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1 EVOLUZIONE DEL GESTORE LOCALE FINALIZZATA ALL INTERFACCIAMENTO CON IL SISTEMA DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Manuale Utente Consolle Versione Codice del documento: MG-GLPEC-MUCU-007 del documento: 8 Ottobre 2013 Protocollo: D13/0574

2 Ministero della Giustizia 2 di CLIENTE Ministero della Giustizia DOCUMENTO CODICE DOCUMENTO Manuale installazione e Amministrazione Consolle MG-GLPEC-MUCU-007 VERSIONE STATO PROTOCOLLO D13/0574 DATA S T O R I A d e l l e R E V I S I O N I VER. DATA MOTIVO/RIFERIMENTO AUTORE APPROVATO da /05/2011 Prima emissione come da pianificazione Ina Huta Nicola Gaggi Matteo Baroni /09/2012 Aggiornamento per unificazione anagrafiche Ina Huta Francesco Diogrande /03/2013 Modificato paragrafo riferimento ticket 2692 servizio Di Help Desk /04/2013 Modificati paragrafi 5.3.1, e per flussi per progetto registro imprese e comunicazioni e-codex Modificati paragrafi e per richieste per progetto registro imprese e comunicazioni e- CODEX Modificati paragrafi e per messaggi per progetto registro imprese e comunicazioni e- CODEX Modificato paragrafo per statistiche messaggi PEC per progetto registro imprese e comunicazioni e-codex Modificato paragrafo per statistiche messaggi verso il GL per progetto registro imprese e comunicazioni e-codex. Modificati paragrafi e riguardanti le performance. Modifiche effettuate nell ambito dei progetti registro imprese e comunicazioni e-codex /07/2013 Aggiunti il paragrafo 4.8 relativi all implementazione delle funzioni di Storicizzazione Aggiunti il paragrafo 4.9 per funzionalità di configurazione dell algoritmo assegnazione automatica CC e VG Modificato paragrafo per recepire osservazioni Commissione Collaudo (conf. percorsi aree car./tmp) Ina Huta Ina Huta Marianna Galeati Luca Frabboni Matteo Baroni Matteo Baroni Francesco Diogrande

3 3 di /10/2013 Modificato paragrafo ed aggiunto il paragrafo in relazione alla funzionalità di download della giurisprudenza su Consolle Magistrato introdotta con le modifiche evolutive relative al progetto ECLI Eliminati i paragrafi relativi alla funzionalità deprecata Ruolo Magistrato precedentemente presente in BEA Admin (ticket 5355) Luca Frabboni Luca Frabboni Mariella Tavan Matteo Baroni

4 4 di Sommario Sommario... 4 Indice delle Figure... 5 Indice delle Tabelle Riferimenti Documenti in riferimento Normativa di riferimento Acronimi Introduzione Consolle unificata Accesso iniziale Amministrazione consolle unificata Amministrazione SICI-GL Amministrazione Backend Applicativo BEA Admin Conservazione Documentale Cruscotto GL Admin JPW Admin RD Admin Amministrazione SICI Storicizzazione Configurazione algoritmo assegnazione automatica per Contenzioso Civile e volontaria Giurisdizione Amministrazione GL-PEC Configurazione del sistema GLPEC Cruscotto di Logging Flussi Statistica

5 5 di Indice delle Figure Figura 1 - Pagina web visualizzata all accesso al sistema Figura 2 - dialog di accesso Figura 3 - primo accesso Figura 4 - Selezione modulo BEA Admin Figura 5 - Amministrazione Backend Applicativo Figura 6 - Ricerca Gestione Buste Figura 7 - Indicizzazione Atti Figura 8 - Selezione modulo Conservazione Documentale Figura 9 - Modulo Conservazione Documentale Figura 10 - Ricerca file Figura 11 - Creazione File di checksum (passo 1 Conservazione Sostitutiva) Figura 12 - Firma file di checksum (passo 2 Conservazione Sostitutiva) Figura 13 - Fine procedura di Conservazione Sostitutiva (passo 3) Figura 14 - Ricerca Riversamento Sostitutivo Figura 15 - Creazione file di checksum (passo 1 Riversamento Sostitutivo) Figura 16 - Firma file di checksum (passo 2 Riversamento Sostitutivo) Figura 17 - Download dei File (passo 3 Riversamento Sostitutivo) Figura 18 - Completamento Riversamento Sostitutivo (passo 4) Figura 19 - Dettagli File Figura 20 - Selezione modulo Cruscotto Figura 21 - Modulo Cruscotto di Controllo Figura 22 - Ricerca Cruscotto di Controllo Figura 23 - Salva file di log Figura 24 - Linea di Configurazione Figura 25 - Dialog di download log Figura 26 - Selezione modulo GL Admin Figura 27 - Modulo GL Admin Figura 28 - Ricerca buste modulo GL Admin Figura 29 - Eventi busta modulo GL Admin... 50

6 6 di Figura 30 - Rideposita Busta Figura 31 - Registro Messaggi Figura 32 - Rideposito RTag Figura 33 - Eventi File Figura 34 - Selezione Modulo JPW Admin Figura 35 - Gestione Utenti JPW Admin Figura 36 - Ricerca Utenti JPW Figura 37 - Creazione Nuovo Utente JPW Figura 38 - Creazione Nuovo Utente JPW Credenziali Figura 39 - Creazione Utenti JPW Autorizzazioni Figura 40 - Modifica Utente JPW Figura 41 - Visualizza Utente JPW Figura 42 - Modulo RD Admin Figura 43 - Modulo RD Admin Figura 44 - Ricerca File nel File System Figura 45 - Dettaglio File Figura 46 - Versione File Figura 47 - Ricerca tramite Motore di Ricerca Testuale Figura 48 - Modulo Anagrafiche SICI Figura 49 - Maschera principale Modulo Anagrafiche SICI Figura 50 - Inserimento Sede Distaccata Figura 51 - Gestione Sezioni e sedi distaccate nel menu Admin SICID Figura 52 - Creazione nuova sezione SICID Figura 53 Inserimento oggetti Class Action Figura 54 - Menu Admin SIECIC Figura 55 - Gestione Sede Distaccata Figura 56 - Inserimento Sede Distaccata Figura 57 - Gestione Sezioni SIECIC Figura 58 - Inserimento Nuova Sezione SIECIC Figura 59 - gestione unita organizzative Figura 60 - Inserimento nuova unità organizzativa... 85

7 7 di Figura 61 - Menu Giudici Figura 62 - Inserimento credenziali di accesso al SIECIC per il giudice Figura 63 - Menu classi di Utenza Figura 64 - Nuova Classe di Utenza Figura 65 - Criteri di Ricerca Utenti Figura 66 - Nuovo utente SICI Figura 67 - Inserimento/modifica credenziali utente Figura 68 Inserimento/modifica autorizzazioni SIECIC Figura 69 Inserimento/modifica autorizzazioni SICID Figura 70 Inserimento/modifica funzioni di amministrazione Figura 71 - Selezione Deleghe per il cruscotto di Gestione Figura 72 - Giurisprudenza Figura 73 - Selezione modulo Storicizzazione Figura 74 Modulo Storicizzazione Figura 75 pannello N. fascicolo Figura 76 pannello definizione Figura 77 maschera Archivia Figura 78 ricerca archivio per numero di ruolo dei fascicoli archiviati Figura 79 ricerca archivio per data di creazione Figura 80 ricerca dell archivio in base al nome dell archivio stesso Figura 81 griglia visualizzazione degli archivi Figura 82 maschera di modifica dell archivio Figura 83 Archiviazione in corso Figura 84 Maschera di dettaglio dell archivio Figura 85 Pulizia Storage Figura 86 Visualizzazione oggetti e spazio occupato sullo storage Figura 87 Dettaglio selezione contenuti da elaborare Figura 88 Eliminazione dei contenuti selezionati Figura 89 Schedulazioni Figura 90 Nuova schedulazione Figura 91 Dettagli schedulazione

8 8 di Figura 92 Configurazione del modulo Storicizzazione Figura 93 Visualizzazione del percorso delle aree caricamento e temporanea Figura 94 Selezione della chiave di cifratura da importare Figura 95 Inserimento della password relativa alla chiave di cifratura da importare Figura 96 Eliminazione di una chiave di cifratura indesiderata Figura 97 Conferma del salvataggio della configurazione aggiornata Figura 98 - Autorizzazioni alla configurazione dell'alg. di assegnazione Figura 99 - Accesso CU - Algoritmo di assegnazione Figura Maschera iniziale di gestione delle configurazioni Figura Frame per la configurazione dell'alg. di assegnazione Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo Valore Ponderali e oggetti manuali Figura Slide per l'indicazione del valore ponderale Figura Conferma per impostare gli oggetti manuali Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo - Legame Sezione Oggetti Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo - Sezioni e sotto sezioni Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo -Sotto sezioni e oggetti Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo - Giudici e sotto sezioni Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo - Giudici e avvocati incompatibili Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo - esenzione e valore dei procedimenti Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo - parametri generali Figura 113 Selezione modulo Configurazione Figura Schermata principale Configurazione Figura Ricerca Mail Box Figura Finestra Inserimento Nuova Mail Box Figura Configurazione Gestori Locali Figura Nuovo Gestore Locale Figura uffici caricati

9 9 di Figura Configurazione Proprietà Glpec Figura Configurazione Mail Figura Configurazione Invii Massivi Figura Selezione modulo Cruscotto di Logging Figura Modulo Cruscotto di Controllo Figura Ricerca Cruscotto di Controllo Figura Salva file di log Figura Dialog di download log Figura 128 Selezione modulo Flussi Figura Schermata principale modulo flussi Figura Funzione Flussi Figura Rielabora richiesta Figura Dettaglio Flusso Figura Finestra di Dettaglio del Flusso Figura Dettaglio Flusso PEC Figura Gestione Richieste Figura risultato ricerca Gestione richieste Figura Rielaborazione richiesta multipla Figura Messaggi Figura ricerca messaggi Figura Dettagli stato messaggi Figura Re-invia messaggi Figura Gestione quarantena Figura Rielaborazione messaggio in quarantena Figura elimina messaggio in quarantena Figura Selezione modulo Statistica Figura Schermata principale Statistica Figura Cruscotto Messaggi PEC Figura Cruscotto Messaggi verso GL Figura Cruscotto Tempi di Elaborazione Figura Cruscotto Eccezioni Gestite

10 10 di Figura Ricerca Messaggi PEC Figura Ricerca Messaggi verso Gestore Locale Figura Tipo Performance Figura Ricerca Performance Flusso Deposito Figura Ricerca Performance Flusso Comunicazione Figura Ricerca Performance Caselle Mail

11 11 di Indice delle Tabelle Tabella 1 - Documenti di riferimento relativi al Processo Civile Telematico Tabella 2 Normativa di riferimento Tabella 3 - Elenco acronimi

12 12 di Riferimenti Documenti in riferimento Codice [DT-1] [DT-2] [DT-3] [DT-4] [DT-5] [DT-6] [DT-7] [DT-8] [DT-9] Descrizione Sistema Informativo Civile SICI Manuale dell Amministratore riferimento contratto SIA GM.G.04/08. SIA S.EV.02/2010 Progettazione ed implementazione delle modifiche evolutive al sistema Gestione Locale del Processo Civile Telematico per interfacciamento al sistema PEC del MdG SIA S.EV.02/2010 Evoluzione del Gestore Locale finalizzata all interfacciamento con il sistema di Posta Elettronica Certificata del Ministero della Giustizia Specifiche Funzionali. P50323/INF/RM/08/0199/AB Realizzazione della Consolle di Amministrazione unica delle Applicazioni del Processo Civile Analisi Funzionale e Progettazione Tecnica. P-C629/DGSIN /00 Disegno di Dettaglio SICID [PTEL- DD-RA-003-RTI]. Manuale Installazione e Amministrazione Consolle. MG- GLPEC-MICU. di progettazione software MG-GLPEC-PS-ED. Tabella 1 - Documenti di riferimento relativi al Processo Civile Telematico

13 13 di Normativa di riferimento Codice [DN-1] [DN-2] [DN-3] [DN-4] [DN-5] [DN-6] Descrizione D.P.R n. 123: Regolamento recante disciplina sull uso di strumenti informatici e telematici nel Processo Civile, nel Processo Amministrativo e nel processo dinnanzi alle sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti D.M. 17/07/2008, Regole tecnico-operative per l uso di strumenti informatici e telematici nel processo civile. DELIBERAZIONE CNIPA N. 11/2004 Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali - Articolo 6, commi 1 e 2, del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n D.M. 27 Aprile 2009 Regole procedurali per la tenuta dei registri informatizzati dell amministrazione della giustizia. D.M. 27 Marzo 2000 n. 264 Regolamento recante norme per la tenuta dei registri presso gli uffici giudiziari D.P.R. 28 Dicembre 2000, n. 445 Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa ( Testo A) Tabella 2 Normativa di riferimento

14 14 di Acronimi Acronimo Descrizione CISIA DGSIA DSN DTD GC GL PCT PdA PDF PIN RD ReGIndE ReLIndE SICID SOAP SMTP UG XML Coordinamento Interdistrettuale dei Sistemi Informativi Automatizzati Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati Delivery Status Notification Document Type Definition Gestore Centrale Gestore Locale Processo Civile Telematico Punto di Accesso Portable Document Format Personal Identification Number Repository Documentale Registro Generale degli Indirizzi Elettronici Registro Locale degli Indirizzi Elettronici Sistema Informatico Civile Distrettuale Simple Object Access Protocol Simple Mail Transfer Protocol Ufficio Giudiziario extensible Markup Language Tabella 3 - Elenco acronimi.

15 15 di 1 Introduzione Nel presente manuale sono descritte le attività di installazione del software applicativo della Consolle. Non vengono trattate problematiche relative all installazione dei software applicativi che essa gestisce. La Consolle di Amministrazione è lo strumento che fornisce agli amministratori di sistema una consolle unica per la gestione dell infrastruttura PCT/SICID evitando l onere di accedere separatamente alle singole applicazioni di gestione. In particolare vengono gestiti i sistemi elencati di seguito Il sistema SICID-GL: amministra tutti i moduli relativi all infrastruttura SICID-GL elencati di seguito: o BEA Admin: gestisce funzionalità relative all amministrazione del Backend Applicativo; o GL Admin: gestisce le funzionalità relative all amministrazione del Gestore Locale; o JPW Admin: gestisce le funzionalità di amministrazione degli utenti interni del sistema JPolisWeb; o RD Admin: gestisce le funzionalista relative al Repository Documentale; o RD Conservazione: gestisce le funzionalità legate alla conservazione documentale; o SICID Admin: gestisce le funzionalità relative all amministrazione del Sistema Informativo CIvile Distrettuale. o Cruscotto Riassuntivo: Il sistema GL-PEC: gestisce i moduli relativi all infrastruttura GL-PEC, utilizzata per interfacciarsi con il sistema di posta elettronica certificata o Configurazioni: gestisce le funzionalità relative alla configurazione dell infrastruttura GLPEC; o Cruscotto: fornisce funzionalità relative al logging del sistema; o Flussi: fornisce funzionalità relative al tracciamento dei flussi del processo civile telematico o Statistiche: fornisce funzionalità relative alle performance del sistema.

16 16 di Amministrazione Consolle : fornisce delle funzionalità relative alla gestione delle utenze della Consolle che permette l utilizzo di essa agli utenti amministratori. La Consolle di Amministrazione è un applicazione desktop sviluppata in Java ed installata sulla postazione client con tecnologia Java Web Start. La Consolle di Amministrazione fornisce un insieme di funzionalità per la gestione ed amministrazione dei singoli sottosistemi dell infrastruttura PCT, attraverso l integrazione e l evoluzione delle applicazioni ad oggi esistenti. Attualmente è la Consolle di Amministrazione è predisposta per il sistema SICID.

17 17 di 2 Consolle unificata 2.1 Accesso iniziale Il primo accesso alla consolle di amministrazione unificata, si effettua tramite Browser Web specificando l indirizzo nella forma seguente: ip application server }:/consolle_unificata Al primo accesso si ottiene la schermata riportata in Figura 1. Figura 1 - Pagina web visualizzata all accesso al sistema Premendo poi sul pulsante Start si avvia la schermata di login della Consolle di Amministrazione Primo accesso La maschera di accesso alla consolle appare come in Figura 2, per il primo accesso l unico utente autorizzato all ingresso è l utente con username CUADMIN e pwd CUADMIN. L utente è l Amministratore della consolle unificata.

18 18 di Figura 2 - dialog di accesso In Figura 2 vengono indicati dove inserire lo username e la password, la scelta del sistema, in questo caso Amministrazione Consolle e infine deve essere inserito l indirizzo del server come da esempio in Figura 3.

19 19 di Figura 3 - primo accesso

20 20 di 3 Amministrazione consolle unificata L amministrazione della consolle unificata è descritta nel capitolo 4 del Manuale Installazione e Amministrazione Consolle come da [DT-9].

21 21 di 4 Amministrazione SICI-GL 4.1 Amministrazione Backend Applicativo BEA Admin In questo paragrafo vengono dettagliate le funzionalità di gestione e amministrazione del modulo BEA (Backend Applicativo). Per accedere alle funzionalità del modulo BEA Admin, si dovrà selezionare la voce BEA Admin sull albero di navigazione dei moduli, come mostrato nella Figura 4 Figura 4 - Selezione modulo BEA Admin

22 22 di Figura 5 - Amministrazione Backend Applicativo Nella Figura 5 viene mostrato il primo accesso al modulo BEA Admin, dove è già selezionato il menu Gestione Buste, quindi nella schermata principale (area principale identificata con il numero 2 ), vengono visualizzate tutte le funzionalità legate al modulo BEA Admin. Ognuna delle funzionalità, quindi ognuno dei menu disposti nel menu di navigazione, permette di visualizzare nell are di visualizzazione, identificata con il numero 3, le informazioni relative al menu selezionato. Nella Figura 5 vengono visualizzate le funzionalità relative al menu Gestione Buste Gestione Buste La funzionalità fornisce all amministratore uno strumento per operare sulle buste depositate nel sistema SICID. L attivazione della funzionalità deve essere effettuata attraverso il click sul bottone posizionato nel menu di navigazione a sinistra dell area centrale.

23 23 di L attivazione di tale menu farà visualizzare nell area di visualizzazione le funzionalità inerenti alla funzionalità di gestione buste. Le operazioni possibili sono: Ricerca buste, Download della busta, Esportazione in excel della ricerca effettuata. Le operazione sono attivabili dai bottoni posti sulla barra dei bottoni di destra e sono dettagliate in seguito Ricerca Buste Figura 6 - Ricerca Gestione Buste L accesso alle buste depositate nel sistema SICID può essere effettuato attraverso una ricerca parametrica, come mostrato nella Figura 6. Il risultato delle ricerca viene visualizzato nella griglia contenente le informazioni di profilo della busta. Di seguito è descritto il profilo della busta: Identificativo della Busta.

24 24 di Ufficio di appartenenza. ricezione della Busta. della Busta. Gli stati gestiti sono: RICEVUTA e ACCETTATA. Nel primo caso la busta non è stata ancora sottoposta a verifica dei contenuti e trova nell area di Pre-Accettazione. Nel secondo caso la busta ha superato i controlli dei contenuti, è stata accetta e si trova nell area del Fascicolo Informatico. Identificativo del fascicolo Identificativo dell atto. Numero di Allegati. I parametri configurabili per la ricerca sono i seguenti: ricezione. E possibile impostare un intervallo di date per le quali effettuare la ricerca delle buste, Identificativo della Busta. La ricerca viene effettuata attraverso l identificativo della busta, Ufficio. La ricerca viene effettuata filtrando per l ufficio di appartenenza Download busta La Consolle fornisce all utente la possibilità di scaricare il contenuto di una busta estratta in precedenza attraverso la ricerca. Per avviare il download selezionare la busta da scaricare dalla griglia e effettuare un click sul bottone sulla barra dei bottoni a destra. posizionato Il sistema dopo aver verificato la presenza della busta nel SICID ne effettua download sul file system. Al termine del corretto download l utente potrà scegliere di aprire la cartella dove la busta è stata correttamente scaricata Export in Excel Attraverso la Consolle l Amministratore può esportare, in formato excel, la lista delle buste ricercate. Per procedere con l operazione di export effettuare un click sul bottone posizionato nella barra dei bottoni a destra. Una volta effettuato il click sul bottone di export, l utente deve indicare, attraverso un apposita maschera, il nome del file da salvare e la relativa posizione sul file system. Per annullare l operazione cliccare il bottone Annulla.

25 25 di Indicizzazione Atti Attraverso la funzionalità di Indicizzazione Atti l utente amministratore può effettuare l indicizzazione/reindicizzazione degli atti memorizzati nel SICID. L indicizzazione può essere richiesta sul motore di ricerca testuale Ricerca Atti Figura 7 - Indicizzazione Atti La Figura 7 mostra la schermata della per la gestione degli atti da indicizzare. L amministratore, attraverso una ricerca parametrica, può estrarre gli atti e selezionarne uno o più da sottoporre ad indicizzazione. La lista degli atti estratti è visualizzato nella griglia centrale. Di seguito è dettagliato il profilo dell atto visualizzato nelle griglia. Identificativo dell atto. Identificativo del fascicolo. di deposito dell atto. Ufficio di interesse. Registro di interesse. Mittente. L utente che ha depositato l atto.

26 26 di Tipologia dell atto. Di seguito vengono dettagliati i parametri opzionali per effettuare la ricerca degli atti presentì nel SICID: Identificativo della richiesta di scarico di atto. Ufficio di interesse. Registro di interesse. inserimento dell atto. E possibile impostare un intervallo di date di inserimento dell atto per le quali effettuare la ricerca. Al termine dell impostazione dei parametri la ricerca può essere avviata cliccando sul bottone. L esito della ricerca è visualizzato nella griglia Indicizzazione Testuale Per effettuare l indicizzazione nel motore testuale selezionare dalla griglia gli atti (tramite la selezione multipla degli atti), cliccare sul bottone Export Excel Attraverso la Consolle l Amministratore può esportare, in formato excel, la lista degli atti ricercati. Per avviare la procedura di export effettuare un click sul bottone. Una volta effettuato il click sul bottone di export, l utente deve indicare, attraverso un apposita maschera, il nome del file da salvare e la relativa posizione sul file system. Per annullare l operazione cliccare il bottone Annulla. 4.2 Conservazione Documentale In questo paragrafo verranno dettagliate le funzionalità relative alla Conservazione Documentale. La funzionalità in esame consente all utente amministratore, di sottoporre i documenti informatici, memorizzati nel Repository Documentale, al processo di conservazione sostitutiva e riversamento sostitutivo, così come previsto dalla Delibera CNIPA n.11/2004 del 19 febbraio Per poter accedere alle funzionalità del modulo Conservazione Documentale, bisogna clikare nella voce Conservazione Documentale sull albero di navigazione dei moduli, come mostrato nella Figura 8.

27 27 di Figura 8 - Selezione modulo Conservazione Documentale Nell area principale della consolle verranno visualizzate le funzionalità legate alla gestione del modulo stesso, come mostrato nella Figura 9.

28 28 di Conservazione Sostitutiva Figura 9 - Modulo Conservazione Documentale La procedura di conservazione è logicamente suddivisa in 3 sezioni principali, che individuano altrettanti momenti del processo di conservazione: Reperimento file da conservare: è la fase in cui vengono ricercati i file da sottoporre al processo di conservazione sostitutiva; Download e visualizzazione file: è la fase in cui i file selezionati per essere conservati, vengono scaricati dal Repository Documentale e visualizzati nella consolle. E importante sottolineare che il download viene effettuato solo nella procedura di riversamento sostitutivo; Esecuzione conservazione sostitutiva: è la fase che conclude il processo ed esegue l effettiva conservazione sostitutiva Ricerca file da conservare L utente può individuare i documenti da sottoporre al processo attraverso una ricerca parametrica. La lista estratta dalla ricerca è visualizzata nella griglia principale come mostrato nella Figura 10.

29 29 di Figura 10 - Ricerca file Di seguito sono dettagliati i parametri opzionali per effettuare la ricerca: di creazione. Intervallo di date relative alla data di creazione del file nel RD; Operazione. Tipologia di operazione da effettuare: conservazione sostitutiva, riversamento sostitutivo; Flag per la ricerca di file che sono già stati sottoposti a conservazione sostitutiva; Al termine dell impostazione dei parametri la ricerca può essere avviata cliccando sul bottone. Selezionando un file dalla griglia principale è possibile accedere alle operazioni previste dal decreto: Conservazione Sostitutiva; Riversamento Sostitutivo. Le funzionalità sono descritte nei paragrafi successivi.

30 30 di Conservazione File Attraverso questa funzionalità l amministratore può procedere con l operazione di conservazione sostituiva dei file già depositati nel Repository Documentale. Per effettuare l operazione, selezionare i file da sottoporre a conservazione e cliccare sul bottone. Al click del bottone, la Consolle avvia un procedura guidata. Di seguito tale procedura è descritta nel dettaglio. Passo 1. Creazione del file di Checksum. In questa sezione sono elencati i file selezionati da sottoporre a conservazione. Selezionando un file dall elenco e cliccando sul bottone Visualizza è possibile visualizzarne il contenuto. Per proseguire con l attività di conservazione dei file cliccare sul bottone Crea il file di checksum. Per annullare l operazione e tornare al risultato della ricerca cliccare sul bottone Annulla. Figura 11 - Creazione File di checksum (passo 1 Conservazione Sostitutiva)

31 31 di Passo 2. Firma file di checksum. In questa sezione è visualizzato il dettaglio de file di checksum. In particolare, mostra il riferimento temporale da apporre e il listato dei file oggetto della conservazione. Inoltre, sono visualizzate le informazioni relative al certificato : il certificato(sezione Certificati ), e i driver censiti per la smartcard (sezione Driver smartcard ). Una volta selezionato il certificato di firma, per proseguire la procedura di conservazione, cliccare sul bottone Firma il file di checksum. Per procedere con l apposizione della firma, cliccare sul bottone Firma file di checksum, come mostrato nella Figura 12. Per annullare la procedura di conservazione e tornare al risultato della ricerca, cliccare sul bottone Back. Figura 12 - Firma file di checksum (passo 2 Conservazione Sostitutiva) Passo 3. Fine. Passo conclusivo. L esito positivo dell apposizione della firma digitale lancerà un apposito messaggio come mostrato nella Figura 13. Per terminare la conservazione cliccare sul bottone Completa Conservazione

32 32 di Sostitutiva. I file selezionati risultano cosi conservati. Per annullare il processo cliccare sul bottone Back. Figura 13 - Fine procedura di Conservazione Sostitutiva (passo 3) Riversamento Sostitutivo Attraverso questa funzionalità l amministratore può effettuare il riversamento sostituivo. E importante sottolineare che possono essere riversati solo i file già sottoposti ad un processo di conservazione sostitutiva. Per visualizzare la lista dei file da sottoporre a riversamento, selezionare nella area dei parametri di ricerca Riversamento Sostitutivo. Nella griglia si visualizzeranno i file che si possono sottoporre al riversamento sostitutivo come mostrato nella Figura 14.

33 33 di Figura 14 - Ricerca Riversamento Sostitutivo Per effettuare l operazione selezionare i file da sottoporre al processo di riversamento e cliccare sul bottone. Al click del bottone, la Consolle avvia un procedura guidata. Di seguito tale procedura è descritta nel dettaglio. Passo 1. Creazione del file di Checksum. In questa sezione sono elencati i file selezionati da sottoporre al riversamento sostitutivo. Selezionando un file dall elenco e cliccando sul bottone Visualizza è possibile visualizzarne il contenuto. Per proseguire con la procedura selezionare i file da riversare e cliccare sul bottone Crea il file di checksum come mostrato nella Figura 15. Per annullare l operazione e tornare al risultato della ricerca cliccare sul bottone Annulla.

34 34 di Figura 15 - Creazione file di checksum (passo 1 Riversamento Sostitutivo) Passo 2. Firma file di checksum. In questa sezione è visualizzato il dettaglio de file di checksum. In particolare, mostra il riferimento temporale da apporre e il listato dei file oggetto della conservazione. Inoltre, sono visualizzate le informazioni relative al certificato : il certificato(sezione Certificati ), e i driver censiti per la smartcard (sezione Driver smartcard ). Una volta selezionato il certificato di firma, per proseguire la procedura di conservazione, cliccare sul bottone Firma il file di checksum. Per procedere con l apposizione della firma, cliccare sul bottone Firma file di checksum, come mostrato nella Figura 16. Per annullare la procedura di conservazione, cliccare sul bottone Annulla.

35 35 di Figura 16 - Firma file di checksum (passo 2 Riversamento Sostitutivo) Passo 3. Download dei File. Dopo la firma del file il sistema effettua il download dei file oggetto del riversamento. La schermata, come illustrato nella Figura 17, visualizza il dettaglio dell operazione. In particolare, indica la directory in cui i file, sottoposti al riversamento, sono scaricati. Per interrompere il download dei file cliccare sul bottone Interrompi. Per procedere quindi con la procedura di riversamento cliccare sul bottone Prosegui. Per annullare il processo cliccare sul bottone Annulla.

36 36 di Figura 17 - Download dei File (passo 3 Riversamento Sostitutivo) Passo 4. Fine. Passo conclusivo. L esito positivo dell apposizione della firma digitale e della corretta creazione della cartella con i file da riversare lancia un apposito messaggio di notifica. Per terminare la procedura cliccare sul bottone Completa Riversamento Sostitutivo. I file selezionati risultano cosi riversati correttamente. Per annullare il processo cliccare sul bottone Annulla.

37 37 di Dettagli File Figura 18 - Completamento Riversamento Sostitutivo (passo 4) Per effettuare l operazione selezionare i file da visualizzare i dettagli e cliccare sul bottone. Verrà visualizzato un panello come mostrato nella Figura 19.

38 38 di 4.3 Cruscotto Figura 19 - Dettagli File In questo paragrafo verranno dettagliate le funzionalità relative al Cruscotto di Controllo. Per poter accedere alle funzionalità del modulo Cruscotto di Controllo, bisogna clikare nella voce Cruscotto sull albero di navigazione dei moduli, come mostrato nella Figura 20.

39 39 di Figura 20 - Selezione modulo Cruscotto Nell area principale della consolle verranno visualizzate le funzionalità legate alla gestione del modulo stesso, come mostrato nella Figura 21. Tutte le funzionalità del modulo permettono all amministratore di monitorare i sistemi del Processo Civile Telematico, sia tramite logging che tramite le linee di configurazione, che verranno dettagliate in seguito. All accesso del modulo viene selezionato di default il primo menu del modulo, quindi Cruscotto di Controllo.

40 40 di Cruscotto di Controllo Figura 21 - Modulo Cruscotto di Controllo Il menu Cruscotto di Controllo consente all utente un monitoraggio veloce dei diversi sottosistemi che compongono l infrastruttura PCT legate al modulo SICID- GL. Nella griglia centrale vengono visualizzate le diverse segnalazioni che possono essere di tipo informativo, warning oppure errore. Per accedere alla funzione cliccare il bottone bottoni alla sinistra dell area principale., posizionato nella barra dei Ricerca Logging Tramite la funzionalità di Ricerca, la quale può essere attivata clicando sul bottone Ricerca, si possono visualizzare le segnalazioni inerenti all infrastruttura

41 41 di PCT, più precisamente al sistema SICID/GL (Gestore Locale), come mostrato nella Figura 22. La ricerca può essere raffinata tramite i diversi parametri di ricerca che sono: Tipologia di Segnalazione: Consente di effettuare ricerche per livello di segnalazione. E possibile filtrare la ricerca per tutti i livelli di segnalazione, per livello warning, per livello errore, per livello errore fatale. Sotto sistema: Consente di filtrare la ricerca delle segnalazioni per sotto sistemi. La ricerca può essere effettuata su tutti i sottosistemi o su uno sottosistema a scelta tra : Backend Applicativo, Gestore Locale, Repository Documentale, Polis Web, Sistema Informativo CIvile Distrettualizzato Host: l application server sul quale è stato generato la segnalazione. segnalazione: E possibile impostare un intervallo di date per le quali effettuare la ricerca delle segnalazioni. Figura 22 - Ricerca Cruscotto di Controllo

42 42 di Export in Excel Attraverso la Consolle l Amministratore può esportare, in formato excel, la lista delle segnalazioni ricercate. Per avviare la procedura di export effettuare un click sul bottone. Una volta effettuato il click sul bottone di export, l utente deve indicare, attraverso un apposita maschera, il nome del file da salvare e la relativa posizione sul file system. Per annullare l operazione cliccare il bottone Annulla Salva File di Log Attraverso la Consolle, l amministratore può scaricare i file di Log e salvarlo in una cartella in locale, clicando il bottone per la quale si desidera scaricare il file di log. selezionando a priori la segnalazione Figura 23 - Salva file di log

43 43 di L amministratore può selezionare dalla griglia, la riga di segnalazione per la quale desidera scaricare il log e clicare il bottone Salva File di Log. Viene visualizzato la maschera che richiede dove salvare il file, come mostrato nella Figura Linea di Configurazione Il modulo di cruscotto di controllo consente la verifica della linea di configurazione dell infrastruttura, ovvero la configurazione applicativa che risponde a tutti i criteri di dipendenza tra i vari sottosistemi e che garantisce il corretto funzionamento del sistema. All avvio della Consolle di Amministrazione viene eseguita la verifica di tutti i server configurati nel distretto. Per ognuno di questi viene data evidenza del rispetto o meno delle dipendenze tra i sistemi. In questo modo gli amministratori di sistema possono verificare se eventuali anomalie possano essere legate alla presenza di una linea di configurazione non valida. La verifica della linea di configurazione dell infrastruttura si basa su un controllo incrociato, effettuato verificando la definizione della linea di configurazione sul Base della Consolle di Amministrazione, e poi verificando le versioni del software installate sui singoli application server. Per accedere alla funzionalità selezionare il menu Linea di Configurazione, e nell area di visualizzazione dei dati verranno visualizzati le informazioni per la verifica della congruità dei sottosistemi installati con l ultima versione, come mostrato nella Figura 24.

44 44 di Figura 24 - Linea di Configurazione Come mostrato nella Figura 24, la Consolle evidenzia il sistema SICID e le configurazioni dei sistemi che lo compongono. Per il sistema SICID sono indicate le seguenti informazioni: Sistema. Versione attualmente installata. Descrizione. Nella sezione Linea di configurazione della Base Dati sono elencati i diversi schemi del SICID. In particolare per ogni schema riporta le seguenti informazioni: Componente. Indica il nome dello schema Versione attualmente installata. Versione attualmente installata richiesta. Versione richiesta per il corretto funzionamento del sistema nel distretto in analisi.. Icona che visualizza lo stato di abilitazione dell application server. L icona indica che la componente non è allineata alla

45 45 di versione corretta mentre, l icona indica che la componente è attiva alla versione e il passaggio della patch è andato a buon fine. Ufficio di appartenenza Nella sezione Linea di configurazione Componenti Applicativi sono elencati, in una struttura a tab/schede, i diversi application configurati. Il tab visualizzato rappresenta un application server ed elenca gli applicativi installati. In particolare per ogni application server riporta le seguenti informazioni: Componente. Indica il nome del componente applicativo installato Versione attualmente installata. Versione richiesta. Versione richiesta per il corretto funzionamento del sistema nel distretto in analisi.. Icona che visualizza lo stato di abilitazione dell application server. L icona indica che l application server non è attivo mentre, l icona indica che l application server è attivo. Ufficio di appartenenza Download Log Attraverso questa funzione l amministratore può effettuare il download del file di log del sistema. Per attivare questa funzionalità si deve accedere al menu Download Log che si trova nella barra sinistra dell area principale. Verrà visualizzata un maschera di dialogo che richiede i parametri importanti per lo scarico dei file di log.

46 46 di Figura 25 - Dialog di download log Nella Figura 25 viene visualizzata la dialog Download Log che consente all utente di specificare e dettagliare le modalità di download del file. Nel campo nome indicare il nome del file da scaricare. L applicazione, di default, effettua il download del file server.log. E possibile effettuare il download degli altri file presenti nella directory dei log del server specificando un nome di file diverso (es. BackendApplicativo.log, GestioneDocumentale.log). Nel campo data indicare al data di creazione del file di log che si vuole scaricare. I file predefiniti per i quali viene operato il download, sono quelli della giornata corrente. Nella lista dei server censiti selezionare i server dei quali si vuole scaricare il file di log. La lista in oggetto elenca esclusivamente i server che sono stati censiti nella Consolle di Amministrazione attraverso la funzionalità La funzione di Download Log, attivabile con il click sul bottone, genera un file, in formato compresso, al fine di limitare la mole di dati che viaggiano in rete, contenente il log specificato. La nomenclatura dei file è definita secondo il seguente formato:

47 47 di nome_file.log_ipserver : per la giornata corrente (es.: server.log_ ); Il click sul bottone di download. 4.4 GL Admin annulla l operazione In questo paragrafo verranno dettagliate le funzionalità relative all amministrazione del Gestore Locale, GL Admin. Per poter accedere alle funzionalità del modulo GL Admin, bisogna clikare nella voce GL Admin sull albero di navigazione dei moduli, come mostrato nella Figura 26. Figura 26 - Selezione modulo GL Admin Nell area principale della consolle verranno visualizzate le funzionalità legate alla gestione del modulo stesso, come mostrato nella Figura 27. Tutte le funzionalità del modulo permettono all amministratore di monitorare/amministrare il Gestore Locale.

48 48 di Figura 27 - Modulo GL Admin All accesso del modulo viene selezionato di default il primo menu del modulo, quindi Gestione Buste Gestione Buste Attraverso questa funzionalità l amministratore può monitorare e gestire le buste del sotto sistema GL Admin. Per accedere alla funzionalità cliccare sul bottone della barra dei bottoni posta a sinistra dell area principale. Tale funzionalità permette di gestire le buste che vengono depositate negli uffici del distretto e le comunicazioni che partono di vari uffici.

49 49 di Ricerca Buste Tramite questa funzionalità è possibile ricercare tutte le buste che sono depositate nei vari uffici del distretto, come mostrato nella Figura 28. È possibile raffinare la ricerca impostando come parametri: Intervallo di date : permette di ricercare le buste depositate nell intervallo di date impostato. Esito deposito: è possibile ricercare i depositi per esito di deposito Ufficio: permette di ricercare i depositi sull ufficio impostato come parametro di ricerca. Figura 28 - Ricerca buste modulo GL Admin

50 50 di Eventi Busta Tramite questa funzionalità è possibile visualizzare gli eventi assocciati ad ogni deposito ricercato dalla funzionalità descrita nel paragrafo precedente. Questa funzionalità ci permette di visualizzare tutte le informazioni legate alla busta. Figura 29 - Eventi busta modulo GL Admin Per visualizzare gli eventi di una busta l amministratore seleziona la busta desiderata, dalla griglia centrale, e clicka sul bottone. Verrà visualizzata la maschera che elenca in una griglia gli eventi legati alla busta, come mostrato nella Figura Rideposita Busta La funzione Rideposita Busta permette all amministratore di riattivare il deposito e il controllo di una busta a seguito di un interruzione anomala. Ad esempio a seguito di una patch del Gestore Locale relativa alla catena dei controlli è possibile riattivare l elaborazione di una busta bloccata.

51 51 di Per accedere a questa funzione l amministratore deve selezionare,dalla griglia, la busta da sottoporre al deposito e cliccare sul bottone. Il sistema attraverso la finestra illustrata di seguito chiederà la conferma di tale operazione, come mostrato nella Figura 30. Figura 30 - Rideposita Busta Elimina Busta La funzione Elimina Busta permette all amministratore l eliminazione di una busta depositata. L eliminazione è possibile solo per le buste non ancora accettate dalla cancelleria. Per accedere a questa funzione l amministratore deve selezionare una busta dalla griglia principale e effettuare un click del mouse sul bottone.

52 52 di Registro Messaggi Questa funzione permette all amministratore la visualizzazione di tutti i messaggi in uscita dal Gestore Locale e del relativo stato di invio. Per accedere a questa funzione l amministratore deve effettuare un click del mouse sul bottone. La Figura 31 che segue mostra la maschera che elenca le comunicazioni in uscita dal Gestore Locale. Figura 31 - Registro Messaggi La Consolle inoltre permette il re-invio dei messaggi in uscita dal Gestore Locale per i quali i tentativi di invio automatici sono falliti. Per effettuare il reinvio dei messaggi selezionare dalla griglia il messaggio da reinviare e cliccare sul bottone.

53 53 di Rideposita RTag La funzione in esame permette di recepire anche i depositi delle buste relative al sistema RTAG. A tal fine cliccare sul bottone e indicare l identificativo della busta da depositare nell apposita finestra di dialogo, come mostrato nella Figura 32. Figura 32 - Rideposito RTag Eventi File Come per gli eventi associati ad una busta, la Consolle fornisce all amministratore un strumento per accedere al profilo degli eventi associati ad un atto. Per accedere a questa funzione, l amministratore deve selezionare, dalla griglia DETTAGLIO BUSTA, l evento di interesse e effettuare un click del mouse sul bottone, come

54 54 di mostrato nella Figura 33.

55 55 di Ricalcola Sommario Figura 33 - Eventi File La funzionalità Ricalcola Sommario consente all utente il ricalcolo delle pendenze relative ai depositi telematici, comunicazioni di cancelleria e richieste copie. Le informazioni di sommario ricalcolate sono le seguenti: atti di parte ricevuti; atti del magistrato ricevuti; verbali d udienza ricevuti; comunicazioni di cancelleria con invio telematico fallito; comunicazioni esiti depositi falliti; Per avviare il ricalcolo dl sommario l utente deve cliccare sul bottone.

56 56 di 4.5 JPW Admin In questo paragrafo verranno dettagliate le funzionalità relative all amministrazione del JPW, JPW Admin. La Consolle di Amministrazione permette all utente il monitoraggio e la gestione degli utenti del sotto sistema di consultazione Polis Web. Per poter accedere alle funzionalità del modulo JPW Admin, bisogna clikare nella voce JPW Admin sull albero di navigazione dei moduli, come mostrato nella Figura 34. Figura 34 - Selezione Modulo JPW Admin Nell area principale della consolle verranno visualizzate le funzionalità legate alla gestione del modulo stesso, come mostrato nella Figura 35. Tutte le funzionalità del modulo permettono all amministratore di monitorare/amministrare il Gestore Locale.

57 57 di Figura 35 - Gestione Utenti JPW Admin All accesso del modulo viene selezionato di default il primo menu del modulo, quindi Gestione Utenti Gestione Utenti JPW La funzionalità consente all amministratore di gestire e configurare gli utenti del sotto sistema Polis Web. Per accedere a questa funzionalità l utente deve cliccare sul bottone.

58 Ministero della Giustizia 58 di Figura 36 - Ricerca Utenti JPW L accesso agli utenti censiti, nell anagrafica SICID, è possibile attraverso una ricerca parametrizzata. La lista degli utenti estratti dalla ricerca è visualizzata nella griglia. Per ogni utente è mostrato il profilo con le seguenti informazioni: Nome; Cognome; di nascita; di creazione. di inserimento dell utente nell anagrafica; Abilitazione. Icona che visualizza lo stato di abilitazione dell utente all utilizzo di JPW. L icona indica che l utente è disabilitato mentre, l icona indica che l utente è abilitato all uso del sottosistema. Di seguito analizziamo i parametri per configurare la ricerca degli utenti. Nome; Cognome; di inserimento. Intervallo di date relative alla data di inserimento dell utente nell anagrafica SICID;

59 59 di Codice Fiscale; Ruolo. Il ruolo associato all utente per il sottosistema JPW. I ruoli possibili sono: AVVOCATO, AMMINISTRATORE, CONSULENTE TECNICO D UFFICIO (CTU); Abilitazioni. E possibile filtrare la ricerca degli utenti includendo anche gli utenti disabilitati. Di default il sistema ricerca gli utenti abilitati. Al termine dell impostazione dei parametri la ricerca può essere avviata cliccando sul bottone. L esito della ricerca è visualizzato nella griglia Creazione Nuovo Utente JPW Di seguito, è dettagliato il profilo dell utente JPW Sezione Anagrafica: area per la gestione dei dati anagrafici come mostrato nella Figura 37. Codice Fiscale; Cognome; Nome; di Nascita; Luogo di Nascita;

60 60 di Figura 37 - Creazione Nuovo Utente JPW Sezione Credenziali: area per la gestione delle credenziali per l accesso al sotto sistema. credenziale. Indica se l utente è abilitato o meno all uso del sotto sistema JPW. L icona associata alla label DISABILITATA indica che l utente è disabilitato mentre, l icona con la label ABILITATA indica che l utente è abilitato all uso del sottosistema; Username. Lo username che l utente utilizza per l accesso al JPW; Password. La password che che l utente utilizza per l accesso al JPW.

61 61 di Figura 38 - Creazione Nuovo Utente JPW Credenziali Sezione Autorizzazioni: area per la gestione del ruolo associato all utente. Per il sotto sistema JPW sono gestiti i seguenti ruoli utente: Avvocato ; CTU.

62 62 di Modifica Utente Figura 39 - Creazione Utenti JPW Autorizzazioni Attraverso questa funzionalità l utente della Consolle può accedere al profilo di un utente del modulo per modificarne/aggiornarne le informazioni contenute. Per accedere al profilo utente l amministratore deve selezionare un utente dalla griglia e cliccare sul bottone. Al click del bottone il sistema mostra la finestra di dettaglio dell utente con le informazioni che riguardano l utente selezionato come mostrato nella Figura 40.

63 63 di Figura 40 - Modifica Utente JPW I campi della finestra sono modalità editabile per consentire la modifica dei dati. Al termine dell operazione cliccare sul bottone Ok. Per annullare l operazione cliccare su Annulla Visualizza Utente La funzionalità consente la visualizzazione delle informazioni anagrafiche e di accesso al sistema di un utente del sotto sistema JPW. Le informazioni di profilo sono mostrate in un apposta finestra e sono accessibili a tutti gli utenti della consolle, come mostrato nella Figura 41.

64 64 di Figura 41 - Visualizza Utente JPW Per accedere al profilo utente selezionare un utente dalla lista presente nella griglia e cliccare sul bottone Disattiva Credenziali La funzionalità Disabilita Credenziali consente all amministrazione di abilitare/disabilitare le credenziali di accesso al sotto sistema JPW. Per la procedura di riabilitazione l amministratore deve indicare lo username la password dell utente interessato. Per accedere al profilo utente l amministratore deve selezionare un utente dalla griglia e cliccare sul bottone.

65 65 di 4.6 RD Admin In questo paragrafo verranno dettagliate le funzionalità relative all amministrazione del Repository Documentale, RD Admin. Per poter accedere alle funzionalità del modulo JPW Admin, bisogna clikare nella voce JPW Admin sull albero di navigazione dei moduli, come mostrato nella Figura 42. Figura 42 - Modulo RD Admin Nell area principale della consolle verranno visualizzate le funzionalità legate alla gestione del modulo stesso, come mostrato nella. Tutte le funzionalità del modulo permettono all amministratore di monitorare/amministrare il Repository Documentale.

66 66 di Gestione File System Figura 43 - Modulo RD Admin Attraverso la Consolle, l utente può ottenere informazioni di profilo sui file memorizzati nel Repository Documentale, e monitorare lo stato del File System sul quale opera il sottosistema. L utente amministratore può accedere all area File System cliccando sul bottone.

67 67 di Ricerca File nel File System Figura 44 - Ricerca File nel File System Nella Figura 44 è mostrata l area File System. L utente può accedere ai file gestiti nel RD attraverso una ricerca parametrica. La lista estratta dalla ricerca è visualizzata nella griglia centrale. Per ogni file è visualizzato il profilo contenente le seguenti informazioni: Identificativo della file; Nome Originale del file; Numero delle versioni del File all interno del RD; di creazione. Di seguito sono dettagliati i parametri opzionali per effettuare la ricerca: Identificativo della file. Ricerca puntuale per identificativo del file gestito; di creazione. Intervallo di date relative alla data di creazione del file nel RD.

68 68 di Al termine dell impostazione dei parametri la ricerca può essere avviata cliccando sul bottone. L esito della ricerca è visualizzato nella griglia. Selezionando un file dalla griglia principale è possibile accedere alle seguenti funzionalità: Dettaglio File; Versioni del File; Export in Excel. Le funzionalità sono descritte nei paragrafi successivi Dettaglio File La Consolle fornisce all amministratore un strumento per accedere al dettaglio dei file estratti durante la ricerca. Per accedere a questa funzione selezionare dalla griglia il file di interesse e un cliccare sul bottone. La figura che segue mostra la finestra di dettaglio del file selezionato.

69 69 di Figura 45 - Dettaglio File Versione File La Consolle fornisce all amministratore un strumento per accedere alle versioni del file gestiti nel RD ed estratti nella consolle attraverso una ricerca. Per accedere a questa funzione selezionare dalla griglia il file di interesse e un cliccare sul bottone. La figura che segue mostra la finestra con l elenco delle versione del file selezionato.

70 70 di Figura 46 - Versione File Il risultato di questa funzionalità è visualizzato in una griglia che contiene la lista delle versioni del file. Di seguito è dettagliato il profilo della versione del file: Identificativo della versione; Nome originale del file; versione; Commento alla versione; Dimensione del file espresso in KB Export in Excel Il contenuto della griglia, contenente i file ricercati, può essere esportato in formato excel. Per attivare la funzionalità cliccare sul bottone. Una volta effettuato il click sul bottone di export, l utente deve indicare, attraverso un apposita maschera, il nome del file da salvare e la relativa posizione sul file system. Per annullare l operazione cliccare sul bottone Annulla.

71 71 di Motore di Ricerca Testuale La Consolle offre un strumento di monitoraggio e verifica del funzionamento del motore di ricerca testuale utilizzato dal sistema. Per accedere a questa funzionalità l amministratore deve cliccare sul bottone. La Figura 47 che segue mostra la schermata di lavoro per la gestione del motore testuale. Figura 47 - Ricerca tramite Motore di Ricerca Testuale Le informazioni riportate della funzionalità in oggetto sono : della configurazione. In base alla configurazione del sottosistema è riportato lo stato della configurazione del motore. Lo stato può essere abilitato o disabilitato. del motore. Indica lo stato del motore al momento dell ultima verifica effettuata. Lo stato può essere funzionante o non funzionante. Chiave di ricerca. Campo che consente l inserimento di un testo per effettuare il test del funzionamento del motore. Per avviare il test dopo aver inserito il testo cliccare sul bottone.

72 72 di Il lancio del avvia un procedura di ricerca del testo inserito all interno dei file memorizzati nel RD. Al termine del test viene aggiornato lo stato del motore testuale(funzionante o non funzionante e la data del test). Se il motore testuale funziona correttamente e la ricerca produce un risultato(lista dei file contenente la parola ricercata) questo sarà visualizzato nella griglia. Selezionando un file dalla lista visualizzata nella griglia è possibile accedere al suo dettaglio cliccando sul bottone. 4.7 Amministrazione SICI In questo paragrafo verranno dettagliate le funzionalità relative all amministrazione anagrafiche del sistema SICI, posteriori all unificazione delle anagrafiche SICID e SIECIC. Il modulo è nominato Anagrafiche SICI ed è visibile soltanto agli utenti amministratori di distretto. Per poter accedere alle funzionalità del modulo, bisogna cliccare nella voce Anagrafiche SICI sull albero di navigazione dei moduli, come mostrato nella Figura 42. Figura 48 - Modulo Anagrafiche SICI

73 73 di Nell area principale della consolle, sezione delineata con il numero 2, verranno visualizzate le funzionalità legate alla gestione del modulo stesso, come mostrato nella Figura 49. Tutte le funzionalità del modulo permettono all amministratore di monitorare/amministrare le funzionalità del sistema SICI, presente nel menu Admin SICI e quelle relative ai sistemi SICID e SIECIC tramite i rispettivi menu Admin SICID e Admin SIECIC. 2 Figura 49 - Maschera principale Modulo Anagrafiche SICI Amministrazione SICID Attraverso la Consolle, più nello specifico nel menu Admin SICID, l utente amministratore può gestire le funzionalità specifiche del sistema SICID Gestione Sede Distaccata Tramite questa funzionalità l utente amministratore ha la possibilità oltre di ricercare le sedi distaccate di un ufficio, di aggiungere, modificare oppure di visualizzare una sede distaccata.

74 74 di Nella tabella seguente vengono descritte tutte le funzionalità relative alla gestione delle Sedi Distaccate. Icona Funzione Descrizione Aggiunta di una Sede Distaccata Permette di inserire una nuova Sede Distaccata. Visualizzazione Sede Distaccata della Permette di visualizzare i dati della Sede Distaccata selezionata Nuova Sede Distaccata Attraverso la selezione del tasto nuovo sarà possibile creare una nuova Sede Distaccata. La maschera che si aprirà permetterà l inserimento e la selezione poi dei dati necessari alla creazione della sede distaccata, come l indicazione dell ufficio e della sede distaccata per l ufficio. Si veda la Figura 50. La modifica delle sedi distaccate non è consentita. Figura 50 - Inserimento Sede Distaccata Visualizza Sede Distaccata Questa funzionalità si può ottenere sia clickando sul pulsante Visualizza che facendo un doppio click sulla riga selezionata nella griglia della ricerca. La

75 75 di schermata che si presenta è la stessa della Figura 50, dove è possibile solo visualizzare le informazioni relative alla sede distaccata selezionata Gestione Sezioni Tramite il menu Sezioni l utente amministratore può amministrare le sezioni del sistema SICID, come mostrato nella Figura 51. Figura 51 - Gestione Sezioni e sedi distaccate nel menu Admin SICID L utente amministratore può effettuare la ricerca delle sezioni presenti negli uffici al quale esso è abilitato, oppure eseguire una ricerca specificando l ufficio oppure il codice della sezione.. Nella tabella seguente vengono descritte tutte le funzionalità relative alla gestione delle Sezioni per il sistema SICID.

76 76 di Icona Funzione Descrizione Aggiunta di una Sezione Permette di inserire una nuova Sezione Modifica di una Sezione Permette di modificare i dati della Sezione selezionata Visualizzazione Sezione della Permette di visualizzare i dati della Sezione selezionata Nuova/Modifica sezione Attraverso la selezione del tasto nuovo sarà possibile creare una nuova sezione. La maschera che si aprirà permetterà l inserimento prima e la selezione poi dei dati necessari alla creazione della sezione attraverso l indicazione della sezione stessa e la relativa descrizione, l indicazione dell ufficio e del Registro e la selezione, con il segno di spunta verde, dello stato e della tipologia (Sezione Feriale o Sezione che tratta cause dell Avvocatura dello ). Si veda a tal proposito la figura sottostante.

77 77 di Figura 52 - Creazione nuova sezione SICID Una volta selezionati gli oggetti per la sezione e premuto il tasto ok viene data la possibilità all utente di inserire gli oggetti che per la sezione sono considerati di Class Action, come mostrata nella Figura 53 Figura 53 Inserimento oggetti Class Action

78 78 di Visualizza Sezione Questa funzionalità si può ottenere sia clickando sul pulsante Visualizza che facendo un doppio click sulla riga selezionata nella griglia della ricerca. La schermata che si presenta è la stessa della Figura 52, dove è possibile solo visualizzare le informazioni relative alla sezione selezionata Amministrazione SIECIC L utente amministratore ha la possibilità di gestire le funzionalità legate al sistema SICIEC tramite il menu ADMIN SIECIC, come mostrato nella Figura Gestione Sede Distaccata Figura 54 - Menu Admin SIECIC Tramite questa funzionalità l utente amministratore ha la possibilità oltre di ricercare le sedi distaccate di un ufficio, di aggiungere, modificare oppure di visualizzare una sede distaccata. Vedi Figura 55.

79 79 di Figura 55 - Gestione Sede Distaccata Nella tabella seguente vengono descritte tutte le funzionalità relative alla gestione delle Sedi Distaccate. Icona Funzione Descrizione Aggiunta di una Sede Distaccata Permette di inserire una nuova Sede Distaccata. Modifica di una Sede Distaccata Permette di modificare i dati della Sede Distaccata selezionata Visualizzazione Sede Distaccata della Permette di visualizzare i dati della Sede Distaccata selezionata

80 80 di Nuova/Modifica Sede Distaccata Attraverso la selezione del tasto nuovo sarà possibile creare una nuova Sede Distaccata. La maschera che si aprirà permetterà l inserimento e la selezione poi dei dati necessari alla creazione della sede distaccata, come l indicazione dell ufficio e della sede distaccata per l ufficio. Inoltre viene indicato anche il registro, il quale si può selezionare con la spunta verde, sul quale creare la sede distaccata. Si veda la Figura 56. Figura 56 - Inserimento Sede Distaccata Visualizza Sede Distaccata Questa funzionalità si può ottenere sia clickando sul pulsante Visualizza che facendo un doppio click sulla riga selezionata nella griglia della ricerca. La schermata che si presenta è la stessa della Figura 56, dove è possibile solo visualizzare le informazioni relative alla sede distaccata selezionata Gestione Sezioni Tramite questa funzionalità l utente amministratore ha la possibilità di amministrare le sezioni legate al sistema SIECIC, come mostrato nella Figura 57.

81 81 di Figura 57 - Gestione Sezioni SIECIC L utente amministratore può effettuare la ricerca delle sezioni presenti negli uffici al quale esso è abilitato, oppure eseguire una ricerca specificando l ufficio oppure il domnio. Oltre alla ricerca generale l utente amministratore può effettuare anche l inserimento, modifica e visualizzazione delle sezioni. Nella tabella seguente vengono descritte tutte le funzionalità relative alla gestione delle Sezioni per il sistema SIECIC. Icona Funzione Descrizione

82 82 di Aggiunta di una Sezione Permette di inserire una nuova Sezioni. Modifica di una Sezione Permette di modificare i dati della Sezione selezionata Visualizzazione Sezione della Permette di visualizzare i dati della Sezione selezionata Nuova/Modifica Sezione Nella Figura 58 è riportata la dialog di creazione di una nuova Sezione. Nella maschera deve essere indicata la sede di appartenenza della Sezione, il Registro, la Sigla (dovrà essere unica nell ambito della sede e dovrà essere lunga al massimo quattro caratteri), la descrizione e l indirizzo. Gli ultimi due campi sono gli unici che si possono modificare e sono anche i dati riportati nelle stampe dove va riportato il nome della Sezione e il suo indirizzo. Figura 58 - Inserimento Nuova Sezione SIECIC Visualizza Sezione

83 83 di Questa funzionalità si può ottenere sia clickando sul pulsante Visualizza che facende un doppio click sulla riga selezionata nella griglia della ricerca. La schermata che si presenta è la stessa della Figura 58, dove è possibile solo visualizzare le informazioni relative alla sezione selezionata Gestione Unità Organizzative Tramite questa funzionalità l utente amministratore ha la possibilità di amministrare le unità organizzative del sistema SIECIC, come mostrato nella Figura 59. Figura 59 - gestione unita organizzative Come si evince dalla Figura 59 è possibile effettuare ricerche specifiche per le unità organizzative appartenenti ad un singolo ufficio giudiziario e/o aggiungere come criterio di filtro il codice della singola unità organizzativa. Le informazioni visualizzate nella griglia dei risultati sono il codice dell unità organizzativa, l ufficio d appartenenza, il registro, la descrizione e l indirizzo. Nella tabella seguente vengono descritte tutte le funzionalità relative alla gestione delle unità organizzative del sistema SIECIC.

84 84 di Icona Funzione Descrizione Aggiunta di una unità organizzativa Permette di inserire una nuova unità organizzativa. Modifica di una unità organizzativa Permette di modificare i dati della unità organizzativa selezionata Visualizzazione Sezione della Permette di visualizzare i dati della Sezione selezionata Nuova/Modifica unità organizzativa A seguito dell attivazione del tasto Nuovo, presente nel menù contestuale della funzionalità Unità Organizzative, compare la maschera di Figura 60, in cui è possibile specificare le informazioni che caratterizzano l unità organizzativa che si intende creare: 1. Sigla: il codice con cui l unità organizzativa sarà identificata. 2. Descrizione: descrizione estesa dell unità organizzativa. 3. Indirizzo: da utilizzare nel caso in cui l unità organizzativa sia dislocata al di fuori dell edificio in cui risiede l ufficio di appartenenza. 4. Ufficio: ufficio di appartenenza dell unità organizzativa. 5. Dominio: il dominio applicativo cui l unità organizzativa appartiene, selezionabile tra Procedure Concorsuali, Esecuzioni Mobiliari ed Esecuzioni Immobiliari. 6. Attiva: indica se l unità organizzativa è attiva o dismessa.

85 85 di Figura 60 - Inserimento nuova unità organizzativa Visualizza Unita organizzativa Questa funzionalità si può ottenere sia clickando sul pulsante Visualizza che facende un doppio click sulla riga selezionata nella griglia della ricerca. La schermata che si presenta è la stessa della Figura 60 dove è possibile solo visualizzare le informazioni relative all unità organizzativa selezionata Gestione Giudici La medesima funzionalità permette la definizione delle credenziali di accesso al modulo di cancelleria del SIECIC per i giudici. L utente amministratore può effettuare la ricerca per cognome su tutta l anagrafica Giudici come mostrato nella Figura 61.

86 86 di Figura 61 - Menu Giudici Attraverso il tasto Credenziali, è possibile abilitare la definizione delle credenziali di accesso al modulo di cancelleria del SIECIC per il giudice selezionato. La maschera che permette la modifica delle credenziali è mostrata nella Figura 62.

87 87 di Figura 62 - Inserimento credenziali di accesso al SIECIC per il giudice ADMIN SICI Il menu ADMIN SICI permette all utente amministratore di gestire/amministrare le classi di utenza, gli utenti nel contesto di un anagrafica unificata per i sistemi SICID e SIECIC e di abilitare le utenze dei giudici al download in locale della giurisprudenza dalla Consolle Magistrato. Come si può vedere dalla Figura 63 la gestione delle classi di utenza si può effettuare nella sezione Classi di Utenza e la gestione degli utenti nella sezione Utenti. Dettagli sulle medesime funzionalità verranno descritte in seguito a questo paragrafo.

88 88 di Figura 63 - Menu classi di Utenza Gestione Classi di Utenza La funzionalità Classi di Utenza è accessibili tramite il relativo pulsante presente nel menù principale: Per la ricerca delle classi di utenza sono presenti i parametri sull ufficio giudiziario di appartenenza e descrizione (anche parziale) della classe di utenza. Le informazioni visualizzate nella griglia dei risultati corrispondono alla descrizione di tutte le classi di utenza definite nell ufficio selezionato. Le funzioni attivabili dal menù contestuale relativo alle classi di utenza sono le medesime descritti nella tabella seguente. Le funzioni attivabili dal menù contestuale sono elencate nella tabella che segue.

89 89 di Icona Funzione Descrizione Aggiunta di una classe di utenza Permette di inserire una nuova classe di utenza. Modifica di una classe di utenza Permette di modificare i dati della classe di utenza selezionata Visualizzazione classe di utenza della Permette di visualizzare i dati della classe di utenza selezionata Nuova/Modifica Classe di Utenza A seguito dell attivazione del tasto Nuovo presente nel menù contestuale della funzionalità Classi di Utenza compare la maschera della Figura 64, in cui è possibile specificare il profilo di autorizzazione e le informazioni descrittive che caratterizzano la classe di utenza che si intende creare.

90 90 di Figura 64 - Nuova Classe di Utenza Le informazioni descrittive sono: 1. Ufficio: consente di selezionare l ufficio per il quale si sta definendo la classe di utenza. 2. Descrizione: nome della classe di utenza. Le informazioni che definiscono il profilo di autorizzazione all invocazione dei web service per la classe di utenza viene definito selezionando le operazioni consentite su ciascuno dei domini applicativi gestiti sia dal SICID che dal SIECIC. Infatti come si può notare nella Figura 64 i domini visualizzati sono : Contenzioso Civile Volontaria Giurisdizione Diritto di Lavoro Procedure Concorsuali Esecuzioni Mobiliari Esecuzioni Immobiliari. Si noti che, per ogni scheda afferente un diverso dominio applicativo, le operazioni definite sulle anagrafiche sono suddivise tra operazioni che operano a livello

91 91 di distrettuale anagrafiche DISTRETTUALI (condivise tra tutti gli uffici: giudici, avvocati e C.T.U. ecc) ed operazioni che operano a livello locale anagrafiche LOCALI (specifiche dello schema d ufficio). Durante l operazione di modifica non è possibile modificare l appartenenza all ufficio Visualizza Classe di Utenza Questa funzione si può ottenere anche con doppio click sulla riga selezionata nella griglia della ricerca. La schermata che si presenta è la stessa di Figura 64 dove è possibile solo visualizzare le informazioni relative alla classe di utenza selezionata Gestione Utenze La funzionalità Utenti è accessibili tramite il relativo pulsante presente nel menù principale. Per la ricerca delle classi di utenza sono presenti i parametri presenti nella Figura 65 Figura 65 - Criteri di Ricerca Utenti Nello specifico i parametri di ricerca sono: 1. Ufficio: una lista a discesa per la scelta che consente di selezionare l ufficio su cui gli utenti sono abilitati. 2. Nome utente (Login): lo user name assegnato all utente. 3. Codice Fiscale: il codice fiscale dell utente. Le informazioni visualizzate nella griglia dei risultati corrispondono al cognome, nome e codice fiscale degli utenti. Le funzioni attivabili dal menù contestuale relativo alle classi di utenza sono le medesime descritti nella tabella seguente.

92 92 di Le funzioni attivabili dal menù contestuale sono elencate nella tabella che segue. Icona Funzione Descrizione Aggiunta di un utente cancelliere/amministratore ufficio Permette di inserire una nuova utente. Modifica di un utente cancelliere/amministratore ufficio Visualizzazione di un utente cancelliere/amministratore ufficio Disattiva la credenziale di un utente cancelliere/amministratore ufficio Permette di modificare i dati dell utente selezionato Permette di visualizzare i dati dell utente selezionato Permette di disabilitare la credenziale dell utente selezionato Nuovo/Modifica Utente A seguito dell attivazione del tasto Nuovo presente nel menù contestuale della funzionalità Utenti compare la maschera della Figura 66, in cui è possibile specificare il profilo dell utente che si intende creare. La definizione di tale profilo passa attraverso la valorizzazione dei dati richiesti nei quattro pannelli seguenti: Anagrafica, si veda Figura 66. Credenziali, si veda Figura 67. Autorizzazioni SICID, si veda Figura 69 Autorizzazioni SIECIC, si veda la Figura 68 Admin, si veda la Figura 70. Deleghe si veda la Nella maschera relativa ai dati anagrafici, Figura 66, occorre specificare i dati dell utente ovvero cognome, nome, codice fiscale, data e luogo di nascita. I campi obbligatori sono identificati dall etichetta sottolineata.

93 93 di Figura 66 - Nuovo utente SICI Nella definizione delle credenziali, Figura 67 è necessario assegnare uno user name e una password all utente che si vuole abilitare. L etichetta stato credenziale specifica lo stato corrente delle credenziali.

94 94 di Figura 67 - Inserimento/modifica credenziali utente La scheda relativa alla definizione delle autorizzazioni per il sistema SIECIC, Figura 68, permette di assegnare all utente i diritti di esecuzione delle operazioni messe ha disposizione dal modulo di cancelleria del SIECIC. In questa scheda sono indicati tutti gli uffici che l amministratore di sistema che sta eseguendo le operazioni di creazione dell utente può amministrare.

95 95 di Figura 68 Inserimento/modifica autorizzazioni SIECIC Per ogni ufficio e per ogni dominio applicativo è possibile assegnare all utente che si sta creando una diversa classe di utenza, in questo modo si stabilisce su quali uffici l utente si potrà connettere e quali operazioni potrà eseguire nel contesto dei tre domini applicativi. Per ogni dominio applicativo è inoltre necessario specificare in quale unità organizzativa l utente opera, l applicazione di cancelleria infatti filtra i dati sulla base dell unità organizzativa di appartenenza dell utente. La scheda relativa alla definizione delle autorizzazioni per il sistema SICID, Figura 69, permette di assegnare all utente i diritti di esecuzione delle operazioni messe ha disposizione dal modulo di cancelleria del SIECIC. In questa scheda sono indicati tutti gli uffici che l amministratore di sistema che sta eseguendo le operazioni di creazione dell utente può amministrare.

96 96 di Figura 69 Inserimento/modifica autorizzazioni SICID Per ogni ufficio e per ogni dominio applicativo è possibile assegnare all utente che si sta creando una diversa classe di utenza, in questo modo si stabilisce su quali uffici l utente si potrà connettere e quali operazioni potrà eseguire nel contesto dei tre domini applicativi. Per ogni dominio applicativo è inoltre necessario specificare in quale sezione l utente opera, l applicazione di cancelleria infatti filtra i dati sulla base delle sezioni di appartenenza dell utente. La scheda Admin, Figura 70, è riservata all Amministratore del distretto, il quale ha la competenza per creare utenti con il ruolo di amministratore sia di ufficio che per l applicativo di pulizia dati. Selezionando il pulsante di selezione appropriato, infatti, si fornisce all utente che si sta creando la possibilità di amministrare tale ufficio.

97 97 di Figura 70 Inserimento/modifica funzioni di amministrazione

98 98 di Figura 71 - Selezione Deleghe per il cruscotto di Gestione L ultima scheda, Figura 71, è riservata all Amministratore del distretto il quale permette di abilitare gli utenti alle funzionalità del cruscotto di gestione per le statistiche SICI. Questa scheda è divisa in due parti; la prima parte permette di selezionare (attivando il check box appropriato) le sezioni, assegnate all utente, sulle quali quest ultimo può essere abilitato alle funzionalità del cruscotto di gestione per le statistiche. La seconda parte della scheda permette di attivare la funzionalità di delega sugli uffici del distretto Giurisprudenza La funzionalità Giurisprudenza è accessibile tramite il relativo pulsante presente nel menù principale:

99 99 di Tale funzionalità consente all amministratore di sistema di abilitare le utenze dei giudici a cui è consentito il download in locale su Consolle Magistrato degli atti ricercati tramite la funzionalità Giurisprudenza e visualizzati nella griglia come risultato. Si segnala che un abuso di tale funzionalità potrebbe avere effetti indesiderati sul traffico di rete e conseguentemente alle performance dei sistemi. Una volta cliccato il pulsante Ricerca vengono visualizzati tutti i giudici presenti nell anagrafica distrettuale (vedi Figura 72). Vi è la possibilità di effettuarne una ricerca specifica inserendo cognome o nome nel campo di testo denominato Ricerca: e premendo quindi il pulsante Ricerca. Figura 72 - Giurisprudenza La griglia presenta oltre al cognome, nome e codice fiscale del giudice anche una colonna Abilitato che mostra lo stato di abilitazione con le seguenti icone: abilitato al download al download della giurisprudenza non abilitato al download della giurisprudenza E possibile modificare un singolo utente dallo stato abilitato a non abilitato, e viceversa, selezionando il nominativo prescelto dalla griglia e successivamente cliccando il pulsante seguente:

100 100 di 4.8 Storicizzazione In questo paragrafo vengono illustrate le funzionalità di gestione e amministrazione del modulo Storicizzazione di SICI-GL. Per accedere alle funzionalità del modulo Storicizzazione, è necessario selezionare la voce Storicizzazione sull albero di navigazione dei moduli, come mostrato nella Figura 74. Figura 73 - Selezione modulo Storicizzazione Una volta selezionato il modulo storicizzazione è possibile accedere alle diverse funzionalità previste dallo stesso cliccando sugli specifici pulsanti di selezione come mostrato nell area evidenziata dalla Figura 75. Le specifiche funzioni del modulo Archiviazione saranno trattate nel dettaglio nei paragrafi seguenti: - Archiviazione Fascicoli - Gestione Archivi - Pulizia Storage - Configurazione.

101 101 di Figura 74 Modulo Storicizzazione Archiviazione fascicoli Usando la funzione archiviazione è possibile individuare i procedimenti candidati all archiviazione e procedere con l operazione di archiviazione dei fascicoli selezionati. Una volta selezionato l Ufficio Giudiziario ed il registro sul quale si intende operare si possono filtrare i fascicoli secondo i seguenti criteri: - Per numero ed anno di ruolo utilizzando la combo box Numero fascicolo dal: Numero fascicolo al: ed Anno (vedi Figura 76); - per intervallo di date di definizione (vedi Figura 76). Tale ricerca visualizzerà i fascicoli passati in uno stato definitorio del procedimento per gli intervalli inseriti nei campi Definito dal: e Al:

102 102 di Figura 75 pannello N. fascicolo

103 103 di Figura 76 pannello definizione Un volta premuto il pulsante Cerca la griglia mostra l elenco dei fascicoli corrispondenti ai criteri di ricerca utilizzati e consente la selezione multipla dei fascicoli che si desiderano archiviare. Cliccando il pulsante Archivia si avvia la procedura guidata di archiviazione dei fascicoli selezionati come illustrato nella Figura 77. E possibile scegliere tra la creazione di un singolo archivio per ogni fascicolo oppure creare un unico archivio che conterrà tutti i fascicoli selezionati nella maschera precedente. E possibile selezionare con la spunta sui checkbox Profilo fascicoli, Depositi, Atti e Richiesta copie il contenuto del fascicolo/dei fascicoli che si desidera archiviare. Il sistema proporrà in automatico un nome al file dell archivio in relazione al template pre-configurato prendendo come riferimento gli estremi identificativi del fascicolo. Tale nome non è modificabile dall utente. Nel caso di creazione di un archivio unico per più fascicoli il nome del file dell archivio dovrà essere digitato dall utente.

104 104 di Figura 77 maschera Archivia La procedura di archiviazione, avviata con il pulsante Conferma, effettuerà la creazione dell archivio e la sua memorizzazione sul file system del server nella directory specificata nella configurazione (paragrafo 4.8.4). E possibile continuare ad operare con la Consolle anche durante la procedura di creazione dell archivio, in quanto il processo di elaborazione è asincrono e si può monitorarne lo status con la funzione Gestione Archivi illustrata nel paragrafo Gestione Archivi Con la funzione di Gestione Archivi è possibile visualizzare i dettagli degli archivi, monitorare lo stato di avanzamento del processo di archiviazione attivato (vedi paragrafo 4.8.1), modificare archivi esistenti aggiungendo nuovi contenuti, specificare i dettagli relativi al supporto di memoria secondaria (ad. es. DVD) su cui verrà copiato l archivio una volta completato, nonché la sua ubicazione fisica. Una volta selezionato l Ufficio ed il Registro nella parte superiore della schermata è possibile ricercare l archivio utilizzando i seguenti criteri: - per numero di fascicolo archiviato selezionando il label N. fascicolo ed usando la combo Numero fascicolo dal:, Numero fascicolo al: ed Anno e premendo il pulsante Cerca come illustrato nella Figura 78;

105 105 di Figura 78 ricerca archivio per numero di ruolo dei fascicoli archiviati - selezionando il label Archivio per data di creazione dell archivio impostando la data nei campi creazione dal: Al: come in Figura 79 oppure in base al nome dell archivio stesso da digitare nel campo Nome e possibile filtrare ulteriormente i risultati della ricerca con i campi opzionali Ubicazione e Tipo supporto (vedi Figura 80) Figura 79 ricerca archivio per data di creazione

106 106 di Figura 80 ricerca dell archivio in base al nome dell archivio stesso La griglia restituisce, in base ai criteri di ricerca sopra evidenziati l elenco degli archivi, mostrando nelle colonne il nome dell archivio, la data di creazione, la data di ultima modifica dello stesso, lo stato e, se inseriti nella maschera di dettaglio (figura), l ubicazione ( Ubi ) e il nome del supporto esterno di memorizzazione dell archivio come visibile nella figura seguente (Figura 81). Figura 81 griglia visualizzazione degli archivi E possibile modificare il contenuto di un archivio precedentemente creato selezionandolo dalla griglia e quindi cliccando il pulsante Modifica. Con questa funzione è possibile aggiungere all archivio nuove tipologie di contenuti se queste non erano state inserite al momento della creazione dell archivio originale,

107 107 di selezionando la checkbox in corrispondenza dei Tipo contenuti, ovvero Depositi, Atti e Richieste copie e quindi cliccando il pulsante Conferma come illustrato nella Figura 82. L avvio della procedura di modifica dell archivio viene confermato con il messaggio popup Archiviazione in corso (Figura 83). Nota bene: i contenuti già presenti nell archivio non possono essere rimossi e il relativo checkbox è sempre visualizzato come attivo. Nel caso in cui l utente modifica un archivio lasciando inalterati il tipo di contenuti già esistenti il sistema mostra il warning Il tipo contenuto selezionato per l archivio è già stato archiviato, procedere nuovamente con l archiviazione?. Figura 82 maschera di modifica dell archivio Figura 83 Archiviazione in corso La maschera di dettaglio dell archivio (Figura 84), accessibile una volta selezionato l archivio cliccando il pulsante Dettagli - la data di creazione dell archivio, mostra, nell ordine:

108 108 di - la data ultima modifica - il tipo di contenuti presenti nell archivio ( Profilo fascicolo, Depositi, Atti e Richieste copie - la dimensione dell archivio in kb - l ubicazione dell archivio dell archivio, il tipo ed il nome del supporto esterno dove è stato salvato - lo stato di completamento dell archivio - l elenco dei fascicoli contenuti che sono stati archiviati all interno dell archivio selezionato. Gli unici campi modificabili dall utente sono quelli relativi ad Ubicazione, Tipo supporto e Nome supporto. Queste campi possono essere utilizzati per indicare le informazioni relative al reperimento del supporto ove l archivio è registrato. Figura 84 Maschera di dettaglio dell archivio

109 109 di Dalla stessa maschera di dettaglio dell archivio l utente può eliminare definitivamente dallo storage i contenuti archiviati utilizzando il pulsante Eliminazione contenuti, visibile nella Figura 84. Il sistema prima di effettuare l operazione di cancellazione mostra il warning I contenuti archiviati verranno eliminati. Sarà quindi necessario confermare l operazione premendo il pulsante ok. Essendo tale operazione definitiva il tasto di cancellazione rimane disabilitato fino al completamento della procedura di archiviazione Pulizia storage Con la funzione Pulizia storage è possibile liberare (pulire) lo storage dei sistemi, e nello specifico il repository tampone del GLPEC e l area buste del repository documentale. Le operazioni di pulizia possono essere eseguite in modo puntuale in modo da liberare spazio immediatamente, senza attendere l esecuzione di una schedulazione, oppure impostando una pianificazione dell esecuzione automatica delle operazioni di pulizia. Figura 85 Pulizia Storage

110 110 di L interfaccia visibile con il label Ricerca (Figura 85) consente di effettuare ricerche al fini di individuare gli oggetti su cui operare. Prima di cliccare il pulsante Cerca è necessario impostare un range temporale in cui l oggetto è stato elaborato, tenendo conto che per elaborato si intende: - per le buste telematiche quando il deposito è stato accettato o rifiutato - per i contenuti presenti sul repository tampone del GLPEC, al momento di esecuzione dell operazione di estrazione dei contenuti delle richieste correttamente eseguite. E presente in fondo alla pagina il totale degli oggetti visualizzati in griglia ed il loro relativo spazio occupato sullo storage in kb (Figura 86). Figura 86 Visualizzazione oggetti e spazio occupato sullo storage E possibile utilizzare la selezione multipla e il menu contestuale accessibile con il destro per selezionare/deselezionare tutti i contenuti mostrati nella griglia come visibile nella Figura 87 e successivamente procedere alla loro cancellazione cliccando il pulsante Elimina. Una finestra di pop-up mostra il numero di contenuti selezione per la cancellazione, che andrà confermata cliccando Ok (Figura 88). Figura 87 Dettaglio selezione contenuti da elaborare

111 111 di Figura 88 Eliminazione dei contenuti selezionati Selezionando il label Schedulazioni, illustrato in Figura 89, è possibile creare, modificare, eliminare e visualizzare i dettagli delle schedulazioni di pulizia storage. La griglia mostra le schedulazioni impostate, il tipo di contenuti puliti e data ed ora di ultima esecuzione della schedulazione.

112 112 di Figura 89 Schedulazioni Per l inserimento di una nuova schedulazione è necessario cliccare il pulsante Nuovo e impostare i parametri relativi alla schedulazione impostando nella maschera (vedi Figura 90) i giorni prescelti per l esecuzione dell operazione pianificata, spuntando il checkbox in corrispondenza del giorno della settimana desiderato (Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica), l ora di esecuzione ed il tipo contenuti che si desiderano pulire con l operazione schedulata ( Buste telematiche e GLPEC ).

113 113 di Figura 90 Nuova schedulazione Figura 91 Dettagli schedulazione

114 114 di Configurazione La funzione Configurazione consente all utente la visualizzazione dei percorsi di salvataggio sul file system dell Area caricamento e dell Area temporanea nonché la gestione delle chiavi di cifratura usate nel distretto (vedi Figura 92). In particolare: Figura 92 Configurazione del modulo Storicizzazione - nell Area di caricamento vengono salvati i nuovi archivi creati; nel caso un cui l utente desideri modificare un archivio esistente, spostato dal server, sarà necessario ricollocarlo nella directory qui specificata; - l Area temporanea viene utilizzata dal sistema per effettuare copia di un archivio esistente evitando di agire direttamente sul file originale durante le operazioni di modifica dello stesso. Tali aree, come mostrato nella Figura 93, sono pre configurate dal sistema nei seguenti percorsi di default: /mnt/repository/area_caricamento /mnt/repository/area_temporanea.

115 115 di Figura 93 Visualizzazione del percorso delle aree caricamento e temporanea Nel riquadro Chiavi di cifratura, visibile nella parte inferiore della Figura 92, sono mostrate in griglia le chiavi di cifratura utilizzate dal distretto, le colonne sono popolato con il nome della chiave, la data di inizio e la data di fine validità. E possibile inserire una nuova chiave utilizzando il pulsante Nuova. La procedura guidata richiede quindi di selezionare nell apposita maschera (vedi Figura 94) la chiave di cifratura (.p12) presente in locale sul computer e quindi premere il pulsante apri. Figura 94 Selezione della chiave di cifratura da importare Ai fini della corretta importazione è poi necessario digitare la password relativa alla chiave di cifratura (.p12) selezionata in precedenza come mostrato nella figura Figura 95. Figura 95 Inserimento della password relativa alla chiave di cifratura da importare

116 116 di E altresì possibile cancellare le chiavi di cifratura non desiderate selezionando la relativa voce tra quelle presenti in griglia e quindi cliccando il pulsante Elimina. Figura 96 Eliminazione di una chiave di cifratura indesiderata Nota bene: le operazioni relative alle chiavi di cifratura (inserimento di una nuova chiave o sua eliminazione) sono effettuate dal sistema solo nel momento in cui vengono confermate premendo il tasto Salva e viene mostrato all utente un messaggio di conferma del salvataggio della configurazione aggiornata (vedi Figura 97). Figura 97 Conferma del salvataggio della configurazione aggiornata

117 117 di 4.9 Configurazione algoritmo assegnazione automatica per Contenzioso Civile e volontaria Giurisdizione L alg. di assegnazione automatica, va configurato per ogni Ufficio Giudiziario e per la Corte d Appello, sia per il Contenzioso Civile che per la Volontaria Giurisdizione. Ogni configurazione è dettata dal Presidente dell Ufficio con apposito provvedimento, necessario ad attivare l alg. stesso (numero e data del provvedimento). Le configurazioni dovranno essere eseguite da un utente appositamente nominato. A tal fine, la consolle unificata è stata predisposta con un nuovo modulo, dedicato all amministratore abilitato ad utilizzarlo. In ogni momento, per ogni Ufficio per ogni Registro, potrà essere disponibile: una sola configurazione attiva, ovvero utilizzata per assegnare i fascicoli una solo configurazione in lavorazione, ovvero per la quale si staranno definendo ed inserendo tutti i parametri necessari al suo corretto funzionamento tutte le configurazioni obsolete, dismesse nel tempo (storicizzate) Funzionamento dell alg. di assegnazione Alla base del funzionamento dell alg. di assegnazione ci sono le logiche presentate nel seguito. Ognuna di essere modellata perché l alg. di configurazione funzioni correttamente. La consolle unificata è stata modificata perché possano essere inseriti tutti i parametri necessari Periodo di bilanciamento: Il periodo di bilanciamento è l arco temporale all interno del quale il sistema prende in esame il carico di lavoro dei singoli giudici ai fini dell assegnazione di nuovi fascicoli. Dato un periodo di bilanciamento, la prima metà di esso è quello di riferimento utilizzato per valutare quanti fascicoli dovrebbero pervenire nella seconda parte. In tal modo, vengono fatte delle proiezioni sul carico di lavoro complessivo di ogni giudice nell intero periodo di Bilanciamento. Nel sistema saranno previsti quattro distinti periodi di bilanciamento: Biennale: rispetto alla data dell assegnazione, sarà considerato l anno precedente come anno di riferimento, quello in corso, per prevedere il carico di lavoro complessivo. Annuale: rispetto alla data dell assegnazione, sarà considerato il semestre precedente come riferimento, quello in corso, per prevedere il carico di lavoro complessivo. Semestrale: rispetto alla data dell assegnazione, sarà considerato il trimestre precedente come anno di riferimento, quello in corso, per prevedere il carico di lavoro complessivo.

118 118 di Personalizzabile: in fase di configurazione, vengono stabilite le date di inizio e fine bilanciamento. Si consiglia di utilizzare il bilanciamento Biennale in quanto è quello che meglio permette di pronosticare il sopraggiungere dei fascicoli Oggetti ministeriali Gli oggetti ministeriali possono essere assegnati automaticamente e manualmente. Per questi ultimi le modalità di assegnazione a Ruolo non cambiano. Agli oggetti ministeriali da assegnare automaticamente deve essere associato un valore ponderale che stabilisce la complessità di gestione dell oggetto. Tale valore p deve essere maggiore di zero e minore uguale ad uno (0<p 1). Il valore ponderale è importate per stabilire il carico di lavoro delle sezioni e dei giudici. Tale valore è impostato di default ad Giudici e Sezioni Nelle sezioni operano i Giudici legati alle sezioni così come configurati nel sistema SICID, Anagrafiche Distrettuali, Giudici. Se si modifica la distribuzione dei giudici nelle Sezioni è necessario invalidare l alg. di assegnazione e procedere con una nuova configurazione Oggetti ministeriali e Sezioni Ad ogni sezione vanno associati gli oggetti ministeriali assegnabili automaticamente. Se un oggetto è presente in più sezioni, allora deve essere indicata la percentuale di gestione dell oggetto per ogni Sezione che lo contempla. Per esempio: se un oggetto X è gestito nelle sezioni A e B, esso potrebbe essere distribuito dando il 30% alla sezione A e 70% alla Sezione B Sezioni e Sottosezioni Ogni Sezione è strutturata in Sottosezioni. In una Sezione è presente almeno una sottosezione Oggetti ministeriali e Sottosezioni Dati gli oggetti gestiti in una Sezione, essi vanno ripartiti in tutte le sottosezioni della sezione stessa, per esempio: un oggetto X è gestito nelle Sezioni 1 e 2; la Sezione 1 è divisa in due sotto-sezioni (1a e 1b); la sezione 2 ha una sola sotto-sezione (2a). Occorre definire le percentuali di attribuzione dei fascicoli con oggetto X alle due Sezioni e alle due sotto-sezioni della Sezione 1. La sotto-sezione 2, prenderà automaticamente tutti i fascicoli destinati alla sezione 2. Quindi una possibile distribuzione potrebbe essere: 70% dei fascicoli alla sezione 1, 30% alla sezione 2. Il 70% destinato alla sezione 1 è equamente suddiviso tra le due sotto-sezioni 1a e 1b (50% ognuna). Alla sotto-sezione 2 è destinato tutto il 30% della sezione 2.

119 119 di Giudici e Sottosezioni Dati i Giudici che operano nella Sezione, va indicato come essi sono distribuiti nelle sottosezioni: Per esempio: nella Sezione A operano i Giudici G1, G2 e G3; la sezione A è struttura in due sottosezioni, A1 e A2; G1 e G2 operano nella sottosezione A1 e G2 e G3 operano nella sottosezione A2. Ai Giudici sono destinati i fascicoli gestiti nella sottosezione a cui appartengono Incompatibilità Giudice-avvocato In fase di configurazione dell alg. possono essere indicate delle incompatibilità tra Giudici e Avvocati del Foro, perché in palese conflitto di interesse. Per esempio: Padre avvocato e figlio Magistrato Esenzione giudice-oggetto ministeriale In fase di configurazioni, ogni Giudice può essere esentato in una percentuale che va da 0 a 100% per ogni oggetto Ministeriale. L alg. terrà conto dell esenzione data al Giudice, riducendo il numero di fascicoli con gli oggetti per i quali risulta essere esentato, in proporzione alla esenzione stessa. Per esempio: se il Giudice G1deve ridurre i fascicoli con un oggetto X del 20%, l assegnazione dei fascicoli con questo oggetto gli verrà ridotta della suddetta percentuale Valore procedimenti In fase di configurazione dell alg. per ogni oggetto e per ogni Giudice può essere stabilito un valore soglia massino (importo del valore dei procedimenti) che devono essere assegnati al Giudice. Per esempio: Dato il giudice G1 e l oggetto X, se in fase di configurazione viene stabilito che detto giudice non può ricevere procedimenti con questo oggetto, il cui valore della causa non deve superare i , allora il Giudice verrà tagliato fuori dall assegnazione dei procedimenti con valore superiore Assenze dall Ufficio Il giudice in Maternità non riceve fascicoli nel periodo di assenza dall Ufficio. Il numero complessivo dei fascicoli che riceve il Giudice nel periodo di bilanciamento non viene riequilibrato, ovvero il Giudice non recupera il pregresso che non gli è stato assegnato. Il giudice in malattia non riceve fascicoli nel periodo di assenza dall Ufficio. Il numero complessivo dei fascicoli che riceve, viene comunque riequilibrato, ovvero il giudice recupera il pregresso che non gli è stato assegnato. Al giudice in ferie vengono comunque assegnati i fascicoli. Ferie, malattia e maternità vanno gestite direttamente nell applicativo SICID, nella sezione Giudici.

120 120 di Sub-procedimento Cautelari I sub-procedimento cautelari hanno la necessità di essere gestiti celermente. In fase di apertura di questi fascicoli, essi vengono assegnati direttamente al Giudice che gestisce il fascicolo di merito. Con l assegnazione automatica, se quest ultimo risulta essere assente dall ufficio per un periodo superiore, indicato come parametro nella configurazione dell alg. di assegnazione, allora i sub-procedimenti vengono assegnati automaticamente ad un altro giudice Abilitazione al modulo e gestione delle configurazioni Per l uso del modulo di configurazione dell algoritmo di assegnazione automatica, l amministratore di Consolle deve attivare nella scheda Autorizzazioni dell utente la voce Alg. ass. CC e VG come visibile nella Figura 98. Ad ogni utente configuratore deve essere assegnato l ufficio delegato a configurare, l autorizzazione è concessa su entrambi i registri Contenzioso Civile e Volontaria Giurisdizione. Figura 98 - Autorizzazioni alla configurazione dell'alg. di assegnazione

121 121 di Figura 99 - Accesso CU - Algoritmo di assegnazione Una volta selezionato dalla lista dei sistemi gestiti il modulo denominato Alg. Ass. CC e VG (vedi Figura 99) per iniziare ad operare l utente deve selezionare l Ufficio e il Registro da configurare. Il modulo di configurazione del sistema, visibile nella Figura 100, può impostare l algoritmo inserendo tutti i dati che esso richiede. Al passaggio della patch di aggiornamento del sistema con l alg. di assegnazione, il sistema viene modificato nel seguente modo: ad ogni Sezione verrà automaticamente aggiunta una sotto-sezione; alla Sezione e alla sotto-sezione saranno già associati tutti gli oggetti già gestiti dalla Sezione; se più Sezioni gestiscono lo stesso oggetto, esso verrà equamente ripartito tra ognuna di loro alle sotto-sezioni saranno già associati i giudici che operano nella Sezione i pesi ponderali di tutti gli oggetti avranno valore 1 il periodo temporale per l assegnazione ad altro giudice di un cautelare sarà posto a 15 gg. Il periodo di bilanciamento sarà posto a 2 anni

122 122 di L amministratore dell alg. può completare la configurazione di default creata sopra utilizzando una serie di pagine attraverso le quali sono accessibili tutte le configurazioni da effettuare. Ad ogni configurazione è associato il numero e la data del provvedimento emesso dal Presidente del Tribunale, senza il quale la configurazione non può essere attivata. Nota bene: le configurazioni non completate possono essere salvate per poi essere richiamate in un secondo momento. Solo se la configurazione è completa, può essere resa attiva e quindi operativa per l assegnazione automatica. Tutte le configurazioni (storicizzate, attive, in corso di completamento) possono essere sempre consultate ed esportate (tramite l apposita funzione) per la consultazione offline. Figura Maschera iniziale di gestione delle configurazioni In Figura 100 è riportata la maschera iniziale di ricerca e creazione delle configurazioni. Ad ogni configurazione è associato una data provvedimento e numero provvedimento. Nella griglia vengono riportate tutte le configurazioni con relativo stato (pregressa, attiva, in lavorazione).

123 123 di Cliccando il tasto Nuovo, si da avvio ad una nuova configurazione. Il sistema configurazione è composto da un schermata che permette di inserire tutti i parametri di configurazione. Cliccando sul tasto Visualizza si può prendere visione di una delle configurazioni presenti nel sistema. Esporta in Excel consente di esportare su foglio Excel tutti i parametri della configurazione selezionata in griglia. Il tasto Modifica, consente di riprendere la configurazione in lavorazione. Il tasto Disattiva consente di disattivare l unica configurazione attiva e passare alla assegnazione manuale. Il tasto Export in Excel consente di salvare su file.csv la configurazione selezionata in griglia. Il tasto Storica Assegnazioni consente di salvare su file.csv la storia delle assegnazioni effettuate. Nei paragrafi che seguono, è riportata una dettagliata descrizione delle operazioni che dovrà effettuare l amministratore dell assegnazione per configurare l algoritmo. In Figura 101 è riportato la schermata inizialmente proposta all amministratore per la configurazione dei parametri. Tale schermata è composta da: Albero dei parametri da inserire (area 1); Spazio per l introduzione dei parametri di configurazione (area 2) quattro bottoni (area 3): Cancella: non conferma le modifiche effettuate all alg. di assegnazione Controlla Conf.: Controlla che tutti i parametri richiesti dall algoritmo di assegnazione siano stati inseriti ed eventualmente riporta quali configurazioni devono essere concluse o corrette. Salva Conf.; Salva la configurazione in lavorazione Attiva Alg.: Rende attiva la configurazione in lavorazione, eventualmente disabilitando quella allo stato, attiva. Per procedere con l inserimento dei dati occorre selezionare le singole voci proposte nell albero presente nella figura seguente.

124 124 di Figura Frame per la configurazione dell'alg. di assegnazione Voce Provvedimento Permette l inserimento dei parametri iniziali dell alg. di configurazione: Ufficio a cui si riferisce (può essere anche la Corte d Appello) Registro (contenzioso civile o volontaria giurisdizione) Numero del provvedimento del Presidente del Tribunale con le modifiche tabellari del provvedimento del Presidente del Tribunale Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo

125 125 di Gestione Oggetti Questa funzione, permette di indicare le proprietà degli oggetti ministeriali: Valore ponderale dell oggetto Oggetto da assegnare manualmente Il valore ponderale da associare ad ogni oggetto assegnabile automaticamente, è compreso tra 0,1 e 1. Di default i valori sono tutti impostati ad 1. In Figura 103 è riportata la schermata presentata all utente per inserire i dati necessari: tutti gli oggetti sono rappresentati sotto forma di albero. Le radici corrispondono alle famiglie, le foglie rappresentano i singoli oggetti. Nella stessa finestra, sul lato destro sono presenti due bottoni: Cambia: consente di modificare il valore ponderale associato agli oggetti selezionati nell albero; Manuale: consente di indicare impostare gli oggetti selezionati nell albero come oggetti da assegnare manualmente. In Figura 104 è riportato l oggetto grafico che permette all utente di impostare il valore pondare degli oggetti. In Figura 105 è riportata la dialog mostrata all utente che chiede conferma se impostare gli oggetti selezionati nell albero come assegnabili solo manualmente. Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo Valore Ponderali e oggetti manuali

126 126 di Figura Slide per l'indicazione del valore ponderale Figura Conferma per impostare gli oggetti manuali Oggetti gestiti in Sezione Come detto nei paragrafi precedenti, ogni Sezione gestisce un gruppo di oggetti. Per procedere con il completamento di questi dati, all amministratore è presentata una finestra che permette di selezionare tutti gli oggetti da legare alla sezione (Figura 106). L utente per procedere deve: selezionare la sezione a cui intende associare gli oggetti; indicare quali oggetti sono da associare alla sezione, utilizzando l albero degli oggetti; indicare la percentuale di gestione dell oggetto nella sezione. Per procedere con questa ultima fase, dopo aver selezionato gli oggetti, dopo aver cliccato sul bottone Imposta percentuale, si deve inserire la percentuale (valore compreso tra 0 e 100).

127 127 di Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo - Legame Sezione Oggetti Sezioni e loro Sotto-Sezioni Per ogni sezione, è presente almeno una sotto-sezione. Il sistema chiede di selezionare la Sezione da adeguare e successivamente di aggiungere, eliminare o modificare le sotto-sezioni che la devono comporre. Per aggiungere una sotto-sezione va indicato solo il nome da dare alla stessa. Prima di procedere con le sotto-sezioni, occorre selezionare la loro sezione di appartenenza.

128 128 di Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo - Sezioni e sotto sezioni Oggetti gestiti nelle Sotto-Sezioni Dati gli oggetti legati ad ogni Sezione, in questa fase, selezionando una sotto-sezione, si devono indicare quali oggetti dovranno essere gestiti al suo interno. All utente sono proposti solo gli oggetti associati alla sezione madre. Per ogni oggetto va indicata la percentuale di fascicoli che dovranno essere gestiti nella singola sotto-sezione (bottone Imposta percentuale). La percentuale di ripartizione dei fascicoli nelle sottosezioni è espressa in funzione di quella della Sezione madre. Per es. se la Sezione A gestisce il 30% di un oggetto X, nelle sue sotto-sezioni dovrà indicarsi la loro percentuale di gestione. Qualora le percentuali di assegnazione degli oggetti a sezioni o sotto-sezioni sia superiore o inferiore al 100%, l algoritmo non potrà essere attivato e verranno restituiti opportuni messaggi di allarme. Se l utente dimentica o rimanda in un secondo momento la configurazione di tutte le sotto-sezioni, quando cercherà di attivare l alg., otterrà un messaggio da parte del sistema che lo avvertirà della anomalia. La configurazione non potrà ritenersi conclusa e quindi resa attiva.

129 129 di Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo -Sotto sezioni e oggetti Relazione Giudice Sotto Sezione In questa fase, l utente deve indicare in quali sotto-sezioni i Giudici della Sezione andranno ad operare. Se l utente dimentica o rimanda in un secondo momento di legare un giudice ad almeno una sotto-sezione, otterrà un messaggio da parte del sistema che lo allerterà della mancanza. La configurazione non potrà ritenersi conclusa e quindi resa attiva.

130 130 di Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo - Giudici e sotto sezioni Per completare questa fase, la form presenta: un combo per selezionare una Sezione un combo per selezionare una sotto-sezione della sezione un bottone per aggiungere un Giudice alla Sezione (Aggiungi) un bottone per eliminare un Giudice alla Sezione Nella griglia sono riportati i Giudici già legati alla sezione Incompatibilità giudici-avvocati Per ogni giudice devono essere indicati tutti gli avvocati che per qualche ragione risultano essere incompatibili con i giudici. Per inserire queste relazioni, è necessario selezionare il Giudice e gli avvocati tra loro incompatibili. La form presenta: un combo per la selezione del giudice un campo per ricercare per cognome l avvocato incompatibile lista degli avvocati ritornati dalla ricerca lista dove sono elencati gli avvocati incompatibili con il giudice due bottoni, il primo per sostare gli avvocati nella lista dei soggetti incompatibili, il secondo per toglierli.

131 131 di Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo - Giudici e avvocati incompatibili Valore massimo procedure ed esenzione del Giudice In questa fase, l utente deve indicare quali sono i valori economici che le cause assegnate ai Giudici non potranno superare e l eventuale esenzione (in percentuale) all assegnazione dei fascicoli. La form presenta una combo dove selezionare il giudice il consueto albero che permette di selezionare gruppi di oggetti a cui associare i valori. Selezionati il giudice e gli oggetti da impostare, cliccando sul bottone imposta valori, l utente ha la possibilità di indicare il valore massimo dei procedimenti e l eventuale percentuale di esenzione degli stessi procedimenti con oggetti appartenente al gruppo selezionato nell albero. La form propone inoltre due campi data per inserire il periodo di inizio e fine (quest ultimo opzionale) di esenzione. Tale periodo è comune a tutti gli oggetti.

132 132 di Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo - esenzione e valore dei procedimenti Ultime impostazioni Per ultimo, l utente deve indicare il tipo di bilanciamento che l ufficio intende utilizzare. Qualora fosse scelto il bilanciamento personalizzabile, vengono chieste le date di inizio e fine bilanciamento. In questa fase, vieve chiesto di confermare o modificare, rispetto ai 15 giorni di default, il lasso di tempo che il giudice deve essere assente dall ufficio, affinché i subprocedimenti cautelari siano assegnati automaticamente.

133 133 di Figura Pannello di configurazione dell'algoritmo - parametri generali Validazione alg. di assegnazione L utente, una volta completate tutte le fasi di configurazione riportate sopra, può validare quanto inserito (utilizzando i bottoni riportati in Figura 101). Se dovessero risultare inesattezze (descritte nel corso del documento), gli verrà presentato un messaggio di errore i problemi riscontrati. Se la validazione viene superata, si potrà attivare e rendere funzionante l algoritmo.

134 134 di 5 Amministrazione GL-PEC 5.1 Configurazione del sistema GLPEC In questo paragrafo vengono dettagliate le funzionalità di configurazione del sistema GLPEC. La macro funzionalità di configurazione del sistema GLPEC viene attivata attraverso la selezione del modulo Configurazioni dall albero di navigazione dei moduli come evidenziato nella Figura 113. Figura 113 Selezione modulo Configurazione Nella Figura 114 è presentata la schermata dell area principale del modulo Configurazioni. Figura Schermata principale Configurazione

135 135 di Nei paragrafi che seguono sono dettagliate le funzionalità che compongono il modulo Configurazioni : Configurazione Mail Box; Configurazione Gestori Locali; Proprietà sistema Glpec Configurazione Mail Box La Mail Box consente di legare un determinato ufficio (identificato dal suo codice ufficio) ad un indirizzo di posta certificata. L applicativo utilizza queste informazioni per gestire le richieste ricevute tramite posta certificata, le risposte dell ufficio o le sue comunicazioni. La funzionalità fornisce all amministratore uno strumento per operare sulle Mail Box. L attivazione della funzionalità deve essere effettuata attraverso il click sul bottone posizionato nella barra dei bottoni di sinistra. Le operazioni possibili sono: Nuovo Mail Box; Modifica; Visualizza; Cancella. Le operazione sopraelencate sono attivabili dai pulsanti posti sulla barra dei bottoni di destra.

136 136 di Figura Ricerca Mail Box L accesso alle Mail Box può essere effettuato attraverso una ricerca parametrica. Il risultato delle ricerca viene visualizzato nella griglia contenente le informazioni di profilo delle mail box. I parametri configurabili per la ricerca sono i seguenti: Dati griglia: Login: la ricerca viene effettuata attraverso l user del login della Mail Box la ricerca viene effettuata filtrando per indirizzo mail. Indirizzo Mail: indirizzo mail certificata; User login: l user della mail; Codice Ufficio: il codice dell ufficio a cui è legata la mail certificata. Al termine dell impostazione dei parametri la ricerca può essere avviata cliccando sul bottone. Il risultato della ricerca è visualizzato nella griglia in Figura Nuova Mail Box - Funzionalità per la creazione di una nuova MailBox. Per la creazione di una Mail Box cliccare sul bottone. La procedura di Nuova Mail Box richiede l inserimento delle informazioni elencate nella Figura 116

137 137 di Figura Finestra Inserimento Nuova Mail Box indirizzo della Mail Box; Login: user della Mail Box; Password: password della Mail Box; Codice Ufficio: codice dell ufficio legato alla Mail Box. Dopo aver inserito correttamente tutte le informazioni relative nell apposita finestra di dialogo, cliccare sul bottone OK. Per annullare l operazione cliccare il bottone Annulla Modifica - Funzionalità per la modifica di una Mail Box esistente. Per attivare la modifica di una Mail Box, selezionare una Mail Box nella griglia popolata con la ricerca effettuata (vedi Figura 115) e cliccare sul bottone. La procedura di Modifica Mail Box permette la modifica dei valori inseriti nella creazione della Mail Box. Dopo aver modificato correttamente tutte le informazioni relative nell apposita finestra di dialogo (Figura 116), per confermare le modifiche cliccare sul bottone OK mentre per annullare l operazione cliccare il bottone Annulla Visualizza - Funzionalità per la visualizzazione di una Mail Box esistente. Per visualizzare i dati relativi ad una Mail Box, selezionare una Mail Box nella griglia popolata con la ricerca effettuata (vedi Figura 115) e cliccare sul bottone.

138 138 di La procedura di Visualizzazione della Mail Box permette solo la visualizzazione nella finestra di dialogo (Figura 116) dei dati della Mail Box selezionata e non la modifica degli stessi Cancella - Funzionalità per la cancellazione di una Mail Box esistente. Per attivare la cancellazione di una mailbox, selezionare una mailbox nella griglia popolata con la ricerca effettuata (vedi Figura 115) e cliccare sul bottone. Dopo aver cliccato sulla funzione Cancella sarà richiesto tramite opportuna finestra di dialogo, di confermare la cancellazione della Mail Box selezionata Configurazione Gestori Locali La funzionalità fornisce all amministratore uno strumento per operare sui Gestori Locali. L attivazione della funzionalità deve essere effettuata attraverso il click sul bottone posizionato nella barra dei bottoni di sinistra. Le operazioni possibili sono: Nuovo; Modifica; Visualizza; Cancella. Le operazione sopraelencate sono attivabili dai pulsanti posti sulla barra dei bottoni di destra.

139 139 di Figura Configurazione Gestori Locali Nella griglia centrale è possibile visualizzare tutti i Gestori Locali precedentemente configurati. Dati griglia: Codice: codice del gestore locale; Descrizione: descrizione del gestore locale configurato; Indirizzo IP: indirizzo IP della macchina dove è situato il Gestore Locale Nuovo Gestore Locale -Funzionalità per la creazione di un nuovo Gestore Locale. Per attivare la creazione delle impostazioni relative ad un Gestore Locale cliccare sul bottone. La procedura Nuovo Gestore Locale richiede l inserimento delle informazioni elencate nella Figura 118

140 140 di Figura Nuovo Gestore Locale Codice: il codice del Gestore Locale Descrizione: descrizione del Gestore Locale Indirizzo IP: indirizzo IP dove è presente fisicamente il Gestore Locale Dopo l inserimento dei dati sopraelencati si dovrà cliccare sul bottone che popolerà la griglia come da Figura 119 con le informazioni di tutti gli uffici configurati nello schema di anagrafica associato al gestore locale; la griglia è completata con l informazione della nel caso sia presente una MailBox configurata, come da Paragrafo 5.1.1, con il corretto codice ufficio. Di default saranno preselezionati tutti gli uffici che risultano avere tutte le informazioni correttamente impostate. Dalla griglia di Figura 119 è possibile selezionare/deselezionare tutti gli uffici che si intendono legare al Gestore Locale, che si sta configurando, con opportuno check. Nel caso in cui venga selezionato un ufficio a cui non è legato alcun MailBox o il MailBox è configurato in modo errato, verrà visualizzata la finestra di inserimento di Nuovo MailBox come da Figura 116 in modo da permetterne l inserimento legandolo all ufficio selezionato. Dopo l inserimento di tutte le informazioni relative al Gestore Locale nell apposita finestra di dialogo come da Figura 119, cliccare sul bottone OK per confermare l inserimento oppure il bottone Annulla per annullare l operazione.

141 141 di Figura uffici caricati Modifica Gestore Locale - Funzionalità per la modifica di una Gestore Locale esistente. Per attivare la modifica di un Gestore Locale, selezionare un Gestore Locale nella griglia (vedi Figura 117) e cliccare sul bottone. La procedura di Modifica Gestore Locale permette la modifica dei valori inseriti durante la creazione delle impostazioni relative al Gestore Locale. Dopo aver modificato correttamente tutte le informazioni relative nell apposita finestra di dialogo (Figura 119), cliccare sul bottone OK per accettare le modifiche e sul bottone Annulla per annullare l operazione Visualizzazione Gestore Locale - Funzionalità per la visualizzazione di un Gestore Locale esistente. Per attivare la visualizzazione delle impostazioni relative ad un Gestore Locale, selezionare un Gestore Locale nella griglia (vedi Figura 117) e cliccare sul bottone.

142 142 di La procedura di Visualizzazione del Gestore Locale permette solo la visualizzazione nella finestra di dialogo (Figura 119) i dati del Gestore Locale selezionato Cancellazione Gestore Locale - Funzionalità per la cancellazione di un Gestore Locale esistente. Per attivare la cancellazione di un Gestore Locale, selezionare un Gestore Locale nella griglia (vedi Figura 117) e cliccare sul bottone. La procedura di Cancellazione Gestore Locale permette la cancellazione delle impostazioni relative al Gestore Locale. Sarà richiesto, con opportuna dialog, di confermare la cancellazione delle impostazioni relative al Gestore Locale selezionato Proprietà sistema Glpec La funzionalità fornisce all amministratore uno strumento per operare sulle proprietà del sistema GLPEC. L attivazione della funzionalità deve essere effettuata attraverso il click sul bottone posizionato nella barra dei bottoni di sinistra. Le operazioni possibili come visualizzato in Figura 120 sono: Configurazione delle impostazioni della Mail; Configurazione delle impostazioni del filtro per gli invii massivi.

143 143 di Figura Configurazione Proprietà Glpec Configurazione impostazioni Mail Le impostazioni Mail vengono utilizzate per interfacciarsi con il Gestore di Posta Certificata (GiustiziaCert), e le informazioni richieste per la loro configurazione sono elencate nella Figura 121 Figura Configurazione Mail Protocollo Ricezione: si deve inserire un protocollo di ricezione tra IMAP e POP3; Host di ricezione: indirizzo ip della macchina che riceve le mail; Porta ricezione: se non inserito utilizza la porta di default del protocollo selezionato; Sicurezza connessione: tipo di connessione sicura;

144 144 di Protocollo invio: settato SMTP; Host Invio: indirizzo ip della macchina che invia le mail Porta invio: impostato sul valore di default del protocollo smtp; Sicurezza connessione: tipo di connessione sicura. Il bottone risulterà attivo quando sarà inserita/modifica uno o più informazioni presenti nella Figura 121. Dopo aver inserito correttamente tutte le informazioni relative nell apposita finestra di dialogo (vedi Figura 121), cliccare sul bottone. Per annullare l operazione non applicare le modifiche Configurazione Invii Massivi La configurazione delle impostazione degli invii massivi richiede l inserimento delle informazioni elencate nella Figura 122 Figura Configurazione Invii Massivi Scegliere se abilitare o disabilitare il filtro sugli invii massivi. Inserire le informazioni di quanti messaggi nell arco di tempo si possono ricevere. Il bottone risulterà attivo quando sarà inserita/modifica uno o più informazioni presenti nella Figura 122. Dopo aver inserito correttamente tutte le informazioni relative nell apposita finestra di dialogo (vedi Figura 122), cliccare sul bottone. Per annullare l operazione non applicare le modifiche.

145 145 di 5.2 Cruscotto di Logging In questo paragrafo verranno dettagliate le funzionalità relative al Cruscotto di Controllo. Per poter accedere alle funzionalità del modulo Cruscotto di Controllo, bisogna cliccare nella voce Cruscotto di Logging sull albero di navigazione dei moduli, come mostrato nella Figura 123. Figura Selezione modulo Cruscotto di Logging Nell area principale della consolle verranno visualizzate le funzionalità legate alla gestione del modulo stesso, come mostrato nella Figura 21. Tutte le funzionalità del modulo permettono all amministratore di monitorare i sistemi del GLPEC tramite logging che sarà dettagliato in seguito. All accesso del modulo viene selezionato di default il primo menu del modulo, quindi Cruscotto di Controllo.

146 146 di Cruscotto di Controllo Figura Modulo Cruscotto di Controllo Il menu Cruscotto di Controllo consente all utente un monitoraggio veloce dei diversi sottosistemi che compongono l infrastruttura GLPEC. Nella griglia centrale vengono visualizzate le diverse segnalazioni che possono essere di tipo informativo, warning oppure errore. Per accedere alla funzione cliccare il bottone bottoni alla sinistra dell area principale., posizionato nella barra dei

147 147 di Ricerca Logging Tramite la funzionalità di Ricerca, la quale può essere attivata clicando sul bottone Ricerca, si possono visualizzare le segnalazioni inerenti all infrastruttura GLPEC, come mostrato nella Figura 125. La ricerca può essere raffinata tramite i diversi parametri di ricerca che sono: Dati griglia: Tipologia di Segnalazione: Consente di effettuare ricerche per livello di segnalazione. E possibile filtrare la ricerca per tutti i livelli di segnalazione, per livello warning, per livello errore, per livello errore fatale. Host: l application server sul quale è stato generato la segnalazione. segnalazione: E possibile impostare un intervallo di date per le quali effettuare la ricerca delle segnalazioni. Tipo Segnalazione: il tipo della segnalazione ricevuta; Descrizione: descrizione della segnalazione; : la data e l orario della ricezione della segnalazione; Host: indirizzo IP dell host in cui è avvenuta la segnalazione. Figura Ricerca Cruscotto di Controllo

148 148 di Export in Excel Attraverso la Consolle l Amministratore si può esportare, in formato excel, la lista delle segnalazioni ricercate. Per avviare la procedura di export effettuare un click sul bottone. Una volta effettuato il click sul bottone di export, l utente deve indicare, attraverso un apposita maschera, il nome del file da salvare e la relativa posizione sul file system. Per annullare l operazione cliccare il bottone Annulla Salva File di Log Attraverso la Consolle, l amministratore può scaricare i file di Log e salvarlo in una cartella in locale, cliccando il bottone per la quale si desidera scaricare il file di log. selezionando a priori la segnalazione Figura Salva file di log L amministratore può selezionare dalla griglia, la riga di segnalazione per la quale desidera scaricare il log e cliccare il bottone Salva File di Log. Viene visualizzato la maschera che richiede dove salvare il file, come mostrato nella Figura Download Log Attraverso questa funzione l amministratore può effettuare il download del file di log del sistema. Per attivare questa funzionalità si deve accedere al menu Download Log che si trova nella barra sinistra dell area principale. Verrà visualizzata un maschera di dialogo che richiede i parametri importanti per lo scarico dei file di log.

149 149 di Figura Dialog di download log Nella Figura 127 viene visualizzata la dialog Download Log che consente all utente di specificare e dettagliare le modalità di download del file. Nel campo nome indicare il nome del file da scaricare. L applicazione, di default, effettua il download del file server.log. E possibile effettuare il download degli altri file presenti nella directory dei log del server specificando un nome di file diverso (es. BackendApplicativo.log, GestioneDocumentale.log). Nel campo data indicare la data di creazione del file di log che si vuole scaricare. I file predefiniti per i quali viene operato il download, sono quelli della giornata corrente. Nella lista dei server censiti selezionare i server dei quali si vuole scaricare il file di log. La lista in oggetto elenca esclusivamente i server che sono stati censiti nella Consolle di Amministrazione attraverso la funzionalità. La funzione di Download Log, attivabile con il click sul bottone, genera un file, in formato compresso, al fine di limitare la mole di dati che viaggiano in rete, contenente il log specificato. La nomenclatura dei file è definita secondo il seguente formato: nome_file.log_ipserver : per la giornata corrente (es.: server.log_ ); Il click sul bottone annulla l operazione di download.

150 150 di 5.3 Flussi In questo paragrafo vengono dettagliate le funzionalità dei flussi creati dal sistema GL-PEC. La macro funzionalità di statistica del sistema GLPEC viene attivata attraverso la selezione del modulo Flussi dall albero di navigazione dei moduli come evidenziato nella Figura 128 Figura 145. Figura 128 Selezione modulo Flussi Nella Figura 146 è presentata la schermata dell area principale del modulo Flussi. Figura Schermata principale modulo flussi Nei paragrafi che seguono sono dettagliate le funzionalità che compongono il modulo Flussi :

151 151 di Flussi; Gestione Richieste; Messaggi; Gestione Quarantena. Si definisce flusso l insieme di richieste, elaborazioni e messaggi eseguiti per una determinata operazione di deposito, comunicazione di cancelleria e richiesta copie. Si definiscono richieste tutte le operazioni in entrata al GL-PEC (ad esempio in un flusso di deposito la richiesta va dall avvocato al GL-PEC). Si definiscono messaggi tutte le operazioni in uscita dal GL-PEC (in un flusso di deposito il messaggio si ha dopo la fase di elaborazione dal GL-PEC al GL) Flussi La funzionalità fornisce all amministrazione uno strumento per visualizzare e controllare i flussi creati dalle varie operazioni sul sistema GL-PEC. L attivazione della funzionalità deve essere effettuata attraverso il click sul bottone posizionato nella barra dei bottoni di sinistra. Le operazioni possibili sono: Aggiorna; Rielabora richiesta; Dettaglio Flusso. Le operazioni sopraelencata sono attivabile dal pulsante posto sulla barra dei bottoni di destra della Figura 130.

152 152 di Figura Funzione Flussi. L accesso ai flussi può essere effettuato attraverso una ricerca parametrica. Il risultato delle ricerca viene visualizzato nella griglia contenente le informazioni del messaggio. I parametri configurabili per la ricerca sono i seguenti: Dati griglia: Ricezione Dal/Al: E possibile impostare un intervallo di date per le quali effettuare la ricerca dei flussi impostando anche l ora; Tipo Flusso: possibilità di scegliere di visualizzare solo una tipologia di flusso (Tutti, Comunicazione, Comunicazione R.I, Deposito, Consegna Copie, Non Riconosciuto); Flusso: possibilità di visualizzare solo messaggi con stato flusso elaborazione, completato e eccezione ; Ufficio: possibilità di filtrare i flussi per tutti o un Ufficio gestito; Destinatario: si può inserire il codice fiscale del destinatario per filtrare ulteriormente i dati. Check di selezione; Id Messaggio; Tipologia Flusso: Viene indicata la tipologia del flusso creato dal sistema e nel caso in cui sia un deposito o una comunicazione e-codex verrà specificato; ricezione: la data e l orario della ricezione della richiesta che ha iniziato il flusso; Mittente: chi ha creato il flusso (l Ufficio nel caso di una comunicazione, il professionista nel caso di un deposito);

153 153 di Destinazione:destinatario del messaggio (l ufficio in caso di deposito e il professionista in caso comunicazione); Flusso: Descrive in che stato è il flusso creato; Dettaglio : descrive il dettaglio dello stato del flusso; Icona relativa allo stato del flusso; Oggetto: se il flusso è una comunicazione l oggetto è l evento che è stato scaricato, in caso di richiesta copie è l ID della richiesta copie,in caso di deposito è l oggetto del deposito effettuato dal professionista. Al termine dell impostazione dei parametri la ricerca può essere avviata cliccando sul bottone. Il risultato della ricerca è visualizzato nella griglia in Figura Rielabora Richiesta In ogni caso la Richiesta che provoca la generazione del flusso può essere rielaborata, sia che sia in stato di errore o correttamente elaborata. Come si può vedere dalla Figura 131, dopo aver selezionato il flusso/i flussi tramite check (Prima colonna), premendo il bottone conferma elaborazione della/delle richieste selezionate. appare la richiesta di

154 154 di Dettaglio Flusso Figura Rielabora richiesta In ogni momento è possibile esaminare i dettagli del flusso, come da Figura 132 premendo il bottone

155 155 di Figura Dettaglio Flusso Nel dettaglio Flussi come da Figura 133 dove è rappresentato il flusso dettaglio del flusso di una comunicazione di cancelleria è possibile visualizzare i messaggi relativi ad ogni singolo evento che compone il flusso selezionando la riga dalla tabella. Il dettaglio dell evento è visibile nella griglia sottostante sempre nella Figura 133. E possibile tramite il bottone eseguire il download della Comunicazione inviata. Nella seconda tabella presente nella Figura 133 selezionando una riga si può reinviare il messaggio in caso non sia andato a buon fine tramite il pulsante.

156 156 di Figura Finestra di Dettaglio del Flusso Premendo invece il bottone dopo aver selezionato la riga corrispondente viene visualizzata la finestra come da Figura 134 dove vengono evidenziati tutti i messaggi PEC corrispondenti al flusso in esame (messaggio, RAC e RdAC). Tramite il bottone si può effettuare il download di tutti i messaggi PEC.

157 157 di Gestione richieste Figura Dettaglio Flusso PEC La funzionalità fornisce all amministrazione uno strumento per visualizzare e controllare le richieste pervenute al sistema GL-PEC. L attivazione della funzionalità deve essere effettuata attraverso il click sul bottone posizionato nella barra dei bottoni di sinistra. Si ricorda che per Richiesta si intende qualsiasi operazione in ingresso al GL-PEC: per le comunicazioni la richiesta è l operazione in arrivo dal GL al GL-PEC; per i depositi la richiesta è l operazione in arrivo da GiustiziaCert al GL-PEC. Le operazioni possibili sono: Aggiorna; Download Contenuto; Rielabora Richiesta.

158 158 di Figura Gestione Richieste L accesso alla gestione delle richieste può essere effettuato attraverso una ricerca parametrica. Il risultato delle ricerca viene visualizzato nella griglia contenente le informazioni della richiesta. I parametri configurabili per la ricerca sono i seguenti: Ricezione Dal/Al: E possibile impostare un intervallo di date per le quali effettuare la ricerca; Tipo Richiesta: possibilità di scegliere di visualizzare solo una tipologia di richiesta o Tutti; o Deposito; o Esito Controlli: sono gli esiti automatici che provengono dal GL al momento della consegna del deposito; o Ricevuta di Accettazione: della comunicazione di cancelleria inviata al professionista; o Ricevuta di Avvenuta Consegna: della comunicazione di cancelleria inviata al professionista; o Comunicazione; o Comunicazione R.I.; o Consegna Copie; o Ricevuta di Errore;

159 159 di Dati griglia: o Richieste Flussi non Riconosciuti: richieste per flussi che a causa di un errore ad esempio sul formato della busta o sul codice fiscale del mittente non vengono riconosciuti dal sistema; Richiesta: possibilità di visualizzare solo richieste con stato Tutti, ricevuto, eseguito, errore o sospeso ; Check di selezione; Id Richiesta; Tipo Richiesta: Viene indicata la tipologia della richiesta pervenuta al sistema e nel caso in cui sia un deposito o una comunicazione e-codex verrà specificato; ricezione: la data e l orario della ricezione della richiesta; Richiedente: da dove proviene la richiesta; Host di Ricezione: quale application del GL-PEC ha ricevuto la richiesta; Finalità della richiesta: La richiesta provoca diverse operazioni all interno del GL-PEC a seconda del tipo di richiesta, in questa colonna viene evidenziato il componente destinatario della richiesta ; Richiesta:identifica l effettivo stato della richiesta: o Ricevuto: la richiesta deve ancora essere elaborata, è in fase di elaborazione; o Eseguita: la richiesta è stata eseguita e nei casi di comunicazione, deposito, richiesta copie e flussi non convenzionali ha provocato l inizio di un flusso; o Errore. Al termine dell impostazione dei parametri la ricerca può essere avviata cliccando sul bottone. Il risultato della ricerca è visualizzato nella griglia in Figura 136.

160 160 di Figura risultato ricerca Gestione richieste Download Contenuto Utilizzando il bottone selezionata. si potrà effettuare il download della richiesta Rielabora Richiesta In ogni caso la Richiesta può essere rielaborata, sia che sia in stato di errore o correttamente elaborata. Come si può vedere dalla Figura 137 dopo aver selezionato la/le richieste tramite check (Prima colonna), premendo il bottone conferma elaborazione della/delle richieste selezionate. appare la richiesta di

161 161 di Figura Rielaborazione richiesta multipla messaggi La funzionalità fornisce all amministrazione uno strumento per visualizzare e controllare i messaggi inviati dal sistema GL-PEC. L attivazione della funzionalità deve essere effettuata attraverso il click sul bottone posizionato nella barra dei bottoni di sinistra. Si ricorda che per Messaggio si intende qualsiasi operazione in uscita dal GL-PEC: per le comunicazioni il messaggio è l operazione inviata dal GL-PEC a GiustiziaCert; per i depositi il messaggio è l operazione inviata dal GL-PEC al GL. Le operazioni possibili sono: Aggiorna; Re-invio Messaggio;

162 162 di Download Contenuto. Figura Messaggi L accesso alla gestione dello stato messaggi può essere effettuato attraverso una ricerca parametrica. Il risultato delle ricerca viene visualizzato nella prima griglia contenente le informazioni del messaggio. I parametri configurabili per la ricerca sono i seguenti: Invio Dal/Al: E possibile impostare un intervallo di date per le quali effettuare la ricerca; Tipo Messaggio: possibilità di scegliere di visualizzare solo una tipologia di richiesta o Tutti; o Deposito; o Esito Controlli: sono gli esiti automatici provenienti dal GL che vengono inviati a GiustiziaCert; o Comunicazione; o Comunicazione R.I.; o Consegna Copie; o Ricevute PEC: sono le ricevute PEC (RAC e RdAC che vengono inviate al Gestore Locale dopo che sono arrivate da GiustiziaCert);

163 163 di o Messaggi per Flussi non Riconosciuti: messaggi scaturiti da flussi che a causa di un errore ad esempio sul formato della busta o sul codice fiscale del mittente non vengono riconosciuti dal sistema; Messaggio: possibilità di visualizzare solo richieste con stato inviato, fallito, invio in corso ; Ricevuta: permette di ricercari messaggi con RdAC o senza RdAC Dati prima griglia : Check di selezione; Origine: da quale application del GL-PEC parte il messaggio; Destinazione; invio: la data e l orario di invio del messaggio; Tipo Messaggio: vedi punto elenco precedente; Messaggio: vedi punto elenco precedente. Al termine dell impostazione dei parametri la ricerca può essere avviata cliccando sul bottone. Il risultato della ricerca è visualizzato nella griglia in Figura 139. Figura ricerca messaggi

164 164 di Il dettaglio dei messaggi inviati è riportato nella seconda griglia come si può vedere nella Figura 140. Dati seconda griglia: data evento: data e ora dell evento legato al messaggio inviato; tipo evento: sono gli eventi legati al messaggio inviato, tipo RAC, RdAC, preavvisi di non avvenuta consegna, etc. oggetto: oggetto del messaggio inviato (può essere il testo della comunicazione oppure del deposito); msg. Originale GL: ID del messaggio inviato dal GL, sarà vuoto nel caso di un deposito. Figura Dettagli stato messaggi Re-invia Messaggio In ogni caso il Messaggio può essere rielaborato, sia che sia in stato di errore o correttamente elaborata.

165 165 di Come si può vedere dalla Figura 141 dopo aver selezionato il/i messaggi tramite check (Prima colonna), premendo il bottone conferma elaborazione del/dei messaggi selezionati. appare la richiesta di Figura Re-invia messaggi Download Contenuto Nella seconda griglia, di dettaglio del messaggio selezionato nella prima griglia è possibile effettuare il download delle ricevute di accettazione, di avvenuta consegna oppure del messaggio inviato premendo il bottone l evento per il quale si vuole recepire il contenuto. dopo aver selezionato

166 166 di Gestione quarantena La funzionalità fornisce all amministrazione uno strumento per visualizzare e controllare i messaggi rimasti nell area di quarantena nel sistema GL-PEC. L attivazione della funzionalità deve essere effettuata attraverso il click sul bottone posizionato nella barra dei bottoni di sinistra. Per una spiegazione dettagliata dell area di quarantena si veda [DT-9] Le operazioni possibili sono: Refresh; Rielabora Messaggio; Download Contenuto; Elimina messaggio. Figura Gestione quarantena Al momento del click sul bottone la griglia si compila con tutti i dati, il pulsante refresh si attiva solo dopo il check di tutti i messaggi presenti in quarantena.

167 167 di Dati griglia: Nome file: nome del file sul file system; Indirizzo indirizzo mail della casella di posta dell ufficio dal quale è stato scaricato il messaggio di posta; Dimensione; Host: indirizzo IP dell application del GL-PEC che ha spostato in quarantena il messaggio; Formato MIME: check sul formato MIME del messaggio, avrà se il formato MIME è corretto, avrà se invece il formato non è corretto, se non è valorizzato significa che ancora il check del messaggio non è stato portato a termine dal sistema e il bottone refresh non sarà ancora disponibile Refresh Premendo il bottone il sistema ricontrolla lo stato delle cartelle Quarantena e aggiorna la maschera ricontrollando anche il formato MIME del messaggio Rielabora messaggio Per rielaborare i messaggi in quarantena è sufficiente selezionare il messaggio stesso e premere il bottone. Verrà richiesta conferma della richiesta della rielaborazione del messaggio come in Figura 143.

168 168 di Figura Rielaborazione messaggio in quarantena Download Contenuto Nella griglia è possibile effettuare il download del messaggio premendo il bottone contenuto. dopo aver selezionato il messaggio per il quale si vuole recepire il Elimina Messaggio Per eliminare i messaggi dalla sezione quarantena si dovrà utilizzare il bottone. I messaggi verranno anche cancellati dal file system.

169 169 di Figura elimina messaggio in quarantena 5.4 Statistica In questo paragrafo vengono dettagliate le funzionalità di statistica del sistema GLPEC. La macro funzionalità di statistica del sistema GLPEC viene attivata attraverso la selezione del modulo Statistica dall albero di navigazione dei moduli come evidenziato nella Figura 145. Figura Selezione modulo Statistica

170 170 di Nella Figura 146 è presentata la schermata dell area principale del modulo Statistica. Figura Schermata principale Statistica Nei paragrafi che seguono sono dettagliate le funzionalità che compongono il modulo Statistica : Statistica; Messaggi PEC; Messaggi verso GL; Performance Statistiche sistema GLPEC La funzionalità fornisce all amministratore uno strumento per avere una visione generale sul sistema GLPEC. L attivazione della funzionalità deve essere effettuata attraverso il click sul bottone posizionato nella barra dei bottoni di sinistra. La visualizzazione può essere filtrata per date, di default presenterà tutti i dati presenti sul Base. La schermata principale visualizzata (Figura 146) è divisa in 4 blocchi: Messaggi PEC; Messaggi verso GL; Tempi di Elaborazione;

171 171 di Eccezioni Gestite Messaggi PEC Il blocco dei messaggi PEC (Figura 147) contiene le informazioni generali riguardanti l invio di messaggi PEC usciti dal GLPEC. Le informazioni visualizzate sono quattro: Messaggi senza RdAC = il numero di messaggi inviati che non hanno ancora una ricevuta di accettazione; Messaggi corredati di RdAC = il numero di messaggi inviati che hanno una ricevuta di accettazione; Messaggi inviati verso GiustiziaCert = il numero di messaggi inviati verso Giustizia Cert; Messaggi per i quali è fallito l invio verso Giustizia Cert = il numero di messaggi verso GiustiziaCert per il quale è fallito l invio. Figura Cruscotto Messaggi PEC Per visualizzare maggiori informazioni riguardanti i messaggi è possibile cliccare sopra il link (Figura 147) e verrà aperta la finestra dello stato messaggi PEC, riempiendo la griglia con le informazioni dei messaggi (Par.5.4.2) Messaggi verso il Gestore Locale Il blocco dei messaggi verso GL (Figura 148) contiene le informazioni generali riguardanti l invio di messaggi usciti dal GLPEC verso il Gestore Locale. L informazioni visualizzata è il numero di messaggi del quale è fallito l invio. Figura Cruscotto Messaggi verso GL Per visualizzare maggiori informazioni riguardanti i messaggi è possibile cliccare sopra il link (Figura 148) e verrà aperta la finestra dello stato messaggi verso GL, riempiendo la griglia con le informazioni dei messaggi (Par.0).

172 172 di Tempi di Elaborazione Il blocco dei tempi di elaborazione (Figura 149) contiene le informazioni generali riguardanti le performance del sistema GLPEC. Le informazioni visualizzate sono due: Depositi elaborati al secondo = visualizza il numero di depositi che il sistema GLPEC ha elaborato in un secondo; Comunicazioni elaborati al secondo = visualizza il numero di comunicazioni che il sistema GLPEC ha elaborato in un secondo. Figura Cruscotto Tempi di Elaborazione Per visualizzare maggiori informazioni riguardanti le performance è possibile cliccare sopra il link (Figura 149) e verrà aperta la finestra delle performance, riempiendo la griglia con le informazioni delle elaborazioni(par.5.4.4) Eccezioni Gestite Il blocco Eccezioni Gestite (Figura 150) conta il numero di messaggi che hanno usufruito del recupero automatico (numero settato dall Amministratore di sistema) senza andare in Quarantena. Figura Cruscotto Eccezioni Gestite Se è stato fissato un retry automatico pari a tre, in questo conteggio si conteranno tutti i messaggi che hanno usufruito di almeno uno dei tre retry ma che sono andati a buon fine. Nel caso in cui abbiano esaurito i tre tentativi non verranno contati in quanto non recuperati automaticamente.

173 173 di Messaggi PEC La funzionalità fornisce all amministratore uno strumento per visualizzare lo stato dei messaggi PEC gestiti dal sistema GLPEC. L attivazione della funzionalità deve essere effettuata attraverso il click sul bottone posizionato nella barra dei bottoni di sinistra. Le operazioni possibili sono: Download del contenuto; L operazione sopraelencata è attivabile dal pulsante posto sulla barra dei bottoni di destra. Figura Ricerca Messaggi PEC L accesso ai messaggi PEC può essere effettuato attraverso una ricerca parametrica. Il risultato delle ricerca viene visualizzato nella griglia contenente le informazioni del messaggio. I parametri configurabili per la ricerca sono i seguenti: Invio Dal/Al: E possibile impostare un intervallo di date per le quali effettuare la ricerca delle segnalazioni;

174 174 di Dati griglia: Messaggio: possibilità di scegliere di visualizzare solo un tipo di messaggio (tutti, esito controlli, comunicazione, comunicazione R.I., messaggi per flussi non riconosciuti); Messaggio: possibilità di visualizzare solo messaggi con stato inviato o fallito ; Ricevuta: visualizzare solo messaggi che hanno la ricevuta di accettazione (con RdAC) o che non l hanno ricevuta (senza RdAC). Origine: mittente del messaggio PEC; Destinazione: destinatario del messaggio PEC; invio: la data e l orario dell invio del messaggio PEC; Tipo Messaggio: tipo del messaggio PEC inviato e nel caso in cui sia una comunicazione e-codex verrà specificato; Messaggio: stato del messaggio PEC inviato. Al termine dell impostazione dei parametri la ricerca può essere avviata cliccando sul bottone. Il risultato della ricerca è visualizzato nella griglia in Figura Download del contenuto Nella seconda griglia, di dettaglio del messaggio selezionato nella prima griglia è possibile effettuare il download delle ricevute di accettazione, di avvenuta consegna oppure del messaggio inviato premendo il bottone l evento per il quale si vuole recepire il contenuto. dopo aver selezionato Messaggi verso Gestore Locale La funzionalità fornisce all amministratore uno strumento per visualizzare lo stato dei messaggi verso Gestore Locale gestiti dal sistema GLPEC. L attivazione della funzionalità deve essere effettuata attraverso il click sul bottone posizionato nella barra dei bottoni di sinistra.

175 175 di Figura Ricerca Messaggi verso Gestore Locale L accesso ai messaggi verso Gestore Locale può essere effettuato attraverso una ricerca parametrica. Il risultato delle ricerca viene visualizzato nella griglia contenente le informazioni del messaggio. I parametri configurabili per la ricerca sono i seguenti: Dati griglia: Invio Dal/Al: E possibile impostare un intervallo di date per le quali effettuare la ricerca delle segnalazioni; Messaggio: possibilità di scegliere di visualizzare solo un tipo di messaggio (deposito o ricevute PEC); Messaggio: possibilità di visualizzare solo messaggi con stato inviato o fallito ; Origine: mittente del messaggio; Destinazione: destinatario del messaggio; invio: la data e l orario dell invio del messaggio; Tipo Messaggio: tipo del messaggio inviato verso il Gestore Locale e nel caso in cui sia un deposito e-codex verrà specificato; Messaggio: stato del messaggio inviato verso il Gestore Locale. Al termine dell impostazione dei parametri la ricerca può essere avviata cliccando sul bottone. Il risultato della ricerca è visualizzato nella griglia in Figura 152.

176 176 di Performance sistema GLPEC La funzionalità fornisce all amministratore uno strumento per visualizzare le performance del sistema GLPEC. L attivazione della funzionalità deve essere effettuata attraverso il click sul bottone posizionato nella barra dei bottoni di sinistra. Le operazioni possibili sono: Flusso Deposito; Flusso Comunicazione; Caselle Mail. Le operazione sopraelencate sono attivabili mediante la selezione di una diversa opzione presente nel blocco Tipo Performance posto in alto a sinistra nella finestra principale, vedi Figura Flusso Deposito Figura Tipo Performance L accesso alle performance del flusso del deposito può essere effettuato attraverso una ricerca parametrica. Il risultato delle ricerca viene visualizzato nella griglia contenente le informazioni sul flusso del deposito e sulle sue tempistiche di elaborazione.

177 177 di Figura Ricerca Performance Flusso Deposito I parametri configurabili per la ricerca sono i seguenti: Dati griglia: Ricezione Dal/Al: E possibile impostare un intervallo di date per le quali effettuare la ricerca delle performance sui depositi. Origine: mittente dell invio del deposito; inizio elaborazione: la data e l orario di inizio elaborazione; Destinazione: destinatario del deposito; Tempo elaborazione: tempo totale di elaborazione del deposito; Dimensione: dimensione del deposito. Al termine dell impostazione dei parametri la ricerca può essere avviata cliccando sul bottone. Il risultato della ricerca è visualizzato nella griglia in Figura 154 contenente tutti i dati di ogni singolo flusso di deposito avvenuto nell intervallo di date. La somma totale del tempo di elaborazione dei depositi presenti in griglia è evidenziato nella Figura 154. Inoltre utilizzando il bottone come file Excel. è possibile scaricare il contenuto della griglia

178 178 di Flusso Comunicazione L accesso alle performance del flusso delle comunicazioni può essere effettuato attraverso una ricerca parametrica. Il risultato delle ricerca viene visualizzato nella griglia contenente le informazioni sul flusso delle comunicazioni e sulle sue tempistiche di elaborazione. Figura Ricerca Performance Flusso Comunicazione I parametri configurabili per la ricerca sono i seguenti: Dati griglia: Invio Dal/Al: E possibile impostare un intervallo di date per le quali effettuare la ricerca delle performance sulle comunicazioni. Origine: il gestore locale che ha inviato la comunicazione; inizio elaborazione: la data e l orario di inizio elaborazione; Destinazione: destinatario della comunicazione; Tempo elaborazione: tempo totale di elaborazione della comunicazione; Dimensione: dimensione della comunicazione. Al termine dell impostazione dei parametri la ricerca può essere avviata cliccando sul bottone. Il risultato della ricerca è visualizzato nella griglia in Figura 155 contenente tutti i dati di ogni singolo flusso di comunicazione avvenuto nell intervallo di date. La somma totale del tempo di elaborazione delle comunicazioni presenti in griglia è evidenziato nella Figura 155.

179 179 di Inoltre utilizzando il bottone come file Excel. è possibile scaricare il contenuto della griglia Caselle Mail L accesso alle performance delle Caselle Mail può essere effettuato attraverso una ricerca parametrica. Il risultato delle ricerca viene visualizzato nella griglia contenente le informazioni delle sessioni di download dalle caselle mail configurate. Figura Ricerca Performance Caselle Mail I parametri configurabili per la ricerca sono i seguenti: Casella Mail: E possibile selezionare una sola delle caselle mail configurate. Sessione Dal/Al: E possibile impostare un intervallo di date per le quali effettuare la ricerca delle caselle mail configurate. Dati griglia: Origine: Casella mail che ha effettuato la sessione di download; inizio sessione: la data e l orario di inizio sessione; NR. Messaggi Scaricati: numero di messaggi scaricati dalla casella mail; Byte totali scaricati: numero totale di byte scaricati dalla casella mail; Tempo elaborazione sessione: tempo totale di elaborazione della sessione di download.

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