La riforma dei servizi sociosanitari L impegno del volontariato
|
|
- Ivo Pepe
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Roma 1 giugno 2006 La riforma dei servizi sociosanitari L impegno del volontariato Una lettura dei Piani di Zona nella Regione Lazio Associazione Nuovo Welfare Spes
2 Obiettivo specifico: Approfondire le modalità di partecipazione del Terzo settore alla creazione del sistema locale di interventi e servizi sociali a rete
3 Oggetto di indagine: La partecipazione del Terzo settore documentata nei Piani di Zona in un campione di ambiti territoriali del Lazio
4 1. Distretto 6. Dati di contesto: 2. Oggetto e data di approvazione Domanda: Fonte dati; 3. Priorità ed obiettivi; Offerta: 4. Liveas; Fonte dati; 5. Strumenti: Servizi erogati: Ente gestore (se indicato); Atti amministrativi allegati/citati; 7. Schede progettuali: Organi collegiali; - Denominazione; artecipazione del terzo settore: - Destinatari; Gruppi di lavoro; - Arco temporale; Soggetti coinvolti; - Obiettivi/Risultati attesi; Modalità adottate; - Attività; Individuazione delle organizzazioni; - Metodologia/Strumenti; Frequenza degli incontri; - Servizio continuativo o innovativo; Sistema di interazione; - Integrazione socio-sanitaria; Contributi apportati; - Enti coinvolti/soggetti gestori; Sistema di accreditamento; - Figure professionali impiegate; Monitoraggio / Valutazione; - Costi previsti; Comunicazione al pubblico. - Livello di compartecipazione; 8. Budget di Distretto.
5 Gruppi di lavoro La presenza di Tavoli formalmente istituiti all interno dei Municipi/Distretti socio-sanitari ai quali è previsto il coinvolgimento del Terzo settore Soggetti coinvolti Gli attori convocati a partecipare ai Tavoli, ma anche qualsiasi altro soggetto invitato ad apportare il proprio contributo al processo do programmazione locale delle politiche sociali Modalità adottate: - Individuazione delle organizzazioni Individuazione dei soggetti del Terzo settore attivi sul territorio distrettuale, attraverso la realizzazione di attività di mappatura o altre azioni volte a censire le risorse della solidarietà civile - Frequenza degli incontri Il numero e/o la cadenza delle occasioni di confronto con i soggetti non istituzionali predisposte dall Amministrazione locale - Sistema di interazione I metodi di coinvolgimento degli attori non pubblici alla programmazione sociale territoriale - Contributi apportati Proposte, considerazioni, progetti, idee, suggerimenti avanzati dal Terzo settore
6 Gruppi di lavoro: ambiti territoriali su ambiti territoriali su ambiti territoriali su 22 L istituzione di appositi Tavoli contraddistingue quasi tutti i Municipi considerati (6 su 7) evidenziando un gap significativo nei confronti delle realtà distrettuali ancora poco inclini a tale pratica
7 Soggetti coinvolti: Sono pochissimi i PdZ - per lo più di Municipi - che riportano gli elenchi dei soggetti partecipanti Nella maggioranza dei casi si parla genericamente di coinvolgimento del Terzo settore nelle sue diverse anime Frequenza degli incontri: Rara e inconsistente l informazione sulle date di convocazione o il numero degli incontri
8 Individuazione delle organizzazioni: Nella maggioranza dei casi, la presenza locale di organismi del Terzo settore viene segnalata attraverso la redazione di tabelle o elenchi degli attori sociali attivi sul territorio di riferimento Tale informazione tende a perdersi nel passaggio da un'annualità all'altra Da sottolineare l avvio o la realizzazione di attività di mappatura del tessuto associativo esistente a livello locale, che caratterizza quasi tutti i Municipi e 1 Distretto socio-sanitario
9 Sistema di interazione: Consultazione Partecipazione alla stesura del Piano Monitoraggio del Piano Tavoli di lavoro o forme similari Fornitura di materiali CASI 1 Municipio 2 CASI 2 Distretti 10 CASI 6 Municipi 4 CASI 3 Municipi 2 Distretti 4 Distretti 1 Distretto CASI 12 Distretti 7 CASI 7 Distretti 5 CASI 5 Distretti 13 CASI 7 Municipi 3 CASI 3 Municipi 6 Distretti CASI 8 Distretti 6 CASI 6 Distretti 5 CASI 5 Distretti 10 CASI 3 Municipi 1 CASO 1 Distretto 7 Distretti
10 Contributi apportati: Mancano quasi completamente riferimenti ai contenuti della collaborazione instaurata Le informazioni più dettagliate provengono dai Municipi che riportano le risultante del lavoro dei Tavoli Metodologie, Riflessioni, Idee, Priorità, Carenze, Proposte, Progetti
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del
600 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 601 602 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013
DettagliAMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se
AMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se LINEE DI INDIRIZZO PER L ATTIVAZIONE DEL PROCESSO PROGRAMMATORIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI ZONA, DI CUI ALL ART.19 DELLA LEGGE 328/2000 E ALL
DettagliDISPENSA N e 20 Novembre 2012
1 DISPENSA N. 12 15 e 20 Novembre 2012 POLITICHE DEI SERVIZI SOCIALI ed EDUCATIVI E SISTEMA DEI COMUNI ITALIANI Definizione Periodizzazione Differenze fra la riforma sanitaria e quella dei servizi sociali
DettagliDalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato
XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto
DettagliCONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PERMANENTE
CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PERMANENTE Premesso che: il Governo predispone ogni tre anni il Piano nazionale degli interventi
DettagliUNA ESPERIENZA PARTECIPATIVA DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE: IL CASO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
UNA ESPERIENZA PARTECIPATIVA DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE: IL CASO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Gianni Vicario Danilo Spazzapan Regione Automoma Friuli Venezia Giulia LEGGE REGIONALE 17/08/2004,
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE
Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di welfare ambito-zona di Poggiardo Andrano, Botrugno, Castro, Diso, Giuggianello, Minervino di Lecce, Nociglia, Ortelle, Poggiardo, Sanarica, S.Cassiano,
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO
Allegato alla deliberazione C.C. n. 24 del 2/4/2012 Il Presidente Il Segretario F.to Frigerio Ft.to Urbano Unità Organizzativa Servizi Sociali REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO 1 INDICE Articolo
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE (D.S.M.D.) DELL AZIENDA USL 12 di Viareggio della REGIONE TOSCANA
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE (D.S.M.D.) DELL AZIENDA USL 12 di Viareggio della REGIONE TOSCANA Art. 1 - Finalità del Regolamento Il presente regolamento ha lo
DettagliCONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE
CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Composizione Art. 3
Dettagli2. TITOLO AZIONE Potenziamento A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata (AREA: ANZIANI e/o DISABILI)
1. NUMERO AZIONE 7 2. TITOLO AZIONE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ EROGAZIONE DI CURE DOMICILIARI INTEGRATE DI PRIMO E SECONDO LIVELLO come definite nel documento della Commissione Nazionale LEA con Decreto
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEL COMMERCIO. Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 24 del 30/03/2015
REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEL COMMERCIO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 24 del 30/03/2015 Modificato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 88 del 21/12/2015 INDICE ART.
DettagliUnione Europea. Ministero dell Interno PRESENTAZIONE DEI PROGETTI MODELLO B
Unione Europea Ministero dell Interno Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati sul Fondo Europeo per l Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi Azione 1/Annualità 2010 PRESENTAZIONE
DettagliIl contesto socio-economico e la Partecipazione in Provincia di Rieti
Il contesto socio-economico e la Partecipazione in Provincia di Rieti di Daniela Bucci e Roberto Fantozzi Villa Potenziani Rieti 15 Novembre 2006 Struttura della Presentazione La domanda e l offerta di
Dettagli-------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------- Approvato con Deliberazione del Comitato dell Accordo di Programma n. 01 del 22.02.2005 -------------------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliWelfare Locale. Pianificazione e progettazione condivisa sullo sviluppo dell area comune dei Piani di Zona 2012 2014. Bologna, 20 marzo 2013
IL RUOLO E LA PARTECIPAZIONE DEL TERZO SETTORE ALLA PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI LECCO Verso un patto territoriale per il Welfare Locale Pianificazione e progettazione condivisa sullo sviluppo
DettagliCOMUNE DI BITONTO (Provincia di Bari)
COMUNE DI BITONTO (Provincia di Bari) REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE DELL OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA LEGALITÀ E SICUREZZA 1 Comune di Bitonto (Provincia di Bari)
DettagliPubblicata nel B.U. Basilicata 1 ottobre 2008, n. 46.
Regione Basilicata Deliberazione della Giunta Regionale del 16 settembre 2008, n. 1451 Art. 10, comma 1, lettera m legge regionale 14 febbraio 2007, n. 4 - Istituzione e disciplina dell Osservatorio delle
DettagliSoggetti e funzioni della programmazione sociale
Servizio Sanità e Servizi Sociali Soggetti e funzioni della programmazione sociale a cura di Maria Lodovica Fratti Dirigente Servizio Sanità e Servizi Sociali Regione Emilia Romagna Programma annuale degli
DettagliComune di Giugliano in Campania. Piano Dettagliato degli Obiettivi 2012
Servizio : 3.0 - SETTORE WELFARE ob12-3.0-01 - Obiettivo strategico n. 01: Implementazione Welfare attivo - [Ambito Strategico: Integrazione e coesione sociale] Tipo Obiettivo Misurazione Unità di misura
DettagliCos è l Agenda 21 Locale?
Cos è l Agenda 21 Locale? Agenda 21 è il Piano di Azione dell'onu per la tutela dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile del XXI secolo, definito dalla Conferenza ONU Sviluppo e Ambiente di Rio de Janeiro
DettagliASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011
ASL PROVINCIA DI VARESE 29 giugno 2011 UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA 1 PRINCIPALI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI RELATIVI ALL INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
DettagliSCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ
11.2.3. PROGETTO MIMOSA SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ Per progetto si intende qualsiasi
DettagliUfficio Territoriale del Governo
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE PER LA PROVINCIA DI ROMA Sezione Prima: Organi della Conferenza Permanente, Sezioni e Strutture di Supporto. Art. 1 Presidente. 1. 1. A norma
DettagliREGOLAMENTO PROGETTI DI DIACONIA COMUNITARIA
Tavola Valdese Unione delle chiese valdesi e metodiste Diaconia Valdese Commissione sinodale per la Diaconia REGOLAMENTO PROGETTI DI DIACONIA COMUNITARIA Art. 1 - Premessa La Tavola Valdese e la CSD (Commissione
DettagliPIANO DI ZONA 2012-2014. Annualità 2012
PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 PROGETTO LUDOTECA Progetto a termine: Luglio 2012 1. Titolo del progetto SERVIZIO DI LUDOTECA 2. Nuovo progetto - No X 3. Progetto già avviato - Sì X 4. Se il progetto
DettagliREGOLAMENTO PROGETTI DI DIACONIA COMUNITARIA
REGOLAMENTO PROGETTI DI DIACONIA COMUNITARIA Art. 1 - Premesse La Tavola e la CSD (Commissione Sinodale ), di fronte alle tante forme di difficoltà (economiche, lavorative, sociali, familiari ecc.) presenti
DettagliBANDO DI IDEE PER ATTIVITÀ DI PROMOZIONE
BANDO DI IDEE PER ATTIVITÀ DI PROMOZIONE ANNO 2007 Art. 1 Obiettivi e oggetto del bando All interno delle azioni comuni dei cinque CSV della Campania, al fine di favorire il protagonismo delle esperienze
DettagliREGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI 1 Indice TITOLO I Disposizioni Generali 3 Premessa 3 Art. 1 - Istituzioni, Sede e durata della Consulta degli Utenti 3 Art. 2 - Finalità 3 TITOLO
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità
Allegato alla deliberazione consiliare n. 45 del 18/04/2012 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI Art. 1 Costituzione e finalità Il Comune di Senigallia riconosce nei giovani
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome DONATELLI EROS Indirizzo VIA OSTUNI, 38 65121 Pescara Italia Telefono 3202293159 Fax 0854481345 E-mail eros.donatelli@aziendasociale.it
DettagliUnione Europea. Ministero dell Interno PRESENTAZIONE DEI PROGETTI MODELLO C
Unione Europea Ministero dell Interno Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati sul Fondo Europeo per l Integrazione di cittadini di Paesi terzi Annualità 2010 PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
DettagliRegolamento della Consulta dell Handicap della Provincia di Lecce
Regolamento della Consulta dell Handicap della Provincia di Lecce Art.1 Istituzione della Consulta 1) Nell ambito della Consulta per la tutela sociale e promozione umana di cui art. 9 del Regolamento degli
DettagliSBLOCCHI DI PARTENZA Progetti di inclusione sociale attraverso la pratica sportiva
COMUNE DI TIVOLI Capofila dell Ambito territoriale RMG Distretti Socio Sanitari RMG1 -RMG2- RMG3- RMG4- RMG5- RMG6 e Asl RMG SBLOCCHI DI PARTENZA Progetti di inclusione sociale attraverso la pratica sportiva
DettagliPROTOCOLLO D INTESA AZIENDA USL RM E DISTRETTO 17 DISTRETTO 18 DISTRETTO 19 DISTRETTO 20. UOC TSMREE e DA ROMA CAPITALE
RETI SCOLASTICHE MUNICIPI I(ex XVII) - XIII(ex XVIII) XIV(ex XIX) - XV(ex XX) Municipio Roma I (ex XVII) Municipio Roma XIII (ex XVIII) Municipio Roma XIV (ex XIX) Municipio Roma XV (ex XX) Dipartimento
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA PROCEDURA DI MANIFESTAZIONE D INTERESSE VOLTA ALLA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA AMBIENTALE, ANIMALI ED ENERGIA IL RESPONSABILE
Comune di Casalecchio di Reno Area Servizi al Territorio Servizio Verde e Sostenibilità Ambientale - Biodiversità Via dei Mille, 9 40033 Casalecchio di Reno (BO) AVVISO PUBBLICO PER LA PROCEDURA DI MANIFESTAZIONE
Dettagli08/03/2006. Franco Febbraro Presidente della Rete Territoriale
1 ASSETTO DELLA RETE LA RETE TERRITORIALE DEL MUNICIPIO ROMA XIII SI E GIURIDICAMENTE COSTITUITA NEL MESE DI OTTOBRE DEL 2001 CON ATTO SOTTOSCRITTO PRESSO LO STUDIO DEL NOTAIO CARPARELLI IN ROMA PER PROMUOVERE
DettagliCittà di Seregno. Regolamento delle Consulte
Città di Seregno Regolamento delle Consulte Art. 1 - Istituzione delle Consulte Comunali 1. Il Comune di Seregno valorizza le libere forme associative per la partecipazione dei cittadini all attività amministrativa,
Dettagli7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio
SEGRETARIATO SOCIALE E P.U.A. PUNTO UNICO DI ACCESSO INTEGRATO 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Multiarea 5. Macrotipologia
DettagliSTATI GENERALI DEL WELFARE LOCALE DI TRADATE
1 STATI GENERALI DEL WELFARE LOCALE DI TRADATE Assessore ai servizi sociali dott. Luigi Luce Responsabile del servizio dott.ssa Mariella Luciani WELFARE LOCALE Riteniamo che il BENESSERE SOCIALE dipenda
DettagliTavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione
DISTRETTO DI RICCIONE PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2013 Tavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione Riccione 12 Aprile
DettagliGOVERNO O GOVERNANCE PER LE POLITICHE SOCIALI? Opportunità e fatiche della programmazione partecipata
GOVERNO O GOVERNANCE PER LE POLITICHE SOCIALI? Opportunità e fatiche della programmazione partecipata prof. MARCO BURGALASSI facoltà di Scienze della Formazione Università di Roma Tre LA STRUTTURA DELL
DettagliRAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012
Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 ENTE PARCO NAZIONALE DELLA SILA Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo di gestione della
DettagliComune di San Donà di Piave
COPIA Comune di San Donà di Piave PROVINCIA DI VENEZIA Verbale di deliberazione della Giunta Comunale Deliberazione n 134 del 12/08/2013 OGGETTO INDIVIDUAZIONE CRITERI ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI
DettagliSPINA PATRIZIA Corso Vercelli 55/E Novara (ufficio) (ufficio)
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Corso Vercelli 55/E - 28100 Novara 0321-3703582 (ufficio) 0321-3703557 (ufficio)
DettagliCONSULTA DEL TERZO SETTORE REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
Allegato A CONSULTA DEL TERZO SETTORE REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Art.1 Finalità del Regolamento 1. Il presente Regolamento ha lo scopo di assicurare il regolare funzionamento della Consulta del terzo
DettagliD.G.R. n del 16 dicembre 2013
ALLA REGIONE DEL VENETO DIPARTIMENTO SERVIZI SOCIOSANITARI E SOCIALI OSSERVATORIO POLITICHE SOCIALI Dorsoduro 3493 30123 Venezia D.G.R. n. 2404 del 16 dicembre 2013 BANDO GIOVANI, CITTADINANZA ATTIVA E
DettagliCOMUNE DI FIUMICINO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE DELLE CONSULTE COMUNALI
COMUNE DI FIUMICINO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE DELLE CONSULTE COMUNALI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 6 del 29 gennaio 1997 Indice Articolo 1...3 Articolo
DettagliRELAZIONE SULL ATTIVITA SVOLTA NELL ANNO 2010
Alla Regione Lazio Dipartimento Programmazione Economica e Sociale Assessorato alle Politiche Sociali e Famiglia Direzione Regionale Politiche Sociali e Famiglia Area Terzo Settore e Servizio Civile Via
DettagliSi aggiunga come primo riconoscimento:
PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI
DettagliREGOLAMENTO CONSIGLI DI FRAZIONE
REGOLAMENTO CONSIGLI DI FRAZIONE REGOLAMENTO CONSIGLI DI FRAZIONE 1 TITOLO I Istituzione e sedi ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento 1. L amministrazione comunale, ai sensi di quanto previsto dall articolo
DettagliREGOLAMENTO ALBO DELLE ASSOCIAZIONI. Art.1 Istituzione Albo delle Associazioni
REGOLAMENTO ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Art.1 Istituzione Albo delle Associazioni 1. E' istituito ai sensi dell'art. 8 dello Statuto Comunale l'albo delle Associazioni, quale strumento di valorizzazione delle
DettagliPROPOSTA TECNICO ECONOMICA E GESTIONALE BUSTA 2
PROPOSTA TECNICO ECONOMICA E GESTIONALE BUSTA 2 Composta da: A. Piano Gestionale Organizzativo a.1) a.2) Periodo di gestione commisurato ai contenuti del progetto proposto. Modalità di gestione amministrativa
DettagliI TURISMI IL MANAGEMENT DELLA FILIERA
I TURISMI IL MANAGEMENT DELLA FILIERA con il Patrocinio di 1 IL SIGNIFICATO DE I TURISMI LA MISSION "I TURISMI" è un'iniziativa interregionale per la promozione di un nuovo modello di management della
DettagliRegione Calabria. Art. 1 Interventi regionali a sostegno del diritto d asilo
Regione Calabria Disegno di legge regionale in materia di accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati e di sviluppo sociale, economico e culturale delle comunità locali Art. 1 Interventi regionali
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI
All. sub A alla delibera di C.C. n. 06 del 17.02.2004 COMUNE DI MARENO DI PIAVE PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI Art. 1 - Oggetto del regolamento 1. Il presente
DettagliSTATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE QUADRO 328/2000. Adozione del Piano Regionale degli interventi e dei servizi sociali. (Art.
STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE QUADRO 328/2000 Adozione del Piano Regionale degli interventi e dei servizi sociali. (Art.18, comma 6) Campania "Linee programmatiche per la costruzione di un Sistema integrato
DettagliPIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE
PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 14/2010 Articolo 1 DEFINIZIONE
DettagliDistretti rurali. L.R. 5 Aprile 2004, n. 21. Nigro Elisabetta Gravano. Marisa Nigro. Direzione Generale Sviluppo Economico REGIONE TOSCANA
Campotizzoro 9 maggio 2009 Distretti rurali L.R. 5 Aprile 2004, n. 21 Marisa Nigro Nigro Elisabetta Gravano Direzione Generale Sviluppo Economico REGIONE TOSCANA Riferimenti Normativi D.lgs n. 228 del
DettagliSISTEMI TURISTICI LOCALI
1 SISTEMI TURISTICI LOCALI E MODELLI REGIONALI DI DISCIPLINA E PROMOZIONE DEL TURISMO 2 ALCUNI RIFERIMENTI GENERALI 3 LE FUNZIONI PUBBLICHE TRADIZIONALI 1) Programmazione, indirizzo e coordinamento delle
DettagliUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA DIREZIONE GENERALE Via Fattori, Palermo - Tel. 091/ ALLEGATO 1 SCHEDA CANDIDATURA
ALLEGATO 1 SCHEDA CANDIDATURA Scheda candidatura per la selezione e il finanziamento di iniziative progettuali per la definizione e attuazione dei Piani di Miglioramento elaborati in esito al processo
DettagliPiani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani
Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani Rimini 28 ottobre 2011 Francesca Marmo Legge Quadro 328/2000 La legge n 328 del 2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di
DettagliUfficio V Bando 2.0
Bando Cl@ssi 2.0 Premessa La Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi (DGSSSI) del MIUR, nel quadro del piano di sostegno dell Innovazione Digitale, promuove l allestimento
Dettagli20/10/15 Unione europea, 2002-2015 http://europass.cedefop.europa.eu Pagina 2 / 5
01/11/2012 31/12/2014 Dirigente pubblico (CCNL Enti locali C2) Ente Regionale per i Servizi all'agricoltura e alle Foreste, Milano Dirigente Struttura "Risorse e Servizi generali" Redazione bilancio annuale
DettagliACCREDITAMENTO ENTI E AGENZIE DI FORMAZIONE
ACCREDITAMENTO ENTI E AGENZIE DI FORMAZIONE (D.M. N 177 del 10/7/2000) L allegato documento, che riguarda le dichiarazioni richieste dall art.2, comma 3, del D.M. 177/2000, è composto da due parti: scheda
DettagliDigitale di Roma Capitale
Linee Guida per l Agenda Digitale di Roma Capitale Incontro con Assessori municipali all Innovazione 20 ottobre 2016 - Percorso Partecipato - Obiettivi dell incontro Presentare le linee guida (approvate
DettagliIl sistema integrato di interventi e servizi sociali
Il piano di zona (pdz) Fonti: Battistella A., De Ambrogio U., Ranci Ortigisa E. (2003), Il piano di zona. Costruzione, gestione, valutazione. Carocci, Milano Legge n. 328/2000 e legge regionale n. 23/2003
DettagliTavolo di concertazione sulle professioni sociali
Tavolo di concertazione sulle professioni sociali Prima riunione Bari, 12 aprile 2006 I riferimenti normativi I riferimenti normativi - La l. n. 328/2000 (artt. 9 e 12) - La l. n. 251/2000 e s.m. (servizio
DettagliPATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali
Ufficio: COMUNE DI NOVARA Assessorato alle Politiche Sociali Corso Cavallotti, 23 28100 NOVARA Tel. 0321-3703582 e-mail: spina.patrizia@comune.no vara.it PATRIZIA SPINA Dati personali Data di nascita:
DettagliPROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE Sostegno alle bande, ai cori e alle scuole di musica Attuazione annualità 2012.
PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE Sostegno alle bande, ai cori e alle scuole di musica Attuazione annualità 2012. SETTORE COMPETENTE: Spettacolo Dirigente responsabile: Ilaria Fabbri 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO
DettagliWORKSHOP. Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale. mercoledì 3 Novembre. Patrizio Nocentini Regione Toscana
WORKSHOP mercoledì 3 Novembre Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale Patrizio Nocentini Regione Toscana IL SISTEMA pubblico dei servizi sociosanitari integrati nell Area della NON AUTOSUFFICIENZA
DettagliDalla legge 285/97 in favore di infanzia e adolescenza alla legge 328/00 per la realizzazione del sistema integrato dei servizi sociali
Dalla legge 285/97 in favore di infanzia e adolescenza alla legge 328/00 per la realizzazione del sistema integrato dei servizi sociali Roberto Maurizio Politiche per l infanzia l adolescenza e la famiglia
DettagliI centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016
ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune
DettagliLe politiche sociosanitarie in Italia: realtà attuali e prospettive. La rete delle elette nelle Autonomie Locali del Polesine
Le politiche sociosanitarie in Italia: realtà attuali e prospettive La rete delle elette nelle Autonomie Locali del Polesine Rovigo, 15 ottobre 2005 Gianmaria Gioga Gli strumenti introdotti dalle riforme
DettagliC.T.R.H. Centro Territoriale Risorse per l integrazione scolastica delle persone in situazione di Handicap REGOLAMENTO
C.T.R.H. Centro Territoriale Risorse per l integrazione scolastica delle persone in situazione di Handicap REGOLAMENTO Art.1 Finalità Il Centro Territoriale Risorse per l integrazione scolastica delle
DettagliPREAMBOLO. Il Consiglio regionale
Proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale Istituzione del Comune di Abetone Cutigliano, per fusione dei Comuni di Abetone e di Cutigliano. Visti gli articoli 117 e 133, della Costituzione;
DettagliLIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione
DIRITTI DEI BAMBINI E DOVERI DEGLI ADULTI 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Minori e Famiglia 5. Macrotipologia LIVEAS Assistenza
DettagliLa sussidiarietà e il terzo settore PIERO D ARGENTO BARI - 28 MAGGIO 2011 ASSEMBLEA REGIONALE PER IL VOLONTARIATO
La sussidiarietà e il terzo settore PIERO D ARGENTO BARI - 28 MAGGIO 2011 ASSEMBLEA REGIONALE PER IL VOLONTARIATO Il principio costituzionale Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono
DettagliREGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI
REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 54 del 29.10.2012 TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI DEL COMUNE DI ZIBIDO SAN GIACOMO art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI 1.
DettagliProgetto Dislessia Amica: Indicazioni per la compilazione del Questionario di ingresso per le Scuola
Progetto Dislessia Amica: Indicazioni per la compilazione del Questionario di ingresso per le Scuola Di seguito riportiamo alcuni suggerimenti al fine di rendere più agevole la compilazione del Questionario
DettagliREGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie)
REGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie) FASE 1 Accoglimento della domanda a. Accoglimento della domanda da parte del Distretto Socio Sanitario
DettagliPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2015 SCHEDE SOCIALI (NON INTEGRATE)
PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 205 SCHEDE SOCIALI (NON INTEGRATE) AZIONE DI SISTEMA - SCHEDA PAA N. REGIONALE N.. Rafforzare il coinvolgimento della comunità nella realizzazione di un sistema integrato di
DettagliCOMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel Fax
COMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel.0963.65035 Fax 0963.605802 www.comune.spilinga.vv.it REGOLAMENTO PER LA CONSULTA ANZIANI E PENSIONATI ART. 1 OBIETTIVI FONDAMENTALI La Consulta Comunale
DettagliScheda progetto SIS.CO. Sistema per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella Provincia di Pordenone
Scheda progetto Sistema per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella Provincia di Pordenone DATI DI RIFERIMENTO DEL SOGGETTO RESPONSABILE : Denominazione dell ente: Provincia di Pordenone Natura
DettagliALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 alla Circolare Ministeriale n.8, del 6 marzo 2013
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 alla Circolare Ministeriale n.8, del 6 marzo 2013 Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012 Con la direttiva ministeriale
DettagliBuone Prassi Farnesina che innova
Buone Prassi Farnesina che innova Anno di riferimento: 2015 Titolo Responsabile del Progetto: Min. Plen. Cristiano Maggipinto Cons. Leg. Francesco Maria de Stefani Spadafora Referenti per successivi contatti
Dettaglihttp:\\projectmanagement.matematicamente.it 1
Riepilogo gg/uu di Progetto 1.092 001 Comitato di gestione dei Sindaci (Comitato di Programma) 3 002 Sindaco capofila (Sponsor) 18 003 Project manager (Responsabile Ufficio Sistemi Informativi capofila)
DettagliMuSST Musei e sviluppo dei sistemi territoriali
.,,vlinistero dei beni e delle attività culturali c del turismo Direzione generale Musei imuseie sviluppo dei sistemi m~sst territoriali Allegato B - PROPOSTADI PROGETTO Allegato B MuSST Musei e sviluppo
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PER LA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI MODELLI NEL SISTEMA DI
DettagliFascicolo Sanitario. «La roadmap e l accelerazione in atto» Agenzia per l Italia Digitale. Presidenza del Consiglio dei Ministri
Fascicolo Sanitario Elettronico «La roadmap e l accelerazione in atto» Ing. Stefano van der Byl Fascicolo Sanitario Elettronico 1/2 «Il FSE è l insieme dei dati e documenti digitali di tipo sanitario e
DettagliQuestionario di Consultazione Cittadini Preliminare di Piano. Questionario cittadini Q.2
Questionario di Consultazione Cittadini Preliminare di Piano Questionario cittadini Q.2 PROVINCIA DI SALERNO CONSULTAZIONE PUBBLICA DEL PIANO URBANISTICO COMUNALE L Amministrazione Comunale di Vibonati,
DettagliProgetto per il sostegno dell educazione fisica e sportiva nella scuola primaria 28/11/2014
Progetto per il sostegno dell educazione fisica e sportiva nella scuola primaria 28/11/2014 1 Premessa Partendo dall analisi dell esperienza fatta con 5 edizioni del progetto di Alfabetizzazione Motoria
DettagliComune di Padova REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA PER LE PARI OPPORTUNITA
Comune di Padova REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA PER LE PARI OPPORTUNITA Approvato con deliberazione consiliare n. 261 del 27 settembre 1993 In vigore dal 16 novembre 1993 I N D I C E Art. 1 -
DettagliLA PROGETTAZIONE SOCIALE E LA GESTIONE DEI PROGETTI
LA PROGETTAZIONE SOCIALE E LA GESTIONE DEI PROGETTI PREMESSA ll corso di PROGETTAZIONE SOCIALE intende promuovere la formazione della figura professionale del progettista sociale in grado di ideare, redigere
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Confindustria
PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Confindustria Progetti di impiego dei beni confiscati alla criminalità organizzata,
Dettagli1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio
Programma regionale finalizzato "Promozione e sviluppo nuovi Uffici di piano" DGR 1791/2006, punto 3.2.2 e DGR 1004/2007. Scheda per la presentazione del progetto distrettuale COMUNE DI MODENA E DISTRETTO
DettagliIl Progetto GreenBike
AEREL CIRPS UNITÀ DI RICERCA APPLICAZIONI ENERGETICHE RINNOVABILI PER GLI EE.LL. SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Il CIRPS - Direzione e Amministrazione Piazza San Pietro in Vincoli, 10-00184 Roma - Italy Unità
DettagliN. 138 del 5 dicembre 2006 Registro NVVIP IL NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE PUGLIA
REGIONE PUGLIA SETTORE PROGRAMMAZIONE E POLITICHE COMUNITARIE NUCLEO DI VALUTAZIONE VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI VIA CADUTI DI TUTTE LE GUERRE, 15 70100 BARI ------------------ Parere del NVVIP
DettagliL. 328/2000 e VOLONTARIATO incontro con i Presidenti Anteas. Luca Dall Ara, Centro di Servizio per il Volontariato di Rovigo
L. 328/2000 e VOLONTARIATO incontro con i Presidenti Anteas Luca Dall Ara, Centro di Servizio per il Volontariato di Rovigo I CENTRI DI SERVIZIO Organismi previsti dalla L. 266/91 e dalle L.R.40/93 allo
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI CITTADINI STRANIERI E DEGLI APOLIDI
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI CITTADINI STRANIERI E DEGLI APOLIDI Regolamento approvato dal Consiglio Comunale con atto n. 76 del 20.11.2008 Indice Art. 1 Principi 2 Art. 2 Istituzione 2 Art.
Dettagli