Istruzione operativa aziendale per la gestione ed il controllo della tubercolosi.
|
|
- Nicoletta Valsecchi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Pagina 1 di 22 Istruzione operativa aziendale per la gestione ed il controllo della Copia in distribuzione controllata Copia in distribuzione non controllata Codice Documento Rev. N Data emissione Motivo revisione Verificato Approvato 03 29/12/2011 Nuova codificazione documento per coordinamento dell istruzione a livello aziendale Resp. Sist. Qualità Direzione Generale
2 Pagina 2 di 22 Componenti del gruppo di lavoro 2011: Luciano Lippi Servizio Prevenzione e Protezione Coordinatore progetto Claudia Pili Zona Distretto VDN Elena Carucci Direzione Presidio Ospedaliero Pescia Elisabetta Sensoli Direzione Presidio Ospedaliero di Pistoia Giuditta Niccolai Direzione Presidio Ospedaliero di Pistoia Sara Melani Zona Distretto Pistoia Wanda Wanderling Dipartimento della Prevenzione GRUPPO TECNICO DI LAVORO ANNO 2009: U.O. Pneumologia Direzione Sanitaria P.O. Medici Competenti U.F/U.O. Igiene e Sanità Pubblica U.O. Malattie Infettive U.O. Servizio di Prevenzione e Protezione
3 Pagina 3 di 22 INDICE 1. SCOPO DEFINIZIONI APPLICABILITA' MODALITA' OPERATIVE - COMPETENZE ED ATTIVITA ELENCATE PER SINGOLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA... 5 U.F/U.O. IGIENE E SANITA PUBBLICA (AREA DELLA PREVENZIONE)... 5 U.O. PNEUMOLOGIA... 6 U.O. MALATTIE INFETTIVE... 6 U.O. MICROBIOLOGIA... 7 MEDICO COMPETENTE... 7 U.O. DIREZIONE SANITARIA OSPEDALIERA... 8 U.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE... 8 U.O. FARMACEUTICA... 8 U.O. Pediatria RESPONSABILITA' DELL INTERPRETAZIONE DOCUMENTI RICHIAMATI O COLLEGATI STRUMENTI DI REGISTRAZIONE DISTRIBUZIONE GESTIONE DEL DOCUMENTO... 9 ALLEGATO ALLEGATO SCHEDA SCHEDA SCHEDA SCHEDA
4 Pagina 4 di SCOPO Lo scopo della presente procedura è di definire le responsabilità e i comportamenti da mettere in atto per realizzare il controllo della tubercolosi, sia a livello ospedaliero che territoriale. In particolare si vuole garantire: Trattamento farmacologico e gestione degli ammalati con tubercolosi attiva; Identificazione, sorveglianza e trattamento preventivo dei gruppi ad alto rischio; Vaccinazione con BCG (ove indicata); Sorveglianza epidemiologica e valutazione dei programmi di controllo; Gratuità degli interventi per il controllo della tubercolosi e definizione dei laboratori di riferimento; Coordinamento delle varie strutture organizzative chiamate a gestire il controllo della TBC. 2. DEFINIZIONI Per l applicazione del presente protocollo si definisce: TUBERCOLOSI CONTAGIOSA (ATTIVA): presenza di Myc Tubercolosis nell esame microscopico dell escreato e/o del lavaggio broncoalveolare o gastrico (alta contagiosità); positività nella coltura dell espettorato con esame microscopico dell escreato negativo (bassa contagiosità). CONTATTO: soggetto che è stato esposto accidentalmente a potenziale rischio biologico per contatto con caso di tubercolosi polmonare contagiosa (attiva). I contatti si distinguono in: a) contatti stretti - persone che abbiano condiviso la stessa stanza per almeno 24 ore. b) contatti regolari - persone che condividono regolarmente lo stesso spazio confinato (camera di degenza in reparto, stanza di lavoro, ufficio, casa). c) contatti occasionali - persone che condividono occasionalmente lo stesso spazio confinato (camera di degenza in reparto, stanza di lavoro, ufficio, casa). d) contatti accidentali persone o lavoratori che possono essere entrati in contatto con materiali biologici provenienti da lesioni tubercolari specifiche (es. secrezioni purulente e caseose). SORVEGLIANZA: controlli sanitari tramite test intradermico Mantoux effettuati a cadenza periodica per un periodo determinato su un soggetto potenzialmente infetto SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA: identificazione dei contatti PROFILASSI POST ESPOSIZIONE: chemioprofilassi effettuata nei casi sospetti per infezione da Myc tubercolosis e realizzata mediante somministrazione di farmaci antitubercolari. 3. APPLICABILITA' La politica della qualità è una scelta ed un modo di gestione che poggia sulla responsabilizzazione e sul coinvolgimento di tutto il personale sanitario con lo scopo di migliorare in maniera continua l organizzazione, i processi del lavoro ed i risultati. Le modalità operative previste dalla presente procedura vengono quindi applicate al fine di garantire il controllo della malattia tubercolare nell Azienda USL 3 di Pistoia, sia a livello ospedaliero che territoriale. Inoltre, la procedura viene applicata: ai dipendenti dell azienda USL 3 di Pistoia che durante l orario di servizio hanno un contatto. ai lavoratori, anche se non dipendenti azienda USL 3 di Pistoia, che partecipano a vario titolo alla effettuazione di attività assistenziali o di supporto all attività assistenziale.
5 Pagina 5 di MODALITA' OPERATIVE - COMPETENZE ED ATTIVITA ELENCATE PER SINGOLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA U.F/U.O. IGIENE E SANITA PUBBLICA (DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE) Alla U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica compete quanto segue per la rispettiva zona di competenza: Riceve le notifiche di caso e/o di focolaio epidemico, anche se solo sospetto di malattia Tubercolare ai sensi del DM 15/12/90 e DM 29/07/98 (scheda l) e art. 254 T.U.L.L.S.S. dai medici di medicina generale (MMG), pediatri di libera scelta, medici U.U.O.O Ospedaliere, Laboratori d'analisi cliniche e U.O. Microbiologia che effettuano la diagnosi di Tubercolosi. Tale notifica è diretta da parte del medico che effettua la diagnosi sospetta o di certezza con l apposita scheda. La segnalazione di caso sospetto deve avvenire entro tre giorni. Nel caso di diagnosi diretta da parte del Laboratorio la segnalazione deve essere fatta nel più breve tempo possibile. Svolge la relativa inchiesta epidemiologica (scheda 2) ed identifica i Contatti nella Zona di competenza compreso il Presidio Ospedaliero. Riceve dalla U.O. Direzione Sanitaria Ospedaliera l elenco dei contatti intraospedalieri. La ricerca attiva dei contatti dovrebbe iniziare quanto prima e comunque entro tre giorni dalla segnalazione. Effettua la valutazione del rischio di trasmissione in base alle caratteristiche di contagiosità del caso, dell' ambiente e i tipi di contatti tra caso e persone che lo circondano. Informa il medico di medicina generale ( MMG) o il pediatra di libera scelta. Effettua la sorveglianza dei contatti del caso di TBC secondo quanto previsto dall' Allegato 1 (scheda 3): esegue lo screening con intradermoreazione di Mantoux ai "contatti" noti sia esterni che interni (personale dipendente e di vari servizi). Relativamente ai contatti dei soggetti non dipendenti esegue sorveglianza epidemiologica tramite contatti telefonici col soggetto, valuta l aderenza alla chemioprofilassi e redige la relativa scheda di sorveglianza. Per quanto concerne il personale sanitario, appartenente all Azienda USL 3 di Pistoia, comunica quanto prima i risultati dell'esame, per i provvedimenti di competenza e per opportuna conoscenza, al Medico Competente. Invia per gli eventuali ulteriori accertamenti diagnostici i contatti ai centri clinico diagnostici U.O. Malattie Infettive, U.O. Pediatria e U.O. Pneumologia ed all U.O. Pneumologia per la profilassi farmacologica se indicata. Programma, coordina ed effettua gli screening mirati e la relativa sorveglianza epidemiologica sui gruppi a rischio. Effettua la vaccinazione antitubercolare con BCG, nei casi opportuni, acquisendo il consenso informato dei soggetti che la richiedono; nel caso di personale sanitario la richiesta di vaccinazione antitubercolare deve pervenire dal Medico Competente o dall U.F. Medicina Legale; nel caso in cui un lavoratore dipendente dell azienda USL 3 d Pistoia non dia il consenso alla vaccinazione la U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica ne dà comunicazione al Medico Competente. Riceve la scheda di sorveglianza (scheda 4) sugli esiti del trattamento dei casi di tubercolosi da parte dei centri clinici: U.O. Pneumologia, U.O. Pediatria e U.O. Malattie Infettive che gestiscono abitualmente i casi di TBC polmonare negli adulti che rientrano nelle definizioni di cui all'allegato 2 DGRT 756/2000. Garantisce l'invio dei dati di sorveglianza epidemiologica dei casi di TBC, di sorveglianza dei contatti e di sorveglianza dell esito del trattamento dei casi, alla Regione Toscana secondo i flussi informativi previsti. Garantisce inoltre l'invio dei report sugli screening effettuati alla regione Toscana. Collabora alla gestione delle informazioni insieme con la U.O. Direzione Sanitaria Ospedaliera, alla U.O. Malattie Infettive, U.O. Pediatria, all'u.o. Pneumologia e al Medico Competente.
6 Pagina 6 di 22 Esegue le mantoux ai lavoratori dell azienda USL 3 di Pistoia sottoposti alla sorveglianza sanitaria ai sensi del D.lgs. 81/08 ed inviati dal Medico Competente alla U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica secondo il calendario delle prestazioni e ne trasmette le conclusioni al Medico competente Effettua un report annuale sulla situazione epidemiologica della zona di competenza e sulla valutazione dei programmi di controllo e sugli screening effettuati. Partecipa al gruppo di lavoro per il tramite del responsabile o suo delegato. U.O. PNEUMOLOGIA Ha competenze nella gestione clinica dei malati e della chemioprofilassi ed in particolare: Svolge attività clinica e accertamento diagnostico e terapia in regime di degenza ed ambulatoriale. effettua lo screening e terapia della infezione tubercolare nei soggetti candidati a terapie immunosoppressive 1. Informa il MMG. Gestisce la chemioterapia preventiva nei contatti individuati dalle U.U.F.F. igiene e sanità pubblica ed esegue gli eventuali accertamenti diagnostici necessari trasmettendone le conclusioni all U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica. Notifica i casi sospetti o accertati di malattia tubercolare all' U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica della zona di provenienza del caso e contemporaneamente li segnala per conoscenza alla U.O. Direzione Sanitaria Ospedaliera ed al Responsabile di Zona Distretto se si tratta di soggetti inseriti in strutture di loro competenza. Svolge attività di consulenza per i vari reparti ospedalieri e per la Medicina d'urgenza nei casi sospetti. Compila, per ogni paziente preso in carico, la scheda degli esiti del trattamento e la invia all' U.F. igiene e sanità Pubblica secondo le modalità previste nel flusso informativo dalla DGRT n luglio Collabora alla gestione delle informazioni con la U.O. Direzione Sanitaria Ospedaliera, U.O. Malattie Infettive, U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica e Medico Competente. Esegue tutti gli accertamenti specialistici ed eventuali terapie correlate che ritiene necessari ai lavoratori dell azienda USL 3 di Pistoia sottoposti alla sorveglianza sanitaria ai sensi del D.lgs. 81/08 ed inviati alla U.O. dal medico competente e trasmette le conclusioni al Medico Competente stesso. Partecipa al Gruppo di lavoro per il tramite del responsabile o suo delegato. U.O. MALATTIE INFETTIVE Ha competenze nella gestione clinica dei malati. In particolare: Esercita un ruolo clinico in regime di degenza e ambulatoriale. Esegue le visite di consulenza richieste dai reparti ospedalieri e dalla Medicina d urgenza nei casi sospetti. Isola in idoneo ambiente i malati bacilliferi. Gestisce i malati ricoverati nell U. O. Malattie Infettive (inclusi i pazienti HIV positivi). Notifica i casi sospetti o accertati alla U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica di Zona, e contemporaneamente alla U.O. Direzione Sanitaria Ospedaliera, informandone il Responsabile del Distretto se trattasi di soggetti inseriti in strutture di loro competenza. Espleta il controllo dell aderenza alla terapia. Fornisce informazioni al MMG. Compila, per ogni paziente preso in carico, la scheda degli esiti del trattamento e la invia all U.F. igiene e sanità Pubblica secondo le modalità previste nel flusso informativo della DGRT n luglio Inserito in data 6 agosto 2009 su richiesta e mail del dott. Florio Innocenti
7 Pagina 7 di 22 Collabora alla gestione delle informazioni insieme con la U.O. Direzione Sanitaria Ospedaliera e alla U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica. Gestisce la chemioterapia preventiva nei soggetti HIV Positivi. Partecipa al gruppo di lavoro per il tramite del responsabile o del medico della stessa U.O. appositamente delegato U.O. MICROBIOLOGIA Esegue i compiti di laboratorio di secondo livello, coltivando i campioni biologici, identificando i campioni positivi per bacillo di Koch e inviando per l esecuzione dell antibiogramma al laboratorio di livello superiore, insieme agli eventuali isolati di micobatteri atipici per la necessaria tipizzazione. L esecuzione degli antibiogrammi e della tipizzazione con sonde dei micobatteri atipici viene effettuata presso il Centro di riferimento regionale. Segnala, nel caso di risultati analitici compatibili con diagnosi di malattia tubercolare, il caso all U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica ai sensi dell art 254 del T.U.L.L.S.S.. Esegue i Test in vitro per l individuazione dell infezione tubercolare. Partecipa al Gruppo di lavoro per il tramite del responsabile o suo delegato. MEDICO COMPETENTE Effettua lo screening preventivo e periodico sul personale dipendente dell azienda USL 3 di Pistoia chiedendo, durante le visite effettuate per la sorveglianza sanitaria preventiva e periodica, al dipendente : a) Certificato di Vaccinazione antitubercolare, e/o b) Cutipositività documentata (Mantoux > 5 mm), e/o c) Documentazione di eventuale malattia tubercolare adeguatamente trattata. Avvia i soggetti CUTINEGATIVI, previa valutazione di necessità della vaccinazione in assenza di controindicazioni ed acquisito il consenso dell' interessato, all' U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica per eseguire la vaccinazione antitubercolare nei casi previsti dalla normativa vigente. Effettua lo screening periodico sui lavoratori dall azienda USL 3 di Pistoia avviando il dipendente U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica e ne riceve gli esiti. Sulla base degli esiti avvia il dipendente all U.O. Pneumologia o U.O. Malattie Infettive per gli ulteriori accertamenti. In relazione alla precedente versione del protocollo per la valutazione del rischio sono considerati a rischio significativo di esposizione al bacillo tubercolare le seguenti strutture: a) U.O. MALATTIE INFETTIVE b) U. O. PNEUMOLOGIA c) UU.OO. MEDICINA d) U.O. MICROBIOLOGIA e) U.O. PRONTO SOCCORSO f) U.F./ U.O. IGIENE E SANITA PUBBLICA g) RSA Coloro che operano in suddette strutture eseguiranno, su richiesta del medico competente, un test di controllo dell'eventuale infezione con cadenza biennale ( o altra periodicità stabilita dal medico competente) i cui risultati saranno elaborati dal medico competente stesso per le successive decisioni. Nel caso in cui gli operatori sanitari dipendenti dell' Azienda U.S.L. 3 o equiparati siano stati esposti al contatto con un soggetto affetto da TBC contagiosa, il medico competente riceve dalla direzione sanitaria di presidio ospedaliero, o U.F. igiene e sanità Pubblica per le strutture territoriali, l'elenco dei lavoratori esposti individuati con l inchiesta epidemiologica. riceve da U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica una copia degli accertamenti eseguiti (test Mantoux) sui contatti (dipendenti esposti) per l inserimento nella cartella sanitaria e di rischio. Individua le misure di prevenzione e di protezione per il contenimento del rischio.
8 Pagina 8 di 22 Il medico competente in collaborazione con le U.O. Ospedaliere (Direzione Sanitaria, Reparti di Degenza e d Accettazione) e con le UUFF Territoriali, partecipa alla stesura di protocolli allo scopo di isolare precocemente il paziente e ridurre all' indispensabile i contatti non protetti tra il personale e i soggetti con sospetta TBC. Collabora alla gestione delle informazioni insieme con la U.O Direzione Sanitaria Ospedaliera, all U.O. Malattie Infettive, all' U.F. igiene e sanità Pubblica. Partecipa ai Gruppi di lavoro U.O. DIREZIONE SANITARIA OSPEDALIERA Riceve le segnalazioni dei casi di TBC accertata o sospetta presso il Presidio Ospedaliero di competenza. Provvede all individuazione dei contatti, congiuntamente al responsabile del reparto interessato e coordinatore infermieristico, sia del personale ospedaliero che dell utenza ed invia l elenco dei contatti intraospedalieri all' U.F. igiene e sanità Pubblica. L 'elenco dei lavoratori dipendenti aziendali o ad essi equiparati che hanno avuto contatti, di cui si è venuti a conoscenza durante l'inchiesta epidemiologica, viene trasmesso al Medico Competente dalla direzione sanitaria Ospedaliera. La ricerca attiva dei contatti dovrebbe iniziare quanto prima e comunque entro tre giorni dalla segnalazione. Tiene sotto costante controllo la situazione epidemiologica ospedaliera e collabora con l U.O. Servizio di Prevenzione e Protezione alla valutazione del rischio per ciascun reparto e per l'intera struttura, e applica i provvedimenti ritenuti opportuni nelle varie contingenze. Provvede insieme all U.O. Prevenzione e Protezione e al Medico Competente alla stesura di protocolli di comportamento per gli operatori sanitari per la prevenzione della diffusione della malattia tubercolare nell'ambito dei presidi di competenza. Collabora alla gestione delle informazioni con la U.O. Malattie Infettive e U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica. Partecipa al Gruppo di lavoro per il tramite del responsabile o suo delegato. U.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Individua i mezzi di protezione necessari in collaborazione con la Direzione sanitaria e il medico competente. Effettua la valutazione del rischio sulla base dei dati epidemiologici forniti dalle varie strutture preposte, congiuntamente al medico competente. Provvede insieme con il Medico Competente ed alla U.O. Direzione Sanitaria Ospedaliera alla stesura di protocolli di comportamento per gli operatori sanitari per la prevenzione della diffusione della malattia tubercolare nell'ambito dei presidi dell'asl. Partecipa al Gruppo di lavoro per il tramite del responsabile o suo delegato. U.O. FARMACEUTICA Garantisce la disponibilità e reperibilità dei presidi diagnostici e dei farmaci nei trattamenti antitubercolari. Partecipa al Gruppo di lavoro per il tramite del responsabile o suo delegato. U.O. PEDIATRIA Effettua la gestione clinica e dei contatti dei pazienti minori. 5. RESPONSABILITA' DELL INTERPRETAZIONE La responsabilità della interpretazione per l'applicazione della presente procedura è demandata al Coordinatore del gruppo di lavoro Dr. Florio Innocenti, Direttore U.O. Pneumologia. Il gruppo di lavoro multidisciplinare s impegna inoltre: 1. ad attuare flussi informativi sia all interno delle varie strutture organizzative del gruppo sia nei confronti dei vari Medici dei reparti ospedalieri, dei MMG e degli pediatri di libera scelta
9 Pagina 9 di a definire un protocollo che valuti la necessità della vaccinazione con BCG nel personale sanitario alla luce delle linee guida di cui alla DGRT n.756/2000 e altri riferimenti normativi. 3. a garantire attraverso corretti percorsi la gratuità e disponibilità sia degli accertamenti diagnostici sia delle terapie necessarie ai casi e ai contatti. 4. ad incontrarsi almeno ogni anno e comunque al bisogno, al fine al verificare la correttezza dei percorsi individuati e a monitorare l'attività effettuata e le indagini epidemiologiche. 5. a far propri gli obiettivi del D.G.R.T. n.756 dellí 11 luglio 2000 di cui agli schemi allegati 1 e 2 (sistema di sorveglianza) 6. DOCUMENTI RICHIAMATI O COLLEGATI D.M. 15/12/90; D.M. 29/07/98; Art 254 T.U.L.L.S.S. Dlgs 626/94 e succ. modificazioni Documento di linee guida per il controllo della malattia tubercolare, su proposta del Ministero della Sanità, ai sensi dell art 115, c. 1 l. b) del Dlgs 31/03/98 n. 112 DGRT /07/00 Allegati 1 e 2 alla DGRT 11/07/00 Protocollo Operativo di Azienda delibera del D.G. del 21/06/2001 N.365 Legge /12/00 art 93 c. 2 e succ. regolamento esecutivo DPR /11/01 7. STRUMENTI DI REGISTRAZIONE A cura dell U.F./ U.O. Igiene e sanità pubblica A cura della Direzione Sanitaria Ospedaliera per i casi di TBC accertata presso i presidi ospedalieri scheda 1 SCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA - CLASSE III scheda 2 INCHIESTA EPIDEMIOLOGICA PER TUBERCOLOSI scheda 3 SCHEDA SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI CASI DI TBC scheda 4 SORVEGLIANZA DELL ESITO DEL TRATTAMENTO NELLA TBC POLMONARE 8. DISTRIBUZIONE La presente procedura è conservata dalle Direzioni sanitarie di presidio ospedaliere e territoriali, aggiornata dal gruppo di lavoro e distribuita ai seguenti responsabili: Direzione Sanitaria Aziendale Direzione Sanitaria di Presidio Ospedaliero Direzione Sanitaria di Presidio Territoriale Direttori delle UU.OO. ospedaliere e territoriali Direttori delle UU.OO. Professionali Capi Sala ospedalieri e territoriali U.O. Servizio di Prevenzione e Protezione Medici competenti 10. GESTIONE DEL DOCUMENTO Il presente documento riporta evidenziato il proprio stato di revisione, la data di emissione e la firma dei responsabili della redazione, valutazione ed approvazione. I Referenti del documento provvedono a far verificare e revisionare annualmente questo Documento e comunque quando intercorrono variazioni significative del mandato e del contesto di riferimento. Gli aggiornamenti vengono gestiti nel caso di variazioni della struttura organizzativa, variazioni degli orientamenti strategici, nuove disposizioni legislative, statutarie e/o regolamentari, nuove esigenze operative, interventi correttivi e/o preventivi sul sistema di gestione per la qualità dalle stesse funzioni che lo hanno redatto.
10 Pagina 10 di 22 Le modifiche apportate ai documenti e ai dati sono verificate e approvate dalle stesse funzioni che eseguono la prima verifica e danno la prima approvazione, in modo da assicurare la congruenza tra modifiche apportate e stesura originaria del documento. In caso di revisione il Responsabile Qualità provvede a distribuire a tutti gli interessati le sezioni aggiornate, unitamente al nuovo Indice e stato di revisione del Manuale.
11 Pagina 11 di 22 ALLEGATO 1 SISTEMA DI SORVEGLIANZA D.G.R. T , N 756 Obiettivo fondamentale Sorveglianza epidemiologica, attraverso: v Miglioramento della qualità del dato: M.M.G., UU.OO Ospedaliere, Infettivologo, Pneumologo, U.F. M.I.V. Segnalazione di tutti e casi e dei sospetti focolai epidemici alla UFMIV (MMG Infettivologo - Pneumologo - Laboratorio di analisi) Notifica dei casi DM e DM : ( scheda 1) D.G.R.T : (scheda 1) Inchiesta epidemiologica (UFMIV) DGRT N : (scheda 2) v Sorveglianza dei contatti (UFMIV) (D.G.R.T : (scheda 3) v Sorveglianza degli esiti del trattamento (UFMIV U.O, Pneumologia, U.O.Malattie Infettive) D.G.R.T : (scheda 4), compilata dai Centri individuati dall' Azienda USL per la gestione della TBC
12 Pagina 12 di 22 ALLEGATO 2 SISTEMA DI SORVEGLIANZA D.G.R.T , n 756 NOTIFICA DEL CASO Scheda 1 D.M Scheda 1 DGRT n M.M.G. Segnalazione del caso. DM DM Art. 254 T.U.L INCHIESTA EPIDEMIOLOGICA: scheda 2 Ricerca attiva dei contatti Sorveglianza dei contatti Scheda 3 DGRT Vaccinazione quando necessaria U.F./ U.O. IGIENE E SANITA PUBBLICA DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE Elaborazione dei dati statistici LABORATORIO MICROBIOLOGIA Sorveglianza degli esiti del trattamento DGRT n.756, Elaborazione del Report annuale: Casi, contatti e esiti trattamenti INVIA AL MEDICO COMPETENTE: -Elenco dei contatti (lavoratori esposti a TBC bacillifera) - Copia degli accertamenti eseguiti (Mantoux), da inserire nella cartella sanitaria e di rischio -Dati clinici del caso di TBC (per valutazione del rischio) VACCINAZIONI CON BCG RICERCA, SORVEGLIANZA DEI GRUPPI A RISCHIO SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E VALUTAZIONE DEI PROGRAMMI DI CONTROLLO
13 Pagina 13 di 22 SCHEDA 1 SCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA o Tubercolosi - CLASSE III - o Micobatteriosi non tubercolare REGIONE TOSCANA / / / Provincia / / / Comune / / / A.S.L. / / / DATI ANAGRAFICI DEL PAZIENTE Cognome E senza fissa dimora? o SI o NO o NON NOTO Nome Vive in collettività? o SI o NO o NON NOTO Sesso M F Data di nascita / / / / / / Se Si, specificare g m a Paese di nascita Se nato all estero, anno di arrivo in Italia / / / / Domicilio: Regione E iscritto al S.S.N.? o SI o NO o NON NOTO Provincia Professione: Comune. Studente. Pensionato/Invalido Codice Istat / / / / / /. Casalinga Data inizio della terapia. Disoccupato antitubercolare (se diagnosi / / / / / /. Occupato post mortem, data di decesso g m a (specificare)
14 Pagina 14 di 22 CRITERI DIAGNOSTICI Ha avuto diagnosi di tubercolosi in passato? SI / / / / (mese anno) NO NON NOTO Classificazione in relazione a precedenti trattamenti:. nuovo caso paziente mai trattato per TBC. recidiva paziente trattato per TBC in passato e dichiarato guarito Agente eziologico (solo casi con coltura positiva). M. tubercolosis complex. Micobatterio non tubercolare. M. tubercolosis. M. bovis. M. africanum (s p e c i f i c a r e) Diagnosi basata su: (rispondere a tutte le voci) Esame colturale escreato. positivo. negativo. non effettuato. non noto Esame colturale altro materiale. positivo. negativo. non effettuato. non noto se positivo, specificare il tipo di materiale Esame diretto escreato. positivo. negativo. non effettuato. non noto Esame diretto altro materiale. positivo. negativo. non effettuato. non noto (inclusi esami istologici ricerca micobatteri) se positivo, specificare il tipo di materiale Clinica. positivo. negativo. non noto Mantoux. positivo. negativo. non effettuato. non noto Rx torace / Esami strumentali. positivo. negativo. non effettuato. non noto Risposta alla terapia antitubercolare. positivo. negativo. non noto Riscontro autoptico di TB attiva. positivo. negativo. non effettuato. non noto Sede anatomica (la localizzazione polmonare deve essere barrata sempre anche se secondaria o disseminata). polmonare/trachea/bronchi. extrapolmonare 1. ICD IX / / / / / 2. ICD IX / / / / /. disseminata (più di 2 localizzazioni, miliare, isolamento da sangue) Data notifica / / / / / / / / / / / (gg/mm/aaaa) Recapito telefonico / / / / Timbro e firma di chi ha compilato la notifica
15 Pagina 15 di 22 SCHEDA 2 INCHIESTA EPIDEMIOLOGICA PER TUBERCOLOSI INFORMAZIONI SUL CASO Cognome e nome Data di nascita / / Residente in Domiciliato in Notizie acquisite da: o malato o convivente o contatto o altri (specificare) Fattori di rischio per tbc: o esposizione a casi noti di tbc o tossicodipendenza per via endovenosa o alcoolismo o diabete o malnutrizione o silicosi o immigrato da paese ad alta endemia o senza fissa dimora o terapia con farmaci immunosoppressori o immunodepressione o altro ( specificare ) Precedenti trattamenti per tbc o se sì specificare quando e se i trattamenti sono stati completati Data inizio sintomi / / Ricovero ospedaliero o se sì specificare luogo e data / / Storia clinica della malattia: (modalità di insorgenza, sintomi presentati, condizioni favorenti, ecc.) Vaccinato per tbc o se sì specificare data / / INFORMAZIONI SULL AMBIENTE DI VITA ZONA DI UBICAZIONE (specificare se campagna, zona industriale, centro cittadino, ecc.) Condizioni igieniche dell abitazione (specificare se presenza di umidità, sovraffollamento, ecc.)
16 Pagina 16 di 22 INFORMAZIONI SULL AMBIENTE DI LAVORO E/O COLLETTIVO Indirizzo Condizioni igieniche (specificare se presenza di sostanze nocive, umidità, sovraffollamento, ecc.) INFORMAZIONI SU ATTIVITA EXTRALAVORATIVE E/O EXTRASCOLASTICHE ANCHE A SCOPO RICREATIVO Frequenta comunità o se sì specificare (centri diurni, associazioni sportive, culturali, ecc.) Indirizzo CONCLUSIONI 16 Firma operatore
17 Pagina 17 di 22 SCHEDA 3 REGIONE TOSCANA AZIENDA USL ZONA o DISTRETTO SCHEDA SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI CASI DI TBC SEZIONE 1: INFORMAZIONI RIGUARDANTI IL SOGGETTO MALATO (caso indice) Cognome Nome Data di nascita / / Tipo TBC Anno di notifica / / SEZIONE 2: INFORMAZIONI RIGUARDANTI IL CONTATTO Data compilazione scheda / / Cognome Nome data di nascita / / età anni età mesi r età inferiore a 15 anni sesso: M = maschio F= femmina N = non noto cittadinanza data d'ingresso in Italia / / Paese di provenienza Tipo di contatto: S = stretto R = regolare O = occasionale Ambito del contatto SEZIONE 3: DATI ANAMNESTICI Test tubercolinico precedente data di esecuzione esito: 1 = negativo 2 = positivo 3 = non noto esito positivo mm BCG data di esecuzione precedente TBC Presenza di fattori di rischio per tbc specificare
18 Pagina 18 di 22 SEZIONE 4: CONTROLLI ACCERTAMENTI AL TEMPO 0 1 CONTROLLO Mantoux data di esecuzione data lettura esito: 1 = negativo 2 = positivo Pos mm Rx torace data esito richiesta consulenza specialistica visita specialistica effettuata presso esito visita prescritta chemioprofilassi continua iter diagnostico TBC attiva 2 CONTROLLO Mesi Mantoux data di esecuzione data lettura esito: 1 = negativo 2 = positivo Pos mm Rx torace data esito richiesta consulenza specialistica visita specialistica effettuata presso esito visita prescritta chemioprofilassi iter chemioprofilattico interrotto se si, motivo continua iter diagnostico consigliato BCG data effettuazione BCG TBC attiva Mesi Mantoux data di esecuzione data lettura esito: 1 = negativo 2 = positivo Pos mm Rx torace data esito richiesta consulenza specialistica visita specialistica effettuata presso esito visita prescritta chemioprofilassi iter chemioprofilattico interrotto 3 CONTROLLO
19 Pagina 19 di 22 se si, motivo continua iter diagnostico consigliato BCG data effettuazione BCG TBC attiva Mesi Mantoux data di esecuzione data lettura esito: 1 = negativo 2 = positivo Pos mm Rx torace data esito richiesta consulenza specialistica visita specialistica effettuata presso esito visita prescritta chemioprofilassi iter chemioprofilattico interrotto se si, motivo continua iter diagnostico consigliato BCG data effettuazione BCG TBC attiva 4 CONTROLLO Per il riempimento di alcuni campi sono previste precise diciture che si elencano di seguito: TIPO TBC : - polmonare - extrapolmonare - mista - disseminata DATA DI COMPILAZIONE SCHEDA : corrisponde alla data del 1 accertamento (Mantoux, Rx, visita, ecc.) SESSO : - M = maschio - F = femmina - N = non noto CITTADINANZA : - italiana - estera - non nota TIPO DI CONTATTO : - S = stretto
20 Pagina 20 di 22 - R = regolare - O = occasionale AMBITO DEL CONTATTO : - famiglia - lavoro - scuola - ospedale - altro FATTORI DI RISCHIO PER TBC: - immunodepressione * - terapia immunosoppressiva ** - silicosi - altro * nella voce immunodepressione si devono inserire le condizioni patologiche che determinano una depressione immunitaria come il diabete, l alcoolismo, la malnutrizione, le immunodeficienze congenite e quelle acquisite come l infezione da HIV ** nella voce terapia immunosoppressiva si devono inserire i trattamenti con corticosteroidi, antiblastici, ecc. ESITO RX : - negativo - negativo con esiti - sospetta TBC - TBC in atto - invariato VISITA SPECIALISTICA EFFETTUATA PRESSO: - pneumologia - infettivologia - altra sede ESITO VISITA : - negativa - esiti specifici inattivi - lesioni pleuro-parenchimali MESI : il numero dei mesi dei controlli successivi va calcolato partendo dal controllo al tempo 0
21 Pagina 21 di 22 SCHEDA 4 SORVEGLIANZA DELL ESITO DEL TRATTAMENTO NELLA TB POLMONARE Parte 1 A - Dati del centro e dati anagrafici REGIONE AZIENDA U.S.L. / / / / Centro Cognome Nome Data di nascita / / / / / / / / Comune di residenza (oppure domicilio abituale) Parte 1 B - Anamnesi tubercolare del paziente Trattamento antitubercolare: (Barrare una sola voce) Primo trattamento Già trattato ð anno del trattamento / / / / Trasferito ad altro centro (denominazione, indirizzo) Data di inizio del presente episodio terapeutico / / / / / / / / Storia della malattia: (Barrare una sola voce) Nuovo caso Recidiva ð o in paziente guarito o trattamento completato Altro (trattamento interrotto, fallimento terapeutico) Parte 1 C - Trattamento antitubercolare al momento della presa in carico del paziente Data di inizio della terapia (data di inizio della terapia presso il centro che compila la scheda) / / / / / / / / (gg/mm/aaaa)
22 Pagina 22 di 22 TRATTAMENTO (TERAPIA PROGRAMMATA ANCHE SE VIENE RICONFERMATA LA TERAPIA INIZIATA IN ALTRO CENTRO) FASE INIZIALE N MESI CONTINUAZIONE N MESI ISONIAZIDE RIFAMPICINA PIRAZINAMIDE ETAMBUTOLO Parte 2 - Valutazione alla fine del trattamento Terapia modificata NO SI Esito del trattamento (Barrare una sola voce) Guarito Fallimento terapeutico Trattamento completato Trasferito a: Deceduto Trattamento interrotto ð o per comparsa di effetti collaterali ð o paziente non collaborante ð o perso al follow-up 24 Data di chiusura parte 2 / / / / / / / / Parte 3 - RISERVATO AL CENTRO REGIONALE Data di ingresso follow-up di trattamento / / / / / / / / Trimestre / / Anno / / / /
Scheda di notifica di classe III per TUBERCOLOSI MICOBATTERIOSI. Micobatteriosi non tubercolare. Provincia. Dati anagrafici del paziente
Scheda di notifica di classe III per TUBERCOLOSI MICOBATTERIOSI T Tubercolosi Regione: VENETO 0 M Micobatteriosi non tubercolare Provincia Dati anagrafici del paziente Cognome Nome Sesso M F Età Data di
DettagliSCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA DI CLASSE I
SCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA DI CLASSE I colera poliomielite botulismo febbre ricorrente epidemica febbre gialla difterite rabbia tifo esantematico peste trichinosi tetano febbri emorragiche
DettagliRegione Campania Assessorato alla Sanità
SCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA DI CLASSE I colera febbre gialla peste SARS poliomielite difterite botulismo rabbia trichinosi tetano influenza con isolamento virale febbre ricorrente epidemica
DettagliCORSO DI FORMAZIONE. Attualità in tema di clinica e profilassi della Tubercolosi
Dipartimento di Sanità Pubblica Servizi Igiene Pubblica CORSO DI FORMAZIONE Attualità in tema di clinica e profilassi della Tubercolosi 19 Dicembre 2008 Ospedale Magati Sala Dr. Remo Lasagni Scandiano
DettagliSCREENING TUBERCOLOSI & D.O.T. TRA IMMIGRATI E FASCE DI POPOLAZIONI A RISCHIO: L ESPERIENZA DELL ULSS 20
SCREENING TUBERCOLOSI & D.O.T. TRA IMMIGRATI E FASCE DI POPOLAZIONI A RISCHIO: L ESPERIENZA DELL ULSS 20 Dott.sa Emma Conti METODI DI SCREENING Test intradermico secondo Mantoux (TST) La Mantoux è positiva
DettagliQUESTIONARIO di VALUTAZIONE dell APPRENDIMENTO
QUESTIONARIO di VALUTAZIONE dell APPRENDIMENTO Il questionario consente di valutare il grado di apprendimento dei discenti. Ogni domanda fa riferimento a passaggi chiave del percorso formativo, pertanto
DettagliModalità di identificazione del paziente International Patient Safety Goals IPSG IPSG. 1 Accuratezza della identificazione del paziente
1 di 6 LISTA DI DISTRIBUZIONE Direttori Presidi Ospedalieri Direttori di Dipartimento Servizio Infermieristico Direttori UU.OO. Coordinatori Infermieristici UU.OO. Rev. Data Causale Redazione Verifica
DettagliProcedura. Direzione Strategica. Gestione degli infortuni biologici dei lavoratori dell Azienda USL Valle d Aosta Pag. 1 di 9. Stato delle revisioni
dell Azienda USL Valle d Aosta Pag. 1 di 9 Stato delle revisioni Indice rev. Data Par n Pag n Sintesi della modifica 0 28/11/2011 Prima emissione Redazione A.Mombelloni M.Tumiati 1. Oggetto e scopo La
DettagliIstruzione operativa aziendale per la prevenzione ed il controllo della malattia meningococcica invasiva
Pagina 1 di 6 Istruzione operativa aziendale per la prevenzione ed il controllo della malattia meningococcica invasiva Copia in distribuzione controllata Copia in distribuzione non controllata Codice Documento
DettagliIl percorso di diagnosi, cura e prevenzione
Sorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali Parma, 19 maggio 2006 Il percorso di diagnosi, cura e prevenzione Bianca Maria Borrini Dipartimento Sanità Pubblica AUSL di
DettagliE TRATTAMENTO DELLE ULCERE DA PRESSIONE PA.GRC.27 E TRATTAMENTO DELLE ULCERE DA PRESSIONE
Pag.: 1 di 5 Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione 0 30/05/2011 Firme Redatto Verificato Approvato UO Assicurazione Qualità Referente Sistema Qualità Direttore Sanitario Resp
Dettaglida PT0 nella BDN saranno apportate direttamente dal Servizio Veterinario della AUSL.
ALLEGATO A Indicazioni tecniche e operative in attuazione delle Linee guida per l adozione dei Piani di controllo e per l assegnazione della qualifica sanitaria degli allevamenti nei confronti della Paratubercolosi
DettagliREGIONE COD PROVINCIA COD COMUNE COD ASL COD. COGNOME NOME (iniziali) SESSO M F CONIUGATO si no N conviventi
Allegato 1 MINISTERO DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE - UFFICIO III MALATTIE INFETTIVE E PROFILASSI INTERNAZIONALE - OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO NAZIONALE SCHEDA PER LA NOTIFICA DI MORBO
DettagliSORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI
SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI Parma, 19/05/06 Dott. Walter Repetti Ambulatorio Pneumologico AUSL PR L infezione tubercolare latente E la penetrazione del bacillo di Koch nell organismo
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA Gestione della cartella clinica del donatore di sangue ed emocomponenti REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, EMISSIONE
REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, EMISSIONE REDAZIONE Dott. Gino Bernuzzi, Dirigente Medico Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale APPROVAZIONE Dott. Alessandro Formentini Dirigente Medico.
DettagliLa sorveglianza della legionellosi
La sorveglianza ed il controllo della legionellosi: le linee guida regionali Flussi informativi per la sorveglianza ed il controllo della legionellosi Bianca Maria Borrini Dipartimento di Sanità Pubblica
DettagliSORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI.
SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. Protocollo Operativo UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP, ASL Roma A Dr.ssa Andreina Ercole Misure di prevenzione, ricerca attiva
DettagliPiano di prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Anno Individuazione dei soggetti fragili da inserire nel percorso di monitoraggio
Piano di prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Anno 2014 1. Individuazione dei soggetti fragili da inserire nel percorso di monitoraggio CRITERI DI INCLUSIONE 1) età tra 0 1 anno e > 64 anni
DettagliDipartimento Salute Mentale e Distretto Socio-Sanitario (Este-Montagnana)
1 di 7 TITOLO: ACCORDO INTERDIPARTIMENTALE ( DSM-DSS )CHE REGOLAMENTA LA COMUNICAZIONI TRA MMG-MdO-MEDICI del DSM, A TUTELA DELL UTENZA GRUPPO DI LAVORO Baù dott.ssa Antonella MMG Chieco dott.ssa Maria
DettagliLa realtà piemontese. Carla M. Zotti Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche. Università di Torino
La realtà piemontese Carla M. Zotti Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche. Università di Torino ITALIANI STRANIERI 4 focolai in ambito scolastico; 56 casi in focolai epidemici;
DettagliPER GLI ACCERTAMENTI SANITARI PREVENTIVI E PERIODICI SUGLI OPERATORI SANITARI
REGIONE LIGURIA DIPARTIMENTO SANITÀ E SERVIZI SOCIALI SERVIZIO PREVENZIONE LINEE GUIDA PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI DEL COMPARTO SANITÀ Premessa Le presenti linee guida sono state discusse
DettagliBrescia 16 giugno 2013 CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI IN LOMBARDIA
Brescia 16 giugno 2013 CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI IN LOMBARDIA Maria Gramegna Unità Organizzativa Governo della prevenzione e tutela sanitaria Regione Lombardia LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLE MALATTIE
DettagliPROTOCOLLO PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE
STRUTTURA IGIENE OSPEDALIERA E GESTIONE Versione n.01 del 12/03/2009 Pagina 1 di 6 PROTOCOLLO PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE Redazione / Aggiornamento Verifica / Approvazione Autorizzazione
DettagliLE LINEE GUIDA ITALIANE SULLA GESTIONE DELLA TUBERCOLOSI IN ETÀ PEDIATRICA A. Guarino
LE LINEE GUIDA ITALIANE SULLA GESTIONE DELLA TUBERCOLOSI IN ETÀ PEDIATRICA A. Guarino Fattori di rischio per infezione e per lo sviluppo di malattia tubercolare Prof. Alfredo Guarino Dipartimento di Scienze
DettagliAzienda USL 3 Pistoia Zona Distretto Procedura per gestione delle Infezioni correlate all assistenza (ICA) PP.DS.04
PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA (ICA) REV. DATA AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO 1 14/11/2011 Gruppo di redazione: Dr.ssa D. Simoncini Dr.ssa C. Pili Dr.ssa
DettagliLE LINEE GUIDA ITALIANE SULLA GESTIONE DELLA TUBERCOLOSI IN ETÀ PEDIATRICA A. Villani
LE LINEE GUIDA ITALIANE SULLA GESTIONE DELLA TUBERCOLOSI IN ETÀ PEDIATRICA A. Villani Le Linee Guida Italiane sulla gestione della Tubercolosi in età pediatrica Conduce: Susanna Esposito Partecipano: Luisa
DettagliASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie
ASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie Morbillo: situazione nel territorio dell Asl Milano 1 al 30 giugno
DettagliDr. ssa Silvia Gari. Sig. ra Claudia Bonomelli
Dr. ssa Silvia Gari Sig. ra Claudia Bonomelli Cos'è una malattia rara? Si definisce RARA una malattia che colpisce non più di 5 persone ogni 10.000 abitanti. PANORAMICA LE NORMATIVE IL GRUPPO OBIETTIVI
DettagliALLEGATOB alla Dgr n del 29 novembre 2016 pag. 1/6
giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 1935 del 29 novembre 2016 pag. 1/6 LINEE DI INDIRIZZO PER IL RECUPERO DELLE COPERTURE VACCINALI ALLEGATOB alla Dgr n. 1935 del 29 novembre 2016 pag.
DettagliPDDEU n. 02. N. Rev. Data Motivo della revisione Redatto Verificato Approvato. Resp. U.O. Pronto Soccorso di Campostaggia. Responsabile PS Nottola
Pagina 1 di 10 PDDEU n. 02 INSERIMENTO DI PERSONALE MEDICO DI N. Rev. Data Motivo della revisione Redatto Verificato Approvato 0 01/02/11 Aggiornamento della precedente procedura Resp. U.O. Pronto Soccorso
DettagliBPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara
BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara Carlotta Serenelli *, Sandro Bartalotta **, Mauro Manfredini*** *Dipartimento Cure Primarie Azienda
DettagliProcedura per la verifica della regolarità del servizio di lavanolo
Pagina 1 di 10 Referenti del documento responsabili della revisione: Elisabetta Sensoli Stefania Travaglia Cristiana Coutoupidis AUTORIZZAZIONI REV. DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 0 17.05.2012 U.O.
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008
CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Modulo A4 Sorveglianza Sanitaria in collaborazione
DettagliGuida alla compilazione di un reclamo relativo ai tempi d'attesa per visite ed esami specialistici
Guida alla compilazione di un reclamo relativo ai tempi d'attesa per visite ed esami specialistici Introduzione Gli assistiti al servizio nazionale sanitario (SSN), parenti o affini, oppure organismi di
DettagliEpidemiologia della tubercolosi in Italia (anni )
Epidemiologia della tubercolosi in Italia (anni 1995 2005) Prefazione Il sistema di notifica della tubercolosi, elemento indispensabile al programma di controllo della malattia stessa, ha tra gli obiettivi
DettagliLa gestione integrata del Diabete Tipo 2 in Piemonte
Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza Roma, Istituto Superiore di Sanità 18-19 Febbraio 2008 La gestione integrata del Diabete Tipo 2 in Piemonte Roberto Sivieri Azienda
DettagliI piani terapeutici informatizzati in Regione Liguria. Dott.ssa Maria Susanna Rivetti
I piani terapeutici informatizzati in Regione Liguria Dott.ssa Maria Susanna Rivetti 1 Note limitative Con il provvedimento 30 dicembre 1993 di riclassificazione dei medicinali sono state introdotte le
DettagliLISTA DI RISCONTRO PER GLI AUDIT INTERNI
INTEGRATI QUALITA E SICUREZZA Data: Unità Operativa: Cognome e Nome Auditor Firma Personale contattato: Cognome e Nome Ruolo Area/ processi auditati: Considerazioni Complessive Pagina 1 di 9 Modalità di
DettagliRischio biologico. Università di Modena e Reggio Emilia Cattedra di Medicina del Lavoro
Rischio biologico Università di Modena e Reggio Emilia Cattedra di Medicina del Lavoro Pertinenza L attività ospedaliera comporta un rischio di esposizione ad agenti biologici La salvaguardia della salute
DettagliDecreto Ministeriale 15 dicembre 1990
Decreto Ministeriale 15 dicembre 1990 Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive Aggiornamento alla GU 06/09/98 209. MALATTIE INFETTIVE E SOCIALI A) Malattie infettive e diffusive - Norme
DettagliPA.GRC.19 MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI ELETTROMEDICALI. Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione
Pag.: 1 di 6 PROCEDURA AZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA RACCOMANDAZIONE N 9 DEL MINISTERO DELLA SALUTE: PREVENZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI CONSEGUENTI AL MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI
DettagliREGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA PROCEDURA EROGAZIONE VISITE DOMICILIARI IN RIABILITAZIONE
REGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA PROCEDURA EROGAZIONE VISITE DOMICILIARI IN RIABILITAZIONE 1 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 2.DESTINATARI... 3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI...
DettagliAllegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3
giunta regionale Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3 SOMMINISTRAZIONE PER INFUSIONE A DOMICILIO DI FARMACI AD ALTO COSTO PER PERSONE AFFETTE DA MALATTIA RARA (Documento approvato nella
DettagliCERTIFICATI DI MALATTIA IN SEDE DI DIMISSIONE DA RICOVERO (DM 18/04/2012)
- FAQ - CERTIFICATI DI MALATTIA IN SEDE DI DIMISSIONE DA RICOVERO (DM 18/04/2012) Codice Documento: DC-GCM-FAQ#01 Revisione del Documento: 01 Data revisione: 09-07-2014 Pagina 1 di 13 Cronologia delle
DettagliPROTOCOLLO OPERITIVO PER LA GESTIONE DELLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI INTERESSANTI LA ASL RM A
Sede Legale: Via Ariosto, 3 00185 Roma P.I. 04735671002 Prot. N. Del Dipartimento di Prevenzione S.I.S.P U.O.S.Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Responsabile: Dr.ssa ERCOLE Andreina Sede: Via
DettagliScheda per la stesura dei piani attuativi aziendali ASL RMB Piano Regionale di Prevenzione e Proroga 2013
Scheda per la stesura dei piani attuativi aziendali ASL RMB Piano Regionale di Prevenzione 2010-12 e Proroga 2013 LINEA DI ATTIVITA E TITOLO DEL PROGETTO: 20-3.5.1 Prevenzione della progressione dell artrite
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
DettagliSorveglianza sanitaria obbligatoria
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Sorveglianza sanitaria a scuola 5.1a CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI E PER DIRETTORI DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI Sorveglianza
DettagliPROTOCOLLO DI GESTIONE DELLE DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE ASL CN1
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro Via del Follone, 4-12037 Saluzzo 0175.215615 PROTOCOLLO DI GESTIONE DELLE DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE ASL CN1
DettagliLa realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio
Lucca 11 ottobre 2008 La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale
DettagliTavolo tecnico Prevenzione delle Infezioni in Comunità
Tavolo tecnico Prevenzione delle Infezioni in Comunità Intervento a cura di: Stefania Boncinelli e Francesca Visco Sc Accreditamento e Vigilanza Area Socio Sanitaria Premessa 11,8 infezioni per 1000 person-day
DettagliPPDS01 Procedura di Presidio per la gestione delle emergenze cliniche p.o. Pescia SS. Cosma e Damiano e struttura Ex- Filanda
emergenze cliniche p.o. Pescia SS. Cosma e Damiano e struttura Ex- REV. DATA AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO 0 26.06.2001 Dott. Luca Rosso Dott. Giovanni Brunelleschi Resp. Sistema Qualità
DettagliL infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo
L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo Rosangela Ghidelli Coordinatore Infermieristico Caposala U.O. S. Diabetologia e Endocrinologia Azienda Ospedaliera S. Anna Como Presidio
DettagliArticolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate:
SCHEDA AUDIT N : 04/2013 Azienda USL auditata: USL 6 Livorno Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate: Strutture organizzative del Dipartimento di Prevenzione della
DettagliPremessa. Responsabilità La responsabilità associata alla gestione della presente procedura è precisata nella Tabella 1 ( allegato 1)
Premessa La somministrazione inappropriata endovenosa di sali di Potassio può comportare grave rischio per il paziente ed è una delle principali cause di incidenti ad effetto letale nelle unità operative
DettagliAzione Pegaso 2015. Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
Sorveglianza sanitaria a scuola Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza SORVEGLIANZA SANITARIA DS e sorveglianza sanitaria 1 2 3 4 5 6 7 8 Individua i rischi che comportano
DettagliSabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche
AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo
DettagliProgetto Aziendale Interdipartimentale Ambulatorio Aziendale Malattie Trasmesse Sessualmente-MTS
Progetto Aziendale Interdipartimentale Ambulatorio Aziendale Malattie Trasmesse Sessualmente-MTS Dr. Antonio Mastroianni, U.O. Malattie Infettive, Presidio Ospedaliero G.B. Morgagni L. Pierantoni, Forlì
DettagliTubercolosi: approccio diagnostico e terapeutico
Tubercolosi: approccio diagnostico e terapeutico Lo stato dell arte La tubercolosi (TB) rappresenta ancora oggi una delle 10 cause più frequenti di morte nel mondo; è una malattia infettiva sostenuta da
DettagliIl ruolo del Ser.T. in conseguenza dell accertamento positivo di assunzione di sostanze stupefacenti. A. Iannaccone
Il ruolo del Ser.T. in conseguenza dell accertamento positivo di assunzione di sostanze stupefacenti A. Iannaccone SOMMARIO Ruolo e compiti del Ser.T. Ruolo e compiti del Ser.T. dall Intesa Stato-Regioni
DettagliIL CENTRO REGIONALE AMIANTO ACCERTAMENTI SANITARI
IL CENTRO REGIONALE AMIANTO ACCERTAMENTI SANITARI AGGIORNAMENTO PER MMG MONFALCONE 30 OTTOBRE 2014 SORVEGLIANZA SANITARIA Per sorveglianza sanitaria in generale si intende l effettuazione di procedure
DettagliUNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA
UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA Dipartimento Emergenza 1/9 Attività L unità operativa Medicina Urgenza fornisce assistenza a persone ricoverate con problemi di salute acuti e urgenti, in continuità
DettagliSARS - CoV. Sindrome respiratoria acuta grave (SARS) IO 13. Rev. 01 del 23 settembre 2010 Pag. 1/10
Pag. 1/10 Sindrome respiratoria acuta grave SARS - CoV File Redazione Dott. Giuliana Bonizzato Direzione Medica Ospedaliera Dott. Stefania Bertoldo - Servizio Prevenzione Protezione Data applicazione 15
DettagliScuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro (durata corso: 4 anni)
Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro (durata corso: 4 anni) Dipartimento di Scienze Biomediche Metaboliche e Neuroscienze Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Coordinatore Prof.
DettagliPROCEDURA GESTIONE DOCUMENTI E REGISTRAZIONI
REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE RGQ Nome prima stesura Nome prima stesura DIR Nome prima stesura STATO DELLE REVISIONI Nr. Data Redazione Aggiornamento Verifica Approvazione
DettagliREGIONE PIEMONTE PROGETTO PIEMONTESE DI ELIMINAZIONE DEL MORBILLO
REGIONE PIEMONTE PROGETTO PIEMONTESE DI ELIMINAZIONE DEL MORBILLO Il Piano Nazionale Vaccini 1999-2000 prevede, per la vaccinazione antimorbillo, il raggiungimento del 95% di copertura entro i 2 anni d
DettagliLAVORATORE... sesso M F LUOGO E DATA DI NASCITA... Domicilio (Comune e Prov.)... Via... Tel... Medico curante Dott... Via... Tel...
CARTELLA SANITARIA E DI RISCHIO ALLEGATO 3A CARTELLA SANITARIA E DI RISCHIO LAVORATORE... sesso M F LUOGO E DATA DI NASCITA... Codice fiscale Domicilio (Comune e Prov.)... Via... Tel... Medico curante
DettagliObiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %
osservato atteso Indicatori * osservato differenza % Riduzione richieste prestazioni per codici bianchi 256.101,00-5 % 12.805,05 15,00 233.218,00-22.883 15 OBIETTIVO 16 1. Rispetto dei tempi di consegna
DettagliTutti i casi di malattia invasiva batterica segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL
La segnalazione Tutti i casi di malattia invasiva batterica: meningiti, sepsi, altre forme invasive batteriche sono eventi oggetto di segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità
DettagliPROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE
Pagina 1 di 8 REGIONE TOSCANA PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE DISTRIBUZIONE CONTROLLATA NON CONTROLLATA COPIA N DESTINATARIO 00 15-12-2014 Prima emissione Rev. Data Descrizione
DettagliRESPONSABILITA' FUNZIONE NOMINATIVO FIRMA DATA. A. Colombo A. Ferraroli R. Aondio R. Cattaneo D. Landrini. L. Cesana G. Achille
pag. 1 di 7 RESPONSABILITA' FUNZIONE NOMINATIVO FIRMA DATA A. Colombo A. Ferraroli R. Aondio R. Cattaneo D. Landrini Redazione Gruppo di Lavoro L. Cesana G. Achille 28/11/2012 C. Toso M. Piazzoni F. Capelli
DettagliREGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE -
199 6. GESTIONE, VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ 6.4 200 I requisiti relativi alla richiedono che quanto definito sia formalizzato in una serie di documenti che forniscano l evidenza oggettiva
DettagliINFRASTRUTTURA DELLA RETE
INFRASTRUTTURA DELLA RETE RETE DELLA GASTROENTEROLOGIA ITALIANA Vantaggi Condivisione delle informazioni e dei documenti Standardizzazione delle procedure Diminuzione dei tempi per la realizzazione degli
DettagliGUIDA ALL UTENTE ESTERNO UO MEDICINA NUCLEARE PO SARONNO
Pagina 1 di 5 INDICE 1. Presentazione della UO pag.2 1.1 Orari, ubicazione e struttura pag.2 1.2 Attività pag.3 2. Caratteristica del servizio pag.3 2.1 Modalità di accesso alla prestazione pag.3 2.2 Turni
DettagliI PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Maria Paola Ferro
I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE 2005-2007 Dott.ssa Maria Paola Ferro Ambiti di intervento Prevenzione cardiovascolare - Fattori di rischio cardiovascolari - Sovrappeso e obesità - Recidive eventi cerebro
DettagliOspedale Ca Foncello di Treviso. Malattie Infettive Guida ai Servizi
Ospedale Ca Foncello di Treviso Malattie Infettive Guida ai Servizi RICOVERO Il giorno del ricovero il paziente deve portare con sé: tutta la documentazione sanitaria in suo possesso (esami ematochimici
DettagliADENOCARCINOMA DEL RETTO
ADENOCARCINOMA DEL RETTO GASTOENTEROLOGO- PATOLOGO CHIRURGO-RADIOLOGO- PATOLOGO GIOG ONCOLOGO-PATOLOGO- RADIOLOGO RADIOTERAPISTA 1. esame endoscopico richiesto dal Curante e/o per screening programmato.
DettagliGESTIONE E CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI
PER LA QUALITA 04 03.01.2009 1 6 GESTIONE E CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI 1. Scopo 2. Generalità 3. Identificazione 4. Emissione 5. Distribuzione 6. Archiviazione 7. Modifica 8. Controllo
DettagliRegione Molise L INFORMAZIONE SCIENTIFICA DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE
Regione Molise L INFORMAZIONE SCIENTIFICA DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE Progetto Informazione medico-scientifica aziendale Servizio Programmazione ed Assistenza Farmaceutica Dir. resp. Antonella Lavalle
Dettagli2. STRUTTURA ORGANIZZATIVA
42 2. STRUTTURA ORGANIZZATIVA 2.1 43 Questa sezione del D.A. 890/2002 comprende 7 requisiti identificati dalla sigla SROR1.1A, i cui contenuti essenzialmente rappresentati dalla richiesta di definire e
DettagliProgetti della Agenzia Regionale. sulla malattie respiratorie
Progetti della Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari sulla malattie respiratorie Il tavolo di lavoro sulla Medicina Interna costituito presso l AReSS ha analizzato i dati di ricovero ospedaliero per
DettagliREGIONE PUGLIA COMMISSIONE PROVINCIALE PER L ARTIGIANATO
REGIONE PUGLIA COMMISSIONE PROVINCIALE PER L ARTIGIANATO DI. MARCA DA BOLLO MODIFICHE e/o CANCELLAZIONE di IMPRESA INDIVIDUALE MOD. AA 3 COMUNICAZIONE ALL ALBO DELLE IMPRESE ARTIGIANE ai sensi della Legge
DettagliSistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita
Sistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita Bianca Maria Borrini Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della Rosolia congenita. Corso ROSOLIA CONGENITA
DettagliPROCEDURA GP GP 00. DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome. DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome. DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome
Pagina 1 di 10 Documento Codice documento GP 00 DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome Pagina 2 di 10 1. Generalità... 3 1.1 Scopo
DettagliGESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6
1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE Le Aree/Servizi che operano nell'ambito del Sistema di gestione per la qualità del DSU Toscana sono identificate in un apposito organigramma, riportato nel capitolo
DettagliDelibera del Direttore Generale n del 30/12/2014. Oggetto: Piano di attività biennale per la gestione del rischio clinico,
Servizio Sanitario Nazionale - Regione dell Umbria AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 2 Sede Legale Provvisoria: Viale Donato Bramante 37 Terni Codice Fiscale e Partita IVA 01499590550 Delibera del
DettagliOspedale Civile San Bortolo Vicenza. Unità operativa di Medicina Interna
Ospedale Civile San Bortolo Vicenza Unità operativa di Medicina Interna Cartella Integrata medico - infermieristica La documentazione integrata Medico - Infermieristica: Strumento per migliorare la qualità
DettagliPROFILO E DESCRIZIONE DELL U.O.
MISSION La mission dell'unità Operativa Complessa di Geriatria, inserita nel Dipartimento di Patologia dell Invecchiamento, è la tutela della salute dell Anziano, in termini di prevenzione, diagnosi e
DettagliREGIONE TOSCANA AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE. N del 28/11/2016
REGIONE TOSCANA AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 1216 del 28/11/2016 OGGETTO: LINEE GUIDA PER LA REGOLAMENTAZIONE DEL PERCORSO CHIRURGICO E L'ORGANIZZAZIONE DEI BLOCCHI
DettagliINCONTRO SPISAL - MEDICI COMPETENTI Vicenza, 11 marzo 2014
INCONTRO SPISAL - MEDICI COMPETENTI Vicenza, 11 marzo 2014 Contenuti e modalità di trasmissione delle informazioni relative ai dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori, ai sensi dell'articolo
DettagliCONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003
CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003 Repertorio Atti n. 1868 del 26 novembre 2003 Oggetto:Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano
DettagliSERVIZIO TOSSICODIPENDENZE
SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità la promozione
DettagliDegenza Breve Chirurgica
Ospedale Ca Foncello di Treviso Degenza Breve Chirurgica Guida ai Servizi Gentile utente, questo opuscolo contiene alcune semplici informazioni che le potranno essere utili in vista dell intervento a cui
Dettagli6. GESTIONE, VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ
176 6. GESTIONE, VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ 6.1 177 Questa sezione del D.A. 890/2002 comprende 13 requisiti identificati dalla sigla SVQM.1.1A che richiedono: - la pianificazione dell attività
DettagliPrevenzione della rosolia competenze e attività dei servizi igiene e sanità pubblica e pediatria di comunità
Prevenzione della rosolia competenze e attività dei servizi igiene e sanità pubblica e pediatria di comunità Daniela Cavazzini Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della Rosolia congenita. Corso
DettagliDIP.LAB.MCR E.d L/1. Emissione Redatta da: Dott. Vitale Francesco U.O. Patologia Clinica Distretto Ospedaliero PA1 P.O.Partinico.
DIP.LAB.MCR E.d L/1 Data Pagina 1 di 5 Emissione Redatta da: Dott. Vitale Francesco U.O. Patologia Clinica Distretto Ospedaliero PA1 P.O.Partinico Struttura: Dipartimento di Diagnostica di Laboratorio
DettagliTREVISO - 2 - Gestione richieste URGENTI
DIREZIONE SANITARIA DI OSPEDALE CRITERI E PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE RICHIESTE DI PRESTAZIONI AMBULATORIALI URGENTI Ultima revisione: 05/09/2014 Questo documento contiene informazioni finalizzate
DettagliIndirizzi per la buona gestione della qualità e della sicurezza nella Terapia Anticoagulante Orale (TAO).
Allegato A Indirizzi per la buona gestione della qualità e della sicurezza nella Terapia Anticoagulante Orale (TAO). La terapia anticoagulante orale (TAO), utilizzata per la prevenzione di eventi tromboembolici
Dettagli- Scelta della struttura 1. Informazioni sulle strutture disponibili eroganti i servizi prescritti
Tutte le attività erogate dell'azienda Ospedaliera S. Antonio Abate di Gallarate nelle varie sedi sono "accreditate". Ciò comporta, a garanzia dell'utente e della qualità del servizio erogato, il rispetto
DettagliSISTEMI SANITARI. Sistema Privatistico o Liberista Sistema Assicurativo Sistema Sanitario Nazionale
SISTEMI SANITARI Sistema Privatistico o Liberista Sistema Assicurativo Sistema Sanitario Nazionale SISTEMI SANITARI Liberista/ Assicurativo/ S.S.N. Liberista (bricolage della malattia) Assicurativo (diritto
Dettagli