La Poetica di Aristotele. Riassunto di capitoli:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La Poetica di Aristotele. Riassunto di capitoli:"

Transcript

1 La Poetica di Aristotele Riassunto di capitoli: I capitolo L imitazione (mimesis), è principio comune delle arti di poetica, musica, danza, pittura, scultura. Dunque, il poema epico e la poesia tragica, e inoltre la commedia e la poesia ditirambica e la maggior parte di auletica e della citaristica sono tutti quanti, nell insieme, imitazioni; che tuttavia differiscono tra loro in tre modi: o per imitare per mezzo di cose diverse, o per imitare cose diverse, o per imitare in modo diverso e non nella stessa maniera. L imitazione si compie mediante il ritmo, la voce e l armonia, presi separatamente o mescolati. II capitolo Gli oggetti d imitazione: Poiché gli imitatori imitano le persone che agiscono, ed è necessario che queste siano o serie o di poco valore (i caratteri, infatti, obbediscono di solito a questi soli tipi ; e quanto ai caratteri, tutti differiscono per malvagità o per virtù), ossia o migliori rispetto a noi, o peggiori, o dello stesso genere. III capitolo Il modo d imitazione. La poesia potrebbe essere in forma di narratività drammatica, narrazione pura (incluso la poesia lirica), oppure dramma pura. Quindi, come detto da principio, è in queste tre differenze che sta l imitazione: o relativamente ai mezzi, o agli oggetti, o al modalità. IV capitolo L origine e sviluppo della poesia Psicologicamente, la poesia si potrebbe collegare a due cause, l istinto verso imitazione, e l istinto di armonia e ritmo. Anche dal punto di vista storico, la poesia se è sviluppata in due percorsi diversi: nella poesia di Omero, l altra verso tragedia e commedia. V capitolo La definizione di commedia seguita da una bozza sullo sviluppo della commedia. Punti di comparazione tra la poesia epica e la tragedia. (Il capitolo non è completo, rimangono solo i frammenti). VI capitolo La definizione della tragedia: La tragedia è dunque imitazione di un azione seria e conclusa, dotata di grandezza, con un discorso reso piacevole, differentemente per ciascun elemento nelle sue parti, di persone che agiscono direttamente e non tramite narrazione, la quale imitazione, attraverso compassione e paura, porta ad effetto la catarsi di siffatte passioni. Ogni tragedia è composta dai sei parti qualitativi, tre interni: l intreccio (mythos), i caratteri (ethos) e pensiero (dianoia); e tre esterni: parole (lexis), musica (melos) ed enunciazione oppure spettacolo (opsis). L intreccio è più importante, ma non può esistere senza caratteri che non possono agire senza pensare. Inoltre, quanto ai mezzi con quali 1

2 la tragedia seduce, le cose più importanti sono le parti della trama: i capovolgimenti e riconoscimenti. VII capitolo La composizione dei fatti è l elemento primo e più importante della tragedia, che è conclusa e dota di grandezza, cioè che costituisce una totalità, ciò che ha inizio, mezzo e la conclusione. Il bello si trova nella grandezza e nell ordine della trama tale di essere facilmente memorabile. VIII capitolo La trama è unitaria non, se riguarda un unico individuo, giacché all un individuo capitano molteplici e infinite cose, da alcune delle quali non si ha nessuna unita. Comunque le sue parti devono essere organiche. IX capitolo Da ciò che si è detto, è evidente che opera del poeta non è dire le cose accadute, ma quali potrebbero accadere e le cose possibili secondo probabilità e necessita. Lo storico e il poeta sono diversi tra di loro, perché lo storico racconta le cose accadute, invece il poeta, quelle che potrebbero accadere. Perciò la produzione poetica è più filosofica e seria della narrazione storica, perché parla delle cose universali, mentre la narrazione storica racconta il particolare. Gli universali sono le cose e persone che parlano e agiscono secondo probabilità e necessita. I migliori effetti tragici dipendono sulla combinazione d inevitabile e imprevisti. X capitolo Le trame sono divise in semplici e complesse. Le trame semplici sono le azioni durante le quali l accadere si è definito, continuo e unitario, il mutamento avviene senza capovolgimento o riconoscimento; invece complessa è l azione secondo la quale il mutamento segue a un riconoscimento o a un capovolgimento o a entrambi. XI capitolo Il capovolgimento consiste, nella trasformazione dei fatti al contrario e secondo probabilità o necessita. Il riconoscimento è una trasformazione dalla non conoscenza alla conoscenza in direzione della philia o dell inimicizia, di coloro che sono definiti in considerazione della buona o della cattiva sorte. Il riconoscimento più bello si ha quando accade insieme a capovolgimento come nell'edipo re. XII capitolo Qui sono definite le parti quantitative della tragedia: il prologo, l episodio, l esodo, il canto corale (composto di parodo e stasimo). Il prologo è l intera parte della tragedia che precede il parodo del coro; l episodio è l intera parte della tragedia in mezzo tra interi canti corali; l esodo, l intera parte della tragedia dopo la quale non vi è canto del coro. Il parodo del coro è l intera prima enunciazione del coro; lo stasimo è il canto privo di anapesto e di trocheo; il kommos è il lamento comune del coro della scena. 2

3 XIII capitolo L effetto di tragedia. Dato che la tragedia più bella non deve essere semplice ma complessa e imitativa di fatti paurosi e degni di compassione, innanzi tutto è chiaro che non si devono presentare uomini buoni che passano dalla buona alla cattiva sorte, giacche questo non è ne pauroso ne degno di compassione, ma solo ripugnante; ne si devono presentare i malvagi che passano dalla cattiva alla buona sorte (infatti, tra tutti i casi è il caso meno tragico perché non suscita ne senso d umanità ne compassione, ne paura), e inoltre nemmeno si deve presentare il malvagio che passa dalla buona alla cattiva sorte. Dunque, resta l intermedio tra questi. Di tal genere è chi non si distingue per virtù e giustizia, né che passa alla cattiva sorte a causa di vizio e malvagità, ma a causa di un qualche errore (hamartia), tra coloro che si trovano in grande reputazione e buona sorte, come Edipo. Pertanto, è necessario che la trama ben fatta sia semplice piuttosto che doppia, e passi non dalla cattiva alla buona sorte, bensì al contrario, dalla buona alla cattiva, non a causa di malvagità, ma a causa di un grande errore da parte di colui che si è detto, o comunque di un personaggio migliore piuttosto che peggiore di quello. Al primo posto vengono le tragedie con una tragica fine, mentre al secondo posto vengono quelle con lieta fine, che è più a favore di spettatori teatrali, ciò tuttavia non è il piacere proprio della tragedia, ma piuttosto della commedia. XIV capitolo Ciò che è pauroso e degno di compassione può senz altro conseguire dalla messa in scena, ma anche dalla composizione stessa dei fatti, il che è la cosa primaria e propria del miglior poeta. Seguono gli esempi di fatti tragici creati per suscitare gli effetti emotivi, che appaiono terribili o sono degni di compassione. XV capitolo Anche nei caratteri, allo stesso modo che nella composizione dei fatti, occorre ricercare sempre il necessario o il probabile, cosi che tale dica o faccia la tal cosa in modo probabile e necessario, e che questa cosa avvenga dopo quest altra in modo probabile o necessario. Poiché la tragedia è imitazione di personaggi migliori di noi, occorre emulare i buoni ritrattisti, i quali, rendendo la forma propria, dipingono facendo i ritratti simili ma più belli. XVI capitolo Varie specie di riconoscimento (con esempi), mediante i segni, inventati dai poeti, per mezzo di ricordo, dal sillogismo. Ma tra tutti il miglior riconoscimento avviene dai fatti stessi, poiché genera sorpresa per mezzo di elementi plausibili. XVII capitolo Norme pratiche per i poeti tragici: Bisogna comporre le trame e curare l enunciazione ponendoseli il più possibile davanti agli occhi; in questo modo, infatti, colui che vede nella maniera più efficace, come quelli che sono presso i fatti stessi mentre accadono, può trovare ciò che è più appropriato e non lasciarsi minimamente sfuggire le incongruenze. Inoltre, i soggetti, che siano già composti oppure che il componga il poeta stesso, devono essere esposti prima in universale e poi aggiunti di episodi e allungati. 3

4 XVIII capitolo Altre norme per i poeti: E proprio di tutte le tragedie avere nodo e scioglimento. Esistono quattro specie di tragedia: la tragedia complessa, di cui capovolgimento e riconoscimento costituiscono l intero; la tragedia di patimento; quella di carattere; e quarta (?) come le Forcidi, il Prometeo, e le tragedie ambientate nell Ade. Occorre unire, se è possibile, diverse forme di eccellenza poetica. Occorre ricordare, come si è detto più volte, che non si deve realizzare la composizione tragica al modo di un poema epico. Infine, bisogna che il coro sia concepito come uno degli attori e parte dell intero, e che partecipi all azione come in Euripide, ma come in Sofocle. XIX capitolo Pensiero (dianoia), l elemento intellettuale insieme con l enunciazione o il linguaggio nella tragedia. Il pensiero si tramette tramite il discorso composto secondo le regole della retorica. Attiene al pensiero tutto quanto si deve mettere a punto per mezzo del discorso. Parti di esso sono il dimostrare, il risolvere, il mettere a punto le passioni (come la compassione, la paura, la collera e quante tra quelle di tal genere) e inoltre grandiosità e meschinità. XX capitolo (Probabilmente interpolato dopo) Dell enunciazione nel suo insieme, le parti sono le seguenti: lettera, sillaba, congiunzione, nome, verbo, articolazione, caso e discorso. XXI capitolo L analisi di varie figure poetiche come la glossa, l allungamento, la metafora, l ornamento, l analogia. Anche questo capitolo sembra interpolato dopo. XXII capitolo Continuazione del precedente capitolo; La virtù dell enunciazione è di essere chiara ma non banale. E solenne e capace di allontanarsi dalla trivialità quella che utilizza i nomi in modo inconsueto. Sono inconsueti la glossa, la metafora, l allungamento e tutto ciò che va contro l uso proprio. XXIII capitolo Sulla poesia epica. A proposito dell imitazione narrativa e in versi, è chiaro che le trame devono essere composte in modo drammatico, proprio come nelle tragedie, intorno a un unica zione intera e conclusa, avente inizio, mezzo e conclusione, cosi da produrre, come un organismo vivente uno e intero, il piacere proprio; e non in modo simile alle composizioni storiografiche, nelle quali è necessario esporre non un unica azione, ma un unico periodo, per quanto in esso avviene relativamente a uno o a molti uomini, e cui ciascun fatto è in relazione agli altri come per caso. XXIV capitolo Continuazione di precedente capitolo, anche se abbastanza lungo. L epica deve avere le stesse specie della tragedia: essere o semplice, o complessa, o di carattere, o di patimento. Anche le parti, ad eccezione della composizione 4

5 musicale e della messa in scena, devono essere medesime: capovolgimenti, riconoscimenti e sciagure, e possedere in modo bei pensieri ed enunciazione. Comunque, l epica si distingue sia per la lunghezza della composizione che per il metro. Ma quanto all estendersi della grandezza, l epica ne ha una propria maggiore, poiché, mentre nella tragedia non è possibile imitare contemporaneamente molte parti dell azione, ma solo la parte relativa agli attori sulla scena, nell epica invece, per mezzo della narrazione, è possibile comporre in modo da portare a termine molte parti contemporaneamente, dalle quali, se appropriate, viene aumentata l imponenza del poema. Perciò il buono dell epica sta nella grandiosità e ne mutare lo stato d animo degli ascoltatori, introducendo episodi difformi tra loro. XXV capitolo Continuazione di precedente capitolo, anche esso lungo e dedicato alla imitazione poetica. Poiché il poeta è imitatore, allo stesso modo del pittore e di qualsiasi altro compositore d immagini, è necessario che imiti in uno dei tre modi esistenti: o le cose com erano o sono, o le cose come si dicono e appaiono, o le cose come devono essere. Ciò è espresso mediante l enunciazione, nella quale sono comprese glosse, metafore e le molte altre particolarità dell enunciazione che concediamo ai poeti. L esattezza della politica e della poetica non è la stessa, come non lo è quella di altre tecniche e della poetica. In ambito poetico, infatti, si deve preferire un verosimile impossibile all inverosimile, anche se possibile. XXVI capitolo Potrebbe sollevare difficolta stabilire quale tra l imitazione epica e l imitazione tragica è migliore. Se, infatti, la migliore è quella meno volgare, ed è tale quella che si rivolge sempre agli spettatori migliori, è del tutto chiaro quella che imita ogni cosa sia volgare come se non percepisse chi non si accosta a quelli che agitano nei più molteplici movimenti. Se, la tragedia differisce sia per tale quantità di cose sia per l effetto della sua tecnica (giacche tali tecniche non devono realizzare il piacere che capita, ma quello di cui s è detto), è chiaro che sarà superiore cogliendo il fine meglio dell epica. 5

Poetica di Aristotele

Poetica di Aristotele Poetica di Aristotele 1. La poesia è imitazione. Differenze nell imitazione rispetto ai mezzi Trattiamo dell arte poetica in sé e delle sue forme, di quale effetto abbia ognuna e di come si debbano comporre

Dettagli

INSERTO SPECIALE IN QUESTO NUMERO

INSERTO SPECIALE IN QUESTO NUMERO INSERTO SPECIALE IN QUESTO NUMERO Proponiamo all attenzione dei nostri lettori la sintesi del manuale Cannabis e danni alla salute, pubblicazione scientifica prodotta dal Dipartimento per le Politiche

Dettagli

LIBRO 2. Capitolo 5: La Ferrara estense e Matteo Maria Boiardo 1. Ferrara e la cultura cavalleresca 2. Matteo Maria Boiardo 3. L Orlando innamorato

LIBRO 2. Capitolo 5: La Ferrara estense e Matteo Maria Boiardo 1. Ferrara e la cultura cavalleresca 2. Matteo Maria Boiardo 3. L Orlando innamorato Liceo Scientifico Statale Gobetti-Segrè Torino A.S. 2015/2016 Classe IV T Materia: Storia della letteratura italiana Testi in adozione: Volumi 2/3/4 di Contesti Letterari ATLAS LIBRO 2 Capitolo 5: La Ferrara

Dettagli

CAPITOLO I. 1. Che cosa rappresentavano i due disegni fatti dal bambino? 2. Perché nessuno capiva il significato del disegno numero 1?

CAPITOLO I. 1. Che cosa rappresentavano i due disegni fatti dal bambino? 2. Perché nessuno capiva il significato del disegno numero 1? ESERCIZI FACILITATI IL FRANKENSTEIN PICCOLO PRINCIPE CAPITOLO I 1. Che cosa rappresentavano i due disegni fatti dal bambino? 2. Perché nessuno capiva il significato del disegno numero 1? 3. Come reagivano

Dettagli

2.1. Le metafore della linea e del circolo Circolo o spirale ermeneutica? La qualificazione giuridica dei fatti 23

2.1. Le metafore della linea e del circolo Circolo o spirale ermeneutica? La qualificazione giuridica dei fatti 23 Indice IX Indice Introduzione 1 I La precomprensione 1.1. Oggetto e scopo dell ermeneutica giuridica 7 1.2. Statuto dell ermeneutica 8 1.3. La precomprensione 12 1.4. Il modello dell ermeneutica giuridica

Dettagli

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi Liceo Scientifico Statale Alberto Romita Campobasso Programma di Lingua e letteratura italiana Classe II, sez. H Anno scolastico 2015-2016 Docente prof. ssa Biancamaria Venditti Percorso didattico n. 1

Dettagli

1D. Programma di Italiano A.S Prof. A. Murru Testi utilizzati: Chiare stelle Bonpiani Le forme della lingua Sensini

1D. Programma di Italiano A.S Prof. A. Murru Testi utilizzati: Chiare stelle Bonpiani Le forme della lingua Sensini 1D. Programma di Italiano A.S. 2014-15 Prof. A. Murru Testi utilizzati: Chiare stelle Bonpiani Le forme della lingua Sensini Epica: Argomenti trattati Unità 1.1 Epica, mito e mondo classico Che cos è l

Dettagli

INDICE SOMMARIO LEZIONE I IL LESSICO DEL DIRITTO CIVILE

INDICE SOMMARIO LEZIONE I IL LESSICO DEL DIRITTO CIVILE LEZIONE I IL LESSICO DEL DIRITTO CIVILE pag. 1. La norma giuridica... 1 2. Civil law e common law... 3 3. Diritto privato e diritto pubblico... 3 4. Diritto oggettivo e diritti soggettivi.... 7 5. Fatti

Dettagli

Italiano - Classe prima trimestre. Il testo descrittivo. Sapere scrivere una

Italiano - Classe prima trimestre. Il testo descrittivo. Sapere scrivere una Italiano - Classe prima trimestre COMPTNZ CONOSCNZ CONTNUTI IRRINUNCIABILI I Saper produrre un testo descrittivo. Conoscere la tipologia del Il testo descrittivo. Sapere scrivere una testo descrittivo

Dettagli

PER UN ANALISI DEL TESTO NARRATIVO

PER UN ANALISI DEL TESTO NARRATIVO PER UN ANALISI DEL TESTO NARRATIVO TRAMA PERSONAGGI TEMPO TESTO NARRATIVO SPAZIO NARRATORE TESTO NARRATIVO: un testo è narrativo quando è caratterizzato dallo sviluppo di una trama, dalla presenza di un

Dettagli

PROGRAMMA. Istituto: LICEO ADOLFO VENTURI. Prof.: Francesco Gallo. Materia d insegnamento: Italiano. Classe: 1 a D BIENNO COMUNE

PROGRAMMA. Istituto: LICEO ADOLFO VENTURI. Prof.: Francesco Gallo. Materia d insegnamento: Italiano. Classe: 1 a D BIENNO COMUNE PROGRAMMA Anno Scolastico 2015/2016 Istituto: LICEO ADOLFO VENTURI Prof.: Francesco Gallo Materia d insegnamento: Italiano Classe: 1 a D BIENNO COMUNE Data di presentazione: 4/06/2016 CONTENUTO Modulo

Dettagli

Conoscere la tipologia del testo descrittivo

Conoscere la tipologia del testo descrittivo Italiano - Classe prima trimestre COMPTNZ CONOSCNZ CONTNUTI IRRINUNCIABILI I Saper produrre un testo descrittivo. Sapere scrivere una frase sintatticamente corretta. Conoscere la tipologia del testo descrittivo

Dettagli

I.I.S. Liceo Cicerone-Pollione LICEO CLASSICO VITRUVIO POLLIONE - FORMIA - Programma di Greco

I.I.S. Liceo Cicerone-Pollione LICEO CLASSICO VITRUVIO POLLIONE - FORMIA - Programma di Greco I.I.S. Liceo Cicerone-Pollione LICEO CLASSICO VITRUVIO POLLIONE - FORMIA - Programma di Greco Classe II D (4 DL) a.s. 2014-2015 Docente: Prof.ssa Paola Pacifico MODULO LINGUISTICO LA STRUTTURA DELLA LINGUA

Dettagli

SCALA DI SHEULSTER Molto Male Male, poco bene

SCALA DI SHEULSTER Molto Male Male, poco bene Male Male, poco Così così Piuttosto 1. Mi ricordo le parole delle canzoni. 2. Mi ricordo i motivi musicali delle canzoni. 3. Riesco a riconoscere le canzoni alla radio. 4. Mi ricordo le barzellette che

Dettagli

ITALIANO CLASSE 1 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE TESTI NARRATIVI.

ITALIANO CLASSE 1 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE TESTI NARRATIVI. ITALIANO OB. FORMATIVI COMPETENZE CLASSE 1 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE TESTI 1.1 Ascoltare una semplice narrazione individuando personaggi, luoghi, successione temporale. 1.2 Ascoltare una semplice descrizione

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Prefazione... pag. XIX PARTE PRIMA DISCIPLINA CIVILISTICA E CONTABILE

INDICE SOMMARIO. Prefazione... pag. XIX PARTE PRIMA DISCIPLINA CIVILISTICA E CONTABILE INDICE SOMMARIO Prefazione... pag. XIX PARTE PRIMA DISCIPLINA CIVILISTICA E CONTABILE CAPITOLO I PREMESSE. ASPETTI ECONOMICO-AZIENDALI DELLA LIQUIDAZIONE. GLI OBBIETTIVI DELLA RIFORMA DEL 2003 E I PROBLEMI

Dettagli

Nicola Cusano. Il Dio nascosto

Nicola Cusano. Il Dio nascosto Nicola Cusano Il Dio nascosto Un pagano disse [a un cristiano]: ti vedo inginocchiato con grande devozione, mentre versi lacrime di amore sincero e non falso. Dimmi, chi sei? CRISTIANO. Sono cristiano.

Dettagli

MASTER IN DIRITTO PENALE DELL IMPRESA - MIDPI

MASTER IN DIRITTO PENALE DELL IMPRESA - MIDPI MASTER IN DIRITTO PENALE DELL IMPRESA - MIDPI PROGRAMMA DIDATTICO V EDIZIONE ANNO ACCADEMICO 2016/2017 12 dicembre 2016 CONVEGNO INAUGURALE 13/14 gennaio 2017 I. Crimini organizzativi dei colletti bianchi

Dettagli

4. La Costituzione italiana» Le leggi ordinarie» 27

4. La Costituzione italiana» Le leggi ordinarie» 27 I N D I C E Acronimi pag. XV Introduzione» 1 1. Immagine, soggetti e società» 1 2. La società dell immagine» 4 3. L importanza dell immagine nei rapporti umani» 6 4. Le nuove tecnologie e l immagine» 7

Dettagli

ISTITUTO: Liceo delle Scienze umane CLASSE: II MATERIA: Italiano

ISTITUTO: Liceo delle Scienze umane CLASSE: II MATERIA: Italiano ISTITUTO: Liceo delle Scienze umane CLASSE: II MATERIA: Italiano Modulo n 1 Riepilogo euristico della morfosintassi della lingua italiana. L argomentazione saggistica U. D. 1: La punteggiatura e l uso

Dettagli

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi Liceo Scientifico Statale Alberto Romita Campobasso Programma di Lingua e letteratura italiana Classe II, sez. F Anno scolastico 2015-2016 Docente prof. ssa Biancamaria Venditti Percorso didattico n. 1

Dettagli

Fringe benefit e stock option... Le tipologie di fringe benefit - erogazioni e sussidi... Auto... Fabbricati...

Fringe benefit e stock option... Le tipologie di fringe benefit - erogazioni e sussidi... Auto... Fabbricati... CAPITOLO I Fringe benefit e stock option...1 1. Considerazioni introduttive... 1 2. La quantificazione del benefit e il valore normale... 3 2.1 Applicazione delle ritenute sui compensi in natura...6 2.2

Dettagli

LETTURA SCRITTURA ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO

LETTURA SCRITTURA ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO Classe Seconda ASCOLTO E PARLATO LETTURA SCRITTURA ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SULL USO DELLA LINGUA Settembre Prove d ingresso

Dettagli

Dati relativi alla presenza in Italia

Dati relativi alla presenza in Italia Dati riferiti al collettivo immigrato sul territorio della Città metropolitana di Milano. Anno 2013 Distribuzione percenuale delle principali variabili della popolazione straniera ultraquattordicenne Fonte:

Dettagli

Protocollo dei saperi imprescindibili. a.s LICEO MUSICALE

Protocollo dei saperi imprescindibili. a.s LICEO MUSICALE CLASSE: 1 Grammatica: verbo, pronome, congiunzioni e connettivi logici, soggetto, predicato. Il testo narrativo letterario: tecniche narrative, sequenze, narratore, personaggi, figure retoriche. Brani:

Dettagli

SOMMARIO AGENTI E RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO AMMORTIZZATORI SOCIALI. Presentazione... Nota Curatore e Autori...

SOMMARIO AGENTI E RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO AMMORTIZZATORI SOCIALI. Presentazione... Nota Curatore e Autori... Sommario SOMMARIO Presentazione... Nota Curatore e Autori... V VI AGENTI E RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO Artt. da 1742 a 1753... 1 Legge 2 febbraio 1973, n. 12 (Articoli estratti) Artt. 2, da 5 a 7, da 33

Dettagli

Programmazione educativo-didattica anno scolastico 2013-2014 MUSICA CLASSE PRIMA PRIMARIA

Programmazione educativo-didattica anno scolastico 2013-2014 MUSICA CLASSE PRIMA PRIMARIA Istituto Maddalena di Canossa Corso Garibaldi 60-27100 Pavia Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di 1 grado Programmazione educativo-didattica anno scolastico 2013-2014 MUSICA CLASSE

Dettagli

Teoriche: il rinascimento italiano

Teoriche: il rinascimento italiano Teoriche: il rinascimento italiano Interpretazione dell Aristotele Alla fine del XV secolo, la traduzione latina di Giorgio Vala (1498) e un testo greco pubblicato a Venezia (1508) misero finalmente a

Dettagli

Il teatr Il te o atr e la polis V secolo a.c.

Il teatr Il te o atr e la polis V secolo a.c. Il teatro e la polis V secolo a.c. Contesto storico Clistene Guerre persiane Pisistrato Lirica in piena fioritura Nasce il Teatro 61 a Olimpiade (536/5-533/2) Ad Atene vi è la prima rappresentazione scenica

Dettagli

I.I.S. Delfico-Montauti LICEO CLASSICO MELCHIORRE DELFICO TERAMO. Anno Scolastico Classe V Ginnasio Sez. A Prof.ssa Castagna Tiziana

I.I.S. Delfico-Montauti LICEO CLASSICO MELCHIORRE DELFICO TERAMO. Anno Scolastico Classe V Ginnasio Sez. A Prof.ssa Castagna Tiziana I.I.S. Delfico-Montauti LICEO CLASSICO MELCHIORRE DELFICO TERAMO Anno Scolastico 2015-2016 Classe V Ginnasio Sez. A Prof.ssa Castagna Tiziana Programma di Italiano A. Il linguaggio della poesia Leggere

Dettagli

IL GENERE DRAMMATICO

IL GENERE DRAMMATICO Francesco D Onofrio COS È IL TEATRO? IL GENERE DRAMMATICO LA TRAGEDIA LA TRAGEDIA Le principali e più antiche forme della letteratura drammatica sono: La tragedia La commedia che costituiscono i generi

Dettagli

MASTER IN DIRITTO PENALE DELL IMPRESA - MIDPI

MASTER IN DIRITTO PENALE DELL IMPRESA - MIDPI MASTER IN DIRITTO PENALE DELL IMPRESA - MIDPI PROGRAMMA DIDATTICO IV EDIZIONE ANNO ACCADEMICO 2015/2016 10 dicembre 2015 CONVEGNO INAUGURALE 15/16 gennaio 2016 I. Crimini organizzati dei colletti bianchi

Dettagli

La struttura del testo narrativo. Prof. Valentina Felici

La struttura del testo narrativo. Prof. Valentina Felici La struttura del testo narrativo Prof. Valentina Felici http://felicidistudiare.com Gli elementi del testo narrativo IL NARRATORE Chi racconta i fatti. I PERSONAGGI Chi è coinvolto negli eventi e agisce

Dettagli

Elenco delle tavole statistiche fuori testo

Elenco delle tavole statistiche fuori testo Tavole statistiche Elenco delle tavole statistiche fuori testo Tirature e vendite complessive dei giornali quotidiani per area di diffusione e per categoria (2003-2004-2005) Provinciali... Tavola Regionali...

Dettagli

Lezioni XII-XIII. Il passaggio potenza-atto e la nozione di movimento in Aristotele

Lezioni XII-XIII. Il passaggio potenza-atto e la nozione di movimento in Aristotele Lezioni XII-XIII Il passaggio potenza-atto e la nozione di movimento in Aristotele (Metaph. IX 1; 5-6; 8) (Phys. III 1-2) In Metafisica IX Aristotele approfondisce le nozioni di potenza e atto, che rimandano

Dettagli

CAMPO DI ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE

CAMPO DI ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE CAMPO DI ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE I. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. II. Sa esprimere e comunicare

Dettagli

Programma di italiano

Programma di italiano ISTITUTO TECNICO COMM. E GEOM. S.BANDINI SIENA Programma di italiano Antologia: TITOLO = SCRITTORI e SCRITTURE Poesia e Teatro AUTORE = A. De Simone C. Gusmini EDIZIONE = Le Monnier La poesia: Gli strumenti

Dettagli

PROGRAMMA DI ITALIANO A.S.2015/2016 CLASSE II E Ch

PROGRAMMA DI ITALIANO A.S.2015/2016 CLASSE II E Ch ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE G. Ferraris- F. Brunelleschi Via R. Sanzio 187-50053 Empoli (Fi) Tel. 0571-81041 Fax 0571-81042 www.iisferraris.it info@iisferraris.it PROGRAMMA DI ITALIANO A.S.2015/2016

Dettagli

Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro. 6 dicembre 2011 lezione 12 retorica visiva

Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro. 6 dicembre 2011 lezione 12 retorica visiva Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro 6 dicembre 2011 lezione 12 retorica visiva Sommario 1. La retorica classica 2. Tropi e figure nel visivo 2 di 30 La retorica classica

Dettagli

La POETICA di Aristotele e i tempi moderni

La POETICA di Aristotele e i tempi moderni La POETICA di Aristotele e i tempi moderni Anche se è cosi corta, la Poetica di Aristotele è il studio più fondamentale sull'arte drammatica nella storia di teoriche teatrali. Si usa e re-usa, da quanto

Dettagli

ESAME 04/02/2016 (A) Prof. C. DE MAIO

ESAME 04/02/2016 (A) Prof. C. DE MAIO ESAME 04/02/2016 (A) Prof. C. DE MAIO Nome Cognome Matricola Numero Computer DB: OPERAZIONI SULLA STRUTTURA 1. Crea un nuovo database a cui darai come nome il tuo Cognome e Nome (senza spazi e accenti)

Dettagli

Io non temo il tema!!!!

Io non temo il tema!!!! Io non temo il tema!!!! 1. sviluppo i contenuti principali Penso a tutte le cose possibili che potrei dire: le appunto sulla brutta così come mi vengono in mente, senza preoccuparmi di come scriverle inizio

Dettagli

Iscrizioni aziende con dipendenti II. Deleghe III. Amministrazioni dello stato e enti pubblici IV. Assunzioni agevolate

Iscrizioni aziende con dipendenti II. Deleghe III. Amministrazioni dello stato e enti pubblici IV. Assunzioni agevolate I. Iscrizioniaziendecondipendenti................................ 1 1. Inquadramentogenerale....................................... 1 2. Rapportilavorativifraparentie/oaffini...............................

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO ENRICO FERMI MODENA. PROGRAMMA SVOLTO Anno scolastico 2014/ 2015

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO ENRICO FERMI MODENA. PROGRAMMA SVOLTO Anno scolastico 2014/ 2015 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO ENRICO FERMI MODENA PROGRAMMA SVOLTO Anno scolastico 2014/ 201 Materia d insegnamento: ITALIANO Classe 3^ sezione G Prof.ssa Linda Billi LIBRI DI TESTO IN ADOZIONE

Dettagli

ITALIANO UNITÀ DIDATTICA N. 1 ASCOLTARE E PARLARE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ABILITÀ

ITALIANO UNITÀ DIDATTICA N. 1 ASCOLTARE E PARLARE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ABILITÀ UNITÀ DIDATTICA N. 1 ASCOLTARE E PARLARE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ABILITÀ 1. Adeguare la comunicazione, prestando attenzione all interlocutore, alla situazione,all argomento. 2. Esprimersi

Dettagli

Analisi e comprensione del testo ( GRUPPO 1)

Analisi e comprensione del testo ( GRUPPO 1) Analisi e comprensione del testo ( GRUPPO 1) 1. Rispondi con una x Il testo è : un racconto realistico perché personaggi, luoghi e fatti sono reali o verosimili. una fiaba perché c è un incantesimo un

Dettagli

Denotazione e connotazione sono termini con i quali si designano due diversi valori del significato di una parola.

Denotazione e connotazione sono termini con i quali si designano due diversi valori del significato di una parola. Denotazione e connotazione sono termini con i quali si designano due diversi valori del significato di una parola. Denotazione è la caratteristica che identifica il significato di base di ogni parola,

Dettagli

Giuseppe Parini e il neoclassicismo. XVIII secolo

Giuseppe Parini e il neoclassicismo. XVIII secolo Giuseppe Parini e il neoclassicismo XVIII secolo classico Scrittore esemplare, superiore alla media, le cui opere servono da modello di riferimento relativo alla cultura greca e romana, intesa come modello

Dettagli

Educazione Linguistica (lingua come codice) ortografia e punteggiatura morfologia sintassi della frase semplice e complessa

Educazione Linguistica (lingua come codice) ortografia e punteggiatura morfologia sintassi della frase semplice e complessa Liceo B. Russell VIA IV NOVEMBRE 35, 38023 CLES Tutti gli indirizzi Anno scolastico Disciplina: Lingua e letteratura italiana CLASSE 1 1. comunicare e interagire verbalmente in contesti di varia natura

Dettagli

TABELLA OBBLIGO-FACOLTÀ DAL 1 GENNAIO 2013 Strumenti del Programma di razionalizzazione degli acquisti

TABELLA OBBLIGO-FACOLTÀ DAL 1 GENNAIO 2013 Strumenti del Programma di razionalizzazione degli acquisti TABELLA OBBLIGO-FACOLTÀ DAL 1 GENNAIO 2013 Strumenti del Programma di razionalizzazione degli acquisti Merceologia Importo Amministrazioni statali Amministrazioni regionali i Enti del servizio sanitario

Dettagli

PRESENTAZIONE DEL CORSO SOCIOLOGIA II A.A

PRESENTAZIONE DEL CORSO SOCIOLOGIA II A.A PRESENTAZIONE DEL CORSO SOCIOLOGIA II A.A. 2009-10 Principi di sociologia I Enzo Mingione - enzo.mingione@unimib.it Principi di sociologia II Roberto Marchisio - roberto.marchisio@unimib.it Contenuto Principi

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA N. 1

UNITÀ DIDATTICA N. 1 DIREZIONE DIDATTICA STATALE VIGONZA UNITÀ DIDATTICA N. 1 LEGGERE Leggere in modo chiaro, scorrevole e corretto. Avvalersi di tutte le anticipazioni del testo per mantenere l attenzione, orientarsi nella

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO e LINGUISTICO STATALE PRINCIPE UMBERTO di SAVOIA di CATANIA PROGRAMMA di ITALIANO CLASSE 4 C/S LICEO SCIENTIFICO A. S.

LICEO SCIENTIFICO e LINGUISTICO STATALE PRINCIPE UMBERTO di SAVOIA di CATANIA PROGRAMMA di ITALIANO CLASSE 4 C/S LICEO SCIENTIFICO A. S. LICEO SCIENTIFICO e LINGUISTICO STATALE PRINCIPE UMBERTO di SAVOIA di CATANIA PROGRAMMA di ITALIANO CLASSE 4 C/S LICEO SCIENTIFICO A. S. 2013/2014 LIBRO DI TESTO: ROSA FRESCA AULENTISSIMA VOLUME 2 CAPITOLO

Dettagli

qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdf

qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdf qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdf Scuola dell Infanzia ghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqw MUSICA ertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghj

Dettagli

SOPRA I PORTI DI MARE

SOPRA I PORTI DI MARE STUDI DI STORIA URBANA E DEL TERRITORIO -------ID------- SOPRA I PORTI DI MARE I IL TRATTATO DI TEOFILO GALLACCINI E LA CONCEZIONE ARCHITETTONICA DEI PORTI DAL RINASCIMENTO ALLA RESTAURAZIONE A cura di

Dettagli

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA CONTENUTI ABILITA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE INDICATORI DESCRITTORI LINGUA PER NARRARE Testo fantastico fiaba favola mito leggenda racconto di fantasia Testo realistico

Dettagli

INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI

INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI 2.13 ASINTOTI 44 Un "asintoto", per una funzione y = f( ), è una retta alla quale il grafico della funzione "si avvicina indefinitamente", "si avvicina di tanto quanto noi vogliamo", nel senso precisato

Dettagli

Concorso la Passione di assistere Residenza il Mughetto Ceresole d Alba (Cn)

Concorso la Passione di assistere Residenza il Mughetto Ceresole d Alba (Cn) Concorso la Passione di assistere Residenza il Mughetto Ceresole d Alba (Cn) Progetto in divenire Laboratorio di arteterapia Compagni Sempreverdi L arte ha il potere di consolare, di lenire il dolore,

Dettagli

- le sequenze del testo narrativo (divisione del testo; tipi di sequenze e funzioni,

- le sequenze del testo narrativo (divisione del testo; tipi di sequenze e funzioni, Liceo Scienze Umane Paladini -Lucca PROGRAMMA SVOLTO Anno scolastico 2015/2016 DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA DOCENTE Guidi Michela - CLASSE I DLSU MODULO N. 1 - EDUCAZIONE LETTERARIA IL TESTO

Dettagli

EDUCAZIONE MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO.

EDUCAZIONE MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO. ELENCO CONTENUTI SCRITTI IN MODO SCHEMATICO E GRADUALE in collaborazione con il Prof. Francesco Bellomi (docente Conservatorio di Milano) EDUCAZIONE MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO. GRIGLIA

Dettagli

EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA

EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA 1 VOCE, SUONO E RITMO 1. Conoscere le caratteristiche del suono 2. Sviluppare le capacità di canto in coro 3. Sviluppare la capacità di produrre

Dettagli

III Circolo di Rho. Programmazione annuale. Lingua Italiana. Classe III

III Circolo di Rho. Programmazione annuale. Lingua Italiana. Classe III III Circolo di Rho Programmazione annuale Lingua Italiana Classe III ASCOLTARE E PARLARE Ascolta e comprende le informazioni principali di un messaggio Interviene nel dialogo e nella conversazione in modo

Dettagli

PIANO DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO

PIANO DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO PIANO DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Scuola Primaria di BELLANO Classi 4^A e4^b a.s. 2014/2015 Insegnante: Busi Mara DISCIPLINA: ITALIANO TITOLO ATTIVITA MODALITA DI VERIFICA E UN MONDO DI CODICI Comunicare

Dettagli

Gli orizzonti sognati

Gli orizzonti sognati Il Liceo Statale G. Galilei di Caravaggio presenta Gli orizzonti sognati Alla ricerca dell infinito, alla ricerca della libertà Opera teatrale scritta e diretta da Walter Macchi Aiuto regia: Enrica Rossini

Dettagli

THE STORYTELLING EXPERIENCE

THE STORYTELLING EXPERIENCE THE STORYTELLING EXPERIENCE OBIETTIVO: COSTRUIRE UNA CORE STORY Premessa Lo Storytelling permette di costruire l immaginario di un azienda e di collegare la sua immagine, i suoi valori e i suoi prodotti

Dettagli

I. RIEPILOGO GENERALE DEI RISULTATI ELETTORALI RELATIVI ALLA QUOTA PROPORZIONALE (*)

I. RIEPILOGO GENERALE DEI RISULTATI ELETTORALI RELATIVI ALLA QUOTA PROPORZIONALE (*) I. RIEPILOGO GENERALE DEI RISULTATI ELETTORALI RELATIVI ALLA QUOTA PROPORZIONALE (*) III. 10 XXVII. I. 6 II. 6 IV. 10 V. 4 VI. 2 XI. 11 VII. 7 IX. 3 VIII. 5 X. 5 XXVI. 4 XII. 10 XIII. 2 XVI. 4 XV. 10 XIV.

Dettagli

SCHEDA DI PRESENTAZIONE

SCHEDA DI PRESENTAZIONE SCHEDA DI PRESENTAZIONE TITOLO: LA RIFORMA PROTESTANTE BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole introdurre le novità portate da Lutero DIDATTIZZAZIONE e

Dettagli

8.2 Cristina, Ha dato la sua opinione il 11/02/2013 Da solo 3.0 Patrizia, Ha dato la sua opinione il 09/02/2013 In coppia

8.2 Cristina, Ha dato la sua opinione il 11/02/2013 Da solo 3.0 Patrizia, Ha dato la sua opinione il 09/02/2013 In coppia LA MELA DI EVA - I MIEI ULTIMI 400 EURO FONTE: www.atrapalo.it Opinioni dei nostri utenti Tutti (24) (8) Buono Basato su 24 opinioni (5) Da solo (1) Voto complessivo 7.7 (10) Per lavoro (0) Per criterio

Dettagli

NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA

NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA Mod.: DID 39.04 PQ12 Rev.: 2 data: 10.09.2014 pag.: 1 di 5 NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA DISCIPLINA ITALIANO BIENNIO A. F. M - ITER TRIENNIO A.F. M - ITER SERALE Elaborazione collegiale del dipartimento

Dettagli

Storia delle istituzioni politiche

Storia delle istituzioni politiche Storia delle istituzioni politiche Corso di laurea triennale in filosofia a.a. 2012-2013 Lezione quarta THOMAS HOBBES E LA RIVOLUZIONE POLITICA IN INGHILTERRA Thomas Hobbes Leviatano, o la materia, la

Dettagli

INDICE-SOMMARIO PARTE PRIMA NORME CAPITOLO I LINGUAGGIO NORMATIVO

INDICE-SOMMARIO PARTE PRIMA NORME CAPITOLO I LINGUAGGIO NORMATIVO INDICE-SOMMARIO PARTE PRIMA NORME CAPITOLO I LINGUAGGIO NORMATIVO 1. Il diritto come discorso... 3 2. Sintassi del linguaggio prescrittivo... 4 3. Pragmatica del linguaggio prescrittivo... 6 4. Semantica

Dettagli

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Presentazione del Corso ORGANIZZAZIONE AZIENDALE moduli: - Organizzazione aziendale - Imprenditoria e organizzazione delle piccole e medie imprese Prof. Giuseppe Favretto Dott.ssa Serena Cubico Corsi di

Dettagli

Programma di Epica a.s 2015/2016 classe V sezione B

Programma di Epica a.s 2015/2016 classe V sezione B Programma di Epica a.s 2015/2016 classe V sezione B Iliade: -Il duello tra Ettore e Achille (con esercizi e appunti); -Priamo e Achille (con esercizi e apputni); Odissea: -La trama; -Il proemio dell Odissea

Dettagli

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE G.V. GRAVINA VIA UGO FOSCOLO CROTONE MATERIA DI INSEGNAMENTO ITALIANO.

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE G.V. GRAVINA VIA UGO FOSCOLO CROTONE MATERIA DI INSEGNAMENTO ITALIANO. ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE G.V. GRAVINA VIA UGO FOSCOLO CROTONE ANNO SCOLASTICO 2013-2014 MATERIA DI INSEGNAMENTO ITALIANO. CLASSE IV.. SEZ B. INDIRIZZO:LINGUISTICO Firma dell insegnante

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONGINEVRO ARCORE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONGINEVRO ARCORE CURRICOLO MUSICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA A.1. Discriminare ed interpretare eventi sonori A.2. Attribuire significati a segnali sonori e musicali, a semplici sonorità quotidiane ed eventi naturali

Dettagli

Informazioni riguardanti l anno accademico 2015/2016 CALENDARIO

Informazioni riguardanti l anno accademico 2015/2016 CALENDARIO Informazioni riguardanti l anno accademico 2015/2016 CALENDARIO GIUGNO 2015 1 L 2 M FESTA DELLA REPUBBLICA 3 M 4 G 5 V 6 S 7 D CORPUS DOMINI 8 L Esami Inizio degli esami - Sessione Estiva 9 M Esami 10

Dettagli

FARE COMUNICAZIONE PUBBLICA

FARE COMUNICAZIONE PUBBLICA FARE COMUNICAZIONE PUBBLICA 1 ADVERTISING LEZIONE 8 2 IL LINGUAGGIO DELLA CREATIVITA 3 IL LINGUAGGIO PUBBLICITARIO Segue il linguaggio sancito dallo sviluppo dei media, da quelli di settore a quelli di

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTAGNOLA GRAMSCI. Curricolo verticale di MUSICA

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTAGNOLA GRAMSCI. Curricolo verticale di MUSICA Commissione Franca Gallo franca gallo@yahoo.it Paola Perrotta paola.perrotta@istruzione.it Silvia Tazzari siltazza@gmail.com SCUOLA DELL INFANZIA Traguardi per lo sviluppo della competenza (Indicazioni

Dettagli

atto di seduzione. Vediamone le differenze. La dimostrazione, il cui modello sono le scienze esatte, ha la caratteristica di

atto di seduzione. Vediamone le differenze. La dimostrazione, il cui modello sono le scienze esatte, ha la caratteristica di Argomentazione e persuasione Per «argomento» si intende una proposizione atta a farne ammettere un altra,[81] e quindi a indurre qualcuno ad accettare la bontà di ciò che si sta dicendo. Argomentazione

Dettagli

PARTE PRIMA: PROGETTAZIONE ANNUALE

PARTE PRIMA: PROGETTAZIONE ANNUALE INSEGNANTE: Maggi Francesca ANNO SCOLASTICO: 2016/2017 CLASSE: III Scientifico MATERIA: Italiano Scienze Applicate PARTE PRIMA: PROGETTAZIONE ANNUALE UDA 1: Ripasso: la letteratura delle origini Ripasso

Dettagli

PROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico 2014-2015

PROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico 2014-2015 PROGETO FIABE PER CRESCERE 2 Anno scolastico 2014-2015 Il Progetto ipotizzato per questo anno scolastico prevede l accostamento al mondo delle fiabe ricche di importanti messaggi grazie all intreccio di

Dettagli

MASTER IN DIRITTO PENALE DELL IMPRESA - MIDPI

MASTER IN DIRITTO PENALE DELL IMPRESA - MIDPI MASTER IN DIRITTO PENALE DELL IMPRESA - MIDPI PROGRAMMA DIDATTICO III EDIZIONE ANNO ACCADEMICO 2014/2015 18 dicembre 2014 CONVEGNO INAUGURALE 16/17 gennaio 2015 I. Crimini organizzati dei colletti bianchi

Dettagli

FARE TEATRO A SCUOLA

FARE TEATRO A SCUOLA FARE TEATRO A SCUOLA È UN PROGETTO CHE LA SCUOLA PRIMARIA DON BOSCO PORTA AVANTI DALL A.A. 2003/ 2004. Il teatro come esperienza corale di incontro, confronto e collaborazione tra tutti gli alunni per

Dettagli

ALLEGATO 1. Spett.le ACAM AMBIENTE SPA Via A. Picco 22 - La Spezia

ALLEGATO 1. Spett.le ACAM AMBIENTE SPA Via A. Picco 22 - La Spezia ALLEGATO 1 Via A. Picco 22 - La Spezia Oggetto: istanza di ammissione alla gara per l affidamento del servizio di raccolta domiciliare (PAP) utenze dei rifiuti urbani e assimilati agli urbani nel Comune

Dettagli

INDICE SOMMARIO I. TRATTATO SULL UNIONE EUROPEA

INDICE SOMMARIO I. TRATTATO SULL UNIONE EUROPEA INDICE SOMMARIO Prefazioni... Notizie sugli autori... Guida alla consultazione... Cronologia essenziale... XI XVII XXIII XXXI I. TRATTATO SULL UNIONE EUROPEA Preambolo... 3 TITOLO I. Disposizioni comuni

Dettagli

Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO

Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO OBIETTIVI ASCOLTO E PARLATO Prestare attenzione in varie situazioni comunicative

Dettagli

Con Camper e aereo.in giro per il mondo

Con Camper e aereo.in giro per il mondo SEZIONE BLU INSEGNANTE DANESE MARA Con Camper e aereo.in giro per il mondo Scuola dell infanzia S. Giovanni Bosco Anno scolastico 2016/17 MOTIVAZIONE A partire dall esperienza e osservazione dei bambini

Dettagli

La letteratura italiana nel XVI secolo

La letteratura italiana nel XVI secolo La letteratura italiana nel XVI secolo La rivoluzione culturale dell Umanesimo nella seconda metà del XV secolo si sviluppa con il Rinascimento nel XVI secolo. La principale aspirazione in questo periodo

Dettagli

ISTITUTO CRISTO RE LICEO SCIENTIFICO. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s. 2015-2016 PROGRAMMA SVOLTO

ISTITUTO CRISTO RE LICEO SCIENTIFICO. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s. 2015-2016 PROGRAMMA SVOLTO ISTITUTO CRISTO RE LICEO SCIENTIFICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s. 2015-2016 Disciplina: Italiano Docente: prof. ssa Laura Mastrantuono Classe: IV Scientifico Libri di testo: Testi e storia della Letteratura

Dettagli

MATEMATICA = STUDIO DEI NUMERI E DELLE FORME. LA MATEMATICA DIVENTA UN AREA DI STUDIO, UN IMPRESA INTELLETTUALE (con elementi religiosi ed estetici).

MATEMATICA = STUDIO DEI NUMERI E DELLE FORME. LA MATEMATICA DIVENTA UN AREA DI STUDIO, UN IMPRESA INTELLETTUALE (con elementi religiosi ed estetici). LA MATEMATICA QUESTA SCONOSCIUTA Prof. Vera Francioli Fino al 500 a.c., con gli Egiziani e i Babilonesi, la matematica era studio dei numeri, quasi esclusivamente aritmetica, come se ci fossero delle ricette

Dettagli

PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE IV SEZ:A

PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE IV SEZ:A PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE IV SEZ:A Liceo Scientifico M:MALPIGHI Docente: prof.ssa Gloria Galloni Anno scolastico: 2015-2016 Letteratura Italiana IL RINASCIMENTO: Il genere epico-cavalleresco. Ariosto

Dettagli

Opere di Domenico Bresolin

Opere di Domenico Bresolin Opere di Domenico Bresolin Fig. I: Autoritratto, 1840 ca., olio su tela, cm 64x48, collezione Soliman, Pesaro. Fig. II: Nudo di fanciulla, forse 1840-43, matita e acquerello su carta, collezione Soliman,

Dettagli

L ILIADE DI OMERO. Un introduzione PERCHE STUDIARLA?

L ILIADE DI OMERO. Un introduzione PERCHE STUDIARLA? L ILIADE DI OMERO Un introduzione PERCHE STUDIARLA? L ILIADE È UNO DEI PIÙ GRANDI POEMI MAI SCRITTI, CHE È ALLA BASE DELLA NOSTRA CULTURA E DELLA NOSTRA CONCEZIONE DEL MONDO. LEGGENDO QUESTO POEMA SI RIESCE

Dettagli

ISTITUTO TECNICO STATALE GRAZIA DELEDDA - MAX FABIANI Chimica, Materiali e Biotecnologie Costruzioni, Ambiente e Territorio Grafica e Comunicazione

ISTITUTO TECNICO STATALE GRAZIA DELEDDA - MAX FABIANI Chimica, Materiali e Biotecnologie Costruzioni, Ambiente e Territorio Grafica e Comunicazione ISTITUTO TECNICO STATALE GRAZIA DELEDDA - MAX FABIANI Chimica, Materiali e Biotecnologie Costruzioni, Ambiente e Territorio Grafica e Comunicazione DIPARTIMENTO LETTERE CURRICOLO DI ISTITUTO INDIRIZZO:

Dettagli

Leggere per studiare

Leggere per studiare Leggere per studiare A cura di Silvana Loiero Che cosa vuol dire leggere per studiare? Quando si legge un testo per studiare si devono fare diverse operazioni per capire il testo letto: rielaborare le

Dettagli

La «Vita» di san Ranieri (secolo XII) Prefazione di Gabriella Rossetti

La «Vita» di san Ranieri (secolo XII) Prefazione di Gabriella Rossetti Gabriele Zaccagnini La «Vita» di san Ranieri (secolo XII) Analisi storica, agiografica e filologica del testo di Benincasa Edizione critica dal codice C181 dell Archivio Capitolare di Pisa Prefazione di

Dettagli

Dialogiche. Descrittive

Dialogiche. Descrittive ANALISI DI UN TESTO NARRATIVO Modello narrativo In ogni testo narrativo sono presenti: Situazione di equilibrio iniziale Esordio Avventure e peripezie Climax e spannung Scioglimento Tipologie delle sequenze

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO PRIMA. OBIETTIVI GENERALI (secondo l Asse dei Linguaggi) MATERIA: CLASSE: LIBRI DI TESTO: A.S.

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO PRIMA. OBIETTIVI GENERALI (secondo l Asse dei Linguaggi) MATERIA: CLASSE: LIBRI DI TESTO: A.S. PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE A.S.2016/17 MATERIA: CLASSE: ITALIANO PRIMA LIBRI DI : AUTORE: TITOLO: EDITORE: AUTORE: TITOLO: EDITORE: MARCELLO SENSINI DATEMI LE PAROLE A. MONDADORI SCUOLA MARIA ZIONI E.MOROSINI

Dettagli

GIOCHI E STORIE SOTTO L ALBERO

GIOCHI E STORIE SOTTO L ALBERO GIOCHI E STORIE SOTTO L ALBERO Uno spettacolare intervento di animazione a tema natalizio con pacchi e pacchettini da scartare ed impacchettare teatralmente, gli ingredienti per realizzare in scena un

Dettagli

Guido Alliney Trento, 4 dicembre Libera volontà. Il fondamento metafisico della libertà del volere in Giovanni Duns Scoto

Guido Alliney Trento, 4 dicembre Libera volontà. Il fondamento metafisico della libertà del volere in Giovanni Duns Scoto Guido Alliney Trento, 4 dicembre 2013 Libera volontà Il fondamento metafisico della libertà del volere in Giovanni Duns Scoto Concezioni tardo antiche della libertà La libertà implica adesione all ordine

Dettagli