CAPITOLO VIII CONTINUITA AZIENDALE

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Beatrice Di Mauro
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1 CAPITOLO VIII CONTINUITA AZIENDALE 1

2 IL PRESUPPOSTO DELLA CONTINUITA AZIENDALE E UN PRINCIPIO ESSENZIALE AL FINE DELLA REDAZIONE DEL BILANCIO PREVISTO DALLE NORME CIVILISTICHE. (ART BIS C.C.) 2

3 NELLA FASE DI PREPARAZIONE DEL BILANCIO LA DIREZIONE AZIENDALE DEVE EFFETTUARE UNA VALUTAZIONE DELLA CAPACITA DELL IMPRESA DI CONTINUARE AD OPERARE COME UN IMPRESA IN FUNZIONAMENTO. PERTANTO IL BILANCIO DEVE ESSERE REDATTO NELL OTTICA DI UN IMPRESA IN FUNZIONAMENTO A MENO CHE LA DIREZIONE AZIENDALE NON INTENDA LIQUIDARE L IMPRESA O INTERROMPERE L ATTIVITA. 3

4 LA DIREZIONE AZIENDALE AL FINE DELLA CONTIUITA AZIENDALE DOVRA TENERE CONTO DI TUTTE LE POSSIBILI INFORMAZIONI AL PREVEDIBILE FUTURO CHE DOVREBBE ESSERE ALMENO RELATIVO, MA NON LIMITARSI, AI 12 MESI DOPO LA DATA DEL BILANCIO.

5 IL BILANCIO E UN ELEMENTO IMPORTANTE AL FINE DI VALUTARE L ANALISI DI CONTINUITA AZIENDALE. DEVE ESSERE REDATTO CON IL CRITERIO DI CONTINUITA AZIENDALE, EVENTUALI INCERTEZZE DEVONO ESSERE RIPORTATE IN NOTA INTEGRATIVA E NEL CASO IN CUI IL BILANCIO NON SIA ADOTTATO SULLA BASE DELLA CONTINUITA AZIENDALE DOVRA ESSERE MOTIVATO IL CRITERIO USATO PER REDIGERLO. 5

6 IL REVISORE CONTABILE AVRA IL COMPITO DI VALUTARE L APPROPRIATO UTILIZZO DA PARTE DELLA DIREZIONE DEL PRESUPPOSTO DELLA CONTINUITA AZIENDALE. (Doc. 570 dei Principi di revisione»continuita Aziendale») LA DEFINIZIONE GENERALE DATA AL CONCETTO DI CONTINUITA AZIENDALE VA A DEFINIRE LA CAPACITA DA PARTE DELL IMPRESA DI CONTINUARE A SODDISFARE ALLA SCADENZA LE OBBLIGAZIONI IN CAPO ALL IMPRESA SENZA DOVER LIQUDARE LE ATTIVITA, PROCEDERE ALLA RISTRUTTURAZIONE DI DEBITI O MODIFICARE L ATTIVITA OPERATIVA. 6

7 L accertamento delle condizioni sulla continuità aziendale è effettuato in concomitanza con la fase di accertamento dei rischi (procedure di valutazione del rischio).. Le condizioni che possono far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale sono segnalate dai flussi di cassa e da indicatori di rischio. 7

8 Gli indicatori di rischio più rilevanti che evidenziano problemi di continuità aziendale sono: ANDAMENTI FINANZIARI AVVERSI (PERDITE, INSUFFICENTA DI C.C.); ECCESSIVO VOLUME DI DEBITI (IMPOSSIBILITA DI RIMBORSO DI FINANZIAMENTI O DEBITI A BREVE); PROBLEMI DI LIQUIDITA (INCAPACITA DI FRONTEGGIARE LE NORMALI OBBLIGAZIONI CONTRATTE); INDEBOLIMENTO DELLE PROSPETTIVE DELL IMPRESA E DIFFICOLTA INTERNE DELL IMPRESA (PERDITA DI QUOTE DI MERCATO, INSUFFICIENTI DISPONIBILITA DI CAPITALI PER FINANZIARE NUOVI PROGETTI); DIFFICOLTA ESTERNE (PROVVEDIEMNTI DI LEGGE CHE INCIDONO NEGATIVAMENTE SULL ATTIVITA D IMPRESA); DIREZIONE DELL IMPRESA INADEGUATA (INCAPACITA NELL IDENTIFICAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI). 8

9 LA VALUTAZIONE DELLL ACCERTAMENTO EFFETTUATO DALLA DIREZIONE IN MERITO ALLA CONTINUITA AZIENDALE E NECESSARIO SOLO SE EMERGONO DUBBI SIGNIFICATIVI SULLA CONTINUITA AZIENDALE NELLA FASE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO. 9

10 LA VALUTAZIONE DELL ACCERTAMENTO E CONDOTTA IN BASE AI SEGUENTI CRITERI : - IL REVISORE PRENDE IN CONSIDERAZIONE LO STESSO PERIODO ANALIZZATO DELLA DIREZIONE (COME MINIMO UN ANNO DALLA CHIUSURA DELL ESERCIZIO); - VALUTAZIONE TRAMITE LE VARIE DOCUMENTAZIONI SINTETICHE IN POSSESSO DELL IMPRESA COME RISULTATI ECONOMICI, FLUSSI DI CASSA, BILANCI INTERMEDI, PIANI E ACCORDI RELATIVI A FINANZIAMENTI; LA VALUTAZIONE EFFETTUATA DAL REVISORE DEVE ESSERE DOCUMENTATA NEI FOGLI DI LAVORO. 10

11 IL REVISORE DOPO AVER EFFETTUATO LE OPPORTUNE VALUTAZIONE IN MERITO ALLA CONTINUITA AZIENDALE POTRA VALUTARE E CONSTATARE NELLE CONCLUSIONI CHE : PRESUPPOSTO DELLA CONTINUITA AZIENDALE IN MODO ADEGUATO E RIPORTATO CORRETTAMENTE ANCHE IN NOTA INTEGRATIVA (GIUDIZIO SENZA RILIEVI E PARAGRAFO D ENFASI NELLA RELAZIONE DI REVISIONE); PRESUPPOSTO DELLA CONTINUITA AZIENDALE RITENUTO APPROPRIATO MA RIPORTATO NON CORRETTAMENTE E CON LACUNE O ERRORI DI INFORMAZIONI IN NOTA INTEGRATIVA (GIUDIZIO CON RILIEVI O GIUDIZIO AVVERSO). 11

12 VI SONO DUBBI SULLA CONTINUITA AZIENDALE POICHE I PROGRAMMI DELL IMPRESA PER SUPERARE I PROBLEMI DI CONTINUITA NON SONO CONDIVISIBILI. (IMPOSSIBILITA DI ESPRIMERE UN GIUDIZIO) RIFIUTO DELLA DIREZIONE DI EFFETTUARE LA PROPRIA VALUTAZIONE SULLA CONTINUITA AZIENDALE (IMPOSSIBILITA DI ESPRIMERE UN GIUDIZO). 12

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