CONIGLIO ALLEVATO E BENESSERE
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- Umberto Mariani
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1 CONIGLIO ALLEVATO E BENESSERE M. Cerioli, A. Lavazza Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna Brescia - Italy
2 CONSIGLIO d EUROPA Il Consiglio d Europa è una struttura inter-governativa che comprende 45 Paesi tra cui tutti I Paesi dell EU. Le sue attività nel campo del benessere animale sono notevoli e comprendono l elaborazione di varie Convenzioni e Raccomandazioni per la protezione degli animali
3 Standing committee of the European Convention for the protection of animals kept for farming purposes (Commissione permanente del Consiglio d Europa per la protezione degli animali allevati a scopo zootecnico) DRAFT RECOMMENDATION CONCERNING DOMESTIC RABBITS (Oryctolagus cuniculus) 13 revisione Ultimo meeting: Strasbourg, France, 30 November, rappresentanti di Paesi aderenti
4 Contenuti Premessa, caratteristiche biologiche del coniglio, indicazioni generali (artt. 1-3) Conduzione, visite, personale (artt. 4-8) Ambienti, strutture e attrezzature (artt. 9-13) Management (artt ) Genetica e riproduzione (art. 24) Cambio dell aspetto fisico (art. 25) Eutanasia per emergenza (art. 26) Ricerche (art. 27) Consigli provvisori (art. 28) Appendici
5 Appendici 1. Strutture che permettono un uso funzionale dello spazio Per riposarsi Per fare esercizio Per nascondersi 2. Disponibilità di spazio (altezza e larghezza gabbie) per 1. Riproduttori 2. Ingrasso
6 CONSIGLIO D EUROPA Durante le discussioni è emersa la necessità di acquisire un parere scientifico indipendente sui dati sperimentali disponibili in letteratura che potesse servire a redigere la raccomandazione COMMISSIONE EUROPEA (DG SANCO) EFSA + Ad hoc Working Group
7 European Food Safety Agency Mandato per l EFSA Redigere una Scientific Opinion sull impatto degli attuali sistemi di allevamento e gestione sulla salute e benessere dei conigli allevati Questa opinione deve tenere conto di tutti i dati scientifici più recenti e deve considerare tra le altre cose l impatto dell ambiente e delle infrastrutture di allevamento, le disponibilità di spazio per riproduttori e conigli all ingrasso, le strutture di arricchimento, il tipo di pavimento delle gabbie, la disponibilità di abbeveratoi e mangiatoie.
8 METODOLOGIA Approccio attuato è quello dell ANALISI DEL RISCHIO Identificazione degli hazard ovvero di qualcosa che può intaccare la salute o il benessere degli animali, come identificare l hazard, la durata e i tempi di esposizione di un animale all hazard, e quindi una caratterizzazione complessiva del rischio che potrebbe includere.
9 PROGRAMMA REGIONALE DI RICERCA IN CAMPO AGRICOLO Obiettivi generali: A. Innovazioni di processo e di prodotto a livello aziendale e di filiera. Comparto: 1. Comparto zootecnico e foraggicoltura. Obiettivi specifici e azioni del comparto indicato: 4. Miglioramento dell efficienza degli allevamenti e delle prestazioni produttive e riproduttive degli animali: a. Migliorare i parametri riproduttivi e produttivi degli animali allevati b. Gestione informatizzata dei dati riproduttivi e produttivi negli allevamenti. 8. Miglioramento del benessere degli animali: b. Approfondire le conoscenze sul benessere animale anche attraverso idonei strumenti di monitoraggio.
10 DATI PRELIMINARI DEL PROGETTO DI RICERCA REGIONE LOMBARDIA CUNIBENE Benessere del coniglio allevato: individuazione dei parametri zoosanitari e produttivi
11 Obiettivi Individuazione indicatori di ordine manageriale ambientale produttivo fisiologico etologico sanitario Messa a punto dei protocolli per valutare lo stato di benessere Definizione e verifica dello stato di benessere utilizzando i protocolli messi a punto
12 Dati generali e scelta dell allevamento 2 Unità Operative (IZSLER e UNIMI) 8 allevamenti Diverse tipologie di allevamento intensivi classici semi amatoriali gabbie non convenzionali diverse razze allevate
13 Identificazione allevamento Scheda anamnestica Identificazione allevamento Tipo di allevamento Tipo di struttura (materiale usato per costruzione, dimensioni struttura e gabbie, tipo di ventilazione, illuminazione, evacuazione deiezioni) Tipologia di gestione (tipo di inseminazione e metodi per il miglioramento della recettività) Profilassi indiretta (vaccinazione: tempi e modi di utilizzo) Profilassi diretta (disinfezioni, disinfestazioni, trattamenti antiparassitari) Dati produttivi Anamnesi clinica (patologie più frequenti)
14 ALLEV. Consuntivo attività svolta negli Soprallu oghi N soggetti per anat.pat allevamenti Feci lettiera Tamponi nasali Tamponi rettali Tamponi vaginali Tamponi ambientali (allev.) 7 pool (allev.) 2 pool (allev.) 2 pool (allev.) 2 pool Totale (allev.) 13 pool ALLEV. Rilevazi one T C Rilevazioni Umidità Rilevazione Ammoniaca Prelievi per Mev Prelievi per Mixo Prelievi per E.cunicoli Prelievi per det. Bioch edta edta edta Totale edta
15 Documentazione stato sanitario Esame anatomopatologico 3 soggetti per ogni fase produttiva in azienda Parassitologico su feci lettiera Tamponi vaginali Tamponi rettali Tamponi nasali Nullipare, primipare, pluripare, 60 e 30gg
16 Indagini Batteriologiche S.aureus 18,5% P.M. 8,7% F.B.P. 4,3% Neg 26,1% E.coli 42,4%
17 Indagini virologiche Corona-like 13,5% Parvo 3,8% Associaz. 1,9% Neg 75,0% Rota 5,8%
18 IEM Rotavirus
19 IEM Parvovirus
20 Coronavirus-like
21 Tamponi rettali E.coli 13,1% F.B.P. 20,6% Neg 66,3%
22 Tamponi nasali S.aureus 6,9% P.M. 2,5% Bordetella 2,5% F.B.P. 27,7% NEG 60,4%
23 Documentazione stato immunitario 30-35gg 55-65gg MEV - Mixo gg (pre-vacc.) >110 gg (post-vacc) MEV- Mixo E.cunicoli
24 Titolo MEV 30gg % Titolo NEG < 1:10 1:10 1:20 1:40
25 Titolo MEV 60 gg % Titolo NEG < 1:10 1:40 1:80 1:160 1:320 1:640
26 Titolo Mixo 30gg % Titolo NEG < 1:10 1:10 1:20
27 Titolo Mixo 60gg % Titolo NEG < 1:10
28 Documentazione situazione ambientale Tamponi ambientali piastre di PCA per rilievo carica batterica piastre di SABOURAUD per il rilievo muffe Misurazione di ammoniaca (analizzatore + chip con dei capillari con reagenti per rilevare concentrazioni comprese tra 2-50 ppm) Misurazione di umidità e temperatura (termoigrometro dotato di sonda)
29 Materiali e Metodi Focolai di enterite tra il gennaio 2002 ad aprile allevamenti 302 contenuti intestinali gg fattrici nido
30 Distribuzione della positività virale per anno e tipo di virus Anno Totale Negativi Rotavirus Parvovirus Coronalike Enterolike Adenov. Calicivirus casi n. % n. % n. % n. n. % % n. % n. % , , , , ,0 Tot / Tot
31 Positività virale Calici-like 2.9% Neg 49.4% Rotavirus 22.9% Entero-like 8.0% Adeno-like 1.1% Corona-like 25.3% Parvo 11.5%
32 Infezioni virali multiple Tipo di associazione Tot Parvo + Enterolike Rota + Enterolike + Coronalike Rota + Coronalike Entero + Coronalike Parvo + Coronalike Rota + Caliciviruslike Rota + Enteroviruslike Rota + Coronalike + Calicilike Totale = 34.1%
33 Enteropatia e presenza di diversi agenti patogeni Nuovo sistema di registrazioni dei dati introdotto nel nostro istituto dal 2002 Valutazione dell intero pacchetto di dati provenienti da tutte le sezioni del nostro Istituto Risutati delle analisi batteriologiche (non solo quelle riferite al contenuto intestinale) e parassitologiche Correlazione tra la presenza di agenti virali con gli altri agenti patogeni (batteri e protozoi)
34 Altri agenti patogeni associati con le enteriti virali VIRUS POS (45) VIRUS NEG (42) Negatività batterica e parassitaria 4 Negatività batterica e parassitaria 3 Non eseguiti 3 Non eseguiti 5 E.coli 19 E.coli 20 Clostridium spp 3 Cl. perfringens + Bordetella 1 P. multocida 3 Streptococcus spp. 1 E.coli + Cl. perfringens 3 Cl. perfringens 2 Staph. aureus + P.multocida 1 E.coli + Staph. aureus 2 Staph. aureus 1 Salmonella spp 1 Cl. spiroforme 5 Cl. spiroforme 3 S.aureus + P. multocida 1 Salmonella typhimurium 1 Cl. spiroforme + P.multocida 1 Staph. aureus 2 Staph. aureus 2 Coccidi (sempre associate a batteri) 15 Coccidi (sempre associate a batteri) 9
35 Conclusioni Documentazione stato sanitario Documentazione stato immunitario Documentazione situazione ambientale HAZARDS? Analisi del Rischio Benessere animale
36 Grazie per l attenzione!
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