FONDO REGIONALE DISABILI L. R. 13/03 PIANO PROVINCIALE DISABILI

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1 FONDO REGIONALE DISABILI L. R. 13/03 PIANO PROVINCIALE DISABILI

2 INDICE Il fabbisogno e la situazione del contesto provinciale Pag. 3 Le tipologie e le caratteristiche dei servizi che si intendono erogare 6 Dote Lavoro Persone con Disabilità 7 Dote Impresa Collocamento Mirato 11 Le tempistiche di erogazione dei servizi 13 L esplicitazione delle priorità 13 Le procedure e le modalità di attuazione degli interventi 14 La ripartizione delle risorse destinate alla realizzazione degli interventi 15 I risultati attesi in termini di assunzione e per tipologia di dote 16 Modalità di coordinamento dei soggetti coinvolti 17 Le forme di monitoraggio e valutazione utili alla verifica dell efficacia degli interventi che si intendono realizzare 17 2

3 a. il fabbisogno e la situazione del contesto provinciale Il quadro generale del mercato del lavoro locale risente ancora pesantemente della crisi che ha investito l economia globale. L impatto che tale situazione ha sull occupazione condiziona profondamente il segmento riguardante le fasce deboli ed in particolare la componente della disabilità come evidenziano i dati relativi alle persone iscritte nell elenco ex art. 8 della L. 68/99. Nel corso del 2013 osserviamo da un lato una leggera diminuzione del dato di flusso -7,8% (grafico 1), dall altro come il dato di stock mantiene l andamento crescente (+ 8,8%) mettendo così in luce una grave difficoltà del mercato ad assorbire nuova forza lavoro. Il bacino potenziale dei beneficiari del Piano risulta quindi essere di dimensione significativa, sarà pertanto inevitabile introdurre criteri di priorità per l accesso ai servizi. Grafico 1 - Andamento iscrizioni periodo anno Fonte: Collocamento Mirato Disabili Provincia di Varese I grafici che seguono delineano il profilo della persona iscritta all elenco del Collocamento Mirato Disabili: maschio, adulto con una età superiore ai 50 anni, con bassa scolarizzazione. Grafico 2 - Iscritti per genere - confronto anni 2012/2013 3

4 Grafico 3 - Iscritti per classi d età - anno 2013 Fonte: Collocamento Mirato Disabili Provincia di Varese Grafico 4 - Percentuale iscritti per titolo di studio anno 2013 Grafico 5 - Iscritti per titolo di studio, v. a. - confronto anni 2012/2013 4

5 Nelle tabelle che seguono vengono proposti i dati, in serie storica, riguardanti alcune attività/interventi del Collocamento Mirato Disabili. In particolare si vuole rendere evidente quanto la crisi economica abbia pesantemente condizionato l andamento del mercato del lavoro anche nell ambito della disabilità. Diminuiscono infatti servizi come le convenzioni e gli esoneri a fronte di un aumento dei computi ed in qualche misura dei passaggi diretti. Riguardo al dato sugli esoneri l analisi di dettaglio ha rivelato che diverse aziende con esonero hanno richiesto la sospensione a seguito di procedure di cassa integrazione o mobilità in quanto coinvolte in processi di crisi. Tab. 1 - prospetti informativi presentati dalle aziende in obbligo Prospetti Tab. 2 - convenzioni stipulate Convenzioni stipulate Convenzioni attive * Dato non disponibile * Il dato che meglio rappresenta il contesto di recessione nel quale ci troviamo è quello sulle assunzioni: nel 2013 registriamo il numero più basso di contratti di lavoro stipulati nel decennio. Se mettiamo poi a confronto l ultimo biennio osserviamo come nel 2013 le assunzioni diminuiscono del 23%. Questo dato va letto contestualmente al tasso di disoccupazione (Istat 2013) che per Varese è del 8,57 (nel 2010 era del 5,3), superato solo da Como 8,62, Lodi 9,03, Mantova 9,06. Il tasso di disoccupazione regionale è 8,09. Tab.3 - dati occupazionali - trend Assunzioni di cui in Convenzione Assunzioni ex art. 18 Posti esonerati (effettivi) Passaggi diretti Computi (lavoratori divenuti disabili)

6 Relativamente alle principali caratteristiche dei contratti di lavoro riscontriamo come il tempo determinato sia quello più utilizzato (61%) e di come il tempo indeterminato riguardi prevalentemente gli uomini (68%). Grafico 6 - assunzioni 2013 per tipologia contratto Grafico 7 - assunzioni 2013 per tipologia contratto e genere Grafico 8 - assunzioni 2013 a TI per genere Grafico 9 - assunzioni 2013 a TD per genere b. le tipologie e le caratteristiche dei servizi che si intendono erogare Assumendo a riferimento l allegato A della delibera di Giunta Regionale n. X/1106, nel presente Piano vengono previste le diverse tipologie di Doti, di diretta competenza provinciale: Dote Lavoro Persone con Disabilità e Dote Impresa Collocamento Mirato con i relativi quadri dei servizi/attività. Data infatti l eterogeneità della casistica che si presenta nei servizi e la considerevole diversificazione di bisogni espressi non si ritiene opportuno escludere ogni possibile strumento di 6

7 intervento. Il compito di definire la programmazione strategica, di durata temporale triennale, giunto in questa fase di riforma degli assetti istituzionali, viene agito cercando di garantire la più ampia gamma di servizi da attivare secondo le necessità o l insorgenza di nuovi bisogni, definendo quindi più gli aspetti operativi che organizzativi. Lo sviluppo di sistemi gestionali particolarmente complessi e innovativi, determinato dai nuovi indirizzi regionali, verrà declinato con gli elementi di impianto organizzativo nel corso del triennio parallelamente all annunciata riforma della pubblica amministrazione. Secondo il nuovo disegno regionale le azioni realizzate attraverso lo strumento della Dote verranno attuate secondo il modello della Dote Unica, garantendo alla persona con disabilità di accedere non solo ai servizi di formazione e inserimento lavorativo ma anche a servizi per il mantenimento dell occupazione. DOTE LAVORO PERSONE CON DISABILITA Questa tipologia di Dote è finalizzata sia a favorire l ingresso o il rientro nel mercato del lavoro che a mantenere l occupazione, accompagnando la persona nel suo percorso professionale. I destinatari sono: persone disabili disoccupate o inoccupate, residenti o domiciliate in provincia di Varese, iscritte nell elenco provinciale ai sensi della L. 68/99; persone avviate ai sensi del collocamento obbligatorio, o con disabilità psichica/intellettiva occupati presso Cooperative Sociali di tipo B, residenti o domiciliati in provincia di Varese. Come anticipato, verrà messo a disposizione il paniere completo di servizi che afferiscono alle seguenti aree: Servizi di base Accoglienza e orientamento Consolidamento delle competenze Inserimento lavorativo Mantenimento lavorativo Auto imprenditorialità Il modello della Dote Unica rimanda all assegnazione di un valore economico secondo massimali determinati in base a fasce di intensità d aiuto a cui la persona viene assegnata in relazione a sei fattori: stato occupazionale, grado di disabilità, tipologia di disabilità, titolo di studio, età, genere. 7

8 A B C CRITERIO Stato occupazionale D Età 1 E F Grado disabilità Tipologia di disabilità/ invalidità Titolo di studio Genere CARATTERISTICHE PESO SINGOLE CARATTERISTICHE occupato in procedura ex art. 10 comma 3 Legge 68/99 35 occupato sospeso con Accordo o Contratto di Solidarietà occupato sospeso CIGO occupato sospeso CIGS senza esuberi occupato sospeso CIgD senza esuberi 28 occupato sospeso ultimo periodo di CIGD senza possibilità di rinnovo Occupato 20 inoccupato disoccupato 10 disoccupato in mobilità in deroga inoccupato > 3 m disoccupato > 3 m disoccupato in mobilità in deroga >3 m disoccupato in mobilità ordinaria < 6 m occupato sospeso CIGS per cessazione, procedura 28 concorsuale o con accordi che prevedono esuberi occupato sospeso CIGD per cessazione, procedura concorsuale o con accordi che prevedono esuberi inoccupato > 12m disoccupato > 12 m disoccupato in mobilità in deroga > 12 m 35 disoccupato in mobilità ordinaria > 6m 33/ / /100 e per tutti i disabili psichici indipendentemente dal grado 15 Psichica o intellettiva Multi disabilità 25 Disabilità sensoriale 17 Altro > 55 9 ISCED 0 Istruzione pre elementare (nessun titolo) 10 ISCED 1 Istruzione elementare (elementari) 10 ISCED 2 Istruzione secondaria inferiore (medie) 8 ISCED 3 Istruzione secondaria superiore (superiori) 2 5 ISCED 5 Istruzione terziaria (laurea) 1 ISCED 6 Istruzione terziaria (post laurea/dottorati) (dottorato, master, etc.) 1 Maschio 0 Femmina 5 1 Classificazione Istat delle classi di età. 2 Ai fini della presente classificazione, il livello ISCED 3 ricomprende il livello ISCED 4 Istruzione post-secondaria non terziaria. 8

9 Fascia 1 Intensità di aiuto bassa Fascia 2 Intensità di aiuto media Fascia 3 Intensità di aiuto alta Fascia 4 Intensità di aiuto molto alta Punteggio da 20 a 49 Punteggio da 50 a 69 Punteggio da 70 a 84 Punteggio da 85 a 100 Necessità di un orientamento o di un minimo percorso di assistenza. Necessità di assistenza continua e dedicata. Necessità di servizi intensivi e dedicati per un lungo periodo. Servizi di accompagnamento continuo nell arco della vita lavorativa Grafico 10. fasce intensità di aiuto per iscritti 2013 al CMD I contenuti dei singoli servizi, gli output/risultati nonché il costo standard dell attività individuale o di gruppo, dovranno trovare coerenza con quanto previsto dal decreto n del 26/09/2013, allegato D Quadro regionale degli standard minimi dei servizi al lavoro. Per quanto concerne il servizio formativo il riferimento è il d. d. u. o. n del 21/11/2013, allegato 3 Offerta dei servizi formativi, che definisce per l attività d aula il costo orario standard di 13,34. La durata della Dote lavoro è differenziata in base alla fascia d aiuto, secondo il seguente schema: o Fascia 1 - Intensità di aiuto bassa - Max 6 mesi o Fascia 2 - Intensità di aiuto media - Max 12 mesi o Fascia 3 - Intensità di aiuto alta - Max 18 mesi o Fascia 4 - Intensità di aiuto molto alta - Max 24 mesi 9

10 La delibera regionale definisce i valori massimali delle aree secondo la tabella che segue. Area di servizi a dote Servizi Max. Fascia 1 Max. Fascia 2 Max. Fascia 3 Max. Fascia 4 A) Servizi di base B) Accoglienza e orientamento C) Consolidamento competenze D) Inserimento lavorativo E) Mantenimento lavorativo F) Altri interventi TOTALE Accoglienza e accesso ai servizi; Colloquio specialistico; Definizione del percorso Bilancio di competenze/analisi delle propensioni e delle attitudini all imprenditorialità; Creazione rete di sostegno; Orientamento e formazione alla ricerca attiva del lavoro; Accompagnamento continuo Coaching; Formazione; Promozione di conoscenze specifiche nell ambito della gestione di impresa; Tutoring e accompagnamento al tirocinio/work experience; Certificazione delle competenze. C1) Quota aggiuntiva a processo in caso di attivazione di tirocinio Inserimento e avvio al lavoro a risultato Accompagnamento al lavoro; Sostegno psichici in cooperative sociali. a risultato Autoimprenditorialità (alternativo a ins. lavorativo) a risultato per percorsi di Inserimento lavorativo (max A+B+C+C1+D) compreso tirocinio per percorsi di Inserimento lavorativo (max A+B+C+D) senza tirocinio per percorsi di Mantenimento lavorativo (max A+B+C+E) per percorsi di Autoimprenditorialità (max A+B+C+F) Riguardo alla determinazione regionale della quota massima per ogni area di servizi, declinata in base alle fasce d intensità d aiuto, è prevista la possibilità di introdurre nei dispositivi provinciali specifiche limitazioni all attivazione di servizi o ridurre i valori massimali relativi alle aree di servizi. Considerato che il volume dei potenziali destinatari di Dote Lavoro è numericamente significativo si è proceduto ad effettuare una simulazione sull assegnazione della fascia di aiuto alle persone 10

11 inserite nell elenco del CMD (grafico 10), per ottenere una ragionevole stima della pesatura di ogni fascia. Si parla di stima in quanto molte delle condizioni che determinano il punteggio sono dinamiche: basti pensare ad esempio all età. Pertanto il dato certo potrà essere registrato solo al termine della fase di assegnazione delle Doti. In base a questo esercizio di simulazione emerge come le fasce 3 e 4 risultino essere quelle di maggiore consistenza, essendo quest ultime con un valore economico maggiore si potrebbe andare incontro ad un rapido esaurimento delle risorse finanziarie. Fermo restando che le persone rientranti nelle tipologie di intensità di aiuto più alta sono coloro che necessitano di un accompagnamento più forte, si ritiene che vi siano comunque margini per contenere i costi pur garantendo l offerta di una pluralità di servizi. Intervenendo infatti con una lieve riduzione del valore massimo su alcune aree di servizio per le fasce 3 e 4 si otterrebbe l aumento del numero dei destinatari delle doti lavoro. DOTE IMPRESA COLLOCAMENTO MIRATO La Dote Impresa Collocamento Mirato è finalizzata a sostenere le imprese nel percorso di inserimento o mantenimento lavorativo delle persone disabili I destinatari sono le imprese private, di qualsiasi dimensione e settore di attività, con sede sul territorio della provincia di Varese, i quali possono attivarla indipendentemente dalla Dote Lavoro Persone con Disabilità Riguardo ai valori economici indicati per ogni tipologia di intervento: Dote Lavoro, Dote Impresa, Incentivi e Indennità si prevede di intervenire sulla riduzione del costo massimo, al fine di aumentare l entità complessiva degli interventi. 11

12 AREA SERVIZIO/ CONTRIBUTO CONTENUTO MODALITÀ DI RICONOSCIME NTO OUTPUT / RISULTATO MASSIMALI Consulenza ed accompagname nto Incentivi per l assunzione Incentivi per percorsi di tirocinio - Consulenza organizzativa e sulla responsabilità sociale d impresa; - Formazione del personale interno; - Consulenza per la selezione di ausili e per l adattamento del posto di lavoro; - Servizi informativi sulle opportunità legate alla legge 68/99; - Tutoraggio iniziale alle persone assunte - Contributo all impresa per l assunzione di persone disabili - Contributo all impresa per l acquisto di ausili e per l adattamento del posto di lavoro - Contributi alle aziende per lo svolgimento di tirocini formativi e/o di orientamento o di inserimento/reinserimento lavorativo di persone con disabilità svolti secondo le direttive previste dalla DGR n.825 del 25/10/ % del servizio a processo e 50% del servizio a risultato A risultato A processo Output: Relazione finale delle attività svolte Risultato: apporto di lavoro subordinato o missioni di somministrazion e della durata complessiva non inferiore a 180 giorni Risultato: Rapporto di lavoro subordinato o missioni di somministrazion e della durata complessiva non inferiore a 180 gg per assunzione Variabile a seconda della tipologia di contratto e della fascia di appartenenza Output: previsti dal percorso di tirocinio Contributi e servizi per lo sviluppo della cooperazione sociale Incentivi per la transizione - Incentivi e contributi per le cooperative sociali inerenti la creazione di nuove imprese sociali di tipo B e/o rami di impresa cooperativa - Incentivi alle cooperative sociali di tipo B per valorizzare la funzione di accompagnamento del lavoratore con disabilità già occupato verso altre aziende A processo A risultato Output: Costituzione coop.sociali tipo B e/o rami con assunzione di persone con disabilità Risultato: Rapporto di lavoro subordinato o missioni di somministrazion e della durata complessiva non inferiore a 180 giorni in imprese non cooperative

13 INCENTIVI ASSUNZIONE Tipologia Fascia 1 Fascia 2 Fascia 3 Fascia 4 Tempo indeterminato T D. o missioni di somministrazione della durata complessiva non inferiore a 180 gg c. le tempistiche di erogazione dei servizi Relativamente al primo anno di attuazione del Piano Provinciale Disabili si prevede la seguente tempistica Anno 2014 Marzo Apr Mag Giug Nov Dic Presentazione Piano Provinciale triennale e masterplan Approvazione di Comitato/RL Pubblicazione Avvisi Doti Erogazione servizi Pubblicazione avviso per costituzione Catalogo Operatori Definizione masterplan 2015 d. l esplicitazione delle priorità Relativamente al sistema dei servizi i destinatari della Dote Lavoro sono individuati nell ambito delle seguenti priorità regionali: Persone con disabilità psichica Giovani inoccupati max 29 anni Disoccupati di età superiore ai 45 anni Queste categorie vengono integrate con una priorità provinciale rappresentata dalle persone con disabilità sensoriale. 13

14 e. le procedure e le modalità di attuazione degli interventi Le doti verranno assegnate alle persone con disabilità dalla Provincia con una modalità di selezione che utilizzerà i seguenti criteri: - assegnazione delle doti tramite lo scorrimento delle graduatorie del Collocamento Mirato Disabili; - selezione dei destinatari con specifiche caratteristiche: persone con disabilità psichica o intellettiva, giovani inoccupati - max 29 anni, persone con età pari o superiore ai 45 anni (priorità regionale) persone con disabilità sensoriale (priorità provinciale) - assegnazione delle doti tramite la segnalazione della rete dei soggetti coinvolti all interno del Piano Provinciale tramite forme di coordinamento definite territorialmente (max 30% dei destinatari totali di dote lavoro). La Provincia provvederà a contattare i potenziali destinatari di Dote ed acquisire la loro disponibilità ad effettuare il percorso o la eventuale rinuncia. Le persone selezionate potranno successivamente utilizzare la dote presso i servizi inseriti nel catalogo provinciale, attraverso una prassi gestionale/organizzativa che sarà oggetto di un protocollo operativo tra la Provincia e la rete territoriale dei servizi. I servizi saranno attuati dagli operatori che, in possesso di specifici requisiti, verranno inseriti nel catalogo operatori abilitati a seguito di provvedimenti ad evidenza pubblica. I soggetti che potranno candidarsi dovranno appartenere alle seguenti categorie: - Operatori accreditati dalla Regione Lombardia per i servizi formativi; - Operatori accreditati dalla Regione Lombardia per i servizi al lavoro ai sensi della la D.G.R. n. IX/2412 del 26 ottobre 2011 e successivi atti di attuazione; e dovranno dimostrare di possedere le caratteristiche adeguate alla presa in carico e all accompagnamento delle persone con disabilità, individuate all interno dei seguenti criteri: possesso di esperienza triennale nell ambito dell inserimento lavorativo di persone con disabilità attraverso attività della propria organizzazione o attraverso la presenza operativa di almeno due figure professionali stabili che l abbiano maturata; disponibilità di una organizzazione capace di fare rete sul territorio con tutti i servizi pubblici e privati che in varie misure si occupano della disabilità tramite rapporti formali attraverso convenzioni o protocolli di intesa o lettere di intenti con servizi Sociali, ASL, CPS, Servizi di Riabilitazione, ecc.; 14

15 presenza di una struttura in grado di creare e mantenere rapporti di partnership con le realtà aziendali del territorio, con il sistema della cooperazione sociale di tipo B o con un associazione che opera nell ambito specifico; disponibilità di personale qualificato con esperienza triennale in azioni di accompagnamento/inserimento o sostegno al lavoro di persone con disabilità. Gli operatori accreditati potranno avvalersi per la realizzazione dei servizi di: - Cooperative sociali ai sensi dell art. 1, comma 1, legge 8 novembre 1991, n. 381 e successive modificazioni, iscritte nell apposito albo regionale previsto dalla l. r. 21/2003 (art. 4) ; - Unità di offerta sociosanitaria; - I comuni anche in forma associata che gestiscono i servizi per l integrazione lavorativa dei disabili. - Associazioni di solidarietà familiare iscritte nel registro regionale ex l.r. n. 1/08; - Organizzazioni di volontariato iscritte nelle sezioni regionali o provinciali del registro ex l.r. n. 1/08; - Associazioni senza scopo di lucro e associazioni di promozione sociale iscritte nei registri regionali e provinciali dell associazionismo ex l.r. n. 1/08. f. la ripartizione delle risorse destinate alla realizzazione degli interventi Le risorse che verranno assegnate per l anno 2015, periodo in cui prenderà avvio il nuovo sistema, potranno essere ripartite secondo una percentuale che indicativamente viene proposta nella seguente tabella. PRIORITA' Distribuzione % Persone con disabilità psichica 30% inoccupati con età < 30 anni 5% Disoccupati di età > 45 anni 40% Persone con disabilità sensoriale 5% Segnalazione da parte dei servizi territoriali 20% 100% 15

16 Riguardo all insieme delle risorse che verranno assegnate per la gestione del sistema Dotale la proposta si articola in: Dote Lavoro 80% Dote Impresa 20% La definizione puntuale della ripartizione verrà effettuata a seguito del confronto con il Sottocomitato Disabili, sulla base dell andamento dell attività 2014, del finanziamento disponibile e sarà precisata nei provvedimenti provinciali. Per quando riguarda l utilizzo delle risorse 2014 si rinvia al Masterplan. g. i risultati attesi in termini di assunzione e per tipologia di dote La determinazione dei risultati attesi risponde agli obiettivi generali di favorire il re-inserimento della persona disabile nel mondo del lavoro e di sostenere il mantenimento del posto di lavoro. L indicatore di risultato, inteso come contratto di lavoro, non può però essere analizzato correttamente se non posto in relazione al quadro generale del mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione, il numero dei posti disponibili, il numero delle Doti attivate, costituiscono la struttura minima in cui contestualizzare il dato di risultato. Pur riconoscendo il carattere burrascoso dell attuale mercato del lavoro porsi un parametro di riferimento, con tutte le cautele del caso, è condizione indispensabile per analizzare gli eventuali scostamenti dalle attese e ricercare soluzioni per riequilibrare i gap. DOTE Dote lavoro - Inserimento Dote lavoro - mantenimento Dote Impresa Risultati attesi esito positivo nel 40% delle doti: contratto di lavoro TD o TI esito positivo nel 90% delle doti: contratto di lavoro TD o TI esito positivo nel 40% delle doti: successo del servizio di accompagnamento 16

17 h. modalità di coordinamento dei soggetti coinvolti La Provincia di Varese da tempo realizza incontri di coordinamento e confronto con i servizi territoriali che partecipano all attuazione del Piano Provinciale Disabili o che hanno in carico persone con disabilità. In particolare gli operatori del Collocamento Mirato Disabili collaborano costantemente con i servizi per individuare le opportunità di inserimento lavorativo o forme di intervento che favoriscano lo sviluppo di un percorso professionale degli utenti in carico. Riguardo alla gestione del Piano il confronto con gli attuatori ha consentito di ri-calibrare gli interventi sulla base dell esperienza condotta nella gestione delle Doti. In ordine al nuovo modello introdotto dalle Linee d Indirizzo regionali, che definisce l accesso dei destinatari al sistema degli interventi con la modalità di assegnazione della dote da parte della Provincia, è stato concordato con i Servizi di attivare tavoli di lavoro sub territoriali. Si è infatti convenuto sulla necessità di qualificare questa delicata fase attraverso la definizione di procedure integrate che accompagnino il potenziale destinatario dall informazione alla presa in carico, preservando il diritto della persona, le singole prassi operative, le rispettive capacità gestionali. I tavoli territoriali avranno inoltre lo scopo di concorrere al monitoraggio dell andamento del Piano e di contribuire all individuazione degli ambiti di miglioramento. i. le forme di monitoraggio e valutazione utili alla verifica dell efficacia degli interventi che si intendono realizzare La buona realizzazione del Piano rinvia ad un efficiente impianto di controllo, orientato ad intercettare in tempo reale eventuali scostamenti dagli obiettivi e risultati attesi consentendo così interventi di riallineamento. Risulterà pertanto fondamentale contare sul buon funzionamento del sistema informatico Sintesi quale strumento di supporto per verificare lo stato di avanzamento del Piano a livello fisico, finanziario e degli interventi programmati. Verranno predisposti report di monitoraggio con dati riguardanti le caratteristiche dei destinatari, dei servizi erogati, degli esiti ottenuti, che saranno oggetto di confronto con i diversi interlocutori in primis il Sottocomitato Disabili. L attività di monitoraggio vedrà inoltre meccanismi di raccordo con la Regione Lombardia relativamente agli indicatori di performances che verranno identificati e richiesti. 17

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