Sant Anna, raddoppiano i costi E la Casa della Salute ora è in forse

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1 19 dicembre 2012 Il Resto del Carlino Sant Anna, raddoppiano i costi E la Casa della Salute ora è in forse «CASA DELLA SALUTE»: il progetto è confermato e, al tempo stesso, stravolto. La ristrutturazione del Sant Anna e il trasferimento di ambulatori e uffici dell Azienda Usl è più che mai in alto mare. La commissione tecnica che deve valutare le conseguenze del terremoto consegnerà il proprio elaborato a metà gennaio, ma lo scenario cambia radicalmente. Innanzitutto per quanto riguarda i costi: da milioni di euro per il recupero dell anello e degli spazi in cui conservare le funzioni sanitarie, la stima è pressoché raddoppiata. «E vero, si parla di 80 milioni di euro», conferma il direttore generale dell Asl Paolo Saltari; un anno fa di quest epoca rivelava l intenzione di... tagliare il panettone in corso Giovecca («il trasferimento degli uffici e dei primi ambulatori da via Cassoli sembrava praticabile»), ora si arrende all incertezza. «Il progetto della Casa della Salute non è in discussione afferma, ma non sappiamo se l anello sarà utilizzabile e in che misura; vedremo quali funzioni potranno essere attivate, e di conseguenza calibreremo il piano dei trasferimenti e degli investimenti». DIETRO la cautela di Saltari si muovono altre pedine; di fronte alla probabile dichiarazione di inagibilità, c è chi ipotizza una candidatura del Sant Anna a fondi europei. Non tanto per farne solo una struttura sanitaria, ma anche per accogliere servizi e strutture dell Università situate in palazzi inagibili da maggio e per i quali la ristrutturazione appare costosa ed incerta. Per fare spazio a queste attività dell ateneo (non specificamente mediche, visto che anche per la Facoltà si agitano venti d inquietudine), gli ambulatori rimasti nel vecchio arcispedale potrebbero, dal 2013, essere trasferiti a Cona. E la porzione invece destinata alla dismissione (per realizzare edilizia privata) potrebbe aumentare in modo sensibile: «Il piano delle alienazioni riprende Saltari dovrà tener conto del quadro finanziario, che anche per quanto riguarda la disponibilità della Regione dovrà fare i conti con difficoltà generali». Insomma, Casa della Salute da rivedere; intanto arriva il nuovo sovrintendente il progetto. Davide Fabbri, che aveva ottenuto l incarico (dichiarato inutile e costoso dai sindacati) nel 2010, è andato in pensione da pochi giorni. Lascia il posto a Dario Pelizzola, dirigente dell Asl con esperienza nel comitato d indirizzo dell azienda ospedaliera. Fresca la nomina, ricco il contratto, d attualità anche la battuta sempre presa in prestito da Tolkien; dopo Il Signore dell Anello (come Fabbri era stato ribattezzato al Sant Anna), la nuova avventura vede in campo L Hobbit.

2 Il Resto del Carlino Finanziamenti in calo: «Tagli a fornitori e convenzioni mediche» Cona, occhio alle multe. Dal nuovo anno (ma forse anche prima) per gli automobilisti che sosteranno fuori dagli spazi regololari nei parcheggi, scatteranno le sanzioni dei Vigili Urbani. Quelle per chi invade abusivamente gli stalli riservati ai disabili, sono già partite: per quanto riguarda invece il pagamento della sosta, il direttore generale Gabriele Rinaldi prende tempo. «Non compete a noi ma a Progeste, è chiaro che per l azienda ospedaliera questa non è una priorità». Con Progeste il contenzioso (da 160 milioni di euro) si annuncia lungo e duro. Così come sarà duro far quadrare i conti, in questo caso però per entrambe le aziende sanitarie. «Per la prima volta nella storia, nel 2013 i fondi a disposizione della sanità caleranno afferma Paolo Saltari dell Asl ; solo per quanto ci riguarda stimiamo una riduzione di circa 20 milioni di euro». Il taglio brusco al budget comporterà una riduzione sul fronte delle forniture (-10% delle spese per «beni e servizi»), operazioni pesanti sul versante del personale con un turn over degli addetti sanitari bloccato al 25% massimo; ed una rivisitazione, al ribasso, delle convenzioni con i medici. Se il 2013 si annuncia più che mai problematico, l anno che si chiude va senz altro annoverato nella storia. «Dal trasloco a Cona al terremoto, abbiamo fronteggiato positivamente due situazioni davvero critiche», commenta Rinaldi a consuntivo. Sono calati gli accessi al pronto soccorso (poco meno di 57mila da gennaio a settembre), il tasso di ricoveri dal pronto soccorso generale è sceso dal 17,5% del 2011 a meno del 17%. Sul fronte delle attività chirurgiche uno dei settori della sanità estense che per Rinaldi deve produrre di più il solo dipartimento di chirurgia generale viaggia a circa interventi al mese. «Dovranno aumentare», saluta il direttore generale. Il Resto del Carlino «Casa della salute, approfondiamo la proposta Ausl» «APPROFONDIAMO insieme la proposta dell Azienda Usl, cerchiamo di migliorala ma cerchiamo di cogliere l opportunità di maggiori servizi». E questo l appello lanciato ieri dal consigliere comunale del Pd Giovanni Nardini, informato sugli ultimi sviluppi della sanità. «La commissione tecnica che deve stabilire se il Borselli è recuperabile ha fatto il sopralluogo nella struttura il 21 novembre spiega. Se il Borselli sarà ristrutturabile bene, altrimenti avanti con una nuova struttura come ha proposto e presentato l azienda Usl. Stando alle indicazioni fornite dal direttore del distretto ovest Mauro Manfredini spiega Nardini in questi giorni c è una proposta completa, fatta di maggiori servizi per la popolazione, con prestazioni ampliate rispetto al passato. E una casa della salute che offre servizi all avanguardia e un importante integrazione con il sistema dei poliambulatori». Non è tutto. Nardini, informa anche che si stratta di un investimento di oltre 5 milioni di euro. Da qui un invito e un attacco: «Vogliamo discuterne nel merito

3 dice il consigliere comunale del Pd perché il post terremoto della sanità a Bondeno deve essere affrontato con serietà e competenza non con posizioni assurde e ricattatorie. Alla richiesta di collaborazione da parte del sindaco, il Pd ha risposto che è disponibile a discutere nel merito delle cose. Da allora nessun seguito alla nostra disponibilità. Non è stata nemmeno convocata la commissione sanità. Erano solo parole». Un attacco che si colora di toni politici e punta il dito contro la raccolta di firme in corso, organizzata da Lega, Udc e Pdl che Nardini definisce «assurda»: «Invece di impegnarsi per riportare più servizi sanitari a Bondeno e ridurre i disagi della popolazione dice Nardini - hanno strumentalizzato la situazione disinteressandosi dei problemi veri dei cittadini. Hanno fatto facile propaganda raccontando cose false». La Nuova Ferrara «Nel 2013 avremo 20 milioni in meno» La stima di Asl e Sant Anna: per la prima volta calo vero di risorse. Risparmi su beni, personale, tariffe. Incognita posti letto. Esce Fabbri Pelizzola guiderà il vecchio anello L anello dell ex S. Anna, in corso Giovecca, ha un nuovo signore. Il cambio della guardia, annunciato da mesi, è avvenuto proprio in questi giorni, con l uscita di scena di Davide Fabbri, ex direttore sanitario dell azienda ospedaliera e per due anni responsabile della riorganizzazione degli spazi liberati dal trasloco dell ospedale a Cona. Il suo incarico (molto ben retribuito) avrebbe dovuto preparare l ex S. Anna per il trasferimento di uffici e ambulatori dell Asl, di funzioni sanitarie del S. Anna e di servizi socio-sanitari del Comune nella Città della Salute. Il ritardo del trasloco dell ospedale e il terremoto gli hanno consentito di lavorare di fatto solo sulla progettazione. Dario Pelizzola, 61 anni, ex direttore dell ospedale Medicina di comunità di Copparo, viene dall incarico di direttore del presidio unico ospedaliero dell Asl e ha svolto diverse funzioni di raccordo (trasloco a Cona compreso) fra Asl e S. Anna. Il 2012 è iniziato con l annuncio di una estesa riorganizzazione delle rete dei servizi sanitari in tutta la provincia. Nei mesi successivi alcuni ambulatori sono stati spostati dalla loro sede e accorpati altrove, Copparo e Bondeno hanno visto sparire i loro punti di primo soccorso (Bondeno ha fatto anche le spese del teremoto), molti cittadini in provincia hanno visto crescere le loro preoccupazioni sul futuro dell ospedale locale. Ora ci si chiede come sarà il Qualche indicazione è arrivata ieri, nel corso della conferenza stampa congiunta di fine anno indetta dai direttori generali di S. Anna e Asl, Gabriele Rinaldi e Paolo Saltari. In questi giorni gli uffici amministrativi delle due aziende stanno infatti calcolando la possibile ricaduta sulla sanità locale del maxi-taglio da 260 milioni annunciato dalla Regione. Quanto peserà sul sistema provinciale? I conti. «Per ora possiamo fare solo stime, per Ferrara si possono ipotizzare una ventina di milioni», hanno dichiarato i due manager. «Il problema - ha commentato Rinaldi - è garantire il 2013: per la prima volta ci troviamo di fronte - e gli ha fatto eco Saltari - ad un calo vero di risorse». Insomma, le due aziende sanitarie dovranno cercare di offrire le stesse prestazioni del 2012 con meno risorse. «Non saranno imposti ticket - ha precisato Saltari - e il settore socio-sanitario è stato sostanzialmente preservato». Incombe però la manovra sui posti letto, rinviata a dopo la scadenza elettorale. Un altra incognita che per il momento, hanno confermato i due manager, rimarrà tale. La manovra.

4 «L obiettivo forte - ha aggiunto Rinaldi - è consolidare l ospedale di Cona, da questa posizione bisogna rilanciare per crescere. Cona sarà un punto di riferimento per gli altri ospedali della provincia, come azienda ospedaliera inoltre competeremo per l eccellenza con le altre aziende universitarie». L attività del 2013 dovrà confrontarsi con «i vincoli imposti dal governo» e con quelli fissati dalla Regione. In concreto, come ha elencato Saltari, le aziende dovranno ridurre del 10% il costo di beni e servizi rinegoziando i contratti con i fornitori (una prima limatura dell 1-2% era l obiettivo dell ultimo trimestre del 2012); sul capitolo personale non saranno sostituiti gli amministrativi che andranno in pensione, turn over contenuto per i sanitari, sarà abbassata la spesa per i contratti atipici, saranno riviste le convenzioni e alcune voci della busta paga dei medici di famiglia. Le tariffe fino ad oggi riconosciute agli ospedali pubblici e privati saranno abbassate in regione al livello della tariffa unica nazionale. Tre i gradini previsti: l azienda ospedaliera, gli ospedali di fascia media (Delta, Cento etc.) e i piccoli ospedali. Questa diversificazione rischia di rendere economicamente poco attraenti per le strutture periferiche alcune prestazioni che potrebbero ricadere quindi sugli ospedali di ordine superiore. Sarà ulteriormente accresciuta quindi l attenzione sull «appropriatezza», ha aggiunto Rinaldi, per evitare dispersione di risorse. Città della Salute. Si sta per concludere il lavoro della commissione tecnica che deve valutare i danni causati dal terremoto nell ex S. Anna di corso Giovecca e lo stato della struttura. I costi di un eventuale ristrutturazione, stando alle cifre circolate nei mesi scorsi, potrebbero avvicinarsi ai milioni. Una parte saranno recuperati attraverso il finanziamento regionale, un altra attraverso l alienazione di strutture dismesse. «Ma la sede Asl di via Cassoli - ha sottolineato Saltari - potrà essere ceduta solo dopo il trasferimento degli uffici e degli ambulatori. Dove? Speriamo nell ex S. Anna. Bisognerà anche verificare se sarà possibile spostare in questo contenitore la degenza psichiatrica da S. Bartolo». I tempi programmati («immaginavamo di spostare già entro quest anno la direzione», ha ricordato il direttore Asl) sono destinati inevitabilmente ad allungarsi. Project financing. Manutenzione e logistica sono i contratti su cui non si è ancora raggiunto un accordo con Prog.Este, il consorzio concessionario dei servizi non sanitari. «Stiamo aspettando la loro proposta definitiva, siamo in regime transitorio ma vorremmo evitare - è la posizione dell azienda ospedaliera - di interrompere il rapporto. Cerchiamo un accordo ma non potrà avvenire ad ogni costo, abbiamo avvisato il consorzio che se non sarà possibile raggiungere un intesa valuteremo ipotesi alternative». L azienda, fedele alle indicazioni della Regione sul taglio dei costi del 10% per beni e servizi, ha formulato una proposta sul project financing che tiene conto di questa richiesta. In corsia. Nel 2012 sono diminuiti gli accessi al pronto soccorso del S. Anna («soprattutto tra i codici bianchi giovani, ma il trend c è dal 2008», ha puntualizzato Rinaldi) e anche negli ospedali Asl, dove si è registrato uno spostamento verso Delta e Cento (Copparo e Bondeno non sono più operativi per l emergenza). Meno chiamate anche al 118. Rinaldi ha confermato che la priorità, nell attività chirurgica, sarà assegnata ai tumori, «ma dobbiamo andare oltre l attività del 2012». I posti letto, oggi 611 rispetto ai 689 autorizzati, dovranno salire (tagli governativi esclusi). Per la Riabilitazione si valuta la possibilità di spostare una ventina di posti letto dal S. Giorgio a Cona.

5 La Nuova Ferrara San Camillo, l ipotesi di un pronto soccorso stagionale Domani andranno a manifestare a Bologna per difendere il «loro» ospedale. Ma per il S. Camillo di Comacchio si fa sempre più strada l ipotesi di una trasformazione che potrebbe essere, in prospettiva, piuttosto radicale. A confermare che il dialogo su questo tema ora è aperto è stato ieri il direttore generale dell Asl Paolo Saltari. «Abbiamo iniziato a parlarne con i medici di medicina generale e con l amministrazione di Comacchio», ha annunciato il manager. L apertura di una Casa della Salute all interno dell istituto di degenza lagunare non è più un tabù, quindi, e l attivazione di una struttura che ospiterà servizi specialistici e ambulatori di medicina generale potrebbe a questo punto rappresentare un primo passo per la trasformazione del complesso ospedaliero in qualcos altro. Saltari non si sbilancia. «Siamo all inizio di un percorso, ora si sta parlando della Casa della Salute», sottolinea. E le degenze, il pronto soccorso? Saltari non si spinge molto oltre. «Di spazi nel S. Camillo ce ne sono - dice - l apertura di una Casa della Salute non esclude la presenza dell ospedale». Ma da anni, ormai, in molti ambienti politici della provincia (ad iniziare da Ferrara) si sottolineano gli alti costi di mantenimento del S. Camillo, con l ospedale del Delta a pochi chilometri di distanza. In realtà, sul pronto soccorso qualcosa Saltari ha poi aggiunto. «D estate un punto di primo soccorso, con la stagione turistica, è molto utile - afferma - D inverno il servizio potrebbe essere sospeso, ma non parlate di chiusura nè di trasferimento del pronto soccorso al Delta». Ieri Saltari ha anche risposto sul guasto al sistema di riscaldamento che ha lasciato al freddo gli operatori del 118 a Bondeno. «C è stato un calo di pressione dell acqua nella rete - ha dichiarato - il problema è stato risolto e gli ambienti sono stati dotati di stufette che possono essere utilizzate in caso di guasto». La Nuova Ferrara Cura Zamboni e libera ricerca Appello al ministro Balduzzi Una lettera-appello al Ministro della salute Renato Balduzzi in difesa della libertà di ricerca sull insufficienza venosa cronica cerebrospinale (Ccsvi) e sulla sclerosi multipla. A firmarla, le otto associazioni e fondazioni di volontariato che in Italia rappresentano i malati delle due patologie (Aic Onlus, Ass.SM Onlus, Ccsvi Campania Onlus, Ccsvi nella Sm Onlus, Isola Attiva Onlus, L Abbraccio Onlus, SclerosiMultipla.com, SMuovilavita Onlus) e le tre associazioni consorelle internazionali da Gran Bretagna e Australia (Ms Ccsvi-Uk, Ccsvi- Australia e Vital Now-Uk). Una quarta associazione straniera, canadese, ha espresso sostegno all azione dei firmatari. La lettera, consegnata ieri al ministro, accompagna un documento congiunto, indirizzato a tutte le istituzioni che in Italia soprintendono alla sanità pubblica, che rivendica l insopprimibilità della libera ricerca medica. La lettera si affianca alla consegna di una petizione nazionale per il riconoscimento della Ccsvi come patologia a sè stante e il suo inserimento nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) firmata in poco tempo da 12mila persone. Viene fra l altro criticato il tentativo di interferire da parte dell Aism, attraverso lo studio Cosmo, con la sperimentazione Brave Dreams

6 La Nuova Ferrara Sosta selvaggia a Cona, arrivano le multe La partita sul costo dei parcheggi nell area dell ospedale di Cona per ora resta aperta. «Fino a quando non si raggiungerà un accordo sull intero quadro dei servizi col consorzio Prog.Este non si pagherà l accesso alle aree di sosta», ha dichiarato ieri il direttore generale del S. Anna Gabriele Rinaldi. Il 2013 porterà una novità, invece, per chi non rispetterà le regole della sosta. La presenza di veicoli sui lati della viabilità interna del parcheggio n. 1, letteralmente intasato già di prima mattina, o fermati selvaggiamente sul prato, non verrà più tollerata dall azienda sanitaria. «Gli utenti continuano a cercare un posto nel parcheggio dell accoglienza - ricordava ieri Rinaldi - ma ce ne sono molti liberi nell area di sosta n. 2 (a metri di distanza, ndr) e in altre aree attorno all ospedale. Ora vogliamo portare un po d ordine». A fornire il personale di vigilanza sarà il Comune, l accordo è già stato raggiunto. «Ma prima di sanzionare chi lascia la vettura fuori dagli stalli faremo un ampia campagna di informazione», ha annunciato il direttore generale. Ieri la coda di auto parcheggiate in modo irregolare si notava anche al di fuori delle aree di parcheggio, sull anello più esterno della viabilità ospedaliera. L accessibilità della struttura di degenza è migliorata per disabili e donne in gravidanza, classi di utenza che possono contare oggi su spazi più vicini agli ingressi. Qualche abusivo, intanto, sta già pagando la sua sfrontatezza. L Ufficio di polizia del S. Anna ha infatti iniziato ad infliggere le prime multe (79 euro e due punti in meno sulla patente) a chi ha occupato senza averne titolo stalli riservati ai disabili. La Nuova Ferrara «Non capisco Maida» Il direttore del Sant anna risponde al neurochirurgo che si è dimesso Egregio direttore, fino ad oggi ho accettato di leggere sul suo giornale imprecisioni rispetto a mie presunte dichiarazioni virgolettate; a questo punto ritengo necessarie alcune puntualizzazioni. Prendo spunto dalla lettera del dottor Maida, del giorno 17 dicembre 2012, che riprende osservazioni già riportate in precedenza. Ho incontrato Maida un mese fa riconfermandogli che avremmo ripreso, al più presto, l attività chirurgica e chiedendogli, nel frattempo, di prendere visione degli interventi più critici che aveva in attesa. Quando ho ricevuto le sue dimissioni, verso le quali non vi è stato nessun genere di pressione, francamente non ne ho capito le reali motivazioni. Leggere nella lettera che Maida invia al suo giornale che non sarebbe stato particolarmente difficile e fastidioso trovare le motivazioni per trattenermi, mi ha portato a chiedermi cosa avrei dovuto garantirgli più che la ripresa dell attività chirurgica. Poi, è certamente vero che ho presenziato al congresso organizzato nel 2011 da Maida e ho espresso soddisfazione di avere la possibilità di sviluppare questo tipo di chirurgia al Sant Anna: concetto che ribadisco anche ora. Questi interventi - ci terrei a precisare - dovranno essere certamente eseguiti e

7 saranno ripresi; in questa fase abbiamo scelto di dare precedenza alla patologie neoplastiche. Stabilire un ordine di priorità non significa non eseguire più interventi chirurgici ma, in una fase di start up dell ospedale, intervenire prima su patologie in cui l attesa è più critica. La priorità clinica è il criterio e credo che un medico possa facilmente capirlo. Proseguendo nella lettura della lettera non capisco dove Maida abbia ricavato il presunto mio virgolettato i pazienti vanno altrove? Che vadano ; sarei curioso di sapere quando avrei usato tale frase. Nel caso Maida non avesse la possibilità di citare la fonte diretta, lo invito a rivedere la sua dichiarazione. Posso affermare con totale certezza che sul mio tavolo, a parte le sue dimissioni e quelle del professor Durante (peraltro già assente per altri motivi da oltre un anno) non ho nessun altra lettera di dimissioni; anzi, ho richieste per rimanere in servizio. Ancora chiedo a Maida di indicarmi quale sia la fonte diretta della frase virgolettata l eccellenza nella rete ospedaliera locale perché in questa espressione non mi riconosco; potrei aver usato parole diverse, come il Sant Anna deve essere il punto di riferimento per gli ospedali della provincia. In modo semplice ho voluto ribadire che se in un ospedale del territorio si presentano casi complessi o che abbiano necessità di consulenze specialistiche, il Sant Anna deve essere sempre pronto a rispondere e ad accogliere. Fino ad ora abbiamo preso in considerazione virgolettati e discorsi di principio, ma solo attraverso la scientificità dei dati possiamo far capire quello di cui stiamo parlando. Il tutto ribadendo il concetto cardine che il Sant Anna deve curare i pazienti in quanto ospedale a servizio della città, della provincia, dell area vasta, della Regione, dello Stato e della popolazione straniera. Per chi è amante dei numeri, ai quali guardiamo sicuramente anche noi in modo particolare in questo momento, utilizzo l esempio al quale lo stesso Maida ha accennato: nel 2011 il professionista ha effettuato 344 interventi (nei primi 10 mesi del 2012 sono 287) di cui 260 proveniente dalla provincia di Ferrara ed 84 da fuori Ferrara (32 da Bologna, 9 da Modena, 2 da Reggio Emilia, 4 da Ravenna, 12 da Rovigo, 3 da Padova, 2 da Pesaro, Macerata, Arezzo, Pistoia e l Aquila, 1 da Mantova, Verona, Venezia, Gorizia, Prato, Lucca, Napoli, Lecce, Reggio Calabria, Agrigento, Ragusa e Siracusa). Nello stesso periodo la struttura di Ortopedia ha effettuato 81 interventi - classificati nello stesso gruppo DRG - di cui 23 provenienti da fuori Ferrara. Quindi la grande parte degli interventi sono stati eseguiti su pazienti ferraresi, il cui pagamento è effettuato dall azienda Usl di Ferrara nell ambito del contratto di fornitura e non a valore della tariffa, come si potrebbe evincere negli articoli comparsi sul Suo giornale. Solo una parte (47) di queste operazioni chirurgiche provengono dalla regione Emilia-Romagna, il cui pagamento avverrà secondo le regole regionali, ovvero con abbattimento delle tariffe in ragione della non elevata complessità dell intervento e della non esclusività ferrarese della prestazione. Un altra parte di interventi (27) sono di regioni che hanno accordi di confine con L Emilia Romagna, per cui valgono, di fatto, le osservazioni fatte per le province emiliane. Infine 8 pazienti vengono effettivamente da regioni come Abruzzo, Lombardia, Campania, Puglia e Sicilia (per le ultime due va precisato che sono in essere accordi che potrebbero farle rientrare nel gruppo precedente) alle quali sarà richiesto l effettivo ammontare del DRG. A questo punto chiunque può fare i conti e giudicare solo su questo metro! Noi la pensiamo in un altro modo: il Sant Anna è tenuto a fare e fa attività appropriate al costo minore possibile, nel rispetto della dignità delle persone (professionisti, pazienti e cittadini) e dell equità. In questo senso ho chiesto a tutti i professionisti un sacrificio per affrontare al meglio il periodo difficile in cui stiamo vivendo; mi pare che la maggioranza di loro abbia capito e stia lavorando duramente per far in modo che l ospedale possa rispondere al meglio. Infine, in una specifica di un suo recente fondo, direttore, lei descrive il Sant Anna come uno squalo che ha bisogno di

8 divorare i pazienti degli ospedali della provincia per sopravvivere. A tal proposito ho voluto ricordare, all interno dell audizione nella commissione sanità, che il Sant Anna non è in concorrenza con gli ospedali della provincia ma deve supportarli ed essere supportato da essi. La concorrenza, se così vogliamo chiamarla, è rappresentata semmai dalle aziende ospedaliere universitarie simili alla nostra. Gabriele Rinaldi Risponde il direttore Il dottor Rinaldi fa riferimento nella sua lettera ad imprecisioni rispetto a mie presunte dichiarazioni virgolettate. Una è la seguente: I pazienti vanno altrove? Che vadano, riportata dalla Nuova nell articolo e nel titolo dedicato all incontro fra il dottor Rinaldi e la Commissione comunale sanità. Quando avrei usato tale frase?, chiede Rinaldi. Nel corso delle tre ore di quasi monologo il direttore generale è stato piuttosto circostanziato su questo punto: Se l'ammalato di ernia al disco va altrove, che vada, concetto riportato nell'articolo con una formulazione più generica. Se Rinaldi voleva dire che ogni paziente è importantissimo per l ospedale, forse non l ha espresso con lo stile e il tono più adatto. L altra puntualizzazione riguarda l eccellenza. La frase completa riportata sul quotidiano è: Questo ospedale deve diventare un vero punto di riferimento per l'eccellenza nella rete ospedaliera locale. Non si capisce cosa si contesta. Il significato sembra chiaro: nell ambito della rete ospedaliera locale (o provinciale, che dir si voglia) l ospedale Sant Anna si distinguerà rispetto agli altri per l offerta di prestazioni di eccellenza, immagino destinate a ferraresi e non (nella frase non è indicata nessuna delimitazione territoriale). Rinaldi non voleva esprimere questo concetto? Altra annotazione: l articolo con le frasi imprecise è stato pubblicato giovedì scorso. Nessuno dall azienda ospedaliera si è fatto vivo. La risposta è arrivata solo ieri, dopo la lettera del dottor Maida pubblicata domenica dalla Nuova. Delle presunte imprecisioni Rinaldi si è accorto solo dopo che sono state riportate dalla lettera (polemica nei suoi confronti) di Maida? E perché? Ultimo appunto: sia Rinaldi che altri intervenuti in precedenza continuano a girare intorno al problema. Gli ospedali minori, con l apertura di Cona, hanno il futuro segnato. Ma nessuno vuole dirlo. La Nuova Ferrara Qualche disagio al Cup per una perdita d acqua LAGOSANTO E stata temporaneamente chiusa una delle postazioni cup all Ospedale di Lagosanto per un intervento di riparazione all impianto idraulico. A comunicarlo, con nota stampa, è la stessa azienda. A causa di una perdita dall impianto idraulico che si è verificata all Ospedale del Delta di Lagosanto - si legge - una delle due postazioni Cup dell Ospedale del Delta è da oggi chiusa per permettere lo svolgimento dei lavori di riparazione. I lavori si protrarranno per qualche giorno e lo sportello riaprirà regolarmente a partire da venerdì. La Direzione Sanitaria dell ospedale si scusa per i disagi subiti dall utenza dello sportello unico (Cup), necessari per consentire l intervento di manutenzione straordinaria.

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