Concetto di analisi ANQ. Misurazione nazionale indicatori di prevalenza caduta e decubito tra gli adulti e decubito tra i bambini, dal 2013
|
|
- Michelangelo Taddeo Colella
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Concetto di analisi ANQ Misurazione nazionale indicatori di prevalenza caduta e decubito tra gli adulti e decubito tra i bambini, dal 2013 Versione 2.1, agosto 2014
2 Indice 1. Preambolo Situazione di partenza e obiettivo della misurazione degli indicatori di prevalenza Metodo e rilevamento dei dati Partecipanti Misurazione Aspetti etici Rilevamento, trasferimento all istituto di misurazione LPZ/BFH ed elaborazione dei dati Salvaguardia della qualità Armonizzazione della procedura di misurazione Armonizzazione dell immissione dei dati Controllo della qualità dei dati Rappresentazione dei risultati per ogni ospedale Rappresentazione tabellare dei risultati Rappresentazione grafica dei risultati Altre analisi Rappresentazione comparativa dei risultati complessivi Analisi descrittiva Rappresentazione comparativa e aggiustamento secondo il rischio Trasferimento dei risultati dalla BFH all ANQ Rapporto comparativo nazionale Pubblicazione nazionale dei risultati Rapporto internazionale Bibliografia Annesso analisi bambini Impressum
3 1. Preambolo L elaborazione dei concetti di analisi dell ANQ si svolge per processi. La presente versione 2.1 è stata aggiornata dopo la seconda misurazione degli indicatori di prevalenza nel 2012 sulla scorta di nuove conoscenze e sviluppi. Il concetto 2.1 descrive l analisi a partire dalla misurazione L annesso presenta aspetti particolari dell analisi specifica per i bambini. Le basi dei concetti di analisi dell ANQ sono il contratto nazionale di qualità e il Regolamento dell ANQ per l utilizzo dei dati rilevati. 2. Situazione di partenza e obiettivo della misurazione degli indicatori di prevalenza Le misurazioni degli indicatori di prevalenza concernenti eventi indesiderati (adverse events) nel settore ospedaliero consentono di trarre conclusioni sulla qualità dell assistenza e della cura, e di approfondire la frequenza (prevalenza) di eventi o stati desiderati o indesiderati, come pure delle cure e dei provvedimenti di prevenzione adottati a tale proposito. Forniscono inoltre un importante base comparativa per sfruttare il potenziale di miglioramento nei settori della prevenzione e della cura. La misurazione nazionale degli indicatori di prevalenza caduta e decubito 2012 analizza gli indicatori sensibili per le cure caduta e decubito [1, 2] negli ospedali svizzeri. L obiettivo primario è quello di rilevare i tassi di prevalenza dei decubiti nosocomiali delle categorie 1-4 e 2-4, come pure le cadute negli ospedali svizzeri (medicina somatica acuta). Vengono inoltre analizzati in modo descrittivo i tassi di prevalenza complessivi per la caduta e il decubito, comprendendo anche gli eventi precedenti l ammissione. Dal 2013, nel quadro del piano di misurazione tra bambini e adolescenti è stato introdotto anche il modulo per il decubito tra i bambini ricoverati in cliniche pediatriche specializzate e in reparti "esplicitamente pediatrici di ospedali acuti. L impiego di uno strumento unico e riconosciuto internazionalmente consente confronti a livello nazionale e internazionale, e lo sviluppo continuo della qualità dell assistenza, in considerazione delle risorse a disposizione. Il metodo utilizzato per il rilevamento dei dati è una procedura affermata e diffusa a livello internazionale dell Università di Maastricht, Olanda [3-5]. L istituto di misurazione di tale università rileva ogni anno da quindici anni in Olanda tassi di prevalenza di fenomeni legati alla cura (International Prevalence Measurement of Care Problems, LPZ International). Nel frattempo, altri paesi europei hanno adottato tale procedura [6, 7]. L organizzazione della misurazione nazionale degli indicatori di prevalenza è invece compito della scuola universitaria professionale di Berna, reparto sanità, su mandato dell ANQ. Le sue mansioni comprendono lo svolgimento operativo della misurazione, l analisi comparativa dei dati tra istituti e la redazione del rapporto nazionale. Per il rilevamento dei dati in Ticino e in Romandia, la BFH coopera con la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) di Manno e con la Haute école de santé (HEdS-FR) di Friborgo. 3
4 3. Metodo e rilevamento dei dati Gli strumenti LPZ per la misurazione degli indicatori di prevalenza sono stati sviluppati dall istituto di misurazione LPZ dell Università di Maastricht. Nella loro versione originale, essi comprendono sei indicatori: decubito, cadute, incl. misure restrittive della libertà, incontinenza, malnutrizione e intertrigine. Il modulo dell indicatore decubito è considerato affidabile e valido [3-5]. Il modulo caduta si basa su opinioni di esperti e ottiene una validità manifesta [3, 5, 8]. Gli strumenti LPZ sono aggiornati e rielaborati almeno una volta l anno nel quadro dell incontro del gruppo di ricerca internazionale LPZ. Lo strumento di rilevamento LPZ 2012 comprendeva questionari incentrati su tre livelli: - dati generali sull ospedale (p.es. tipo di ospedale, indicatori di qualità di struttura a livello di ospedale); - dati dei reparti partecipanti (p.es. tipo di reparto, indicatori di qualità di struttura a livello di reparto); - dati dei pazienti: dati generali (p.es. indicazioni sulla persona, sulla diagnosi e sulla dipendenza assistenziale) e caratteristiche specifiche dei pazienti e dei processi sugli indicatori caduta e decubito. Ai sensi della decisione dell ANQ, dalla misurazione 2012 si rileva obbligatoriamente anche la scala di dipendenza assistenziale (SDA) per tutti i pazienti a partire dai diciotto anni. Tra gli ospedali che nel 2011 l avevano rilevata, la SDA si è dimostrata importante per la predizione degli indicatori dei risultati. Ciò ha indotto a dichiarare obbligatorio il suo rilevamento. Analogamente a quella tra gli adulti, per la misurazione dell indicatore di prevalenza decubito tra i bambini si è fatto ricorso al metodo International Prevalence Measurement of Care Problems (LPZ International) dell Università di Maastricht, in Olanda. Nello strumento LPZ per la misurazione nazionale degli indicatori di prevalenza caduta e decubito sono state integrate la scala di Braden per il rilevamento (al momento della misurazione) del rischio di decubito individuale del paziente [9, 10] e la scala di dipendenza assistenziale (SDA). Analogamente a precedenti rilevamenti di indicatori di prevalenza in Svizzera, il rilevamento del rischio tra i bambini e adolescenti è stato svolto con la scala di Braden per gli adulti, integrata da spiegazioni specifiche per l infanzia. La scala di dipendenza assistenziale comprende quindici categorie (p.es. mangiare e bere, continenza, mobilità), valutate in base a cinque categorie di risposta, da completamente dipendente a completamente indipendente [11-13]. Gli strumenti LPZ sviluppati in seno all Università di Maastricht erano già stati approntati in italiano, tedesco e francese per le misurazioni Come l anno scorso, le scale (Braden, dipendenza assistenziale) sono state utilizzate nelle versioni tradotte approvate, con l eccezione della versione francese della scala di dipendenza assistenziale. Le traduzioni su più livelli (doppia traduzione e contro-traduzione, gruppi di pari e debriefing cognitivo) delle nuove domande/categorie del ciclo di misurazione 2012 si sono orientate alla procedura adottata e riconosciuta a livello internazionale della International Society for Pharmaeconomics and Outcomes Research (ISPOR) [14-18]. In vista della misurazione 2013, la versione svizzera dello strumento LPZ per gli adulti è stata ulteriormente ottimizzata convalidando dal punto di vista cognitivo il questionario per le cadute nelle tre lingue e verificando la versione francese della scala di dipendenza assistenziale secondo criteri di qualità centrali. Su mandato dell ANQ, la BFH ha sviluppato il modulo per il decubito tra i bambini in italiano, tedesco e francese. Il questionario è invece stato creato in collaborazione con l LPZ Maastricht e con 4
5 l assistenza specialistica della dr. Anna-Barbara Schlüer (ospedale pediatrico universitario di Zurigo). Il processo di sviluppo del modulo per il decubito tra i bambini è descritto nell annesso. Parallelamente al rilevamento LPZ, la BFH ha svolto un inchiesta separata online sulla mancata partecipazione tra gli adulti e i bambini. 3.1 Partecipanti La partecipazione degli ospedali acuti alla misurazione nazionale degli indicatori di prevalenza caduta e decubito è parte integrante e vincolante del piano di misurazione dell ANQ , purché tali ospedali abbiano aderito al contratto nazionale di qualità dell ANQ. In generale, sono inclusi nella misurazione tutti i pazienti a partire da diciotto anni degenti il giorno del rilevamento negli ospedali acuti in Svizzera e nel Liechtenstein (incl. cure intense e cure continue). La condizione è una dichiarazione di consenso orale del paziente o di una persona autorizzata a rappresentarlo. Sono esclusi i pazienti nelle sale risveglio, quelli delle cliniche diurne, del puerperio, del settore ambulatoriale, del pronto soccorso, della pediatria, i neonati del reparto di neonatologia e i pazienti che non hanno dato il loro consenso. Dal 2013, viene attuato un rilevamento separato per i bambini. La misurazione del decubito tra i bambini coinvolge bambini e adolescenti fino a sedici anni compresi curati in un reparto esplicitamente pediatrico di un ospedale per adulti o in una clinica pediatrica. Ne sono invece esclusi i neonati sani nel reparto puerperio e i bambini degenti in un reparto somatico acuto per adulti. 3.2 Misurazione La misurazione viene svolta in un giorno di riferimento in tutti gli istituti partecipanti (di regola, il primo martedì di novembre, a meno che non sia troppo vicino alla festa di Ognissanti). In ogni ospedale, viene designato un coordinatore, appositamente istruito dalla BFH e dai suoi partner. Il coordinatore si occupa dell organizzazione interna della misurazione (reclutamento e formazione del team interno, garanzia della gestione dei dati e della qualità dei dati). Secondo le dimensioni dell istituto, è possibile nominare una persona di contatto specifica per una determinata sede che si occupa dell organizzazione in loco. Due infermieri per ogni reparto (una persona interna al reparto e una esterna) svolgono le misurazioni il giorno del rilevamento. A eccezione delle indicazioni di ordine amministrativo, i dati vengono acquisiti direttamente dal paziente (caso ideale). Se ciò non fosse possibile, si procede sulla scorta della valutazione clinica professionale del personale di cura e/o della documentazione. Ai sensi del verbale della misurazione LPZ, viene sempre utilizzata la migliore fonte di informazioni disponibile. 3.3 Aspetti etici La misurazione degli indicatori di prevalenza prevede la sola acquisizione dei dati che nel lavoro quotidiano degli ospedali e delle cliniche vengono già rilevati nel quadro del processo di cura. Non si svolgono interventi supplementari. Swissethics e le Commissioni etiche cantonali hanno classificato la misurazione degli indicatori di prevalenza caduta e decubito 2012 come una misurazione della qualità per la quale non è necessario un consenso scritto da parte dei pazienti. Questi ultimi (o la persona autorizzata a rappresentarli) devono però ricevere un informazione scritta sulla misurazione e fornire il loro consenso orale al rilevamento (newsletter ANQ, giugno 2012). I pazienti vengono informati per 5
6 iscritto dai rispettivi team prima della misurazione sul rilevamento e sul suo scopo. Il desiderio del paziente o del bambino e dell adolescente, rispettivamente della loro rappresentanza legale, di non partecipare alla misurazione viene rispettato. L informazione per i pazienti è disponibile in quattro lingue (italiano, tedesco, francese e inglese). Il rilevamento dei dati non mette in pericolo l integrità del paziente e un eventuale rifiuto di partecipare non comporta conseguenze negative. Tutti i dati riferiti ai pazienti vengono rilevati in forma pseudonimizzata. Solo gli ospedali possono decodificarli. L Università di Maastricht ha emanato una disposizione sulla protezione dei dati, consultabile all indirizzo: Nell ottica della pubblicazione dei dati sulla qualità, l ANQ ha a sua volta emanato un Regolamento per l utilizzo dei dati rilevati: f_it.pdf. 3.4 Rilevamento, trasferimento all istituto di misurazione LPZ/BFH ed elaborazione dei dati Il rilevamento dei dati viene effettuato per iscritto o, se la necessaria infrastruttura tecnica è disponibile, in forma elettronica. La procedura elettronica prevede l immissione immediata dei dati nella piattaforma in linea LPZ. I dati rilevati in formato cartaceo vengono immessi nell apposito programma dell LPZ entro cinque settimane dalla misurazione. Di questa operazione si occupano i collaboratori amministrativi, i responsabili ID (validazione dei dati ospedalieri) o il coordinatore dell ospedale. Conclusa la procedura di immissione, il coordinatore dell ospedale deve convalidare i dati per l analisi confermando esplicitamente la fine dell immissione nel settore protetto. La BFH conserva questi dati a tempo indeterminato in formato SPSS, affinché sia possibile procedere a confronti tra anni diversi. In caso di scioglimento del contratto tra la BFH e l ANQ, la conservazione dei dati viene riregolamentata. Ai sensi del Regolamento dell ANQ per l utilizzo dei dati rilevati, gli ospedali sono proprietari dei dati grezzi, che restano accessibili in formato SPSS ed Excel nel settore protetto del sito LPZ (livello coordinatore). L ANQ e gli istituti di analisi partecipanti hanno il diritto di utilizzare e analizzare i dati nel quadro delle condizioni di analisi e di pubblicazione convenute tra tutte le parti (ANQ, istituti di analisi, ospedali). L ANQ non riceve dati grezzi. 4. Salvaguardia della qualità Vengono adottati provvedimenti di salvaguardia della qualità sia durante la preparazione delle misurazioni sia al momento del rilevamento e dell analisi dei dati. L obiettivo è quello di armonizzare la procedura di misurazione, l immissione dei dati e il controllo della qualità dei dati. 4.1 Armonizzazione della procedura di misurazione Le fonti di dati, le procedure, le modalità di compilazione dei questionari e i documenti di lavoro a sostegno dei team di misurazione (p.es. elenco del materiale per il decubito, elenco del reparto, consenso alla partecipazione alla misurazione) sono specificati nel manuale. Per le formazioni interne, viene messa a disposizione dei coordinatori dell ospedale la necessaria documentazione in linea. Il manuale aiuta a garantire l omogeneità e l affidabilità della misurazione. Il metodo, gli strumenti di misurazione e il loro impiego sono stati spiegati in modo uniforme nelle formazioni Train the Trainers dai coordinatori dell ospedale agli specialisti. Per assicurare la continuità tra le varie formazioni, 6
7 la direzione del progetto BFH partecipa a tutti gli incontri e i contenuti vengono standardizzati per tutte le regioni linguistiche. Dal 2013, anche tutte le informazioni sulla misurazione del decubito tra bambini e adolescenti sono contenute nel manuale, la cui versione 2013 è stata completata con un esempio concreto per la formazione sulla scala di dipendenza assistenziale e un indicazione relativa al programma di formazione in linea sulla valutazione del decubito. Alla vigilia del rilevamento e il giorno stesso, inoltre, viene attivato un helpdesk in tre lingue nazionali. Il coordinatore è responsabile del controllo in loco della qualità della misurazione e dei dati, e della correttezza dei dati. 4.2 Armonizzazione dell immissione dei dati L immissione direttamente in linea nella piattaforma LPZ favorisce la completezza dei dati. Le formule e i collegamenti logici della programmazione conducono automaticamente i team di misurazione attraverso i questionari. Se per esempio si indica che un paziente non soffre di decubito, il sistema non fa apparire la tabella per la descrizione delle ferite da decubito. Il programma di immissione dei dati è a disposizione dei partecipanti per sette settimane da metà settembre a fine ottobre per la formazione dei team di misurazione interni e per svolgere i test. 4.3 Controllo della qualità dei dati Gli istituti che rilevano in linea i loro dati possono controllare per due settimane in novembre la prima rappresentazione delle tabelle con i risultati specifici e notificare eventuali errori di immissione. La qualità dei dati viene determinata dall LPZ Maastricht con il profilo dei dati. A tale scopo, sono definite regole e si cercano modelli di errore sistematici (dati che non dovrebbero apparire, che risultano strani, che mancano). Non si procede a una verifica esterna indipendente dei dati rilevati. L LPZ International invia il set con i dati nazionali (in formato SPSS) all istituto di analisi BFH per l analisi. La BFH lo aggiusta per l analisi nazionale, ne verifica la plausibilità e lo elabora in vista dell analisi specifica secondo il tipo di ospedale. Le incertezze nel processo di elaborazione vengono analizzate alla ricerca di eventuali fonti di errore. Se necessario, i risultati sono discussi con l LPZ International e con l ANQ, e il concetto di analisi viene adeguato di conseguenza. Parallelamente, per gli ospedali che partecipano alla misurazione viene proposta l adozione di misure per ottimizzare la qualità dei dati. Il giorno del rilevamento, l ANQ può incaricare l istituto di misurazione di adottare i provvedimenti del caso ed effettuare prove a campione per verificare la correttezza e la completezza dei dati rilevati. 7
8 5. Rappresentazione dei risultati per ogni ospedale 5.1 Rappresentazione tabellare dei risultati I risultati specifici, preparati dall LPZ, vengono messi a disposizione degli ospedali partecipanti mediante un rapporto automatizzato. Si tratta di valori non aggiustati, la cui confrontabilità è quindi limitata (vedi capitolo 6). I risultati specifici saranno consultabili in un area protetta da parola chiave sul sito LPZ in tabelle in formato PDF, Word ed Excel tre-cinque giorni lavorativi dopo l immissione, rispettivamente il via libera da parte del coordinatore dell ospedale. Gli istituti che rilevano i dati direttamente in linea e danno il via libera per l analisi subito dopo la misurazione hanno tempo due settimane in novembre per verificare tutti i risultati e apportare eventuali correzioni sul sito dell LPZ. In seguito, le tabelle, protette da parola chiave, vengono di nuovo pubblicate con la data dell aggiornamento. La descrizione del set di dati complessivo avviene a livello di ospedale, di reparto e di paziente, e secondo l orientamento specialistico (figura 1). Figura 1: accesso ai risultati a livello di ospedale, reparto e nazionale (secondo il tipo di ospedale) I risultati vengono rappresentati in modo tabellare. Le tabelle, suddivise secondo il reparto, contengono per esempio indicazioni sul numero di partecipanti, la prevalenza in % per ogni reparto e la prevalenza di decubiti di categoria 1-4 (figura 2). I valori delle tabelle possono essere visualizzati in cifre o percentuali e secondo il tipo di reparto. La rappresentazione con le percentuali favorisce un confronto tra i reparti. Tutte le tabelle presentano una colonna T che riassume i risultati di tutti i reparti (totale = T). Dalla primavera 2013, tutte le tabelle con i risultati possono essere scaricate in un unico passaggio come file ZIP. 8
9 Figura 2: esempio di tabella con risultati specifici (numero/percentuale) Circa due mesi dopo la misurazione, l analisi nazionale tabellare viene attivata nella colonna Nazionale Tipo di reparto Percentuali del portale LPZ (figura 1). Le tabelle riportano i valori complessivi nazionali in cifre o percentuali secondo il tipo di reparto e, nella colonna T, il totale del rispettivo tipo di ospedale (figura 3). Qui, gli ospedali hanno la possibilità di confrontare i loro risultati con il valore medio nazionale per lo stesso tipo di ospedale o di reparto. 9
10 Figura 3: esempio di tabella con risultati nazionali stratificati (stesso tipo di ospedale) Per analisi di singoli casi, il coordinatore dell ospedale può richiamare informazioni su singoli pazienti (dati criptati). Nella cosiddetta tabella dei clienti, è possibile verificare se la persona in questione è stata interessata da fenomeni legati alle cure. Questi casi possono essere analizzati internamente in modo più approfondito in riferimento alle caratteristiche delle strutture e dei processi. L utilità pratica in termini di salvaguardia e di sviluppo della qualità è data dalla discussione interna dei risultati specifici per ogni ospedale, dagli interrogativi da essa scaturiti e dal confronto con ospedali simili. 5.2 Rappresentazione grafica dei risultati Dalla misurazione 2012, i coordinatori degli ospedali dispongono di un modello per l elaborazione e la visualizzazione grafica interattiva dei dati a livello di ospedale nell area protetta del sito dell LPZ (figura 4). Questo nuovo tipo di rappresentazione dei risultati richiede il plug-in Microsoft SilverLight (scaricabile gratuitamente all indirizzo Started/Install/Default.aspx). I coordinatori possono decidere liberamente se concedere anche ai responsabili ID l accesso a questi dati (livello ospedale). Per l utilizzo del modello, i coordinatori possono fare ricorso a un manuale sul sito dell LPZ. 10
11 Figura 4: pannello con la rappresentazione grafica dei risultati Il modello consente l elaborazione grafica dei dati rilevati sulla prevalenza (nosocomiale) con il questionario generale per i pazienti (decubito, caduta ecc.) secondo la sede. Possono inoltre essere rappresentati i dati sulla prevalenza seguenti rilevati nei moduli caduta e decubito: - caratteristiche dei pazienti; - descrizione del decubito e dei rispettivi indicatori di processo (prevenzione, cura); - indicatori di struttura per ogni reparto, rispettivamente anno di misurazione, e per ogni sede. Il modello non permette di generare risultati sull intero nosocomio in caso di più sedi, né un confronto diretto dei risultati di diversi anni di misurazione. È invece possibile confrontare i risultati complessivi di più sedi e dei reparti per ogni sede. Sotto i rispettivi grafici, i risultati vengono rappresentati anche in forma tabellare. Grafici e tabelle possono essere copiati anche in un altra applicazione (per esempio PowerPoint o Excel). Per quanto riguarda gli indicatori non raggruppati, ossia quelli senza caratteristiche assegnate, e altri indicatori, i risultati nazionali (dello stesso tipo di ospedale) vengono rappresentati con una linea nel grafico. Dopo la misurazione del mese di novembre, circa a fine febbraio i risultati nazionali (dello stesso tipo di ospedale) vengono visualizzati alla conclusione dell analisi LPZ. 5.3 Altre analisi Se un ospedale con diverse sedi desidera ottenere i suoi risultati riepilogati in un unico documento, può richiederlo all LPZ Maastricht pagando un sovrapprezzo. Anche la rappresentazione dei risultati in una lingua diversa da quella selezionata come principale è a pagamento. Sottoanalisi differenziate dei singoli ospedali o analisi di interrogativi individuali possono essere commissionate dietro pagamento alla BFH, previa stipulazione di un accordo supplementare. 11
12 6. Rappresentazione comparativa dei risultati complessivi 6.1 Analisi descrittiva Gli indicatori dei risultati analizzati in forma descrittiva consentono di esprimersi sulla prevalenza degli indicatori caduta e decubito. Gli indicatori di processo descrivono le caratteristiche dei pazienti in questione, i possibili fattori di rischio per cadute e decubiti, le caratteristiche delle cadute e dei decubiti, e le misure preventive e di cura. Gli indicatori di struttura forniscono informazioni sugli elementi strutturali della salvaguardia della qualità in relazione agli indicatori caduta e decubito a livello di ospedale e reparto. I dati vengono presentati con valori assoluti (numero), relativi (percentuale) e, qualora utile, con l indicazione dei valori medi e delle deviazioni standard. I risultati vengono elaborati secondo il tipo di ospedale con tabelle di contingenza o istogrammi. A livello di ospedale, i dati sono suddivisi secondo la tipologia degli ospedali dell Ufficio federale di statistica [19]: ospedali universitari (presa a carico centralizzata), ospedali per cure generali (presa a carico centralizzata), ospedali per cure generali (cure primarie) e cliniche specializzate. In singoli grafici e tabelle, i dati vengono specificati secondo il genere di reparto. Le analisi statistiche descrittive sono realizzate con il programma IBM SPSS Statistics Rappresentazione comparativa e aggiustamento secondo il rischio Premessa Il fulcro delle misurazioni nazionali della qualità è il confronto tra gli ospedali partecipanti. L LPZ propone dapprima una rappresentazione comparativa tabellare o grafica dei valori non aggiustati degli ospedali. Considerata tuttavia la diversità dei mandati e, di conseguenza, della composizione della struttura dei pazienti, è imprescindibile procedere a un aggiustamento secondo i rischi esistenti. I risultati dei dati sulla qualità rilevati (indicatori dei risultati) vengono resi comparabili dall aggiustamento secondo il rischio, il che è importantissimo, poiché la qualità dei risultati è influenzata dai rischi dei pazienti e dalla qualità delle cure infermieristiche e dei trattamenti. Gli ospedali possono distinguersi per la composizione della popolazione di pazienti (case-mix) e per le caratteristiche delle strutture, come reparti specialistici e numero di letti. È dunque logico che gli ospedali con pazienti con un rischio più elevato presentino tassi di complicanze più alti, un dato che potrebbe far pensare a una qualità dei risultati inferiore. È quindi necessario tenere in considerazione tali fattori di rischio al fine di interpretare i tassi misurati secondo le diverse caratteristiche dei fornitori di prestazioni Obiettivo L obiettivo dell aggiustamento secondo il rischio è quello di rendere confrontabili ospedali con caratteristiche delle strutture e dei pazienti diverse. Al momento di scegliere le variabili per l aggiustamento occorre accertarsi che i fattori di rischio dei pazienti e dell organizzazione esistano già al momento dell ammissione e non possano essere modificati Procedura di aggiustamento tra gli adulti Nel corso degli ultimi decenni, il tema dei confronti della qualità tra fornitori di prestazioni ha dato avvio a un intenso lavoro di ricerca. Le procedure oggi disponibili comprendono modelli molto semplici (p.es. stratificazione secondo determinate caratteristiche), regressioni multiple che distinguono tra valori osservati e attesi, e modelli relativamente complessi strutturati su più livelli. Questi ultimi sono chiamati modelli gerarchici dalla letteratura specializzata e, al momento, sono considerati i migliori [20]. 12
13 Di conseguenza, insieme all ANQ si è deciso di svolgere l aggiustamento secondo il rischio con un modello gerarchico, nella fattispecie il Multilevel Modeling MLM [21], e si è fatto ricorso a una regressione logistica gerarchica. Il motivo è da ricercare nella non casuale selezione dei pazienti in determinati ospedali, una circostanza tenuta in considerazione dall MLM. L indipendenza della massa critica è tra le ipotesi standard sulle quali poggiano i rispettivi modelli statistici. Nella selezione dei pazienti negli ospedali, tale indipendenza non è garantita. I modelli gerarchici affrontano questo problema, distinguendo per esempio tra caratteristiche del paziente e ospedali (figura 5), e considerando così adeguatamente le dimensioni del nosocomio e la conseguente insicurezza statistica. Figura 5: aggiustamento secondo il rischio: caratteristiche dei pazienti e degli ospedali Nell ambito di un modello gerarchico, esistono diverse procedure da seguire in funzione del set di dati. Non esiste un unica regola da seguire: ci sono diverse possibilità tra cui scegliere in base al set di dati, al tipo di domande e, nel nostro caso, ai requisiti del rapporto per gli ospedali [20]. In determinate condizioni, i cosiddetti modelli a effetti fissi sono l ideale per il confronto tra ospedali. Essi presentavano però uno svantaggio decisivo. Il problema principale era rappresentato dal basso numero di casi di alcuni ospedali, che in assenza di decubiti e cadute non venivano considerati nelle statistiche. Sono dunque stati calcolati, sulla scorta dell attuale discussione metodica [20], modelli a effetti fissi che non presentavano questo svantaggio. La procedura seguita è la seguente (figura 6): per ogni variabile outcome (caduta o decubito in ospedale) viene dapprima calcolata una regressione logistica con le variabili dei pazienti disponibili. Sulla base di tale regressione, vengono ricavati fattori di rischio. Le analisi della regressione fanno riferimen- 13
14 to a tutti i pazienti partecipanti. Questa procedura è stata scelta dopo diverse analisi preliminari svolte per ogni tipo di ospedale (ospedali universitari, ospedali centrali ecc.). Purtroppo, le prove a campione erano in parte talmente limitate da non consentire di estrapolare variabili sufficienti per la selezione del modello, e di conseguenza si è deciso di includere tutti i partecipanti nella prova a campione. Figura 6: procedura per l aggiustamento secondo il rischio L Akaike Information Criterium (AIC) [22] è stato scelto per la selezione delle variabili di rischio. L AIC utilizza una procedura di stima secondo il metodo della massima verosimiglianza e gli specialisti lo preferiscono alle procedure tradizionali [23]. Concretamente, viene adottata una procedura progressiva a ritroso (backward selection), secondo la quale un modello complessivo con tutte le variabili considerate nel set di dati è stato integrato con effetti di interazione tra il tipo di ospedale e singole variabili sociodemografiche e concernenti l affezione. Con le variabili selezionate, viene calcolato un modello gerarchico misto, nel quale i pazienti partecipanti costituiscono il livello 1 e gli ospedali partecipanti il livello 2. Per quantificare gli effetti delle variabili negli ospedali, alla fine sono calcolati e rappresentati graficamente i residui dei singoli ospedali e il loro intervallo di confidenza del 95% (figura 7). In poche parole, i residui sono la differenza tra il valore ospedaliero singolo stimato e il valore complessivo stimato di tutti gli ospedali. In questi grafici, la linea dello zero rappresenta la media di tutti gli ospedali e può essere interpretata come valore atteso [24]. Gli ospedali il cui intervallo di confidenza non tocca la linea dello zero si distinguono sensibilmente dalla media di tutti i nosocomi. Dal punto di vista clinico, le divergenze aritmeticamente negative sono migliori, quelle aritmeticamente positive peggiori. Le analisi statistiche per l aggiustamento secondo il rischio sono state svolte con STATA 10.1 [25]. 14
Rapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliPrincipi per l accettazione delle richieste di dispensa dalle misurazioni del piano nazionale. Approvati il 24 giugno 2014 dal Comitato.
Principi per l accettazione delle richieste di dispensa dalle misurazioni del piano nazionale Approvati il 24 giugno 2014 dal Comitato. 1. Introduzione Il presente documento definisce una procedura sistematica
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliIl Consiglio federale svizzero, visto l articolo 96 della legge federale del 18 marzo 1994 2 sull assicurazione malattie (legge), 3 ordina:
Ordinanza sul calcolo dei costi e la registrazione delle prestazioni da parte degli ospedali, delle case per partorienti e delle case di cura nell assicurazione malattie 1 (OCPre) del 3 luglio 2002 (Stato
DettagliOmbudsman delle banche svizzere
Ombudsman delle banche svizzere Procedura in sintesi Sintesi della procedura di mediazione ENTE DI INFORMAZIONE E MEDIAZIONE NEUTRALE L Ombudsman delle banche svizzere, quale mediatore neutrale, si occupa
DettagliGestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento
Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione
DettagliGESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI
Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008
DettagliSe siete interessati a costituire un associazione per il vostro distretto, contattate il vostro rappresentante di supporto per club e distretti.
omississ Costituzione del distretto in associazione Quando un gruppo o un organizzazione si costituiscono formano un associazione. Il bene cio primario della costituzione in associazione è la protezione
DettagliRiforma "Specialista del commercio al dettaglio" Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al
Specialista del commercio al Riforma "Specialista del commercio al " Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al (La designazione di persone o gruppi
DettagliCitySoftware SEGRETERIA DELIBERE DETERMINE ALBO PRETORIO. Info-Mark srl
CitySoftware SEGRETERIA DELIBERE DETERMINE ALBO PRETORIO Info-Mark srl Via Rivoli, 5/1 16128 GENOVA Tel. 010/591145 Fax 010/591164 Sito internet: www.info-mark.it e-mail Info-Mark@Info-Mark.it Gli Atti
Dettaglipersona in formazione è stipulato dall azienda o organizzazione di riferimento. Art. 9 Ubicazione della formazione di base ad impostazione aziendale
Promemoria 19 Reti di aziende formatrici Cos è una rete di aziende formatrici? Una rete di aziende formatrici è un unione di aziende che, non sono in grado o preferiscono non dover offrire una formazione
DettagliREGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE SIP EVENTO RESIDENZIALE DI ELEVATO LIVELLO FORMATIVO. (Golden Pediatric Event)
REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE SIP DI EVENTO RESIDENZIALE DI ELEVATO LIVELLO FORMATIVO (Golden Pediatric Event) La Società Italiana di Pediatria, in coerenza con i propri fini statutari che prevedono
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliMisurazione nazionale dell indicatore di prevalenza decubito nei bambini
Misurazione nazionale dell indicatore di prevalenza decubito nei bambini Versione breve rapporto comparativo nazionale 2013 Luglio 2014 / versione 1.0 Indice 1. Introduzione... 3 2. Obiettivi... 3 3. Metodo...
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliCapo I - PARTE GENERALE
Regolamento delle procedure di trasferimento e di mobilità interna dei professori ordinari, dei professori associati e dei ricercatori, ai sensi degli artt. 1, comma II, e 3 della legge 3 luglio 1998,
DettagliDisciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona
Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1
DettagliGuida Compilazione Piani di Studio on-line
Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-
DettagliREGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado
DettagliPROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO
PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliSTATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ
STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare
DettagliRegolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124
Regolamento del Settore Attività Giovanile Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI art. 1 - L Attività Giovanile 1- Per organizzare e coordinare
DettagliA.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...
Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6
DettagliComune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,
DettagliMANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico
MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliSISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4
1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato
DettagliUniversità degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo
NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliLinee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons
Allegato 1 Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons 1. Premessa La rilevazione della customer satisfaction è utilizzata da molte amministrazioni per misurare
DettagliRiferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07
Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliOrdinanza del PF di Zurigo sulla formazione continua al PF di Zurigo
Ordinanza del PF di Zurigo sulla formazione continua al PF di Zurigo (Ordinanza sulla formazione continua al PF di Zurigo) 414.134.1 del 26 marzo 2013 (Stato 1 ottobre 2013) La Direzione scolastica del
DettagliInteresse, sconto, ratei e risconti
TXT HTM PDF pdf P1 P2 P3 P4 293 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 293 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell
Dettaglib) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per
DettagliProfilo B o E? Un aiuto per scegliere
Impiegata/impiegato di commercio AFC Profilo B o E? Un aiuto per scegliere Premessa Questo documento è uno strumento di aiuto per le persone che partecipano al processo decisionale delle persone in formazione
DettagliRapporto dal Questionario Insegnanti. Istituto Comprensivo. RMIC897006 - DON LORENZO MILANI - Via Marco Aurelio N 2 - GUIDONIA MONTECELIO RMIC897006
Rapporto dal Questionario Insegnanti Istituto Comprensivo RMIC897006 - DON LORENZO MILANI - Via Marco Aurelio N 2 - GUIDONIA MONTECELIO RMIC897006 Progetto Valutazione & Miglioramento (V&M) a.s. 2012/13
DettagliIstruzioni del Consiglio federale sulla sicurezza TIC nell Amministrazione federale
Istruzioni del Consiglio federale sulla sicurezza TIC nell Amministrazione federale del 1 luglio 2015 Il Consiglio federale svizzero emana le seguenti istruzioni: 1 Disposizioni generali 1.1 Oggetto Le
DettagliOggetto: Regolamento interno delle procedure di trasferimento e di mobilita interna dei professori e ricercatori - modifica.
DECRETO N. 1099 /Prot. N. 22837/I-3 Div. Affari Istituzionali Sez. Pers. Doc. Oggetto: Regolamento interno delle procedure di trasferimento e di mobilita interna dei professori e ricercatori - modifica.
DettagliLa Procedura di Omologazione del Prodotto (OP) per la Posta Massiva
La Procedura di Omologazione del Prodotto (OP) per la Posta Massiva Omologazione del prodotto Per accedere alla procedura di omologazione, e quindi verificare che i propri invii siano conformi agli standard
DettagliLinee guida per il Comitato Tecnico Operativo 1
Linee guida per il Comitato Tecnico Operativo 1 Introduzione Questo documento intende costituire una guida per i membri del Comitato Tecnico Operativo (CTO) del CIBER nello svolgimento delle loro attività.
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
Dettagli4.06 Stato al 1 gennaio 2013
4.06 Stato al 1 gennaio 2013 Procedura nell AI Comunicazione 1 Le persone che chiedono l intervento dell AI nell ambito del rilevamento tempestivo possono inoltrare una comunicazione all ufficio AI del
DettagliDirettive concernenti gli stage previsti nell ambito del ciclo di studio Master of Science in formazione professionale
Direttive concernenti gli stage previsti nell ambito del ciclo di studio Master of Science in formazione professionale del giugno 0 La direttrice dell Istituto Universitario Federale per la Formazione
DettagliStatistica. Lezione 6
Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante
DettagliEsame professionale superiore secondo il sistema modulare con esame finale
Esame professionale superiore secondo il sistema modulare con esame finale DIRETTIVA sul regolamento dell'esame professionale superiore secondo il sistema modulare con esame finale di Maestra tessile/maestro
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliIl ruolo del chimico per la sicurezza ambientale
ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze
DettagliPRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE
PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE (In vigore per le verifiche della regolare tenuta della contabilità sociale svolte dal 1 gennaio 2015)
Dettagli«Comune amico dei bambini»
«Comune amico dei bambini» Un iniziativa dell UNICEF per situazioni di vita a misura di bambino in Svizzera Obiettivo Comuni amici dei bambini I bambini sono il nostro futuro. La Convenzione dell ONU sui
DettagliProtocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014
Progetto ICoNLingua Scienza senza Frontiere CsF- Italia Protocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014 1. Introduzione La valutazione sia in itinere
DettagliCONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014
CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione
DettagliMODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI
Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2
DettagliIndagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina
Indagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina La U.O.S.D. Comunicazione Integrata Aziendale, in collaborazione con l Università La Sapienza di Roma (CdL Scienze Magistrali
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliRegione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente
Pag. 1 di 15 VERS V01 REDAZIONE VERIFICHE E APPROVAZIONI CONTROLLO APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE EMISSIONE NOME DATA NOME DATA NOME DATA A. Marchisio C. Pernumian 29/12/2014 M. Molino 27/02/2015 M. Molino
DettagliAccordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti
Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello
DettagliREGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI
PEGASO 03 S.r.l. Sede legale ed operativa: Via Cagliero 3/I-3/L 100 41 CARIGNANO (TO) Tel 011-969.87.11 Fax 011-969.07.97 Capitale Sociale Eu ro 100.000,00 i.v. Registro delle Imp rese n. 08872320018 Tribunale
DettagliSviluppare il mercato, promuovere il dialogo e gestire i processi di comunicazione
Specialisti in marketing, specia - listi in vendita, pianificatori (ici) di comunicazione, redattori (ici) di testi pubblicitari, specialisti in relazioni pubbliche: tutti occupano posizioni importanti
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliSEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1
SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre
DettagliCHECK LIST PER INDAGINI EFFETTUATE CON METODOLOGIA SOCIAL MEDIA RESEARCH Ottobre 2015 A) CHECK LIST (PARTE GENERALE)
CHECK LIST PER INDAGINI EFFETTUATE CON METODOLOGIA SOCIAL MEDIA RESEARCH Ottobre 2015 A) CHECK LIST (PARTE GENERALE) AREA 1 - DOCUMENTAZIONE DI BASE Verifica della presenza o meno dei seguenti documenti:
DettagliUTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI
UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all
DettagliDocumenti per i corsi
Descrizione dell offerta Applicazione della formazione professionale di base Documenti per i corsi inter a ziendali (CI): Corsi interaziendali progr amma di forma zione per i corsi inter a ziendali, controlli
DettagliUniversità degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria
REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliPer quanto concerne il punto 1:
Deliberazione di Giunta Regionale n. 422 dell 11 aprile 2003 Oggetto: Modifiche al Manuale per l Accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie approvato con deliberazione di Giunta Regionale
DettagliCONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1
Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliCERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI
CERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI Requisiti necessari per l inserimento negli elenchi dei soggetti autorizzati a effettuare la prima certificazione diagnostica dei Disturbi Specifici dell
DettagliIl database management system Access
Il database management system Access Corso di autoistruzione http://www.manualipc.it/manuali/ corso/manuali.php? idcap=00&idman=17&size=12&sid= INTRODUZIONE Il concetto di base di dati, database o archivio
DettagliCOMUNE DI SAN GILLIO PROVINCIA DI TORINO. Art. 1
REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI SAN GILLIO PROVINCIA DI TORINO TITOLO I - PRINCIPI GENERALI Finalità e Ambito di applicazione Art. 1 Il presente Regolamento disciplina - in coordinamento con
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;
OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto
DettagliPROCEDURA PER LA GESTIONE ESAMI DI STATO AREA ALUNNI AXIOS
PROCEDURA PER LA GESTIONE ESAMI DI STATO AREA ALUNNI AXIOS Lo scopo di questa guida rapida è quello di fornire all utente, sia del prodotto SISSI in RETE che del prodotto Axios, un vademecum per la corretta
DettagliIl Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit
Performance Management Il Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit Da 16 sistemi diversi (in sedici paesi) ad un approccio globale Executive Development and Compensation Milano, 12 Novembre 2010 cfr
DettagliIl modello di ottimizzazione SAM
Il modello di ottimizzazione control, optimize, grow Il modello di ottimizzazione Il modello di ottimizzazione è allineato con il modello di ottimizzazione dell infrastruttura e fornisce un framework per
DettagliVERBALE n. SCRUTINIO FINALE
VERBALE n. SCRUTINIO FINALE (CLASSI PRIME E SECONDE del triennio ) Il giorno del mese di dell anno alle ore, nei locali del, si riunisce il Consiglio della Classe, con la sola presenza dei docenti, per
DettagliFunzioni di gestione degli interventi: esperti
Funzioni di gestione degli interventi: esperti Percorso dell esperto: La documentazione dell attività I soggetti che hanno il compito di programmare e attuare percorsi formativi nell ambito del piano dell
DettagliEffetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria
Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
Dettagli811.112.243 Ordinanza del DFI
Ordinanza del DFI concernente la sperimentazione di un modulo speciale d insegnamento e d esame per i primi quattro anni di studio presso la facoltà di medicina dell Università di Zurigo del 17 ottobre
DettagliOperatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?
Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliREGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile
DettagliN O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit
Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente
DettagliIstituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici
Circolare n. 1/SCU Protocollo n. Al Dirigente scolastico Indirizzo email Roma, Oggetto: 9 Censimento generale dell industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit. Rilevazione sulle istituzioni
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliPROCEDURA SGQ. PRO-NCC Procedura per la Gestione delle non conformità, azioni correttive, reclami
PROCEDURA SGQ PRO-NCC Procedura per la Gestione delle non conformità, azioni correttive, reclami Rev. 02 Data 31.01.2011 INDICE GENERALE 1. SCOPO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2 3. RIFERIMENTI...2 3.1
DettagliREGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.
REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.2005 Esecutivo dal 29.09.2005 SOMMARIO ARTICOLO 1 "AMBITO DI APPLICAZIONE"
Dettagli