STEFANIA MELINO VI CORSO UNIVERSITARIO DI PERFEZIONAMENTO INFERMIERE ESPERTO IN WOUND CARE Anno Accademico 2005/2006

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1 DALL INDAGINE EPIDEMIOLOGICA ALLA RIPROGETTAZIONE DELL USO RAZIONALE DI SUPERFICI DI SUPPORTO NELLA GESTIONE DELLE LESIONI DA PRESSIONE IN UNA UNITA DI CURE PALLIATIVE STEFANIA MELINO VI CORSO UNIVERSITARIO DI PERFEZIONAMENTO INFERMIERE ESPERTO IN WOUND CARE Anno Accademico 2005/2006

2 SCOPO Svolgere indagine di comprensione del fenomeno LDD in UOCP per pianificare interventi efficaci e razionali con l obiettivo l di migliorare e promuovere la qualità della vita. CON QUALI INTERVENTI? La precoce identificazione soggetti a rischio, cura della cute e trattamento precoce, educazione pianificazione appropriata superfici supporto sono gli elementi strategici assistenziali.

3 IL PROBLEMA L attuale contesto sanitario impone al decisore pubblico di operare scelte sulle priorità di intervento e sugli obiettivi delle politiche sanitarie in un ottica di razionalizzazione economica

4 IL PROBLEMA Il concetto di razionalizzazione economica risiede nell individuazione dei criteri capace di guidare le scelte in modo razionale, cioè in modo tale che le risorse limitate siano sfruttate al meglio.

5 LO SCENARIO

6 LO SCENARIO Le lesioni da decubito a causa dell invecchiamento progressivo della popolazione e all incremento delle patologie cronico- degenerative sono un problema di salute rilevante.

7 LO SCENARIO INFERMIERE E CURE PALLIATIVE SCOPO CURE PALLIATIVE lenire le sofferenze e non di rimuovere le cause che le hanno determinate: quando il malato diventa inguaribile,, rimane sempre curabile.

8 LO SCENARIO INFERMIERE E CURE PALLIATIVE Le cure palliative si caratterizzano per la globalità dell intervento terapeutico ed hanno come obiettivo la promozione della qualità di vita residua attraverso il controllo del dolore totale, fisico, psichico, emozionale, sociale, famigliare, spirituale e dei sintomi correlati alla malattia (Du( Boulay,, 1994). Il malato terminale spesso allettato, defedato,, malnutrito, cachettico,, in stato d incoscienza è un paziente ad elevato rischio di contrarre lesioni da decubito.

9 LO SCENARIO CURE PALLIATIVE E PREVENZIONE LDD La prevenzione delle lesioni da decubito nelle cure palliative è riconosciuta come elemento essenziale per un assistenza olistica,, che ha come obiettivo la promozione della qualità di vita dei pazienti e della loro famiglia (Chaplin( Chaplin, 2000). La prevenzione rimane la miglior difesa nel mantenimento dell integrità cutanea (Froiland KG, 2002).

10 LO SCENARIO EPIDEMIOLOGIA e CURE PALLIATIVE Studio condotto per due anni su 542 pazienti 26,1% prevalenza 12% un incidenza (Galvin,, 2002). Studio condotto per due anni su 536 pazienti 12,3% prevalenza 1,1% incidenza Come? Assistenza infermieristica preventiva e curativa basata su evidenze scientifiche e soprattutto responsabilizzazione del personale (Melino, Caneva,, 2005).

11 LO SCENARIO CURE PALLIATIVE e LDD L insorgenza ldd è un fenomeno che può essere controllato e mitigato,, nelle sue conseguenze negative anche in questi pazienti. L incidenza delle ldd è un indicatore negativo della qualità della vita e dell assistenza e la presenza di ldd assume un significato prognostico negativo.

12 LO SCENARIO EPIDEMIOLOGIA e CURE PALLIATIVE Detto olandese Meten in weten! La misurazione è conoscenza! La comprensione della realtà, attraverso l indagine epidemiologica, è il punto di partenza per comprendere i diversi fenomeni e predisporre interventi per migliorare la salute e/o promuovere la qualità di vita.

13 QUALI STRUMENTI E STRATEGIE ASSISTENZIALI PER PREVENIRE LE LDD? QUALI CRITERI USARE PER GUIDARE LE SCELTE IN MODO RAZIONALE?

14 IL METODO Identificare i soggetti a rischio con Indici Pianificare la scelta appropriata di superfici di supporto Riduzione prevalenza e incidenza ldd Permette di ottimizzare le risorse disponibili Questo principio è sostenuto da diversi organismi internazionali che si occupano di produrre evidenze scientifiche ( AHRQ, RCN, RNAO, NICE, ecc).

15 INDICE DA DA SOLO NON VALE?! L utilizzo sistematico di indici valutazione del rischio basta da solo a predire e quindi prevenire l insorgenza di ldd? No scale is perfect (Strombel, 2001)

16 L ARTE INFERMIERISTICA Il dato senza un soggetto capace di giudizio e intuizione non aiuta la comprensione della realtà e non aiuta l uomol bisognoso di cure. La combinazione tra conoscenza, intuizione e giudizio, nell interpretazione di segni e sintomi, costituisce l artel infermieristica. Per questo la valutazione non è delegabile.

17 IN SINTESI UNA PROPOSTA RICLASSIFICAZIONE RISCHIO Identificare i soggetti a rischio MA ANCHE Individuare tutti i fattori di rischio intrinseci e/o esacerbanti che aggravano rischio nei pazienti di cure palliative

18 RICLASSIFICAZIONE RISCHIO NORTON STOTTS PERCHE? Pang e Wong individuano il cut-off dell indice di Norton a un punteggio = 16. Norton nel 1989 riconsiderò la propria valutazione punteggio pari a 15 o 16 dovevano essere trattati come pazienti a rischio dal momento che molti fattori, come le cure mediche,, sono mutati dall epoca in cui l indice fu proposto per la prima volta (Pang( Pang, Wong, 1998).

19 FATTORI AGGRAVANTI PAZIENTE CURE PALLIATIVE Fattori intrinseci: età avanzata, incontinenza urinaria e fecale, malnutrizione e disidratazione, deficit sensoriali, gravi patologie cronico-degenerative in fase avanzata e/o terminale Fattori esacerbanti: farmaci (evidenza II). Sedativi e ipnotici possono produrre una eccessiva sonnolenza e ridurre la mobilità del soggetto, gli analgesici possono ridurre la sensibilità ad avvertire le pressioni (RCN) Il dolore diminuisce la mobilità e l attività l (RNAO)

20 LO STRUMENTO CLASSI NORTON STOTTS RISCHIO PUNTEGGIO RISCHIO PUNTEGGIO Altissimo 5 8 Elevato =< 12 Alto Medio Lieve 14 e 12 Basso Basso + Fattori Aggravanti No rischio

21 3 febbraio 2006 INDAGINE PREVALENZA PUNTUALE La perfezione è fatta di dettagli N.4 Infermieri impegnati per 5 ore Michelangelo

22 RISULTATI Campione di 21 p.tip Età media 72 anni 85,7% (18) a rischio, 83% senza lesioni Prevalenza puntuale 14,28% Tab. 4 - Percentuale pazienti senza lesioni su totale pazienti a rischio 17% senza ldd con ldd 83%

23 RISULTATI 18 p.ti a rischio RISCHIO PUNTEGGIO PAZIENTI 77.78% Norton Stotts =< di 14 (rischio medio altissimo) ALTISSIMO ALTO ,22% Norton Stotts > di 14 (rischio basso e basso per fattori aggravanti MEDIO BASSO BASSO X F. AGGRAVANTI NON A RISCHIO

24 RISULTATI Tab. 3 -Distribuzione pazienti in base a riclassificazione del rischio 14% 5% 14% 24% 5% 38% altissimo alto medio basso bassissimo no rischio

25 RISULTATI INDICE E LESIONI 18 p.tip a rischio, 15 no LDD, 3 con LDD. 3 p.ti con lesioni 2 pti con LDD presenti al ricovero Norton Stotts 12 (rischio alto) per un totale di 15 ldd,, 1 lesione arteriosa, (stadio ldd min.2.2 max.necrosi) 1 pti con LDD comparsa durante ricovero Norton Stotts 13 (r.medio), presentava N.1 ldd 2 stadio (NPUAP)

26 RISULTATI SUPERFICI SUPERFICI A NOLEGGIO TRATTATIVA PRIVATA NESSUNA FIGURA INFERMIERISTICA OPERA LE SCELTE MATERASSO PRESSIONE ALTERNATA (Nimbus 2, Nimbus 3)

27 RISULTATI SUPERFICI 18 p.tip a rischio 14 p.ti Nimbus 2 1 p.tep con lesioni multiple compreso tallone Nimbus 3 3 p.tip materasso standard (N.Stotts( 17-19) Costo noleggio Nimbus 14 Euro al giorno

28 RISULTATI COSTI ASSISTENZIALI Identificato il tempo standard assistenza infermieristica dedicato per settimana per ciascun paziente con ldd (tempo impiegato per la medicazione e per la posturazione del paziente). Moltiplicando questi dati con il costo orario lordo del personale è stato possibile quantificare il costo dell assistenza nei pazienti con ldd.

29 RISULTATI COSTI ASSISTENZIALI Calcolato su N.3 pazienti con ldd Il costo totale assistenza per N.3 pazienti con ldd è pari a 395,08 Euro alla settimana, ,33 Euro all anno anno (tempo personale per eseguire la medicazione e la posturazione del p.te,, comprese medicazioni avanzate) Il costo noleggio Nimbus 2 e 3 per N. 3 pazienti è di 294 Euro alla settimana, pari a Euro all anno. anno.

30 RISULTATI COSTI ASSISTENZIALI Tab. 5 - Costi tempo personale e medicazioni in N.3 pazienti trattati per ldd c.medicaz.avanz. 24,40% c. tempo pers.medic.postur % 0% 20% 40% 60% 80% Il dato disaggregato e rappresentato in tabella 5, conferma sia che il maggior assorbimento di risorse è dato dal tempo assistenziale per eseguire la medicazione e posturare il paziente con ldd.

31 RIFLESSIONI CONCLUSIVE Se non cerchi l inaspettato non troverai mai la verità Eraclito

32 CONCLUSIONI Ogni individuo a rischio dovrebbe essere posizionato quando è a letto su un ausilio antidecubito. I pazienti con alto rischio dovrebbero essere posizionati su una superficie a pressione alternata o ad alta tecnologia. La scelta deve essere basata sulla valutazione complessiva del paziente Solo 9 pazienti ad alto rischio hanno usufruito di una superficie appropriata al rischio clinico di ldd

33 CONCLUSIONI Le superfici sono economiche rispetto i costi assistenziali del personale Una buona superficie riduce la frequenza dei cambi posturali Riduce i costi assistenza legati alla rotazione del paziente e i costi per lombalgie del personale

34 CONCLUSIONI L individuazione di superfici appropriate per i pazienti a basso e medio rischio di ldd potrebbero abbattere ulteriormente i costi per il noleggio delle superfici pur garantendo un equivalente risultato di prevalenza ed incidenza, significativi della qualità dell assistenza infermieristica (ipotesi da verificare).

35 UNA NUOVA SFIDA! Il Nursing è un arte progressiva nella quale stare fermi è tornare indietro Florence Nightingale Grazie!

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