento di coniugazione fra i soggetti del sistema e non. Si esaminano così i rapporti fra gli attori del Sistema Pesca Ancona sia strettamente connessi alla struttura della filiera ittica, che va dalla cattura del prodotto fino alla sua somministrazione al consumatore finale, che di tutto ciò che ruota attorno a tale sfera produttiva, ovvero la ricerca, la formazione, la promozione, la valorizzazione e l associazionismo, in relazione all ambiente dello stesso, che nel presente studio coincide con l ambito istituzionale (U.E, Stato, Regione Marche), e al territorio. Limitatamente a quest ultimo aspetto, nel Sistema Pesca Ancona si nota una cospicua presenza degli attori (elementi del sistema) nell area portuale, come in parte riportato nella cartina di seguito riportata, dove si concentra il 61% dei soggetti studiati. In dettaglio, nella Zona Industriale del Porto di Ancona (ZIPA), tra gli attori esaminati, sono presenti: la Big Mar/F.lli Mancini; la Vis Industrie alimentari Spa; il P.I.F; l Associazione Produttori Pesca di Ancona; la Co.pe.mo; l AGCI Pesca; la Cooperativa Pescatori e Motopescherecci; il Consorzio Servizi Integrati per la Pesca Marche. Nell area demaniale del porto adiacente alla ZIPA si concentra un altra parte degli operatori economici ittici esaminati: la Flotta locale; il Co.ge.vo; il mercato ittico Mer.it.an ; il mercato ittico gestito dal Consorzio Pesca Ancona; il Consorzio Pesca Ancona; il CNR-Irpem; l ERF; il Gazzettino della pesca. Infine, nell area demaniale fra la Stazione Ferroviaria Marittima di Ancona e la Fincantieri si collocano invece: l Autorità Portuale; l Istituto Tecnico Nautico A. Elia ; la Capitaneria di Porto. 402

3 Cartina del Porto di Ancona 403 Fonte: Autorità Portuale di Ancona

4 Il 32% degli attori del sistema pesca si localizza ad Ancona 5 o nei pressi 6, mentre il restante 7% fuori da Ancona, rappresentato dalla Federcoopesca di Civitanova Marche e Federpesca-Servizi di Fano. Il sistema pesca Ancona si compone di attori che svolgono attività dirette, ovvero che necessitano della presenza del mare per essere esercitate (il riferimento è all attività di pesca, oltre al turismo e al trasporto marittimo), e attori che svolgono attività indirette, ovvero attività economiche e non che hanno interrelazioni con quelle dirette, che nel nostro studio corrispondono alla pesca in mare. Le principali attività indirette individuate sono: a) la lavorazione, la trasformazione e la commercializzazione all ingrosso e al dettaglio; b) l assistenza tecnica e i servizi a supporto della pesca; c) la gestione e l organizzazione dell offerta; d) l associazionismo; e) la ricerca scientifica; f) la promozione e la formazione; g) controlli, vincoli e obblighi Obiettivi e metodologia della ricerca Questa parte dello studio è finalizzata a ricostruire le relazioni fra gli attori osservati nell ambito del Sistema Pesca Ancona e a capire così le dinamiche economiche, finanziarie, formali e informali di comportamento dello stesso. Innanzitutto si è proceduto all individuazione degli attori in gioco, avendo effettuato una prima e opportuna selezione delle aziende di commercializzazione, lavorazione e trasformazione orientata verso quelle più rappresentative del sistema o comunque d interesse ai fini della ricerca, senza escludere l ipotesi di ampliamenti o riduzioni future dello stesso. Dopodiché si sono suddivisi gli attori per gruppi: 5 Al di fuori dell area portuale si trovano: Asl, Assam, Associazione Alessandro Bartola, Associazione Nazionale Città del Pesce di Mare, Aspea, Lega Pesca, Rina, Università degli Studi di Ancona. 6 La Portonovo Cooperativa fra pescatori e la Portonovo Pesca s.r.l si trovano a Portonovo. 404

5 Gruppo A - Mercati ittici; Gruppo B - Strutture di commercializzazione, lavorazione e trasformazione; Gruppo C - Strutture di servizio e di supporto; Gruppo D - Strutture di gestione dell offerta; Gruppo E - Associazionismo; Gruppo F - Strutture di ricerca scientifica, formazione e promozione nel settore ittico; Gruppo G - Autorità di controllo. Fra luglio e ottobre 2002, si sono svolte interviste dirette ad ogni singolo soggetto, dalle quali sono state tratte informazioni, integrate con altrettante rilevate sui rispettivi siti web o altra fonte, opportunamente elaborate in schede individuali, che ne riportano la struttura, l attività, i finanziamenti e gli investimenti, le interrelazioni formali e informali, ai fini di ricostruire il comportamento del Sistema Pesca Ancona in termini di: 1. flussi di prodotto; 2. flussi di servizio; 3. gestione dell offerta; 4. ruolo dell associazionismo; 5. attività di ricerca, promozione e formazione nel settore ittico; 6. interrelazioni formali (controlli, vincoli e obblighi); 7. interrelazioni informali (ad esempio collaborazioni occasionali, scambio di informazioni). La tabella 3.1 mostra l elenco degli attori intervistati suddivisi per gruppi, la cui rappresentazione grafica è contenuta nella figura 3.1. Dopo questa descrizione sull approccio metodologico utilizzato, si prosegue con un analisi delle numerose tipologie di interrelazioni esistenti tra gli attori, emerse nel corso delle interviste. Le informazioni, relative ad ogni singolo attore intervistato, sono contenute nel capitolo 4, dove vengono riportate delle schede dettagliate per tutti i soggetti del Sistema Pesca Ancona. 405

6 Tab Soggetti del Sistema Pesca Ancona divisi per gruppi A Mercati ittici GRUPPO Mercato ittico Mer.it.an Mercato ittico di Ancona SOGGETTI B Strutture di commercializzazione, lavorazione e trasformazione Co.pe.mo Portonovo Cooperativa fra Pescatori e Portonovo Pesca S.r.l Big Mar/F.lli Mancini Vis Industrie Alimentari S.p.A C Strutture di servizio e di supporto Cooperativa Pescatori e Motopescherecci Consorzio Servizi Integrati per la Pesca Marche D Strutture di gestione dell offerta CO.GE.VO di Ancona Associazione Produttori Pesca (APP) di Ancona E Associazionismo Lega Pesca AGCI Pesca Federcoopesca Federpesca F Strutture di ricerca scientifica, promozione e formazione nel settore ittico CNR-Irpem Assam Aspea Associazione Alessandro Bartola Università degli Studi di Ancona Master in Economia della pesca e gestione delle risorse ittiche Istituto Tecnico Nautico A. Elia ERF Gazzettino della Pesca Associazione Nazionale Città del Pesce di Mare G Autorità di controllo Capitaneria di Porto Autorità portuale UVAC/PIF ASL R.I.N.A 406

7 Fig Rappresentazione grafica del Sistema Pesca Ancona Autorità di controllo CAPITANERIA DI PORTO AUTORITA PORTUALE RINA PIF E UVAC Attori istituzionali: ambiente del sistema UNIONE EUROPEA STATO REGIONE MARCHE Strutture di commercializzazione, Flotta locale Mercati ittici lavorazione e trasformazione STRASCICO MERCATO ITTICO MER.IT.AN CO.PE.MO Associazionismo LEGA PESCA AGCI PESCA FEDERCOOPESCA FEDERPESCA ASL VOLANTE MERCATO ITTICO DI ANCONA PORTONOVO PESCA S.R.L DRAGHE BIG MAR/F.LLI MANCINI PICCOLA PESCA COOP. PORTONOVO FRA PESCATORI CONSORZIO PESCA ANCONA Organizzazione dei Flotta non locale VIS INDUSTRIE ALIMENTARI SPA produttori Importazioni Esportazioni APP DI ANCONA ALTRE IMPRESE DI COMMERCIALIZZAZIONE Strutture di supporto e di servizio DETTAGLIO FISSO GROSSISTI AMBULANTI G.D.O COOPERATIVA PESCATORI E MOTOPESCHERECCI Consorzio di autogestione dei molluschi bivalvi CO.GE.VO Attività di ricerca, promozione e formazione Ricerca Scientifica Formazione Promozione e Valorizzazione CNR-IRPEM IST. TECNICO NAUTICO A. ELIA ERF CONSORZIO SERVIZI INTEGRATI PER LA PESCA MARCHE ASSAM ASPEA ASSOCIAZIONE ALESSANDRO BARTOLA 407 MASTER IN ECONOMIA DELLA PESCA E GESTIONE DELLE RISORSE ITTICHE GAZZETTINO DELLA PESCA ASSOC. NAZIONALE CITTA DEL PESCE DI MARE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ANCONA

8 3.2 Interrelazioni economiche e flussi di prodotto La pesca ad Ancona La flotta La flotta anconetana negli anni ha subito una profonda evoluzione, che continua tuttora. Negli anni Quaranta la marineria locale era, infatti, principalmente costituita da paranze e lance; le prime erano delle barche in legno, con vela, della capacità di circa tonnellate, adoperate talvolta per il piccolo cabotaggio 7 ma soprattutto per la pesca con la rete a strascico sulle coste adriatiche. Le seconde invece erano delle piccole imbarcazioni a remi usate per la pesca sotto costa; tali battelli consentivano l utilizzo di tutti gli attrezzi da posta, quali reti a tramaglio, nasse, palangari e lenze. La pesca in quel periodo era considerata un attività secondaria, atta ad integrare il reddito di agricoltori, carrettieri o facchini del porto, che pescavano solamente in quei periodi in cui c era abbondanza di risorse. La flotta ha iniziato ad avere rilievo economico solamente con l introduzione dei motopescherecci all indomani della seconda guerra mondiale; lo strascico in particolare ha conosciuto il massimo sviluppo negli anni 60-70, mentre le draghe idrauliche nel decennio successivo. Sulla base dei dati dell Archivio Licenze Pesca (ALP), forniti dalla Direzione generale per la pesca e l acquacoltura e aggiornati al 30 giugno 2002, la flotta marchigiana è composta da imbarcazioni 8, per un tonnellaggio pari a ,9 tsl e una potenza motore pari a ,6 kw (tabella 3.2). La flotta marchigiana, in particolare, è suddivisa nei tre compartimenti marittimi di Ancona, Pesaro e San Benedetto del Tronto, definiti dalle giurisdizioni territoriali delle corrispondenti Capitanerie di porto. Il Compartimento marittimo di Ancona, nello specifico, è delimitato al nord dalla foce del fiume Cesano e al sud dalla foce del fiume Chienti; al suo interno, quindi, oltre al porto di Ancona comprende anche gli uffici locali di Numana e Senigallia, l ufficio circondariale marittimo di Civitanova Marche, la delegazione di spiaggia di Portorecanati. 7 Navigazione costiera per fini commerciali. 8 Nel paragrafo del presente studio, nell analizzare la struttura produttiva della pesca nelle Marche, al 31/12/2000 risultano in attività nella regione battelli, per un tonnellaggio di tsl e kw. Tali dati, provenienti sempre dall ALP, se confrontati con quelli ottenuti dalla Direzione generale per la pesca e l acquacoltura al 30/06/2002, mettono in evidenza l uscita dalla flotta marchigiana di 208 battelli, per i ritiri legati al IV POP. 408

9 Sulla base di questa delimitazione, si stima che ben 502 imbarcazioni, pari al 46,6% della flotta marchigiana, sono iscritte nel Compartimento marittimo di Ancona, 316 nel Compartimento di San Benedetto (29,3%) e 260 in quello di Pesaro (24,1%). La ripartizione di Ancona detiene inoltre il primato, rispetto agli altri compartimenti, anche in termini di tonnellaggio e di potenza motore, che con ,2 tsl e ,4 kw rappresentano rispettivamente il 55,9% e il 51,8% (grafico 3.1). Tab Flotta marchigiana al 30/06/2002 Compartimento marittimo Battelli Tsl Kw Ufficio/delegazione Ancona , ,8 Senigallia , ,9 Civitanova Marche , ,2 Porto Recanati 17 32,0 355,3 Numana 20 33,7 407,2 Totale Ancona , ,4 Pesaro , ,4 Fano , ,2 Marotta , ,0 Gabicce , ,9 Totale Pesaro , ,5 San Benedetto del Tronto , ,9 Cupra Marittima , ,2 Pedaso 8 59,9 656,0 Porto San Giorgio , ,7 Totale San Benedetto del Tronto , ,7 TOT. REGIONE MARCHE , ,6 Fonte: Nostra elaborazione su dati della Direzione generale per la pesca e l acquacoltura Graf Ripartizione % battelli, Tsl e Kw per compartimento al 30/06/2002 kw 51,8 20,8 27,4 tsl 55,9 17,1 27,0 battelli 46,6 24,1 29,3 0% 20% 40% 60% 80% 100% Ancona Pesaro San Benedetto Fonte:Nostra elaborazione su dati della Direzione generale per la pesca e l acquacoltura In particolare, la marineria di Ancona è la più importante in tutta la regione: con 244 battelli e un tonnellaggio pari a 6.202,8 tsl, incide sulla flotta dell intero compartimento rispettivamente per il 49% e per il 62%; se poi si considera l intera flotta marchigiana essa rappresenta oltre un terzo 409

10 della sua capacità di pesca. Le altre marinerie di un certo rilievo, appartenenti al Compartimento di Ancona, sono quelle di Civitanova Marche e di Senigallia, che contano rispettivamente 135 e 86 battelli e un tonnellaggio di e 567 tsl; Porto Recanati e Numana, infine, hanno una flotta composta da poche decine di unità (tabella 3.2). Si deve inoltre considerare che ciascuna imbarcazione può possedere licenze per più sistemi di pesca. Dai dati della Direzione generale per la pesca e l acquacoltura emerge, infatti, che a fronte di imbarcazioni sono state concesse licenze (tabella 3.3). La prassi dell indicare più attrezzi con il possesso di più licenze è legata all esigenza di seguire i ritmi biologici-stagionali delle specie; inoltre, qualora le catture scendano ad un livello insoddisfacente per il pescatore, questo, cambiando attrezzo, può tentare maggiori rendimenti con un tipo di pesca differente. Sulla base dei criteri di aggregazione utilizzati dall ALP, i sistemi di pesca sono aggregati nel seguente modo: - lo strascico (reti a strascico e sciabica); - la circuizione; - la volante; - le draghe idrauliche (draghe, rastrelli e traino molluschi); - la piccola pesca (reti da posta, derivati, palangari, lenze, arpioni, unità asservite, ferrettare, appoggio, navi ausiliarie). Tab Numero delle licenze di pesca per compartimento marittimo di appartenenza al 30/06/2002 Compartimento marittimo Licenze pesca Ufficio/ delegazione Strascico Circuizione Volante Draghe Piccola Pesca Totale Ancona Senigallia Civitanova Marche Porto Recanati Numana Totale Ancona Pesaro Fano Marotta Gabicce Totale Pesaro San Benedetto Civitanova Marche Cupra Marittima Pedaso Porto San Giorgio Totale San Benedetto TOT. REGIONE MARCHE Fonte: Nostra elaborazione su dati della Direzione generale per la pesca e l acquacoltura 410

11 Graf Composizione % dei sistemi di pesca per compartimento di appartenenza al 30/06/ ,4 64,5 57,6 % ,2 23,4 18,6 15,0 5,8 7,9 10,7 4,7 4,4 1,9 3,9 0,2 Ancona Pesaro San Benedetto strascico circuizione volante draghe piccola pesca Fonte: Nostra elaborazione su dati della Direzione Generale pesca e acquacoltura La maggior parte delle imbarcazioni di ciascun compartimento (50-60%) è autorizzata a praticare il sistema della piccola pesca; si rileva inoltre che i sistemi dello strascico e della volante, le cui barche generalmente hanno una dimensione più elevata, hanno un incidenza maggiore nel compartimento di Ancona. La marineria di Ancona, nello specifico, detiene 483 licenze (tabella 3.3) che in particolare riguardano il sistema della piccola pesca (260), seguito dallo strascico (122), i quali incidono sul compartimento rispettivamente per il 52% e il 46% e sul dato regionale per il 21% e il 24%. Seguono inoltre la volante (39 licenze), la circuizione (34) e le draghe idrauliche (28), che incidono sul compartimento rispettivamente per l 89%, il 63% e il 38% e sulla regione per il 68%, il 33% e il 12%. La piccola pesca e lo strascico sono i sistemi prevalenti anche nelle marinerie di Civitanova Marche e Senigallia; nella flotta dell ufficio locale di Senigallia anche le draghe idrauliche hanno un incidenza piuttosto rilevante. In ultimo, emerge che le imbarcazioni di Porto Recanati e Numana non possiedono alcuna licenza per il sistema della volante e della draghe idrauliche. Infine, riguardo agli altri compartimenti marchigiani è opportuno evidenziare il peso ricoperto dalle draghe idrauliche a San Benedetto del Tronto, la cui marineria è notoriamente dedita alla pesca dei molluschi bivalvi. 411

12 Le catture In questo paragrafo viene presa in esame la produzione ittica nei compartimenti marittimi marchigiani e in particolare in quello di Ancona, sulla base delle statistiche fornite dall ISTAT. Si discute molto in merito alla veridicità di tali stime, ottenute a partire dai quantitavi sbarcati e commercializzati nei mercati alla produzione, poiché si ritiene che una gran parte del pesce sbarcato sfugga al conteggio, dato che non esistono particolari vincoli sui punti di sbarco in cui può avvenire la commercializzazione. Il fatto che i dati Istat sottostimano la reale consistenza del pescato trova conferma anche nel confronto con i dati Irepa a livello regionale, i quali valutano una produzione sensibilmente superiore. Al di là di questa precisazione, l Istat suddivide le specie di pesce in tre macroclassi: pesci, molluschi e crostacei 9. Nel 2000, ultimo dato disponibile, la produzione ittica marchigiana è stata pari a tonnellate; con tonnellate, il 70,2% delle catture è stato realizzato nel compartimento di Ancona, seguito da San Benedetto con tonnellate (24,7%) e in ultimo da Pesaro con tonnellate (5,1%) (tabella 3.4 e grafico 3.3). Tab Catture per compartimento marittimo (2000) Tonnellate Prodotti San Benedetto Ancona Pesaro Marche Italia Pesci Molluschi Crostacei Totale Fonte: Nostra elaborazione su dati Istat Graf Incidenza dei tre compartimenti nella produzione marchigiana Pesaro 5,1% San Benedetto 24,7% Ancona 70,2% Fonte: Nostra elaborazione su dati Istat 9 La suddivisione in dettaglio delle catture per tutte le 47 specie considerate dall Istat è riportata in appendice. 412

13 In generale, quindi, il compartimento marittimo di Ancona riveste un ruolo di rilievo per la produzione ittica regionale, che raggiunge la massima incidenza per la categoria di molluschi, la cui produzione rappresenta più dell 82% del corrispettivo dato marchigiano. Anche le altre due categorie tuttavia contribuiscono più del 60% alla produzione regionale. Il mix produttivo varia sensibilmente in ciascuno dei compartimenti considerati; Ancona, in particolare, come è già emerso, si distingue per il maggior peso ricoperto dai molluschi, che rappresentano più del 50% della produzione del compartimento, seguiti dai pesci (45,3%) e infine dai crostacei, che detengono una percentuale del tutto esigua, in linea con il dato nazionale e regionale (grafico 3.4). I compartimenti di San Benedetto e Pesaro hanno invece una composizione delle catture più simile rispetto al dato marchigiano e italiano, con un peso prioritario dei pesci, seguiti dai molluschi e infine dai crostacei. Esistono, tuttavia, delle sensibili differenze anche in questi comparti; in particolare San Benedetto registra una percentuale superiore alla media per i pesci, mentre Pesaro per i crostacei. Graf Composizione delle catture all interno di ogni compartimento nelle Marche e Italia % ,7 25,0 4,3 45,3 50,1 4,7 59,1 24,0 16,9 52,3 42,5 5,2 52,1 40,6 San Benedetto Ancona Pesaro Marche Italia Pesci Molluschi Crostacei 7,2 Fonte:Nostra elaborazione su dati Istat Dal 1997 al 2000, la produzione sbarcata ha avuto un andamento sostanzialmente omogeneo nei compartimenti considerati, in modo particolare in quelli di Ancona e San Benedetto; entrambi, infatti, nei primi anni considerati hanno registrato una flessione, che ha toccato un picco massimo nel 1999 in concomitanza con il fermo bellico, a seguito del quale la produzione ha evidenziato una sensibile ripresa. Nel compartimento di Pesaro, nonostante il trend sia stato lo stesso, le variazioni sono state più contenute. Si può inoltre osservare che il distacco 413

14 fra la produzione del compartimento anconetano e quella degli altri compartimenti si è mantenuta costante in tutti gli anni considerati (grafico 3.5). Graf Evoluzione della produzione per compartimento nel periodo (tonn) Ancona San Benedetto Pesaro Fonte: Nostra elaborazione su dati Istat Di seguito (tabella 3.5) verrà fatta un analisi più particolareggiata per quanto riguarda il compartimento marittimo di Ancona: in questo caso il pescato sbarcato è disaggregato in un maggior numero di categorie. Tab Produzione sbarcata nel compartimento di Ancona ( ) Ancona Peso% Incidenza % Var% Prodotti su tot. Reg /99 00/97 Alici o acciughe ,5 68,0 27,0-36,7 Sarde o sardine ,6 61,7-17,0-24,5 Sgombri ,7 55,8 2,7-1,3 Caponi e scorfani ,9 69,2 70,3 410,8 Cefali o muggini ,7 96,3-37,7 282,9 Merluzzi o naselli ,9 43,0-13,0-15,0 Rane pescatrici ,7 59,4 152,5 263,4 Sogliole ,3 74,6-9,0-10,2 Triglie ,5 62,4 25,1 56,6 Altri pesci ,4 33,7-9,8-56,0 Calamari ,4 64,7-4,1-37,5 Polpi ,2 92,4 10,3 15,6 Seppie ,6 74,7-28,5-68,9 Mitili o cozze ,5 93,2 115,3 190,4 Moscardini ,4 23,7 42,7 110,6 Totani ,5 43,9 17,3 49,4 Vongole ,4 85,1 1,7 27,5 Altri molluschi ,0 91,2 41,0-36,6 (segue) 414

15 Ancona Peso% Incidenza % Var% Prodotti su tot. Reg /99 00/97 Gamberi bianchi e mazzancolle ,4 77,6 24,7-44,9 Pannocchie ,0 69,4 8,2 22,8 Scampi ,9 47,8 7,2 55,2 Altre specie ,3 52,7-53,2-58,8 Totale ,0 70,2 8,3-10,6 Fonte: Nostra elaborazione su dati Istat In base a questo dettaglio emerge che alcune specie hanno un incidenza sul dato regionale superiore alla media; in particolare si riconferma il ruolo ricoperto dai molluschi e in particolare cozze e vongole, tra i molluschi bivalvi, seppie e polpi tra i molluschi cefalopodi. Un incidenza superiore alla media si registra inoltre anche per i gamberi bianchi e le mazzancolle tra i crostacei. Tra i pesci, emerge il peso rilevante delle catture di alici, scorfani, cefali, sogliole e triglie. Nel 2000 invece nel compartimento di Ancona le catture di tonni, di gamberi rossi, di aragoste e astici sono state praticamente nulle. All interno del Compartimento marittimo di Ancona, la specie che ha il maggior peso è sicuramente costituita dalle vongole, che rappresentano il 41,4% delle catture complessive (8.988 tonnellate nel 2000), seguita dalle alici con il 27,5% (5.985 tonnellate). La produzione complessiva anconetana nell ultimo anno ha recuperato in parte la riduzione avvenuta negli anni precedenti; in particolare, l aumento è da attribuire alle maggiori catture di alici, triglie, cozze e vongole. 415

16 Appendice statistica Tab Produzione sbarcata per compartimento (tonnellate) 1997 S. BENEDETTO ANCONA PESARO MARCHE ITALIA 01 - Alici o acciughe Sarde o sardine Sgombri 93, Totale pesci Tonni Aguglie 0, Anguille Bisi o tombarello Boghe o bobe 14,5 6, Caponi e scorfani 8, Cefali o muggini 141, Cernie. 1,3 1 2, Dentici o pagri 0, Ghiozzi 6,5 67, Latterini. 9, , Leccie e ricciole. 0, Mendole o menole. 5, Merluzzi o naselli Ombrine e corvine 0,5 3, Orate. 7, Pagelli 8, Palamite , Palombi e gattucci 2,9 17, Potassoli 45,3 122, Pesci spada Rane pescatrici 38, Razze e squadri 8,4 11, Rombi ed altri 6, Saraghi 0 0, Sogliole 25, Spigole 1,1 8, Sugarelli o suri 157,2 99, Triglie Altre specie Totale altri pesci TOTALE PESCI Calamari 50,5 127, Polpi Seppie 156, Totale Ca.Po.Se. 215,9 1469, , , Mitili o cozze Moscardini , Totani Vongole Altre specie 19, Totale altri molluschi TOTALE MOLLUSCHI Aragoste ed astici 0, Gamberi bianchi e 12,3 149, Gamberi rossi 3 38, Pannocchie Scampi Altre specie , TOTALE CROSTACEI TOTALE GENERALE Fonte: Istat 416

17 Tab Produzione sbarcata per compartimento (tonnellate) 1998 S. BENEDETTO ANCONA PESARO MARCHE ITALIA 01 - Alici o acciughe Sarde o sardine Sgombri Totale pesci Tonni Aguglie Anguille Bisi o tombarello Boghe o bobe Caponi e scorfani Cefali o muggini Cernie Dentici o pagri Ghiozzi Latterini Leccie e ricciole Mendole o menole Merluzzi o naselli Ombrine e corvine Orate Pagelli Palamite Palombi e gattucci Potassoli Pesci spada Rane pescatrici Razze e squadri Rombi ed altri Saraghi 0 0,3 0,3 0, Sogliole Spigole Sugarelli o suri Triglie Altre specie Totale altri pesci TOTALE PESCI Calamari Polpi Seppie Totale Ca.Po.Se Mitili o cozze Moscardini Totani Vongole Altre specie Totale altri molluschi TOTALE MOLLUSCHI Aragoste ed astici Gamberi bianchi e Gamberi rossi Pannocchie Scampi Altre specie TOTALE CROSTACEI TOTALE GENERALE Fonte: Istat 417

18 Tab Produzione sbarcata per compartimento (tonnellate) 1999 S. BENEDETTO ANCONA PESARO MARCHE ITALIA 01 - Alici o acciughe Sarde o sardine Sgombri Totale pesci Tonni Aguglie Anguille Bisi o tombarello Boghe o bobe Caponi e scorfani Cefali o muggini Cernie Dentici o pagri Ghiozzi Latterini Leccie e ricciole Mendole o menole Merluzzi o naselli Ombrine e corvine Orate Pagelli Palamite Palombi e gattucci Potassoli Pesci spada Rane pescatrici Razze e squadri Rombi ed altri Saraghi Sogliole Spigole Sugarelli o suri Triglie Altre specie Totale altri pesci TOTALE PESCI Calamari Polpi Seppie Totale Ca.Po.Se Mitili o cozze Moscardini Totani Vongole Altre specie Totale altri molluschi TOTALE MOLLUSCHI Aragoste ed astici Gamberi bianchi e Gamberi rossi Pannocchie Scampi Altre specie TOTALE CROSTACEI TOTALE GENERALE Fonte: Istat 418

19 Tab Produzione sbarcata per compartimento (tonnellate) 2000 S. BENEDETTO ANCONA PESARO MARCHE ITALIA 01 - Alici o acciughe , Sarde o sardine , Sgombri 76, , Totale pesci Tonni 0, Aguglie Anguille 0 0,1 0, Bisi o tombarello Boghe o bobe 7,8 5,6 2, Caponi e scorfani 30, , Cefali o muggini 3, , Cernie , Dentici o pagri 0 0,1 1, Ghiozzi 4,1 48,8 32, Latterini 0 0, Leccie e ricciole 0 0,2 0, Mendole o menole Merluzzi o naselli , Ombrine e corvine 0 1,2 0, Orate 0 1,4 0, Pagelli 0,3 0,1 5, Palamite 468 8, Palombi e gattucci 1 16,6 80, Potassoli o mel 31 88,1 43, Pesci spada 0 0,5 0, Rane pescatrici 84, , Razze e squadri 4 10,5 3, Rombi ed altri 4,5 55,3 5, Saraghi 0 0 0, Sogliole 47, , Spigole 0 0,7 0, Sugarelli o suri 70,1 34,9 7, Triglie Altre specie Totale altri pesci TOTALE PESCI Calamari 21,8 79,6 21, Polpi 4, , Seppie , Totale Ca.Po.Se 85,5 692,5 95,8 873, Mitili o cozze , Moscardini ,6 10, Totani Vongole Altre specie , Totale altri molluschi TOTALE MOLLUSCHI Aragoste ed astici. 0, Gamberi bianchi e 14,6 82,3 9, Gamberi rossi 0 1,7 41, Pannocchie Scampi , Altre specie 11, , TOTALE CROSTACEI TOTALE GENERALE Fonte: Istat 419

20 Le imprese I dati sulle imprese di pesca del Comune di Ancona sono stati forniti dalla Camera di Commercio dell industria, dell agricoltura e artigianato di Ancona. Al 31 dicembre 2001, risultano iscritte 133 imprese nel settore della pesca, piscicoltura e servizi connessi; una percentuale esigua rispetto al totale delle imprese attive nel comune (1,7%), ma tuttavia significativa se rapportata al dato provinciale. Si può, infatti, osservare che quasi il 66% delle imprese di pesca della provincia di Ancona è localizzata nel capoluogo (tabella 3.10). Tab Imprese attive per settore Ateco nel comune di Ancona al 31/12/01 Settore Ateco Totale Peso % Incidenza % su totale Provincia Ancona A. Agricoltura caccia e silvicoltura 624 7,8 6,5 B. Pesca, piscicoltura e servizi connessi 133 1,7 65,8 C. Estrazione di minerali 2 0,0 13,3 D. Attività manifatture 759 9,4 13,8 E. Produzione 2 0,0 16,7 F. Costruzione 612 7,6 14,3 G. Commercio all'ingrosso. e al dettaglio Riparazione dei beni personali e per la casa ,9 29,6 H. Alberghi e ristoranti 331 4,1 21,5 I. Trasporti, magazzinaggio e comunicazione 311 3,9 19,8 J. Intermediazione monetaria e finanziaria 348 4,3 33,5 K. Attiv. immob, noleggio, informaica, ricerca ,9 31,2 M. Istruzione 34 0,4 30,9 N. Sanità e altri servizi sociali 35 0,4 35,7 O. Altri servizi pubblici, sociali e personali 431 5,4 23,7 P. Servizi domestici presso famiglie e convivenze 0 0,0 0,0 X. Imprese non classificate 97 1,2 23,8 Totale ,8 Fonte: Nostra elaborazione su dati C.C.I.A.A. Come si può osservare dalla tabella 3.11, ben 129 imprese delle iscritte nel comune, sono dedite alla pesca marittima e danno lavoro a 274 degli occupati del capoluogo, pari al 96% della manodopera complessiva. Le restanti 3 unità attive, invece, sono iscritte nel comparto dei servizi connessi e sono le uniche imprese della provincia ad esercitare in questo settore. Nessuna impresa invece opera nella piscicoltura. 10 Da questo momento in poi non viene considerata una società di persone, poiché al momento dell iscrizione non ha dichiarato la tipologia di attività svolta. 420

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